ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.T.C. DI VITTORIO - I.T.I. LATTANZIO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE I.T.C. DI XXXXXXXX - X.X.X. XXXXXXXXX
Xxx Xxxxx, 000 00000 Xxxx
tel. 00000000000/00000000000 - fax 000000000 Cod. Min. RMIS00900E - C.F. 97200390587
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PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
A.S. 2017/2018
Questo documento nasce dalla necessità di informare le famiglie sulle prassi attuate, all’interno della nostra scuola, per l’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.
Si propone le seguenti finalità:
• sostenere l'alunno e la sua famiglia nella fase di orientamento iniziale, accoglienza, adattamento e progettualità
• favorire la comunicazione e la continuità tra ordini scolastici diversi
• costituire uno strumento di lavoro, da integrare e rivedere periodicamente sulla base delle esperienze realizzate
• promuovere pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra scuola,
famiglia ed Enti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione, centri autorizzati)
• garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico degli alunni con
XXX, agevolandone la piena integrazione sociale e culturale.
DEFINIZIONE DI BES - NORMATIVA
Per Bisogno Educativo Speciale si intende qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o di apprendimento che necessita di educazione speciale individualizzata finalizzata alla crescita, alla valorizzazione e alla realizzazione della persona.
Destinatari dell’intervento sono tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
• Disabilità (ai sensi della Legge 104/92, ART. 3 comma 1, 3);
• Disturbi Evolutivi specifici (DSA/Legge 170/2010, ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio DOP, Borderline cognitivo, Disturbo del Linguaggio DL, Deficit delle abilità non verbali, Disprassia, Disturbo della condotta in adolescenza, plusdotazione), con presenza di certificazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico
• Svantaggio: socio-economico - linguistico e culturale-comportamentale/ relazionale
FIGURE DI RIFERIMENTO PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA
FIGURE DI RIFERIMENTO | COMPITI |
Dirigente scolastico | -individuazione delle risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze di inclusione -assegnazione docenti di sostegno -rapporti con gli Enti coinvolti -promozione di attività di formazione |
Funzione strumentale per le attività di sostegno | - controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita -attua il monitoraggio di progetti -gestisce gli incontri con gli esperti -coordina la commissione GLI e collabora con il referente BES non H, alla stesura del PAI -promuove l’attivazione di laboratori specifici -raccorda le diverse realtà (Scuole, ASL, famiglie, Enti territoriali, cooperative, Enti di formazione) -rendiconta al Collegio docenti |
Referente bes non H | - rilevazioni alunni certificati DSA - cura i rapporti con le famiglie - predisposizione modulistica (PDP) - fornisce indicazioni utili ai vari docenti dei consigli di classe - rendiconta al collegio docenti - collabora con il GLI alla stesura dei PAI |
Docente di sostegno | -partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione -tiene rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali |
Docente curricolare | -accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione -collabora alla formulazione del PEI e successivamente predispone interventi e consegne calibrate per l’alunno disabile |
Assistente alle relazioni educative | - facilita il processo di socializzazione e di inclusione - su richiesta partecipa agli incontri con gli insegnanti per concordare strategie e interventi comuni. |
DOCUMENTAZIONE DISABILITA’ (LEGGE 104/92)
DOCUMENTO | CHI LO REDIGE | QUANDO |
CERTIFICAZIONE MEDICA | Commissione medico-legale | All’atto dell'iscrizione |
DI DISABILITÀ (L 104/92) | ||
CIS - CERTIFICAZIONE | Commissione ASL | |
INTEGRAZIONE | ||
SCOLASTICA: è una | ||
diagnosi clinica del disturbo | ||
DIAGNOSI FUNZIONALE Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di una possibile evoluzione dell’alunno. | Operatori ASL o équipe specialistica che segue l’alunno | Successivamente alla CIS |
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Indica le caratteristiche fisiche psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero e le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo, didattico e socio – affettivo | Operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori dell’alunno | Aggiornato periodicamente in relazione all’evoluzione dell’alunno, anche in corso d’anno e al passaggio fra ordini di scuola |
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO E' un progetto di vita che evidenzia gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le metodologie più idonee per l’alunno. | Gli insegnanti curricolari, il docente di sostegno, l’équipe specialistica. I genitori dell’alunno sono informati circa il percorso ipotizzato. | Formulato nei primi mesi dell’anno e aggiornato in itinere. |
VERIFICA IN ITINERE | Gli insegnanti curricolari, il | A metà anno scolastico e a |
Riscontro ed eventuale | docente di sostegno. | fine anno |
modifica delle attività | ||
programmate nel PEI |
TAPPE ESSENZIALI DEL PROCESSO DI INCLUSIONE (LEGGE 104/92)
FASI | TEMPI | OPERATIVITA’ | SOGGETTI COINVOLTI |
Pre - accoglienza | Da marzo a giugno | Incontri funzionali alla reciproca conoscenza nelle scuole medie di provenienza (partecipazione all'ultimo GLH); | Docenti di sostegno inseriti nel Progetto Ponte |
Iscrizione | Gennaio | La famiglia procede all’iscrizione e fa pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica alla segreteria della scuola interessata | Famiglia D i r i g e n t e Scolastico F u n z i o n i s t r u m e n t a l i P e r s o n a l e segreteria |
Accoglienza | Settembre | Presentazione del caso a tutti gli insegnanti a livello di consiglio di classe. Pianificazione incontri con gli specialisti e la famiglia per l’elaborazione e/o la modifica del PDF | DS Docenti curricolari Docenti di sostegno Famiglia Specialisti |
Inclusione Progettazione e gestione degli interventi | Da settembre | Elaborazione e condivisione attività di accoglienza tra gli insegnanti curricolari e insegnanti di sostegno ed eventuali educatori. Osservazioni sistematiche socializzate e condivise tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto di inserimento, al fine di elaborare percorsi esperienziali e di apprendimento adeguati al singolo caso. | Docenti curricolari Docenti di sostegno Educatori Famiglia |
Novembre Dicembre | Scelta del tipo di percorso didattico adeguato alle capacità: programmazione personalizzata per obiettivi minimi o differenziata; stesura del PEI | Docenti curricolari Docenti di sostegno Educatori Specialisti Famiglia | |
Nel corso dell’anno | Incontri di verifica in itinere: scuola, famiglia, specialisti (GLHO). Verifica e valutazione rispetto a quanto indicato nel PEI. |
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON D.S.A.
(legge 170/2010 e D.M. 12 luglio 2011)
FASI | TEMPI | SOGGETTI COINVOLTI | OPERATIVITA’ |
Accoglienza Condivisione | Settembre Ottobre | Dirigente scolastico Referente BES Segreteria Docenti della classe Famiglie | Il DS riceve la diagnosi consegnata dalla famiglia, la acquisisce al protocollo e la condivide con il Referente BES. Contestualmente la segreteria prepara le certificazioni degli alunni BES neoiscritti da mettere a disposizione del Referente BES. Nel corso del mese saranno predisposti incontri tra la famiglia e il Referente BES per opportuna raccolta di informazioni diagnostiche, metodologiche, di studio, background dello studente. Il Referente BES riferisce al Coordinatore di classe ed ai docenti della classe in cui è inserito l’alunno BES quanto emerso dal colloquio consegnando al Coordinatore di Classe i dati diagnostici che andranno inseriti nel PDP. I Docenti predispongono una serie di attività che integrate all’osservazione in classe, permetteranno di desumere le informazioni (generali e per ciascuna disciplina) da inserire nel PDP dell’alunno con particolare riferimento agli stili di apprendimento adottati dall’ alunno, organizzando una prima serie di attività finalizzate ad un positivo inserimento nella scuola. Il Coordinatore prende contatto con le famiglie per attivare un rapporto comunicativo diretto. |
Condivisione | Novembre | Docenti della classe | Nel corso del C,d,C, del mese in oggetto il Consiglio concorda e compila il PDP con la famiglia. |
Valutazioni periodiche | Dicembre Giugno | Docenti della classe | Nel corso degli scrutini il Coordinatore avrà cura di verificare insieme al C.d.C l’adeguatezza del PDP Valutando la necessità di eventuali modifiche migliorative rispetto agli strumenti,,alle misure e alle metodologie adottate. |
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI CON ALTRI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIALI
(D.M. 27/12/2012; C.M. n°6 del 08/03/2013)
Ci si riferisce agli alunni con:
• Disturbi evolutivi specifici (ADHD, disturbo oppositivo provocatorio DOP, borderline cognitivo, disturbo del linguaggio DL, deficit delle abilità non verbali, Disprassia, Disturbo della condotta in adolescenza, Disturbo dello spettro autistico lieve, plusdotazione), con presenza di documentazione sanitaria o in attesa di approfondimento diagnostico.
• Svantaggio socio-economico;
• Svantaggio linguistico e culturale;
• Altro (Xxxxxxxx, traumi, dipendenze e disagio comportamentale/relazionale).
Tali alunni dovranno essere individuati sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, una certificazione medica, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali, del referente per gli stranieri, oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche che il team docenti rileverà.
Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio e potranno essere formalizzati con la stesura del PDP.
XXXXX E COMPITI DELLE FIGURE COINVOLTE
La famiglia, uno specialista, i servizi sanitari nazionali, etc…, possono chiedere la predisposizione di percorso personalizzato ma la decisione finale di attivarlo spetta esclusivamente al C.d.C.
Il consiglio di Classe
La decisione di predisporre un PDP è solo del Consiglio di classe. Xxx non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche e valuterà la possibilità di attivare un PDP previa richiesta scritta della famiglia. Il percorso personalizzato avrà una durata non superiore all’anno scolastico e la sua adozione ha lo scopo di favorire il successo scolastico dell'alunno ma non di garantirlo.
Le scuole possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 8 DM 5699/2011.
Il Consiglio di classe, una volta stabilita la necessita di attivare una didattica personalizzata deve:
• indicare all’interno del verbale della riunione del Consiglio di classe la descrizione della situazione e le strategie individuate per supportare il percorso scolastico dell’alunno.
• predisporre un PDP con le modalità e tempistiche sotto indicate:
- entro fine settembre/primi di ottobre, il coordinatore effettuerà un colloquio con la famiglia al fine di raccogliere le informazioni necessarie per documentare al Consiglio di classe la situazione;
- nel Consiglio di classe di ottobre: i docenti dopo un periodo di osservazione, prenderanno accordi per la predisposizione del PDP e li condivideranno con l'alunno e la famiglia coinvolti;
- entro il Consiglio di Classe di Novembre/Dicembre i docenti effettueranno la stesura finale e la sottoscrizione del PDP da parte di docenti, genitori, studente e dirigente scolastico;
- entro la fine del primo Periodo (trimestre o quadrimestre) i PDP verranno depositati nelle cartelline personali degli alunni;
- durante tutto l’anno scolastico il consiglio di classe lavorerà con lo studente per comprendere il livello di conoscenza e accettazione delle proprie difficoltà;
- durante tutto l’anno scolastico il consiglio di classe terrà monitorato il PDP mediante verifiche in itinere; - a seguito dello scrutinio finale il Coordinatore avrà cura di verificare insieme al CdC l’adeguatezza del PDP, valutando la necessità di eventuali modifiche migliorative rispetto a strumenti, misure e metodologie adottate.
Una precisazione per le sole classi terminali: se la richiesta da parte della famiglia, da parte dei servizi sociali o di uno specialista viene prodotta oltre il 31 marzo non c’è più il tempo per predisporre un PDP.