Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale
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Ufficio Tecnico e Analisi di Mercato Settore V – Equipaggiamento
Scarponcino Invernale per divisa operativa
Specifiche Tecniche del 29.04.2019 (4)
Precedenti revisioni: 29.01.2018 (3), 24.02.2015 (2), 13.07.2011 (1)
Documento composto da n. 16 pagine numerate, compreso il presente prospetto
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CAPO 1: GENERALITÀ
Lo scarponcino invernale per divisa operativa, di cui alle presenti specifiche tecniche e destinato al personale maschile e femminile della Polizia di Stato, deve essere realizzato secondo le prescrizioni che seguono, utilizzando materie prime ed accessori in possesso dei requisiti di cui ai capi successivi.
Lo scarponcino è previsto in quattordici numerazioni così come al Capo 5.
I quantitativi dei manufatti da approvvigionare e la relativa ripartizione delle numerazioni saranno specificati dall’Amministrazione procedente.
CAPO 2: DESCRIZIONE
Lo scarponcino di colore nero, si compone dei seguenti elementi:
⋅ una tomaia in pelle;
⋅ una suola in gomma.
2.1 MATERIALI
2.1.1. Elementi in pelle di vitellone e vitello
Le parti in pelle devono essere sovrapposte tra loro, unite mediante doppia cucitura e scarnite lungo i bordi. Tale scarnitura deve essere calibrata al fine di evitare fastidi e malessere dei piedi.
Le pelli devono provenire da prodotti e processi tracciabili, quali:
⋅ pelli conciate al cromo, morbide, a pieno fiore, rese impermeabili, di colore nero e non untuose al tatto;
⋅ processi di concia e tintura realizzati in modo razionale, mediante l’impiego di concianti idonei a conferire al pellame i requisiti fisico-chimici e le proprietà prescritte;
⋅ tintura unita, omogenea e resistente, penetrata in modo uniforme e omogenea in tutta la pelle, con colore corrispondente per tonalità, intensità di tinta e brillantezza al campione ufficiale;
⋅ pelli pulite, senza tagli ed abrasioni.
• VITELLONE
In pelle di vitellone a pieno fiore, conciata al cromo e di colore nero, deve essere realizzata la
tomaia, i quartieri, il giretto di allacciatura, il listino posteriore esterno, il supporto della cerniera e le strisce di rinforzo.
• VITELLO
In pelle di vitello con conciatura al cromo e di colore nero, devono essere realizzati:
⋅ i due soffietti, cuciti con doppia cucitura alla fodera della linguetta e con unica cucitura alla tomaia e al gambaletto;
⋅ la fodera dell’allacciatura, riporto su cui fissare gli occhielli da entrambi i lati, per i lacci;
⋅ la fodera del supporto alla cerniera;
⋅ la fodera interna del contrafforte, in pellame scamosciato chiaro.
2.1.2. Altri materiali
A. fodera interna, inserita all’interno dello scarponcino fatta eccezione per la zona del contrafforte posteriore (in corrispondenza del tallone). La stessa deve essere opportunamente sagomata al fine di non formare grinze e/o rigonfiamenti;
B. sottopiede, in tessuto speciale anti-perforazione e antistatico, con fiosso in fibra compatta di cellulosa e con lamina in acciaio nella parte interna fra fiosso e sottopiede.;
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C. contrafforte posteriore interno, smerigliato lungo i bordi, è realizzato in succedaneo di cuoio resinato (detto salpa), preformato e inserito saldamente con colla nella parte posteriore fra tomaia e fodera, estendendosi fino ai quartieri;
D. puntale, semirigido e con fibre sintetiche termoformabili, con i bordi opportunamente scarniti e applicato a caldo nella parte anteriore fra tomaia e fodera interna;
E. gomma piuma espansa per le imbottiture;
F. tessuto di rinforzo alla tomaia di circa 0,5 mm in materiale sintetico autoadesivo;
G. plantare o soletta, estraibile, antibatterico, anti statico, con alto potere di assorbimento e rilascio del sudore, è costituito da:
⋅ un gel ammortizzante, sotto il tallone e a contatto con il sottopiede, in materiale ad alta tenacità capace di assorbire energia durante le sollecitazioni, in particolare sul tallone dove si misura il valore più elevato di scarico del peso corporeo;
⋅ uno strato di schiuma, a contatto con il piede in grado di modellarsi in funzione dell’anatomicità del piede e di ritornare allo stato originario durante il riposo. Lo strato stesso deve possedere trattamento antibatterico e garantire la traspirabilità per mezzo di una
struttura a cellule aperte simile alla spugna naturale;
⋅ uno strato in fibra di argento, per evitare cattivi odori e abbattere batteri e funghi.
2.2 TOMAIA
La confezione della tomaia deve essere del tipo a gambaletto alto sopra-caviglia con elementi in pelle di vitellone e vitello.
La parte anteriore della tomaia deve essere formata da un riporto di pelle in pezzo unico comprendente sia la punta che la parte bassa anteriore fino all’inizio dei quartieri. La parte superiore, sempre in pezzo unico, deve comprendere la punta e la parte bassa dei quartieri, il bordo per l’allacciatura (in due pezzi), il gambale (in unico pezzo) e lo sperone o il listino posteriore esterno.
Le parti in pelle, sovrapposte tra di loro ed unite mediante cucitura, devono essere scarnite lungo i bordi. La scarnitura deve essere calibrata al fine di evitare da un lato il malessere dei piedi e dall’altro una diminuzione della resistenza del pellame. I bordi scoperti della tomaia devono essere tinti in color nero.
Le cuciture della tomaia devono essere ben tese, eseguite con il filato prescritto ed esenti da irregolarità quali nodi, punti lenti o saltati, fili penduli e simili. I filati e le parti della calzatura interessate a cucitura devono essere trattate con prodotti idonei al fine di assicurare l’impermeabilità del manufatto.
2.3 ALLACCIATURA
Deve essere composta da un riporto in pelle sul quale andranno fissati n.10 occhielli per parte che consentono il passaggio dei lacci.
2.4 CERNIERA
All’interno dell’allacciatura deve essere inserita una cerniera a spirale cucita con i due lati al riporto in pelle della parte di tomaia foderata in vitello. Sui bordi esterni saranno invece ricavate due file di occhielli di pari dimensioni e distanze prefissate.
Nella parte alta del supporto in pelle, deve essere cucita tra i primi due occhielli di entrambi i lati, una striscia di velcro tale da ricoprire e bloccare il cursore quando chiuso. Affinché sia garantita una migliore presa, alla fine della parte libera del velcro, deve essere cucito un rettangolo in pelle.
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2.5 QUARTIERI/GAMBALI
La parte superiore dei quartieri ed i gambali devono essere imbottiti con gommapiuma ed uniti alla parte anteriore della tomaia ed al contrafforte posteriore mediante doppia cucitura. Il riporto dell’allacciatura deve essere unito alla tomaia ed al gambaletto con cucitura doppia. Nella parte posteriore ed alta del gambaletto deve essere fissata mediante doppia cucitura una striscia di pelle (di circa 2 cm in larghezza) tale da formare un’asola che agevola la calzata dello scarponcino.
2.6 LINGUETTA/SOFFIETTO
La linguetta e la parte centrale del soffietto devono essere imbottiti con gomma piuma espansa. La parte superiore della linguetta, a partire dal bordo superiore del soffietto, deve essere foderata in pelle di vitello.
2.7 LISTINO POSTERIORE
Realizzato in unico pezzo, deve essere unito ai quartieri ed al gambaletto mediante doppia cucitura.
2.8 STRISCE IN PELLE DI RINFORZO
Nella parte interna ed esterna dei quartieri ed all’inizio del gambaletto devono essere cucite n.2 strisce di pelle, larghe circa 1,2 ± 0,2 mm, con i bordi inseriti sotto il listino posteriore e il riporto dell’allacciatura. Sotto la striscia superiore deve essere realizzata la cucitura di unione dei quartieri al gambaletto.
2.9 CONTRAFFORTE
Realizzato in succedaneo di cuoio resinata (salpa) preformato ed inserito saldamente tra tomaia e fodera, estendendosi fino ai quartieri.
2.10 SOTTOPUNTA
Deve essere composta da fibre sintetiche termoformabili con i bordi opportunamente scarniti.
La stessa deve inserita ed applicata a caldo nella parte anteriore tra la tomaia e la fodera.
2.11 FODERA INTERNA
Deve essere inserita interamente all’interno dello scarponcino e comprendere quindi tomaia, quartieri, soffietto, gambaletto e linguetta ad eccezione del bordo superiore del gambaletto e della parte alta della linguetta. La stessa deve essere opportunamente sagomata al fine di non formare grinze e rigonfiamenti.
2.12 RINFORZO DEL TOMAIO
In tessuto sintetico termoadesivo sia per tomaia che per i quartieri.
2.13 SOTTOPIEDE
Inserito tra suola, fodera e tomaia, deve essere saldamente incollato mediante collanti non nocivi ed atossici.
2.14 PLANTARE
Estraibile ed antistatico deve essere conforme alla norma UNI EN ISO 20347.
2.15 SUOLA
Intera e con proprietà antistatiche, deve essere realizzata in mescola di gomma con riempimento in poliuretano. La parte interna in poliuretano è ottenuta per iniezione e non per incollaggio. Tale tecnologia ha una doppia funzione, da un lato alleggerire il prodotto e dall’altro
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migliorare l’effetto ammortizzante. La suola deve essere applicata alla tomaia con sistema “ago” ad incollaggio (utilizzando adesivi di ottima qualità, atossici e non nocivi, così come previsto dalle vigenti norme di settore). Deve essere del tipo a zeppa, senza tacco a sbalzo, con puntalino e tallone rialzati, con battistrada a rilievi marcati e proprietà antiscivolo, questi ultimi realizzati in modo tale da non trattenere residui. Le zone in cui pelle e polimero della suola combaciano devono essere smerigliate.
CAPO 3: REQUISITI TECNICI MINIMI DELLE MATERIE PRIME E DEGLI ACCESSORI
Per la composizione fibrosa dei tessuti e degli accessori di seguito specificati valgono, per quanto applicabili, i requisiti del Regolamento (UE) 1007/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 settembre 2011 relativo alla denominazione delle fibre tessili e al contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili e successive modifiche. I metodi di prova per l’analisi quantitativa delle mischie di fibre tessili binarie e ternarie sono riportati in Allegato VIII del Regolamento stesso.
Si fa presente che tutte le materie prime ed accessori indicati nelle presenti XX.XX. devono essere non nocivi, atossici e idonei all’impiego per la confezione del manufatto. In particolare, i materiali impiegati dovranno rispettare le normative vigenti in ambito internazionale, europeo e nazionale in materia, per quanto applicabili ed in particolare:
Regolamento (CE) n.1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) e successive modifiche:
- In riferimento alle sostanze presenti nella lista Substances of Very High Concern (SVHC) ultima revisione, se una di queste è contenuta in una delle materie prime e accessori forniti in quantità superiore allo 0,1% in peso, sono stati assolti gli obblighi di comunicazione e notifica.
Si precisa inoltre che qualora una sostanza contenuta nella lista SVHC sia contenuta anche nell’Allegato XIV “ELENCO DELLE SOSTANZE SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE”, essa non può
essere fabbricata, immessa sul mercato e utilizzata a meno che tali attività siano coperte da un’autorizzazione.
- Tutti gli articoli forniti devono rispettare i requisiti applicabili previsti dall’allegato XVII del Regolamento REACH, riguardante le restrizione all’uso di alcune sostanze chimiche, tra cui ammine aromatiche, ftalati, composti organostannici e metalli.
Regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo agli inquinanti organici persistenti e che modifica la direttiva 79/117/CEE.
Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 maggio 2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi.
3.1. ELEMENTI IN PELLE
3.1.1 Pelle di vitellone
La pelle deve presentarsi pastosa, molto morbida, non untuosa al tatto e con fiore integro; dal lato carne deve essere ben scarnita, lisca e ben serrata, priva di difetti (tagli, spugnosità, buchi, irregolarità di scarnitura) e con grana fine.
Sono realizzati in pelle di vitellone la tomaia, il gambaletto ed il listino posteriore esterno. Il pellame deve essere impermeabilizzato.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Strato di rifinizione | ≤ 0,15 mm | UNI EN ISO 17186 | |
Distensione del fiore allo scoppio | ≥ 7,0 mm | UNI 11308 | |
Spessore | 1,9 ± 0,1 mm | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 | |
Resistenza allo strappo | ≥ 000 X | ||
Xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxx (X0X) | Penetrazione | ≥ 60 minuti | |
Assorbimento | ≤ 30 % dopo 60 minuti | ||
Trasmissione | ≤ 0,20 g/h | ||
Resistenza all’abrasione | No completa abrasione dello strato superficiale, nessun foro | A SECCO: 25.600 cicli | |
AD UMIDO: 12.800 cicli | |||
Resistenza alle cuciture | ≥ 120 N/cm | UNI 10606 | |
Resistenza alla trazione | ≥ 10 N/mm2 | UNI EN ISO 20347 UNI EN ISO 3376 | |
Resistenza a flessione – (Parte 1) Metodo con flessometro | Su cuoio asciutto | nessun danno dopo 80.000 flessioni | UNI EN ISO 5402-1 |
Su cuoio umido | nessun danno dopo 20.000 flessioni | ||
Variazione cromatica | ≥ 3/4 sg (nella linea di piega) | ||
Permeabilità al vapore d’acqua | ≥ 2 mg/cm²/h | UNI EN ISO 14268 | |
Coefficiente del vapore d’acqua | ≥ 15 mg/cm² | ||
Acidità | Valore pH | pH ≥ 3,2 | UNI EN ISO 4045 |
Indice ΔpH | ΔpH ≤ 0,7 | ||
Solidità del colore | Allo strofinio (lato fiore), senza rottura superficiale Carico del maglio 1.000g Tensione provino 10% Provino asciutto | Feltro asciutto: 100 oscillazioni variazione sul pellame ≥ 4 sg trasferimento sul feltro ≥ 4 sg | UNI EN ISO 11640 |
Feltro umido: 50 oscillazioni variazione sul pellame ≥ 4 sg trasferimento sul feltro ≥ 4 sg | |||
Alla luce artificiale | dopo 72 ore ≥ 4 sb | UNI EN ISO 105-B02 | |
Al sudore | Lato fiore ≥ 4 sg Lato carne ≥ 4 sg | UNI EN ISO 11641 | |
Determinazione chimica del contenuto in tracce | Cromo VI | ≤ 3 ppm | UNI EN ISO 17075 |
Penta-clorofenolo Tetra-clorofenolo | ≤ 5 ppm | UNI EN ISO 17070 | |
Formaldeide | ≤ 50 ppm | UNI EN ISO 17226-2 | |
Coloranti azoici 1. ammine aromatiche 2. 4-aminoazobenzene | ≤ 30 ppm (tutte le ammine) | UNI EN ISO 17234-1 UNI EN ISO 17234-2 | |
Metalli pesanti (spettrometro a emissione ottica) | Arsenico ≤ 1 ppm Cadmio ≤ 1 ppm Piombo ≤ 8 ppm | UNI 10887 | |
Sostanze volatili | ≤ 15,0 % | EN ISO 4684 | |
Adesione della rifinizione | A SECCO ≥ 3,0 N/cm | UNI EN ISO 11644 | |
AD UMIDO ≥ 2,0 N/cm | |||
Capacità di incollaggio | ≥ 3,5 N/mm | UNI EN 1392 |
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3.1.2 Pelle di vitello
In pelle di vitello devono essere realizzati i soffietti, il collarino, la fodera della linguetta, la fodera del collarino, la fodera di supporto per la cerniera e la fodera del giretto di allacciatura. Il pellame deve essere impermeabilizzato.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | ||
Distensione del fiore allo scoppio | ≥ 7,0 mm | UNI 11308 | ||
Spessore | 1,1 ± 0,2 mm | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 | ||
Resistenza allo strappo | ≥ 00 X | |||
Xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxx (X0X) | Penetrazione | ≥ 30 minuti | ||
Assorbimento | ≤ 30 % dopo 30 minuti | |||
Trasmissione | ≤ 0,20 g/h | |||
Resistenza all’abrasione | No completa abrasione dello strato superficiale, nessun foro | A SECCO: 25.600 cicli | ||
AD UMIDO: 12.800 cicli | ||||
Resistenza alla trazione | ≥ 10 N/mm2 | UNI EN ISO 20347 UNI EN ISO 3376 | ||
Permeabilità al vapore d’acqua | ≥ 2 mg/cm²/h | UNI EN ISO 14268 | ||
Coefficiente del vapore d’acqua | ≥ 25 mg/cm² | |||
Acidità | Valore pH | pH ≥ 3,2 | UNI EN ISO 4045 | |
Indice ΔpH | ΔpH ≤ 0,7 | |||
Solidità del colore | Allo strofinio (lato fiore), senza rottura superficiale Carico del maglio 1.000g Tensione provino 10% Provino asciutto | Feltro asciutto: 100 oscillazioni variazione sul pellame ≥ 4 sg trasferimento sul feltro ≥ 4 sg | UNI EN ISO 11640 | |
Feltro umido: 50 oscillazioni variazione sul pellame ≥ 4 sg trasferimento sul feltro ≥ 4 sg | ||||
Alla luce artificiale | dopo 72 ore ≥ 4 sb | UNI EN ISO 105-B02 | ||
Al sudore | Lato fiore ≥ 4 sg Lato carne ≥ 4 sg | UNI EN ISO 11641 | ||
Determinazione chimica del contenuto in tracce | Cromo VI | ≤ 3 ppm | UNI EN ISO 17075 | |
Penta-clorofenolo Tetra-clorofenolo | ≤ 5 ppm | UNI EN ISO 17070 | ||
Formaldeide | ≤ 50 ppm | UNI EN ISO 17226-2 | ||
Coloranti azoici 1. ammine aromatiche 2. 4-aminoazobenzene | ≤ 30 ppm (tutte le ammine) | UNI EN ISO 17234-1 UNI EN ISO 17234-2 | ||
Metalli pesanti (spettrometro a emissione ottica) | Arsenico ≤ 1 ppm Cadmio ≤ 1 ppm Piombo ≤ 8 ppm | UNI 10887 | ||
Sostanze volatili | ≤ 15,0 % | EN ISO 4684 |
3.2.FODERA INTERNA
In tessuto composto da circa il 90% in poliammide e da circa il 10% in fibra d’argento (antibatterico, antifungino ed antiodore), massa areica circa 125 g/m2, di colore nero, con membrana impermeabile e traspirante in PTFE o similari e con uno strato intermedio di materiale espanso.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | ||
Resistenza allo strappo | ≥ 15 N | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 | ||
Resistenza all’abrasione (alcun foro passante) | A SECCO: dopo 25.600 cicli | |||
AD UMIDO: dopo 12.800 cicli | ||||
Resistenza alla penetrazione dell’acqua | 800 cm di colonna d’acqua | UNI EN ISO 20811 | ||
Cuciture termosaldate | 200 cm di colonna d’acqua per 2’ | |||
Permeabilità al vapore d’acqua | ≥ 3,0 mg/cm2/h | UNI EN ISO 14268 | ||
Coefficiente del vapore d’acqua | > 30,0 mg/cm2 | |||
Solidità della tinta | Al sudore | acido ≥ 4 sg, alcalino ≥ 4 sg | UNI EN ISO 105-E04 | |
Allo sfregamento | a secco ≥ 4 sg, ad umido ≥ 4 sg | UNI EN ISO105-X12 |
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3.3. SOTTOPIEDE
Realizzato per mezzo di un intreccio di fibre sintetiche antistatiche ad altissima tenacità, con filati di elevata resistenza; è composto da:
a) sottopiede intero in fibra ad alta tenacità;
b) fiosso in acciaio;
c) tallonetta di rinforzo in fibre cellulosiche compattate.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Spessore totale del multistrato | ≥ 2 mm | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 | |
Assorbimento (H2O) | ≥ 80 mg/cm² | ||
Rilascio (H2O) | ≥ 80 % | ||
Resistenza | Dei filati | > 0,80 N/tex | |
All’abrasione (dopo 400 cicli) | Assenza di danneggiamenti severi |
3.4. SOTTO-PUNTA
La sotto-punta deve essere in TNT (fibra naturale e/o resine sintetiche) idonea a conferire alla punta una giusta sostenutezza, con spessore di 2 ± 0,2 mm, applicata a caldo fra tomaia e fodera, previa scarnitura ed assottigliatura dei bordi.
3.5. CONTRAFFORTE
Il contrafforte posteriore interno deve essere in cuoio o agglomerato di fibre di cuoio (salpa), legate con lattice di gomma e resine naturali e/o sintetiche, di spessore 1,7 ± 0,2 mm.
La fodera di rinforzo a contatto con il tallone deve essere in scamosciato bovino chiaro di colore bianco cromo, con spessore di 1,2 ± 0,2 mm e deve essere cucita sopra alla fodera interna con cucitura zig-zag, in modo da non avvertire il bordo a taglio vivo.
3.6. PLANTARE
Il plantare lavabile, anatomico ed estraibile deve essere formato da 4 parti:
a) corpo principale in poliuretano atossico ed antistatico;
b) isola di gel ammortizzante anti-shock, di adeguate dimensioni, posizionata sotto la zona del tallone;
c) schiuma viscoelastica a lenta memoria con caratteristiche anatomiche, auto-modellanti e termosensibili capaci di far assumere all’utilizzatore la naturale linea arco-plantare alla pianta del piede dell’utilizzatore;
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d) uno strato accoppiato di TNT e fibra di argento con caratteristiche antibatteriche ed anti odore;
e) deve essere lavabile in lavatrice a 30°C.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Spessore | Poliuretano in pianta | 2,5 ± 1 mm | UNI EN ISO 2589 |
Schiuma viscoelastica | 3,5 ± 1 mm | ||
Tessuto antibatterico | 0,4 ± 1 mm | ||
Totale del tallone | 17,0 ± 1 mm | ||
Assorbimento | Acqua (H2O) | ≥ 70 mg/cm² | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 |
Rilascio | ≥ 80 % | ||
Resistenza | All’abrasione (senza alcun danneggiamento) | dopo 25600 cicli a secco dopo 12800 cicli a umido |
3.7. GOMMAPIUMA PER IMBOTTITURA
In poliuretano espanso a cellule aperte deve presentare spessori diversificati a densità costante al fine di garantire un effetto protettivo della calzatura ed una elevata traspirabilità.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |||
Spessore dell’imbottitura | Gambaletto e parte superiore quartieri | 6,0 ± 0,1 mm | UNI EN ISO 20344 | ||
Linguetta, soffietti, para- malleolo | 4,0 ± 0,1 mm | ||||
Massa volumica complessiva | 95 ± 1 kg/m3 | UNI EN ISO 845 |
3.8. SUOLA
3.8.1. Battistrada
Il battistrada deve essere in gomma nitrilica antistatica, antiscivolo, antiusura, antiolio e resistente al calore. Il battistrada deve evitare accumulo di fango e detriti, con canalizzazioni stondate o oblique ai bordi inferiori dei rilievi, al fine di agevolarne lo scarico.
In punta e al tallone devono essere previsti rilievi orizzontali di modo che l’altezza totale della suola sia pari a 14 ± 0,2 mm all’inizio del puntalino e 28 ± 0,2 mm al tallone prima del riporto, con uno smusso di 7° nella parte posteriore del tacco per aumentare l’aderenza durante la deambulazione.
Il disegno della suola può essere anche discrezionale, a condizione che esso assicuri i requisiti minimi previsti e garantisca omogeneità con i materiali in dotazione.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Massa volumica | Mescola | 1,12 ± 0,05 gr/cm³ | UNI ISO 4649 |
Rottura | Resistenza | 150 ± 5 kg/cm³ | UN EN 12803 |
Allungamento | > 500 % | ||
Durezza | Shore A | 66 ± 5 | UNI ISO 7619-1 |
Spessore | Rilievi | 4,50 ± 0,08 mm | UNI EN ISO 20344 |
Colore | Nero | UNI 9270:1988 | |
Resistenza | Elettrica | 100 MΩ < R ≤ 500 MΩ | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 |
Allo strappo | ≥ 10,0 kN/m | ||
Al calore per contatto | Assenza di danneggiamenti a T=300°C per 60 secondi | ||
All’abrasione | ≤ 150 mm3 | ||
Agli idrocarburi | Variazione di volume ≤ 5,0 % | ||
Flessioni ripetute dopo immersione | con crescita del taglio ≤ 6,0 mm (dopo 150.000 cicli di flessione |
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3.8.2. Inter-suola riempitiva
Realizzata in poliuretano morbido ed antistatico, con alto potere defaticante e di assorbimento dell’energia nella zona del tallone, deve essere iniettato nella sua interezza all’interno della suola.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Massa volumica | Poliuretano o equivalente | 0,5 ± 0,05 gr/cm³ | UNI ISO 2781 |
Rottura | Resistenza | > 6 N/mm | UN EN 12803 |
Allungamento | > 300 % | ||
Durezza | Shore A | 60 ± 5 | UNI ISO 7619-1 |
Colore | A scelta del concorrente | ||
Resistenza | Elettrica | 100 MΩ < R ≤ 1000 MΩ | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 |
3.9. ACCESSORI
3.9.1. Rinforzi protettivi
Nella zona del malleolo, sia sulla parte esterna che in quella interna, ad una altezza di circa 10,5 cm (misurata dalla parte centrale della protezione al bordo superiore della suola) deve essere inserita una protezione in materiale sintetico semirigido, nella parte interna di spessore 3 ± 0,2 mm e di 1 ± 0,2 mm ai lati esterni, con diametro utile di 60 ± 5 mm e fissati mediante incollaggio all’imbottitura.
3.9.2. Rinforzo in lana di vetro
Nella zona degli occhielli di allacciatura deve essere inserita una striscia in lana di vetro (grande quanto il riporto in pelle) adesiva, con spessore di 0,5 ± 0,2 mm.
3.9.3. Occhielli
In ferro brunito di colore nero e con trattamento antiruggine da inserire su entrambi i lati dello scarponcino, con diametro interno di 5 ± 0,2 mm ed esterno di 9 ± 0,2 mm. Gli occhielli per l’allacciatura devono essere n.8 per ciascuna parte dello scarponcino dalla numerazione 36 alla 38 compresa. Dalla misura 39 in su dovranno essere n.10 per ciascuna parte dello scarponcino.
3.9.4. Lacci
In poliestere con anima a due corpi, intreccio tubolare ed estremità ben resinate, di lunghezza proporzionale alle diverse numerazioni con resistenza a trazione superiore a 350 ± 8 N.
Se immersi in acqua distillata per 24 ore a 25°C non devono perdere colore in modo apprezzabile.
3.9.5. Ferma laccio
I ferma lacci devono essere in materiale sintetico con doppia asola e molla in metallo.
3.9.6. Cerniera
Con catena a due nastri e denti in poliestere di larghezza pari a 6,4 ± 0,2 mm (n.60 denti ogni 10 cm), due fermi in alluminio verniciato e un cursore autobloccante in lega “zama”. La larghezza complessiva dei nastri di supporto deve essere di 32 ± 0,2 mm.
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Resistenza all’apertura laterale | Tal quale | ≥ 600 N / 25 mm | BS 3084 (06) |
Dopo 3.000 cicli | ≥ 480 N / 25 mm | ||
Tenuta della chiusura | Cursore | ≥ 60 N | |
Resistenza a trazione | Dispositivo di presa | ≥ 250 N |
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3.9.7. Soletta
Per ciascun paio di scarponcini dovrà essere fornita una soletta anatomica di ricambio estraibile, dotata di plantare anatomico, realizzata con materiale assorbente, permeabile, antibatterico il grado di garantire un idoneo sostegno nelle varie zone del piede ed un adeguato ricambio d’aria.
3.9.8. Filato per le cuciture
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Composizione | 100% in poliestere nero | Reg. UE n. 1007:2011 27.09.2011 | |
Massa per unità di lunghezza (titolo) | Filato ago | 30/3 Tex | UNI EN ISO 2062 |
Filato spola | 40/3 Tex | ||
Resistenza alla trazione | Filato ago | ≥ 25 N | |
Filato spola |
3.9.9. Nastro per termosaldatura
Il nastro per termosaldare le cuciture deve essere in materiale sintetico, con maglino e adesivo riattivabile a caldo mediante apposita macchina, la quale lo fissa nelle cuciture di giunzione della membrana impermeabile e traspirante, rendendole impermeabili.
Dopo aver montato la fodera sul sottopiede, i lembi della membrana devono essere saldati e resi impermeabili applicando un riporto del materiale utilizzato per la termosaldatura delle cuciture.
3.10. CALZATURA COMPLETA
CARATTERISTICHE TECNICHE | REQUISITI TECNICI | NORME DI RIFERIMENTO | |
Resistenza alla penetrazione del fondo della calzatura | ≥ 1100 N (senza perforazione) | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 20347 | |
Resistenza elettrica (R) | Anti-staticità | 100 kΩ < R ≤ 1000 MΩ | |
Protezione del malleolo | Resistenza al colpo come previsto dalla norma | ||
Solidità all’incollaggio | Resistenza al distacco | ≥ 4 N/mm | |
Assorbimento di energia | Zona del tallone | ≥ 20 J | |
Impermeabilità | Penetrazione d’acqua | ≤ 3 cm2 | |
Permeabilità | Vapore d’acqua | ≥ 0,2 mg/cm2/h | |
Coefficiente | ≥ 5 mg/cm2 | ||
Isolamento dal calore | La suola non deve presentare distorsioni o fragilità in grado di ridurne la funzionalità | ||
Isolamento dal freddo | Decremento della temperatura interna ≤ 10°C |
Tenuta allo scivolamento delle calzature | (1) pianta della suola (2) verso il tacco con inclinazione di 7° | Su ceramica con detergente: ≥ 0,32 SRA (1); ≥ 0,28 SRA (2) Su acciaio inox con glicerolo: ≥ 0,18 SRB (1); ≥ 0,13 SRB (2) | UNI EN ISO 20344 UNI EN ISO 13287 |
Comfort ed Ergonomia | Paragrafo 6.1 |
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Per tutti i particolari non indicati nelle presenti specifiche tecniche, si fa riferimento al campione ufficiale, rispetto al quale ogni rilevante ed evidente difformità sarà causa di esclusione e/o rifiuto.
Tutti gli accessori potranno essere realizzati anche con materiali similari purché in possesso di caratteristiche prestazionali equivalenti e/o migliorative e comunque rispondenti alle specifiche esigenze di impiego del manufatto in termini di sostenutezza, robustezza e resistenza.
L’utilizzazione di accessori alternativi dovrà comunque essere preventivamente autorizzata dalla stazione appaltante nella fase antecedente all’inizio delle lavorazioni.
Qualora dalla data dell’approvazione delle specifiche tecniche e del loro inserimento nel contratto a quella dell’esecuzione contrattuale, con particolare riferimento alle analisi di laboratorio, dovessero cambiare le norme ivi richiamate UNI, UNI EN, UNI EN ISO o quelle edite da altre Nazioni perché sostituite o soppresse, si applicano quelle in vigore.
CAPO 4: DETTAGLI DI LAVORAZIONE
Durante i controlli di lavorazione, l’Amministrazione si riserva la facoltà di effettuare a spese della ditta aggiudicataria, presso i propri laboratori merceologici o presso laboratori esterni accreditati, tutte le prove merceologiche ritenute opportune.
Il personale tecnico incaricato a svolgere le verifiche organolettiche dovrà accertarsi dei dettagli di lavorazione considerati rilevanti ed in particolare che gli scarponcini siano confezionati accuratamente in ogni dettaglio:
⋅ devono essere ben tese, eseguite con il filato prescritto ed esenti da irregolarità quali nodi, punti lenti o saltati, fili penduli e simili. I filati e le parti della calzatura interessate a cucitura devono essere trattate con prodotti idonei al fine di assicurare l’impermeabilità del
manufatto;
⋅ tutti gli estremi delle cuciture devono essere fermati e non devono essere presenti eventuali fili residui;
⋅ la calzatura deve corrispondere in ogni parte, per dimensioni e caratteristiche tecniche, a quanto previsto nelle presenti specifiche tecniche;
⋅ i tessuti per fodera devono risultare regolari, uniformi, ben serrati, rifiniti ed esenti da qualsiasi difetto e/o imperfezione quali barrature, falli, nodi, inspessimento anomalo del filato o rammendi di qualsiasi tipo;
⋅ le calzature devono corrispondere per aspetto e rifinizione al campione ufficiale (Raffronto con il campione UNI 9270:1988);
⋅ la scelta delle materie prime e degli accessori nonché le operazioni di costruzione e di rifinizione, devono essere effettuati con la massima cura, affinché si possa ottenere una calzatura impermeabile, traspirante, confortevole, adeguatamente morbida, flessibile e
resistente.
Tutti i dettagli non citati si intendono eseguiti a regola d’arte.
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CAPO 5. ALLESTIMENTO – TAGLIE E DIMENSIONI – CALZATA 8^
N° PUNTI FRANCESI | LUNGHEZZA MASSIMA (*) | LARGHEZZA MASSIMA (*) |
35 | 22,45 | 8,05 |
36 | 22,90 | 8,20 |
37 | 23,35 | 8,35 |
38 | 23,80 | 8,50 |
39 | 24,25 | 8,65 |
40 | 24,70 | 8,80 |
41 | 25,15 | 8,95 |
42 | 25,60 | 9,10 |
43 | 26,05 | 9,25 |
44 | 26,50 | 9,40 |
45 | 26,95 | 9,55 |
46 | 27,40 | 9,70 |
47 | 27,85 | 9,85 |
48 | 28,30 | 10,00 |
(* misurato sulle forme del piede, compreso il plantare estraibile).
Dalla taglia 42 in poi, lo scarponcino ha altezza di 21,7 ± 0,3 cm, misurata dalla base del tacco alla parte posteriore del gambale.
Ai fini della calzabilità, indipendentemente dal numero, tutte le calzate devono essere realizzate secondo uno sviluppo standard mediante il quale, per un piede normale, il perimetro misurato al collo del piede aumenta di circa 1 cm rispetto a quello misurato sul piede stesso in corrispondenza della massima larghezza della pianta.
Nella seguente tabella sono riportati n. 14 valori di taglia (cm – tolleranza ± 5%) in calzata 8^.
CAPO 6: ETICHETTATURA ED IMBALLAGGIO
6.1 ETICHETTATURA
Dovrà essere cucita, lungo tutto il perimetro ed all’interno della linguetta, una etichetta in tessuto di adeguate dimensioni, con dicitura indelebile e resistente ai lavaggi, contenente le seguenti indicazioni:
⋅ Scritta “POLIZIA DI STATO”;
⋅ Marcatura CE;
⋅ Nominativo della ditta fornitrice;
⋅ Estremi del contratto di fornitura;
⋅ Numero di taglia;
⋅ Denominazione del manufatto “Scarponcino invernale per divisa operativa”;
⋅ UNI EN ISO 20347:2012;
⋅ 03 HRO FO AN SRC WR HI CI;
⋅ Anno e mese di produzione.
Non sono ammesse etichette prive anche parzialmente delle suddette diciture.
Si potrà optare anche per una soluzione che non prevede l’etichetta, ma la stampa indelebile e resistente ai lavaggi di tutte le informazioni sopra riportate.
La marcatura sopra indicata attesta che la calzatura possiede le seguenti caratteristiche:
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▪ 03 – Zona del tallone chiusa, impermeabilità dinamica della tomaia, assorbimento di energia nella zona del tallone, calzatura antistatica, resistenza alla perforazione del fondo;
▪ HRO – Resistenza al calore per contatto della suola;
▪ FO – Resistenza della suola agli idrocarburi;
▪ AN – Protezione del malleolo;
▪ SRC – Resistenza allo scivolamento della suola;
▪ WR – Impermeabilità totale;
▪ HI – Isolamento dal calore;
▪ CI – Isolamento dal freddo.
Non sono ammesse etichette prive anche parzialmente delle suddette diciture.
6.2 IMBALLAGGIO
Ciascun paio di scarponcini dovrà essere riposto in una scatola di cartone liscio di colore bianco. La scatola, costituita da un corpo e un coperchio, deve:
⋅ avere una consistenza tale da non subire sensibili deformazioni o rotture durante le operazioni di stivaggio e trasporto;
⋅ risultare di dimensioni adeguate alle calzature da contenere;
⋅ contenere un foglio esplicativo sulle caratteristiche antistatiche ed i rischi elettrici da cui si è protetti, specificando che la stessa va utilizzata sempre con il plantare anatomico inserito;
⋅ contenere le istruzioni di lavaggio del plantare anatomico;
⋅ contenere come ricambi un paio di solette, un paio di cerniere, un paio di lacci di lunghezza proporzionale alla taglia e in grado di garantire l’allacciatura anche senza cerniera;
⋅ riportare sul lato esterno le seguenti indicazioni:
▪ Polizia di Stato;
▪ Nominativo della ditta fornitrice;
▪ Estremi del contratto di fornitura;
▪ Numero di taglia;
▪ Dicitura “Scarponcino invernale per divisa operativa”;
Il quantitativo e l’allestimento in taglie delle calzature da destinare a ciascun ente territoriale sarà indicato di volta in volta dalla Stazione Appaltante sulla base delle esigenze del Servizio Logistico connesse alle modalità di consegna richieste dall’Amministrazione.
Le scatole, ciascuna contenente un paio di scarponcini, dovranno essere inserite in colli di adeguata capacità tali da contenere al meglio il prodotto e trasportarlo senza danneggiamenti ed essere chiusi lungo tutti i lembi aperti con nastro adesivo di idonea tenacità alto non meno di 5 cm.
Su due lati contigui di ciascun collo dovranno essere riprodotte a stampa le stesse indicazioni sopra prescritte con ulteriore indicazione dell’ente destinatario.
Per consentire le operazioni di collaudo la ditta fornitrice consegnerà a parte i nastri adesivi occorrenti per richiudere definitivamente i colli a fine collaudo.
Potranno essere ammesse soluzioni di imballaggio differenti qualora motivate da esigenze logistiche connesse alle modalità di consegna richieste dall’Amministrazione.
L’imballaggio (primario, secondario e terziario) deve:
a) rispondere ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., così come più specificatamente descritto nelle pertinenti norme tecniche, in particolare:
- UNI EN 13427:2005 Imballaggi – Requisiti per l'utilizzo di norme europee nel campo degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio;
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- UNI EN 13428:2005 Imballaggi – Requisiti specifici per la fabbricazione e la composizione – Prevenzione per riduzione alla fonte;
- UNI EN 13429:2005 Imballaggi – Riutilizzo;
- UNI EN 13430:2005 Imballaggi – Requisiti per imballaggi recuperabili per riciclo di materiali;
- UNI EN 13431:2005 Imballaggi – Requisiti per imballaggi recuperabili sotto forma di recupero energetico compresa la specifica del potere calorico inferiore minimo;
- UNI EN 13432:2002 Requisiti per imballaggi recuperabili attraverso compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l'accettazione finale degli imballaggi;
b) essere costituito, se in carta o cartone per almeno il 90% in peso da materiale riciclato, se in plastica, per almeno il 60%.
CAPO 7. RIFERIMENTO AL CAMPIONE UFFICIALE
Per tutto quanto non espressamente indicato nelle presenti Specifiche Tecniche, si fa riferimento al campione ufficiale di “Scarponcino invernale per divisa operativa”, depositato presso l’Ufficio Tecnico ed Analisi di Mercato – V Settore Equipaggiamento – Compendio “Xxxxxxxxxx si Savoia” – Xxx xxx Xxxxxx Xxxxxxxx, x. 0 – 00000 Xxxx – Italia.
La presenza di rilevanti ed evidenti difformità rispetto a quanto descritto nel capitolato e rispetto al campione ufficiale sarà causa di esclusione o rifiuto al collaudo.
CAPO 8: ACCESSORI DI RICAMBIO
All’interno di ciascuna scatola, contenente un paio di scarponcini, dovranno essere presenti:
⋅ un paio di lacci;
⋅ una paio di solette estraibili;
⋅ un paio di cerniere.
Tali accessori aggiuntivi dovranno essere forniti con gli stessi requisiti tecnici riportati nei paragrafi di riferimento.
CAPO 9: COLLAUDO DELLA FORNITURA
La commissione di collaudo sottoporrà la fornitura a tutte le prove ritenute necessarie a constatare la rispondenza della stessa alle specifiche tecniche ed al campione ufficiale.
In occasione del collaudo, l’Amministrazione si riserva la facoltà di effettuare, a spese della ditta fornitrice presso i propri laboratori merceologici o presso i laboratori esterni accreditati tutte le prove merceologiche ritenute opportune, al fine di verificare la veridicità della documentazione presentata.
L’eventuale difformità dei risultati di prova previsti al Capo 3 delle presenti specifiche tecniche costituirà motivo di rifiuto.
La ditta aggiudicataria è tenuta a reintegrare i manufatti distrutti a seguito delle prove di collaudo.
La fornitura dovrà essere presentata al collaudo con i capi imballati secondo le modalità previste al Capo 7.
I materiali posti a collaudo dovranno essere predisposti alla distribuzione come da riparto nazionale precedentemente inviato dal Servizio Logistico della Direzione Centrale dei Servizi Tecnico-Logistici e della Gestione Patrimoniale.
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Lo scarponcino dovrà esser corredato pena esclusione dalle seguenti certificazioni rilasciate da un Organismo Notificato:
⋅ attestato di certificazione CE relativo ai dispositivi di protezione individuale (DPI) di II categoria, in attuazione della Direttiva 89/686/CEE del 21/12/1989;
⋅ conformità del modello, in accordo con l’art. 10 della Direttiva 89/686/CEE – Decisione 768/08/CE Modulo B, applicando il Regolamento 1907/2006/CE Allegato XVII e integrazioni.