DISCIPLINARE TECNICO
Allegato all’Addendum alla Convenzione
Allegato F alla Delib. 3 CdC del 21/12/2020
DISCIPLINARE TECNICO
INDICE
Capitolo 1 - Definizione e finalità dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, necessari alla popolazione residente della Città di Milano. 1
1.1 Descrizione del servizio 1
1.1.1 Criteri e finalità di gestione dei servizi 2
1.1.2 Struttura funzionale del servizio idrico integrato 3
1.2 Parametri di misurazione delle prestazioni del servizio 3
1.3 Parametri statistici 3
Capitolo 2 - Modalità di reperimento, affidamento, sostituzione e condizioni tecnico-economiche per l’utilizzo, anche in alternativa a quelle già affidate, di nuove fonti di approvvigionamento 5
2.1 Criteri di revisione e potenziamento delle fonti di approvvigionamento e di individuazione di nuove fonti 5
2.2 Aree di salvaguardia e zone di rispetto delle captazioni idro-potabili 5
2.3 Abbandono di risorse già utilizzate 5
Capitolo 3 - Livelli di servizio al momento della sottoscrizione della Convenzione 6
Capitolo 4 - Modalità e livelli di servizio previsti durante il periodo della Gestione 6
Capitolo 5 - Modalità di gestione dei servizi 6
5.1 Modalità di esecuzione della gestione 7
5.2 Manuale Operativo di Esercizio 7
5.3 Piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti 7
5.4 Piano di recupero delle perdite 8
5.5 Controllo allacci fognatura 8
5.6 Sistema Informativo Territoriale 8
5.7 Modellazione idraulica delle reti 8
5.8 Sistema di qualità 9
Capitolo 6 - Definizione e compensi delle eventuali ulteriori attività affidate al gestore 9
Capitolo 7 - Reti, impianti, dotazioni patrimoniali e immobilizzazioni materiali e immateriali concessi e/o trasferiti al gestore 9
Capitolo 8 - Modalità di riconsegna di reti, impianti, dotazioni patrimoniali, beni o aree 10
8.1 Restituzione dei beni affidati 10
8.2 Modalità di riconsegna al termine dell’affidamento 10
8.3 Modalità di riconsegna in caso di recesso e/o decadenza anticipati 10
8.4 Modalità di riconsegna in caso di protrazione 10
8.5 Modalità di riconsegna in caso di risoluzione 10
8.6 Beni o aree inutilizzati 10
Capitolo 9 - Modalità di individuazione e condizioni tecniche ed economiche di affidamento ed utilizzo da parte del Gestore delle aree necessarie all’esercizio delle attività occorrenti per la prestazione del S.I.I 10
Capitolo 10 - Struttura organizzativa del Servizio 11
Capitolo 11 - Modalità di realizzazione delle opere previste dal Programma degli Interventi (PdI) . 11 11.1 Modalità di realizzazione degli interventi 12
11.2 Interventi Programmati 12
11.3 Varianti e aggiornamenti al Programma degli Interventi (PdI) 13
11.4 Ammodernamento delle opere e delle modalità di interventi 14
11.5 Trasmissione degli elaborati progettuali 14
11.6 Avvio, esecuzione, avanzamento lavori e termine del progetto 14
Capitolo 12 - Progettazione ed esecuzione di nuove opere (reti, impianti e dotazioni patrimoniali) non previste dal Programma degli Interventi 15
12.1 Interventi di manutenzione straordinaria non programmata 15
12.2 Interventi indifferibili e urgenti 15
Capitolo 13 - Standard strutturali di conservazione e funzionalità delle opere del S.I.I. e manutenzione programmata ordinaria e straordinaria 16
13.1 Generalità 16
13.2 Definizioni 16
13.3 Standard di conservazione delle opere del S.I.I 16
13.4 Standard di funzionalità delle opere del S.I.I 17
13.4.1 Razionale utilizzazione dei corpi idrici ricettori 17
13.4.2 Qualità del servizio 17
13.4.3 Rispetto dei limiti imposti relativi alla qualità dell’acqua erogata 17
13.4.4 Rispetto dei limiti imposti relativi alla qualità dell’acqua scaricata 17
13.4.5 Razionale utilizzazione delle risorse idriche 17
13.5 Manutenzione programmata ordinaria 18
13.5.1 Impianti di captazione delle acque 18
13.5.2 Impianti di trattamento 18
13.5.3 Impianti di adduzione e distribuzione delle acque 18
13.5.4 Reti di collettamento e impianti di sollevamento delle acque reflue 19
13.5.5 Impianti di depurazione delle acque – manutenzione ordinaria programmata 19
13.6 Manutenzione straordinaria 20
13.7 Oneri a carico del Gestore 20
Capitolo 14 - Modalità e criteri per gli interventi di manutenzione straordinaria non previsti nel Programma degli Interventi 20
14.1 Nuovi interventi di manutenzione straordinaria non previsti nel PdI 20
14.2 Nuovi interventi con carattere di urgenza e indifferibilità 20
Capitolo 15 - Obiettivi del Servizio Idrico Integrato: target di miglioramento 21
Capitolo 16 - Modalità di verifica ed aggiornamento del Piano d’Ambito 21
16.1 Aggiornamento del Piano d’Ambito 21
16.1.1 Aggiornamento del Programma degli Interventi 21
16.1.2 Revisione straordinaria del Programma degli Interventi 21
16.2 Aspetti gestionali e organizzativi 22
Capitolo 17 - Modalità di fatturazione e riscossione della tariffa 22
17.1 Misura dei volumi erogati 22
17.2 Riscossione della tariffa 22
Capitolo 18 - Modalità e quantificazione dei depositi cauzionali per tipologia di utenza 22
Capitolo 19 - Modalità di ripartizione e liquidazione dei compensi per i servizi svolti da altri gestori e/o dai conduttori degli impianti di depurazione 22
Capitolo 20 - Modalità di monitoraggio e tipologia delle notizie, informazioni e dati che il Gestore deve comunicare all’Ufficio d’Ambito 23
20.1 Il Debito Informativo 23
20.2 Monitoraggio dei Livelli di Attività del Servizio Acquedotto 24
20.2.1 Monitoraggio del Potenziale Di Servizio 24
20.2.2 Monitoraggio dell’Erogazione 24
20.2.3 Monitoraggio Qualità dell’acqua 25
20.2.4 Monitoraggio Dati Cassa Conguagli 25
20.3 Monitoraggio dei Livelli di Attività del Servizio Fognatura 25
20.4 Monitoraggio dei Livelli di Attività del Servizio di Depurazione 26
Capitolo 21 - Modalità di redazione del bilancio del Gestore per la parte attinente al S.I.I 26
21.1 Contenuto e struttura del bilancio della gestione del S.I.I. della Città di Milano 26
21.2 Costi di ammortamento 27
Capitolo 22 - Calcolo della garanzia e modalità di adeguamento 27
Capitolo 23 - Natura dei rischi ed entità delle assicurazioni 27
23.1 Danni a terzi 27
23.2 Danni alle reti e impianti 27
Capitolo 24 - Penali 28
24.1 Tipologia di standard per cui si applicano le penali 28
24.2 Criteri di applicazione delle penali 28
24.3 Modalità di pagamento delle penali 29
24.4 Altre disposizioni riguardanti l’applicazione delle penali 30
DISCIPLINARE TECNICO
Capitolo 1 - Definizione e finalità dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, necessari alla popolazione residente della Città di Milano.
1.1 Descrizione del servizio
Il presente Disciplinare Tecnico (di seguito “disciplinare”) ha per oggetto la regolazione dell’affidamento in house providing della gestione del Servizio Idrico Integrato (di seguito “S.I.I.”) della Città di Milano, ora presidiato dall’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano (o anche, di seguito, “Ufficio d’Ambito”), a far tempo dal 1/1/2008 e per tutta la durata dell’affidamento disposta dalla Convenzione. Il disciplinare è allegato alla Convenzione di Gestione, di cui fa parte integrante e sostanziale, e di cui specifica e dettaglia i contenuti tecnici.
Il Gestore si impegna ad ottemperare a tutti gli obblighi derivanti dalle normative vigenti, dalla Convenzione, dal presente disciplinare e da eventuali successive modificazioni di queste, relativamente alla gestione del Servizio Idrico Integrato.
Il Gestore si impegna a raggiungere e/o mantenere i livelli minimi di servizio così come definiti dal presente disciplinare tecnico, nonché a rispettare gli obblighi imposti dal D.Lgs. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, dal D.Lgs. 31/2001 e s.m.i., dalla L.R. 26/2003, dalla L.R. 18/2006 e s.m.i., nonché dai conseguenti regolamenti attuativi e dalle Deliberazioni dell’ARERA.
Gli oneri derivanti da tale ottemperanza si intendono interamente compensati dalla tariffa del Servizio Idrico Integrato di tempo in tempo vigente, null’altro avendo titolo il Gestore di pretendere.
In particolare si intendono comprese nel servizio ordinario (e rientrano nei costi operativi tariffabili) le seguenti attività:
a) la captazione, l'emungimento, la derivazione ed in generale la raccolta delle acque destinate al consumo civile ed industriale, nonché per gli altri usi serviti da pubblico acquedotto;
b) l’adduzione di dette acque, la potabilizzazione ed il loro accumulo nelle vasche di raccolta;
c) la distribuzione fino al punto di consegna, contatore compreso;
d) la raccolta, il collettamento fognario;
e) la depurazione, il trattamento e/o lo smaltimento e/o il recupero dei fanghi della depurazione, come gestore unico, anche tramite i soggetti conduttori degli impianti di Nosedo e del servizio extra-ambito di Peschiera Borromeo, in forza dei previgenti contratti in essere;
f) le procedure per l'individuazione di fonti idriche alternative in modo da integrare o sostituire quelle esistenti;
g) la protezione delle fonti di approvvigionamento;
h) l'individuazione delle aree di salvaguardia per le nuove opere di approvvigionamento e per quelle esistenti, come previsto da D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.;
i) la predisposizione di programmi, piani e progetti relativi all’attuazione del Piano d’Ambito e/o gli altri piani e programmi attuativi e/o integrativi previsti dal presente Disciplinare e dalla Convenzione;
j) la conservazione e funzionalità delle opere e degli impianti affidati nonché la loro manutenzione ovvero la loro messa in sicurezza in caso di dismissione;
k) il mantenimento, adeguamento, potenziamento ed integrazione dei sistemi di monitoraggio e delle misure di controllo e telecontrollo degli impianti, delle reti e in generale dei servizi;
l) la predisposizione ed attuazione dei documenti (piani, registri, manuali, ecc.) previsti dal presente disciplinare;
m) la predisposizione, l’implementazione e la gestione di adeguati sistemi di controllo di gestione e monitoraggio dell’attività;
n) la gestione e lo sviluppo evolutivo di un sistema informativo territoriale, nonché di modelli idraulici di funzionamento delle reti;
o) il periodico aggiornamento di un piano di emergenza per crisi idriche e successiva applicazione;
p) l’aggiornamento del piano di recupero perdite idriche e fognarie con contemporaneo svolgimento della campagna di ricerca sulla base un programma operativo da articolare con verifiche periodiche e monitoraggio continuo;
q) il coordinamento dell’intera attività di gestione;
r) l’attuazione, per quanto compatibile con le vigenti normative di settore, ovvero per quanto concordato fra i diversi ambiti territoriali competenti, nonché per quanto non negativamente incidenti sulla corretta gestione del S.I.I. della Città di Milano, di quanto contenuto a carico del gestore nelle convenzioni e accordi di programma relativi alle attività extra-ambito;
s) il rapporto con l'utenza e la riscossione della tariffa;
t) la gestione delle manutenzioni straordinarie, e delle emergenze nei settori idrico, fognario e depurativo;
u) la realizzazione di tutti gli interventi previsti in attuazione del Piano d’Ambito, nonché di quanto previsto dalle revisioni dello stesso Piano;
v) ogni altra attività connessa e/o collegabile organicamente alla gestione del S.I.I. e in attuazione di quanto indicato dalle Deliberazioni dell’ARERA.
1.1.1 Criteri e finalità di gestione dei servizi
La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia e di economicità, confermando il vigente modello di organizzazione unitaria e sinergicamente coordinata dei segmenti di servizi costituenti il ciclo integrato delle acque, comprensivo dell’attività di gestione degli impianti e delle reti e dell’attività di erogazione del servizio.
In particolare, il Gestore è chiamato al rispetto di tali criteri, ed al miglioramento degli attuali livelli di servizio, con riferimento ai seguenti aspetti di dettaglio che verranno approfonditi nel presente disciplinare:
⮚ Efficacia: livelli di copertura e continuità di erogazione dei servizi, rispetto della disponibilità delle dotazioni idriche giornaliere, caratteristiche di qualità dell’acqua distribuita e degli scarichi fognari, tariffe praticate, funzionalità delle strutture organizzative;
⮚ Efficienza: effettuazione diligente e continua delle necessarie attività di controllo, manutenzione ordinaria e straordinaria di reti ed impianti, cura dell’organizzazione amministrativa dei servizi;
⮚ Economicità: massimizzazione del rapporto costi/benefici nella realizzazione, utilizzo e gestione delle infrastrutture.
In particolare il modello organizzativo adottato dal gestore deve rispondere all’esigenza di una gestione unitaria, del ciclo integrato delle acque, caratterizzata dalle seguenti principali finalità e obiettivi.
Servizio Acquedotto:
• ottimizzazione, continuità e regolarità del servizio di distribuzione in ogni periodo dell’anno;
• potenziamento, controllo ed efficienza delle Centrali, dei pozzi, degli impianti di trattamento e di potabilizzazione;
• mantenimento e ottimizzazione dell’efficienza della rete;
• minimizzazione delle perdite di rete;
• potenziamento del laboratorio di analisi;
• minimizzazione dei costi di esercizio;
Servizio Acque Reflue (di seguito Fognatura):
• controllo e mantenimento in efficienza delle reti;
• potenziamento, adeguamento ed estensione della rete;
• ottimizzazione della funzionalità idraulica della rete;
• mantenimento o miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie delle opere;
• ottimizzazione gestionale delle manutenzioni ordinaria e straordinaria, nonché delle emergenze;
Servizio Depurazione:
• controllo dell’efficienza degli impianti di depurazione;
• controllo del rispetto delle normative vigenti;
• ottimizzazione dei carichi idraulici avviati a depurazione;
1.1.2 Struttura funzionale del servizio idrico integrato
La struttura funzionale del servizio idrico integrato della Città di Milano è sinteticamente così caratterizzata:
Acquedotto:
− approvvigionamento mediante pozzi di falda asserviti a centrali di immissione in rete;
− adduzione mediante Centrali A.P.;
− rete di Milano suddivisa in rete di distribuzione nella Città di Milano e rete di adduzione pozzi.
Fognatura:
− sistema drenante delle acque reflue di tipo misto, fatta eccezione per le singole e limitate situazioni relative a nuove urbanizzazioni con sistema separato delle acque “bianche”;
− rete suddivisa in “condotti minori” (A < 1 m2), “collettori interzonali” (A=1÷3 m2) e “grandi collettori” (A = 3÷20 m2);
− il sistema di collettamento funziona a gravità, sfruttando il pur limitato dislivello nord-sud di 30 metri;
− nell’ambito della rete di fognatura sono installati diversi impianti necessari per la regolazione delle acque ed il controllo del funzionamento idraulico e manufatti a sifone;
Depurazione:
− 3 impianti di depurazione a servizio della città di Milano: Milano Nosedo, Milano San Xxxxx e la seconda linea dell’impianto di Peschiera Borromeo (con conferimento in convenzione, di durata ultradecennale, a CAP Holding SpA);
1.2 Parametri di misurazione delle prestazioni del servizio
I parametri relativi alla misurazione delle prestazioni del servizio sia in termini di qualità contrattuale che di qualità tecnica risultano quelli definiti dalla regolazione ARERA pro tempore vigente (attraverso il RQSII, il RQTI e il TICSI) nonché dalla “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” (Metodologia raccolta dati) approvata con deliberazione n.6 del 30/06/2017 del CdA dell’Ufficio d’ambito e armonizzata via via con la regolazione ARERA pro tempore vigente.
1.3 Parametri statistici
Al fine dello sviluppo di statistiche per la misurazione delle prestazioni del servizio, il Gestore rileverà inoltre su base annuale entro il 30 giugno dell’anno successivo i seguenti parametri
Servizio Acquedotto
1. Copertura del servizio (%)
2. Dotazione giornaliera pro-capite (l/ab g) [Volume medio giornaliero immesso in rete/abitanti serviti]
3. Erogazione giornaliera (Q24), mensile e nell’ora di punta (Qh) (mc/al giorno; mc/mese;)
4. Pressione minima e massima all’uscita delle Centrali AP (atm)
5. Pressione minima e massima sui punti rete monitorati (atm)
6. Misuratori di pressione per km di rete (n°/Km)
7. Servizi sostitutivi di emergenza (numero e potenzialità: autobotti, tetrapak, ecc.)
8. Qualità acqua potabile: parametri previsti dal D.Lgs. 31/2001;
9. Numero controlli qualitativi su Centrali e sui pozzi (n°)
10. Perdite di rete (%) [Volume erogato/Volume fatturato]
11. Km di rete sottoposta a controllo delle perdite (%) [rete sottoposta a controllo annuale/rete totale]
12. Dotazione pozzi in esercizio (n°)
13. Tempo medio di riparazione guasti su tubazioni piccole/medie DN<200(ore) e grandi DN>200; [Σ tempi interventi tra chiamata e riparazione/n° interventi]
14. Tempo di intervento in caso di emergenza (ore);
15. Età media rete di distribuzione e Centrali (anni)
16. Rigenerazione filtri a carboni attivi effettuate nel semestre (impianto, data, n° volte di rigenerazioni del carbone);
17. Manutenzione effettuata sulle torri d’aerazione (impianto, data)
18. Pulizia vasche di accumulo (n° / anno)
19. Tempo di sostituzione carboni attivi
• Servizio Fognatura
1. Copertura del Servizio (%)
2. Frequenza controlli sulla qualità degli scarichi (n. controlli annuali / totale scarichi industriali; v. rapporti comune)
3. Durata intervento guasti, intoppi, dissesti (n°, < o >2 ore)
4. Condotti interessati da spurgo (Km)
5. Interventi sui sifoni (n° /anno)
6. Interventi di emergenza per intasamento, rottura, cedimento, allagamento, interventi vari e durata (somma di tutti i tempi intercorrenti tra le chiamate ed i relativi interventi di riparazione) [ore]
7. Ispezioni sulla rete fognaria (%) [rete ispezionata/totale]
8. Tempo medio riparazione guasti (ore) [Σ tempi interventi tra chiamata e riparazione/n° interventi]
9. Età media della rete
• Servizio Depurazione
1. Copertura del servizio (%)
2. Parametri quali-quantitativi in uscita dagli impianti (COD, BOD5, SST, P, Ntot, tensioattivi, Escherichia Coli)
3. Frequenza calibrazione degli strumenti di autocontrollo quali-quantitativo (n° calibrazioni /n°
impianti)
• Organizzazione gestionale
1. Rapporto costi operativi su costi totali
2. Rapporto costi di investimento su costi totali
3. Numero addetti per Km di rete totale
4. Numero addetti per metro cubo erogato
5. Numero addetti per abitanti serviti
6. Costo addetti per Km di rete
7. Costo addetti per metro cubo fatturato
Capitolo 2 - Modalità di reperimento, affidamento, sostituzione e condizioni tecnico-economiche per l’utilizzo, anche in alternativa a quelle già affidate, di nuove fonti di approvvigionamento
Ai fini di un’ottimizzazione del servizio idrico potrà risultare necessario, in prospettiva, ricercare nuove fonti di approvvigionamento e procedere al ridimensionamento o abbandono di alcune esistenti, anche sulla scorta delle indicazioni del P.T.U.A. della Regione Lombardia, del D.Lgs. 152/2006, in coerenza a quanto indicato nel Piano d’Ambito. Tutte le nuove previsioni e programmazioni confluiranno nella revisione del Programma degli Interventi, così come definita dai provvedimenti regolatori dell’ARERA.
2.1 Criteri di revisione e potenziamento delle fonti di approvvigionamento e di individuazione di nuove fonti
Le risorse idriche affidate al Gestore del S.I.I. sono state individuate dall’Ufficio d’Ambito e indicate nella ricognizione già effettuata in fase di affidamento e confermate nel Piano d’Ambito. Queste rappresentano quantitativamente e qualitativamente lo stato iniziale dell’approvvigionamento del territorio della Città di Milano. Sulla scorta del censimento, delle indicazioni normative, nazionali e regionali, nonché delle ricerche operate dal Gestore, con cadenza almeno quinquennale, a partire dal 31 dicembre dell’anno di sottoscrizione del presente Disciplinare, si sottoporranno a verifica le fonti attuali, secondo le indicazioni previste nel Piano d’Ambito. I risultati di tali verifiche verranno trasmesse all’ Ufficio d’Ambito con le relative valutazioni e proposte a cura del Gestore.
Nel caso di reperimento di risorse alternative il Gestore dovrà produrre all’ Ufficio d’Ambito uno studio-programma nel quale siano evidenziati tutti gli elementi che giustifichino l’uso della risorsa, con particolare riferimento a:
• costi di utilizzo;
• efficacia rispetto al S.I.I.;
• ripercussioni a livello di tariffa;
• studio idrogeologico;
• difendibilità della risorsa nei confronti di pericoli potenziali d’inquinamento;
• qualità della risorsa;
• individuazione aree di salvaguardia.
La documentazione prodotta dovrà essere sottoposta all’approvazione dell’Ufficio d’Ambito che potrà richiedere tutte le integrazioni ritenute necessarie ed utili.
2.2 Aree di salvaguardia e zone di rispetto delle captazioni idro-potabili
Le aree di salvaguardia vanno concepite in modo tale da evitare, laddove possibile, che al loro interno siano inclusi centri di pericolo (attività, insediamenti, opere inquinanti o tali da costituire mezzi di veicolazione verso le acque sotterranee oggetto di captazione ad uso idropotabile).
Le nuove captazioni seguiranno un iter concordato tra Amministrazione Comunale ed Ufficio d’Ambito che condurrà al rispetto tanto del disposto normativo, quanto delle previsioni urbanistiche vigenti e di cui al Piano di Governo del Territorio, nonché del Piano di Gestione del Distretto idrografico del Po e dei relativi provvedimenti attuativi.
Le captazioni esistenti dovranno essere trattate tenendo nella dovuta considerazione sia le necessità di adeguamento al disposto normativo, sia il rispetto delle utenze in termini di costi e di livello di servizio. In particolare a valle della delimitazione delle aree di salvaguardia si provvederà, laddove possibile, al materiale adeguamento delle opere, in tutti gli altri casi si provvederà ad innalzare i livelli di attenzione incrementando la frequenza e la distribuzione della campionatura, ovvero i trattamenti sulle acque captate.
2.3 Abbandono di risorse già utilizzate
Il Gestore può proporre l’abbandono di risorse già utilizzate all’ Ufficio d’Ambito che dovrà espressamente approvare la richiesta.
La richiesta dovrà essere documentata da tutte le motivazioni utili a giustificazione della decisione e dimostrare il mantenimento della dotazione acquedottistica di piano, nonché dei livelli di servizio offerti alla popolazione servita.
Le motivazioni dovranno comunque tendere all’ ottimizzazione del S.I.I.; al superamento di crisi conseguenti ad inquinamento irreversibile della risorsa; alla necessità di limitare il ricorso all’installazione di costosi impianti di potabilizzazione; ad evitare l’impossibilità a garantire i livelli ottimali di qualità della risorsa idropotabile; ad evitare forti diseconomie rispetto alla quantità della risorsa; e comunque in accordo con il Piano di Gestione del Distretto idrografico del Po e dei relativi provvedimenti attuativi.
Capitolo 3 - Livelli di servizio al momento della sottoscrizione della Convenzione
Il livello di servizio al momento della sottoscrizione della Convenzione è quanto derivante dalle risultanze recepite nel Piano d’Ambito approvato.
Ai fini della regolazione incentivante emanata da ARERA in termini di qualità contrattuale e tecnica nonché del sistema sanzionatorio previsto nel presente Disciplinare, verranno di volta in volta aggiornati i valori di riferimento rispetto ai quali sono raffrontati, ad ogni conseguente effetto, i target di performance effettivamente conseguiti, in rapporto ai livelli di miglioramento previsti dal Piano, dalla Convenzione e dal presente Disciplinare.
Capitolo 4 - Modalità e livelli di servizio previsti durante il periodo della Gestione
I livelli di servizio devono rispettare le prescrizioni della Carta dei Servizi come aggiornata alla regolazione ARERA in materia di qualità contrattuale e tecnica, di qualunque prescrizione specifica emanata da ARERA, nonché dalla “Metodologia raccolta dati” e devono essere progressivamente migliorati al fine di raggiungere i target di servizio previsti dalle disposizioni immediatamente prescrittive di ARERA.
Gli scostamenti, rilevati annualmente in sede di monitoraggio della gestione, possono dare luogo all’applicazione delle penalizzazioni o premialità, laddove positivi, che saranno previste in sede di regolazione tariffaria e della qualità contrattuale e tecnica come di volta in volta normate dall’ARERA, ovvero, per quanto espressamente previsto dalla legge, dalla Convenzione e/o dal presente Disciplinare, alle penalità indicate al capitolo 24, senza pregiudizio per l’applicazione degli indennizzi e/o rimborsi a favore dell’utenza disposte dalla Carta dei Servizi.
L’Ufficio d’Ambito effettua la sua attività di monitoraggio e controllo sulla gestione del servizio con particolare riguardo a livelli di servizio, investimenti e costi di gestione in coerenza anche con i provvedimenti regolatori emanati dall’ARERA e in accordo con quanto contenuto nel documento “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai Gestori affidatari del SII” (Metodologia raccolta dati) approvato con delibera del CdA dell’Ufficio d’ambito n.6 del 30/05/2017 come di volta in volta aggiornato in coerenza con la regolazione nazionale.
Per lo svolgimento di queste attività di verifica è necessaria la disponibilità di dati e/o informazioni relative alla gestione del servizio. Il Gestore si impegna a tal fine a collaborare con l’Ufficio d’Ambito, tenendo costantemente aggiornato quest’ultimo su tutti gli aspetti connessi con la gestione del servizio, trasmettendo i report e la documentazione relativi alle attività espletate, il tutto nei tempi e nei modi stabiliti dalla Convenzione, dal presente Disciplinare e dalla sopra richiamato “Metodologia raccolta dati”.
Capitolo 5 - Modalità di gestione dei servizi
La gestione dei servizi deve essere organizzata ed eseguita al fine di garantire i criteri di efficienza, di efficacia ed economicità tendendo all’equilibrio economico della gestione.
5.1 Modalità di esecuzione della gestione
La gestione deve essere eseguita con una adeguata organizzazione per far fronte alle esigenze del sistema nel suo complesso, garantendo, in particolare, per il servizio acquedotto, 24 ore su 24 per 7 giorni settimanali, il servizio di Pronto intervento e, anche mediante sistemi di monitoraggio remoto e telecontrollo, il presidio continuo delle Centrali A.P. e degli impianti ad esse connessi.
Il Gestore mette in atto tutti gli interventi che fanno parte della buona prassi operativa per assicurare che il sistema abbia funzionamento di regime regolare, in modo da ottenere i previsti risultati di soddisfazione dell’utenza e di qualità dell’acqua erogata e scaricata.
Entro il 30 giugno di ogni anno, in allegato alla “Dichiarazione individuale di carattere non finanziario” (ex art.3, dlgs 254/2016 e smi), il gestore trasmetterà all’Ufficio d’Ambito copia aggiornata dell’organigramma che rappresenti il dimensionamento organico in termini di unità e funzionigramma, con l’inquadramento del personale e ogni altra indicazione dovesse risultare utile all’attività di monitoraggio della gestione del servizio da parte dell’Ufficio d’Ambito anche sulla base di sopravvenute disposizioni della regolazione ARERA.
Il Gestore provvederà all’aggiornamento del Water Safety Plan (“WSP”) secondo quanto previsto dalle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità e alla conseguente trasmissione all’ Ufficio d’Ambito.
5.2 Manuale Operativo di Esercizio
Entro il 31 dicembre del primo anno dalla sottoscrizione del presente Disciplinare il Gestore è tenuto a presentare all’Ufficio d’Ambito il “Manuale Operativo di Esercizio” articolato distintamente per acquedotto e per fognatura e depurazione, da aggiornarsi con cadenza almeno quadriennale e che dovrà contenere:
a) le istruzioni e le procedure operative per il personale (comprensivi anche dei necessari richiami e/o rinvii in coerenza al Piano delle emergenze);
b) le procedure da adottare per la sicurezza dei lavoratori;
c) le procedure per l’esercizio e il controllo di tutte le opere e impianti e la descrizione in idonea scala delle principali opere e impianti;
d) le procedure per lo smaltimento dei materiali di risulta;
e) le procedure per l’accettazione e il trattamento dei rifiuti conferibili agli impianti di depurazione;
f) le procedure per i prelievi delle acque da analizzare;
g) l’ubicazione su apposita cartografia dei punti interessati al prelievo;
h) le procedure e le metodiche per le prove di laboratorio;
i) la frequenza delle prove di laboratorio;
j) la frequenza di rilievo dei parametri significativi;
k) le procedure per i lavori di manutenzione con particolare riguardo a quelle da adottare per i lavori che prevedono occupazione di suolo pubblico;
l) le procedure per il soddisfacimento di tutte le esigenze dell’utenza;
m) le procedure e le modalità di registrazione/contabilizzazione delle attività anche per l’assolvimento del debito informativo nei confronti dell’Ufficio d’Ambito
5.3 Piano di gestione delle emergenze acquedottistiche e della sicurezza della rete e degli impianti
Entro il 31 dicembre del primo anno dalla sottoscrizione del presente Disciplinare e, successivamente con cadenza almeno triennale, il Gestore dovrà aggiornare il piano di emergenza vigente, e sottoporlo all’approvazione dell’Ufficio d’Ambito. Il Piano dovrà contenere tutte le attività e le relative modalità operative, necessarie a far fronte ad eventuali episodi di emergenza nella fornitura di acqua potabile, nonché le modalità di informativa, da attivarsi in caso di interruzione del servizio, da parte del Gestore agli enti competenti, tra cui l’Ufficio d’Ambito, ed all’utenza interessata.
Il Piano sarà inoltre corredato degli aspetti connessi alla sicurezza della rete e degli impianti, anche con riguardo agli aspetti di anti-intrusione e di prevenzione dal vandalismo e da atti terroristici.
Il Piano dovrà altresì contenere l’assicurazione della fornitura alternativa di una dotazione minima per consumo alimentare, descrivendo le modalità con cui verrà garantita tale dotazione (autobotti, tetrapak, ecc.).
Il piano sarà redatto dal gestore, anche nel rispetto dei criteri eventualmente formulati in materia dall’Ufficio d’Ambito, ovvero dai competenti Enti pubblici.
5.4 Piano di recupero delle perdite
Il gestore, il 31 dicembre del primo anno dalla sottoscrizione del presente Disciplinare, e quindi con cadenza annuale, dovrà aggiornare il piano di riduzione delle perdite idriche in ossequio delle indicazioni contenute nel Piano d’Ambito, sulla base della “Campagna di ricerca delle perdite” già attivata dal Gestore e comunque in accordo con la regolazione ARERA pro tempore vigente.
5.5 Controllo allacci fognatura
Il Gestore, in attuazione del D. Lgs. n° 152/2006 e dei Regolamenti Regionali di attuazione, predispone e attua un piano di rilevamento di tutte le utenze fognarie, con relativa georeferenziazione almeno di tutti gli scarichi non domestici. Istituisce quindi un servizio di controllo di detti scarichi con compiti di monitoraggio e verifica
Le risultanze di tale attività di rilevamento, devono essere inserite quale parte integrante del Sistema Informativo Territoriale di cui al successivo paragrafo 5.6, e dovranno essere oggetto di continuo e sistematico aggiornamento durante l’intero periodo di gestione.
5.6 Sistema Informativo Territoriale
Il Gestore è dotato di un Sistema Informativo Territoriale, di seguito SIT, avente caratteristiche e contenuti tali da renderlo uno strumento operativo funzionale alla puntuale conoscenza ed alla ottimale gestione delle reti e degli impianti del Servizio Idrico Integrato; a tal fine dovrà essere integrato per rispondere a tutte le nuove esigenze rappresentate dalla regolazione ARERA.
Il SIT comprende:
- la digitalizzazione delle reti idrica e fognaria su base cartografica unica e georeferenziata;
- le banche dati relative alle reti idrica e fognaria.
Il contenuto minimo informativo del SIT dovrà essere coerente con il modello dati richiesto dal Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (“SINFI”); il gestore è tenuto al rispetto degli obblighi e delle modalità operative previste dall’Art. 3 del Decreto Ministeriale n. 139/2016.
5.7 Modellazione idraulica delle reti
Il Gestore, sulla base dei contenuti del SIT (cartografazione delle reti e gestione delle banche dati), nonché del monitoraggio delle reti attraverso i punti di misura, provvederà ad implementare idonei modelli idraulici di supporto alla gestione ed il controllo delle reti.
L’iter della modellazione idraulica delle reti dovrà essere il seguente:
⮚ proposta del modello idraulico relativo alla rete acquedottistica, da valutarsi sulla base delle specificità territoriali, nonché delle caratteristiche dimensionali, costruttive e funzionali della rete;
⮚ proposta del modello idraulico ed idrologico relativo alla rete fognaria, da valutarsi sulla base delle caratteristiche morfologiche del territorio, della disponibilità di dati di utenza e di pioggia, nonché delle caratteristiche dimensionali, costruttive e funzionali della rete;
⮚ a seguito dell’accettazione, da parte dell’Ufficio d’Ambito, dei modelli proposti, il Gestore avvierà l’implementazione degli stessi, sulla base della rappresentazione delle reti successiva alla digitalizzazione delle stesse, e della disponibilità iniziale dei punti di misura esistenti alle centrali e lungo le reti;
⮚ a seguito dell’incremento dei punti di misura e telecontrollo, il Gestore procederà all’aggiornamento del modello, con conseguente affinamento dello stesso.
L’implementazione e l’adozione di modelli idraulici così predisposti, dovranno essere funzionali alla gestione delle reti, rappresentando un sistema di supporto alle decisioni che consentirà al Gestore di ottimizzare la programmazione delle attività di controllo, regolazione e verifica delle reti, integrando la conoscenza e l’operatività empirica con valutazioni di tipo scientifico, e simulazioni del comportamento delle reti nelle diverse condizioni di funzionamento.
Allo stesso modo la modellazione idraulica dovrà essere funzionale, in tutte le fasi che precedono le nuove urbanizzazioni, per definire le potenzialità residue delle reti, le necessità di integrazioni, di potenziamenti, ecc.
5.8 Sistema di qualità
Il Gestore è dotato delle seguenti certificazioni:
• UNI EN ISO 9001
• UNI EN ISO 14001
• UNI EN ISO 17025 per i laboratori acque potabili ed acque reflue
• UNI EN ISO 50001
Capitolo 6 - Definizione e compensi delle eventuali ulteriori attività affidate al gestore
Qualora il Gestore intenda svolgere, ulteriori attività che comportino l’utilizzazione, anche parziale, di reti, impianti o altre dotazioni patrimoniali strumentali all’erogazione del Servizio Idrico Integrato della Città di Milano, dovrà richiederne specifica autorizzazione preventiva all’Ufficio d’Ambito ai sensi dell’art. 3 della Convenzione ed al proprietario delle reti e degli impianti.
Il Gestore potrà svolgere tali attività, nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali vigenti e purché dette attività, non pregiudichino l’ottimale svolgimento e gli interessi primari del Servizio Idrico Integrato affidati, previo assenso dell’Ufficio d’Ambito ai sensi dell’art. 3 della Convenzione
Eventuali servizi o prestazioni svolte dal Gestore e non direttamente afferenti alla tariffa del servizio Idrico Integrato, ma derivanti dalla vendita di servizi non remunerati dalla tariffa sono disciplinati nel Regolamento del Servizio Idrico Integrato, ai sensi degli artt. 3, 19 e 27 della Convenzione e dalla regolazione ARERA pro tempore vigente.
Capitolo 7 - Reti, impianti, dotazioni patrimoniali e immobilizzazioni materiali e immateriali concessi e/o trasferiti al gestore
Il Gestore si incarica di mantenere aggiornato l’inventario delle opere e degli impianti, ai sensi dell’art. 8 comma 2 della Convenzione, già affidati senza soluzione di continuità, secondo le indicazioni dell’Ufficio d’Ambito, che in qualunque momento potrà richiederne visione. Per ogni bene materiale o immateriale, mobile o immobile, deve essere redatta una scheda relativa. Ulteriori schede si redigeranno nell’arco del periodo di gestione introducendo eventuali nuovi beni, compresi quelli realizzati direttamente o indirettamente dal Gestore o da altri soggetti.
Il Comune di Milano quale proprietario delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni strumentali alla gestione del Servizio Idrico Integrato, esercita le proprie prerogative ed attribuzioni, ed ha la facoltà di realizzare le opere di adeguamento del servizio idrico, nel rispetto dei compiti e dei poteri attribuiti dalla normativa vigente e dalla Convenzione (art. 7 comma 1 e 2).
Capitolo 8 - Modalità di riconsegna di reti, impianti, dotazioni patrimoniali, beni o aree.
8.1 Restituzione dei beni affidati
Tutti i beni affidati in concessione al gestore, nonché le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali strumentali al servizio, devono essere restituiti gratuitamente, secondo gli standard di conservazione e funzionalità previsti nel presente Disciplinare, previa informativa all’Ufficio d’Ambito ed al Comune di Milano (art. 12 comma 1 della Convenzione).
Qualora i beni non siano stati completamente ammortizzati al momento della restituzione, il destinatario degli stessi è tenuto alla corresponsione di un importo, a favore del Gestore uscente, secondo quanto previsto dall’art.12 della Convenzione, dalla normativa e dalle disposizioni regolatorie, di tempo in tempo vigenti.
8.2 Modalità di riconsegna al termine dell’affidamento
Almeno 180 gg prima del termine naturale dell’affidamento il Gestore sottoporrà all’Ufficio d’Ambito un programma di sopralluoghi finalizzato al rilievo della consistenza dei beni concessi o realizzati e da trasferire, da effettuarsi in contraddittorio con l’Ufficio d’Ambito medesimo ed il Comune di Milano.
Il Gestore, al termine dell’affidamento, è tenuto a trasmettere all’Ufficio d’Ambito, integralmente ed in formato digitale, il SIT di cui al par. 5.6, realizzato ed aggiornato nel corso della gestione, corredato della cartografia aggiornata, e delle relative banche dati; nonché i modelli idraulici ed idrogeologici di cui al par.5.7.
8.3 Modalità di riconsegna in caso di recesso e/o decadenza anticipati
La procedura per quanto applicabile sarà la medesima indicata al punto precedente nei casi di recesso o decadenza anticipati e comunque in accordo con la regolazione ARERA.
8.4 Modalità di riconsegna in caso di protrazione
Nel caso la scadenza dell’affidamento risultasse prorogata, i termini si applicheranno alla nuova data differita seguendo la procedura di cui al punto 8.1
8.5 Modalità di riconsegna in caso di risoluzione
In caso di risoluzione di contratto, decadendo la Convenzione, le situazioni patrimoniali saranno governate dal Codice Civile e dalle leggi di settore di tempo in tempo vigenti, applicandosi comunque le modalità procedimentale di cui al paragrafo 8.1.
8.6 Beni o aree inutilizzati
Tali beni verranno restituiti in condizioni di sicurezza (pozzi cementati, impianti smaltiti, ecc.) al Comune di Milano dal momento che per programma di Piano o per subentranti diverse situazioni, prevedibili o imprevedibili, si rendessero ininfluenti o comunque inutili per la gestione del S.I.I. Il Gestore non potrà opporre motivazioni che si basino esclusivamente sulla sua comodità.
Il termine previsto dal punto 8.1 viene in essere dal momento della costituzione del fatto.
Capitolo 9 - Modalità di individuazione e condizioni tecniche ed economiche di affidamento ed utilizzo da parte del Gestore delle aree necessarie all’esercizio delle attività occorrenti per la prestazione del S.I.I.
Le nuove aree ritenute utili e/o necessarie all’esercizio delle attività del S.I.I. sia per iniziativa del gestore che per programmazione dell’Ufficio d’Ambito devono comunque essere individuate dal
Gestore e proposte all’Ufficio d’Xxxxxx, giustificandone l’utilizzo con una relazione tecnica nella quale deve essere specificato se:
• l’area è necessaria per l’attuazione delle previsioni di Piano d’Ambito
• l’area è necessaria per le prestazioni influenti la qualità dell’acqua potabile erogata o la qualità dell’effluente depurato;
• l’area è necessaria per garantire il livello dei servizi;
• l’area è necessaria per garantire un miglioramento significativo delle condizioni di erogazione del S.I.I..
La relazione deve inoltre comprendere i seguenti elementi minimi:
• una stima dei tempi di acquisizione;
• una stima dei costi;
• la sussistenza ovvero l’assenza di preordinato vincolo urbanistico di destinazione, ovvero di salvaguardia;
• le modalità di acquisizione (acquisto, esproprio e/o occupazione);
• l’indicazione dei lavori necessari all’uso dell’area;
• l’indicazione dell’eventuale urgenza che ne determina l’immediata attuazione.
La documentazione deve contenere un’analisi di impatto sull’area con le ragioni della scelta effettuata e dovrà, a seguito di assenso dell’Ufficio d’Ambito, essere trasmessa a tutti gli Enti competenti per l’acquisizione delle autorizzazioni, ovvero dei pareri previsti.
Il Gestore provvederà all’espletamento di tutto l’iter conseguente necessario all’acquisizione dell’uso dell’area individuata, notiziandone periodicamente e tempestivamente l’Ufficio d’Ambito, anche ai fini e per gli effetti dell’eventuale avvio delle procedure sostitutive, previste dalle norme di tempo in tempo vigenti e/o dalla Convenzione, da parte di quest’ultima.
Capitolo 10 - Struttura organizzativa del Servizio
In base alle normative vigenti, che hanno dettato disposizioni in materia di risorse idriche, il Servizio Idrico Integrato è un complesso e articolato processo finalizzato ad ottenere una gestione unitaria e quindi coordinata, sia delle reti che dell’erogazione del servizio, dei distinti segmenti di acquedotto, di fognatura e depurazione delle acque reflue.
La struttura organizzativa ed il Piano Organizzativo Territoriale, contenente la descrizione delle modalità di gestione territoriale del servizio, anche con riferimento all’ubicazione delle sedi operative, degli sportelli operativi aperti al pubblico, delle funzioni aziendali e delle modalità operative per la gestione ed erogazione del servizio e l’esecuzione degli investimenti previsti dal Piano d’Ambito e dal Programma degli interventi, nonché in accordo con la disciplina regolatoria emanata dall’ARERA in materia di qualità contrattuale e tecnica del servizio, potranno essere modificati su proposta del Gestore, a seguito di assenso preventivo da parte dell’Ufficio d’Ambito, sulla base di una relazione dettagliata con l’indicazione del recupero di efficienza, efficacia e dei rapporti costi/benefici previsti.
Capitolo 11 - Modalità di realizzazione delle opere previste dal Programma degli Interventi (PdI)
La realizzazione del Programma degli Interventi, con le sue varianti e aggiornamenti, previsto nel Piano d’Ambito, è alla base della strategia d’intervento e dell’azione della Gestione durante il periodo di affidamento.
Nell’esecuzione degli interventi programmati il Gestore dovrà assicurare il ricorso all’utilizzo delle tecnologie più avanzate disponibili, ovvero ai materiali più innovativi, tali da assicurare le migliori performance in termini di durata, ovvero di convenienza economica, ferma restando la ricerca della migliore performance qualitativa, anche in virtù di quanto indicato nel successivo paragrafo 11.4.
Costituiscono standard tecnici strutturali obiettivo la numerosità annua degli interventi e gli importi totali annui rappresentati nel Programma degli Interventi di volta in volta vigente.
11.1 Modalità di realizzazione degli interventi
Si precisa che si definiscono 3 diverse tipologie di intervento:
1) interventi programmati;
2) interventi di manutenzione straordinaria non programmata;
3) interventi indifferibili e urgenti;
meglio definiti ai successivi paragrafi 11.2, 12.1 e 12.2.
Tutti i progetti compresi nel PdI, si intendono sottoposti ai vincoli dettati dalle vigenti normative per la realizzazione delle opere pubbliche.Ove la normativa lo consenta, il Gestore ha facoltà di procedere direttamente a eseguire i lavori.
11.2 Interventi Programmati
La programmazione operativa pluriennale è lo strumento utilizzato per la definizione e la pianificazione degli investimenti, sia in termini di costi che di interventi operativi, da effettuare per l’adeguamento, il completamento e potenziamento degli impianti e delle reti per l’erogazione dei servizi al fine di migliorare i livelli di efficacia ed efficienza connessi all’esecuzione dell’attività. Essa costituisce strumento di programmazione operativa della pianificazione del Piano d’Ambito.
Il Programma degli Interventi (PdI) relativo a ciascun periodo regolatorio e predisposto secondo modalità e tempistiche definite dalla regolazione ARERA, è costituito da una relazione generale attraverso la quale l’Ufficio d’Ambito indica gli obiettivi strategici di intervento da perseguire attraverso la realizzazione degli investimenti, nonché l’articolata programmazione degli interventi sulla scorta della proposta del gestore recepita dall’Ufficio d’Ambito.
Gli interventi di potenziamento, adeguamento, manutenzione straordinaria, ovvero tutte quelle opere la cui realizzazione sia da ricondurre a migliorie per la rete e gli impianti che prescindano dalla ordinaria manutenzione e non rivestano carattere di urgenza e indifferibilità per far fronte ad evenienze straordinarie, sono da considerarsi soggetti a programmazione. Nell’ambito della programmazione il Gestore dovrà quindi pianificare gli interventi puntualmente definibili sulle reti e sugli impianti e, sulla base dell’andamento storico statistico degli interventi di manutenzione straordinaria eseguita annualmente sulle opere funzionali all’erogazione del servizio, inserire gli interventi di manutenzione straordinaria annuale non definibili puntualmente in sede di pianificazione, comunque suddivisi per tipologia di asset (reti e impianti) e per segmento (acquedotto, fognatura e depurazione).
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 16 della Convenzione così come integrato dall’Addendum firmato in data 31/05/2016 e come previsto dalla regolazione ARERA, l’approvazione della suddetta programmazione è competenza dell’Ufficio d’Ambito, sulla scorta di idonea proposta del Programma degli Interventi formulata da parte del Gestore.
Il gestore ha comunque il dovere di formulare autonome proposte attuative e di rappresentarle all’Ufficio d’Ambito, in ragione di particolari esigenze gestionali, nei tempi e secondo le modalità più avanti prescritte. Nel caso in cui il Gestore non abbia provveduto ad ottemperare alla formulazione di alcuna proposta di programmazione, l’Ufficio d’Ambito provvederà comunque d’ufficio alla redazione della programmazione, predisponendola anche in base a studi di fattibilità di larga massima, eventualmente redatti, se non già disponibili, mediante affidamento a professionisti qualificati, con oneri e spese a carico del gestore, sulla scorta dei quali, nei termini e secondo le modalità stabilite, il gestore provvederà alla redazione dei successivi livelli di progettazione.
Il gestore nella definizione della propria proposta dovrà tenere conto della tempistica di realizzazione di ogni intervento e di tutti gli oneri prevedibili di tutte le fasi realizzative dell’intervento, fino al collaudo finale dell’opera.
11.3 Varianti e aggiornamenti al Programma degli Interventi (PdI)
Vengono definite “varianti” al PdI approvato le revisioni che determinino la variazione in aumento dell’importo annuo complessivo programmato degli interventi; in tal caso il Gestore presenta domanda di variante al programma ai fini della relativa autorizzazione preventiva da parte dell’Ufficio d’Ambito. Sono definiti “aggiornamenti” – e dunque non riferibili alla categoria varianti da sottoporre preventivamente all’autorizzazione della Conferenza dei Comuni – le rimodulazioni in itinere che non comportino un aumento dell’importo complessivo programmato degli interventi nell’anno di riferimento. Il totale degli aggiornamenti non può comunque eccedere il 20% dell’importo programmato dell’anno; superata tale soglia si deve procedere a richiesta di variante. Il confronto con il valore soglia si intende calcolato come semisomma delle variazioni assolute (sia positive che negative) nell’anno. Nel conteggio del totale degli aggiornamenti sono considerati esclusivamente i nuovi interventi non programmati, ovvero sono escluse le nuove commesse originate dallo scorporo da commesse parametriche già pianificate nel PdI.
Il Gestore procede autonomamente nelle rimodulazioni degli aggiornamenti fino alla soglia del 5% dell’importo pianificato di interventi dell’anno; ecceduto tale valore e fino al 20% dell’importo pianificato dell’anno, deve preventivamente presentare all’Ufficio d’Ambito Città Metropolitana di Milano specifica istanza corredata della documentazione relativa ai nuovi elaborati progettuali e di una sintetica relazione che illustri le motivazioni dell’aggiornamento richiesto.
Le economie di spesa previste e generate nel periodo potranno pertanto essere destinate al finanziamento di:
a) nuove opere e/o interventi di manutenzione straordinaria quali interventi individuati come necessari e con esigenza di realizzazione a partire dal periodo medesimo (vedi anche successivi punti 12.1 e 12.2);
b) anticipi di opere previste in periodi successivi e quindi generando disponibilità per nuove opere da pianificare nel periodo successivo;
c) maggiori costi evidenziatisi su opere previste in realizzazione/completamento nel periodo.
Il venire meno dell’esigenza di realizzazione di opere previste in esecuzione nel periodo, comunicate per mezzo dell’inoltro all’Ufficio d’Ambito di una specifica relazione che dettagli le motivazioni del venir meno della sopracitata esigenza di realizzazione, costituiranno altresì economie disponibili ed utilizzabili nei termini già indicati per le economie di spesa.
Come previsto, in occasione delle comunicazioni semestrali per l’aggiornamento dello stato di avanzamento del PdI definite nel documento “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” approvato con deliberazione n.6 del 30/06/2017 del CdA dell’Ufficio d’ambito e armonizzate via via con la regolazione ARERA pro tempore vigente, il Gestore è tenuto a predisporre una dettagliata relazione tecnica di accompagnamento alla trasmissione del consuntivo stesso dei dati, che consenta una immediata visualizzazione del “procedere” del Programma, della sua efficacia in termini di risoluzione delle criticità e dia evidenza dell’effetto delle “sostituzioni” di interventi in corso d’opera che sono consentite all’interno del budget pianificato con il Programma degli Interventi (aggiornamenti del Programma); tale relazione dovrà descrivere l'andamento in generale delle opere in corso di esecuzione, le economie generate per quanto conosciute al momento della trasmissione, riportare le motivazioni in ordine alla necessità di stralciare interventi pianificati e non ritenuti più indispensabili ovvero circa l'esigenza di introdurre nel PdI nuovi interventi precedentemente non pianificati (sia attraverso gli “aggiornamenti” sia con le procedure in “variante” del PdI).
11.4 Ammodernamento delle opere e delle modalità di interventi
In presenza di interventi di rinnovo, sostituzione o nuova installazione sulle reti idrica e fognaria e sugli impianti del SII, il Gestore dovrà in tutti i casi valutare la possibilità di utilizzare materiali e tecniche innovativi, facendovi ricorso in tutti i casi in cui tali interventi siano giudicati, dal Gestore, sentito l’Ufficio d’Ambito, materialmente, tecnicamente ed economicamente fattibili.
L’utilizzo di materiali e tecniche innovativi consentirà il progressivo ammodernamento delle reti e degli impianti, e lo sfruttamento dei numerosi vantaggi che le tecniche ed i materiali moderni offrono.
In particolare, il presente disciplinare fa riferimento all’utilizzo di materiali di ultima generazione, nonché al ricorso, sulle reti, a tecniche di posa del tipo no-dig o trenchless (senza scavo).
11.5 Trasmissione degli elaborati progettuali
Dovranno essere trasmessi gli elaborati progettuali per tutti gli investimenti, puntualmente definiti sulle reti e sugli impianti, previsti dal PdI ad esclusione degli interventi generici di manutenzione straordinaria annuale eseguiti direttamente dal Gestore;
La documentazione progettuale - corredata da un documento che definisca le modalità di attuazione e la tempistica per la realizzazione dell’intervento - dovrà essere inoltrata all’Ufficio d’Ambito su supporto informatico con una nota di accompagnamento che rechi in oggetto:
a) codice dell’intervento
b) denominazione del progetto
c) nome identificativo della cartella creata dal sistema.
L’inoltro avverrà tramite apposito spazio FTP messo a disposizione dall’Ufficio d’Ambito all’indirizzo xxx://xxxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx, caricando la documentazione progettuale in formato .zip con denominazione “codice progetto-livello di progettazione” (es. 6562_ProgettoDefinitivo.zip) e compilando quindi il modello “distinta_allegati.doc”; i file così inseriti verranno automaticamente spostati dal sistema in una nuova cartella (di sola lettura) identificata dalla data e ora del caricamento (es. 20170811300_Caricati). Successivamente il Gestore dovrà provvedere a inviare, a mezzo PEC all’indirizzo xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx, la nota di accompagnamento.
Acquisiti e strutturati i dati come indicato al precedente punto, attraverso apposito software verrà implementato un algoritmo di estrazione casuale degli elaborati medesimi finalizzati al controllo che l’Ufficio d’Ambito è tenuto a porre in essere anche per mezzo di sopralluoghi che saranno concordati con il Gestore.
Con riferimento agli interventi annuali di manutenzione straordinaria eseguiti direttamente dal Gestore, sarà cura del Gestore rendicontare semestralmente, in occasione della produzione dei dati di monitoraggio ai sensi della “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” approvato con delibera CdA Ufficio d’ambito Città Metropolitana di Milano n.6 del 30/05/2017, gli interventi condotti fornendo ogni documentazione idonea a consentirne l’identificazione, la qualificazione e la quantificazione.
11.6 Avvio, esecuzione, avanzamento lavori e termine del progetto
Prima della pubblicazione del bando di gara, il Gestore ne dovrà inviare copia, in via telematica, all’Ufficio d’Ambito Città di Milano, indicando modalità e data di pubblicazione.
Il Gestore, inoltre, dovrà trasmettere all’Ufficio d’Ambito, tempestivamente e comunque entro 15 giorni dallo svolgimento della Gara, comunicazione in merito all’esito della stessa.
Con le stesse modalità, il Gestore, fornirà copia del verbale di consegna dei lavori. Dovranno inoltre essere trasmessi all’Ufficio d’Ambito i SAL esecutivi se riferiti:
a) ad opere finanziate da contributi Ufficio d’Ambito e/o ADPQ,
b) ad opere interessate al superamento di problematiche oggetto delle Infrazioni Comunitarie.
Il Gestore, con cadenza semestrale e secondo le modalità e tempistiche definite nella “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” approvato con delibera CdA Ufficio d’ambito Città Metropolitana di Milano n.6 del 30/05/2017, dovrà dare notizia, attraverso la specifica relazione tecnica già richiamata al precedente punto 11.3, dello stato di attuazione e di
avanzamento delle opere fornendo altresì informazione di qualsiasi modifica (varianti, proroghe e sospensioni) relative ai progetti in corso di esecuzione.
Inoltre, è facoltà dell’Ufficio d’Ambito effettuare controlli e richiedere tutti i documenti atti ad espletare il controllo sulle varie fasi di realizzazione degli interventi.
Il Gestore, fatti salvi i propri diritti nei confronti dell’Appaltatore, rimane unico responsabile della corretta esecuzione delle opere, della qualità complessiva dell’intervento, della qualità e provenienza dei materiali, della funzionalità delle opere e parti di opere, della conformità delle opere realizzate alle previsioni progettuali, del rispetto durante la fase di cantiere, delle disposizioni normative in materia urbanistica, ambientale, previdenziale, nonché di tutte le normative tecniche di settore.
Capitolo 12 - Progettazione ed esecuzione di nuove opere (reti, impianti e dotazioni patrimoniali) non previste dal Programma degli Interventi
La realizzazione di nuove opere e impianti, non programmati, potrà essere effettuata se:
• l’intervento è necessario per il mantenimento della qualità dell’acqua potabile erogata o la qualità dell’effluente depurato;
• l’intervento è necessario per garantire il mantenimento dei livelli di servizio;
• l’intervento è necessario per una riduzione dei costi, o comunque per garantire un miglioramento significativo delle condizioni di erogazione del S.I.I.;
• l’intervento è comunque necessario per l’adeguamento a sopravvenute normative di settore;
In tali casi le nuove opere e impianti sono classificati come Interventi e devono essere inseriti, quali aggiornamento o variante, nel relativo Piano, da disporsi secondo la procedura individuata al punto 11.3.
Resta comunque inteso che ogni intervento nella fase di esecuzione resta sotto la vigilanza dell’Ufficio d’Ambito medesimo.
12.1 Interventi di manutenzione straordinaria non programmata
Per manutenzione non programmata s’intendono l’insieme delle attività e degli interventi previsti e non programmabili di sostituzione, rifacimento e modifica di apparecchiature, attrezzature e parti di impianti e opere che devono essere effettuati per improvvisi disservizi (rotture, guasti, ecc.) rilevati dal Gestore o su chiamata.
In riferimento a tali opere, sarà cura del Gestore notiziare tempestivamente l’Ufficio d’Ambito allegando alla comunicazione gli eventuali progetti predisposti, ovvero ogni altra documentazione tecnica e/o contrattuale equivalente, idonea ad identificare, qualificare e quantificare gli interventi condotti, che dovranno comunque essere dettagliatamente rendicontati periodicamente e, in ogni caso, riepilogati annualmente nel report di cui al successivo paragrafo 20.1.
Tali interventi saranno ricompresi negli aggiornamenti al PdI di cui al precedente punto 11.3.
12.2 Interventi indifferibili e urgenti
Il Gestore ha piena facoltà di provvedere all’autonoma redazione dei progetti nonché l’obbligo a disporre l’esecuzione degli interventi valutati indifferibili e urgenti, provvedendo a notiziare l’Ufficio d’Ambito, nel più breve tempo possibile e comunque entro 24 ore, dal verificarsi dell’evento che ha provocato tale stato di urgenza.
Successivamente, entro le successive 48 ore, il Gestore dovrà trasmettere all’Ufficio d’Ambito la documentazione descrittiva di tipologia e modalità di esecuzione dell’intervento (con particolar riguardo anche a costi e tempistiche).
Tali interventi saranno ricompresi negli aggiornamenti al PdI di cui al precedente punto 11.3.
Capitolo 13 - Standard strutturali di conservazione e funzionalità delle opere del
S.I.I. e manutenzione programmata ordinaria e straordinaria
13.1 Generalità
La gestione comprende tutte le operazioni da svolgere per assicurare il corretto e regolare funzionamento dei sistemi di alimentazione, adduzione, distribuzione idrica, collettamento, depurazione e smaltimento delle acque reflue, la conservazione di tutte le opere civili, macchinari e apparecchiature costituenti il complesso delle opere del S.I.I.
Il Gestore è tenuto a eseguire tutti i lavori, a fornire tutte le prestazioni e a provvedere a tutti i materiali occorrenti per la custodia, la conservazione, la manutenzione ordinaria e programmata, e straordinaria necessari per la conservazione, il corretto esercizio e la funzionalità delle opere.
La consistenza delle opere da gestire risulta specificata nel Piano d’Ambito con riguardo alla Ricognizione opere, reti e impianti del S.I.I. del territorio del comune capoluogo, nello stato di diritto e di fatto in cui si trovano; a tali opere vanno aggiunte tutte quelle che si realizzeranno nel corso della gestione, e quelle che dovessero risultare dagli aggiornamenti della ricognizione iniziale, con periodicità almeno triennale.
13.2 Definizioni
Si definisce, ai soli fini convenzionali:
a) conservazione delle opere:
l’insieme delle operazioni e degli interventi necessari per mantenere le opere funzionali all’espletamento del servizio;
b) funzionalità delle opere:
l’insieme delle operazioni e degli interventi necessari per garantire i livelli ottimali di funzionamento;
c) manutenzione ordinaria programmata l’insieme delle attività e degli interventi previsti e programmabili di sostituzione, rifacimento e modifica di apparecchiature, attrezzature e parti di impianti e opere che devono essere effettuati:
• per mantenere le condizioni generali di pulizia, agibilità e di efficienza delle opere;
• per il ripristino della funzionalità delle opere;
• per il mantenimento dell’efficienza funzionale delle opere;
• la sostituzione di opere non più in commercio, per le quali non sono più disponibili le parti di ricambio;
d) manutenzione straordinaria:
l’insieme degli interventi di sostituzione, adeguamento e modifica delle opere non programmabili e/o che esemplificativamente riguardano:
• la sostituzione di opere giunte al termine della loro vita utile, per le quali gli interventi hanno raggiunto una frequenza e una onerosità giudicate antieconomiche;
• le modifiche e gli adeguamenti funzionali che si rendono necessari per risolvere problemi ricorrenti che causano disturbi all’efficienza delle opere e comportano elevati costi di esercizio e manutenzione;
• le modifiche e gli adeguamenti funzionali che si rendono necessari per risolvere problemi che possono compromettere la continuità della gestione;
• le modifiche e gli adeguamenti funzionali che si rendono necessari per migliorare le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro
• le modifiche e gli adeguamenti per adeguare gli impianti e le opere a nuovi standard legislativi.
13.3 Standard di conservazione delle opere del S.I.I.
Il Gestore è tenuto a mantenere in efficacia, per l’intera durata della convenzione, tutte le opere, gli impianti, le reti e le apparecchiature, garantendo il rispetto delle norme vigenti e delle tecniche di sicurezza e si obbliga ad apportarvi le migliorie, nonché le sostituzioni che si rendessero necessarie, al fine di riconsegnare, al termine del rapporto, impianti efficienti ed idonei all’esercizio del servizio.
13.4 Standard di funzionalità delle opere del S.I.I.
Il Gestore deve garantire la efficienza crescente, nel periodo di affidamento di tutte le opere, impianti, reti e apparecchiature, assicurando la capacità di questi di soddisfare in termini di sempre maggiore razionalità ed economia gli standard del S.I.I.
Tale razionalità si esprime con:
• la qualità del servizio in accordo alla domanda della popolazione servita;
• la qualità del servizio in accordo alla esigenza della tutela ambientale;
• il rispetto dei limiti imposti relativi alla qualità dell’acqua erogata;
• il rispetto dei limiti imposti alla qualità dell’acqua scaricata;
• la razionale utilizzazione delle risorse idriche.
13.4.1 Razionale utilizzazione dei corpi idrici ricettori
Il Gestore, in accordo e in concorso con gli enti competenti, deve collaborare ad organizzare un monitoraggio analitico, che consenta di valutare l’impatto delle acque reflue scaricate sul corpo idrico ricettore. Qualora l’impatto, procurato dalla quantità e qualità delle acque reflue scaricate, risultasse tale da modificare negativamente lo stato del corpo idrico ricettore, si dovranno programmare, in accordo con tutti gli enti competenti, tempi e modalità di attuazione delle misure necessarie a minimizzare o annullare l’impatto (diminuzione dei limiti di scarico per i parametri responsabili dell’impatto negativo, aumento dell’efficienza delle opere di depurazione, spostamento quando possibile del punto di scarico).
13.4.2 Qualità del servizio
Il Gestore deve garantire la qualità del servizio in accordo alla domanda della popolazione servita e alla esigenza della tutela ambientale, nonché in ottemperanza a quanto previsto nei Capitoli 1-5 e a tutta la normativa regolatoria di tempo in tempo vigente, in particolare relativa alla qualità contrattuale e tecnica del servizio dettata rispettivamente dal RQSII e dal RQTI emanati e aggiornati dall’ARERA.
13.4.3 Rispetto dei limiti imposti relativi alla qualità dell’acqua erogata
La qualità dell’acqua erogata a scopi potabili deve essere sempre conforme a quanto previsto dal D.Lgs. 31/2001 e sue successive modifiche e integrazioni.
Il Gestore deve controllare con proprio laboratorio di analisi, ai sensi della normativa di tempo in tempo vigente, il raggiungimento degli standard di efficienza e il rispetto dei limiti imposti alla qualità dell’acqua potabile erogata e la corretta gestione di tutte le fasi del ciclo del servizio e degli impianti e opere del S.I.I.
Il Gestore deve attenersi, nella conduzione degli impianti, opere e reti alle norme di esercizio riportate nella deliberazione del Ministero dei Lavori Pubblici del 4.2.77, pubblicata sulla G.U. n° 48 del 21.2.77, nonché alle norme e prescrizioni per igiene e sicurezza del lavoro.
Il Gestore è altresì impegnato a garantire e, per quanto possibile, a migliorare la qualità dell’acqua, anche con riguardo alle caratteristiche organolettiche, perseguendo una riduzione delle concentrazioni di componenti non desiderate, anche mediante potenziamento degli impianti di trattamento, ovvero mediante la realizzazione di nuovi campi pozzi in aree indenni da inquinamento, con particolare riguardo alla presenza di nitrati.
Il livello di qualità deve essere assicurato fino al punto di consegna all’impianto privato.
Qualora non fosse possibile mantenere i livelli qualitativi entro gli standard di legge, il Gestore dovrà inviare all’Ufficio d’Ambito, attraverso la sua Segreteria Tecnica, ed a tutti gli altri Enti e/o Autorità competenti, una dettagliata relazione tecnica sulle cause dell’evento e sulle modalità e tempistiche di superamento dell’inconveniente, informandone l’utenza, secondo quanto previsto dalla vigente normativa
13.4.4 Rispetto dei limiti imposti relativi alla qualità dell’acqua scaricata
La qualità dell’acqua scaricata deve rispondere ai limiti prescritti dal D. Lgs. 152/2006 e sue successive modificazioni e integrazioni, e dalle leggi e norme regionali di tempo in tempo vigenti.
13.4.5 Razionale utilizzazione delle risorse idriche
Il Gestore deve pianificare l'uso razionale delle risorse idriche e assicurare il raggiungimento degli obiettivi di soddisfacimento della domanda e di osservanza dei criteri di equa distribuzione della risorsa sul territorio, relativi alla corrispondenza tra la qualità della risorsa erogata e l’uso della stessa.
13.5 Manutenzione programmata ordinaria
Su tutte le opere, reti, parti d’impianto, macchinari, apparecchiature e attrezzature deve essere effettuata dal Gestore la manutenzione ordinaria e programmata.
La manutenzione programmata riguarda, oltre che le opere impiantistiche, meccaniche ed elettriche, anche tutte le strutture civili quali fabbricati, condotte e tubazioni, recinzioni, vasche, opere a verde, ecc., utilizzate a qualunque titolo dal Gestore per l’esercizio del S.I.I. della Città di Milano.
Il Gestore deve programmare ed effettuare anche tutte le operazioni indicate nei manuali di uso e manutenzione forniti dalle case costruttrici delle apparecchiature.
Ogni volta che vengono installati nuovi macchinari e apparecchiature il Gestore deve aggiornare le norme relative alla manutenzione programmata.
Di seguito si descrivono i principali interventi compresi nella manutenzione ordinaria e programmata.
13.5.1 Impianti di captazione delle acque:
• pulizia delle zone di rispetto e di protezione;
• manutenzione alle aree degli impianti, compreso il taglio e l’allontanamento di erbe;
• pulizia delle griglie, raccolta del grigliato (smaltimento mediante trasporto alle pubbliche discariche);
• pulizia dei locali e delle apparecchiature in dotazione all’impianto;
• verniciature delle parti metalliche;
• cambio olio motori, lubrificazione e ingrassaggio delle parti meccaniche, sostituzione e controllo delle parti meccaniche ed elettriche secondo l’indicazione del costruttore e secondo il piano di manutenzione programmata;
• manutenzione degli impianti elettrici e degli impianti di messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche;
• manutenzione e pulizia dei fabbricati compresa la manutenzione alle tubazioni.
13.5.2 Impianti di trattamento
Sugli impianti di trattamento con filtri a carboni attivi andranno eseguite le seguenti principali attività di manutenzione:
• rigenerazione e sostituzione del carbone attivo;
• revisione valvole varie;
• verniciatura interna ed esterna dei filtri in acciaio inox;
• pulizia delle aree di pertinenza degli impianti.
Con riferimento agli impianti costituiti da torri di aerazione, le principali attività di manutenzione riguardano:
• cambio filtri e pre-filtri, cambio carboni attivi per aria, cambio corpi di riempimento;
• pulizia interna tubi;
• sostituzione cinghie e cuscinetti ventilatori e sostituzione giunti aria;
• verniciature varie;
• manutenzione valvolame.
Per gli impianti di trattamento ad osmosi inversa sono previste, altresì, le seguenti attività:
• cambio pre-filtri;
• fornitura antincrostante;
• sostituzione membrane;
• manutenzione pompe bassa ed alta pressione, valvolame e strumentazione varia.
13.5.3 Impianti di adduzione e distribuzione delle acque:
• pulizia delle aree di pertinenza di vasche di accumulo;
• manutenzione alle aree delle Centrali A.P., compreso il taglio e l’allontanamento di erbe e arbusti;
• pulizia dei locali e delle apparecchiature in dotazione;
• verniciature delle parti metalliche;
• cambio olio motori, lubrificazione e ingrassaggio delle parti meccaniche, controllo delle parti meccaniche ed elettriche secondo l’indicazione del costruttore e secondo il piano di manutenzione programmata;
• manutenzione degli impianti elettrici e degli impianti di messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche;
• manutenzione e pulizia dei fabbricati compresa la manutenzione alle tubazioni;
• verifica e/o manutenzione periodica impianti di allarme e sistemi di sorveglianza ovvero dei sistemi anti intrusione.
13.5.4 Reti di collettamento e impianti di sollevamento delle acque reflue:
• pulizia e controllo periodico degli scolmatori, con particolare attenzione alle eventuali paratoie mobili;
• accurato controllo periodico, mediante videoispezione, di tutti i collettori, con ispezione di tutti i pozzetti posti lungo il percorso;
• manutenzione delle aree asservite ai collettori fognari e agli impianti di sollevamento;
• pulizia dei collettori, dei pozzetti e dei sifoni con l’ausilio di autospurgo;
• sostituzione di xxxxxxx e chiusini danneggiati o asportati;
• pulizia dei locali e delle apparecchiature in dotazione;
• verniciature delle parti metalliche;
• cambio olio motori, lubrificazione e ingrassaggio delle parti meccaniche, sostituzione e controllo delle parti meccaniche ed elettriche secondo l’indicazione del costruttore e secondo il piano di manutenzione programmata;
• manutenzione degli impianti elettrici e degli impianti di messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche;
• derattizzazione e disinfezione (devono essere approntati rigorosi programmi al fine di prevenire e combattere la diffusione di topi, zanzare e/o altri animali nocivi);
• manutenzione e pulizia dei fabbricati compresa la manutenzione alle tubazioni;
• pulizia, controllo e taratura di tutte le attrezzature.
13.5.5 Impianti di depurazione delle acque – manutenzione ordinaria programmata
Il Gestore del S.I.I., nel rispetto e nei limiti previsti dagli attuali contratti vigenti con i soggetti conduttori degli impianti di depurazione, ovvero provvedendovi direttamente laddove dovesse intervenire un subentro sulle attuali gestioni, provvederà a verificare che la conduzione degli impianti di depurazione, oltreché all’ovvio rispetto di tutte le norme vigenti in materia, sia assicurata anche con riguardo alle opere ed attività di manutenzione necessarie e che, indicativamente, sono di seguito elencate:
• pulizia delle zone di rispetto, di protezione e delle aree di pertinenza degli impianti;
• manutenzione alle aree degli impianti, compreso il taglio e l’allontanamento di erbe e arbusti;
• pulizia delle griglie, raccolta del grigliato;
• asporto con idonee modalità della sabbia e ghiaia decantate nell’impianto e dei grassi e oli flottati;
• carico, trasporto e smaltimento dei fanghi;
• pulizia dei complessi costituenti l’impianto, con intervento per asportare pellicole e corpi flottanti;
• pulizia dei locali e delle apparecchiature in dotazione all’impianto;
• verniciature delle parti metalliche;
• cambio olio motori, lubrificazione e ingrassaggio delle parti meccaniche, sostituzione e controllo delle parti meccaniche ed elettriche secondo l’indicazione del costruttore e secondo il piano di manutenzione programmata;
• manutenzione degli impianti elettrici e degli impianti di messa a terra e protezione dalle scariche atmosferiche;
• derattizzazione e disinfezione;
• manutenzione e pulizia dei fabbricati compresa la manutenzione alle tubazioni;
• pulizia, controllo e taratura di tutte le attrezzature.
13.6 Manutenzione straordinaria
La manutenzione straordinaria programmata riguarda l’insieme degli interventi di sostituzione e/o adeguamento degli impianti e delle reti ed ogni altro intervento strutturale indicato nel “Piano degli Interventi” del Piano d’Ambito ovvero nel Programma degli Interventi (PdI) relativo a ciascun periodo regolatorio.
Il Gestore deve comunque prevedere ed effettuare la sostituzione di tutte le opere, impianti, reti e canalizzazioni il cui rinnovamento è necessario per il buon funzionamento del servizio.
13.7 Oneri a carico del Gestore.
Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e programmata, straordinaria e di adeguamento, potenziamento o rinnovamento di opere, impianti, reti e canalizzazioni, compresi nel Programma degli Interventi, sono a carico del Gestore e i relativi oneri si intendono interamente compensati con la tariffa del S.I.I., senza che il Gestore possa pretendere alcun maggiore compenso per le spese per qualsiasi motivo sostenute.
Eventuali interventi o rinnovamenti di impianti, non compresi nel Programma degli Interventi, che si rendessero necessari sono effettuati a cura del Gestore con le modalità previste nel Cap. 14.
Il Gestore è tenuto al ripristino a regola d’arte delle strade e pertinenze in corrispondenza delle manomissioni effettuate per i lavori sulle canalizzazioni, reti e stazioni di sollevamento, garantendo l’esecuzione dei lavori secondo le disposizioni comunali e nel rispetto delle statuizioni del Codice Civile. Per l’uso dei suoi diritti di esercizio e manutenzione di canalizzazioni, reti, stazioni di sollevamento e tutte le opere in generale, il Gestore deve attenersi alle condizioni vigenti per il Comune di Milano e alle relative prescrizioni. Il Gestore è tenuto a pagare gli oneri per tasse o canoni di occupazione di strade, provinciali o statali, e le indennità per l’esercizio di diritti sulle aree, sulle vie e strade non appartenenti al demanio pubblico comunale.
Capitolo 14 - Modalità e criteri per gli interventi di manutenzione straordinaria non previsti nel Programma degli Interventi
14.1 Nuovi interventi di manutenzione straordinaria non previsti nel PdI
Qualora nel periodo di vigenza di un Programma degli Interventi approvato emerga la necessità di eseguire interventi di manutenzione straordinaria non previsti nel PdI vigente che comportino la variazione in aumento dell’importo annuo complessivo programmato degli interventi, gli stessi devono essere proposti dal Gestore all’Ufficio d’Ambito indicandone le motivazioni ed accompagnati da una relazione che comprenda:
• una stima dei tempi di intervento;
• una stima dei costi di intervento;
• l’indicazione delle categorie dei lavori, forniture, noli, etc. da richiedere all’esterno;
• l’indicazione dell’eventuale urgenza che ne determina l’immediata attuazione.
Tali nuovi interventi dovranno essere trattati come “varianti” ai sensi del precedente paragrafo 11.3 e troveranno eventuale accoglimento nella predisposizione dell’aggiornamento del PdI con le tempistiche previste dalla regolazione ARERA (di norma quella tariffaria).
14.2 Nuovi interventi con carattere di urgenza e indifferibilità
Qualora un nuovo intervento di manutenzione straordinaria, che comporti la variazione in aumento dell’importo annuo complessivo programmato degli interventi del PdI vigente, rivesta:
a) carattere di urgenza (viene univocamente a determinarsi una condizione di rischio per la sicurezza degli addetti e delle opere, per il mantenimento della qualità dell’acqua potabile erogata o la qualità dell’effluente depurato);
b) carattere di indifferibilità (l’intervento deve essere effettuato in tempi brevi, pena gravi riflessi sul servizio);
c) carattere di imprevedibilità (l’intervento è necessario per il verificarsi di cause esterne o eventi che hanno modificato in maniera significativa il normale ciclo di programmazione della manutenzione e delle operazioni di gestione);
il Gestore provvede a comunicare all’Ufficio d’Ambito di dover effettuare l’intervento e quindi può procedere senza necessità di autorizzazione da parte dell’Ufficio d’Ambito stesso.
Entro i successivi 30 giorni provvederà all’invio all’Ufficio d’Ambito della documentazione prevista al precedente paragrafo 11.5.
Capitolo 15 - Obiettivi del Servizio Idrico Integrato: target di miglioramento
Il Gestore del Servizio Idrico Integrato deve assicurare il mantenimento dei livelli minimi di servizio individuati nella regolazione della qualità contrattuale e tecnica emanata dall’ARERA, migliorandoli secondo le relative prescrizioni regolatorie.
Capitolo 16 - Modalità di verifica ed aggiornamento del Piano d’Ambito
16.1 Aggiornamento del Piano d’Ambito
L’aggiornamento del Piano d’ambito, come previsto all’art.10 dell’Addendum alla Convenzione del 31/05/2016 che riformula l’art. 17 della Convenzione, avverrà secondo le modalità regolatorie emanate dall’ARERA.
L’aggiornamento del PdI e del PEF ha cadenza quadriennale (periodo regolatorio) con revisione biennale e comunque in linea con la regolazione tariffaria dell’ARERA.
16.1.1 Aggiornamento del Programma degli Interventi
L’aggiornamento del Programma degli Interventi, redatto con le modalità e nelle tempistiche stabilite dalla regolazione ARERA, prevedrà anche la predisposizione del tracciato dati contenuto nel documento “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” approvato con delibera CdA Ufficio d’ambito Città Metropolitana di Milano n.6 del 30/05/2017, garantendo che gli importi ivi riportati per ciascun intervento comprendano tutti i costi che contribuiranno alla formazione del cespite (importi lavori e somme a disposizione al netto dell’IVA); inoltre la programmazione dovrà tenere conto della entrata in esercizio del bene realizzato e quindi nel cronoprogramma dovranno essere esplicitate, per ogni annualità, la quota che costituirà cespite nell’anno e quella che costituirà lavori in corso (LIC) che verrà rilasciata solo alla successiva entrata in esercizio dell’opera realizzata.
16.1.2 Revisione straordinaria del Programma degli Interventi
Ogni qualvolta si manifestino eventi che modifichino sostanzialmente le previsioni del Programma degli Interventi, si procederà alla revisione del Piano d’Ambito che si condurrà con le stesse modalità di cui al capitolo 12.
Motivo di revisione straordinaria del Programma degli Interventi, in attuazione a quanto previsto all’art.20 della Convenzione, possono essere:
a) cause di forza maggiore per eventi naturali e imprevedibili;
b) avvenimenti non conosciuti che possano influire sulla disponibilità di risorsa;
c) situazioni emergenti di crisi ambientale;
d) variazione della normativa sul S.I.I. e sulle opere strumentali;
e) scostamenti abnormi dalle previsioni operate (salvo verifica della responsabilità conseguente);
f) variazioni del perimetro del servizio a livello territoriale o accordi di programma interregionali che comportino notevoli variazioni dello stato del servizio;
g) innovazioni tecnologiche di immediato ristoro sulla tariffa e che comportino maggiore efficienza, efficacia oltre che economicità;
h) variazioni sullo stato di vigenza di enti tutelati o salvaguardati.
Nel caso tale modifica dovesse incidere sull’equilibrio-economico finanziario del Gestore, si dovrà contestualmente procedere alla revisione straordinaria della determinazione della tariffa del servizio secondo le modalità previste dalla regolazione ARERA.
16.2 Aspetti gestionali e organizzativi
Per quanto riguarda l’organizzazione aziendale della struttura, di amministrazione e operativa del S.I.I., il Gestore, nel rispetto della struttura organizzativa del servizio prevista dal Piano d’Ambito e/o, a modifica, approvata dall’Ufficio d’Ambito, soddisfatti tutti i disposti legislativi e tutte le incombenze contrattuali, ha la più ampia facoltà, in piena autonomia, di modularla e dimensionarla con principi di efficienza aziendale.
Tutto ciò deve comunque sempre assicurare i livelli di servizio indicati nel Piano, nella Convenzione e nel presente Disciplinare e risultare compatibile con l’obiettivo, imprescindibile di equilibrio economico della gestione, nel rispetto delle proiezioni e previsioni tariffarie approvate dall’Ufficio d’Ambito.
Capitolo 17 - Modalità di fatturazione e riscossione della tariffa
17.1 Misura dei volumi erogati
In accordo con quanto stabilito dalla vigente normativa, la misurazione dei volumi erogati avviene al punto di consegna tramite contatore che risponderà ai requisiti di cui al D.Lgs. 21/98 e successive modificazioni e integrazioni e a quanto previsto dalla Deliberazione dell’ARERA n. 218/2016/R/idr e dalle disposizioni regolatorie di tempo in tempo vigenti.
17.2 Riscossione della tariffa
Il Gestore provvede alla riscossione secondo quanto indicato dalla Carta dei Servizi, dal Regolamento del S.I.I.e dalle Deliberazioni dell’ARERA in materia.
Capitolo 18 - Modalità e quantificazione dei depositi cauzionali per tipologia di utenza
Per ciascuna utenza in sede di contratto il Gestore potrà richiedere un deposito cauzionale, a garanzia delle obbligazioni relative al contratto stipulando. L’entità della garanzia deve essere prevista nel Regolamento nonché nella Carta dei servizi del S.I.I in attuazione di quanto indicato dalle Deliberazioni dell’ARERA.
Oltre alla garanzia in fase di stipulazione del contratto d’utenza potranno essere richieste le sole spese descritte nel Regolamento del servizio idrico integrato.
Il gestore si impegna a rispettare tutto quanto espressamente indicato nel Regolamento del servizio idrico integrato ove devono essere, altresì, fissati tutti i prezzi (ovvero i criteri oggettivi di determinazione degli stessi) di riferimento applicabili.
Capitolo 19 - Modalità di ripartizione e liquidazione dei compensi per i servizi svolti da altri gestori e/o dai conduttori degli impianti di depurazione
Per quanto riguarda il servizio di depurazione svolto da CAP Holding tramite l’impianto di Peschiera Borromeo, viene riconosciuta, al suddetto Gestore, una specifica quota tariffaria in attuazione di quanto indicato dalle Deliberazioni dell’ARERA per la depurazione corrispondente alle utenze servite dall'impianto.
I corrispettivi tariffari da riconoscere al Conduttore MilanoDepur, per la fornitura del servizio di depurazione svolto presso l’impianto di Milano-Nosedo, saranno determinati in attuazione di quanto indicato dalle Deliberazioni dell’ARERA per la depurazione corrispondente.
Qualora MM S.p.A. intenda affidare, eventuali servizi o prestazioni, ad altri gestori e/o conduttori, nel rispetto della Convenzione, del presente Disciplinare e delle disposizioni nazionali e regionali vigenti, tali attività non devono pregiudicare l’ottimale svolgimento e gli interessi primari del Servizio Idrico Integrato.
Per tutto quanto non previsto si richiamano le disposizioni regolatorie, di tempo in tempo vigenti.
Capitolo 20 - Modalità di monitoraggio e tipologia delle notizie, informazioni e dati che il Gestore deve comunicare all’Ufficio d’Ambito
20.1 Il Debito Informativo
L’Ufficio d’Ambito, per espletare le sue funzioni di indirizzo e controllo deve essere informato periodicamente sulla gestione del S.I.I.; a tale scopo il Gestore fornirà annualmente la “Dichiarazione individuale di carattere non finanziario” (ex art.3, dlgs 254/2016 e smi) ottemperando in tal modo a quanto previsto dall’art. 23 della Convenzione.
I dati di base per la costruzione del Rapporto Informativo annuale saranno, ove compatibili, quelli prodotti per il monitoraggio ai sensi della “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” (Metodologia raccolta dati) approvata con deliberazione n.6 del 30/06/2017 del CdA dell’Ufficio d’ambito e armonizzati via via con la regolazione ARERA pro tempore vigente.
Inoltre il Gestore è tenuto a trasmettere le informazioni ed i tracciati su supporto informatico definiti nel citato documento “Metodologia raccolta dati” e relativi alla qualità contrattuale, alla pianificazione degli interventi e all’andamento economico e patrimoniale; tale metodologia sarà aggiornata per allinearsi ai dispositivi regolatori emanati dall’ARERA nelle materie di riferimento (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: qualità contrattuale e tecnica, unbundling, tariffa e corrispettivi all’utenza).
Si intendono come obiettivi strutturali quelli riportati nella tabella seguente:
OBIETTIVO STRUTTURALE | INDICATORE |
COPIA AGGIORNATA DELL’ORGANIGRAMMA (§ 5.1) | ENTRO IL 30 GIUGNO DI OGNI ANNO |
REVISIONE WATER SAFETY PLAN (§ 5.1) | ENTRO LE SCADENZE PREVISTE DAL WSP |
MANUALE OPERATIVO DI ESERCIZIO (§ 5.2) | ENTRO IL 31 DICEMBRE 2018 E POI ENTRO IL 31 DICEMBRE OGNI QUATTRO ANNI |
PIANO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE ACQUEDOTTISTICHE E DELLA SICUREZZA DELLA RETE E DEGLI IMPIANTI (§ 5.3) | ENTRO IL 31 DICEMBRE 2018 E POI E ALMENO OGNI TRE ANNI |
PIANO DI RECUPERO DELLE PERDITE (§ 5.4) | ENTRO IL 31 DICEMBRE 2018 E POI ENTRO IL 31 DICEMBRE OGNI ANNO |
CONSISTENZA DELLE OPERE DA GESTIRE (§ 13.1) | ENTRO IL 31 DICEMBRE 2018 E POI ENTRO IL 31 DICEMBRE OGNI TRE ANNI |
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI: • NUM. INTERVENTI ESEGUITI • IMPORTO ESEGUITO (netto gara*) | VEDI PDI VIGENTE VEDI PDI VIGENTE |
* il riferimento dell’importo programmato dell’anno si intende anch’esso al netto gara eseguita; là dove la gara non sia già stata esperita alla data dell’approvazione del PDI, il ribasso di gara è stimato sulla base di quello medio conseguito nei due anni precedenti
Per quanto attiene al monitoraggio degli ulteriori dati e/o degli indicatori di seguito richiesti, essi dovranno pervenire all’Ufficio d’Ambito, anche in via telematica, con le cadenze indicate, avendo cura di compilare dettagliatamente le apposite tabelle allegate esplicative dell’attività e dei dati di costo maggiormente significativi.
Gli stessi dati ed indicatori dovranno essere inseriti nell’attività di aggiornamento delle banche dati associate al SIT, ed essere utilizzati per la revisione e l’affinamento progressivo dei modelli idraulici.
Il tipo, la frequenza, la metodologia di trasmissione dei report delle analisi e del monitoraggio del
S.I.I. indicati nel presente disciplinare vanno intese come minimo obbligatorio a standard per il controllo del corretto funzionamento dei servizi. Qualora, per circostanze e avvenimenti particolari, si rendesse comunque necessario intensificare il tipo e il numero delle analisi su indicazione dell’Ufficio d’Ambito, il Gestore deve tempestivamente provvedervi rientrando ciò nelle sue ordinarie mansioni.
Le schede in seguito richiamate, sono allegate al presente Disciplinare e ne costituiscono parte integrante.
20.2 Monitoraggio dei Livelli di Attività del Servizio Acquedotto
20.2.1 Monitoraggio del Potenziale Di Servizio
a. Misurazione giornaliera della pressione minima e massima di tutte le stazioni di pompaggio con le relative ore di rilevamento
Tale parametro permette la conoscenza giornaliera delle pressioni minima e massima in uscita dell’intero sistema idrico, al fine di evidenziare eventuali anomalie.
Si precisa inoltre che nel caso in cui si verifichi l’ipotesi di pressione minima pari o inferiore a
2.09 atm per una durata complessiva continua pari o superiore alle 4 ore, dovranno essere fornite tutte le motivazioni e gli interventi adottati del caso, nonché il numero di utenze coinvolte nel disservizio anche utilizzando i registri previsti dalla disciplina della qualità tecnica ARERA.
I dati dovranno essere raccolti nella tabella appositamente predisposta (Scheda A) ed inviati con cadenza semestrale entro e non oltre il 15 del mese successivo all’Ufficio d’Ambito.
b. Misurazione giornaliera della pressione minima e massima nei punti rete monitorati
Tale valore permette la conoscenza giornaliera delle pressioni nei punti rete monitorati, al fine di evidenziare eventuali anomalie.
I dati dovranno essere raccolti nella tabella appositamente predisposta (Scheda A1) ed inviati con cadenza semestrale entro e non oltre il 15 del mese successivo all’Ufficio d’Ambito.
20.2.2 Monitoraggio dell’Erogazione
a. Totale mensile dei metri cubi erogati da tutte le stazioni di pompaggio
I dati dovranno essere raccolti nella tabella (Scheda B) ed inviati con cadenza semestrale entro e non oltre il 15 del mese successivo all’Ufficio d’Ambito; la base dati dovrà essere quella dei registri previsti dalla regolazione della qualità tecnica ARERA.
b. Valori riassuntivi mensili delle centrali e pozzi in stato di spurgo
Nella tabella (Scheda C) devono essere inseriti mensilmente i seguenti dati:
- totale ore di funzionamento dei gruppi principali;
- totale energia assorbita in KWh dalle centrali;
- totale numero dei pozzi funzionanti in stato di spurgo;
- totale ore di funzionamento dei pozzi funzionanti in stato di spurgo;
- totale mc spurgati (da intendersi come perdita di processo).
L’invio della tabella, che avrà anche funzione di registro ai fini della qualità tecnica ARERA (perdite di processo), sarà prodotta con cadenza semestrale entro e non oltre il 15 del mese successivo all’Ufficio d’Ambito.
c. Situazione pozzi acquedotto e pulizia vasche di accumulo
Devono essere riportati semestralmente i dati relativi al numero dei pozzi fuori servizio e funzionanti ed inseriti nella tabella (Scheda D/1), mentre l’elenco delle vasche delle centrali sottoposte alla pulizia, deve essere riportato nella tabella (Scheda D/2) e trasmesso con cadenza semestrale (luglio-dicembre, gennaio-giugno).
L’invio delle predette tabelle, all’Ufficio d’Ambito, dovrà avvenire entro e non oltre il 15 del mese successivo alla cadenza prevista.
d. Report impianti di trattamento
Deve essere riportato semestralmente lo stato di funzionamento dei vari impianti di trattamento nella tabella (Scheda E/1) mentre i dati relativi alle rigenerazioni effettuate negli impianti a carboni attivi devono essere inseriti nella tabella (Scheda E/2).
I dati delle tabelle (Scheda E/1; Scheda E/2) dovranno essere trasmessi con cadenza semestrale entro e non oltre il 15 del mese successivo all’Ufficio d’Ambito
20.2.3 Monitoraggio Qualità dell’acqua
a. Analisi sulla qualità dell’acqua
La Tabella (Scheda F) dovrà essere redatta al fine di conoscere il livello della qualità dell’acqua erogata ai sensi delle vigenti normative, e quindi riporterà gli esiti delle analisi giornaliere, effettuate dal laboratorio interno e sottoscritte dal Responsabile del laboratorio stesso.
Si richiede, inoltre, una relazione annuale sulla qualità dell’acqua erogata a completamento delle suddette analisi e delle analisi, eventualmente affidate a strutture esterne convenzionate ovvero dalle analisi di controllo effettuate dall’ARPA e/o dalla competente ATS; tale relazione costituirà anche documento di accompagnamento al consuntivo annuale per lo specifico macro- indicatore individuato dalla regolazione della qualità ARERA.
Inoltre dovranno essere tempestivamente trasmessi i rapporti relativi ai provvedimenti adottati in caso di superamento dei limiti previsti dalla normativa di legge.
La tabella, in argomento, verrà inviata all’Ufficio d’Ambito con cadenza semestrale.
20.2.4 Monitoraggio Dati Cassa Conguagli
A differenza degli altri indici, questo deve rispettare le scadenze definite dalla Cassa Conguagli (attualmente bimestrali) e quindi i dati dovranno pervenire all’Ufficio d’Ambito con cadenza bimestrale entro il 15 del mese successivo al periodo di riferimento (Scheda Q).
20.3 Monitoraggio dei Livelli di Attività del Servizio Fognatura
I dati e/o gli indicatori, di seguito richiesti, dovranno pervenire all’Ufficio d’Ambito nella tabella (Scheda N) e trasmessi con cadenza semestrale.
a. Report semestrale guasti
Tale report, che deve evidenziare gli episodi nei quali si sono avuti fenomeni di allagamento che abbiano determinato situazioni di disagio o di pericolo per l’ambiente e/o per l’utenza servita ai fini della verifica dello specifico macro-indicatore individuato dalla qualità tecnica ARERA, deve essere rivolto ad acquisire i dati informativi sui guasti evidenziati in:
• GUASTI IMPIANTI (di sollevamento e sbarramento): si chiede di dettagliare il numero di interventi e i tempi. Nel caso in cui l’intervento abbia avuto una durata superiore alle due ore si richiede una relazione che evidenzi le cause del ritardo e le modalità di intervento.
• INTOPPI: si chiede di dettagliare il numero di interventi e i tempi. Nel caso in cui l’intervento abbia avuto una durata superiore alle due ore si richiede una relazione che evidenzi le cause del ritardo e le modalità di intervento.
• DISSESTI (segnalati o riscontrati nella rete principale): si chiede di dettagliare il numero di interventi e i tempi. Nel caso in cui l’intervento abbia avuto una durata superiore alle due ore si richiede una relazione che evidenzi le cause del ritardo e le modalità di intervento.
b. Report semestrale metri di condotto spurgati
Tale dato permette di monitorare l’attività di spurgo del servizio, rapportato al valore annuo minimo ammesso pari a 200 Km.
c. Report semestrale sul numero degli interventi eseguiti sui sifoni
Tale dato permette di evidenziare l’attività del servizio effettuato (non inferiore a 2 interventi per ciascun manufatto).
d. Report semestrale sul quantitativo in mc di fanghi asportati annualmente dalla rete
Tale dato permette di monitorare il suddetto servizio e di rapportarlo con il valore minimo annuo previsto (1.500 mc).
e. Report semestrale sugli interventi di emergenza
Tale report deve indicare il numero degli interventi effettuati e i relativi tempi.
f. Report semestrale allacciamenti fognari effettuati
Per gli indicatori agli allacciamenti fognari effettuati si rinvia alla Carta dei Servizi del S.I.I. e al Regolamento di tempo in tempo vigenti, ovvero alle disposizioni immediatamente prescrittive di XXXXX (il registro di informazioni e dati concernenti le prestazioni soggette a livelli specifici e generali di qualità contrattuale).
20.4 Monitoraggio dei Livelli di Attività del Servizio di Depurazione
I dati dovranno essere inseriti nelle relative tabelle (Schede P1 e P2) e trasmessi semestralmente all’Ufficio d’Ambito.
Capitolo 21 - Modalità di redazione del bilancio del Gestore per la parte attinente al S.I.I.
21.1 Contenuto e struttura del bilancio della gestione del S.I.I. della Città di Milano
Il bilancio redatto distintamente e separatamente da ogni altra gestione, anche analoga, a qualunque titolo svolta dal soggetto affidatario del S.I.I. della Città di Milano, è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa, soggetto a verifica da parte di primaria società di advisor. Il tutto è corredato da una relazione degli amministratori sulla gestione sociale.
Il bilancio civilistico deve essere comunque riclassificato secondo i criteri della regolazione tariffaria di tempo in tempo vigente, ponendo quindi a corredo nota di riconciliazione.
Per tutto quanto non previsto si richiama la Deliberazione dell’ARERA 137/2016/R/COM relativa alla separazione contabile e le disposizioni regolatorie, di tempo in tempo vigenti.
Il bilancio così redatto deve essere trasmesso all’Ufficio d’ambito secondo le tempistiche definite nella “Metodologia di raccolta dati ai fini del controllo delle attività poste in essere dai gestori affidatari del SII” approvato con delibera CdA Ufficio d’ambito Città Metropolitana di Milano n.6 del 30/05/2017 e armonizzate via via con la regolazione ARERA pro tempore vigente.
21.2 Costi di ammortamento
Gli investimenti effettuati sono soggetti ad ammortamento finanziario in coerenza al Piano d’Ambito, nel rispetto della normativa di settore di tempo in tempo vigente e delle disposizioni regolatorie.
Nel caso in cui la concessione terminasse prima della conclusione della durata naturale del Piano, si applica quanto previsto dalla Convenzione come eterointegrata nel rispetto della regolazione ARERA in materia.
Per le opere realizzate precedentemente all’affidamento con mutui ancora in essere, il Gestore, in luogo delle quote di ammortamento, si accollerà l’onere del pagamento delle rate che scadranno nel periodo dell’affidamento in concessione degli impianti, ovvero il rimborso delle stesse a favore dell’Ente Comune titolare del mutuo.
Le rate portanti scadenza durante il periodo della concessione costituiranno costo per il concessionario.
Gli importi relativi al reintegro di quanto speso dal Gestore per gli investimenti, per le spese di manutenzione straordinaria, per le quote di ammortamento degli impianti ricevuti dal concedente e per il pagamento dei mutui in corso, dovranno trovare la copertura all’interno della tariffa, costituendo costo per il Gestore, calcolato per competenza.
Capitolo 22 - Calcolo della garanzia e modalità di adeguamento
Il Gestore entro il quadrimestre successivo alla scadenza del periodo regolatorio dovrà adeguare l’importo della cauzione che viene costituita contestualmente alla sottoscrizione della Convenzione.
La cauzione potrà essere costituita da fideiussione bancaria o assicurativa di validità almeno annuale rinnovabile che dovrà prevedere esplicitamente la rinuncia della preventiva escussione del debitore, e la sua operatività entro 15 gg a semplice richiesta dell’Autorità d’Ambito. Tale fideiussioni o assicurazione dovrà coprire l’intero periodo della Concessione più i sei mesi successivi. Il Gestore è tenuto, prima della scadenza, a trasmettere tutte le certificazioni di rinnovo della cauzione aggiornata agli importi calcolati come sopra descritto. Ogni qualvolta l’Ufficio d’Ambito debba avvalersi della garanzia, notificherà al Gestore la cifra riscossa ed egli è comunque tenuto, salvo il procedimento successivo di merito sui fatti, a reintegrare l’importo entro i 15 gg successivi.
Capitolo 23 - Natura dei rischi ed entità delle assicurazioni
Il Gestore deve assicurare il proprio servizio contro i danni a terzi e contro grave danno o perimento delle opere con primaria compagnia assicuratrice (art. 36 della Convenzione).
23.1 Danni a terzi
In conseguenza di fatti legati al S.I.I. e per la sua interezza il Gestore deve assicurarsi per il rischio civile dovuto a danni sempre possibili a terze persone. La polizza assicurativa dovrà garantire i massimali previsti dalla normativa di tempo in tempo vigente
− per sinistro e per anno assicurato;
− per danni a persona e per anno assicurato;
− per danni a cose e per anno assicurato.
23.2 Danni alle reti e impianti
Il Gestore deve assicurare, per il valore derivante dalla perizia giurata del 19 dicembre 2006, per beni pregressi o per il valore di costruzione per i beni successivi, con primaria compagnia assicuratrice, tutto il patrimonio costituito dai beni strumentali del S.I.I.. Il rischio da coprire è quello di rovina parziale o totale dell’opera e di difetti costruttivi di impianti. Si può accettare la formula con franchigia, che non può tuttavia essere superiore al 10% del valore di ciascun bene.
Capitolo 24 - Penali
24.1 Tipologia di standard per cui si applicano le penali
Le variabili tecniche, qualitative e strutturali, strumentali alla verifica del raggiungimento degli “standard” derivano direttamente dalla Convenzione (Art. 37) e dal presente Disciplinare Tecnico (par. 1.2, cap. 4 e cap.20) come di volta in volta adeguati alla sopravvenuta regolazione ARERA, di seguito sinteticamente definiti.
a) Standard tecnici e gestionali: s’intendono come tali i parametri relativi alla corretta e regolare gestione del servizio, secondo i livelli minimi previsti dalla regolazione ARERA in materia di qualità tecnica ad oggi esplicitata attraverso il documento RQTI e suoi aggiornamenti, nonché la ulteriore regolazione in materia di volta in volta emanata dall’Autorità.
b) Standard di qualità contrattuale: s’intendono come tali i parametri relativi alla corretta e regolare gestione del servizio, secondo i livelli minimi previsti dalla regolazione ARERA in materia di qualità contrattuale ad oggi esplicitata attraverso il documento RQSII e suoi aggiornamenti, nonché la ulteriore regolazione in materia di volta in volta emanata dall’Autorità.
c) Standard strutturali: s’intendono i parametri riferiti all’attuazione degli interventi previsti dal Programma degli Interventi vigente, nonché i documenti obbligatori da aggiornare a cura del Gestore richiamati nello specifico paragrafo 20.1 relativo al Debito Informativo.
d) Ulteriori penali: non ricomprese nelle fattispecie sopra elencate.
24.2 Criteri di applicazione delle penali
a) Agli standard tecnici e gestionali che regolano i livelli minimi di servizio del presente Disciplinare e della Convenzione, si applicano le seguenti penali:
1. il mancato raggiungimento di almeno il 50% del valore obiettivo di miglioramento di ogni macro-indicatore di qualità tecnica adeguata alla regolazione ARERA (riferimento RQTI) comporterà una penale di € 10.000,00 per ciascun macro-indicatore;
2. la mancata effettuazione delle analisi chimico-fisico-biologiche di controllo delle acque distribuite in una percentuale superiore al 5% del totale annuo previsto nella programmazione concordata con ATS comporterà una penale di 40.000,00 euro. Verrà inoltre addebitato il costo delle analisi secondo le tariffe di mercato.
b) Agli standard di qualità contrattuale che regolano i livelli minimi di servizio del presente Disciplinare e della Convenzione, si applicano le seguenti penali:
1. il mancato raggiungimento di almeno il 95% del valore del “livello generale di qualità contrattuale” conseguito nell’anno precedente (come definito all’art.68 del RQSII) di ogni indicatore di qualità contrattuale di cui alla Carta dei Servizi adeguata alla regolazione ARERA (riferimento RQSII) comporterà una penale di € 10.000,00 per ciascun indicatore;
2. nel caso di indicatore dell’anno in xxxxx xxxxxxxxx xx 97%, la riduzione maggiore o uguale all’1,5% del valore di “livello generale di qualità contrattuale” rispetto a quello conseguito nell’anno precedente, per ciascun indicatore di qualità contrattuale di cui alla Carta dei Servizi, adeguata alla regolazione ARERA (riferimento RQSII), comporterà una penale di € 5.000,00 per ciascun indicatore. Le penalità di cui al presente comma non sono cumulabili con quelle definite al precedente alinea.
Eventuali eventi eccezionali o dovuti a forze di causa maggiore che possano comportare il mancato raggiungimento dei livelli di qualità contrattuale e tecnica come definiti ai punti precedenti, potranno essere rappresentati con specifica istanza, corredata di dettagliata relazione, da parte del Gestore all’Ufficio d’Ambito contestualmente alla produzione dei dati di consuntivo da cui emerge il mancato
raggiungimento degli obiettivi; l’Ufficio d’Ambito, entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza, accoglierà o respingerà l’istanza provvedendo quindi ad irrogare l’eventuale sanzione.
c) Agli standard strutturali, come riportati nella tabella riportata al paragrafo 20.1 nel presente Disciplinare Tecnico, si applicano le seguenti penali:
- in caso di mancata, incompleta o ritardata comunicazione, da parte del Gestore, della documentazione necessaria per l’evasione del debito informativo, l’Ufficio d’Ambito applicherà una penale pari a € 1.000,00 al giorno per ogni giorno di ritardo fino ad un massimo di € 10.000,00;
- con riferimento all’attuazione del Programma degli interventi e quindi della programmazione prevista, il mancato rispetto degli indicatori di uno degli obiettivi strutturali comporterà una penale di euro 10.000 per ciascun obiettivo raggiunto per una percentuale uguale o inferiore all’80% degli importi previsti per il relativo anno e del 80% della numerosità per gli anni 2018 e 2019; tali percentuali aumenteranno entrambe all’85% dal terzo periodo regolatorio tariffario in poi (dall’anno 2020). A partire dal secondo anno di ciascun periodo regolatorio, il conseguimento della percentuale dell'indicatore numerico relativo agli importi "realizzati" sarà verificato annualmente anche in modo cumulato (all'interno del periodo regolatorio); qualora l'indicatore calcolato sui valori cumulati non raggiungesse le sopraindicate percentuali dell'80% (85% a partire dal terzo periodo regolatorio), verrà applicata un'ulteriore penale di € 10.000. Il raffronto sarà operato con il corrispondente valore pianificato cumulato.
d) Ulteriori penali: Qualora venga accertata dall’Ufficio d’Ambito, anche a seguito di controlli a campione, la fattibilità tecnica di procedure di limitazione ovvero di disalimentazione selettiva nelle utenze condominiali, per le quali il gestore avesse invece dichiarato l’impossibilità di intervento, è tenuto ad applicare – tenuto conto delle cause e delle correlate responsabilità – specifica penale pari a € 1.000,00 e a darne comunicazione all’Autorità, per le successive determinazioni di competenza.
24.3 Modalità di pagamento delle penali
a) Penali applicate per mancato raggiungimento di standard tecnici, gestionali e di qualità contrattuale
− Nel caso di mancato rispetto degli standard specifici della qualità contrattuale e tecnica che, come normato dalla regolazione ARERA (RQSII e RQTI), danno luogo ad un rimborso diretto all’utente interessato, il Gestore dovrà provvedere al rimborso automatico in bolletta degli importi e con le modalità previsti dalla regolazione ARERA stessa.
− Nel caso di mancato rispetto degli standard generali previsti dalla regolazione ARERA, la sanzione sarà applicata con le modalità previste dalla regolazione stessa; per quanto attiene alle ulteriori penali definite al precedente paragrafo 24.2 lettera a), l'importo delle penalità sarà corrisposto dal Gestore all’Ufficio d’ambito entra 60 giorni dalla comunicazione ufficiale da parte dell’Ufficio d’Ambito; decorso inutilmente tale termine l’Ufficio d’Ambito provvederà attraverso la escussione parziale o totale a valere sulla cauzione anche fidejussoria o assicurativa costituita ai sensi dell’art. 37 comma 1 e 2 della Convenzione.
− Nel caso di mancata, incompleta o ritardata comunicazione, da parte del Gestore, della documentazione necessaria per l’evasione del debito informativo di cui al precedente paragrafo 20.1, previa contestazione e diffida ad adempiere inviata dall’Ufficio d’Ambito, l'importo delle penalità sarà corrisposto dal Gestore entra 60 giorni dalla comunicazione ufficiale da parte dell’Ufficio d’Ambito.
b) Penali applicate per mancato raggiungimento di standard strutturali
Con riferimento alle penali relative al mancato raggiungimento degli obiettivi, di cui al punto 24.2 lettera b) l'importo delle penalità sarà corrisposto dal Gestore entra 60 giorni dalla comunicazione ufficiale da parte dell’Ufficio d’Ambito; decorso inutilmente tale termine l’Ufficio d’Ambito provvederà attraverso la escussione parziale o totale la penalità sarà applicata prelevando la relativa
quota direttamente dall’Autorità a valere sulla cauzione anche fidejussoria o assicurativa costituita ai sensi dell’art. 37 comma 1 e 2 della Convenzione.
Nel caso che nella predisposizione della tariffa sia stato fatto ricorso alla componente FNI (anticipazione per gli investimenti), il mancato raggiungimento degli standard strutturali relativi agli investimenti inseriti nel PdI comporterà, in sede di revisione tariffaria regolatoria, la decurtazione con recupero a conguaglio dell’importo relativo al beneficio dell’anticipazione ricevuto in ciascun anno tariffario dal Gestore proprio a seguito al mancato investimento.
24.4 Altre disposizioni riguardanti l’applicazione delle penali
Le penali non sono liberatorie di danni e spese arrecati. L’entità delle penali viene stabilita dall’Ufficio d’ ambito in relazione a quanto previsto dai punti precedenti. Le somme sono versate da parte del Gestore, entro 60 giorni dalla comunicazione dell’applicazione della penale, all’Ufficio d’Ambito.
La penale non è dovuta nell’ipotesi in cui il ritardo o l’inadempimento è causato da forza maggiore, caso fortuito, calamità naturali, fatti imputabili a terzi che il Gestore non è in grado di controllare e comunque fatti e/o circostanze non dipendenti dal Gestore.
Tutte le penali previste dal presente Disciplinare Tecnico, ad esclusione delle penali e dei rimborsi a favore dell’utenza e fatto salvo quanto diversamente disposto espressamente in alcuni casi e condizioni dalla Convenzione e/o dal presente Disciplinare, dei rimborsi, saranno applicate in sede di aggiornamento della tariffa.
Quanto dovuto all'utenza nel caso di mancanza di efficienze di servizio, per quanto non direttamente disposto dalle leggi, dai regolamenti, dalla Convenzione o dal presente disciplinare, è regolato dalla Carta dei Servizi.