ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA LOMBARDO
Accordo di Programma per lo Sviluppo Economico
e la Competitività del Sistema Lombardo
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LA COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA LOMBARDO
FRA
REGIONE LOMBARDIA E
SISTEMA CAMERALE LOMBARDO
Premesso che
l’Accordo di Programma per lo Sviluppo Economico e la Competitività del Sistema Lombardo, sottoscritto a giugno 2006 tra Regione Lombardia e Sistema Camerale, è una grande esperienza di collaborazione istituzionale, politica ed operativa ormai ampiamente consolidata e si conferma quale strumento importante ed efficace per sostenere una strategia condivisa per rispondere alle necessità del sistema imprenditoriale ed economico lombardo;
la durata del suddetto Accordo è prevista fino al 2010;
dall’avvio dell’operatività dell’accordo sono state condivise dai due sistemi progettualità alle quali sono state complessivamente destinate risorse pari a oltre 278 milioni di euro, di cui 152 da parte di Regione Lombardia, 115 da parte da parte del Sistema Camerale e con il coinvolgimento finanziario di altri soggetti per 11 milioni di euro;
sulla scorta dell’esperienza maturata, dei risultati raggiunti, e delle criticità incontrate, sono state ancor meglio definite le modalità di attuazione degli interventi, nell’ottica di ottimizzare la collaborazione tra i due sistemi, l’utilizzo delle risorse e le ricadute sui territori;
nel DPEFR 2010 Regione Lombardia ha ribadito l’intenzione di proseguire la collaborazione nell’ambito dell’Accordo per lo Sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo; nella risoluzione di approvazione il Consiglio impegna inoltre la Giunta ad intervenire sull’Accordo al fine di semplificare, a fronte della crisi, le modalità attuative e migliorare l’impatto sulle imprese;
la legge 241/1990, e sue successive integrazioni e modifiche, all’art. 15 prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
la l.r. 1/2007 ”Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia”, all’art. 3 prevede che Regione Lombardia, per dare attuazione alla legge e perseguire la crescita competitiva del sistema produttivo della Lombardia e del contesto territoriale e sociale che lo alimenta (ex art 1), possa stipulare tra l’altro specifici accordi con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
Ritenuto di confermare che
• Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo condividono una visione complessa del ruolo che le Istituzioni sono chiamate a svolgere per agevolare lo sviluppo economico del territorio e ritengono quindi di dover offrire ai singoli soggetti economici le migliori condizioni per operare e, nel contempo, di dover tutelare le condizioni di attrattività e benessere del territorio stesso;
• Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo riconoscono, anche alla luce dei processi di riforma istituzionale in atto, l’opportunità di rafforzare, rinnovare e finalizzare la propria collaborazione, puntando ad accrescere ogni possibile sinergia fra le funzioni di governo e di indirizzo proprie della Regione e quelle proprie delle Camere di Commercio, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse generale del sistema delle imprese, di promozione dello sviluppo dei sistemi economici locali e di regolazione del mercato, dotandosi, nell’interesse del sistema economico lombardo, di uno strumento di raccordo strategico e operativo, per rendere sistematica l’intersezione fra i rispettivi percorsi di programmazione e per realizzare una crescente convergenza su prioritari e condivisi obiettivi di sviluppo;
• Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo si propongono di accrescere ed estendere il grado di condivisione delle politiche e delle azioni sviluppate dai rispettivi organi, per incrementare l’efficacia delle risorse disponibili anche attraverso il cofinanziamento di progetti e azioni per la crescita e lo sviluppo qualitativi del sistema delle imprese;
• le Camere di Commercio lombarde si pongono come naturale rete di riferimento istituzionale della Regione sul territorio in materia di sviluppo economico e attività produttive;
• le Camere di Commercio riconoscono il ruolo di programmazione dello sviluppo economico e territoriale proprio della Regione Lombardia, impegnandosi a definire le proprie linee di intervento per lo sviluppo locale in coerenza con gli orientamenti regionali;
• Regione Lombardia riconosce e si impegna a valorizzare il ruolo e il contributo delle Camere di Commercio quali istituzioni operanti in regime di autonomia funzionale, individuando le stesse quale interlocutore privilegiato per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese e delegando loro lo svolgimento di quelle funzioni a favore dello sviluppo del sistema delle imprese che meglio possono essere attivate a livello locale;
• la rete delle Camere di Commercio operanti sul territorio lombardo costituisce un punto di riferimento prioritario attraverso il quale si sviluppano, oltre ai servizi informativi, le azioni di carattere promozionale, di assistenza e di accompagnamento che la Regione Lombardia indirizza al Sistema delle Imprese.
Considerato che
nella prospettiva di intercettare al meglio le necessità del sistema imprenditoriale, Regione Lombardia e Sistema Camerale intendono ulteriormente qualificare il livello degli interventi e l’efficacia delle misure e condividono pertanto la necessità di rivedere, in un’ottica di maggior semplificazione dello strumento, l’accordo sottoscritto nel 2006, prevedendo contestualmente il suo rinnovo fino alla fine del 2015.
Xxxxx quanto sopra premesso e considerato, si stipula il seguente Accordo
Articolo 1 Oggetto
Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo, condividendo la necessità di massimizzare l’efficacia dei propri interventi a favore dello sviluppo competitivo del sistema economico lombardo, si pongono l’obiettivo di costruire un quadro strategico- programmatorio comune, al fine di incrementare le sinergie nonché di realizzare una addizionalità delle risorse messe a disposizione dai rispettivi sistemi, per ottimizzare la capacità di intervento e l’attrazione di risorse esterne, con particolare attenzione alla capacità del sistema lombardo di far fronte a situazioni di crisi congiunturali, nonché di massimizzare gli effetti positivi di eventi eccezionali quali l’Expo 2015.
Sulla base di tale visione condivisa, Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo individuano come prioritari lo sviluppo della competitività delle imprese singole o associate, attraverso il supporto all’innovazione, all’internazionalizzazione e alla valorizzazione del capitale umano e mediante il potenziamento della competitività del sistema territoriale lombardo nel suo complesso, a partire dalla qualità ed efficienza ambientale e dall’ammodernamento dell’azione amministrativa interna alle Istituzioni medesime.
Articolo 2 Programma annuale d’azione
Il presente accordo si attua attraverso un Programma annuale d’azione (d’ora innanzi Programma), che viene approvato dal Collegio di Indirizzo e Sorveglianza di cui al successivo art. 5 e che costituisce il documento programmatico di riferimento per l’attuazione degli obiettivi previsti.
Il Programma può essere modificato e/o integrato per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori, con l’espressa approvazione da parte dello stesso Collegio di Indirizzo e Sorveglianza.
Il Programma per ogni asse di intervento di cui al successivo art. 3 si articola in linee strategiche, che individuano gli obiettivi generali che si intende perseguire, linee di intervento che definiscono i principali ambiti d’azione e le azioni promosse per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e individua il relativo quadro finanziario di riferimento.
Articolo 3 Assi di intervento
Gli interventi di cui si compone il Programma sono organizzati sulla base di tre assi di intervento di seguito descritti, che individuano le aree prioritarie per il conseguimento degli obiettivi del presente accordo.
Tali assi potranno essere integrati e/o rimodulati, previa approvazione da parte del Collegio di Indirizzo e Sorveglianza, ed i relativi interventi, secondo quanto previsto all’art. 4, si attiveranno in ragione delle priorità che verranno segnalate dai soggetti sottoscrittori e delle risorse finanziarie che si renderanno annualmente disponibili.
Asse 1 – Competitività delle imprese
Obiettivo dell’asse è promuovere, sostenere e sviluppare la competitività nell’impresa, agendo sui fattori che possono aiutare le imprese ad essere più forti nell’affrontare la concorrenza globale.
Si rivolge all’intero sistema delle imprese lombarde (non solo quelle manifatturiere) in modo esteso ed intersettoriale.
Comprende le azioni finalizzate ad accrescere la competitività del sistema delle imprese, attraverso azioni di sostegno a progetti particolarmente innovativi promossi dalle imprese quali start-up di imprese innovative e spin-off universitari e a favorire i processi di trasferimento tecnologico e della conoscenza, facilitando al contempo le sinergie tra chi “produce” e chi “utilizza” innovazione.
Una linea di policy trasversale sarà quella del sostegno ai processi di aggregazione delle imprese e di sviluppo di politiche di filiera e di rete.
I filoni di intervento riguardano principalmente: l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo, l’innovazione organizzativa, l’internazionalizzazione e l’accesso al credito quale strumento di supporto agli investimenti in innovazione e internazionalizzazione.
Verranno messi a punto strumenti a supporto dell’internazionalizzazione al fine di produrre ricadute concrete sul sistema economico lombardo a partire dal consolidamento delle relazioni e delle attività ricomprese in accordi ed intese sottoscritte, rendendo più efficace la proiezione a livello internazionale dell’intero sistema.
Asse 2 – Attrattività e competitività dei territori
Obiettivo dell’asse è promuovere la competitività di contesto per l’impresa, attraverso l'accrescimento dell’attrattività del territorio.
Si rivolge ai sistemi economici locali nella loro complessità per sostenerne, a livello di sistema, l’efficienza ed il livello di competitività delle imprese che insistono sul territorio.
Si rivolge inoltre, anche singolarmente, alle imprese di servizio e turistiche localizzate nell’area, che concorrono alla migliore infrastrutturazione del territorio
Comprende le azioni tese a migliorare la competitività dei territori, agendo sulla presenza di servizi e sulle dotazioni infrastrutturali (fisiche ed immateriali) che favoriscono lo svolgimento delle attività economiche, accrescendone il grado di efficienza, su una base di sostenibilità intesa, tra l’altro, come opportunità per favorire occasioni di innovazione d’impresa e di occupazione, di rafforzamento dell’economia verde e della qualità del vivere e del lavorare in Lombardia.
Tra i filoni di intervento rientrano: la promozione del territorio e ambiente, l’adeguamento delle infrastrutture fisiche e tecnologiche, l’attrattività ambientale, turistica e culturale, l’attrazione di produzioni cinematografiche, lo sviluppo del capitale umano e delle conoscenze, l’attrattività per l’insediamento di imprese non lombarde.
Asse 3 – Microimpresa e artigianato
L’obiettivo dell’asse è potenziare la capacità di impresa dei “piccoli” per dimensione ma non per qualità dell’attività imprenditoriale, con attenzione specifica al mondo dell’artigianato e delle cooperative ma anche alle politiche di rete e di cooperazione fra piccole e microimprese tradizionali e fra di esse e le imprese di maggiore dimensione.
Si rivolge a microimprese di tutti i settori e imprese cooperative, che troveranno in questo Asse misure particolari (come finalità e modalità di erogazione) costruite appositamente per i loro bisogni. Comprende anche le azioni rivolte ai singoli, ma soprattutto progetti di sistema che raggruppano reti di impresa.
Il riferimento alle direttive contenute nello Small Business Act e al criterio “Pensare per il piccolo” è un fondamento centrale.
Tra i filoni di intervento rientrano: gli interventi mirati ai bisogni delle imprese artigiane e di altre categorie di microimprese; gli interventi a supporto dello sviluppo della cooperazione come forma d’impresa competitiva, l’avvio di nuova imprenditorialità e sostegno alle neo- imprese, le politiche di qualificazione sia per l’occupazione dipendente che per la nuova imprenditorialità.
Il Programma annuale sarà completato con azioni trasversali ai tre assi e rivolte ad ottimizzare la comunicazione, la promozione ed il monitoraggio dell’Accordo nel suo complesso.
Articolo 4
Interventi e quadro finanziario
Il quadro finanziario complessivo del presente accordo per l’anno 2010 è pari a Euro 66 milioni, dei quali Euro 35.115.000 a carico di Regione Lombardia, Euro 30.665.000 a carico del Sistema Camerale ed Euro 220 mila di altri soggetti; il piano finanziario potrà essere integrato con ulteriori risorse dei sottoscrittori, nonché di altri soggetti esterni.
Le risorse relative alle annualità successive al 2010 saranno concordate in funzione delle priorità definite dai documenti di programmazione dei sottoscrittori e sulla base delle risorse finanziarie disponibili nei rispettivi bilanci.
Articolo 5
Collegio di Indirizzo e Sorveglianza
Al fine di assicurare il perseguimento degli obiettivi di cui al presente accordo, è istituito un Collegio di Indirizzo e Sorveglianza (d’ora innanzi semplicemente Collegio), composto dal Presidente della Giunta Regionale o da persona da lui delegata, che lo presiede e lo convoca, dagli Assessori regionali competenti e dai 12 Presidenti delle Camere di Commercio lombarde.
Il Collegio:
a) approva il Programma predisposto dalla Segreteria Tecnica;
b) sovrintende alla realizzazione del Programma;
c) procede alla valutazione dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche realizzate, sulla base delle relazioni e delle attività di monitoraggio e istruttoria predisposte dalla Segreteria Tecnica;
d) approva eventuali modificazioni e/o integrazioni del Programma e dell’Accordo;
e) verifica il rispetto degli impegni assunti dai soggetti sottoscrittori ponendo in essere le iniziative idonee a garantire la completa realizzazione degli interventi previsti;
f) approva le proposte di adesione all’Accordo da parte di altri soggetti pubblici e privati, che ne condividano le finalità e contribuiscano finanziariamente alla realizzazione degli obiettivi;
g) dirime eventuali controversie in ordine all’interpretazione e all’applicazione delle disposizioni contenute nel presente Accordo.
Il Collegio nomina una Segreteria Tecnica della quale si avvale per l’esercizio delle proprie funzioni
Il Collegio si riunisce almeno una volta all’anno per valutare lo stato di attuazione dell’Accordo e per approvare il Programma, nonché ogni volta che le parti lo ritengano utile o necessario
Articolo 6 Segreteria Tecnica
La Segreteria Tecnica è l’organo che, attraverso il lavoro svolto dai Comitati Tecnici di Gestione di cui al successivo articolo 7, fornisce il supporto tecnico all’attività di indirizzo e sorveglianza del Collegio.
Per ogni Asse di intervento viene individuato un responsabile per parte, che ha il compito di raccordare i rappresentanti del proprio sistema e coordinare la fase istruttoria delle singole azioni prima dell’esame da parte del Comitato.
La Segreteria Tecnica si compone di massimo 6 componenti per parte, inclusi i responsabili di asse, ed è coordinata congiuntamente da un rappresentante di Regione Lombardia e da un rappresentante del Sistema Camerale.
La Segreteria Tecnica svolge i seguenti compiti:
a) predispone il Programma sulla base delle proposte elaborate dai Comitati Tecnici di Gestione per i rispettivi assi di riferimento comprese le azioni rivolte ad ottimizzare la comunicazione, la promozione ed il monitoraggio dell’Accordo nel suo complesso;
b) approva le azioni concordate all’interno dei Comitati Tecnici di Gestione, in attuazione del Programma;
c) propone al Collegio eventuali modificazioni e/o integrazioni dell’Accordo e del Programma, anche sulla base delle proposte individuate in sede di Comitati Tecnici di Gestione;
d) predispone un Regolamento di funzionamento della Segreteria Tecnica e dei Comitati Tecnici di Gestione;
e) valuta l’andamento complessivo dell’accordo attraverso gli esiti del monitoraggio condotto dai Comitati Tecnici di Gestione sull’attuazione delle azioni e i rapporti forniti dai responsabili d’Asse;
f) predispone per il Collegio gli elementi istruttori e le relazioni che consentono la valutazione della ricaduta, in termini di efficacia ed efficienza, delle azioni sviluppate;
g) valuta eventuali difformità interpretative che non trovino composizione nell’ambito dei Comitati Tecnici di Gestione.
Articolo 7
Comitati Tecnici di Gestione
La Segreteria Tecnica, per ogni asse di intervento, si avvale di un Comitato Tecnico di Gestione composto, oltre che dai responsabili di asse, da rappresentanti di Regione Lombardia e del Sistema Camerale, designati dalla Segreteria Tecnica, che hanno competenza nelle materie oggetto di intervento.
I Comitati Tecnici di Gestione svolgono i seguenti compiti:
a) predispongono, per ciascun asse, le proposte per il Programma;
b) sottopongono all’approvazione della Segreteria Tecnica le azioni previste nel Programma, istruite e condivise al proprio interno, e la loro eventuale variazione e integrazione;
c) assumono le decisioni in merito all’attuazione delle azioni conseguenti, inclusa l’individuazione dei responsabili per l’attuazione delle singole azioni nonché degli eventuali soggetti attuatori;
d) provvedono al monitoraggio dello stato di avanzamento e alla verifica dei risultati finali raggiunti, fornendo alla Segreteria Tecnica gli elementi utili alla valutazione dell’andamento dell’Accordo.
Articolo 8 Partenariato
Al fine di assicurare ed estendere il grado di condivisione delle politiche e delle azioni sviluppate, e per incrementare l’efficacia delle risorse disponibili anche attraverso il cofinanziamento da parte di altri soggetti pubblici e privati, Regione Lombardia e Sistema Camerale svilupperanno un’estesa attività di informazione e ascolto nei confronti delle parti sociali e dei territori.
In particolare, Regione Lombardia, con la collaborazione di Unioncamere Lombardia, prevederà apposite sessioni della Segreteria Tecnica del Patto per lo Sviluppo, per informare sulle linee strategiche del Programma annuale d’Azione, per recepire osservazioni e proposte di azioni da implementare, per dare conto dei risultati conseguiti e dell’impatto azioni poste in essere.
Con gli stessi obiettivi, le Camere di Commercio, con il coinvolgimento delle Sedi Territoriali (STER), cureranno sul loro territorio l’organizzazione di momenti di incontro con le Amministrazioni locali e con le forze sociali, anche al fine di raccogliere ulteriori cofinanziamenti.
Articolo 9
Impegni dei soggetti sottoscrittori
I soggetti sottoscrittori si impegnano, nello svolgimento delle attività di propria competenza, a :
a) rispettare le condizioni concordate ed indicate nel presente accordo;
b) utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
c) procedere periodicamente alla verifica dell’avanzamento degli interventi e, se necessario, a proporre gli eventuali aggiornamenti al Collegio;
d) attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
e) rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi.
Articolo 10 Durata
Il presente Accordo rimane in vigore sino al 31 dicembre 2015.