Contract
I contratti di rendimento
energetico
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx ECUBA srl ManagEnergy
Napoli 4‐5 dicembre 2013
Fonte normativa: Dlgs 115/2008
Art. 2.
Definizioni
l) «contratto di rendimento energetico»: accordo contrattuale tra il beneficiario e il fornitore riguardante una misura di miglioramento dell'efficienza energetica, in cui i pagamenti a fronte degli investimenti in siffatta misura sono effettuati in funzione del livello di miglioramento dell'efficienza energetica stabilito contrattualmente;
Fonte normativa: DLgs 115/2008
Art. 16 comma 4
4. Fra i contratti che possono essere proposti nell'ambito della fornitura di un servizio energetico rientra il contratto di servizio energia di cui all'articolo 1, comma 1, lettera p), del decreto del
Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, rispondente a quanto stabilito dall'allegato II al presente decreto.
Allegato II (previsto dall'articolo 16, comma 4) Contratto servizio energia
5. Requisisti e prestazioni del Contratto servizio energia «Plus».
Caratteristiche del servizio energia
Il contratto deve comprendere:
1. Fornitura di energia
2. Esercizio e manutenzione
3. Riqualificazione energetica
Il pagamento è proporzionale alla fornitura di calore (tramite contatori di calore).
« Supply Contract » o « Delivery Contract »
Caratteristiche del servizio energia
E’ l’acquisto di un servizio, in cui l’aspetto del risparmio energetico è aggiuntivo ma non l’oggetto principale.
La critica che viene svolta dalla CE è che in questo contratto si evidenzia un conflitto d’interesse tra il fornitore di energia, che trae il suo profitto dalla vendita di energia, e il cliente che è interessato al risparmio energetico.
Per cercare di aggirare questo conflitto è definito il servizio energia plus:
Si aggiunge a tutte le precedenti caratteristiche il vincolo di ottenere nell’ambito del servizio anche una riduzione garantita di consumo di almeno il 10% (5% nel caso di rinnovo).
Come prepararsi a un contratto di
servizio energia?
Conoscere il proprio parco edilizio: volumi, consumi di combustibile annui, situazione delle centrali termiche ed impianti. In sostanza avere una base minima di gestione energetica del patrimonoio edilizio.
IL CONSIP
I contratti proposti dal CONSIP ai Comuni sono derivati dal servizio energia, anche se con alcune varianti:
• Il corrispettivo è espresso in €/mc/ora/GG, ed è pertanto indipendente dal consumo misurato (questo supera il conflitto di interesse, ma non c’è un pagamento legato al risparmio ottenuto.
IL CONSIP
Spending review (DL 7 maggio 2012 n. 52 conv. L 6
luglio n.94 e DL 6 luglio 2012 n. 95, conv. Con L. 7
agosto 2012 n. 135):
Il CONSIP diventa il “supermercato” della PA: l’Art. 1 co. 7 del DL 95/2012 dice che per fornitura di energia (elettricità, gas , combustibili e carburanti) devi andare al CONSIP (ovvero ottenere corrispettivi più bassi, e se CONSIP si abbassa devi abbassare anche tu ,se no paghi con lo stipendio.
IL CONSIP
Fornitura di servizi energetici:
DL 52/2012: le AA. PP. dello stato entro 24 mesi (fino al 2014) devono adottare misure anche con i contratti di servizio energia mediante PPP (art. 3, co. 15ter del163/2006 codice dei contratti).
Però:
Manca il modello EPC nella legislazione italiana (il servizio energia ci ha messo 15 anni).
Il CONSIP ha invece sviluppato il Servizio Integrato Energia, da aprile 2011, con aggiunte di Energy Management: diagnosi e innovazione tecnologica.
Due durate 5/7 anni con un prezzo unitario.
Come gestire il CONSIP:
I contratti vanno negoziati ed adattati col fornitore; necessario sapere bene quanto costa, i margini onesti e quello che si vuole chiedere.
Punto tipico sono gli incentivi pubblici legati agli interventi.
Il CONSIP NON e’un EPC a garanzia di risultato, ma si può tentare di arrivarci nella trattativa.
Va richiesta la certificazione dell’azienda, e la certificazione dei prodotti.
Qualificazione dei servizi: certificazione delle ESCo. (vedi GPP marzo 2012), obbliga le PA che sono nel sistema GPP di servirsi di ESCo, certificate UNI 11352 o requisiti di qualità analoghi.
Settori di applicazione:
Anche se nel decreto si tende a intendere sempre un servizio rivolto al riscaldamento, i principi possono essere estesi anche all’illuminazione, sia degli interni che quella stradale.
Bando CONSIP servizio luce:
Per il Servizio Luce: durata 6/9 anni, incentivo al risparmio, acquisti verdi già inclusi. Possibile optional semafori e illuminazione artistica.
Prevede nell’opzione a 6 anni una quota minima sull’ammontare contrattuale di investimenti eseguiti dall’aggiudicatario ma a carico del committente, mentre nell’opzione 9 anni c’è una quota a carico dell’aggiudicatario. Il risparmio è tutto a beneficio dell’aggiudicatario poiché il prezzo è fisso per tipologia di punto luce.
IL CONTRATTO DI RENDIMENTO
ENERGETICO
(tipo Energy Performance Contract – EPC)
In questo caso, come da definizione del Dlgs 115/2008, il pagamento è legato al soddisfacimento dell’obiettivo di risparmio.
E’ il tipico contratto adatto ad una ESCO, per come viene definita nel decreto stesso.
ESCO
(art 1 comma i del DLgs 115/2008)
i) «ESCO»: persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici, ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente, e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti;
FTT
(art 1 comma i del DLgs 115/2008)
m) «Finanziamento tramite terzi»: accordo contrattuale che comprende un terzo, oltre al fornitore di energia e al beneficiario della misura di miglioramento dell'efficienza energetica, che fornisce i capitali per tale misura e addebita al beneficiario un canone pari a una parte del risparmio energetico conseguito avvalendosi della misura stessa. Il terzo può essere una ESCO;
IL CONTRATTO DI RENDIMENTO
ENERGETICO
(tipo Energy Performance Contract – EPC)
La legge 90/2013 (conversione del decreto legge Letta) incarica ENEA di produrre un contratto tipo di rendimento energetico.
La prima bozza era attesa a fine novembre sul sito GSE.
Edifici ad energia quasi zero
2. Al fine di promuovere la realizzazione di servizi energetici e di misure di incremento dell'efficienza energetica degli edifici di proprietà pubblica, con particolare attenzione agli edifici scolastici (( e agli ospedali )), anche attraverso le ESCO, (( il ricorso a forme di partenariato tra pubblico e privato, società private appositamente costituite )) o lo strumento del finanziamento tramite terzi, il fondo di garanzia cui all'articolo 22, comma 4, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, e' utilizzato anche per il sostegno della realizzazione di progetti di miglioramento dell'efficienza energetica nell'edilizia pubblica, (( ivi inclusa l'attestazione della prestazione energetica dell'intervento successiva a tale realizzazione, entro i limiti delle risorse del fondo stesso )) (...)
Edifici ad energia quasi zero
Art. 22 comma 4 DLgs 28‐2011:
E' istituito presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico un fondo di garanzia a sostegno della realizzazione di reti di teleriscaldamento, alimentato da un corrispettivo applicato al consumo di gas metano, pari a 0,05 c€/Sm3, posto a carico dei
clienti finali. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas disciplina le modalità di applicazione e raccolta del suddetto corrispettivo.
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Edifici ad energia quasi zero
3. ENEA, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, mette a disposizione un contratto‐tipo per il miglioramento del rendimento energetico dell'edificio, (( analogo al contratto di rendimento energetico europeo EPC, )) che individui e misuri gli elementi a garanzia del risultato e che promuova la finanziabilità delle iniziative, sulla base del modello contrattuale previsto all'articolo 7, comma 12, del decreto del Ministro dello sviluppo economico 28 dicembre 2012, (( recante disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2013. ))
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Come funziona un EPC:
Il committente identifica un edificio o impianto, ne definisce i consumi storici e le descrive le caratteristiche dimensionali, edili, componentistiche, quindi richiede all’offerente di proporre interventi che garantiscano una quota minima di risparmio.
Come funziona un EPC:
Va comunque definito un ordine di grandezza degli investimenti da eseguire (come minimo per definire le SOA).
L’offerente può presentare in gara una diagnosi (se non già fornita dal committente), un piano economico finanziario, una ipotesi di finanziamento (inclusi eventuali contributi acquisiti dal committente o dalla ESCO), ed un progetto preliminare.
Il punteggio premia la percentuale garantita maggiore e la qualità degli interventi.
Come mai se ne fanno ancora pochi
in Italia?
Perché è un contratto atipico, non è un appalto di lavori, non è un servizio di manutenzione o fornitura, non è neppure un servizio finanziario perché coinvolge della tecnologia.
Questa diversità lo rende assolutamente alternativo al servizio CONSIP (vedi Piselli: “I contratti di rendimento energetico”, ed. UTET 2013).
Come mai se ne fanno ancora pochi
in Italia?
Altro problema è la difficoltà di valutazione tecnica, che mette in difficoltà la commissione valutante le offerte. Per questo motivo si tende a preferire procedure ristrette e negoziate (perfino il “dialogo competitivo”!).
Per ridurre questo ostacolo il committente può delimitare la varietà degli interventi richiesti, tramite una idonea diagnosi energetica.
Che ne dice la Corte dei Conti?
La corte deve verificare se un contratto di partnership tra pubblico e privato non sia un indebitamento mascherato. Ricorre per questo ad una decisione di EUROSTAT.
Si identificano 3 tipi di rischi; il privato deve avere a suo carico il
• Rischio di costruzione Ed almeno uno dei due rischi:
• Rischio di domanda;
• Rischio di disponibilita’.
DOMANDA: il pagamento e’ commisurato a una quantita’ che puo’ variare;
DISPONIBILITA’: il pagamento varia se ci sono inadempimenti rispetto al pattuito.
Se queste condizioni sono soddisfatte, il bene non e’ registrato in bilancio come oggetto di indebitamento.
Il primo esempio italiano: XXXXX
Milano
Gara basata su un centinaio di edifici in 16 Comuni, corredati di diagnosi energetica. Si fissa una “baseline” in €, rispetto alla quale gli offerenti propongono un risparmio garantito (pari al minimo al 20% di gas più elettricità), sempre in € (i prezzi si aggiornano con le tariffe energetiche).
Si prevedono aggiustamenti della baseline per tener conto dei GG, delle ore di funzionamento, dei volumi effettivi riscaldati.
Se l’obiettivo si raggiunge l’aggiudicatario viene pagato secondo il canone annuale pattuito. Se non viene raggiunto l’aggiudicatario, viene pagato al netto del risparmio mancato, cioè deve restituire al committente il saldo mancante.
Ammontare della gara 6 M€, invitate 8 diverse ATI (ESCO + Banca intermediaria del finanziamento BEI). Aggiudicata ad un consorzio lombardo.
Il primo esempio italiano: XXXXX
Milano
Il contratto è configurato giuridicamente come una concessione, con FTT.
Il canone annuo non può superare il 95% del risparmio annuo garantito (5% min di sgravio).
Durata massima della concessione: anni 15.
Il primo italiano: XXXXX Xxxxxx
3.1. a) Criteri di Valutazione delle offerte tecniche
1 Design globale degli interventi rispetto alle strutture esistenti anche con riferimento all’equilibrio tra interventi sugli involucri, sugli impianti e il ricorso a fonti rinnovabili: punti 14
2 Conformità della gestione energetica con le caratteristiche prestazionali (misura, monitoraggio e reporting) punti 4
3 Servizi offerti (manutenzione/risoluzione dei problemi) punti 5 4 Servizio di informazione, comunicazione e motivazione dell’utenza punti 3
5 Qualità dei materiali e della componentistica utilizzata e disponibilità di sostituzione delle parti di ricambio dopo la fine del contratto punti 4
Totale 30
Il primo italiano: XXXXX Xxxxxx
3.1.b) Criteri di Valutazione delle offerte economiche
6 Valore dell’investimento : punti 25
7 Valore Attuale dello sgravio di bilancio per i Comuni per il Periodo di Concessione (vedi Allegato 2): punti 25 8 Valore Attuale dello sgravio di bilancio dopo il Periodo
di Concessione (vedi Allegato 3) : punti 8
9 Extra risparmio riconosciuto ai Comuni in caso di superamento del risparmio garantito annuo: punti 8 10 Riduzione delle emissioni di CO2: punti 4
Totale 70
Grazie per l’attenzione