DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 dicembre 2022, n. 1841
XXXXXXXXXXXXX XXXXX XXXXXX XXXXXXXXX 00 dicembre 2022, n. 1841
L.R. n. 51/2021, art. 34 pprovazione schema di Accordo ex art. 15 L. 241/90 tra la Regione Puglia ed il Dipartimento di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Bari per attuazione progetto di “CARATTERIZZAZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLE CARNI DI CINGHIALI (SUS SCROFA) IN PUGLIA E CONDIZIONI RELATIVE ALLA CREAZIONE DI FILIERE PRODUTTIVE REGIONALI”.
L’Assessore all’Agricoltura, Industria agroalimentare, Risorse agroalimentari, Riforma fondiaria, Caccia e pesca, Foreste – dr. Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx, sulla base dell’istruttoria espletata dal funzionario dr. Xxxxxxxx Xxxxx e dalla PO “Attuazione della Pianificazione faunistico – venatoria”, Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, confermata dal Dirigente della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali, dr Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, riferisce quanto segue.
Premesso che:
− la Legge regionale 30 dicembre 2021, n. 51 reca le “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022 e bilancio pluriennale 2022-2024 della Regione Puglia - legge di stabilità regionale 2022”;
− l’art.34 della succitata legge intitolato “Emergenza cinghiali, monitoraggio e creazione filiera” stabilisce che “al fine di porre rimedio ad un problema che si registra ormai da tempo nelle campagne pugliesi, è istituito un tavolo tecnico con esperti provenienti dalla Facoltà di Veterinaria dell’Università degli studi di Bari, per avviare un progetto di monitoraggio e censimento dei cinghiali presenti sul territorio regionale e per la creazione di una filiera delle carni di cinghiale pugliese, allo scopo di inserire la carne di cinghiale tra i prodotti da commercializzare e valorizzare”;
− sempre l’art.34 assegna per tali finalità, nel bilancio regionale autonomo, nell’ambito della missione 16, programma 2, titolo 1, capitolo 160212, una dotazione finanziaria per l’esercizio finanziario 2022, in termini di competenza e cassa, di euro 50 mila;
− la Regione Puglia ha redatto il “Piano regionale di monitoraggio e gestione del cinghiale in Regione Puglia” attraverso una collaborazione con gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) pugliesi, giusta DGR 1526 del 27 settembre 2021, attualmente sottoposto a VAS;
− in data 28 ottobre 2021 la Giunta Regionale ha approvato la D.G.R. (n. 1719) avente ad oggetto “Emergenza cinghiali. Determinazioni in ordine alle procedure per il controllo ed il contenimento della specie”;
− con Delibera n. 1140 del 02.08.2022 la Giunta Regionale ha approvato il “Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suidi da allevamento e selvatici”, in attuazione del Decreto Legge n. 9/2022 relativo alle misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (P.S.A.);
− con successiva Delibera n. 1193 del 9/8/2022 la Giunta Regionale ha approvato i “Disciplinari per la gestione della “caccia di selezione” al cinghiale, cervidi e bovidi nel territorio regionale” al fine di attivare la caccia di selezione al cinghiale in Puglia;
− con Delibera n. 1283 del 19/9/2022 la Giunta regionale ha approvato le “Linee guida in materia di igiene delle carni di selvaggina selvatica”.
Considerato che:
− la situazione attuale vede la Regione Puglia fronteggiare una vera e propria emergenza legata al numero dei capi di cinghiale presenti sul territorio, una specie non esattamente autoctona ed originaria dello stesso, ma che vede il suo numero implementarsi notevolmente così come i disagi che ne derivano;
− il numero di richiesta risarcimento danni nonché ricorsi con relativi contenziosi effettuati da cittadini, imprenditori e, soprattutto, agricoltori che vedono le proprie colture e produzioni spesso danneggiate e rovinate dall’attività di ricerca del cibo da cinghiali, è in notevole aumento;
− necessita disporre adeguate iniziative per il controllo delle popolazioni di cinghiali insistenti sul territorio regionale ivi compreso la creazione di una apposita filiera a cui destinare i capi abbattuti mediante macellazione, caccia selettiva e caccia;
− necessita conoscere lo stato epidemiologico e di contaminanti ambientali nelle carni dei cinghiali sul territorio pugliese, al fine di verificare le condizioni di sicurezza alimentare;
− si rende necessario valutare la qualità delle carni dei cinghiali pugliesi per creare una filiera capace di trasformare un rischio ambientale, sanitario, economico e di sicurezza dei cittadini in una opportunità economica per il comparto agricolo pugliese.
Preso atto che:
− con nota prot. n. 1526 del 15/11/2022 la Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali della Regione Puglia richiedeva al Dipartimento di Medicina Veterinaria una proposta progettuale in ottemperanza al sopracitato art.34;
− con nota prot n. 4073_III/13 del 28/11/2022 il Dipartimento di Medicina Veterinaria trasmetteva al fine di intraprendere una collaborazione fattiva, proposta progettuale dal titolo: CARATTERIZZAZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLE CARNI DI CINGHIALI (SUS SCROFA) IN PUGLIA E CONDIZIONI RELATIVE ALLA CREAZIONE DI FILIERE PRODUTTIVE REGIONALI.
Preso altresì atto che:
La vigente normativa in materia di accordi fra Pubbliche Amministrazioni prevede lo strumento degli “Accordi” ai sensi dell’art. 15 della legge 241/90, per attività di comune e reciproco interesse.
In attuazione delle direttive UE, l’art. 5, comma 6, D.Lgs. 50/2016 dispone che un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell’ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a) l’accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatari partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell’ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune;
b) l’attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico;
c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatari partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione.
L’orientamento più volte espresso dall’ANAC in materia di accordi ex art. 15 L. 241/1990 in base al quale:
/ lo scopo dell’accordo deve essere rivolto a realizzare un interesse pubblico effettivamente comune ai partecipanti, da valutarsi alla luce delle finalità istituzionali degli enti coinvolti;
/ alla base dell’accordo deve rinvenirsi una reale suddivisione di compiti e responsabilità;
/ i movimenti finanziari tra i soggetti devono configurarsi come mero ristoro delle spese sostenute, dovendosi escludere la sussistenza di un corrispettivo per i servizi resi;
/ il ricorso all’accordo non può interferire con la libera circolazione dei servizi e l’accordo non può essere strumentale all’elusione delle norme sulla concorrenza in tema di appalti pubblici.
L’ammontare complessivo del Progetto è pari € 100.000,00, di cui massimo € 50.000,00 a carico della Regione Puglia e € 50.000,00 a carico del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari.
Il costo complessivo, quindi, è da intendersi quale contributo alle spese vive o dirette così come individuate dal progetto ed effettivamente sostenute.
I movimenti finanziari tra le amministrazioni partecipanti si configurano esclusivamente come ristoro delle spese sostenute, ovvero come mero rimborso di costi reali, essendo escluso il pagamento di un corrispettivo comprensivo di un margine di guadagno.
Ciascuna categoria di spesa calcolata in progetto individua un importo stimato che costituisce anche il tetto massimo al di sopra del quale le voci di costo non potranno essere ammesse a rimborso.
La verifica positiva di tutte le condizioni sopra riportate esclude ogni interferenza del progetto con i principi di libera circolazione dei servizi e di concorrenza presidiati dalle norme in materia di appalti pubblici.
La copertura finanziaria per il presente accordo è garantita dalle somme stanziate nel bilancio autonomo a valere sulla Missione 16 Programma 2 Titolo 1, capitolo 160212.
Pertanto, si propone di prendere atto della proposta progettuale presentata, in merito, dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari e di approvare lo schema di “Accordo tra la Regione Puglia e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari”.
Garanzie alla riservatezza
“La pubblicazione sul BURP, nonché la pubblicazione all’Albo o sul sito istituzionale, salve le garanzie previste dalla legge 241/1990 in tema di accesso ai documenti amministrativi, avviene nel rispetto della tutela della riservatezza dei cittadini secondo quanto disposto dal Regolamento UE n. 679/2016 in materia di protezione dei dati personali, nonché dal D.Lgs. 196/2003 ss.mm.ii., ed ai sensi del vigente Regolamento regionale 5/2006 per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari, in quanto applicabile. Ai fini della pubblicità legale, il presente provvedimento è stato redatto in modo da evitare la diffusione di dati personali identificativi non necessari ovvero il riferimento alle particolari categorie di dati previste dagli articoli 9 e 10 del succitato Regolamento UE.”
Valutazione dell’impatto di genere
La presente deliberazione è stata sottoposta a Valutazione di impatto di genere ai sensi della DGR n. 302 del 07/03/2022 (si tratta dell’atto in esame).
L’impatto di genere stimato è:
❏ diretto
❏ indiretto X neutro
Sezione Copertura Finanziaria di cui al D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.
La presente deliberazione trova copertura finanziaria ai sensi dell’art.34 della LEGGE REGIONALE 30 dicembre 2021, n. 51 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022 e bilancio pluriennale 2022- 2024 della Regione Puglia - legge di stabilità regionale 2022”, secondo quanto dettagliato nello schema di accordo di cui all’allegato “B”. Per le attività di ricerca, supporto e valutazione a cura della Facoltà di Medicina Veterinaria è previsto un contributo alla spesa per € 50.000,00, che sarà garantito con le disponibilità di cui alla Missione 16 -Programma 2 - Titolo 1, capitolo 160212 del Bilancio Autonomo, sulla competenza e.f. 2022.
CRA | Capitolo di spesa | Declaratoria | Codice piano dei conti finanziario | Importo 2022 |
14:03 | U1602012 | Emergenza cinghiali: Spese per monitoraggio e creazione filiera | 1.04.01.02 | 50.000 € |
L’Assessore relatore, sulla base delle risultanze istruttorie illustrate, ai sensi dell’Art. 4 comma 4, lettera e) della L.R. 7/1997 propone alla Giunta di adottare il seguente atto:
1. di approvare il progetto “CARATTERIZZAZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLE CARNI DI CINGHIALI (SUS SCROFA) IN PUGLIA E CONDIZIONI RELATIVE ALLA CREAZIONE DI FILIERE PRODUTTIVE REGIONALI” riportato nell’allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2. di approvare lo Schema di “Accordo tra la Regione Puglia e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari”, riportato nell’ allegato “B”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, con un onere finanziario complessivo di massimo € 50.000,00; il relativo versamento del contributo avverrà nei termini e modalità riportate nel citato schema di “Accordo”;
3. di disporre che la Sezione Gestione Sostenibile delle Risorse Forestali e Naturali, nella persona del Dirigente pro tempore, sottoscriva l’accordo e determini, con successivi atti dirigenziali, l’impegno, la liquidazione e il pagamento delle somme previste come contributo spese e l’eventuale rinnovo dell’accordo;
4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul B.U.R.P..
I sottoscritti attestano che il procedimento istruttorio loro affidato è stato espletato nel rispetto della vigente normativa regionale, nazionale e comunitaria e che il presente schema di provvedimento dagli stessi predisposta ai fini dell’atto finale da parte della Giunta Regionale, è conforme alle risultanze istruttorie.
Il Funzionario istruttore xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx
PO “Programmazione e Raccordo Funzionale e Organizzativo, con Attività Tecnico- Amministrative e di controllo”
dott.ssa Xxxxxx Xxx
Il Dirigente della Sezione xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il sottoscritto Direttore del Dipartimento in applicazione di quanto previsto dal DPGR n. 443/2015 non ravvisa la necessità di esprimere sulla proposta di delibera alcuna osservazione.
Il Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
L’Assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari, Alimentazione, Riforma Fondiaria, Caccia e Pesca, Foreste xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx
LA GIUNTA
− Udita la relazione e la conseguente proposta dell’Assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari, Alimentazione, Riforma Fondiaria, Caccia e Pesca, Foreste;
− Viste le sottoscrizioni poste in calce al presente provvedimento dal Funzionario istruttore e dal dirigente della Sezione Gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali ;
− a voti unanimi espressi nei modi di legge,
D E L I B E R A
3. di approvare il progetto “CARATTERIZZAZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLE CARNI DI CINGHIALI (SUS SCROFA) IN PUGLIA E CONDIZIONI RELATIVE ALLA CREAZIONE DI FILIERE PRODUTTIVE REGIONALI”, riportato nell’allegato “A”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
4. di approvare lo Schema di “Accordo tra la Regione Puglia e il Dipartimento di Medicina Veterinaria
dell’Università degli Studi di Bari”, riportato allegato “B”, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, con un onere finanziario complessivo di massimo € 50.000,00; il relativo versamento del contributo avverrà nei termini e modalità riportate nel citato schema di “Accordo”;
5. di disporre che la Sezione Gestione Sostenibile delle Risorse Forestali e Naturali, nella persona del Dirigente pro tempore, sottoscriva l’accordo e determini, con successivi atti dirigenziali, l’impegno, la liquidazione e il pagamento delle somme previste come contributo spese e l’eventuale rinnovo dell’accordo;
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul B.U.R.P..
Il Segretario Generale della Giunta | Il Presidente della Xxxxxx |
XXXX XXXXXXX | XXXXXXX XXXXXXXX |
Allegato A Il presente allegato è composto da n. 14 facciate
Il dirigente di sezione
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx 05.12.2022
12:07:16
GMT+00:00
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA
REGIONE PUGLIA
SEZIONE GESTIONE SOSTENIBILI E TUTELA DELLE RISORSE FORESTALI
E
DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA
relativa a:
CARATTERIZZAZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLE CARNI DI CINGHIALI (SUS SCROFA) IN PUGLIA E CONDIZIONI RELATIVE ALLA CREAZIONE DI FILIERE PRODUTTIVE REGIONALI
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1. Stato dell’arte
La situazione attuale vede la Regione puglia fronteggiare una vera e propria emergenza legata al numero dei capi di cinghiale presenti sul territorio, una specie non esattamente autoctona ed originaria dello stesso, ma che vede il suo numero implementarsi notevolmente così come i disagi che ne conseguono. Infatti, molteplici sono le lamentele ed i ricorsi effettuati dagli agricoltori che vedono le proprie colture spesso rovinate dalla attività di ricerca del cibo di numerosi cinghiali.
A tal proposito la regione ha sottoscritto nel 2020 il “Piano regionale di monitoraggio e gestione del cinghiale in Regione Puglia” attraverso una convenzione con gli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), definiti attraverso l’art. 11 della L.R. 59/2017 delle province di Bari, Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce.
Attualmente, l’attuazione delle attività inerenti al presente progetto porterebbero, da parte della regione Puglia, al reale stravolgimento di idea del fenomeno cinghiale, mutandolo da un serio problema da affrontare ad una opportunità da sfruttare. Infatti, oltre ad un ulteriore ed adeguato censimento degli animali insistenti sul territorio, la presenza dei chiusini sperimentali permetterebbe anche la cattura mirata dei soggetti che potenzialmente potrebbero essere abbattuti rispettando dei limiti di età (non soggetti troppo piccoli) o di situazioni fisiologiche non eticamente compatibili con l’abbattimento (scrofe con prole o scrofe gravide). La presenza di adeguati sistemi di abbattimento e macellazione, ovvero la presenza di macelli mobili, e la presenza controllo sanitario nazionale attraverso la presenza dei veterinari ASL, permetterebbe l’immissione sul mercato di carni sane e salubri tipicamente prodotte sul territorio pugliese. Tale attività, inoltre, oltre a creare ed implementare una vera e propria filiera corta di produzione di carne di cinghiale pugliese, permette al contempo di effettuare un adeguato controllo delle patologie infettive presenti sul territorio nazionale (es. peste suina africana) e di patologie potenzialmente trasmissibili all’uomo attraverso il consumo non controllato delle carni di questi animali (come potenzialmente potrebbe accadere attraverso carni cacciate e non controllate). Infatti, grazie ai centri di lavorazione selvaggina (CLS) ed i centri di raccolta selvaggina (CRS) già previsti nella provincia di Foggia, anche le carni di cinghiali prelevate mediante attività venatoria potranno essere oggetto di controllo sanitario e successivamente essere destinate al consumo umano (sia dell’utente prelevatore che attraverso commercializzazione all’ingrosso o al dettaglio) in totale sicurezza.
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A seguito della rilevante problematica inerente la peste suina africana (PSA), con il primo caso confermato il 7 gennaio 2022 in una carcassa di cinghiale in provincia di Alessandria, ed oltre 180 casi fra Piemonte e Liguria e nella zona di Roma (primo caso diagnosticato nel maggio 2022), unitamente ad un elevato numero di animali presenti sul territorio della Regione Puglia derivanti da un recente censimento nel corso del 2021, è sorta una vera e propria emergenza per il controllo della diffusione di questa patologia. Infatti, misure urgenti nella movimentazione dei suidi domestici sono state messe in atto sul suolo nazionale e risulta sempre più importante poter censire e controllare i cinghiali che, in quanto selvatici, hanno movimentazioni che vanno al di là della possibilità di controllo umano. Per quanto fortunatamente la Puglia non sia stata, ad oggi, oggetto di positività diagnosticate, essa stessa è interessata dall’attuazione di un Piano Regionale per la PSA ovvero un Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) che prevede strategie di gestione e controllo faunistico finalizzate alla diminuzione della presenza di suini selvatici nel territorio regionale, il controllo e la chiusura degli allevamenti bradi illegali, la disincentivazione della pratica dell’alimentazione volontaria dei suini selvatici non controllati dalle autorità sanitarie nazionali e, soprattutto, l’applicazione delle misure ispirate ai principi di analisi del rischio. L’impatto socioeconomico della PSA è pesante, e colpisce in modo diretto o indiretto imprese e famiglie. Il fatturato dell’industria suina in Italia si è attestato oltre gli 8 miliardi nel 2021 dei quali il 25% deriva dall’export di prodotti dell’industria suina. La chiusura dell’importazione di tali prodotti ad oggi ha causato danni stimati di oltre 20 milioni di euro al mese.
Le stime numeriche derivanti da PRIU riportano un numero minimo di cinghiali nei differenti ATC pugliesi pari a 1604 unità, da ritenersi numero minimo in quanto derivante principalmente da rilevamenti in postazione fissa spesso con soggetti di sesso indeterminato e pochissimi o nulli soggetti di sesso maschile.
2. Attività di supporto al censimento
L’attività di supporto al censimento dei cinghiali deriverà da molteplici attività insistenti sul territorio pugliese.
2.a. cattura all’interno del Parco dell’Xxxx Xxxxxx
L’attività di cattura all’interno del PNAM sarà effettuata attraverso l’utilizzo di chiusini mobili, ovvero di sistemi di cattura progettati e realizzati al fine di garantire il massimo standard di benessere animale anche nelle fasi più critiche della filiera, come ad esempio proprio la
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selezione degli animali da liberare rispetto ai soggetti da macellare. Attualmente, sul mercato, non esistono sistemi e brevetti dotati di automatismi e videorilevazione in grado di garantire la cattura, il contenimento e la selezione in sicurezza dei cinghiali presenti nell’areale della Regione Puglia. Il Dipartimento di Medicina Veterinaria, invece, mediante attività di ricerca pregresse, dispone dell’utilizzo di 4 sistemi di cattura mobili, dotati di automazione tale che possa garantire facilità di cattura e di applicazione di tutte le attività appena conseguenti la cattura in tempi brevi e nei modi migliori fino alla macellazione o liberazione dei soggetti stessi, senza che si instaurino fenomeni stressogeni eccessivi
I chiusini sono dotati di sistemi automatici di videocontrollo attraverso la presenza di telecamere sim 4g da Esterno, resistenti alle intemperie. Tali sistemi WiFi a batteria funzionano in rete 3G/4G da esterno, sia a batteria che a pannello solare, ed hanno anche visione notturna, permettendo un controllo costante della presenza degli animali all’interno del chiusino da accesso remoto. Esse sono dotate della possibilità di gestire ed inviare notifiche push, avvisi via e-mail, allarmi sonori e avvisi vocali personalizzati quando rilevano il movimento.
Tali chiusini “smart” innovativi, sono fondamentalmente stati ideati al fine di permettere una maggiore selettività delle specie catturate, una riduzione dello stress post cattura dei cinghiali, al maggiore monitoraggio degli Enti preposti in fase di cattura e post-cattura. Tali chiusini sono totalmente in metallo, al fine di ridurre i costi di manutenzione ma soprattutto per ridurre i rischi di incendio dei medesimi. Infine, i sistemi di chiusura e scatto non utilizzano corde di acciaio o altri elementi pericolosi per gli operatori e per i cinghiali, bensì sistemi automaticamente attivati o da remoto (mediante comando con smartphone, dopo aver visto l’ingresso degli animali in diretta mediante rete), ovvero con un sistema di attivazione anch’esso automatico che si attiva sulla base di fotocellule in punti differenziati che garantiscono lo scatto del sistema di chiusura quando gli animali sono all’interno. Lo scatto della chiusura del sistema di cattura, inoltre, indipendentemente se a comando remoto o automatico, genera messaggi standard che verranno ricevuti da tutti gli Enti preposti (Ente Parco, Carabinieri Forestali, ASL, etc.). E’ stata migliorata anche tutta la parte relativa all’uscita degli animali dal chiusino, con lunghi corridoi modulari che consentiranno a tutti i soggetti catturati di infilarsi nel tunnel. Una volta inseriti nel tunnel, gli animali verranno separati con divisori mobili che consentiranno di isolare animali di dimensioni variabili da pochi chilogrammi a centinaia di chilogrammi. Gli animali che dovranno essere liberati potranno uscire dal
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corridoio mediante aperture laterali. Gli altri, invece, potranno essere direttamente storditi mediante pistola a proiettile captivo direttamente in gabbia, mediante una particolare struttura apponibile nella parte frontale di ogni gabbia modulare. Le gabbie dedicate allo stordimento con pistola a proiettile captivo sono fatte per evitare ogni possibilità di contaminazione del suolo e dell’ambiente con sangue o altri liquidi biologici.
L’uso di tali chiusini renderà il processo di cattura e fuoriuscita dal chiusino più agevole e funzionale agli obiettivi del progetto, ovvero censire gli animali ed abbattere solo gli animali definiti idonei per sesso, taglia e condizione fisiologica, evitando lesioni agli stessi e permettendo un controllo immediato delle attività all’interno dello stesso condiviso da più persone coinvolte: ente finanziatore, ente di ricerca, enti preposti al controllo del benessere animale quali carabinieri forestali ed enti preposti al controllo sanitario quali veterinari del sistema sanitario nazionale.
2.b. attività di selecontrollo
Tra le possibilità di prelievo di cinghiali all’interno delle aree protette esiste ed è annoverato anche il selecontrollo. Una volta redatto il piano di prelievo all’interno delle aree identificate dagli uffici dell’Ente Parco Nazionale dell’xxxx Xxxxxx e rinnovato annualmente, questo sarà adattato sulla base dei numeri riportati da censimento e sulla base dei selecontrollori disponibili sul territorio.
2.c. attività venatoria
In accordo con gli Ambiti Territoriali di Caccia, gli abbattimenti derivanti da attività venatoria diverranno essi stessi fonte per il censimento degli animali insistenti sul territorio in aree non soggette a divieto all’attività venatoria
3. macellazione all’interno del Parco dell’Xxxx Xxxxxx (PNAM) e creazione della filiera corta per la produzione di carne.
Le attività di macellazione successive alla cattura verranno effettuate in impianto di macellazione mobile già creato e disponibile all’utilizzo poiché rinvenente da convenzione precedente del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Parco Nazionale dell’Xxxx Xxxxxx.
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Foto Container impianto di macellazione mobile vista esterna ed interna
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L’assenza sul territorio pugliese di impianti di macellazione autorizzati per la macellazione degli individui catturati, e soprattutto la non disponibilità degli operatori al momento ad avviare tale possibilità rende critico il destino dei soggetti catturati. L’impianto di macellazione mobile, invece, è una struttura posta su rimorchio agricolo, ed ha la possibilità di raggiungere direttamente il chiusino di cattura per evitare lo spostamento degli animali ed è dotata di tutte le attrezzature utili per poter macellare gli animali senza lo spargimento di sottoprodotti di origine animale (SOA) nell’ambiente. L’impianto mobile di macellazione, già realizzato e
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disponibile, è dotato di area stordimento (per quanto si prevede lo stordimento in gabbia senza muovere i soggetti dalle gabbie di cattura per ridurre lo stress legato allo spostamento all’interno dell’unità mobile di macellazione), area scuoiatura, area eviscerazione, area toelettatura carcassa e celle di raffreddamento.
Ad oggi, le attività di trasporto degli animali catturati risultavano essere tra le attività di maggiore impegno e pericolosità per gli operatori e soprattutto per gli animali catturati, essendo il trasporto stesso causa di stress sugli animali.
Inoltre, come rilevato anche da PRIU, nel biennio 2020-2022 a causa dell’emergenza sanitaria che da marzo 2020 ha interessato il paese e poi a seguito delle prime segnalazioni di casi di Peste Suina Africana in Liguria e Piemonte, c’è stato un divieto di movimentazione cinghiali catturati presenti in aree protette. La traslocazione in vivo presso Aziende Agrituristico Xxxxxxxxx sarebbe potuta avvenire, in assenza di tale emergenza, ai sensi del Reg. (CE) 1/2005. La presenza del macello mobile garantisce la totale assenza di trasporto in vivo degli animali e la macellazione repentina con fasi di stordimento e iugulamento in tempi stretti rispetto al momento della cattura e sotto la cogente attività di controllo del sistema veterinario nazionale.
4. Controllo sanitario delle carni di cinghiale
Tutti i capi derivanti dalle attività di cattura e successiva macellazione all’interno del parco Nazionale dell’Xxxx Xxxxxx, dalle attività di selecontrollo e dall’attività venatoria svolta sul territorio Regionale, dovranno essere destinati ad un Centro di Lavorazione Selvaggina (CLS) ed ai Centri di Raccolta Selvaggina (CRS) riconosciuti dalle Autorità Sanitarie locali per avviare la filiera della selvaggina al fine di soddisfare i requisiti generali e specifici previsti in materia di igiene dai regolamenti (CE) n. 852/2004, n. 853/2004. Queste attività si rendono necessarie al fine di poter controllare tutte le carni di cinghiale consumate dall’uomo rinvenenti da attività di selecontrollo ed attività venatorie che, destinate ad autoconsumo, non passano attraverso un adeguato controllo sanitario e rendono rischioso il consumo delle stesse.
Tra le patologie trasmissibili con le carni vi è la trichinellosi (detta anche trichinosi), una zoonosi causata da nematodi appartenenti al genere Trichinella. Le larve di tale parassita si incistano nei muscoli degli animali, e tra questi anche i suini (maiale o cinghiale). Il consumo di tali carni, pertanto, senza un adeguato controllo sanitario, può comportare trasmissione all’uomo con patologie talvolta particolarmente gravi, fino a raggiungere il decesso.
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I CLS previsti dal parco dell’Xxxx Xxxxxx (nel numero di 2) insistenti nel territorio dell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) della provincia di Bari ed i Centri di Raccolta Selvaggina (CRS) previsti nell’ATC della provincia di Foggia, rappresentano la volontà a collaborare e la fattiva collaborazione tra i differenti enti regionali al fine di poter garantire una adeguata regolamentazione del controllo sanitario delle carni.
Come previsto dal Decreto Legge 17/02/2022, n.9 modificato dalla conversione in Legge 07/04/2022, n.29 e nel rispetto del Regolamento (CE) 853/2004, secondo il quale al fine di assicurare un’adeguata ispezione della selvaggina selvatica oggetto di attività venatorie immessa nel mercato della Comunità, le carcasse di animali oggetto di detta attività e relativi visceri sono presentati presso un centro di lavorazione della selvaggina per un’ispezione post mortem ufficiale. Sial il PNAM che gli ATC pugliesi hanno preposto attività per la creazione di CLS e CRS. Questi enti, ottenute tutte le autorizzazioni necessarie previste dalle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti, saranno luogo e centro di lavorazione e soprattutto studio e ricerca epidemiologica riguardante la presenza e diffusione di differenti patologie sul territorio (PSA, Malattia di Aujeszky, brucellosi, tubercolosi, trichinellosi, etc), ma anche ad analisi del rischio da contaminazioni ambientali, rendendo la specie animale-sentinella circa i contaminanti chimici ambientali.
I primi casi di positività alla peste suina africana (PSA), con il primo caso confermato il 7 gennaio 2022 in una carcassa di cinghiale in provincia di Alessandria, ed oltre 180 casi fra Piemonte e Liguria e nella zona di Roma (primo caso diagnosticato nel maggio 2022), unitamente ad un elevato numero di animali presenti sul territorio della Regione Puglia derivanti da un recente censimento nel corso del 2021, hanno fatto sì che sorgesse una vera e propria emergenza per il controllo della diffusione di questa patologia. Infatti, misure urgenti nella movimentazione dei suidi domestici sono state messe in atto sul suolo nazionale e risulta sempre più importante poter censire e controllare i cinghiali che, in quanto selvatici, hanno movimentazioni che vanno al di là della possibilità di controllo umano.
Per quanto fortunatamente la Puglia non sia stata, ad oggi, oggetto di positività diagnosticate, essa stessa è interessata dall’attuazione di un Piano Regionale per la PSA ovvero un Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) che prevede strategie di gestione e controllo faunistico finalizzate alla diminuzione della presenza di suini selvatici nel territorio regionale, il controllo e la chiusura degli allevamenti bradi illegali, la disincentivazione della pratica
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dell’alimentazione volontaria dei suini selvatici non controllati dalle autorità sanitarie nazionali e, soprattutto, l’applicazione delle misure ispirate ai principi di analisi del rischio.
L’impatto socioeconomico della PSA è pesante, e colpisce in modo diretto o indiretto imprese e famiglie. Il fatturato dell’industria suina in Italia si è attestato oltre gli 8 miliardi nel 2021 dei quali il 25% deriva dall’export di prodotti dell’industria suina. La chiusura dell’importazione di tali prodotti ad oggi ha causato danni stimati di oltre 20 milioni di euro al mese.
Inoltre, attività importante prevista da progetto è il controllo e la quantificazione di metalli pesanti nelle carni. I metalli pesanti sono privi di funzioni fisiologiche e sono dotati di elevata tossicità a lungo termine. Il loro accumulo nell'organismo umano può causare, nel tempo, importanti effetti dannosi poiché interferiscono con il normale metabolismo cellulare arrivando a ostacolare il corretto svolgimento di funzioni vitali. I metalli pesanti sono oggetto di attenzione da parte di autorità internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) valuta i rischi derivanti alla salute umana dalla loro assunzione attraverso la dieta e stabilisce appropriati Valori Guida per la Protezione della Salute (VGPS) rappresentati, secondo i casi, da una dose giornaliera tollerabile, vale a dire da una dose che non produce effetti apprezzabili a lungo termine, o da un valore di riferimento basato su una dose associata a un rischio per la salute di minima entità, ad esempio l'aumento dell’1% di un determinato effetto (Benchmark Dose Lower Confidence Limit, BMDL). Il regolamento CE 1881/2006 e le sue successive modifiche e integrazioni, che stabiliscono i valori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari, prevedono limiti legali per cadmio, piombo, mercurio, arsenico inorganico e stagno inorganico in alcune tipologie di alimenti. Infatti, i metalli pesanti di maggiore importanza per gli alimenti sono il cadmio, il piombo, il mercurio, l'arsenico e il nichel. Inoltre, verranno valutati tutti i soggetti per la presenza di residui fitosanitari nelle carni.
Attività di ricerca
Le attività di ricerca messe in atto dal Dipartimento di Medicina Veterinaria riguarderanno:
a) Supporto al censimento
Tutti gli animali catturati saranno censiti e suddivisi per sesso ed età, permettendo un censimento più preciso degli animali insistenti nell’areale pugliese.
b) Valutazione del benessere e dei profili biochimico clinico e metabolico degli animali catturati
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Tutti gli animali catturati saranno valutati da un punto di vista clinico e sanitario. Inoltre, da tutti gli animali catturati e macellati saranno prelevati campioni di siero immediatamente dopo lo stordimento e la iugulazione al fine di poter effettuare analisi ematiche e valutarne la condizione metabolica di stress cui sono andati incontro attraverso valutazione del cortisolo ematico.
Da tutti gli animali catturati e macellati saranno prelevati campioni di siero immediatamente dopo lo stordimento e la iugulazione al fine di poter effettuare analisi ematiche, profilo biochimico-clinico e marker ormonali. Tale attività permetterà di avere differenti pattern metabolici al fine di individuare marker ematici in grado di differenziare e correlarli con la stagione, l’area geografica e la disponibilità di cibo cui gli animali hanno avuto accesso nei giorni precedenti.
Saranno effettuate analisi sugli animali macellati presso i macelli mobili e per i quali sarà possibile prelevare campioni di siero riguardanti;
- profilo biochimico-clinico
- profilo ossidativo (attività enzimatica e produzione di metaboliti dell’ossidazione)
- Quantificazione del cortisolo ematico
- Quantificazione delle catecolamine
c) Valutazione e caratterizzazione delle carcasse
Su tutti gli animali macellati saranno effettuate valutazioni delle carcasse e delle rese alla macellazione nonché delle incidenze di grasso, muscolo e osso e le incidenze dei vari tagli. Tali dati saranno correlati all’età ed al sesso degli animali al fine di poterne avere una caratterizzazione morfologica fenotipica produttiva dei genotipi insistenti nell’areale Pugliese.
d) Valutazione e caratterizzazione della qualità delle carni
Dagli animali macellati saranno prelevati campioni di carne da varie sedi anatomiche al fine di caratterizzarne le caratteristiche delle carni. Saranno valutati:
- Composizione centesimale delle carni (umidità, proteine, grassi)
- Caratterizzazione del profilo degli acidi grassi
- Caratterizzazione del profilo amminoacidico
- Caratterizzazione del profilo minerale
- Caratterizzazione del profilo vitaminico
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- Caratterizzazione del profilo ossidativo (attività enzimatica e produzione di metaboliti dell’ossidazione)
- Caratterizzazione del profilo reologico (pH, colorimetria delle carni, tenerezza, texture profile)
- Caratterizzazione profilo volatobolomico (VOC)
- Caratterizzazione del profilo sensoriale
- Controllo presenza e diffusione della PSA mediante campionamento a tappeto sui soggetti catturati e sui soggetti abbattuti derivanti da selecontrollo e attività venatoria presso i CLS e CRS
- Indagini epidemiologiche su Malattia di Aujeszky, brucellosi, tubercolosi, trichinellosi su tutti i soggetti macellati e sui soggetti abbattuti derivanti da selecontrollo e attività venatoria presso i CLS e CRS
- Quantificazione dei metalli pesanti e dei residui fitosanitari su tutti gli animali abbattuti
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Bollettino Ufficiale della Xxxxxxx Xxxxxx - x. 00 del 14-2-2023
Tabella costi progetto
Voci di ricerca | Voci di costo | Budget | Finanziato dalla regione Puglia |
- Cattura mediante chiusini - Supporto Censimento cinghiali - Selezioni animali da destinare alla macellazione - Valutazione del benessere animale - profilo biochimico-clinico - profilo ossidativo (attività enzimatica e produzione di metaboliti dell’ossidazione) - Quantificazione del cortisolo ematico - Quantificazione delle catecolamine - Composizione centesimale delle carni (umidità, proteine, grassi) - Caratterizzazione del profilo degli acidi grassi - Caratterizzazione del profilo amminoacidico | Personale | 50000 € | 0% |
Materiali di consumo | 42000 € | 100% |
12033
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- Caratterizzazione del profilo minerale - Caratterizzazione del profilo vitaminico - Caratterizzazione del profilo ossidativo (attività enzimatica e produzione di metaboliti dell’ossidazione) - Caratterizzazione del profilo reologico (pH, colorimetria delle carni, tenerezza, texture profile) - Caratterizzazione profilo volatobolomico (VOC) - Caratterizzazione del profilo sensoriale - Controllo presenza e diffusione della PSA mediante campionamento a tappeto sui soggetti catturati e sui soggetti abbattuti derivanti da selecontrollo e attività venatoria presso i CLS e CRS - Indagini epidemiologiche su Malattia di Aujeszky, brucellosi, tubercolosi, trichinellosi su tutti i soggetti macellati e sui soggetti abbattuti derivanti da selecontrollo e attività venatoria presso i CLS e CRS - Quantificazione dei metalli pesanti e dei residui fitosanitari su tutti gli animali abbattuti | Missioni | 5000 € | 100% |
Divulgazione | 3000 € | 100% | |
Costo totale progetto | - | 100000 € | 50% |
00000
Xxxxxxxxxx Ufficiale della Xxxxxxx Xxxxxx - x. 00 del 14-2-2023
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formazione del bilancio di previsione 2022 e bilancio pluriennale 2022-2024 della Regione Puglia - legge di stabilità regionale 2022”;
creazione filiera” stabilisce che “al fine di porre rimedio ad un problema che si registra ormai da tempo nelle campagne pugliesi, è istituito un tavolo tecnico con esperti provenienti dalla Facoltà di Veterinaria dell’Università degli studi di Bari, per avviare un progetto di monitoraggio e censimento dei cinghiali presenti sul territorio regionale e per la creazione di una filiera delle carni di
Allegato B | ||
Il presente allegato è composto da n. 09 facciate | ||
Il dirigente di sezione | ||
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | ||
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx 12.12.2022 | ||
10:57:24 GMT+00:00 ACCORDO | ||
tra | ||
La Regione Puglia, di seguito ‘Regione’, nella persona del Dirigente pro tempore | ||
della Sezione Gestione Sostenibile delle Risorse Forestali e Naturali, dott , | ||
nato a ………..il domiciliato per la carica presso l’Assessorato alle Risorse | ||
Agroalimentari della Xxxxxxx Xxxxxx, xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx x. 00/00, Xxxx. | ||
Il Dipartimento di Medicina Veterinaria della Università degli Studi di Bari ‘Xxxx | ||
Xxxx’, nella persona del delegato alla firma del presente atto prof. nato | ||
a ………… il domiciliato per la carica presso la sede del Dipartimento, | ||
strada Provinciale per Casamassima km 3 – 00000 Xxxxxxxxx (XX) | ||
Premesso che: | ||
- la Legge regionale 30 dicembre 2021, n. 51 reca le “Disposizioni per la | ||
- l’art.34 della succitata legge intitolato “Emergenza cinghiali, monitoraggio e | ||
1 |
cinghiale pugliese, allo scopo di inserire la carne di cinghiale tra i prodotti da | ||
commercializzare e valorizzare”; | ||
- sempre l’art.34 assegna per tali finalità, nel bilancio regionale autonomo, | ||
nell’ambito della missione 16, programma 2, titolo 1, capitolo 160212, una | ||
dotazione finanziaria per l’esercizio finanziario 2022, in termini di competenza e | ||
cassa, di euro 50 mila; | ||
- la Regione Puglia ha redatto il “Piano regionale di monitoraggio e gestione del | ||
cinghiale in Regione Puglia” attraverso una collaborazione con gli Ambiti | ||
Territoriali di Caccia (ATC) pugliesi, giusta DGR 1526 del 27 settembre 2021, | ||
attualmente sottoposto a VAS; | ||
- in data 28 ottobre 2021 la Giunta Regionale ha approvato la D.G.R. (n. 1719) | ||
avente ad oggetto “Emergenza cinghiali. Determinazioni in ordine alle | ||
procedure per il controllo ed il contenimento della specie”; | ||
- con Delibera n. 1140 del 02.08.2022 la Giunta Regionale ha approvato il “Piano | ||
Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) per la gestione, il controllo e | ||
l’eradicazione della peste suina africana nei suidi da allevamento e selvatici”, in | ||
attuazione del Decreto Legge n. 9/2022 relativo alle misure urgenti per | ||
arrestare la diffusione della peste suina africana (P.S.A.); | ||
- con successiva Delibera n. 1193 del 9/8/2022 la Giunta Regionale ha approvato | ||
i “Disciplinari per la gestione della “caccia di selezione” al cinghiale, cervidi e | ||
bovidi nel territorio regionale” al fine di attivare la caccia di selezione al | ||
cinghiale in Puglia; | ||
- con Delibera n. 1283 del 19/9/2022 la Giunta regionale ha approvato le “Linee | ||
guida in materia di igiene delle carni di selvaggina selvatica”. | ||
2 |
- Il Dipartimento di Medicina Veterinaria da tempo si occupa di gestione degli | ||
ungulati selvatici, con attività di ricerca e trasferimento tecnologico, anche in | ||
collaboraizone con Parchi Nazionali e Regionali pugliesi; | ||
- Il Dipartimento di Medicina Veterinaria vede al suo interno tutte le competenze | ||
utili ai fini della valutazione di sicurezza alimentare e di qualità delle carni di | ||
ungulati selvatici, comprese competenze relative alla salvaguardia del | ||
benessere degli animali di cui trattasi; | ||
- Il Dipartimento possiede laboratori e attrezzature utili ai fini della conduzione di | ||
analisi finalizzate alla identificaizone di agenti biologici e non nelle carni di | ||
cinghiale, oltre che di pattern qualitativi delle carni e marker fisiologici ed | ||
etologici di benessere animale; | ||
- Il Dipartimento di Medicina Veterinaria è riconosciuto come Dipartimento di | ||
Eccellenza nazionale per le tematiche relative al “One Health” dall’Agenzia | ||
Nazionale di Valutaizone delle Università e della Ricerca (ANVUR) per il periodo | ||
2018/2022 | ||
- l’offerta formativa erogata dal Dipartimento di Medicina Veterinaria vede | ||
studenti afferenti ai Corsi di Studio in “Medicina Veterinaria”, in “Scienze | ||
Animali” e in “Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale e Salute”, per i quali il | ||
presente progetto rappresenta una opportunità formativa importante e nel | ||
contempo garantisce alla Regione Puglia la formazione di professionisti | ||
multidisciplinari capaci nel breve termine di gestire il fenomeno legato alle | ||
popolazioni selvatiche di cinghiali ed alla gestione delle filiere; | ||
- Tali ampie attività formative possono esitare infine nella stesura di tesi di | ||
Xxxxxx, di pubblicazioni scientifiche, di report epidemiologici che resteranno a | ||
disposizione della Regione Puglia per le finalità istituzionali. | ||
3 |
- Varie iniziative stanno prendendo avvio al fine di creare un processo di filiera | ||
produttiva basato sulle carni di cinghiale, come, a titolo esemplificativo e non | ||
esaustivo, l’introduzione di chiusini innovativi, impianto mobile di macellazione | ||
e Centri Lavorazione Selvaggina a cura del Parco Nazionale dell’Xxxx Xxxxxx, | ||
avvio creazione di Centri Raccolta Selvaggina nella provincia di Foggia, e | ||
necessitano di supporto tecnico-scientifico per le attività programmate; | ||
- Ai sensi dell’art. 15 della L. 241/90 le Amministrazioni pubbliche possono | ||
sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in | ||
collaborazione di attività di interesse comune senza pregiudizio dei diritti dei | ||
terzi, e in ogni caso nel perseguimento di obiettivi di pubblico interesse; | ||
- Ciascuna Parte sottoscrivente organizza e coordina le proprie funzioni in vista | ||
del conseguimento di un risultato comune in modo complementare e sinergico, | ||
sotto forma di reciproca collaborazione. | ||
Considerato che: | ||
- il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Bari, sito in | ||
Valenzano, possiede tutte le attrezzature e le competenze multidisciplinari di | ||
elevata specializzazione necessarie alla valutazione qualitativa delle carni di | ||
suidi selvatici e delle condizioni di benessere animale; | ||
- è stato espresso reciproco interesse della Regione Puglia e del suddetto | ||
Dipartimento ad addivenire ad uno specifico accordo finalizzato ad attivare un | ||
rapporto di collaborazione per lo sviluppo di attività di comune interesse come | ||
acclarato dalla nota prot. n. 1526 del 15/11/2022 della Sezione Gestione | ||
Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali della Regione Puglia e | ||
nota prot n. 4073_III/13 del 28/11/2022 del Dipartimento di Medicina | ||
Veterinaria – Sezione di Zootecnia; | ||
4 |
- La Regione Puglia, per la predetta attività di ricerca ha comunicato la | ||
disponibilità a contribuire con un importo massimo di € 50.000,00 (prot. n. | ||
1526 del 15/11/2022) a titolo di contributo per le attività di interesse comune e | ||
per le spese sostenute, non trattandosi di corrispettivo ma di onere finanziario | ||
alla realizzazione di obiettivi comuni, per le finalità specifiche perseguite dalle | ||
Amministrazioni coinvolte. | ||
- Il Dipartimento ha presentato un progetto corredato da un piano finanziario di | ||
stima dei costi per un importo pari a € 100.000,00, per i quali il medesimo | ||
Dipartimento dichiara di voler cofinanziare, attraverso le risorse umane | ||
strutturate impegnate nelle attività previste, per € 50.000,00. | ||
Pertanto, si conviene e stipula quanto segue: | ||
Art. 1 | ||
(Premessa) | ||
Tutto quanto in premessa è parte integrante del presente Accordo. | ||
Art. 2 | ||
(Obiettivo) | ||
Obiettivo generale del presente Accordo è la definizione di un rapporto di | ||
collaborazione tra le Parti per lo sviluppo di attività di comune interesse nell’ambito | ||
dello studio e della tutela della fauna selvatica, secondo i principi e le finalità di cui | ||
alla legge regionale n. 59/2017. | ||
La Regione Puglia ottiene una attività di supporto tecnico-scientifico su base | ||
regionale ed i risultati delle indagini svolte nell’ambito di un progetto di ricerca dal | ||
titolo “CARATTERIZZAZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITA’ DELLE CARNI DI | ||
CINGHIALI (SUS SCROFA) IN PUGLIA E CONDIZIONI RELATIVE ALLA CREAZIONE DI | ||
FILIERE PRODUTTIVE REGIONALI” prestata secondo modalità stabilite dal | ||
5 |
Dipartimento; il Dipartimento di Medicina Veterinaria mette a disposizione le | ||
proprie strutture e il personale specializzato, con l’obiettivo di beneficiare delle | ||
attività di studio, ricerca e formazione connesse con la ricerca sulla qualità delle | ||
carni, la condizione epidemiologica della popolazione di suidi selvatici, la | ||
valutazione del benessere animale, la valutazione del cinghiale come “specie- | ||
sentinella” di contaminazione ambientale e la creazione di filiere produttive. | ||
Il Dipartimento si impegna ad assicurare anche presso la propria Sede le cure nei | ||
confronti di tutti gli esemplari bisognosi di maggiore assistenza, riconsegnando i | ||
soggetti al centro recupero fauna selvatica dell’Osservatorio Faunistico non appena le | ||
condizioni lo consentano. | ||
Art. 3 | ||
(Durata e rinnovi) | ||
La durata del presente Accordo è di anni 1 (uno) a decorrere dalla data di | ||
sottoscrizione delle Parti, eventualmente rinnovabile per un anno ulteriore. | ||
Ciascuna Parte può recedere dal presente Accordo, dandone preavviso scritto di | ||
almeno 15 giorni all’altra parte e restando esclusa qualsiasi reciproca pretesa a | ||
titolo di indennizzo e/o risarcimento a causa di tale recesso. Eventuali rinnovi | ||
potranno essere concessi dalla Regione Puglia, su richiesta del Dipartimento, | ||
esclusivamente in presenza di comprovati motivi ed a condizione che non vengano | ||
alterati gli obiettivi e le attività previsti. In nessun caso eventuali rinnovi potranno | ||
comportare oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, ma l’Accordo potrà | ||
essere rinnovato solo alle medesime condizioni già stabilite. | ||
Art. 4 | ||
(Finanziamento) | ||
I movimenti finanziari tra i soggetti sottoscriventi il presente accordo, nell’ottica di | ||
6 |
una reale divisione di compiti e responsabilità, si configurano come recupero delle | ||
spese sostenute, essendo escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo, | ||
comprensivo di un margine di guadagno. | ||
La Regione Puglia contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo del presente | ||
Accordo con la somma complessiva massima di € 50.000,00 per un anno, in favore | ||
del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari. Il | ||
contributo erogato in alcun modo potrà determinare il sorgere di rapporti | ||
contrattuali o di dipendenza tra il personale ricercatore dei Dipartimenti e la | ||
Regione Puglia. | ||
L’effettiva erogazione di che trattasi è subordinata alla piena osservanza degli | ||
obblighi posti a carico dell’Amministrazione Regionale per il rispetto dei vincoli alla | ||
spesa regionale dalla normativa vigente sul Patto di Stabilità interno. | ||
Il Dipartimento contribuisce alla realizzazione degli obiettivi dell’Accordo, | ||
assicurando la disponibilità delle proprie strutture, attrezzature, mezzi, nonché | ||
sostenendo il costo vivo del personale ricercatore, scelto e impegnato | ||
nominalmente ad esclusiva cura del Dipartimento, secondo le proprie norme e | ||
procedure, per quota parte del tempo lavorativo effettivamente impiegato per lo | ||
svolgimento delle attività sottese al presente accordo. | ||
Art. 5 | ||
(Modalità di erogazione del contributo spese) | ||
L’importo stabilito al precedente art. 5, sarà erogato secondo le seguenti modalità: | ||
a) Anticipazione del 50% a seguito della sottoscrizione dell’Accordo e al | ||
momento della concessione di eventule proroga; | ||
b) Il 30% come acconto prima della chiusura dell’esercizio finanziario e | ||
previa presentazione di relazione finale sulle attività, contenente | ||
7 |
rendicontazione dei costi generali sostenuti nell’anno, articolata | ||
secondo voci di spesa relative al personale, acquisto materiale di | ||
consumo per laboratorio e spese di missione. | ||
c) Il restante 20% sarà erogato a saldo, previa rendicontazione delle voci | ||
di costo relative sia al dipartimento che alla Regione. | ||
Art. 6 | ||
(Inadempimenti e obblighi) | ||
L’inadempimento da parte del Dipartimento di Medicina Veterinaria ripetto | ||
all’impegno di svolgere le attività previste dal progetto, comporterà la risoluzione | ||
della stessa da parte della Regione, fatto salvo il diritto di richiedere il risarcimento | ||
dei danno arrecati dall’inosservanza dell’obbligo assunto. | ||
Art. 7 | ||
(Controversie) | ||
La Parti si impegnano a concordare, in uno spirito di reciproca collaborazione, | ||
eventuali procedure e adempimenti non specificati nel presente Accordo che si | ||
rendano necessari per un ottimale conseguimento degli obiettivi nell’interesse | ||
comune, definendo amichevolmente eventuali controversie che possano sorgere | ||
nel corso del rapporto. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere alcuna intesa in | ||
merito a questioni sopravvenute, le Parti convengono di risolvere ogni eventuale | ||
controversia presso il competente Foro di Bari. | ||
Art. 9 | ||
(Trattamento dei dati personali) | ||
Il presente Accordo viene sottoscritto nel rispetto del Regolamento Generale sulla | ||
Protezione dei Dati, (Reg. UE 2016/679, D.Lgs 196/2003) e con la sottoscrizione | ||
viene espresso consenso al trattamento dei dati, nei limiti, per le finalità e per la | ||
8 |
durata dell’Accordo. | ||
Art. 10 | ||
(Registrazione) | ||
Le parti convengono che il presente accordo, non avendo per oggetto prestazioni a | ||
contenuto patrimoniale, sarà registrata in caso d’uso ai sensi dell’art. 5 comma 2 | ||
del DPR n. 131/86 e ss.mm.ii. L’eventuale imposta di registro e le spese di bollo | ||
sono a carico del Dipartimento. | ||
Bari, | ||
Letto, approvato e sottoscritto digitalmente | ||
Regione Puglia – Dirigente della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle | ||
Risorse Forestali e Naturali | ||
dott……………………… | ||
Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Bari Xxxx Xxxx | ||
Prof. ……………………. | ||
9 |