PROTOCOLLO D’INTESA
Allegato A
PROTOCOLLO D’INTESA
PER LA REALIZZAZIONE DEL
“CONTRATTO DI FIUME DEL BACINO DEL TORRENTE STURA DI XXXXX”
TRA LA PROVINCIA DI TORINO, LA REGIONE PIEMONTE, LA COMUNITÀ MONTANA VALLI DI XXXXX, CERONDA E CASTERNONE, L’UNIONE COMUNI CIRIACESE E BASSO CANAVESE, LA CITTA’ DI BORGARO TORINESE, LA CITTA’ DI CASELLE TORINESE, IL COMUNE DI DRUENTO, IL COMUNE DI MATHI, IL COMUNE DI SAN GILLIO, LA CITTÀ DI TORINO, LA CITTÀ DI VENARIA REALE, IL COMUNE DI VILLANOVA CANAVESE E L’ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DELL’AREA METROPOLITANA DI TORINO
La Provincia di Torino, P.IVA 01907990012, nella persona dell’Assessore all’Ambiente Xxxxxxx Xxxxx, nato a ………….….… (..…) il ..../..…/…, domiciliato per la carica in Xxxxxx, Xxx Xxxxx Xxxxxxxx x. 00;
La Regione Piemonte, P.IVA 02843860012, nella persona di …………………………., nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
La Comunità Montana Valli di Xxxxx, Ceronda e Casternone, C.F. P.IVA , nella persona
della Presidente Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, nata a Cantoira (TO) il 18/06/1963, domiciliata per la carica in Xxxxx (XX), Xxxxxxxx Xx x. 0;
L’Unione Comuni Ciriacese e Basso Canavese, C.F. P.IVA ………………, nella persona del Presidente Xxxxxxx Xxxxx, nato a Nole (TO) il 06/11/1945, domiciliato per la carica inCiriè (TO), Xxxxx Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx x. 00;
La Città di Borgaro Torinese P.IVA 02274760012, nella persona del Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxx, nato a ………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
La Città di Caselle Torinese P.IVA 01614790010, nella persona del Sindaco Xxxx Xxxxxxx, nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
Il Comune di Caselette P.IVA 01290670015, nella persona del Sindaco Xxxxxx Xxxxxxxxx, nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
Il Comune di Druento P.IVA 01511410019, nella persona del Sindaco Xxxxx Xxxxxx, nato a …………..
il …………….., domiciliato per la carica in ;
Il Comune di Mathi P.IVA 01568600017, nella persona del Sindaco Xxxxxxx Xxxxxxxxx, nato a
………….. il …………….., domicilato per la carica in ;
Il Comune di San Gillio P.IVA 02028740013, nella persona del Sindaco Xxxxxxx Xxxxxxxxx, nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
La Città di Torino C.F. / P.IVA 00514490010, nella persona di …………………………., nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
La Città di Venaria Reale P.IVA 01710650019, nella persona del Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxxx, nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
Il Comune di Villanova Canavese C.F. 83002110019, nella persona del Sindaco Xxxxx Xxxxxxx , nato a
………….. il …………….., domiciliato per la carica in ;
L’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana di Torino P.IVA 01699930010, nella persona del Presidente …………………………., nato a ………….. il ,
domiciliato per la carica in ;
PREMESSO CHE
Il processo di realizzazione del Contratto di Fiume è basato sul confronto e la negoziazione tra tutti i portatori d’interesse coinvolti, con l’obiettivo di attivare azioni di riqualificazione ambientale condivise nelle modalità di decisione. Esso si fonda su un approccio interattivo, per garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, configurandosi quale accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare e relative competenze;
Il Contratto di Fiume si propone di assumere come orizzonte convenzionale quello relativo all’attuazione degli obiettivi di qualità della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE che sottolinea, tra i requisiti strategici, la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali;
La Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 Ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque (G.U.C.E. n. L 327 del 22/12/2000), fissa per l’anno 2015 il raggiungimento dell’obiettivo di “buono” stato di qualità ambientale per tutti i corpi idrici della comunità attraverso l’integrazione tra le necessità antropiche, il mantenimento degli ecosistemi acquatici e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità. In particolare viene sottolineata la necessità di ricorrere a sistemi di gestione integrata delle acque le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche ambientali e di gestione del territorio al fine del perseguimento degli obiettivi di qualità;
Il D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. riportante “Norme in materia ambientale”, in recepimento della suddetta norma europea, ribadisce il perseguimento degli obiettivi di prevenzione e riduzione dell’inquinamento nonché l’attuazione del risanamento dei corpi idrici;
Entrambe le norme sottolineano la necessità di ricorrere a sistemi di gestione integrata delle acque le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche ambientali e di gestione del territorio al fine del perseguimento di precisi obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici;
Il Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Piemonte, approvato con D.C.R. n. 117-10731 del 13/03/2007, quale specifico piano di settore per il raggiungimento degli obiettivi di qualità, all’art. 10 delle Norme di Piano, introduce i Contratti di Fiume quali strumenti di programmazione negoziata per l’applicazione del PTA sul territorio;
Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po (PdGPo) dell’Autorità di Bacino del Fiume Po, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 1 del 24 febbraio 2010, individua i Contratti di Fiume quali misure non strutturali per la gestione integrata delle criticità di tipo qualitativo, quantitativo o idraulico dell’area idrografica, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi ambientali;
La Regione Piemonte ha rafforzato la valenza istituzionale del Contratto di Fiume richiamandolo espressamente nelle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Territoriale Regionale (PTR), approvato con D.C.R. n. 122-29783 del 21 luglio 2011. In particolare, si legge all’art. 35 (commi 2 e 3): «[…] Il PTR riconosce altresì il ruolo dei Contratti di Fiume o di Lago, previsti in attuazione del Piano di Tutela delle Acque, quali strumenti che permettono lo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione territoriale Provinciale e locale. I Contratti di Fiume o di Lago, intesi come strumenti di programmazione negoziata, correlati ai processi di programmazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali, sono orientati a definire un percorso di condivisione in itinere con tutti gli attori interessati al fine di favorire l’integrazione delle diverse politiche [...]»;
I Contratti di Fiume, secondo quanto indicato dalla Regione Piemonte, sono da inquadrarsi come un “accordo di programmazione negoziata” ai sensi dell’art. 2, comma 203, lett. a), della Legge n. 662/1996 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”, intendendosi come tale
«[…] la regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l’attuazione di interventi diversi, riferiti ad un’unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza […]»;
A partire dalle prime esperienze sperimentali di Contratto di Fiume attivate in Piemonte sono state redatte le Linee guida regionali per l’attuazione dei Contratti di Fiume e di Lago approvate con D.G.R. n. 16-2610 del 19 settembre 2011;
Con Determinazione Dirigenziale n. 385 del 28/11/2011 la Regione Piemonte ha approvato l’attivazione del Contratto di Fiume del Bacino del Torrente Stura di Xxxxx impegnando la somma di euro
=50.000,00= a favore della Provincia di Torino, quale Ente territorialmente competente e individuato come coordinatore del progetto, per il completamento del processo che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Fiume;
La Provincia di Torino, con nota del 17 luglio 2012, prot. prov. n. 572732/lc2, ha accettato di svolgere il ruolo di coordinamento del processo presentando apposita proposta progettuale;
Le Amministrazioni firmatarie, con lo strumento del Contratto di Fiume intendono affrontare le problematiche relative al bacino idrografico del Torrente Stura di Xxxxx attraverso un percorso di concertazione e con la volontà di perseguire obiettivi comuni di sviluppo, tutela e riqualificazione del territorio partendo dagli elementi “acqua” e “fiume”;
In merito a quanto sopra, è stato elaborato un Dossier Preliminare allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale, allo scopo di far emergere in linea generale le criticità del territorio e definire i primi obiettivi da perseguire.
PREMESSO ALTRESÌ CHE
A partire dal 2005 la Provincia di Torino ha promosso l’attivazione del Contratto di Fiume del Bacino del Torrente Stura di Xxxxx attraverso diversi strumenti, forme di coinvolgimento e confronto con i soggetti locali portatori di interesse ed in particolare:
- con D.G.P. n. 978-364973 del 28/12/2004 la Provincia di Torino ha approvato il “Progetto Stura di Xxxxx”, all’interno del quale è stata effettuata una ricognizione ambientale dell’asta fluviale del Torrente Stura di Xxxxx e di tutti i suoi affluenti; tale ricognizione ha portato ad una conoscenza dettagliata delle pressioni e dello stato ambientale di detti corsi d’acqua e delle fasce di territorio di pertinenza;
- il “Progetto Stura” ha determinato la costituzione di una buona base conoscitiva relativa allo stato ambientale di detti corsi d’acqua e delle fasce di territorio di pertinenza;
- con D.G.P. n. 461697/2006 del 12/12/2006 la Provincia di Torino ha approvato e organizzato il workshop di progettazione partecipata per l’avvio del Contratto di Fiume del Bacino del Torrente Stura di Xxxxx; all’interno del workshop, tenutosi il 04/07/2007 a Venaria, è emerso il quadro delle conoscenze e delle criticità che necessitano dell’espletamento delle relative azioni sul territorio;
- il workshop di progettazione partecipata per l’avvio del Contratto di Fiume ha suscitato una notevole partecipazione sia dei Comuni sia dei portatori di interesse;
- nel 2012 la Provincia di Torino ha avviato una collaborazione con gli “informatori” esperti del Progetto BIO-PSR della Regione Piemonte per la divulgazione delle misure agro-ambientali del PSR alle aziende agricole locali. In particolare, grazie alla collaborazione dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana, della Città di Venaria Reale e della Comunità Montana Valli di Xxxxx, Ceronda e Casternone è stato organizzato un incontro con alcune aziende agricole locali allo scopo di informare sul finanziamento della Misura 216 del Programma di Sviluppo Rurale (1 ottobre 1012);
- durante l’anno scolastico 2012-2013 la Provincia di Torino ha promosso ed organizzato attività di formazione ed esperienze di progettazione partecipata rivolte agli studenti degli Istituti di Istruzione di Superiore Xxxxxxx D’Oria (indirizzi “Tecnico economico per il turismo” e “Professionale per i servizi commerciali opzione Promozione commerciale e pubblicitaria”) e Fermi-Galilei (Indirizzi “Tecnologico” ed “Economico”) di Ciriè, attraverso incontri di approfondimento sull’ecologia fluviale e giochi di ruolo relativi a tale tematica. Nell’ambito di queste attività sono stati realizzati un concorso creativo per l’ideazione del logo di “Puliamo la Stura” e la progettazione e l’allestimento grafico della locandina del workshop di progettazione partecipata “Ri- attivazione del Contratto di Fiume del bacino della Stura di Xxxxx” (gennaio - maggio 2013);
- nell’ambito dell’iniziativa “Puliamo il Mondo” la Provincia di Torino, in collaborazione con Legambiente, ha promosso e organizzato “Puliamo la Stura” un’iniziativa di coinvolgimento attivo e sensibilizzazione di Enti territoriali, cittadini e studenti del territorio, volta a contrastare la problematica diffusa dell'abbandono dei rifiuti e del degrado delle sponde dei corsi d'acqua (6 aprile 2013);
- in seguito alla ripresa delle attività di progettazione partecipata con gli attori e le comunità locali la Provincia di Torino ha organizzato il workshop di progettazione partecipata “Ri-attivazione del Contratto di Fiume del bacino dello Stura di Xxxxx”, svoltosi il 03/06/2013 a Ciriè;
- durante il workshop del 3 giugno è stato votato e scelto il logo del Contratto di Fiume della Stura di Xxxxx;
La Provincia di Torino ha elaborato un apposito “Quaderno di discussione - Verso il Contratto di Fiume della Stura di Xxxxx: idee e partecipazione”, presentato al workshop di progettazione partecipata del 4 luglio 2007, che raccoglie gli esiti delle attività di ricerca e analisi dei dati condotte dal Servizio Pianificazione Risorse Idriche della Provincia di Torino con la collaborazione di ARPA Piemonte e delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) della Provincia;
Le criticità emerse dall’attività di diagnosi riportate nel citato Quaderno e condivise nel workshop del 4 luglio 2007, sono state raggruppate in 6 tematiche principali:
1. Degrado delle sponde e delle zone perifluviali;
2. Qualità delle acque;
3. Morfologia fluviale;
4. Sicurezza idraulica;
5. Carenza idrica;
6. Approvvigionamento idropotabile.
Il quadro problematico sopra richiamato è stato arricchito nell’ambito del workshop di progettazione partecipata del 3 giugno 2013 con le seguenti macro-criticità:
- Scarso uso ricreativo e difficile fruizione della fascia perifluviale;
- Scarsa identificazione dell’area fluviale come elemento di identità territoriale;
Gli ambiti di intervento condivisi nel workshop di progettazione partecipata del 3 giugno 2013 si possono riassumere nei seguenti tavoli tematici:
- Riqualificazione delle sponde e dei territori fluviali e mitigazione del rischio idraulico;
- Tutela della qualità e della quantità delle acque;
- Promozione dello Sviluppo locale sostenibile.
CONSIDERATO CHE
I sottoscrittori del presente Protocollo hanno espresso la volontà di addivenire alla stipula di un Contratto di Fiume finalizzato alla risoluzione delle criticità sopra esposte;
Per giungere alla stipula del Contratto di Fiume è necessario seguire un percorso condiviso con il territorio e con i portatori di interesse sulla base di quanto previsto dall’art. 1 del presente Protocollo d’Intesa;
Il suddetto percorso comprenderà momenti di confronto con i portatori di interesse pubblici e privati al fine di giungere alla definizione di un Piano d’Azione, secondo quanto previsto dalle “Linee guida regionali per l’attuazione dei Contratti di Fiume e di Lago”, approvate dalla Regione Piemonte con D.G.R. 16-2610 del 19 settembre 2011.
PRESO ATTO CHE
Dalle collaborazioni operative già instaurate, dalla dimensione sovracomunale dei territori indagati e dalla volontà dimostrata nel voler perseguire obiettivi comuni di sviluppo, tutela e riqualificazione del territorio del bacino del Torrente Stura di Xxxxx si rende necessario sottoscrivere il presente Protocollo;
A seguito degli incontri di approfondimento per il Contratto di Fiume del Bacino della Stura di Xxxxx svoltisi in data 15 luglio 2013 a Xxxxx Torinese e a Venaria Reale, alla luce della complessità della realtà territoriale in oggetto, la Comunità Montana Valli di Xxxxx, Ceronda e Casternone e l’Unione dei Comuni Ciriacese e Basso Canavese, ai fini della sottoscrizione del presente Protocollo, sono state individuate quali soggetti rappresentanti il territorio del bacino della Stura di propria competenza.
VISTI
La Direttiva 2000/60/CE in materia di tutela delle acque che individua il bacino idrografico come corretta unità di riferimento per il governo delle risorse idriche;
Il D.Lgs. 152/2006, “Norme in materia ambientale” che ha recepito la suddetta Direttiva;
Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 117-10731 del 13 marzo 2007;
Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po n. 1 del 24 febbraio 2010, quale strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla Direttiva Quadro sulle Acque;
Il Piano Territoriale della Regione Piemonte approvato con D.C.R. n. 122-29783 del 21 luglio 2011;
La Variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale PTCP2 della Provincia di Torino approvata dalla Regione Piemonte con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 121-29759 del 21 luglio 2011;
Il Piano d’Area (II Variante) del Parco Naturale La Mandria approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 620-3606 del 28/02/2000;
La Provincia di Torino la Regione Piemonte
la Comunità Montana Xxxxx Xxxxx, Ceronda e Casternone l’Unione Comuni Ciriacese e Basso Canavese
la Città di Borgaro Torinese la Città di Caselle Torinese il Comune di Caselette
il Comune di Druento il Comune di Mathi
il Comune di San Gillio la Città di Torino
la Città di Venaria Reale
il Comune di Villanova Canavese
L’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana di Torino
per quanto sopra premesso sottoscrivono il presente Protocollo d’Intesa, per dare avvio ad un percorso operativo condiviso per la sottoscrizione del “Contratto di fiume del Bacino del Torrente Stura di Xxxxx”
Art. 1 – Obiettivi
▪ Individuare un percorso operativo condiviso da attivare sul bacino idrografico del Torrente Stura di Xxxxx che porti alla stipula del Contratto di Fiume per il raggiungimento di
obiettivi di buona qualità ambientale, avente quale riferimento principale il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte e il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po dell’Autorità di Bacino del Fiume Po.
▪ Dare avvio e continuità, sull’intero territorio del bacino idrografico del Torrente Stura di Xxxxx, ad un percorso di condivisione e concertazione dedicato, che coinvolga tutti i soggetti interessati attraverso un ampio programma di partecipazione e animazione.
▪ Definire un quadro ambientale e territoriale di riferimento a cui tendere, i cui elementi caratterizzanti siano il risultato di un’azione volta al perseguimento di strategie quali:
- riduzione dell’inquinamento delle acque e salvaguardia dell’ambiente acquatico e degli ecosistemi ad esso connessi;
- uso sostenibile delle risorse idriche;
- riequilibrio del bilancio idrico;
- riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici afferenti ai corridoi fluviali;
- ripristino della morfologia e della naturalità dell’alveo;
- miglioramento della fruizione turistico/ambientale del torrente e delle aree perifluviali;
- promozione di azioni di sviluppo locale sostenibile e di attività ecocompatibili;
- valorizzazione dei servizi ecosistemici forniti dal torrente e dalle aree perifluviali;
- coordinamento delle politiche urbanistiche ed insediative dei territori comunali coinvolti;
- condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua nelle comunità locali;
- coordinamento con gli interventi di riduzione e prevenzione del rischio idraulico;
- diffusione della cultura della convivenza con il rischio idraulico tra le comunità locali e le Amministrazioni pubbliche
Art. 2 – Attività
Con le attività previste dal presente Protocollo d’Intesa si dovrà pervenire a:
1. Definizione condivisa del Piano d’Azione, parte integrante e sostanziale del Contratto di Fiume contenente:
- l’Analisi territoriale definitiva che costituisce il fondamento conoscitivo del territorio del bacino idrografico elaborata a partire dai contenuti del Dossier Preliminare;
- l’Abaco delle Azioni con l’elencazione e la descrizione delle misure che si intendono attuare per concretizzare gli obiettivi del Contratto (ambientali, naturalistici, di mitigazione del rischio, di fruizione del territorio, di sviluppo sostenibile, di diffusione della cultura dell’acqua, etc…);
- il Piano di comunicazione e partecipazione che esplicita le modalità e le tempistiche attraverso cui garantire il corretto coinvolgimento di tutti i soggetti e la più chiara ed ampia comunicazione, per rendere pubblica e trasparente l’azione del Contratto;
- il Programma di monitoraggio che deve essere strutturato in modo da valutare sia l’evoluzione del processo sia il grado di attuazione del Piano di Azione.
2. Definizione e condivisione della bozza di Contratto di Fiume che individui gli Accordi tra i soggetti sottoscrittori in un’ottica di azione comune per il miglioramento della qualità ambientale e la riqualificazione e valorizzazione del territorio del bacino.
3. Individuazione e coinvolgimento di ulteriori soggetti rispetto ai firmatari del presente protocollo, potenzialmente interessati a sottoscrivere il Contratto o comunque ritenuti rilevanti, al fine di garantire un’ampia partecipazione al processo.
4. Un programma permanente di formazione e aggiornamento dei funzionari degli Enti e di tutti i referenti dei soggetti portatori di interesse sottoscrittori del Contratto.
Art. 3 – Struttura operativa
La responsabilità della promozione e del coordinamento della preparazione, attivazione e attuazione del Contratto è attribuita alla Provincia di Torino che opera attraverso la Cabina di Regia e la Segreteria Tecnica descritte al comma successivo, come previsto dalle Linee Guida Regionali citate in premessa.
L’intero processo sarà supportato da:
▪ una Cabina di Regia, organo di indirizzo politico-decisionale, composta da un rappresentante politico per ciascuno dei soggetti firmatari:
- Regione Piemonte, nella persona dell’Assessore all’Ambiente o suo delegato;
- Provincia di Torino, nella persona dell’Assessore all’Ambiente o suo delegato;
- Comunità Montana Valli di Xxxxx, Ceronda e Casternone, nella persona del Presidente o suo delegato;
- Unione Comuni Ciriacese e Basso Canavese, nella persona del Presidente o suo delegato;
- Città di Borgaro Torinese, Comune di Caselette, Città di Caselle Torinese, Comune di Druento, Comune di Mathi, Comune di San Gillio, Città di Torino, Città di Venaria Reale, Comune di Villanova Canavese nella persona del Sindaco o suo delegato;
- Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana di Torino, nella persona del Presidente o suo delegato;
Possono altresì essere coinvolti nelle sedute della Cabina di Regia:
- i Comuni del territorio della Comunità Montana Xxxxx Xxxxx, Ceronda e Casternone o dell’Unione dei Comuni Ciriacesi e Basso Canavese che, per sedute particolarmente significative, potranno essere convocati in aggiunta all’Ente sovra-ordinato di riferimento, nella persona del Sindaco o suo delegato;
- funzionari e/o eventuali consulenti tecnici, qualora le problematiche trattate ne richiedessero il parere o le competenze;
- portatori di interesse in relazione alle problematiche specifiche prevalenti.
Particolari esigenze espresse dal territorio potranno comportare adeguamenti specifici nella composizione della Cabina di Regia.
▪ una Segreteria Tecnica, organo esecutivo avente funzioni di supporto alla Cabina di Regia composta dalla Provincia di Torino, rappresentata dai Tecnici del Servizio Pianificazione Risorse Idriche e da eventuali consulenti esterni.
Possono essere coinvolti nelle sedute della Segreteria Tecnica anche altri soggetti, qualora le problematiche trattate ne richiedessero il parere o le competenze.
Art. 4 – Tempi e durata del protocollo
Il presente Protocollo d’Intesa ha durata fino alla sottoscrizione del Contratto di Fiume del Bacino del Torrente Stura di Xxxxx.
Art. 5 – Ruolo e impegni dei soggetti sottoscrittori
Regione Piemonte
Partecipa alla Cabina di Regia e fornisce supporto ai tavoli di lavoro attraverso le Strutture regionali che a diverso titolo operano in funzione della gestione, della pianificazione, della salvaguardia e dell’utilizzo della risorsa acqua e della tutela, riqualificazione e valorizzazione del territorio del bacino idrografico di riferimento.
Provincia di Torino
Partecipa alla Cabina di Regia e ne gestisce i lavori, costituisce attraverso le sue Strutture tecniche la Segreteria Tecnica e svolge funzioni di coordinamento delle attività del presente protocollo al fine di garantirne efficacia e attuazione in sinergia con le politiche locali e con gli indirizzi stabiliti dalla Regione Piemonte in materia di Contratti di Fiume.
Comunità Montana Xxxxx Xxxxx, Ceronda e Casternone (o nuovo/i Soggetto/i subentrante/i)
Partecipa alla Cabina di Regia e garantisce il coinvolgimento di tutte le proprie Strutture competenti al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1, mettendo a disposizione la propria esperienza di settore, raccordandosi con le pianificazioni territoriali e supportando gli Enti locali del proprio territorio nel processo di attuazione del presente Protocollo, facendosi portavoce delle istanze delle singole Amministrazioni Comunali.
Unione Comuni del Ciriacese e Basso Canavese
Partecipa alla Cabina di Regia e garantisce il coinvolgimento di tutte le proprie strutture competenti al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1, mettendo a disposizione la propria esperienza di settore, raccordandosi con le pianificazioni territoriali e supportando gli Enti locali del proprio territorio nel processo di attuazione del presente Protocollo facendosi portavoce delle istanze delle singole Amministrazioni Comunali.
Città di Borgaro Torinese, Città di Caselle Torinese, Comune di Druento, Comune di Mathi, Comune di San Gillio, Città di Torino, Città di Venaria Reale, Comune di Villanova Canavese Garantiscono la propria partecipazione al processo nonché il coinvolgimento degli altri attori presenti nel proprio territorio al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1. Partecipano alla Cabina di Regia e si impegnano a designare formalmente un Referente Tecnico che rappresenti il riferimento per le attività tecniche durante il processo.
Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana di Torino
Si impegna a collaborare, partecipando attivamente anche con le proprie Strutture tecniche, nel perseguimento degli obiettivi del presente Protocollo d’Intesa fornendo in particolare la propria collaborazione per l’individuazione delle modalità di raccordo fra le politiche territoriali urbanistiche e le finalità istitutive delle Aree Protette.
I soggetti sottoscrittori si impegnano inoltre, per la parte di propria competenza, a dare adeguata informazione e diffusione dell’iniziativa in corso e, via via, a dare attuazione a quanto condiviso e definito nel corso del processo stesso.
Art. 6 – Modifiche al Protocollo d’Intesa
In corso d’opera potranno essere apportate al presente Protocollo d’Intesa le modifiche, proposte dalla Cabina di Regia, che saranno ritenute necessarie al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1.
Letto, approvato e sottoscritto.
Per la Provincia di Torino
L’Assessore delegato Xxxxxxx Xxxxx, Assessore all’Ambiente
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Per la Regione Piemonte
…………………………
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Per la Comunità Montana Xxxxx Xxxxx, Ceronda e Casternone
Il Presidente …..
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Per l’Unione Comuni Ciriacese e Basso Canavese
Il Presidente …..
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Per la Città di Borgaro Torinese
Il Sindaco …..
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Per la Città di Caselle Torinese
Il Sindaco …..
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Per il Comune di Druento
Il Sindaco …..
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Per il Comune di Mathi
Il Sindaco …..
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Per il Comune di San Gillio
Il Sindaco …..
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Per la Città di Torino
Il Sindaco …..
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Per la Città di Venaria Reale
Il Sindaco …..
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Per il Comune di Villanova Canavese
Il Sindaco …..
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Per l’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Area Metropolitana di Torino
Il Presidente …..
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Torino,