DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D’APPALTO O D’OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.
DITTA/FORNITORE
SEDE LEGALE
OGGETTO FORNITURA DI MATERIALI PER ATTIVITA' DI DIAGNOSTICA ED INTERVENTISTICA VASCOLARE ED EXTRAVASCOLARE
Codice DUVRI 2016/181/sm
N. Aggiornamento | Data creazione | N. paragrafo modificato | Pagina | Tipo – natura della modifica |
0 | 18/11/2016 | / | / | Emissione |
INDICE
SEZIONE 1 - INFORMAZIONI RICHIESTE AL FORNITORE
1.1 DATI DEL FORNITORE (O CAPOGRUPPO R.T.I.)
1.2 COMUNICAZIONE EVENTO INFORTUNISTICO
1.3 RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI D’IMPRESA
1.4 SUBAPPALTO E SUBAFFIDAMENTO
1.5 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA PRESSO IL COMMITTENTE E MODALITA’ OPERATIVE
1.6 ATTREZZATURE DI LAVORO DEL FORNITORE IMPIEGATE PRESSO IL COMMITTENTE
1.7 SOSTANZE E/O PREPARATI PERICOLOSI DEL FORNITORE UTILIZZATI PRESSO IL COMMITTENTE
1.8 RISCHI INDOTTI DAL FORNITORE NELL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE PRESSO IL COMMITTENTE
1.9 DPI DEL FORNITORE IN DOTAZIONE AI PROPRI LAVORATORI NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ PRESSO IL COMMITTENTE
1.10 ULTERIORI INFORMAZIONI CHE IL FORNITORE RITIENE OPPORTUNO FORNIRE AL COMMITTENTE
1.11 ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI
SEZIONE 2 - INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE
2.1 DATI DEL COMMITTENTE
2.2 PERSONALE PRESENTE NELLE SEDI DELL’AUSL DELLA ROMAGNA
2.3 INFORMAZIONI SUI PERICOLI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DEL COMMITTENTE
2.4 EMERGENZA ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO
SEZIONE 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ED OBBLIGHI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI DI COOPERAZIONE
3.1 DISPOSIZIONI GENERALI PER IL PERSONALE DEL FORNITORE
3.2 CONTENIMENTO DISPERSIONE SOSTANZE PERICOLOSE
3.3 PRECAUZIONI IN CASO DI ALLACCIO ALLA RETE ELETTRICA FISSA ED USO DI APPARECCHIATURE/DISPOSITIVI DA PARTE DEL FORNITORE
3.4 CORRETTO UTILIZZO DI MACCHINE E ATTREZZATURE
3.5 CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI
3.6 MODALITA’ DI COORDINAMENTO E PERIODICITA’ DELLE RIUNIONI
SEZIONE 4 - DISPOSIZIONI SPECIFICHE ED OBBLIGHI PER LA GESTIONE DEI RISCHI INTERFERENTI NELLE ATTIVITA’ PRESSO I MAGAZZINI ED I PUNTI DI CARICO/SCARICO DEL COMMITTENTE
4.1 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – CESENA
4.2 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – FORLI’
4.3 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – RAVENNA
4.4 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – RIMINI
SEZIONE 5 - VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ATTESI
5.1 CRITERI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
5.2 OGGETTO DEL CONTRATTO
5.2.1 SPECIFICITÀ DI SINGOLE AREE ORGANIZZATIVE
5.3 RISCHI INTERFENZIALI STANDARD
5.4 ANALISI COMPLESSIVA DEI RISCHI DA INTERFERENZA
5.5 GESTIONE DEL DUVRI
SEZIONE 6 - SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Allegato A - INFORMATIVA SICUREZZA del RTI gestore (mandataria: Formula Servizi soc.coop.) del Magazzino Unico dell’AUSL della Romagna (n. pag. 7)
Avvertenze per la compilazione
1. Il presente documento si applica alle attività, ai luoghi ed alle strutture descritte nel contratto cui è associato.
2. Compilare compiutamente ed in tutte le sue parti la Sezione 1 di pertinenza e cura del Fornitore, spuntando sempre ogni “presa visione/dichiarazione” prevista. La compilazione/spunta non completa o non corretta potrebbe comportare il ritorno della documentazione producendo ritardi nel perfezionamento degli atti e dell’avvio della fornitura medesima.
3. Nel caso in cui il Fornitore ritenga non applicabili alle proprie attività le specifiche voci contenute nei paragrafi da compilarsi a sua cura, è comunque richiesto l’inserimento della dizione N.A. (non applicabile) anziché la barratura dello spazio corrispondente al fine di dare evidenza dell’analisi effettuata.
4. Se ritenuto utile il Fornitore può integrare le informazioni richieste allegando documentazione aggiuntiva. Più precisamente non devono essere allegati Documenti di Valutazione del Rischio “DVR” relativi alla propria impresa che non forniscano elementi utili alla eliminazione dei prevedibili rischi da interferenza.
Condizioni vincolanti per l’accesso del personale del Fornitore nei luoghi di lavoro del Committente
Il personale del Fornitore (ivi compresi dei Subappaltatori, dei Subaffidatari e comunque di Terzi a cui vengano affidati lavori/servizi sotto qualsiasi forma di contratto o dei Corrieri) che svolge lavori, servizi e forniture presso le strutture, gli ambienti o le aree di pertinenza del Committente, deve:
1. essere riconoscibile mediante apposita tessera di riconoscimento (art. 26, comma 8 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.), corredata di fotografia e contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del Datore di Lavoro;
2. aver ricevuto idonea informazione e formazione sui rischi specifici della propria attività lavorativa (ai sensi degli artt. 36-37 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.);
3. comprende la lingua italiana, anche se di nazionalità straniera, e conoscere la segnaletica di sicurezza e di emergenza come da normativa vigente;
4. essere informato sui contenuti del presente documento, ai fini della cooperazione e del coordinamento utili alla eliminazione e/o riduzione dei rischi da interferenze, e attenersi ai comportamenti e misure di prevenzione/protezione individuate nel medesimo;
5. informare immediatamente il Committente in caso di infortunio/incidente occorso presso gli ambienti di pertinenza dell’AUSL della Romagna e di ottemperare, in tali evenienze, a tutte le incombenze prescritte dalla legge.
SEZIONE 1 - INFORMAZIONI RICHIESTE AL FORNITORE
1.1 DATI DEL FORNITORE (o capogruppo R.T.I.)
Ragione Sociale
Sede Legale
Via N. CAP
Tel. Fax
P.IVA C.F.
Iscrizione C.C.I.A.A. Posizione INAIL
DATORE DI LAVORO (Cognome e Nome)
Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione
Medico Competente
Medico Autorizzato (se dovuto)
Esperto Qualificato (se dovuto)
Rappresentante/i dei Lavoratori o dichiarazione di adesione all’Organismo Territoriale Specifico
Numero di lavoratori che svolgeranno l’attività presso le sedi del Committente:
Il personale del Fornitore (ivi compresi dei Subappaltatori, dei Subaffidatari e comunque di Terzi a cui vengano affidati lavori/servizi sotto qualsiasi forma di contratto, nonché di Specialist e Consulenti di prodotto) che svolge l’attività presso il Committente è classificato per il rischio radiologico di cui al D.Lgs 230/95?
no [ ]
si [ ] classificato cat. A n. operatori classificato cat. B n. operatori
→ In caso di personale esposto a rischio radiologico classificato in cat. A, il Fornitore garantisce:
a di disporre di un proprio Esperto Qualificato per la tutela da rischio radiologico ai sensi del D.Lgs 230/95 e che lo stesso si coordinerà, prima dell’inizio dell’attività oggetto del contratto, con l’Esperto Qualificato del Committente;
b che, tale personale è dotato di Libretto Personale di Radioprotezione ai sensi dell’art. 62, comma 2, lettera e) del D.Lgs 230/95.
1.2 COMUNICAZIONE EVENTO INFORTUNISTICO
In caso di infortunio occorso a lavoratori del Fornitore (o subappaltatori, subaffidatari o comunque terzi a cui vengano affidati lavori, servizi o forniture sotto qualsiasi forma di contratto), verificatosi durante l’espletamento del contratto in oggetto svolto presso i luoghi del Committente, il Fornitore deve segnalarlo immediatamente con modalità scritta e con contenuti adeguati al Committente.
Scopo di tale comunicazione è la conoscenza da parte del Committente dell’evento infortunistico al fine di individuare eventuali ulteriori misure di prevenzione e protezione.
1.3 RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI D’IMPRESA
Per l’esecuzione delle attività oggetto del contratto specifico sono presenti R.T.I. / A.T.I. o Consorzio?
Si [ ] No [ ]
Se si, indicare:
Impresa capogruppo:
Componenti del raggruppamento (mandanti): 1
2
3
Per ciascuna delle Imprese costituenti R.T.I./A.T.I. o Consorzio facenti capo all’Impresa capogruppo, occorre predisporre un allegato, contenente le informazioni richieste al paragrafo 1.1, da unirsi al presente documento.
Il presente documento deve essere sottoscritto, per conto del Fornitore, dall’Impresa capogruppo (mandatario a cui spetta la rappresentanza esclusiva per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal contratto), alla quale è fatto obbligo di coordinare le altre imprese del raggruppamento.
Nell’inserimento delle informazioni ai paragrafi successivi, il Fornitore deve tenere conto dell’attività oggetto del contratto espletata dall’insieme delle Imprese costituenti l’R.T.I. /A.T.I. o Consorzio (le quali dovranno sottoscrivere il documento unitamente all’Impresa capogruppo).
1.4 SUBAPPALTO E SUBAFFIDAMENTO
E’ vietato il subappalto di tutto o parte del lavoro, salvo specifica autorizzazione del Committente.
Se necessario ed autorizzato, il Fornitore deve stipulare il subappalto in forma scritta, facendo assumere alla subappaltatrice gli obblighi e gli oneri previsti dal Fornitore nel presente contratto;
resta inteso che il Fornitore è il solo responsabile del lavoro nei confronti del Committente.
Il Fornitore deve applicare nei confronti di subappaltatori, subaffidatari o comunque terzi a cui vengano affidati lavori, servizi o forniture sotto qualsiasi forma di contratto (secondo le regole stabilite nel contratto tra le parti), le procedure previste dall’art. 26 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii. con specifico riguardo dovrà essere data tempestiva e formale comunicazione al Committente.
Per il contratto specifico vi è la presenza di subappaltatori, subaffidatari o comunque terzi a cui vengano affidati lavori, servizi o forniture sotto qualsiasi forma di contratto (secondo le regole stabilite nel contratto tra le parti)? Si [ ] No [ ]
Se si, predisporre un allegato contenente le informazioni richieste al paragrafo 1.1 relativamente ad ogni subappaltatore, subaffidatario o comunque a terzi cui vengano affidati lavori, servizi o forniture, specificando i lavori, servizi o forniture subappaltati.
Detto allegato costituirà parte integrante del presente documento.
1.5 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA PRESSO IL COMMITTENTE E MODALITA’ OPERATIVE
Lo svolgimento del presente contratto, prevede, da parte del Fornitore, l’esecuzione dei seguenti lavori, servizi, forniture presso l’AUSL della Romagna (spuntare le voci corrispondenti e di interesse):
1. Fornitura di:
[ ] beni [ ] arredi [ ] materiali [ ] dispositivi [ ] attrezzature [ ] altro
[ ] in colli di piccole dimensioni, movimentabili a mano;
[ ] in colli di medie dimensioni, movimentabili a mano o mediante ausili per il trasporto (ad es. carrelli);
[ ] in colli di grandi dimensioni ed elevato peso, movimentabili mediante ausili per il sollevamento (ad es. carrelli elevatori, transpallets, sponde caricatrici, ecc..);
2. Consegna:
[ ] Consegna presso i Magazzini AUSL;
[ ] Consegna presso sedi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione, specificamente indicati a contratto;
[ ] Consegna non prevista.
Per lo svolgimento delle eventuali attività di consegna di materiali e/o di attrezzature il Fornitore prevede l’utilizzo di:
[ ] Automezzi e personale propri;
[ ] Automezzi e personale di Corrieri.
Il Fornitore che per le attività di consegna materiali e/o attrezzature al Committente, fa ricorso all’utilizzo di Corrieri, deve obbligatoriamente mettere a conoscenza gli stessi dei contenuti del presente documento (anche ed eventualmente consegnandone copia integrale), al fine di garantirne il rispetto da parte di tutti i soggetti coinvolti.
3. Installazione, attivazione, posa in opera e messa in funzione di beni, arredi, materiali, attrezzature, dispositivi medici (DM) e/o di impianti (lavori per i quali non occorre redigere il PSC):
[ ] Attivazione e messa in funzione presso gli ambienti (es. Laboratori) dell’UO Fisica Medica ed Ingegneria Clinica ed UO Homecare e Tecnologie Domiciliari);
[ ] Installazione presso i luoghi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione specificamente indicati a contratto. Attività per le quali è previsto:
[ ] Assemblaggio;
[ ] Montaggio, posa in opera e messa in uso: CON fissaggio a pareti/pavimento;
[ ] Montaggio, posa in opera e messa in uso: SENZA fissaggio a pareti/pavimento; [ ] Installazione e messa in uso: CON allaccio a impianto elettrico;
[ ] Installazione e messa in uso: SENZA allaccio a impianto elettrico; [ ] Installazione, posa in opera e messa in funzione non prevista.
4. Manutenzione (preventiva, periodica, su guasto) di beni, attrezzature, dispositivi medici (DM) e/o impianti (lavori per i quali non occorre redigere il PSC):
[ ] Manutenzione presso gli ambienti (es. Laboratori) dell’UO Fisica Medica ed Ingegneria Clinica ed UO Homecare e Tecnologie Domiciliari);
[ ] Manutenzione in loco, presso i luoghi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione (specificamente indicati a contratto);
[ ] Manutenzione di attrezzature (inviate dal Committente) effettuata esclusivamente presso le sedi del Fornitore;
[ ] Manutenzione non prevista.
5. Formazione e/o addestramento del personale utilizzatore:
[ ] Personale amministrativo (personale di front-office, uffici, portineria, ecc..) del Committente; [ ] Personale sanitario (infermieri, tecnici sanitari, medici, OSS, ecc..) del Committente;
[ ] Operatori dei Servizi Tecnici (U.O. Progettazione e Sviluppo Edilizio, U.O. Manutenzione ordinaria e straordinaria immobili e impianti, UO Fisica Medica ed Ingegneria Clinica, UO Homecare e Tecnologie Domiciliari, ecc.) del Committente.
6. Affiancamento operativo all’attività svolta dall’Equipe Sanitaria del Committente:
[ ] Affiancamento di Specialist e/o Consulenti di prodotto per le seguenti prestazioni:
_
[ ] Affiancamento non previsto.
Altro (compilare spazio sottostante):
Per lo svolgimento dell’attività oggetto del presente contratto il Fornitore prevede, per il proprio personale, l’applicazione di procedure di sicurezza che descrivono le modalità operative di esecuzione dell’intervento da svolgersi presso i luoghi di lavoro del Committente? Si [ ] No [ ]
Se si, riportare tali documenti in allegato.
Allegato (procedura sicurezza)
Allegato (procedura sicurezza)
1.6 ATTREZZATURE DI LAVORO DEL FORNITORE IMPIEGATE PRESSO IL COMMITTENTE
1. Le attrezzature/dispositivi medici di proprietà e di uso esclusivo del Fornitore, sono:
Il Fornitore garantisce che le attrezzature fornite ai propri lavoratori sono conformi alle vigenti disposizioni legislative, così come previsto dal Capo I, artt. 70-71 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.
2. Sono previste attrezzature/dispositivi medici di proprietà del Committente, da richiedere in eventuale concessione d’uso esclusivo da parte del Fornitore? Si [ ] No [ ]
Se si, elencare le attrezzature:
3. Sono previste attrezzature/dispositivi medici di proprietà del Committente, da richiedere in eventuale concessione d’uso promiscuo da parte del Fornitore? Si [ ] No [ ]
Se si, elencare le attrezzature:
Per l’utilizzo delle attrezzature indicate ai punti 2 e 3 il Fornitore deve acquisire formale autorizzazione da parte del Committente (es. Responsabile del Procedimento / Direttore dell’Esecuzione / Gestore dell’attrezzatura).
1.7 SOSTANZE E/O PREPARATI PERICOLOSI DEL FORNITORE UTILIZZATI PRESSO IL COMMITTENTE
Lo svolgimento dell’attività di cui al presente contratto prevede per il Fornitore l’utilizzo di sostanze chimiche e/o preparati classificati come pericolosi (ai sensi del Regolamento 19007/2006 REACH e Regolamento 1272/2008 CLP)? Si [ ] No [ ]
Se si, elencare le sostanze e/o preparati pericolosi utilizzati presso i luoghi di lavoro del Committente per lo svolgimento delle attività oggetto del contratto. Di ogni prodotto dovrà essere allegata la scheda di sicurezza ed eventuali istruzioni operative rispettate dai lavoratori del Fornitore al fine di eliminare e/o ridurre i rischi nell’utilizzo.
Nome commerciale | Produttore | Scheda di sicurezza |
Allegato n. | ||
Allegato n. | ||
Allegato n. |
1.8 RISCHI INDOTTI DAL FORNITORE NELL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE PRESSO IL COMMITTENTE
Rischio INDOTTO | Indice di Rischio* | Misure di prevenzione e/o protezione attuate |
* Legenda: Alto=A; Medio=M; Basso=B
1.9 DPI DEL FORNITORE IN DOTAZIONE AI PROPRI LAVORATORI NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ PRESSO IL COMMITTENTE
Protezione | DPI/caratteristiche | Lavorazioni/Fasi d’impiego |
[ ] Protezione occhi e viso (es. occhiali, visiere) | ||
[ ] Protezione udito (es. otoprotettori) | ||
[ ] Protezione vie respiratorie (es. semimaschera, facciale filtrante) | ||
[ ] Protezione mani (es. guanti) | ||
[ ] Protezioni piedi (es. calzature di sicurezza) | ||
[ ] Protezione del corpo (es. indumenti antifreddo, indumenti ad alta visibilità) | ||
[ ] Protezione RX (es. guanti, collare, camice) | ||
Il Fornitore garantisce che i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) forniti ai propri lavoratori per le attività da svolgersi presso il Committente, sono conformi alle vigenti disposizioni legislative, così come previsto dal Capo II artt. 74-75-76-77-78-79 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.
1.10 ULTERIORI INFORMAZIONI CHE IL FORNITORE RITIENE OPPORTUNO FORNIRE AL COMMITTENTE
1.11 ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI
[ ]
[ ]
SEZIONE 2 - INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE
2.1 DATI DEL COMMITTENTE
Ragione Sociale/Denominazione AZIENDA USL DELLA ROMAGNA Sede Legale Provvisoria VIA DE GASPERI N.8 – 48121 RAVENNA Tel 0544-286502 Fax 0544-286505
Partita IVA e Cod. Fisc. 02483810392
Settore attività: Sanità
DATI GENERALI
ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA
Dott. MARCELLO TONINI
Datore di Lavoro
U.O.C. Sistemi per la Salute e la Sicurezza dei Lavoratori | Direttore Dott. Massimo Delbianco Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione | |
Servizio Prevenzione e Protezione | Sede Cesena | V.le Ghirotti, 286 - 47521 Cesena (FC) Tel.0547-352158 |
Sede Forlì | Via Carlo Forlanini, 34 - 47121 Forlì (FC) Tel.0543-735199 | |
Sede Ravenna | Via Emilia Ponente, 2 - 48018 Faenza (RA) Tel. 0546-602016 | |
Sede Rimini | Via Luigi Settembrini, 2 - 47923 Rimini (RN) Tel.0541-705533 |
Medici Competenti/Autorizzati | Cesena | Dott. Andrea Sirri Email: andrea.sirri@auslromagna.it Tel: 0547-352153 |
Dott. Giovanni Bersani Email: giovanni.bersani@auslromagna.it Tel: 0547-352626 | ||
Forlì | Dott.ssa Maria Alessandra Caso Email: mariaalessandra.caso@auslromagna.it Tel: 0543-731259 | |
Ravenna | Dott.ssa Viviana D’Antoni Email: viviana.dantoni@auslromagna.it Dott.ssa Chiara Ritonnaro Email: chiara.ritonnaro@auslromagna.it Sede di Ravenna: 0544-285718 Sede di Lugo: 0545-214198 Sede di Faenza: 0546-601408 | |
Rimini | Dott.ssa Luciana Verni Email: luciana.verni@auslromagna.it Tel: 0541-705407 | |
Dott.ssa Eleonora Campana Email: eleonora.campana@auslromagna.it Tel: 0541-705365 |
Esperti Qualificati | Cesena | Dott.ssa Graziella Sarti Email: graziella.sarti@auslromagna.it Tel: 0547-352682 |
Forlì Ravenna | Dott. Gianluigi Giorgetti Email: gianluigi.giorgetti@auslromagna.it Tel: 0543-731861 | |
Rimini | Ing. Roberto Camillini Email: roberto.camillini@auslromagna.it Tel:0541-705559 | |
Dott. Manuel Terenzi Email: manuel.terenzi@auslromagna.it Tel:0541-705918 |
Addetto Sicurezza Laser | Cesena | Dott.ssa Roberta Sacchetti Email: roberta.sacchetti@auslromagna.it Tel: 0547-352684 |
Forlì | Dott. Gianluigi Giorgetti Email: gianluigi.giorgetti@auslromagna.it Tel: 0543-731861 | |
Ravenna | Dott. Enrico Crippa Email: enrico.crippa@auslromagna.it Tel: 0544-285595 | |
Rimini | Ing. Paolo Cenni Email: paolo.cenni@auslromagna.it Tel:0541-705582 |
Esperto Responsabile della Sicurezza Siti Risonanza Magnetica | Cesena Forlì | Dott.ssa Cristina Mazzotti Email: cristina.mazzotti@auslromagna.it Tel: 0547-352684 |
Ravenna | Dott.ssa Nicoletta Scrittori EmaiL: nicoletta.scrittori@auslromagna.it Tel: 0544-285010 / 3346472513 | |
Rimini | Ing. Roberto Camillini Email: roberto.camillini@auslromagna.it Tel:0541-705559 |
Riferimento Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza | Cesena | Sig. Lazzaro Dall’Acqua |
Forlì | Sig. Paolo Pasini | |
Ravenna | Sig. Carlo Galdelli | |
Rimini | Sig. Paolo Drudi |
2.2 PERSONALE PRESENTE NELLE SEDI DELL’AUSL DELLA ROMAGNA
Nelle sedi sanitarie ospedaliere e territoriali dell’AUSL della Romagna, in generale è presente personale del Committente che ricopre tutte le figure professionali quali infermieri, operatori socio sanitari, medici, amministrativi, tecnici, ecc (informazioni aggiuntive presso Dirigenti/Coordinatori delle singole Unità Operative). Possono inoltre essere presenti (identificabili tramite cartellino di riconoscimento e/o divisa):
• personale, delle imprese appaltate, addetto alle pulizie interne, ai trasporti interni di persone o cose, alla consegna interna di posta e consegna materiale di consumo, ai traslochi interni, al lavanoleggio biancheria, alla somministrazione pasti, allo smaltimento rifiuti, etc..;
• personale delle ditte/Imprese addette alle manutenzioni delle attrezzature ed alle manutenzioni impiantistiche e strutturali di tutte le sedi del Committente;
• personale di appalti terzi;
• personale/Corriere in attività di consegna presso i magazzini aziendali.
In ultimo nelle sedi aziendali possono essere presenti in numero rilevante e variabile pazienti, utenti, studenti, specialist di prodotto, informatori farmaceutici, visitatori ed accompagnatori.
2.3 INFORMAZIONI SUI PERICOLI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DEL COMMITTENTE
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 26 comma 2 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii., con la presente si forniscono le informazioni sui pericoli normalmente presenti e caratteristici delle strutture sanitarie, la cui attività lavorativa è principalmente relativa alla diagnosi e cura delle malattie dei pazienti, nei luoghi di degenza e negli ambulatori. Alcuni dei rischi evidenziati nel seguito sono presenti soprattutto quando le lavorazioni oggetto dell’appalto avvengono in concomitanza o vicino alle normali attività di diagnosi e cura; in tale caso occorre sempre avvisare il reparto/servizio del proprio accesso.
Pericolo | Informazioni e note |
AGENTI BIOLOGICI | E’ un rischio ubiquitario nelle strutture sanitarie; gli ambienti a rischio maggiore sono i reparti di Malattie Infettive, Pneumologia, Sala Autoptica, Pronto Soccorso, Sala Operatoria, Rianimazione, Medicina Trasfusionale, Pediatria, Medicina d’Urgenza, e Laboratorio di Microbiologia. Le occasioni di esposizione sono legate alla contaminazione di superfici, alla puntura accidentale con taglienti contaminati, all’imbrattamento della cute non protetta con liquidi biologici contaminati. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio biologico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati, sono collocati nei reparti e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. Gli agenti biologici più rilevanti da considerarsi in materia di rischio per il personale esposto sono quelli dell’Epatite B, Epatite C, HIV, Tubercolosi, Meningite. |
RADIAZIONI IONIZZANTI | Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate), oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). L’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi, in forma sigillata e non) avviene nelle seguenti unità operative: Radiologia, Neuroradiologia, Medicina Nucleare, Emodinamica, Radioterapia, Sale Operatorie, Cardiologia, Ambulatori Odontoiatrici, Chirurgia vascolare, Chirurgia Toracica, Endoscopia Digestiva, Senologia, Pneumologia. L’accesso alle Zone Controllate in cui sono presenti sorgenti di radiazioni ionizzanti è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica ed è subordinato ad esplicita autorizzazione del personale sanitario presente in loco. Gli operatori del Committente sono stati formati ed addestrati per interventi in caso di emergenza nei locali dove si utilizzano radiazioni ionizzanti. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio radioattivo sono raccolti in contenitori ermetici opportunamente segnalati, sono stoccati provvisoriamente in locali dedicati ad accesso riservato. |
RADIAZIONI NON IONIZZANTI CAMPO MAGNETICO | Uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso). Esposizione a radiazioni elettromagnetiche (raggi x o gamma) della stessa natura della luce o delle onde radio, dovute all’uso di sistemi ed apparecchiature che comportano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze alte (superiori a 1.000.000 GHz). Nei locali destinati a diagnostica con Risonanza Magnetica Nucleare le radiazioni sono dovute a presenza del campo magnetico statico; si impone la massima attenzione poiché esso è SEMPRE ATTIVO: introdurre elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete può condurre a seri danni alle apparecchiature e soprattutto al verificarsi di gravi incidenti qualora all’interno sia presente il paziente. In Dermatologia sono presenti attrezzature che emettono raggi UV: la luce diretta è lesiva per l’occhio, pertanto devono essere attivate possibilmente senza l’assistenza del personale. Ove sia necessario, per brevi periodi, l’avvicinamento dell’operatore alla macchina, occorre munirsi di schermi specifici (visiere; occhiali anti-UV). |
RADIAZIONI LASER | In alcuni ambienti (prevalentemente Sale Operatorie e ambulatori chirurgici dedicati a Oculistica, Otorinolaringoiatria, Ginecologia, Dermatologia, Endoscopia, Urologia Fisioterapia) è previsto l’impiego di apparecchi laser a rischio medio (Classe 3B) o a rischio alto (Classe 4). Emettono un particolare tipo di luce, in una sola direzione, concentrando grandi quantità di energia in breve tempo e in un punto preciso (pericolosi per l’occhio in caso di osservazione diretta, riflessione speculare, diffusione). L’accesso alle Zone Controllate in cui sono presenti sorgenti laser è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica ed è subordinato ad esplicita autorizzazione del personale sanitario presente in loco. Gli operatori del Committente sono stati formati ed addestrati per interventi in caso di emergenza nei locali dove si utilizzano radiazioni ionizzanti. Ulteriori informazioni tecniche sulle radiazioni laser, possono essere fornite dall’Responsabile Sicurezza Laser del Committente, il cui numero telefonico è nel prospetto generale del Committente. |
AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI | Rischio dovuto a presenza/uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e medicinali (soprattutto antiblastici). E’ costituito dalla possibilità di esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sotto forma di solidi, liquidi, aerosol, vapori. Può essere legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’interazione accidentale con lavorazioni che avvengono nelle vicinanze. E’ presente soprattutto nei laboratori (analisi, anatomia patologica, ecc.), nelle zone di preparazione e somministrazione antiblastici, nelle zone di disinfezione degli strumenti e nei locali tecnici. Va posta particolare attenzione alle interazioni fra attività che possono comportare rischi di incendio (possibilità di inneschi nelle vicinanze di sostanze chimiche infiammabili o combustibili). I rifiuti sanitari pericolosi a rischio chimico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati, sono collocati nei reparti e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. |
SOSTANZE CRIOGENICHE | Le principali sostanze presenti sono ossigeno, azoto ed elio, i cui pericoli sono prevalentemente legati a: • bassa temperatura, che può comportare gravi ustioni da contatto o alterazione delle proprietà fisiche di alcuni materiali (materiali flessibili possono diventare rigidi e fragili in caso di contatto); • saturazione dovuta all’evaporazione in ambienti chiusi che può provocare stati di asfissia (per azoto: nei casi di concentrazione superiore al 78 %). Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: • il trasporto, che deve avvenire mediante l’utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei; • lo stoccaggio, che deve avvenire in ambienti ben aerati e controllati; • la manipolazione, che deve avvenire con l’utilizzo da parte degli operatori di appositi DPI antifreddo. Tali sostanze sono maggiormente presenti in Dermatologia, Banca della Cute, Medicina Trasfusionale e in Anatomia Patologica. |
GAS MEDICALI E TECNICI (in impianti e/o in bombole) | Le principali sostanze impiegate sono ossigeno, CO2, miscele di gas, acetilene, protossido, ecc. i cui pericoli sono prevalentemente legati a: • rottura di componenti di impianto e/o di bombole, che può determinare rischi infortunistici e/o rischi di incendio; • esposizione alla sostanza, che può determinare rischi per la salute in base alle proprietà della stessa; Gli impianti, le bombole ed i loro componenti vengono installati e periodicamente manutentati da personale abilitato in ottemperanza alle normative vigenti. Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: • il trasporto di bombole, che deve avvenire mediante l’utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei e le stesse sono sempre dotate di dispositivo di protezione del riduttore; • lo stoccaggio dei gas a servizio degli impianti fissi, che deve essere effettuato attraverso depositi esterni opportunamente confinati e segnalati; • il deposito delle bombole, che deve avvenire in modo che le stesse siano assicurate contro il rischio di cadute accidentali; • la manipolazione, che deve avvenire esclusivamente da personale addestrato. Tali sostanze sono presenti in maniera diffusa all’interno delle strutture aziendali. |
AMIANTO | • In base a quanto riportato nel Capo III del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii. “Protezioni dai rischi connessi all’esposizione all’amianto”, la presenza di materiali integri contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute dei lavoratori. • Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è poco probabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. • Se invece il materiale viene danneggiato per rottura dei pannelli/lastre o interventi di manutenzione, si può verificare un rilascio di fibre che può costituire un rischio potenziale. • Nell’AUSL della Romagna sono presenti alcuni materiali contenenti fibre di amianto, ad esempio, ambienti costituiti da pareti di pannelli in “Glasal”, pavimentazioni in vinil-amianto, tettoie esterne costituite da lastre di ondulato “eternit”, rivestimenti e/o coibentazioni di tubazioni. • Per quanto sopra detto è necessario che tutte le attività che possono comportare “disturbo“ ai materiali contenenti amianto (in particolare durante interventi di manutenzione) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Ufficio Tecnico ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94. |
AMBIENTI CONFINATI | All’interno delle strutture del Committente sono presenti alcuni “ambienti confinati”, ai quali possono accedere esclusivamente operatori di ditte specializzate nel rispetto di quanto previsto dal DPR 177/2011. I rischi ai quali possono andare incontro i lavoratori negli ambienti confinati sono: spazio ridotto per ingresso ed uscita, intrappolamento, inciampo, urti, caduta dall’alto, difficoltà di comunicazione, asfissia etc... In alcuni di questi ambienti non può essere esclusa la presenza di ratti e/o infestanti. |
ELETTRICO | In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi a specifiche norme, verificati e gestiti da personale qualificato. E’ vietato intervenire o utilizzare energia senza precisa autorizzazione e accordi con l’U.O. Ufficio Tecnico. |
MOVIMENTAZIONE CARICHI | Movimento delle merci all’interno delle Strutture Ospedaliere e Distrettuali. Le movimentazioni avvengono sia manualmente che con mezzi meccanici. I magazzini e la cucina sono dotati di transpallet, i reparti sono dotati di carrelli e roller. L’utilizzo di queste attrezzature di proprietà del Committente è precluso al Fornitore, salvo autorizzazioni specifiche. Presso l’Ospedale Morgagni – Pierantoni di Forlì è presente anche un trasporto robotizzato. |
CADUTE E SCIVOLAMENTI | Possono occasionalmente essere presenti zone con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti, segnalati adeguatamente dal Committente o da Fornitori terzi autorizzati dal Committente. Per lavori in altezza come ad es. attività di pulizia, di manutenzione e di ispezione che vengono svolte a soffitto, per infissi alti, in copertura, è possibile la caduta di oggetti. |
RUMORE | In relazione alla valutazione dei rischi si evidenzia che sono presenti aree in cui vengono svolte attività che generano livelli di rumore superiori al valore limite di esposizione. In particolare: • nei locali dove si esegue la pulizia dello strumentario endoscopico/chirurgico, in relazione all’uso di getti di aria compressa (centrale di sterilizzazione, lavaggio di strumenti di endoscopia digestiva e toracica); • nei lavori meccanici e di falegnameria, durante l’uso di attrezzature fisse o portatili; • all’interno delle Centrali termiche; • durante il funzionamento dei gruppi elettrogeni (per verifica periodica sotto carico o in caso di emergenza); • negli ambienti del Centro Stampa. |
INCENDIO | In tutti i luoghi di lavoro dell’AUSL della Romagna sono presenti lavoratori specificamente formati alla lotta antincendio, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione in caso di incendio. Le imprese esterne sono comunque invitate ad osservare quanto previsto dal D.M. 10/03/1998, in particolare le misure di tipo organizzativo e gestionale quali: • rispetto dell’ordine e della pulizia; • informazione e formazione dei rispettivi lavoratori sull’utilizzo dell’estintore e sulla conoscenza dei piani di emergenza; • controllo delle misure e procedure di sicurezza. |
2.4 EMERGENZA ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO
In tutti i luoghi di lavoro dell’AUSL della Romagna sono presenti lavoratori specificamente formati alla lotta antincendio, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione.
Il personale del Fornitore NON è autorizzato all’uso di estintori a polvere, a CO2 ed altri presidi antincendio presenti in loco se non specificatamente formato ed addestrato alla lotta antincendio.
INDICAZIONI IN PRESENZA DI INCENDIO
A) Qualora il personale del Fornitore venga informato di una situazione di emergenza in atto
(ad es. incendio, fumo, allagamento, fuga di gas, etc..),,
• da allarme incendio segnalato dall’attivazione di targhe ottico-acustiche;
• da segnalazione a voce dell’emergenza in corso a cura del personale AUSL;
DEVE:
1. mettersi a disposizione del personale del Committente;
2. seguire le indicazioni ricevute;
3. solo se formato ed autorizzato, utilizzare i presidi antincendio a disposizione;
4. rispettare le norme comportamentali derivanti dalla segnaletica presente sul posto (planimetrie con indicazioni di esodo, numeri utili in caso di emergenza, etc..) e seguire le indicazioni di esodo per raggiungere un luogo sicuro (all’aperto);
5. rispettare le indicazioni impartire dal personale del Committente e non eseguire manovre che possano mettere in pericolo sé stessi o terzi.
B) Nel caso in cui il personale del Fornitore riscontri direttamente una situazione di emergenza (ad es. incendio, fumo, allagamento, fuga di gas, etc..), che non sia già stata segnalata,
DEVE:
1. avvisare immediatamente il personale del Committente presente sul posto;
2. rispettare le norme comportamentali derivanti dalla segnaletica presente sul posto (planimetrie con indicazioni di esodo, numeri utili in caso di emergenza, etc..) e seguire le indicazioni di esodo per raggiungere un luogo sicuro (all’aperto).
Nell’eventualità in cui NON vi sia personale del Committente presente sul posto:
1. informa il Committente componendo i seguenti numeri telefonici:
CESENA | Centro Gestione Emergenza | 0547 – 352929 (num. Interno 2929) |
FORLI’ | Centro Gestione Emergenza | 0543 – 731513 (num. Interno 1513) |
RAVENNA | Ambito Ravenna | 0544 – 28799 (num. Interno 799) |
Ambito Faenza | 0546 – 60199 (num. Interno 199) | |
Ambito Lugo | 0545 – 21499 (num. Interno 499) | |
RIMINI | Ospedale Rimini | 0541 – 705518 (num. dedicato breve 3900 solo da apparecchio interno) |
Ospedale Riccione | 0541 - 608511 | |
Ospedale Santarcangelo | 0541 – 706521 (num. dedicato breve 111 solo da apparecchio interno) | |
Ospedale Cattolica | 0541 – 966200 (num. dedicato breve 111 solo da apparecchio interno) | |
Ospedale Novafeltria | 0541 – 919338 (num. dedicato breve 111 solo da apparecchio interno) |
2. fornisce le seguenti indicazioni:
proprie generalità, ditta di appartenenza e numero di telefono chiamante; luogo di accadimento (sede, indirizzo, piano nella struttura, ec.);
tipo di emergenza in corso (ad es. incendio, fuoriuscita di gas, ecc.); persone coinvolte, eventuali feriti;
stadio dell’evento (in fase di sviluppo, stabilizzato, ecc.).
3. se ritenuto necessario, attiva direttamente i servizi di soccorso esterni.
Vigili del Fuoco
Emergenza Sanitaria
Carabinieri
Pubblica Sicurezza
In caso di infortunio o incidente con conseguenti danni a persone, nel caso in cui gli addetti al primo soccorso del fornitore non siano in grado di gestire l’evento potrà essere richiesto il supporto da parte del personale sanitario del Committente.
SEZIONE 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ED OBBLIGHI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI DI COOPERAZIONE
Il Committente, nel rispetto della piena autonomia organizzativa e gestionale del Fornitore, dispone quanto segue, al fine di promuovere le azioni di cooperazione finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Il Fornitore s’impegna ad attuare le disposizioni di seguito riportate, nonché ad impartire al personale addetto agli interventi aggiudicati, precise istruzioni ed adeguate informazione/formazione per l’accesso ai diversi ambiti e settori di attività.
3.1 DISPOSIZIONI GENERALI PER IL PERSONALE DEL FORNITORE
Il personale del Fornitore per poter accedere ed operare negli edifici ed aree di pertinenza dell’Azienda Committente:
• deve essere individuato nominativamente, mediante apposizione sull’indumento da lavoro della tessera di riconoscimento;
• deve programmare preventivamente le attività oggetto del contratto in termini spazio temporali (Es: giorni ed orari di accesso ai locali del Committente con i riferimenti Aziendali forniti in sede di aggiudicazione, luoghi di consegna materiali) onde evitare eventuali contemporaneità ed interferenze con le attività dell’AUSL Committente e/o di Ditte terze;
• deve visionare le planimetrie di evacuazione rapida in caso di emergenza apposte in prossimità dei luoghi in cui verranno svolti i lavori e deve prendere fisicamente visione delle vie di esodo prima dell’inizio della propria attività;
• deve accedere alle aree aziendali seguendo scrupolosamente i dettami comunicatigli dall’Azienda Committente onde evitare eventuali interferenze con percorsi pedonali e/o dedicati alle emergenze;
• prima dell’inizio dei lavori devono essere disposte ed attuate tutte le necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla tutela della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro (opere provvisionali, delimitazioni, recinzioni, segnaletica, dispositivi di protezione individuale, ecc.) sia per i rischi propri, sia per quelli specificatamente individuati dal Committente ai fini dell’eliminazione dei rischi interferenti;
• deve scaricare il proprio materiale, se necessario, nel luogo indicato all’atto dell’aggiudicazione;
• non deve ingombrare con mezzi, materiali e/o attrezzature i percorsi di esodo e le uscite di emergenza;
• non deve abbandonare materiali e/o attrezzature che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro se non autorizzati e in condizioni di sicurezza;
• non deve abbandonare materiali e/o attrezzature in posizione di equilibrio instabile o, qualora ciò fosse indispensabile, deve segnalarne la presenza;
• la movimentazione di materiale deve essere effettuata in sicurezza e, se necessario, con l’ausilio di appositi carrelli o ausili del Fornitore;
• non deve usare senza autorizzazione i materiali e/o attrezzature di proprietà del Committente;
• per interventi su impianti/attrezzature e/o macchinari consultare sempre i libretti di istruzione tecnica e/o i referenti tecnici di competenza del Committente prima dell’inizio dei lavori ed accertarsi che il fermo macchina/impianto di tale attrezzatura non possa essere di pregiudizio dell’incolumità fisica del personale, dei pazienti e dei visitatori e non vada ad inficiare nell’organizzazione dei singoli settori del Committente. In caso di necessario fermo macchina/impianto, programmare l’intervento con i referenti tecnici e sanitari del Committente;
• attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e cartellonistica specifica (deposito infiammabili, zona protetta, contaminazione biologica, pericolo carichi sospesi, ecc.) sia all’esterno che all’interno delle strutture del Committente;
• in caso di evento pericoloso per persone o cose (ad esempio, incendio, scoppio, allagamento, emergenza ecc.) e in caso di evacuazione, il personale del Fornitore dovrà seguire le istruzioni del personale in servizio del Committente.
• E’ vietato gettare mozziconi, sigarette e materiale infiammabile in prossimità delle aree del Committente.
• È vietato a qualsiasi lavoratore, del Committente e del Fornitore, assumere alcool in qualsiasi quantità durante l’orario di lavoro nonché sostanze stupefacenti.
Inoltre si comunica che:
• i servizi igienici utilizzabili dal personale del Fornitore sono quelli riservati agli utenti, opportunamente segnalati e facilmente identificabili.
• nelle Unità Operative e nei singoli settori lavorativi è disponibile un telefono sia per l’emergenza che per le comunicazioni aziendali, previo permesso del personale del Committente.
• per problematiche tecniche sono reperibili gli operatori tecnici del Committente chiedendo al personale presente in loco.
Il personale del Fornitore, ai fini della prevenzione incendi e di una corretta gestione delle emergenze, deve:
• mantenere gli ambienti del Committente puliti e non ostruire le vie d’esodo;
• richiedere autorizzazione specifica per l’eventuale necessario accumulo di materiali combustibili od infiammabili;
• evitare l’accumulo di materiali combustibili od infiammabili;
• evitare l’ostruzione delle vie d’esodo e abbandono del materiale lungo il percorso che porta al luogo sicuro;
• evitare l’uso di sorgenti di innesco (saldature od uso di fiamme libere) o la realizzazione di aperture su componenti resistenti al fuoco;
• evitare di depositare rifiuti o materiale di scarto, nemmeno in modo temporaneo nello sbarco degli ascensori;
• evitare di bloccare le porte tagliafuoco dei compartimenti antincendio (ad es. degli ascensori, montacarichi, dei locali tecnici, dei corridoi) con cunei o altri mezzi che ne impediscano la chiusura, con ciò vanificandone la funzione protettiva nei confronti di un’estensione dell’incendio.
3.2 CONTENIMENTO DISPERSIONE SOSTANZE PERICOLOSE
Se per effettuare la propria attività, il Fornitore introduce e/o utilizza sostanze chimiche, è obbligatorio per il Fornitore:
• fornire al Committente le schede di sicurezza dei prodotti chimici pericolosi utilizzati;
• rispettare quanto contenuto nelle schede di sicurezza che accompagnano i prodotti, indossare i dispositivi di protezione individuale ivi specificati, seguire i consigli di prudenza indicati sulle etichette e nelle schede, ed in particolare evitare la dispersione nell’ambiente (atmosfera, terra o acqua) di sostanze pericolose per l’uomo e/o per l’ambiente, come riportato nelle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati riguardante le informazioni ecologiche;
• non utilizzare mai contenitori non etichettati e nel caso si dovesse riscontrarne la presenza non aprire e maneggiarne il contenuto;
• non mescolare sostanze tra loro incompatibili;
• utilizzare sostanze infiammabili o combustibili, se previsto ed autorizzato, nelle quantità minime necessarie informando il personale del Committente sui relativi rischi e sulle cautele da adottare;
• in caso di necessità e/o emergenza (es. sversamento accidentale ambientale) mettere in atto le misure di contenimento previste nella scheda di sicurezza e contattare il Committente per il seguito di competenza.
3.3 PRECAUZIONI IN CASO DI ALLACCIO ALLA RETE ELETTRICA FISSA ED USO DI APPARECCHIATURE/DISPOSITIVI DA PARTE DEL FORNITORE
Per l’allaccio alla rete elettrica del Committente da parte del Fornitore, quest’ultimo deve utilizzare apparecchi elettrici, componenti (cavi, spine, adattatori etc.) ed attrezzature elettriche rispondenti alla regola dell’arte.
E’ assolutamente vietato l’utilizzo di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni anche in situazioni provvisorie.
Nella fasi di allaccio di apparecchiature alla rete elettrica e nelle fasi di installazione, l’uso di prolunghe, prese multiple o simili deve essere ridotto al minimo, concordato preventivamente con il Committente.
Qualora si impieghino prolunghe elettriche autorizzate dal Committente, le si dovrà posizionare e fissare in modo che le stesse non siano motivo di inciampo, e possibilmente protette in apposite canaline che proteggano da sollecitazioni meccaniche.
3.4 CORRETTO UTILIZZO DI MACCHINE E ATTREZZATURE
Salvo accordi presi tra le parti, previsti in contratto e valutati nel DUVRI specifico, è fatto assoluto divieto:
• al personale del Fornitore di usare e/o manomettere attrezzature del Committente, per il quale è vietato cedere, a qualsiasi titolo, macchine, impianti, attrezzi, strumenti e opere provvisionali proprie a terzi;
• al personale del Committente di utilizzare e/o manomettere attrezzature del Fornitore.
Tuttavia, eccezionalmente, qualora quanto previsto nei punti precedenti debba essere derogato per imprescindibili ragioni produttive concordate preventivamente tra il Fornitore e il Committente, qualsiasi cessione potrà avvenire solo su espressa e motivata autorizzazione scritta di quest’ultimo. In tal caso, per ambo i contraenti, all’atto della presa in consegna delle attrezzature, macchine e/o altro eventualmente ceduto (entrambi conformi a specifiche disposizioni legislative e di sicurezza ed idoneamente manutentati e verificati dal proprietario e corredati da apposite istruzioni di uso), l’utilizzatore finale deve ricevere adeguata formazione all’uso e deve attenersi ai disposti dell’art. 20 del D.L.vo 81/2008 e ss.mm.ii., assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa all’uso stesso.
L’utilizzatore finale ha l’obbligo di adoperare correttamente quanto affidatogli e segnalare immediatamente le deficienze delle protezioni alle macchine o alle attrezzature utilizzate, nonché qualsiasi condizione di pericolo al proprio Datore di Lavoro, Dirigente e Preposto.
Ambo i contraenti, ciascuno per propria competenza ed in merito agli accordi contrattuali presi, provvedono, collaborando e coordinandosi, a manutentare la macchina o l’attrezzatura al fine di mantenere perfette le condizioni di sicurezza iniziali.
Qualora, nel presente contratto si ravvisino attrezzature di proprietà del Committente, concesse in uso esclusivo al Fornitore o in uso promiscuo tra il Committente e il Fornitore/RTI, sarà cura dell’U.O. titolare della gestione delle attrezzature medesime predisporre gli atti conseguenti. La documentazione verrà in seguito allegata al presente DUVRI.
3.5 CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI
E’ obbligo del Fornitore contenere l’impatto ambientale dei rifiuti dalle lavorazioni, dalle demolizioni e forniture di materiali (imballaggi, ecc.).
Eventuali rifiuti a matrice biologica, compresi aghi e taglienti, devono essere idoneamente raccolti e smaltiti a cura del Fornitore.
Anche eventuali rifiuti di materiale plastico devono essere idoneamente raccolti e smaltiti a cura del Fornitore.
Lo smaltimento di occasionali ed eventuali rifiuti prodotti dal Fornitore dovrà seguire la logica di raccolta differenziata di seguito rappresentata a titolo esemplificativo:
Fax simile contenitore | Cosa può contenere | Cosa non deve contenere |
Carta e cartoncino | • imballaggi in carta e cartoncino ridotti in volume (es. buste, scatole vuote dei reagenti e | • carta sporca, carta unta carta chimica o |
Fax simile contenitore | Cosa può contenere | Cosa non deve contenere |
dei farmaci), salviette delle mani anche bagnate ma pulite, libri e giornali • fogli di carta, parte in carta delle confezioni, tetrapak per bevande risciacquati • documenti in cui i dati sensibili presenti sono stati resi irrecuperabili (es. stracciando il foglio) | plastificata • carta contaminata liquidi biologici | |
Plastica e alluminio | • imballaggi in plastica VUOTI (es. bottiglie, flaconi, reti, sacchetti, cellophane, polistirolo, reggette per legatura di pacchi, parte in plastica delle confezioni, tappi) • imballaggi in alluminio e acciaio VUOTI (es. lattine, barattoli, bombolette spray, tappi a corona) | • GUANTI, contenitori vuoti per raccolta urine, floppy disk, cd, stoviglie in plastica • contenitori VUOTI che presentano un simbolo di rischio |
Vetro | • i contenitori VUOTI in vetro bianco, es. fleboclisi • i contenitori VUOTI in vetro colorato (bottiglie di acqua e bevande, sciroppi, farmaci, ecc) | • ceramica, lampadine, neon o termometri rotti |
Urbano non differenziato | tutto ciò che NON è oggetto di raccolta differenziata (es. fazzoletti usati, confezioni in carta abbinata a plastica, spazzatura) compresi: • guanti non contaminati, CD, DVD, Floppy disk • contenitori VUOTI utilizzati per le urine, pannolini e pannoloni, assorbenti igienici per signora | • liquidi anche se all'interno ad un contenitore (es. sacca) • materiale tagliente e pungente o a rischio infettivo |
Fax simile contenitore | Cosa può contenere | Cosa non deve contenere |
Contenitori che riportano etichette di rischio | • CONTENITORI VUOTI oppure CON RESIDUO che presentano uno dei seguenti simboli corrosivo tossico o molto tossico ecotossico comburente infiammabile (F - F+) nocivo/irritante | • contenitori con residuo ma senza simboli di rischio • reagenti scaduti |
Rifiuti a rischio infettivo | • materiale visibilmente contaminato da sangue • materiale contaminato dai seguenti liquidi biologici: siero, liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardico, liquido amniotico • presidi che non sono svuotabili in fognatura (es. sondini naso gastrici) • piastre, terreni di colture ed altri presidi contaminati da agenti patogeni (es. puntali) | • materiale non a rischio infettivo (es. confezioni dei presidi, carta) • materiale tagliente e pungente |
Rifiuti taglienti e pungenti | • materiali taglienti e pungenti contaminati da liquidi biologici • materiali taglienti e pungenti ANCHE NON CONTAMINATI es. aghi, fialette, siringhe, bisturi monouso, lame, VETRINI, anche i puntali ad uso manuale possono essere raccolti in questi contenitori | |
Rifiuti liquidi | separatamente: • rifiuti liquidi pericolosi (es. coloranti) • rifiuti liquidi non pericolosi (es. cidex OPA) |
3.6 MODALITA’ DI COORDINAMENTO E PERIODICITA’ DELLE RIUNIONI
Il coordinamento svolto dai soggetti contraenti il presente contratto, avviene tramite la predisposizione di regole e indicazioni nel momento di stesura e formulazione del contratto, nella valutazione tecnica e di sicurezza delle opere/interventi da eseguire e con la trasmissione del presente documento per la illustrazione generale dei rischi propri e delle modalità organizzative interne.
Il Responsabile del Procedimento / Direttore dell’Esecuzione / l’U.O. Sistemi per la Salute e la Sicurezza dei Lavoratori possono prevedere incontri specifici per la messa a punto di particolari interventi organizzativi quali:
• sopralluoghi periodici e/o straordinari per la verifica dei problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti;
• sopralluoghi in caso di lavori straordinari per la verifica e l’organizzazione del da farsi;
• riunioni periodiche per la verifica di eventuali problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti;
• riunioni convocate in caso di insorgenza di problemi (es. modifiche o cambiamenti in corso d’opera, infortuni, danneggiamenti di varia origine e gestione delle emergenze relative );
• comunicazioni inerenti modifiche organizzative e gestionali dei luoghi di lavoro o delle emergenze, anche in caso di temporanee variazioni dell’organizzazione del Committente e del Fornitore.
• incontri di formazione del personale dei contraenti in relazione ad aree a rischio specifico e di informazione riguardo ad eventuali risultati di campionamenti ambientali.
SEZIONE 4 - DISPOSIZIONI SPECIFICHE ED OBBLIGHI PER LA GESTIONE DEI RISCHI INTERFERENTI NELLE ATTIVITA’ PRESSO I MAGAZZINI ED I PUNTI DI CARICO/SCARICO DEL COMMITTENTE
Presso i magazzini e i punti di carico/scarico AUSL sono presenti carrelli, muletti e transpallets dotati di sistemi di sicurezza a norma di legge e movimentati da personale appositamente formato ed addestrato.
L’attività lavorativa di accettazione della merce in consegna e di gestione magazzino è svolta per tutto l’orario lavorativo dei magazzini e comunque secondo quanto specificato nel buono di ordine o negli accordi eventualmente intercorsi.
Nei magazzini è presente personale dipendente dell’AUSL, e personale di ditte terze in appalto addetto alle attività di gestione magazzino e trasporto interno di merci (in tal caso identificabili mediante il cartellino di riconoscimento).
L’operatore del Fornitore o suo Corriere deve rispettare le seguenti norme comportamentali:
• nella fasi di carico-scarico che prevedono l’uso del carrello elevatore il personale del Fornitore deve rimanere fuori dal raggio di manovra dello stesso e non interferire in alcun modo con il personale incaricato di tali operazioni;
• posizionare la merce a terra o sulla banchina di carico-scarico (mediante l’ausilio esclusivamente di propri mezzi e propri operatori);
• nel caso di mezzi senza l’ausilio di sponda idraulica o che non prevedono la possibilità di raccordo con la banchina, la merce deve essere posizionata (a cura del personale del Fornitore) sul pianale del camion in posizione che permetta agevolmente la successiva presa con il carrello elevatore (a cura del personale del Committente).
• è fatto obbligo di spegnere i motori in fase di carico-scarico da parte del Fornitore o del suo Corriere, compatibilmente con il funzionamento di ausili coinvolti nel carico/scarico (es. sponde idrauliche);
• i mezzi dei Fornitori dovranno avanzare o essere spostati o effettuare manovre, nelle zone di scarico, spostandosi sempre “a passo d’uomo “;
• scrupolosa osservanza e divieto di invasione dei percorsi pedonali istituiti nelle aree di passaggio;
• I trasporti all’interno degli ambienti AUSL di merci/materiale/attrezzature da parte del Fornitore, devono essere effettuati utilizzando ausili adeguati di proprietà del Fornitore medesimo e prestando massima attenzione lungo i percorsi comuni: se del caso effettuando l’operazione sotto il controllo di più operatori. Il trasporto con l’ausilio di carrelli e/o transpallets deve essere effettuato a velocità ridotte e con tutte le cautele utili ad impedire urti verso persone o cose, in particolare quando si è in corrispondenza di percorsi a curve cieche ed in prossimità di accessi ad altri locali.
• Gli operatori del Fornitore e/o Corriere devono effettuare autonomamente le attività di consegna ed assicurarsi di eseguire le manovre di carico/scarico a distanza di sicurezza rispetto a terzi per non coinvolgere/travolgere questi in caso di sbilanciamenti o di cadute di materiale.
• Nel caso che durante il trasporto, carico o scarico cadano accidentalmente sul percorso materiali, il Fornitore dovrà provvedere al recupero immediato, alla pulizia e ripristino dell’area.
• Adozione sui mezzi dedicati alla consegna di avvisatore acustico di retromarcia.
• In presenza di più automezzi in fase di carico/scarico merci, ogni Fornitore deve attendere il proprio turno in funzione dell’ordine di arrivo, senza interferire con le attività di carico/scarico già in fase di espletamento.
Nelle fasi di posizionamento della merce non è previsto l’utilizzo di ausili (transpallet, carrelli, ecc.) di proprietà del Committente e nemmeno la collaborazione di operatori dell’Azienda stessa. In via del tutto eccezionale, qualora quanto previsto debba essere derogato (per imprescindibili ragioni produttive concordate con il Committente) qualsiasi utilizzo di attrezzature del Committente potrà avvenire solo a seguito di richiesta e autorizzazione dello stesso. In tal caso, all’atto della presa in consegna delle attrezzature, i lavoratori del Fornitore devono attenersi ai disposti dell’art. 20 del D.L.gs 81/2008 e ss.mm.ii., assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa all’uso.
Al personale del Committente è fatto assoluto divieto di salire sul mezzo del Fornitore o suo Corriere.
Il personale della ditta Fornitrice non deve in alcun modo interagire con le attrezzature, le apparecchiature, gli impianti fissi e mobili e i dispositivi presenti negli ambienti dell’AUSL, ad eccezione di quelli per cui il medesimo è specificamente autorizzato all’effettuazione di eventuali interventi.
Per la consegna di colli di piccole dimensioni è possibile che i fornitori raggiungano direttamente le U.O./Servizi di destinazione all’interno delle strutture. In tal caso il personale del Fornitore deve raggiungere il luogo di consegna attraverso percorsi aperti al pubblico (o preventivamente concordati con il referente per la fornitura specifica) al fine di non esporre i propri lavoratori a rischi specifici del Committente.
L’AUSL della Romagna vede la presenza di più magazzini economali e farmaceutici distribuiti sul territorio di propria competenza come di seguito illustrato.
4.1 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – CESENA
A) OSPEDALE “M. Bufalini” e Piastra Servizi
L’Ospedale “M. Bufalini” è sito nel Comune di Cesena in V.le Ghirotti, 286. La Piastra Servizi, collegata all’Ospedale tramite tunnel pedonale, è sita nel P.le M. Giommi, 140. Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci (vedi planimetria di seguito n. 1) sono tutte raggiungibili attraverso percorsi ad uso pubblico. Il personale presente all’accettazione merci acquisisce, vidima (se del caso) la conformità all’ordine e archivia la documentazione di viaggio.
BANCHINA DI CARICO SCARICO - Ospedale “M. Bufalini”: banchina di carico scarico prevalentemente utilizzata per la fornitura di merci e/o attrezzature (ad uso di Laboratorio Analisi a Risposta Rapida, dell’U.O. Tecnologie Biomediche e altri).
PUNTO DI CONSEGNA MERCI - Ospedale “M. Bufalini”: l’area per la consegna è delimitata con accesso riservato ai mezzi del Committente e/o dei propri fornitori autorizzati. Tale punto di consegna è prevalentemente utilizzato per la fornitura di merci e/o attrezzature a servizio delle UU.OO./Servizi presenti nella struttura ospedaliera. A supporto dell’area di consegna è presente il magazzino per lo smistamento del materiale (effettuato attraverso il servizio di trasporti interni). Inoltre in prossimità dell’area di consegna avvengono le operazioni di rifornimento serbatoio di ossigeno liquido, fornitura gas compressi, medicinali e tecnici in bombole e fornitura liquidi criogenici (azoto) a cura del Fornitore. Gli operatori del Committente hanno ricevuto le istruzioni in merito ai comportamenti da adottare per l’eliminazione e/o riduzione dei rischi interferenti.
PUNTO DI CONSEGNA MERCI - Piastra Servizi (Piazzale anteriore): l’area riservata alla consegna delle merci è identificata mediante segnaletica verticale ed orizzontale.
PORTINERIA - Ospedale “M. Bufalini”: la Portineria viene utilizzata come punto di consegna per la fornitura di piccoli colli a mano destinati alle UU.OO./Servizi presenti nella struttura ospedaliera; la consegna all’interno del Reparto avviene, di norma, attraverso il personale del Committente e/o gli addetti ai trasporti interni all’Ospedale.
B) Centro Servizi Area Vasta Romagna – Pievesestina
Edificio “A” - Laboratorio Unico sito in Piazza della Liberazione, 60 - 47522 Pievesestina di Cesena (FC). E’ costituito da un unico edificio con accessi dedicati per lo scarico/carico merci (vedi planimetria di seguito n. 2).
Edificio “B” - Magazzino Economale e Farmaceutico, Centro Stampa, Acquisti Aziendali e Coord. AVR, Formazione: sito in Viale I° Maggio, 280 a Pievesestina di Cesena. E’ costituito da un unico edificio con accessi dedicati per lo scarico/carico merci (vedi planimetria di seguito n. 3).
La gestione del Magazzino Unico dell’AUSL della Romagna è attualmente affidata al RTI Formula Servizi soc.coop.- Coopservice e Ciclat a Formula Servizi soc.coop. che, al fine di promuovere la cooperazione ed il coordinamento tra la stessa ed i trasportatori/fornitori/clienti dell’AUSL della Romagna (a cui vengono affidate le forniture, comprese le attività di carico/scarico) presso tale sede, redige un documento specifico “INFORMATIVA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO” allegato integralmente al presente (ricevuto con prot. 2015/0251361/A del 10/11/2015).
Allegato A - INFORMATIVA SICUREZZA del RTI gestore (mandataria: Formula Servizi soc.coop.) del Magazzino Unico dell’AUSL della Romagna
Tale documento è redatto ai sensi dell’art.26 comma 1 lettera b) e comma 2 del D.Lgs 81/08 e s.m.i., per fornire tutte le informazioni sui rischi esistenti nell’ambiente in cui il fornitore/cliente può trovarsi ad operare, nonché sulle misure di emergenze e sulle norme generali di comportamento, cui il fornitore/cliente deve attenersi.
1) Planimetria: Aree Ospedaliera “M. Bufalini” di Cesena
Punto di consegna merci Ospedale “M. Bufalini”
Banchina Carico / Scarico Ospedale “M. Bufalini”
Portineria
Ospedale “M. Bufalini”
Ospedale “M. Bufalini”
Punto di carico-scarico
Punto di consegna merci
“Piastra Servizi”
Piastra Servizi
Area Ecologica
Elisuperficie
Punto di consegna farmaci
“Piastra Servizi”
Palazzine
ZONA CARICO
e SCARICO
ZONA CARICO e SCARICO
2) Planimetria: Aree di Scarico/Carico del Laboratorio Unico di Pievesestina (Edificio A)
3) Planimetria: Aree di Scarico/Carico del Magazzino Unico di AVR - Pievesestina (Edificio B)
BAIE DI CARICO-SCARICO
A TERRA
BAIE DI CARICO-SCARICO
A TERRA
BAIE DI CARICO-SCARICO
“CON RAMPE”
4.2 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – FORLI’
A) PRESIDIO OSPEDALIERO “Morgagni-Pierantoni”di Forlì
Il Presidio Ospedaliero “Morgagni-Pierantoni” è sito nel Comune di Forlì in via Carlo Forlanini n.34. Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci sono le seguenti:
- Magazzino Economale e Farmaceutico di Forlì: la sede è sita nel Comune di Forlì , località Vecchiazzano, in Via Benini n. 27/29. E’ costituito da un capannone unico di tipo industriale ad un solo piano.
Attività svolta: Attività carico/scarico da automezzi e attività di deposito merci/farmaci. Il personale tecnico e di farmacia presente all’accettazione inoltre acquisisce, vidima, se conforme all’ordine, e archivia la documentazione di viaggio.
- Magazzino Farmaceutico – Pad. Allende: la sede è al piano terra del padiglione Allende del presidio ospedaliero di Forlì.
Attività Svolta: Attività scarico merci da automezzi e organizzazione della distribuzione. Il personale tecnico presente all’accettazione inoltre acquisisce e archivia la documentazione di viaggio.
- Palazzina Officina Meccanica: la sede è sita nel Comune di Forlì , in Via Carlo Forlanini 34. E’ costituito da un edificio strutturato su un unico piano.
Attività svolta: all’interno della struttura vi sono i seguenti ambienti: falegnameria, vetreria, officina elettricisti, officina idraulici, officina meccanici, officina fabbri. All’esterno si svolge l’attività carico/scarico forniture per l’officina da automezzi. Il personale tecnico presente all’accettazione e acquisisce, vidima, se conforme all’ordine, e archivia la documentazione di viaggio.
- Dispensa Economale: la sede è sita al piano terra del Padiglione Valsalva
Attività svolta: Attività carico/scarico da automezzi e attività di deposito derrate alimentari e successiva dislocazione nella dispensa. Il personale tecnico presente all’accettazione inoltre acquisisce, vidima, se conforme all’ordine, e archivia la documentazione di viaggio
- Magazzino Ingegneria Clinica – pad. Morgagni, piano -2: la sede è al piano -2 del padiglione Morgagni del Presidio Ospedaliero di Forlì. L’accesso consigliato, a meno di accordi presi direttamente con l’U.O. Ingegneria Clinica è (come da planimetria sottostante):
Attività svolta: attività di deposito attrezzature e successiva dislocazione nel magazzino. Il personale tecnico presente all’accettazione inoltre acquisisce, vidima, se conforme all’ordine, e archivia la documentazione di viaggio
- Punto di carico/scarico antistante l’U.O. Ingegneria Clinica: la sede è al piano terra del padiglione Valsalva del Presidio Ospedaliero di Forlì.
Attività svolta: attività di carico scarico di apparecchiature di nuova acquisizione e/o da manutentare e/o da dismettere. Il personale tecnico presente in questa fase inoltre acquisisce, vidima, se conforme alla documentazione di acquisizione e manutenzione e dismissione, e archivia la documentazione di viaggio.
)B PRESIDIO OSPEDALIERO “Nefetti”di S.Sofia
Il Presidio Ospedaliero “Nefetti” è sito nel Comune di S.Sofia in via Forese n.20. Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci sono le seguenti:
- Dispensa Economale: attività carico/scarico da automezzi e attività di deposito derrate alimentari e successiva dislocazione nella dispensa. Il personale tecnico presente all’accettazione inoltre acquisisce, vidima, se conforme all’ordine, e archivia la documentazione di viaggio
)C CASA DELLA SALUTE DI FORLIMPOPOLI
La Casa della Salute è sita nel Comune di Forlimpopoli in via Duca D’Aosta n.33. Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci sono le seguenti:
- Dispensa Economale: attività carico/scarico da automezzi e attività di deposito derrate alimentari e successiva dislocazione nella dispensa. Il personale tecnico presente all’accettazione inoltre acquisisce, vidima, se conforme all’ordine, e archivia la documentazione di viaggio
PUNTO DI CARICO/SCARICO – RAMPA DI COLLEGAMENTO CON IL PIANO -2
ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI FORLÌ
PIANO -2 – PADIGLIONE MORGAGNI
MAGAZZINO
U.O. INGEGNERIA CLINICA
RAMPA DI COLLEGAMENTO
4.3 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – RAVENNA
A) PRESIDIO OSPEDALIERO “S. Maria delle Croci” DI RAVENNA
Il Presidio Ospedaliero “S. Maria delle Croci” è sito nel Comune di Ravenna in V.le Randi 5.
Il Magazzino Farmaceutico, così come il Magazzino ed il Laboratorio del Servizio di Fisica Sanitaria, hanno ingresso da via Missiroli, 10 a Ravenna. Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci (vedi planimetrie e percorsi interni per gli addetti alle consegne), sono tutte raggiungibili attraverso percorsi ad uso pubblico.
Il personale presente all’accettazione merci acquisisce, vidima (se del caso) la conformità all’ordine e archivia la documentazione di consegna.
B) PRESIDIO OSPEDALIERO DI FAENZA
Il Presidio Ospedaliero “Ospedale degli Infermi” sito nel Comune di Faenza ha ingresso per il pubblico in C.so Mazzini n.136 e ingresso per le forniture da V.le Stradone 9, attraverso parcheggio pubblico.
L’Ufficio di Farmacia, così come il Servizio di Fisica Sanitaria di Faenza, hanno ingresso dal medesimo parcheggio pubblico di V.le Stradone 9.
Le aree identificate per le consegne e/o il ritiro delle merci (vedi planimetrie e percorsi interni per gli addetti alle consegne), sono tutte raggiungibili attraverso percorsi ad uso pubblico.
Il personale presente all’accettazione merci acquisisce, vidima (se del caso) la conformità all’ordine e archivia la documentazione di consegna.
C) PRESIDIO OSPEDALIERO DI LUGO e MAGAZZINO ECONOMALE AZIENDALE
Il Presidio Ospedaliero del Comune di Lugo ha ingresso principale in V.le Dante 10.
Il Magazzino Economale Aziendale e Farmaceutico siti nel Pad. F, così come il Servizio di Fisica Sanitaria di Lugo sito nel Pad. L, hanno ingresso da V.le Masi n.7 e/o n. 9-11, attraverso parcheggio pubblico.
Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci (vedi planimetrie di sosta e viabilità per gli addetti alle consegne), sono tutte raggiungibili attraverso percorsi ad uso pubblico. Il personale presente all’accettazione merci acquisisce, vidima (se del caso) la conformità all’ordine e archivia la documentazione di consegna.
Lay out viabilità e aree sosta per automezzi fornitori c/o Presidio di Lugo
Lay out viabilità e sosta per automezzi fornitori c/o Presidio di Ravenna
Punto di consegna Fisica Sanitaria
Punto di consegna Farmacia
Ingresso da via Missiroli
Lay out viabilità e sosta per automezzi fornitori c/o Presidio di Faenza
Punti di consegna merci
4.4 MAGAZZINI E PUNTI DI CARICO/SCARICO – RIMINI
A) OSPEDALE “Infermi”
L’Ospedale “Infermi” è sito nel Comune di Rimini in Via Settembrini, 2
Le aree identificate per la consegna e/o il ritiro delle merci sono tutte raggiungibili attraverso percorsi ad uso pubblico.
Il personale presente all’accettazione merci acquisisce, vidima (se del caso) la conformità all’ordine e archivia la documentazione di viaggio.
SEZIONE 5 - VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ATTESI
5.1 CRITERI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE1
Probabilità
Elementi principali che concorrono all’incremento del livello di Probabilità:
• concomitanza di più anomalie che concorrono a determinare la stessa tipologia di rischio;
• possibile influenza di fattori ambientali o di altri fattori esterni difficilmente controllabili;
• necessità del mantenimento di misure di sicurezza per l’eliminazione delle interferenze e loro affidabilità (in ordine di affidabilità: adozione e mantenimento di sistemi tecnici e/o organizzativi, necessità di utilizzo di specifici DPI, necessità di specifica informazione, formazione, addestramento dei lavoratori);
• tipologia e durata delle attività;
• confronto con dati bibliografici o situazioni analoghe.
Sulla base di tali elementi sono definite le seguenti categorie di Probabilità:
Valore P | Livello | Definizione / criteri |
1 | Improbabile | Un’unica impresa o un singolo lavoratore autonomo svolgono le lavorazioni in un’area confinata o transennata. In quell’area non sono previste altre attività oltre a quelle in corso. Non sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio. |
2 | Poco probabile | Un’unica impresa o un singolo lavoratore autonomo svolgono le lavorazioni in una propria area osservando una distanza di sicurezza da un’altra area occupata da terzi. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto delle misure di sicurezza predisposte. |
3 | Probabile | Più imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni intervenendo sequenzialmente (quindi in tempi diversi) nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio per lo più nel caso di mancato rispetto di una delle misure predisposte e nel caso di influenza di fattori esterni difficilmente controllabili. |
4 | Molto probabile | Più imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni contemporaneamente nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto di una delle misure predisposte. |
Gravità
Elementi principali che concorrono all’incremento del livello di Gravità:
• tipologia di rischio (analisi dell’anomalia riscontrata e determinazione della possibilità di causare un’esposizione a uno o più agenti materiali);
• caratteristiche degli agenti materiali, loro effetti in termini di entità della manifestazione del rischio e conseguenze dell’esposizione (danno);
• caratteristiche degli esposti al rischio (esame del tipo di esposizione e delle caratteristiche dei soggetti esposti al rischio);
• confronto con dati bibliografici e situazioni analoghe.
1 Riferimento utilizzato: “L’ELABORAZIONE DEL DUVRI, Valutazione dei rischi da interferenze”; INAIL; Settembre 2013
Sulla base di tali elementi sono definite le seguenti categorie di Gravità:
Valore D | Livello | Definizione |
1 | Lieve | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente attrezzature manuali operando a livello piano di calpestio; lesioni con prognosi di pochi giorni. |
2 | Medio | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente attrezzature manuali operando in quota (modeste opere provvisionali, trabattelli, scale a pioli ecc.); lesioni con prognosi fino a 40 giorni. |
3 | Grave | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a utilizzare DPI; lesioni con prognosi oltre 40 giorni. |
4 | Molto Grave | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a predisporre misure di protezione collettiva (DPC); lesioni con inabilità permanente o morte. |
La significatività del rischio da interferenze RI sarà classificata tenendo conto che i rischi che possono provocare i danni più gravi occupano nella matrice le caselle in alto a destra (probabilità elevata, danno molto grave) mentre quelli minori, le posizioni più vicine all’origine degli assi (probabilità trascurabile, danno lieve), con tutta la serie di posizioni intermedie conseguenti.
In ogni caso, ove necessario, la determinazione del livello di rischio potrà avvenire anche a seguito di approfondimenti specifici (indagini ambientali, indagini fonometriche, altre indagini tecniche, ecc.).
Per ciascun rischio saranno quindi definite, in seguito, le ulteriori misure di prevenzione e protezione idonee alla sua eliminazione: tali misure debbono essere attuate dal Committente e dalle Imprese appaltatrici o lavoratori autonomi, preliminarmente allo svolgimento dell’attività lavorativa oggetto del contratto.
R = P x D
P | |||||
Improbabile | Poco Probabile | Probabile | Molto Probabile | ||
D | Molto Grave | 4 | 8 | 12 | 16 |
Grave | 3 | 6 | 9 | 12 | |
Medio | 2 | 4 | 6 | 8 | |
Lieve | 1* | 2 | 3 | 4 |
(*) Si ritiene possibile considerare trascurabili (e di poter quindi interrompere a questo punto la relativa procedura di valutazione) quei rischi la cui stima fornisce un livello finale pari ad 1.
Conseguentemente a quanto sopra la valutazione delle interferenze è riconducibile a tre fasce di rischio come sotto riportato.
Valore | Livello | Categorie di azioni previste. |
1 | Assente o Trascurabile | Nessuna prevista. |
2 - 3 | Basso (B) | Rischi potenziali sufficientemente sotto controllo. Possibili azioni migliorative da valutare in fase di programmazione. |
4 - 8 | Medio (M) | Verificare che i rischi potenziali siano sotto controllo. Promuovere azioni migliorative e/o correttive da programmare nel tempo. |
9 - 16 | Alto (A) | Effettuare miglioramenti su P o su D. Promuovere azioni migliorative e/o correttive da programmare immediatamente o nel medio termine in funzione della P o del D dell’ attività. |
5.2 OGGETTO DEL CONTRATTO
Si considera che, effettuando di prassi la propria specifica attività in ambienti sanitari ed ospedalieri, per il Fornitore i rischi del contesto lavorativo in cui effettuerà la fornitura rientrino nei rischi propri e specifici del Fornitore medesimo.
Nell’apposita “SEZIONE 2 - INFORMAZIONI FORNITE AL COMMITTENTE” del presente documento, sono state fornite in proposito le informazioni di cui all’art. 26 comma 1, lettera b, e comma 2 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii..
Inoltre nella “SEZIONE 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ED OBBLIGHI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI DI
COOPERAZIONE” sono riportate le norme comportamentali e le disposizioni che devono essere rispettate dai lavoratori del Fornitore durante qualsiasi accesso (comprese le attività di mera fornitura di materiali e/o attrezzature) presso gli ambienti del Committente.
Per la consegna di materiale ed attrezzature sono definiti specifici punti di consegna nel presente documento. Nel caso in cui la consegna avvenga presso i punti carico/scarico definiti rispettare le specifiche presenti; diversamente concordare con il referente dell’appalto del Committente il luogo e punto di consegna e/o i percorsi utili al raggiungimento dei luoghi oggetto dell’attività, anche al fine della rivalutazione di eventuali rischi da interferenze.
Il presente contratto prevede “FORNITURA DI MATERIALI PER ATTIVITA' DI DIAGNOSTICA ED INTERVENTISTICA VASCOLARE ED EXTRAVASCOLARE” per l’Azienda Usl della Romagna e comprende i dispositivi dettagliati nel capitolato tecnico (Allegato A al Disciplinare di Gara).
Le condizioni e modalità della fornitura sono dettagliatamente descritte all’art. 21 “Modalità di esecuzione della fornitura (obblighi di consegna, imballaggio, confezionamento e ritiro)” del disciplinare di gara.
Tutti gli accessi del personale del Fornitore presso gli ambienti dell’AUSL della Romagna andranno concordati con i coordinatori/referenti delle U.O. interessate e per gli aspetti specifici con il personale della U.O. Fisica Sanitaria e Ingegneria Clinica anche al fine di eliminare e/o ridurre al minimo eventuali rischi da interferenze.
Per quanto riguarda i rischi, anche interferenziali, legati alla presenza di RX è necessario prendere preventivi accordi con gli Esperti Qualificati dell’AUSL della Romagna.
5.2.1 SPECIFICITÀ DI SINGOLE AREE ORGANIZZATIVE
Nei casi in cui si renda necessaria un’ulteriore integrazione di quanto già descritto, potranno essere predisposti appositi documenti, utili ad implementare e contestualizzare le interferenze presso le sedi dell’AUSL della Romagna nelle quali si esplica il contratto in oggetto.
Gli stessi potranno essere dinamicamente revisionati (secondo le modalità descritte al successivo paragrafo 5.5 “Gestione del DUVRI”):
1. a seguito di specifici incontri di cooperazione e coordinamento;
2. sulla base dei rischi reali, derivanti dalla somma dei rischi specifici presenti negli ambienti di lavoro oggetto del contratto e dei rischi indotti effettivamente dal Fornitore nello svolgimento delle proprie attività.
5.3 RISCHI INTERFENZIALI STANDARD
La valutazione effettuata secondo i criteri precedentemente esplicitati ha portato ad individuare i seguenti potenziali rischi generici da interferenza e le relative misure di prevenzione/protezione (organizzative e/o tecniche) da adottare.
I rischi da interferenza non menzionati devono essere considerati come assenti o trascurabili.
In caso di sopravvenienze impreviste rispetto ai contenuti della presente valutazione dei rischi per le quali si individuino pericoli di qualsivoglia tipo qui non contemplati, le attività devono essere immediatamente arrestate e devono essere discusse tra le parti le più idonee modalità per il superamento di dette sopravvenienze delle quali è obbligatorio dare conto nella specifica integrazione del DUVRI che potrà essere contestualmente redatto anche in forma di verbale firmato tra le parti.
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Interferenze da uso promiscuo di percorsi interni ed esterni comuni e locali comuni legati alla compresenza di operatori del Committente, del Fornitore del contratto, di Fornitori di altri lavori concomitanti nonché di pazienti- utenti e/o visitatori/fruitori dei servizi dell’AUSL | B | Tutte le aree interne ed esterne di tutte le sedi del Committente | Il Direttore di Esecuzione del contratto e/o il Responsabile di Unità Operativa del Committente, deve concordare con il Fornitore, anticipatamente rispetto all’effettuazione, i punti di esecuzione dei lavori/servizi, ed individuare anticipatamente anche i percorsi più brevi ed opportuni al raggiungimento di tali aree. | Il Fornitore deve: • concordare con il Committente, anticipatamente rispetto all’esecuzione dell’attività in oggetto, i punti di svolgimento, i punti di carico e scarico temporanei e i percorsi più brevi ed opportuni al raggiungimento delle aree di intervento; • effettuare il trasporto di beni, materiali, attrezzature/ apparecchiature utilizzando ausili di proprietà del Fornitore (carrelli e/o transpallets) adeguati all’ingombro ed al peso per evitare cadute e/o ribaltamenti, eventualmente effettuando le manovre in presenza di più operatori; • prestare sempre la massima attenzione in particolare lungo i percorsi comuni per evitare rovesciamenti verso terzi/pubblico; • trasportare beni, materiali, attrezzature/apparecchiature a velocità ridotta e con le cautele che impediscano urti con persone o cose, in particolare nelle curve cieche ed in prossimità degli accessi ai locali; • non intralciare le vie di accesso e di esodo con i propri mezzi/ausili di trasporto e/o con i carichi; • non abbandonare mai, neppure temporaneamente, i propri mezzi di trasporto, attrezzature e/o materiali di lavoro e carichi. |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Interferenze dovute alla presenza di personale del Committente e Fornitori terzi | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Evitare il più possibile l’effettuazione contemporanea di attività tra diversi Fornitori. Il Committente programma preventivamente con il Fornitore i termini spazio- temporali di effettuazione delle attività in modo da evitare contemporaneità indesiderate. | Programmare preventivamente, tra Fornitore e Referente del Committente per il contratto specifico, i termini spazio-temporali di effettuazione delle attività in modo da evitare contemporaneità indesiderate. |
Interferenze dovute all’utilizzo di attrezzature e dispositivi di proprietà del Fornitore durante l’effettuazione del suo servizio | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Il personale del Committente deve controllare che il Fornitore nell’effettuazione del servizio utilizzi ausili, attrezzature e/o dispositivi adeguati all’intervento e di sua proprietà. | Tutti gli ausili, le attrezzature o apparecchiature utilizzate dal Fornitore durante l’esecuzione delle attività, devono essere certificati e marcati CE e/o disporre di un marchio di qualità (ove applicabile). I medesimi devono essere perfettamente funzionanti, adeguati in termini di calibratura/taratura o di revisione/manutenzione. L’utilizzo di ausili, attrezzature o apparecchiature deve essere coerente con quanto indicato nei manuali di istruzione e dei libretti d’uso degli stessi. Il Fornitore, in relazione all’esecuzione del servizio di fornitura del presente contratto, deve: • prediligere l’utilizzo di attrezzature e/o apparecchiature a batteria anziché apparecchiature da collegarsi alla rete elettrica fissa. In quest’ultima evenienza, l’allaccio alla rete deve essere preceduto da autorizzazione del Direttore di Esecuzione AUSL e/o dal Responsabile della Unità Operativa di destinazione. L’attività deve essere effettuata solo da personale idoneamente formato con l’ausilio del personale dei Servizi Tecnici del Committente; • eliminare la presenza di prolunghe e cavi di alimentazione delle attrezzature di lavoro posati nelle zone di passaggio; • scegliere attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile e che producano il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere. |
Interferenze dovute ad una possibile presenza di agenti biologici. | B | Tutte le aree aziendali di diagnosi e cura pazienti, i | Qualora, per motivi di sterilità/igiene, in aggiunta ai DPI utilizzati dal personale del Fornitore, sia necessario | Il Fornitore, in base alla propria valutazione dei rischi ed alla fornitura che deve eseguire presso l’AUSL, deve munire il proprio |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Eventuale esposizione del personale del Fornitore in caso di interventi in aree sanitarie . | percorsi e i depositi di raccolta rifiuti a rischio infettivo, i depositi dedicati allo “sporco” e le attrezzature/ap parecchiature che possono essere venute a contatto con materiali biologici. | l’utilizzo di dispositivi barriera, questi potranno essere forniti dall’U.O. presso la quale deve svolgersi l’attività in oggetto. Quest’ultima,compatibilmente con l’organizzazione e l’attività sanitaria in corso, deve garantire, per quanto possibile, la corretta pulizia/detersione degli ambienti e/o delle apparecchiature/attrezzature già presenti e prima dell’effettuazione degli interventi a carico del Fornitore. | personale di DPI idonei all’attività da svolgersi. Per accedere a locali con esigenze di sterilità (e/o con esigenze sanitarie particolari), gli operatori del Fornitore dovranno indossare dispositivi barriera (camice, calzari, copricapo, mascherina, guanti, protezioni di occhi e viso) in conformità alle vigenti procedure AUSL. Gli operatori del Fornitore che dovranno operare nei settori sanitari, per la propria salute e per la salute dei terzi, dovranno comunque: • proteggere preventivamente ed adeguatamente eventuali proprie ferite, lesioni o graffi cutanei; • evitare di portarsi le mani alla bocca o agli occhi ed evitare di consumare cibi e bevande; • lavarsi frequentemente le mani e comunque al termine degli interventi di cui trattasi. Quando e se possibile, il Fornitore deve effettuare le operazioni in oggetto, al di fuori dell'orario di presenza di pazienti e/o utenti. In caso di puntura, taglio o contaminazioni rispettare le disposizioni preventivamente impartite dal Medico Competente del proprio Datore di Lavoro e informare il Preposto/Dirigente dell’U.O. del Committente presso la quale viene svolta la fornitura. In ogni caso, deve recarsi o farsi accompagnare al più vicino Pronto Soccorso per le conseguenti assistenze. | |
Interferenze dovute ad una possibile presenza di agenti chimici. Eventuale esposizione del personale del Fornitore durante i propri interventi in aree sanitarie con presenza di sostanze e/o preparati chimici. | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Negli ambienti (in particolare Laboratori, Sale Operatorie, aree decontaminazione strumentario chirurgico) possono essere utilizzati sostanze e preparati chimici pericolosi. L’utilizzo di sistemi di protezione collettiva adottati e i continui monitoraggi ambientali effettuati in detti ambienti, portano a mantenere sotto controllo il rischio per la salute e la sicurezza degli operatori. | Il Fornitore deve attenersi strettamente alle istruzioni e tempistiche concordate con il personale del Committente. Deve essere preventivamente comunicato al Preposto del Committente l’utilizzo di agenti chimici pericolosi unitamente alle specifiche di prevenzione e protezione adottate dal personale del Fornitore. |
Interferenze derivanti dalle operazioni di installazione, collaudo, | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Il Referente Aziendale del Committente coopera con personale del Fornitore al fine di limitare o inibire l’accesso al sito oggetto delle attività | L’effettuazione delle manutenzioni su guasto e/o programmate delle verifiche di sicurezza e dei controlli di qualità da parte del Fornitore deve avvenire sulla base di una |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
assistenza tecnica e manutenzione | eventualmente mettendo a disposizione un ambiente non interessato da contemporanee attività sanitarie, in particolare per gli interventi immediati e/o in urgenza. Il personale del Committente, la cui presenza non è richiesta per l’esecuzione delle attività in programma, se presente, deve tenersi a debita distanza durante le operazioni a carico del Fornitore. | pianificazione concordata con il Direttore dell’Esecuzione. Il Fornitore, al momento dell’arrivo programmato o in urgenza, deve qualificarsi al Direttore di Esecuzione del contratto o presso il Responsabile di Unità Operativa per ricevere l’autorizzazione all’accesso al sito, al fine dello svolgimento dell’attività di cui al contratto. Tale autorizzazione deve escludere l’eventuale presenza di situazioni di emergenza tecnico/sanitaria in atto. In caso di necessità di intercettazione o chiusura temporanea di impianti di reparto, il Fornitore, prima dell’esecuzione, deve contattare gli operatori dei Servizi Tecnici del Committente ed attendere autorizzazione. Il Fornitore, se necessario, in cooperazione con il Direttore di Esecuzione del contratto o il Responsabile di Unità Operativa, provvede a limitare o inibire l’accesso al sito oggetto dell’attività a parti terze. Il Fornitore deve ridurre il più possibile la presenza di rifiuti e di cavi di alimentazione delle proprie attrezzature di lavoro nelle zone di passaggio al fine di evitare pericoli di inciampo. Il Fornitore deve garantire che il proprio personale addetto abbia il livello di formazione adeguato e coerente con quanto previsto dalle norme tecniche di settore. Prima di provvedere ad interventi su apparecchiature di proprietà del Committente, gli operatori del Fornitore devono aver visionato e devono poter consultare il manuale di uso e di service dell’apparecchio medesimo, confrontandosi, se necessario, con il Referente Aziendale del Committente. | ||
Interferenze da disturbo di procedure sanitarie e non | M | Tutte le aree interne Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Qualora risulti al personale del Committente che le attività del Fornitore da eseguirsi siano incompatibili con il normale svolgimento delle attività sanitarie, queste dovranno essere sospese per il tempo necessario all’esecuzione ed al ripristino delle normali condizioni di operatività. | Qualora le attività da eseguirsi siano incompatibili con il normale svolgimento delle attività sanitarie, le attività del Fornitore dovranno essere sospese per il tempo necessario al completamento e al ripristino delle normali condizioni di operatività. L’intervento dovrà comunque realizzarsi nei tempi e nei modi più opportuni ed utili alla minimizzazione dell’interferenza organizzativa. |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Interferenze da erronea esecuzione di compiti, da errato o incompleto setup dell’area di lavoro, da incompleto svolgimento delle attività. | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Richiedere, se del caso, la delimitazione delle aree di lavoro ,condividendo le modalità di allontanamento delle persone terze. Al termine della sessione di lavoro del Fornitore, acquisire informazioni sullo stato di avanzamento delle attività in contratto (se terminate o non terminate). | Il Fornitore deve garantire il rispetto delle procedure tecniche di intervento da parte del proprio personale. Tra le parti devono essere concordate preventivamente le specifiche generali per eseguire l’intervento e per definire la delimitazione fisica dell’area Se l’intervento non è stato risolutivo o non è terminato, è fatto obbligo al personale del Fornitore di segnalare formalmente al Preposto del Committente il mancato termine dell’intervento e quindi il non funzionamento/utilizzo di eventuali ambienti e/o beni e/o apparecchiature/attrezzature e/o dispositivi con emissione di conseguente divieto temporaneo d’uso. |
Interferenze dovute ad eventuale produzione di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore in cui sono presenti fonti di emissioni di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti | I locali del Committente in cui è previsto l’uso di apparecchi elettromedicali che per la loro funzione emettono radiazioni ionizzanti e non ionizzanti sono ad accesso controllato e sono dotati di segnaletica di sicurezza. I locali in cui si usano sorgenti di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti sono segnalati all’esterno. | È fatto divieto al personale del Fornitore di accedere a tali aree privi di autorizzazione specifica. Per procedere con l’attività in tali aree, solo ed esclusivamente in momenti in cui l’attività del Committente non è prevista, è necessario che il Fornitore chieda autorizzazione all’accesso al Coordinatore Sanitario in loco. Rigoroso rispetto delle istruzioni operative concordate con l’Esperto Qualificato e della segnaletica di sicurezza presente sul posto. |
Interferenze derivanti da possibili elettrocuzioni da contatti diretti o indiretti su parti elettriche e/o impianti elettrici. | B | Parti in tensione dell’impianto elettrico | Il Direttore di Esecuzione del contratto d’appalto o il Responsabile di Unità Operativa Committente deve impedire che vengano autonomamente effettuati interventi su parti in tensione di impianti elettrici, da parte del personale del Fornitore senza la preventiva autorizzazione ed assistenza degli operatori dei Servizi Tecnici del Committente. | In caso sia necessario un intervento su parti in tensione dell’impianto elettrico fisso e/o parti mobili, il personale del Fornitore deve richiedere l’intervento dei tecnici elettricisti dei Servizi Tecnici del Committente. Il Fornitore deve garantire che il proprio personale addetto abbia il livello di formazione adeguato e coerente con quanto previsto dalle norme tecniche di settore. |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Interferenze connesse all’accesso in locali/vani tecnici | B | Locali/vani tecnici, cavedi, coperture, interessate dall’attività specifica del Fornitore | Tali ambienti, a rischio specifico, sono ad accesso controllato e normalmente chiusi a chiave. | Il Fornitore, in caso di necessità, deve contattare il personale dei Servizi Tecnici del Committente ed eventualmente il Direttore di Esecuzione del contratto, per concordare i tempi, modi e gli spazi occorrenti all’effettuazione degli interventi da eseguire, precisando le ulteriori specifiche misure di sicurezza da attuare. Il Fornitore deve garantire che il proprio personale addetto abbia il livello di formazione adeguato e coerente con quanto previsto dalle norme tecniche di settore. |
Interferenze dovute al Rischio Incendio e nella Gestione delle Emergenze | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Il personale del Committente è autorizzato a richiedere al personale del Fornitore o suoi Corrieri, comportamenti corretti che evitino ogni possibile pericolo di innesco o propagazione di incendio. | Le imprese esterne sono tenute ad osservare quanto previsto dal D.M. 10/03/98, in particolare le misure di tipo organizzativo e gestionale quali: • rispetto dell’ordine e della pulizia; • informazione/formazione dei rispettivi lavoratori; • controllo delle misure e procedure di sicurezza. In particolare il Fornitore è tenuto al rispetto di quanto indicato al paragrafo “EMERGENZA ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO”. |
Per quanto di competenza, si ritiene che il rispetto delle “Disposizioni generali ed obblighi per l’attuazione delle azioni di cooperazione” e l’adozione delle “Misure di prevenzione e protezione dai rischi interferenti” fin qui descritte non generino al momento costi per la sicurezza.
5.4 ANALISI COMPLESSIVA DEI RISCHI DA INTERFERENZA
Firma/timbro del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’AUSL della Romagna
Luogo e Data
RSPP del Committente
Dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della sottoscrizione del contratto viene effettuata l’analisi complessiva dei rischi da interferenza. Detta analisi eseguita sulla base delle informazioni fornite alla Sezione I dal Fornitore in merito ai rischi indotti e sulla base di quanto stimato ai Paragrafi “Rischi interferenziali standard” e, se del caso, “Specificità di singole aree organizzative”, non rende necessaria l’integrazione delle misure di prevenzione e protezione a carico del Committente e/o del Fornitore.
5.5 GESTIONE DEL DUVRI
Il DUVRI contiene informazioni sui rischi descritti nel documento di valutazione dei rischi aziendale e considerazioni sulle interferenze che possono realizzarsi nei contesti e nelle attività descritte nel disciplinare/capitolato tecnico e negli eventuali allegati.
È tuttavia possibile che precisazioni e maggiori dettagli delle informazioni disponibili acquisite successivamente all’atto dell’individuazione del Fornitore prefigurino nuovi elementi generatori di diverse possibili interferenze.
Ai fini dell’adempimento dei contenuti del vigente Codice degli Appalti, si ritiene che RUP e/o DEC, preventivamente all’avvio delle forniture previste, provvedano alla verifica della validità e della completezza della valutazione qui contenuta, ovvero ne sia discussa la eventuale necessità di aggiornamento/adeguamento ed i relativi contenuti, dandone specifica evidenza.
Il Direttore dell’Esecuzione e/o l’U.O. Incaricata del Procedimento possono indire riunioni di cooperazione e coordinamento, anche su richiesta dell’U.O. SSSL, con la partecipazione del/i Fornitore/i e dei soggetti coinvolti nel singolo contratto al fine di concordare eventuali interventi di prevenzione e protezione da mettere in atto; di tali riunioni andrà redatto apposito verbale.
Tutti gli incontri inerenti l’esecuzione e la gestione dello specifico contratto, se coinvolgenti problematiche interferenziali, andranno a costituire attestazioni di avvenuta cooperazione e coordinamento; di tali incontri andrà tenuta traccia documentale che diverrà parte integrante del contratto.
Tenuto anche conto delle esigenze di dinamicità del DUVRI stesso, nel prosieguo del contratto, il Committente ed il Fornitore si devono ritenere impegnati a comunicare reciprocamente eventuali variazioni che potrebbero insorgere rispetto allo stesso documento. Nel caso fossero ravvisate criticità o interferenze non preventivamente considerate, sia dal Committente sia dal Fornitore, il DUVRI dovrà essere riformulato con le specifiche integrazioni di valutazione, di prevenzione/protezione ed eventualmente stimati nuovi costi per la sicurezza da interferenze sopraggiunte.
Il DUVRI e tutta la documentazione integrativa allo stesso, prodotta durante l’esecuzione della fornitura, dovranno essere allegati al contratto.
SEZIONE 6 - SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Qualora il Committente o il Fornitore ritengano di presentare proposte integrative, allo scopo di migliorare la sicurezza, si provvederà all’integrazione del presente DUVRI.
Terzi a cui vengano affidati lavori, servizi, forniture per conto del Fornitore | In caso di R.T.I./A.T.I., Consorzi, subappaltatori, subaffidatari o comunque terzi a cui vengano affidati lavori, servizi o forniture sotto qualsiasi forma di contratto (secondo le regole stabilite nel contratto tra le parti), fermo restando quanto specificato ai paragrafi precedenti, ai fini della cooperazione e del coordinamento tra tutti i Datori di Lavoro, il Committente chiede la sottoscrizione per condivisione integrale del presente DUVRI da parte dei soggetti terzi che svolgano, per conto del Fornitore, lavori, servizi o forniture (all’atto dell’affidamento degli stessi). | ||
Ditta/Azienda | Data | Timbro e Firma | |
Ditta/Azienda | Data | Timbro e Firma | |
Ditta/Azienda | Data | Timbro e Firma | |
(o capogruppo R.T.I.)FORNITORE | Fornitore Luogo e Data [ ] Sottoscritto e condiviso integralmente senza modifiche [ ] Sottoscritto e condiviso integralmente con modifiche riportate in allegato n. Il Fornitore conferma che, essendo le attività sopra descritte parte integrate delle proprie attività professionali, costantemente eseguite in ambiente sanitario ed ospedaliero, i rischi propri del contesto relativo rientrano nei propri rischi specifici. Timbro e Firma leggibile (datore di lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.) |
Firma/timbro del Committente
(soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto)
Luogo e Data
COMMITTENTE