A C C O R D O
A C C O R D O
PROCEDIMENTALE A NORMA DELL'ART. 11 DELLA LEGGE 241/1990 E SS.MM.II., PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNA VARIANTE AL PIANO OPERATIVO COMUNALE PER LA TRASFORMAZIONE DI AREE A NORD DEL CIMITERO DI BORGO PANIGALE CON APPLICAZIONE DELL'ART. 39 DEL PSC PER L'ACQUISIZIONE DI AREA A FAVORE DEL COMUNE DI BOLOGNA.
* * *
L'anno 2018 in Bologna, nella Sede Municipale Palazzo Bonaccorso, Piazza Liber Paradisus n. 1O,
tra
il COMUNE DI BOLOGNA, rappresentato dall’Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Direttore del Settore Piani e Progetti Urbanistici, che interviene legittimamente a seguito dell'incarico attribuito con atto del Sindaco PG n. 360655 del 1 novembre 2016 ed agisce in virtù dell'art. 107 - comma 3 - del Dlgs. 267/2000 e ss.mm.ii. e dell'art. 44 dello Statuto comunale, per dare esecuzione alla deliberazione della Giunta Comunale ….....del ,
esecutiva ai sensi di legge;
e
XXXXXX XXXXX, xx XXX XXX 00X00 A944K, nato a Bologna il 3 aprile 1965, residente a Bologna in xxx xxx Xxxxxxxx x. 00;
GRANDI FEDERICA, cf GRN FRC 69L55 A944R, nata a Bologna il 15 luglio 1969, residente a Bologna in xxx xxx Xxxxxxxx x. 00;
XXXXXX XXXXXXX, cf XXX XXX 00X00 X000X, nata a Montese (MO) il
26 giugno 1936, residente a Bologna in xxx xxx Xxxxxxxx x. 00,
proprietari dei beni censiti nel catasto del Comune di Bologna con i n. 316 e
356 del Foglio 95, d’ora in poi indicati per brevità con l’espressione “Proprietà” o “Eredi Grandi”;
EDILFORME SRL, cf 02232230371, p.iva 01422760221 avente sede a Zola Predosa (BO) in xxx Xxxxxx x. 00, nella persona del legale rappresentante in carica Arch. Xxxxxx Xxxxxx, xx XXX XXX 00X00 X000X, nato a Bologna il 23/12/1980, residente a Zola Predosa in xxx Xxxxxx x. 00/0, che agisce come parte promissaria acquirente dei beni succitati; MINEROLEA SRL, cf 01098530379, p.iva 01098530379 avente sede a Bologna (BO) in xxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx x. 00, nella persona del legale rappresentante in carica Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx nato a Bologna il 19/11/1971, residente a Bologna in Xxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx, x. 00, proprietaria dei beni distinti nel Catasto del Comune di Bologna con il n. 591 del Foglio 95;
tutti indicati per brevità con l'espressione “Soggetti attuatori”, con la precisazione che con il trasferimento dei beni oggetto di contratto preliminare dalla Eredi Grandi a Edilforme S.r.l. la qualifica di soggetto attuatore verrà assunta da Edilforme S.r.l., con conseguente liberazione degli Eredi Grandi da ogni e qualsiasi impegno stabilito nel presente accordo; tale precisazione valga per tutti i successivi punti ove si parla di Xxxxxxxx attuatori;
PREMESSO
- che Minerolea Srl è proprietaria di un'area già inserita nel Piano Particolareggiato R3.55 “Area VS-V Quartiere Borgo Panigale Via M. E. Lepido / Area G02 Quartiere Navile Via M. Polo”, piano la cui scadenza è
stata prorogata a luglio 2018;
- che Minerolea Srl, pur avendo già assolto a tutti gli oneri urbanizzativi nei termini previsti dalla convenzione urbanistica del Piano Particolareggiato suddetto, non ha attuato la propria capacità edificatoria pari a 1.000 mq di Su con destinazione turistico-ricreativa (albergo);
- che l’area di proprietà Minerolea Srl è limitrofa ad un’area di proprietà in parte del Comune di Bologna ed in parte della Proprietà;
- che per l’area della Proprietà Edilforme Srl ha sottoscritto con gli Eredi Grandi un contratto preliminare per la sua acquisizione;
- che Edilforme Srl, in virtù del suddetto contratto, ha presentato all'Amministrazione Comunale una proposta annotata al P.G. n. 256298 del 14/7/2017 per addivenire ad un’operazione di perequazione urbanistica, di cui all'art. 39 del Quadro Normativo del PSC, con la cessione all'amministrazione di una parte dell'area, distinta nel Catasto del Comune di Bologna Foglio 95 mappali n. 316 e 356, a fronte del riconoscimento di una capacità edificatoria, da localizzare nella restante porzione del lotto, risultante dall'applicazione dell'indice perequativo che per le aree urbane non edificate è ricompreso tra 0,16 e 0,20.
CONSIDERATO
- che l'area oggetto di intervento, compresa tra l'area sportiva della parrocchia Santa Xxxxx Assunta, il cimitero di Borgo Panigale e l'area verde di recente realizzazione denominata “Parco di via Bragaglia”, si colloca all'interno dell'Ambito consolidato di qualificazione diffusa misto n. 73 del PSC e del RUE vigenti, normato dall'art. 23 del Quadro Normativo del PSC e dall'art. 62 del RUE;
- che il suddetto Ambito è posto nel Territorio urbano strutturato per il quale il PSC “promuove il miglioramento mediante interventi e opere di modesta entità edilizia finalizzati a realizzare nuove dotazioni territoriali (per mobilità, servizi e ambiente) e ad aumentare le prestazioni di quelle esistenti (accessibilità e fruibilità degli spazi)”;
- nell'Ambito, pur non essendo consentiti in via ordinaria, il PSC prescrive che eventuali interventi di nuova costruzione, nel rispetto delle regole perequative fissate nel Titolo IV del Quadro Normativo, siano da programmarsi necessariamente mediante un Piano Operativo Comunale;
- che l'area che Edilforme Srl propone di cedere al Comune è individuata nel Sistema delle attrezzature e spazi collettivi del PSC come “area da acquisire tramite perequazione urbanistica” al fine di consolidare il sistema delle dotazioni pubbliche nella città;
- che l'area suddetta è un'area urbana non edificata che si colloca in parte in zona di rispetto cimiteriale e che su di essa risulta congrua l'applicazione di un indice perequativo (espresso in mq di Su per ogni mq di St) pari a 0,16, conformemente a quanto previsto dall'art. 39 del PSC;
- che l'indice perequativo pubblico, previsto all'art. 39 del PSC e pari a 0,02 (espresso in mq di SU per ogni mq di St), sviluppa una capacità edificatoria che dovrà essere collocata su un lotto di adeguate dimensioni che il soggetto attuatore deve individuare e cedere al Comune, oppure monetizzare previa acquisizione di parere favorevole da parte dell'Amministrazione comunale;
- che Minerolea Srl ha chiesto con istanza protocollata il 7/11/2017 con PG n. 404378, all'interno del Piano Particolareggiato R3.55, per il lotto di
proprietà, una variazione dell'uso da insediare, da ricettivo a residenziale;
- che il Comune non rinviene motivi ostativi a consentire tale modifica dell’uso ammesso ma i due interventi debbono essere progettati e attuati in maniera coordinata al fine di evitare problematiche di natura insediativa, viabilistica e di articolazione della aree per la sosta e per il verde e completare in maniera ottimale il disegno urbanistico della zona;
- che il Comune, al fine di raggiungere un migliore assetto insediativo complessivo, ritiene ottimale localizzare la capacità edificatoria di Minerolea in un’area di propria proprietà, censita nel Catasto del Comune di Bologna con i n. 630, 631, 632, 633 e 634 del Foglio 95, già acquisita come opera di urbanizzazione del suddetto Piano Particolareggiato e attualmente utilizzata come aree verde residuale e parcheggio pubblico, e si rende disponibile a permutare tale area con quella di proprietà di Minerolea in cui quindi dislocare le dotazioni così da mantenerne invariate le quote;
- che il Comune pertanto ritiene necessario e fondamentale che i Soggetti attuatori definiscano un assetto complessivo unitario dell’area in grado di contemplare le esigenze di tutti i firmatari del presente accordo;
- che a tal fine sono state già fornite alcune indicazioni urbanistiche e viabilistiche per consentire ai tecnici incaricati dalle parti di definire in maniera più puntuale i disegni dei singoli lotti, degli accessi e della collocazione delle ulteriori dotazioni, stante anche l’area che si renderà disponibile con la permuta;
CONSIDERATO ALTRESI'
- che l'art. 11 della L. 241/90 prevede che la Pubblica Amministrazione, in accoglimento di osservazioni e proposte presentate dal privato, possa
concludere, senza pregiudizio dei terzi ed in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale;
- che il Comune di Bologna ha individuato nell’accordo di cui sopra lo strumento idoneo per stabilire il percorso e le attività che le parti dovranno realizzare per arrivare alla puntuale definizione dei contenuti dello strumento urbanistico che consentirà di attuare l’operazione di perequazione sopra descritta e completare l’intervento previsto dal Piano Particolareggiato R3.55 relativamente all’“Area VS-V Quartiere Borgo Panigale Via M. E. Lepido”;
- che il Comune di Bologna ha approvato il Piano Strutturale Comunale (PSC) con deliberazione consiliare PG n. 148289/2008 O.d.G. n. 133 del
14 luglio 2008 e il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) con PG n.
83079/2009 O.d.G. n. 137 del 20 aprile 2009 e sue successive varianti;
- che per la L.R. n. 20/2000 il POC è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell'arco temporale di cinque anni;
- che la L.R. 24/2017, approvata il 21 dicembre 2017, nel dettare la nuova disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio in sostituzione della L.R. 20/2000 ha previsto, fino all’adozione dei nuovi strumenti urbanistici, un regime transitorio in cui ammette le varianti puntuali agli strumenti urbanistici vigenti, tra cui il POC;
- che la proposta di intervento oggetto dell’accordo comporterà quindi la successiva approvazione di una variante al POC “Attrezzature e Industrie
Insalubri” approvato con ODG. 389 del 12/12/2016;
- che la proposta di intervento avanzata dai soggetti attuatori possiede pertanto i caratteri di rilevante interesse pubblico perché migliorativa rispetto alla situazione presente in quanto la città si doterà di un'altra area verde a supporto delle esigenze della collettività a fronte di una proposta di edificazione nell'area privata che, per la sua particolare collocazione ai margini di un'area già urbanizzata, si configura come un completamento della zona.
PRECISATO
- che al fine di addivenire alla redazione dello strumento urbanistico è necessario che i Soggetti attuatori predispongano gli elaborati tecnici necessari a consentire all'Amministrazione le valutazioni di fattibilità tecnica e sostenibilità ambientale;
LE PARTI DANNO ATTO ESPRESSAMENTE
- che i Xxxxxxxx attuatori si obbligano a mantenere fermo il presente accordo e la proposta ivi contenuta per tutto il tempo necessario al Comune di Bologna per l'approvazione di una variante al Piano Operativo Comunale che dovrà essere predisposta, adottata ed approvata;
- che il presente accordo è stipulato ai sensi dell'art. 11 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. nella forma della scrittura privata informatica sottoscritta a distanza, da valere ad ogni effetto di legge;
- che il presente accordo e la proposta ivi contenuta sono impegnativi per i Soggetti attuatori, per i rispettivi impegni, dalla data della sottoscrizione da parte del Comune di Bologna;
- ad eccezione di quanto previsto all’articolo 1, il presente accordo non ha
ad oggetto puntuali previsioni di assetto del territorio e non costituisce quindi accordo sui contenuti discrezionali della variante al Piano che si dovrà adottare, poiché tali contenuti potranno essere determinati solo in esito alla presentazione dei documenti indicati al successivo articolo 2 e relative valutazioni, fermo restando che la competenza all’approvazione dello strumento urbanistico è del Consiglio Comunale.
Tutto ciò premesso e formante parte integrante e sostanziale del presente accordo, tra le parti sopra intervenute e rappresentate si conviene e si stipula quanto segue:
ART. 1 — OGGETTO DELL'ACCORDO
1. Il presente accordo ha ad oggetto il percorso per addivenire alla predisposizione di una variante al Piano operativo comunale relativo alle aree afferenti ai Soggetti attuatori, secondo un assetto condiviso con il Comune di Bologna di cui all’allegato n. 3, che contempla gli obiettivi delle parti sottoscrittrici come di seguito riassunti.
1.1 per Minerolea Srl:
- realizzazione di 1.000 mq di Su ad uso residenziale (senza realizzazione di dotazioni in quanto già realizzate nel Piano Particolareggiato denominato R3.55);
- tale capacità edificatoria dovrà essere allocata su un lotto oggi in parte di proprietà del Comune di Bologna e su cui insiste quota parte degli standard già realizzati per il Piano Particolareggiato R3.55 (cfr. allegato n. 3);
- la quota parte del suddetto lotto oggi di proprietà del Comune di Bologna sarà stato oggetto di permuta con il lotto di attualmente di
proprietà di Minerolea, su cui andranno a ricollocarsi gli standard oggi già presenti nel lotto pubblico insieme a quelli previsti per l’intervento in capo alla società Edilforme (cfr. allegato n. 3); tale lotto sarà permutato previa verifica dello stato dei suoli in relazione agli usi pubblici previsti; l’area da cedere al Comune di Bologna dovrà essere libera da vincoli contrattuali e da qualsiasi ipoteca o trascrizione pregiudizievole;
1.2 per Eredi Grandi e Edilforme Srl:
- cessione al Comune di Bologna, a titolo di perequazione urbanistica in cambio di capacità edificatoria con applicazione di un indice perequativo (espresso in mq di Su per ogni mq di St) pari a 0,16, di quota parte dell’area di sua proprietà; la porzione di area dovrà essere ceduta libera da qualsiasi vincolo contrattuale e da ogni e qualsiasi ipoteca o trascrizione pregiudizievole;
- realizzazione della suddetta capacità edificatoria in un lotto contiguo al precedente e prossimo all’edificato esistente (cfr allegato
n. 3); tale capacità edificatoria, come previsto dall’art. 23 del Quadro Normativo del PSC, dovrà essere “correttamente relazionata all’entità del costruito preesistente, o ai caratteri tipologici degli immobili in essere e a quelli urbanistici del contesto omogeneo consolidato”;
- l'area oggetto di perequazione sarà ceduta al Comune di Bologna previa verifica dello stato dei suoli in relazione agli usi pubblici previsti;
- i parcheggi pubblici dovuti per legge saranno realizzati nel succitato
lotto oggetto di permuta tra Comune di Bologna e Minerolea, insieme a quelli oggetto di permuta; il verde pubblico potrà essere monetizzato;
1.3 per il Comune di Bologna:
- acquisizione di area pubblica e realizzazione di un disegno urbanistico unitario nelle aree di intervento per garantire un adeguato livello qualitativo nell'assetto insediativo, viabilistico, delle aree di sosta e delle vaste aree a verde pubblico;
- in particolare si intende garantire: un adeguato accesso alle aree di nuova edificazione, la realizzazione di un'area verde unitaria in termini di sviluppo spaziale e articolazione nelle sue parti, facilità e coordinamento negli accessi ciclopedonali, la realizzazione di un adeguato parcheggio pubblico collocato in maniera baricentrica rispetto alle aree pubbliche esistenti e di progetto e a quelle private esistenti e di progetto.
ART. 2 - IMPEGNI DEI SOGGETTI ATTUATORI
1. A seguito dell'approvazione del presente accordo i Xxxxxxxx attuatori si impegnano, per sé e per gli eventuali aventi causa, a:
1.1 addivenire, entro 30 gg dalla sottoscrizione del presente accordo, alla predisposizione di uno schema di assetto da condividere con l'Amministrazione comunale quale atto propedeutico alla redazione dello strumento urbanistico necessario per consentire la trasformazione delle aree e che dovrà contenere l’individuazione delle aree oggetto di permuta con il Comune di Bologna;
1.2 presentare entro 90 giorni dalla condivisione dello schema di
assetto di cui sopra la seguente documentazione per la redazione di un POC: schema planivolumetrico in scala 1:500; individuazione delle aree da cedere al Comune di Bologna sia a titolo di perequazione che come dotazioni o richiesta di eventuale monetizzazione; individuazione dei parametri urbanistici, studi ambientali necessari alla redazione della Valsat di un POC (come da nota allegata al presente atto – cfr. allegato 4);
1.3 recepire nel progetto le prescrizioni eventualmente dettate dagli enti preposti in fase di valutazione preliminare e di approvazione dello strumento urbanistico;
1.4 cedere al Comune di Bologna, dopo l'approvazione in via definitiva dello strumento urbanistico, l'area oggetto di perequazione secondo le modalità e con la tempistica concordate con gli uffici competenti e comunque previa verifica e garanzia dello stato qualitativo dei suoli in relazione agli usi pubblici previsti per l'area;
1.5 permutare, prima della presentazione del primo titolo abilitativo, il lotto oggi di proprietà Minerolea con il lotto oggi di proprietà del Comune di Bologna; contestualmente i Soggetti attuatori dovranno presentare garanzie fideiussorie per la realizzazione del nuovo parcheggio che dovrà comprendere lo standard oggi presente nel lotto pubblico (che non potrà essere portato a scomputo delle opere di urbanizzazione dovute) insieme a quello previsto per l’intervento in capo alla società Edilforme; la parte di verde a standard oggi presente nel lotto pubblico dovrà altresì essere individuata e realizzata nel suddetto lotto permutato;
1.6 sostenere tutte le spese tecniche inerenti la redazione definitiva dello strumento urbanistico e ad assumere tutti gli oneri e le spese conseguenti al trasferimento e permuta delle aree al Comune di Bologna (spese tecniche e IVA se dovute);
2. Ai sensi dell'art. 11 della L. 241/90 i Soggetti attuatori con la sottoscrizione del presente accordo danno espressamente atto che l'efficacia del medesimo è subordinata comunque alla definitiva approvazione di uno strumento urbanistico da parte del Comune da redigersi sulla scorta della proposta avanzata con il presente accordo e delle risultanze delle valutazioni che saranno effettuate sugli elaborati di maggior dettaglio.
3. I Xxxxxxxx attuatori si impegnano altresì a trasferire ai propri aventi causa, in caso di cessione degli immobili o della scrittura privata intercorsa tra le parti, gli obblighi di cui al presente accordo.
ART. 3 — IMPEGNI DEL COMUNE DI BOLOGNA
1. Il Comune di Bologna si impegna:
1.1 entro 30 gg dalla presentazione dei documenti richiesti all'art. 2 comma 1.2 a verificare la completezza della suddetta documentazione;
1.2 entro 180 gg dalla presentazione in forma completa ed esaustiva dei documenti richiesti all'art. 2 comma 1.2 a trasferire i contenuti di cui al precedente art. 1, come meglio precisati a seguito dell'istruttoria di cui al punto precedente, in una specifica Variante al POC “Attrezzature e industrie insalubri” che verrà sottoposta al Consiglio Comunale per l'adozione;
2. E' fatta salva la discrezionalità del Consiglio Comunale di apportare
eventuali modifiche ai contenuti dello strumento urbanistico sulla base delle definitive valutazioni che emergeranno con la stesura degli elaborati di piano.
ART. 4 - INADEMPIENZE
1. Le parti sono edotte che, ai sensi della L.R. 24/2017, lo strumento urbanistico prevederà termini perentori per la presentazione dei titoli edilizi; in caso di mancato rispetto di tali termini perentori, in tali immobili si applicherà quanto previsto dalla normativa in quel momento vigente.
ART. 5 - SPESE
1. Sono a carico dei Soggetti attuatori le spese di stipula e fiscali inerenti il presente atto.
ART. 6 - RICHIAMI NORMATIVI
1. Per quanto non espressamente previsto nel presente accordo, trovano applicazione le disposizioni contenute nei commi 2 e seguenti dell'art. 11 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. nonché, in quanto compatibili, i principi del Codice Civile in materia di obbligazioni e contratti.
ART. 7 - CONTROVERSIE — FORO COMPETENTE
1. Per tutte le controversie, sarà competente in via esclusiva il TAR per l'Xxxxxx Xxxxxxx, sede di Bologna, ai sensi dell'art. 133 del Codice del Processo Amministrativo.
ART. 8 — DISPOSIZIONI FINALI
1. Il presente atto, redatto in modalità elettronica e sottoscritto a distanza digitalmente dalle parti, sarà registrato solo in caso d'uso.
2. La regolarizzazione ai fini dell'imposta di bollo avverrà mediante l'apposizione di contrassegno telematico sostitutivo, per l'importo di
euro ...... ( /00) sulla copia analogica del presente atto e relativi allegati,
conservato agli atti del Comune di Bologna. Costituiscono allegati del presente atto:
a) Individuazione delle aree oggetto di intervento su cartografia comunale (All. n. 1);
b) Individuazione delle aree oggetto di intervento su cartografia catastale (All. n. 2);
c) Schema di massima del nuovo assetto dell’area oggetto di intervento (All. n. 3);
d) Documentazione richiesta per la predisposizione della Valsat (All. n. 4).
Letto, approvato, sottoscritto e datato digitalmente
p. COMUNE DI BOLOGNA Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx GRANDI XXXXX
XXXXXX FEDERICA XXXXXX XXXXXXX
p. EDILFORME SRL Arch. Xxxxxx Xxxxxx
p. MINEROLEA SRL Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx
ALLEGATO 1
PERIMETRO INTERVENTO
0 50 m
ALLEGATO 3
Assetto aree pubbliche
Schema progettuale
Esistente
Progetto
Legenda
area oggetto dell'accordo area pubblica oggetto di permuta area privata oggetto di permuta
esistente progetto
scuola verde pubblico
area di proprietà pubblica parcheggio pubblico lotto privato di progetto
ALLEGATO 4
Documentazione richiesta per la predisposizione della Valsat
In riferimento all’analisi di conformità delle trasformazioni previste rispetto al sistema dei vincoli e delle tutele, così come riportato nella Carta Unica del Territorio, e successivi vincoli non ancora recepiti cartograficamente (ad esempio la normativa sulla tutela dei boschi) si richiede che venga elaborata una tavola in cui tali temi siano sovrapposti agli ambiti oggetto di trasformazione. La LR 20/00 all’art. 19 richiede infatti che “Nella Valsat di ciascun piano urbanistico è contenuto un apposito capitolo, denominato "Verifica di conformità ai vincoli e prescrizioni", nel quale si dà atto analiticamente che le previsioni del piano sono conformi ai vincoli e prescrizioni che gravano sull'ambito territoriale interessato”.
I temi da analizzare, in linea generale, dovranno consentire all’amministrazione comunale la redazione del documento di Valsat e dovranno essere i seguenti.
La descrizione dello stato attuale delle aree, evidenziandone le criticità ambientali e i fattori di impatto. Un inquadramento generale dell’area e di un intorno significativo, descrivendo i principali elementi di interesse ambientale e territoriale (individuando: scuole, parchi, fermate trasporto pubblico, piste ciclopedonali, servizi, ecc.. posti nelle vicinanze delle aree di interesse)
Una breve descrizione della trasformazione prevista, specificando almeno:
• la quantificazione del carico urbanistico determinato dall’attuazione del progetto;
• la stima del traffico indotto e lo stato attuale dell’accessibilità al trasporto pubblico, i collegamenti alle piste ciclopedonali, ecc..
La descrizione dei fattori ambientali che hanno influenzato le scelte progettuali, motivando le scelte compiute (es: clima acustico, presenza di contaminazione dei suoli, vincoli legati all’elettromagnetismo, ecc.).
Individuazione degli obiettivi ambientali che si intendono perseguire.
L’analisi e la sintesi dei prevedibili impatti territoriali conseguenti all’attuazione delle previsioni della trasformazione, individuando le misure idonee per impedire o mitigare tali impatti, alla luce delle possibili alternative progettuali e tenendo conto delle caratteristiche del territorio e degli obiettivi di sviluppo sostenibile perseguiti.
In particolare dovranno essere descritti, relativamente alle componenti ambientali: aria, rumore, acque superficiali e sotterranee, suolo e sottosuolo, rifiuti, energia, elettromagnetismo, verde e spazio pubblico, mobilità, i seguenti aspetti:
- stato attuale
- impatto potenziale
- misure per la sostenibilità.
Al fine di un confronto tra lo stato ante operam, inteso come stato ad attività pregresse ancora in essere, e lo scenario futuro a trasformazioni realizzate, si chiede di compilare la seguente tabella.
Elementi per valutazioni di sistema:
Stato Attuale In riferimento alla media degli ultimi due anni | Scenario Futuro | |||||
Carico urbanistico (abitanti/addetti) | ||||||
Carico veicolare indotto nell'ora di punta mattutina | Leggeri | Leggeri | ||||
Pesanti | Pesanti | |||||
Carico veicolare indotto nell'ora di punta pomeridiana | Leggeri | Leggeri | ||||
Pesanti | Pesanti | |||||
Carico veicolare indotto giornaliero | Leggeri | Leggeri | ||||
Pesanti | Pesanti | |||||
Punti di emissione autorizzazione | in | atmosfera | soggetti | ad | ||
Superficie permeabile (mq; xxx. xxx. 00 XXX) | ||||||
Superficie semi-permeabile (mq; xxx. xxx. 00 XXX) | ||||||
Superficie impermeabile (mq) | ||||||
Consumi idrici | ||||||
Carico in fognatura acque bianche (stima volumi) | ||||||
Carico in fognatura acque nere (in Abitanti Equivalenti) | ||||||
Consumo annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale e la produzione di acqua calda sanitaria (KWh termici). Specificare il vettore energetico utilizzato | ||||||
Consumo annuo di energia elettrica (kWh elettrici), escluso il consumo destinato agli usi termici sopra considerati | ||||||
Energia elettrica annua prodotta localmente (KWh elettrici). Specificare modalità di produzione | ||||||
Mq di verde | Privato | Privato | ||||
Pubblico | Pubblico | |||||
stima dei mc di materiale di scavo derivante dalla realizzazione di eventuali interrati e la possibile destinazione | = | |||||
stima dei mc di materiale prodotto dalle demolizione | = | |||||
stima dei metri di piste ciclabili in progetto | = |
Relativamente alle componenti ambientali da analizzare, dovranno essere effettuate valutazioni specifiche, sviluppando i seguenti contenuti.
Rumore
Per la componente acustica deve essere presentato uno studio, firmato da tecnico competente in materia ai sensi della Legge n. 447/1995, finalizzato a dimostrare la compatibilità acustica del comparto ad accogliere le nuove destinazioni d’uso di progetto, nonché a verificare che la realizzazione del nuovo insediamento non cagioni delle criticità acustiche nei confronti dei ricettori esistenti, determinate da un aumento del carico veicolare.
In applicazione di quanto riportato al punto 3 delle Norme tecniche di attuazione della Classificazione acustica comunale, nel caso in cui la proposta presentata preveda l’insediarsi di usi a maggiore tutela acustica rispetto a quelli attuali, dovrà essere valutato in primo luogo se l’attuale UTO sia congrua con gli usi di progetto e con quanto riportato nella Valsat del PSC. Nel caso in cui, secondo i criteri di cui alla
normativa regionale dGR 2053/2001 non lo fosse, dovrà essere proposta la variazione della classificazione acustica ipotizzando una nuova UTO, relativa all’intervento e coerente con gli usi confinanti.
Per la caratterizzazione acustica dell’area dovrà essere eseguito almeno un rilievo fonometrico (o più d’uno, in base al numero di sorgenti sonore presenti in sito e/o alla morfologia e all’estensione dell’area di intervento) della durata non inferiore alle 24 ore, necessario per la taratura del modello di simulazione, e in ogni caso con modalità da concordare con i competenti uffici dell’Amministrazione.
I dati rilevati in sito dovranno essere utilizzati per ricostruire, tramite un modello previsionale debitamente tarato, il clima acustico dell’area per effetto delle sorgenti sonore presenti e per simulare lo scenario futuro.
Nello scenario futuro dovranno essere implementati gli edifici di progetto (sebbene a livello di planivolumetrico) con il relativo traffico veicolare indotto, nonché le modifiche determinate da altri interventi in programma nella zona, anche non correlati con la proposta in esame.
Le elaborazioni modellistiche dovranno essere finalizzate ad individuare le possibili aree acusticamente idonee ad accogliere i nuovi usi di progetto, considerando quanto previsto dalle “Misure per la sostenibilità” riportate nella Valsat del PSC.
La valutazione dovrà tener conto dell’andamento delle immissioni sonore infrastrutturali alle diverse quote dal piano di campagna, in modo da consentire di individuare la massima volumetria insediabile nella zona e le eventuali limitazioni di localizzazione e/o di altezza.
I risultati dovranno essere forniti tramite mappe e sezioni acustiche del comparto (le mappe devono essere elaborate a quote diverse dal piano campagna), integrandole con i livelli puntuali calcolati in corrispondenza della volumetria che si propone di insediare.
Dovrà esserne valutato l’impatto acustico nei confronti dei ricettori esistenti derivante dall’aumento del traffico veicolare indotto dal carico urbanistico associato alla trasformazione.
Tale valutazione dovrà dimostrare che l’insediamento dei nuovi usi non comporti il superamento dei limiti normativi per i ricettori esistenti o, qualora fossero già superati, un incremento del clima acustico per effetto del carico veicolare indotto.
Per tale verifica i risultati dovranno essere forniti attraverso delle tabelle riportanti i livelli puntuali in facciata dei ricettori esistenti nello scenario futuro con e senza il carico veicolare indotto dal progetto (in modo da evidenziare l’impatto determinato dall’intervento proposto).
La valutazione dovrà valutare l’eventuale necessità di installare barriere acustiche o altre opere di mitigazione necessarie ai fini della sostenibilità dell’intervento.
Aria
Dovranno essere individuate e descritte, in un intorno significativo, le sorgenti di emissione potenzialmente critiche rispetto agli usi da insediare (ad esempio attività produttive che implicano emissioni in atmosfera, in particolare industrie insalubri, impianti di trattamento rifiuti, impianti di produzione di energia - e comunque in generale attività con potenziali emissioni odorigene, vicinanza ad arterie stradali con traffico intenso, ecc…).
Nelle valutazioni di sistema del complesso delle trasformazioni previste, anche considerato quanto previsto dal PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) e dalle relative Norme tecniche di attuazione, si dovrà
comprendere un bilancio delle emissioni tra la situazione attuale e quella di progetto (presenza dei nuovi usi e relativo carico urbanistico), relativamente agli inquinanti critici per Bologna ossia NOx e PM10, proponendo misure di compensazione/mitigazione.
Acque superficiali
Dovranno essere sviluppati gli approfondimenti previsti dalle “Misure per la sostenibilità” riportate nella ValSat del PSC per le aree oggetto di trasformazione
Poiché le trasformazioni comporteranno un significativo incremento di carico idraulico sulle reti di smaltimento di acque bianche e nere e sugli impianti di depurazione finali, dovrà essere effettuata una stima che permetta la valutazione della sostenibilità di tali previsioni insediative riguardo alla capacità, in essere o prevista, delle infrastrutture e degli impianti a cui saranno condotti i reflui di tali insediamenti.
Energia
La realizzazione di quanto previsto dovrà essere accompagnata da una valutazione del fabbisogno energetico finale e della possibilità di realizzare le infrastrutture di produzione, recupero, trasporto e distribuzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione e teleriscaldamento adeguatamente al fabbisogno dei nuovi insediamenti.
Dovrà quindi essere verificato che la localizzazione e la progettazione preveda l’uso delle energie rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici finali e delle corrispondenti emissioni climalteranti, secondo quanto stabilito nella Valsat del PSC.
Dovranno inoltre essere indicati gli obiettivi dell’intervento volti al risparmio energetico.
Gli interventi dovranno essere in grado di contribuire a realizzare un ambiente urbano ad alte prestazioni energetiche, caratterizzato da bassi consumi e dalla utilizzazione di energie rinnovabili.
Elettromagnetismo
Dovrà essere indicata la presenza di sorgenti di campo elettromagnetico (ad esempio elettrodotti, cabine di trasformazione, antenne radio-tv, stazione di telefonia mobile) e delle relative fasce di rispetto, così come definite dalla normativa vigente oppure individuate tramite l’attestazione dell’ente gestore, e dovrà essere valutata la compatibilità di massima della proposta rispetto a tali fonti emissive.
Verde e spazio pubblico
Si richiede quindi che siano svolti i seguenti approfondimenti:
- analisi dello stato di fatto in termini di copertura vegetale, indicando le superfici a verde permeabile profondo esistente, le superfici impermeabili e a parziale permeabilità; dovrà essere inoltre verificata la presenza di boschi ai sensi del DLgs 18 maggio 2001, n. 227 ed i vincoli che ne conseguono;
- analisi dell'intorno con individuazione delle aree verdi pubbliche e/o di aree verdi di altra natura (verde privato, corridoi ecologici, ecc..);
- progetto di massima del verde con un bilancio relativo alla situazione ante e post operam e con indicazioni sulle connessioni rispetto alle aree verdi limitrofe e indicazione delle proposte di miglioramento delle dotazioni territoriali (aree verdi, percorsi ciclabili, ecc..).
Per quanto riguarda le eventuali aree da cedere come verde pubblico, si richiede che le ipotesi siano relative unicamente ad aree ad elevato grado di fruibilità pubblica nonché di idonea qualità dei suoli,
evitando ipotesi di cessione di aree residuali di scarso valore in termini di fruizione e arredo urbano. Saranno in ogni caso da concordare con gli uffici competenti dell’Amministrazione le soluzioni proposte.
Xxxxx, sottosuolo e sismica
La proposta dovrà essere accompagnata da un'analisi storica su tutta l'area, che consenta di valutare la qualità dei suoli in relazione agli usi previsti dalle trasformazioni per il sito stesso.
A tal fine, nello studio dovrà essere descritto dettagliatamente il sito e tutte le attività che si sono svolte o che ancora si svolgono, per individuare il potenziale rischio di inquinamento connesso ad attività, impianti (esistenti o pregressi) e strutture (compresi eventuali serbatoi interrati o depositi di materiali potenzialmente inquinanti).
Qualora dalle indagini di cui sopra si accerti uno stato di potenziale contaminazione del sito, sarà necessario attivare le procedure operative ed amministrative disciplinate dall'art. 242 comma 3 e seguenti del D.Lgs 152/2006 e s.m.i..
Comunque, al fine di valutare l'ammissibilità di determinati usi è necessario accertarsi che nei suoli non siano presenti inquinanti che ne precludano l'eventuale insediamento. Se questa verifica non verrà effettuata in fase di Poc non ci sarà la certezza della possibilità della trasformazione nella fase successiva.
Per quanto riguarda la materia sismica esistono precise norme da rispettare che prevedono la necessità di procedere alla realizzazione di una indagine di III livello, atta a verificare la concreta edificabilità dei suoli o le prescrizioni necessarie per consentirla.
Mobilità
L'esame delle problematiche inerenti la mobilità dovrà riguardare:
• la viabilità ed il traffico sulla rete a servizio dell’area in cui è situato l’ambito. Nella situazione attuale e nello scenario futuro, con la rete e l'assetto attuale, sulla base dei flussi di traffico generati/attratti dal mix di usi previsti nell'area di intervento, valutando la situazione estesa all'area di influenza dei nuovi insediamenti, e verificando la capacità di assorbimento dei nuovi flussi da parte della rete;
• la valutazione della dotazione di aree di parcheggio e sosta a servizio dell'area e degli insediamenti circostanti, tenendo conto delle dotazioni di standard e delle effettive necessità, e una proposta di localizzazione e distribuzione, tenendo conto di effettive condizioni di accessibilità e della connessione con la rete stradale;
• la ricognizione di eventuali punti di pericolosità della rete a servizio dell’area e la definizione degli interventi per la loro messa in sicurezza;
• l’accessibilità al sistema del trasporto pubblico e quella al sistema dei percorsi pedonali e alla rete ciclabile nella situazione attuale e nello scenario futuro.