Regolamento per il Trattamento dei
Allegato B
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 1
Denominazione del trattamento:
TUTELA DAI RISCHI INFORTUNISTICI E SANITARI CONNESSI CON GLI AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO
Fonti normative legislative:
▪ L. 833/1978 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale,
▪ Codice Penale (reati relativi agli ambienti di vita e di lavoro)
▪ Codice di Procedura Penale (parte II, titolo III, “Polizia Giudiziaria”)
▪ D.Lgs. 502/1992 e successive modifiche e integrazioni (Riordino della disciplina in materia Sanitaria)
▪ L. 300/1970 (Statuto dei Lavoratori)
▪ D.Lgs. 277/1991 e successive modifiche e integrazioni (Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art. 7 della legge 30 luglio 1990, n. 212),
▪ X.Xxx. 626/1994 e successive modifiche e integrazioni (Attuazione direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro)
▪ X.Xxx. 494/1996 e successive modifiche e integrazioni (Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernenti le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili)
▪ X.Xxx. 230/1995 e successive modifiche e integrazioni (Attuazione delle direttive Euratom n.80/836, n.84/467, n.84/466, n.89/618, n.90/641 e n.92/3 in materia di radiazioni ionizzanti)
▪ L. 68/1999 (Norme per il collocamento al lavoro dei disabili)
▪ D.Lgs. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità)
▪ D.Lgs. 187/2000 (Attuazione delle direttive Euratom in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzati connesse ad esposizioni mediche),
▪ X.X. x. 00/0000 (Regolamento Generale Sanitario)
▪ X.X. x. 0000/0000 (Xxxxx Unico Leggi Sanitarie)
▪ L. 493/1999 (Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici)
▪ L. 46/1990 (Norme per la sicurezza degli impianti)
▪ L. 638/1975 (Intossicazioni da antiparassitari)
▪ D. Lgs 345/1999 (Attuazione della direttiva 94/33/CE relativa alla protezione dei giovani sul lavoro)
▪ D.Lgs. 262/2000 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 4 agosto 1999, n.345, in materia di protezione dei giovani sul lavoro, a norma dell’articolo 1, comma 4, della legge 24 aprile 1998, n. 128)
▪ L. 5 febbraio 1992, n. 122 (Disposizioni in materia di sicurezza della circolazione stradale e disciplina delle attività di autoriparazione)
▪ R.D 9/1/1927, n. 147 (Approvazione del regolamento speciale per l’impiego dei gas tossici);
▪ D.Lgs.114/1998 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 xxxxx0000, n.59”
▪ D.Lgs. 532/1999 “Disposizioni in materia di lavoro notturno, a norma dell’art.17, comma 2, della Legge 5/2/1999 n.25”.
Leggi Regionali
▪ X.x. 0/0000 (Xxxxx per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica e vigilanza sulle farmacie ai sensi dell'art. 32 della L. 23 dicembre 1978, n. 833);
▪ Legge regionale n.13 del 20 giugno 2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
▪ L.r. 20/2000 (Disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private);
▪ L.r. 20/2002 (Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale).
Altre Fonti
▪ X.X.X. 000/0000 (Xxxxx per la prevenzione degli infortuni sul lavoro)
▪ X.X.X. 000/0000 (Xxxxx generali per l'igiene del lavoro)
▪ X.X.X. 000/0000 (Xxxxx per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni)
▪ D.P.R. 1124/1965 (Testo unico per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali)
▪ D.M. 1/3/1974 (Norme per l’abilitazione alla conduzione di generatori di vapore)
▪ Atto di intesa 25/7/2002 ISPESL-INAIL Regioni (Flussi informativi in applicazione dell’art.7 2° comma D.Lgs. 502/92 e art. 24 1° comma D.Lgs. 626/94
▪ DPR 459/1996 (Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relativi alle macchine)
▪ D.P.R. 285/1990 (Regolamento di Polizia Mortuaria)
▪ D.P.R. 16/12/1992, n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada)
▪ D.P.R. n. 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia)
▪ D.P.G.R. n. 23/1989 (Regolamento Edilizio Tipo)
▪ D.G.R. n. 822/2004 (Linee guida per la sorveglianza sanitaria di lavoratori minorenni ed apprendisti minori e maggiorenni)
▪ D.G.R. n.166/2003 (Istituzione del “Registro regionale dei casi di mesotelioma asbesto correlati nelle Marche)
▪ D.P.C.M. 29/11/2001 (Definizione dei LEA).
Finalità del trattamento:
Applicazione della normativa in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e di sicurezza e salute della popolazione (D.Lgs. 196/03 art. 85, comma 1, lettera e);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (D.Lgs. 196/03 art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |X|
- per immagini |X|
- reperti biologici o di altro tipo |_| Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare
archivio Pronto Soccorso |X|
- di altro titolare
INAIL, ISPESL,Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Regione
X
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Autorità Giudiziaria, Regione, altra Azienda Sanitaria, Direzione Provinciale Lavoro, Autorità Sanitaria (Sindaco), Università
- verso soggetti privati
Aziende private (CPP, art 17 D.Lgs. 151/01, art. 20 D.Lgs. 758/94) |X| Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
I dati sensibili e giudiziari sono acquisiti e trattati nell’ambito delle specifiche finalità istituzionali dai Servizi competenti comunque denominati.
Essi sono raccolti soprattutto durante le attività di vigilanza sia nei luoghi di lavoro che in diverse attività che possono arrecare danno ai lavoratori e alla popolazione.
Vengono conservati in archivi sia cartacei che informatizzati per singola azienda e/o per singolo evento.
I dati sensibili oggetto di trattamento sono dati relativi allo stato di salute, dati giudiziari, nonché a notizie di reato, acquisite nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria che competono ai servizi del Dipartimento di prevenzione.
Le informazioni idonee a rivelare l’origine razziale ed etnica sono necessarie per identificare profili di rischio e supportare interventi rivolti a determinate categorie di soggetti (immigrati, particolari gruppi etnici).
I dati raccolti vengono utilizzati al fine di predisporre e realizzare sistemi di monitoraggio dei rischi associati alle esposizioni ad agenti nocivi e per la elaborazione ed attuazione di sistemi di sorveglianza delle patologie professionali, oltre che per il monitoraggio dei rischi negli ambienti di vita.
I dati vengono comunicati alla Regione per specifiche finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria a titolarità regionale con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’allegato A.
Nei casi previsti dalla legge i dati sono trasmessi all’Autorità Giudiziaria e all’Autorità sanitaria (Sindaco).
Il trattamento può avvenire anche nell’ambito di attività del fondo infortuni del Ministero del Lavoro(art. 177, comma 1, lettera f) del D.P.R. n.1124/1965).
Presso le Regioni è gestito (art. 1, d.lgs. 502/92; DPCM 29/11/2001), il Registro dei casi di asbestosi e di mesotelioma asbesto-correlati: i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro raccolgono le segnalazioni dei casi, complete dell’approfondimento diagnostico e
dell’esposizione a fattori di rischio. e trasmettono i dati al Registro regionale. Il Registro non contiene dati identificativi diretti del soggetto, ma un codice identificativo (art. 6 DPCM 308/2002).
Come specificato dal Protocollo di intesa INAIL – ISPESL – Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome 25/7/2002 (Infortuni sul lavoro), art.2 (L'INAIL e l'ISPESL trasmettono alle Regioni e ai Dipartimenti di prevenzione delle Strutture sanitarie e ospedaliere, per le rispettive finalità, i dati provenienti dai propri archivi anagrafici...), in applicazione del D.Lgs. 229/99 e degli art. 24, comma1 e art.29 del D.Lgs. 626/94 così come modificato dal D.Lgs 242/96, l’INAIL consegna annualmente alle Aziende Sanitarie (tramite le Regioni o direttamente) un CD contenente sia il software che gli archivi, per il territorio di competenza, relativi a:
• Anagrafe aziende assicurate all’INAIL
• Anagrafe aziende realizzato da ISPESL (Inps-Infocamere)
• Infortuni definiti
• Infortuni denunciati
• Malattie professionali definite
• Malattie professionali denunciate
Il trattamento dei dati è necessario per un’analisi epidemiologica dell’andamento del fenomeno infortunistico articolata per settori produttivi ed ambiti territoriali, per possibili approfondimenti su singoli casi di interesse dei servizi (in relazione ad esempio alla dinamica con cui si è verificato l’evento infortunistico), per attuare ricerche più approfondite, mettendo per esempio in relazione informazioni provenienti da banche dati diverse sia in campo sanitario che in altri campi, La disponibilità dei dati relativi ai soggetti infortunati consente l’effettuazione di indagini retrospettive finalizzate ad approfondire situazioni di rischio connesse con l’utilizzo di determinate macchine o impianti o con l’organizzazione del lavoro adottata.
Intossicazione da antiparassitari: Il medico che sia venuto a conoscenza di un caso di intossicazione da antiparassitari ha l'obbligo di denunciarlo all'Azienda Sanitaria entro due giorni dall'accertamento indicando le generalità e la professione della persona intossicata, il prodotto e le circostanze che hanno causato l'intossicazione, le condizioni cliniche del paziente e la terapia effettuata. (Art.12 legge 638/75)
Le denunce raccolte devono essere trasmesse al competente organo sanitario regionale a livello provinciale.
Infortuni negli ambienti di civile abitazione: la legge 493/99, all’art.4, prevede l’attivazione del sistema informativo per la raccolta dei dati sugli infortuni negli ambienti di civile abitazione. Tale compito è affidato, a livello nazionale, all’Istituto Superiore di Sanità, e a livello regionale agli osservatori epidemiologici in collaborazione con le strutture sanitarie e ospedaliere.
Le strutture sanitarie e ospedaliere raccolgono le informazioni circa i casi di incidente e di intossicazione da monossido di carbonio verificatisi sul territorio; le informazioni riguardano l’eventuale decesso o ricovero, le cause e le modalità dell’intossicazione e dell’incidente; la regolarità della installazione, il tipo di apparecchio, scarico fumi, ventilazione dei locali. Le informazioni vengono trasmesse alla Regione.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 2
Denominazione del trattamento:
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLE MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE E DELLE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
Fonti normative legislative:
X.X. 00.0.0000, n. 1265 "Testo Unico Leggi Sanitarie" artt. 253-254 Legge 23.12.1978, n. 833 "Istituzione del S.S.N."
D.Lgs. 502/1992 e successive modifiche e integrazioni (Riordino della disciplina in materia Sanitaria)
Legge 9.2.1982 n.106 "Approvazione ed esecuzione del regolamento sanitario internazionale"
X.Xxx.123/1993 “ Attuazione della direttiva 89/397/CEE relativa al controllo ufficiale dei prodotti alimentari”
L.837/1956 "Riforma della legislazione vigente per la profilassi delle malattie veneree" L.165/1991 “Obbligatorietà della vaccinazione contro l’epatite B”
L. 10/07/2003, n. 166 (SARS)
L. 5-6-1990, n. 135 Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l'AIDS (art.5), limitatamente al sistema di sorveglianza epidemiologica dei casi di AIDS conclamato.
L. 22-10-2001, n. 387 Conversione in legge del decreto-legge 4 settembre 2001, n. 344, recante ulteriori misure per il potenziamento della sorveglianza epidemiologica della encefalopatia spongiforme bovina
Legge 30-11- 2005, n. 24l Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° ottobre 2005, n. 202, recante misure urgenti per la prevenzione dell' influenza aviaria.
Leggi Regionali:
X.x. 0/0000 (Xxxxx per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica e vigilanza sulle farmacie ai sensi dell'art. 32 della L. 23 dicembre 1978, n. 833.);
Legge regionale n. 13 del 20 giugno 2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale).
Altre Fonti
D.M. 15/12/1990 – Ministero Sanità (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive)
D.M. 29.07.1998 – Ministero Sanità (Modificazione alla scheda di notifica di caso di tubercolosi e micobatteriosi non tubercolare allegata al decreto ministeriale 15 dicembre 1990)
D.M. 23.4.1940 – Ministero Sanità "Disposizioni sanitarie concernenti le malattie infettive"
D.P.R. n.2056 del 27.10.1962 (malattie veneree)
D.M. 22/12/1988 (epatite virale acuta)
D.M. del 21.12.2001 (malattia di Xxxxxxxxxxx-Xxxxx)
D.M. del 29.7.1998 ("Modifica della scheda di notifica di tubercolosi e micobatteriosi")
D.P.R. n. 327 del 26.03.1980 (Regolamento di esecuzione della L. 30 aprile 1962, n. 283, e successive modificazioni, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande)
D.P.R. 285/1990 (Regolamento di Polizia Mortuaria)
D.P.R. n. 320/1954 (Regolamento di polizia veterinaria)
Protocollo Regionale n.5766/SAN.2/PB del 29/04/1999 (Sistema di sorveglianza degli esiti del trattamento antitubercolare)
Atto della conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 04/04/2000 G.U. n. 103 del 5/5/2000 (Documento di linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi)
Circolare Ministeriale – Ministero della Salute n.2 del 5 agosto 2005 (notifica obbligatoria della infezione da rosolia in gravidanza e della sindrome da rosolia congenita)
Circolari e note ministeriali varie su flussi di specifiche patologie. Circolare ministeriale del 13/03/1998 n. 4 misure di profilasi per esigenze di sanità Pubblica. Provvedimenti da adottare nei confronti dei soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi o contatti.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei soggetti assistiti dal Servizio sanitario nazionale (Art. 85, comma 1, lettera a),
Attività certificatorie (art.85, comma 1, lettera d),
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
dell’interessato
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
|_|
|X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali e indicarne i motivi):
Banca dati delle inchieste epidemiologiche e notifiche di pertinenza del Servizio di Salute Infanzia, Archivi cartelle cliniche del Presidio Ospedaliero
- di altro titolare:
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Regione |X| Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Regione
Azienda sanitaria di residenza (se diversa da quella di evento) Autorità giudiziaria (in casi particolari),
Istituto Superiore di Sanità Ministero della Salute, Sindaco (Autorità Sanitaria) Medico competente
- verso soggetti privati Medico di Medicina Generale
Pediatra di Libera Scelta
|_ |
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Ai fini del presente regolamento si considera il trattamento dei dati personali effettuato per le finalità amministrative correlate a quelle di prevenzione, in relazione alla sorveglianza delle malattie infettive, diffusive, parassitarie e delle tossinfezioni alimentari, e per le attività di programmazione e di valutazione dell’assistenza sanitaria.
I dati vengono comunicati alla Regione per specifiche finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria a titolarità regionale con le cautele descritte nella scheda 12 dell’Allegato A. Per questi flussi è possibile la registrazione di informazioni relative allo stato di salute dei familiari o dei dati idonei a rivelare la vita sessuale (in particolare le malattie a trasmissione sessuale).
Informazioni idonee a rivelare l’origine razziale ed etnica sono raccolte in modo specifico in quanto la campagna di prevenzione della tubercolosi rivolta agli immigrati provenienti da zone ad alta endemia prevede di chiedere il paese di provenienza. Inoltre esse sono utili per indagare i differenti profili di rischio infettivologico nell’ambito della popolazione immigrata e per supportare programmi di intervento a favore di particolari gruppi di popolazione.
I dati personali dell’interessato sono acquisiti per il tramite dei medici o dall’azienda sanitaria che ha rilevato il caso, se diversa da quella di residenza.
I dati personali sono trattati anche per attività certificatorie, in relazione a certificazione rilasciata su richiesta dell’interessato e relativa a screening effettuati.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 3
Denominazione del trattamento:
VACCINAZIONI E VERIFICA ASSOLVIMENTO OBBLIGO VACCINALE
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale) L.6/6/1939, n. 891, “Obbligatorietà della vaccinazione antidifterica”
L. 5/3/1963, n. 292, “Vaccinazione antitetanica obbligatoria” L.20/3/1968, n. 419, “Vaccinazione antitetanica obbligatoria” L.4/2/1966, n. 51, “Obbligatorietà della vaccinazione antipoliomielitica”
L.27/5/1991, n. 165 “Obbligatorietà della vaccinazione contro l’epatite virale B”
L. n.210 del 25.2.1992 "Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze a seguito di vaccinazioni obbligatorie”.
Leggi Regionali:
L.r.7/1982 (Norme per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica e vigilanza sulle farmacie ai sensi dell'art. 32 della L. 23 dicembre 1978, n. 833.);
X.x. 00/0000 (Xxxxxxxx del servizio sanitario regionale);
L.r. 13/2003(Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale).
Altre fonti :
Circolare Ministero della Sanità, n. 5 del 7/4/1999
DM 18/6/2002 –Ministero Sanità -“Modifica delle schedule vaccinali antipoliomielitiche”; in particolare art. 4 con cui la sorveglianza dell’attività preventiva vaccinale e la comunicazione dei dati al Ministero è affidata alla Regione
DPR 26 gennaio 1999, n. 355 “Regolamento recante modificazioni al D.P.R. 22-12-67, n. 1518 in materia di certificazioni relative alle vaccinazioni obbligatorie”
Piano Nazionale Vaccini 1999/2000 Piano Nazionale Vaccini 2005/2007
Deliberazione del 13 novembre 2003 accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante : “Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita”
Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale del 23.03.2005
Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i Pediatri di Libera Scelta del 28.09.2005.
Normativa specifica:
antitetanica: D.P.R. n°1301 del 7.9.1965 D.M. 22.5.1975
D.M.16.9.1975
D.P.R. n°464 del 7.11.2001 antiepatite B: D.M. 22.12.1988
D.M. 26.4.1990
D.M. del 4.10.1991 D.M. 22.6.1992 D.M. del 20.11.2000
antipolio: D.M. del 25.5.1967, del 14.1.1972, del 25.11.1982, del 19.4.1984 Circolari e note ministeriali varie su altre vaccinazioni specifiche.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate agli interventi di prevenzione (art. 85, comma 1, lettera a); Attività certificatorie (art. 85, comma 1, lettera d);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
|_|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Vita sessuale
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo | |X| |
- informatizzato | |X| |
- supporto di altro tipo | |
- audio | |_| |
- video | |_| |
- per immagini | |_| |
- reperti biologici o di altro tipo | |_| |
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
archivi vaccinali delle Strutture Aziendali competenti, assistenza specialistica ambulatoriale, ospedaliera, farmaceutica, assistenza in emergenza, archivio esenti, archivio mortalità
- di altro titolare:
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Regione, Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta |X|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Sindaco (per gli inadempienti), Zona territoriale di residenza, Regione, Comune, archivi vaccinali di altre Aziende del servizio sanitario regionale, Anagrafe del Comune
- verso soggetti privati |_|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Vaccinazioni negli adulti:
L’archivio delle vaccinazioni è composto dalle schede individuali nominative cartacee o informatizzate contenenti i dati relativi alle vaccinazioni eseguite ( data, nome commerciale, lotto, controllo di stato, data di scadenza del prodotto).
Parallelamente è stato istituito un archivio delle schede di consenso informato individuali e nominative cartacee che riportano i dati anamnestici e il consenso al trattamento profilattico.
L’ASUR/Zona territoriale di residenza dell’assistito gestisce i dati personali e sensibili dell’interes- sato mediante un archivio cartaceo ed informatizzato.
L’archivio è aggiornato ad ogni nuova vaccinazione effettuata e i dati possono essere comunicati
- all’interessato tramite rilascio di certificazione
- all’ASUR/Zona territoriale di residenza dell’assistito nel caso in cui la vaccinazione sia stata effettuata presso altra Zona territoriale
- alla Regione in relazione agli obiettivi e alle attività previste dal Piano nazionale vaccini nonché per la valutazione dell’appropriatezza degli interventi
- al Comune, per l’aggiornamento della anagrafe vaccinale comunale.
Vaccinazioni obbligatorie nell’infanzia:
Nell’età evolutiva (dalla nascita ai 17 anni) sono previste in favore di tutti i bambini presenti sul territorio profilassi anti-epatite B, anti-polio, anti-difterica, anti-tetanica.
Gli Enti Locali trasmettono periodicamente all’ASUR/Zone territoriali gli elenchi nominativi relativi al movimento anagrafico della popolazione relativi a nuovi nati, deceduti, immigrati e trasferiti per consentire all’Azienda di provvedere all’aggiornamento della propria Anagrafe Assistiti.
I nuovi nati e i minori immigrati vengono invitati a mezzo lettera presso gli ambulatori dell’Azienda al fine di effettuare o completare le vaccinazioni obbligatorie.
Una volta effettuata la vaccinazione, l’ASUR/Zona territoriale di residenza dell'assistito gestisce i dati personali dell'interessato mediante un archivio cartaceo o informatizzato, collegato ad altre banche dati aziendali per la gestione complessiva dell’attività amministrativa correlata all’attività vaccinale.
Nel caso in cui il soggetto non si presenti, verrà ricontattato diverse volte, anche mediante lettera raccomandata, eventualmente invitando per un colloquio i genitori: coloro che manifestino la reale volontà di non ottemperare all’obbligo vengono segnalati al Sindaco.
Altresì, su segnalazione delle scuole, il servizio si adopera per verificare la copertura vaccinale del minore iscritto senza certificato.
Il trattamento può riguardare dati idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica per verificare l’adesione ai programmi di vaccinazione da parte di alcune popolazioni nomadi.
I dati possono essere comunicati all’interessato tramite rilascio di certificazione e/o aggiornamento della propria scheda vaccinale, alla Zona territoriale di residenza dell’assistito nel caso in cui la vaccinazione sia stata effettuata presso altra Zona territoriale o nel caso di trasferimento dell’assistito presso altra azienda, al Comune per l’aggiornamento della anagrafe vaccinale comunale.
I dati possono essere comunicati alla Regione per il monitoraggio sull’appropriatezza degli interventi effettuati con le cautele descritte nella scheda 12 dell’Allegato A.
I PLS e i MMG possono eseguire le vaccinazioni nei propri ambulatori e ne danno successiva comunicazione all’ASUR/Zona territoriale di riferimento.
.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 4
Denominazione del trattamento:
PROGRAMMI DI DIAGNOSI PRECOCE
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421)
L. 388/2000 Legge finanziaria 2001
L. 138/2004 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2004, n. 81, recante interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica)
L. 123/2005 (Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia) L. 104/1992 – art.6.
Leggi Regionali:
L.r.. 13/2003(Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale).
Altre Fonti:
Piani Sanitari Nazionali
DPCM 29 novembre 2001 Definizione dei livelli essenziali di assistenza.
Xxxxx guida elaborate dalla Commissione oncologica nazionale in applicazione di quanto previsto dal Piano Sanitario Nazionale per il triennio 1994-1996, relativo all’azione programmata “Prevenzione e cura delle malattie oncologiche” concernenti l’organizzazione della prevenzione e dell’assistenza in oncologia Suppl. Ord. G.U. n.127 del 01/06/1996
Provvedimento Commissione Oncologica Nazionale e Conferenza Stato-Regioni 8/3/2001 – Suppl. Ord. G.U. n.127 dell’1/6/1996 e n. 100 del 2/5/2001
Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 2/12/2003 sullo screening dei tumori
Accordo Conferenza Stato-Regioni, 03/2005 per l’attivazione del Piano Nazionale della Prevenzione
Atto d’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 23/03/2005 (Approvazione del Piano nazionale della prevenzione 2005-2007) Suppl. Ord. G.U. n.105 del 07/05/2005
Piani Sanitari Regionali
D.G.R. Marche n.115 del 24 gennaio 2000 (linee guida regionali screening per la prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile”
D.G.R. Marche n. 1675 del 1 agosto 2000 (attuazione del progetto speciale di competenza regionale “Benessere donna”. Anno 2000)
D.G.R. Marche n. 899 del 18/07/2005 (progetti relativi al Piano Nazionale della Prevenzione 2005- 2007)
Decreto Dirigente sanità n. 17 SAP 04 del 13/07/2006: Piano nazionale della prevenzione 2005/2007. I progetti della Regione Marche relativi agli screening oncologici.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi e cura (art.85, comma 1, lettera a);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Stato di salute: | attuale | |X| | pregresso |X| |
Vita sessuale Dati giudiziari | |X| |_| |
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |X|
- reperti biologici o di altro tipo |X|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |_|
- dati forniti da soggetto pubblico |_|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
specificare quali: Archivi Sanitari aziendali (banca dati screening del Servizio di Epidemiologia, schede dimissioni ospedaliere, registro mortalità, registri di anatomia patologica, banche dati relative a procedure diagnostiche, ecc.)
- di altro titolare:
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Regione, Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta |X|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Le Aziende detentrici delle banche dati (registri di anatomia patologica, registro tumori, banche dati relative a procedure diagnostiche, SDO, Registro Tumori provinciale) comunicano i dati necessari all’Azienda Sanitaria che gestisce il programma di screening, Regione
- verso soggetti privati |_|
Diffusione |_|
(specificare l'eventuale base normativa )
DESCRIZIONE DEL TRATTAMENTO E DEL FLUSSO INFORMATIVO:
Il trattamento dei dati riguarda le attività relative ad interventi di diagnosi precoce di specifiche patologie in gruppi di popolazione a rischio specifico per sesso, età, esposizione al rischio.
I programmi organizzati di diagnosi precoce, offerti in modo attivo e gratuito alla popolazione target, più diffusi (screening oncologici per la prevenzione dei tumori della mammella, del collo dell’utero, del colon retto) prevedono due momenti principali.
Il primo consiste nella individuazione della popolazione target ovvero dei nominativi degli assistiti che fanno parte del gruppo di popolazione a rischio specifico. Tale fase è gestita mediante l’estrazione da archivi esistenti, quali la anagrafe assistiti, dei soli dati personali (nome, cognome, età ed indirizzo) dei soggetti rientranti nel singolo programma di screening (es. popolazione di età compresa entro determinati limiti per gli screening oncologici). L’individuazione di tale popolazione target avviene anche attraverso l’incrocio con altre banche dati (operazione di filtro) utili a determinare i nominativi delle persone da sottoporre al percorso. Costoro vengono quindi invitati, di norma attraverso una lettera personale, ad aderire al programma.
La seconda fase consiste nella gestione dei dati relativi a coloro che vi hanno aderito.
Le Aziende sanitarie inviano alla Regione, con le cautele di cui alla scheda 12 dell’Allegato A, i dati relativi alle persone sottoposte a screening, per le finalità di gestione amministrativa- economica, per la verifica della qualità dei programmi di screening, per la valutazione dell’assistenza sanitaria, per l’attività di programmazione e di monitoraggio della spesa..
In aggiunta ai programmi nazionali sopra descritti, le Regioni possono promuovere nell’ambito della propria autonomia, iniziative di diagnosi precoce anche in assenza di specifiche indicazioni ministeriali, ciò avviene di norma in presenza di particolari criticità.
Anche le Aziende sanitarie singolarmente o su istanza delle Regioni possono attivare percorsi volti alla diagnosi precoce
Tali iniziative prevedono uno specifico sistema informativo di norma meno articolato e dettagliato di quello degli screening sopra descritti .
Esistono inoltre programmi di diagnosi precoce, anche previsti da normative nazionali, che non comportano la gestione di particolari e specifici flussi informativi (es. screening neonatale).
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 5
Denominazione del trattamento:
ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA
Fonti normative legislative:
L. 833 del 23.12.1978 “Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale”
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421).
Leggi Regionali
L.r. 23/1983 (Intervento regionale per il potenziamento dell'organizzazione del soccorso alpino e per la conoscenza e difesa della montagna marchigiana);
X.x. 0/0000 (Xxxxx per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili);
L.r. 33/1994 (Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività sportive);
L.r. 47/1997 (Interventi per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva e delle attività motorio-ricreative);
X.x. 00/0000 (Xxxxx per la tutela e la regolamentazione dei campeggi didattico-educativi).
Altre Fonti:
D.M. 18.02.1982 ‘Tutela Sanitaria Attività Sportiva Agonistica’
D.M. 28.02.1983 ‘Tutela Sanitaria Attività Sportiva non Agonistica’
D.M. 04.03.1993 “Determinazione dei protocolli per la concessione dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica alla persona handicappata”
D.M. 13.03.1995 Norme per la tutela sanitaria degli sportivi professionisti
Circolare Ministero Salute del 18.03.1996 n. 500.4: "Linee guida per un’organizzazione omogenea della certificazione di idoneità alla attività sportiva agonistica".
Finalità del trattamento:
Attività certificatoria (art. 85, comma 1, lettera d)
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, (art. 85, comma 1, lettera a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
dell’interessato
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti di dati con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) | _|
- di altro titolare
Banca dati iscritti delle società sportive e/o associazioni di volontariato
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Regione
- verso soggetti privati |X|
FISD regionale (Federazione italiana sport disabili); Società sportive di appartenenza
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento dei dati è finalizzato all’attività certificatoria dell’idoneità alla pratica sportiva non professionistica.
I dati sono inoltre utilizzati per identificare:
1) lo stato di salute dei praticanti (sani, affetti da patologie che comunque non controindicano attività sportiva, affetti da patologie che controindicano attività sportiva, compreso eventuale diagnosi precoce delle malattie cardiache;.);
2) il tipo di accertamenti e di indagini strumentali supplementare a quelle richieste obbligatoriamente dai decreti ministeriali 18.02.82 e 28.02.83 e necessarie per dirimere eventuali dubbi diagnostici;
3) il monitoraggio delle certificazioni di idoneità alla pratica sportiva rilasciate in ogni regione (numero progressivo regionale delle certificazioni, sedi di certificazioni, medici certificatori);
4) gestione amministrativa dei ricorsi avverso il giudizio di non idoneità presentati in commissione regionale d’appello.
Il flusso informativo segue il seguente percorso:
L’accesso dell’atleta al Servizio avviene direttamente o attraverso le Società sportive che comunicano, anche ai fini dell’eventuale esenzione ticket, l’elenco nominativo degli atleti.
Dopo l’effettuazione delle visite e prestazioni necessarie, il servizio rilascia:
a) certificato di idoneità
b) certificato di non idoneità
c) richiesta di ulteriori accertamenti.
Il certificato di “idoneità” o di “non idoneità” riporta esclusivamente l’identificativo dell’atleta e la dicitura “idoneo” o “non idoneo”, senza altre specificazioni.
In caso di idoneità il certificato viene consegnato all’atleta o all’avente la patria potestà dell’atleta minorenne e alla società sportiva inviante.
E’ prevista la comunicazione alle società sportive di appartenenza, limitatamente alla non idoneità dell’atleta, loro affiliato, senza l’indicazione della diagnosi clinica;
In caso di “non idoneità” il solo certificato viene consegnato alla Società sportiva inviante.
Il certificato, accompagnato dalla documentazione sanitaria, viene consegnato all’atleta, o all’avente la patria potestà, e inviato in caso di ricorso alla Regione, che cura la Commissione regionale d’appello, per la gestione dell’eventuale ricorso.
Tutta la documentazione viene conservata presso il servizio con modalità equiparate a quelle delle cartelle cliniche.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 6
Denominazione del trattamento:
GESTIONE ATTIVITA' SOCIOSANITARIA A FAVORE DI FASCE DEBOLI DI POPOLAZIONE
Fonti normative legislative:
Legge 833 del 23 dicembre 1978: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale; Legge 184 del 4 marzo 1983: Diritto del minore ad una famiglia;
D.Lgs. 502 del 30 dicembre 1992: Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421, art. 7bis, come modificato da D.Lgs. 229/1999;
Legge 104 del 5 febbraio 1992: Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
Legge 451 del 23 dicembre 1997: Istituzione della Commissione parlamentare per l’infanzia e dell’Osservatorio Nazionale per l’infanzia;
Decreto Legislativo 229 del 19 giugno 1999: Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell’art. 1 della legge 30 novembre 1998 n. 419 e successive modificazioni;
Legge 328 del 18/10/2000: Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;
L. 12 marzo 1999, n. 68 (norme per il diritto al lavoro dei disabili);
Legge 162 del 21 maggio 1998: Modifiche alla l. 104/92 concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave;
Legge 285 del 28 agosto 1997: Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza;
Legge 149 del 28 marzo 2001: Modifiche alla l. 184/83 recante “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”, nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile;
L. 189/1992 (Testo unico sull’immigrazione);
D.Lgs 286 del 25 luglio 1998: Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e relativo Regolamento (D.P.C.M. 535 del 9 dicembre 1999);
Legge 476 del 31 dicembre 1998: Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta all’Aja il 29 maggio 1993. Modifiche alla l. 184 del 4 maggio 1983;
Legge 381 del 08 novembre 1991: Disciplina delle cooperative sociali;
D. Lgs. 112 del 31 marzo 1998: Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59;
Legge 381 del 26 maggio 1970: Aumento del contributo ordinario dello Stato a favore dell’Ente nazionale per la Protezione e l’Assistenza ai sordomuti e delle misure dell’assegno di assistenza ai sordomuti;
Legge 382 del 27 maggio 1970: Disposizioni in materia di assistenza ai ciechi civili; Legge 118 del 30 marzo 1971: Norme in favore dei mutilati ed invalidi civili;
Legge 18 dell’11 febbraio 1980: Indennità di accompagnamento agli invalidi civili totalmente inabili;
Codice penale, art. 572: Maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli;
Legge 176 del 27 maggio 1991: Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo fatta a New York il 20 novembre 1989;
Legge 66 del 15 febbraio 1996: Norme contro la violenza sessuale;
Legge 6/03/1998, n. 40 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);
Legge 46 dell’11 marzo 2002: Ratifica ed esecuzione dei protocolli opzionali alla Convenzione dei diritti del fanciullo, concernenti rispettivamente la vendita dei bambini, la prostituzione dei bambini e la pornografia rappresentante bambini ed il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, fatti a New York il 6 settembre 2000;
Legge 269 del 3 agosto 1998: Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù;
Legge 09/01/2004, n. 6 (Introduzione nel libro primo, titolo XII, del Codice Civile, del capo I, relativo all’istituzione dell’amministrazione di sostegno e modifica degli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 426, 427 e 429 del Codice Civile in materia di interdizione e di inabilitazione, nonché relative norme di attuazione, di coordinamento e finali. (G.U. N. 14 del 19 Gennaio 2004).
Leggi Regionali:
L.r. 18/1996 (Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone handicappate. (1);
L.r. 28/2000 (Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 4 giugno 1996, n. 18 "Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone handicappate");
L.r. 13/05/2003, n. 9 (Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l’adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie e modifica della Legge regionale 12 aprile 1995, n. 46 concernente: “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti”;
L.r. 20/2002, (Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale);
L.r. 15/10/2002, n. 18 (Istituzione del garante per l’infanzia e l’adolescenza);
L.r. 09/01/1997, n. 2 (modifica alla legge regionale 12 aprile 1995, n. 46 Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti);
L.r. 04/06/1996, n. 18 (Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore delle persone in situazioni di handicap) modificata con legge regionale 21 novembre 20000, n. 28;
L.r. 12/04/1995, n. 46 (Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti).
Altre Fonti
DPR 23/05/2003 (Piano Sanitario Nazionale 2003-2005);
DPR 9/12/1999, n. 535 (Regolamento concernente i compiti del Comitato per i minori stranieri, a norma dell’art. 33, commi 0 x 0xxx, xxx xxxxxxx legislativo 25/07/1998, n. 286);
DPCM 535 del 9 dicembre 1999: Regolamento concernente i compiti del Comitato per i minori stranieri, a norma dell’art. 33, commi 2 e 2bis, del D.Lgs 286 del 25 luglio 1998;
DPR 24.02.1994 "Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap";
DPCM 14 febbraio 2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sanitarie”;
D.M. Giustizia 24.02.2004 (regolamento attuativo banca dati relativa ai minori dichiarati adottabili);
DPR 13/6/2000 (Approvazione del Piano nazionale di azione e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva per il biennio 2000/2001);
DPR 3 maggio 2001 "Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003";
Carta Europea dei bambini degenti in ospedale votata dal Parlamento Europeo il 13/05/1986;
Linee-guida del Ministro della Sanità per le attività di riabilitazione - Provvedimento Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano 7maggio1998;
DGR Marche 28/10/2004, n. 114 (Proroga per l’anno 2004 del programma degli interventi a favore dei giovani per gli anni 2001/2003 ed adozione del piano annuale 2004 degli interventi di promozione e coordinamento delle politiche a favore dei giovani;
DGR Marche 15/06/2004, n. 643 Approvazione atto d’indirizzo concernente “Sistema dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Marche: sviluppo programmatico e organizzativo”;
DGR Marche 05/01/2004, n. 1 (Requisiti e modalità per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie di cui alla legge regionale 13/05/2003, n. 9;
Allegato alla delibera n. 97 approvata dal Consiglio Regionale nella seduta del 30/06/2003, n. 144 (Un alleanza per la salute – Piano Sanitario Regionale 2003-2006);
DGR Marche 17/06/2003, n. 869 (Indirizzi in materia di interventi socio sanitari territoriali relativi all’affidamento familiare di cui alle legge 04/05/83 n. 184 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento minori” e successive modifiche apportate dalla legge 28/03/2001 n. 149;
DGR Marche 29/10/2002, n. 1896 (Linee d’indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi che garantisca livelli adeguati d’intervento in materia di adozione internazionale);
DGR Marche 03/11/1999, n. 2712 (Schema di protocollo operativo a carattere sperimentale in tema di adozione”.
Finalità del trattamento:
Assistenza nei confronti dei minori, anche in relazione a vicende giudiziarie, adozioni, affidamenti temporanei (Art 73 comma 1, lettera c, d, e);
Interventi di sostegno psico-sociale e di formazione in favore di giovani o di altri soggetti che versano in condizioni di disagio sociale, economico o familiare (art. 73, comma 1, lettera a);
Interventi anche di rilievo sanitario in favore di soggetti bisognosi o non autosufficienti o incapaci, ivi compresi i servizi di assistenza economica, di assistenza domiciliare, di telesoccorso, accompagnamento e trasporto (art. 73, comma 1, lettera b);
Interventi in tema di barriere architettoniche (art. 73, comma 1, lettera g);
Attività concernenti la fornitura di sussidi, contributi e materiale didattico, compreso buoni per le mense scolastiche (art. 73, comma 2, lettera b);
Applicazione della disciplina in materia di concessione di benefici economici, agevolazioni, elargizioni (art. 68).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |X| filosofiche | | d’altro genere | |
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare
DSM – Dipartimento di Riabilitazione - Dipartimento di Prevenzione – UU.OO. Ospedaliere
|X|
- di altro titolare:
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Regione |X|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici – |X|
Comuni, Provincia, Regione, Autorità giudiziarie, altre Aziende sanitarie, anche in relazione alle funzioni connesse al sistema della protezione civile..
- verso soggetti privati – |X|
Enel o altro soggetto gestore dell’energia elettrica, Cooperative, Associazioni di volontariato, Scuola, Associazioni e/o fondazioni deputate al sostegno umanitario e al supporto economico (C.R.I., Caritas, Fondo Leucemie e tumori, etc. )
Diffusione | _|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento concerne tutti i dati relativi alla erogazione di servizi socio-assistenziali, compreso la concessione di contributi, a favore delle fasce più deboli della popolazione (disabili, anziani, famiglie in situazione di difficoltà, etc.).
Il trattamento può riguardare dati idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, oppure dati giudiziari, in quanto gli interventi possono essere rivolti a particolari gruppi di popolazione. Il trattamento può riguardare anche dati idonei a rivelare convinzioni religiose, in relazione a determinate prestazioni (ad esempio: erogazione pasti per particolari diete alimentari).
Tali dati sono accessibili solo alle figure professionali autorizzate, per fini di assistenza e per le finalità amministrative correlate; sono inoltre utilizzati per l’attività epidemiologica sistematica (anche nell’ambito di specifici osservatori), quale supporto alla formulazione di politiche e programmi socio-assistenziali.
Il trattamento dei dati riguarda anche tutti gli interventi socio-assistenziali a favore di minori, anche in relazione a vicende giudiziarie per le quali è in corso attività di tutela da parte del competente Tribunale per i minorenni, provvedimenti di adozione, affidamenti temporanei, maltrattamenti, inserimento in istituti; interventi di sostegno psico-sociale in favore di minori ricoverati e delle loro famiglie che versano in condizioni di disagio sociale, economico o familiare; attività di sostegno a donne in gravidanza soggette a protezione da parte dell’autorità giudiziaria ai sensi della L. 269/1998.
Sinteticamente, la gestione dell’attività di assistenza sociale a favore di fasce deboli e minori avviene mediante contatti con i seguenti soggetti, cui vengono comunicati dati sensibili:
- Enti territoriali (Servizi sociali dei comuni di residenza, UU.OO. Consultoriali, Salute mentale, Disabili/Protesi delle strutture sanitarie e ospedaliere di residenza), per interventi di collaborazione/integrazione/supporto, disbrigo pratiche, attivazione di interventi di carattere economico, rispetto al progetto finalizzato sul minore ricoverato e sulla famiglia e rispetto alla sua dimissione.
- Autorità giudiziaria (Tribunale per i Minorenni) per segnalazione stati di abbandono/incuria, di sospetto maltrattamento ed abuso sessuale, per richieste di autorizzazione per cure mediche nei confronti di minori stranieri nelle condizioni di cui alla L. 40/98, art. 29, c.3; per richieste di autorizzazione a cure mediche, interventi chirurgici, terapie trasfusionali in situazioni di urgenza ed in assenza di un consenso espresso da parte gli esercenti la patria potestà genitoriale;
- Questura, per richiesta o per rinnovo di permesso di soggiorno per cure mediche nei confronti di minori stranieri;
Le strutture sanitarie e ospedaliere comunicano inoltre all’Enel o ad altro soggetto gestore dell’energia elettrica l’elenco dei soggetti con apparecchiature elettromedicali indispensabili alla vita al fine di assicurare loro la continuità di fornitura di energia elettrica nei casi di interruzione programmata e/o eccezionale della corrente.
Le strutture sanitarie e ospedaliere comunicano alle strutture che svolgono compiti di protezione civile (Regione, agenzie regionali, comuni) i dati sanitari delle persone da evacuare, per poter predisporre le misure idonee all’evacuazione stessa nell’ambito dei Piani di emergenza. (L.225/ 1992, L. 353/2000)
Si intendono compresi in questo trattamento le attività di appoggio educativo-riabilitativo a domicilio, gli inserimenti in strutture socio-riabilitative diurne, residenziali e in laboratori socio- occupazionali. Tali centri hanno funzioni educative, di riabilitazione, di integrazione del sistema del collocamento obbligatorio, ai fini dell’integrazione lavorativa delle persone disabili.
Le informazioni relative allo stato di salute e al profilo di autosufficienza e funzionalità del disabile (Commissione di Valutazione Handicap) sono prodotte all’azienda sanitaria al momento della valutazione del soggetto e, successivamente comunicate al Centro socio-riabilitativo Diurno e/o Residenziale e/o Laboratorio socio-occupazionale all’atto della domanda di accoglimento/inserimento disabile.
La richiesta di bisogno da parte dell’utente viene raccolta e valutata dagli Assistenti Sociali Territoriali facenti capo ai Comuni, che provvedono a formulare un progetto di eventuale inserimento. Tale progetto viene valutato dall’Ufficio competente.
Avviato il programma di inserimento, le informazioni relative alle prestazioni erogate all’utente sono strutturate in una cartella utente il cui aggiornamento è tenuto dagli operatori dell’Ufficio Unico. Questo tipo di servizi vengono spesso esternalizzati.
Le strutture che accolgono i disabili provvedono ad inviare mensilmente all’Ufficio competente le fatture correlate delle relative presenze degli utenti per il relativo rimborso.
Il dato complessivo relativo sia alla valutazione multidimensionale e allo stato di salute, sia all’andamento del progetto riabilitativo personalizzato viene monitorato a livello di azienda sanitaria ai fini di una attenta programmazione e gestione del budget.
Il trattamento include anche i servizi di telesoccorso e telecontrollo, finalizzati al monitoraggio a distanza dell’anziano che vive solo. La richiesta di telesoccorso/telecontrollo è legata a situazioni di bisogno di assistenza, anche collegate allo stato di salute. I dati individuali sono trasmessi alla Regione per i fini amministrativi di erogazione dei contributi agli anziani che facciano richiesta di telesoccorso/telecontrollo e siano in condizioni di disagio economico, limitatamente ai soggetti che hanno fatto richiesta del contributo economico..
Per quanto riguarda la concessione di contributi, finanziamenti, agevolazioni, i dati pervengono all’amministrazione direttamente dall’interessato o su comunicazione di soggetti terzi. I dati sono conservati sia in forma cartacea sia in formato elettronico e vengono trattati ai fini del riconoscimento del diritto e/o del beneficio previsto dalle leggi vigenti in materia di servizi sociali.
I dati sensibili riguardano la motivazione per cui viene avanzata richiesta di contributo: essi possono riguardare lo stato di salute di uno o più familiari, la situazione economica familiare o comunque la particolare situazione di disagio in cui versa una persona e/o la famiglia.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 7
Denominazione del trattamento:
MEDICINA DI BASE – PEDIATRIA DI LIBERA SCELTA – CONTINUITÀ ASSISTENZIALE (GUARDIA MEDICA NOTTURNA E FESTIVA, GUARDIA TURISTICA)
Fonti normative legislative:
Legge 833 del 23-12-1978: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale;
D.Lgs 502 del 30 dicembre 1992 e successive modifiche ed integrazioni: Riordino della disciplina in materia sanitaria e relativi Accordi Collettivi di cui all’art. 8;
D.Lgs 229 del 19 giugno 1999: Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell’art. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419;
Legge 289 del 27 dicembre 2002: Finanziaria per l’anno 2003.
Leggi Regionali:
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base).
Altre Fonti:
Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale”
Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici specialisti pediatri di libera scelta”
A.I.R. n. 3161/2001 Accordo per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale”
A.I.R. n. 2122/2002 Accordo per la disciplina dei rapporti con i Medici specialisti pediatri di libera scelta”
Carta Europea dei bambini degenti in ospedale votata dal Parlamento Europeo il 13/05/1986
DPR 24.02.94 "Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap"
Linee-guida del Ministro della Sanità per le attività di riabilitazione - Provvedimento Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano 7 maggio 1998
DPR 13/6/2000 (Approvazione del Piano nazionale di azione e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva per il biennio 2000/2001)
DPR 3 maggio 2001 "Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003"
DPCM 14 febbraio 2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sanitarie”
D.M. Giustizia 24.02.2004 (regolamento attuativo banca dati relativa ai minori dichiarati adottabili).
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (art. 85, comma 1, lettera a);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b):
Attività certificatorie (art. 85, comma 1, lettera d):
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose | filosofiche |_| d’altro genere |_| Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
Archivi amministrativi e sanitari
- di altro titolare:
Aziende del Servizio Sanitario Regionale, Regione, Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta |X|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici: |X|
Azienda sanitaria di residenza (se diversa), Comune, Regione, Autorità giudiziaria,
- verso soggetti privati | _|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento riguarda i dati relativi alla erogazione e registrazione dell'assistenza di medicina generale e pediatrica di libera scelta, di medicina dei servizi e delle attività di continuità assistenziale
I dati personali sensibili relativi all'interessato sono acquisiti dalle aziende sanitarie, direttamente o tramite i medici di base convenzionati (MMG, PLS) e trattati:
- per l'erogazione e la registrazione dell'assistenza sanitaria di base e delle attività di continuità assistenziale (ad es.: mediante scheda sanitaria individuale o registro di attività, prescrizioni farmaceutiche, prescrizione di procedure diagnostiche, terapeutiche, riabilitative, dati relativi a prestazioni aggiuntive previste dagli Accordi collettivi, scheda sanitaria individuale domiciliare nell'ambito dell'assistenza domiciliare integrata),
- per il riconoscimento di diritti individuali dell'assistito e attività di certificazione (ad es.: esenzione per patologia, reddito, gravidanza, invalidità riconosciuta, medicina sportiva non agonistica),
- per la gestione amministrativa ed economica delle prestazioni rese (ad es. dati relativi a prestazioni aggiuntive previste dagli Accordi collettivi),
- per il controllo e la valutazione dell'assistenza erogata (ad es. dati relativi a prestazioni erogate nell'ambito dell'assistenza domiciliare integrata, di campagne vaccinali, di screening; dati relativi alla spesa farmaceutica),
- per ottemperare ad obblighi di legge (ad es.: referto obbligatorio ai sensi dell'art. 334 CPP e dell'art. 365 CP; denunce sanitarie ai sensi dell'art. 103 del TU - RD 27.07.34 e succ. modificazioni e integrazioni: nascita, neonato immaturo, infanti deformi, causa di morte anche di soggetti trattati con nuclidi radioattivi, lesioni invalidanti, notifica obbligatoria di malattie infettive diffusive, di tossinfezioni alimentari, di malattie di interesse sociale, di malattia professionale, di infortunio sul lavoro, di malaria, di pellagra, vaccinazioni obbligatorie, trattamento sanitario obbligatorio, intossicazione da antiparassitari.
La struttura sanitaria erogatrice utilizza i dati per la gestione amministrativa ed economica delle prestazioni rese, per la gestione di registri di guardia medica , registri di patologie croniche nei bambini, per il controllo e la valutazione dell'assistenza erogata; per le stesse finalità i dati possono essere comunicati ad altre strutture sanitarie e ospedaliere e AO. Per le finalità di programmazione,controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria i dati possono essere altresì comunicati alle Regioni. con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A..
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Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 8
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA SANITARIA DI BASE: RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO ALL’ESENZIONE PER PATOLOGIA/INVALIDITÀ/REDDITO E GESTIONE ARCHIVIO ESENTI
Fonti normative legislative:
Legge 833 del 23 dicembre 1978: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale;
D.Lgs 502 del 30 dicembre 1992 e successive modifiche ed integrazioni: Riordino della disciplina in materia sanitaria;
Legge 8 del 25 gennaio 1990: Disposizioni urgenti sulla partecipazione alla spesa sanitaria e sul ripiano dei disavanzi delle Unità sanitarie Locali, art. 3: Esenzioni dalla partecipazione alla spesa;
Legge 449 del 27 dicembre 1997: Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica, art. 59 comma 50;
D.Lgs 124 del 29 aprile 1998: Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma dell’art. 59 comma 50 della l. 449/97;
D.Lgs 286 del 30 luglio 1999: Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività amministrativa svolta dalle amministrazioni pubblica, a norma dell’art. 11 della l. 59/1997;
Legge 388 del 23 dicembre 2000: Finanziaria per l’anno 2001, art. 85: Riduzione dei ticket e disposizioni in materia di spesa farmaceutica;
Legge 326 del 24 novembre 2003: Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici, art. 50: Disposizioni in materia di monitoraggio della spesa nel settore sanitario e di appropriatezza delle prescrizioni sanitarie.
Leggi Regionali:
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale) ;
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base).
Altre Fonti:
D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000: Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
D.M. 1/02/1991: Rideterminazione forme morbose che danno diritto all’esenzione;
D.M. 329/1999: Regolamento individuazione malattie croniche e invalidanti ai sensi del D.Lgs. n. 124/98;
D.M. 279/2001: Aggiornamento D.M. 329/1999;
D.M. 296/2001: Aggiornamento D.M. 329/1999;
Circolare 13.12.2001, n. 13 del Ministero Salute: Esenzione per malattie croniche e rare; DPCM 29/11/2001: Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza;
DGR Marche 16/07/2002, n. 1323.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (art. 85, comma 1, lettera a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b)
Attività certificatoria (art. 85, comma 1, lettera d)
Attività amministrative correlate ai diritti delle persone handicappate (art. 86, comma 1, lettera c-1).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| Filosofiche |_| d’altro genere |_| Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| Pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|_|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
- di altro tipo |_|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato | |
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali: archivi amministrativi e sanitari )
- di altro titolare:
Regione, Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta |X| Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Regione, Comuni, Az.Osp. strutture sanitarie e ospedaliere
- verso soggetti privati X
(specificare a quali soggetti e indicare l’eventuale base normativa:
MMG/PLS ( D.Lgs 286 del 30 luglio 1999)
Diffusione |_|
(specificare l'eventuale base normativa )
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Gli assistiti interessati, aventi diritto, si rivolgono alla struttura sanitaria di residenza e chiedono il riconoscimento del diritto all'esenzione, presentando, ai sensi di legge, la certificazione che attesta la condizione/patologia cronica e/o invalidante.
La documentazione viene valutata da un medico dell’Azienda e, in caso di riconoscimento, la struttura sanitaria rilascia un'attestazione del diritto all'esenzione, indicando la patologia con un codice numerico e i dati anagrafici dell'assistito.
Nella struttura sanitaria i dati relativi agli assistiti esenti sono organizzati e conservati in un archivio cartaceo o informatizzato e possono essere utilizzati per la gestione amministrativa ed economica delle prestazioni rese, per il controllo e la valutazione dell'assistenza erogata (ad es.: assistenza farmaceutica).
La verifica delle autocertificazioni relative alle esenzioni per reddito comporta la necessità di acquisire informazioni sui redditi dell’interessato, che possono anche derivare da cause attinenti lo stato di salute.
I dati possono essere comunicati alle Regioni per attività amministrative ed economiche e attività di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
Inoltre i dati vengono immessi nella banca dati finalizzata alla gestione dei Centri Unici di Prenotazione (CUP), gestiti dalle singole aziende sanitarie, quale autonomo titolare, oppure gestiti a livello regionale o interaziendale in regime di contitolarità tra le aziende sanitarie.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 9
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA SANITARIA DI BASE: ASSISTENZA SANITARIA IN FORMA INDIRETTA
Fonti normative legislative:
Legge 833 del 23 dicembre 1978: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale;
D.Lgs 502 del 30 dicembre 1992 e successive modifiche ed integrazioni: Riordino della disciplina in materia sanitaria;
D.Lgs 229 del 19 giugno 1999: Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell’art. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419;
Legge 388 del 23 dicembre 2000: Finanziaria per l’anno 2001, art. art.92;
Legge 595 del 23 ottobre 1985: Norme per la programmazione sanitaria e per il piano sanitario triennale 1986-88, art. 3: Prestazioni erogabili in forma indiretta e prestazioni aggiuntive di assistenza sanitaria.
Leggi Regionali:
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale) ;
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base):
L.r. 50/1994 (Disciplina dell'assistenza sanitaria in forma indiretta);
L.r. 23.02.2000, n. 16 e 14.02.2000, n. 7 (provvidenze in favore dei soggetti sottoposti a trapianto);
L.r. 18.06.1987, n. 30 e 27.12.1994, n. 52 (provvidenze in favore dei soggetti in trattamento radioterapico e chemioterapico);
L.r. 27.06.1987, n. 15 e 22.04.1987, n. 20 (provvidenze in favore dei soggetti affetti da uricemia cronica);
L.r. 28.06.1993, n. 16 (Istituzione del servizio di oncoematologia pediatrica nell’Ospedale dei Bambini Salesi di Ancona – provvidenze per i familiari che assistono il bambino oncoemopatico),
Altre Fonti
Circolare Min. San. N. 1 del 17.01.2002
Disposizioni regionali ex art. 3 l. 595/1985 e art. 8septies D.Lgs 502/1992.
Finalità del trattamento:
Attività amministrativa correlata alla cura e riabilitazione dei soggetti assistiti dal SSN (art. 85 comma 1, lettera a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico | |
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
archivi relativi alle prestazioni, ad es.: centri di prenotazione, liste di attesa
- di altro titolare |_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Aziende sanitarie, Regione,
- verso soggetti privati | |
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
I dati dell'interessato sono acquisiti e trattati per l'autorizzazione e la registrazione dell’assistenza, per il controllo e la valutazione dell'assistenza erogata, per la gestione amministrativa ed economica, nonché per la liquidazione del rimborso spettante all’utente che ha fruito di prestazioni di assistenza sanitaria in forma indiretta, ambulatoriali o in regime di degenza, presso strutture private autorizzate non accreditate.
L’assistenza indiretta è rimborsabile soltanto per le prestazioni erogate entro i termini indicati dalle disposizioni regionali.
La struttura sanitaria di residenza dell'assistito gestisce i dati dell'interessato mediante un archivio degli assistiti cartaceo o informatizzato, i cui dati sono trattati ed utilizzati per la gestione delle attività indicate.
I dati possono essere comunicati ai soggetti/strutture aziendali che erogano prestazioni (medico del distretto, medico ospedaliero, centri di prenotazione, liste di attesa) e alla Regione per la gestione amministrativa ed economica, nonché per la gestione di eventuali ricorsi.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 10
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA SANITARIA DI BASE: CURE ALL'ESTERO
Fonti normative legislative:
Legge 833 del 23 dicembre 1978: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale;
Legge 595 del 23 ottobre 1985: Norme per la programmazione sanitaria e per il piano sanitario triennale 1986-88;
Legge 8 del 25 gennaio 1990: Disposizioni urgenti sulla partecipazione della spesa sanitaria e sul ripiano dei disavanzi delle Unità Sanitarie Locali (conversione del D.L. 382 del 25 novembre 1989);
D.Lgs. 109 del 31 marzo 1998: Definizione di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate a norma dell’art. 59 comma 51 della l. 449 del 27 dicembre 1997;
D.Lgs. 130 del 3 maggio 2000: Disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs 109/1998.
Leggi Regionali: l.r. 50/1994 (Disciplina dell'assistenza sanitaria in forma indiretta).
Altre Fonti:
D.P.R. 618 del 31 luglio 1980: Assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero;
DM 3.11.1989 e successive modifiche e integrazioni: criteri per la fruizione di prestazioni assistenziali in forma indiretta presso centri di altissima specializzazione all’estero;
DM 24.01.1990: Identificazione delle classi di patologia e delle prestazioni fruibili presso centri di altissima specializzazione all’estero;
DM 30.08.1991: Integrazione elenco prestazioni fruibili all'estero; Circ. n. 33 Min. San. del 12.12.1989;
Testo unico regolamenti CEE sui regimi di sicurezza sociale dei lavoratori subordinati e dei loro familiari che si spostano all'interno della Comunità Europea;
Regolamento CEE1408/1971 e succ. modificazioni e integrazioni;
DPCM 221 del 5 maggio 1999: Regolamento concernente le modalità attuative e gli ambiti di applicazione dei criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni agevolate;
DPCM 242 del 4 aprile 2001: Modifiche ed integrazioni al DPCM 221/1999;
DPCM 1 dicembre 2000: Atto di indirizzo e coordinamento concernente il rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri all'estero di elevata specializzazione;
Decreti attuativi dell’articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e la correzione dell’andamento dei conti pubblici, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.
Finalità del trattamento:
Attività amministrativa correlata alla cura e riabilitazione dei soggetti assistiti dal SSN (art. 85 co.1 punto a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |X| filosofiche | | d’altro genere | |
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Anche relativi a familiari dell’interessato |X|
(specificare se: anamnesi familiare | |)
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato | |
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali: archivi relativi alle prestazioni, ad es.: centri di prenotazione, archivio aziendale esenzioni/esenti, liste d'attesa dei centri regionali di riferimento, registro trapianti)
- di altro titolare |_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici: |X|
Centro di riferimento regionale; Regione; Ministero della salute, organismi sanitari all’estero,
.
- verso soggetti privati | |
(specificare a quali soggetti e indicare l’eventuale base normativa: )
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
L'assistito - per ottenere l'autorizzazione a fruire delle prestazioni assistenziali presso i centri di altissima specializzazione all'estero, ai fini del successivo concorso nella spesa - deve presentare alla struttura sanitaria pubblica di residenza una richiesta corredata dalla proposta motivata redatta da un medico specialista . La struttura può richiedere autocertificazione dell'importo del reddito familiare lordo complessivo. La richiesta, inoltre, deve contenere l'indicazione del centro estero prescelto, il mezzo di trasporto o di viaggio dell'assistito e dell'eventuale accompagnatore.
In caso di trapianti, l'interessato deve essere in lista d'attesa presso il Centro regionale di riferimento, per il trattamento della patologia da cui è affetto.
L’azienda trasmette la richiesta completa dell'interessato al Centro regionale di riferimento per la specifica patologia. Quest'ultimo emette un provvedimento di autorizzazione o di diniego (per i Paesi dell’Unione Europea, parere obbligatorio non vincolante) e lo trasmette alla Azienda.
L'assistito, per ottenere il rimborso previsto, presenta all’ASUR/Zona territoriale di residenza, per il tramite del Centro regionale di riferimento che ha autorizzato la prestazione all'Estero, la documentazione delle spese (fatture quietanzate o titoli equipollenti in originale con traduzione giurata), unitamente alla documentazione sanitaria relativa alle prestazioni assistenziali fruite (copia della cartella clinica, referti ed altro con traduzione giurata). Inoltre, presenta le certificazioni emesse dalle locali rappresentanze diplomatiche o consolari richiesta dal DM 3.11.89, in particolare la certificazione che il Centro di altissima specializzazione utilizzato è di natura pubblica o di natura privata senza scopo di lucro e che le relative tariffe sono approvate o controllate dalla autorità sanitarie competenti.
Il Centro regionale di riferimento esprime il proprio parere sulle prestazioni sanitarie rimborsabili. Nei casi in cui l'assistito abbia fruito all'Estero di prestazioni di comprovata eccezionale gravità ed urgenza senza la preventiva autorizzazione, entro 3 mesi dalla data di fruizione, può essere presentata all’ASUR/Zona territoriale di residenza documentata richiesta di rimborso delle spese sostenute. La Azienda provvede ad acquisire il parere del Centro regionale di riferimento.
In entrambi i casi descritti, l’Azienda, ottenuto il parere del Centro regionale di riferimento, adotta il provvedimento di rimborso e, qualora ritenga di rimborsare spese ritenute non rimborsabili dal Centro di riferimento, o qualora decida un rimborso aggiuntivo in considerazione della particolare gravosità degli oneri, deve congruamente motivare il provvedimento e inviarne copia alla Regione (che ha facoltà di disporre la deroga al pagamento) e al Ministero della Salute (cui compete determinare il concorso globale complessivo massimo erogabile) .
I dati personali dell'interessato e dell'accompagnatore sono acquisiti e trattati per la valutazione clinica e per la gestione amministrativa ed economica delle prestazioni autorizzate. I dati sono gestiti mediante un archivio cartaceo o informatizzato.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 11
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA SANITARIA DI BASE: ASSISTENZA AGLI STRANIERI IN ITALIA
(particolari categorie)
Fonti normative legislative:
Legge n. 833/1978 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, art. 6
D. Lgs. n. 286/1998, (TU immigrazione e condizione dello straniero)
Regolamento CEE 1408/1971 (Sicurezza sociale ai lavoratori dipendenti e familiari in ambito UE) Regolamento CEE 574/1972 (Modalità applicative del Regolamento 1408/1979)
D.L. 30.9.2003, n.269 convertito con Legge 24.11.2003, n. 326, Art. 50.
Leggi Regionali:
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base).
ALTRE FONTI
DPR n. 394/1999 (Regolamento sul TU immigrazione e condizione dello straniero) Circolare n. 5 Ministero Sanità del 24.03.2000
Decreto Ministero della Sanità del 18 marzo 1999 (G.U. n.71 del 26 marzo 1999).
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (Articolo 85, comma 1, lettera a):, relative alla erogazione e registrazione dell'assistenza agli stranieri in Italia
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |X| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |_|
(specificare quale:
- di altro titolare |_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Regione, Prefettura , Ambasciata , Ministero della Sanità
- verso soggetti privati |_|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento dei dati personali concerne le attività volte a garantire l’assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti al SSN in ordine alle cure essenziali e continuative e l’estensione agli stranieri dei programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva, anche ai fini del rimborso da parte dei soggetti preposti degli oneri per le prestazioni rimaste insolute rese dalle strutture sanitarie italiane a favore di cittadini stranieri.
Nell’ambito di tale attività i dati sono trasmessi alle regioni per finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele di cui alla scheda n. 12 dell’Allegato A.
In questa scheda ci si riferisce:
a) all'assistenza per gli stranieri temporaneamente presenti (STP) non iscritti al SSN, non in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno.
Dalle strutture a gestione diretta o private accreditate possono essere erogate cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o essenziali, ancorché continuative, per malattia/infortunio, nonché programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva.
Le prestazioni sono gratuite, salvo quota di partecipazione.
L'erogazione della prestazioni è assicurata da ambulatori di prima accoglienza (medicina generale, medicina interna, profilassi malattie infettive, età pediatrica), consultori familiari, Ser.T., CSM, laboratori e poliambulatori specialistici, strutture ospedaliere per prestazioni di pronto soccorso, ricoveri urgenti, day hospital e cure essenziali continuative.
Se gli stranieri temporaneamente presenti non iscritti al SSN sono privi di risorse economiche sufficienti, viene rilasciato un tesserino "STP" da qualsiasi struttura sanitaria indipendentemente dalla dimora dichiarata dal richiedente.
Il tesserino STP dà diritto all'esenzione dalla quota di partecipazione al costo delle prestazioni per: prestazioni di primo livello, presenza di patologie/condizioni croniche/invalidanti (DM 329/99), gravidanza e IVG, tutti gli accertamenti diagnostici e tutte le prestazioni ai fini della tutela della maternità, fascia d'età (< 6 anni e > 65 anni), interventi di prevenzione.
Per ottenere il tesserino STP è necessaria una dichiarazione di indigenza, che rimane agli atti della struttura che emette il tesserino. E' sufficiente un'autodichiarazione delle proprie generalità.
Su richiesta, il tesserino può essere rilasciato anonimo.
L'accesso alle strutture sanitarie non può comportare alcun tipo di segnalazione, salvo i casi in cui, a parità di condizione con i cittadini italiani, sia obbligatorio il referto (ai sensi dell'art. 334 CPP e dell'art. 365 CP; denunce sanitarie ai sensi dell'art. 103 del TU - RD 27.07.34 e succ. modificazioni e integrazioni: nascita, neonato immaturo, infanti deformi, causa di morte anche di soggetti trattati con nuclidi radioattivi, lesioni invalidanti, notifica obbligatoria di malattie infettive diffusive, di tossinfezioni alimentari, di malattie di interesse sociale, di malattia professionale, di infortunio sul lavoro, di malaria, di pellagra, vaccinazioni obbligatorie, intossicazione da antiparassitari).
Le prescrizioni farmaceutiche e le altre prescrizioni redatte su ricettario regionale recano solo il codice STP.
Per il rimborso delle prestazioni di ricovero la richiesta viene inoltrata alla Prefettura. Tutte le altre prestazioni sono a carico del Fondo sanitario regionale.
b) all’assistenza a stranieri extra-comunitari che conseguono il visto d’ingresso per motivi di cura dall’Ambasciata italiana, sita nel territorio del proprio paese, a condizione di una totale copertura delle spese sanitarie (DRG’s) e di pernottamento e viaggio durante il soggiorno in Italia.
La struttura sanitaria italiana prescelta, pubblica o privata accreditata, provvede ad effettuare una dichiarazione all’Ambasciata, attestante la sua disponibilità alla presa in carico del paziente.
La registrazione del flusso avviene secondo modalità simili ai cittadini italiani, salvo l’onere degenza.
c) all'assistenza per gli stranieri comunitari o provenienti da paesi con accordo bilaterale con l’Italia temporaneamente presenti in Italia per motivi di turismo o di studio regolarmente iscritti ai servizi sanitari dei paesi di provenienza.
Per costoro i paesi di origine rilasciano il Mod. E111 per i casi urgenti ed il Mod. 112 per le prestazioni programmate, che attestano la regolare posizione nei registri di assistenza dei paesi di provenienza; ciò consente agli utenti di usufruire delle prestazioni sanitarie necessarie. Periodicamente la struttura sanitaria italiana prescelta, pubblica o privata accreditata trasmette alla Azienda sanitaria territorialmente competente la singola notifica dell’avvenuto ricovero, ricevendo l’attestazione di conformità della pratica, e a cadenza trimestrale l’elenco riepilogativo delle prestazioni rese agli stranieri “conformi” con i relativi importi.
Le strutture sanitarie trasmettono al Ministero della Salute il Modello E125 che è un riepilogo delle prestazioni rese a favore dei soggetti con E111; tali riepiloghi (contenenti i dati identificativi degli interessati e le prestazioni erogate a ciascuno) sono finalizzati alla fatturazione ‘a compensazione’ alle varie Casse Mutue Estere cui sono in carico i vari utenti.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 12
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA INTEGRATIVA (fornitura di prodotti dietetici a categorie particolari e di presidi sanitari a soggetti affetti da diabete mellito).
Fonti normative legislative:
Legge 25 marzo 1982, n. 98 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 gennaio 1982 n. 16, recante misure urgenti in materia di prestazioni integrative erogate dal Servizio sanitario nazionale
D.Lgs. 29 aprile 1998, n. 124 - Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma dell’articolo 59, comma 50, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449
Art. 50 D.L. 30.9.2003, n.269 convertito con Legge 24.11.2003, n. 326.
Leggi Regionali:
L.r. 38/1987 (Organizzazione e disciplina dei centri di diabetologia e malattie del ricambio);
L.r. Marche 22 aprile 1987, n. 20 – provvidenze in favore dei soggetti affetti da uricemia cronica
- e successive modificazioni; L.r ,14/1996.
Altre Fonti
D.M. 8 febbraio 1982 - Prestazioni protesiche ortopediche erogabili a norma dell’art. 1, lettera a), n. 5 , del D.L. 25 gennaio 1982 n. 16
D.M. 8 giugno 2001 - Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare
D.P.C.M. 29 Novembre 2001 - Definizione dei livelli essenziali di assistenza.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione e cura (art. 85, comma 1, lettera a
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
archivio esenzioni dalla partecipazione
al costo delle prestazioni , anagrafe invalidità
- di altro titolare |_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Regione, Ministero della Salute
- verso soggetti privati |_|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento dei dati riguarda le attività amministrative finalizzate alla fornitura di prodotti dietetici e di altri presidi sanitari ad uso di soggetti affetti da diabete mellito, fibrosi cistica, neonati da madri HIV positive, morbo celiaco.
Per quanto concerne gli alimenti dietetici (celiaci, malattie metaboliche ereditarie, etc.), sulla base della certificazione rilasciata dal centro di riferimento, l’ASUR/Zona territoriale provvede a rilasciare apposita autorizzazione annuale a fruire della fornitura dei prodotti medesimi.
La ricetta viene dunque consegnata al paziente per l’acquisto del farmaco. La farmacia trattiene la prescrizione, apponendovi i fustelli adesivi asportati dalla confezione erogata. Periodicamente, le ricette sono trasmesse dalle singole farmacie alle rispettive aziende sanitarie locali per la rendicontazione e la gestione amministrativo-economica delle prestazioni, nonché per la valutazione ed il controllo dell’assistenza erogata.
La distribuzione dei prodotti può altresì avvenire a seguito di prescrizione da parte di specialisti operanti presso strutture pubbliche o accreditate.
Sulla base di tale prescrizione i competenti uffici dell’ASUR/Zone territoriali autorizzano l’erogazione del fabbisogno tramite le farmacie convenzionate o a seguito di distribuzione diretta.
Le Zone territoriali effettuano elaborazioni con riferimento sia all’utente sia al prescrittore, validando i dati sulla base dell’anagrafe assistiti.
I dati vengono trasmessi dall’Azienda alla Regione per finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 13
Denominazione del trattamento: ASSISTENZA PROTESICA
Fonti normative legislative:
L. 833/1878 – artt. 26 e 57 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421), e successive modificazioni e integrazioni
L. 104/1992, art. 104 L. 449/1997, art. 8
D.Lgs. 46 del 24/2/1997
Legge 25 marzo 1982, n. 98 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 gennaio 1982 n. 16, recante misure urgenti in materia di prestazioni integrative erogate dal Servizio sanitario nazionale
D.Lgs. 29 aprile 1998, n. 124 - Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma dell’articolo 59, comma 50, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Leggi Regionali
L.r. 13/2003 (Riorganizzazio e del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 22 aprile 1987, n. 20 – provvidenze in favore dei soggetti affetti da uricemia cronica - e successive modificazioni;
X.x. 00/0000 (Xxxxxxxx del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base).
Altre Fonti
Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità – 28/12/1992
D.M. 8 febbraio 1982 - Prestazioni protesiche ortopediche erogabili a norma dell’art. 1, lettera a), n. 5 , del D.L. 25 gennaio 1982 n. 16
Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità – 29/7/1994
Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità - 27/8/1999 n. 332 “Regolamento recante norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale: modalità di erogazione e tariffe”
Specifica del Min. San. Del 19/07/2000 (fornitura carrozzina superleggera)
Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità - 31 maggio 2001, n. 321, "Modifica del regolamento recante norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale"
D.M. 8 giugno 2001 - Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad una alimentazione particolare
D.P.C.M. 29 Novembre 2001 - Definizione dei livelli essenziali di assistenza
Circolare D.G. strutture sanitarie e ospedaliere del 19/10/2005 (Comunicatore telefonico)
Atto d’intesa tra Regione Marche e FIOTO del 16/02/2005 n. 26/96 Atto di indirizzo per attuazione D.M. 322/1999.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei soggetti assistiti dal SSN (art. 85, comma 1, lettera a);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b);
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del SSN (comma 1, lettera g);
Attività amministrative correlate all’applicazione della disciplina in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate (art. 86, comma 1, lettera c).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|_|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
Archivio invalidità civile, archivi servizi sociali,
- di altro titolare |_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
altra azienda sanitaria
- verso soggetti privati
case di cura private accreditate |X|
Diffusione |_|
(specificare l'eventuale base normativa )
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento riguarda le attività correlate al rilascio dell’autorizzazione all’erogazione di prestazioni di assistenza protesica e al pagamento del costo delle prestazioni.
Gli aventi diritto all’erogazione dei dispositivi protesici indicati nel nomenclatore tariffario sono specificati nell’art. 1 del DM 332 del 27/8/1999, modificato dall'articolo 2 del DM n.321 del 31 maggio 2001.
L'erogazione a carico del SSN delle prestazioni di assistenza protesica prevede lo svolgimento delle seguenti attività: prescrizione, autorizzazione, fornitura e collaudo.
1. Prescrizione. È redatta da un medico specialista del Ssn, dipendente o convenzionato, competente per tipologia di menomazione o disabilità. Essa deve comprendere: a) una diagnosi circostanziata, che scaturisca da una completa valutazione clinica e strumentale dell'assistito; b) l'indicazione del dispositivo protesico, ortesico o dell'ausilio prescritto, c) un programma terapeutico di utilizzo del dispositivo.
2. Autorizzazione. È rilasciata dalla Zona territoriale di residenza dell'assistito previa verifica dello stato di avente diritto del richiedente,della corrispondenza tra la prescrizione medica ed i dispositivi codificati del nomenclatore e del tempo minimo di rinnovo.
3. Fornitura. L’assistito sceglie liberamente la Ditta fornitrice, che deve essere iscritta all'Albo c/o il Ministero della Salute, per l’erogazione dei dispositivi su misura o autorizzati alla vendita, all’immissione in commercio ed alla distribuzione dei dispositivi in base alla normativa vigente. La fornitura del dispositivo protesico prescritto avviene da parte del fornitore all’assistito entro termini stabiliti dalla normativa o dai contratti stipulati. Il fornitore, ai fini della predisposizione del dispositivo protesico, dispone dei dati relativi alla condizione di disabilità dell’assistito. Tali dati gli vengono forniti dall’assistito stesso, che, inoltre, al momento della consegna del dispositivo protesico, rilascia al fornitore una dichiarazione di ricevuta da allegare alla fattura trasmessa alla Zona territoriale ai fini del rimborso.
4. Collaudo. Il collaudo accerta la congruenza clinica e la rispondenza del dispositivo ai termini dell'autorizzazione ed è effettuato, entro venti giorni dalla data di consegna, dallo specialista prescrittore o dalla sua unità operativa; a tal fine, entro il termine di tre giorni lavorativi, il fornitore comunica alla Zona territoriale che ha rilasciato la prescrizione la data di consegna o di spedizione del dispositivo.
In ogni Zona territoriale gli uffici preposti al rilascio delle autorizzazioni sono generalmente presenti in ogni Distretto. Per ogni assistito che ha avanzato richiesta essi conservano la prescrizione del medico specialista, che, in occasione della prima volta che si avanza la richiesta, contiene anche la diagnosi dettagliata dell’assistito; viene richiesto il verbale della commissione di invalidità, qualora questa sia già stata accertata.
A discrezione delle Zone territoriali tali dati sono informatizzati.
I dati individuali non vengono trasmessi ad alcun altro soggetto, ad eccezione del sopracitato caso di richiesta avanzata in una Azienda differente da quella di residenza.
La comunicazione di dati individuali avviene solo nel seguente caso previsto dalla normativa: Qualora i dispositivi protesici, ortesici e gli ausili siano prescritti, per motivi di necessità e urgenza, nel corso di ricovero, presso strutture sanitarie accreditate, pubbliche o private, ubicate fuori del territorio della Azienda di residenza dell'assistito, la prescrizione è inoltrata dalla unità operativa di ricovero alla Azienda di residenza, che rilascia l'autorizzazione tempestivamente, anche a mezzo fax. (Art. 4 comma 6 DM 332 del 27/8/1999)
I dati aggregati, necessari per l’approntamento dei bilanci, sono inviati alla Regione, che detiene l’elenco dei fornitori autorizzati.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 14
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMATA E INTEGRATA
Fonti normative:
Legge 8 Novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
Piano Sanitario Nazionale 1998-2001
Leggi Regionali:
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base);
L.r. 50/1994 (Disciplina dell'assistenza sanitaria in forma indiretta);
L.r. 24/1989 (Rifinanziamento di interventi in materia di proprietà diretto coltivatrice e miglioramenti fondiari e modifica della L.R. 30 aprile 1985, n. 20).
Altre Fonti:
D.P.R. 28 Luglio 2000, n. 270 (Regolamento di esecuzione dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale)
D.P.R. 28 Luglio 2000, n. 271 (Regolamento di esecuzione dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali interni)
D.P.R. 28 Luglio 2000, n. 272 (Regolamento di esecuzione dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i pediatri di libera scelta)
D.M. 27 Ottobre 2000, n. 380 (Regolamento recante norme concernenti l’aggiornamento della disciplina del flusso informativo sui dimessi dagli istituti di ricovero pubblici e privati)
D.P.C.M. 14 febbraio 2001 (Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio – sanitarie)
Provvedimento 8 Marzo 2000 (Accordo tra il Ministro della sanità e le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano sulle linee-guida concernenti la prevenzione, la diagnostica e l’assistenza in oncologia)
Accordo 19 aprile 2001 – Accordo tra il Ministro della sanità, le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e le province, i comuni e le comunità montane, sul documento di iniziative per l’organizzazione della rete dei servizi delle cure palliative
D.M. 27 Aprile 2001 (Istituzione del corso “pilota”, a carattere nazionale, di alta qualificazione teorico-pratica in cure palliative)
D.P.R. 3 Maggio 2001 (Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001 – 2003)
D.L. 18 Settembre 2001, n. 347 (Interventi urgenti in materia di spesa sanitaria)
D.P.C.M. 29 Novembre 2001 (Definizione dei livelli essenziali di assistenza)
D.M. 12 Dicembre 2001 (Sistema di garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria)
D.G.R. Marche n. 606 del 20.03.2001 ( Linee Guida regionali per le cure domiciliari)
D.G.R. Marche n. 1396 del 19.06.2001 (Linee guida regionali per le cure domiciliari al paziente oncologico terminale)
D.G.R. Marche n. 1665 del 01.12.2003 (Approvazione schema di convenzione tra zone territoriali ed organizzazioni del terzo settore in campo oncologico).
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate alla erogazione di attività di assistenza domiciliare (art. 85, comma 1, lettera a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b)
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g)
Interventi anche di rilievo sanitario in favore di soggetti bisognosi o non autosufficienti o incapaci, ivi compresi i servizi di assistenza domiciliare (art. 73, comma, lettera b).
Tipologia dei dati Trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_| Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo | |X| |
- informatizzato | |X| |
- -supporto di altro tipo: | |
- audio | |X| |
- video | |X| |
- per immagini | |_| |
- reperti biologici o di altro tipo | |_| |
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali:
Archivi sanitari
- di altro titolare
Archivio prestazioni socio-sanitarie dei Comuni, Regione, Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta |X|
Comunicazione (
- verso soggetti pubblici |X|
Comuni, Regione,
- verso soggetti privati |X|
MMG-PLS, soggetti privati che erogano le prestazioni, Enel o altro soggetto gestore dell’energia elettrica
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Ogni percorso di assistenza domiciliare è autorizzato dall’azienda sanitaria sulla base di una procedura di valutazione multidimensionale dell’assistito, con rilevazione dunque di informazioni anagrafiche, di funzionalità e di stato di salute.
La scheda di attivazione è conservata nell’archivio aziendale. All’autorizzazione si accompagna la formulazione di un programma di assistenza, con previsione di diverse tipologie di assistenza secondo il bisogno rilevato. L’attività viene svolta anche tramite teleconsulto.
Tra le modalità di assistenza domiciliare si intendono compresi anche i servizi di trasporto.
Avviato il programma di assistenza, le informazione relative alle prestazioni erogate al paziente sono strutturate in una cartella utente (diario e/o cartella clinica) al cui aggiornamento concorrono gli operatori coinvolti nell’attività di cura al domicilio (attività infermieristica e di riabilitazione).
La cartella è conservata presso l’utente, con acquisizione periodica delle informazioni nell’ambito dei sistemi informativi aziendali.
Con i riferimenti ai programmi autorizzati che prevedono il coinvolgimento di Medici di Medicina Generale, questi provvedono a comunicare mensilmente al Distretto il numero di accessi al domicilio effettuati, senza alcuna indicazione della patologia riscontrata, nonché le eventuali prestazioni di impegno particolare (PIP) erogate nei confronti dei singoli pazienti.
I dati relativi ad ogni programma di intervento sono inviati alla Regione con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A, secondo scadenze temporali stabilite, corredati del profilo di
salute e di autonomia del soggetto, e dei servizi prestati. Tale quadro informativo integra il Sistema Informativo del Distretto Socio-Sanitario che a livello regionale costituisce un riferimento fondamentale per la programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza primaria, specialistica e integrata e per finalità di verifica dell’appropriatezza delle prestazioni rese, della natura e dell’entità delle stesse per orientare/correggere le politiche sull’assistenza territoriale a domicilio.
I dati vengono altresì trasmessi ai Comuni per il rimborso delle prestazioni socio-sanitarie eventualmente erogate, limitatamente ai soggetti che richiedono il contributo.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 15
Denominazione del trattamento
ATTIVITA’ DI ASSISTENZA RIABILITATIVA RESIDENZIALE E SEMIRESIDEN- ZIALE AD ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, DISABILI PSICHICI E SENSORIALI E MALATI TERMINALI
Fonti normative legislative:
Legge 26 febbraio 1999, n. 39 (Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 28 dicembre 1998 n. 450, recante disposizioni per assicurare interventi urgenti di attuazione del Piano sanitario nazionale 1998 –2000)
Legge 11 marzo 1988, n. 67 – Art. 20 - Legge finanziaria 1988
Legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
Legge 23 dicembre 1978 n. 833 Istituzione del servizio sanitario nazionale D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni e integrazione
Leggi Regionali
L.r.13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base);
L.r. 50/1994 (Disciplina dell'assistenza sanitaria in forma indiretta);
L.r. 20/2002 (Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semiresidenziale);
L.r. 9/1995 (Modifica ed integrazione alla L.R. 2 gennaio 1992, n. 1 recante "Istituzione degli albi regionali degli enti gestori di strutture per la riabilitazione ed il reinserimento sociale dei tossicodipendenti");
L.r. 12 aprile 1995, n. 36.“Realizzazione di residenze sanitarie assistenziali denominate <Casa alloggio per giovani disabili affetti da sclerosi multipla o distrofia muscolare> nell’azienda sanitaria
n. 2 e nell’azienda sanitaria n. 13. “( in B.U.R. Marche anno XXVI – n. 29 – del 27 aprile 1995); Legge Regionale n. 61/1997“Lotta alle neoplasie nella Regione Marche”; Legge Regionale n. 34 del 20/10/98.“ Piano Sanitario Regionale 1998/2000”.(in particolare “4.2.3.6 Il Sistema Residenziale”).
Altre Fonti
D.M. 28 dicembre 1998, n. 450 (Disposizioni per assicurare interventi urgenti di attuazione del Piano sanitario nazionale 1998 – 2000).
D.M. 28 Settembre 1999 (Programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative).
D.M. 21 maggio 2001.
D.P.R. 10 Novembre 1999 (Approvazione del progetto obiettivo “Tutela salute mentale 1998 – 2000”).
D.P.C.M. 14 febbraio 2001 (Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio- sanitarie).
Provvedimento Ministero Sanità 8.3.2001 (Linee-guida concernenti la prevenzione, la diagnostica e l'assistenza in oncologia).
D.P.R. 8 marzo 2000 (Progetto obiettivo “AIDS 1998-2000”).
D.P.R. 23 luglio 1998 (Approvazione del Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000).
Deliberazione della G.R. Marche n. 3240 TS/SAN del 05.10.1992.“ Atto amministrativo del Consiglio regionale Marche n. 99/92 – Riconversione dei presidi disattivati in presidi sanitari di base integrati – Linee guida per le funzioni di assistenza sanitaria residenziale (fase transitoria)” (in B.U.R. Marche anno XXIII – n. 107 – del 24/12/1992).
Xxxxxxxxxxxxx xxxxx X.X. Xxxxxx x. 0000 XX/XXX xxx 00/00/0000.“ Individuazione delle RSA, delle comunità protette e delle collettività per l’assistenza di medicina generale proposte dalle Aziende USL della Regione Marche. Adempimenti relativi all’accordo regionale (DGR Marche 2955/97 – DPR 484/1996)”.
Deliberazione della G.R. Marche n. 1993 del 20/10/1999 “Progetto regionale per l’attuazione del Programma nazionale per la realizzazione di strutture per le cure palliative”;
Deliberazione della G.R. Marche n. 2200 ME/SAN del 24/10/2000 “L.R. 20/2000, art. 6 – Determinazione dei requisiti minimi richiesti per l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio di strutture sanitarie e socio-sanitarie”.
Accordo 19 aprile 2001 (Accordo tra il Ministro della sanità, le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano e le province, i comuni e le comunità montane, sul documento di iniziative per l’organizzazione della rete dei servizi delle cure palliative).
Ministero della Sanità: Linee guida relative al progetto-obiettivo “Tutela della salute degli anziani” (07/08/92).
Linee guida sulle RSA 31 marzo 1994.
Indirizzi sugli aspetti organizzativi e gestionali delle residenze sanitarie assistenziali”. Progetto Obiettivo anziani – 1991.
(Approvato da Camera e Senato con deliberazioni del 30/01/1992 );
Circolare presidenziale n.1 del 02/03/1992 riguardante il progetto obiettivo prototipale “Indirizzi operativi alle USL marchigiane in ordine alle modalità e benefici previsti dal SSN per la tutela e cura dell’anziano – In ottemperanza alla L.R. 5/11/1988 n. 43 concernente l’integrazione delle funzioni sociali e sanitarie - (BUR n. 29 Anno XXIII del 12/03/1992).
Finalità del trattamento:
(Indicare le rilevanti finalità di interesse pubblico esplicitate dal d.lgs. n. 196/2003 o dalla legge, ed il relativo specifico riferimento normativo)
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei soggetti assistiti dal Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g)
Attività amministrative correlate all’applicazione della disciplina in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate (art. 86, comma 1, lettera c).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |X| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Anche relativi a familiari dell’interessato| X|
(specificare se: anamnesi familiare
|X|)
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
(indicare se il trattamento è svolto utilizzando supporti documentari cartacei, supporti o procedure informatizzate oppure supporti di altro tipo, ad esempio fotografie, videoriprese, monitoraggio)
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali:
Archivi sanitari
- di altro titolare:
Regione |X|
(specificare quali e indicare la disposizione di legge che lo prevede)
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
altre aziende sanitarie, Regione, Comune
- verso soggetti privati |_|
(specificare a quali soggetti e indicare l’eventuale base normativa: )
Diffusione |_|
(specificare l'eventuale base normativa )
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Descrivere in modo sintetico ma chiaro il trattamento, precisando in particolare se le operazioni di trattamento sono svolte, in tutto o in parte, utilizzando dati sensibili di riferimento del nucleo familiare.
Il trattamento riguarda le attività correlate alla fornitura di assistenza residenziale e semiresidenziale ad anziani non autosufficienti, disabili fisici, psichici e sensoriali e malati terminali (accoglimento in strutture residenziali e semiresidenziali con quote a carico del SSR)
Le informazioni relative allo stato di salute e agli aspetti socio-sanitari, nonché al profilo di autosufficienza e funzionalità dell’assistito e situazione socio-familiare (valutazione multidimensionale) sono prodotte dall’azienda sanitaria al momento della valutazione del soggetto, alla conseguente predisposizione del piano individuale di assistenza per l’accesso alle reti dei servizi, compreso la gestione di liste d’attesa.
Il trattamento comprende anche la gestione dei dati relativi all’accoglimento dei malati terminali nelle strutture loro dedicate (Hospice).
I dati idonei a rivelare la vita sessuale riguardano unicamente all’area della disabilità psichica.
Il trattamento di dati giudiziari può avvenire esclusivamente in relazione a provvedimenti di autorità giudiziaria.
Avviato il programma di assistenza, le informazione relative alle prestazioni erogate al paziente sono strutturate in una cartella socio-sanitaria;
La struttura procede alla rilevazione delle informazioni relative alle prestazioni e all’assistenza erogata al paziente, comunicando periodicamente all’azienda sanitaria locale di ubicazione i dati necessari alla liquidazione delle quote di rimborso e remunerazione quantificate dalla normativa regionale di riferimento.
I dati vengono comunicati al comune in caso di compartecipazione agli oneri , limitatamente ai soggetti che ne facciano richiesta.
Il dato, relativo sia alla valutazione multidimensionale e allo stato di salute, sia all’assistenza e prestazioni erogate viene consolidato a livello di azienda sanitaria locale e comunicato alla Regione a fini di rendicontazione in relazione alla mobilità sanitaria e, con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A, a fini di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 16
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA TERMALE
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421),
Legge 24 ottobre 2000, n. 323 (Riordino del settore termale).
Leggi Regionali:
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 19/2000 (Norme concernenti l'assistenza sanitaria di base);
L.r. 50/1994 (Disciplina dell'assistenza sanitaria in forma indiretta).
Altre Fonti:
Decreto Ministero della Sanità 22 marzo 2001 (Individuazione delle patologie per il cui trattamento è assicurata, ai sensi dell'art. 4, comma 1, della legge 24 ottobre 2000, n. 323, l'erogazione delle cure termali a carico del Servizio sanitario nazionale)
D.P.C.M. 29 novembre 2001 (Definizione dei livelli essenziali di assistenza).
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di cura e riabilitazione di soggetti affetti da determinate patologie individuate con apposito decreto (art. 85, comma 1, lettera a);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b);
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X| Archivio esenzioni, archivio invalidità civile, archivio ricoveri (SDO), prestazioni specialistiche, farmaceutica.
- di altro titolare |_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici: Regioni |X|
- verso soggetti privati |_|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
.
Ogni istituto termale, su prescrizione medica, somministra le cure richieste, i dati relativi sono trasmessi dagli istituti termali alle aziende sanitarie e/o alle Regioni di competenza per la fatturazione degli importi derivanti dalle prescrizioni.
Attualmente il flusso informativo è regolato da intese Regioni-Federterme, i cui contenuti sono regolamentati con atti formali delle singole Regioni.
I dati possono essere inviati alla regione per finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 17
Denominazione del trattamento:
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA, PROGRAMMATORIA, GESTIONALE E DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA ASSISTENZA IN REGIME DI RICOVERO OSPEDALIERO E DOMICILIARE
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia Sanitaria)
D.Lgs. 196/2003 Art. 92: Codice in materia di protezione dei dati personali (Cartelle cliniche)
L. 405/2001 (art. 2 comma 5, monitoraggio delle prescrizioni ospedaliere)
L. 388/2000 (art. 88 per i controlli amministrativi sulle cartelle cliniche)
L. 724/1994 (art. 3 per il registro delle prenotazioni)
L. 180/1978 (accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori) D.Lgs. 322 /1989 (norme sul sistema statistico nazionale e sull’ISTAT)
X.X. 00 xxxxxx 0000 (Xxxxx Unico Leggi sanitarie)
Legge 116/1995 art. 6 – Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
Legge 520/1995 art. 6 – Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa Evangelica Luterana in Italia
Legge 101/1989 art. 9 – Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane
Legge 516/1988 art. 8 – Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione italiana delle Chiede Cristiane avventiste del 7° giorno
Legge 517/1988 art. 4 – Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e le Assemblee di Dio in Italia
Legge 449/1984 art. 6 – Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e le Chiese rappresentate dalla Tavola Valdese
Legge 121/1985 art. 11 – Ratifica ed esecuzione accordo con prot. addizionale, firmato a Roma il 18.12.1984 che apporta modificazioni al Concordato Lateranense
Legge n. 354 del 26 luglio 1975 – art.11- Norme sull’Ordinamento penitenziario e sulle successive esecuzioni di misure privative e limitative della libertà”
Legge 419 del 30 novembre 1998 - art.5 - “Delega al governo per la realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e per l’adozione di un Testo Unico in materia di organizzazione e funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale.
X.Xxx n. 230 del 22.6.1999 “Riordino della medicina penitenziaria a norma dell’art.5 L. 419/1998 e modifiche con X.Xxx n.433/2000”.
Leggi Regionali:
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 20/2000 (Disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private) e successive modificazioni.
Accordo per la compensazione interregionale della mobilità sanitaria; approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome il 19 giugno 2003;
D.P.C.M. 29.11.2001 (livelli essenziali di assistenza);
D.M. 12 dicembre 2001 (sistema di garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria);
D.M. 27.10.2000, n. 380 (scheda di dimissione ospedaliera);
D.P.R. 28 luglio 2000, n. 270 (accordo collettivo nazionale con i medici di medicina generale, in particolare art. 35 per i rapporti tra il medico di famiglia e l’ospedale);
D.M. 30 giugno 1997 (remunerazione delle prestazioni di ricovero ospedaliero);
D.P.R. 14.1.1997 (requisiti minimi per l’esercizio delle attività sanitarie);
D.P.C.M. 19 maggio 1995 (schema di riferimento per la Carta dei servizi pubblici sanitari);
D.P.C.M. 27 giugno 1986 (case di cura private);
D.P.R 128/1969 (in particolare, art. 5 per la cartella clinica);
D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 (assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, in particolare art. 94 per il rilascio di copia della cartella clinica);
D.P.R. n. 230 del 30 giugno 2000” regolamento recante norme dell’Ordinamento Penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà;
Accordo Conferenza Permanente Rapporti Stato Regioni del 22 novembre 2001” Accordo tra Governo, Regioni e Provincie Autonome sui livelli essenziali di assitenza sanitaria ai sensi dell’art. 1 del D.LGS502/92e s.m.;
D.P.R. n.128/1969 Ordinamento interno dei servizi ospedalieri. Art. 35 - Servizio di assistenza religiosa;
D.G.R. Marche Ma/San 26/5/1997 n. 1344 – DGR 926/Ma/San del 19/4/99 “L. 662/96 atto di indirizzo e coordinamento in materia di gestione organizzativa e amministrativa delle prestazioni ambulatoriali correlate al ricovero nonché dei permessi ai ricoverati”;
D.G.R. Marche 1212 del 19 ottobre 2004;
Decreto Dirigente Servizio Assistenza Ospedaliera 70/AOS del 04/04/2005 modificato con decreto 115/AOS del 30/05/2005 e decreto 146 del 01/08/2005;
Determina Direttore Generale ASUR . 543 del 11/10/2005;
Accordo per la compensazione interregionale della mobilità sanitaria; approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome il 19 giugno 2003;
Circolare 28/11/1996 del Dipartimento di Pubblica Sicurezza in riferimento all’art. 109 della LPS del 1931.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (Art. 85 comma 1, lettera a);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b);
Attività amministrative correlate all’applicazione della disciplina in materia di tutela sociale della maternità e di interruzione della gravidanza, stupefacenti e sostanze psicotrope, assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate, con riferimento alle attività connesse al ricovero ospedaliero (art. 86, comma 1).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |X_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |X_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
- supporto di altro tipo:
- audio
- video
|X|
|X|
- per immagini |X|
- reperti biologici o di altro tipo|X|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali: )
Archivi sanitari. Ai diversi livelli del SSN possono essere stabilite interconnessioni con altri archivi in funzione di specifiche necessità; ad es.: con archivi contenenti dati di mortalità, registri informatizzati di prenotazione, archivi relativi alle prestazioni, archivi attività residenziali e semiresidenziali, archivi relativi alle attività di tutela della salute mentale, registri di patologia, archivi assistenza al parto.
- di altro titolare |_|
(specificare a quali soggetti e indicare l’eventuale base normativa: )
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
azienda sanitaria di residenza dell’interessato (se diversa); Regione,
- verso soggetti privati
medico medicina generale/PLS, case di cura private
(specificare a quali soggetti e indicare l’eventuale base normativa
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento dei dati riguarda le attività amministrative correlate alle prestazioni di ricovero ospedaliero (per acuti, di riabilitazione, di lungodegenza), effettuate sia in regime ordinario sia in regime di day hospital/day surgery.
L’erogazione della prestazione di ricovero è svolta dagli ospedali pubblici, da quelli equiparati e dai privati accreditati che hanno stipulato appositi accordi contrattuali. Nell’ambito del Servizio sanitario nazionale il ricovero può avvenire in regime istituzionale (con oneri a carico del SSN stesso) o in regime libero-professionale.
Il ricovero ospedaliero può avvenire in modo programmato o in urgenza.
Particolare forma di ricovero è quello obbligatorio, rientrante nei trattamenti sanitari obbligatori, per il quale sono previste specifiche modalità di attivazione.
Nella categoria dei ricoveri ospedalieri vengono anche inclusi gli episodi di assistenza al neonato sano ospitato nel “nido” al quale viene offerta una forma di “ospitalità protetta”.
Gli interventi ospedalieri a domicilio costituiscono una modalità utilizzata in alternativa al ricovero, che le Regioni attivano per particolari necessità in base a modelli organizzativi dalle stesse fissati.
Sono escluse dai ricoveri ospedalieri le attività residenziali o semi-residenziali, e quelle degli hospice.
Nell’ambito delle attività di ricovero ospedaliero, particolare interesse ai fini del regolamento riveste il trattamento dei dati in relazione alle seguenti finalità:
▪ cartelle cliniche di ricovero;
▪ diari clinici (es. infermieristici, riabilitativi, ecc.) relativi ai ricoverati;
▪ registri delle prenotazioni (L. 23 dicembre 1994, n.724);
▪ relazione clinica di dimissione diretta al medico di famiglia (D.P.R. 28 luglio 2000, n. 270);
▪ archivi di attività diagnostiche/terapeutiche svolte per i pazienti ricoverati;
▪ registri di sala operatoria;
▪ registri delle trasfusioni;
▪ registri e documenti relativi alle sperimentazioni cliniche;
▪ raccolte di dati con finalità amministrativo-contabili;
▪ raccolte di dati relativi ad esposti/lamentele/opinioni degli utenti.
Il ricovero ospedaliero genera diversi flussi informativi dalle caratteristiche specifiche ; alcuni di questi sono già disciplinati sul piano legislativo e regolamentare (schede di dimissione, certificazione di assistenza al parto, certificazione di morte). alcuni sono descritti in altre schede.
Il trattamento dei dati è inoltre effettuato nell’ambito delle funzioni di programmazione, gestione (inclusi i programmi di miglioramento della qualità), controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (inclusi i programmi di accreditamento e quelli di vigilanza); implementazione e valutazione dei programmi di prevenzione, di diagnosi precoce delle malattie, valutazione di efficacia dei trattamenti sanitari erogati e della qualità e appropriatezza dell’assistenza anche a fini programmatori.
Per tali finalità possono essere stabilite interconnessioni con altri archivi aziendali, ad es.: con archivi contenenti dati di mortalità, registri informatizzati di prenotazione, archivi relativi alle prestazioni, archivi attività residenziali e semiresidenziali, archivi relativi alle attività di tutela della salute mentale, archivi assistenza al parto, archivi dei servizi sociali per l’espletamento dei compiti propri delle U.V.G. (unità di valutazione geriatrica).
I dati sono comunicati alla regione, per i flussi amministrativi e di controllo gestionale di cui all’art. 8-sexies, comma 8 del D.Lgs 502/92 e s.m.i.,e per le finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
Le aziende sanitarie trattano i dati relativi ai ricoveri avvenuti in altre aziende sanitarie, nell’ambito dell’attività di mobilità sanitaria a compensazione prevista all’art. 8-sexies- comma 8 del D.Lgs 502/92 e dal T.U.per la Compensazione Interregionale della Mobilità sanitaria approvato il 19 giugno 2003 dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni e province Autonome Stato; tale controllo consiste nella verifica dell’appropriatezza delle richieste di corresponsione tariffaria relative a prestazioni rese.
Trattamento del tutto particolare è quello relativo all’assistenza religiosa che gli ospedali comunque garantiscono in virtù di norme specifiche, elencate tra le fonti. L'assistenza spirituale ai ricoverati di qualunque confessione, è assicurata, su richiesta verbale, tramite pastori, xxxxxxx e presbiteri o comunque ministri delle rispettive confessioni religiose.
Il loro accesso ai predetti istituti è a tal fine libero e senza limitazione di orario. Il loro rapporto con le strutture sanitarie ospitanti è assolutamente atipico ma per certi versi assimilabile ad un rapporto libero professionale. Esula dalla conoscenza dal potere di intervento e quindi responsabilità delle strutture sanitarie la definizione di un eventuale trattamento di dati personali abbia seguito all’incontro con il paziente al suo letto. Se non impossibilitato il paziente si reca autonomamente nel luogo di culto.
Il bisogno di conforto o di sacramento al letto è solo comunicato verbalmente al personale di reparto che provvede alla chiamata del religioso.
Conoscenza di dati religiosi dei pazienti deceduti in Ospedale si può avere anche durante il servizio necroscopico, ai fini della preparazione della salma.
Il ricovero in ospedale può dare anche luogo a trattamento di dati giudiziari nel momento in cui un detenuto venga ricoverato per prestazioni sanitarie di tipo ospedaliero.
L’Ospedale mette a disposizione un posto letto che possa consentire la vigilanza da parte dell’A.G. ed apre una cartella clinica del tutto identica alle altre, nella struttura e nelle finalità, che tuttavia nella parte relativa alla residenza del ricoverato porta l’indicazione del luogo di detenzione o custodia del detenuto.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 18
Denominazione del trattamento:
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA, PROGRAMMATORIA, GESTIONALE E DI VALUTAZIONE, CONCERENENTE L’ATTIVITA’ IMMUNO-TRASFUSIONALE
Fonti normative legislative:
L. 4 maggio 1990, n. 107 (Disciplina per le attività trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti e per la produzione di plasma-derivati)
D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice per la protezione dei dati personali), (Art. 94, Banche di dati, registri e schedari in ambito sanitario)
X.Xxx. 19.08.2005, n. 191 (attuazione direttiva 2002/98/CE che stabilisce norme di qualità e di sicurezza per la raccolta, il controllo, la lavorazione, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti)
L. 21 ottobre 2005, n. 219 (nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale di emoderivati)
L. 25 febbraio 1992, n. 210 (D.L. 4/4/1997 n. 92 e 27/7/1997 n.238) Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da vaccini, trasfusioni e somministrazione di emoderivati
R.D. 27 luglio 1934, n. 1265.
Leggi regionali:
l.r. 7/1982 (Norme per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica e vigilanza sulle farmacie ai sensi dell'art. 32 della L. 23 dicembre 1978, n. 833);
l.r.28/1995 (Piano sangue e plasma: organizzazione e funzionamento dei servizi trasfusionali della Regione.).
ALTRE FONTI:
D.M. 3 marzo 2005 (Protocolli per l’accertamento della idoneità del donatore di sangue ed emocomponenti)
D.M. 3 marzo 2005 (Caratteristiche e modalità per la donazione di sangue e di emo-componenti)
D.M. 5 novembre 1996 (Indicazioni per l’istituzione del registro del sangue e del plasma in ciascuna Regione e Provincia autonoma)
D.M. 15 dicembre 1990: (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive)
Circolare M.S. 30 ottobre 2000, n.17 (Adeguamento dei livelli di sicurezza trasfusionale in presenza di metodiche atte alle indagini sui costituenti virali per HCV)
Circolare M.S. 19 dicembre 2001 (indicazioni integrative)
D.M. 1 marzo 2000 adozione del progetto relativo al Piano Sangue e Plasma Nazionale per il triennio 1999-2001
D.M. 1 settembre 1995 (Disciplina dei rapporti tra le strutture pubbliche provviste di Servizi Trasfusionali e quelle pubbliche e private accreditate e non accreditate fornite di emoteca)
D.M. 18 giugno 1991 e 5 novembre 1996 (Indicazioni per l’istituzione del registro del sangue e del plasma in ciascuna Regione e Provincia autonoma)
D.M.S. 30 dicembre 1992 (Misure dirette ad escludere l’infezione da HIV2)
Circolare M.S. 14 novembre 1996 L.25 febbraio 1992, n.210 Direttive alle Unità Sanitarie Locali in attuazione dell’art.7 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n.548
Circolare M.S. 10 aprile 199, n.500 VII/AG3/6274-bis di pari oggetto
D.M.S. 21 luglio 1990 (Misure atte ad escludere rischio di infezioni epatitiche da trasfusione di sangue)
D.M.S. 15 gennaio 1988 (Disposizioni dirette ad escludere il rischio di infezione HIV).
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (art. 85, comma 1, lettera a): in particolare al fine di garantire la tracciabilità del percorso di ogni unità di sangue prelevata, fino al suo impiego, e cioè dal donatore al ricevente, onde consentire di porre in atto eventuali ulteriori misure a tutela della salute del ricevente e del donatore.
Attività amministrative correlate alle trasfusioni di sangue umano (art. 85, comma 1, lettera f).
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |_|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
- supporto di altro tipo:
- audio
- video
- per immagini
|_|
|_|
|_|
- reperti biologici o di altro tipo |X |
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |_|
- di altro titolare:
Regione, Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta |X|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X
Ai Centri di coordinamento regionali;
Alle autorità investigative, giudiziarie o sanitarie competenti, quando necessario ai sensi del
X.X. 00 luglio 1934, n. 1265 e successive modifiche e integrazioni e del D.M. 15 dicembre 1990 (malattie infettive).
Riscontro ad esami commissionati da presidi ospedalieri strutture sanitarie e ospedaliere,
U.O. di Medicina Generale tramite poliambulatori.
- verso soggetti privati |X|
Riscontro ad esami commissionati da case di cura private.
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il sistema riguarda l'attività di donazione e di gestione delle sacche degli emocomponenti.
E' gestito dai Servizi di Immunoematologia e Trasfusione e Centri provinciali di coordinamento e compensazione (SIT) delleAziende Sanitarie.
I dati riguardano donatori, sacche e riceventi, con possibilità di garantire la tracciabilità di ogni unità di emocomponenti.
Per quanto riguarda la donazione, la procedura si svolge dalla convocazione, scelta e controllo clinico dei donatori, al frazionamento e produzione delle sacche degli emocomponenti.
I dati relativi al donatore (contenuti nella scheda di cui al D.M. 3 marzo 2005) sono trattati nell’ambito del processo di selezione del donatore a cura della struttura trasfusionale, ovvero dell’unità di raccolta gestita dalle associazioni dei volontari di sangue sotto la responsabilità della struttura trasfusionale di riferimento: tali dati vengono conservati nell’archivio della stessa struttura trasfusionale.
Le attività relative ai donatori appartenenti ad associazioni di volontariato vengono svolte in base alla convenzione tra l’azienda sanitaria e le associazioni di volontariato ed in conformità al principio della tracciabilità della donazione previsti dalla normativa vigente. La banca dati, esclusivamente per i singoli donatori di ciascuna associazione di volontariato, è condivisa con le associazioni firmatarie dell’accordo predetto.
Il donatore periodico che si presenta alla struttura di Immunoematologia e Trasfusionale è già inserito nella banca dati elettronica del servizio (banca dati interna). Il donatore periodico quindi, una volta riconosciuto dal sistema, procede alla donazione o ad un esame. I dati relativi alla donazione e agli esami sono inseriti nella cartella sanitaria cartacea personale e nella banca dati. La consegna del referto degli esami del donatore periodico avviene secondo una delle seguenti modalità: consegna del referto in busta chiusa al donatore, consegna del referto al direttore sanitario (medico) della associazione di volontariato, inoltro del documento in busta chiusa all’associazione di volontariato.
Le unità di sangue e/o di emocomponenti vengono raccolte in sacche etichettate conformemente al
D.M.25 gennaio 2001, che in particolare, tra l’altro, recano il numero identificativo della donazione attraverso il quale è possibile, se necessario, risalire al donatore.
I dati relativi al ricevente sono trattati e conservati sia dalla struttura di Immunoematologia e Trasfusionale, sia dalla struttura di degenza presso la quale lo stesso è stato sottoposto al trattamento trasfusionale.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali
Scheda n. 19
Denominazione del trattamento:
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA, PROGRAMMATORIA, GESTIONALE E DI VALUTAZIONE CONCERNENTE IL TRAPIANTO D’ORGANI.
Fonti normative legislative:
Legge 3 Aprile 1957, n. 235 “Prelievo di parti del cadavere a scopo di trapianto terapeutico".
Legge 15 Febbraio 1961, n. 83 Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, 20 Giugno 1992.
Legge 26/06/1967, n. 458 “Trapianto del rene tra persone viventi”.
Legge 2/12/1975, n. 644, per la parte che disciplina i prelievi di parti di cadavere a scopo di trapianto terapeutico.
Legge 13/7/1990, n.198, recante modifiche delle disposizioni sul prelievo di parti di cadavere. Legge 12/08/1993, n. 301 “Norme in materia di prelievi ed innesti di cornea”.
Legge n. 578 - 29/12/1993 e successive modificazioni “Norme per l'accertamento e la certificazione di morte.
Legge 01/04/1999, n. 91 “Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti”.
Legge 16/12/1999, n. 483 “Norme per consentire il trapianto parziale di fegato”.
Legge 06/03/2001, n. 52 “ Riconoscimento del registro nazionale italiano dei donatori di midollo osseo” .
D.lgs 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali (art. 90 comma 3, Donatori di midollo osseo) (Art. 94, Banche di dati, registri e schedari in ambito sanitario).
Leggi Regionali
L.r. 65/1997 (Provvidenze a favore di soggetti sottoposti a trapianto d'organi)
L.r. 24/1999 (Modificazioni alla legge regionale 17 novembre 1997, n. 65 concernente: "Provvidenze a favore di soggetti sottoposti a trapianto d'organi).
Altre fonti
D.P.R. 409/1977 Regolamento di attuazione della L. 644/1975.
D.P.R. 9/11/1994, n. 694. Regolamento recante norme sulla semplificazione del procedimento di autorizzazione dei trapianti.
D.P.R.. 22/8/1994, n. 582 “Regolamento recante le modalità dell’accertamento e la certificazione di morte”.
Decreto Ministeriale 9 Gennaio 1970 Determinazione delle metodiche per l'accertamento della morte nei soggetti sottoposti a rianimazione per lesioni cerebrali primitive.
Decreto Ministero della Sanità 18 Marzo 1994.
Attribuzione al centro nazionale di riferimento per i trapianti della funzione di coordinamento operativo nazionale della attività di prelievo e di trapianto di organi e tessuti.
DM 8 aprile 2000 “Disposizioni relative alla dichiarazione di volontà dei cittadini sulla donazione di organi”.
DM 5 giugno 2002 “Consulta tecnica permanente per i Trapianti”.
DM 2 agosto 2002 “Criteri e modalità per la certificazione dell'idoneità degli organi prelevati al trapianto (art. 14, comma 5, L. 1° aprile 1999, n. 91)”.
D.M. 10 giugno 2003 “Misure precauzionali atte ad evitare il rischio di trasmissione di SARS attraverso la donazione di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto”.
Circolare - Min. Salute n. 17 - 10/04/1992.
Misure di prevenzione della trasmissione dell’HIV e di altri agenti patogeni nella donazione di liquido seminale impiegato per fecondazione assistita umana e nella donazione d’organo, di tessuto e di midollo osseo.
Linee Guida e Protocolli nazionali:
❑ Linee Guida per il trapianto renale da donatore vivente e cadavere (Provv. 31 gennaio 2002)
❑ Linee Guida per le attività di coordinamento per il reperimento di organi e di tessuti ai fini di trapianto
❑ Linee Guida per il prelievo, la conservazione e l’utilizzo di tessuto muscolo-scheletrico
❑ Linee Guida per l’accertamento della sicurezza del donatore di organi (Del. 26 novembre 2003)
❑ Linee Guida per la gestione delle liste d’attesa e l’assegnazione degli organi nel trapianto di fegato da donatore cadavere
❑ Protocollo per il trapianto epatico nei soggetti con infezione HIV
❑ Linee guida in tema di raccolta, manipolazione e impiego clinico delle cellule staminali emopoietiche (acc. 10/07/2003)
❑ Linee guida – Conferenza Rapporti Stato Regioni del 1/3/2005: Criteri generali per la valutazione di idoneità del donatore.
Comitato Nazionale per la Bioetica, Trapianti di organi nell’infanzia, Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, 21 gennaio 1994.
Comitato Nazionale per la Bioetica, Il neonato anencefalico e la donazione di organi, Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, 21 giugno 1996.
Comitato Nazionale per la Bioetica, Il problema bioetico del trapianto di rene da vivente non consanguineo, Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, 17 ottobre 1997 (Roma 1998).
Comitato Nazionale per la Bioetica, Informazione e consenso all’atto medico, esigenze di rispetto dei diversi convincimenti e delle diverse visioni etiche promovendo un codice che consideri doverosa la Donazione post-mortem e ne favorisca la diffusione.
Comitato Nazionale per la Bioetica, Donazione d’organo a fini di trapianto, Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, 7 ottobre 1991.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate ai trapianti di organi e di tessuti (art. 85, comma 1, lettera f), anche al fine di assicurare il rispetto dei criteri di trasparenza e di pari opportunità tra i cittadini, prevedendo criteri di accesso alle liste di attesa ed alle prestazioni, determinati sulla base di parametri clinici ed immunologici.
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (art. 85, comma 1, lettera a),
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b),
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
- supporto di altro tipo:
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
- audio
- video
|_|
|_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo|_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali:
Tutti i trattamenti necessari per le attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, medicina legale e gestione amministrativa
- di altro titolare |X|
(specificare quali e indicare la disposizione di legge che lo prevede)
Centri trapianti autorizzati, centri regionali, interregionali e nazionale – Decreto Ministeriale 8 aprile 2000
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
- verso soggetti privati |_|
(specificare a quali soggetti e indicare l’eventuale base normativa: )
I dati raccolti sono comunicati solo ai soggetti che compongono l’organizzazione nazionale dei prelievi e dei trapianti, alla Regione , all’autorità giudiziaria agli enti previdenziali , per quanto di competenza.
Diffusione |_|
(specificare l'eventuale base normativa )
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Descrivere in modo sintetico ma chiaro il trattamento, precisando in particolare se le operazioni di trattamento sono svolte, in tutto o in parte, utilizzando dati sensibili di riferimento del nucleo familiare.
Le strutture che compongono l’organizzazione nazionale dei prelievi e dei trapianti (centro nazionale, centri regionali o interregionali, strutture per i prelievi, strutture per la conservazione dei tessuti prelevati, strutture per i trapianti e aziende sanitarie) trattano in regime di contitolarità i dati sanitari relativi ai pazienti riceventi compresi i dati sensibili di riferimento del nucleo familiare, i dati sanitari dei potenziali donatori e dei donatori compresi i dati sensibili di riferimento del nucleo familiare, le dichiarazioni di volontà dei cittadini in ordine alla donazione. Il trattamento dei dati giudiziari riguarda esclusivamente la valutazione dell’idoneità del donatore; a tal fine, nella scheda di segnalazione di potenziale donatore, si chiede di segnalare eventuali periodi di detenzione negli ultimi dodici mesi.
Il registro donatori di midollo, ai sensi della legge 52/2001 istitutiva del registro, prevede la compilazione di apposito campo informativo relativo all’origine razziale ed etnica.
Esiste un collegamento telematico tra i Centri regionali, interregionali e Centro Nazionale Trapianti, nell’ambito del Sistema Informativo dei Trapianti istituito dalla L. 91/1999.
I Centri regionali normalmente non sono soggetti autonomi ma sono costituiti nell’ambito delle strutture regionali.
1. LISTE DI ATTESA (dati del ricevente): i dati idonei a rendere identificabile il paziente ricevente sono trasmessi dal Centro Trapianti al Centro regionale o interregionale di riferimento (NITp, Nord Italia Transplant program; AIRT, Associazione Inter Regionale Trapianti; OCST, Organizzazione Centro Sud Trapianti) ed al sistema informativo nazionale. Sono operative regole nazionali per l’allocazione dei fegati nei soggetti dichiarati in condizioni di urgenza. Sono anche operative le liste nazionali per il trapianto in età pediatrica.
2. PROCESSO DI DONAZIONE (dati clinici del donatore cadavere o vivente e del ricevente): lo scambio di informazioni viene effettuato tra il Centro di rianimazione presso cui si trova il donatore cadavere o vivente, il Centro trapianti che deve eseguire il trapianto ed il Centro regionale o interregionale di riferimento. La scheda relativa al donatore è anche inserita nel Sistema Informativo nazionale dei trapianti. Copia dei verbali che accertano la morte del soggetto, le modalità di accertamento della volontà espressa in vita dal soggetto in ordine al prelievo di organi e le modalità di svolgimento del prelievo è trasmessa alla Regione a fini statistici ed epidemiologici, ai sensi dell’art. 14 della L. n. 91/99. Lo scambio di informazioni può avvenire anche direttamente fra Centro Rianimazione e Centro che provvede al trapianto (Banca del Tessuto muscolo scheletrico), sempre tramite il Centro regionale.
3. TRAPIANTO (dati del donatore e del ricevente): il flusso informativo è dal Centro trapianti al Centro regionale/interregionale ed al Xxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx.
0. FOLLOW UP (dati del ricevente): i dati vengono periodicamente aggiornati dal Centro Trapianti e sono archiviati presso i Centri regionali/interregionali di riferimento e il Centro Nazionale Trapianti.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 20
Denominazione del trattamento:
SOCCORSO SANITARIO DI EMERGENZA/URGENZA SISTEMA “118”. ASSISTENZA SANITARIA DI EMERGENZA
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 – artt. 26 e 57 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421), e successive modificazioni e integrazioni
Legge 3 aprile 2001, n.120 Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extra ospedaliero. (Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14-04-2001).
Leggi Regionali
l.r. 36/1998 (Sistema di emergenza sanitaria.).
ALTRE FONTI:
DPR 27 marzo 1992, (G.U. 31 marzo 1992, n. 72) “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza”
Linee guida n.1/1996 (G.U. 17 maggio 1995, n.114) “Atto di intesa tra Stato e regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza in applicazione del DPR 27 marzo 1992”
D. M. 15/05/1992 G.U. n. 121 del 25/5/1992
Decreto 5 novembre 1996 (Gazzetta Ufficiale n. 268 del 15/11/1996) Normativa tecnica e amministrativa relativa agli autoveicoli di soccorso avanzato con personale medico ed infermieristico a bordo
Decreto 20 novembre 1997 - n. 487 Regolamento recante la normativa tecnica ed amministrativa relativa alle autoambulanze di soccorso per emergenze speciali
Deliberazione 22 maggio 2003 Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato Le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano
Accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante: «Linee guida su formazione, aggiornamento e addestramento permanente del personale operante nel sistema di emergenza/urgenza». (GU n. 196 del 25-8-2003 - Suppl. Ordinario n.139).
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, con riferimento all’intervento di soccorso, alla stabilizzazione in loco del paziente, al trasporto presso l’ospedale più idoneo al trattamento della patologia. (D. Lgs. 196/2003 Art. 85 comma 1, lettera a);
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |X| filosofiche |_| d’altro genere |_| Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |X|
Dati giudiziari |_|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Modalità di trattamento dei dati: | |
- cartaceo | |X| |
- informatizzato | |X| |
-supporto di altro tipo: - audio | |_| |
- video | |_| |
- per immagini | |_| |
- reperti biologici o di altro tipo | |_| |
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
archivi di prenotazione, ricoveri ospedalieri, registri di patologia
- di altro titolare:
Aziende del Servizio Sanitario Regionale |X|
Comunicazione
- verso soggetti pubblici |X|
Ospedali pubblici o privati (non dell’azienda sanitaria) per ricerca posti letto per trasferimenti e al momento del ricovero in pronto soccorso, Regione, agenzie regionali.
Autorità giudiziaria, autorità sanitaria , forze di polizia .
- verso soggetti privati |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Soccorso di emergenza
L’operatore di centrale operativa che riceve la comunicazione con richiesta di soccorso valuta la richiesta e chiede il nome del chiamante o della persona che necessita di soccorso, e informazioni sul suo stato di salute. I dati vengono registrati sul computer o su supporto cartaceo.
Nel caso di invio di mezzo di soccorso, tali dati vengono comunicati via telefono o via radio all’equipaggio, costituito da autista-soccorritore e/o qualora necessario, infermiere e medico.
In concomitanza con le operazioni di soccorso vengono raccolte informazioni, le quali vengono riportate nella scheda di soccorso cartacea che è sull’ambulanza.
Nella scheda di soccorso sono indicati:
⮚ Dati anagrafici;
⮚ Anamnesi;
⮚ Le operazioni di assistenza compiute;
Le schede di soccorso vengono conservate presso la centrale operativa del 118 ed eventualmente nella cartella del Pronto Soccorso.
Nel caso in cui il paziente necessiti di ricovero, viene trasportato all’ospedale più idoneo per il trattamento della patologia.
Assistenza di emergenza
L'utente che afferisce all' area di Pronto Soccorso dell’Azienda viene accettato da personale infermieristico (I.P.) addetto alla accoglienza e al TRIAGE. Lo stesso esegue una raccolta dati anagrafici che viene inserita nel software di gestione del PS, con verifica (per i residenti in provincia) tramite collegamento automatico alla banca dati anagrafica.
Successivamente viene eseguita una breve e sintetica raccolta anamnestica orientata per problemi con successiva assegnazione di un codice colore di priorità di accesso agli ambulatori, secondo le linee guida nazionali del TRIAGE.
Il medico acquisisce il dato di triage dal programma, e lo completa con i dati clinico-anamnestici di pertinenza medica, necessari alla completa gestione del caso.
Tali dati (anagrafici e clinici) vengono trasmessi ad altro personale sanitario per via informatica e/o cartacea in relazione alla esecuzione di accertamenti urgenti (esami ematochimici,
radiologico/ecografici o consulenze) e all'eventuale trasferimento in regime di ricovero in area ospedaliera o extraospedaliera accreditata (case di cura).
In caso di ricovero o di osservazione breve eseguito presso l'area di Medicina d'Urgenza dello stesso Servizio, la documentazione sanitaria viene presa in carico dal personale sanitario della area stessa, facente capo alla stessa Direzione di Unità Operativa.
In caso di dimissione dal PS , al termine dell'evento, personale sanitario addetto chiude la pratica amministrativa e procede alla archiviazione, dopo avere consegnato copia integrale dei documenti all'utente.
La documentazione cartacea degli accessi di PS e di Medicina d'Urgenza vengono archiviati in apposito settore dedicato.
I dati relativi all’attività di Pronto soccorso – emergenza vengono inviati alla Regione ed alla Agenzia regionale sanitaria su supporto informatico. Tali dati sono nominativi e vengono comunicati allo scopo di permettere di effettuare le seguenti attività per le quali sono indispensabili:
Attività amministrative:
• remunerazione degli accessi in pronto soccorso: in alcune regioni l'attività di Pronto Soccorso viene remunerata sulla base delle informazioni raccolte dai pronto soccorso e comunicate alle regioni. L'utilizzo di dati nominativi è indispensabile per poter eseguire controlli sulla remunerazione erogata alle strutture.
• compensazione interregionale delle spese sanitarie: i dati relativi ai trasporti con ambulanza ed elisoccorso (FLUSSO G) e gli accessi in pronto soccorso non seguiti da ricovero (FLUSSO C) sono trasmessi alla Regione ed all’Azienda Sanitaria di residenza dell’assistito. La Regione e l'Azienda Sanitaria di residenza dell'assistito devono poter effettuare un'attività di controllo ai fini di un'eventuale contestazione.
I dati sono comunicati alla Regione e all’Agenzia regionale per finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 21
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE E RIABILITAZIONE
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 “Istituzione del servizio sanitario nazionale”
L. 549/1995 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”
D.Lgs. 124/1998 “Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma dell'articolo 59, comma 50, della L. 27 dicembre 1997, n. 449”
L. 388/2000 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)”
X.Xxx n. 269 del 30 settembre 2003 convertito, con modificazioni, in legge n. 326 del 24 novembre 2003 relativo a disposizioni in materia di monitoraggio della spesa nel settore sanitario e di appropriatezza delle prescrizioni sanitarie.
Leggi regionali:
L.r. 26/1996 (Riordino del servizio sanitario regionale);
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale).
Altre Fonti:
D.M. 22.7.1996 “Prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale e relative tariffe”
D.M. 329/1999 “Regolamento recante norme di individuazione delle malattie croniche e invalidanti ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 29 aprile 1998, n. 124”
D.M. 279/2001 “Regolamento di istituzione della rete nazionale delle malattie rare e di esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni sanitarie, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124”
DM 21/5/2001, n. 296 (G.U. 19 /07/2001) “Regolamento di aggiornamento del D.M. 28 maggio 1999, n. 329, recante norme di individuazione delle malattie croniche e invalidanti ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 29 aprile 1998, n. 124”.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione(art. 85, comma 1, lettera a).
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Anche relativi a familiari
dell’interessato
|_|
|X|
Vita sessuale |_|
Dati giudiziari |_|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo | |X| |
- informatizzato | |X| |
- supporto di altro tipo | |
- audio | | X| |
- video | | X| |
- per immagini | | X| |
reperti biologici o di altro tipo | | _ | |
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |_|
- dati forniti da soggetto pubblico |_|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) |X|
(specificare quali:.) archivio esenti, archivio farmaceutica, archivi relativi ad altre prestazioni: accessi in pronto soccorso, emergenza 118, prestazioni ospedaliere, assistenza residenziale e semi-residenziale, assistenza domiciliare integrata, assistenza riabilitativa, assistenza psichiatrica, archivio invalidi, registro mortalità.
- di altro titolare:
Regione, Aziende del Servizio Sanitario Regionale |X|
|_|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Regione, Azienda sanitaria di residenza dell’interessato
- verso soggetti privati |_|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento dei dati riguarda le attività amministrative correlate all’erogazione in regime ambulatoriale di prestazioni specialistiche, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di riabilitazione, nonché alla attività epidemiologica sistematica a supporto delle funzioni di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza.
La prescrizione è effettuata dal Medico di Medicina Generale o da altro medico del Servizio Sanitario Regionale. La ricetta viene dunque utilizzata dal paziente per la prenotazione della prescrizione e quindi acquisita dai sistemi CUP delle Azienda Sanitarie o dai sistemi delle strutture convenzionate con il SSN , al fine di una loro registrazione avente valenza sia sanitaria, sia gestionale.
Per le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio, il referto è conservato in forma elettronica dai sistemi diagnostici.
I dati relativi alle prestazioni effettuate dalle strutture convenzionate pervengono all’Azienda sanitaria di riferimento sotto forma di flusso e di cartaceo per la verifica sanitaria e amministrativa nonché per il pagamento delle prestazioni rese.
I dati relativi alle prestazioni effettuate sono trattati dalle aziende sanitarie per la gestione amministrativa-economica, nonché per la programmazione, gestione, controllo e valutazione aziendale dell’assistenza; per lo stesso fine sono comunicati all’azienda di residenza dell’interessato (se diversa), per la procedura di compensazione, e alla Regione.
I dati sono comunicati alla regione per finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
Per quanto riguarda la riabilitazione, fermo restando che essa è in parte ricompresa nell’attività di specialistica ambulatoriale ed in parte nell’attività dei centri ex art. 26, va evidenziata la complessità del fenomeno. Le strutture del Servizio Sanitario Nazionale che erogano prestazioni di tipo riabilitativo possono essere suddivise essenzialmente come segue:
1. strutture ospedaliere tramite i ricoveri di riabilitazione (ovvero i ricoveri che avvengono nei reparti di recupero e riabilitazione funzionale, in unità spinale e nel reparto di neuro- riabilitazione);
2. strutture ospedaliere in regime ambulatoriale per pazienti non degenti nella stessa struttura;
3. strutture dislocate nel territorio che, a vario titolo ed in vario modo, offrono prestazioni riabilitative;
4. strutture ex art. 26 L.833/1978, dedicate alla riabilitazione intensiva, estensiva o intermedia.
Per le strutture di tipo 1 il flusso informativo va ricondotto alle schede di dimissione ospedaliera, mentre negli altri casi la Regione sta attivando dei flussi informativi specifici per finalità di programmazione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A.
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Dati Personali Sensibili e Giudiziari
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Scheda n. 22
Denominazione del trattamento:
PROMOZIONE E TUTELA DELLA SALUTE MENTALE
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421),
D.L. 269/2003: Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell’andamento dei conti pubblici”, art 50: disposizioni in materia di monitoraggio della spesa nel settore sanitario e di appropriatezza delle prescrizioni sanitarie. Convertito in legge 326/2003 ("Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, recante disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici"), e modificato con legge 350/2003 ("Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)")
L. 180/1978 “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”
L. 68/1999 “ Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.
Leggi regionali:
L.r.7/1982 (Norme per l'esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica e vigilanza sulle farmacie ai sensi dell'art. 32 della L. 23 dicembre 1978, n. 833);
X.x. 00/0000 (Xxxxxxxx del servizio sanitario regionale).
Altre fonti :
D.P.R. 10/11/1999: Progetto obiettivo salute mentale 1998-2000, Piano Sanitario Regionale
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, , (art. 85, comma 1, lettera a).
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b).
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |_|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_| Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X| Vita sessuale |X
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
- cartaceo | |X| | |
- informatizzato - supporto di altro tipo - audio | |_| | |X| |
- video - per immagini - reperti biologici o di altro tipo | |X| |_| |_| |
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare: |_|
- di altro titolare:
Regionale |X|
(specificare quali e indicare la disposizione di legge che lo prevede)
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici: |X|
Aziende sanitarie, Regione, Provincia,Comuni Autorità giudiziaria, Sindaco
- verso soggetti privat i | |
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Il trattamento riguarda le attività correlate agli interventi di tutela della salute mentale. Ogni Dipartimento di Salute Mentale (DSM) si compone di una o più équipe psichiatriche.
All’équipe è conferito il mandato dell’interezza del percorso terapeutico e riabilitativo per i cittadini
di cui ha competenza territoriale. Al DSM è conferito il compito di coordinare le équipe dell’Azienda.
Quando un cittadino accede autonomamente o inviato dal medico di medicina generale ad una équipe psichiatrica di un DSM viene attivata una cartella clinica territoriale che sarà aperta e successivamente chiusa da un dirigente dell’area sanitaria, con una data di inizio ed una di fine processo, con diagnosi provvisoria in inizio trattamento e diagnosi conclusiva in fine trattamento. La chiusura di una cartella territoriale si associa alla dimissione del paziente dal processo di cura intrapreso.
I dati sensibili consistono nello stato di salute del paziente a inizio e fine trattamento, e nella tipologia di trattamento fornito. Xxxxxxx emergere nel corso del trattamento informazioni relative alla situazione giudiziaria e alla vita sessuale del paziente. Inoltre, poiché fra i trattamenti possibili, rientrano anche terapie familiari, indirettamente si hanno informazioni sullo stato di salute di persone diverse dal paziente.
La collaborazione tra il DSM e i Servizi Sociali, finalizzata alla realizzazione di un programma e/o un piano di intervento specifico a tutela del portatore di disagio psichico, vede inoltre coinvolta la Provincia e i Comuni , per quanto riguarda la trasmissione della documentazione necessaria per l’avvio di attività di formazione professionale, limitatamente ai dati indispensabili e comunque su richiesta dell’interessato..
Le Zone territoriali inviano i dati alla Regione per finalità amministrative gestionali (in relazione alla mobilità sanitaria), nonché, con le cautele descritte nella scheda n. 12 dell’Allegato A, a fini di programmazione, di valutazione della qualità dell’assistenza e di analisi delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi.
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Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 23
Denominazione del trattamento:
DIPENDENZE (TOSSICODIPENDENZE E ALCOODIPENDENZE)
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
Legge 4 maggio 1983, n. 184 (Disciplina dell’Adozione e dell’Affidamento dei minori) e successive modifiche ed integrazioni (Legge 31 dicembre 1998 n. 476 e Legge 28 marzo 2001
n. 149)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421)
Legge 18 febbraio 1999, n.45 (Disposizioni per il Fondo Nazionale di Intervento per la lotta alla droga e in materia di personale dei Servizi per le tossicodipendenze)
Legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
Legge 30 marzo 2001, n. 125: “Legge-quadro in materia di alcool e di problemi alcoolcorrelati”
Legge 30 marzo 2001, n. 125 : “Legge-quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati”
D. Lgs. 19 giugno 1999, n. 229 “Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, a norma dell’art. 1 della Legge 30 novembre 1998 n. 419”
D. Lgs. 22 giugno 1999, n. 230 “Riordino della medicina penitenziaria a norma dell’art. 5 della Legge 419/98”
Regolamento CEE n. 302/1993 del Consiglio dell’8.2.1993 relativo all’istituzione dell’Osservatorio europeo droghe e tossicodipendenze.
Leggi Regionali :
X.x. 00/0000 (Xxxxxxxx del servizio sanitario regionale);
L.r. 13/2003 (Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale);
L.r. 20/2000 “Disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio, accreditamento istituzionale ed accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private”;
L.r. 20/2002 “Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semi-residenziale.
Altre fonti :
X.X.X. 0 xxxxxxx 0000, x.000 (Xxxxx Unico delle Leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza)
D.M. 30 novembre 1990, n.444 (Regolamento concernente la determinazione dell'organico e delle caratteristiche organizzative e funzionali dei Servizi per le Tossicodipendenze da istituire presso le Unità Sanitarie Locali)
D.M.3/10/1991: (Approvazione delle schede di rilevamento dei dati concernenti le attività dei servizi per le tossicodipendenze)
D.M. 19 febbraio 1993 (Approvazione dello schema - tipo di convenzione tra Unità Sanitarie Locali ed enti, società, cooperative o associazioni che gestiscono strutture per la riabilitazione dei soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope)
D.M. 3/8/1993 (Linee di indirizzo per la prevenzione, la cura e il reinserimento sociale e il rilevamento epidemiologico in materia di alcoldipendenze)
D.M. 30 ottobre 1993 (scheda per le strutture socioriabilitative nel settore delle tossicodipendenze
– comunità)
D.M. 4 settembre 1996 (rilevazione di attività nel settore delle alcooldipendenze)
D.M. 20/09/1997 ( Modifica delle schede di rilevamento dei dati relativi alle attività dei servizi pubblici per le tossicodipendenze)
Accordo Stato - Regioni 21 gennaio 1999, n.593 per la "Riorganizzazione del sistema di assistenza ai tossicodipendenti"
Schema di Atto di Intesa Stato - Regioni su proposta dei Ministri della Sanità e per la Solidarietà Sociale, recante " Determinazione dei requisiti minimi standard per l'autorizzazione al funzionamento e per l'accreditamento dei servizi privati di assistenza alle persone dipendenti da sostanze di abuso ", 5 agosto 1999, n.740
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli Affari sociali - Decreto 14 settembre 1999 (Istituzione dell'Osservatorio permanente per la verifica dell'andamento del fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze). (GU n. 258 del 3-11-1999)
DPCM 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza”
D.M.S. 16/03/2001 “Potenziamento informatizzazione Ser.T. per l’implementazione di un sistema di monitoraggio dell’utenza basato su standard europei”
D.M. Sanità 21 aprile 2000 “Approvazione del progetto obiettivo per la tutela della salute in ambito penitenziario”
DGR Marche 167/01 “D. A. n. 306 del 01/02/2000 – Piano regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali- Approvazione linee guida”
DGR Marche 1069/2002 “Approvazione dello Schema di Protocollo d’Intesa e modalità operative per l’assistenza ai detenuti tossicodipendenti ed alcooldipendenti negli Istituti Penitenziari della Regione Marche”
DACR 97/2003 “Piano Sanitario Regionale 2003-2006”
D.A. 122/2004 “Disciplina in materia di autorizzazione delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale e semi-residenziale”
DGR Marche 238/2004 “Modalità per l’esercizio da parte dell’ASUR delle funzioni di cui all’art.
28, comma 3, della L.R. 13/2003
DGR Marche 29 giugno 2004, n. 747 “Adozione dell’atto di riordino del sistema regionale dei servizi per le Dipendenze Patologiche”.
Finalità del trattamento:
(Indicare le rilevanti finalità di interesse pubblico esplicitate dal d.lgs. n. 196/2003 o dalla legge, ed il relativo specifico riferimento normativo)
Attività amministrative correlate all’applicazione della disciplina in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope (Art.86 comma 1, lettera b).
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, (Art.85 comma 1, lettera a).
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art.85, comma 1, lettera b).
Instaurazione, gestione, pianificazione e controllo dei rapporti tra l’amministrazione ed i soggetti accreditati o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (art. 85, comma 1, lettera g).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |_| filosofiche |_| d’altro genere |_|
Opinioni politiche |_|
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
|X
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Vita sessuale
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
(indicare se il trattamento è svolto utilizzando supporti documentari cartacei, supporti o procedure informatizzate oppure supporti di altro tipo, ad esempio fotografie, videoriprese, monitoraggio)
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
- supporto di altro tipo
- audio |_|
- video |_|
- per immagini |_|
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria) | |
(specificare quali )
Strutture aziendali coinvolte nei programmi di assistenza e di recupero
- di altro titolare |_|
(specificare quali e indicare la disposizione di legge che lo prevede)
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Azienda USL e SERT di residenza dell’interessato,Prefetture, Regione, Tribunale
- verso soggetti privati |X|
Strutture Residenziali, Semiresidenziali, Centri Diurni, Rappresentante Legale, familiare, tutore o altro soggetto indicato specificatamente dall’interessato (Legge 328/2000)
Diffusione |_|
(specificare l'eventuale base normativa )
.
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
Descrivere in modo sintetico ma chiaro il trattamento, precisando in particolare se le operazioni di trattamento sono svolte, in tutto o in parte, utilizzando dati sensibili di riferimento del nucleo familiare.
Il trattamento riguarda le attività connesse alla gestione delle problematiche relative alle dipendenze.
Il Sert struttura le prestazioni in una logica di multidisciplinarietà ed interprofessionalità e lavora con la rete dei servizi sociali e sanitari aziendali ed extra-aziendali.
Il SERT ha un proprio archivio (cartaceo o informatizzato) dei soggetti presi in carico per il trattamento della tossicodipendenza, alcolismo, farmacodipendenza, gioco d’azzardo, tabagismo, HIV (solo per gli aspetti psico-sociali), nel quale sono riportate varie tipologie di informazioni (anagrafiche, socio-demografiche, sanitarie, relative allo stato di dipendenza, alle prestazioni e ai trattamenti effettuati, etc.).
Il soggetto può chiedere l’anonimato; in questo caso nella erogazione dei servizi e nel trattamento dei dati viene utilizzato solo un codice numerico, ad esclusione dei trattamenti per i quali è previsto un inserimento in comunità terapeutica, una prescrizione medica per visita specialistica.
Il flusso informatico dei dati sanitari avviene tramite assegnazione di un codice identificativo del paziente una volta che è perfezionato con il consenso di quest’ultimo il Piano di assistenza concordato. Accederanno a tale piano il medico, psicologo, assistente sociale autorizzato a condurre questa assistenza.
I dati individuali possono essere comunicati all’azienda sanitaria di residenza dell’interessato ai fini del pagamento delle prestazioni.
Il Sert crea un flusso informativo sia su richiesta dell’autorità giudiziaria e di organi dello Stato per le certificazioni circa la sospensione delle pene detentive e/o applicazione pene alternative, per lo stato di tossicodipendenza e di idoneità del programma (art.91 DPR 309/1990), nonché con la prefettura per l’accertamento delle condizioni di tossicodipendenza e l’esecuzione del programma alternativo.( art.75 DPR 309/’90)
Il completamento del percorso assistenziale del paziente può prevedere anche l’inserimento in comunità terapeutiche; generalmente è il SERT che invia l’utente e che continua a seguirlo per tutto il periodo di permanenza.
Regolamento per il Trattamento dei
Dati Personali Sensibili e Giudiziari
(Art.20 - 21 D.Lgs 196/2003 Codice in materia di protezione di dati personali)
Scheda n. 24
Denominazione del trattamento:
ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA PER LA TUTELA DELLA SALUTE MATERNO- INFANTILE ED ESITI DELLA GRAVIDANZA
Fonti normative legislative:
L. 833/1978 (Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale)
D.Lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421)
Legge 29 luglio 1975, n. 405: “Istituzione dei Consultori Familiari”
Legge 22 maggio 1978, n. 194: “Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza”
D.L. 26/3/2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’art. 15 della Legge 8 marzo 2000, n. 53
Decreto legislativo 196/2003: Codice in materia di protezione dei dati personali. Art. 93 (certificato di assistenza al parto), art. 109 (dati statistici relativi all’evento della nascita)
L. n. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.
Piano Sanitario Nazionale 1998/2000
L.E.A. 2001
Piano Sanitario Nazionale 2003/2005 P.O.M.I.
L. n. 476/1998 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, dell’Aja. Modifiche alla Legge 4 Maggio 1983, n°184, in tema di adozione di minori stranieri”;
L. n. 269/1998 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuovi forme di schiavitù”;
L. n. 285/1997 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”;
L. n. 176/1991 “Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 Novembre 1989”;
L. n. 149/2001 Modifiche alla Legge 4/05/83 n. 184 “Disciplina dell’ adozione e dell’ affidamento dei minori” nonché al titolo VIII del libro 1° del Codice Civile”.
D.L. 26/3/2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’art. 15 della Legge 8 marzo 2000, n. 53.
Leggi Regionali:
L.r. 22/1998 (Diritti della partoriente, del nuovo nato e del bambino spedalizzato);
L.r. 9/2003 “Disciplina per la realizzazione dei servizi per l’infanzia, per l’adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie e modifica della L.R. n° 46/95. Promozione delle politiche in favore dei giovani e adolescenti”;
L.r. 26/1996 “Riordino del Servizio Sanitario Regionale”;
L.r. 11/1977 “Criteri per la programmazione, il funzionamento, la gestione e il controllo del servizio dei consultori familiari”;
L.r. 46/1995 “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti”.
Altre fonti :
D.M. 24-4-2000 Progetto obiettivo materno infantile allegato al piano sanitario nazionale 1998 – 2000
Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994: "Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap"
Decreto Ministero della Salute16 luglio 2001, n. 349: Regolamento recante: "Modificazioni al certificato di assistenza al parto, per la rilevazione dei dati di sanità pubblica e statistici di base relativi agli eventi di nascita, alla nati-mortalita' ed ai nati affetti da malformazioni"
Circolare Ministero della Salute n. 15 del 19 dicembre 2001: Modalità di attuazione del Decreto 16 luglio 2001, n. 249: Regolamento recante "Modificazioni al certificato di assistenza al parto per la rilevazione dei dati di sanità pubblica e statistici di base relativi agli eventi di nascita, alla nati- mortalità ed ai nati affetti da malformazioni"
DGRM n. 869/2003 “Interventi socio-sanitari territoriali relativi all’affidamento familiare di cui alla Legge 4 Maggio 1983, n° 184 e successive modifiche”
DGRM n. 1896/2002 “Linee di indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi che garantisca livelli adeguati d’intervento in materia di adozione internazionale”.
D.R. n. 202/1998 “Indirizzi per l’organizzazione del Servizio e delle attività consultoriali pubbliche e private”.
Finalità del trattamento:
Attività amministrative correlate all’applicazione della disciplina in materia di tutela sociale della maternità e di interruzione volontaria della gravidanza, per la gestione di consultori familiari, nonché per gli interventi di interruzione della gravidanza (Art. 86, comma 1, lettera a)
Attività amministrative correlate a quelle di prevenzione, diagnosi e cura (art. 85, comma 1, lettera a)
Programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria (art. 85, comma 1, lettera b)
Attività certificatorie (art. 85, comma 1, lettera d).
Tipologia dei dati trattati:
Dati idonei a rivelare:
Origine razziale ed etnica |X|
Convinzioni religiose |X| filosofiche |X d’altro genere |X
Opinioni politiche
Adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale
|_|
Stato di salute: attuale |X| pregresso |X|
Vita sessuale |X
Dati giudiziari |X|
Modalità di trattamento dei dati:
- cartaceo |X|
- informatizzato |X|
-supporto di altro tipo:
- audio |_|
- video | |
- per immagini | |
- reperti biologici o di altro tipo |_|
Anche relativi a familiari dell’interessato
|X|
Tipologia delle operazioni eseguite:
Operazioni standard
Raccolta:
- dati forniti dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto privato diverso dall’interessato |X|
- dati forniti da soggetto pubblico |X|
Registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, utilizzo,
blocco, cancellazione, distruzione. |X|
Operazioni particolari:
Interconnessione, raffronti, incroci di dati con altri trattamenti o archivi
- dello stesso titolare (Azienda sanitaria)
Con altre informazioni o banche dati dello stesso soggetto pubblico: archivio ricoveri, archivio emergenza 118, archivio prestazioni, registri vari (mortalità, malformazioni congenite, malattie rare); il consultorio, quale propria finalità istituzionale, interviene fornendo una presa in carico multidisciplinare. Pertanto le cartelle cliniche e altra documentazione sanitaria saranno
necessariamente condivise tra gli operatori del servizio. Tutti gli operatori del servizio che seguono il caso sono titolati alla visione dei dati. Le informazioni registrate, relative al tipo di prestazione erogata, rientrano nei flussi ordinari delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, ma va però evidenziato che in questo caso anche la sola informazione sul tipo di prestazione erogata, usualmente registrata nell’archivio delle prestazioni, diventa un dato particolarmente sensibile. Tale dato è accessibile da tutti gli addetti alla registrazione delle prestazioni presso l’ASUR/Zona territoriale, qualora l’ASUR/Zona territoriale abbia predisposto un archivio informatiz- zato delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. |X|
archivio ricoveri, archivio emergenza 118, archivio prestazioni, registri vari (mortalità, malformazioni congenite, malattie rare, ..)
- di altro titolare
altri Consultori, altre Unità operative territoriali (Consultorio Familiare,UMEE, Unità Multidisciplinari Età Adulta, Centro di salute mentale, S.E.R.T. commissione medico-legale per particolare gravità); altre Unità operative Ospedaliere (Neuropsichiatria infantile, Ginecologia, Pediatria); Pediatri di libera scelta.
|X|
Comunicazione (da parte dell’azienda sanitaria)
- verso soggetti pubblici |X|
Tribunale Minori: segnalazione e trattamento di minori in condizioni che necessitano di essere tutelati per situazioni di pregiudizio o di aperto maltrattamento/abuso.
Enti locali:relazioni e/o prese in carico per la tutela dei minori. Ospedali e Servizi Sanitari: per invio referti.
Scuola: consulenza nelle situazioni - verso soggetti privati |X|
- verso soggetti privati
Terzo settore: per invio materiale/documentazione diagnostica.
Comunità. |X|
Diffusione |_|
Descrizione del trattamento e del flusso informativo:
I servizi dell’ASUR per la tutela della salute materno-infantile consistono generalmente in: consultori familiari, pediatria di comunità, neuropsichiatria infantile, logopedia e foniatria.
Tali servizi sono dislocati presso i distretti sanitari delle Zone territoriali (la neuropsichiatria infantile può essere presente anche negli istituti di cura).
A parte le specificità dei servizi, descritte nel seguito, essi trattano sempre dati sensibili sia del bambino che della famiglia, che sono raccolti in schede informative. Tali dati sono necessari per i compiti loro attribuiti, ma in linea di massima i dati sensibili raccolti sono informatizzati. Non è