DELIBERAZIONE N. 719/2017 ADOTTATA IN DATA 13/04/2017
DELIBERAZIONE N. 719/2017 ADOTTATA IN DATA 13/04/2017
OGGETTO: Approvazione del regolamento per la collaborazione con le organizzazioni di volontariato a seguito dell’entrata in vigore della l.r. 11 agosto 2015 n. 23.
IL DIRETTORE GENERALE
Premesso che con deliberazione n. 1305 del 27/08/2014 è stato approvato il “Regolamento per la collaborazione tra le associazioni di volontariato e l’azienda ospedaliera Xxxx Xxxxxxxx XXXXX”, quale disciplina quadro per la stipula dei nuovi accordi da sottoscrivere con i soggetti iscritti nel registro generale regionale delle organizzazioni di volontariato;
Ricordato che a seguito dell’emanazione del citato regolamento sono pervenute all’azienda ospedaliera, da parte di alcune associazioni di volontariato, richieste di chiarimenti e di modifiche/integrazioni ritenute necessarie per una migliore comprensione della disciplina da prendere a riferimento, ai sensi della normativa vigente, per la successiva sottoscrizione di convenzioni con le singole associazioni;
Evidenziato che anche al fine di rispondere a tali sollecitazioni è stata predisposta una nuova proposta di regolamento, che non solo recepisce alcune delle osservazioni formulate, ma tiene altresì conto dell’avvenuta costituzione, a decorrere dall'1 gennaio 2016, dell’ASST per effetto della l.r. 11 agosto 2015 n. 23 e successive modifiche e integrazioni e della deliberazione di Giunta regionale n. X/4487 del 10 dicembre 2015;
Evidenziato, inoltre, che tale proposta è stata consegnata ai rappresentati delle organizzazioni di volontariato operanti presso l’ASST, presenti all’incontro tenutosi in data 24/01/2017, e successivamente inoltrato via e-mail, con richiesta di formulare eventuali ulteriori proposte di modifica/integrazione;
Preso atto delle richieste di integrazione/modifiche pervenute;
Ritenuto di poter quindi procedere all’approvazione del nuovo regolamento per la collaborazione con le organizzazioni di volontariato;
Richiamate:
- la legge 11 agosto 1991, n. 266 “Legge-quadro sul volontariato”;
- la l.r. 14 febbraio 2008, n. 1 “Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, organizzazionismo e società di mutuo soccorso”;
- il d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
- il d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
- la legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione dell’illegalità della pubblica amministrazione”;
Tenuto conto che all’interno dell’ASST operano altresì associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
Riconosciuta l’importanza dell’apporto di tutti i soggetti presenti in ASST alla creazione di una rete di relazioni che possano contribuire al miglioramento complessivo dell’ambiente ospedaliero;
Ritenuto pertanto di impegnarsi sin d’ora a intraprendere percorsi di collaborazione mirati anche con tali soggetti;
DELIBERA
1. di approvare il “Regolamento per la collaborazione tra le organizzazioni di volontariato e l’ASST Xxxx Xxxxxxxx XXXXX”, quale disciplina quadro per la stipula delle convenzioni da sottoscrivere con i soggetti iscritti nel registro generale regionale delle organizzazioni di volontariato (allegato A);
2. di precisare che il citato regolamento entra in vigore dalla data di adozione del presente provvedimento;
3. di incaricare l’USC Affari generali di predisporre gli atti necessari per la sottoscrizione dei nuovi accordi di collaborazione con le organizzazioni di volontariato operanti all’interno dell’azienda;
4. di rinviare a successivi provvedimenti l’adozione degli atti necessari per formalizzare rapporti di collaborazione anche con le associazioni di promozione sociale e con le organizzazioni non lucrative di utilità sociale presenti in ASST.
IL DIRETTORE GENERALE
xxxx. Xxxxx Xxxxxx
IL DIRETTORE SANITARIO IL DIRETTORE SOCIOSANITARIO
xxxx. Xxxxx Xxxxxxx dr.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
dr. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
REGOLAMENTO PER LA COLLABORAZIONE TRA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E
ASST XXXX XXXXXXXX XXXXX DI BERGAMO
Premessa
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Xxxx Xxxxxxxx XXXXX (ASST) riconosce il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo.
Favorisce, all’interno delle strutture e dei servizi, la realizzazione di attività e iniziative dei volontari, prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà.
Promuove forme di collaborazione e di partecipazione che qualifichino il volontariato non solo nella collaborazione nel servizio e nell’assistenza ai cittadini, ma anche come soggetto attivo nella proposta di iniziative e scelte qualificanti a favore dei soggetti in cura e co-attore, con altre forze professionali, sociali e istituzionali, nella “vigilanza critica” per il conseguimento di obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi e di pieno rispetto della autonomia, della dignità e della libertà delle persone assistite e delle loro famiglie.
Considera il volontariato come una forma di elevato valore sociale ed etico di promozione della salute, dell’appartenenza civile, dei legami sociali e della dignità delle persone e di partecipazione sociale e civica dei cittadini alla vita dell’istituzione sanitaria.
Attraverso la piena collaborazione con i volontari e le rispettive organizzazioni, l’ASST intende porre sempre più esplicitamente al centro della propria attenzione la persona nel suo contesto, nel suo territorio, nella rete delle relazioni interpersonali e sociali, sostenendo un dialogo costante con tutte le componenti sociali.
La collaborazione con i volontari, tramite le loro organizzazioni, si inscrive nell’esercizio di una responsabilità condivisa nella costruzione di una cittadinanza attiva, consapevole e solidale, avvertita dall’azienda come pregnante, qualificante e intrinseca alla propria missione sociale, sia all’interno delle proprie strutture, sia nelle relazioni con il territorio e le sue istituzioni.
Oggetto e scopo del regolamento
Il presente regolamento definisce i termini della collaborazione tra organizzazioni di volontariato (di seguito denominate “Organizzazioni/Associazioni” e singolarmente “Organizzazione/Associazione”) e ASST Xxxx Xxxxxxxx XXXXX (di seguito denominata “ASST”), fatti salvi gli specifici accordi previsti nelle singole convenzioni di cui al paragrafo 3.
Le organizzazioni di volontariato sono organismi liberamente costituiti, che si avvalgono di personale volontario per il perseguimento delle finalità di cui alla l.r. 14 febbraio 2008, n. 1 “Testo
unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso”.
Al fine di operare all’interno dell’ASST, a favore dei pazienti, le organizzazioni di volontariato dovranno stipulare apposita convenzione.
Per poter sottoscrivere convenzioni con l’ASST, le organizzazioni devono essere iscritte nel registro generale regionale (sezione regionale o sezione provinciale) delle organizzazioni di volontariato da almeno sei mesi.
E’ fatto salvo il diritto dell’ASST d’individuare le organizzazioni con cui convenzionarsi.
Responsabilità e compiti
Le organizzazioni seguono le indicazioni del personale di riferimento del luogo in cui operano, al fine di svolgere le proprie iniziative in pieno accordo con la parte sanitaria. Collaborano quindi con l’ASST in uno spirito di aiuto e condivisione della “mission”.
Le norme che disciplinano tale collaborazione sono contenute nel presente regolamento e nella convenzione.
L’ASST si impegna a rispettare l’autonomia statuale delle organizzazioni.
La gestione delle relazioni e il coordinamento delle attività delle organizzazioni di volontariato convenzionate e operanti in ambito aziendale è posta in capo all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP).
Norme di riferimento
Le norme di riferimento per la redazione del presente regolamento e della convenzione da sottoscrivere per l’accreditamento delle organizzazioni di volontariato sono:
1. la legge 11 agosto 1991, n. 266 “Legge-quadro sul volontariato”;
2. la l.r. 14 febbraio 2008, n. 1 “Testo unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso”;
3. il d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”;
4. il d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
5. la legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione dell’illegalità della pubblica amministrazione”.
Convenzione dell’organizzazione
Le organizzazioni iscritte nel registro generale regionale (sezione regionale o sezione provinciale) delle organizzazioni di volontariato da non meno di sei mesi possono sottoscrivere una convenzione con l’ASST.
La convenzione disciplina, nel rispetto del presente regolamento, diritti e doveri dei volontari e altri aspetti ritenuti rilevanti per un corretto rapporto tra le parti.
Campo di attività
Al momento della richiesta di convenzione, ogni organizzazione dovrà indicare le USC/USSD all’interno delle quali intenderebbe operare, specificando per ognuna le modalità concrete in cui l’azione dei singoli volontari verrà espletata.
Spazi a disposizione dell’organizzazione
L’ASST, compatibilmente con le reali disponibilità logistiche, si riserva la facoltà di mettere a disposizione dell’organizzazione, su sua richiesta, adeguati spazi, eventualmente anche comuni ad altre organizzazioni, da destinare alle esigenze della medesima.
L’organizzazione in sede di richiesta di convenzionamento indica i giorni e gli orari nei quali sarà garantita la presenza di volontari/personale presso i suddetti spazi, salvo modifiche tempestivamente comunicate all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP) dell’ASST.
Responsabile dell’organizzazione
All’atto della sottoscrizione della convenzione con l’ASST, l’organizzazione dovrà altresì indicare il nominativo del soggetto responsabile che, in nome e per conto dell’organizzazione stessa, dovrà farsi carico degli adempimenti previsti dalla convenzione.
Formazione del volontario
E’ previsto per tutte le organizzazioni che gestiscono un contatto diretto con i pazienti e loro familiari una formazione a carico dell’ASST, a cui tutti i volontari sono invitati a partecipare, finalizzata a fornire informazioni su aspetti relativi alla privacy, alla prevenzione delle infezioni ospedaliere e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla relazione con la persona assistita e i suoi familiari. Tale formazione, che si articola in quattro ore, verrà programmata almeno una volta per semestre e garantita dall’ASST. Il responsabile dell’organizzazione dovrà trasmettere all’URP l’elenco dei volontari da iscrivere alla suddetta formazione.
Sempre laddove sia previsto un rapporto diretto dei volontari con i soggetti in cura e/o i loro familiari, l’organizzazione s’impegna a garantire una specifica formazione aggiuntiva a quella prevista dall’ASST stessa e una selezione dei volontari. Per quanto riguarda i volontari operativi alla data della sottoscrizione della convenzione ogni organizzazione si impegna a trasmettere all’URP la documentazione relativa ai percorsi attraverso i quali gli stessi sono stati formati.
I temi della formazione a carico delle organizzazioni dovranno vertere sul ruolo del volontario, la posizione di questo entro il contesto ospedaliero, la comunicazione e la relazione con il soggetto in cura, la sua famiglia e gli operatori sanitari, i confini del proprio mandato, gli eventuali strumenti da condividere ed utilizzare con l’utenza. La selezione dovrà basarsi su criteri identificati a priori e su una valutazione attitudinale specifica per la singola realtà interessata. L’iter di formazione e selezione verrà riproposto secondo xxxx e tempi identificati dall’organizzazione e comunque prima dell’ingresso di nuovi volontari. Va prevista inoltre la dimensione della formazione continua in favore di volontari già attivi. Il percorso formativo previsto va portato a conoscenza dell’URP.
È possibile, per realizzare questo percorso, avvalersi dell’USSD Psicologia clinica che ha il compito di predisporre percorsi formativi e/o più selettivi rispettando l’esigenza delle singole organizzazioni nel rapporto con le USC/USSD e l’utenza. La realizzazione di questi ultimi sarà a carico dell’organizzazione.
Per l'eventuale utilizzo di aule destinate a riunioni o corsi di formazione organizzati dall'organizzazione stessa, è possibile accedere gratuitamente all'aula messa a disposizione in Torre 2 al quarto piano. Nel caso risulti invece necessaria un'aula più capiente, questa potrà essere messa a disposizione dall'USC Formazione alle tariffe stabilite dalla procedura relativa all’uso di spazi e aule didattiche aziendali. Tali tariffe sono applicate se l'utilizzo dell’aula avviene nella fascia oraria
8.00 18.00 dal lunedì al venerdì, previa programmazione compatibile con le altre attività dell'ASST. Oltre tale orario, l'uso delle aule è gratuito, senza però comprendere impegno di personale e apparecchiature dell'ASST e con oneri a carico dell'organizzazione in caso di rilevazione di danni alla struttura. Le richieste di utilizzo delle aule dovranno essere indirizzate all'URP.
Riservatezza
L’organizzazione e i suoi volontari si impegnano ad osservare il più rigoroso riserbo sulle notizie e sui fatti dei quali possono venire a conoscenza nel corso delle prestazioni svolte e ad improntare ogni servizio alla più assoluta discrezione e riservatezza. Qualora il volontario tratti dati personali di cui l'ASST è titolare, dovrà farlo nei limiti e in ottemperanza della normativa vigente e delle istruzioni fornite dall’ASST anche tramite i corsi di formazione.
Laddove, in funzione dell’attività svolta dall’organizzazione, si rendessero necessarie ulteriori precisazioni sugli aspetti connessi alla tutela della riservatezza, si provvederà a disciplinarli specificamente nelle singole convenzioni.
L’ASST si impegna a non far uso delle informazioni, notizie, indirizzi dei volontari per fini diversi da quelli strettamente connessi con il servizio di volontariato.
ASST e organizzazioni concordano inoltre che la divulgazione di qualsiasi notizia che faccia riferimento all’ASST vada concordata preventivamente con l’URP.
Segnalazione e registrazione dei nuovi volontari
Per ragioni organizzative interne e ai fini assicurativi, il soggetto responsabile dell’organizzazione dovrà tempestivamente comunicare all’URP il nominativo e i dati anagrafici dei nuovi volontari da inserire in ASST, presentando, per ognuno di essi, idonea documentazione relativa all’iter formativo
seguito, con l’identificazione della USC/USSD presso il quale il volontario dovrà svolgere la propria attività.
L’inserimento/aggiornamento dei dati dei volontari nell’elenco di quanti sono autorizzati ad operare presso l’ASST, è subordinato alla preventiva acquisizione da parte dell’organizzazione del loro consenso alla comunicazione dei dati alla ASST e al relativo trattamento per finalità amministrative e organizzative.
Durante il suo servizio, il volontario dovrà indossare un cartellino di riconoscimento con il proprio nominativo, in modo da essere sempre riconoscibile..
L’ASST rilascerà ai volontari che necessitano di fruire dei servizi aziendali (ristorazione e fornitura camice) la smart card aziendale, che ne consente l’accesso alle condizioni previste dai regolamenti aziendali in vigore.
In caso di cessazione dell’attività di un volontario, l’organizzazione dovrà darne comunicazione all’URP, riconsegnando la smart card entro 10 giorni dalla effettiva cessazione del rapporto.
Divisa
I volontari che prestano servizio nelle unità a contatto con i pazienti dovranno indossare, durante la loro attività, una divisa che li identifichi come tali e non consenta confusioni con quelle indossate dal personale dell’ASST (ad esempio camice bianco).
La descrizione dell’abbigliamento dovrà essere specificata nell’atto convenzionale.
L’ASST potrà fornire ai volontari il camice non personalizzato e provvederà, in tal caso, alla relativa sanificazione e lavaggio.
Prevenzione e sicurezza
L’ASST, tramite l’USC Affari generali, consegnerà alle organizzazioni sottoscrittrici di convenzioni tutte le procedure aziendali in tema di emergenza ed evacuazione, di prevenzione delle infezioni nonché tutto il materiale informativo ritenuto utile per il contenimento del rischio.
Nel periodo ottobre-novembre di ogni anno, l’ASST sottoporrà a vaccinazione antinfluenzale gratuita tutti i volontari che ne facciano esplicita richiesta tramite il soggetto responsabile.
L’ASST garantirà inoltre le vaccinazioni che, in base a disposizioni ministeriali e/o regionali, si rendessero, nel corso del tempo, obbligatorie o fortemente raccomandate.
In caso di contatto con pazienti affetti da malattie infettive, i volontari saranno sottoposti, a cura dell’ASST, agli screening e alla profilassi prevista da leggi, regolamenti e da norme di buona pratica sanitaria, in analogia a quanto previsto per il personale dipendente.
Non è consentita la frequenza delle USC/USSD ai volontari di sesso femminile in accertato stato di gravidanza e fino a tre mesi dopo il parto; il soggetto responsabile è incaricato del rispetto di questa norma.
Infortunio
In caso di infortunio all’interno delle strutture dell’ASST, i volontari dovranno seguire le seguenti procedure:
a) Infortunio non a rischio biologico (es. cadute, urti, aggressioni…)
Nel caso di infortunio, il volontario dovrà avvisare, oltre al soggetto responsabile della propria organizzazione, anche il coordinatore infermieristico/ostetrico/della riabilitazione (o suo delegato) dell’USC/USSD presso la quale opera e quindi recarsi al Pronto Soccorso.
b) Infortunio a rischio biologico (es. puntura da ago …)
In caso di contatto con fluidi biologici (ad esempio schizzi di sangue), il volontario dovrà avvisare, oltre al soggetto responsabile della propria organizzazione, anche il coordinatore infermieristico/ostetrico/della riabilitazione (o suo delegato) dell’USC/USSD presso la quale svolge la sua attività e quindi recarsi al Pronto Soccorso.
Il volontario, in possesso del verbale di Pronto Soccorso, dovrà quindi recarsi con sollecitudine presso il Servizio sanitario aziendale dell’ASST per l’eventuale follow up.
Il responsabile dell’organizzazione dovrà informare tempestivamente l’USC Affari generali dell’accaduto.
Copertura assicurativa
Ogni volontario, regolarmente iscritto nell’elenco ufficiale in possesso dell’ASST sarà assicurato sia contro gli infortuni e le malattie derivanti dallo svolgimento della sua attività sia per la responsabilità civile verso terzi.
L’onere della copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie connesse allo svolgimento dell’attività dei volontari presso l’ASST, nonché per la responsabilità civile verso terzi sarà a carico della stessa ASST, ai sensi del combinato disposto dell’art. 4 e dell’art. 7, comma 3, della l. 11 agosto 1991, n. 266.
Regole per lo svolgimento dell’attività nelle USC/USSD
L’intervento dei volontari non va inteso come assistenza al malato, di esclusiva competenza del personale ospedaliero. Pertanto, i volontari non possono interferire in alcun modo su questioni attinenti al trattamento dei malati stessi.
Nell’organizzazione delle attività specifiche, i volontari, tramite il soggetto responsabile dell’organizzazione, fanno riferimento al direttore e al coordinatore infermieristico/ostetrico/della riabilitazione (o suo delegato) dell’USC/USSD in cui operano e con i quali concordano tipologia di intervento, tempi e modalità di azione, nel rispetto delle procedure e consuetudini operative in atto.
Tutta l’attività del volontariato dovrà essere svolta in stretta collaborazione con il personale in servizio e sarà cura del direttore e del coordinatore infermieristico/ostetrico/della riabilitazione (o
suo delegato) informare il volontario dei rischi specifici presenti nei luoghi ove opererà e delle misure di protezione che dovrà adottare.
In particolare, i volontari in reparto dovranno:
• adottare comportamenti consoni alla vita ospedaliera e rispettosi della dignità e della sicurezza del malato;
• rispettare rigorosamente le norme igieniche di base, come lavarsi accuratamente le mani prima e dopo essere entrati in contatto con un paziente;
• osservare la massima riservatezza su tutto ciò di cui venga a conoscenza per ragioni del proprio servizio;
• firmare personalmente il registro delle presenze all’inizio ed alla fine del turno in ASST indicando l’USC/USSD;
• indossare sempre il cartellino di riconoscimento bene in vista.
Il volontario, all’inizio del proprio turno in reparto, sarà sempre informato dal coordinatore infermieristico/ostetrico/della riabilitazione (o dal suo delegato), delle esigenze dei pazienti che necessitano del suo intervento, dell’esistenza di particolari problemi che impediscono il normale svolgimento dell’attività e della presenza di pazienti sottoposti a isolamento.
Al volontario è vietato:
• introdurre alimenti dall’esterno, anche a scopo ricreativo;
• assistere pazienti in isolamento anche cautelativo;
• prestare servizio se affetto da malattie trasmissibili;
• svolgere attività che possano sovrapporsi o addirittura andare in conflitto con le procedure normalmente seguite dalle USC/USSD nell’assistenza al paziente;
• utilizzare dati sensibili di cui è venuto a conoscenza (anche immagini) per iniziative particolari, quali pubblicazione su social network, volantini per raccolta fondi o altro.
Accesso in ASST e fruizione dei servizi aziendali
L’accesso del volontario ai parcheggi adiacenti all’ASST è consentito alle condizioni economiche previste dagli accordi intercorsi tra le organizzazioni e il gestore degli stessi.
La fruizione dei servizi aziendali (ristorazione e fornitura camice), tramite smart card, è disciplinato dai regolamenti in vigore, che saranno consegnati al responsabile dell’organizzazione al momento della sottoscrizione della convenzione.
Continuità assistenziale
Ogni volontario dovrà impegnarsi affinché le attività programmate vengano rese garantendo la massima continuità possibile, nell’interesse del paziente e nel rispetto del personale ospedaliero e volontario con il quale si relaziona.
Nel caso di interruzione dell’attività, dovrà darne tempestiva comunicazione al soggetto responsabile dell’organizzazione, in modo da consentirgli di organizzare diversamente l’attività e provvedere all’eventuale sostituzione.
Verifica e controllo qualitativo delle prestazioni
L'ASST si riserva di verificare periodicamente
• la conformità delle prestazioni erogate dall’organizzazione con quanto stabilito all’atto della convenzione;
• la sussistenza dei requisiti dichiarati all’atto della stipula della convenzione;
• il rispetto degli adempimenti a carico delle organizzazioni.
Eventi e raccolta fondi
L'organizzazione convenzionata che organizza eventi non rappresenta in nessun modo l'ASST e non può agire in nome e per conto di questa. Pertanto l’ASST è manlevata da qualsiasi responsabilità derivante da azioni od omissioni compiute dagli organizzatori di eventi benefici.
Le organizzazioni che organizzano eventi con raccolta di fondi si assumono la totale responsabilità dell’evento ( responsabilità organizzativa, economica, gestionale, fiscale ….).
Per eventi e iniziative di comunicazione organizzate all’esterno dell’ASST le organizzazioni possono richiedere la collaborazione o il patrocinio dell’ASST stessa, con le modalità previste dal regolamento in vigore.
Le organizzazioni che intendono organizzare all’interno delle sedi dell’ASST eventi e iniziative di comunicazione devono indirizzare all’URP – tramite ufficio protocollo - preventiva richiesta scritta, illustrando oggetto, scopo e modalità di svolgimento dell’iniziativa
Analogamente, le organizzazioni dovranno indirizzare all’URP – tramite ufficio protocollo – richiesta scritta di autorizzazione all’utilizzo del marchio aziendale.
Donazioni
Tutte le donazioni da parte delle organizzazioni devono essere autorizzate in forma scritta dal direttore generale dell’ASST, previa istruttoria dei competenti uffici dell’ASST e acquisizione del parere del Direttore sanitario e Direttore socio sanitario pro-tempore. Le richieste devono essere inoltrate all’ufficio protocollo, che le smisterà all’ufficio competente (per l’attivazione delle procedure aziendali) e per conoscenza all’URP, al quale le organizzazioni potranno rivolgersi per conoscere lo stato della pratica.
I beni oggetto di donazione devono essere corredati di tutte le certificazioni previste dalla normativa vigente in materia di sicurezza, nonché delle schede tecniche contenenti i dati relativi al corretto utilizzo del bene (manutenzione, lavaggio …..) e delle istruzioni per il funzionamento. Le proposte di donazione di fondi all'ASST finalizzati alla copertura delle spese per incarichi libero- professionali o borse di studio dovranno essere corredate da:
• presentazione del progetto;
• segnalazione del referente del reparto con il quale è stato condiviso, che potrà fungere da tutor nei confronti dell’incaricato (libero-professionista/borsista);
• impegno a produrre relazione periodica sul progetto, supportata da dati dell'attività svolta dall’incaricato (libero-professionista/borsista), sottoscritta anche dal tutor.-
Per le donazioni in denaro, l’ASST consegna – a richiesta – copia della quietanza rilasciata dal tesoriere.
Corrispondenza
Tutta la corrispondenza in formato cartaceo deve essere indirizzata all’ASST Xxxx Xxxxxxxx XXXXX, X.xxx OMS 1, 24128 Bergamo e consegnata esclusivamente all’Ufficio protocollo, situato al piano terra, ingresso n. 35, che provvederà a smistarla all’ufficio competente e p.c. all’URP.
La corrispondenza in formato elettronico va inviata all’indirizzo email xxxxxxxxxx@xxxx-xx00.xx, che provvederà a smistarla all’ufficio competente e p.c. all’URP.
Bergamo, 13 aprile 2017
Il Direttore generale dr. Xxxxx Xxxxxx