Allegato 3 - Disciplinare di gara tipo
Allegato 3 - Disciplinare di gara tipo
DISCIPLINARE DI GARA PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE NELL’AMBITO TERRITORIALE ………….
Il Comune/La provincia/……. di …… Via ……, N. … - CAP ……….. (tel. ….. , fax , e-mail
……..), in qualità di stazione appaltante delegata, indice una gara, ai sensi dell’articolo 14 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, del decreto 19 gennaio 2011 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dei rapporti con le Regioni e la coesione territoriale, sulla determinazione degli ambiti territoriali minimi della distribuzione del gas naturale, ((in seguito definito: “decreto sulla determinazione degli ambiti territoriali minimi”), del decreto …. del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro per i rapporti con le Regioni e coesione territoriale, sull’elenco dei Comuni per ambito territoriale della distribuzione del gas naturale (in seguito definito: “decreto sulla determinazione dei Comuni per ambito”) e del (presente) regolamento …. del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dei rapporti con le Regioni e la coesione territoriale, sui criteri di gara e sulla valutazione dell’offerta ( in seguito definito “regolamento sui criteri di gara”), per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale in tutti i territori dei Comuni dell’ambito territoriale minimo di …… , riportati in allegato A.
La descrizione del servizio, delle condizioni contrattuali e delle modalità di svolgimento del servizio sono specificate nello schema di Contratto di servizio.
I documenti a cui fare riferimento per lo svolgimento della gara sono i seguenti:
a) il bando di gara con gli allegati;
b) la lettera di invito e il presente disciplinare di gara;
c) lo schema di “Contratto di servizio”;
d) le informazioni di cui all’articolo 9, comma 6 del regolamento sui criteri di gara per ciascuno dei Comuni dell’ambito territoriale (elenco da specificare nel disciplinare di gara).
1. CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
La scelta del soggetto affidatario del servizio avverrà con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, determinata in base ai sotto elencati elementi di valutazione, da valutarsi con punteggio nei limiti massimi previsti per ognuno:
A. Offerta economica … punti (28)
A1 Entità dello sconto tariffario rispetto alle tariffe fissate dall’Autorità, punteggio massimo di 13 punti
Si prendono in considerazioni le migliori condizioni economiche in termini di ribasso, espresso come percentuale di un valore massimo dello sconto, che il gestore è tenuto a praticare ai clienti finali del proprio ambito rispetto alle tariffe approvate dall’Autorità. Al massimo valore di sconto percentuale, pari al 100% ,corrisponde un valore massimo dello sconto, VLim, pari in ciascun anno alla somma di:
i. la quota annua di ammortamento, nella misura riconosciuta in tariffa, della differenza fra il valore complessivo di rimborso ai gestori uscenti e la somma delle immobilizzazioni nette di località appartenenti all’ambito, al netto dei
contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, da ammortizzare nei 12 anni di durata dell’affidamento ed includendo in entrambi i parametri gli impianti con scadenza ope legis successiva alla gara;
ii. gli oneri annuali versati al soggetto di cui all’articolo 2 comma 5, previsti nell’articolo 8 comma 2 del regolamento sui criteri di gara, nella misura riconosciuta in tariffa.
All’offerta con sconto percentuale S è attribuito il punteggio P pari a:
P = Pmax x S/SLim
dove Pmax è il punteggio massimo di 13 punti
SLim= 100%, al di sopra del quale non viene attribuito un punteggio addizionale.
In ciascun anno lo sconto tariffario in valore assoluto è pari a S*VLim. In caso in cui al momento della gara vi sia disaccordo, fra Ente locale e gestore uscente, sul valore di rimborso, lo sconto in valore assoluto da applicarsi sarà calcolato considerando in VLim il valore di rimborso definitivamente accertato al termine del contenzioso, anche se il bando di gara riporta un valore di riferimento.
A2 Sconto sui corrispettivi di prestazioni di servizi all’utenza, punteggio massimo di …
punti
(La ripartizione dei punteggi fra le condizioni A2, A3 e, se presenti, A4 dipende dalle condizioni di metanizzazione dell’ambito e dal valore economico stimato, in corrispondenza del massimo punteggio, per le singole condizioni, il punteggio massimo per l’insieme delle tre condizioni è 5 punti)).
Si prendono in considerazioni le migliori condizioni economiche in termini di ribasso percentuale (unico per tutte le voci) che il gestore è tenuto a praticare al cliente finale rispetto ai valori di riferimento dei corrispettivi di prestazione di servizi presenti nello schema di Contratto di servizio (corrispettivi di riferimento fissati dall’Autorità per l’energia elettrica e gas, o in assenza, rispetto a altri riferimenti presenti nello schema di Contratto di servizio allegato al bando di gara) per le seguenti voci:
Contributo di allacciamento (entro la lunghezza limite) Quota per supero della lunghezza limite
Attivazione della fornitura Cambio contatore Spostamento contatore Cessazione di utenza
All’offerta con il maggiore sconto (Smax) è attribuito il punteggio massimo Pmax di …. punti. Alle altre offerte (con sconto S) il punteggio è assegnato in maniera proporzionale, troncato alla seconda cifra decimale:
P = Pmax x S/Smax
Qualora vi siano le condizioni indicate all’art.13, comma 4 del regolamento sui criteri di gara la stazione appaltante stabilisce un limite allo sconto (SLim) al di sopra del quale non viene attribuito un punteggio addizionale, in tal caso il punteggio P=Pmax per S>SLim.
Non sono ammesse offerte in aumento rispetto al valore di riferimento.
A3 Metri di rete per cliente per cui la concessionaria si impegna a realizzare estensioni successive non previste nel piano di sviluppo , per un punteggio massimo di ….. punti (per ambiti con elevata metanizzazione il punteggio massimo attribuito dalla stazione appaltante è piccolo)
In caso di estensioni della rete di distribuzione lo schema di Contratto di servizio prevede l’impegno dell’impresa concessionaria ad estendere la rete nei Comuni già metanizzati, anche se non previsto inizialmente nel piano di sviluppo degli impianti, purché sui nuovi tronchi sia assicurato almeno un cliente finale, che richieda l’allacciamento e l’attivazione della fornitura, per ogni ….. (Mr) metri di nuove condotte. All’offerta che prevede il valore più alto di metri di nuove condotte per cliente, Mmax viene attribuito il massimo punteggio Pmax. Alle altre offerte con un’offerta di M metri di rete viene attribuito un punteggio, troncato alla seconda cifra decimale, pari a:
P = Pmax x (M-Mr)/(Mmax-Mr)
Qualora vi siano le condizioni indicate all’art.13, comma 4 del regolamento sui criteri di gara la stazione appaltante stabilisce un limite alla lunghezza massima di estensione al di sopra del quale non viene attribuito un punteggio addizionale, in tal caso il punteggio P= Pmax per M> MLim.
Non sono ammesse offerte in aumento rispetto al valore di riferimento.
A4 (Opzionale) Metri di rete per cliente si impegna a realizzare estensioni successive non previste nel piano di sviluppo in Comuni con particolari condizioni di disagio, per un punteggio massimo di ….. punti
Per i Comuni di…….., già metanizzati e caratterizzati da ….. (es. Comuni montani di altitudine superiore a..) l’impegno ad estendere la rete con un’offerta di metri superiore al valore di riferimento… (Mr) per l’ambito è premiato con un punteggio P con modalità di valutazione identiche a quelle del criterio A3.
A5 Percentuale della remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura e della relativa quota di ammortamento annuale, a favore degli Enti locali concedenti, per un punteggio massimo di 5 punti
All’offerta in cui l’impresa si impegna a corrispondere annualmente a tutti gli Enti locali la percentuale A della somma della remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura, indipendentemente se l’impianto è di proprietà del gestore o dell’Ente locale concedente, è attribuito un punteggio pari a:
P = Pmax x A/ALim
dove Pmax è il punteggio massimo di 5 punti
e ALim è la soglia del 5% al di sopra della quale non viene attribuito nessun punteggio addizionale (P=Pmax per A> ALim)
A6 Investimenti di efficienza energetica nell’ambito gestito aggiuntivi rispetto agli obblighi del distributore, per un punteggio massimo di 5 punti
Gli interventi di efficienza energetica considerati sono addizionali agli obblighi del distributore di cui all’articolo 5, comma 1 del decreto ministeriale 21 dicembre 2007 e sue successive modifiche e integrazioni e devono essere effettuati nel territorio dell’ambito oggetto di gara secondo le modalità stabilite dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas nella deliberazione…(da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore del regolamento sui criteri di gara)..
Gli interventi da considerare sono quelli sugli usi finali di gas naturale ammissibili ai sensi del citato decreto ministeriale 21 dicembre 2007 e del decreto ministeriale 20 luglio 2004 per il settore gas. Il valore dei relativi titoli di efficienza energetica è riconosciuto agli Enti locali concedenti con le modalità di cui all’articolo 8, comma 6 del regolamento sui criteri di gara.
Il parametro da considerare è la percentuale di titoli di efficienza energetica addizionali (T) che l’impresa aggiudicataria si impegna ad ottenere rispetto all’obbligo che avrebbe un distributore che distribuisca una quantità di gas naturale pari a quella effettivamente distribuita dal concessionario nell’ambito oggetto di gara, due anni antecedenti all’anno considerato. Il valore assoluto dell’obbligo cambia anche a causa del progressivo affidamento degli impianti e della evoluzione degli obiettivi nazionali.
Il punteggio per l’impresa che offre una percentuale annuale T di titoli di efficienza energetica addizionali è pari a:
P= Pmax x T/Tmax
dove P=Pmax è il punteggio massimo attribuibile a tale criterio
Tmax = 20% è il valore soglia, al di sopra del quale il punteggio non viene incrementato, della percentuale di titoli di efficienza energetica addizionali rispetto all’obbligo annuale che avrebbe un distributore che distribuisca una quantità di gas naturale pari a quello effettivamente distribuito dal concessionario, due anni antecedenti a ciascun anno d’obbligo, nell’ambito oggetto di gara.
Nel caso di non raggiungimento degli obiettivi il distributore deve versare agli Enti locali concedenti comunque un ammontare pari al valore dei titoli di efficienza energetica per cui si è impegnato in sede di gara, al prezzo unitario fissato dall’Autorità e con le modalità indicate all’articolo 8 comma 6 del regolamento sui criteri di gara, oltre alla penale per mancato rispetto del parametro di gara offerto, come specificato nella bozza di contratto di servizio, prevedendo un anno di tolleranza. Qualora l’impresa effettui investimenti che diano luogo in un anno a un numero di titoli di efficienza energetica addizionali maggiori del minimo offerto nell’anno, i titoli di efficienza in eccesso possono essere utilizzati per soddisfare l’obiettivo di titoli di efficienza addizionali degli anni successivi.
B. Criteri di sicurezza e qualità, … (27) punti
B1 Livelli di sicurezza offerti dall’impresa, per un punteggio massimo di 22 punti
1. Si prendono in considerazione i livelli incrementali, rispetto ai livelli obbligatori o il livello generale, per il tempo di pronto intervento, fissati dall’Autorità, che l’impresa concorrente si impegna a rispettare nell’ambito oggetto di gara in ciascun anno del periodo di affidamento per i seguenti parametri di sicurezza:
i. percentuale annua di rete di media e alta pressione sottoposta ad ispezione, di cui all’articolo 4 della Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas allegata alla deliberazione dell'Autorità ARG/GAS 120/08 e s.m.i.;
ii. percentuale annua di rete di bassa pressione sottoposta ad ispezione, di cui all’articolo 5 della Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas allegata alla deliberazione dell'Autorità ARG/GAS 120/08 e s.m.i.;
iii. percentuale di chiamate di pronto intervento con tempo di arrivo entro 60 minuti, di cui all’articolo 10 della Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas allegata alla deliberazione dell'Autorità ARG/GAS 120/08 e s.m.i.;
iv. numero annuo convenzionale di misure del grado di odorizzazione di gas per migliaio di clienti finali effettuate nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 8 e dall'articolo 32, comma 32.2, lettera a) della Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas allegata alla deliberazione dell'Autorità ARG/GAS 120/08 e s.m.i. .
I livelli incrementali offerti da ciascun concorrente sono rappresentati dagli indicatori IIRMA, IIRB, IPI e IOD rispettivamente per i parametri di cui ai precedenti punti i), ii), iii) e iv), definiti come indicato ai commi 2, 3, 4 e 5. Nel caso in cui dalla formule indicate nei commi successivi si ottenga per uno degli indicatori un valore inferiore a zero il valore dell’indicatore è posto convenzionalmente pari a zero, mentre, nel caso in cui si ottenga un valore superiore a 100 l’indicatore è convenzionalmente posto pari a 100.
2. L’indicatore IIRMA, relativo al parametro percentuale annua di rete di media e alta pressione sottoposta ad ispezione, è valutato con la seguente formula, con troncamento alla seconda cifra decimale:
IIRMA = (LE,XXXX - XX,XXXX)/(XX,XXXX-XX,XXXX) x 100
dove:
LO,XXXX è il livello obbligatorio per il parametro considerato, definito dall’Autorità per l’energia e il gas nella regolazione per la qualità del servizio di distribuzione del gas nel periodo di regolazione vigente al momento dell’emissione del bando di gara (o in sede di verifica, nell’anno in cui è effettuata la verifica, se il valore e’ stato deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara, altrimenti pari al valore dell’ultimo anno, deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara) (30% per il periodo 2009-2012);
LE,XXXX (in sede di gara) è il livello che l’impresa concorrente si impegna a rispettare in ciascun anno del periodo di affidamento per il parametro in esame in tutti gli impianti dell’ambito oggetto di gara (in sede di verifica, è il valore effettivo nell’anno nell’ambito);
LU,XXXX è il livello utile per il massimo punteggio per la percentuale annua di rete di media e alta pressione sottoposta ad ispezione (70% per le gare effettuate nel periodo 2009-2012).
3. L’indicatore IIRB, relativo al parametro percentuale annuo di rete di bassa pressione sottoposta ad ispezione, è valutato con la seguente formula, con troncamento alla seconda cifra decimale:
IIRB = (LE,IRB - LO,IRB) /(LU,IRB-LO,IRB)) x 100
dove
LO,IRB è il livello obbligatorio per il parametro considerato, definito dall’Autorità per l’energia e il gas nella regolazione per la qualità del servizio di distribuzione del gas nel periodo di regolazione vigente al momento dell’emissione del bando di gara (o in sede di verifica, nell’anno in cui è effettuata la verifica, se il valore e’ stato deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara, altrimenti pari al valore dell’ultimo anno, deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara)
(20% per il periodo 2009-2012);
LU,IRB è il livello utile per il massimo punteggio per la percentuale annua di rete di bassa pressione sottoposta ad ispezione (50% per le gare effettuate nel periodo 2009-2012);
LE,IRB è definito come LE,XXXX per il parametro considerato.
4. L’indicatore IPI, relativo al parametro percentuale di chiamate di pronto intervento con tempo di arrivo entro 60 minuti, è valutato con la seguente formula, con troncamento alla seconda cifra decimale:
IPI = (LE,PI- LG,PI)/(LU,PI-LG,PI)) x 100
dove
LG,PI = è il livello generale per la percentuale di chiamate di pronto intervento con tempo di arrivo entro 60 minuti definito dall’Autorità per l’energia e il gas nella regolazione per la qualità del servizio di distribuzione del gas nel periodo di regolazione vigente al momento dell’emissione del bando di gara (o in sede di verifica, nell’anno in cui è effettuata la verifica, se il valore e’ stato deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara, altrimenti pari al valore dell’ultimo anno, deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara) (95% per il periodo 2009- 2012),
LU,PI è il livello utile per il massimo punteggio per la percentuale di chiamate di pronto intervento con tempo di arrivo entro 60 minuti (99% per le gare effettuate nel periodo 2009- 2012);
LE,PI è definito come LE,XXXX per il parametro considerato.
5. L’indicatore IOD, relativo al parametro numero annuo di misure del grado di odorizzazione di gas, che risultano conformi, per migliaio di clienti finali, è valutato con la seguente formula:
IOD = (LE,OD - LO,OD)/ (LU,OD - LO,OD) x 100
dove
LO,OD = (Σ NODmin, i x NUi,) / Σ NUi)
dove
NODmin, i (valore NODmin come valutato nell’articolo 8, comma 8.5 del Testo unico della regolazione di qualità del servizio per il periodo 2009 – 2012) è il numero minimo di misure del grado di odorizzazione prescritto dall’Autorità per l’energia e il gas nella regolazione per
la qualità del servizio di distribuzione del gas nell’anno dell’emissione del bando di gara (o in sede di verifica, nell’anno in cui è effettuata la verifica, se il valore e’ stato deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara, altrimenti pari al valore dell’ultimo anno, deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di garaa), per lo specifico impianto i di distribuzione appartenente all’ambito oggetto di gara;
NUi è il numero dei clienti dell’impianto di distribuzione i al 31 dicembre dell’anno precedente all’emissione del bando di gara (o, in sede di verifica, all’anno in cui è effettuata la verifica).
La sommatoria è estesa a tutti gli impianti oggetto di gara.
LU,OD = è il livello utile per il massimo punteggio per il numero annuo di misure del grado di odorizzazione di gas, che risultano conformi, per migliaio di clienti finali (pari a 3 x LO,OD per le gare effettuate nel periodo 2009-2012).
LE,OD è definito come LE,XXXX per il parametro considerato. Sono considerate valide solo le misure eseguite mediante analisi gascromatografica, in campo o tramite un invio di un campione di gas prelevato dall’impianto ad un laboratorio accreditato SINAL.
6. Ad ogni impresa concorrente viene attribuito un punteggio complessivo Psic relativo agli impegni sui sicurezza con la seguente formula, con troncamento alla seconda cifra decimale:
Psic = Isic x Pmax,sic =(0,0015 x IIRMA+0,0015 x IIRB+0,005 x IPI+0,002 x IOD) x Pmax,sic
dove:
Pmax,sic = …. è il punteggio massimo attribuito a tale criterio
Isic è il livello complessivo incrementale sugli impegni della sicurezza, rispetto agli obblighi fissati dall’Autorità.
7. L’offerta deve essere accompagnata da una nota sull’organizzazione territoriale del pronto intervento che giustifichi il livello incrementale offerto IPI.
8. Ogni anno del periodo di affidamento il soggetto, di cui all’articolo 2, comma 5 del regolamento sui criteri di gara, verifica il rispetto degli impegni assunti dall’impresa aggiudicataria sugli indicatori IIRMA, IIRB, IPI e IOD nell’anno precedente. Ai fini della verifica valgono le formule contenute nei commi 2, 3, 4 e 5 con adeguamento dei valori dei livelli LO,XXXX, LO,IRB, LG,PI e LO,OD ai valori per l’anno oggetto di verifica deliberati dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara. Per gli anni in cui i valori per l’anno oggetto di verifica non sono stati deliberati al prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara,si utilizzano i valori dell’ultimo anno deliberati dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara . Nel periodo di affidamento i valori LU,XXXX, LU,IRB e LU,PI rimangono invece costanti e pari ai valori fissati in sede di gara. Il valore di LU,OD, pur rimanendo costante nella sua formulazione LU,OD= 3 x LO,OD viene adeguato al variare di LO,OD.
B2 Livelli di qualità offerti dall’impresa, per un punteggio massimo di 5 punti
1. Si prende in considerazione il livello incrementale offerto dall’impresa concorrente in tutti gli impianti di distribuzione dell’ambito per l’intero periodo di regolazione per il seguente parametro di qualità ………., di cui all’articolo …. della Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas allegata alla deliberazione dell'Autorità n.….:… .
L’indicatore relativo al parametro è valutato con la formula seguente, ponendo l’indicatore convenzionalmente pari a zero nel caso in cui dalla formula si ottenga un valore negativo e pari a 100 nel caso in cui si ottenga un valore superiore a 100:
(Caso in cui la stazione appaltante scelga un parametro relativo al tempo di effettuazione di una prestazione per cui la regolazione della qualità prevede un livello specifico di qualità commerciale per il servizio di distribuzione)
IQ = (LO,Q – LE,Q)/(LO,Q-LU,Q)
dove
LE,Q è il livello che l’impresa concorrente si impegna a rispettare in ciascun anno del periodo di affidamento per il parametro in esame in tutti gli impianti dell’ambito oggetto di gara (in sede di verifica, è il valore effettivo nell’anno ottenuto come media di tutte le prestazioni nell’ambito);
LO,Q è il livello specifico di qualità commerciale previsto dalla regolazione di qualità per il parametro considerato;
LU,Q= …. è il livello utile per il massimo punteggio (stabilito dalla stazione appaltante, che non può essere inferiore al 50% del livello specifico di qualità commerciale previsto dalla regolazione della qualità vigente al momento dell’emissione del bando di gara).
(Caso in cui la stazione appaltante scelga un parametro relativo alla percentuale di prestazioni conformi allo standard per cui la regolazione della qualità prevede un livello generale di qualità commerciale per il servizio di distribuzione)
IQ = (LE,Q – LG,Q)/(LU,Q-LG,Q)
dove
LE,Q è il livello che l’impresa concorrente si impegna a rispettare in ciascun anno del periodo di affidamento per il parametro in esame in tutti gli impianti dell’ambito oggetto di gara (in sede di verifica, è il valore effettivo nell’anno ottenuto come media di tutte le prestazioni nell’ambito);
LG,Q è il livello generale di qualità commerciale previsto dalla regolazione di qualità per il parametro considerato;
LU,Q= …. è il livello utile per il massimo punteggio (stabilito dalla stazione appaltante, che non può essere superiore al 109% del livello generale di qualità commerciale previsto dalla regolazione della qualità vigente al momento dell’emissione del bando di gara).
2. Ad ogni impresa concorrente viene attribuito un punteggio pari a:
PQ = IQ x Pmax,Q dove
Pmax,Q è il punteggio massimo attribuibile al criterio sulla qualità.
3. L’offerta deve essere accompagnata da una nota che descrive l’organizzazione dell’impresa, al fine di giustificare il livello incrementale offerto IQ.
4. Ogni anno del periodo di affidamento il soggetto, di cui all’articolo 2, comma 5 del regolamento sui criteri di gara, verifica il rispetto degli impegni assunti dall’impresa aggiudicataria sull’indicatore IQ nell’anno precedente. Ai fini della verifica vale la formula di cui sopra con adeguamento del valore LO,Q al valore vigente nel Testo Unico della regolazione della qualità per l’anno oggetto di verifica, se deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito a presentare l’offerta di gara, altrimenti il valore dell’ultimo anno deliberato dall’Autorità prima della data della lettera di invito. Nel periodo di affidamento il valore LU,Q rimane invece costante e pari al valore fissato in sede di gara.
C. Piano di sviluppo degli impianti, 45 punti
Ogni concorrente redige un progetto di dettaglio partendo dai documenti guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento degli impianti di distribuzione nei singoli Comuni dell’ambito territoriale e dai relativi stati di consistenza divisi per proprietario.
Sono oggetto di progetto gli interventi di sviluppo e di ottimizzazione delle reti e degli impianti per l’adeguamento, ammodernamento e potenziamento degli impianti di distribuzione attuali, ai fini dell’affidabilità e della continuità del servizio, oltre che una loro estensione e potenziamento per far fronte alle nuove utenze acquisibili in funzione dei piani urbanistici dei Comuni, in accordo con quanto identificato nei documenti guida. Gli interventi proposti sono da realizzare nell’arco della durata dell’affidamento.
Il concorrente può, motivando adeguatamente le proprie scelte, ottimizzare quanto previsto dal documento guida e prevedere anche interventi integrativi, evidenziando i benefici a fronte dei corrispondenti costi.
Il progetto deve essere costituito da:
• una relazione tecnica che contiene il programma dei lavori e illustra gli interventi;
• elaborati progettuali, in particolare planimetrie e schematiche illustrative degli interventi.
Il finanziamento di tutte le opere previste nel piano di sviluppo è a completo carico della società aggiudicataria (oppure specificare diversamente in caso di finanziamenti pubblici)
Il piano degli interventi di sviluppo e di mantenimento degli impianti è valutato in base ai seguenti criteri:
a. Adeguatezza dell’analisi di assetto di rete e degli impianti e della relativa documentazione;
b. Valutazione degli interventi di estensione e potenziamento;
c. Valutazione degli interventi per mantenimento in efficienza della rete e degli impianti;
d. Innovazione tecnologica, adottata in maniera accelerata o addizionale a quanto previsto dalla regolazione.
1. Adeguatezza dell’analisi di assetto di rete e degli impianti e della relativa documentazione, per un punteggio massimo di 5 punti
Il punteggio è attribuito mediante la griglia di sub – criteri in tabella 1 e utilizzando la seguente formula, troncando il valore alla seconda cifra decimale :
11
P = Pmax x Σ Ii / 22
i=1
Tab. 1 - Adeguatezza analisi assetto di rete e impianti e relativa documentazione1 | ||||
N° | Sub – criterio | Indicatore (Ii) | ||
1 | Possesso di procedure aziendali (da allegare) che definiscono le modalità operative del processo di verifica dell'assetto di rete | Si | No | |
2 | 0 | |||
2 | Estensione della verifica di rete: a) sulla media e bassa pressione, b) solo sulla media pressione | a) | b) | |
2 | 0 | |||
3 | Sono state verificate le possibili estensioni di rete previste nei documenti guida? | Tutte | Alcune | Nessuna |
2 | 1 | 0 | ||
4 | Estensione della simulazione nel tempo della verifica di rete: a) la verifica è stata effettuata solo con i consumi attuali; b) anche con i consumi previsti a fine concessione | b) | a) | |
2 | 0 | |||
5 | Estensione della simulazione della verifica di rete a situazioni particolari: a) la verifica è stata effettuata solo in condizioni di normale funzionamento della rete; b) anche in condizioni di emergenza (parzializzazione e/o rotture sui punti di alimentazione della rete o sulla rete di media pressione) | b) | a) | |
2 | 0 | |||
6 7 | E' stato verificato il corretto dimensionamento delle cabine RE.MI?: a) anche con i consumi previsti a fine concessione; b) solo con i consumi attuali c) non è stato verificato Estensione della verifica del dimensionamento delle cabine RE.MI: a) la verifica è stata effettuata solo in condizioni di normale funzionamento della rete; b) anche in condizioni di emergenza (parzializzazione e/o fuori servizio) | a) | b) | c) |
2 b) | 1 a) | 0 | ||
2 | 0 | |||
8 | E' stato verificato il corretto dimensionamento dei Gruppi di Riduzione Finali | Si | No | |
2 | 0 | |||
9 | Adeguatezza della relazione illustrativa a descrivere adeguatamente il modello di calcolo e la metodologia utilizzata | Xxxxxx | Xxxxxxxxxxx | Insufficiente |
2 | 1 | 0 | ||
10 | Adeguatezza della relazione e dei documenti progettuali a descrivere i risultati della verifica | Xxxxxx | Xxxxxxxxxxx | Insufficiente |
2 | 1 | 0 | ||
11 | Adeguatezza della presentazione del piano temporale degli interventi in base alle verifiche: a) identifica e giustifica gli elementi significativi e stabilisce un ordine di priorità; b) fa solo un sommario esame | a) | b) | |
2 | 0 |
1 Riferita a tutti gli impianti oggetto dell’affidamento
C1. Valutazione degli interventi di estensione e potenziamento della rete ed impianti, per un punteggio massimo di….. (5 - 20) punti
Il punteggio è attribuito mediante la griglia di sub – criteri in tabella 2 e utilizzando la seguente formula, troncando il valore alla seconda cifra decimale :
7
P = Pmax x Σ Ii / 25
i=1
Tab. 2 - Valutazione degli interventi di estensione e potenziamento della rete e degli impianti | |||||
N° | Sub – criterio | Indicatore (Ii) | |||
1 | Grado di dettaglio del progetto: a) elevato grado di dettaglio equivalente ad un progetto esecutivo b) buon grado di dettaglio equivalente ad un progetto definitivo; c) sufficiente grado di dettaglio equiparabile ad un progetto preliminare; d) insufficiente | A | B | c | d |
5 | 3 | 1 | 0 | ||
2 | La scelta degli investimenti proposti segue una logica di ottimizzazione tecnico/economica | Accurata | Generica | No | |
4 | 2 | 0 | |||
3 | Estensione di rete proposte: a) recepisce e ottimizza tutti gli interventi dello studio guida; b) recepisce tutti gli interventi senza ottimizzazione; c) ne recepisce più del 60% (in termini di sviluppo in metri) ; d) ne recepisce meno del 60% | A | B | c | d |
3 | 2 | 1 | 0 | ||
4 5 | Le sostituzioni per potenziamento delle rete e dei GRF2 proposte sono a) attendibili e trovano giustificazioni nei documenti di offerta in particolare nell'analisi di assetto di rete b) solo parzialmente c) no I potenziamenti proposti permettono di migliorare la continuità del servizio in caso di disfunzioni sulla rete ( magliature) | A | B | c | |
3 Si | 1 No | 0 | |||
2 | 0 | ||||
6 | Le proposte di potenziamento delle cabine RE.MI: a) recepiscono le finalità del progetto dello studio guida, ottimizzandolo e/o integrandolo con proposte condivisibili e adeguatamente giustificate; b) recepiscono quanto previsto nello studio guida; c) sono solo parzialmente giustificate; d) non sono giustificate | A | B | c | d |
4 | 2 | 1 | 0 | ||
7 | Quantità di rete complessivamente posata per estensione e potenziamento, solo se ritenuta attendibile e giustificata da un’accurata logica di ottimizzazione tecnico/economica nei sub-criteri 2, 3 e 4 (dove: Moff sono i metri offerti dal concorrente, qualora gli interventi sono ritenuti giustificati e Mmax sono i metri offerti dal soggetto che offre la quantità massima con interventi giustificati ) | I7= 4 x (Moff)/Mmax |
2 Per GRF, in questa tabella, si intende un gruppo di riduzione finale della pressione con potenza > 1200 kW con almeno 200 metri di rete di bassa pressione a valle.
C2. Valutazione degli interventi per mantenimento in efficienza della rete ed impianti, per un punteggio massimo di …. (5 - 20) punti
Il punteggio è attribuito mediante la griglia di sub – criteri in tabella 3 e utilizzando la seguente formula, troncando il valore alla seconda cifra decimale :
5
P = Pmax x Σ Ii / 12
i=1
Tab. 3 - Valutazione degli interventi per mantenimento in efficienza della rete e degli impianti | ||||
N° | Sub – criterio | Indicatore (Ii) | ||
1 | Gli interventi di sostituzione proposti per rinnovo della rete hanno: a) adeguata giustificazione nella relazione sulla base della vita utile dei componenti e dei riscontri evidenziati nei documenti guida ed in particolare nelle relazioni sullo stato della rete e degli impianti; b) giustificazione solo parziale c) giustificazione insufficiente | A | b | C |
4 | 2 | 0 | ||
2 | Gli interventi proposti di rinnovo allacciamenti utenti hanno: a) adeguata giustificazione nella relazione sulla base della vita utile dei componenti e dei riscontri evidenziati nei documenti guida e in particolare nelle relazioni sullo stato della rete e degli impianti; b) giustificazione solo parziale c) giustificazione insufficiente | A | b | C |
2 | 1 | 0 | ||
3 | Gli interventi proposti di rinnovo RE.MI e GRF hanno: a) adeguata giustificazione nella relazione sulla base della vita utile dei componenti e dei riscontri evidenziati nei documenti guida e in particolare nelle relazioni sullo stato della rete e degli impianti; b) giustificazione solo parziale c) giustificazione insufficiente | A | b | C |
2 | 1 | 0 | ||
4 | Gli interventi proposti di rinnovo dei sistemi di protezione catodica hanno: a) adeguata giustificazione nella relazione sulla base della vita utile dei componenti e dei riscontri evidenziati nei documenti guida e nelle relazioni sullo stato della rete e degli impianti; b) giustificazione solo parziale c) giustificazione insufficiente | A | b | C |
2 | 1 | 0 | ||
5 | Quantità di rete complessivamente offerta per rinnovo rete ed allacciamenti, qualora nei subcriteri 1 e 2 gli interventi sono considerati adeguatamente giustificati, (dove: Moff sono i metri offerti dal concorrente, se gli interventi sono ritenuti adeguatamente giustificati, e Mmax sono i metri massimi offerti ritenuti adeguatamente giustificati ) | I5=2 x (Moff)/Mmax |
C3. Innovazione tecnologica, per un punteggio massimo di… (5 – 10) punti
Il punteggio sarà attribuito mediante la griglia di sub – criteri in tabella 4 e utilizzando la seguente formula, troncando il valore alla seconda cifra decimale :
5
P = Pmax x Σ Ii / 12
i=1
Tab. 4 - Valutazione degli interventi di innovazione tecnologica | |||
N° | Sub – criterio | Indicatore (Ii) | |
1 | Numero di impianti telecontrollati3 offerti (dove: Noff è il numero offerto dal concorrente, Nmax è il numero offerto dal soggetto che offre la quantità massima) | I1= 3 x ((Noff/Nmax) | |
2 | Numero di sistemi di dosaggio dell’odorizzante ad iniezione o equivalenti in cabine RE.MI offerti (dove: Noff è il numero offerto dal concorrente, Nmax è il numero massimo offerto) | I2= 3 x ((Noff/Nmax) | |
3 | Programma di messa in protezione catodica delle tubazioni in acciaio in bassa pressione accelerato rispetto a quello previsto nella regolazione della qualità dall'Autorità per l'energia elettrica e gas: raggiungimento del 95% al 31 dicembre 2013 (anziché 2015) | Si | No |
1 | 0 | ||
4 | Numero di sistemi di misurazione in continuo della protezione catodica offerti (dove: Noff è il numero offerto dal concorrente, Nmax è il numero massimo offerto) | I4= 3 x((Noff)/Nmax) | |
5 | Programma di installazione dei misuratori elettronici accelerato rispetto a quello previsto nella regolazione dall'Autorità per l'energia elettrica e gas: raggiungimento del …% al 31 dicembre … (anziché …) | Si | No |
2 | 0 |
La Stazione appaltante ha la facoltà di sostituire il valore Nmax, pari al numero massimo di componenti offerti dalle imprese partecipanti, con un valore soglia prefissato prima della gara, NLim; per un numero di componenti installati in eccesso di tale valore non si attribuiscono punteggi aggiuntivi.
3 Ai fini del disciplinare di gara per impianto telecontrollato si intende un impianto con tutte le cabine RE.MI telecontrollate e con un rapporto IP , definito come rapporto tra il numero di GRF ( con potenza > 1200 kW e con almeno 200 metri di rete di bassa pressione a valle).con telecontrollo almeno della pressione di ingresso e di uscita e numero totale dei GRF (sempre con potenza >1200kW e almeno 200 metri di rete di bassa pressione a valle), pari o maggiore di 0,06.
2. Piano industriale e verifica di offerte anomale
L’offerta deve essere corredata, pena l’esclusione dalla gara, dal Piano industriale previsionale per gli anni di durata dell’affidamento redatto secondo lo schema del flusso di cassa operativo contenuto nell’allegato B.
Il piano deve essere corredato anche da:
a. Piano degli investimenti
b. Piano degli ammortamenti
c. Una nota illustrativa per dimostrare l’attendibilità delle ipotesi tecnico – economiche e finanziarie in cui risulti quantomeno:
i. la metodologia utilizzata per la valutazione dei ricavi;
ii. la composizione e la giustificazione dei costi di gestione e dei costi indiretti/generali allocati sulla concessione. In particolare è richiesta una descrizione dettagliata degli organici tecnici del distributore ed i servizi esterni di cui si avvarrà, nonché l’attrezzatura materiale e l’equipaggiamento di cui disporrà per l’esecuzione del servizio, oltre ai costi operativi unitari. Inoltre devono essere evidenziati i costi e le modalità di calcolo correlati ai livelli di sicurezza e qualità offerti;
iii. la composizione e la giustificazione degli eventuali altri oneri derivanti dall’affidamento, quali gli oneri a favore dei proprietari degli impianti, se diversi dal gestore;
iv. gli investimenti materiali, valutati secondo il prezzario allegato allo schema di contratto di servizio di cui all’articolo 9, comma 9, ed il loro piano di ammortamento. Nel caso in cui vengano utilizzati valori diversi, devono essere giustificati;
v. la composizione e giustificazione degli investimenti immateriali, incluse le spese di gara e il valore di rimborso ai gestori uscenti.
vi. il valore residuo risultante al termine dell’affidamento;
vii. le forme di finanziamento che saranno utilizzate.
.
L’allegato B riporta sia lo schema secondo cui andrà redatto il Flusso di cassa operativo sia le istruzioni per la sua redazione, sia informazioni più dettagliate che deve contenere la nota illustrativa .
Le offerte che conducono ad un Tasso di Ritorno Interno (T.I.R), calcolato al netto delle imposte, inferiore al 5%, in termini reali, sono considerate anomale.
La Commissione verifica la congruità delle ipotesi a base del Piano industriale e può richiedere giustificazioni.
In particolare la Commissione valuta le eventuali anomalie dei costi di gestione del concorrente, in particolare, qualora i costi di gestione del concorrente siano inferiori inferiori ai valori limite contenuti nell’Allegato B la Commissione procede alla verifica della congruità dell’offerta.
Inoltre la Commissione verifica che la struttura ed i valori del piano industriale siano in accordo con le istruzioni contenute nell’Allegato B, che i ricavi siano congruenti con la regolazione in vigore e che la valutazione degli investimenti unitari non si discosti da quella degli altri concorrenti
Per gli altri casi di identificazione di offerte anomale e per il procedimento di verifica si applicano le previsioni dell’articolo 16 del regolamento sui criteri di gara.
3. Contenuto e presentazione dell’offerta
Presentazione dell’offerta
Le imprese invitate che intendono partecipare alla gara devono far pervenire al seguente indirizzo
……….. entro il termine indicato nella lettera d’invito un unico plico debitamente sigillato con nastro adesivo e controfirmato sui lembi esterni, sul quale devono essere indicati i dati del mittente e la seguente dicitura. “Offerta per l’aggiudicazione dell’affidamento del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale nel territorio dell’ambito di …..”.
Il plico deve essere spedito mediante raccomandata A.R. del servizio postale o tramite ditte private specializzate o mediante consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo ……
Fa fede la data apposta dall’Ufficio protocollo. Tutti i rischi per il mancato recapito del plico o per la ricezione oltre il termine sono esclusivamente a carico del mittente. Non sono, pertanto, prese in considerazione le offerte pervenute oltre il termine indicato nella lettera d’invito, ancorché spedite in data anteriore, neppure se aggiuntive rispetto ad offerte precedentemente recapitate.
Xxxx l’esclusione dalla gara, non sono ammesse offerte incomplete, parziali o condizionate.
Nel plico devono essere inserite tre buste a loro volta debitamente chiuse, sigillate e siglate sui lembi di chiusura. Su ciascuna busta deve essere indicato, oltre all’oggetto della gara, il contenuto identificato con le seguenti diciture:
Busta 1 “Documentazione amministrativa” Busta 2 “Offerta tecnica”
Busta 3 “Offerta economica”
Le tre buste devono contenere la documentazione sotto elencata:
Contenuto della busta 1 “Documentazione amministrativa”
In questa busta devono essere inseriti:
1. Dichiarazione in lingua italiana, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa partecipante, successivamente verificabile, e, nel caso di concorrente costituito da riunione di imprese o consorzio, sottoscritta dal legale rappresentante di tutti i soggetti che costituiscono la predetta riunione o consorzio, redatta conformemente al DPR 28 dicembre 2000, n. 445 (e allegando copia di un documento valido d’identità) attestante:
i. di aver preso visione della lettera d’invito e delle condizioni riportate nel contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale e di accettarle tutte indistintamente, senza alcuna riserva;
ii. di aver preso visione degli elaborati relativi alla consistenza degli impianti e di essersi recata sui luoghi dove deve essere effettuato il servizio, di aver constatato la consistenza degli impianti e del loro stato di efficienza e conservazione (come da certificazione di presa visione rilasciata dall’Ente concedente e allegata alla presente dichiarazione), di aver preso conoscenza delle condizioni locali e contrattuali, nonché di aver valutato tutte le circostanze generali e particolari che possono aver influito sulla determinazione dell’offerta e di aver giudicato l’affidamento del servizio remunerativo nel suo complesso e tale da consentire l’offerta formulata;
iii. di aver compreso nella determinazione dell’offerta economica tutti gli oneri necessari a garantire la sicurezza dei lavoratori;
iv. di rispettare il contratto collettivo nazionale di lavoro unico del settore gas e le altre obbligazioni contenute nel decreto 21 aprile 2011 del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali emanato ai sensi dell’articolo 28, comma 6, decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, sulla tutela dell’occupazione del personale;
v. di autorizzare l’Amministrazione al trattamento dei dati indicati nella presente dichiarazione e di quelli contenuti nell’offerta;
vi. che non sono intervenute modificazioni rispetto alle condizioni dichiarate nell’istanza di partecipazione alla gara (in caso positivo indicare quali).
vii. di confermare, essendo noti i soggetti partecipanti alla gara, che non vi sono rapporti di collegamento o controllo, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, con altri soggetti partecipanti alla gara oppure di essere in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile, con indicazione del concorrente con cui sussiste tale situazione, e di aver formulato autonomamente l'offerta; corredando tale dichiarazione dai documenti utili a dimostrare che la situazione di controllo non ha influito sulla formulazione dell'offerta, inseriti in separata busta chiusa.
2. Cauzione provvisoria tramite fidejussione bancaria o polizza assicurativa presentata a garanzia dell’obbligo di stipulare il contratto dell’importo di € …..
3. Dichiarazione in lingua italiana, in carta legale e sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa concorrente, con la quale la concessionaria si impegna, salvo espressa rinuncia degli interessati, all’assunzione del personale dipendente delle concessionarie uscenti addetto alla gestione degli impianti e di funzioni centrali, di cui all’elenco allegato al bando di gara, per un numero complessivo di … addetti nel primo anno, e di un numero complessivo di … addetti stimato negli anni successivi, secondo le modalità previste nel decreto 21 aprile 2011 del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, emanato ai sensi dell’articolo 28, comma 6, decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, sulla tutela dell’occupazione del personale.
4. Dichiarazione in lingua italiana, in carta legale e sottoscritta dal legale rappresentante, contenente l’impegno della aggiudicataria a corrispondere alle società concessionarie uscenti, all’atto della sottoscrizione del relativo verbale di consegna del servizio, la somma complessiva di € ….. per il primo anno e la somma stimata di € …. negli anni successivi, allo scadere delle concessioni in essere, a titolo di rimborso, come previsto negli articoli 5 e 6 del regolamento sui criteri di gara, oltre a subentrare nelle obbligazioni finanziarie del gestore uscente, relative agli investimenti realizzati nel precedente periodo di affidamento, o a indennizzare il gestore uscente per la loro estinzione, nonché a subentrare nei contratti pubblici o privati dei gestori uscenti relativi allo svolgimento del servizio e connessi alla proprietà degli impianti. (In caso di disaccordo sul valore di rimborso fra l’Ente locale e il gestore entrante, inserire il valore di riferimento e una dichiarazione in cui il concorrente prende atto dell’esistenza di un contenzioso sulla determinazione del valore di rimborso e della stima massima e minima esplicitata nel bando di gara e si impegna a regolare con il gestore uscente, a risoluzione definitiva del contenzioso, la differenza fra il valore definitivamente accertato per il valore di rimborso e il valore di riferimento esplicitato nel bando di gara).
5. Copia del Contratto di servizio sottoscritta per accettazione in tutte le pagine dal legale rappresentante dell’impresa concorrente.
6. Limitatamente ai raggruppamenti temporanei di imprese e consorzi ordinari, la dichiarazione, sottoscritta nelle forme di cui al DPR 28 dicembre 2000, n. 445, contenente l’impegno, in caso di aggiudicazione della gara, di tutti i rappresentanti legali del raggruppamento:
i. a costituire un soggetto giuridico unitario, avente la forma di società di capitali, che sottoscriverà il Contratto di servizio;
ii. ad adempiere solidalmente a tutti gli obblighi assunti dal soggetto di cui al punto i).
Tale dichiarazione deve contenere anche l’impegno della capogruppo di obbligarsi a far parte del nuovo soggetto per tutta la durata dell’affidamento del servizio e da parte delle mandanti per almeno 5 anni dal primo affidamento. Per la mandante inoltre la dichiarazione deve contenere anche l’impegno di procedere ad una eventuale cessione della propria partecipazione nel soggetto giuridico unitario solo dopo che l’aspirante acquirente della partecipazione ha sottoposto al soggetto che gestisce il contratto di servizio la documentazione attestante il possesso di requisiti di capacità economica-finanziaria e di capacità tecnica non inferiori a quelli che la mandante ha utilizzato, ai fini dei requisiti di partecipazione alla gara.
Contenuto della busta 2 “Offerta tecnica”
In questa busta devono essere inseriti:
1. I livelli di sicurezza e di qualità offerti, , di cui all’articolo 1, lettera B.
2. Il piano di sviluppo degli impianti, di cui all’articolo 1, lettera C.
Contenuto della busta 3 “offerta economica
In questa busta devono essere inseriti:
1. la dichiarazione redatta in lingua italiana su carta legale, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa concorrente contenente i valori di cui ai punti A1,A2, A3, A5, A6 e (eventualmente) A4;
2. il Piano industriale sottoscritto dal legale rappresentante dell’impresa.
Ogni pagina dei progetti, degli allegati e delle relazioni deve essere numerata e la prima deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa concorrente con l’indicazione del numero di pagine di cui si compone il documento.
In caso di raggruppamenti di imprese o consorzi ordinari qualora il mandato collettivo non sia stato conferito precedentemente alla presentazione dell’offerta, deve essere presentata una offerta congiunta e sottoscritta da tutte le imprese partecipanti al raggruppamento.
Allegato A al Disciplinare di gara Elenco Comuni dell’ambito di …..
Codice ISTAT | Comune | Provincia | Data di scadenza della concessione in essere | Data prevista di inizio metanizzazione4 |
4 Per i Comuni in cui la metanizzazione è oggetto di gara
Allegato B – Schema di Piano Industriale – Istruzioni per la redazione
Il piano industriale deve contenere il flusso di cassa operativo secondo lo schema B1. La Commissione verifica la congruità del piano proposto anche calcolando il TIR dell’operazione in termini reali. Lo schema e la nota illustrativa devono essere compilati in base alle seguenti istruzioni. In caso di disaccordo sul valore di rimborso fra l’Ente locale e il gestore uscente, il valore da considerare nel piano industriale è il valore di riferimento riportato nel bando di gara.
Istruzioni per la compilazione
Numero di punti di riconsegna attivi
Si deve riportare il numero di punti di riconsegna attivi per ogni anno di gestione. Nella nota illustrativa devono essere riportate le considerazioni a base del calcolo; in particolare, devono essere indicati in maniera dettagliata:
a) i nuovi punti di riconsegna attivi dovuti al subentro nella gestione di impianti di distribuzione con scadenza della concessione in vigore successiva alla data del primo affidamento e al tasso di crescita annuo sulla rete esistente;
b) i nuovi punti di riconsegna nelle zone di nuova urbanizzazione o comunque interessate dall’estensione della rete collegati ad interventi di espansione della rete analiticamente indicati nel Piano di sviluppo degli impianti;
c) punti di riconsegna addizionali nel caso in cui l’impresa offra ai punti A3 e A4 dell’offerta economica una estensione di rete maggiore di quanto previsto nella bozza di contratto di servizio allegata al bando di gara e quindi non prevedibile analiticamente nel Piano di sviluppo degli impianti.
Il tasso di crescita sulla rete esistente è fissato dalla Stazione appaltante, sulla base dei dati storici degli impianti di distribuzione che costituiscono l’ambito e del grado di penetrazione del servizio (v. Allegato B al bando di gara).
Il tasso di crescita nelle zone di nuova urbanizzazione o interessate dall’estensione della rete di cui alla lettera b) è indicato dal concorrente ed è adeguatamente giustificato sulla base dei dati dei residenti già esistenti nelle zone di espansione e dei programmi di sviluppo urbanistico contenuti nel documento guida, in coerenza con il progetto reti presentato in offerta.
L’incremento del numero di punti di riconsegna per estensione di rete successive , non previste nel piano di sviluppo, di cui alla lettera c), deve essere indicato dal concorrente ed essere giustificato in funzione:
1) di quanto già previsto nel Piano di Sviluppo degli Impianti;
2) delle condizioni offerte di cui ai punti A3 e A4 dell’offerta economica;
3) delle indicazioni di sviluppo urbanistico del territorio fornite dalla Stazione Appaltante.
Vincoli ai ricavi (a1)
Si devono riportare tutti i ricavi tariffari (vincoli ai ricavi) provenienti dall’erogazione del servizio di distribuzione e misura relativi agli impianti di distribuzione gestiti nell’ambito, tenendo conto dello sconto tariffario offerto in sede di gara. Per i ricavi dovuti ai costi centralizzati si riporta la quota parte dei vincoli ai ricavi a copertura dei costi centralizzati
dell’impresa relativa agli impianti d’ambito in base al numero di punti di riconsegna gestiti nell’ambito rispetto al totale dell’impresa.
Nella voce considerata è inclusa anche la quota parte dovuta alla remunerazione del capitale e di ammortamento di porzioni di impianto di proprietà di altri soggetti differenti dal gestore.
Il calcolo del vincolo dei ricavi è il risultato della somma delle seguenti componenti:
a) costi operativi;
b) costi di capitale e ammortamenti relativi al capitale investito tariffario iniziale, relativo agli impianti acquisiti in gestione; in questa voce è riportato anche l’ammortamento della differenza fra valore di rimborso nel primo periodo e la somma delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località.
c) costi di capitale e ammortamenti relativi al capitale investito tariffario relativi ad investimenti realizzati nel corso della gestione.
La Stazione appaltante, come indicato nel regolamento sui criteri di gara e nell’Allegato B al bando di gara, fornisce i dati dei costi di capitale e ammortamenti di cui alla lettera b) precedente con riferimento all’ultimo anno tariffario disponibile, segmentati per tipologia di cespite e località e ripartiti per soggetto proprietario. La stazione appaltante mette a disposizione dei concorrenti su formato elettronico i dati delle schede contenenti tutti i dati rilevanti per il calcolo delle tariffe (schede località o schede similari).
La Stazione Appaltante fornisce anche il dato sugli investimenti realizzati successivamente alla data di riferimento del capitale investito iniziale, con il medesimo dettaglio per tipologia e località.
La Stazione Appaltante, inoltre, indica nell’Allegato B al “bando di gara” se il capitale investito iniziale è condiviso con l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas e da questa approvato oppure se viceversa sia potenzialmente suscettibile di subire delle variazioni, specificandone, se disponibili, i motivi e la possibile entità. Tuttavia, le valutazioni sono effettuate in conformità con i dati forniti nell’Allegato B del bando di gara.
Nella nota illustrativa deve essere esplicitato il calcolo dei ricavi tariffari sulla base della metodologia del Testo Unico della regolazione tariffaria emanato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas e vigente alla data di presentazione dell’offerta e dello sconto offerto in sede di gara per il criterio A1. Tale metodologia è utilizzata per il calcolo dei ricavi in tutto il periodo di affidamento, tenendo conto dell’andamento nel tempo del numero di clienti, degli investimenti e dei relativi ammortamenti, unica eccezione è fatta per il recupero di efficienza. Con riguardo alla proiezione dei costi operativi, ai fini del business plan, la valorizzazione deve avvenire ipotizzando che, a partire dall’inizio del periodo regolatorio successivo alla presentazione dell’offerta, il coefficiente di recupero di efficienza (X factor, price cap) sia pari a zero, a meno che i valori di tale coefficiente nel periodo regolatorio successivo non siano già definiti dall’Autorità al momento dell’emissione della lettera di invito alla gara.
Il piano deve contenere la valorizzazione, oltre che dell’evoluzione del vincolo ai ricavi, anche del capitale investito tariffario complessivo dell’ambito, distinguendo tra capitale di località e capitale centralizzato.
Ricavi da nuovi allacciamenti (a2)
Si devono riportare i ricavi da nuovi allacciamenti tenendo conto dell’eventuale sconto offerto in sede di gara.
Ai fini del piano industriale, il numero dei nuovi allacciamenti si considera coincidente con l’incremento annuo dei punti di riconsegna attivi contenuti nella voce “Numero dei punti di riconsegna attivi”, al netto dei punti di riconsegna addizionali dovuti al subentro nella gestione di impianti di distribuzione con scadenza ope legis successiva alla gara.
La valutazione dei contributi per allacciamenti e degli investimenti in nuovi allacciamenti sono quindi determinati facendo riferimento a dei contributi medi unitari e a dei costi di investimento unitari riferiti al singolo punto di riconsegna
Quota annua di contributi pubblici (a3)
Si devono riportare le quote annue rilasciate a conto economico dei contributi pubblici incassati e capitalizzati.
Altri ricavi (a4)
Si devono riportare eventuali altri ricavi che il concorrente prevede di ottenere dall’affidamento, in particolare dalle altre prestazioni ai clienti e dalla loro gestione (quali addebiti diritti fissi, gestione clienti morosi, accertamenti della sicurezza degli impianti di utenza gas, verifiche gruppi di misura), esplicitando il valore del ricavo medio unitario per cliente. In tutti i casi devono essere considerati eventuali sconti sui corrispettivi offerti in sede di offerta.
Per semplicità e per maggiore uniformità dei piani industriali, per tale voce deve essere utilizzato un valore convenzionale di ricavo medio per utente per prestazioni di servizi previsti al criterio A2 dell’offerta economica , pari a … (stabilito dalla Stazione appaltante sulla base dei dati resi noti dai gestori uscenti) e su cui ciascun concorrente dovrà applicare lo sconto offerto in sede di gara ed un valore convenzionale di ricavo medio per utente per le altre prestazioni, pari a …, (qualora) non previste nel criterio A2 dell’offerta economica e a cui non si applica quindi lo sconto offerto.
Il piano deve dare rappresentazione dei ricavi generati dalle attività tipiche della distribuzione, ossia le attività che sono remunerate dalla tariffa di distribuzione e misura, denominate “Servizio Principale”, e quelle denominate “Accessorie e Opzionali” come previste dal distributore nel proprio Codice di Rete redatto in conformità a quanto disposto dalla delibera AEEG n. 108/06 e sue modificazioni o di quelle oggetto di offerta di gara.
Il piano non deve contemplare invece quelle voci di ricavo (e dunque anche i costi correlati) che si riferiscono ad attività che, pure se poste in capo al distributore da disposizioni degli enti di regolazione, sono riferite ad obblighi imposti da meccanismi di incentivazione e penale, aventi per lo più riferimento all’intera attività aziendale, e quindi senza specifici riferimenti all’attività svolta nel singolo ambito oggetto della gara.
A titolo esemplificativo, non possono essere comprese le seguenti voci di ricavo:
− ricavi connessi ai meccanismi incentivanti i recuperi di sicurezza (premi/penalità) del servizio di distribuzione del gas naturale, stabiliti dall’Autorità ai sensi della deliberazione ARG/gas n. 120/08 (vedi considerazioni per la voce “costi esterni di gestione/altri costi”);
− ricavi connessi agli obblighi di conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico stabiliti dal decreto ministeriale. 20.07.2004 e sue modificazioni e dai corrispondenti provvedimenti dell’Autorità.
Come norma, qualora una voce di ricavo è esposta nel piano è vincolante che sia esposta anche la corrispondente voce di costo.
Costi lavoro personale (b1)
Si devono riportare i costi che si prevede di sostenere per il personale, sia per gli addetti alla gestione degli impianti sia per il personale di funzione centrale attribuibili agli impianti in gestione. La nota illustrativa deve giustificare dettagliatamente tale valore, riportando il numero di addetti, divisi fra gestione degli impianti e funzioni centrali, per questi ultimi deve essere evidenziata la ripartizione fra le varie funzioni ed eventuali sinergie con la gestione di impianti di altri ambiti. Inoltre la nota deve evidenziare il costo medio annuo degli addetti della gestione degli impianti e il costo medio del personale delle funzioni centrali e riportare l’eventuale ipotesi di incremento annuo di tale costo medio. Occorre anche evidenziare per quali funzioni si intende ricorrere a personale esterno. Inoltre la nota deve evidenziare i costi del personale e la modalità di calcolo, correlati ai livelli di sicurezza e qualità offerti.
Costi materiali (b2)
Il concorrente deve riportare i costi che prevede di sostenere per l’acquisto dei materiali, giustificandoli nella nota illustrativa, riportando anche l’attrezzatura e l’equipaggiamento che disporrà per l’esecuzione del servizio.
Costi remunerazione capitale proprietari (b3)
Si devono riportare i costi per la remunerazione del capitale investito netto ai proprietari di porzioni di rete, differenti dal gestore medesimo. La nota illustrativa deve riportare i dettagli del calcolo suddivisi per proprietario ed impianto, in base anche al progressivo subentro nella gestione degli impianti con scadenza successiva al primo affidamento. Il tasso di remunerazione è supposto costante in tutto il periodo dell’affidamento e pari al valore stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas nella regolazione vigente all’atto della presentazione dell’offerta.
Costi esterni di gestione/Altri costi (b4)
Si devono riportare i costi esterni di gestione e tutti gli altri costi, differenti dai costi lavoro personale (b1), costi materiali (b2) e costi remunerazione capitale proprietari (b3), che sono residuali a conto economico, con le eccezioni successivamente citate, e che si prevede di sostenere in funzione di quanto presentato in offerta, inclusi i costi per interventi di efficienza energetica addizionali rispetto agli obblighi del distributori, offerti in sede di gara al punto A6 dell’offerta economica e i costi a favore degli Enti locali concedenti relativi alla percentuale della remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura e della relativa quota di ammortamento annuale, offerti in sede di gara al punto A5 dell’offerta economica.
Gli altri costi comprendono anche gli accantonamenti a fondi costituiti a vario titolo afferenti alla gestione dell’attività di distribuzione.
Sono esclusi i costi per interventi di efficienza energetica in ottemperanza degli obblighi di cui al decreto ministeriale 20 luglio 2004 e s.m.i. e altri costi di attività per cui non è stata considerata la corrispondente voce di ricavo in conformità con le motivazioni contenute nelle considerazioni della voce “altri ricavi”.
Relativamente ai costi (e agli investimenti) connessi ai meccanismi incentivanti i recuperi di sicurezza (premi/penalità) del servizio di distribuzione del gas naturale, stabiliti dall’Autorità ai sensi della deliberazione ARG/gas n. 120/08, si considerano solo i costi (e
gli investimenti) relativi al periodo per cui l’Autorità ha fissato i livelli obiettivo e di riferimento e di entità tale da essere in una condizione neutra (ricavo 0) per il distributore ai fini del meccanismo di premi e penali.
Nella nota illustrativa occorre giustificare i costi esterni di gestione/altri costi, evidenziando, tra l’altro, quelli a favore della stazione appaltante e degli Enti locali concedenti ed i costi dei servizi di funzioni centrali e di gestione locale appaltati. Per questi ultimi occorre evidenziare anche il costo medio del personale, oltre a dare indicazione del numero di personale equivalente, diviso fra quello con compito di funzione centrale e quello di gestione operativa.
Considerazioni per il complesso dei costi lavoro personale (b1), costi materiali (b2) e costi esterni di gestione/altri costi (b4)
I valori di costo di cui alle voci b1, b2 e b4, indicati nel Piano devono nel complesso coprire:
1) tutti i costi direttamente attribuibili alla gestione del servizio di distribuzione oggetto di gara;
2) la quota parte dei costi aziendali condivisi con le altre attività di gestione del servizio di distribuzione attribuibili indirettamente alla gestione del servizio di distribuzione nell’ambito oggetto di gara;
3) la quota parte dei costi generali aziendali attribuibili indirettamente alla gestione del servizio di distribuzione oggetto di gara.
I costi di cui ai numeri 1) e 2) dovranno comprendere, tra l’altro:
1. costi per il servizio principale di cui all’art. 3.1 del Codice di Rete Tipo di cui all’allegato 2 della delibera AEEG n. 108/06 e s.m.i., in particolare costi per le seguenti attività:
a) conduzione e manutenzione delle apparecchiature di regolazione e misura ai Punti di Consegna fisici;
b) gestione tecnica degli impianti di distribuzione, anche attraverso eventuali sistemi di telecontrollo;
c) ricerca ed eliminazione dispersioni;
d) protezione catodica delle condotte in acciaio;
e) odorizzazione del gas e suo controllo;
f) condizionamento del gas;
g) pronto intervento, gestione delle emergenze e degli incidenti da gas;
h) misura del gas ai Punti di Consegna e ai Punti di Riconsegna;
i) attivazione di servizi sostitutivi di alimentazione nei casi di sospensione dell’erogazione del servizio di cui al comma 1 dell’articolo 17 della deliberazione n. 138/04 e s.m.i., con ripartizione dei costi della materia prima tra gli Utenti interessati;
j) raccolta, aggregazione e trasmissione dei dati funzionali all’Allocazione;
k) accesso per sostituzione nella fornitura a Clienti finali (switching);
l) ogni altra attività prevista dalle deliberazioni n. 152/03, n. 40/04 e s.m.i., n. 168/04 e s.m.i., n. 10/07 e s.m.i., n. 157/07 e s.m.i., ARG/gas n. 120/08 e s.m.i. (RQDG), ARG/gas n. 159/08 e s.m.i. (RTDG), ARG/gas n. 88/09, ARG/gas n. 119/09.
2. Costi per prestazioni accessorie indicate all’art. 3.2 del Codice di Rete Tipo di cui all’allegato 2 della delibera AEEG n. 108/06 e s.m.i.:
a) esecuzione di lavori semplici (al netto delle relative quote capitalizzate);
b) esecuzione di lavori complessi (al netto delle relative quote capitalizzate);
c) attivazione della fornitura;
d) disattivazione della fornitura su richiesta del Cliente finale;
e) riattivazione della fornitura in seguito a sospensione per morosità;
f) verifica del Gruppo di misura su richiesta del Cliente finale;
g) verifica della pressione di fornitura su richiesta del Cliente finale;
h) sospensione o interruzione della fornitura, su richiesta dell’Utente, per morosità del Cliente finale;
i) riapertura del Punto di Riconsegna, su richiesta dell’Utente, a seguito di sospensione per cause dipendenti dall’impianto del Cliente finale;
j) attivazione di servizi sostitutivi di alimentazione in caso di mancata consegna del gas al Punto di Riconsegna della Rete di trasporto;
k) manutenzione periodica e verifica metrologica dei Correttori dei volumi installati presso i Punti di Riconsegna, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della deliberazione n. 237/00 e s.m.i.;
l) sopralluoghi tecnici, su richiesta dell’Utente, al Contatore/Gruppo di misura, per la verifica di eventuali manomissioni.
3. Costi per prestazioni opzionali indicate all’art. 3.1 del Codice di Rete Tipo di cui all’allegato 2 della delibera AEEG n. 108/06 e s.m.i., relativi ad ogni altra prestazione, richiesta da soggetti terzi, connessa all’esercizio del servizio di distribuzione. A titolo puramente esemplificativo e non esaustivo :
a. manutenzione dei gruppi di riduzione e/o misura di proprietà del Cliente finale;
b. attivazione di servizi sostitutivi di alimentazione dei Punti di Riconsegna per affrontare situazioni non previste dalla deliberazione n. 138/04 e s.m.i. e nel caso di specifiche esigenze dei Clienti finali.
4. Costi per interventi di efficienza energetica addizionali rispetto agli obblighi del distributori, offerti in sede di gara al punto A6 dell’offerta economica
5. Costi a favore degli Enti locali relativi alla percentuale della remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura e della relativa quota di ammortamento annuale, offerti in sede di gara al punto A5 dell’offerta economica
Con riguardo ai costi, di cui ai numeri 1) e 2), deve essere fornita una esauriente descrizione delle loro modalità di stima, in relazione anche alle caratteristiche dell’offerta ed agli obblighi di trasferimento del personale da parte del gestore uscente.
I costi di cui al punto 3), data l’oggettiva maggiore discrezionalità di stima e al fine di rendere omogenei e confrontabili i piani presentati dai vari concorrenti, si assumono convenzionalmente pari al 30% della componente tariffaria di distribuzione e misura a copertura dei costi operativi per lo specifico operatore. Tuttavia, qualora l’operatore prima della gara serva un numero di clienti inferiore a quello dell’ambito di gara, la componente tariffaria dei costi operativi è assunta pari a quella di un operatore con lo stesso numero di clienti dell’ambito oggetto di gara e densità di clienti del medesimo ambito .
In alternativa al valore convenzionale, qualora vi siano valide giustificazioni, per i costi di cui al punto 3) si può utilizzare un valore inferiore purché la somma di tutti costi ( punto1, punto 2 e punto 3 e voci b1, b2 e b4) dia luogo ad un costo medio per cliente che non sia inferiore al valore medio del costo complessivo per cliente per le voci b1, b2 e b4), che risulta dai documenti dell’unbundling contabile inviati all’Autorità, relativi ai due anni precedenti la presentazione dell’offerta, con un miglioramento di efficienza annuale non superiore al valore di price cap fissato dall’Autorità per lo specifico anno.
La Commissione procede alla verifica di anomalia qualora:
1. il livello complessivo dei costi indicato nelle voci b1, b2 e b4 risulti inferiore al valore medio del costo complessivo per cliente per le voci b1, b2 e b4), che risulta dai documenti dell’unbundling contabile inviati all’Autorità, relativi ai due anni precedenti la presentazione dell’offerta con un miglioramento di efficienza annuale non superiore al valore di price cap fissato dall’Autorità per lo specifico anno.
2. il livello complessivo dei costi indicato nelle voci b1, b2 e b4 risulti in un costo complessivo per cliente inferiore al …. % (90% o altro valore fissato dalla Stazione appaltante) rispetto alla somma del valore della componente tariffaria a copertura dei costi operativi del servizio di distribuzione, misura e loro commercializzazione, per un operatore di dimensione del proponente e per una densità di clientela dell’ambito oggetto di gara, e la componente unitaria (per cliente) degli “altri ricavi”.
In ambiti particolari, quali quelli in cui la stragrande maggioranza dei clienti (es. 70-80%) è in località montane (es. 70-80%) o lagunari, la Stazione appaltante può aggiungere come criterio di verifica dell’anomalia il caso in cui il livello complessivo dei costi indicato nelle voci b1, b2 e b4 da un concorrente è inferiore ad un valore prefissato di scostamento massimo rispetto alla media dei costi di tutti i concorrenti alla gara.
Ammortamenti (D)
Si devono riportare le quote di ammortamento annuo degli investimenti effettuati, distinguendo fra ammortamenti di investimenti immateriali e ammortamenti di investimenti materiali. In allegato si deve riportare il piano di ammortamento degli investimenti.
Le quote indicate devono essere coerenti con i valori di investimento offerti o previsti nell’ambito della procedura di gara e con i coefficienti di ammortamento previsti dalle normative civilistica e fiscale vigenti.
Imposte (F)
Si deve riportare il valore delle imposte IRAP e IRES.
Il piano deve dettagliare il calcolo della base imponibile ai fini IRES e IRAP.
Investimenti materiali (H1)
Deve essere riportato il valore degli investimenti eseguiti a carico del gestore e iscritti nel capitale investito del gestore. Deve essere allegato un prospetto degli investimenti a carico del gestore, evidenziando gli investimenti per manutenzione straordinaria, sostituzione e potenziamento di porzioni di impianto. Il prospetto deve contenere l’indicazione dei tempi di realizzazione degli investimenti e gli importi.
Inoltre il piano industriale deve prevedere gli investimenti nel periodo di gestione, non individuabili puntualmente al momento della gara, ma “fisiologicamente” prevedibili, quali gli investimenti per nuovi allacci e per estensioni successive delle reti di distribuzione di cui ai punti A3 e A4 dell’offerta economica, e investimenti a seguito di guasti.
Per ragioni di uniformità, ai fini del piano industriale, questi investimenti devono essere così individuati:
1. Gli investimenti per nuovi allacciamenti sono convenzionalmente stimati considerando :
a. il numero degli allacciamenti pari al numero utilizzato nella voce a2;
b. il costo unitario del singolo allaccio, comprensivo del misuratore e dei relativi accessori, è determinato in base alle caratteristiche fisiche medie degli allacciamenti rilevabilinei comuni costituenti l’ambito (lunghezza media interrata, incidenza della presa per singolo PDR, lunghezza media aerea, indicate nell’Allegato B al bando di gara)
2. Gli investimenti per estensioni successivi della rete di distribuzione, in base ai punti A3 e A4 dell’offerta economica, non previste nel piano di sviluppo, sono convenzionalmente stimati considerando:
a. una lunghezza di rete posata annualmente pari al prodotto del numero dei punti di riconsegna aggiuntivi determinato annualmente per tale estensione (lettera c della voce numero di punti di riconsegna attivi) per i metri di rete offerti dal concorrente ai punti A3 e A4 dell’offerta economica;
b. un costo unitario per metro di retepari al costo medio per le opere di estensione di rete decritte nel Piano di sviluppo degli impianti presentato.
3. Gli investimenti “fisiologicamente” prevedibili nel periodo di gestione correlati ai guasti sono convenzionalmente stimati considerando la numerosità dei guasti in base alla precedente esperienza, opportunamente corretta in base agli investimenti di sostituzione previsti nel piano, e un costo medio unitario per tipologia di impianto interessato.
Investimenti immateriali (H2)
Deve essere riportato il valore degli investimenti immateriali ivi compresi gli investimenti funzionali all’acquisizione della concessione, che sono costituite dalle seguenti voci:
− la differenza fra i valori di rimborso ai gestori uscenti e le immobilizzazioni valutate in base alla regolazione tariffaria. I valori di rimborso sono valutati nel primo periodo in base all’articolo 15 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164 e all’articolo 5 del regolamento sui criteri di gara e sulla valutazione dell’offerta e, a regime, in base all’articolo 6 del suddetto decreto. La nota illustrativa deve giustificare il valore per tale voce ripartendolo fra i vari impianti.
− le spese di gara quali:
• Spese previste nel disciplinare di gara a copertura degli oneri sostenuti dalla stazione appaltante e degli Enti locali concedenti, ivi inclusi i costi della Commissione di gara e per lo studio guida;
• Spese per la stipula del contratto di servizio;
• Spese per la cauzione provvisoria e per la cauzione definitiva.
Nella voce investimenti immateriali devono essere compresi gli eventuali investimenti per interventi di efficienza energetica, addizionali agli obblighi del distributore, offerti in sede di gara, di cui al punto A6 dell’offerta economica. Non vengono invece riportati eventuali investimenti per interventi di efficienza energetica per soddisfare gli obblighi del distributore di cui al decreto interministeriale 20 luglio 2004 e successive modificazioni. Deve essere allegata una nota giustificativa che evidenzi i titoli di efficienza energetica addizionali annualmente previsti in base al punto A6 dell’offerta economica, evidenziando la quantità di gas distribuita, gli obblighi di cui al decreto interministeriale 20 luglio 2004 e successive modificazioni, i titoli di efficienza addizionali offerti, .gli interventi pianificati per raggiungere tali obiettivi addizionali. Per gli anni in cui non sono stati fissati obiettivi
nazionali, si assume per uniformità un obiettivo costante pari a quello dell’ultimo anno disponibile.
La nota illustrativa deve riportare la giustificazione del valore complessivo per le spese di gara come per gli altri investimenti immateriali.
Valore residuo impianti (H3)
Si deve riportare, nell’ultimo anno di affidamento, il valore residuo degli impianti oggetto di rimborso calcolato in base all’articolo 6 del regolamento sui criteri di gara. Nella nota illustrativa deve essere riportato il dettaglio del calcolo.
Capitale circolante (I1, I2)
La nota illustrativa deve contenere le ipotesi a base della stima delle voci I1 e I2 del prospetto.
In particolare nella nota illustrativa dovranno essere evidenziati a supporto dei valori indicati alle voci I1 e I2 del prospetto Schema B1 – Flusso di cassa:
- tempi medi di incasso per la fatturazione del vettoriamento gas;
- tempi medi di incasso/pagamento verso CCSE;
- tempi medi di incasso delle altre tipologie di ricavi distinguendo le singole fattispecie già elencate alla voce “Altri ricavi”;
- tempi medi di pagamento dei fornitori;
- tempi medi di pagamento di altri soggetti/Enti pubblici (quali Amministrazioni concedenti, Xxxxxx e altri Enti pubblici, ecc.);
- risconti/ratei;
- gestione magazzino
I tempi medi di incasso/pagamento verso CCSE devono essere coerenti con quanto previsto dalla regolazione tariffaria vigente al momento della gara.
Gli altri tempi medi devono essere coerenti con gli standard aziendali comprovati da documenti contrattuali o di bilancio degli ultimi due anni (da rendere disponibili alla Commissione su eventuale richiesta di verifica della medesima Commissione).
La Commissione richiede la verifica qualora il valore del capitale circolante è superiore al valore previsto a base della regolazione tariffaria vigente al momento della gara (per il periodo fino al 2012 per valori superiori a 0,8% del valore delle immobilizzazioni materiali lorde) .
La stazione appaltante può specificare i tempi di pagamento degli oneri previsti alle Amministrazioni concedenti.
In ogni caso la somma dei flussi di cassa annui generati dalle variazioni del capitale circolante, nell’arco del periodo di piano devono annullarsi.
Finanziamenti
La nota illustrativa deve riportare gli strumenti finanziari che l’impresa intende utilizzare per realizzare gli investimenti ed in caso di accensione dei mutui il relativo piano di restituzione.
Schema B1 - Flusso di cassa
Annualità | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 |
Numero di punti di riconsegna attivi | ||||||||||||
a 1 - Vincoli ai ricavi | ||||||||||||
a 2 - Ricavi da nuovi allacciamenti | ||||||||||||
a3 – Quota annua contributi pubblici | ||||||||||||
a 4 - Altri ricavi | ||||||||||||
A -Totale ricavi | ||||||||||||
b 1 - Costi lavoro personale | ||||||||||||
b 2 - Costi materiali | ||||||||||||
b 3 - Costi remunerazione capitale proprietari | ||||||||||||
b 4 - Costi esterni di gestione/altri costi | ||||||||||||
B - Costi di gestione | ||||||||||||
C - Margine operativo lordo (A-B) | ||||||||||||
d1 – Ammortamenti di beni materiali | ||||||||||||
d2 – Ammortamenti immateriali | ||||||||||||
D- Ammortamenti | ||||||||||||
E - Margine operativo netto (C- D) | ||||||||||||
F – Imposte | ||||||||||||
G - Risultato operativo al netto delle imposte (E-F) | ||||||||||||
H1- Totale investimenti materiali | ||||||||||||
H2- Totale investimenti immateriali | ||||||||||||
H3 - valore residuo impianti | ||||||||||||
H Voci attinenti il Patrimonio (H3 - H1-H2) | ||||||||||||
I1 - capitale circolante | ||||||||||||
I2- Variazione capitale circolante | ||||||||||||
L - Flusso di cassa operativo (G +D +H -I2) | ||||||||||||
M - VAN (5%) | ||||||||||||
N – TIR |