SCHEDA CONTRATTI DI INVESTIMENTO CON FINANZIAMENTO SU RISORSE POR
XXXXXX CONTRATTI DI INVESTIMENTO CON FINANZIAMENTO SU RISORSE POR
INCLUSI NEI PROGETTI INTEGRATI
Numero scheda: POO2 REG
Titolo scheda: Dimore del gusto e ospitalità Enogastronomica - 2 modulo Progetto Integrato: “Filiera Turistica Enogastronomica”
Indice
SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO 2
SEZIONE II: SOSTENIBILITÀ TECNICO-TERRITORIALE 6
Parte II.A: descrizione e caratteristiche dell’intervento 6
Parte II.b: fattibilità tecnico - progettuale 11
Parte II.c: sostenibilità ambientale 14
SEZIONE III: SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIALE. 17
Parte III.a: processi partenariali 17
Parte III.b: Fattibilità finanziaria 18
Parte III.c: Risultati attesi 19
Parte III.d: Impatti socio-economici attesi 20
timbro
Responsabile regionale del PI
firma
timbro
Responsabile di Misura
firma
Luogo e Data
SEZIONE I: IDENTIFICAZIONE DELL’INTERVENTO
Progetto Integrato: “Filiera Turistica Enogastronomica”
1. Nome identificativo dell’intervento: Dimore del gusto e ospitalità Enogastronomica - 2 modulo
Numero identificativo del progetto: P002- REG
2. Beneficiario finale
Ente | Regione Campania |
AGC di riferimento | 13 “Sviluppo Attività Settore Terziario” |
Indirizzo | Via S. Lucia 81 |
Telefono | 000-0000000 |
Fax | 000-0000000 |
3. E’ un progetto portante del PI?
X
Sì No
4. Misura e azione del POR su cui è previsto il finanziamento dell’intervento*
Misura | Azione |
4.5 Sostegno allo sviluppo ad alla riqualificazione dei sistemi turistici locali e alla realizzazioni di itinerari turistici | A |
5. Data del verbale di approvazione della presente scheda da parte del Tavolo di Concertazione : 15 maggio 2006
6. Costo totale dell’intervento
26.500.000,00 |
26.500.000,00 |
53.000.000,00 |
Risorse pubbliche Risorse private TOTALE
7. Finalità del contratto
L’intervento predisposto è specificamente finalizzato al potenziamento ed alla diversificazione della ricettività turistico alberghiera nei comuni rientranti nell’ambito di attuazione del Progetto Integrato “Filiera Turistica Enogastronomica”. In un’area come quella oggetto di intervento, caratterizzata da una scarsa incidenza di imprese turistiche in termini assoluti e relativi, la crescita dell’offerta rappresenta un requisito necessario alla effettiva fruizione del territorio, sia in termini di strutture turistico- ricettive che di servizi specificamente orientati alle esigenze del turismo enogastronomico.
Si intende rispondere appieno a detta finalità generale attraverso il raggiungimento di obiettivi prioritari tesi alla concentrazione e all’integrazione delle risorse e degli interventi al fine di determinare un reale impatto in termini di sviluppo e diversificazione dell’offerta turistica, creazione di nuova economia, crescita occupazionale. In tal senso, il raggiungimento dei predetti obiettivi prioritari è garantito dal ricorso alla modalità “negoziale” come prevista dal “Disciplinare del Contratto di Investimento nell’ambito dei Progetti Integrati approvati dalla Giunta Regionale della Campania”, emanato con Delibera di G.R. N. 578 del 16 aprile 2004 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 23 del 10 maggio 2004.
Attraverso l’applicazione dello strumento del Contratto di Investimento si potrà, infatti, individuare quale Programma di Interventi da agevolare un insieme coerente di iniziative composto sia da interventi relativi a singole attività sia da interventi “sistemici”, con caratteristiche comprensoriali, di integrazione e di concentrazione delle risorse , evitando il rischio di parcellizzazione degli interventi e di dispersione delle risorse .
In particolare, in applicazione a quanto previsto dalla succitata procedura del Contratto d’Investimento, soggetto proponente l’iniziativa sarà un Consorzio o Società Consortile di PMI e oggetto dell’agevolazione un programma di investimenti caratterizzato dall’individuazione di uno o più iniziative in grado di rappresentare un vantaggio competitivo per il territorio e per le consorziate e da un insieme di interventi relativi a piani di investimenti per ciascuna delle consorziate.
Il costituendo Consorzio risponderà a criteri predefiniti e a standard tipologici e di qualità, nonché ad un principio di distribuzione ed appartenenza territoriale equilibrato.
Il contesto normativo e procedurale di riferimento per la costituzione del consorzio e la definizione del Programma di Investimenti da agevolare è costituito dal “Disciplinare degli aiuti alle piccole e medie imprese operanti nel settore del turismo concessi in applicazione della misura 4.5 del POR Campania 2000 - 2006 nell’ambito dei Progetti Integrati” emanato con Deliberazione n. 710 del 14 maggio 2004 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 31 del 28 giugno 2004 e dal “Disciplinare del Contratto di investimento nell’ambito dei Progetti Integrati approvati dalla Giunta Regionale della Campania”, emanato con Delibera di G.R. N. 578 del 16 aprile 2004 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 23 del 10 maggio 2004.
Destinatario dell’intervento è il Consorzio o Società Consortile di piccole e medie imprese (così come definite dalla Raccomandazione C(2003) 1422 della Commissione CE del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle “microimprese, piccole e medie
imprese”, pubblicata sulla G.U. L124 del 20 maggio 2003, in vigore dall’1.1.2005), ivi comprese le cooperative sociali di cui alla Legge 381/91, art.1, comma 1, lettera b), operanti nel settore turistico ed in particolare nell’ambito delle tipologie di attività alberghiere, extralberghiere e complementari come individuate nel citato “Disciplinare degli aiuti alle piccole e medie imprese operanti nel settore del turismo concessi in applicazione della misura 4.5 del POR Campania 2000 - 2006 nell’ambito dei Progetti Integrati”. A tal proposito si precisa che le strutture non ricettive trovano il titolo di partecipazione al Consorzio o Società Consortile di piccole e medie imprese, attraverso l’apporto di servizi complementari all’attività ricettiva principale. Gli aiuti sono concessi alle tipologie di programmi di investimento di cui all’articolo 6 del citato “Disciplinare degli aiuti alle piccole e medie imprese operanti nel settore del turismo”. Sono inoltre considerate spese ammissibili agli aiuti quelle relative all’articolo 7 del citato “Disciplinare del Contratto di investimento”.
L’aiuto alle imprese viene concesso nel rispetto del Regolamento CE n.70/2001 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato Ce per gli aiuti di Stato a favore delle PMI. L’intensità massima di aiuto è fissata nella misura del 50% della spesa per investimenti materiali ed immateriali ritenuta ammissibile. Tutti i valori utilizzati sono al lordo di qualsiasi imposta diretta.
Coerentemente con quanto previsto dall’Autorità Ambientale si prevede di favorire le proposte che premino le iniziative coerenti con le caratteristiche del territorio, favorendo in particolare il recupero di immobili già esistenti sul territorio.
La strategia di attuazione prevede, altresì, la connessione delle iniziative realizzate, attraverso l’adesione ad un apposito marchio di qualità (“club del gusto”). Tale marchio di qualità potrà essere eventualmente assegnato alle iniziative che aderiranno, successivamente a un periodo di formazione, a una apposita iniziativa promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Campania, nell’ambito della Misura 4.7 ovvero a valere su altre risorse finanziarie di competenza dell’Assessorato, quali la legge regionale 24/84 relativa alla promozione turistica, ovvero la quota parte destinata alla Campania dalla legge quadro 135/2001 art. 5 per quanto concerne i sistemi turistici locali.
Il principio di integrazione tra le varie dimensioni progettuali del complessivo programma di investimenti costituirà anche la base per la creazione di rapporti di collaborazione e di interdipendenza funzionale tra la costituenda società consortile ovvero consorzio e le altre strutture progettate e realizzate a sostegno della strategia generale del Progetto Integrato.
Infine si rammenta che ove gli interventi finanziati ricadano nelle tipologie progettuali di cui al D.P.R. 12 aprile 1996 all. B punto 8 lett. a), essi dovranno esperire la procedura di Verifica (articolo 10), con la precisazione che, per le strutture ricettive ricadenti in area Parco, le soglie dimensionali riferite alle strutture ricettive ivi elencate devono intendersi dimezzate, e che in tali fattispecie è di applicazione la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui agli artt. 5-9 del D.P.R. 12 aprile 1996.
8. Settori di attività delle imprese consorziate o da consorziare
Manifatturiero
X
Codici ISTAT o ATECO di riferimento: Turismo
Codici ISTAT o ATECO di riferimento:
ATTIVITA’ | CODICI ISTAT 91 | CODICI ATECO 2002 | CODICI ATECOFIN 2004 |
Xxxxxxxx | H.55.11.0 H.55.12.0 | H.55.10.0 H.55.10.0 | H.55.10.A H.55.10.B |
Motels | H.55.11.0 H.55.12.0 | H.55.10.0 H.55.10.0 | H.55.10.A H.55.10.B |
Villaggi-albergo | H.55.23.1 | H.55.23.1 | H.55.23.1 |
Villaggi turistici | H.55.23.1 | H.55.23.1 | H.55.23.1 |
Campeggi | H.55.22.0 | H.55.22.0 | H.55.22.0 |
Residenze turistico-alberghiere | H.55.23.6 | H.55.23.4 | H.55.23.4 |
Affittacamere | H.55.23.4 | H.55.23.4 | H.55.23.4 |
Case ed appartamenti per vacanze | H.55.23.4 | H.55.23.4 | H.55.23.4 |
Case per ferie | H.55.23.2 | H.55.23.2 | H.55.23.2 |
Ostelli della gioventù | H.55.21.1 | H.55.21.1 | H.55.21.1 |
Attività ricettive in residenze rurali (country house) (minimo 10 posti letto) | H.55.23.5 | H.55.23.5 | H.55.23.5 |
Rifugi di montagna | H.55.21.2 | H.55.21.2 | H.55.21.2 |
Case religiose di ospitalità | H.55.23.4 | H.55.23.4 | H.55.23.4 |
Agenzie di viaggi e turismo | I.63.30.1 | I.63.30.1 | I.63.30.1 |
Centri, sale e strutture congressuali, teatri, arene, auditorium | O.92.32.0 | O.92.32.0 | O.92.32.0 |
Parchi di divertimento | O.92.33.0 | O.92.33.0 | O.92.33.0 |
Impianti e strutture ricreativi e per il tempo libero, discoteche, night clubs | O.92.72.2 O.92.34.1 | O.92.72.3 O.92.34.1 | O.92.72.3 O.92.34.1 |
Impianti natatori | O.92.61.2 | O.92.61.2 | O.92.61.2 |
Impianti sportivi non agonistici, destinati al turista | O.92.61.3 O.92.61.4 O.92.61.5 | O.92.61.3 O.92.61.4 O.92.61.6 | O.92.61.3 O.92.61.4 O.92.61.6 |
Impianti di risalita, sciovie, slittovie, seggiovie, funivie, ecc. | O.92.61.5 | O.92.61.6 | O.92.61.6 |
Impianti e campi per il golf, compresi i campi pratica per il golf | O.92.61.5 | O.92.61.6 | O.92.61.6 |
Aree attrezzate per l’equitazione e maneggi | O.92.61.5 | O.92.61.6 | O.92.61.6 |
Stabilimenti balneari | O.92.72.1 | O.92.72.1 | O.92.72.1 |
Stabilimenti, impianti e servizi termali, idrotermominerali e di talassoterapia | O.93.04.2 | O.93.04.2 | O.93.04.2 |
Servizi
Codici ISTAT o ATECO di riferimento: Altro: (specificare) Codici ISTAT o ATECO di riferimento:
SEZIONE II: SOSTENIBILITÀ TECNICO-TERRITORIALE
Parte II.A: descrizione e caratteristiche dell’intervento
9. Descrizione dell’intervento
In attuazione a quanto previsto dal citato “Disciplinare del Contratto di investimento nell’ambito dei Progetti Integrati approvati dalla Giunta Regionale della Campania”, emanato con Delibera di G.R. N. 578 del 16 aprile 2004 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 23 del 10 maggio 2004, seguendo in particolare le procedure previste all’articolo 12 nonché le indicazioni adottate e deliberate dal Tavolo di Concertazione del P.I. Enogastronomico, l’intervento proposto è così articolato:
- costituzione di un consorzio o società consortile tra PMI turistiche;
- Presentazione al Tavolo di Concertazione di un Master Plan descrittivo dell’insieme degli interventi con indicazione delle caratteristiche qualitative e quantitative delle iniziative singole e delle consortili e con riferimento ai caratteri di integrazione e concentrazione tra gli interventi, evidenziando la coerenza complessiva del Programma.
- Valutazione dell’iniziativa
- stipula del contratto d’investimento tra Regione Campania e suddetto consorzio o società consortile.
- creazione, organizzata e formalizzata, di legami e condizioni di interoperabilità con gli attori pubblici e privati del “Sistema del Gusto” definito dal PI al fine di una strutturazione sinergica e cooperativa dell’offerta;
- azioni di collaborazione ed integrazione con le altre strutture concepite a sostegno del disegno complessivo di valorizzazione del territorio (in primis Porte di Ingresso e Stazioni del Gusto), al fine di creare le interdipendenze e complementarietà funzionali alla strutturazione sistemica dell’offerta turistico-enogastronomica territoriale. Tale percorso di costruzione di una strategia comune e sinergica di promozione e valorizzazione dovrà, evidentemente, essere opportunamente organizzato e formalizzato.
Attraverso la realizzazione dell’iniziativa nelle modalità del Contratto di Investimento si garantiscono:
- Crescita significativa della capacità competitiva del territorio del P.I. nell’ambito del mercato del turismo enogastronomico, attraverso la costituzione di un soggetto imprenditoriale nuovo in grado di porsi quale interlocutore, nei confronti degli attori locali e degli operatori esogeni della domanda turistica garantendo:
- l’offerta di un congruo numero di posti letto con livelli di qualità omogenei e coerenti con le attese della domanda turistica-enogastronomica;
- la creazione di poli di attrazione turistica e di servizi consortili a sostegno del miglioramento dell’offerta,
nonché:
- la promozione della propria offerta attraverso adeguate attività di marketing e comunicazione;
- la formazione continua degli addetti e degli operatori;
- la crescita della società consortile attraverso l’allargamento della partecipazione a nuovi consorziati.
Infine si rammenta che ove gli interventi finanziati ricadano nelle tipologie progettuali di cui al D.P.R. 12 aprile 1996 all. B punto 8 lett. a), essi dovranno esperire la procedura di Verifica (articolo 10), con la precisazione che, per le strutture ricettive ricadenti in area Parco, le soglie dimensionali riferite alle strutture ricettive ivi elencate devono intendersi dimezzate, e che in tali fattispecie è di applicazione la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui agli artt. 5-9 del D.P.R. 12 aprile 1996.
10. Descrizione della mission del consorzio
La costituenda società consortile, oltre all’attivazione degli interventi riguardanti lo sviluppo e la riqualificazione della ricettività alberghiera, extralberghiera e dei servizi complementari (con la precisazione che le strutture non ricettive trovano il titolo di partecipazione al Consorzio o Società Consortile di piccole e medie imprese, attraverso l’apporto di servizi complementari all’attività ricettiva principale), intende svolgere un ruolo di sostegno e miglioramento dell’offerta turistica anche in collegamento con interventi da realizzare o realizzati a valere su altre misure del POR Campania 2000 – 2006 quali a titolo esemplificativo :
1) azioni di formazione professionale in ingresso e continua rivolta alle figure lavorative da inserire nelle strutture ricettive e di servizio, nell’ottica della valorizzazione delle risorse umane e del miglioramento della qualità delle formazione di base, rendendola al contempo aderente alle esigenze del settore e del mondo del lavoro e finalizzata all’acquisizione di conoscenze ed abilità ed alla trasformazione di queste in standard prestazionali più elevati ed efficaci;
2) azioni di promozione e marketing turistico, volte ad elevare il livello di conoscenza del territorio sia per intermediari (tour operator, agenzie di viaggio, ecc.), che per i turisti, “fruitori finali” del prodotto, al fine di stimolare l’interesse e la curiosità verso l’area della Filiera Enogastronomica ;
3) azioni di internazionalizzazione, ossia di connessione ai sistemi internazionali di distribuzione dei prodotti e servizi turistici, inteso come insieme di iniziative coordinate e graduate nel tempo finalizzate a promuovere l’apertura verso il mercato estero dell’iniziativa, sviluppandone i meccanismi di contatto e di collegamento con il sistema turistico internazionale e mondiale, la promozione dell’offerta nei più vantaggiosi mercati internazionali e mondiali, l’efficienza e la competitività in ambito internazionale e mondiale.;
Si delinea, quindi, per il suddetto consorzio o società consortile, una funzione di:
1) soggetto attivo nelle politiche di sviluppo turistico locale;
2) interfaccia per le politiche di valorizzazione che interessino il territorio stesso;
3) catalizzatore di processi virtuosi di sviluppo endogeno che si fondino sulle risorse turistiche locali;
4) strumento di diffusione di forme innovative di distribuzione dei prodotti/servizi predisposti a livello locale;
5) strumento di organizzazione gestione dei flussi turistici in entrata, ossia di proposte di incoming tematiche raccolte in maniera organica per essere divulgate e commercializzate attraverso tutti i possibili canali business to business e business to consumer consentendo la promozione e commercializzazione di proposte che viceversa avrebbero ben poche possibilità di essere visibili sul mercato dei viaggi e delle vacanze;
6) soggetto in grado di agevolare e determinare una ricaduta positiva sul complesso sistema di animazione e fruizione delle risorse territoriali locali, non solo enogastronomiche.
11. Attività in capo al soggetto proponente
Programmi di investimento e servizi di supporto direttamente in capo al Consorzio | SI, la società consortile si pone come soggetto contraente nei confronti della Regione Campania per la sottoscrizione del contratto d’investimento per l’erogazione dei contributi così come previsto dal disciplinare del Contratto di investimento approvato con Delibera di G.R. N. 578 del 16 aprile 2004 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 23 del 10 maggio 2004 |
Utilizzo di brevetti, know how e marchi propri | SI, le PMI potranno utilizzare il marchio “Club del Gusto” secondo gli schemi previsti nell’ambito delle aggregazioni di imprese, che tipicamente fanno riferimento al riconoscimento di una “fee” annuale per il contributo alle attività del consorzio |
Presenza sui mercati internazionali, azioni di internazionalizzazione | SI, il consorzio o società consortile condurrà attività di internazionalizzazione che potranno affiancare o sostituire quelle autonomamente condotte dalle PMI |
Programmi di formazione continua | SI, il consorzio o società consortile svolgerà un ruolo di sostegno alla definizione ed attuazione di azioni di formazione professionale in ingresso e continua rivolta alle figure lavorative da inserire nelle strutture ricettive e di servizio |
Programmi di marketing nuovi prodotti e penetrazione nuovi mercati | SI, il consorzio o società consortile svolgerà un ruolo fondamentale nel campo della promozione e marketing turistico, volte ad elevare il livello di |
conoscenza del territorio sia per intermediari (tour operator, agenzie di viaggio, ecc.), che per i turisti, “fruitori finali” del prodotto, al fine di stimolare l’interesse e la curiosità verso l’area della Filiera Enogastronomica. Tale ruolo potrebbe difficilmente essere svolto dalle singole PMI, dato le alte barriere all’ingresso in termini di soglia di investimento minimo richiesto dalle attività di marketing e promozione | |
Programmi di ricerca e sviluppo | SI, nell’ambito del costante innovazione dei servizi primari e secondari offerti dal consorzio o società consortile |
Programmi nel campo della Società dell’Informazione | SI, attraverso la creazione di un Portale del “Club del Gusto” che avrà funzioni di promozione ed eventualmente di commercializzazione proprie e sarà collegato agli eventuali Portali delle singole PMI |
12. Localizzazioni previste per gli interventi da realizzarsi
Area del PI. La natura dell’intervento - rete di strutture di ospitalità diffuse sul territorio
- non prevede l’utilizzo di aree PIP o ASI e non richiede particolari infrastrutturazioni.
8
462
13. Numero di posti di lavoro creati
Numero di posti di lavoro diretti creati in totale (U.L.A.)
Numero di posti di lavoro diretti creati specificamente nell’ambito della società consortile (sottoinsieme del punto precedente) (U.L.A.)
14. Integrazione dell’intervento con gli altri interventi del PI
Nome identificativo dell’intervento del PI che si ritiene integrato con l’intervento in esame | Numero identificativo intervento | Motivazioni dell’integrazione |
Tutti i progetti infrastrutturali ed in particolare Porte di ingresso e Stazioni del Gusto | Integrazione collaborativa con i momenti gestionali delle infrastrutture di sistema; | |
Sistema del Gusto (Club del Gusto) | S001REG | Unione delle tipologie ricettive e ristorative in un unico marchio di qualità |
Sito del Gusto | S002 REG | È uno degli strumenti con cui viene comunicato e promosso e commercializzato l’intero progetto Filiera Turistica Enogastronomica. |
Promozione turismo enogastronomico | S005 REG | È l’intervento con cui viene comunicato e promosso l’intero progetto Filiera Turistica Enogastronomica. |
Manager dell’impresa turistica enogastronomica | S010 REG | Le PMI turistiche che presenteranno progetti sulla 4.5 saranno i destinatari principali del percorso formativo. |
15. Modalità previste per garantire il rispetto dei tempi di rilascio delle autorizzazioni e dei pareri necessari
Il Tavolo di Concertazione provvederà, attraverso ciascuno dei componenti presenti, a stimolare il ricorso allo Sportello Unico alle Attività Produttive al fine di assicurare il rispetto della tempistica inserita nel PI.
16. Durata dell’intervento
La durata dell’intervento è prevista in circa 29/30 mesi Avviso Pubblico: giugno 2006 - luglio 2006
- Sottoscrizione Contratto di Investimento: dicembre 2006
- Realizzazione delle opere: ottobre 2006 – ottobre 2008
17. Relazione con la tempistica del PI
La tempistica del progetto è in linea con quella dei principali progetti del PI con cui è maggiormente integrato
- S001 REG Sistema del Gusto (Club del Gusto)
- S002 REG Sito del Gusto
- S005 REG Promozione turismo enogastronomico
- S010 REG Manager dell’impresa turistica enogastronomica
Parte II.b: fattibilità tecnico - progettuale
1. Elencare gli strumenti urbanistici vigenti di riferimento per le aree in oggetto e barrare la casella in caso di conformità ad essi
2. In caso di non conformità, specificare i provvedimenti che si intende adottare.
18. Conformità delle aree in cui è prevista la localizzazione degli investimenti agli strumenti di pianificazione
19. Quadro dei vincoli insistenti sull’area in cui è prevista la localizzazione degli investimenti
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo idrogeologico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio idraulico
L’intervento ricade in zona soggetta a rischio frana
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo paesistico
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo archeologico
L’intervento ricade in zona soggetta a vincolo sismico
L’intervento ricade in zona di rispetto ferroviario
L’intervento ricade in zona di rispetto autostradale
L’intervento ricade in zona di rispetto stradale
Specificare vincolo/i
L’intervento ricade in zona soggetta ad altri vincoli ostativi alla realizzazione dell’intervento
20. Infrastrutture funzionali all’iniziativa
rete idrica
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
rete fognaria
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
collettori
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse) Opere non immediatamente realizzabili
Impianto di trattamento acque reflue
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
rete viaria
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
reti energetiche Specificare:
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse)
Opere non immediatamente realizzabili
altro Specificare:
Opere già in corso di realizzazione
Opere immediatamente realizzabili (esistono autorizzazioni e risorse) Opere non immediatamente realizzabili
21. Entità e fonte delle risorse finanziarie già allocate (ivi comprese quelle del P.I.) per la realizzazione delle infrastrutture funzionali all’iniziativa
22. Servizi a supporto dell’iniziativa
Servizi a supporto della commercializzazione dei prodotti Specificare: Servizi a supporto dell’internazionalizzazione
Specificare:
Altro
Specificare: _
23. Entità e fonte delle risorse finanziarie già allocate (ivi comprese quelle del P.I.) per la realizzazione dei servizi funzionali all’iniziativa
Scheda dei progetti di contratto d’investimento con finanziamenti su risorse POR inclusi nei Progetti Integrati
Parte II.c: sostenibilità ambientale
24. Parere di sostenibilità ambientale
La priorità assegnata alle proposte che premino in particolare le iniziative coerenti con le caratteristiche del territorio da un punto di vista strutturale, garantisce la sostenibilità ambientale dell’iniziativa.
Tutte le PMI dovranno inoltre attivare le certificazioni di qualità secondo standards e metodologie riconosciute (ISO 9000:2000) e/o la certificazione di qualità del prodotto/servizio, e la certificazione ambientale secondo il sistema internazionale riconosciuto ISO 14001 o regolamento EMAS e/o la certificazione di marchio ambientale e/o ecologico.
25. Valore aggiunto ambientale
Le iniziative descritte al punto precedente presentano un evidente valore aggiunto ambientale per il territorio, contribuendo a migliorare la relativa qualità paesaggistico- architettonica.
26. Sensibilità ambientale del territorio su cui insistono gli interventi
Il territorio del PI comprende quattro parchi regionali (Partenio, Taburno, Matese, Roccamonfina). Gli interventi previsti verranno realizzati coerentemente con i vincoli previsti dalle zone ZPS ( Zona Protezione Speciale), dai proposti Siti di Importanza Comunitaria (pSIC), presenti sul territorio del P.I. Enogastronomico dalla relativa normativa. In particolare verrà avviata , ogni qual volta gli interventi siano suscettibili di potenziali incidenze sui valori tutelati da pSIC e ZPS, la procedura di valutazione di incidenza di cui all’art.5 del D.P.R. n.357/97 come modificato ed integrato dall’art.6 del
D.P.R. n.120/2003, al fine di valutare gli effetti derivanti dalla realizzazione delle opere cofinanziate nell’ambito del contratto di investimento rispetto all’obiettivo di mantenimento, in stato di conservazione soddisfacente, di habitat e specie tutelate nelle aree ricadenti nella Rete Natura 2000.
27. Criticità ambientali connesse alla realizzazione degli intervento previsti dal contratto
Nessuna
Sigla Responsabile regionale del PI Sigla Responsabile di Misura
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Scheda Contratti di investimento con finanziamento
su risorse POR inclusi nei Progetti Integrati
28. Criteri di sostenibilità a cui gli interventi devono rispondere
Rilevante | Non rilevante | |
Riduzione al minimo dell’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili | X |
Utilizzo delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione | X |
Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti | X |
Conservazione e miglioramento dello stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi | X |
Conservazione e miglioramento della qualità dei suoli e delle risorse idriche | X |
Miglioramento della qualità delle risorse storiche e culturali | X |
Miglioramento della qualità dell’ambiente locale | X |
Contributo alla protezione dell’atmosfera | X |
Sensibilizzazione alle problematiche ambientali e sviluppo dell’istruzione e della formazione in campo ambientale | X |
Promozione della partecipazione del pubblico alle decisioni legate a strategie sostenibili | X |
29. Rispondenza degli interventi ai criteri di innovazione tecnologica nell’uso delle risorse*
SI | NO | |
L’intervento deve favorire la promozione delle migliori tecnologie disponibili? | X | |
Deve utilizzare schemi EMAS/Ecolabel? | X | |
Deve prevedere l’innovazione di processo/prodotto? | X | |
Deve ridurre la quantità/pericolosità dei rifiuti generati? | X | |
Deve prevedere il riutilizzo/riciclaggio e recupero dei prodotti? | X | |
Deve prevedere modalità di gestione comune dei rifiuti? | X | |
Deve prevedere modalità di gestione comune dei reflui? | X |
Deve prevedere modalità di gestione comune dell’energia? | X | |
Deve attivare le certificazioni di qualità secondo standards e metodologie riconosciute (ISO 9000:2000) e/o la certificazione di qualità del prodotto/servizio | X | |
Deve attivare la certificazione ambientale secondo il sistema internazionale riconosciuto ISO 14001 o regolamento EMAS e/o la certificazione di marchio ambientale e/o ecologico. | X | |
Deve prevedere centri di valorizzazione e degustazione di prodotti tipici | X |
30. Indicare quali sono le azioni che si intende richiedere al fine ridurre gli impatti ambientali negativi degli interventi
Non vi sono impatti negativi rilevanti. Per le iniziative ricettive si cercherà di favorire, anche attraverso apposite azioni di animazione e sensibilizzazione locale, l’uso di materiali e forme costruttive coerenti con la tradizione locale.
31. Il contratto ricade in un programma per il quale è stata effettuata la Valutazione Ambientale Strategica (VAS)?
SI | x | NO | ||
In entrambi i casi indicare quali indicatori ambientali sono stati adottati. Gli indicatori ambientali sono quelli specificati al precedente punto “30”. |
SEZIONE III: SOSTENIBILITÀ ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIALE
Parte III.a: processi partenariali
Indicare quali sono state le modalità specifiche di coinvolgimento del partenariato economico- sociale
I soggetti privati sono stati coinvolti attraverso un ampio processo di animazione territoriale, che ha previsto, nell’ambito del progetto “SPRINT” gestito dal Formez:
1) la realizzazione di due cicli di workshop presso ciascuno dei territori appartenenti al
P.I. Filiera Enogastronomica. In particolare si svolti incontri con il partenariato economico-sociale ad Avellino, Benevento e Roccaromana nel febbraio 2003 (per la presentazione del progetto e la raccolta di proposte) e a Benevento e Roccaromana nel luglio 2003 (per l’illustrazione della strategia elaborata dal Tavolo di Concertazione);
2) la raccolta di manifestazioni di interesse nel periodo 20.6.2003 – 20.8.2003 presso ciascuno dei comuni aderenti al P.I., per il tramite dei differenti soggetti presenti al Tavolo di Concertazione;
3) la messa a disposizione di sportelli informativi nel periodo giugno-luglio 2003 presso l’amministrazione provinciale di Avellino, di Benevento e il comune di Roccaromana;
4) l’animazione condotta autonomamente da ciascun componente del Tavolo di Concertazione
32. Fabbisogni locali cui l’interevento deve rispondere
Il progetto risponde alla forte carenza, in generale, di strutture ricettive nel territorio del
P.I. e, in particolare, di strutture orientate alla domanda enogastronomica.
La domanda di investimento da parte degli operatori locali è testimoniata dagli esiti della manifestazione di interesse condotta tra giugno e agosto 2003.
33. Mercati di riferimento
I mercati di riferimento riguardano Italia ed Estero, con particolare riferimento a Francia e Benelux, UK, Germania e Stati Uniti.
34. Convenienza dell’intervento per il territorio
L’intervento contribuisce in maniera sostanziale alla diversificazione delle attività di reddito e di occupazione e funge da traino, insieme con le iniziative connesse del P.I. (in particolare le Porte di Ingresso e le Stazioni del gusto, nonché le “locande del gusto”), per lo stimolo alla produzione e commercializzazione dei prodotti autoctoni ed in generale del potenziamento del turismo enogastronomico.
Parte III.b: Fattibilità finanziaria
35. Temporizzazione della richiesta di finanziamento
RISORSE | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | Totale |
Risorse pubbliche a valere sul POR | 5.000.000 | 15.000.000 | 6.500.000 | 26.500.000 | ||
Risorse private confluenti nel POR | 5.000.000 | 15.000.000 | 6.500.000 | 26.500.000 | ||
TOTALE | 10.000.000 | 30.000.000 | 13.000.000 | 53.000.000 |
36. Modalità di copertura della quota di cofinanziamento privata prevista
La copertura della quota di cofinanziamento prevista è assicurata nell’ambito della disponibilità della Mis.4.5 a valere sul tetto di risorse assegnate al P.I. “Filiera Turistica Enogastronomica”.
Parte III.c: Risultati attesi
37. Indicatori di realizzazione e di risultato
Tipologia indicatore | Indicatore | Valore attuale | Valore atteso |
Realizzazione | |||
Numero iniziative finanziate | 0 | Min 7 | |
Numero posti letto | 830 | 1580 | |
Nascita nuove imprese | 0 | Min 4 | |
Nascita nuove imprese femminili | 0 | 2 | |
Numero di “porte e stazioni del gusto” attivate | 0 | 6 | |
Risultato | |||
Crescita dei pernottamenti | 300.000 | 600.000 | |
Parte III.d: Impatti socio-economici attesi
38. Quantificazione e stima degli impatti attesi
Indicatore | Valore attuale | Valore atteso |
Occupazione diretta | 300 | 760 |
39. Descrivere gli impatti indiretti sull’occupazione
Il progetto prevede rilevanti impatti diretti sull’occupazione. Questi sono associati all’occupazione nelle nuove strutture di ospitalità che si andranno a realizzare.
40. Descrivere, se vi sono, impatti anche indiretti sulle pari opportunità
I settori di attività proposti dal progetto costituiscono un settore dell’economia che, e, offre opportunità per l’imprenditoria femminile, per questo motivo si riserverà una quota almeno del 20 % alle imprese femminili partecipanti al consorzio.
41. Descrivere, se vi sono, impatti, anche indiretti, sulla Società dell’Informazione
Il consorzio o società consortile si caratterizzerà per la realizzazione di un portale che potrà prevedere anche forme di booking-on line. Questo avrà una evidente ricaduta diretta positiva sullo sviluppo della società dell’informazione.