CUP J73G17000360001
“MANUTENZIONE, RISANAMENTO E REGIMAZIONE DEL RIO IS CUNGIAUS”.
CUP J73G17000360001
Capitolato prestazionale
Appalto di servizi per le attività di progettazione inerente lo studio di fattibilità, il progetto di fattibilità tecnica ed economica, le progettazioni definitiva ed esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori e la Direzione dei Lavori
Il Responsabile Unico del Procedimento Geol. Xxxxxxxxx Xxxxxx | |
Supporto al RUP (interno alla Amministrazione) Xxx. Xxxxxx Xxxxxx | Supporto al RUP (esterno alla Amministrazione) Xxx. Xxxxx Xxxx |
Zona di intervento Rio Is Cungiaus
SOMMARIO
ART. 2 NORMATIVA, LINEE DI INDIRIZZO E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 7
ART. 3 OGGETTO DELL’APPALTO 11
ART. 4 GRUPPO INTERDISCIPLINARE DI LAVORO 14
ART. 5 PRINCIPI FONDAMENTALI PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO 15 ART. 6 DESCRIZIONE DEL CONTESTO 17
6.1 Inserimento del Rio Is Cungiaus nel territorio 17
6.2 Piano di Assetto Idrogeologico 26
6.3 Piano di Assetto Idrogeologico (Ex Art.8 C.2) 28
9.2 Progetto di fattibilità tecnica ed economica (progettazione preliminare) 40
9.5 Coordinamento delle sicurezza 45
9.6 Direzione dei lavori e collaudo delle opere 45
9.7 Requisiti tecnici e ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica 45
9.8 Pareri, nulla osta, autorizzazioni, assensi, ecc 46
ART. 10 MODALITÀ E TEMPI DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO 47
ART. 11 CORRISPETTIVO DELL’APPALTO 48
ART. 12 EVENTUALI PRESTAZIONI IN AUMENTO O IN DIMINUZIONE NEL PERIODO DI EFFICACIA DEL CONTRATTO E DETERMINAZIONE DEI CORRISPETTIVI 51
ART. 13 OBBLIGHI A CARICO DELL’AFFIDATARIO 51 ART. 14 IMPEGNI A CARICO DEL COMMITTENTE 54 ART. 15 PENALI 54
ART. 16 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E RECESSO 56
ART. 17 ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI DI CUI ALLA LEGGE N° 136/2010 58 ART. 18 RESPONSABILITÀ 58
ART. 19 INFORMAZIONI, RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DEI DATI 59
ART. 20 CONSEGNA E TITOLARITÀ DELLE RISULTANZE DEL SERVIZIO 59 ART. 21 SUBAPPALTO 60
ART. 22 MODALITA’ DI PAGAMENTO 60
ART. 23 POLIZZA DI RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE 61
ART. 24 DOMICILIO DELL’AFFIDATARIO E FORO COMPETENTE 61 ART. 25 SPESE A CARICO DELL’AFFIDATARIO 61
ALLEGATO “ A” CRITERI DI AGGIUDICAZIONE 62
A. Modalità di aggiudicazione 62
2. Criteri e sub-criteri di valutazione dell’offerta tecnica 62 C. Offerta economica e temporale 66
D. Metodo per l’attribuzione dei punteggi 66 E. Contenuto dell’Offerta Tecnica (peso 80) 69
ALLEGATO “ B” SCHEMA DI PARCELLA 72
CAPITOLATO PRESTAZIONALE
PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DEL SERVIZI INERENTI “MANUTENZIONE, RISANAMENTO E REGIMAZIONE DEL RIO IS CUNGIAUS”
PREMESSE
- la L.R. 9/2006, art. 61 attribuisce alle Province e alla Città Metropolitana competenze per la manutenzione delle opere idrauliche di 3a e 4a categoria e la pulizia degli alvei a sviluppo sovracomunale;
- in attuazione della Delibera CIPE n. 26/2016, che prevede il trasferimento di risorse in favore delle Regioni e Città Metropolitane del Mezzogiorno a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) - Programmazione 2014/2020, il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Sindaco della Città Metropolitana hanno stipulato, in data 17 Novembre 2016, il “Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari”, che stanzia la somma di € 4.400.000,00 per l’attuazione dell' Intervento Strategico denominato “MANUTENZIONE, RISANAMENTO E REGIMAZIONE DEL RIO IS CUNGIAUS”.
Il presente Capitolato Prestazionale è funzionale alla regolamentazione dell’Appalto di servizi per le attività di progettazione comprendenti lo studio di fattibilità, il progetto di fattibilità tecnica ed economica, le progettazioni definitiva ed esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori e la Direzione dei Lavori, individuati come “MANUTENZIONE, RISANAMENTO E REGIMAZIONE DEL RIO IS CUNGIAUS”.
Il presente documento è redatto in conformità a quanto richiesto in materia dal D.lgs 50/2016 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”. (16G00062) (GU Serie
Generale n.91 del 19-4-2016 - Suppl. Ordinario n. 10) entrato in vigore il 19 aprile 2016 e ss.mm.ii.
Art. 1 DEFINIZIONI
Nel presente Capitolato e nella annessa documentazione sarà usata la seguente terminologia:
“Capitolato”: il presente Capitolato prestazionale che definisce i contenuti minimi e le modalità delle prestazioni richieste per l'espletamento del servizio;
“Patto”: Patto per la Città Metropolitana di Cagliari, sottoscritto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Sindaco Metropolitano il 17 novembre 2016;
“CE”: Commissione Europea;
“Committente”: Città Metropolitana di Cagliari – Settore Xxxxxx Xxxxxx - xxx Xxxxxxx 0x - 00000 Xxxxxxxx;
“Servizio”: il Servizio di progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, individuati come “MANUTENZIONE, RISANAMENTO E REGIMAZIONE DEL RIO IS CUNGIAUS”;
“Affidatario”: soggetto singolo o consorziato o in forma di Raggruppamento Temporaneo d’Impresa cui è affidata l’esecuzione del Servizio all’esito della procedura di gara;
Il “D.Lgs. 50/2016” o anche “codice”: il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) e successive modifiche e integrazioni.
Art. 2 NORMATIVA, LINEE DI INDIRIZZO E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Le opere previste per la mitigazione del rischio idraulico, potranno essere assoggettate alle procedure di verifica d’impatto ambientale nel caso in cui le stesse dovessero risultare ascrivibili alla fattispecie di cui all’Allegato IV, punto 7, lett. m) del Dlgs 152/2006.
L’intervento dovrà essere realizzato nel pieno rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di Lavori Pubblici, Ambiente e Sicurezza. Inoltre nella realizzazione delle opere si dovrà tenere conto della vincolistica imposta dalla normativa comunitaria, nazionale, regionale e comunale vigente, tra cui si citano il “Piano Paesaggistico Regionale”, “Il Piano di Assetto Idrogeologico”, “I Piani Urbanistici Comunali”, eventuale presenza di Siti Comunitarii ecc. nonché delle regole di cui alle norme vigenti, tra le quali si elencano di seguito a titolo indicativo e non esaustivo:
Si riporta di seguito un elenco non esaustivo delle regole e norme tecniche da rispettare.
LAVORI PUBBLICI
✓ D.Lgs. n.50 del 18/04/2016 – Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture;
✓ D.P.R. n.207 del 05/10/2010 - Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» e ss.mm.ii. per le parti ancora in vigore;
✓ Legge Regionale n.5 del 07/08/2007 - Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell’appalto e ss.mm.ii.;
✓ X.Xxx. 81/2008 ss.mm.ii., X.Xxx. 50/2016 ss.mm.ii, D.P.R. n.207/10, D.P.R. n.222/2003
e Legge n.123 del 03/08/2007, e ss.mm.ii. per l’attività relativa al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;
IDRAULICA
✓ Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI - Decreto dell’Assessore dei Lavori Pubblici
21 febbraio 2005, n. 3 “Esecutività della deliberazione n. 54/33 assunta dalla Giunta regionale in data 30/12/2004”) e in particolare le Norme di Attuazione così come modificato dalla Deliberazione n. 17/14 del 26/04/2006 “Norme di attuazione del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico. Approvazione delle modifiche e dell’Errate Corrige. Decreto dell’Assessore dei Lavori Pubblici 21 febbraio 2005, n. 3 “Esecutività della deliberazione n. 54/33 assunta dalla Giunta regionale in data 30/12/2004”. Adozione del “Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI)”. Le Norme Tecniche di Attuazione vigenti sono quelle approvate con il Decreto del Presidente della Regione Sardegna n.35 del 27/04/2018 e pubblicate sul BURAS n.23 - parte I e II del 03/05/2018;
✓ Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF), redatto ai sensi dell’art. 17, comma 6 della legge 19 maggio 1989 n. 183, quale Piano Stralcio del Piano di Bacino Regionale relativo ai settori funzionali individuati dall’art. 17, comma 3 della L. 18 maggio 1989, n. 183 – adottato in via definitiva con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale n.2 del 17/12/2015;
✓ Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA), previsto dalla Direttiva 2007/60/CE e dal D.Lgs. 49/2010 e finalizzato alla riduzione delle conseguenze negative sulla salute umana, sull’ambiente e sulla società derivanti dalle alluvioni - approvato con la Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale n. 2 del 15/03/2016;
✓ Regio Decreto n. 523 del 25 luglio 1904 “Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie”.
DEMANIO IDRICO
✓ Regio Decreto 25 luglio 1904, n. 523;
✓ DPR 16 gennaio 1986 art. 1
✓ D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 - art. 148
✓ L.R. 5/03/2008 n. 3 – art. 1 comma 41
AMBIENTE
✓ Decreto legislativo 3 aprile 0000, x. 000 - “Xxxxx xx xxxxxxx xxxxxxxxxx” (X.X. n. 88 del 14 aprile 2006);
✓ DPCM 12 dicembre 2005 - “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (G. U. n. 25 del 31 gennaio 2006. Serie generale);
✓ D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 - “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. .37” (GU n. 45 del 24/02/2004, supplemento ordinario n. 28);
✓ Legge 24 dicembre 2003, n. 378 - “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale”;
✓ Decreto 8 giugno 2001 - Delega di attribuzione di funzioni ai Soprintendenti regionali istituiti dal decreto legislativo 20ottobre 1998, n. 368, art. 7. (Decreto del direttore generale per i beni architettonici e il paesaggio) (GU n. 210 del 10-9-2001);
✓ Circolare 14 novembre 2000, n.106, Ministero per i Beni e le attività culturali – Efficacia dei decreti ministeriali emanati ai sensi del decreto ministeriale 21 settembre 1984,articoli 160 e 162 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490;
✓ X.Xxx, 29 ottobre 1999, n. 490 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'art. 1 della legge 8 ottobre 1997, n. 352;
✓ Direttiva Habitat 1992/43/CE per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e
della flora e della fauna selvatiche;
✓ Legge 8 agosto 1985, n. 431 (Galasso) - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27/06/1985, n. 312, recante disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale. Integrazioni dell'art. 82 del DPR 24/07/1977, n. 616;
✓ Regio Decreto 3 giugno 1940, n. 1357 - Regolamento per l'applicazione della Legge 29 giugno 1939 n, 1497, sulla protezione delle bellezze naturali (G.U. 5 ottobre 1940, n. 234);
✓ Legge 29 giugno 1939 n, 1497 (abrogata dal D. Lgs 490/1999) - Protezione delle bellezze naturali (G. U. n.151 del 30/6/1939);
✓ Legge Regionale 25 novembre 2004, n. 8: “Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale”;
✓ Legge Regionale n. 28 del 12/08/1998: “Norme per l’esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica trasferite alla Regione Autonoma della Sardegna con l’articolo 6 del
D.P.R. 22 maggio 1975, n. 480, e delegate con l’articolo 57 del D.P.R. 19 giugno 1979, n. 348”;
✓ Legge Regionale n. 29 del 09/06/1994: “Norme per il recupero e la valorizzazione del patrimonio archeologico-industriale della Sardegna”.
COSTRUZIONI
✓ NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI approvate con Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018. Testo aggiornato delle norme tecniche per le costruzioni, di cui alla legge 5 novembre 1971, n. 1086, alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, ed al decreto legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186. Le nuove norme sostituiscono quelle approvate con il decreto ministeriale 14 gennaio 2008.
Art. 3 OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente Capitolato ha per oggetto la regolamentazione dell’appalto di servizi per le attività di progettazione e di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, e la direzione dei lavori individuati come intervento di “MANUTENZIONE, RISANAMENTO E REGIMAZIONE DEL RIU DE IS CUNGIAUS”.
Di seguito si descrivono indicativamente i contenuti generali che dovranno essere sviluppati nelle fasi progettuali:
✓ contesto generale in cui si dovranno effettuare le opere
✓ quadro vincolistico dell'area di intervento
✓ obbiettivi che l'intervento dovrà perseguire
✓ interazione con altri interventi in programma
✓ requisiti tecnici dell'intervento e ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica
✓ impatti dell’opera sulle componenti ambientali
✓ quadro generale delle regole e norme tecniche da rispettare
✓ sequenza logica delle fasi di progettazione da sviluppare e dei relativi tempi di svolgimento
✓ livelli di progettazione e degli elaborati grafici e descrittivi
✓ sistemi di realizzazione da impiegare.
Il progetto dovrà evidenziare la compatibilità con gli strumenti urbanistici e di Assetto del Territorio e dovrà sviluppare nelle successive fasi progettuali i seguenti aspetti:
✓ compatibilità con le politiche di programmazione urbanistica e di assetto del territorio
✓ valorizzazione del territorio in ottica di eventuali possibili pianificazioni ed usi futuri
✓ inserimento armonico da un punto di vista planimetrico ed altimetrico nella orografia dei luoghi con rilevanza su scelte di carattere naturalistiche
✓ valorizzazione di interventi di gestione del rischio residuo interferente con le infrastrutture esistenti e le presenza antropiche di qualunque entità e tipologia
✓ analisi delle interferenze dell'intervento con il contesto esteso con l’analisi del trasporto solido e interferenze del materiale trasportato nel tratto di restituzione alle zone vallive sino allo sfocio.
Gli obbiettivi che l'intervento di riassetto del Rio Is Cungiaus dovrà perseguire, saranno improntati a:
✓ mitigare le criticità idraulica nelle aree di interesse antropico e principalmente, in corrispondenza delle intersezioni viarie e in corrispondenza del tratti in cui il corso d'acqua risulta attiguo agli insediamenti antropici (sia di tipo residenziale e sia di tipo produttivo)
✓ garantire laddove possibile la naturalità del corso d'acqua favorendo l'interscambio tra le aree di pertinenza fluviale e le porzioni di terreno attigue ancora naturalizzate
✓ limitare il trasporto solido in alveo.
Gli interventi proposti dovranno privilegiare approcci di tipo naturalistico che favoriscano un inserimento ambientale delle opere; dovranno essere ricercate soluzioni improntate al ripristino delle configurazioni plano altimetrico originali e della fascia di pertinenza fluviale.
Laddove questo risulti fisicamente impossibile, come per esempio in ambito urbano, dovrà essere privilegiata una soluzione che, intervenendo a monte degli abitati, contempli il rallentamento dei deflussi verso valle e l’abbattimento del picco di piena sfruttando la laminazione delle portate in aree di espansione naturali oppure la partizione dei deflussi con l’inserimento di canali scolmatori di piena.
Nelle parti montane e soprattutto a monte dei canali tombati, laddove non sia possibile l’apertura, si dovranno altresì ipotizzare opere per il trattenimento del materiale flottante.
Sebbene l’obiettivo prioritario delle opere sia quello della difesa di persone e beni dalle piene, la progettazione dovrà tenere conto del fatto che gli interventi insistono su un’area molto delicata dal punto di vista ambientale, soprattutto nel tratto focivo che risulta Parco Naturale regionale e sito di
interesse nazionale inserito nella Convenzione Ramsar.
Pertanto le progettazioni degli interventi dovranno prevedere l’utilizzo, prioritariamente, di tecniche di ingegneria naturalistica o a basso impatto ambientale, alternative alle tecniche tradizionali, atte comunque a garantire sia il requisito tecnico-funzionale di messa in sicurezza sia le esigenze di ricostituzione e mantenimento degli ecosistemi, di protezione della biodiversità e di tutela degli aspetti paesaggistici. Inoltre, essendo gli interventi da realizzare localizzati in contesti urbani differenti, in fase progettuale si dovrà valutare puntualmente l’impatto delle opere progettate sull’ambiente, sia dal punto di vista urbanistico - paesaggistico che dal punto di vista idrologico.
Tale finalità va perseguita attraverso un approccio multidisciplinare già nelle fasi preliminari alla progettazione.
Sarà fondamentale nell’ambito della realizzazione del progetto un’analisi botanica e florovegetazionale finalizzata all’utilizzo di essenze vegetali che possano concorrere allo scenario di difesa del suolo. Dovranno essere mitigati gli impatti da un punto di vista ecologico per giungere a un inserimento il più possibile compatibile con l’unità ambientale e di paesaggio di riferimento. Sarà, inoltre, necessario verificare soluzioni che favoriscano le dinamiche evolutive naturali e portino di conseguenza, nel tempo, a sistemi stabili e duraturi in equilibrio con l’ambiente circostante.
Dovranno essere studiate le intersezioni con la viabilità al fine di consentire che le stesse siano opportunità di attraversamento anche per la fauna locale andando a costituire reti ecologiche che possano rappresentare delle linee di permeabilità (corridoi lineari) con capacità tampone nei confronti delle pressioni antropiche presenti nel territorio.
Gli Obiettivi sono definiti come segue:
• Macro-obiettivi: obiettivi corrispondenti ad interessi generali di efficacia, efficienza e sostenibilità sociale, economica e ambientale;
• Obiettivi specifici: di livello gerarchico inferiore rispetto ai macro-obiettivi, che proiettano concretamente gli obiettivi precedenti sullo specifico contesto territoriale.
In sede di offerta il Concorrente presenta una Proposta Metodologica al fine di specificare il
contenuto tecnico dell’offerta e la stessa è parte integrante e sostanziale del contratto, unitamente al presente Capitolato, anche se non materialmente allegati allo stesso.
Art. 4 GRUPPO INTERDISCIPLINARE DI LAVORO
Ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs 50/2016, indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto affidatario, la progettazione dovrà essere espletata da professionisti iscritti in appositi albi, previsti dai vigenti Ordinamenti Professionali, personalmente responsabili e nominativamente indicati in sede di presentazione dell’offerta, con la specificazione delle rispettive qualificazioni professionali ed estremi di iscrizione al relativo Ordine professionale.
Per lo svolgimento dell'incarico di cui all'oggetto, la struttura dell’operatore economico a cui affidare i servizi di ingegneria dovrà prevedere le seguenti figure professionali minime richieste:
- n.1 INGEGNERE con laurea magistrale in ingegneria civile esperto in idraulica e abilitato alla professione come da normativa vigente - Albo A;
- n.1 GEOLOGO con laurea magistrale e abilitato alla professione come da normativa vigente;
- n.1 ARCHEOLOGO iscritto negli elenchi degli Istituti e degli operatori abilitati al rilascio della relazione archeologica preliminare di cui all'art 25, comma 1 del D.Lgs. n. 50/2016, stilati dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, visibili sul sito: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxx.xx/;
- n.1 TECNICO in possesso di laurea magistrale in Scienze naturali/Biologia/Agraria/ Scienze Forestali e ambientali, abilitato alla professione come da normativa vigente.
È ammessa la partecipazione anche di altri professionisti tecnici, incardinati o associati al progettista, purché in aggiunta alle professionalità minime inderogabili sopra riportate, fermi restando i limiti alle singole competenze professionali.
Tra i professionisti deve essere individuato il soggetto (Professionista e persona fisica) incaricato dell’integrazione tra le varie prestazioni specialistiche, ai sensi dell’articolo 24, comma 5, secondo periodo del D.Lgs 50/2016.
Relativamente all'eventuale sostituzione dei professionisti indicati nell'offerta tecnica (ammissibili in caso di giustificati e documentati motivi), l'Affidatario dovrà proporre nuovi professionisti in possesso di curriculum analogo a quello presentato in sede di offerta; la sostituzione è comunque subordinata al previo assenso da parte dell'Amministrazione.
Art. 5 PRINCIPI FONDAMENTALI PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Nello svolgimento del Servizio oggetto d'appalto andranno rispettati i seguenti principi:
A) PRINCIPIO DI FATTIBILITA'
• dovrà essere garantita possibilità tecnica di realizzare gli interventi progettuali per fasi funzionali in modo da ottenere benefici apprezzabili e quantificabili nelle fasi modulari;
• dovrà essere garantita l'individuazione del “fabbisogno economico” e delle risorse finanziarie per coprire i costi sia di realizzazione sia di gestione del sistema.
B) PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE
• dovrà essere garantito l'impegno dell'Affidatario ad interagire con gli enti interessati dagli interventi (es. Regione, Genio Civile, MIBAC, Protezione Civile ecc.);
• l'Affidatario, attraverso gli uffici della Stazione appaltante, dovrà coordinarsi con tutti i Comuni appartenenti alla Città Metropolitana interessati dal percorso del Rio.
C) PRINCIPIO DI INNOVAZIONE
• il lavoro dovrà essere sviluppato con l'introduzione di scelte progettuali basso impatto ambientale;
• dovrà essere garantita un'adeguata ingegnerizzazione del progetto con restituzione di open data finalizzati ad un processo di continuo aggiornamento per la fruizione su piattaforme GIS.
D) PRINCIPIO DI COERENZA
• dovrà essere garantita la coerenza e conformità con gli strumenti pianificatori vigenti;
• il lavoro dovrà essere sviluppato in un’ottica di continuità con le scelte pregresse degli Enti Pubblici direttamente interessati dagli interventi. Nel caso sia necessario formulare proposte che contemplino scostamenti da linee programmatiche già formalizzate, esse dovranno essere adeguatamente motivate, giustificate e concordate con gli enti coinvolti, il tutto nel contesto della progettazione proposta e nelle fasi preliminari alle conferenze di servizi.
La redazione della progettazione, da eseguirsi nel rispetto delle indicazioni di cui all’art. 23 del D.Lgs. n° 50/2016 ess.mm.ii. ed artt. 14÷43 di cui al D.P.R. n° 207/2010, dovrà inoltre essere coerente con tutte le tipologie di strumenti (qualora vigenti o adottati), fra i quali a titolo solo esemplificativo:
✓ Piano di Assetto Idrogeologico
✓ Piano di Assetto Idrogeologico (ex art. 8 comma 2)
✓ Piano Stralcio delle Fasce Fluviali
✓ Piano di Gestione del Rischio Alluvioni
✓ Piano Paesaggistico Regionale
✓ Piano Regolatore Generale
✓ Piano Urbanistico Comunale
✓ Piano Particolareggiato del Centro Storico.
✓ Piano Strategico Comunale;
✓ Piano Strategico Intercomunale approvato con deliberazione consiliare n. 65/2012 del 25 settembre 2012;
✓ Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL),
✓ Piano Strategico della Città Metropolitana di Cagliari per il quale è stata già avviata la fase
affidamento della sua redazione.
Art. 6 DESCRIZIONE DEL CONTESTO
6.1 Inserimento del Rio Is Cungiaus nel territorio
Il riu de is Cungiaus fa parte di un articolato e complesso sistema idrografico che, insieme al rio Nou e al rio Mortu, interessa alcuni centri della città metropolitana di Cagliari, prima di confluire nel bacino del Bellarosa Minore sullo stagno di Molentargius.
Lo sviluppo dell’edificato e l’antropizzazione dell’area metropolitana di Cagliari hanno dovuto fare i conti con questo sistema idrografico che genera un rischio idraulico molto elevato in diverse aree urbane.
L’attuale assetto dei centri urbani (Figura 2) mostra un edificato che è andato a impegnare di recente le zone poste sulle sponde opposte del rio con conseguente incremento delle aree a rischio idraulico, amplificato, peraltro, dalla forte presenza di vegetazione in alveo e dal tracciato artificiale del rio.
In questa ottica diventa fondamentale pensare a un sistema coordinato di interventi finalizzati alla messa in sicurezza di persone e beni che si trovano nelle aree limitrofe al rio, non solo nel suo tratto finale, ma lungo tutto il suo sviluppo, posto che risulta prioritaria anche la salvaguardia di coloro che abitano l’agro e non solo il centro abitato.
L'obiettivo finale delle opere è dunque ad ampio spettro e deve portare da una parte a declassare la pericolosità certificata dagli studi vigenti (PAI, PSFF, PGRA e studi comunali), dall’altra a mitigare nuove situazioni di rischio che dovessero essere evidenziate da studi idraulici della configurazione attuale del rio condotti in conformità alle Norme PAI del Febbraio 2018.
Poiché le opere di mitigazione si inseriscono in un contesto urbano e ambientale molto critico (si pensi al delicato sistema del Molentargius), la soluzione progettuale deve coinvolgere diverse
professionalità e risulta quanto mai complessa e articolata.
Naturalmente, un riassetto idraulico del riu Is Cungiaus tale da garantire, per tempi di ritorno bicentenari, la sicurezza idraulica dell’intero territorio attraversato e che sia compatibile con il contesto urbano e ambientale, richiede un impegno economico di gran lunga superiore a quello del finanziamento ad oggi disponibile; tuttavia resta la necessità di individuare, almeno in termini di fattibilità, tutte quelle opere di sistemazione idraulica necessarie per mitigare il rischio.
In particolare, il finanziamento disponibile è pari a € 4.400.000,00 e quindi sarà possibile realizzare un primo lotto funzionale di quelle opere che, all'interno degli studi preliminari, verranno valutate urgenti e indifferibili rispetto alle criticità riscontrate.
A titolo esemplicativo e non esaustivo, le opere da realizzarsi potrebbero essere: la regolarizzazione e l’ampliamento della sezione idraulica (dove possibile), la realizzazione di canali scolmatori e diversivi, la demolizione del canale tombato di via Salvo d’Acquisto, il sovralzo degli argini, la messa a norma di tutte le opere interferenti.
Figura 1 Cartografia 1954 – 1962 Edificato e riu IS de IS Cungiaus
Figura 2 Ortofoto 2008 –Edificato e riu de IS Cungiaus
Il Riu de Is Cungiaus scorre in direzione nord sud interessando i territori comunali di Sinnai, Settimo San Xxxxxx, Quartucciu e Quartu Sant’Elena.
Di seguito alcuni stralci cartografici che meglio inquadrano l'area in esame su base CTR, su stradario e su quadro d’unione DTM 1 metro.
Figura 3 Stralcio Cartografia Tecnica Regionale (CTR) e tracciato Riu de Is Cungiaus
Figura 4 Stralcio Stradario e interferenze con il tracciato del Rio de Is Cungiaus
Figura 5 Stralcio copertura Modello Digitale del Terreno (DTM)passo 1 m - fonte Geoportale RAS
Il bacino imbrifero del Riu de Is Cungiaus si sviluppa per una superficie di oltre 14 kmq, interessando il territorio di Sinnai, di Settimo San Xxxxxx, di Quartucciu e di Quartu Sant’Elena e lambendo i comuni di Selargius e Soleminis.
L’attuale asta del rio nasce nelle montagne di Sinnai a quote prossime ai 400 metri slm in località Terra Is Schirrus, scorre naturale nel territorio di Settimo San Xxxxxx fino all’ingresso nel paese che supera con un tratto tombato non prima di ricevere le acque del rio Sa Pira proveniente da Sinnai; quindi il rio continua il suo percorso naturale in direzione sud, con cenni di arginatura in terra fino all’intersezione con la SS 554, a valle della quale entra nell’abitato di Quartucciu. In area urbana presenta un arginatura in terra su entrambe le sponde e un breve tratto tombato in via Salvo D’Acquisto; infine, dopo aver attraversato via Quartu, entra nell’abitato omonimo e confluisce nel bacino del Bellarosa Minore dello stagno di Molentargius.
I principali affluenti tutti in sponda sinistra sono i seguenti: nel territorio di Sinnai il fiume 36493, in quello di Settimo San Xxxxxx, proveniente da Sinnai, il rio Sa Pira, quindi in territorio di Quartucciu il fiume 45064 e infine in comune di Quartu il fiume 1323.
Relativamente alle intersezioni con la viabilità, a titolo esemplificativo si elencano: Settimo San Xxxxxx: canale tombato di Via X. Xxxxxxxxxx e SP 15
Quartucciu: SS 554, via Mandas, via Quartu e canale tombato via D’Acquisto; Quartu S Xxxxx: xxx Xxxxxxx Xxxxxxx e Viale Marconi.
Figura 6 Inquadramento reticolo idrografico
6.2 Piano di Assetto Idrogeologico
Il corso d’acqua oggetto del presente studio è ricompreso tra quelli indagati nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) approvato con decreto del Presidente della Regione Sardegna numero 67 del 10.07.2006.
Il bacino studiato ricade nel sub-bacino regionale “Flumendosa – Campidano - Cixerri”, ed è censito nella scheda degli interventi B7cpTC105 e nella cartografia della perimetrazione delle aree inondabili B7Hi21/26.
Figura 7 Carta delle pericolosità estratto PAI
6.3 Piano di Assetto Idrogeologico (Ex Art.8 C.2)
COMUNE DI SINNAI
Con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna n. 12 del 17/05/2016 è stato approvato lo "Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai sensi dell’art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, relativo al procedimento di Variante al PEEP comparto 2C1c, denominato Sa Pira" che ha perimetrato alcuni piccoli compluvi urbani dell’abitato di Sinnai che confluiscono sul rio Pira affluente del rio de Is Cungiaus.
Figura 8 Pericolosità Riu Sa Pira (Deliberazione del 17/05/2016)
COMUNE DI SETTIMO SAN XXXXXX
Con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna n. 18 del 01/08/2012 è stato approvato lo "Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai
sensi dell’art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, relativo al procedimento di adozione del Piano Urbanistico Comunale di Settimo San Xxxxxx".
Nello studio, il Riu de IS Cungiaus è stato mappato a pericolosità idraulica solo a monte dell’abitato e nei due ponti di via Mara e via Corsica all’interno dell’abitato, lasciando intendere che il tratto tombato fosse a norma, cosa che presumibilmente non è più vero ai sensi della nuova direttiva sui canali tombati.
Figura 9 Pericolosità Riu de Is Cungiaus a Settimo San Xxxxxx (Deliberazione del 01/08/2012)
COMUNE DI QUARTUCCIU
Ad oggi non risulta in fase di istruttoria avanzata alcuno studio di assetto idrogeologico del territorio comunale di Quartucciu o che interessi anche la sola asta del Riu de Is Cungiaus.
Risulta solo una limitatissima perimetrazione in un tratto di poco più di 500 metri in prossimità del
confine con Quartu S Xxxxx approvata con deliberazione del CI n 7 del 22/09/2010 (Piano di attuazione lottizzazione i Mandorli) tutta da verificare ai sensi della normativa attuale.
Figura 10 Pericolosità Riu de Is Cungiaus a Quartucciu (Deliberazione del 22/09/2010)
COMUNE DI QUARTU
Ad oggi non risulta in fase di istruttoria alcuno studio di assetto idrogeologico del territorio comunale di Quartu o che interessi anche la sola asta del Riu de Is Cungiaus.
Le informazioni su presentate, dovranno comunque essere verificate dai professionisti incaricati all'atto della predisposizione dello studio di fattibilità.
6.4 Piano Stralcio delle Fasce Fluviali
Per quanto concerne il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF), come evidenziato dall’immagine
sottostante, l'asta del Riu de Is Cungiaus non è stata oggetto di studio.
Figura 11 Carta delle pericolosità estratto PSFF - fonte Geoportale RAS
6.5 Piano di gestione Rischio di Alluvioni
Le aree mappate a pericolosità idraulica dal Piano di Gestione del Rischio Alluvioni rappresentano l'inviluppo delle perimetrazioni delle aree caratterizzate da pericolosità idraulica mappate nell’ambito della predisposizione del PAI e sue varianti, di studi derivanti dall’applicazione dell’Art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione del PAI, della predisposizione del PSFF, nonché delle aree alluvionate nell’evento del 18/11/2013 denominato “Cleopatra”, aggiornate alla data del 31/12/2016.
Poiché il rio non è presente nel PSFF e in Cleopatra, l’inviluppo presente nel PGRA è dato dal PAI e dalle perimetrazioni locali e limitate degli studi eseguiti su scala comunale di cui all’articolo 8
comma2 a Sinnai, Settimo e Quartucciu.
6.6 Piano Paesistico Regionale
In conformità a quanto previsto all’articolo 2 della legge 8 del novembre 2004, la Regione Autonoma della Sardegna con delibera n° 36/7 del 5 Settembre 2006 ha approvato in via definitiva il Piano Paesaggistico Regionale pubblicato sul Buras n 30 dell’8 Settembre 2006.
Il PPR suddivide le zone costiere della Sardegna in ambiti di paesaggio sulla base delle interrelazioni tra assetti (insediativo, ambientale e storico culturale) e per ogni assetto, attraverso le norme di attuazione, stabilisce definizioni, prescrizioni e indirizzi.
L’analisi condotta sulle valenze paesaggistiche dell’area ha messo in evidenza che il rio si sviluppa all’interno dell’ambito paesaggistico costiero N 1 denominato “Golfo di Cagliari” e nella parte finale ricade nella fascia costiera (bene paesaggistico di insieme ai sensi dell’art. 17 Norme PPR).
Figura 12 Ambito di paesaggio costiero n 1 . Golfo di Cagliari
Figura 13Stralcio Mappa PPR - Ambito n.1 - fonte Geoportale RAS
6.7 Interazioni con progetti in programma
Nella scelta delle soluzioni progettuali si dovrà tenere conto anche di eventuali opere di sistemazione idraulica già programmate o finanziate in modo da proporre un intervento complessivamente coordinato. Dovranno pertanto essere acquisiti presso gli enti preposti i diversi progetti, se esistenti. Nondimeno dovrà essere fatta una valutazione della modifica delle condizioni di deflusso generata da interventi sui sistemi interferenti e sugli attraversamenti stradali esistenti.
Art. 7 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il Geologo Xxxxxxxxx Xxxxxx, - Funzionario del Servizio Idrico e Laboratorio geologico, nominato con determinazione dirigenziale n° 5 del 18/09/2018 - centro di costo n°65, svolge il ruolo di Responsabile del Procedimento.
Art. 8 PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE
Per l’importo complessivo stimato è previsto quindi l’affidamento del servizio attraverso la procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.lgs. 18/04/2016 n° 50. Il criterio di scelta sarà quello basato sull’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ai sensi dell’art. 95 comma 3 del D.lgs. 18/04/2016 n° 50, mediante la valutazione dei criteri indicati nel presente Capitolato Prestazionale (Allegato “A”) per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria concernenti la progettazione, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, compresi gli studi specialistici relativi all’intervento.
Art. 9 PRESTAZIONI RICHIESTE
Si riportano di seguito le prestazioni richieste; ad ogni fase verrà dato avvio tramite ordine del Responsabile del procedimento che, conseguentemente alla consegna degli elaborati, ne restituirà approvazione formale e conseguente avvio della fase successiva.
In base alle Norme vigenti (cfr. art. 23 ed art. 216 di cui al D.Lgs. n° 50/2016 e ss.mm.ii, nonché art. 14 del d.P.R. n. 207 del 5 ottobre2010), lo studio di fattibilità si compone di uno studio contenente sia le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali, economico-finanziarie dei lavori da realizzare, che l’analisi delle possibili alternative rispetto alla soluzione realizzativa che verrà individuata. Verranno pertanto individuati diversi scenari possibili all'interno dei quali verrà quindi scelta la soluzione tecnica ottimale in accordo alla Stazione appaltante. Dallo scenario complessivo prescelto di sistemazione idraulica dell'intera asta verrà stralciato il lotto funzionale attuabile con le risorse finanziarie disponibili.
Le operazioni preliminari da avviarsi in seguito alla aggiudicazione del servizio e alla stipula delle Convenzione saranno:
✓ rilievi plano-altimetrici georeferenziati, estesi anche all'intorno dell’area di interesse;
✓ censimento delle interferenze nel sottosuolo e nel sovrasuolo, comprese le linee aeree;
✓ monografie opere interferenti;
✓ assistenza alle indagini geognostiche, prove geotecniche, indagini archeologiche.
I servizi di ingegneria sopra esposti comprendono la predisposizione di tutti gli elaborati tecnico - amministrativi necessari per l’ottenimento dei dovuti pareri / nulla osta / autorizzazioni / etc. e la partecipazione a tutti gli incontri necessari per l’ottenimento dei pareri / nulla osta / autorizzazioni / etc., nonché l’ottenimento del catasto ufficiale di tutti i sottoservizi esistenti o previsti nella zona interessata dal progetto (ENEL, TELECOM, Società Multiservizi, gas, acquedotto, fognatura, telefoni di Stato, pubblica illuminazione, fibre ottiche, ecc.) con la loro posizione planimetrica, le caratteristiche tecniche e la profondità di posa.
9.1.2 Indagini sulla disponibilita’ delle aree ed esecuzione delle pratiche espropriative.
Le aree su cui si prevede oggi di intervenire sono tutte di proprietà del Demanio idrico della Regione Sardegna. Tuttavia va precisato che in base alle soluzioni progettuali proposte potrebbe essere necessario acquisire nuove aree con procedure espropriative o di servitù (si pensi ad esempio alla soluzione di un’area di espansione delle piene o di un canale scolmatore di piena).
In tal caso si dovrà dare seguito alla esecuzione delle pratiche espropriative comprendenti le attività e gli adempimenti, a partire dalla verifica dei dati catastali progettuali fino alla richiesta di volturazione degli immobili acquisiti, in caso di espropriazione, e alla consegna della Nota di Trascrizione nel caso di asservimento.
Il professionista provvederà:
• all’aggiornamento, alla data del frazionamento, di tutti i dati catastali relativi alle Ditte espropriande;
• a redigere, sulla base dei lavori eseguiti, i frazionamenti dei terreni soggetti ad esproprio fino alla loro approvazione da parte degli Uffici Tecnici Erariali competenti;
• alla ricerca delle Ditte proprietarie effettive, eseguita in loco;
• alla predisposizione delle notifiche relative all’art. 11, 16 e 17 del DPR 327/01;
• all’accertamento dei titoli di proprietà in Conservatoria dei RR.II.;
• alla richiesta delle certificazioni di destinazione urbanistica di tutti i terreni interessati dall’esproprio;
• esecuzione delle procedure relative all’occupazione d’urgenza delle aree di cui all’art. 22 bis del DPR 8/6/2001 n.327;
• alla verifica della documentazione che i proprietari sono tenuti a presentare per attestare la piena proprietà del bene ai sensi dell’art.20 c. 8 del D.P.R. 8/06/2001 n°327;
• alla richiesta, all’autorità espropriante, dell’emissione del decreto di esproprio nei casi di cui all’art.20c.11 del D.P.R. 8/06/2001 n°327 ed alla successiva notifica alle Ditte espropriande, eseguita tramite Ufficiale Giudiziario, delle indennità contenute nel decreto di cui sopra;
• all’accertamento dei titoli di diretto coltivatore, affittuario, mezzadro o compartecipante al fine delle maggiorazioni previste dall’art. 40 c.4 del D.P.R. 8/06/2001 n°327;
• alla predisposizione di tutti gli atti relativi liquidazione delle indennità accettate, puramente e semplicemente o con richiesta di cessione volontaria, con le eventuali maggiorazioni previste dalla normativa vigente;
• all’assistenza notarile - con esclusione del pagamento dei relativi compensi professionali
-necessaria per la stipula degli atti di cessione volontaria compresa la richiesta delle certificazioni previste dalle norme vigenti, agli Uffici Tecnici Erariali, agli uffici comunali, alle Conservatorie dei
RR.II. ed agli uffici distrettuali;
• all’eventuale richiesta, all’Amministrazione competente per territorio, della rideterminazione delle indennità non accettate;
• all’eventuale notifica delle indennità rideterminate, eseguita tramite Ufficiale Giudiziario, alle Ditte interessate;
• all’eventuale predisposizione degli atti finalizzati alla liquidazione delle indennità rideterminate;
• alla richiesta, all’autorità espropriante del Decreto definitivo di esproprio;
• alla notifica alle Ditte espropriate, eseguita tramite Ufficiale Giudiziario, del Decreto definitivo;
• alla registrazione fiscale del decreto, presso l’Ufficio del Registro;
• alla presentazione, presso la Conservatoria dei RR.II., delle note di trascrizione relative ai beni espropriati;
• alla richiesta, all’Ufficio Tecnico Erariale competente per territorio, delle volture catastali.
Tutte le spese occorrenti per la esecuzione degli adempimenti sopra menzionati, escluse le spese per le notifiche delle indennità di esproprio da pagare alle Ditte espropriande e imposte di registro, trascrizione e voltura, saranno a carico del professionista e non saranno rimborsate in quanto di esse si è tenuto conto nella valutazione del prezzo a corpo posto a base di gara.
Qualora l’acquisizione dei beni avvenga per compravendita, il prezzo verrà determinato mediante l’applicazione dei medesimi criteri previsti dalla legislazione vigente in tema di indennità di esproprio per cause di pubblica utilità. In questo caso le spese per la stipula dell’atto notarile saranno a carico dell’Amministrazione; mentre saranno a carico del professionista gli oneri per l’assistenza notarile necessari per la stipula degli atti.
I decreti di espropriazione e/o di asservimento saranno richiesti in tempo utile perché siano emessi entro e non oltre il termine previsto per l’ultimazione delle pratiche espropriative. Il medesimo termine varrà anche nel caso di trasferimento dei beni per compravendita e di acquisizione dei diritti.
Il suddetto termine non potrà, in ogni caso, essere superiore a cinque anni decorrenti dalla data di approvazione del progetto esecutivo.
Le maggiori spese e i risarcimenti che fossero dovuti a causa della protrazione del termine oltre a quello previsto saranno a carico del professionista e non saranno rimborsati, se dovuti a inadempienze imputabili all'affidatario.
Le indennità di espropriazione, di asservimento e di occupazione temporanea e d’urgenza, relative alle fasce soggette ad esproprio o servitù, verranno corrisposte agli aventi diritto ovvero versate alla cassa DD.PP: dopo l’emissione dei Decreti di pagamento da parte delle Autorità preposte secondo le norme di legge vigenti e verranno liquidate dall’Amministrazione a seguito della predisposizione da parte dell’affidatario di tutti gli atti necessari e previsti dalla normativa vigente.
L’Amministrazione si riserva il diritto di verificare, in qualsiasi momento, gli adempimenti e gli atti posti in essere dal professionista per l’espletamento della procedura espropriativa.
Le prestazioni e le attività sopraindicate si intenderanno compiutamente concluse allorquando il professionista avrà comprovato l’avvenuta trascrizione alla Conservatoria dei Registri Immobiliari dei decreti di asservimento per tutti gli immobili assoggettati a servitù e l’avvenuta richiesta di volturazione per tutti gli immobili espropriati o acquisiti.
E' compreso nell'incarico, lo studio di assetto idrogeologico ai sensi delle NTA del PAI esteso all'intera asta del Rio Is Cungiaus; tale analisi dovrà essere eseguita sia mediante la valutazione della portata al colmo e sia mediante un'analisi dei deflussi e degli scenari di allagamento che tengano conto della congruità dei volumi così come indicato nelle linee guida del PAI
Lo studio dovrà inoltre valutare i volumi delle aree di ristagno e le relative aree allagate con indicazione dei tiranti idrici in concomitanza ad eventi di differente durata.
9.2 Progetto di fattibilità tecnica ed economica (progettazione preliminare)
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà essere conforme a quanto disposto dall’art. 23 ed art. 216 di cui al D.Lgs. n° 50/2016 e ss.mm.ii, nonché all’art. 17 e successivi del D.P.R. n. 207/2010.
Tale livello progettuale dovrà definire le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire, dovrà evidenziare le aree impegnate, le relative eventuali fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia, nonché le specifiche funzionali ed i limiti di spesa delle opere da realizzare. Esso dovrà stabilire i profili e le caratteristiche più significative degli elaborati dei successivi livelli di progettazione, in funzione delle dimensioni economiche e della tipologia e categoria dell’intervento; dovrà essere composto dagli elementi grafici ed amministrativi previsti dalle norme richiamate, tradotte nei seguenti elaborati minimi e non esaustivi:
✓ relazione illustrativa;
✓ studio di prefattibilità ambientale;
✓ studio geologico, geotecnico, idrologico e esplicitazione delle relative indagini;
✓ corografia;
✓ planimetria dello stralcio degli strumenti di pianificazione territoriale stato attuale e di progetto;
✓ planimetria stato attuale e di progetto;
✓ profilo longitudinale stato attuale e di progetto;
✓ sezioni trasversali stato attuale e di progetto;
✓ prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
✓ calcolo sommario della spesa e quadro economico.
9.2.1 Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica sulle opere
Scopo dello Studio è quello di verificare la compatibilità del progetto in relazione alle finalità indicate all’articolo 23 e 24 delle NTA del PAI nella versione più aggiornata.
Le Norme Tecniche di Attuazione del PAI all’art. 24 e all’allegato E (“Criteri per la predisposizione degli studi di compatibilità idraulica di cui all’articolo 24 delle norme di attuazione del PAI”) prevedono che gli interventi in zone a pericolosità idraulica molto elevata, elevata e media, ancorché possibili secondo le stesse norme del PAI, siano corredati da uno studio di compatibilità idraulica in cui si dimostri la coerenza con le finalità indicate nell’articolo 23, comma 6, e nell’articolo 24 delle norme di attuazione del PAI e si dimostri in particolare che l’intervento sottoposto all’approvazione è stato progettato rispettando il vincolo di non aumentare il livello di pericolosità e di rischio esistente - fatto salvo quello eventuale intrinsecamente connesso all’intervento ammissibile - e di non precludere la possibilità di eliminare o ridurre le condizioni di pericolosità e rischio.
Alla luce di quanto previsto dalle Norme di Attuazione, qualunque intervento che insiste su un’area pericolosa, laddove ammissibile, deve essere corredato da studio di compatibilità idraulica in cui si dimostri la coerenza con le finalità indicate nell’articolo23, predisposto secondo i criteri indicati nei seguenti commi:
✓ valuta l'intervento con riferimento alla finalità e agli effetti ambientali;
✓ analizza le relazioni tra le trasformazioni del territorio derivanti dalla realizzazione dell’intervento proposto e le condizioni dell’assetto idraulico e del dissesto idraulico attuale e potenziale dell’area interessata, anche studiando e quantificando le variazioni della permeabilità e della risposta idrologica della stessa area;
✓ verifica e dimostra la coerenza dell'intervento con le previsioni e le norme del PAI e del PSFF, considerando la condizione più gravosa, e più in generale di tutta la normativa di riferimento del settore.
In definitiva lo studio valuta:
✓ la sussistenza dell’intervento all’interno delle aree dal PSFF- PAI o alla pianificazione territoriale di settore più aggiornata;
✓ l’ammissibilità degli interventi ai sensi delle Norme di Attuazione del PAI;
✓ la compatibilità degli interventi con le prescrizioni e le norme del PAI ai sensi degli articoli 24 e 25 delle Norme.
Il progetto definitivo dovrà essere conforme a quanto disposto dall’art. 23 ed art. 216 di cui al D.Lgs. n° 50/2016 e ss.mm.ii, nonché all’art. 24 e successivi del D.P.R. n. 207/2010, e dovrà essere redatto sulla base delle indicazioni del progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato e di quanto emerso in sede di eventuale conferenza di servizi, o richiesto dagli enti competenti, dovrà individuare compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli e delle indicazioni stabiliti nel progetto di fattibilità tecnica ed economica e dovrà contenere tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni ed approvazioni.
Esso dovrà sviluppare gli elaborati grafici e descrittivi nonché i calcoli ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze sia tecniche che di costo. Esso dovrà essere composto dai seguenti elaborati minimi e non esaustivi:
✓ relazione generale;
✓ relazioni tecniche e relazioni specialistiche quali:
Studio di inserimento urbanistico (art.24, comma 2, lettera c), d.P.R. 207/2010) Relazione geotecnica (art.26, comma 1, d.P.R. 207/2010)
Relazione idrologica (art.26, comma 1, d.P.R. 207/2010) Relazione idraulica (art.26, comma 1, d.P.R. 207/2010)
Relazione sismica e sulle strutture (art.26, comma 1, d.P.R. 207/10)
Relazione geologica (art.19, comma 1, d.P.R. 207/10) Relazione paesaggistica (d.lgs. 42/2004)
Elaborati e relazioni per requisiti acustici (Legge 447/95-d.p.c.m. 512/97) (Esclusa per la categoria D.02)
✓ studio dettagliato di inserimento urbanistico;
✓ studio di impatto ambientale ove previsto dalle vigenti normative ovvero studio di fattibilità ambientale;
✓ calcoli delle strutture e degli impianti secondo quanto specificato all’articolo 28, comma 2, lettere h) ed i) del D.P.R. n. 207/2010;
✓ disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
✓ censimento e progetto di risoluzione delle interferenze;
✓ elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi;
✓ computo metrico estimativo;
✓ aggiornamento del documento contenente le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza;
✓ quadro economico con l’indicazione dei costi della sicurezza;
✓ elaborati grafici.
Il progetto esecutivo dovrà essere conforme a quanto disposto dall’art. 23 ed art. 216 di cui al D.Lgs. n° 50/2016 e ss.mm.ii, nonché all’art. 33 e successivi del D.P.R. n. 207/2010, e costituirà dunque l’ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e pertanto, definisce compiutamente ed in ogni particolare architettonico, strutturale ed impiantistico l’intervento da realizzare. Il progetto esecutivo dovrà essere redatto in conformità al progetto definitivo, e determinare in ogni dettaglio i lavori da realizzare e il relativo costo previsto, dovendo essere sviluppato a un livello di definizione
tale da consentire che ogni elemento sia identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. Il progetto è redatto nel pieno rispetto del progetto definitivo nonché delle prescrizioni impartite nei documenti autorizzativi o in sede di accertamento di conformità urbanistica, o di conferenza di servizi o di pronuncia di compatibilità ambientale, ove previste. Il progetto esecutivo, salva diversa motivata determinazione anche con riferimento alla loro articolazione, dovrà essere composto dai seguenti documenti minimi e non esaustivi:
✓ relazione generale;
✓ relazioni specialistiche;
✓ calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti;
✓ piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
✓ piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e quadro di incidenza della manodopera;
✓ computo metrico estimativo e quadro economico;
✓ cronoprogramma;
✓ elenco dei prezzi unitari e eventuali analisi;
✓ schema di contratto e capitolato speciale di appalto;
✓ elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, degli impianti e di ripristino e miglioramento ambientale.
Il progetto dovrà essere redatto in modo da assicurare il massimo rispetto e la piena compatibilità con le caratteristiche del contesto territoriale e ambientale. Per tutte le fasi di progettazione l’Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere la presentazione di ulteriori elaborati, qualora ritenuti necessari per una maggiore definizione tecnica e funzionale dell’opera in oggetto o per soddisfare ogni possibile richiesta e valutazione finalizzata all’ottenimento di eventuali autorizzazioni da parte degli enti competenti, anche in relazione ad eventuali modifiche o integrazioni che gli stessi dovessero richiedere al fine dell’emissione dei pareri di competenza.
9.5 Coordinamento delle sicurezza
Il Coordinamento della Sicurezza, sia in fase progettuale che in fase di esecuzione dei lavori, sarà svolto in stretta comunicazione con il Responsabile del Procedimento e comunque seguendo la normativa vigente al momento della esecuzione delle opere.
9.6 Direzione dei lavori e collaudo delle opere
La Direzione dei Lavori sarà svolta dall'affidatario in stretta comunicazione con il Responsabile del Procedimento e comunque seguendo la normativa vigente al momento della esecuzione delle opere. Il collaudo delle opere sarà a cura dell’Ente Appaltante; l’affidatario sarà tenuto, eventualmente, a supportare tali fasi del procedimento laddove si renda necessario il suo apporto per delucidazioni e necessità derivanti anche da fonti normative.
9.7 Requisiti tecnici e ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica
Gli interventi proposti dovranno privilegiare approcci di tipo naturalistico che favoriscano un inserimento ambientale dell'intervento, dovranno essere ricercate soluzioni che privilegino: il rallentamento dei deflussi verso valle, il ripristino e crescita della fascia di pertinenza fluviale, il trattenimento del materiale solido, il ripristino di configurazioni plano altimetrico originali.
Dovranno inoltre essere valutati interventi che possano favorire un utilizzo ecocompatibile delle aree contermini, con possibili azioni sinergiche con un utilizzo agricolo e/o zootecnico dell’area attraverso scenari di progettazione botanica per interventi di mitigazione degli impatti sulle infrastrutture lineari.
Sarà fondamentale, nell’ambito della realizzazione del progetto, un’analisi botanica e florovegetazionale finalizzata all’utilizzo di essenze vegetali che possano concorrere allo scenario di difesa del suolo.
Dovranno essere mitigati gli impatti da un punto di vista ecologico per giungere a un inserimento il più possibile compatibile con l’unità ambientale e di paesaggio di riferimento. Sarà inoltre necessario verificare soluzioni che favoriscano le dinamiche evolutive naturali e portino di
conseguenza, nel tempo, a sistemi stabili e duraturi in equilibrio con l’ambiente circostante
Dovranno essere studiate le intersezioni con la viabilità al fine di consentire che le stesse siano opportunità di attraversamento anche per la fauna locale andando a costituire reti ecologiche che possano rappresentare delle linee di permeabilità (corridoi lineari) con capacità tampone nei confronti delle pressioni antropiche presenti nel territorio.
9.8 Pareri, nulla osta, autorizzazioni, assensi, ecc
Si elencano a titolo indicativo e non esaustivo gli Enti interessati al rilascio dei pareri e delle autorizzazioni da ottenere durante le fasi di sviluppo del servizio:
✓ Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato dei Lavori Pubblici - Servizio Opere Idriche e idrogeologiche
✓ Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato dei Lavori Pubblici - Servizio Territoriale Opere Idriche Cagliari
✓ Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato Difesa Ambiente - Servizio SAVI
✓ Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato all' Urbanistica e Enti Locali - -Servizio Tutela Paesaggio
✓ Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna
✓ Ente Acque Sardegna
✓ Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale
✓ MINISTERO DELLA DIFESA – Direzione Bonifiche da ordigni e residuati bellici
✓ ENTR PARCO NATURALE REGIONALE MOLENTARGIUS SALINE
✓ ANAS
✓ Città Metropolitana di Cagliari
✓ Amministrazioni Comunali interessate
✓ ENTE Gestore GAS
✓ FERROVIE RFI - FFSS
✓ Telecomunicazioni (SIRTI etc…)
✓ ABBANOA
✓ ENEL/TERNA
Art. 10 MODALITÀ E TEMPI DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Al fine di dare un'indicazione dei tempi necessari per portare a compimento la parte progettuale ed esecutiva dei lavori si riporta di seguito il cronoprogramma delle fasi attuative.
Fase di progettazione e aggiudicazione appalto:
STUDIO DI FATTIBILITÀ (A BASE DI GARA PER RIBASSO PERCENTUALE SUL TEMPO)
rilievi e indagini: 45 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto
redazione dello studio di fattibilità, comprensivo di quello di assetto idrogeologico ex art. 8
c. 2 delle NTA del PAI esteso all'intera asta: 120 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto
FASE DI PROGETTAZIONE (A BASE DI GARA PER RIBASSO PERCENTUALE SUL TEMPO)
redazione progetto di fattibilità tecnica ed economica (progetto preliminare) e studio di assetto idrogeologico ex art. 24 e 25 delle NTA del PAI: 90 giorni dalla comunicazione di avvenuta approvazione dello studio di fattibilità
consegna progetto definitivo: 90 giorni dalla comunicazione di avvenuta approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica
consegna progetto esecutivo: 60 giorni dalla comunicazione di avvenuta approvazione del progetto definitivo
FASE DI APPALTO
✓ aggiudicazione appalto: 120 giorni dalla data di indizione gara d’appalto;
✓ stipula contratto con la ditta aggiudicataria: 60 giorni dall’aggiudicazione;
✓ consegna lavori: entro 45 giorni dalla stipula del contratto.
Fase di esecuzione lavori:
✓ esecuzione dei lavori: 365 giorni dalla consegna dei lavori;
✓ collaudo delle opere: entro i successivi 180 giorni dall’ultimazione dei lavori.
I termini relativi alle “Attività propedeutiche” ed alla “Fase di progettazione” sono soggetti a riduzione secondo quanto indicato nell’allegato “A” - CRITERI DI AGGIUDICAZIONE” al presente Capitolato Prestazionale.
Art. 11 CORRISPETTIVO DELL’APPALTO
Il finanziamento è pari a € 4.400.000; le somme ad oggi disponibili saranno destinate alla realizzazione di un lotto funzionale di quelle opere che, all'interno degli studi preliminari, verranno valutate urgenti e indifferibili rispetto alle criticità riscontrate.
La stima dei costi concorrenti alla realizzazione delle opere che verranno valutate prioritarie andrà valutata secondo le normative vigenti e il prezzario della Regione Autonoma della Sardegna approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 19/39 del 17/04/2018, ovvero nei successivi anni in corso con i nuovi prezzari regionali aggiornati ed approvati. In ogni caso, i limiti finanziari sono riportati presuntivamente nel quadro economico che segue.
Città Metropolitana di Cagliari | ||||
Lavori di: "Manutenzione, risanamento e regimazione del Rio Is Cungiaus” - CUP J73G17000360001 | ||||
QUADRO ECONOMICO | ||||
A | Lavoro a base d' appalto | |||
.1 | Lavori a base d' appalto | € 3.000.000,00 | ||
.2 | Compenso a corpo per la sicurezza | € 60.000,00 | ||
Totale A importo Di appalto | € 3.060.000,00 | |||
B | Somme a disposizione dell'amministrazione | |||
Spese tecniche di: | ||||
.1 | Attività di supporto al RUP | € 19.800,00 | ||
.2 | Spese tecniche: Progettazione, Coord. Sicurezza in progettazione ed esecuzione, Direzione dei Lavori, Studio di assetto idrogeologico dell'area - compresa verifica attraversamenti ex Direttiva, Studio di compatibilità delle opere, Studi e Relazioni geologiche (compresa assistenza indagini geognostiche), rilievi topografici, studi ambientali, verifica preventiva dell'interessa archeologico | € 276.070,00 | ||
.3 | INARCASSA- EPAP e oneri previdenziali su .1 e .2 | € 11.834,80 | ||
.4 | Spese per indagini geognostiche | € 4.000,00 | ||
.5 | Spese per commissioni giudicatrici e collaudi | € 15.446,26 | ||
.6 | Bonifica ordigni bellici | € 10.000,00 | ||
.7 | Accantonamento accordo bonario (art. 205 del D.Lgs. 50/2016) | € 91.800,00 | ||
.8 | Incentivi di cui all’articolo 113 del DLGS 50/2016 | € 61.200,00 | ||
.9 | Contributo Autorità di Vigilanza e spese di pubblicazione | € 13.000,00 | ||
.10 | Caratterizzazione dei terreni, ulteriori indagini geologiche ed archeologiche conseguenti agli studi preliminari, spese e diritti per ottenimento provvedimenti autorizzativi o nulla osta, imprevisti | € 89.475,71 | ||
€ 592.626,77 | ||||
IVA | ||||
.11 | IVA 22 % su : A | € 673.200,00 | ||
.12 | IVA 22 % su : .1, .2, .3. .4, .5,.6 | € 74.173,23 | ||
€ 747.373,23 | ||||
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE B | € 1.340.000,00 | |||
TOTALE PROGETTO A + B | € 4.400.000,00 | |||
Sulla base dell’importo presunto dei lavori è stato stimato l’ammontare del corrispettivo per lo svolgimento dei servizi di ingegneria e architettura richiesti. Ai fini della determinazione del corrispettivo è da considerarsi la seguente qualificazione e importo dei lavori:
ID Opere | Classe e categoria | Grado di complessità | Descrizione | Importo Euro |
Idraulica D.02 | VII | 0,45 | Bonifiche ed irrigazioni a deflusso naturale, sistemazione di corsi d'acqua e di bacini montani | € 2.448.000,00 |
Strutture S.03 | If | 0,95 | Strutture o parti di strutture in cemento armato - Verifiche strutturali relative - Ponteggi, centinature e strutture provvisionali di durata superiore a due anni | € 196.364,67 |
Infrastrutture per la mobilità V.02 | VIa | 0,45 | Strade, linee tramviarie, ferrovie, strade ferrate, di tipo ordinario, escluse le opere d'arte da compensarsi a parte - Piste ciclabili | € 415.635,33 |
Totale | € 3.060.000,00 |
Dove:
✓ per ID opere si intende l’identificazione con codice alfanumerico di cui alla tavola Z-1 allegata al D.M. 17/06/2016; per categoria, ai fini dell’individuazione dei lavori per i quali sono stati svolti i servizi valutabili che concorrono ai requisiti dei progettisti, si intende la parte alfabetica del codice alfanumerico ID Opere;
✓ per Classe e categoria si intende la classe e categoria (o la sola classe in assenza di categorie) di cui all’art. 14 della Legge 143/1949 riportate come corrispondenza nel prospetto di cui al successivo comma 4;
✓ per grado di complessità si intende il coefficiente G riportato nella stessa tavola Z-1 in corrispondenza del relativo ID opere.
FASI PRESTAZIONALI DEI SERVIZI DI INGEGNERIA (soggetta a ribasso d’asta) | IMPORTO (€) oltre IVA e Cassa previdenziale |
STUDIO DI FATTIBILITA’ | € 27.266,68 |
PROGETTO DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA (PROGETTAZIONE PRELIMINARE) | € 45.429,14 |
PROGETTAZIONE DEFINITIVA | € 86.655,31 |
PROGETTAZIONE ESECUTIVA | € 37.740,70 |
COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE | € 24.932,73 |
DIREZIONE DEI LAVORI | € 54.045,45 |
AMMONTARE DEL CORRISPETTIVO PER SERVIZI DI IN INGEGNERIA | € 276.070,00 |
I corrispettivi per le prestazioni e/o servizi sono stati determinati in base al D.M. 17/06/2016 e sono riepilogati nella seguente tabella:
Nell’allegato “B” al presente Capitolato prestazionale è riportato lo schema di parcella relativo alle suesposte prestazioni richieste.
Si sottolinea che i rilievi e indagini, gli studi specialistici e le attività volte all’ottenimento dei pareri, nulla osta, approvazioni verso i vari enti coinvolti, oltre che le assistenze alle indagini specialistiche ed alle successive attività di collaudo, nonché tutte le attività specificate nel presente capitolato si intendono interamente assorbite all’interno delle fasi prestazionali dei servizi di ingegneria sopra riportate.
L’importo dei corrispettivi da appaltare, per i servizi di ingegneria a base d’asta, ammonta complessivamente a: € 276.070,00 (diconsi euro duecentosettantaseimilazerosettannta/00), oltre IVA e Cassa previdenziale.
Art. 12 EVENTUALI PRESTAZIONI IN AUMENTO O IN DIMINUZIONE NEL PERIODO DI EFFICACIA DEL CONTRATTO E DETERMINAZIONE DEI CORRISPETTIVI
Le eventuali prestazioni e/o servizi in variante, sono ammesse ai sensi dell’art. 106 del Codice.
I corrispettivi saranno determinati ai sensi del presente Capitolato prestazionale, nel rispetto di quanto previsto dal D.M. 17/06/2016, e ridotti nella misura pari al ribasso contrattuale che verrà offerto dall’aggiudicatario.
Nei casi previsti dal presente articolo devono essere aggiornati i termini di esecuzione dell'incarico previsti dall’art. 10.
Art. 13 OBBLIGHI A CARICO DELL’AFFIDATARIO
L’Affidatario, nell’espletamento di tutte le operazioni affidate è tenuto al rispetto della documentazione di gara, degli obblighi assunti con l’offerta, del contratto e di tutte le disposizioni
legislative, amministrative e regolamentari vigenti applicabili in costanza di contratto.
Le prestazioni oggetto del contratto, essendo prevalentemente un servizio intellettuale, rientrano nelle fattispecie previste dall’art. 26, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 81/08, per cui per esse non è prevista la definizione del DUVRI a carico del Committente.
Tuttavia, prima della stipula del contratto, l’Affidatario dovrà, se necessario in base alle attività previste nell'offerta, presentare un DVR - Documento di Valutazione dei Rischi – in cui sia riportata un’attenta valutazione dei rischi che possono causare danni alla salute o minacciare la sicurezza dei lavoratori in relazione ai rischi specifici delle attività in convenzione, con costi di redazione e attuazione a suo carico.
L’Affidatario dovrà garantire la propria disponibilità, nella figura di almeno uno dei Responsabili individuati, per almeno un incontro a settimana per tutto il periodo contrattuale, presso la sede indicata dalla Committenza per svolgere attività di confronto, verifica e lavoro congiunto. Dovrà inoltre garantire la propria disponibilità a prendere parte agli incontri di partecipazione fra le Amministrazioni coinvolte e presentare gli elaborati prodotti e le idee sviluppate durante l’attività.
Sarà la Committenza a convocare l’Affidatario, concordando preventivamente la data d’incontro.
L'Affidatario inoltre si obbliga, ai fini dell'espletamento dell'incarico relativo presente affidamento, a richiedere informazioni presso le competenti amministrazioni il cui territorio ricade all'interno del bacino idrografico in studio, fare propri tutti gli studi adottati e vigenti, i progetti approvati o in fase di approvazione e di quant'altro possa costituire una condizione di partenza o al contorno per lo svolgimento dell'incarico. Tale obbligo è finalizzato al coordinamento fra il presente studio, esteso a tutto il bacino idrografico del fiume, rispetto a quelli di dettaglio finanziati e prodotti dalle singole amministrazioni i cui territori ricadono nel bacino idrografico, il tutto al fine di ottimizzare i tempi di espletamento dell'incarico, i costi ed i risultati.
Qualora nel corso dell’esecuzione del contratto occorra un aumento od una diminuzione del servizio, ai sensi e per gli effetti dell'art. 106 comma 12 D.Lgs. n° 50/2016, l'Affidatario è obbligato ad assoggettarvisi, alle stesse condizioni, fino a concorrenza del quinto del prezzo di appalto. Al di
là di questo limite egli ha diritto alla risoluzione del contratto.
L'Affidatario è obbligato ad eseguire il servizio con diligenza e buona fede, impegnandosi a dare tempestiva comunicazione alla stazione appaltante circa le eventuali variazioni che dovessero rendersi necessarie ai fini dell’esatto e migliore adempimento della prestazione, sollecitamente e comunque in tempo congruo da consentire al committente di adottare tutti i provvedimenti di propria competenza.
L’Affidatario è inoltre tenuto al rispetto degli obblighi ed alla scrupolosa osservanza dei contenuti del presente capitolato e delle vigenti normative.
Durante l’esecuzione del servizio oggetto del presente appalto, il Committente avrà la facoltà, in qualsiasi momento lo ritenga opportuno, di eseguire tutti i controlli, le misure, gli accertamenti, le perizie e le verifiche che riterrà, a suo insindacabile giudizio, necessarie per riconoscere la regolare esecuzione dei servizi appaltati. L'Affidatario si obbliga a prestare la massima collaborazione in caso di verifica.
Per le prestazioni di carattere progettuale, l'Affidatario si impegna a introdurre tutte le modifiche ritenute necessarie dalle competenti autorità alla quale il progetto sarà sottoposto per l’ottenimento dei pareri e/o autorizzazioni previsti dalle normative vigenti, fino alla definitiva conclusione della fase progettuale e alla validazione della stessa, senza che ciò dia diritto a speciali o maggiori compensi.
Gli elaborati progettuali (compresi i risultati delle indagini) saranno forniti in n. 5 (cinque) copie cartacee firmate in originale, oltre ad una copia su supporto elettronico in formato PDF (documenti relazionali) ed in formato DWF (elaborati grafici) stampabile ma non modificabile di tutta la documentazione prodotta (relazioni, schemi grafici, tavole ecc…), con apposta firma digitale dei professionisti, in tutto conforme al formato cartaceo dotato di timbri e firme. Tutta la documentazione progettuale dovrà essere inoltre consegnata su supporto elettronico, anche in formato editabile: gli elaborati testuali dovranno essere consegnati in formato editabile RTF o compatibile; gli elaborati grafici dovranno essere consegnati in formato editabile DWG, DXF, SHP o compatibili.
In caso di errori od omissioni nella redazione del progetto, il Committente può richiedere all'Affidatario di progettare nuovamente i lavori, senza ulteriori costi ed oneri, a scomputo parziale o totale degli indennizzi garantiti dalla polizza assicurativa.
Per quanto riguarda le indagini specialistiche svolte da terze ditte (geognostiche, di caratterizzazione etc.), l’affidatario dovrà supportare le medesime senza ulteriori oneri aggiuntivi.
Art. 14 IMPEGNI A CARICO DEL COMMITTENTE
La Committenza nomina un RUP che assumerà il compito di gestione del contratto ed in particolare garantirà:
✓ di farsi carico di tutti gli impegni previsti in capo a esso nella documentazione di gara e nel contratto
✓ di fornire all’Affidatario indicazioni e indirizzi in tempi compatibili con le previsioni contrattuali
✓ di fornire all’Affidatario tutta la documentazione ritenuta utile in sua disponibilità
✓ di farsi parte attiva, per quanto di propria spettanza e competenza, per il coinvolgimento dell’Affidatario presso i vari gruppi di lavoro costituiti con i soggetti portatori dei vari interessi attinenti alle prestazioni affidate.
Art. 15 PENALI
I termini di esecuzione dei diversi livelli di progettazione decorrono a partire dalla formale comunicazione di avvio delle singole fasi da parte del Responsabile del Procedimento (RUP).
I termini indicati per la consegna degli elaborati progettuali, ridotti del ribasso offerto, sono da intendersi tassativi e indifferibili. Qualora la presentazione degli elaborati progettuali venisse ritardata oltre il termine indicato nel presente articolo, salvo proroghe che potranno essere concesse
dall’Amministrazione per giustificati motivi, verrà applicata una penale del 1 (uno) per mille dell’ammontare netto contrattuale di ciascuna fase progettuale per ogni giorno di ritardo che sarà trattenuta dalle spettanze del professionista fino ad un massimo del 10 (dieci) per cento del corrispettivo.
Poiché il progetto verrà sottoposto a tutti i pareri degli Enti Xxxxx, l’affidatario dovrà avviare i contatti preliminari con tali Enti in tempi strettissimi, al fine di recepire le loro eventuali indicazioni nella revisione del progetto, fermo restando che la richiesta di parere avverrà dopo la consegna di una prima versione dello stesso progetto.
Le scadenze temporali indicate non tengono conto di eventuali ritardi relativi a prestazioni che non rientrino nell’oggetto del servizio o nella competenza dell'Affidatario (quali, a titolo di esempio, recepimento del catasto e dei preventivi per la sistemazione dei sottoservizi interferenti, acquisizione di pareri ufficiali di Organi preposti, Conferenze di servizi, attività professionali fornite dal Committente attraverso tecnici direttamente incaricati, verifiche e validazioni progettuali o altro) o a questo ultimo non imputabili.
Qualora l’aggiudicatario non ottemperasse nell’espletamento dell’incarico alle prescrizioni contenute nei documenti contrattuali e alle indicazioni che gli verranno fornite dal Responsabile del Procedimento, questo ultimo procederà con nota scritta ad impartire le disposizioni e gli ordini necessari per l’osservanza delle condizioni disattese.
E’ facoltà dell’affidatario incaricato, ai sensi dell’art. 107 del Codice, chiedere sospensioni della prestazione qualora circostanze particolari impediscano la regolare esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto; in tal caso il Committente dispone la sospensione della prestazione compilando apposito verbale sottoscritto dall'affidatario. Al cessare delle ragioni che hanno imposto la sospensione è redatto analogo verbale di ripresa che dovrà riportare il nuovo termine di esecuzione del contratto. In relazione a particolari difficoltà o ritardi che dovessero emergere durante lo svolgimento dell’incarico, il Committente ha facoltà di concedere motivate proroghe, al fine di garantire la qualità e il buon esito dell’incarico stesso.
Nel caso di prestazioni aggiuntive o variazioni, dovranno essere aggiornati i termini di esecuzione
del servizio.
Nel caso di inadempienze e/o di inefficienza dei servizi svolti o di mancato rispetto dei termini, la Città Metropolitana di Cagliari intimerà all'Affidatario di adempiere a quanto necessario per il rispetto delle norme contrattuali entro il termine perentorio di dieci giorni naturali. Nel caso in cui il soggetto aggiudicatario non dovesse provvedere, sarà facoltà di questa Amministrazione avviare la procedura di risoluzione del contratto.
Il mancato rispetto delle caratteristiche tecnico/qualitative dei prodotti determinerà l'applicazione di una penale, commisurata in base alla gravità nel rispetto dei valori minimi e massimi previsti dal Codice.
L’applicazione della penale avverrà previo contraddittorio con l'Affidatario, al quale l’Amministrazione dovrà contestare gli addebiti e concedere 10 giorni per le eventuali repliche.
In caso di grave difformità dei prodotti forniti rispetto a quanto richiesto, l’Amministrazione procederà, previo contraddittorio con l'Affidatario, alla risoluzione del contatto.
Art. 16 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E RECESSO
Il contratto si risolverà di diritto per grave inadempimento dell’Affidatario e specificatamente:
✔ nel caso in cui le obbligazioni dell’Affidatario non siano adempiute esattamente, non siano eseguite secondo le modalità stabilite nell’offerta, nel capitolato e nel contratto (art. 1456 CC.)
✔ nel caso in cui l’Affidatario, entro un congruo termine assegnatogli dalla stazione appaltante mediante diffida ad adempiere, non provveda a porre rimedio alle negligenze e/o inadempienze contrattuali che compromettano gravemente la corretta esecuzione del contratto di appalto nei termini prescritti (art. 1454 CC.)
✔ nel caso in cui l’Affidatario ceda il contratto o lo dia in subappalto
✔ mancato rispetto del codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. 16
aprile 2013 n. 62".
Nei suddetti casi la risoluzione si verifica di diritto quando la Città Metropolitana di Cagliari dichiara all’Affidatario, a mezzo di comunicazione PEC, che intende valersi della clausola risolutiva espressa, salvo il risarcimento di maggiori danni.
In caso di risoluzione del contratto per colpa dell’Affidatario, questi è obbligato all’immediata sospensione del servizio e al risarcimento del danno, e la stazione appaltante è liberata da ogni obbligo sulla prestazione già effettuata.
Inoltre, la Città Metropolitana di Cagliari potrà differire il pagamento di quanto dovuto a conguaglio delle spese sostenute, al fine di quantificare l’ammontare del danno che l’aggiudicatario abbia eventualmente provocato e debba risarcire, nonché di operare la compensazione tra le due somme.
Nessuna parte potrà essere considerata inadempiente o colpevole di violazione degli obblighi contrattuali quando la mancata ottemperanza a tali obblighi sia dovuta a casi di forza maggiore (calamità naturali o eventi imprevedibili e inevitabili) verificatisi dopo la data di stipula del contratto. In tali casi all’Affidatario non saranno applicabili ritenute sui compensi dovuti, penalità o risoluzione per inadempimento.
Per quanto non espressamente regolato nel presente capitolato, le parti fanno riferimento alla disciplina della risoluzione del contratto di cui agli articoli 1453 e seguenti del Codice Civile.
L’amministrazione si riserva la facoltà di recedere dal contratto, in qualunque tempo e fino al termine della prestazione, per giusta causa o per sopraggiunti motivi di interesse pubblico.
La facoltà di recesso verrà esercitata con l’invio, tramite PEC, di apposita comunicazione scritta che dovrà pervenire alla controparte almeno 30 giorni prima dalla data di recesso.
In tal caso l’amministrazione si obbliga a pagare all’Affidatario un’indennità di ammontare corrispondente alla somma dovuta per le prestazioni già eseguite al momento in cui viene comunicato l’atto di recesso, così come attestato dal verbale di verifica delle prestazioni svolte, redatto dall’amministrazione.
Art. 17 ADEMPIMENTO AGLI OBBLIGHI DI CUI ALLA LEGGE N° 136/2010
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 8, L. 136/2010:
✔ l’Affidatario è tenuto ad assolvere a tutti gli obblighi previsti dall’art. 3 della L. 136/10 al fine di assicurare la tracciabilità dei movimenti finanziari relativi al presente appalto.
✔ qualora l’Affidatario non assolva agli obblighi previsti dall’art. 3 della L. 136/10 per la tracciabilità dei flussi finanziari relativi all’appalto, il contratto si risolve di diritto ai sensi del comma 8 del medesimo art. 3
✔ l’Affidatario, che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui al presente articolo procede all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone contestualmente la stazione appaltante e la prefettura‐ ufficio territoriale del Governo territorialmente competente.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 9, della L. 136/10, la stazione appaltante verifica che nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese a qualsiasi titolo interessate ai lavori, ai servizi e alle forniture di cui al comma 1 dell’art. 3 cit. sia inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla citata legge.
Al fine di assicurare il rispetto delle norme suindicate, alla fattura dovrà essere allegata la dichiarazione relativa al conto corrente dedicato.
Art. 18 RESPONSABILITÀ
L’Affidatario è l’unico responsabile di tutti i danni cagionati alla Città Metropolitana e a terzi, in ragione dell’esecuzione della prestazione e delle attività connesse, sia a causa della condotta dei propri lavoratori dipendenti sia a causa dei mezzi utilizzati.
È, inoltre, diretto ed unico responsabile di ogni conseguenza negativa, sia civile che penale,
derivante dall’inosservanza o dalla imperfetta osservanza delle norme vigenti ed, in particolare, dei danni arrecati a persone o cose derivanti da imprudenza, imperizia o negligenza nell’esecuzione degli interventi.
L’Affidatario, all’uopo, dichiara espressamente fin da ora di sollevare la Città Metropolitana da ogni responsabilità al riguardo.
Art. 19 INFORMAZIONI, RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DEI DATI
Fatto salvo quanto necessario ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui al presente capitolato, i dati, le notizie e tutto ciò di cui il soggetto incaricato verrà a conoscenza in relazione al servizio non dovrà essere divulgato in alcun modo intendendosi sottoposto a segreto professionale, nonché al Regolamento GDPR e al Decreto n. 101/2018 del 10/08/2018 e ss.mm.ii.
L'utilizzo delle informazioni si intende limitato alle attività strettamente necessarie ai fini del presente capitolato.
I dati forniti dall'aggiudicatario in occasione della partecipazione alla presente gara, saranno conservati presso la sede dell'Amministrazione per finalità di gestione della gara e saranno trattenuti per l'eventuale instaurazione del rapporto contrattuale.
Art. 20 CONSEGNA E TITOLARITÀ DELLE RISULTANZE DEL SERVIZIO
I diritti di proprietà e/o di utilizzazione e sfruttamento di quanto prodotto, seppure come accessorio, per l’esecuzione del contratto dell’appalto in oggetto, in ogni formato realizzati dall’Affidatario nell’ambito o in occasione dell’esecuzione dell’appalto, rimangono di titolarità esclusiva della Città Metropolitana di Cagliari che può quindi disporne senza alcuna restrizione la pubblicazione, la diffusione, l’utilizzo, la vendita, la duplicazione e la cessione anche parziale.
Detti diritti, ai sensi della L. 22/04/1941 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni (“Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”), devono intendersi
ceduti, acquisiti e/o licenziati in modo perpetuo, illimitato e irrevocabile.
Il Committente, a suo insindacabile giudizio, potrà dare o meno esecuzione alle risultanze progettuali, come anche introdurvi, nel modo e con i mezzi che riterrà più opportuni, tutte quelle varianti ed aggiunte che saranno riconosciute necessarie, senza che dall'Affidatario possa essere sollevata eccezione di sorta, purché tali modifiche non vengano in alcun modo attribuite all'Affidatario medesimo.
Art. 21 SUBAPPALTO
Non è ammesso il subappalto, fatta eccezione per le attività di cui all’art. 31, comma 8, del D.Lgs 50/2016. In tal caso si applicano le disposizioni di cui all’art. 105 del D.Lgs 50/2016.
Art. 22 MODALITA’ DI PAGAMENTO
La Stazione Appaltante provvede al pagamento del corrispettivo contrattuale:
- per le varie fasi progettuali entro 30 (trenta) giorni dalla presentazione dei documenti fiscali e previa formale approvazione delle relative fasi del progetto (Studio di fattibilità, Progetto di fattibilità tecnica ed economica, Progetto definitivo, Progetto Esecutivo), comprensive di tutte le elaborazioni ivi previste dall’art. 23 del Codice e dagli artt. 14÷43 del D.Lgs. n° 207/2010
- per l’esecuzione delle pratiche espropriative: il 50% entro 30 (trenta) giorni dalla presentazione dei frazionamenti ed il restante entro 30 (trenta) giorni dall’ultimazione delle procedure di volturazione
- Per il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori e la Direzione dei Lavori, entro 30 (trenta) giorni dalla presentazione dei documenti fiscali a seguito di formale approvazione dei progressivi Stati di Avanzamento dei Lavori.
Art. 23 POLIZZA DI RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE
L’affidatario deve presentare, contestualmente alla firma del contratto, una polizza di responsabilità civile professionale, rilasciata da compagnia di assicurazioni autorizzata all’esercizio del ramo “responsabilità civile generale” nel territorio dell’Unione Europea. La polizza dovrà avere un massimale pari ad € 1.000.000,00 e garantire l’attività oggetto del presente appalto. La polizza deve avere durata fino alla data di rilascio del certificato di collaudo dei lavori.
Art. 24 DOMICILIO DELL’AFFIDATARIO E FORO COMPETENTE
Per tutti gli effetti del contratto l'Affidatario elegge domicilio nel Comune di Cagliari.
Per qualsiasi controversia legale che possa sorgere in dipendenza del presente contratto, il foro competente è quello di Cagliari.
Art. 25 SPESE A CARICO DELL’AFFIDATARIO
Qualsiasi spesa inerente il contratto o consequenziale a esso è a carico dell'Affidatario.