dei Consulenti del Lavoro
Osservatorio Statistico
dei Consulenti del Lavoro
IL CONTRATTO DI
APPRENDISTATO
L’INDAGINE DELL’OSSERVATORIO STATISTICO DEI CONSULENTI DEL LAVORO
1. PREMESSA
A seguito della continua evoluzione del mercato del lavoro e del contesto produttivo del nostro paese, il contratto di apprendistato è stato oggetto di diversi interventi normativi.
Tale fattispecie contrattuale è stata disciplinata nel tempo dal codice civile (artt. 2130-2134), dalla Legge n. 25/1955 e dalla Legge n. 196/1997. Importanti novità sono state in seguito introdotte con il D.Lgs. n. 276/2003, attraverso cui il legislatore è intervenuto mutando tale istituto ed introducendo tre diverse tipologie, legate al sistema dell’istruzione e al mondo del lavoro. Successivamente, con il D.Lgs. n.167/2011 (cd. Testo Unico dell’apprendistato) e la Legge 92/2012 (cd. Legge Fornero), allo scopo di rendere l’apprendistato lo strumento principale per introdurre i giovani nel mondo del lavoro, è stata conferita maggiore rilevanza alla funzione formativa.
Il Capo V del D.Lgs. n. 81/2015, in attuazione della Legge delega n.183/2014, ha infine operato il riordino della normativa in materia di contratti di apprendistato e ha disposto, all’articolo 55, comma 1, lett. g), l’abrogazione del Testo Unico, al fine di semplificare un istituto divenuto burocraticamente complesso e poco confacente alle esigenze delle aziende.
Le diverse modifiche attuate sono diretta conseguenza della funzione di collegamento che tale istituto riveste tra il mondo del lavoro e il sistema di istruzione e formazione professionale: funzione che lo lega a tutte le modifiche che interessano i due sistemi.
2. LE DIVERSE TIPOLOGIE DI APPRENDISTATO
Attualmente il contratto di apprendistato è efficacemente definito, art. 41 del D.Lgs. n. 81/2015, come il contratto di lavoro, a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani. Il datore di lavoro, a seguito della prestazione lavorativa caratterizzata da una professionalità crescente, si obbliga a corrispondere all’apprendista la retribuzione e gli insegnamenti necessari ad ottenere, a seconda dei casi, un diploma, una specifica professionalità o un titolo di studio universitario o di alta formazione.
A seconda della finalità, sono previste le seguenti forme di apprendistato:
a) per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore
Tale forma è utilizzabile in tutti i settori di attività ed è finalizzata a coniugare la formazione effettuata in azienda con l’istruzione e la formazione professionale svolta dalle istituzioni formative che operano nell'ambito dei sistemi regionali di istruzione e
formazione. Possono essere assunti giovani dai 15 anni di età compiuti e fino al compimento dei 25 anni. La durata del contratto è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore a tre anni o a quattro anni nel caso di diploma professionale quadriennale.
b) professionalizzante
Tale tipologia contrattuale è attuabile in tutti i settori di attività, pubblici o privati, ed è finalizzata al conseguimento di una qualifica professionale ai fini contrattuali. Possono essere assunti giovani dai 18 anni (17 anni se già in possesso di una qualifica professionale) ai 29 anni di età.
Gli accordi interconfederali e i contratti collettivi nazionali di lavoro, stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, stabiliscono - in ragione del tipo di qualificazione professionale da conseguire ai fini contrattuali - la durata e le modalità di erogazione della formazione per l'acquisizione delle relative competenze tecnico-professionali e specialistiche, nonché la durata anche minima del periodo di apprendistato, che non può essere superiore a tre anni ovvero cinque per i profili professionali caratterizzanti la figura dell'artigiano, individuati dalla contrattazione collettiva di riferimento.
c) di alta formazione e ricerca
Tale forme è attuabile in tutti i settori di attività, pubblici o privati, ed è finalizzata al conseguimento di titoli di studio universitari e di alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori, di cui all'articolo 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008, per attività di ricerca o per il praticantato per l’accesso agli ordini professionali. Possono essere assunti giovani dai 18 ai 29 anni di età in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore o di un diploma professionale conseguito nei percorsi di istruzione e formazione professionale, integrato da un certificato di specializzazione tecnica superiore o dal diploma di maturità professionale all'esito del corso annuale integrativo. In tale fattispecie non è indicata una durata massima, condizionando quest’ultima all’estensione temporale degli studi universitari, post-universitari o all’esigenza della ricerca.
Inoltre all’art. 47, comma 4, del citato D.Lgs. n. 81/2015 è stato disciplinato che: “Ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale è possibile assumere in apprendistato professionalizzante, senza limiti di età, i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità o di un trattamento di disoccupazione. Per essi trovano applicazione, in deroga alle previsioni di cui all’articolo 42, comma 4, le disposizioni in materia di licenziamenti individuali, nonché, per i lavoratori beneficiari di indennità di mobilità, il regime contributivo agevolato di cui all’articolo 25, comma 9, della legge n. 223 del 1991, e l’incentivo di cui all’articolo 8, comma 4, della medesima legge”. Il legislatore ha dunque
esteso la possibilità di assumere con apprendistato professionalizzante i titolari di un trattamento di disoccupazione, a prescindere dalla loro età anagrafica, con la finalità di favorirne la qualificazione o riqualificazione professionale attraverso l’acquisizione di competenze nuove rispetto a quelle già in loro possesso.
3. LE ASSUNZIONI IN APPRENDISTATO
Nel 2017 su un totale di 320 mila attivazioni in apprendistato quasi il 50% è stato destinato a giovani fra i 20 e i 24 anni. Mentre il restante 50% ai giovani fra i 15-19 anni (34% in crescita a partire dal 2011) e ai giovani adulti 25-29enni (14% in calo a partire dal 2011).
Se consideriamo solo la fascia di età più giovane, fra i 15 e 29 anni, notiamo che i lavoratori in apprendistato sono stati nel 2017 il 15,7% del totale dei lavoratori con almeno una assunzione alle dipendenze di datori di lavoro privati, mentre 12,2 giovani su 100 lavoratori attivati sono stati assunti a tempo indeterminato.
Nel corso degli ultimi anni, la quota di giovani fra i 20 e 24 anni, ha beneficiato di quasi il 50% dei contratti di apprendistato stipulati. Tuttavia, a partire dal 2011, le classi di età più giovani (15-19 anni) hanno visto decrescere costantemente il loro ingresso nel mondo del lavoro attraverso il contratto a causa mista (passando del 25,7% del 2009 al 14% del 2017); mentre la quota di apprendisti in età più avanzata (25-29 anni) è cresciuta considerevolmente passando dal 23,4% al 34,1% nell’arco degli ultimi 9 anni. Questa tendenza, in parte, segnala che l’apprendistato per il conseguimento del diploma professionale, come vedremo in seguito, non ha avuto una significativa diffusione a discapito del contratto professionalizzante.
TAVOLA 1: ATTIVAZIONI IN APPRENDISTATO PER CLASSI DI ETÀ (VALORI ASSOLUTI E PERCENTUALI)
ANNO | 00-00 | 00-00 | 25-29 | 30 E PIÙ | TOTALE |
VALORI PERCENTUALI | |||||
2009 | 25,7% | 49,4% | 23,4% | 1,4% | 100,0% |
2010 | 24,3% | 49,9% | 24,3% | 1,5% | 100,0% |
2011 | 21,8% | 50,5% | 26,0% | 1,8% | 100,0% |
2012 | 15,9% | 51,1% | 30,8% | 2,2% | 100,0% |
2013 | 13,8% | 50,0% | 33,5% | 2,7% | 100,0% |
2014 | 12,7% | 50,3% | 34,1% | 2,8% | 100,0% |
2015 | 13,3% | 50,2% | 34,2% | 2,4% | 100,0% |
2016 | 13,5% | 49,5% | 34,3% | 2,7% | 100,0% |
2017 | 14,0% | 48,2% | 34,1% | 3,6% | 100,0% |
ANNO | 00-00 | 00-00 | 25-29 | 30 E PIÙ | TOTALE |
VALORI ASSOLUTI |
2009 | 75.720 | 145.359 | 68.917 | 4.109 | 294.104 |
2010 | 72.390 | 148.293 | 72.141 | 4.586 | 297.410 |
2011 | 62.896 | 145.939 | 75.187 | 5.131 | 289.152 |
2012 | 43.509 | 139.423 | 84.044 | 6.096 | 273.072 |
2013 | 32.884 | 118.779 | 79.525 | 6.452 | 237.641 |
2014 | 31.802 | 125.559 | 85.152 | 6.997 | 249.510 |
2015 | 26.525 | 100.312 | 68.285 | 4.764 | 199.886 |
2016 | 35.154 | 129.277 | 89.676 | 6.987 | 261.093 |
2017 | 44.989 | 154.419 | 109.339 | 11.494 | 320.241 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
FIGURA 1: ATTIVAZIONI IN APPRENDISTATO PER CLASSI DI ETÀ PER ANNO (PERCENTUALE SUL TOTALE ANNUO)
60,0%
50,0% 49,4%
40,0%
48,2%
30,0% 25,7%
20,0% 23,4%
10,0%
34,1%
14,0%
0,0%
1,4%
2009
3,6%
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
15-19
20-24
25-29
30 e più
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
Dai numeri oggetto di analisi emerge che il 96,7% dei contratti in apprendistato instaurati nel 2017 è di tipo professionalizzante.
TAVOLA 2: ATTIVAZIONI PER TIPOLOGIA DI APPRENDISTATO (VALORI ASSOLUTI E PERCENTUALI), XXXX 0000-0000
2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | |
Tipologia di apprendistato | VALORI ASSOLUTI | ||||
Professionalizzante | 227.106 | 238.473 | 192.223 | 250.825 | 309.595 |
per la qualifica e per il diploma professionale | 9.973 | 10.257 | 7.003 | 9.533 | 9.864 |
di alta formazione e ricerca | 000 | 000 | 000 | 000 | 783 |
totale apprendistato | 237.641 | 249.510 | 199.886 | 261.093 | 320.241 |
VALORI PERCENTUALI | |||||
Professionalizzante | 95,6% | 95,6% | 96,2% | 96,1% | 96,7% |
per la qualifica e per il diploma professionale | 4,2% | 4,1% | 3,5% | 3,7% | 3,1% |
di alta formazione e ricerca | 0,2% | 0,3% | 0,3% | 0,3% | 0,2% |
Totale apprendistato | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
4. QUALE CONTRATTO DI LAVORO PER I GIOVANI?
La percentuale di attivazioni di contratti di apprendistato si assesta intorno al 15%, ad eccezione del 2015. Anno in cui l’apprendistato è entrato in forte concorrenza con il contratto a tempo indeterminato per il costo del lavoro (anno di massima decontribuzione del contratto a tempo indeterminato), portando il contratto a causa mista al minimo storico (meno di 200 mila attivazioni pari all’11,5% del totale per i giovani fra i 15 e i 29 anni) e il tempo indeterminato ad essere la forma di assunzione preferita dai datori di lavoro per il 30% dei lavoratori giovani. Confrontando queste due tipologie contrattuali si può notare che, posta un’inversione di tendenza registrata nel 2017, la percentuale di attivazioni di contratti di apprendistato è leggermente inferiore a quella relativa ai contratti di lavoro a tempo indeterminato di lavoratori under 30.
FIGURA 2: LAVORATORI ATTIVATI 15-29 ANNI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO (VALORI PERCENTUALI) 2009-2017
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
30,1%
Apprendistato
Tempo indeteminato
20,3%
15,2%
18,6%
14,6%
17,6%
14,0%
18,0%
13,9%
17,5%
14,4%
18,0%
15,0%
17,2%
11,5%
16,1% 15,7%
12,2%
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
Se si estende l’analisi a tutte le tipologie contrattuali utilizzate per assumere giovani di età compresa tra 15 e 29 anni, è altresì evidente che la forma più utilizzata sia il contratto di lavoro a tempo determinato (come evidenziato dai dati presenti nelle tabelle di seguito).
TAVOLA 3: LAVORATORI ATTIVATI 15-29 ANNI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO (VALORI PERCENTUALI) 2009-2017
Anno | Apprendistato | Indeterminato | Determinato | Collaborazioni | Altri contratti | Totale |
2009 | 15,2% | 20,3% | 43,6% | 13,3% | 7,6% | 100,0% |
2010 | 14,6% | 18,6% | 43,0% | 13,7% | 10,1% | 100,0% |
2011 | 14,0% | 17,6% | 41,7% | 13,8% | 12,9% | 100,0% |
2012 | 13,9% | 18,0% | 42,2% | 12,7% | 13,2% | 100,0% |
2013 | 14,4% | 17,5% | 48,6% | 11,4% | 8,0% | 100,0% |
2014 | 15,0% | 17,2% | 49,7% | 11,0% | 7,1% | 100,0% |
2015 | 11,5% | 30,1% | 45,6% | 7,0% | 5,8% | 100,0% |
2016 | 16,1% | 18,0% | 54,2% | 5,4% | 6,3% | 100,0% |
2017 | 15,7% | 12,2% | 55,6% | 4,8% | 11,8% | 100,0% |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
1.000.000
900.000
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
-
FIGURA 3: LAVORATORI ATTIVATI 15-29 ANNI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO (VALORI ASSOLUTI), XXXX 0000-0000
2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | |
apprendistato | 238.293 | 239.820 | 232.326 | 217.661 | 193.142 | 202.676 | 165.141 | 218.873 | 253.827 |
indeterminato | 318.032 | 306.905 | 290.903 | 282.101 | 235.392 | 231.318 | 434.214 | 243.681 | 197.449 |
determinato | 683.397 | 708.858 | 689.664 | 659.240 | 652.801 | 669.454 | 657.771 | 735.933 | 899.079 |
parasubordinato | 207.674 | 224.921 | 228.025 | 198.040 | 152.723 | 148.454 | 100.323 | 73.446 | 76.868 |
altri | 119.450 | 166.846 | 213.362 | 206.588 | 107.953 | 95.608 | 84.099 | 85.372 | 191.037 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
Quello che emerge chiaramente è che, nonostante negli ultimi anni sia stata prevista una contribuzione favorevole per incentivare le assunzioni di giovani lavoratori con contratti di lavoro a tempo indeterminato e in apprendistato, i datori di lavoro hanno preferito assumere con contratti di lavoro a tempo determinato. Tale forma contrattuale, la cui percentuale di utilizzo è in continua crescita, nel 2017 ha rappresentato il 55,7% dei contratti attivati per i giovani under 29, pari a 899.079 contratti su un totale di 1.618.260.
5. LE PROFESSIONI CON IL MAGGIORE UTILIZZO DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO
Se analizziamo la serie storica compresa tra il 2009 e il 2017 le prime 10 professioni formate attraverso contratti di apprendistato rappresentano oltre i 2 terzi del totale.
Un apprendista su quattro è formato per svolgere professioni legate alla ristorazione. Gli addetti alle attività di ristorazione sono passati dal 22% del totale del 2009 al 27% del totale nel 2019.
In questo gruppo nel 2017 troviamo oltre 55 mila baristi e camerieri, insieme a oltre 31 mila fra cuochi e addetti alla preparazione di cibi.
Il secondo gruppo professionale più numeroso è costituito dagli addetti alle vendite nel settore del commercio. In questo caso la quasi totalità (32 mila soggetti su 37 mila) è costituita da commessi alle vendite. Al terzo posto troviamo gli impiegati, dei quali 16 mila addetti a funzioni generali e 7 mila a funzioni di segreteria.
Al quarto posto, con una quota del 5% del totale, troviamo gli operatori della cura estetica, in particolare 9.700 acconciatori e 4.600 estetisti.
Al quinto posto “meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine”, in gran parte costituiti da meccanici di autovetture (4.600).
TAVOLA 4: ATTIVAZIONI IN APPRENDISTATO PER GRUPPI PROFESSIONALI, XXXX 0000-0000 (VALORI PERCENTUALI)
Anno | ‘09 | ‘10 | ‘11 | ‘12 | ‘13 | ‘14 | ‘15 | ‘16 | ‘17 |
Professione | |||||||||
Addetti nelle attività di ristorazione | 22 | 21 | 21 | 23 | 25 | 26 | 27 | 26 | 27 |
Addetti alle vendite | 14 | 13 | 13 | 15 | 14 | 13 | 12 | 12 | 11 |
Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali | 5 | 5 | 5 | 8 | 8 | 8 | 7 | 8 | 7 |
Operatori della cura estetica | 6 | 5 | 5 | 6 | 5 | 5 | 5 | 5 | 5 |
Meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine | 3 | 3 | 3 | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 |
Impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 |
Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni | 6 | 6 | 5 | 4 | 3 | 2 | 3 | 3 | 2 |
Impiegati addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
Artigiani ed operai specializzati delle lavorazioni alimentari | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
Artigiani ed operai specializzati addetti alle costruzioni | 7 | 7 | 6 | 4 | 4 | 3 | 3 | 2 | 2 |
Altre professioni | 32 | 34 | 36 | 32 | 33 | 35 | 34 | 34 | 35 |
Totale | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
TAVOLA 5: ATTIVAZIONI IN APPRENDISTATO PER I PRIMI 10 GRUPPI PROFESSIONALI CON DETTAGLIO DELLE PROFESSIONI, ANNO 2017
2017 | |
Addetti nelle attività di ristorazione | 87.589 |
Camerieri e professioni assimilate | 31.183 |
Baristi e professioni assimilate | 24.532 |
Cuochi in alberghi e ristoranti | 21.528 |
Addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione di cibi | 9.932 |
Esercenti nelle attività di ristorazione | 413 |
Addetti alle vendite | 36.646 |
Commessi delle vendite al minuto | 31.807 |
Cassieri di esercizi commerciali | 1.944 |
Addetti ad attività organizzative delle vendite | 1.075 |
Commessi delle vendite all'ingrosso | 807 |
Addetti ai distributori di carburanti ed assimilati | 645 |
Venditori a domicilio, a distanza e professioni assimilate | 368 |
Impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali | 23.970 |
Addetti agli affari generali | 16.150 |
Addetti a funzioni di segreteria | 7.062 |
Addetti alla gestione del personale | 662 |
Addetti al protocollo e allo smistamento di documenti | 97 |
Operatori della cura estetica | 14.479 |
Acconciatori | 9.746 |
Xxxxxxxxx e truccatori | 4.589 |
Massaggiatori ed operatori termali | 144 |
Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (esclusi gli addetti alle linee di montaggio industriale) | 8.387 |
Meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili e professioni assimilate | 4.620 |
Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati | 1.999 |
Verniciatori artigianali ed industriali | 568 |
Meccanici e montatori di apparecchi industriali termici, idraulici e di condizionamento | 521 |
Meccanici collaudatori | 324 |
Meccanici e attrezzisti navali | 193 |
Frigoristi | 146 |
Meccanici e riparatori di motori di aerei | 15 |
Impiegati addetti alla gestione amministrativa della logistica | 8.195 |
Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate | 6.802 |
Addetti alla gestione amministrativa dei trasporti merci | 769 |
Addetti alla gestione degli acquisti | 624 |
Artigiani ed operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni | 7.805 |
Elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate | 3.166 |
Idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas | 2.928 |
Installatori di infissi e serramenti | 597 |
Pavimentatori e posatori di rivestimenti | 447 |
Intonacatori | 318 |
Installatori di impianti di isolamento e insonorizzazione | 138 |
Vetrai | 120 |
Copritetti e professioni assimilate | 93 |
Impiegati addetti all'accoglienza e all'informazione della clientela | 7.327 |
Addetti all'accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione | 4.710 |
Addetti all'accoglienza e all'informazione nelle imprese e negli enti pubblici | 1.373 |
Addetti all'informazione nei Call Center (senza funzioni di vendita) | 858 |
Centralinisti | 387 |
Artigiani ed operai specializzati delle lavorazioni alimentari | 6.833 |
Pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali | 3.354 |
Panettieri e pastai artigianali | 1.850 |
Macellai, pesciaioli e professioni assimilate | 1.412 |
Artigiani ed operai specializzati delle lavorazioni artigianali casearie | 202 |
Degustatori e classificatori di prodotti alimentari e di bevande | 15 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
6. APPRENDISTATO E CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI
Come già specificato in premessa, la contrattazione collettiva svolge un ruolo cruciale, non solo nella regolamentazione operativa dell’apprendistato, ma soprattutto nella definizione di quelle professioni che più opportunamente richiedono un contratto a causa mista per essere pienamente realizzate. A questo scopo le comunicazioni obbligatorie ci permettono di identificare i comparti contrattuali che producono il maggior numero di apprendisti. Per ognuno di questi comparti si possono identificare le figure professionali oggetto di formazione e certificazione del profilo professionale.
I comparti contrattuali a maggiore vocazione artigianale sono quelli che contrattualizzano soprattutto i giovani con rapporti a causa mista: i xxxxxxxx e i parrucchieri assumono il 39,5% dei giovani in apprendistato, così come i laboratori di oreficeria (48,2%) e gli studi di grafica editoriale (37,6%). A questi si aggiungono gli studi professionali (41%), che nel 2017 hanno assunto oltre 7000 apprendisti.
Tuttavia la quota maggiore di apprendisti nel 2017 è stata contrattualizzata utilizzando il CCNL Turismo (97 mila giovani in apprendistato pari al 31,3% del totale), seguito dal CCNL Commercio (65 mila unità pari al 20,9% del totale) e dal contratto Metalmeccanico (52 mila giovani pari al 16,8% del totale degli apprendisti del 2017).
Se analizziamo nel dettaglio questi primi tre comparti contrattuali, notiamo che il primo CCNL per numero di apprendisti è il Turismo. A partire da questo contratto, 30 mila camerieri nel 2017 sono entrati in apprendistato, seguiti da 19 mila cuochi e 8 mila addetti alla preparazione e alla cottura di cibi.
CCNL TURISMO (96.753) ANNO 2017
Professione | Apprendisti 2017 | v.% | |
1 | Camerieri e professioni assimilate | 30.065 | 31,1 |
2 | Baristi e professioni assimilate | 21.806 | 22,5 |
3 | Cuochi in alberghi e ristoranti | 19.071 | 19,7 |
4 | Addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione di cibi | 7.998 | 8,3 |
5 | Addetti all'accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione | 3.707 | 3,8 |
altre professioni | 14.105 | 14,6 | |
TOTALE | 96.753 | 100,0 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
Il secondo CCNL per numeri di apprendisti è il Commercio. In questo comparto contrattuale, tuttavia, si trova un’ampia varietà di professioni. Le prime 20 rappresentano i 2/3 delle professioni in apprendistato.
Tuttavia i commessi sono di gran lunga i più numerosi (25 mila nel 2017), seguiti a grande distanza dagli addetti agli affari generali (5,4 mila), addetti al magazzinaggio (3,5 mila) e addetti alla segreteria (2,2 mila). Fra le professioni che ricadono nelle previsioni contrattuali
dedicate all’apprendistato, troviamo anche figure specialistiche quali i farmacisti, gli analisti e i progettisti di software, gli esperti in contabilità e in gestione del personale.
CCNL COMMERCIO (64.463) ANNO 2017
Professione | Apprendisti 2017 | v.% | |
1 | Commessi delle vendite al minuto | 24.893 | 38,6 |
2 | Addetti agli affari generali | 5.401 | 8,4 |
3 | Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate | 3.509 | 5,4 |
4 | Addetti a funzioni di segreteria | 2.233 | 3,5 |
5 | Farmacisti | 1.255 | 1,9 |
6 | Analisti e progettisti di software | 1.222 | 1,9 |
7 | Specialisti in contabilità e problemi finanziari | 1.152 | 1,8 |
8 | Specialisti di gestione e sviluppo del personale e dell’organizzazione del lavoro | 1.127 | 1,7 |
9 | Cassieri di esercizi commerciali | 1.088 | 1,7 |
10 | Tecnici programmatori | 1.041 | 1,6 |
altre professioni | 21.542 | 33,4 | |
TOTALE | 64.463 | 100,0 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
Il Terzo CCNL per numero di apprendisti è il contratto Metalmeccanici. Anche in questo comparto contrattuale, tuttavia, si trova una ampia varietà di professioni, di cui molte tecniche. Al primo posto vi sono i meccanici di automobili (3,8 mila), seguiti dagli attrezzisti di macchine utensili. Seguono gli elettricisti, gli idraulici e gli installatori di linee elettriche. Nei primi 10 posti troviamo anche addetti ad affari generali (5,8 mila) e gli analisti e progettisti di software (2,6 mila).
CCNL METALMECCANICA (51.966) ANNO 2017
Professione | Apprendisti 2017 | v.% | |
1 | Meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili | 3.795 | 7,3 |
2 | Attrezzisti di macchine utensili | 3.649 | 7,0 |
3 | Elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate | 3.013 | 5,8 |
4 | Addetti agli affari generali | 2.994 | 5,8 |
5 | Idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas | 2.830 | 5,4 |
6 | Analisti e progettisti di software | 2.672 | 5,1 |
7 | Installatori di linee elettriche, riparatori e cavisti | 1.756 | 3,4 |
8 | Operai addetti a macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali | 1.751 | 3,4 |
9 | Montatori di carpenteria metallica | 1.693 | 3,3 |
10 | Meccanici e montatori di macchinari industriali ed assimilati | 1.651 | 3,2 |
11 | Disegnatori industriali e professioni assimilate | 1.401 | 2,7 |
Professione | Apprendisti 2017 | v.% | |
12 | Tecnici programmatori | 1.371 | 2,6 |
13 | Lastroferratori | 1.348 | 2,6 |
14 | Installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici | 1.324 | 2,5 |
15 | Personale non qualificato delle attività industriali e professioni assimilate | 1.096 | 2,1 |
16 | Addetti alla gestione dei magazzini e e professioni assimilate | 1.002 | 1,9 |
17 | Assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche | 923 | 1,8 |
18 | Tecnici esperti in applicazioni | 697 | 1,3 |
19 | Xxxxxxxxx e tagliatori a fiamma | 692 | 1,3 |
20 | Xxxxxx, lingottai e operatori di presse per forgiare | 664 | 1,3 |
altre professioni | 15.647 | 30,1 | |
TOTALE | 64.463 | 100,0 |
Fonte: Elaborazione Osservatorio Statistico Consulenti del Lavoro su microdati CICO (comunicazioni obbligatorie)
I numeri sopra analizzati evidenziano come l’apprendistato sia ancora lontano dal divenire lo strumento primario per introdurre i giovani nel mondo del lavoro.
Nel nostro paese le imprese preferiscono assumere a termine soggetti già formati e con competenze ben definite piuttosto che giovani da formare attraverso un contratto, come quello dell’apprendistato, che è complesso e che richiede investimenti in termini di formazione e di tempo. Inoltre, tolte poche eccezioni, la maggior parte dei contratti di apprendistato riguarda mansioni che non sono contraddistinte da un’alta professionalità e che, pertanto, non richiedono un’elevata formazione. L’andamento occupazionale di tale istituto è sempre stato influenzato dalla presenza di altri incentivi alle assunzioni, poiché i datori di lavoro valutano primariamente il risparmio economico derivante dalla contribuzione agevolata prevista dalla norma e solo successivamente prendono in considerazione l’opportunità di prevedere percorsi finalizzati all’apprendimento di specifiche competenze, che potranno essere utili all’azienda ed accrescere il bagaglio professionale del giovane lavoratore.
Instaurare un contratto di apprendistato comporta per l’impresa un investimento in termini di formazione, ma nel contempo consente alla stessa di formare le risorse a seconda delle proprie esigenze. Allo stesso modo il lavoratore, attraverso un percorso formativo guidato, andrà ad acquisire una qualificazione professionale o un titolo di studio.
La semplificazione normativa, attraverso cui si deve riconoscere un ruolo fondamentale alla formazione in azienda e la possibilità di una gestione omogenea del contratto, risulta essere fondamentale al fine di rendere tale istituto un supporto primario per l’ingresso e la crescita professionale dei giovani lavoratori all’interno delle imprese.
Per rendere il contratto di apprendistato più accessibile alle imprese occorrerebbe uniformare l’intera disciplina, superando le differenze di offerta formativa per l’acquisizione delle competenze e garantendo una formazione professionale di qualità su tutto il territorio nazionale, allineata con i continui cambiamenti del mercato del lavoro.