INDICE
Comune di Castelnovo di Sotto
Provincia di Reggio nell’Emilia
REGOLAMENTO COMUNALE del “MUSEO DELLA MASCHERA DEL CARNEVALE “
- CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA -
INDICE
Art. 1 - | Denominazione e sede | Pag. | 3 |
Art. 2 - | Finalità e funzini | “ | 3 |
Art. 3 - | Principi di gestione | “ | 4 |
Art. 4 - | Funzioni, orgnaizzazione e risorse umane | “ | 5 |
Art. 5 - | Direttore del Museo | “ | 6 |
Art. 6 - | Conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale: il Curatore | “ | 7 |
Art. 7 - | Servizi educativi e didattici | “ | 8 |
Art. 8 - | Sorveglianza, custodia e accoglienza | “ | 8 |
Art. 9 - | Comitato Tecnico Scientifico | “ | 9 |
Art. 10 - | Programmazione e risorse finan ziarie | “ | 10 |
Art. 11 - | Patrimonio e collezioni del Museo | “ | 10 |
Art. 12 - | Servizi al Pubblico | “ | 11 |
Art. 13 - | Carta dei Servizi | “ | 12 |
Art. 14 - | Norme finali | “ | 12 |
NOTE | “ | 13 |
Art.1 - DENOMINAZIONE E SEDE
1) Il presente Regolamento disciplina l’organizzazione e il funzionamento del Museo della Maschera del Carnevale – Centro di documentazione e ricerca del Comune di Castelnovo di Sotto (RE).
2) Il Museo è proprietà del Comune di Castelnovo di Sotto e ha sede nel Palazzo Comunale, in Xxxxxx XX Xxxxxxxx, 0.
Art.2 - FINALITÀ E FUNZIONI
1) Il Museo è un’ istituzione permanente senza fini di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico, che ha come obiettivi principali quelli di custodire, conservare ed esporre il proprio patrimonio storico - artistico, promuovendone lo studio e la conoscenza, e di valorizzare la cultura e le testimonianze storiche del Carnevale di Castelnovo di Sotto.
2) Il Museo, nello svolgimento dei propri compiti, assicura la conservazione, l’ordinamento, l’esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica del suo patrimonio, costituito da maschere, antichi stampi in metallo, modelli originali in gesso, strumenti e documenti, riconducibili alla fabbrica artigianale di maschere fondata a Castelnovo di Sotto da Xxxxxxxx Xxxxxxxx nel 1810 e rimasta attiva fino al 1933, attraverso diverse e specifiche attività.
3) In particole il Museo si prefigge:
a) di incrementare il suo patrimonio attraverso acquisti, depositi, lasciti, donazioni di beni coerenti alle raccolte e alla propria missione;
b) di garantire l’inalienabilità delle collezioni, salvo casi eccezionali che motivino l’alienazione e/o la cessione dei beni, nel pieno rispetto delle norme di tutela vigenti;
c) di preservare l’integrità di tutti i beni in consegna e comunque posti sotto la sua responsabilità, assicurandone la conservazione, la manutenzione e il restauro;
d) di tutelare la tradizione del Carnevale castelnovese e l’eredità storica della produzione artistica dei Guatteri, che rendono il Museo unico nel suo genere;
e) la promozione e la valorizzazione del Museo attraverso varie forme di coinvolgimento della comunità locale, nazionale e internazionale, delle sue collezioni e della cultura del Carnevale in generale, e, nello specifico, del Carnevale di Castelnovo di Sotto che ruota intorno alla creazione di carri mascherati, mascherate e maschere e che trova nel patrimonio del Museo uno degli elementi fondanti del suo passato;
f) di curare in via permanente l’inventariazione e la catalogazione dei beni, nonché la loro documentazione fotografica, secondo i criteri individuati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e adottati dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx;
g) di sviluppare, a partire dalle collezioni, lo studio, la ricerca, la documentazione e l’informazione;
h) di assicurare la fruizione dei beni posseduti attraverso l’esposizione permanente, prevedendo inoltre la rotazione delle opere in deposito e la loro consultazione;
i) di organizzare mostre temporanee, incontri, seminari, convegni, corsi di
aggiornamento;
j) di partecipare a iniziative promosse da altri soggetti pubblici e privati con il prestito delle opere;
k) di svolgere attività educative e didattiche, instaurando una continuativa collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio, per lo sviluppo di progetti congiunti finalizzati alla conoscenza e alla diffusione della cultura della maschera e del Carnevale, nello specifico di quello locale;
l) di curare la produzione di pubblicazioni scientifiche e divulgative;
m) di aprire al pubblico la biblioteca specializzata, l’archivio, la fototeca e la mediateca;
n) la stipula di accordi con interlocutori locali che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali, al fine di ampliare la conoscenza, la valorizzazione e la promozione del patrimonio museale e della tradizione del Carnevale;
o) il confronto e la collaborazione con altri organismi analoghi a livello locale, nazionale e internazionale, istituendo e favorendo rapporti di collaborazione con soggetti pubblici e privati per l’ideazione e la realizzazione di progetti di studio, ricerca e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, con particolare riguardo ai rapporti con lo Stato rappresentato dalle Sovrintendenze localmente competenti, con la Regione Xxxxxx Xxxxxxx nella sua articolazione operativa dell’Istituto per i Beni Culturali, con la Provincia di Reggio Emilia, con i Comuni e con le Università;
p) la promozione di una proficua collaborazione con altri musei e Istituzioni attraverso lo scambio di opere e di competenze;
q) l’adesione, nelle modalità previste dalla normativa e qualora l’ Organo di Governo lo ritenesse opportuno, a formule di gestione associata con altri musei, in aggregazione territoriale o tematica;
r) la stipula di accordi con le associazioni di volontariato, ai fini della salvaguardia, dell’ampliamento della promozione e fruizione del patrimonio culturale.
4) Il Museo ha autonomia scientifica e di progettazione culturale, nel rispetto delle norme che ne regolano l’attività; uniforma la sua attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, con una particolare attenzione per la qualità dei servizi al pubblico; a tal fine, assicura il pieno rispetto degli standard di qualità stabiliti dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx e dettagliati dall’Ente all’interno della Carta dei Servizi.
Art.3 - PRINCIPI DI GESTIONE
1. Il Museo, che non ha personalità giuridica propria, costituisce un’articolazione della struttura organizzativa vigente del Comune di Castelnovo di Sotto.
2. Il Museo può essere gestito con il personale del Comune oppure avvalendosi di soggetti esterni, pubblici o privati, comprese le associazioni di volontariato e singoli volontari, tramite apposite convenzioni e/o contratti di servizio, ai sensi delle vigenti disposizioni nazionali (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e regionali in materia; in ogni caso viene assicurato un adeguato controllo in merito agli standard di qualità prescritti dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx e recepiti dall’Ente.
3. La gestione del Museo, attuata in conformità ai programmi e agli indirizzi stabiliti dagli organi di Governo, rientra nell’ambito del Settore Servizi alla Persona; le competenze gestionali spettano, in linea generale, al Responsabile di tale unità
organizzativa, in conformità al vigente Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, fatti salvi i compiti specificatamente affidati al Direttore del Museo dal presente Regolamento o da altri atti di natura organizzativa.
4. Organi di Governo del Museo sono il Sindaco, il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale i quali, avvalendosi delle funzioni consultive del Direttore e del Comitato Tecnico Scientifico, stabiliscono i programmi e gli indirizzi per la gestione del Museo, assegnando agli organi gestionali gli obiettivi da raggiungere e adeguate risorse umane, strumentali e finanziare, nell’ambito degli ordinari documenti di programmazione comunale.
Art.4 – FUNZIONI, ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
1. L’organizzazione della struttura prevede che siano assicurati in modo adeguato e con continuità le seguenti funzioni fondamentali:
a) direzione;
b) conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale;
c) servizi educativi e didattici;
d) sorveglianza, custodia e accoglienza;
e) funzioni amministrative;
f) funzioni tecniche.
2. Al Museo è garantita una dotazione di personale con competenze e in quantità adeguate, fermo restando quanto stabilito al precedente art.3, comma 2.
3. I profili professionali, i requisiti di accesso e le modalità di selezione del personale interno sono stabiliti dal Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, in conformità alle norme di legge, agli standard museali, alla Carta Nazionale delle Professioni Museali e ai profili specifici prescritti dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx; tali standard devono essere garantiti anche in caso di affidamento dei servizi all’esterno.
5. Tranne che per il ruolo di Direttore, le altre funzioni fondamentali qui individuate potranno essere accorpate in capo a una stessa figura professionale operante all’interno del Museo, garantendo tuttavia la massima coerenza tra funzione assegnata e competenza professionale. Per l’espletamento delle predette funzioni si può inoltre prevedere l’eventualità di forme di condivisione di figure professionali con altri musei in gestione associata.
6. Per svolgere compiutamente le sue funzioni, il Museo può avvalersi anche di giovani del Servizio Civile Volontario Nazionale e/o di stagisti e tirocinanti provenienti da Facoltà universitarie il cui indirizzo di studi sia coerente con la missione e la natura del Museo. In tali casi l’apporto alle attività del Museo non può costituire un surrogato delle necessarie prestazioni professionali qualificate, bensì rappresenta un significativo momento formativo offerto ai giovani al fine di fornire loro un’occasione di esperienza diretta nel settore dei musei.
7. Per il miglior svolgimento dei propri compiti e per garantire un adeguato funzionamento del Museo, il personale è tenuto a un costante aggiornamento della propria preparazione; il Comune provvede alle esigenze di formazione e aggiornamento professionale, favorendo la partecipazione alle iniziative di qualificazione e specializzazione.
Art.5 – DIRETTORE DEL MUSEO
1. Le funzioni di direzione, di cui al precedente articolo, comma 1, lettera a) sono svolte da una figura professionale nominata dal Sindaco secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, che conosca i contenuti tematici inerenti la tipologia del Museo e sia in possesso degli strumenti fondamentali di carattere tecnico, gestionale e amministrativo necessari alla sua direzione.
2. Il Direttore può essere individuato all’interno del Comune, tra i dipendenti della struttura comunale, oppure all’esterno, tramite specifico incarico a termine o mediante convenzione con altro soggetto pubblico o privato; in alternativa sarà, eventualmente, possibile affidare la gestione del Museo al soggetto Responsabile di una struttura organizzativa a carattere sovracomunale.
3. Il Direttore all’inizio del suo incarico riceve in consegna la sede, le raccolte, gli arredi, le attrezzature e i relativi inventari; lasciando l’incarico effettua la consegna di tutto quanto affidatogli.
4. Il Direttore, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e di controllo svolte dagli Organi di Governo, è Responsabile della gestione complessiva del Museo per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione del Comune, di cui risponde al Responsabile del Settore Servizi alla Persona. In particolare, svolge i seguenti compiti:
a) concorre alla definizione del progetto culturale e istituzionale del Museo;
b) cura la tenuta del Museo, la conservazione dei mobili, degli attrezzi, dei documenti assegnati e di ogni altro materiale;
c) regola la consultazione dei materiali del Centro di Documentazione e della biblioteca specializzata;
d) tiene i contatti, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, con le Istituzioni culturali e scientifiche, le associazioni di volontariato e i privati cittadini interessati al Museo, al suo patrimonio e alla tradizione del Carnevale.
5. Il Direttore, nell’ambito dell’autonomia gestionale e organizzativa prevista dal suo ruolo, può delegare una parte di tali compiti ad altri soggetti dotati della necessaria professionalità.
Art.6 – CONSERVAZIONE E CURA DELLE COLLEZIONI E DEL PATRIMONIO
MUSEALE: IL CURATORE
1. Per lo svolgimento delle funzioni di conservazione e cura del patrimonio e delle collezioni previste al precedente art.4, comma 1 lettera b), il Museo fa ricorso a professionalità adeguate con riferimento alle attività di ordinamento, cura e incremento del patrimonio museale, alla inventariazione e catalogazione dei materiali, all’individuazione dei percorsi espositivi e degli allestimenti, alla documentazione e ricerca.
2. Al fine di garantire l’espletamento di questa funzione in modo efficiente e continuativo, è prevista una specifica figura professionale denominata Curatore; ad esso, in qualità di referente scientifico del patrimonio museale, sono affidate le attività di conservazione, documentazione, gestione e valorizzazione delle collezioni del Museo, in accordo con il Direttore.
3. La funzione di Curatore può essere svolta direttamente dal Direttore o da più persone, a condizione che siano in possesso dei requisiti stabiliti dalle vigenti disposizioni in merito.
4. L’incarico di Curatore potrà essere individuato all’interno della struttura del Comune, oppure potrà essere affidata a una figura professionale esterna, specializzata in materia, con atto che ne specifichi funzioni e responsabilità. La figura professionale di Curatore può essere condivisa da più musei tramite gestione associata. L’incarico viene assegnato con atto del Sindaco.
5. Il Curatore, nel caso non fosse la stessa persona del Direttore, collabora con il Direttore alla definizione dell’identità del Museo, delle sue finalità generali, degli obiettivi strategici e della programmazione delle attività.
6. Il Curatore, quando sia persona diversa, in particolare:
a) collabora con il Direttore alla definizione dell’identità e della missione stessa del Museo;
b) programma e coordina le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali;
c) contribuisce all’aggiornamento della metodologia, degli standard e degli strumenti di catalogazione adottati dal Museo attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche e telematiche;
d) predispone in accordo con il Direttore i piani di manutenzione ordinaria, di conservazione e di restauro;
e) coadiuva il Direttore nella predisposizione del programma espositivo annuale;
f) partecipa alla redazione dei programmi per l’incremento delle collezioni;
g) segue l’iter inerente al trasferimento delle opere, all’esterno e all’interno del Museo;
h) assicura le attività di studio e di ricerca scientifica, in collaborazione con il Direttore;
i) contribuisce a elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte;
j) collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso le attività culturali, educative e di divulgazione scientifica in collaborazione con il Direttore e il Comitato Tecnico Scientifico;
k) coadiuva il Direttore nella progettazione e nel coordinamento delle attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del Museo in collaborazione con il Direttore e il Comitato Tecnico Scientifico;
l) collabora alla progettazione delle attività didattiche e educative e degli eventi collaterali connessi alle esposizioni in collaborazione con il Direttore e il Comitato Tecnico Scientifico.
Art.7 – SERVIZI EDUCATIVI E DIDATTICI
1. Per lo svolgimento di funzioni relative ai servizi educativi e didattici di cui al precedente art.4 comma 1, lettera c), il Museo fa ricorso a professionalità adeguate, con riferimento alla definizione dei programmi, alle attività di elaborazione e coordinamento dei progetti didattici, alla cura dei rapporti con il mondo della scuola e con altri soggetti cui è rivolta l’offerta educativa, in accordo con la Direzione .
2. Il Responsabile dei servizi educativi, in particolare:
a) collabora con il Direttore e il Curatore alla definizione dell’identità e della missione del Museo, dei progetti di ricerca e all’organizzazione espositiva delle collezioni, per valorizzarne la componente educativo-didattica;
b) sviluppa e coordina i servizi educativi, predisponendo attività a favore dell’educazione permanente e ricorrente;
c) progetta e coordina attività, percorsi e laboratori didattici in relazione alle collezioni permanenti e alle esposizioni temporanee;
d) coordina le attività degli operatori e di altre figure nell’ambito del servizio;
e) progetta e coordina le attività di formazione e di aggiornamento per gli operatori educativi;
f) predispone strumenti per documentare, per verificare e per valutare le attività realizzate.
3. La responsabilità dei servizi educativi può essere affidata a personale specializzato interno oppure all’esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio nel quale vengono precisate le mansioni e le responsabilità del soggetto incaricato. La figura professionale di Responsabile dei servizi educativi può essere condivisa da più musei in gestione associata.
Art.8 – SORVEGLIANZA, CUSTODIA E ACCOGLIENZA
1. Le funzioni di cui al precedente art.4, comma 1 lettera d) (accoglienza dei visitatori, sorveglianza e custodia degli ambienti espositivi, di conservazione e delle aree di pertinenza del Museo) possono essere assegnate a personale interno del comune oppure attribuite mediante incarichi esterni, secondo quanto stabilito al precedente art3 comma 2, esplicitando nell’atto che formalizza l’incarico le mansioni e le responsabilità dei soggetti incaricati.
2. In particolare, il personale individuato per tali funzioni:
a) assicura l’apertura e la chiusura del Museo e delle sue strutture pertinenti nel rispetto delle norme;
b) garantisce la sorveglianza degli ambienti e del patrimonio museale;
c) collabora a garantire il corretto posizionamento delle strutture informative, di supporto e di protezione delle opere, curandone la periodica manutenzione;
d) accoglie i visitatori, regolandone l’accesso alle sale per garantire la migliore fruizione del patrimonio museale;
e) fornisce informazioni essenziali su percorsi, opere, servizi e attività del Museo;
f) fa da tramite tra il pubblico e i responsabili del Museo per informazioni più specifiche;
g) coadiuva il Direttore al controllo e al monitoraggio della qualità dei servizi offerti al pubblico;
h) svolge le operazioni di distribuzione dei materiali informativi e promozionali e di vendita delle pubblicazioni e dei cataloghi e di ogni altro materiale disponibile nel bookshop del Museo;
i) segnala alle competenti strutture comunali le necessità di manutenzione dei locali sede del Museo, della relativa impiantistica e della strumentazione ivi contenuta, curandone il corretto funzionamento (dispositivi tecnici, impianti audiovisivi, ecc…);
j) controlla e comunica al Direttore eventuali disfunzioni nei dispositivi di sicurezza, antintrusione, antincendio e di monitoraggio microclimatico ambientale;
k) assicura, in caso di situazioni di emergenza, i primi interventi e avvisa il Direttore e, se necessario, le autorità competenti;
l) assicura il rispetto del Regolamento del Museo e delle disposizioni di sicurezza.
2. A integrazione e supporto dei servizi allestiti nel Museo, è possibile ricorrere all’inserimento di volontari di associazioni di volontariato del territorio a fronte di specifiche convenzioni con il Comune.
Art.9 - COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
1. Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è un organo consultivo tecnico nominato dalla Giunta Comunale per sviluppare le finalità di ricerca e di studio previste dalle vigenti normative regionali, nell’ambito delle materie oggetto del Museo.
2. Il CTS è composto da rappresentanti delle istituzioni locali e in possesso di competenze professionali ed esperienziali idonee a sviluppare le finalità di cui al precedente comma, analizzando il contesto locale e storico del Museo quali:
a) Direttore del Museo;
b) Curatore del Museo;
c) Responsabile dei Servizi educativi e didattici del Museo;
d) Responsabili, o loro delegati, dei Servizi Cultura, Ambiente, Territorio del Comune;
e) rappresentanti delle Istituzioni, associazioni, organizzazioni di volontariato più rappresentative del Comune in ambito culturale, storico e artistico
f) rappresentante/i dell’Istituto Comprensivo e della Scuola dell’Infanzia.
3. Il Comitato Tecnico Scientifico ha funzioni di supporto agli Organi di Governo e Gestione del Museo, pianificando e progettando iniziative e attività specifiche volte allo studio, alla ricerca, , con particolare riferimento a:
a) analisi delle caratteristiche, dei bisogni, delle aspettative dell’utenza;
b) valutazione dei vincoli e delle opportunità della normativa vigente e i contesti di riferimento;
c) svolgimento di attività di studio e di ricerca sulle risorse culturali del territorio e in particolare del Carnevale;
d) pianificazione, progettazione ed elaborazione di iniziative e di attività educative e didattiche che coinvolgano non solo le istituzioni educative locali, ma il territorio nazionale ed internazionale.
e) pianificazione, progettazione ed elaborazione di iniziative e di attività promozionali del patrimonio museale e del Carnevale.
3. Le sedute del Comitato Tecnico Scientifico sono valide se interviene almeno la metà dei suoi componenti; ogni seduta è verbalizzata a cura del referente del Servizio Cultura (o suo delegato) e i relativi verbali sono trasmessi alla Giunta Comunale e al Responsabile del Settore dei Servizi alla Persona, per le finalità di supporto nelle decisioni riguardanti il Museo.
Art.10 – PROGRAMMAZIONE E RISORSE FINANZIARIE
1. L’attività del Museo è definita sulla base dei documenti di programmazione del Comune, approvati dagli organi di governo su proposte del Direttore, del Responsabile del Settore Servizi alla Persona e del Comitato Tecnico Scientifico. Nei limiti della disponibilità di bilancio, sono assicurate al Museo le risorse economiche e finanziarie adeguate a garantire il rispetto degli standard minimi stabiliti per le strutture, la sicurezza, la cura delle collezioni, i servizi al pubblico.
2. Il bilancio del Comune individua le entrate specifiche che si prevede di destinare alle attività del Museo, integrandole se necessario con risorse aggiuntive. In particolare viene dato sostegno a specifici progetti per i quali possono intervenire la Comunità Europea, lo Stato, la Regione, la Provincia tramite concessione di contributi, nonché altri Enti pubblici e privati anche attraverso sponsorizzazioni, al fine di meglio adeguare la programmazione alle politiche di sistema.
3. Le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare da parte del Museo sono presentate dal Sindaco all’interno del programma di mandato, sentita la Giunta Comunale, al Consiglio Comunale, che partecipa alla loro definizione e al loro adeguamento nell’ambito delle sue funzioni di organo d’indirizzo e di controllo politico-amministrativo.
Art. 11 – PATRIMONIO E COLLEZIONI DEL MUSEO
1. Il patrimonio complessivo del Museo è costituito da una raccolta di maschere, antichi stampi in metallo, modelli originali in gesso, strumenti e documenti, riconducibili alla fabbrica artigianale di maschere fondata a Castelnovo di Sotto da Xxxxxxxx Xxxxxxxx nel 1810 e rimasta attiva fino al 1933.
2. Nello specifico il patrimonio del Museo è composto da:
a) maschere;
b) stampi in metallo;
c) modelli originali in gesso;
d) strumenti di lavoro;
e) documentazione.
3. In particolare, le collezioni del Museo sono costituite da tutti i beni culturali mobili pervenuti o che perverranno a diverso titolo al Comune che ne detiene la proprietà.
4. Viene favorito l’incremento delle collezioni che può avvenire tramite acquisti, donazioni, lasciti testamentari e depositi, coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nei documenti programmatici e/o regolamenti.
5. Le collezioni sono ordinate in modo che risultino, negli orari stabiliti, liberamente accessibili ai visitatori; per quanto riguarda i depositi, l’accesso è consentito previa autorizzazione del Direttore o, in sua assenza del Curatore, o del Responsabile del Settore.
6. Le decisioni sull’opportunità e le modalità di esposizione del materiale comunque acquisito spettano al Direttore e, di norma, non possono essere predeterminate negli atti di acquisizione.
7. Il materiale del Museo viene registrato in appositi inventari, periodicamente aggiornati, e di ogni opera è redatta la scheda di catalogazione scientifica contenente i dati previsti dalla normativa vigente. Le operazioni di carico e scarico, per le opere non immediatamente inventariabili, sono annotate su apposito registro.
8. Il prestito delle opere è di norma consentito, fatti salvi i motivi di conservazione e di sicurezza, tenendo conto della qualità del contesto ospitante ed è effettuato su autorizzazione del Direttore o, in sua assenza del Curatore, o del Responsabile del Settore.
Art. 12 – SERVIZI AL PUBBLICO
1. Il Museo garantisce i servizi al pubblico, intesi come l’insieme delle condizioni e delle opportunità offerte al pubblico di accedere alle collezioni e di sviluppare con esse un rapporto proficuo e attivo, nel rispetto degli standard di qualità stabiliti dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
2. Il Museo è tenuto a garantire a tutte le categorie di utenti, rimuovendo gli eventuali impedimenti, l’accesso alle collezioni e i servizi al pubblico, qui di seguito elencati:
a) apertura al pubblico degli spazi espositivi nelle modalità previste dagli standard e obiettivi di qualità per i musei della Regione Xxxxxx- Romagna, con possibilità anche di prenotazione delle visite per gruppi eventualmente fuori dagli orari di apertura regolare; la Giunta Comunale, in conformità alle vigenti disposizioni, stabilisce l’importo delle eventuali tariffe d’ingresso e le tipologie di visitatori che potranno usufruire di esenzioni e/o riduzioni;
b) comunicazione sulle collezioni esposte tramite specifici sussidi alla visita (pianta con la numerazione o denominazione delle sale, indicazione evidente dei percorsi in ogni singolo ambiente, segnalazione dei servizi, pannelli descrittivi e didascalie di presentazione delle singole opere);
c) visite guidate, anche in collaborazione con l’associazionismo culturale locale;
d) servizi didattici ed educativi rivolti al pubblico scolastico e degli adulti;
e) organizzazione di attività espositive temporanee finalizzate alla valorizzazione delle collezioni di pertinenza;
f) programmazione di eventi culturali, anche in collaborazione con altri istituti culturali locali;
g) realizzazione di pubblicazioni sui beni e sul contesto storico e territoriale di riferimento;
h) agevolazione delle politiche di promozione turistica del territorio.
Art. 13 – CARTA DEI SERVIZI
1. L’azione del Museo deve svolgersi secondo criteri di qualità, semplificazione delle procedure, informazione agli utenti.
2. La Carta dei Servizi identifica, nell’ambito di quanto previsto dal presente Regolamento, gli specifici servizi erogati con indicazione degli standard attesi e delle modalità di tutela dei diritti degli utenti.
3. Il Museo, in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, promuove le opportune ricerche per acquisire elementi sul gradimento degli utenti per i servizi offerti (reclami, questionari ecc…), con riferimento al rispetto degli standard di qualità stabiliti; affinare gli strumenti di valutazione dell’affluenza del pubblico.
4. La Carta dei servizi, approvata dalla Giunta Comunale, sarà resa pubblica attraverso sistemi di accesso remoto (sito ecc.) e mediante distribuzione a chiunque ne chieda copia.
Art. 14 – NORME FINALI
1. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rimanda alle norme di legge che disciplinano la materia in ambito regionale e nazionale.
N O T E
Approvato con atto del Consiglio Comunale n° 9 del 30.06.2008 Pubblicato all’Albo Pretorio del Comune dal 07.07.2008 al 22.07.2008