ACCORDO TRA
ACCORDO TRA
FERROVIE DELLO STATO ITALIANE SPA, RETE FERROVIARIA ITALIANA SPA,
FS SISTEMI URBANI SRL E
COMUNE DI BOLOGNA
PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE FERROVIARIE DISMESSE,
IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO TERRITORIALE RELATIVO AGLI ASSETTI TERRITORIALI, URBANISTICI, INFRASTRUTTURALI DELLA NUOVA STAZIONE FERROVIARIA DI BOLOGNA DEL 18 LUGLIO 2006
PREMESSO CHE
In data 18 luglio 2006 il Comune di Bologna, la Provincia di Bologna, la Regione Xxxxxx-Romagna e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. hanno sottoscritto l’ “Accordo territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della Nuova Stazione Ferroviaria di Bologna” ai sensi dell’art. 15 della L.r. 20/2000, per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni al fine di riqualificare l’ambito della nuova stazione e delle aree ferroviarie adiacenti.
L’art. 2 dell’Accordo territoriale prevedeva che esso costituisse “atto preliminare a successivi accordi di programma o procedimentali o altri atti d’intesa con i quali si definiranno specificatamente tempi, modalità attuative e impegni finanziari pluriennali per la realizzazione delle opere pubbliche di comune interesse ..., nonché alla redazione di varianti al PRG e all’approvazione di piani di assetto con i requisiti dello strumento urbanistico attuativo di cui alla legislazione urbanistica vigente per l’ambito della nuova stazione e per la riqualificazione e valorizzazione delle aree ferroviarie oggetto del presente accordo, la cui attuazione costituirà la fonte di finanziamento degli interventi.”
Successivamente all’Accordo territoriale sono stati sottoscritti i seguenti accordi:
• Accordo tra Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Xxxxxx-Romagna e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. relativamente ad impegni reciproci volti a favorire la realizzazione dell’opera pubblica denominata “People Mover” (14 marzo 2007);
• Accordo procedimentale tra Comune di Bologna e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per l’espletamento del concorso internazionale di progettazione per il nuovo complesso integrato nell’ambito della Stazione di Bologna centrale (19 giugno 2007),
• Accordo tra Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Xxxxxx-Romagna e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. relativamente agli impegni reciproci volti a favorire la realizzazione degli interventi infrastrutturali a supporto della nuova Stazione ferroviaria di Bologna (19 giugno 2007),
• Accordo tra Ministero delle Infrastrutture, Ministero dei trasporti, Regione Xxxxxx-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per il completo sviluppo ed attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese (SFM) Bologna (19 giugno 2007).
Per quanto riguarda le aree ferroviarie dismesse, non è stato sottoscritto l’accordo di programma ex art.40 della L.r. 20/2000 in variante al Piano Regolatore Generale allora vigente (richiamato all’art. 11 dell’Accordo territoriale) perché nel frattempo con deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 del 14 luglio 2008, l’Amministrazione Comunale ha completato la procedura di approvazione del nuovo strumento urbanistico comunale, il Piano Strutturale Comunale, recependo gli obiettivi e le modalità di trasformazione definite con l’Accordo territoriale.
In particolare il PSC individua:
• l’Ambito di sostituzione n.41 Ex scalo Ravone, su cui è prevista una trasformazione intensiva che modifica radicalmente l’esistente e per il quale vengono confermati i requisiti fissati dall’Accordo: quartiere ad alta qualità urbana e ambientale, accessibile e integrato con i tessuti esistenti, dotato delle infrastrutture adeguate al nuovo carico urbanistico e la realizzazione della stazione SFM Prati di Xxxxxxx, sede di nuove funzioni e servizi urbani;
• gli Ambiti da riqualificare n.125 e 126 Nuova stazione ferroviaria Bologna centrale, per i quali vengono confermati gli obiettivi definiti nell’Accordo territoriale: efficiente nodo di interscambio modale regionale e metropolitano, elemento di saldatura della frattura tra nucleo antico della città e Bolognina;
• il Sistema della mobilità che riconosce il ruolo della nuova Stazione come nodo principale intermodale tra i viaggiatori su ferro e gli utenti del trasporto pubblico urbano e metropolitano;
• la stategia della “Città della Ferrovia”, figura urbana che intende valorizzare e mettere a sistema le connessioni fisiche e funzionali tra gli spazi urbani che ospitano e ospiteranno attività e usi di eccellenza: Stazione Centrale, Aeroporto Marconi, Fiera district, ambiti di sviluppo dell’Università, Centroagroalimentare.
Il Gruppo FS Italiane ha formalmente costituito la Società FS Sistemi Urbani Srl nel 2009, dando avvio ad un processo di riorganizzazione ed ottimizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo FS Italiane
attraverso la definizione di una visione unitaria in termini di gestione integrata e sviluppo del patrimonio non più funzionale all'esercizio dell'impresa; la strategia di FS Sistemi Urbani (FSSU) è assicurare l'individuazione di nuove opportunità di valorizzazione e riqualificazione per il raggiungimento degli obiettivi di vendita aziendali.
FSSU risulta proprietaria del compendio immobiliare che include gli ambiti di sostituzione dell’ex scalo di Xxxxxx, cosiddetti “Ravone”, “Prati di Xxxxxxx Nord”, “Prati di Xxxxxxx Sud” ed “Ex Polfer”, giuste scissione da RFI a FSSU del 21/11/2008 e del 22/12/2011 (vedi mappe della scheda Allegato A al presente atto).
Ferrovie dello Stato Italiane SpA risulta proprietaria del compendio immobiliare denominato “Ex OMA” giusta scissione da RFI a FS del 28/05/2012 (vedi mappa della scheda Allegato B al presente atto).
FS Sistemi Urbani, ha svolto approfondimenti progettuali delle aree ferroviarie dismesse con il “Piano di sviluppo del polo funzionale della nuova stazione ferroviaria di Bologna: Piano per la trasformazione urbana dell'ambito ferroviario Ravone-Mascarella-Reno”, (gennaio 2008) e con il “Masterplan delle aree di Ravone, Prati di Xxxxxxx e Cave di Reno” (aprile 2012).
Con il Protocollo di Intesa del 5 maggio 2007, sottoscritto tra Ministero dell’Economia e delle Finanze - Agenzia del Demanio e Comune di Bologna ai sensi dell’art. 3 co. 15-bis D.L. n. 351/2001, convertito in
L. n. 410/2001 e ss.mm.ii., è stato avviato un Programma Unitario di Valorizzazione (di seguito P.U.V. Bologna) avente ad oggetto una pluralità di immobili pubblici (compendi ex militari) siti nel territorio comunale di Bologna. Con Accordo attuativo del 7 novembre 2012, in un’ottica di riqualificazione e rigenerazione urbana coerente con il Psc, il P.U.V. Bologna è stato ricondotto nell’ambito delle nuove previsioni normative al P.U.Va.T. - Programmi Unitari di Valorizzazione Territoriale di cui all’art. 3-ter D.L.
n. 351/2001, convertito in L. n. 410/2001, così come modificato dall’art. 27 co. 2 D.L. n. 201/2011, convertito in L. n. 214/2011, alla scopo di ottimizzare gli obiettivi di coordinamento, armonizzazione, semplificazione e riduzione dei tempi dei processi di valorizzazione urbanistica avviati. Coerentemente con la nuova disciplina di riferimento, il programma è stato esteso per includere altri patrimoni pubblici da valorizzare, tra i quali gli immobili di proprietà del Gruppo FS.
Successivamente il Comune di Bologna, al fine di addivenire all’approvazione in tempi brevi del Piano Operativo Comunale (P.O.C.) dedicato ai compendi immobiliari oggetto del P.U.Va.T. “P.O.C. Rigenerazione di Patrimoni Pubblici”, ha rappresentato a tutti i proprietari istituzionali coinvolti – ciascuno per quanto di competenza e a proprio carico – la necessità di provvedere allo svolgimento di una serie di analisi tecnico-specialistiche di impatto ambientale e infrastrutturale, propedeutiche all’inserimento dei diversi compendi immobiliari nel P.O.C., attese le imponenti capacità insediative del P.U.Va.T. e le insufficienti risorse finanziarie e professionali a disposizione dell’Amministrazione comunale.
Per le suddette finalità FS Sistemi Urbani Srl ha dato avvio alle attività tecniche propedeutiche alla definizione dei contenuti per l’adozione del “P.O.C. Rigenerazione di Patrimoni Pubblici” da parte del Comune di Bologna, nel rispetto delle previsioni di cui alla L.R. Xxxxxx Xxxxxxx 24 marzo 2000, n. 20, recante: “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”;
CONSIDERATO CHE
- l'accordo con i privati, definito ai sensi dell'art. 18 L.r. 20/2000 risulta essere lo strumento amministrativo più idoneo per giungere ad una più celere attuazione delle indicazioni e degli obiettivi espressi nell’”Accordo territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della Nuova Stazione Ferroviaria di Bologna” sottoscritto nel luglio 2006 e nel Psc consentendo a Sistemi Urbani di precisare la misura dei relativi obblighi;
- l’Accordo territoriale sottoscritto nel luglio 2006 rimane pienamente valido in tutti i suoi contenuti e impegni e le azioni previste dal presente Accordo integrano e specificano interventi già assunti mediante tale accordo territoriale;
- in particolare, il presente accordo non modifica gli impegni presi negli accordi derivanti dall’accordo territoriale: Accordo relativo ad impegni reciproci volti a favorire la realizzazione dell’opera pubblica denominata “People Mover” del 14 marzo 2007, Accordo relativo agli impegni reciproci volti a favorire la realizzazione degli interventi infrastrutturali a supporto della nuova Stazione ferroviaria di Bologna del 19 giugno 2007, Accordo per il completo sviluppo ed attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano bolognese (SFM) Bologna del 19 giugno 2007;
VISTI
- l'art. 11 della L. 241/1990 e s.m.i. xxxxxxx dispone che “in accoglimento di osservazioni e proposte presentate a norma dell'art.10, l'Amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti di terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo”;
- l'art. 18 della L.r. Xxxxxx-Romagna 20/2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”, che disciplina il procedimento di definizione di accordi tra il Comune e soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti e iniziative di rilevante interesse per la comunità locale, al fine di determinare talune previsioni dal contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale e urbanistica, nel rispetto della legislazione e pianificazione sovraordinata vigente e senza pregiudizi dei diritti di terzi;
- l'art. 30 della L.r. Xxxxxx-Romagna 20/2000, che disciplina le procedure di approvazione e variante al P.O.C.;
- l’art. 3-ter D. L. 25 settembre 2001 n. 351, convertito in L. n. 410/2001, introdotto dal co. 2 dell’art. 27 D.L. 6 dicembre 2011 n. 201 convertito con modificazioni dalla L. 22 dicembre 2011 n. 214, che disciplina la formazione di “Programmi Unitari di Valorizzazione Territoriale” per il riutilizzo funzionale e la rigenerazione degli immobili di proprietà della Regione, della Provincia e dei Comuni e di ogni soggetto pubblico, anche statale, proprietario, detentore o gestore di immobili pubblici;
Quanto sopra premesso e considerato, tra
la FS Sistemi Urbani S.r.L. (di seguito "FSSU") - società del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane spa - con sede legale in Roma, piazza della Crece Rossa 1, nella persona di Xxxxx Xx Xxxx, nato a Capriglia Irpina (AV), il 15/06/1952, nella qualità di Amministratore Delegato, il quale interviene nel presente atto anche in nome e per conto di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., a ciò debitamente autorizzato con atto di delega prot. XXX e di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. a ciò debitamente autorizzato con delega prot. XXX
il Comune di Bologna, in persona del ,
si conviene e si stabilisce quanto segue:
Art. 1
(Valore delle premesse e degli allegati)
Le premesse di cui sopra, gli atti e i documenti richiamati nelle medesime premesse e nella restante parte del presente Accordo, nonché gli allegati allo stesso, ne costituiscono parte integrante e sostanziale.
Art. 2
(Obiettivo e perimetro dell’Accordo)
Le Parti firmatarie del presente accordo condividono l'obiettivo della riqualificazione urbana e della valorizzazione delle aree ferroviarie dismesse confermando e assumendo dall’Accordo territoriale sottoscritto nel luglio 2006 e dal P.U.Va.T. Bologna gli obiettivi urbanistici relativi alla realizzazione degli interventi e delle relative dotazioni territoriali, che vengono richiamati nelle schede tecniche allegate al presente accordo sotto le lettere “A” e “B”, complete di elaborati planimetrici, e fatte salve tutte le necessarie approvazioni dei competenti organi delle Parti;
Art. 3
(Impegni assunti dalle Parti)
Le Parti si impegnano a porre in essere tutte le attività di propria competenza – come di seguito specificate – necessarie per il pieno conseguimento degli obiettivi del presente Accordo, assicurando ogni utile forma di cooperazione reciproca.
3A Impegni assunti da FS Sistemi urbani, FS Italiane e Rete Ferroviaria Italiana
FS Sistemi Urbani si impegna a:
- procedere attraverso pubblica evidenza alla ricerca di soggetti sviluppatori per l’attuazione degli interventi previsti nel processo di riqualificazione delle aree ferroviarie dismesse e dismettibili, secondo quanto previsto ai Xxxxxx XXX e IV dell'Accordo 2006, condividendo il contenuto delle schede tecniche di cui agli Allegati del presente accordo;
- destinare quote delle eventuali plusvalenze generate dalle operazioni di cessione sopra richiamate al finanziamento necessario per realizzare nuove opere di completamento della nuova stazione di Bologna. Per plusvalenza si intende la differenza fra il valore di cessione delle aree e la sommatoria di:
i. valore netto contabile delle aree in tale momento, ivi compreso quello delle aree in cessione gratuita;
ii. costi sostenuti fino al momento della cessione dalle società del Gruppo FS Italiane interessate e direttamente correlati alla messa a disposizione ed alle attività di valorizzazione delle aree, qualora non capitalizzati, ivi compresi i costi di bonifica e/o demolizione delle aree previste in cessione;
iii. oneri finanziari e fiscali.
FS Italiane si impegna a:
- concedere, a far data dall'approvazione del POC “Rigenerazione di patrimoni pubblici”, in comodato gratuito, al Comune di Bologna l’uso dell'Ambito Mascarella – Dopolavoro ferroviario DLF (come individuato nell'Allegato C al presente atto), quale anticipazione della quota parte della dotazione di attrezzature ad interesse collettivo relative alla trasformazione dell'Ambito Stazione.
Rete Ferroviaria Italiana si impegna a:
- proseguire nell'intervento di ristrutturazione e rinnovamento degli impianti e degli edifici che costituiscono la Stazione centrale di Bologna, avviando, a far data dalla firma del presente Accordo,
una revisione del progetto vincitore del concorso internazionale per il Nuovo Complesso Integrato della Stazione di Bologna Centrale, finalizzata ad adeguarne i contenuti al mutato quadro infrastrutturale e programmatico, confermando comunque gli obiettivi dell'Accordo del 2006, nella prospettiva di conferire al luogo un forte carattere di centralità funzionale e di polo di eccellenza a servizio della città metropolitana;
- proseguire nella realizzazione degli interventi infrastrutturali a supporto della nuova Stazione ferroviaria di Bologna, così come sottoscritto nel Accordo relativo, sottoscritto il 19 giugno 2007, e successive modifiche e integrazioni.
3.B Impegni assunti dal Comune di Bologna
Il Comune si impegna ad attivare i competenti organi decisionali al fine di pervenire, entro luglio 2015, all’adozione del Piano Operativo Comunale (P.O.C.) “Rigenerazione di patrimoni pubblici”, attualmente in corso di elaborazione, e all’approvazione definitiva dello stesso entro la fine del 2015 (recependo gli esiti delle analisi di sostenibilità tecnico-urbanistica ed economico-finanziaria svolti nell’ambito delle attività di advisoring relative al P.U.Va.T.), nell'ottica di attuare politiche urbanistiche finalizzate alla riqualificazione, alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suoli agricoli.
Il Comune si impegna altresì ad attivare una Variante al POC suddetto, su specifica richiesta di RFI, una volta conclusasi l'attività di revisione del progetto vincitore del concorso internazionale per il Nuovo Complesso Integrato della Stazione di Bologna Centrale, al fine di dare la necessaria conformità urbanistica al suddetto intervento di ristrutturazione e rinnovamento degli impianti e degli edifici che costituiscono la Stazione centrale di Bologna.
Art. 4
(Disposizioni finali)
Le Parti si impegnano all’attuazione di quanto concordato con il presente Accordo ad avvenuta approvazione, ove dovuta, da parte dei rispettivi organi deliberativi.
La durata del presente Accordo è stabilita in due anni, decorrenti dalla data della sua sottoscrizione, rinnovabili su accordo delle Parti.
Nell’ipotesi in cui le previsioni del presente Accordo non potessero trovare integrale attuazione, le Parti potranno sciogliersi dagli impegni assunti, mediante comunicazione scritta per raccomandata con avviso di ricevimento. In tal caso, le Parti si impegnano a verificare la possibilità di rimodulare obiettivi e finalità dell’Accordo, ai fini della sua attuazione, anche parziale, ovvero a regolarizzare le situazioni medio tempore verificatesi.
Il presente Accordo, ove necessario, potrà essere declinato in successivi accordi attuativi tra le Parti interessate.
ALLEGATI
A) Scheda tecnica ed elaborati planimetrici dei compendi di Xxxxxx, Prati di Xxxxxxx Nord, Prati di Xxxxxxx Sud e Ex Polfer;
B) Scheda tecnica ed elaborato planimetrico del compendio Ex OMA;
C) Elaborato planimetrico con individuazione dell'ambito Mascarella – Dopolavoro ferroviario DLF.
Bologna, lì
ALLEGATO A
Aree ferroviarie: “Ravone”, “Prati di Xxxxxxx Nord”, “Prati di Xxxxxxx Sud”, "Ex Polfer"
1. Prestazioni
Le aree ferroviarie “Ravone”, “Prati di Xxxxxxx Nord”, “Prati di Xxxxxxx Sud” ed "Ex Polfer" sono soggette alla disciplina dell’art. 19 “Ambiti di sostituzione” del Quadro normativo del Psc e sono individuate dall’Ambito n.41 "Ex scalo Ravone" dove il Psc prevede un insediamento con funzioni miste, di alta qualità ambientale e accessibile con un sistema di mobilità a basso impatto e la realizzazione della stazione Sfm Prati di Xxxxxxx come “stazione porta” di grande rilievo per l’accessibilità metropolitana. L'area di “Prati di Xxxxxxx Sud” è in parte ricadente anche nell'Ambito 51 “Ambiti infrastrutturali”, disciplinato dall'art. 26 del Quadro normativo del Psc.
L e a re e so n o r i c o mp re se nelle “Situazione Sa f f i ” , di cui al capo 3.3 del Quadro normativo del PSC, e sono individuate come Aree interessate da trasformazioni.
Sulle aree in oggetto si prevede la realizzazione di un vasto intervento da attuarsi mediante la sostituzione del patrimonio edilizio, ovvero il suo eventuale recupero (parziale o totale), con realizzazione di residenze, attività direzionali e commerciali, parcheggi e un nuovo parco urbano di almeno 4,5 ettari di estensione.
Le scelte insediative configurano un assetto delle aree così articolato: Sub comparto Ravone:
- concentrazione dell'edificato sulle aree più vicine al centro storico attraverso il riuso degli edifici esistenti ovvero la loro demolizione e sostituzione, con la riproposizione di una maglia di isolati in continuità con quanto presente nell'immediato intorno;
- realizzazione di un nuovo asse stradale, da via Tanari fino a via Prati di Xxxxxxx, per garantire l'accesso carrabile al comparto, collocato in fregio al fascio dei binari che corre a Nord dell'area e previa interposizione di una fascia arboreo-arbustiva di mitigazione ambientale;
- aumento della permeabilità pedo-ciclabile del comparto attraverso la realizzazione di almeno un paio di varchi lungo il perimetro esistente in corrispondenza delle vie Tanari e Casarini;
- realizzazione del nuovo parcheggio Tanari, in struttura o a raso, da collocarsi in prossimità di via Tanari, quale parcheggio scambiatore a servizio della città;
- realizzazione di un nuovo parco urbano di almeno 4,5 ettari, da collocarsi nella parte più occidentale del sub comparto in oggetto e che riconosce quale elemento generatore il rilevato su cui scorrono il torrente Ravone e la canaletta Ghisiliera, affiancati dalla storica via del Chiù.
Sub comparto Prati di Xxxxxxx Nord:
- realizzazione di una struttura ad uso prevalentemente commerciale e per il tempo libero che ingloba al suo interno il sistema di accesso e distribuzione della nuova stazione SFM Prati di Xxxxxxx, di prossima realizzazione.
Sub comparto Prati di Xxxxxxx Sud:
- realizzazione di una struttura ad uso prevalentemente residenziale e per il tempo libero che ingloba al suo interno il sistema di accesso e distribuzione della nuova stazione SFM Prati di Xxxxxxx, di prossima realizzazione.
Sub comparto ex Polfer:
- realizzazione di un'area verde ad uso pubblico.
2. Carichi insediativi
aree | superficie territoriale St | note |
RAVONE | mq 245.066 | da visura catastale |
PRATI DI XXXXXXX NORD | mq 24.344 | da visura catastale |
PRATI DI XXXXXXX SUD | mq 44.501 | da visura catastale |
EX POLFER | mq 11.133 | da visura catastale |
totale | mq 325.044 |
E’ prevista una capacità edificatoria privata pari ad un massimo di 135.000 mq di Sul (corrispondente a 90.000 mq di Su), di cui il 10% deve essere destinato ad edilizia residenziale sociale (ERS). A queste superfici va aggiunta una quota pari al 10% da destinare ad attrezzature di interesse collettivo.
usi
Nell’Ambito "Ex scalo Ravone" la destinazione è mista quindi caratterizzata dall’adeguata compresenza di residenza e attività sociali, culturali, commerciali e produttive, se compatibili con i primi.
Nella Valsat del PSC è stato valutato sostenibile un mix di usi pari a un massimo del 70% di usi residenziali ed il restante 30% di usi compatibili con la funzione abitativa.
3. Dotazioni
L’intervento deve garantire il completo reperimento degli standard e delle dotazioni richieste per gli usi previsti secondo le norme vigenti al momento della presentazione del PUA.
Oltre a tali dotazioni devono essere cedute:
- le aree per il sistema di sosta sostitutivo del parcheggio Tanari;
- le aree per un parco urbano liberamente fruibile di estensione pari almeno a 45.000 mq da localizzarsi a confine con le aree ex militari di Prati di Xxxxxxx Est.
Le opere per la realizzazione del parcheggio e del parco devono considerarsi a scomputo
degli oneri di urbanizzazione secondaria.
4. Condizioni di sostenibilità
Fra le condizioni di sostenibilità, attualmente in fase di integrazione e approfondimento nell’ambito delle elaborazioni per la redazione del POC, è già stata verificata la necessità della:
• bonifica dell’area in ragione del presunto rischio di inquinamento ambientale a seguito degli usi pregressi;
• realizzazione dell'asse stradale "sussidiaria alla via Xxxxxx Ponente” da Via Tanari a via Prati di Xxxxxxx e relativi innesti;
• realizzazione di una fascia di mitigazione tra la “sussidiaria alla via Xxxxxx Ponente” e la ferrovia.
5. Strumenti e modalità di attuazione
La trasformazione urbanistica è attuabile attraverso uno o più Piani urbanistici attuativi (PUA) di iniziativa privata, previo inserimento nel POC.
ALLEGATO B
area ferroviaria "ex Oma"
1. Prestazioni
L'area ferroviaria “Ex Oma” è soggetta alla disciplina dell’art. 22 “Ambiti da riqualificare” del Quadro normativo del PSC ed è parte degli Ambiti n. 125 e 126 “Nuova Stazione ferroviaria Bologna Centrale” del PSC in cui è prevista la realizzazione del polo funzionale oggetto dell’Accordo territoriale del 2006. L'area è compresa nella Situazione "Stazione Centrale” di cui al capo 3.3 del Quadro normativo del PSC.
Si prevede la realizzazione di uno studentato insieme ad altri usi per attività ricreative e il tempo libero, che potrebbero essere aperte anche al resto della cittadinanza. La realizzazione dell’intervento consente anche il completamento di un importante collegamento ciclabile tra la stazione centrale (piazzale est) e la zona orientale della città.
2. Carichi insediativi
Si prevede un intervento di nuova costruzione, da realizzarsi sull’area individuata catastalmente con St pari a 4.507 mq, per una Sul massima di 12.000 mq, come già previsto nell’Accordo procedimentale tra Comune di Bologna e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. per l’espletamento del concorso internazionale di progettazione per il nuovo complesso integrato nell’ambito della Stazione di Bologna centrale (19 giugno 2007).
usi
Nell'area "ex Oma" sono previsti i seguenti usi:
- abitazioni temporanee per studenti: 10.000 mq (Funzione alberghiera E: 5a accoglienza in strutture ricettive e alberghiere di cui alla LR 16/2004 da art. 28 del RUE);
- altri usi complementari alle abitazioni temporanee: 2.000 mq.
3. Dotazioni
Il progetto dovrà prevedere la cessione delle aree e la realizzazione delle seguenti dotazioni:
- connessione ciclabile da via Muggia a via Barozzi;
- connessione ciclabile verso est passando sotto il ponte di via Stalingrado, fino a raggiungere l’analogo intervento previsto sulle aree di proprietà Hera.
Le quote di dotazioni dovute e non realizzate saranno monetizzate.
4. Condizioni di sostenibilità
Fra le condizioni di sostenibilità, attualmente in fase di verifica, integrazione e approfondimento nell’ambito delle elaborazioni per la redazione del POC, vi è la bonifica dell’area qualora fosse verificata la presenza di inquinamento ambientale.
5. Strumenti e modalità di attuazione
La trasformazione urbanistica è attuabile attraverso intervento diretto convenzionato previo inserimento nel POC.