PROCEDURA DI VALUTAZIONE PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI PROFESSORE DI PRIMA FASCIA
PROCEDURA DI VALUTAZIONE PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI PROFESSORE DI PRIMA FASCIA
PER IL X.X.X. XXX/00
XXXXXXXXXXXX XX XXXXXXXXXXXXXX - XXXX XX XXXXXX/XXXXXX XXXXXX
BANDITA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
IL /LA SOTTOSCRITTO/A Prof. XXXXXXXXXX XXXXXXXXX
COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE IN PAROLA CON LA PRESENTE DICHIARA DI AVER PARTECIPATO PER VIA TELEMATICA ALLA 1^ RIUNIONE DELLA PRESENTE PROCEDURA DI VALUTAZIONE E DI CONCORDARE CON IL VERBALE ED I CONTENUTI IVI SPECIFICATI.
IN FEDE
13.06.2022
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’ (art. 47 D.P.R. 445 del 28/12/2000)
Il/La sottoscritto/a XXXXXXXXX XXXXXXXXX , nato/a
MILANO il 19.10.1969 in qualità di
Professore Ordinario
Professore Associato
in servizio presso il Dipartimento di GIURISPRUDENZA dell’Università DEGLI STUDI DI BERGAMO consapevole delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 445/2000, nel caso di mendaci dichiarazioni, falsità negli atti, uso o esibizione di atti falsi, contenenti dati non più rispondenti a verità
DICHIARA
di aver conseguito la valutazione positiva /negativa di cui all’art. 6, comma 7, della legge 240/2010
ovvero
che l’Ateneo di appartenenza non ha ancora adottato un regolamento in materia di valutazione ai sensi dell’art. 6, comma 7, della legge 240/2010 e pertanto dichiara di aver svolto e di svolgere attività didattica e di servizio agli studenti con esiti positivi e di svolgere attività di ricerca con piena rispondenza ai requisiti di cui alla delibera ANVUR n. 132/2016.
Firma
Luogo e data _Milano, 13.6.2022
Allegato 1 al Verbale n. 1
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
Procedura selettiva per la copertura di un posto di professore di prima fascia presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Xxxxxx
DIPARTIMENTO di Giurisprudenza - SEDE DI MODENA/REGGIO EMILIA
per il Settore Scientifico disciplinare: IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - Settore concorsuale 12/F1 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE-
(Avviso/ Decreto Repertorio n. 10/2022 prot. n. 4571 del 12/01/2022)
DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DI CONFLITTO D'INTERESSI/INCOMPATIBILITA'
La sottoscritta Prof.ssa presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza nata a Roma il 29.03.1972 nominata a far parte della Commissione per la procedura di selezione in epigrafe, nominata con D.R. n. 451/2022 PROT.
N. 0105627 del 06.05.2022, consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del Codice Penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 D.P.R. n. 445/2000
dichiara:
• Che non sussistono situazioni di incompatibilità tra il/la sottoscritto/a e gli altri componenti della Commissione, così come previsto dagli artt. 51 e 52 c.p.c.;
In particolare dichiara:
• Che non sussistono, con alcuno/a degli altri componenti della commissione, situazioni di parentela e affinità fino al quarto grado, situazioni di coniugio, convivenza more uxorio e di commensalità abituale (Artt. 51 e 52 c.p.c; Art 5, comma 2, X.Xxx. 7 maggio 1948, n. 1172; ANAC, Delibera del 22 novembre 2017, n. 1208; Atto di Indirizzo MIUR del 14 maggio 2018 n. 39; ANAC, Delibera del 15 gennaio 2020, n. 25).
NB. Compilare barrando con una crocetta ciascuna voce elencata
ln fede, 13.12.2022
Prof. _Xxxxxxx Xxxxxxx presso l'Università di Roma La Sapienza
Allegato: documento d'identità del sottoscrittore
VERBALE DELLA SECONDA SEDUTA TENUTA DALLA COMMISSIONE GIUDICATRICE PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE ORDINARIO (PRIMA FASCIA) - MEDIANTE CHIAMATA DI CUI ALL’ART. 18 COMMA 1, LEGGE 240/10 PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/F1 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE – SSD IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE, INDETTA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
VERBALE N. 2
(Valutazione)
Il giorno 12.07.2022, alle ore 14.00, in modalità telematica, si è riunita la Commissione giudicatrice della procedura di chiamata sopraindicata, nominata con D.R. n. 451/2022 PROT. N. 0105627 del 06.05.2022 nelle persone di:
- Xxxx. XXXXXXXXX Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile presso l’Università degli Studi di Bergamo
- Xxxx. XXXXXX Xxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile
presso l’Università del PIEMONTE ORIENTALE,
- Xxxx. XXXXXXX Xxxxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile
presso l’Università degli Studi di ROMA "La Sapienza"
SEGRETARIO
La Commissione procede a prendere visione dell'elenco dei candidati trasmesso dal competente ufficio dell'Amministrazione.
Ciascun commissario dichiara che tra essi ed i candidati non esistono casi d’incompatibilità di cui agli artt. 51 e 52 c.p.c..
Ciascun commissario dichiara, inoltre, di non avere altri motivi di incompatibilità e di conflitto di interesse, come da dichiarazione (allegato 1 al verbale).
La commissione, ottenuto l’accesso alle domande dei candidati, apre il plico informatico presente sulla piattaforma PICA e procede all’esame delle domande presentate dai concorrenti e all’esame dei titoli e delle pubblicazioni da ciascuno posseduti.
La Commissione, all’unanimità, decide di riaggiornare la seduta al 27 luglio 2022 ore 9.00, in via telematica, dato il numero dei candidati, per aver maggior tempo di leggere e disaminare le pubblicazioni.
Xxxxx, approvato e sottoscritto il presente verbale, la seduta è tolta alle ore 14.15. IL PRESIDENTE
Prof. Xxxxxxxxxx XXXXXXXXX
I COMPONENTI (mediante adesione telematica che si allega) Xxxx. Xxxxx XXXXXX
Xxxx. Xxxxxxx XXXXXXX (con funzioni anche di segretario verbalizzante)
NOTE NORMATIVE RELATIVE ALLA DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DI CONFLITTO DI INTERESSI/ INCOMPATIBILITÀ
R. D. 28 ottobre 1940, n. 1443, Codice di procedura civile
Art. 51. (Astensione del giudice).
Il giudice ha l'obbligo di astenersi:
1) se ha interesse nella causa o in altra vertente su identica questione di diritto;
2) se egli stesso o la moglie e' parente fino al quarto grado o legato da vincoli di affiliazione, o e' convivente o commensale abituale di una delle parti o di alcuno dei difensori;
3) se egli stesso o la moglie ha causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito con una delle parti o alcuno dei suoi difensori;
4) se ha dato consiglio o prestato patrocinio nella causa, o ha deposto in essa come testimone, oppure ne ha conosciuto come magistrato in altro grado del processo o come arbitro o vi ha prestato assistenza come consulente tecnico;
5) se e' tutore, curatore, amministratore di sostegno, procuratore, agente o datore di lavoro di una delle parti; se, inoltre, e' amministratore o gerente di un ente, di un'associazione anche non riconosciuta, di un comitato, di una società o stabilimento che ha interesse nella causa.
In ogni altro caso in cui esistono gravi ragioni di convenienza, il giudice può richiedere al capo dell'ufficio l'autorizzazione ad astenersi; quando l'astensione riguarda il capo dell'ufficio, l'autorizzazione e' chiesta al capo dell'ufficio superiore.
Art. 52. (Ricusazione del giudice).
Nei casi in cui é fatto obbligo al giudice di astenersi, ciascuna delle parti può proporne la ricusazione mediante ricorso contenente i motivi specifici e i mezzi di prova.
Il ricorso, sottoscritto dalla parte o dal difensore, deve essere depositato in cancelleria due giorni prima dell'udienza, se al ricusante e' noto il nome dei giudici che sono chiamati a trattare o decidere la causa, e prima dell'inizio della trattazione o discussione di questa nel caso contrario.
La ricusazione sospende il processo.
D.Lgs. 7 maggio 1948, n. 1172, Istituzione di ruoli statali per il personale assistente, tecnico, subalterno, infermiere e portantino, presentemente a carico dei bilanci universitari
Art. 5, comma 2
Non possono far parte della stessa Commissione membri che siano tra loro, o con alcuno dei candidati, parenti ed affini fino al quarto grado incluso.
Atto di Indirizzo MIUR del 14 maggio 2018 n. 39
“…Con riferimento alle ipotesi di conflitto di interesse dei componenti delle commissioni giudicatrici, per le quali la legge n. 240 del 20l0 non contiene specifiche disposizioni, l'ANAC rammenta che il tema del conflitto di interessi in questi casi è stato già affrontato dall'Autorità nella delibera del l marzo 2017, n. 209, sia con riguardo alle norme giuridiche e agli orientamenti giurisprudenziali riferiti ai concorsi universitari, sia alle modalità di verifica dell'insussistenza di cause di astensione in capo ai componenti.
Quanto al primo aspetto, secondo un consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa, ai concorsi universitari si applicano le ipotesi di astensione obbligatoria di cui all'art. 51 C.p.c. in quanto strettamente connesse al trasparente e corretto esercizio delle funzioni pubbliche", «Pertanto, qualora un componente della commissione concorsuale si trovi in una situazione di incompatibilità prevista dal citato art. 51 c.p.c., ha il dovere di astenersi dal compimento di atti inerenti la procedura stessa; allo stesso modo, l'amministrazione interessata, valutata l'esistenza dei presupposti predetti, ha l'obbligo di disporre la sostituzione del componente, alfine di evitare che gli atti del procedimento risultino viziati (Circolare n. 3/2005 Dip. Funzione Pubblica)». Ai concorsi universitari è altresì applicabile il principio contenuto all'art. 5, comma 2, del D.Lgs. 7 maggio 1948, n. 1172, tuttora vigente, che dà rilevanza, quale causa di incompatibilità/astensione obbligatoria dei commissari, anche ai rapporti di affinità (e non solo a quelli di parentela) fino al quarto grado tra commissari, oltre che tra candidati e commissari". La citata delibera ANAC ha quindi precisato che «ai fini della sussistenza di un conflitto di interessi fra un componente di una commissione di concorso e un candidato, la collaborazione professionale o la comunanza di vita, per
assurgere a causa di incompatibilità, così come disciplinata dall'art. 51 c.p.c., deve presupporre una comunione di interessi economici o di vita tra gli stessi di particolare intensità e tale situazione può ritenersi esistente solo se detta collaborazione presenti i caratteri della sistematicità, stabilità, continuità tali da dar luogo ad un vero e proprio sodalizio professionale»
Occorre, inoltre, richiamare l'orientamento giurisprudenziale secondo il quale l'esistenza di cointeressenze di carattere economico non esaurisce il novero delle ipotesi in cui può configurarsi un obbligo di astensione in capo al singolo commissario, pur rappresentandone una delle ipotesi più sintomatiche e ricorrenti nella pratica, e l'applicazione alle operazioni valutative dei generali canoni di imparzialità, obiettività e trasparenza impone di guardare con particolare rigore alle forme più intense e continuative di collaborazione, specialmente se caratterizzate da forme di sostanziale esclusività. Secondo il Consiglio di Stato in tali ipotesi sussiste un obbligo di astensione laddove emergano indizi concreti di un rapporto personale tale da fare sorgere il sospetto che il giudizio possa non essere improntato al rispetto del principio di imparzialità, quale - ad esempio - «la circostanza per cui uno dei commissari sia coautore della quasi totalità delle pubblicazioni di uno dei candidati»”.
XXXX Xxxxxxxx del 15 gennaio 2020, n. 25, Indicazioni per la gestione di situazioni di conflitto di interessi a carico dei componenti delle commissioni giudicatrici di concorsi pubblici e dei componenti delle commissioni di gara per l’affidamento di contratti pubblici
PROCEDURA DI VALUTAZIONE PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI PROFESSORE DI PRIMA FASCIA
PER IL X.X.X. XXX/00
XXXXXXXXXXXX XX XXXXXXXXXXXXXX - XXXX XX XXXXXX/XXXXXX XXXXXX
BANDITA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
IL /LA SOTTOSCRITTO/A Prof. XXXXXXXXXX XXXXXXXXX
COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE IN PAROLA CON LA PRESENTE DICHIARA DI AVER PARTECIPATO PER VIA TELEMATICA ALLA 2^ RIUNIONE DELLA PRESENTE PROCEDURA DI VALUTAZIONE E DI CONCORDARE CON IL VERBALE ED I CONTENUTI IVI SPECIFICATI.
IN FEDE
DATA 12.7.2022
FIRMA
Allegato 1 al verbale 2
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
Procedura selettiva per la copertura di un posto di professore di prima fascia presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Xxxxxx
DIPARTIMENTO di Giurisprudenza - SEDE DI MODENA/REGGIO EMILIA
per il Settore Scientifico disciplinare: IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - Settore concorsuale 12/F1 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE-
(Avviso/ Decreto Repertorio n. 10/2022 prot. n. 4571 del 12/01/2022)
NB. Compilare barrando con una crocetta ciascuna voce elencata
DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DI CONFLITTO D'INTERESSI/INCOMPATIBILITA'
Il/La sottoscritto/a XXXXXXXXXX XXXXXXXXX Prof./Prof.ssa presso l'Università degli Studi DI BERGAMO nato/a a MILANO il 19.10.1969 nominato/a a far parte della Commissione per la procedura di selezione in epigrafe, nominata con D.R. n. 451/2022 PROT. N. 0105627 del 06.05., consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del Codice Penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 D.P.R. n. 445/2000 — dopo aver preso visione dei nominativi dei partecipanti alla procedura
dichiara:
Che non sussistono situazioni di incompatibilità del/la sottoscritto/a con alcuno dei/delle candidati/e così come previsto dagli artt. 51 e 52 c.p.c.;
ln particolare dichiara, ai sensi degli artt. 51 e 52 c.p.c; art 5, comma 2, X.Xxx. 7 maggio 1948, n. 1172; Atto di Indirizzo MIUR del 14 maggio 2018, n. 39; Delibera ANAC del 15.01.2020, n. 25:
Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, situazioni di parentela e affinità fino al quarto grado;
Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, abituali situazioni di collaborazione professionale concretizzanti un sodalizio professionale;
Che non sussiste, con alcuno/a dei candidati/e, una situazione di collaborazione scientifica costante, stabile e assidua, caratterizzata da sostanziale esclusività, con fattori concreti che mettano in forse l’imparzialità del giudizio, come la circostanza del coautoraggio riferibile alla quasi totalità delle pubblicazioni del/della candidato/a;
Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, relazioni personali, né rapporti derivanti da conoscenze personali di tale intensità da rappresentare un fattore di condizionamento del giudizio del commissario;
Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, cause pendenti, né grave inimicizia, né rapporti di credito o debito. .
ln fede, 12.7.2022
Prof. XXXXXXXXXX XXXXXXXXX presso l'Università degli Studi DI BERGAMO (FIRMA)
Allegato: documento d'identità del sottoscrittore
Allegato 1 al verbale 2
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO XXXXXX
Procedura selettiva per la copertura di un posto di professore di prima fascia presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Xxxxxx
DIPARTIMENTO di Giurisprudenza - SEDE DI MODENA/REGGIO EMILIA
per il Settore Scientifico disciplinare: IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - Settore concorsuale 12/F1 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE-
(Avviso/ Decreto Repertorio n. 10/2022 prot. n. 4571 del 12/01/2022)
NB. Compilare barrando con una crocetta ciascuna voce elencata
DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DI CONFLITTO D'INTERESSI/INCOMPATIBILITA'
La sottoscritta Xxxxxxx Xxxxxxx Prof.ssa presso l'Università degli Studi di Roma, La Sapienza nata a Roma il 29.03.1972 nominata a far parte della Commissione per la procedura di selezione in epigrafe, nominata con
D.R. n. 451/2022 PROT. N. 0105627 del 06.05.2022, consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci è punito ai sensi del Codice Penale e delle leggi speciali in materia, ai sensi e per gli effetti dell'art. 76 D.P.R.
n. 445/2000 — dopo aver preso visione dei nominativi dei partecipanti alla procedura
dichiara:
• Che non sussistono situazioni di incompatibilità del/la sottoscritto/a con alcuno dei/delle candidati/e così come previsto dagli artt. 51 e 52 c.p.c.;
◻ * ln particolare dichiara, ai sensi degli artt. 51 e 52 c.p.c.; art. 5, comma 2, X.Xxx. 7 maggio 1948, n. 1172; Atto di Indirizzo MIUR del 14 maggio 2018, n. 39; Delibera ANAC del 15.01.2020, n. 25:
◻ * Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, situazioni di parentela e affinità fino al quarto grado;
◻ * Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, abituali situazioni di collaborazione professionale concretizzanti un sodalizio professionale;
◻ * Che non sussiste, con alcuno/a dei candidati/e, una situazione di collaborazione scientifica costante, stabile e assidua, caratterizzata da sostanziale esclusività, con fattori concreti che mettano in forse l’imparzialità del giudizio, come la circostanza del coautoraggio riferibile alla quasi totalità delle pubblicazioni del/della candidato/a;
◻ * Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, relazioni personali, né rapporti derivanti da conoscenze personali di tale intensità da rappresentare un fattore di condizionamento del giudizio del commissario;
◻ * Che non sussistono, con alcuno/a dei candidati/e, cause pendenti, né grave inimicizia, né rapporti di credito o debito.
ln fede,
12 luglio 2022
prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza
Allegato: documento d'identità del sottoscrittore
Procedura di valutazione per la copertura di n. 1 posto di Professore di prima fascia per il X.X.X. XXX/00
Xxxxxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxxx - xxxx xx Xxxxxx/Xxxxxx Xxxxxx
BANDITA CON D.R. N. 10/2022 PROT. N. 0004571 DEL 12/02/2022 (G.U. N. 11 DELL’8-02-2022)
La sottoscritta Xxxxxxx Xxxxxxx componente della commissione giudicatrice della procedura di valutazione in parola con la presente dichiara di aver partecipato per via telematica alla 2^ riunione della presente procedura di valutazione e di concordare con il verbale ed i contenuti ivi specificati. In fede
12 luglio 2022
VERBALE DELLA TERZA SEDUTA TENUTA DALLA COMMISSIONE GIUDICATRICE PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE ORDINARIO (PRIMA FASCIA) - MEDIANTE CHIAMATA DI CUI ALL’ART. 18 COMMA 1, LEGGE 240/10 PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/F1 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE – SSD IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE, INDETTA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
VERBALE N. 3
(Valutazione)
Il giorno 27.07.2022, alle ore 9.00, in modalità telematica, si è riunita la Commissione giudicatrice della procedura di chiamata sopraindicata, nominata con D.R. n. 451/2022 PROT. N. 0105627 del 06.05.2022 nelle persone di:
- Xxxx. XXXXXXXXX Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile
presso l’Università degli Studi di BERGAMO
- Xxxx. XXXXXX Xxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile
presso l’Università del PIEMONTE ORIENTALE,
- Xxxx. XXXXXXX Xxxxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile
presso l’Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" SEGRETARIO
La Commissione riprende i lavori e, dopo ampia discussione, al termine della valutazione per ciascun candidato, procede alla redazione dei rispettivi giudizi, individuali e collegiali, e formula per ciascun candidato i seguenti giudizi, in conformità ai criteri e secondo le modalità fissati nella seduta preliminare:
Prof. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx Individuali
XXXXXXX XXXXXXX
Il candidato Xxxxxxx Xxxxxxx è professore associato presso l'Università di Modena e Reggio Xxxxxx a far data dal 2006, dove ha tenuto numerosi corsi in materie attinenti al ssd ius/15 diritto processuale civile già da quando rivestiva il ruolo di ricercatore. Abilitatosi alla prima fascia dell’insegnamento universitario nel medesimo settore scientifico disciplinare nel 2017, presenta ora in valutazione per la presente procedura un ricco curriculum vitae et studiorum, il quale evidenzia una varietà di interessi scientifici e una spiccatissima predisposizione per il diritto processuale civile internazionale. Il candidato, infatti, già dai tempi della sua laurea, ha manifestato interesse e inclinazione per lo studio della materia in chiave internazionale, compiendo un intero anno accademico nel Regno Unito presso l'università di Leicester e svolgendo anche, durante il dottorato di ricerca, un periodo di studio presso l'Institute of Advanced Legal Studies di Londra. In effetti, tutto il curriculum del candidato comprova particolare competenza e completezza di informazione con riferimento al diritto processuale civile internazionale, non soltanto negli ambiti di ricerca da egli approfonditi, ma anche nell'esperienza di insegnamento della materia, che egli compie da tempo anche lingua inglese. In particolare, non si può non notare come questa predisposizione per l'internazionalizzazione culmini proprio nella circostanza di tenere già da tempo l'insegnamento di Arbitration Law, in lingua inglese, peraltro presso altra università rispetto a quella per la quale è bandito il posto di professore ordinario, con ciò facendo ritenere con tutta evidenza le capacità e la preparazione specifica del candidato in materia particolarmente appetibili, al punto tale da procurargli incarichi anche presso altri atenei.
In generale, la produzione scientifica del candidato appare di livello assai elevato, denotando ottima informazione e accurata documentazione. Anche la produzione minore conferma il giudizio,
caratterizzandosi per varietà di interessi e collocazione editoriale. I prodotti in particolare presentati ai fini della attuale valutazione, oltre a comprovare l'impressione, dimostrano fra l'altro una particolare competenza in materia di diritto dell'arbitrato interno e internazionale e di procedimento cautelare.
XXXXXXX XXXXXXX
Il candidato non necessita di presentazioni; egli è già attualmente professore ordinario, ma di diritto commerciale, presso l'università del Molise, ed ha anche conseguito l'abilitazione scientifica nazionale per il settore 12/F1 diritto processuale civile nel 2020. Dal punto di vista della didattica, il candidato dimostra di avere considerevole esperienza anche nell'ambito di dottorati di ricerca e scuole per la specializzazione legale.
In effetti il candidato vanta un curriculum assai ricco, che comprova la particolare competenza ed il percorso accademico dello stesso specialmente nella materia del diritto della crisi, in conformità con il percorso del medesimo: il candidato può invero vantare anche la partecipazione a numerose commissioni per la riforma del diritto delle procedure concorsuali.
Non a caso spiccano le numerose pubblicazioni in argomento, tutte di pregevole collocazione editoriale e particolare rigore scientifico e metodologico. La produzione scientifica spazia naturalmente anche in altri ambiti del diritto processuale civile più classico, andando a toccare anche il tema del procedimento cautelare e dell'arbitrato, anche se rispetto al panorama complessivo della poderosa produzione scientifica del candidato esse si collocano in una posizione meno assidua. Non mancano naturalmente anche le aperture verso il diritto straniero, ma non risulta l'attività di docenza in lingua straniera o una produzione scientifica da cui poter comprovare la conoscenza dell’inglese, perlomeno dai documenti presentati in valutazione.
XXXXXXXX XXXXXXXXXX
La candidata è professore associato di diritto processuale civile presso l'Università di Siena dal 2016, dopo aver rivestito il ruolo di ricercatore nella stessa materia sin dal 2002. La medesima ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per la prima fascia dell'insegnamento nel settore scientifico disciplinare 12/F1 diritto processuale civile nel corso dell'anno 2021. Ciò che colpisce del curriculum della candidata è come la stessa abbia iniziato la sua carriera accademica in diritto comparato.
La candidata conosce la lingua inglese e la lingua francese e annovera la partecipazione a diversi progetti di ricerca nazionali. A livello internazionale documenta la partecipazione a un gruppo di ricerca, in lingua però spagnola, presso un'università brasiliana.
La candidata manifesta una notevole attitudine alla ricerca, che denota una particolare curiosità intellettuale nei riguardi di svariate tematiche, tra le quali sicuramente spicca in modo preponderante quella per la materia del diritto processuale di famiglia e della tutela dei minori.
La candidata annovera anche esperienza di insegnamento in lingua inglese su temi attinenti la responsabilità civile e la class action. Certamente il curriculum della candidata mostra come la stessa si sia misurata con l'insegnamento di svariati ambiti del diritto processuale civile, compreso il processo civile telematico e il processo del lavoro oltre che, di nuovo, il diritto processuale civile di famiglia.
La produzione scientifica è di livello elevato, denotando curiosità intellettuale e buona documentazione. Le tre monografie in particolare si fanno apprezzare per buon rigore metodologico e nitore nell'analisi e nella presentazione degli argomenti. La candidata presenta anche pubblicazioni cosiddette minori di pregevole fattura e buona collocazione editoriale, che confermano la varietà di interessi della medesima, nonché l'impegno e il grado di approfondimento dedicato ai tanti ambiti di cui ella si è occupata.
XXXXXX XXXXXXXX
Il candidato è attualmente già professore ordinario di diritto processuale civile presso l'Università di Urbino, dove dirige l'istituto di diritto processuale civile e la scuola di specializzazione per le professioni legali, oltre ad occuparsi del dottorato di ricerca; il candidato, già professore associato nella medesima materia dal 1998, ha invero conseguito il ruolo di prima fascia nel 2008. Anche in questo caso il medesimo non necessita di presentazioni, essendo invero collega molto conosciuto e apprezzato.
Il curriculum del candidato è particolarmente ricco e il medesimo può in effetti vantare una poderosa esperienza come relatore a svariati convegni e seminari scientifici, sia di diritto interno, sia di caratura internazionale, in lingua spagnola e in lingua inglese. Anche l'ambito della ricerca riversata nella sua
produzione scientifica riflette in maniera perfettamente speculare questa peculiare inclinazione per lo studio degli ordinamenti stranieri; in tal senso il curriculum mostra una particolare predilezione e competenza con riferimento alla materia delle azioni collettive, della mediazione e della tutela della proprietà intellettuale.
I medesimi temi trovano puntualmente riscontro anche nella pregevole e rigorosa produzione scientifica e nella selezione di prodotti della ricerca che il candidato ha depositato per la presente procedura di valutazione. Spicca, infine, in particolare un'opera risalente oramai al 1996, ma che rappresenta uno studio fondamentale dedicato alla materia della class action In Italia, per grado di approfondimento e completezza di informazione e documentazione.
XXX XXXXXXXX
La candidata è professore associato di diritto processuale civile a far data dall'anno 2014 presso l'Università di Bologna, dove era già ricercatore dal 2004. La candidata ha poi conseguito nel 2019 l'idoneità alla prima fascia dell'insegnamento nel settore scientifico disciplinare 12/F1 diritto processuale civile e vanta anche una seconda laurea in scienze della comunicazione conseguita sempre nel 2019 con una peculiare tesi in semiotica delle arti dal titolo Rappresentazioni della giustizia.
In effetti il curriculum della candidata appare assolutamente peculiare e perfettamente in linea con questa sua doppia anima, che soprattutto nel corso degli anni più recenti l'hanno condotta ad occuparsi di tematiche di ricerca e di studio, riversatesi anche in convegni e seminari, a cavallo tra il diritto processuale civile e la scienza della comunicazione.
Rimane comunque forte l'esperienza maturata nel periodo in cui si è dedicata in via esclusiva al diritto processuale civile, in cui ha potuto confrontarsi anche con una intensa attività didattica nella materia del diritto processuale civile nonché delle procedure adr.
Le tematiche di ricerca delle quali ella si è occupata nel corso degli anni riflettono in maniera assolutamente speculare il doppio profilo della candidata, come comprovato dalla partecipazione a gruppi di ricerca, peraltro non in lingua inglese ma essenzialmente spagnola, legati al mondo della comunicazione e del linguaggio giuridico. Tutte le pubblicazioni hanno adeguata collocazione editoriale e danno prova della continuità della candidata nella attività di ricerca; le pubblicazioni presentate nello specifico per la presente valutazione sono comunque tutte coerenti con il settore concorsuale.
La candidata infatti ha depositato pubblicazioni che spaziano anche su temi più classici del diritto processuale civile, tra cui in particolare si segnala la monografia in tema di istruzione probatoria e arbitrato. L'interesse della stessa per i metodi alternativi di risoluzione delle controversie sembra peraltro maggiormente orientato, anche dalla disamina generale del curriculum vitae depositato, alle ADR di carattere negoziale. Anche gli studi e i prodotti della ricerca dedicati al processo cautelare, pur confermando la valutazione sicuramente positiva in termini di impegno nello studio e nella ricerca della candidata, sono però oramai abbastanza risalenti e appaiono concentrati in un periodo che risale soprattutto ai primi anni 2000.
In generale tutta la produzione scientifica della candidata sottoposta alla valutazione della commissione appare particolarmente variata e condotta con rigore metodologico, su opere di collocazione editoriale di sicuro rispetto e pregio.
Xxxx. Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx individuali
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Xxxxxxx Xxxxxxx ha presentato per la valutazione 4 monografie, 2 contributi a trattati e 6 articoli. Tutte le pubblicazioni hanno adeguata collocazione editoriale e danno prova della continuità del candidato nella attività di ricerca; le pubblicazioni presentate per la valutazione sono altresì coerenti con il settore concorsuale. Il candidato ha partecipato, come uno dei due corrispondenti per l’Italia al Progetto internazionale di ricerca patrocinato dall’European Law Institute ed è uno dei due corrispondenti per l’Italia per la predisposizione del rapporto annuale Doing Business – Measuring regulatory quality and efficiency su incarico della Banca Mondiale di Washington. E’ membro della redazione di varie riviste.
Tutti i lavori sono attribuibili al candidato, poiché anche nelle opere collettanee la parte svolta da Xxxxxxx Xxxxxxx è di sua esclusiva pertinenza.
Il candidato è professore di seconda fascia dal 2006; ha conseguito l’abilitazione nazionale nel 2017. Dal 2017 è stato titolare di corsi annuali in altra Università e nel periodo 2017 – 2021 è stato titolare di corsi annuali in lingua inglese.
Dal suo curriculum si evince poi la pubblicazione di vari altri scritti “minori” e la sua assidua partecipazione a convegni e seminari in qualità di relatore.
Le monografie presentate sono:
(i) “Il trustee nel processo di cognizione”: l’opera si compone di cinque capitoli nei quali viene affrontato, con profondità e rigore metodologico, un tema del tutto nuovo derivante dall’utilizzo dell’istituto del trust nel nostro ordinamento; tema di assoluta novità e che viene affrontato dopo un suo esame negli ordinamenti di common law. Lo studio affronta sia il tema della capacità di stare in giudizio del trustee (nel secondo capitolo) e dei rapporti tra i vari soggetti, coinvolti nel trust, nell’ambito del processo e della sua dinamica (cap. 3, 4); nel terzo capitolo viene affrontato (al par. 4) il tema delle liti proposte nei confronti del trustee (le c.d. beneficiary dispute) e nei successivi parr. 5 e 6 viene affrontato l’assai più complesso tema delle liti che abbiano ad oggetto la dichiarazione di inefficacia o invalidità del trust (le c.d. hostile disputes) e quelle che coinvolgono soggetti terzi rispetto al trust (le c.d. third parties disputes), per concludere l’analisi, nel par. 7, con una conferma delle soluzioni raggiunte in una prospettiva comparata. Il 4 capitolo tratta dei profili più strettamente processuali, legati all’evolversi del processo, che veda parte il trustee, con l’esame dei principali problemi applicativi degli istituti nel processo. Il lavoro si conclude con un pregevole capitolo (il 5) che affronta un tema classico, quello degli effetti della sentenza e dei limiti del giudicato, in rapporto alla peculiare natura del trust.
(ii) “Profili transnazionali dell’azione revocatoria fallimentare”, nel quale il candidato affronta un tema sino a quel momento poco esplorato in dottrina e di scarsa applicazione in giurisprudenza; l’opera si compone di cinque capitoli. Nel primo viene dato spazio all’esame della disciplina comunitaria per l’individuazione della giurisdizione in caso di revocatoria fallimentare esercitata nei confronti di soggetti stranieri, con attenzione, anche, alle più importanti decisioni della Corte di Giustizia. Il secondo e il terzo capitolo sono dedicati alla individuazione dei criteri di riparto della giurisdizione nel nostro ordinamento, prima (nel 2) da un profilo storico e dopo (nel 3) alla luce della disciplina vigente. Il quarto capitolo è dedicato alla individuazione della legge applicabile in caso di esercizio dell’azione revocatoria fallimentare, con una indagine sempre condotta con costante riferimento alla disciplina comunitaria. L’ultimo capitolo è dedicato all’esame dei possibili conflitti e si conclude offrendo ipotesi ragionate e motivate di soluzione. L’autore affronta i temi con approfondimento e rigore metodologico e con attenzione ai profili critici derivanti dalle legislazioni di vari altri ordinamenti e dai possibili conflitti.
(iii) “Le parti del processo” affronta ed esamina tutti i profili dell’istituto offrendone una pregevole ricostruzione nell’ambito di un volume destinato a fare parte di un Commentario (in numerosi volumi). L’autore affronta un tema centrale del processo, approfondendo i singoli profili con una trattazione che si muove dalla dottrina classica (Chiovenda, Xxxxxxxxxx) senza tralasciare i problemi derivanti dall’esistenza di “nuovi” soggetti giuridici (quali le Sgr, le Sim e i Geie) per concludersi, con la Sezione VII, affrontando un tema classico del processo: quello della sostituzione processuale e della legittimazione straordinaria, che viene affrontato con completezza e piena padronanza dell’istituto che da sempre costituisce uno dei temi di maggiore complessità del diritto processuale civile.
(iv) L’ultima (in realtà la prima, in ordine cronologico), “Il reclamo cautelare”, si compone di cinque capitoli tutti dedicati all’esame del reclamo cautelare, a quel momento di recente introduzione nel nostro ordinamento; anche in questo caso merita essere sottolineato che l’autore affronta l’argomento anche con un respiro comparato, nell’ambito del secondo capitolo, nel quale prende in esame come altri ordinamenti esercitino il controllo sui provvedimenti cautelari. Il terzo capitolo esamina i profili del reclamo cautelare nel novero delle impugnazioni alla luce e sulla base dei principi che governano le impugnazioni (e in particolare l’appello) nell’ordinario giudizio di cognizione. Il quarto capitolo prende in esame il novero dei provvedimenti possibile oggetto di reclamo, con completezza e profondità di indagine. Il quinto, infine, tratta del procedimento di reclamo, muovendo – sempre in assonanza con i principi in tema di impugnazioni nell’ordinario
processo di cognizione - dai temi fondamentali della soccombenza, dell’interesse e della legittimazione ad impugnare, per dipanarsi attraverso l’esame della applicabilità/inapplicabilità di tutti gli altri istituti che rientrano nella disciplina generale delle impugnazioni e per concludere con l’esame del tema della non impugnabilità del provvedimento reso in sede di reclamo e della sua revocabilità e modificabilità.
Tra le opere c.d.minori quella che maggiormente si fa apprezzare, all’interno di un complesso di lavori di sicura qualità, è “La sede dell’arbitrato”, nella quale l’autore offre una ricostruzione approfondita e prospettica dei molteplici problemi che si pongono nell’esercizio della facoltà di scelta della sede dell’arbitrato con i connessi problemi di rapporto del procedimento arbitrale con il giudice. Meritevole è anche lo scritto in tema di “Intervento del litisconsorte necessario nel procedimento arbitrale” che affronta un tema di particolare complessità, attesa la natura del procedimento arbitrale che sorge da una convenzione di natura contrattuale, nel quale vengono proposte soluzioni interpretative che vengono poi confermate, nell’ultimo paragrafo con brevi osservazioni comparate. Tutte le opere minori confermano la qualità dello stile, il rigore metodologico nella ricerca e la varietà di interessi scientifici del candidato.
Complessivamente, e in particolare i lavori monografici, danno prova della varietà degli interessi del candidato e della sua costante attenzione ai profili comparati e alla dimensione europea.
Sia i lavori presentati, sia il fatto che il candidato, nel suo percorso di studi abbia svolto attività di ricerca all’estero (in lingua inglese) sia, infine, che abbia tenuto, come professore a contratto, corsi universitari in lingua inglese, danno piena prova della sua padronanza della lingua inglese.
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Xxxxxxx Xxxxxxx è professore di seconda fascia dal 2005; è professore di prima fascia, in diverso settore disciplinare (IUS 04) dal 2014, mentre con riferimento al settore disciplinare IUS 15 ha conseguito l’abilitazione nazionale nel 2020; in precedenza, dal 2000 al 2002, è stato professore a contratto presso l’Università di Verona. E’ componente della direzione e/o del comitato scientifico di due riviste ed è stato componente della Commissione di riforma del processo civile “Vaccarella” e delle quattro commissioni che hanno predisposto i progetti di riforma della legge fallimentare (introducendo il Codice della Crisi) e, prima, della modifica della amministrazione straordinaria.
Dal suo curriculum si evince poi la pubblicazione di altre monografie, di vari altri scritti “minori” e la sua assidua partecipazione a convegni e seminari in qualità di relatore.
Il candidato ha presentato per la valutazione 3 monografie, 1 saggio in opera collettanea e 7 articoli. Tutte le pubblicazioni hanno adeguata collocazione editoriale e danno prova della continuità di Xxxxxxx Xxxxxxx nella attività di ricerca; le pubblicazioni presentate per la valutazione sono altresì coerenti con il settore concorsuale e interdisciplinari con il diritto commerciale (IUS 04).
Tutti i lavori sono attribuibili al candidato, poiché anche nelle opere collettanee la parte svolta da Xxxxxxx Xxxxxxx è di sua esclusiva pertinenza.
Tra le monografie presentate quella che si segnala maggiormente é “Contratto e processo nel concordato fallimentare” (opera composta di dodici capitoli più una appendice), nella quale l’autore dimostra una piena padronanza dei profili interdisciplinari tra il diritto processuale e quello sostanziale, affrontando un tema che per molti anni ha costituito oggetto di dibattito sia nella comunità scientifica dei processualcivilisti sia in quella dei cultori del diritto commerciale. L’opera si compone di due parti, articolate complessivamente in dodici capitoli. La prima parte, composta di nove capitoli, contiene un compiuto e completo esame dei profili e dei problemi che si pongono nell’esame di un istituto, che ha un’evidente componente negoziale, all’interno di un processo di natura esecutivo-collettiva che si pone come momento di definizione del fallimento; in particolare il sesto capitolo affronta e critica la tesi c.d. privatistica del concordato e i due successivi (il settimo e l’ottavo) il giudizio di omologazione ed il ruolo del Giudice all’interno e nell’ambito di un accordo tra (la maggioranza) dei creditori e il fallito. La seconda parte (composta di tre capitoli più un’appendice) affronta i profili connessi alla tipicità dell’istituto, soprattutto alla luce del possibile intervento di un terzo, che proponga una offerta competitiva, con il conseguente esame dei riflessi processuali dell’intervento del terzo nel processo concordatario.
La seconda monografia “Concordato preventivo” (facente parte del Commentario Scialoja -Branca) è un’opera ricostruttiva dell’istituto sulla base della molta giurisprudenza edita e dei lavori della dottrina; opera completa e di interesse, composta di 21 capitoli. I primi tre capitoli sono destinati all’inquadramento dell’istituto in rapporto al fallimento (con una indagine storica), alla sua natura oscillante tra la teoria contrattuale e quella processuale ed ai suoi rapporti con la garanzia patrimoniale prevista dall’art. 2740 c.c..
L’opera prosegue, nel quarto capitolo, con un raffronto con altri istituti destinati alla risoluzione della crisi di impresa. Con il quinto capitolo l’opera entra nel vivo del tema e affronta, nei successivi 16 capitoli, tutti i profili dell’istituto, dalla individuazione dei presupposti, soggettivo ed oggettivo (cap. 5), alla predisposizione della proposta e del piano concordatario (cap. 6 e 7), alla domanda di concordato (cap. 8), alla votazione dei creditori con l’esame dei profili critici derivanti dall’adozione del principio maggioritario e dalla eventuale formazione di classi dei creditori (cap. 16), al successivo giudizio di omologazione (cap. 17), alla fase di esecuzione del concordato, ancor più se effettuato con la cessione dei beni (cap. 19, 20), per concludersi con le ipotesi patologiche dell’annullamento e della risoluzione del concordato omologato (cap. 21). Un’opera completa, nella quale l’autore dimostra la sua piena padronanza della materia, anche se, proprio per la sua collocazione editoriale, non è ricca di profili innovativi dal punto di vista scientifico.
Il titolo della terza monografia “Il diritto della crisi e dell’insolvenza” richiama la nuova legislazione appena entrata in vigore; l’opera (del 2017) si sviluppa attraverso un esame della normativa in allora vigente con un costante confronto con le significative novità già in allora (e da poco) introdotte e con quelle più significative che prenderanno vita (sia pur con diversità derivanti da modifiche dei testi legislativi) con l’introduzione del Codice della Crisi e dell’insolvenza. L’opera (di oltre 600 pagine e 26 capitoli) ricostruisce la disciplina del fallimento e delle altre procedure concorsuali; si tratta di un’opera completa, che ricostruisce i vari istituti con attenzione ai problemi vigenti e alle soluzioni proposte dalla giurisprudenza e dalla dottrina, ma che, proprio per la sua natura, non ha approfondimento di ricerca, essendo un lavoro maggiormente divulgativo (come lo stesso autore espone nella breve introduzione, laddove afferma che il volume intende offrire una lettura sistematizzata della materia ma con una attenzione anche alla ricca casistica frutto di una esperienza applicativa molto articolata).
Tra le opere c.d. minori si segnala “La prima udienza di comparizione e la trattazione della causa” (facente parte del Trattato diretto da Xxxxxxxx, Diritto processuale civile) per la sicura ricostruzione dell’istituto, anche se – anche in questo caso proprio per la natura dell’opera complessiva cui contribuisce – non vi sono spunti particolarmente innovativi. Il commento alla decisione della Suprema Corte in tema di revocatoria tra fallimenti costituisce uno scritto, sia pure minore, nel quale l’autore mostra padronanza di alcuni temi classici del processo civile; il contributo in tema di Misure cautelari e protettive nel codice della crisi appare a sua volta di sicuro interesse affrontando un tema del tutto nuovo per il nostro ordinamento, offrendone una adeguata ricostruzione sistematica.
Gli scritti sottoposti a valutazione (e per vero anche i molti altri dell’autore indicati nei documenti prodotti, ma non sottoposti a valutazione) sono in via del tutto prevalente, se non esclusiva (con eccezioni di alcuni scritti c.d. minori), dedicati al tema delle procedure concorsuali.
Se una mancanza esiste nel complesso delle opere sottoposte a valutazione è quella della assenza di profili comparati e/o di diritto europeo (con l’esclusione delle poche pagine dedicate nell’opera “Il diritto della crisi e dell’insolvenza”, alle pagg. 87-90). Dai titoli presentati nulla si evince sulla conoscenza e/o padronanza della lingua inglese, cui neppure nel curriculum presentato è fatto cenno alcuno.
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Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx ha presentato per la valutazione 3 monografie, 3 contributi in opera collettanea e 6 articoli. Tutte le pubblicazioni hanno adeguata collocazione editoriale e danno prova della continuità della candidata nella attività di ricerca; le pubblicazioni presentate per la valutazione sono altresì coerenti con il settore concorsuale. E’ stata membro e/o componente di vari progetti di ricerca, in un caso internazionale; è membro del comitato scientifico e/o di redazione di varie riviste
Tutti i lavori sono attribuibili alla candidata, poiché anche nelle opere collettanee la parte svolta dalla candidata è di sua esclusiva pertinenza.
La candidata è professore di seconda fascia dal 2016; ha conseguito l’abilitazione nazionale nel 2021; nel periodo 2005 – 2016 è stata professore aggregato presso l’Università di Siena.
Dal suo curriculum si evince poi la pubblicazione di vari altri scritti “minori” e la sua partecipazione a convegni e seminari in qualità di relatore.
Tra le monografie presentate per la valutazione si fa maggiormente apprezzare quella su “Esibizione di documenti e discovery”, non solo per il rigore metodologico ma anche per l’attenzione ai profili comparati utilizzati per interpretare la disciplina italiana; nei primi due capitoli, infatti, viene presa in esame la disciplina dell’istituto nel diritto francese e nel diritto statunitense, con significativo approfondimento. L’opera prosegue con il terzo capitolo dedicato all’esame della disciplina nel nostro ordinamento, preceduta da un esame della sua evoluzione storica e si conclude con la prospettazione di alcuni dubbi di legittimità
costituzionale dell’attuale disciplina. L’opera si conclude con un esame dell’istituto dell’esibizione alla luce della disciplina sostanziale.
La seconda monografia “Fase preparatoria del processo e case management giudiziale” affronta il tema muovendo da una indagine comparata che prende in esame la disciplina vigente nel sistema francese (cap. 2) e inglese (cap. 3) per proseguire, nel quarto capitolo, con una analisi della evoluzione storica della disciplina di questa fase nel nostro ordinamento, che si conclude con l’esame dell’attuale disciplina e di eventuali soluzioni migliorative.
La terza monografia “Giudice monocratico e giudice collegiale nella prospettiva del giusto processo civile. Profili evolutivi” si compone di tre capitoli: il primo dedicato ad una accurata ricostruzione storico – evolutiva dell’istituto, muovendo dagli insegnamenti dei maestri quali Chiovenda, Mortara e Xxxxxxxxxx. Nel secondo capitolo viene affrontato il tema alla luce della disciplina vigente, con attenzione non solo al processo ordinario di cognizione, ma anche a taluni procedimenti c.d. speciali, di grande rilievo quali quelli in tema di procedure concorsuali e di controversie in tema di famiglia e di minori. L’ultimo capitolo, anche in quest’opera, è dedicato alla comparazione, con un puntuale e approfondito esame della disciplina esistente nell’ordinamento francese.
Tra le pubblicazioni “minori” di sicuro interesse e rilievo è quella su “Il prospective overruling nella recente giurisprudenza delle Sezioni Unite: profili ricostruttivi” che affronta un tema che ha animato il dibattito e che propone una interessante ricostruzione dell’istituto.
I titoli presentati testimoniano il prevalente interesse della candidata per la materia del diritto di famiglia e dei minori; dagli stessi si ricava la buona conoscenza della lingua inglese.
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Xxxxxx Xxxxxxxx è professore di seconda fascia dal 1998 e di prima fascia dal 2008.
Il candidato ha presentato per la valutazione 4 monografie, un volume di raccolta di saggi, un volume edito quale manuale per un corso universitario, 1 saggio in opera collettanea e 5 articoli. Dal suo curriculum si evince la pubblicazione di vari altri scritti “minori” e la sua assidua partecipazione a convegni e seminari in qualità di relatore. Ha ricoperto il ruolo di Direttore della Scuola per la specializzazione per le professioni legali, componente di varie commissioni di esame e concorso; è membro del comitato di redazione di due riviste di lunga tradizione, nonché di altre, e ha partecipato a progetti di ricerca anche comunitari.
Tutte le pubblicazioni hanno adeguata collocazione editoriale e danno prova della continuità del candidato nella attività di ricerca; le pubblicazioni presentate per la valutazione sono altresì coerenti con il settore concorsuale.
Tutti i lavori sono attribuibili al candidato, poiché anche nelle opere collettanee la parte svolta da Xxxxxx Xxxxxxxx è di sua esclusiva pertinenza
I lavori mostrano uno spiccato interesse per il tema dell’azione collettiva (o di classe), che ha approfondito anche con scritti in lingua inglese e con attenzione ai profili dell’istituto nei paesi stranieri e in particolare di common law.
La monografia “Studi sulle class actions” si compone di sei capitoli, a loro volta suddivisi in sezioni. Il primo e il secondo capitolo (composti di tre sezioni ciascuno) sono dedicati alla disciplina dell’istituto nell’esperienza inglese e, soprattutto, in quella statunitense, con attenzione sia alla disciplina normativa sia all’esperienza applicativa. Nel terzo capitolo (suddiviso in quattro sezioni) viene preso in esame il tema della finalità dell’istituto della class action, in relazione sia a problemi classici del diritto processuale civile (come quello derivante dalla pluralità dei soggetti) sia con riferimento a profili di più ampio respiro, quali la deterrenza, l’economia processuale e quelli connessi con i profili di autonomia individuale. Il quarto capitolo è dedicato all’individuazione delle classi di soggetti che agiscono, individuati attraverso i provvedimenti (le certifications) che autorizzano l’esercizio dell’azione in forma rappresentativa. Il quinto capitolo prosegue l’indagine comparata attraverso l’esame della disciplina esistente in vari altri ordinamenti, di civil law, e il sesto capitolo conclude l’indagine con l’esame della disciplina italiana all’epoca vigente (l’opera è del 1996), degli ostacoli al recepimento di un istituto analogo nel nostro ordinamento e alle prospettive di riforma.
La monografia “Le azioni collettive risarcitorie nel processo civile” si compone di undici capitoli suddivisi in due parti; si tratta di un lavoro nel quale l’autore prosegue la sua ricerca sul tema delle azioni collettive, che costituisce il suo principale oggetto di interesse scientifico. Nella prima parte (composta di cinque capitoli) l’autore riprende e approfondisce i problemi già trattati, in parte, nelle opere precedenti; le azioni inibitorie e risarcitorie esercitate nell’ambito della tutela collettiva con riguardo non solo ai profili generali, ma anche a quelli per così dire indiretti, legati alla deterrenza della tutela collettiva sulla commissione di illeciti (cap. 3) e agli effetti di economia processuale (cap. 4), per concludersi, nel quinto capitolo, con la analisi delle
differenze che si pongono, sul piano della tutela e dei suoi effetti, nei vari modelli di azione collettiva. La seconda parte (composta di sei capitoli) contiene un accurato esame della disciplina dell’azione collettiva negli U.S.A. (cap. 6 e 7) e in vari altri ordinamenti (cap. 8) per concludersi, negli ultimi tre capitoli, con un esame della disciplina italiana alla luce della evoluzione storica e delle proposte di riforma a quel momento in essere.
La monografia “Le dichiarazioni di rinuncia nel giudizio di cognizione”, edita nel 1999, si compone di tre capitoli. Il primo, di carattere introduttivo e prodromico alla ricerca, muove da una analisi della posizione della giurisprudenza alla luce dell’impostazione classica del tema accolta dalla dottrina, per concludersi con la fissazione di principi applicativi. Il secondo capitolo prosegue l’indagine scientifica con l’esame approfondito dei problemi che si pongono in caso di rinuncia nel corso del giudizio di primo grado, con la distinzione tra rinuncia all’azione e rinuncia alle posizioni soggettive processuali e, dunque, limitatamente al processo in corso. Il terzo capitolo conclude l’indagine con l’esame dei fenomeni di rinuncia che avvengano nel corso dei giudizi di impugnazione, senza tralasciare i problemi che si pongono in caso di giudizi soggettivamente complessi.
La monografia “Efficienza della giustizia civile e culture della riforma” si compone di tre parti: la prima dedicata alla trattazione di temi generali, anche classici, quali il collegamento negoziale e il giudicato, la crisi di quest’ultimo (tema divenuto di attualità proprio negli anni in cui l’opera è stata edita (il 2017)) ed il tema dei giudizi soggettivamente complessi anche alla luce della disciplina statunitense in tema di class action (cui è dedicato il sesto capitolo). La seconda parte affronta temi specifici di istituti processuali, di varia natura, rivista alla luce della disciplina comunitaria e della sua influenza sulla disciplina domestica, con un capitolo (il nono) nel quale l’autore prende in esame anche la disciplina di altri ordinamenti, oltre a quello statunitense, per trattare il tema delle azioni c.d. seriali e quelle di classe. La terza parte (composta di quattordici capitoli) contiene parti dedicate, come di consueto per questo autore, a profili relativi all’azione di classe, e capitoli dedicati ad altri temi, classici per il diritto processuale civile, quali il giudicato (esterno), i suoi effetti contro il terzo e la sospensione del processo.
La monografia “Saggi sulle tutele dell’impresa e dall’impresa” è strutturata in tre sezioni, a loro volta suddivise in vari “sottocapitoli”; è una raccolta di vari saggi dell’autore editi negli anni precedenti e raccolti in unico volume. La prima sezione comprende studi in tema di contenzioso industriale; la seconda contiene scritti in tema di azioni collettive con attenzione non solo ai temi della legittimazione ad agire ma anche a quello degli effetti del giudicato nelle azioni collettive e a quello della prova del danno, sempre nelle azioni collettive. La terza sezione è dedicata anch’essa a scritti in tema di azione collettiva, con attenzione sia al profilo risarcitorio nei casi di illeciti causativi di danni nei confronti di ampie pluralità di soggetti, sia a quello della peculiare posizione del consumatore e alla sua “debolezza” sia, infine, all’arbitrabilità delle azioni collettive, laddove l’autore esamina il tema anche alla luce della disciplina vigente negli U.S.A.
La monografia “Corso di diritto processuale delle imprese”, articolata in otto capitoli, costituisce il manuale edito dall’autore per il relativo corso. Si tratta di un’opera che, proprio per la sua natura, ha carattere prevalentemente divulgativo; affronta però, con il limite appena detto, svariati argomenti tra loro diversi e collegati dal nesso di appartenere e coinvolgere il mondo delle imprese. Seppure di interesse per la varietà dei temi trattati, l’opera sconta, inevitabilmente, la mancanza di profili innovativi.
Tra i lavori c.d. minori si segnalano, per il rigore metodologico con il quale viene affrontato il tema, “Sospensione per litispendenza internazionale e giudizio di legittimità” e “Sulla vicinanza della prova del vizio della cosa venduta”; in entrambi il candidato, muovendosi dalla disamina dei profili principali di temi classici (quali la litispendenza e l’onere della prova), offre spunti di riflessione ricostruttiva di interesse.
Gli scritti sottoposti a valutazione (e per vero anche i molti altri dell’autore indicati nei documenti prodotti, ma non sottoposti a valutazione) sono in via prevalente dedicati al tema dell’azione collettiva e/o di classe (con eccezioni di alcuni scritti c.d. minori e della monografia in tema della Dichiarazione di rinuncia nel processo di cognizione). Complessivamente i lavori sottoposti a valutazione danno prova della costante attenzione del candidato ai profili comparati e alla dimensione non solo europea ma internazionale e testimoniano la sua conoscenza della lingua inglese.
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Xxx Xxxxxxxx ha presentato per la valutazione 6 monografie, 3 contributi in opera collettanea e 3 articoli. Tutte le pubblicazioni hanno adeguata collocazione editoriale e danno prova della continuità della candidata nella attività di ricerca; le pubblicazioni presentate per la valutazione sono altresì coerenti con il settore concorsuale. La candidata ha partecipato a vari progetti di ricerca, anche internazionali; è membro del comitato di redazione di una autorevole rivista e ha conseguito due premi per la tesi di dottorato.
Tutti i lavori sono attribuibili alla candidata, poiché anche nelle opere collettanee la parte svolta è di sua esclusiva pertinenza.
La candidata è professore di seconda fascia dal 2014; ha conseguito l’abilitazione nazionale nel 2019; dal 2011 è stata professore aggregato presso l’Università di Bologna e negli anni precedenti presso la sede di Ravenna.
Dal suo curriculum si evince poi la pubblicazione di vari altri scritti “minori” e la sua partecipazione a convegni e seminari in qualità di relatore.
La monografia “Studio sull’istruzione in arbitrato” si compone di sette capitoli: i primi due capitoli sono dedicati alla illustrazione dei principi generali applicabili nel procedimento arbitrale e sulla loro eventuale derogabilità per volontà delle parti (come quello attinente all’onere della prova); il terzo, quarto e quinto capitolo sono dedicati all’esame dei mezzi istruttori e delle problematiche che si pongono nell’ambito del giudizio innanzi all’arbitro. Il sesto capitolo è dedicato ad allargare l’indagine alla prassi europea ed internazionale; il lavoro si conclude con il settimo capitolo, nel quale vengono tratte le conclusioni ricostruttive e propositive sulla base dell’indagine svolta nei capitoli che precedono.
La monografia “Il processo minorile in dimensione europea” si articola in sette capitoli e affronta, con respiro europeo, un tema che negli ultimi anni si è posto all’attenzione di tutti per la sua delicatezza. Il secondo e il terzo capitolo sono dedicati all’approfondimento della particolare posizione che assume il minore in un processo, sia sotto il profilo soggettivo della sua capacità di discernimento sia sotto quello delle particolari cautele da adottare per il suo coinvolgimento e in confronto con gli altri soggetti del processo, sia, infine, sulla opportunità e idoneità della sua qualificazione quale parte del processo. Il quarto capitolo è dedicato all’esame dei profili problematici del c.d. diritto di visita e il quinto si segnala per affrontare un tema di particolare delicatezza: quello dell’esecuzione forzata dei provvedimenti che concernono il minore. Il sesto capitolo è dedicato all’esame della posizione del Giudice nel processo minorile, con un esame non solo dell’attuale disciplina, ma anche con uno sguardo alla dimensione europea e alle proposte di riforma. Il settimo e ultimo capitolo, che conclude l’opera, è dedicato ad una ricostruzione dell’istituto, ragionata sulla base delle osservazioni contenute nei capitoli che precedono.
Nella monografia “La tutela anticipatoria tra procedimento cautelare e giudizio di merito” viene affrontato il tema, con rigore e indagine attenta ai profili comparati che vengono poi utilizzati per la proposta di soluzioni interpretative nel nostro ordinamento. L’opera si compone di sette capitoli; dopo un primo capitolo introduttivo, l’opera prosegue con il secondo capitolo dedicato alla comparazione con vari ordinamenti stranieri (francese, tedesco, spagnolo e inglese). Il quarto e quinto capitolo affrontano il tema dell’accertamento contenuto nel provvedimento che conclude il procedimento anticipatorio e sulla sua eventuale, successiva stabilità. Il sesto capitolo prende in esame il profilo relativo al provvedimento provvisorio emanabile nell’ambito del procedimento anticipatorio e dei suoi rapporti con il successivo giudizio di merito. L’opera si conclude con il settimo capitolo, nel quale vengono tratte le conclusioni dall’indagine svolta e in particolare con i parr. 20 e 21 nei quali vengono tratti spunti di riflessione critica dall’indagine svolta, utili per la successiva ricostruzione del tema nel nostro ordinamento.
La monografia “L’efficacia dell’attività processuale in un diverso giudizio” affronta un tema, in anticipo, che negli ultimi anni, anche a seguito di interventi legislativi e di riforma, è divenuto di grande interesse. L’opera si compone di nove capitoli. Il lavoro affronta un tema di sicuro interesse: quello relativo alla circolazione dell’attività processuale svolta in un giudizio in altro, che si svolga davanti ad un diverso giudice e anche secondo regole processuali diverse. Il primo capitolo inizia con l’esame della disciplina dettata dall’art. 310 c.p.c. per il caso di estinzione del processo e della disciplina applicabile in caso di translatio judicii. Il terzo capitolo affronta il tema degli ostacoli comunemente avanzati nei confronti della possibile circolazione dell’attività processuale e di quella istruttoria in particolare, anche alla luce dei principi di parità delle armi e di economia processuale. I tre capitoli successivi (il quarto, il quinto ed il sesto) affrontano il problema con riferimento alla trasmigrazione dell’attività verso il processo tributario, verso il processo amministrativo e quello penale. Nei capitoli 7 e 8 (che compongono la parte terza dell’opera) viene proposta una rilettura di alcune nozioni in tema di prova e di rapporti del processo civile con quello tributario e con quello penale. Il lavoro si conclude con l’ultimo capitolo (il nono), nel quale vengono tratte alcune conclusioni dal lavoro di indagine svolto, con una doverosa specificazione per il processo innanzi agli arbitri, laddove si predica una particolare cautela per le differenze esistenti tra giudice ed arbitro.
I lavori monografici “Lo spettacolo della giustizia” e “Contributo allo studio degli atti processuali tra forma e linguaggio giuridico” denotano un interesse a temi, per così dire, di confine e culturali, che si pongono al di fuori degli studi classici ma che sono senza dubbio di interesse ed attuali.
Anche i lavori “minori” denotano una attenzione della candidata alla dimensione europea del diritto, che consente di esprimere un giudizio positivo sul loro interesse per la comunità scientifica.
I titoli presentati consentono di ritenere che la candidata abbia buona conoscenza della lingua inglese.
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx individuali
XXXXXXX XXXXXXX
Xxxxxxx Xxxxxxx è professore associato di diritto processuale civile presso l’Università di Modena e Reggio Xxxxxx a partire dal 2006. Nel 2017 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore di I fascia nel SC 12/F1 (diritto processuale civile).
La carriera del candidato denota una particolare propensione per lo studio del diritto processuale civile in chiave internazionale e comparata, evidente inizialmente nella sua formazione (frequenza di un intero anno accademico presso l'università di Leicester, Regno Unito, nonché svolgimento di un periodo di studio presso l'Institute of Advanced Legal Studies di Londra), e poi nella attività didattica (titolare di corsi annuali anche in lingua inglese).
La produzione scientifica (tra cui quattro monografie) è senz’altro ampia e tutta collocata in buona sede editoriale. I temi trattati sono vari, con una particolare propensione per lo studio del diritto dell’arbitrato in una prospettiva internazionale, del diritto processuale civile internazionale, della tutela cautelare.
Si tratta di lavori che esprimono rimarchevole dedizione alla ricerca scientifica e propensione all’approfondimento culturale, sotto il profilo giurisprudenziale e dottrinale, con pregevole attenzione alla comparazione con i sistemi stranieri. Ciascuno di questi lavori è contraddistinto da un ragguardevole inquadramento sistematico e da un apprezzabile supporto bibliografico (caratteristiche evidenti nelle monografie sul trustee nel processo di cognizione del 2012 e sui profili transnazionali dell’azione revocatoria fallimentare del 2010). Non meno significativa è l’attenzione del candidato per l’esame critico degli aspetti applicativi degli istituti affrontati, non disgiunta dalla altrettanto spiccata capacità di personalizzare e ben argomentare le proposte di soluzione alle questioni problematiche.
Le pubblicazioni minori, prevalentemente orientate sulla materia dell’arbitrato, confermano la valutazione positiva, già espressa intorno ai lavori monografici, pure su temi di nicchia e talora inesplorati.
Nel complesso il giudizio intorno alla produzione scientifica presentata dal xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx ai fini della valutazione di merito è decisamente molto positiva.
XXXXXXX XXXXXXX
Xxxxxxx Xxxxxxx è professore ordinario presso l’Università del Molise a partire dal 2014 nel SSD IUS/04, nonché titolare dell’insegnamento di diritto processuale civile; egli ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale nel SSD IUS/15, SC 12/F1 nel 2020.
La carriera del candidato descrive un profilo di alto livello scientifico, non solo per la lunga esperienza nella didattica (tanto nel SSD IUS/04, quanto nel SSD IUS/15), ma anche per la partecipazione a plurime commissioni di riforma del processo civile e delle procedure concorsuali.
La produzione scientifica (tra cui ben 11 monografie) è particolarmente corposa, seppure orientata prevalentemente sul diritto della crisi e dell’insolvenza, e tutta collocata in buona sede editoriale.
L’esame delle pubblicazioni valutabili (utile spaccato dell’intera produzione scientifica) conferma l’interesse spiccato del candidato per le procedure concorsuali, materia riconducibile nel SC 12/F1 e perciò valutabile nella presente procedura.
Tra di esse, merita un particolare apprezzamento il volume “Il diritto della crisi e dell’insolvenza”, 2017, il quale – seppure caratterizzato da una struttura manualistica - può ritenersi allo stato una delle più lucide ed equilibrate indagini del diritto della crisi e dell’insolvenza sotto il profilo processuale (oltre che sostanziale). Non minore apprezzamento va riconosciuto all’altra monografia del 2009 (“Contratto e processo nel concordato fallimentare”), nella quale l’autore, esaminando un istituto (all’epoca) di recente innovazione, dimostra evidenti doti di approfondimento e capacità critiche tanto nella materia sostanziale, quanto in quella processuale; studi poi rinnovati nell’ulteriore lavoro monografico sul concordato preventivo (2014).
Le pubblicazioni minori confermano l’interesse di Xxxxxxx Xxxxxxx per la materia concorsuale, con apprezzabile capacità di coniugare la conoscenza sostanzialistica con quella processualistica (in un connubio coerente con la intima natura della materia concorsuale). Il candidato esamina altresì temi di nicchia in cui delicate problematiche processuali si collocano nel contesto dell’esecuzione concorsuale (così nelle pubblicazioni di cui ai nn. 6 e 8 dell’elenco). D’altra parte, la produzione scientifica presentata dal candidato
ai fini della valutazione spazia pure su temi diversi, quali le prove nei processi dichiarativi semplificati (doc. 10 dell’elenco) ovvero la prima udienza di comparizione e trattazione della causa (n. 3 dell’elenco).
Nel complesso il giudizio intorno alla produzione scientifica presentata dal xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx ai fini della valutazione di merito è senz’altro positivo.
XXXXXXXX XXXXXXXXXX
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx è professore associato di diritto processuale civile presso l’Università di Siena a partire dal 2016. Nel 2021 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore di I fascia nel SC 12/F1 (diritto processuale civile).
La sua formazione denota una propensione allo studio del diritto comparato, avendo la medesima conseguito il dottorato di ricerca in tale materia, nonché annoverando la conoscenza fluentemente della lingua inglese e francese.
La produzione scientifica (tra cui tre monografie) si mostra piuttosto ampia e tutta collocata in buona sede editoriale. I lavori monografici esprimono nel complesso diligenza, ordine e completezza, nonché, soprattutto, confermano la fertile sensibilità comparatistica, non sempre accompagnata da altrettanta originalità di impostazione e sistemazione degli argomenti investigati. Anche l’ultima monografia del 2020, intorno a Giudice monocratico e giudice collegiale nella prospettiva del giusto processo civile, presenta i medesimi pregi già segnalati (segnatamente in termini di diligenza e laboriosità), così come i limiti dianzi additati in punto di originalità.
Il giudizio complessivamente positivo espresso sulle opere monografiche può essere confermato in rapporto alle pubblicazioni minori, che in effetti manifestano laboriosità ed esprimono una spiccata varietà di interessi (oscillando dal diritto processuale della famiglia, doc. nn. 5, 7, 9, 11, 12 dell’elenco, alla disciplina del titolo esecutivo europeo, doc. n. 8, all’arbitrato internazionale, doc. n. 10 dell’elenco) pur se occasionalmente riaffiorano temi già affrontati nelle monografie.
Si può pertanto esprimere, intorno alla produzione scientifica presentata dalla xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx ai fini della valutazione di merito, un giudizio nel complesso positivo.
XXXXXX XXXXXXXX
Xxxxxx Xxxxxxxx è professore ordinario di diritto processuale civile presso l’Università di Urbino.
La carriera del candidato dimostra una intensa laboriosità. Egli risulta titolare di plurimi corsi di insegnamento, assegnatario di diversi incarichi accademici, membro di molteplici commissioni di concorso, nonché di comitati scientifici di varie riviste.
La produzione scientifica (tra cui quattro monografie) è molto ricca e varia, nella articolazione tra lavori monografici, raccolte di scritti, curatele, saggi, note a sentenza ecc., tutti lavori collocati in buona sede editoriale. Le tematiche affrontate si indirizzano prevalentemente sul diritto processuale industriale delle imprese e delle azioni di classe, non senza aperture verso tematiche di più ampio respiro, quali la rinuncia all’azione, il processo del lavoro, le adr. Dei lavori monografici meritevole di particolare apprezzamento è quello sul tema delle class actions, ancorché risalente (1996). La medesima profondità scientifica non si rintraccia in altri lavori vuoi per la loro destinazione manualistica (come ad esempio, il Corso di diritto processuale delle imprese, 2015), vuoi per la loro natura di raccolte di scritti dallo stesso autore realizzati nel tempo. Tra le pubblicazioni valutabili spiccano alcuni lavori in lingua straniera (nn. 7 e 12 dell’elenco), i quali dimostrano le capacità critiche di Xxxxxx Xxxxxxxx in una prospettiva non solo interna, ma anche internazionale.
Nel complesso il giudizio espresso intorno alla produzione scientifica del xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx ai fini della valutazione di merito è positivo.
XXX XXXXXXXX
Xxx Xxxxxxxx è professore associato presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna a partire dal 2014. Nel 2019 ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore di I Fascia nel SC 12/F1 (diritto processuale civile). La candidata vanta anche una seconda laurea in Scienze della comunicazione, discutendo una tesi in semiotica delle arti (2019).
Il suo curriculum, sotto il profilo, tanto della formazione, quanto della attività didattica, delinea una personalità particolarmente dinamica ed eclettica.
La produzione scientifica (tra cui sei monografie) conferma tali caratteristiche, esprimendo la laboriosità e la varietà di interessi, anche in prospettiva interdisciplinare. I lavori sono tutti collocati in buona sede editoriale.
L’esame dei prodotti valutabili conferma le doti della candidata sotto il profilo della pluralità degli interessi e della spiccata personalità, nell’indagare temi che inquadrano il sistema processuale in contesti più generali e diversi, così offrendo interessanti spaccati della nostra materia nella realtà, nell’arte, nella storia (così ad esempio la monografia sullo spettacolo della giustizia del 2019, o anche quella in tema di atti processuali tra forma e linguaggio giuridico, 2018, in cui non solo si svolge un interessante raffronto tra la disciplina dell’atto processuale e il negozio giuridico, ma anche se ne offre una collocazione storica e sociale rispetto all’uso della lingua e del linguaggio).
Degni di rilievo sono poi gli studi svolti in chiave comparata ed in prospettiva europea, sia nella materia cautelare, sia nell’ambito della tutela delle persone e dei minori. L’ultima monografia sul tema dell’istruzione probatoria in arbitrato evidenzia un progresso scientifico ancora in evoluzione.
Tenuto conto quindi della spiccata personalità di Xxx Xxxxxxxx, nonché della varietà dei suoi interessi, non solo intorno alle opere monografiche, ma anche in relazione alle pubblicazioni minori, il giudizio intorno alla sua produzione scientifica è senz’altro positivo.
Giudizi Collegiali
XXXXXXX XXXXXXX
Il candidato Xxxxxxx Xxxxxxx è nato a Carpi, in provincia di Modena, il 14 ottobre 1972 e risiede a Milano. Laureato in giurisprudenza nel 1995 con 110 e lode, nel corso dell'università ha frequentato un anno accademico nel Regno Unito presso l'università di Leicester, con sostenimento di alcuni esami all'estero. Ha conseguito nel 2000 il dottorato di ricerca in diritto processuale civile e ha successivamente svolto attività di ricerca presso l'Institute of Advanced Legal Studies di Londra, dove in particolare si è concentrato sul processo inglese ed nordamericano. Nel 2004 diventa ricercatore in diritto processuale civile presso l'università di Modena e Reggio Xxxxxx; nel 2006 assume il ruolo di professore associato della medesima materia presso la stessa università, con concorso vinto presso l'università di Brescia, e infine in data 31 Marzo 2017 consegue l'abilitazione alla prima fascia dell'insegnamento per il settore diritto processuale civile 12/F1.
A partire dall'anno accademico 2004-2005 è incaricato responsabile di numerosi insegnamenti, tra cui ordinamento giudiziario, diritto processuale civile, diritto dell'arbitrato e della mediazione presso Unimore. Tiene anche insegnamenti in lingua inglese in materia di arbitrato nazionale ed internazionale. In parallelo agli incarichi su insegnamenti di cui è responsabile, è anche titolare come professore a contratto presso altre università di insegnamenti di diritto processuale civile e diritto dell'arbitrato, tra cui in particolar modo l'insegnamento di Arbitration Law (Domestic and International) in lingua inglese presso il Dipartimento di giurisprudenza dell'università Xxxxx Xxxxxxxx XXXX nel corso di laurea magistrale in giurisprudenza.
Il candidato svolge intensa attività di ricerca nell'ambito di gruppi di ricerca internazionali, come ad esempio la ricerca sull'insolvenza transnazionale, sotto il patrocinio dell’European Law Institute, sotto la guida di alcuni professori stranieri.
L'attitudine del candidato alla ricerca anche in ambito internazionale si riflette nella sua produzione scientifica e nell'essere stato relatore in svariati convegni scientifici in lingua inglese.
Sotto il profilo della produzione scientifica, il candidato nell’arco della sua carriera ha prodotto 4 monografie, 18 contributi in volume, 73 articoli e note a sentenza, a cui si aggiungono 4 ulteriori note a sentenza, firmate ma senza titolo. Con riguardo alle monografie, si evidenzia in particolare quella in tema di profili transnazionali dell'azione revocatoria fallimentare del 2010, a conferma della vocazione non solo interna degli studi del candidato. Tra la produzione più recente, spicca il commentario del codice di procedura civile, per Zanichelli, del 2016, relativo agli articoli 75-81 CPC. Particolarmente informato e rigoroso il volume sul trustee nel processo di cognizione, del 2012. Si segnala anche il volume sul reclamo cautelare, del 2002, a testimonianza dell'interessamento alla materia cautelare.
Anche la produzione cosiddetta minore si caratterizza per varietà di interessi e per pregio della collocazione editoriale; in particolare si evidenziano numerose pubblicazioni in tema di arbitrato interno ed internazionale su riviste scientifiche di classe A, così come in materia di procedimento cautelare.
La valutazione del candidato, in conclusione, è molto positiva; in particolare merita apprezzamento (i) la dimensione sovranazionale dell’attività scientifica del candidato, che già agli esordi ha svolto parte della sua attività all’estero e (ii) la varietà degli interessi scientifici, ben evidenziata nelle monografie, che hanno
affrontato anche temi del tutto nuovi, nei quali il costante riferimento agli altri ordinamenti è risultato assai utile per l’interpretazione proposta nel nostro ordinamento.
XXXXXXX XXXXXXX
Il candidato xxxxxxx Xxxxxxx è nato il 2 gennaio 1958 a Novi Ligure e risiede a Verona. Il candidato è attualmente professore ordinario di diritto commerciale presso l’Università del Molise e ha conseguito l'abilitazione nazionale per il settore 12/F1 il 10 luglio 2020.
Il candidato presenta un curriculum ricco e vanta diversi titoli. In particolare, spiccano le partecipazioni in qualità di referee e di componente del comitato scientifico per numerose riviste scientifiche. Ha rivestito anche diversi ruoli di componente di commissione ministeriale in materia di diritto delle procedure concorsuali, materia di cui appare particolarmente esperto; in particolare ha fatto parte della commissione Rordorf per la riforma della legge fallimentare e per la revisione del codice della crisi, nonché della commissione Marzano per la riforma dell'amministrazione straordinaria e ancor prima della commissione ministeriale Trevisanato per la riforma della legge fallimentare. Dal 2022 il candidato è anche responsabile per l'università del Molise, dove è attualmente inquadrato, del progetto per l'ufficio del processo di cui è capofila l'università di Xxxxxx Xxxxxxxx XX. Ha svolto il ruolo di componente di collegi di dottorato di diritto dell'economia all'Università del Molise nonché direttore della scuola di specializzazione per le professioni legali nella medesima università, oltre a rivestire numerosi altri incarichi istituzionali quale delegato del rettore o di componente della commissione per il riconoscimento del titolo di dottore di ricerca in diritto dell'arbitrato presso l'università Luiss di Roma.
Le pubblicazioni selezionate dal candidato per la presente procedura riflettono in modo netto gli interessi di studio e di ricerca del medesimo, evidenziandosi numerose trattazioni in tema di diritto delle procedure concorsuali, con qualche produzione in misura minore dedicata ad altri ambiti del diritto processuale civile; il candidato si occupa anche di procedimento cautelare, seppur sempre in riferimento alla materia del diritto della crisi e delle procedure concorsuali, come si evince ad esempio dall'articolo del 2019 per la Rivista di diritto processuale. Le opere monografiche, ovvero quelle di maggior rilievo tra quelle presentate, sono ancora dedicate al diritto della crisi e dell'insolvenza e al concordato preventivo. Tutti gli articoli selezionati per la presente procedura presentano pregevole collocazione editoriale su rinomate riviste scientifiche.
Non emergono in modo particolare, almeno dalla documentazione in atti, attività didattica in lingua o pubblicazioni in lingua inglese.
La valutazione del candidato, in conclusione, è molto positiva nel merito. Rispetto agli altri candidati è tuttavia minore la varietà degli interessi scientifici e mancano profili di diritto comparato ed europeo.
XXXXXXXX XXXXXXXXXX
La candidata nasce a Firenze il 25 novembre 1966 ed ivi tuttora risiede; laureatasi in giurisprudenza nel 1992 con la votazione di 110 e lode, consegue nel 1997 il dottorato di ricerca in diritto comparato presso l'Università di Firenze. Vincitrice di una borsa di studio biennale post dottorato sempre presso la medesima università nel 1998, nel 2002 diventa ricercatore non confermato presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università degli studi di Teramo. Dal 1 Febbraio 2002 è invece ricercatore confermato a tempo indeterminato in diritto processuale civile presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università degli Studi di Siena, dove dal 2005 ricopre il ruolo di professore aggregato; dal 1 novembre 2016 diventa professore associato di diritto processuale civile sempre presso la medesima università e, nel corso del 2021, consegue l'abilitazione scientifica per la prima fascia dell'insegnamento nel settore scientifico disciplinare 12/F1 Diritto processuale civile. Dichiara di conoscere l'inglese e il francese. Partecipa a svariati progetti di ricerca nazionali e, a livello internazionale, dal 2020 si segnala invece la partecipazione a un gruppo di ricerca in lingua spagnola organizzato dalla università federale di Mismas Gerais, Brasile.
Svolge intensa attività come relatrice a convegni di carattere scientifico in Italia e all'estero, su temi piuttosto variegati. Mostra un interesse preponderante nelle sue ricerche per la materia del diritto processuale di famiglia e della tutela dei minori, non mancando però di occuparsi anche di altri ambiti di studio riguardanti diversi temi del diritto processuale civile più classico.
Fa parte di comitati scientifici di riviste scientifiche e, dal punto di vista della didattica, nel suo percorso mostra di essersi occupata anche di insegnamenti in lingua straniera, precisamente inglese: peraltro, per quanto consta, questi essenzialmente di diritto processuale civile comparato in tema di responsabilità civile e class action. Si occupa anche dell'insegnamento di diritto processuale civile telematico e di diritto processuale civile del lavoro, oltre a tenere un laboratorio in ambito di diritto processuale civile di famiglia.
Quanto alle pubblicazioni presentate nell'ambito della presente procedura di selezione, la candidata allega tre monografie, una più risalente del 2004 in tema di esibizione di documenti e discovery, una seconda del 2011 in tema di fase preparatoria del processo e case management, e la terza, più recente, del 2020, sul giudice monocratico e collegiale nella prospettiva del giusto processo civile.
Le pubblicazioni minori sono relative ad articoli pubblicati in riviste scientifiche, alcune di classe A, altre semplicemente scientifiche; la candidata dimostra di avere informazione su uno svariato ambito di argomenti; peraltro, a parte una pubblicazione in tema di arbitrato internazionale del 2015, la produzione pur mostrandosi pregevole, evidenzia la peculiare predilezione per l'ambito del diritto processuale di famiglia.
La valutazione della candidata, in conclusione, è positiva, anche se rispetto agli altri candidati risultano minori la sua esperienza didattica e la sua produzione scientifica.
XXXXXX XXXXXXXX
Il candidato, nato a Modena il 22 febbraio 1965 e residente a Milano, inizia la propria carriera come professore affidatario e poi supplente di diritto processuale civile comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell'Università di Brescia dal 1997, assumendo poi a partire dal 1998 il ruolo di professore associato di diritto processuale civile presso la facoltà di giurisprudenza dell'università degli studi di Catania. Nel 2003 si trasferisce come professore associato di diritto processuale civile comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Urbino; nel frattempo consegue il ruolo di professore di prima fascia di diritto processuale civile presso la medesima università, come straordinario nel 2008 e come ordinario a partire dall'anno 2011. Ad oggi ricopre il medesimo ruolo presso l'università di Urbino, dove a partire dal 2008 è anche direttore dell'istituto di diritto processuale, nonché della scuola di specializzazione per le professioni legali, oltre che componente di diversi collegi di dottorato.
Il candidato, nel corso della sua carriera accademica, ha tenuto numerose relazioni a convegni e seminari internazionali in lingua spagnola e in lingua inglese; sempre in lingua inglese si è occupato anche di tematiche attinenti al diritto processuale civile tedesco in chiave comparatistica. In particolare gli interessi di ricerca, testimoniati dall'amplissima attività convegnistica e dalle pubblicazioni prodotte durante il proprio percorso, sono essenzialmente rivolti allo studio del diritto processuale civile in chiave comparatistica, con un particolare approfondimento ed interesse per la materia delle azioni collettive e di classe, della mediazione, e della proprietà intellettuale, non mancando peraltro anche altre trattazioni, sia in ambito convegnistico sia in ambito di pubblicazioni, su svariati temi e variegati aspetti del diritto processuale civile più classico.
Con riferimento alle pubblicazioni specificamente presentate ai fini della selezione, il candidato presenta una pregevole selezione di opere dedicate precipuamente alle azioni collettive, anche in chiave comparatistica, tra le quali spicca una ponderosa opera del 1996 dedicata alle class actions. Si segnalano anche alcune pubblicazioni in lingua inglese, in chiave comparatistica, dedicate al cross border enforcement.
La valutazione del candidato, in conclusione, è positiva nel merito, con una produzione scientifica nel complesso di interesse, anche se rispetto agli altri candidati si segnala una ripetizione tendenziale delle tematiche e con un’indagine dei profili internazionali non condotta attraverso una effettiva e rigorosa comparazione.
XXX XXXXXXXX
La candidata nasce a Bologna il 1 dicembre 1972 e ivi tuttora risiede. Laureatasi in giurisprudenza presso l'università di Bologna nel 1996 con la votazione di 110 lode e bacio accademico, nel 2019 consegue anche una seconda laurea in scienze della comunicazione, con una tesi in semiotica delle arti intitolata “Rappresentazioni della giustizia”. La candidata è anche dottore di ricerca in diritto processuale civile a far data dal 2001, avendo conseguito il titolo presso l'università di Bologna, dove è risultata vincitrice anche di una borsa post dottorato per il biennio 2002 2003. Dal 1 gennaio 2004 al 13 settembre 2014 è ricercatore confermato di diritto processuale civile presso la facoltà di giurisprudenza dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, dove a partire dal 2011 acquisisce anche il titolo di professore aggregato di diritto processuale civile e, prima ancora, dal 2007, di diritto processuale e di tutele giurisdizionali e procedure alternative presso la sede di Ravenna della medesima università. A settembre 2014 diventa professore associato di diritto processuale civile sempre presso l'università di Bologna e a partire dal 2016 anche associato di diritto processuale dell'unione europea presso la medesima università. Nel luglio 2019 consegue l'idoneità alla prima fascia dell'insegnamento nel settore concorsuale 12/F1 diritto processuale civile.
Dal punto di vista dell'attività di ricerca svolta dalla candidata nel corso degli anni, si segnala la partecipazione a progetti di ricerca internazionali essenzialmente in lingua spagnola, i quali riflettono la linea di tendenza e di ricerca inaugurate con la laurea recentemente acquisita in scienze della comunicazione: la candidata infatti concentra i propri studi e la propria partecipazione a gruppi di ricerca internazionale sul tema della comunicazione e del linguaggio nel mondo del diritto.
Si occupa anche di altre tematiche di diritto processuale civile più classiche sempre in lingua spagnola, anche se non mancano altre partecipazioni a progetti di ricerca internazionali in lingua inglese su temi variegati e di impostazione generale, come i regolamenti europei in materia processuale o i principi e le regole della procedura civile transnazionale.
Si segnala un interesse della candidata per lo studio delle ADR, declinate in particolar modo in funzione delle tecniche negoziali come la mediazione. La candidata riserva comunque un poco di spazio nell'ambito dei propri studi alla tematica dell'arbitrato, a cui dedica la monografia del 2022 intitolata sì all'arbitrato, ma specialmente sotto il profilo dell'istruzione probatoria.
Si segnalano alcuni studi specifici sulla materia cautelare, con riferimento ad alcuni convegni di cui è stata relatrice intorno agli anni 2008- 2011, in tema di rito cautelare uniforme, nonché ad alcuni articoli in tema di tutela cautelare declinata nel contesto delle procedure concorsuali, nel processo amministrativo e comunitario, tutti in generale abbastanza risalenti ai primi anni 2000 (si pensi anche al volume del 2006 sulla tutela anticipatoria fra procedimento cautelare giudizio di merito), mentre i contributi più recenti sono relativi a commentari dedicati ai pratici.
La produzione scientifica cosiddetta minore è nutrita e variegata, riflettendo una varietà di interessi e di informazione che spaziano negli ambiti più disparati del diritto processuale civile, di buona collocazione editoriale e pregevole fattura.
La valutazione della candidata, in conclusione, è positiva nel merito, ancorché nella comparazione con gli altri candidati, pur in presenza di una eclettica varietà di interessi, si denota una non sempre adeguata capacità di approfondimento delle tematiche trattate nella materia del Diritto processuale civile.
Visti i giudizi individuali e collegiali in merito al curriculum complessivo dei candidati, nonché ai titoli e alle pubblicazioni degli stessi, la Commissione, all’unanimità, dichiara idoneo a ricoprire il posto di professore di professore di prima fascia il sottoelencato candidato:
Xxxxxxx XXXXXXX.
Il Presidente della Commissione provvederà a trasmettere al Responsabile del Procedimento il verbale con i giudizi formulati.
Xxxxx, approvato e sottoscritto il presente verbale, la seduta è tolta alle ore 11.15. IL PRESIDENTE
Prof. Xxxxxxxxxx XXXXXXXXX
I COMPONENTI (mediante adesione telematica che si allega) Xxxx. Xxxxx XXXXXX
Xxxx. Xxxxxxx XXXXXXX (con funzioni anche di segretario verbalizzante)
AL RETTORE DELL’UNVERSITÀ
SEDE
OGGETTO: RELAZIONE FINALE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE ORDINARIO (PRIMA FASCIA) - MEDIANTE CHIAMATA DI CUI ALL’ART. 18 COMMA 1, LEGGE 240/10 PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/F1 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE – SSD IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE, INDETTA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
La Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui all'oggetto a conclusione dei suoi lavori, si onora di presentare la relazione finale.
La Commissione, nominata con decreto n. 451/2022 PROT. N. 0105627 del 06.05. composta dai Sig.ri:
- Xxxx. XXXXXXXXX Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile
presso l’Università degli Studi di Bergamo
PRESIDENTE
- Xxxx. XXXXXX Xxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile presso l’Università del PIEMONTE ORIENTALE COMPONENTE
- Xxxx. XXXXXXX Xxxxxxx Xxxxxxxxx di Diritto processuale civile presso l’Università degli Studi di ROMA "La Sapienza” COMPONENTE CON FUNZIONI DI SEGRETARIO VERBALIZZANTE
constatato
che hanno fatto domanda di partecipare alla procedura n. 5 candidati;
definiti nel primo verbale e ne rispetto di quanto stabilito dal decreto ministeriale i ciriteri di valutazione dei titoli, delle pubblicazioni scientifiche,
esaminati
i titoli dei candidati;
esaminate
le pubblicazioni scientifiche dei candidati
visti
i giudizi individuali e collegiali formulati per ciascun candidato in merito ai titoli, alle pubblicazioni scientifiche (come da verbali);
DICHIARA
idoneo a ricoprire il posto di professore di prima fascia mediante chiamata:
XXXXXXX XXXXXXX
Lì 27.7.2022
IL PRESIDENTE
Prof. Xxxxxxxxxx XXXXXXXXX
I COMPONENTI (mediante adesione telematica che si allega) Xxxx. Xxxxx XXXXXX
Xxxx. Xxxxxxx XXXXXXX (con funzioni anche di segretario verbalizzante)
PROCEDURA DI VALUTAZIONE PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI PROFESSORE DI PRIMA FASCIA
PER IL X.X.X. XXX/00
XXXXXXXXXXXX XX XXXXXXXXXXXXXX - XXXX XX XXXXXX/XXXXXX XXXXXX
BANDITA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
IL /LA SOTTOSCRITTO/A Prof. Xxxxxxxxxx XXXXXXXXX
COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE IN PAROLA CON LA PRESENTE DICHIARA DI AVER PARTECIPATO PER VIA TELEMATICA ALLA 3^ RIUNIONE DELLA PRESENTE PROCEDURA DI VALUTAZIONE E DI CONCORDARE CON IL VERBALE E CON LA RELAZIONE FINALE ED I CONTENUTI IVI SPECIFICATI.
IN FEDE
22.07.2022
FIRMA
PROCEDURA DI VALUTAZIONE PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO DI PROFESSORE DI PRIMA FASCIA
PER IL X.X.X. XXX/00
XXXXXXXXXXXX XX XXXXXXXXXXXXXX - XXXX XX XXXXXX/XXXXXX XXXXXX
BANDITA CON D.R. n. 10/2022 PROT. N. 0004571 del 12/02/2022 (G.U. n.11 del 08-02-2022)
LA SOTTOSCRITTA XXXXXXX XXXXXXX COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE IN PAROLA CON LA PRESENTE DICHIARA DI AVER PARTECIPATO PER VIA TELEMATICA ALLA 3^ RIUNIONE DELLA PRESENTE PROCEDURA DI VALUTAZIONE E DI CONCORDARE CON IL VERBALE E CON LA RELAZIONE FINALE ED I CONTENUTI IVI SPECIFICATI.
ROMA, 27 LUGLIO 2022 IN FEDE