Libro IV – Delle obbligazioni Capo X – Del contratto di agenzia
CODICE CIVILE
Libro IV – Delle obbligazioni Capo X – Del contratto di agenzia
Art. 1742
(Nozione)
Col contratto di agenzia una parte assume stabilmente l’incarico di promuovere, per conto dell’altra, verso retribuzione, la conclusione di contratti in una zona determinata.
Il contratto deve essere provato per iscritto. Ciascuna parte ha diritto di ottenere dall’altra un documento dal- la stessa sottoscritto che riproduca il contenuto del contratto e delle clausole aggiuntive. Tale diritto è irri- nunciabile.
Art. 1743
(Diritto di esclusiva)
Il preponente non può valersi contemporaneamente di più agenti nella stessa zona e per lo stesso ramo di at- tività, né l’agente può assumere l’incarico di trattare nella stessa zona e per lo stesso ramo gli affari di più imprese in concorrenza tra loro.
Art. 1744
(Riscossioni)
L’agente non ha facoltà di riscuotere i crediti del preponente. Se questa facoltà gli è stata attribuita, egli non può concedere sconti o dilazioni senza speciale autorizzazione.
Art. 1745
(Rappresentanza dell’agente)
Le dichiarazioni che riguardano l’esecuzione del contratto concluso per il tramite dell’agente ed i reclami r e- lativi alle inadempienze contrattuali sono validamente fatti all’agente.
L’agente può chiedere i provvedimenti cautelari nell’interesse del preponente e presentare i reclami che sono necessari per la conservazione dei diritti spettanti a quest’ultimo.
Art. 1746
(Obblighi dell’agente)
Nell’esecuzione dell’incarico l’agente deve tutelare gli interessi del preponente e agire con lealtà e buona fe- de. In particolare, deve adempiere l’incarico affidatogli in conformità delle istruzioni ricevute e fornire al preponente le informazioni riguardanti le condizioni del mercato nella zona assegnatagli, e ogni altra infor- mazione utile per valutare la convenienza dei singoli affari. È nullo ogni patto contrario.
Egli deve altresì osservare gli obblighi che incombono al commissionario ad eccezione di quelli di cui all’articolo 1736, in quanto non siano esclusi dalla natura del contratto di agenzia.
È vietato il patto che ponga a carico dell’agente una responsabilità, anche solo parziale, per l’inadempimento del terzo. È però consentito eccezionalmente alle parti di concordare di volta in volta la concessione di una apposita garanzia da parte dell’agente, purché ciò avvenga con riferimento a singoli affari, di particolare na- tura ed importo, individualmente determinati; l’obbligo di garanzia assunto dall’agente non sia di ammontare più elevato della provvigione che per quell’affare l’agente medesimo avrebbe diritto a percepire; sia previsto per l’agente un apposito corrispettivo.
Art. 1747
(Impedimento dell’agente)
L’agente che non è in grado di eseguire l’incarico affidatogli deve dare immediato avviso al preponente. In mancanza è obbligato al risarcimento del danno.
Art. 1748
(Diritti dell’agente)
L’agente ha diritto alla provvigione per tutti gli affari conclusi durante il contratto per effetto del suo inter- vento.
La provvigione è dovuta anche per gli affari conclusi dal preponente con terzi che l’agente aveva in prece- denza acquisito come clienti per affari dello stesso tipo o appartenenti alla zona o alla categoria o gruppo di clienti riservati all’agente, salvo che sia diversamente pattuito.
L’agente ha diritto alla provvigione sugli affari conclusi dopo la data di scioglimento del contratto se la pro- posta è pervenuta al preponente o all’agente in data antecedente o gli affari sono conclusi entro un termine ragionevole dalla data di scioglimento del contratto e la conclusione è da ricondurre prevalentemente all’attività da lui svolta; in tali casi la provvigione è dovuta solo all’agente precedente, salvo che da specifi- che circostanze risulti equo ripartire la provvigione tra gli agenti intervenuti.
Salvo che diversamente pattuito, la provvigione spetta all’agente nel momento e nella misura in cui il prepo- nente ha eseguito o avrebbe dovuto eseguire la prestazione in base al contratto concluso con il terzo, in ogni caso, la provvigione spetta inderogabilmente all’agente, al più tardi, nel momento e nella misura in cui il ter- zo ha eseguito o avrebbe dovuto eseguire la prestazione qualora il preponente avesse eseguito la prestazione a suo carico.
Se il preponente e il terzo si accordano per non dare, in tutto o in parte, esecuzione al contratto, l’agente ha diritto, per la parte ineseguita, ad una provvigione ridotta nella misura determinata dagli usi o, in mancanza, dal giudice secondo equità.
L’agente è tenuto a restituire le provvigioni riscosse solo nella ipotesi e nella misura in cui sia certo che il contratto tra il terzo ed il preponente non avrà esecuzione per cause non imputabili al preponente. È nullo ogni patto più sfavorevole all’agente.
L’agente non ha diritto al rimborso delle spese di agenzia.
Art. 1749
(Obblighi del preponente)
Il preponente, nei rapporti con l’agente, deve agire con lealtà e buona fede. Egli deve mettere a disposizione dell’agente la documentazione necessaria relativa ai beni o servizi trattati e fornire all’agente le informazioni necessarie all’esecuzione del contratto: in particolare avvertire l’agente, entro un termine ragionevole, non appena preveda che il volume delle operazioni commerciali sarà notevolmente inferiore a quello che l’agente avrebbe potuto normalmente attendersi. Il preponente deve inoltre informare l’agente, entro un termine ra- gionevole, dell’accettazione o del rifiuto e della mancata esecuzione di un affare procuratogli.
Il preponente consegna all’agente un estratto conto delle provvigioni dovute al più tardi l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre nel corso del quale esse sono maturate. L’estratto conto indica gli elementi es- senziali in base ai quali è stato effettuato il calcolo delle provvigioni. Entro il medesimo termine le provvi- gioni liquidate devono essere effettivamente pagate all’agente.
L’agente ha il diritto di esigere che gli siano fornite tutte le informazioni necessarie per verificare l’importo delle provvigioni liquidate ed in particolare un estratto dei libri contabili.
È nullo ogni patto contrario alle disposizioni del presente articolo.
Art. 1750
(Durata del contratto e recesso)
Il contratto di agenzia a tempo determinato che continui ad essere eseguito dalle parti successivamente alla scadenza del termine si trasforma in contratto a tempo indeterminato.
Se il contratto di agenzia è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dal contratto stesso dan- done preavviso all’altra entro un termine stabilito.
Il termine di preavviso non può comunque essere inferiore ad un mese per il primo anno di durata del con- tratto, a due mesi per il secondo anno iniziato, a tre mesi per il terzo anno iniziato, a quattro mesi per il quar- to anno, a cinque mesi per il quinto anno e a sei mesi per il sesto anno e per tutti gli anni successivi.
Le parti possono concordare termini di durata maggiore, ma il preponente non può osservare un termine infe- riore a quello posto a carico dell’agente.
Salvo diverso accordo tra le parti, la scadenza del termine di preavviso deve coincidere con l’ultimo giorno del mese di calendario.
Art. 1751
(Indennità in caso di cessazione del rapporto)
All’atto della cessazione del rapporto, il preponente è tenuto a corrispondere all’agente un’indennità se ricor- rano le seguenti condizioni:
- l’agente abbia procurato nuovi clienti al preponente o abbia sensibilmente sviluppato gli affari con i clienti esistenti e il preponente riceva ancora sostanziali vantaggi derivanti dagli affari con tali clienti;
- il pagamento di tale indennità sia equo, tenuto conto di tutte le circostanze del caso, in particolare delle provvigioni che l’agente perde e che risultano dagli affari con tali clienti.
L’indennità non è dovuta:
- quando il preponente risolve il contratto per un’inadempienza imputabile all’agente, la quale, per la sua gravità non consenta la prosecuzione anche provvisoria del rapporto;
- quando l’agente recede dal contratto, a meno che il recesso sia giustificato da circostanze attribuibili al preponente o da circostanze attribuibili all’agente, quali età, infermità o malattia, per le quali non può es- sergli ragionevolmente chiesta la prosecuzione dell’attività;
- quando, ai sensi di un accordo con il preponente, l’agente cede ad un terzo i diritti e gli obblighi che ha in virtù del contratto di agenzia.
L’importo dell’indennità non può superare una cifra equivalente ad una indennità annua calcolata sulla base della media annuale delle retribuzioni riscosse dall’agente negli ultimi cinque anni e, se il contratto risale a meno di cinque anni, sulla media del periodo in questione.
La concessione dell’indennità non priva comunque l’agente del diritto all’eventuale risarcimento dei danni.
L’agente decade dal diritto all’indennità prevista dal presente articolo se, nel termine di un anno dallo scio- glimento del rapporto, omette di comunicare al preponente l’intenzione di fare valere i propri diritti.
Le disposizioni di cui al presente articolo sono inderogabili a svantaggio dell’agente. L’indennità è dovuta anche se il rapporto cessa per morte dell’agente.
Art. 1751 bis
(Patto di non concorrenza)
Il patto che limita la concorrenza da parte dell’agente dopo lo scioglimento del contratto deve farsi per iscrit- to. Esso deve riguardare la medesima zona, clientela e genere di beni o servizi per i quali era stato concluso il contratto di agenzia e la sua durata non può eccedere i due anni successivi all’estinzione del contratto.
L’accettazione del patto di non concorrenza comporta, in occasione della cessazione del rapporto, la corre- sponsione all’agente commerciale di una indennità di natura non provvigionale. L’indennità va commisurata alla durata non superiore a due anni dopo l’estinzione del contratto, alla natura del contratto di agenzia e all’indennità di fine rapporto. La determinazione dell’indennità in base ai parametri di cui al precedente pe- riodo è affidata alla contrattazione tra le parti tenuto conto degli accordi economici nazionali di categoria: in difetto di accordo l’indennità è determinata dal giudice in via equitativa anche con riferimento:
1) alla media dei corrispettivi riscossi dall’agente in pendenza di contratto ed alla loro incidenza sul volume d’affari complessivo nello stesso periodo;
2) alle cause di cessazione del contratto di agenzia;
3) all’ampiezza della zona assegnata all’agente;
4) all’esistenza o meno del vincolo di esclusiva per un solo preponente.*
Art. 1752
(Agente con rappresentanza)
Le disposizioni del presente capo si applicano anche nell’ipotesi in cui all’agente è conferita dal preponente la rappresentanza per la conclusione dei contratti.
Art. 1753
(Agenti di assicurazione)
Le disposizioni di questo capo sono applicabili anche agli agenti di assicurazione, in quanto non siano dero- gate (dalle norme corporative o) dagli usi e in quanto siano compatibili con la natura dell’attività assicurativa.
* Le disposizioni di cui al comma 2 dell’art. 1751 bis “si applicano esclusivamente agli agenti che esercita- no in forma individuale, di società di persone o di società di capitali con un solo socio, nonché, ove previsto da accordi economici nazionali di categoria, a società di capitali costituite esclusivamente o prevalentemen- te da agenti commerciali” (legge Comunitaria 2000 del 21/12/2000, art. 23, comma 2). Le stesse disposizio- ni “acquistano efficacia dal 1 giugno 2001” (id.).