SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO
Allegato A3 – Servizio Civile Digitale
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO
TITOLO DEL PROGETTO:
Anziani e transizione digitale: volontari al servizio del cambiamento
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
SETTORE E - EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE, PAESAGGISTICA, AMBIENTALE, DEL TURISMO SOSTENIBILE SOCIALE E DELLO SPORT
Area 23 – Educazione Informatica
DURATA DEL PROGETTO:
12 mesi
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Le azioni programmate, che costituiscono parte integrante del presente progetto, si propongono il conseguimento dei seguenti obiettivi:
Obiettivo 1. Rafforzare le capacità digitali delle persone, senza discriminazioni di sorta, partendo dai più giovani (volontari del servizio civile digitale) per poi rivolgersi – in fasi successive - ai più anziani, attraverso strategie di “peer education”. Aumentando le capacità digitali della popolazione, con particolare attenzione alle categorie più fragili e a rischio di esclusione ed emarginazione, sarà infatti offerta a tutti la possibilità di sfruttare al meglio i nuovi servizi digitali pubblici e privati e di partecipare in modo più consapevole e competente ai processi politici, sociali, culturali ed economici, valutando le conseguenze delle proprie azioni per la creazione di una società digitale e democratica (nuova cittadinanza digitale)
Obiettivo 2. Garantire uno sviluppo tecnologico etico, responsabile e non discriminatorio (equo).
Promuovere la diffusione e l’uso consapevole delle nuove tecnologie, massimizzando i benefici collettivi e minimizzando gli impatti negativi
Obiettivo 3. Formare e supportare i cittadini (soprattutto i gli anziani fragili) perché possano accedere ai servizi ed alle opportunità presenti e future attraverso un processo di formazione continua. Si ritiene fondamentale che l’acquisizione di competenze e conoscenze (nello specifico in ambito digitale) non sia fine a sé stessa, ma consenta di adeguarsi costantemente all’evoluzione della tecnologia e degli strumenti digitali mirati a semplificare la vita delle persone.
Le modalità di accesso alle informazioni possono essere tradizionali, ma anche informali, come accade nel caso dei percorsi di affiancamento, dei momenti di scambio intergenerazionale e di educazione peer to peer, anche nel digitale.
Il perseguimento delle finalità suindicate consentirà, indirettamente, di raggiungere gli obiettivi individuati in seno all’Agenda 2030 dell’ONU, alla base delle iniziative inserite nel programma ANCoS APS. Nello specifico, il progetto “Anziani e transizione digitale: volontari al servizio del cambiamento” si propone in maniera specifica ed esplicita il conseguimento dell’obiettivo 4) “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti, in quanto prevede, a più livelli e con l’adozione di modalità didattiche formali e informali, la trasmissione di conoscenze e competenze in ambito digitale, sia attraverso l’intervento di docenti esperti della materia (Università della Tuscia), sia mediante la formazione ed il coinvolgimento dei volontari del servizio civile
digitali ed i beneficiari stessi dei percorsi formativi, con la previsione di momenti di “peer education”.
Naturalmente, anche se in modo indiretto, le attività di progetto sono state concepite per “ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni”, come previsto dall’obiettivo 10dell’Agenda 2030, sempre nell’ambito d’azione strategico del rafforzamento della coesione sociale, anche attraverso l’incontro tra diverse generazioni e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni (elementi quali la solidarietà e lo scambio intergenerazionali, l’inclusione e la promozione della partecipazione alla vita sociale dei cittadini, soprattutto di quelli più fragili, nonché l’avvicinamento alle istituzioni, attraverso una facilitazione dell’accesso ai servizi pubblici grazie all’impiego del digitale, costituiscono infatti le fondamenta del programma dell’ANCoS e del presente progetto.
Gli obiettivi proposti e le attività previste per il loro conseguimento, come specificato al punto 9) del formulario condurranno, attraverso l’impegno attivo e coordinato di tutti gli attori coinvolti: ANCoS APS e Università della Tuscia, rete di programma, partner di progetto, ma anche e soprattutto operatori volontari del servizio civile digitale e beneficiari, over 60 in condizioni di fragilità dal punto di vista dell’accesso al digitale, che nelle fasi finali del progetto diventeranno protagonisti attivi delle iniziative e co-promotori dei risultati attesi, mediante gli interventi di “peer education”.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
l servizio di “facilitazione digitale”, focus del progetto, prevede il coinvolgimento degli operatori volontari in servizio civile in attività di supporto, formazione e informazione e educazione digitale rivolte agli anziani 0ver 60, soprattutto fragili e a rischio esclusione sociale a causa di condizioni economiche, culturali, fisiche e geografiche che ne l’imitano le possibilità di accesso ai principali servizi digitali, pubblici e privati.
Nello specifico, i giovani volontari in servizio civile, coadiuvati dal supporto dell’OLP, dei formatori e degli operatori delle associazioni partner coinvolte (in particolare ISVINET e Università della Tuscia (CINTEST), e con la supervisione dell’équipe nazionale di progetto, saranno chiamati a svolgere le seguenti attività:
-Partecipazione ai percorsi di formazione generale e specifica (organizzati dal Dipartimento e dell’ente proponente – con il supporto dell’UNITUSCIA) a livello nazionale e locale in presenza e a distanza (tramite piattaforma FAD), per l’acquisizione delle conoscenze necessarie per l’espletamento delle attività di facilitazione digitale
- Ricerca dati sui sul tema dell’educazione e dell’accesso al digitale fra le categorie fragili già presenti sui siti web di settore e sui giornali per individuare le basi da cui partire per l’avvio delle attività d’indagine
- Partecipazione e collaborazione ad eventi e manifestazioni a livello locale e nazionale sul tema della facilitazione e dell’educazione digitale nei confronti dei soggetti più vulnerabili e a rischio isolamento ed esclusione sociale
- Gestione della rassegna stampa del progetto con la raccolta mensile di tutti gli articoli presenti sui mass media riguardo alle iniziative promosse
-Inserimento come operatori negli sportelli informativi, di facilitazione, d’ascolto e raccolta delle adesioni alla fase sperimentale di educazione digitale agli anziani, dove impareranno a gestire il servizio di accoglienza e supporto degli utenti in maniera sempre più autonoma
-Individuazione e contatto degli utenti a cui somministrare le brevi interviste per la raccolta di dati sui fabbisogni digitali (nel rispetto della normativa vigente nel campo della privacy)
-Supporto alla compilazione di almeno 20 questionari/interviste al mese (a partire dal 2° mese) e caricamento dei dati raccolti nel database predisposto
-Organizzazione e partecipazione a incontri informativi e di presentazione del progetto presso centri di aggregazione per gli anziani, patronati, parrocchie o negli uffici competenti
-Partecipazione attiva all’organizzazione e alla realizzazione di percorsi di educazione digitale agli anziani aderenti all’iniziativa (con trasmissione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nei momenti di formazione gestiti dai docenti dell’UniTuscia)
-Organizzazione e supporto di momenti di peer education fra gli over 60 coinvolti nella sperimentazione
-Coinvolgimento nella realizzazione e distribuzione del materiale informativo predisposto nel corso del periodo di svolgimento del progetto
-Partecipazione a riunioni di coordinamento e supervisione del progetto nel corso del servizio
SEDI DI SVOLGIMENTO:
Nord: Novara (1 volontario) - Savona (1 volontario) - Torino (1 volontario)
Centro: Arezzo (1 volontario) - Foligno (1 volontario) - Roma (1 volontario) - Macerata (1 volontario) - Chieti (1 volontario)
Sud e isole: Caserta (1 volontario) - Lecce (1 volontario) – Palermo (1 volontario)
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:
Totale posti disponibili (senza vitto e alloggio): 11 (1 posto per sede)
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
Nello svolgimento del servizio, si richiederà ai volontari:
1. Flessibilità, in ragione delle iniziative di formazione, sensibilizzazione e divulgazione previste dal progetto (ai volontari sarà infatti richiesta la disponibilità a spostamenti frequenti sul territorio di riferimento, con specifico riguardo all’organizzazione di campagne di informazione, convegni, appuntamenti con centri anziani, patronati e circoli ricreativi per seminari sulle questioni di maggior rilievo connesse con il progetto, manifestazioni ed eventi a tema, ecc.) fermo restando il monte ore previsto
2. Disponibilità a spostamenti sul territorio nazionale, con costi a carico dell’associazione, per la programmazione, l’organizzazione e la gestione delle attività legate al progetto, sia nel caso in cui siano pianificate dalla sede centrale che nel caso in cui rientrino fra quelle programmate dalle sedi locali, oltre che per la partecipazione ai momenti formativi (formazione generale e specifica) previsti per i volontari in servizio civile dalla normativa vigente.
Giorni di servizio settimanali: 5 Monte ore settimanali: 25
CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:
La "competenza" nel volontariato (il contesto) è connotata dalla connessione inestricabile tra l’azione di sostegno o di aiuto finalizzata, che ha bisogno di competenza tecnica, e la relazione di reciprocità disinteressata, fondata sui valori. Il modello preso a riferimento è il modello dell’Isfol, articolato in: competenze di base, competenze di azione trasversali, competenze tecnico-professionali.
Competenza (in generale). Ogni caratteristica individuale che ha a che vedere con la corretta realizzazione di una prestazione. La persona competente è in grado di mobilitare le risorse possedute (capacità, conoscenze, abilità) per condurre a soluzione un compito o un problema. La competenza, per essere esercitata, richiede, necessariamente, un terreno sul quale la persona possa applicarla, impegnandosi in modo autonomo e responsabile. Competenze di base. Sapere minimo del soggetto, sostanzialmente indipendente dai processi operativi concreti nei quali la persona è impegnata nell’esercizio della sua attività. Competenze trasversali. Non connesse a una determinata mansione o attività, esse entrano in gioco nelle diverse situazioni, migliorando l’operatività della persona. Le competenze trasversali sono quelle che danno a ognuno la possibilità di esprimere comportamenti abili o esperti. In generale, si intende per competenze trasversali un gruppo di competenze di azione costituito dalle abilità comunicative, analitiche, diagnostiche e decisionali. Tali capacità, sono preziose per l’adattamento personale, interpersonale, scolastico e professionale. Competenze tecnico-professionali. Sono quelle conoscenze e capacità connesse all’esercizio di specifiche attività proprie dei diversi comparti produttivi o settori di attività. Fanno riferimento a sapere e a tecniche operative del ruolo che la persona deve presidiare per realizzare il risultato atteso.
ENTI CON CUI SI SONO SOTTOSCRITTI GLI ACCORDI
Per l’attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio civile utili ai fini del curriculum vitae, l’ANCoS ha siglato il seguente accordo: 30 ➢ Si è stipulato un accordo con la Società Nomina srl per il rilascio di attestazione specifica di Ente Terzo. L’attestazione delle competenze è preceduta da un processo di riconoscimento in cui si lavora sull’autoconsapevolezza e sull’individuazione delle potenzialità
di ciascun volontario in relazione alla certificazione di fine progetto. Il riconoscimento delle competenze acquisite durante l’esperienza di Servizio Civile è importante per il volontario, in quanto in grado di accrescere le possibilità occupazionali nel mercato del lavoro e facilitare l’accesso a qualifiche e titoli di studio più elevati. La certificazione delle competenze acquisite deriva dall’esame relativo all’iter personale e professionale compiuto e consente ai partecipanti di identificare attitudini, competenze e motivazioni, per proporsi in ambito professionale come figure preparate, competenti e con un’esperienza concreta di lavoro alle spalle. La Nomina srl, Ente Terzo rilascerà “attestato specifico” allegando la lettera di impegno da parte del soggetto stesso a produrre l’attestato specifico. Agli operatori volontari verrà rilasciata un’attestazione che restituisca ai giovani una maggiore consapevolezza dell’esperienza e delle proprie capacità. L’attestato specifico sarà disponibile in forma cartacea o digitale, su richiesta dell’interessato, e nel rispetto delle indicazioni contenute nell’allegato A “Riconoscimento e valorizzazione delle competenze” alle “Disposizioni sulle caratteristiche e sulle modalità di redazione, presentazione e valutazione dei progetti di Servizio civile universale in Italia e all’estero”, approvate con D.M.
11 maggio 2018 n. 58. Con l'attestazione si intende offrire l’opportunità al volontario di avvicinarsi al mondo del lavoro e di valorizzare, con fini anche professionali, le esperienze maturate attivamente. L’obiettivo è inoltre quello di consentire al mondo del lavoro di conoscere più da vicino il patrimonio di competenze che il volontariato produce in termini di expertise e di conseguenza il valore aggiunto che chi svolge volontariato può portare anche in un’azienda. Pertanto, lo scopo dell'attestato a fine del progetto di servizio civile volontario è di applicare e diffondere un modello operativo di certificazione delle competenze condiviso tra volontariato e imprese che contribuisca ad individuare e valorizzare quelle competenze che il volontariato produce nelle persone che in esso si impegnano e che possono essere utili e spendibili anche nel lavoro. La Nomina srl in virtù delle attività formative che con i suoi formatori specifici in alcune ore del progetto realizzerà per l'Ente monitorerà le Competenze sociali e civiche. Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. L’ente Nomina srl riconosce, attesta e dichiara le seguenti competenze attinenti al progetto (utili alla crescita professionale dei volontari): Capacità e competenze professionali e/o tecniche - acquisizione di competenze nell’affrontare un colloquio di lavoro e nel redigere un cv vitae; - assimilazione dei contenuti oggetto della formazione ricevuta in particolare nel mercato del lavoro e sulla contrattualistica; - assimilazione di competenze spendibili in ambito lavorativo 31 - Alfabetizzazione digitale -capacità di trasmettere (con modalità formali e informali) competenze in ambito digitale a specifiche categorie di utenti (over 60) Capacità e competenze organizzative
- capacità di programmare ed attuare corsi di formazione sul volontariato e il terzo settore; - capacità di gestione dei processi comunicativi interni ed esterni; - capacità di amministrazione di progetti socio-culturale; - capacità di trovare risposte concrete ai numerosi problemi posti dal difficile contesto sociale. - capacità di team building Capacità e competenze relazionali - capacità di lavorare in team e per progetti - capacità relazionali in ambiente pubblico - capacità relazionali con soggetti a rischio - collaborazione con altri enti di volontariato - capacità di ascolto attivo - capacità di problem solving
STRUMENTI UTILIZZATI PER L’ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE
TEST con domande chiuse per valutare l’acquisizione delle competenze di tipo tecnico- professionale acquisite.
QUESTIONARIO a domande aperte per valutare il livello di motivazione dei volontari verso il proseguimento di obiettivi professionali in linea con il percorso di Servizio Civile. COLLOQUIO per verificare gli obiettivi professionali e formativi dei volontari uscenti.
DICHIARAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine delle prove di accertamento delle suddette verifiche sarà rilasciata una DICHIARAZIONE delle COMPETENZE. L’ente, sulla base del monitoraggio, dell’azione di tutoraggio e dell’affiancamento previsti, consegnerà ai volontari che concluderanno il percorso, un attestato relativo alle attività svolte e alle competenze acquisite, sottoscritto e relativo all’esperienza realizzata, che conterrà una dettagliata descrizione delle competenze maturate e concretamente dimostrate.
SAPERE - Ruoli dei diversi enti e dei diversi operatori nel lavoro di rete
SAPER FARE Competenze tecnico-operative specifiche: - Osservare e descrivere comportamenti e situazioni - produrre report o relazioni - utilizzare tecniche specifiche di comunicazione con l’utenza (ascolto ed espressione) - predisporre e utilizzare schede per la rilevazione e raccolta di dati relativi a servizi Competenze generali: - utilizzo dei programmi di videoscrittura - utilizzo dei programmi di Posta elettronica
SAPER ESSERE - lavorare in équipe multiprofessionali; - comunicare e relazionarsi in modo efficace In aggiunta a quanto riportato, il Dipartimento per le politiche giovanili ed il servizio civile universale attiverà, in via sperimentale, uno specifico percorso di certificazione delle competenze in ambito digitale per ciascun operatore volontario coinvolto nel progetto
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Sede di svolgimento:
Al momento non siamo a conoscenza dell'indirizzo della sede di svolgimento definitiva. Per quanto possibile - per i moduli di competenza dell’ente proponente - si cercherà di effettuare la formazione specifica in parte in aula (accanto a quella generale) presso la sede nazionale di ANCoS, con dinamiche formali e non formali e con il coinvolgimento di formatori nazionali accreditati ed esperti e in parte presso ogni sede di svolgimento del progetto, con l’affiancamento degli OLP/formatori locali e di eventuali esperti territoriali sui temi trattati. Sarà inoltre messa a disposizione dei volontari una piattaforma FAD, nell’apposita sezione operativa dedicata
(xxxxx://xxx.xxxxxxxxxx-xxxxxxxxx.xx/) per approfondimenti sugli argomenti previsti. In caso di situazioni di emergenza non dipendenti dalla volontà dell’ente ospitante che determinino l’impossibilità di organizzare momenti formativi in presenza, la piattaforma consentirà di fornire agli operatori volontari tutti gli strumenti ed il materiale necessari per completare online il percorso formativo generale e specifico di competenza dell’Ancos.
Durata:
La durata complessiva del percorso di formazione specifica sarà dunque pari a 60 ore (di cui 38 gestite dal Dipartimento e 22 dall’ANCoS con il coinvolgimento dei propri formatori a livello locale e nazionale)
TITOLO DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
Cittadinanza digitale: accompagnamento all’uso consapevole ed efficace dei nuovi strumenti di accesso ai servizi
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE
Il Programma, attraverso i due progetti che lo compongono, persegue due obiettivi specifici dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, che sono alla base della programmazione del servizio civile universale. Nello specifico, il presente progetto persegue l’obiettivo n. 4: “fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti”
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
Il perseguimento degli obiettivi individuati avverrà mediante il “rafforzamento della coesione sociale, anche attraverso l’incontro tra diverse generazioni e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni” (Ambito d’azione f)
PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’
No
SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO
Il tutoraggio, della durata totale di 28 ore, avviene tramite il coinvolgimento dell’ente terzo individuato e coinvolto (Confartigianato), mediante la condivisione delle modalità e degli strumenti operativi per lo svolgimento delle attività di tutoraggio, strutturato in momenti di confronto, orientamento al lavoro, brainstorming, nonché in momenti di analisi, di individuazione, rafforzamento e valorizzazione delle competenze e di verifica dei progressi compiuti durante il periodo di servizio civile digitale. Qualora le attività di tutoraggio comportino dei costi aggiuntivi, gli enti definiranno le modalità e le regole di gestione e rendicontazione delle spese. Le attività di tutoraggio saranno strutturate come segue: -sono previste in totale 28 ore mensili per ogni operatore volontario: di queste, 24 saranno collettive (e coinvolgeranno tutti i volontari coinvolti nel progetto presso la medesima sede di attuazione) e 4 ore saranno individuali, con affiancamento diretto e personale. Nello specifico, le attività di tutoraggio, come specificato nel programma di riferimento al punto 11, col supporto di tutor esperti appositamente individuati dalla rete di partner a livello nazionale, verterà sui temi dell’imprenditorialità come opportunità e prospettiva futura, attraverso la conoscenza delle principali normative vigenti, delle risorse a disposizione dei giovani che intendono fare impresa e dei principali strumenti che permettono ad un’idea di diventare realtà produttiva.
Durante il periodo di tutoraggio, inoltre, sarà messa a disposizione dei volontari in servizio civile una sezione apposita della piattaforma FAD di ANCoS dedicata alle basi della progettazione, ai suoi principi ed alle sue regole.
Il tutoraggio si pone come obiettivo prioritario quello di fornire agli operatori volontari in servizio civile strumenti utili alla corretta osservazione del mercato del lavoro e delle sue
opportunità, alla comprensione della propria identità e del proprio ruolo nella società, così da potenziarne le competenze orientative.
Sono previsti, nello specifico, incontri di presentazione di politiche e strumenti per favorire l’auto-imprenditorialità giovanile, l’orientamento lavorativo sia informativo che formativo, attraverso incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con le imprese (come si costruisce un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, etc). Il tutoraggio sarà gestito da professionisti specializzati nella consulenza alle imprese e alla scelta del personale e ad esperti delle linee di finanziamento per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e dell'autoimprenditorialità, individuati sede per sede dal partner Confartigianato. Agli operatori volontari sarà proposto un percorso info- formativo con i seguenti obiettivi: - Favorire la conoscenza del mondo delle imprese, con specifico riferimento alle PMI artigiane - Favorire la conoscenza delle politiche attive di accesso al mondo del lavoro - Favorire e potenziare le possibilità di incontro fra offerta e domanda di lavoro, concentrandosi sulla presa di coscienza del giovane in servizio civile delle modalità e dei luoghi in cui tale incontro si concretizza, anche con il coinvolgimento di ex artigiani in pensione o con piccoli imprenditori con almeno 20 anni di esperienza in un settore d’attività riconducibile al mondo dell’artigianato.
Le attività obbligatorie riguarderanno, in particolare: -L’organizzazione di momenti di autovalutazione di ciascun operatore volontario e di valutazione globale dell’esperienza di servizio civile, di analisi delle competenze apprese ed implementate durante il servizio civile; 44 Saranno previste due giornate da 6 ore (per 12 ore totali), con momenti di autovalutazione e di valutazione dell'esperienza del servizio civile e per ciascun ragazzo altre 2 ore individuali in aggiunta. (tot 14 ore) - L’Orientamento al lavoro (cv, ricerca attiva, colloqui, opportunità) attraverso la realizzazione di laboratori di orientamento alla compilazione del curriculum vitae, nonché di preparazione per sostenere i colloqui di lavoro, di utilizzo del web e dei social network in funzione della ricerca di lavoro e di orientamento all’avvio d’impresa (il business plan, ricerca di strumenti attivi ed opportunità a favore delle PMI e dei giovani che intendano costituirle, gestione delle relazioni con gli enti e le istituzioni di settore (autorizzazioni, certificazioni, accesso al credito). Anche in questo caso, saranno previste due giornate da 6 ore (per un totale di 12 ore) e per ciascun ragazzo in aggiunta 2 ore individuali (tot. 14 ore) con l’intervento di tutor individuati da Confartigianato (come da convenzioni di tutoraggio allegate)
Le attività opzionali, ma fortemente suggerite, riguardano invece l’esercitazione e lo studio – individuale o collettivo – dei temi che stanno alla base del Project management, con l’ausilio dei contenuti, dei test e degli strumenti messi a disposizione degli operatori volontari in un’apposita sezione dedicata (facoltativa) della piattaforma FAD. Inoltre, il percorso di tutoraggio può prevedere le seguenti attività opzionali: a. La presentazione dei diversi servizi (pubblici e privati) e dei canali di accesso al mercato del lavoro, nonché di opportunità formative sia nazionali che europee A tutti i volontari sarà offerta una opportunità formativa di 1 giornata sulle Risorse Umane e/o Progettazione Europea efficaci e qualificate per facilitare l’accesso al mercato del lavoro degli operatori volontari in uno dei due settori strategici indicati. b.l’affidamento del giovane, anche mediante partnership, ai Servizi per il lavoro e/o ad un Centro per l’impiego per prendere contatto con lo stesso, che provvede allo svolgimento dei colloqui di accoglienza e di analisi della domanda, nonché alla stipula del patto di servizio personalizzato c. altre iniziative idonee alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. I volontari saranno portati una giornata presso le realtà aziendali in partnership per visitare le strutture e colloquiare con i direttori delle Risorse Umane. Grazie al partner Confartigianato disponiamo di centinaia di imprese su tutti i territori coinvolti disponibili ad accogliere giovani in visita
I tutor saranno esperti dei temi trattati in affiancamento individuati da Confartigianato, ente terzo e partner di rete, con uffici operativi presso tutte le sedi di attuazione delle iniziative, inserite nel programma ANCoS di riferimento.