ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (A.I.R.)
ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (A.I.R.)
(all. “A” alla Direttiva P.C.M. 16 gennaio 2013)
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RATIFICA ED ESECUZIONE DI ACCORDI IN MATERIA DI COOPERAZIONE CULTURALE E SCIENTIFICA.
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Titolo: “Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica di Afghanistan, fatto a Kabul il 19 aprile 2016”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
L’obiettivo perseguito con l’accordo in esame è quello di sviluppare il legame tra lo Stato italiano e il governo della Repubblica islamica dell’Afghanistan, in un’ottica di approfondimento della conoscenza reciproca e per il rafforzamento della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica negli ambiti di comune interesse. Il presente accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica intende, pertanto, sviluppare i rapporti di collaborazione con un Paese che negli ultimi 14 anni ha costituito una priorità della nostra politica estera e con il quale, data la situazione conflittuale interna che lo ha caratterizzato nella sua storia recente e che ancora permane, è stato avviato un numero necessariamente ridotto di attività in materia e, dunque, sono assai ampi i margini per impostare nuove iniziative nei settori in oggetto, in termini di approfondimento della conoscenza reciproca, di sviluppo degli scambi e di occasioni di arricchimento culturale. L’interscambio commerciale tra Italia e Afghanistan è molto limitato, poco meno di 8 milioni di Euro nel 2015, in gran parte nostre esportazioni. Le principali voci dell’export italiano sono rappresentate da macchinari ed apparati di telecomunicazioni. Per quanto riguarda le importazioni si tratta in gran parte di prodotti agricoli. I settori su cui ci si è concentrati finora sono quelli del marmo, l’agroalimentare (food processing, packaging) ed il tessile, ovvero gli ambiti dell’economia afghana che hanno prospettato maggiori opportunità e interesse tra le imprese italiane. Al momento solo sul settore del marmo si sono avuti sviluppi concreti, con iniziative di collaborazione già avviate nella regione di Herat, portando anche alla creazione nel 2014 del “centro tecnologico del Marmo” ad Herat – per la formazione di tecnici locali nella lavorazione del marmo con utilizzo di macchinari italiani - grazie al sostegno del MISE e dell’Agenzia/ICE, e alla collaborazione con le associazione di categoria. Per quanto riguarda tessile e agrobusiness, le condizioni di sicurezza e difficoltà ad individuare adeguati interlocutori locali non hanno al momento consentito di concretizzare le prospettive di collaborazione bilaterale in tali settori. La collaborazione nel settore del restauro, della lotta al traffico illecito di beni culturali e delle missioni archeologiche è proseguita in questi anni, anche se rallentata attualmente dalle condizioni di sicurezza (missioni di “ricerca, restauro e formazione” a cura dell’Università “L’Orientale” di Napoli, che beneficia di un contributo MAECI, con attività previste a Kabul e a Ghazny, con musei afghani e Ministero della Cultura di Kabul come interlocutori locali).
In ambito strettamente culturale, nell’anno accademico 2015/16 sono state offerte 72 mensilità di borse di studio e ne sono state assegnate 69 mensilità nelle seguenti aree disciplinari: ingegneria,
economia, studi linguistici (Corso di Lingua e Cultura italiana). Per l’anno accademico 2016/2017, le mensilità offerte sono 72, tutte assegnate, per le seguenti aree ed atenei: ingegneria e informatica, relazioni internazionali, studi linguistici (3 borse di 3 mensilità ciascuna per frequenza Corso di Lingua e Cultura italiana); Università per Stranieri Perugia, Università degli Studi di Perugia, Politecnico di Torino, Università Tor Vergata, Libera Università di Bolzano.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’accordo in oggetto andrebbe a fornire un quadro giuridico essenziale ai fini dell’approfondimento e della disciplina dei rapporti bilaterali dei due Paesi nei settori della cultura, della ricerca e della tecnologia. Nel quadro della complessiva azione italiana di cooperazione civile con l’Afghanistan, alla componente culturale spetta un ruolo importante, in considerazione di quanto l’Italia ha fatto, e sta facendo, soprattutto per la salvaguardia del patrimonio archeologico afghano, ma anche per incrementare i legami tra le istituzioni culturali ed educative dei due Paesi (borse di studio). La collaborazione scientifica e tecnologica rientra anch’essa nella strategia di valorizzazione e sviluppo delle competenze afghane.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo sarà monitorato dalla Commissione Mista, istituita anche al fine di esaminare lo sviluppo della cooperazione tra i due Paesi.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
Le categorie che costituiscono le principali destinatarie dell’intervento regolatorio sono, tra i soggetti di natura pubblica, le amministrazioni e gli enti cui spetta l’esecuzione dell’accordo, quali MAECI, MIUR, MIBACT, Presidenza del Consiglio, il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico presso il Comando Generale dei Carabinieri, la Commissione Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte, la CRUI, la RAI e il CONI, nonché, più ampiamente, università e istituzioni accademiche artistico-musicali, centri di ricerca e istituzioni scolastiche; tra i soggetti privati, persone fisiche quali studenti, docenti, scienziati, ricercatori, esperti, artisti, nonché persone giuridiche quali la Società Xxxxx Xxxxxxxxx e, più in generale, organizzazioni - con o senza scopo di lucro - impegnate nel settore culturale, dell’istruzione, dell’innovazione scientifica e tecnologica o in grado di elaborare e fornire prodotti o erogare servizi collegati a tali ambiti di attività.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
La negoziazione è stata posta in essere dalle competenti amministrazioni dello Stato italiano e dello
Stato afghano.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo leader dell’Italia come potenza culturale derivante dal mancato adempimento dell’obbligazione politica sul piano internazionale con la firma dell’accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non sono state individuate opzioni di intervento alternative al presente accordo, il quale soddisfa, invece, per i suoi contenuti, l’esigenza di promozione della cooperazione tra le Parti, sia nel settore dell’istruzione, che in quello scientifico e tecnologico, in un’ottica di continuità tra i due ambiti.
Non era, inoltre, possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
L’osservazione dell’esperienza applicativa consente di affermare che dall’opzione prescelta non derivano svantaggi, né costi specifici, per i destinatari diretti e indiretti dell’intervento normativo, nel medio e nel lungo termine. Vantaggi specifici, soprattutto per l’organizzazione e le attività dei soggetti pubblici coinvolti, deriveranno, invece, dalla maggiore razionalizzazione e coordinamento conseguenti all’assorbimento in un’unica cornice regolatoria della collaborazione nei settori dell’istruzione, da un lato, e scientifico e tecnologico, dall’altro).
Ciò, potrà determinare una riduzione della spesa e dei costi burocratici e amministrativi di gestione della cooperazione, con conseguente incremento di quest’ultima, anche alla luce del nuovo quadro giuridico offerto dall’accordo.
Gli effetti vantaggiosi per i soggetti destinatari dell’intervento deriveranno anche dalla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, delle politiche culturali e giovanili e dello sport.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitività tra i destinatari degli effetti dell’accordo. Al contrario, l’incremento e la razionalizzazione delle attività di cooperazione nei settori dell’istruzione e della formazione, nonché di rafforzamento e avvio di progetti di cooperazione scientifica e tecnologica tra i poli di eccellenza dei Paesi potranno contribuire a migliorare la suddetta competitività del Sistema Italia, dispiegando effetti positivi sulla capacità di penetrazione delle imprese italiane all’estero e sulla relativa possibilità di accedere a tecnologie innovative.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito di un’apposita Commissione mista che si riunirà, alternativamente, nei due Paesi con il compito di monitorare lo stato di attuazione dell’accordo stesso e di elaborare i Programmi esecutivi pluriennali.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
L’accordo potrà essere modificato consensualmente in qualsiasi momento dalle Parti, mediante scambio di Note Verbali.
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza biennale, effettuerà la prevista VIR, in cui verrà preso in esame l’effettivo aumento nel corso degli anni degli scambi in campo scientifico, tecnologico ed accademico, con benefici reali dal punto di vista economico e sociale tra i due Paesi.
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Titolo: “Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Belarus in materia di cooperazione scientifica e tecnologica, fatto a Trieste il 10 giugno 2011”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
L’accordo, firmato a Trieste il 10 giugno 2011, costituisce la base indispensabile di qualsiasi iniziativa e progetto di cooperazione in materia di scienza e tecnologia tra i due Paesi. Il provvedimento risulta necessario per ovviare alla mancanza di riferimenti legislativi in materia nell’ambito dei rapporti bilaterali tra i due Paesi. L’accordo, firmato a Trieste il 10 giugno 2011, costituisce una base indispensabile per qualsiasi iniziativa e progetto di cooperazione in materia di scienza e tecnologia tra i due Paesi. Il provvedimento risulta necessario per ovviare alla mancanza di riferimenti legislativi in materia nell’ambito dei rapporti bilaterali tra i due Paesi. Le comunità scientifiche italiana e bielorussa hanno dato vita negli anni passati ad una fiorente collaborazione, testimoniata da una serie di accordi tra Università tuttora vigenti [e che vedono insieme ad Università bielorusse (perlopiù l’Università statale Bielorussa nella sua sede di Minsk), l’impegno da parte italiana degli Atenei di Roma – La Sapienza, Roma – Tor Vergata, Roma III, Xxxx Xxxx di Bari, Parma, Cagliari, Macerata, Bologna, nonché l’Istituto Europeo Oncologico di Milano, l’Accademia europea di Firenze, l’Istituto Internazionale Vesuviano per l’Archeologia e l’Università degli Studi Xxxxxxxxx Xxxxxxx]. Consta inoltre la partecipazione di Atenei italiani e Bielorussi a progetti di ricerca a livello europeo (in particolare nell’attuale programma Tempus 2013-2017): un progetto ha come partner l’Università di Genova e nel programma Erasmus Plus l’Università Statale Bielorussa di Minsk partecipa al c.d. progetto “Harmony” con l’Università degli Studi di Roma La Sapienza). Tuttavia, una serie di accordi conclusi negli anni passati non sono stati rinnovati (si tratta in particolare degli accordi con l’Università di Xxxxxx Xxxxxxxx XX, l’Università di Salerno, l’Università degli studi di Perugia, l’Università degli studi di Trento e l’Istituto di cibernetica X. Xxxxxxxxxx). È da ritenere pertanto che l’accordo in questione fornirebbe un quadro più stabile per rinnovare i rapporti che hanno subito una battuta d’arresto e costituirebbe un riferimento indispensabile per gli accordi interuniversitari in essere e l’elaborazione di futuri progetti di collaborazione.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’obiettivo generale è quello di consolidare e di armonizzare i legami e la comprensione reciproca; nello specifico, di poter disporre di un quadro giuridico appropriato di riferimento cui ricondurre ogni forma di cooperazione tra i due Paesi nell’ambito di competenza dell’accordo. Il positivo seguito delle azioni di assistenza umanitaria prestate per dare sollievo dalle conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl si è tradotto in ambito scientifico in collaborazioni soprattutto nel campo delle scienze mediche (oncologia, cardiologia, endocrinologia, ecc.). Concretamente quindi con l’accordo in questione ci si propone di dare ulteriore particolare, ma non esclusivo, impulso alla cooperazione in questo campo.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti comuni avviati;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo sarà monitorato dalla Commissione Mista, istituita anche al fine di esaminare lo sviluppo della cooperazione.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
A beneficiare dell’accordo saranno scienziati, specialisti, esperti, organizzazioni, imprese, enti pubblici e privati nonché persone fisiche e giuridiche operanti nei campi della scienza e della tecnologia. Gli Atenei sopra citati (lett. A) saranno direttamente interessati e potranno direttamente ed immediatamente beneficiare dell’accordo, ma anche nuovi soggetti, specie in campo medico, potranno usufruire delle nuove possibilità offerte dall’accordo.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
La negoziazione è avvenuta coinvolgendo, per la parte italiana: il Ministero degli affari esteri e
della cooperazione internazionale (Direzione Generale per gli Affari Politici, ex Direzione Generale per i Paesi dell’Europa, e la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, ex Direzione Generale per la Promozione Culturale) in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con il Ministero dello sviluppo economico; per la parte bielorussa: il Ministero degli affari esteri e il Comitato Statale per le Scienze e le Tecnologie.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo dell’Italia in ambito europeo derivanti dal mancato adempimento dell’impegno assunto sul piano internazionale, quanto meno a livello politico, con la firma dell’accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali. Inoltre le motivazioni alla base dell’accordo escludono le opzioni di non intervento.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, né era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
Dall’opzione non derivano svantaggi. Dall’esecuzione dell’accordo, grazie anche ad una maggiore possibilità di scambi, si attendono invece benefici nei seguenti settori: ricerca fondamentale ed
applicata, ricerca e tecnologia industriale, innovazione. È da considerarsi che si potranno acquisire nuove conoscenze in campo tecnologico, potendosi successivamente sviluppare innovazioni a livello produttivo. Inoltre, a medio-lungo termine l’accordo permetterà ai soggetti partecipanti a vario titolo ai progetti di collaborazione – presso Università ed altri enti pubblici e privati italiani – di migliorare la conoscenza del mercato e delle potenzialità tecnologiche e industriali bielorusse, indispensabili per pianificare nuovi investimenti italiani e nuovi parternariati commerciali nel Paese.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese si avranno, soprattutto a medio-lungo termine, quando esse – trovandosi ad impiegare personale che ha partecipato ai progetti promossi nel quadro del presente accordo, o beneficiando delle successive azioni pubbliche intraprese per la promozione degli investimenti nel Paese – potranno trarre vantaggio dalle nuove conoscenze tecnologiche che l’accordo porterà e dalle accresciute conoscenze del mercato e, più in generale, delle possibilità di investimento esistenti nella Repubblica di Belarus [v. lett. A)].
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti Amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitività tra i destinatari degli effetti dell’accordo.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e nell’ambito di un’apposita Commissione Mista istituita dall’accordo.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
L’accordo ha durata quinquennale, con rinnovamento automatico per un periodo di uguale durata (art. 11). L’accordo potrà altresì essere modificato in qualsiasi momento consensualmente dalle Parti (art. 9).
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza biennale, effettuerà la prevista VIR, in cui verrà preso in esame l’effettivo aumento nel corso degli anni degli scambi in campo scientifico e tecnologico, con benefici reali dal punto di vista economico e sociale tra i due Paesi.
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Titolo: “Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Belarus sulla cooperazione culturale, fatto a Trieste il 10 giugno 2011”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
L’accordo, firmato a Trieste il 10 giugno 2011, costituisce la base indispensabile di qualsiasi iniziativa e progetto di cooperazione in materia culturale tra i due Paesi. Esso risulta necessario per ovviare alla mancanza di riferimenti legislativi in materia nell’ambito dei rapporti bilaterali tra i due Paesi. I rapporti culturali tra Italia e Repubblica di Belarus, beneficiando del buon clima nei rapporti generali tra i due Paesi e della benevolenza con cui i locali guardano al nostro Paese, sono fecondi e piuttosto vivi, pur avvertendosi la mancanza di un riferimento normativo generale. Ad esempio, nell’anno accademico 2013/2014 in Bielorussia vi erano 2220 frequentatori di corsi di vario tipo e livello di lingua e cultura italiana. Nel successivo anno accademico, nella sola Università di Minsk risultano attivi diversi corsi di lingua e cultura italiana inseriti in varie facoltà, frequentati da un totale di 1034 studenti. Ottimo riscontro hanno anche i concorsi di traduzione e letterari e nel 2016 sarà ospitato presso l’Accademia delle Scienze un convegno di italianistica. Va peraltro segnalato che l’Università di Bologna ha attivato, in consorzio con Università di altri Paesi dell’Europa centro-orientale, un master in studi e ricerche interdisciplinari sull’Est Europa (MIREES), a testimonianza dell’interesse di uno dei massimi Atenei italiani per quest’area, spesso misconosciuta, del Vecchio Continente. Grande e positivo è poi il riscontro per le iniziative dell’Ambasciata di promozione della cultura e le produzioni lato sensu culturali italiane: tra il 2014 e il 2016 il numero di eventi organizzati annualmente è più che raddoppiato (da quindici a trentadue) ed un particolare successo si è registrato nell’area musicale e concertistico-teatrale – con la messa in scena di opere di autori italiani, o della trasposizione in lingua bielorussa di una pièce ispirata alla Commedia dell’arte (iniziativa: ‘Viva Commedia!’) –, nonché in quelle cinematografiche e della moda.
Da quanto riportato risulta che l’interesse per l’Italia e le produzioni culturali italiane è sempre assai vivo, rivelando un ampio potenziale per il cui sfruttamento risulta però indispensabile una cornice normativa e di collaborazione tra i due Paesi più chiara e strutturata. In tale ambito rientra ad esempio il progetto di far entrare lo studio della lingua italiana già nelle scuole dell’obbligo, per la cui realizzazione l’esistenza di un accordo è indispensabile.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’obiettivo generale è quello di consolidare e di armonizzare i legami e la comprensione reciproca; nello specifico, di poter disporre di un quadro giuridico appropriato di riferimento cui ricondurre ogni forma di cooperazione tra i due Paesi nell’ambito culturale.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo sarà monitorato dalla Commissione Mista, istituita anche al fine di esaminare lo sviluppo della cooperazione.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
A beneficiare dell’accordo saranno enti, associazioni e organizzazioni operanti nei seguenti settori: letteratura, arte figurativa, architettura, scultura, arte applicata e decorativa, design, arti sceniche, musica, danza, folclore e arte popolare, cinema, traduzioni, musei ed esposizioni, tutela e restauro del patrimonio storico e culturale, archivistica e biblioteconomia, contrasto del traffico illecito di beni culturali, protezione dei diritti d’autore. Saranno particolarmente interessati docenti e ricercatori che vorranno insegnare la lingua italiana e/o approfondire la conoscenza della cultura bielorussa, musicisti – singoli e in gruppi –, storici e soggetti attivi nel campo del restauro e della tutela del patrimonio artistico, nonché imprese piccole e grandi attive nei detti settori.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
La negoziazione è avvenuta coinvolgendo, per la parte italiana: il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Direzione Generale per gli Affari Politici, ex Direzione Generale per i Paesi dell’Europa, e la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, ex Direzione Generale per la Promozione Culturale) in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; per la parte bielorussa: il Ministero degli affari esteri e il Comitato Statale per le Scienze e le Tecnologie.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo dell’Italia in ambito europeo derivanti dal mancato adempimento dell’impegno assunto sul piano internazionale, quanto meno a livello politico, con la firma dell’accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali. Inoltre le motivazioni alla base dell’accordo esclude le opzioni di non intervento.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, né era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
Dall’opzione non derivano svantaggi. Dall’esecuzione dell’accordo, grazie anche ad una maggiore
possibilità di scambi, si attendono invece benefici nei seguenti settori: letteratura, arte figurativa, architettura, scultura, arte applicata e decorativa, design, arti sceniche, musica, danza, folclore e arte popolare, cinema, traduzioni, musei ed esposizioni, tutela e restauro del patrimonio storico e culturale, archivistica e biblioteconomia, contrasto al traffico illecito di beni culturali, protezione dei diritti d’autore.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese saranno immediati e rilevanti. Infatti risulta che le micro, piccole e medie imprese sono tra le più impegnate in una serie di settori toccati dall’accordo, in particolare: arte figurativa, architettura, scultura, arte applicata e decorativa, design, arti sceniche, musica, danza, folclore e arte popolare, traduzioni. Esse trarranno quindi vantaggio dall’allargamento della platea di spettatori e pubblico interessato nella Repubblica di Belarus.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti Amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitività tra i destinatari degli effetti dell’accordo.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito di un’apposita Commissione Mista ex art. 7 dell’accordo in materia di cooperazione culturale.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità per gli ordinari canali riservati agli atti normativi, tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
L’accordo ha durata illimitata (art. 10) e le controversie derivanti dalla sua interpretazione e applicazione verranno risolte tra le parti per via negoziale (art. 9).
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza biennale, effettuerà la prevista VIR, in cui verrà preso in esame l’effettivo aumento nel xxxxx xxxxx xxxx xxxxx xxxxxx xx xxxxx xxxxxxxxx, artistico, scolastico, accademico e sportivo, con benefici reali dal punto di vista economico e sociale tra i due Paesi.
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Titolo: “Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato plurinazionale della Bolivia, fatto a La Paz il 3 marzo 2010”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
Il nuovo accordo culturale, scientifico e tecnologico sostituirà il precedente accordo culturale firmato dai due Paesi a La Paz il 31 gennaio 1953, nonché quello scientifico firmato a Roma il 3 giugno 2002, ma non più ratificato. La firma di un nuovo accordo nasce dall’esigenza di stabilire in un quadro unico e certo, la più ampia collaborazione possibile in tutti i settori che vanno dalla cultura, alle scienze applicate, dallo sport, alla protezione dei diritti umani e del diritto alla proprietà intellettuale; di semplificare dal punto di vista legislativo e amministrativo le necessarie procedure, quantificandone al meglio la relativa spesa.
Il recepimento del presente accordo nel nostro ordinamento giuridico intende favorire una migliore reciproca comprensione e conoscenza dei due Paesi, valorizzare quei settori peculiari delle nostre rispettive culture che, dall’antichità ai giorni nostri, costituiscono parte del patrimonio culturale mondiale. Esso è inoltre foriero di interessanti spunti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica che possono dar adito a contributi innovativi in favore di uno sviluppo sostenibile e di un migliore e più diffuso benessere umano e sociale. Infine, si auspica che con questo accordo si possano migliorare e sviluppare le relazioni bilaterali tra l’Italia e la Bolivia al fine di pervenire ad un’azione congiunta e sinergica anche in campo multilaterale.
Per quanto concerne i dati relativi all’interscambio culturale con la Bolivia, si tenga presente innanzitutto il rapido aumento del numero di accordi interuniversitari tra atenei italiani e controparti boliviane: 32 accordi attualmente in vigore tra atenei italiani e boliviani, di cui 26 bilaterali (16 con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) e 211 studenti boliviani presso atenei italiani nell’anno accademico 2015/16.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L'obiettivo principale dell’accordo è quello di favorire un ulteriore rafforzamento dei rapporti bilaterali tra i due Paesi. In tale prospettiva, l'accordo è suscettibile, da un lato, di fornire una risposta efficace ed immediata alla fortissima richiesta di lingua e cultura italiana, dall’altro, di incoraggiare l’avvio nel medio e nel lungo periodo di strette collaborazioni in un settore sempre più cruciale come quello della ricerca scientifica e tecnologica, ambito di relazione di natura cruciale soprattutto nell’attuale contesto economico, caratterizzato da una situazione di incertezza economica generalizzata e dalla esigenza di rafforzare i processi di crescita e sviluppo. Inoltre, vuole promuovere e favorire iniziative, scambi e collaborazioni in ambito culturale, dell’istruzione, scientifico e tecnologico attraverso le cooperazioni universitarie, i convegni e le borse di studio, l'Accordo faciliterà le attività di cooperazione nel campo della conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed archeologico, contrastando i trasferimenti illeciti di beni culturali ed assicurando la protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
In particolare la Commissione mista valuterà: i memorandum di intesa stipulati nel campo dell’istruzione, della ricerca e della cooperazione tecnologica (valutando anche la qualità e la quantità di scambi di studenti, docenti e ricercatori); la cooperazione nel campo artistico, considerando la frequenza dell’organizzazione di mostre, eventi culturali e scambio reciproco di esperienze e talenti; il numero e la qualità di accordi specifici, nel quadro del presente accordo, tra le amministrazioni nazionali nei rispettivi settori di competenza; la frequenza della partecipazione congiunta dei due Paesi a programmi dell’Unione Europea e di altre Organizzazioni Internazionali nei settori culturale, scientifico e tecnologico; il numero di programmi e di protocolli esecutivi che, in generale, verranno siglati in attuazione del presente Accordo.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
In particolare la Commissione mista, istituita anche al fine di monitorare la cooperazione tra i due Paesi, valuterà: i memorandum di intesa stipulati nel campo dell’istruzione, della ricerca e della cooperazione tecnologica (valutando anche la qualità e la quantità di scambi di studenti, docenti e ricercatori); la cooperazione nel campo artistico, considerando la frequenza dell’organizzazione di mostre, eventi culturali e scambio reciproco di esperienze e talenti; il numero e la qualità di accordi specifici, nel quadro del presente accordo, tra le amministrazioni nazionali nei rispettivi settori di competenza; la frequenza della partecipazione congiunta dei due Paesi a programmi dell’Unione Europea e di altre Organizzazioni Internazionali nei settori culturale, scientifico e tecnologico; il numero di programmi e di protocolli esecutivi che, in generale, verranno siglati in attuazione del presente accordo.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
Le categorie che costituiscono le principali destinatarie dell’intervento regolatorio sono, tra i soggetti di natura pubblica, le Amministrazioni e gli Enti cui spetta l’esecuzione dell’accordo, quali MAECI, MIUR, MIBACT, Presidenza del Consiglio, il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico presso il Comando Generale dei Carabinieri, la Commissione Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte, la CRUI, la RAI ed il CONI, nonché, più ampiamente, Università ed Istituzioni accademiche artistico-musicali, Centri di ricerca, scuole ed istituti secondari e superiori; tra i soggetti privati, persone fisiche quali studenti, docenti, scienziati, ricercatori, esperti, artisti, nonché persone giuridiche quali la Società Xxxxx Xxxxxxxxx e più in generale organizzazioni - con o senza scopo di lucro - impegnate nel settore culturale, dell’istruzione, dell’innovazione scientifica e tecnologica, o in grado di elaborare e fornire prodotti o erogare servizi collegati a tali ambiti di attività. Tenuto conto della vastità della potenziale platea di beneficiari non è allo stato possibile fornire delle previsioni quantitative al riguardo.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
Il processo negoziale si è sviluppato attraverso un lungo arco di tempo ricompreso tra il 2004 ed il 2010 per concludersi nel 2011 e ha coinvolto i due Governi per il tramite dell’Ufficio negoziatore di questo Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Uff. VI della DG Unione Europea, già Uff. V della DG per i Paesi dell’Europa), che ha coordinato i contributi degli Uffici, delle amministrazioni e degli enti italiani a vario titolo interessati (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Informazione ed Editoria, nonché Dipartimento Diritto d’Autore; MIUR; MIBACT; Comando CC Nucleo Tutela Patrimonio Artistico; Commissione Interministeriale per il Recupero Opere d’Arte; CRUI; RAI; Segreteria Generale del MAECI, DG per il Sistema Paese, DG per la Mondializzazione; nonché Società Xxxxx Xxxxxxxxx e CONI). Tali consultazioni hanno consentito di pervenire alla definizione ed alla firma dell’accordo oggetto del presente disegno di legge di autorizzazione alla ratifica. Per la parte boliviana, sono intervenuti il Ministero degli Affari esteri, il Ministero dell'Istruzione e della Scienza e il Ministero della Cultura
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo leader dell’Italia come potenza culturale derivante dal mancato adempimento dell’obbligazione politica sul piano internazionale con la firma dell’accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali. Inoltre le motivazioni alla base dell’accordo escludono le opzioni di non intervento.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, né era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte, in considerazione della tipologia e qualità degli obiettivi perseguiti.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
L’osservazione dell’esperienza applicativa consente di affermare che dall’opzione prescelta non derivano svantaggi né costi specifici per i destinatari diretti ed indiretti dell’intervento normativo, nel medio e nel lungo termine. Vantaggi specifici, soprattutto per l’organizzazione e le attività dei soggetti pubblici coinvolti, deriveranno invece dalla maggiore razionalizzazione e coordinamento conseguenti all’assorbimento in un’unica cornice regolatoria dei due assi della collaborazione tra i due Paesi contemplati dagli strumenti sinora vigenti (settore culturale da un lato, scientifico e tecnologico dall’altro), con possibile riduzione della spesa e dei costi burocratici ed amministrativi di gestione della cooperazione, dall’incentivo alla cooperazione per i soggetti interessati rappresentato dall’aggiornamento del quadro giuridico offerto dall’accordo, anche in riferimento agli ambiti di più recente evoluzione (coreutica, danza, tutela del patrimonio culturale ed archeologico, protezione del patrimonio culturale immateriale e della proprietà intellettuale), con possibili ricadute positive in termini di promozione del Sistema Paese e di sviluppo della ricerca e dell’innovazione in ambito culturale e tecnologico, non soltanto a beneficio dei soggetti pubblici coinvolti, ma anche a vantaggio dei soggetti privati direttamente ed indirettamente beneficiati.
L’accordo intende dunque fornire il quadro giuridico di riferimento che possa favorire il successivo sviluppo di intese, accordi e collaborazioni tra i vari soggetti interessati. In particolare potrà
favorire: la stipula di memorandum di intesa tra istituzioni universitarie, scuole superiori, centri di ricerca, musei e enti operanti nei settori oggetto del presente Accordo; accordi nel settore dell’istruzione per il riconoscimento di titoli stranieri; organizzazione di mostre e eventi nel campo artistico che possano promuovere l’immagine e la cultura italiana; accordi tra le amministrazioni competenti al fine di contrastare l’esportazione e il traffico illecito, attraverso l’organizzazione di corsi da parte dei nostri centri di eccellenza del Comando dei Carabinieri, che trasferiscano l’expertise il know how italiano, e la predisposizione di meccanismi per lo scambio di informazione tecnologica; la promozione di progetti multilaterali da inserire eventualmente nei programmi dell’Unione Europea e di altri Organismi Internazionali; accordi specifici che regoleranno il reciproco trasferimento di tecnologie, nel rispetto degli obblighi internazionali sulla proprietà intellettuale, tra Enti Pubblici, Associazioni e Organizzazioni.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
L’intervento non introduce oneri informativi a carico di cittadini e/o imprese.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
L’intervento regolatorio appare suscettibile di adeguata attuazione in considerazione del fatto che sono già formati e pienamente operativi gli organismi e le strutture amministrative e gestionali, mentre l’esperienza pregressa, legata al funzionamento degli accordi sinora in vigore, mette in luce la vitalità della cooperazione culturale e scientifica tra i due Paesi e la volontà di proseguire sulla strada del rafforzamento dei rapporti, nonostante le difficoltà legate alle misure di limitazione della spesa pubblica che caratterizzano l’attuale congiuntura europea ed internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato. Quanto ai profili relativi alla competitività, è indubbio che l’incremento e la razionalizzazione delle attività di promozione culturale dell’Italia all’estero, nonché il rafforzamento e l’avvio di ulteriori progetti di cooperazione scientifica e tecnologica tra i poli di eccellenza dei due Paesi potranno contribuire a migliorare la competitività del Sistema Italia, dispiegando effetti positivi sulla capacità di penetrazione delle imprese italiane all’estero e sulla relativa possibilità di accedere a tecnologie innovative.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
I soggetti responsabili per l'attuazione dell’intervento regolatorio sono, da parte italiana, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e la Direzione Generale per la Mondializzazione, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, università e ricerca, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo; e, da parte boliviana, il Ministero degli Affari esteri, il Ministero dell'Istruzione e della Scienza e il Ministero della Cultura.
Più precisamente, l'attuazione dell'Accordo avverrà attraverso la redazione di Programmi esecutivi pluriennali e sarà disciplinata da riunioni della Commissione Mista (facoltativamente precedute e seguite anche da scambi di informazioni con le Amministrazioni competenti e con organismi privati), che avrà il compito di perfezionare gli obiettivi e di stabilire le modalità degli interventi e i contributi finanziari necessari per la loro realizzazione.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo sono le Amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno il monitoraggio delle attività connesse avvalendosi altresì dell’operato della Commissione Mista.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
L’accordo in questione ha durata illimitata (art. 10). L’accordo potrà altresì essere denunciato in qualsiasi momento dalle Parti (art. 11).
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con la collaborazione del MIUR e del MIBACT, curerà a cadenza biennale la redazione della V.I.R., documento nel quale verranno presi in considerazione l’andamento dei rapporti bilaterali ed i benefici derivanti dall’applicazione e dall’esecuzione dell’accordo. In particolare, verrà monitorato l’effettivo aumento nel corso degli anni degli scambi nei campi della cultura, dell’istruzione, della scienza e della tecnologia, nonché delle attività di cooperazione nel campo della conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed archeologico.
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Titolo: “Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Mozambico, fatto a Maputo l’11 luglio 2007”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
La sottoscrizione dell’Accordo si è resa necessaria al fine di disporre di un quadro giuridico appropriato di riferimento a cui ricondurre ogni forma di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra i due Paesi desiderosi di rafforzare i loro sempre più stretti rapporti di amicizia e di reciproca conoscenza.
L’iniziativa negoziale trova motivazione nell’esigenza di sviluppare una collaborazione più efficace tra l’Italia e il Mozambico nei settori culturale, scientifico e tecnologico. Essa predispone la base normativa, attualmente mancante per rendere esecutiva tale cooperazione.
Le relazioni culturali e scientifiche tra Italia e Mozambico sono storicamente molto intense. A Maputo esiste la Scuola italiana “X. Xxxxxxx” (scuola italiana privata riconosciuta), con oltre 60 bambini iscritti alla scuola dell’infanzia e primaria. E’ stato inoltre istituito nel giugno 2013 un Comitato locale estero della società Xxxxx Xxxxxxxxx, attraverso cui sarà possibile anche in Mozambico ottenere le certificazioni “PLIDA” di conoscenza della lingua italiana. La forte crescita della richiesta di apprendimento della lingua italiana da parte dei giovani mozambicani è ascrivibile non solo al prestigio culturale del nostro Paese in Mozambico e all’intensificarsi delle relazioni economico-commerciali bilaterali (a cui si accompagna un aumento delle aziende italiane presenti nel Paese), ma anche all’accurata azione svolta negli anni dalla nostra Ambasciata. Di notevole rilievo, in questo ambito, è inoltre il programma di “Supporto all’Università Xxxxxxxx (UEM) per la riforma accademica, l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica” che rappresenta il quadro di riferimento per il rafforzamento dei rapporti di collaborazione tra l’UEM, il principale ateneo del Mozambico, e le università italiane nel campo della ricerca applicata, in collaborazione con il settore produttivo, in un’ottica di cooperazione integrata tra i rispettivi sistemi-paese. Vi è infatti l’interesse reciproco a considerare lo sviluppo dei rapporti inter-universitari in funzione delle priorità legate alla gestione dei grandi investimenti di sviluppo in corso, che hanno bisogno non solo di capitali finanziari, ma anche e soprattutto di capitale umano, ossia personale qualificato in grado di inserirsi con successo nell’attuale contesto tecnologico e di competitività globale.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’esigenza di sottoscrivere un Accordo deriva dalla elevata intensità di relazioni con il Mozambico che costituisce per il nostro Paese un partner privilegiato nell’Africa sub-sahariana. Sempre più numerose sono le iniziative intraprese sul piano culturale, scientifico e tecnologico che necessitano, quindi, di un inquadramento organico. L’Intesa si propone di favorire, da una parte, un ulteriore rafforzamento dei rapporti bilaterali fornendo nel contempo una risposta efficace alla forte richiesta di lingua e cultura italiana nella Repubblica del Mozambico, dall’altra incoraggiare l’avvio di strette collaborazioni in un settore sempre più cruciale come quello della ricerca scientifica e tecnologica. Pertanto, l’Accordo consentirà di promuovere ed incentivare iniziative, scambi e collaborazioni in
ambito culturale, scientifico e tecnologico mediante l’attività di cooperazione universitaria, scambio di docenti e di ricercatori, scambio di informazioni e documentazione, organizzazione congiunta di seminari, conferenze e mostre, la realizzazione di studi e progetti di ricerca comuni, l’organizzazione di convegni e l’attribuzione di borse di studio, facilitando nondimeno la cooperazione nella conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico ed archeologico, con particolare riguardo al contrasto dei trasferimenti illeciti di beni culturali ed alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale. I contenuti dell’accordo sono adeguati a fornire risposte ai nuovi bisogni culturali, scientifici e tecnologici, sia in una prospettiva bilaterale, sia nella più ampia e sempre più rilevante dimensione internazionale (partecipazione congiunta a programmi multilaterali, previsione di partecipazione di Organismi internazionali al finanziamento o all’attuazione di programmi o di progetti derivanti dalle forme di cooperazione contemplate nell’Accordo). L’accordo, una volta ratificato, potrebbe servire da utile base per rafforzare i legami di collaborazione culturale e scientifica con le istituzioni locali, permettendo l’avvio di iniziative e progetti di più ampia ricaduta sociale e politica.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
La diretta applicazione dell’accordo quadro si realizza mediante la successiva sottoscrizione, tra le due Parti, di Programmi o Protocolli esecutivi pluriennali di cooperazione culturale e scientifica tramite l’istituenda Commissione mista, che avrà anche il compito di esaminare lo sviluppo della cooperazione.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
Le categorie che costituiscono le principali destinatarie dell’intervento regolatorio sono, tra i soggetti di natura pubblica, le Amministrazioni e gli Enti cui spetta l’esecuzione dell’accordo, quali MAECI, MIUR, MIBACT, Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico presso il Comando Generale dei Carabinieri, gli organismi radiotelevisivi, nonché, più ampiamente, Università ed Istituzioni accademiche artistico-musicali, Scuole ed Istituti secondari e superiori; Musei, Biblioteche, Centri ed Organismi di ricerca pubblici e privati, Associazioni artistiche; tra i soggetti privati, persone fisiche quali studenti, docenti, scienziati, ricercatori, esperti, artisti, lettori universitari, specialisti e laureati, autori letterari
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
Il testo dell’accordo è stato sottoposto alla firma delle autorità mozambicane nel corso della visita ufficiale in Mozambico dell’allora Ministro degli Esteri, l’On. Xxxxxxx X’Xxxxx. Il testo è stato elaborato per il tramite dell’Ufficio negoziatore di questo Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (Ufficio XIII della Direzione Generale Mondializzazione e Questioni
Globali, già Ufficio IV della Direzione Generale Africa sub-sahariana) che ha coordinato i contributi degli Uffici, delle Amministrazioni e degli Enti italiani a vario titolo interessati. Tali consultazioni hanno consentito di pervenire alla definizione del testo dell’Accordo.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo dell’Italia in ambito europeo derivanti dal mancato adempimento dell’obbligazione assunta sul piano internazionale con la firma dell’accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali. Inoltre le motivazioni alla base dell’accordo escludono le opzioni di non intervento.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, né era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
E’ stato applicato il metodo comparativo adottato in analoghi precedenti accordi dai quali è emersa la positività di tale tipo di intese; l’osservazione dell’esperienza applicativa consente di affermare che dall’opzione prescelta non derivano svantaggi né costi specifici per i destinatari diretti ed indiretti dell’intervento normativo, nel medio e nel lungo termine.
L’esecuzione dell’Accordo fornisce un quadro organico di riferimento per le iniziative di collaborazione nei settori culturale, artistico e scientifico già in atto tra i due Paesi. Esso individua i principi e i settori attraverso i quali dovrà operare tale collaborazione, indicando quelli prioritari. Dall’esecuzione dell’accordo ci si attende un rafforzamento ed una maggiore qualificazione dei rapporti bilaterali in ambito culturale. I vantaggi specifici, soprattutto per l’organizzazione e le attività dei soggetti pubblici coinvolti, deriveranno quindi dalla maggiore razionalizzazione e coordinamento che comporta il poter disporre di un’unica cornice regolatoria dei due assi della collaborazione tra i due Paesi: settore culturale da un lato, scientifico e tecnologico dall’altro, con possibile riduzione della spesa e dei costi burocratici ed amministrativi di gestione della cooperazione, dell’incentivo della cooperazione per i soggetti interessati rappresentato dall’aggiornamento del quadro giuridico offerto dall’accordo, anche in riferimento agli ambiti di più recente evoluzione (tutela del patrimonio culturale ed archeologico, protezione del patrimonio culturale immateriale e della proprietà intellettuale). Dall’applicazione dell’accordo potrebbero scaturire ricadute positive in termini di promozione del Sistema Paese e di sviluppo della ricerca e dell’innovazione in ambito culturale e tecnologico, non soltanto a beneficio dei soggetti pubblici coinvolti, ma anche a vantaggio dei soggetti privati direttamente ed indirettamente beneficiati.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti Amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitività tra i destinatari degli effetti dell’accordo.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
I soggetti responsabili dell’attuazione dell’intervento regolatorio sono, da parte italiana, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale; il Ministero dell’Istruzione, università e ricerca, il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ed altri dicasteri ed enti eventualmente coinvolti. Da parte del Mozambico, i soggetti responsabili dell’attuazione dell’intervento regolatorio sono, il Ministero della Cultura e del turismo, il Ministero degli Affari esteri, il Dicastero della Scienza e tecnologia e alta formazione professionale e il Ministero dell’Educazione e sviluppo umano.
Più precisamente, l’attuazione dell’accordo avverrà attraverso la redazione di Programmi esecutivi pluriennali e sarà disciplinata da riunioni della Commissione Mista che avrà il compito di perfezionare gli obiettivi e di stabilire le modalità degli interventi e i contributi finanziari necessari per la loro realizzazione.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le
amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione e tramite la Commissione Mista. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
L’accordo in questione avrà durata illimitata (art. 25) e potrà essere modificato in qualsiasi momento consensualmente dalle Parti tramite la via diplomatica (art. 24). La Commissione Mista che si riunirà periodicamente nelle due capitali ha il compito di esaminare lo sviluppo della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica e di redigere i Programmi Esecutivi Pluriennali
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con la collaborazione del MIUR e del MIBACT, curerà a cadenza biennale la redazione della V.I.R., documento nel quale verranno presi in considerazione l’andamento dei rapporti bilaterali ed i benefici derivanti dall’applicazione e dall’esecuzione dell’accordo. In particolare, verrà monitorato l’effettivo aumento nel corso degli anni degli scambi nei campi della cultura, dell’istruzione, della scienza e della tecnologia, nonché delle attività di cooperazione nel campo della conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed archeologico.
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Titolo: “Accordo sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica dell’Unione del Myanmar, fatto a Naypyidaw il 6 aprile 2016”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
L’obiettivo perseguito con l’accordo in esame è quello di sviluppare il legame tra lo Stato italiano e lo Stato dell’Unione del Myanmar in un’ottica di approfondimento della conoscenza reciproca e per il rafforzamento della cooperazione culturale, scientifica e tecnologica negli ambiti di comune interesse. L’accordo soddisfa, da un lato, la necessità di regolamentare in maniera analitica le numerose iniziative intraprese dall’Italia e dal Myanmar negli ambiti oggetto dell’accordo stesso e, dall’altro, di valorizzare la crescita professionale degli studenti, dei docenti e dei ricercatori tramite progetti di mobilità e lo scambio di informazioni e di esperienze.
L’intensificarsi delle relazioni bilaterali tra lo Stato italiano e lo Stato dell’Unione Myanmar garantirà, inoltre, linee guida uniformi per i programmi di cooperazione stipulati tra le istituzioni scolastiche ed universitarie.
Attualmente la promozione della cultura italiana in Myanmar è curata dall’Ambasciata a Yangon, che per il 2016 ha previsto un ricco programma di eventi intitolato "Italy in Myanmar 2016: our legacy from the past, our vision of the future". Tale programma include un ventaglio di iniziative ed eventi che spaziano dalla fotografia, alla diffusione della lingua italiana, all'alta cucina, alla promozione del cinema e della musica.
Presso l’Università di lingue straniere di Yangon è stata riattivata nel 2014 una apprezzata cattedra di italiano. L’università ha inoltre aderito al Progetto “Laureati per l’italiano”, richiedendo l’invio di un docente madrelingua specializzato nell’insegnamento della lingua italiana a stranieri.
In ambito universitario esistono 3 Accordi tra Atenei italiani ed Università birmane. Agli accordi tra Università di Firenze e Mandalay University e tra Università di Milano e Yezin Agricultural University si è aggiunto, nel marzo 2016, un accordo quadro tra l’Università “La Sapienza” e l’Università di lingue straniere di Yangon.
Per l’anno accademico 2016-2017, il MAECI offre 9 mensilità dell’importo di 820 € ciascuna a cittadini del Myanmar per seguire corsi universitari o presso istituzioni di alta formazione artistico- musicale.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’accordo mira a facilitare il rafforzamento dei rapporti bilaterali tra la Repubblica italiana e la Repubblica dell’Unione del Myanmar. A tal fine, è suscettibile, da un lato, di favorire la promozione della cooperazione accademica tra i Paesi, in un’ottica di promozione degli apprendimenti e di trasparenza di tutti i livelli di istruzione e di formazione e, dall’altro, di agevolare i programmi di ricerca e innovazione di ciascuna delle Parti grazie alla promozione di progetti di ricerca comuni, allo scambio di informazioni scientifiche e tecniche, alla creazione di centri comuni di ricerca e al sovvenzionamento di docenti e ricercatori. Tale cooperazione potrà, inoltre, produrre effetti positivi sia sulla libera circolazione dei ricercatori che sulla circolazione transfrontaliera delle merci destinate alle attività di ricerca e innovazione. In tal modo si vuole offrire una risposta concreta alle esigenze manifestate dall’attuale contesto economico, caratterizzato da una situazione di incertezza economica generalizzata e dall’esigenza di rafforzare i processi di crescita e sviluppo mediante il conseguimento di obiettivi scientifici comuni. L’accordo
consentirà inoltre di consolidare e approfondire la conoscenza reciproca, riconoscendo che gli scambi e l’arricchimento culturale sono di fondamentale importanza per la promozione di valori comuni e il rispetto dei diritti umani.
In particolare, l’accordo individua tra gli obiettivi quello di incoraggiare la diffusione e l’insegnamento della propria lingua e letteratura; la conoscenza e la comparazione dei rispettivi sistemi educativi; l’ingresso di materiali, pubblicazioni e attrezzature necessarie a svolgere le attività di cooperazione; le attività connesse alla promozione dell’arte e della letteratura; la cooperazione tra Università, Istituti superiori e specializzati favorendo contatti diretti a tutti i livelli; la cooperazione tra le agenzie governative che si occupano di arti visive, arti dello spettacolo, letteratura, architettura ed arti decorative; gli scambi di artisti, gruppi artistici, attori e compositori; la traduzione e la pubblicazione di saggi e testi letterari; la cooperazione in campo archeologico; la concessione di borse di studio di tutti i tipi, nei limiti dei fondi disponibili e su base di reciprocità; la cooperazione scientifica e tecnologica sia nelle scienze di base che in quelle applicate; lo scambio di esperienze nel campo dei diritti umani e delle libertà civili e politiche, nonché scambi in materia di pari opportunità di genere, di tutela delle minoranze etniche, culturali e linguistiche; lo scambio di informazioni ed esperienze nel campo dello sport e dell’educazione fisica; la cooperazione nei settori della radio della televisione e del cinema.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo sarà monitorato dalla Commissione paritetica, istituita anche al fine di esaminare lo sviluppo della cooperazione.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
Le categorie che costituiscono le principali destinatarie dell’intervento regolatorio sono, tra i soggetti di natura pubblica, le amministrazioni e gli enti cui spetta l’esecuzione dell’accordo, quali MAECI, MIUR, MIBACT, Presidenza del Consiglio, il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico presso il Comando Generale dei Carabinieri, la Commissione Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte, la CRUI, la RAI e il CONI, nonché, più ampiamente, università e istituzioni accademiche artistico-musicali, centri di ricerca e istituzioni scolastiche; tra i soggetti privati, persone fisiche quali studenti, docenti, scienziati, ricercatori, esperti, artisti, nonché persone giuridiche quali la Società Xxxxx Xxxxxxxxx e, più in generale, organizzazioni - con o senza scopo di lucro - impegnate nel settore culturale, dell’istruzione, dell’innovazione scientifica e tecnologica o in grado di elaborare e fornire prodotti o erogare servizi collegati a tali ambiti di attività.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
La negoziazione è stata posta in essere dalle competenti amministrazioni dello Stato italiano e dello Stato dell’Unione del Myanmar.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento avrebbe ricadute negative sul ruolo leader dell’Italia come potenza culturale derivante dal mancato adempimento dell’obbligazione politica sul piano internazionale con la firma dell’accordo, determinando un deterioramento dei rapporti bilaterali.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non sono state individuate opzioni di intervento alternative al presente accordo, il quale soddisfa, invece, per i suoi contenuti, l’esigenza di promozione della cooperazione tra le Parti, sia nel settore dell’istruzione, che in quello scientifico e tecnologico, in un’ottica di continuità tra i due ambiti.
Non era, inoltre, possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
L’osservazione dell’esperienza applicativa consente di affermare che dall’opzione prescelta non derivano svantaggi, né costi specifici, per i destinatari diretti e indiretti dell’intervento normativo, nel medio e nel lungo termine. Vantaggi specifici, soprattutto per l’organizzazione e le attività dei soggetti pubblici coinvolti, deriveranno, invece, dalla maggiore razionalizzazione e coordinamento conseguenti all’assorbimento in un’unica cornice regolatoria dei due assi della collaborazione tra i Paesi contemplati dagli strumenti sinora vigenti (settore dell’istruzione, da un lato, scientifico e tecnologico, dall’altro).
Ciò, potrà determinare una riduzione della spesa e dei costi burocratici e amministrativi di gestione della cooperazione, con conseguente incremento di quest’ultima, anche alla luce del nuovo quadro giuridico offerto dall’accordo.
Gli effetti vantaggiosi per i soggetti destinatari dell’intervento deriveranno anche dalla tutela dei diritti di proprietà intellettuale, delle politiche culturali e giovanili e dello sport.
Inoltre, i programmi e i protocolli esecutivi che verranno stipulati in attuazione del presente accordo, nonché i progetti in ambito regionale e internazionale, a cui Italia e Myanamr prenderanno parte, consentiranno di rafforzare le già ottime relazioni bilaterali e potranno rappresentare uno strumento di arricchimento e crescita comune. Un maggiore scambio di informazioni e di professionisti favorirà la ricerca scientifica ed universitaria in entrambi i Paesi.
Accordi che favoriscono la diffusione dell’arte e cultura italiana avranno un indubbio beneficio sulla promozione di tutto il Sistema Paese.
La collaborazione sul traffico internazionale illecito di opere d’arte è di primario interesse per il nostro Paese che è in possesso di un patrimonio artistico tra i più vasti e apprezzati al mondo.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitività tra i destinatari degli effetti dell’accordo. Al contrario, l’incremento e la razionalizzazione delle attività di cooperazione nei settori dell’istruzione e della formazione, nonché di rafforzamento e avvio di progetti di cooperazione scientifica e tecnologica tra i poli di eccellenza dei Paesi potranno contribuire a migliorare la suddetta competitività del Sistema Italia, dispiegando effetti positivi sulla capacità di penetrazione delle imprese italiane all’estero e sulla relativa possibilità di accedere a tecnologie innovative.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito di un’apposita Commissione paritetica che si riunirà, alternativamente, nei due Paesi con il compito di verificare gli sviluppi della cooperazione e di elaborare Programmi esecutivi a lungo termine.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le
amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
Le Parti potranno chiedere la revisione, la modifica o emendamenti al presente accordo in forma scritta. Le eventuali revisioni, modifiche o emendamenti dovranno essere effettuati per mutuo consenso attraverso i canali diplomatici.
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza biennale, effettuerà la prevista VIR, in cui verrà preso in esame l’effettivo aumento nel corso degli anni degli scambi in campo scientifico, tecnologico ed accademico, con benefici reali dal punto di vista economico e sociale tra i due Paesi.
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Titolo: “Accordo di cooperazione culturale, educativa e scientifica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Nicaragua, fatto a Managua il 18 luglio 2011”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
La materia è non attualmente disciplinata da alcun accordo in materia. Esso, quindi, rappresenta un elemento innovativo rispetto alle relazioni tenute fino ad oggi con il Nicaragua. Data la positiva e rapida evoluzione che sta conoscendo il paese a livello politico, economico e culturale e alla luce delle problematiche riguardanti le carenze infrastrutturali dell’intera area centroamericana, l’accordo che verrà sottoscritto corrisponde perfettamente alle esigenze delle relazioni bilaterali italo-nicaraguensi. Con l’applicazione dell’accordo, l’Italia potrà svolgere un ruolo propulsore determinante non solo nello sviluppo del Nicaragua, ma anche della formazione professionale e delle pari opportunità, con particolare riguardo alla cooperazione interuniversitaria mirata allo sviluppo dei settori portanti dell’economia del Paese. L’accordo risponde al legittimo desiderio della Repubblica nicaraguense di avviare ed ampliare la collaborazione culturale, educativa e scientifica con l’Italia. Tale esigenza è particolarmente sentita nell’area centroamericana data la storica presenza italiana, molto qualificata dal punto di vista sociale. Tale cooperazione permette inoltre ad entrambi i Paesi di aderire congiuntamente ai programmi banditi in favore dello sviluppo della formazione e dell’istruzione superiore, della ricerca e del dialogo interculturale, realizzando, ove possibile, un migliore coordinamento e una maggiore complementarietà fra i programmi realizzati dagli organismi subregionali, multiregionali e multilaterali competenti.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’obiettivo generale è quello di migliorare le relazioni bilaterali tra i due Paesi; nello specifico, di creare le condizioni per rafforzare ed ampliare i rapporti di collaborazione nel settore della formazione, della cultura e della ricerca. La firma dell’Accordo potrebbe inoltre favorire una maggiore collaborazione dal punto di vista commerciale, scientifico e tecnologico e l’inserimento nell’ambito dei protocolli esecutivi di quegli aspetti connessi con lo scambio di conoscenze, di esperienze e di studi relativi all’impatto ambientale, alla biosfera e alla biodiversità nell’ambito dei progetti preparatori per lo sfruttamento dell’energia idroelettrica, per la sicurezza alimentare e sanitaria, per uno sfruttamento del turismo ecosostenibile e dell’istruzione di base e di quella superiore e professionale.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
Il grado di raggiungimento degli obiettivi previsti dall’accordo sarà monitorato dalla Commissione mista, istituita anche al fine di esaminare lo sviluppo della cooperazione tra i due Paesi.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
Nell’ambito di ciascuno Stato sono da considerarsi destinatari passivi dell’accordo in questione le rispettive amministrazioni centrali e periferiche, regionali e locali, le università, le istituzioni culturali e scolastiche, i musei, le biblioteche nonché funzionari pubblici e privati, che operano attivamente nei settori culturale, scientifico e tecnologico. Sono da considerarsi soggetti attivi gli studenti, i docenti, i ricercatori, gli artisti e i cultori della materia, i quali possono beneficiare ed usufruire di borse di studio e di ricerca per lo svolgimento dei programmi da realizzare, concordati congiuntamente dai due Paesi nell’ambito della Commissione Mista creata dall’accordo da ratificare.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
La negoziazione è avvenuta coinvolgendo i due Governi per il tramite delle rispettive Rappresentanze diplomatiche e dei responsabili delle Amministrazioni centrali e periferiche coinvolte nelle consultazioni. Da tali consultazioni è scaturito l’accordo oggetto del presente disegno di legge di autorizzazione alla ratifica.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento impedirebbe di adempiere all’obbligazione assunta sul piano internazionale con la firma dell’Accordo.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, né era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
Dall’opzione prescelta non derivano svantaggi. Verranno, anzi, sensibilmente migliorati i rapporti bilaterali con la controparte e se ne trarranno benefici in termini di maggiore sviluppo e sicurezza per le problematiche afferenti all’area.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti Amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato e nella competitività tra i destinatari degli effetti dell’accordo.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, anche nell’ambito di un’apposita Commissione Mista istituita dall’accordo.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
L’accordo ha durata illimitata, ma potrà essere denunciato in qualunque momento da una delle Parti (art. 20). L’accordo potrà altresì essere modificato in qualsiasi momento consensualmente dalle Parti.
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli Affari Esteri, con la collaborazione delle altre Amministrazioni statali coinvolte, curerà a cadenza biennale la redazione della V.I.R., in cui verranno presi in considerazione l’andamento dei rapporti bilaterali e i benefici in ambito di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica derivanti dall’applicazione dell’Accordo.
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Titolo: “Accordo di cooperazione in materia di istruzione, università e ricerca scientifica tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo dello Stato del Qatar, fatto a Roma il 16 aprile 2012”.
SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell’intervento di regolamentazione
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
L’accordo scaturisce dall’esigenza di assicurare una cornice giuridica organica ed aggiornata alle numerose iniziative intraprese dai due Paesi negli ambiti di cooperazione delineati dall’accordo, rappresentati dall’istruzione, università e ricerca scientifica. Esso si rende, altresì, necessario in un contesto economico caratterizzato da notevoli e generalizzate incertezze di carattere economico, in un’ottica, quindi, di rafforzamento dei processi di crescita e di sviluppo. Infatti, in virtù dell’intensificarsi delle relazioni bilaterali tra i due Paesi e alla luce della comune esigenza di garantire linee guida uniformi ai programmi di cooperazione stipulati tra le istituzioni scolastiche ed universitarie, è necessario dar vita ad una significativa collaborazione tra la Repubblica italiana e lo Stato del Qatar nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica.
L'interscambio fra Italia e Qatar è da diversi anni in forte crescita, l’entrata in funzione del terminal di rigassificazione Adriatic LNG di Rovigo, inaugurato nell’autunno del 2009, ha accresciuto notevolmente le nostre importazioni di gas qatarino. In tale quadro si sono inseriti contratti assegnati ad aziende italiane nel campo infrastrutturale per la costruzione di metro , impianti sportivi ecc. Gli aspetti economici sono stati approfonditi nel corso della missione del Ministro Xxxxx che ha co-presieduto a Doha la quarta Commissione Mista (29 febbraio - 1 marzo), organizzata a 9 anni di distanza dalla precedente edizione e che ha confermato l’andamento particolarmente propizio dei rapporti bilaterali in materia di commercio, investimenti e assegnazioni di lavori ed opere infrastrutturali definendo un piano d’azione 2016-2017.
Sul fronte culturale e tecnico-scientifico, le intese tra le rispettive Università sono state già da tempo avviate e il presente accordo bilaterale di cooperazione scientifica ed universitaria tra Italia e Qatar, intende pertanto costituire un quadro di riferimento per le numerose intese già attive o in via di finalizzazione tra il sistema universitario qatarino e quello italiano. Di rilievo l’accordo di collaborazione tra la il Parco Tecnologico di Trieste e la Qatar University, firmato nonché l’accordo di cooperazione nel settore delle biotecnologie tra il Parco Scientifico e Tecnologico del Qatar ed il consorzio italiano Biogem (dicembre 2008) che prevede scambio di ricercatori e borse di studio. In materia di cooperazione interuniversitaria, numerosi atenei italiani hanno stipulato accordi con università del Qatar; l’Università di Siena ha stipulato una Convenzione con la Qatar University che prevede un programma di scambio di docenti e studenti. Si auspica inoltre che l’entrata in vigore del presente Accordo possa favorire l’accesso al nostro sistema universitario di studenti qatarini e che vengano istituiti a livello universitario corsi di italianistica presso le facoltà di lingue delle Università del Qatar. Pertanto, in virtù dell’intensificarsi delle relazioni bilaterali tra i due Paesi e alla luce della comune esigenza di garantire linee guida uniformi ai programmi di cooperazione stipulati tra le istituzioni scolastiche ed universitarie, è necessario dar vita ad una significativa collaborazione tra la Repubblica italiana e lo Stato del Qatar nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo.
L’accordo mira a facilitare il rafforzamento dei rapporti bilaterali tra i due Paesi. A tal fine, è suscettibile, da un lato, di favorire la promozione della cooperazione accademica tra i due Paesi e, dall’altro, di incrementare l’assegnazione di borse di studio a studenti e laureati desiderosi di svolgere il proprio percorso di studi all’estero sia per conseguire un titolo universitario che per partecipare a progetti di ricerca. In tal modo si vuole offrire una risposta concreta alle esigenze manifestate dall’attuale contesto economico, caratterizzato da una situazione di incertezza economica generalizzata e dall’esigenza di rafforzare i processi di crescita e sviluppo. Oltre a favorire le iniziative, gli scambi e le collaborazioni in ambito culturale, d’istruzione, scientifico e tecnologico, attraverso le cooperazioni scolastiche e universitarie, i convegni e le borse di studio, l'accordo faciliterà le attività di cooperazione mediante il conseguimento di obiettivi scientifici comuni.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Con riferimento agli obiettivi perseguiti dal presente accordo, gli indicatori che consentiranno di verificarne il raggiungimento riguarderanno:
- la valutazione quantitativa e qualitativa dei progetti, delle iniziative e delle manifestazioni comuni avviate;
- il livello di partecipazione dei soggetti fruitori nei due Paesi;
- l’innovazione e l’incremento quantitativo dei diritti di proprietà intellettuale eventualmente risultanti dalle attività di cooperazione avviate.
D) L'indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell'intervento regolatorio.
Le categorie che costituiscono le principali destinatarie dell’intervento regolatorio sono, tra i soggetti di natura pubblica, le Amministrazioni e gli Enti cui spetta l’esecuzione dell’accordo, quali il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, le università, le istituzioni scolastiche e i centri di ricerca; tra i soggetti privati, persone fisiche quali studenti, docenti, scienziati, ricercatori, esperti, nonché enti - con o senza scopo di lucro - impegnati nel settore culturale, dell’istruzione, dell’innovazione scientifica e tecnologica o in grado di elaborare e fornire prodotti o erogare servizi collegati a tali ambiti di attività.
SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l’intervento
La negoziazione è stata posta in essere dalle competenti amministrazioni dei due Paesi, nello specifico dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per l’Italia, e dal Supreme Education Council, per il Qatar.
SEZIONE 3 - Valutazione dell’opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero)
L’opzione di non intervento comporterebbe ricadute negative sugli attesi benefici che deriveranno dalle relazioni tra l’Italia e il Qatar.
SEZIONE 4 - Opzioni alternative all’intervento regolatorio
Non esistono opzioni alternative alla ratifica parlamentare, né era possibile negoziare un testo sostanzialmente diverso da quello concordato con la controparte.
SEZIONE 5 - Giustificazione dell’opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell’impatto sulle PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell'opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sulla organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazione.
Dall’opzione non derivano svantaggi. Vantaggi specifici, soprattutto per l’organizzazione e le attività dei soggetti pubblici coinvolti, deriveranno invece dalla maggiore razionalizzazione e coordinamento conseguenti all’assorbimento in un’unica cornice regolatoria dei due assi della collaborazione tra i due Paesi contemplati dagli strumenti sinora vigenti (settore dell’istruzione, da un lato, scientifico e tecnologico, dall’altro). Ciò, potrà determinare una riduzione della spesa e dei costi burocratici e amministrativi di gestione della cooperazione, con conseguente incremento di quest’ultima, anche alla luce del nuovo quadro giuridico offerto dall’accordo. Gli effetti vantaggiosi per i soggetti destinatari dell’intervento deriveranno anche dalla promozione dello studio della lingua dei rispettivi Paesi nonché dall’ampliamento degli ambiti di applicazione dell’accordo che contemplano la tutela della proprietà intellettuale, delle politiche culturali e giovanili e dello sport. L’accordo consentirà, inoltre, la partecipazione ai più recenti programmi europei di settore e di accedere alle fonti di finanziamento resesi disponibili in ambito UE, con possibili ricadute positive in termini di promozione del Sistema Paese e di sviluppo della ricerca e dell’innovazione in ambito culturale e tecnologico, non soltanto a beneficio dei soggetti pubblici coinvolti, ma anche a vantaggio dei soggetti privati direttamente e indirettamente beneficiati.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono particolari obblighi informativi a carico dei destinatari.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell'intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l'attuazione.
Non si ravvisano fattori incidenti sugli effetti del provvedimento, trattandosi di attività istituzionali già espletate dalle competenti amministrazioni. A tal fine sussiste un onere a carico dello Stato, per il quale è già prevista una copertura finanziaria a valere sui fondi del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente accordo sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE 6 – Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese
Il provvedimento non è suscettibile di produrre effetti distorsivi nel funzionamento del mercato. Con riguardo al profilo della competitività del Paese, l’incremento e la razionalizzazione delle attività di promozione culturale dell’Italia all’estero, nonché il rafforzamento e l’avvio di ulteriori progetti di cooperazione scientifica e tecnologica tra i poli di eccellenza dei due Paesi potranno contribuire a migliorare la suddetta competitività del Sistema Italia, dispiegando effetti positivi sulla capacità di penetrazione delle imprese italiane all’estero e sulla relativa possibilità di accedere a tecnologie innovative.
SEZIONE 7 - Modalità attuative dell’intervento di regolamentazione
A) I soggetti responsabili dell'attuazione dell'intervento regolatorio.
I soggetti responsabili per l'attuazione dell’intervento regolatorio sono, per l’Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; per il Qatar, il Supreme Education Council. L’attuazione dell’accordo avverrà mediante lo svolgimento di molteplici interventi. In particolare, le Parti favoriranno l’organizzazione di scambi scientifici e tecnologici, le visite reciproche di esperti a supporto dei progetti di ricerca, lo scambio di esperienze, la pianificazione di seminari e conferenze su temi scientifici e tecnologici e l’elaborazione congiunta di attività di studio e ricerca. Inoltre, verrà attuata un significativo scambio tra le Università al fine di migliorare il funzionamento dei sistemi universitari dei rispettivi Paesi. A tal fine, verrà istituito un Tavolo di Xxxxxxx con il compito di redigere un accordo bilaterale diretto al mutuo riconoscimento dei titoli universitari ai fini del proseguimento degli studi nelle università di entrambi i Paesi. Il contributo finanziario derivante dallo svolgimento delle predette attività di collaborazione sarà posto a carico delle Parti per quanto di rispettiva competenza.
B) Le azioni per la pubblicità e per l'informazione dell'intervento.
All’accordo sarà data pubblicità tramite il sito internet del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso le rispettive rappresentanze diplomatiche.
C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell'intervento regolatorio.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono le amministrazioni titolate a gestire la materia con gli ordinari strumenti a loro disposizione. Esse effettueranno altresì il monitoraggio delle attività connesse.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio.
Le disposizioni oggetto dell’accordo potranno essere modificate, oppure, integrate, mediante emendamenti previo consenso scritto di entrambi gli Stati contraenti (art. 12). L’accordo ha durata triennale e sarà automaticamente rinnovato alla scadenza, salvo diverso avviso delle Parti (art. 13).
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza biennale, effettuerà la prevista VIR, in cui verrà preso in esame l’effettivo aumento nel corso degli anni degli scambi in tutti i settori presi in considerazione dall’accordo e, in particolare, in campo scientifico e tecnologico, con benefici reali dal punto di vista economico e sociale tra i due Paesi.