CAPITOLATO INFORMATIVO BIM
Allegato 9
CAPITOLATO INFORMATIVO BIM
Gara d’appalto a procedura aperta, ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016, per l’appalto dei servizi tecnici relativi alla realizzazione di aule e laboratori mediante riqualificazione di serre, capannoni ed altri spazi presso il Campus di Macchia Romana, a servizio del Corso di laurea in medicina e chirurgia dell’Università degli Studi della Basilicata.
CIG 9059509F15
CUI 96003410766202100008 - CUP C33D21004280002
Sommario
1. Premessa 4
1.1. Identificazione del progetto 4
1.2. Introduzione 4
1.3. Natura e finalità del documento 5
1.4. Priorità strategiche 5
1.5. Identificazione del progetto ed obiettivi 6
1.6. Acronimi e glossario 6
1.6.1. Termini relativi ai contenuti informativi 6
1.6.2. Termini relativi agli ambienti informativi 8
1.6.3. Termini relativi alla evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati e oggetti 8
1.6.4. Termini relativi ai ruoli 9
1.6.5. Termini relativi ai contratti 9
1.6.6. Termini relativi ai controlli 9
2. Riferimenti normativi 11
3. Prevalenza contrattuale 13
4. Sezione Tecnica 14
4.1. Infrastruttura Hardware 14
4.2. Infrastruttura software 14
4.3. Infrastruttura del committente interessata 16
4.4. Infrastruttura richiesta all’affidatario per l’intervento specifico 16
4.5. Formati di fornitura dati messi a disposizione inizialmente dal committente 16
4.6. Formati e scambio dei dati 17
4.6.1. Formati da utilizzare 17
4.7. Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità 17
4.8. Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento 17
4.8.1. Sistema di riferimento assoluto 18
4.9. Specifica per l’inserimento di oggetti 18
4.9.1. Sistema di classificazione e denominazione 18
4.10. Specifica di riferimento dell’evoluzione informativa del processo dei modelli e degli elaborati 19
4.11. Competenze di gestione informativa dell’affidatario 19
5. Sezione gestionale 22
5.1. Obiettivi informativi, livelli di sviluppo degli oggetti e delle schede informative 22
5.1.1. Elaborati grafici digitali 22
5.2. Livelli di sviluppo degli oggetti e delle schede informative 23
5.3. Xxxxx, responsabilità e autorità ai fini informativi 24
5.3.1. Definizione della struttura informativa dell’affidatario 25
5.4. Caratteristiche informative di modelli, oggetti e/o elaborati messi a disposizione dalla committenza 25
5.5. Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale 26
5.5.1. Strutturazione dei modelli disciplinari 26
5.5.2. Coordinamento dei modelli disciplinari 26
5.5.3. Dimensione massima dei file di modellazione 26
5.6. Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo 26
5.6.1. Riferimenti normativi 26
5.6.2. Richieste aggiuntive in materia di sicurezza dei dati 28
5.6.3. Proprietà del modello 28
5.7. Modalità di condivisione dati, informazioni, contenuti informativi e archiviazione 28
5.7.1. Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione 28
5.7.2. Nomenclatura dei file 29
5.8. Procedura di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati 29
5.8.1. Definizione delle procedure di validazione 29
5.8.2. Definizione dell’articolazione delle operazioni di verifica 30
5.9. Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative 31
5.9.1. Interferenze di progetto 31
5.9.2. Incoerenze di progetto 31
5.9.3. Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze 32
5.10. Modalità di gestione della programmazione 4D e dell’informativa economica 5D 32
5.11. Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/o elaborati informativi 32
1. Premessa
1.1. Identificazione del progetto
L’università degli studi della Basilicata predispone il bando di gara per l’affidamenti dei “Servizi tecnici relativi alla realizzazione di aule e laboratori mediante riqualificazione di serre, capannoni ed altri spazi presso il Campus di Macchia Romana a Potenza a servizio del corso di laurea in medicina e chirurgia dell’Università degli Studi della Basilicata”. Progettazione da redigere in ambiente BIM così come stabilito e dettato dalle norme vigenti D.lgs 50/2016 e D.M. 560/2017 s.m.i.
I Servizi sono meglio descritti nell’All. 8 – Disciplinare Prestazionale mentre, per le opere e per lo stato di fatto, si rimanda al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica messo a disposizione dalla Stazione Appaltante.
La committenza mette a basi del bando per la progettazione e realizzazione dell’opera, secondo la norma UNI 11337 – 1, il presente documento che interessa la fase funzionale spaziale (Progetto di fattibilità tecnica economica), Autorizzativa (Progettazione definitiva), Tecnologica (Progetto esecutivo), ed Esecutiva (Fase di costruzione) del processo informativo delle costruzioni (Figura 1).
Figura 1 - Fasi processuali di progetto secondo la UNI 11337-1
1.2. Introduzione
Il presente documento definisce i requisiti del Committente riguardo al conferimento di informazioni da parte dell’affidatario, insieme ad ulteriori esigenze tecniche e di gestione digitale del progetto.
Il conferimento delle informazioni richieste avverrà attraverso la redazione da parte dell’affidatario del
documento di offerta per la Gestione Informativa (oGI), e successivamente di un piano per la Gestione Informativa (pGI), in cui verranno recepiti osservazioni, commenti e prescrizioni del Committente.
Il presente documento non sostituisce le specifiche tecniche di progetto a cui l’affidatario deve attenersi; il Capitolato Informativo è da considerarsi un’ulteriore specifica nell’ambito della digitalizzazione, ed è parte integrante della documentazione contrattuale.
Il presente documento è redatto in accordo alla norma UNI 11337.
1.3. Natura e finalità del documento
Il presente documento, definito Capitolato Informativo – CI (UNI 11337-5:2017), fornisce una descrizione dei requisiti informativi minimi richiesti dalla Stazione Appaltante e finalizzati alla razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso l'uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture (art. 23, comma 13, D.lgs. n. 50/2016).
Il presente Capitolato Informativo definisce inoltre le linee guida generali per la formulazione dell’offerta di Xxxxxxxx informativa (di seguito oGI; UNI 11337- 5:2017), da parte dei soggetti concorrenti, e del piano di Gestione Informativa (di seguito pGI; UNI 11337-5:2017), da parte del soggetto Affidatario (UNI 11337- 5:2017).
Il Capitolato Informativo ha carattere integrativo, sui temi di carattere meramente informativo, rispetto agli altri documenti contrattuali. In caso di discordanza, i dati e le informazioni del Bando e degli altri documenti contrattuali prevarranno su quelli del presente Capitolato Informativo.
L’ Affidatario, rispondendo ad ogni specifica sezione del CI con la oGI, descrive come intende garantire la rispondenza a quanto richiesto dalla Stazione Appaltante. In tale offerta, l’Affidatario può ampliare e approfondire quanto proposto, fatto salvo il soddisfacimento dei requisiti minimi richiesti nel CI.
In caso di aggiudicazione, l'oGI diventerà parte integrante del contratto. A tale offerta dovrà fare seguito un Piano per la Gestione Informativa (pGI), adeguatamente dettagliato per costituire base procedurale per le operazioni di modellazione, di coordinamento e di gestione informativa durante le fasi oggetto di gara. Tale documento, compreso delle sue revisioni, è oggetto di consegna e di condivisione con la committenza.
1.4. Priorità strategiche
Il Committente ha l’obiettivo informativo di ottimizzare l’interoperabilità, la trasparenza e la congruità dei dati relativi all’appalto, e di ricevere un modello che fornisca la base decisionale per le fasi di progettazione e realizzazione dell’opera.
A tal fine e considerato l’importo dei lavori, in accordo a quanto definito nel DM n. 560 del 01.12.2017, si richiede l’utilizzo di “metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture” (DLgs 50/2016, art 23, comma 13), in particolare della modellazione informativa orientata a
oggetti.
La richiesta è finalizzata al raggiungimento delle priorità strategiche ritenute rilevanti dalla Stazione Appaltante per il perseguimento dei seguenti obiettivi generali:
• Maggior controllo sulla spesa e conseguente razionalizzazione della stessa;
• Reperibilità tempestiva e attendibilità delle informazioni utili per la gestione dell'opera nella successiva fase di esercizio;
• Maggior efficienza dei processi decisionali supportati da informazioni strutturate e quindi facilmente e tempestivamente reperibili, nonché aggiornate ed attendibili lungo tutto il ciclo di vita dell'opera;
• Mitigazione del rischio di varianti in corso d'opera grazie ad un maggior coordinamento della progettazione multidisciplinare;
• Maggiore accettabilità sociale dell'opera da realizzare da parte degli utenti (Comuni e cittadini in particolare).
1.5. Identificazione del progetto ed obiettivi
Il presente C.I. si riferisce alle attività di modellazione e di gestione informativa in fase di progettazione oggetto della gara. In relazione alle priorità strategiche sopra descritte, per questo specifico progetto, la Stazione Appaltante ha individuato i seguenti obiettivi:
• Comunicare alle utenze in modo efficace, completo e trasparente, le motivazioni che hanno determinato la scelta dell'intervento da realizzare;
• Disporre sempre di informazioni precise, aggiornate e facilmente reperibili;
• Garantire un controllo reale ed affidabile sui costi di progetto preventivati;
• Determinare il livello di definizione di ogni elemento del progetto tale che ogni oggetto risulti essere attendibile e utile per le successive fasi di direzione e esecuzione lavori, nonché per l'esercizio dell'opera;
• Favorire un ambiente di lavoro collaborativo che faciliti il coordinamento della progettazione multidisciplinare (infrastrutture, architettura, strutture, impianti).
1.6. Acronimi e glossario
1.6.1. Termini relativi ai contenuti informativi
Dato: elemento conoscitivo intangibile, elementare, interpretabile all’interno di un processo di comunicazione attraverso regole e sintassi preventivamente condivise.
Contenuto informativo: insieme di informazioni organizzate secondo un determinato scopo ai fini della comunicazione sistematica di una pluralità di conoscenze all’interno di un processo.
Informazione: insieme di dati organizzati secondo un determinato scopo ai fini della comunicazione di una conoscenza all’interno di un processo.
Relazionale: organizzazione di un insieme di dati per relazioni logiche o concettuali.
Parametrico: organizzazione di un insieme di dati per relazioni logiche o concettuali in funzione di uno o più parametri. Formato aperto: formato di file basato su specifiche sintassi di dominio pubblico il cui utilizzo è aperto a tutti gli operatori senza specifiche condizioni d’uso.
Formato proprietario: formato di file basato su specifiche sintassi di dominio non pubblico il cui utilizzo è limitato a specifiche condizione d’uso stabilite dal proprietario del formato.
2D – seconda dimensione: rappresentazione grafico dell’opera o dei suoi elementi in funzione del piano (geometrie bidimensionali).
3D – terza dimensione: simulazione grafica dell’opera o dei suoi elementi in funzione dello spazio (geometri tridimensionali).
4D – quarta dimensione: simulazione dell’opera o dei suoi elementi in funzione del tempo, oltre che dello spazio.
5D – quinta dimensione: simulazione dell’opera o dei suoi elementi in funzione della moneta, oltre che dello spazio e del tempo.
6D – sesta dimensione: simulazione dell’opera o dei suoi elementi in funzione dell’uso, della gestione, manutenzione ed eventuale dismissione, oltre che dello spazio.
7D – settima dimensione: simulazione dell’opera o dei suoi elementi in funzione della sostenibilità (economica, ambientale, energetica, ecc.) dell’intervento, oltre che dello spazio, del tempo e dei costi di produzione.
Multimediale: relativo all’interazione, tra un soggetto e l’ambiente, attivata tramite fonti informative (essenzialmente ottiche, visuali, sonore).
Veicolo informativo: mezzo di trasmissione di contenuti informativi
Elaborato informativo (elaborato): veicolo informativo di rappresentazione di prodotti e processi del settore costruzioni.
Scheda informativa digitale: raccolta e archiviazione strutturata di informazioni sociali, ambientali, tecniche, economiche e giuridiche, redatte in un ordine prestabilito, secondo certe modalità e per determinati scopi.
Modello informativo (modello): veicolo informativo di virtualizzazione di prodotti e processi del settore costruzioni. Modello di progetto dell’opera o del complesso di opere: virtualizzazione per oggetti di un’opera od un complesso di opere “in divenire” o di una modificazione di un’opera od un complesso di opere già in essere.
Modello di rilievo dell’opera o del complesso di opere: virtualizzazione per oggetti, in un dato tempo, dallo stato di fatto di un’opera od un complesso di opere “in essere”.
Modello singolo: virtualizzazione dell’opera o suoi elementi in funzione di una disciplina od uno specifico uso del modello.
Modello aggregato: virtualizzazione dell’opera o suoi elementi in funzione di una aggregazione (stabile o temporanea) di più modelli singoli, come strumento per il coordinamento di più modelli. Costituisce un modello aggregato sia l’insieme di più modelli singoli tra loro coordinati sia la loro fusione in un unico modello.
Oggetto: virtualizzazione di attributi geometrici e non geometrici di entità finite, fisiche o spaziali, relativi ad un’opera, o ad un complesso di opere, od ai loro processi.
1.6.2. Termini relativi agli ambienti informativi
Ambiente di condivisione dati (ACDat): Ambiente di raccolta organizzata e condivisione dei dati relativi a modelli ed elaborati digitali, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di opere. Corrispondente al termine anglosassone CDE (Common Data Environment)
Archivio di condivisione documenti (ACDoc): Archivio di raccolta organizzata e condivisione di copie di modelli e copie od originali di elaborati su supporto non digitale, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di opere. Corrispondente al termine anglosassone Data Room.
Libreria di oggetti: Ambiente digitale per la raccolta organizzata e la condivisione di oggetti per modelli grafici e alfanumerici.
Piattaforma collaborativa digitale: Ambiente digitale per la raccolta organizzata e la condivisione di dati, informazioni, modelli, oggetti ed elaborati, riferimenti alla filiera delle costruzioni: prodotti risultanti, prodotti componenti e processi (oggetti, soggetti, azioni).
1.6.3. Termini relativi alla evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati e oggetti
Evoluzione informativa degli elaborati: livello di approfondimento dei contenuti informativi degli elaborati definito per obiettivi in funzione degli stadi e delle fasi di evoluzione del processo.
Evoluzione informativa deli modelli: livello di approfondimento del contenuto informativo dei modelli definito per obiettivi in funzione degli stadi e delle fasi di evoluzione del processo.
Livello di sviluppo degli oggetti digitali (LOD): livello di approfondimento e stabilità dei dati e delle informazioni degli oggetti digitali che compongono i modelli.
Livello di sviluppo degli oggetti – attributi geometrici (LOG): livello di approfondimento e stabilità degli attributi geometrici degli oggetti digitali che compongono i modelli. Parte costituente dei LOD, assieme ai LOI, riferita agli attributi geometrici.
Livello di sviluppo degli oggetti – attributi informativi (LOI): livello di approfondimento e stabilità degli attributi informativi degli oggetti digitali che compongono i modelli. Parte costituente dei LOD, assieme ai LOG, riferita agli attributi non geometrici.
Stabilità del dato: dato coerente con il livello di evoluzione informativa e contenuto informativo ad esso associati. Stato di approvazione del contenuto informativo: condizione di evoluzione formale del contenuto informativo di un modello o un elaborato secondo un flusso di natura processuale.
Stato di lavorazione del contenuto informativo: condizione di evoluzione operativa del contenuto informatico di un modello o un elaborato secondo un flusso di natura produttiva.
1.6.4. Termini relativi ai ruoli
Affidatario: qualsiasi soggetto fisico o giuridico contraente di un lavoro, servizio o fornitura commissionatagli in qualsiasi forma di contratto da un Committente.
Committente: qualsiasi soggetto fisico o giuridico che commissioni, in qualsiasi forma di contratto, un lavoro, un servizio od una fornitura.
Sub-affidatario: qualsiasi soggetto fisico o giuridico affidatario di secondo (o successivo) livello di un lavoro, un servizio od una fornitura.
1.6.5. Termini relativi ai contratti
Capitolato informativo (CI): esplicitazione delle esigenze e dei requisiti informativi richiesti dal Committente agli affidatari. Corrispondente al termine anglosassone Empoyer Information Requirement (EIR).
Offerta per la gestione informativa (oGI): esplicitazione e specificazione della gestione informativa offerta dall’affidatario in risposta alle esigenze ed al rispetto dei requisiti richiesti dal Committente. Corrispondente al termine anglosassone BIM Execution Plan pre-contract award (BEP pre-contract award).
Piano per la gestione informativa (pGI): pianificazione operativa della gestione informativa attuata dall’affidatario in risposta alle esigenze ed al rispetto dei requisiti della Committenza. Corrispondente al termine anglosassone BIM Execution Plan (BEP).
1.6.6. Termini relativi ai controlli
Analisi delle incoerenze: analisi delle possibili incoerenze informative di oggetti, modelli ed elaborati rispetto a regole e regolamenti.
Analisi delle interferenze geometriche: analisi delle possibili interferenze geometriche tra oggetti, modelli ed elaborati rispetto ad altri.
Coordinamento di primo livello (LC1): coordinamento di dati e informazioni del modello.
Coordinamento di secondo livello (LC2): coordinamento di dati, informazioni e contenuti informativi tra modelli. Coordinamento di terzo livello (LC3): coordinamento di dati e informazioni e contenuti informativi tra modelli ed elaborati informativi e tra elaborati ed elaborati, anche attraverso l’uso di schede informative digitali relazioni (UNI/TS 11337 – 3).
Verifica di primo livello (LV1): verifica interna di dati, informazioni e contenuti informativi a livello formale.
Verifica di secondo livello (LV2): verifica interna di dati, informazioni e contenuti informativi a livello sostanziale. Verifica di terzo livello (LV3): verifica indipendente (Independent Check) di dati, informazioni, contenuti informativi e loro ACDat e ACDoc di conservazione a livello sostanziale.
2. Riferimenti normativi
Nel presente capitolato trovano applicazione il DLgs 50/2016 e il relativo decreto ministeriale 560 del 01.12.2017 s.m.i.
Il presente Capitolato Informativo fa riferimento, per ogni principio di carattere tecnico, alla norma consensuale UNI 11337:2017 (parti 1, 3, 4, 5, 6 e 7) e si conforma, ai principi di carattere generale, alla UNI
EN ISO 19650 parti 1 e 2.
Per quanto riguarda il solo tema della digitalizzazione, l’affidatario è tenuto a rispettare i seguenti riferimenti normativi nella redazione della oGI e del pGI:
Titolo | Documento di riferimento | Anno |
D.Lgs. 50/2016 e s.m.i. | Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. | 2016 - 2017 |
D.M. 560/2017 | Attuazione dell’articolo 23, comma 13, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, “Codice dei contratti pubblici”, detto anche decreto BIM | 2017 |
UNI 11337 (1,3,4,5,6 e 7) | Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni | 2015; 2017-2018 |
UNI/PdR 78 | Requisiti per la valutazione di conformità alla UNI 11337-7:2018 “Edilizia e opere di ingegneria civile - Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa” | 2020 |
UNICLASS 2015 | Uk Construction Classification System | 2015 |
UNI EN ISO 19650-1,2:2019 | Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all'edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il Building Information Modelling (BIM) - Gestione informativa mediante il Building Information Modelling - Parte 1: Concetti e principi Parte 2: Fase di Consegna dei Cespiti Immobili | 2019 |
UNI EN ISO 16739 | Industry Foundation Classes (IFC) per la condivisione dei dati nell’industria delle costruzioni e del facility management | 2016 |
Tabella 1 - Riferimenti normativi
Dovrà essere rispettata la normativa vigente sulla privacy e la sicurezza dei dati digitali, gli archivi digitali, la conservazione dei dati, la firma digitale, la crittografia, l’uso di internet, dei portali web e della posta elettronica - certificata e non - (UNI 11337-6:2017).
3. Prevalenza contrattuale
Il deposito dei contenuti informativi dei progetti oggetto di appalto avverrà attraverso:
▪ Supporto digitale:
Dei PDF firmati Digitalmente degli elaborati di progetto;
Dei modelli grafici e degli elaborati digitali (UNI 11337-1:2017), da caricare nell’ambiente di condivisione dei dati (ACDat: UNI 11337-1-5:2017); I modelli grafici dovranno essere consegnati in formato aperto e in formato proprietario.
• Supporto cartaceo:
Degli elaborati non digitali, delle riproduzioni degli elaborati digitali e delle estrapolazioni dai modelli (UNI 11337-1:2017).
Permane sempre la prevalenza contrattuale dei contenuti informativi esplicitati negli elaborati digitali PDF/A firmati digitalmente (art. 7, comma 4, DM n. 560 del 01.12.2017). Sarà fatto obbligo all’affidatario dichiarare la coerenza dei contenuti informativi depositati con i modelli e gli elaborati digitali da cui sono originati.
4. Sezione Tecnica
La presente sezione ha lo scopo di stabilire i requisiti tecnici del sistema di informatizzazione che verrà utilizzato in termini di hardware, software, dati, sistema di riferimento, livelli di sviluppo, competenze richieste, e che sarà utilizzato da Committente e affidatario. Viene chiesto all’affidatario di dichiarare, in base allo specifico obiettivo informativo indicato ed alla disciplina connessa, l’hardware e la tipologia di software che intende mettere a disposizione per l’esecuzione della prestazione richiesta.
4.1. Infrastruttura Hardware
Viene chiesto all’affidatario di dichiarare nella propria oGI, e successivamente nel pGI, l’infrastruttura hardware in suo possesso e disponibile. In particolare, si riporta a solo titolo di esempio la Tabella 2, in cui sono elencati alcuni dei dati di interesse.
Obiettivo | Specifiche | Hardware |
Processamento dati | Processore | |
Archiviazione temporanea dati | Memoria di archiviazione | |
Archiviazione di backup dati | Memoria di archiviazione | |
Trasmissione dati | Rete | |
Risoluzione grafica | Scheda | |
Calcolo numerico | Processore + memoria di archiviazione |
Tabella 2 - Infrastruttura hardware in possesso
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
4.2. Infrastruttura software
Viene chiesto all’affidatario di dichiarare nella propria oGI, e successivamente nel pGI, l’infrastruttura software disponibile per la prestazione richiesta. In particolare, si riporta a solo titolo di esempio la Tabella 3, in cui sono indicati alcuni dei dati di interesse.
L’Affidatario è tenuto ad utilizzare i software, dotati di regolare contratti di licenza d’uso. Qualsiasi aggiornamento o cambiamento di versioni del software da parte dell’Affidatario dovrà essere concordato ed autorizzato preventivamente con la Stazione Appaltante.
Ambito | Attività | Software | Versione/ Anno | Compatibilità con formati aperti |
Progettazione | Analisi e calcolo | Es. IFC, xml, txt | ||
Modellazione delle opere di progetto ed esistenti | ||||
Modellazione degli imbasamenti delle opere di progetto | Es. IFC, xml, txt | |||
Modellazione della superficie batimetrica | Es. IFC, xml, txt | |||
Computo | ||||
… | ||||
Editing 2D | Integrazioni di dettaglio grafico degli elaborati di progetto | Es. Dxf, xml, txt | ||
… | ||||
Model & Code Checking | Aggregazione modelli UNI-EN-ISO 16739 (ifc) | Es. IFC, xml, txt | ||
Controllo interferenze | ||||
Controllo incoerenze | ||||
… |
Tabella 3 - Infrastruttura software
La scelta della strumentazione software dovrà tener conto delle specificità dell’opera in oggetto, delle specifiche competenze del team che si occuperà della gestione informativa e dell’assunzione di avvalersi di un numero limitato di piattaforme software differenti in modo da favorire l’interoperabilità e la collaborazione tra gli attori coinvolti nel processo.
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
4.3. Infrastruttura del committente interessata
Le strutture software utilizzate dal Committente per l’esecuzione della prestazione richiesta sono riportate in Tabella 4. Si richiede di dare evidenza della capacità di lavorare in modo compatibile con i sistemi sotto elencati e, laddove necessario, di specificare l’impiego di altre piattaforme nella oGI e successivamente nel pGI.
Software | |
Ambito | Formato proprietario |
Disegno tecnico | Dwg, Rvt |
Attività di computazione | Primus DCF |
Altri documenti digitali | File PDF |
Documenti di testo | File Doc |
Presentazioni | File PPT |
Basi di progetto, rilievi, cartografie, planimetrie | Dwg |
Tabella 4 - Infrastruttura software disponibile dal committente
4.4. Infrastruttura richiesta all’affidatario per l’intervento specifico
Viene richiesto all’affidatario:
• La predisposizione ed utilizzo di un ambiente di condivisione dati (ACDat) accessibile dal Committente, e che garantisca il corretto flusso di dati tra tutti i soggetti coinvolti nella prestazione richiesta. L’affidatario deve esplicitare la matrice di autorizzazioni e di accesso ai dati disponibili nell’ACDat alle diverse figure coinvolte, di concerto con la Committenza. L’ACDat dovrà rispettare i requisiti specificati indicati nel presente documento.
4.5. Formati di fornitura dati messi a disposizione inizialmente dal committente
Non è previsto l’invio di ulteriori dati rispetto a quelli già in possesso dell’affidatario; eventuali dati saranno trasmessi nei formati specificati in Tabella 5.
Formato dati di scambio emessi dal Committente | ||
Obiettivo | Formato | |
Aperto | Proprietario | |
Rappresentazione grafica 2D | File DXF | File DWG |
Attività di computazione | File PDF | Primus DCF |
Altri documenti digitali | File PDF | Vari formati |
Documenti di testo | File PDF | File Doc |
Presentazioni | File PDF | File PPT |
Tabella 5 - Formati di scambio dati emessi dal committente
4.6. Formati e scambio dei dati
4.6.1. Formati da utilizzare
Ai fini del corretto svolgersi dei processi di modellazione informativa descritti nel presente CI, si richiedono i seguenti formati di file:
• Modelli (UNI 11337-1:2017) in formato aperto IFC (2x3 o superiore) e formato proprietario;
• Elaborati digitali (UNI 11337-1:2017): formato aperto PDF (11 o sup.) e, nel caso, xml, rtf, txt o csv in funzione dello specifico elaborato nonché il formato proprietario.
4.7. Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità
Si chiede all’affidatario di inserire in ogni oggetto contenuto nei modelli informativi tutti gli attributi richiesti dalla Committenza. Tramite la migrazione in ambiente IFC si richiede inoltre che vengano preservate tutte le informazioni contenute nei modelli nativi, utilizzabili dalla Committenza per gli scopi ritenuti più idonei.
Inoltre, gli oggetti dei modelli dovranno rispettare i livelli di sviluppo LOD secondo quanto definito all’interno del presente documento.
4.8. Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento
I modelli informativi disciplinari devono essere georeferenziati secondo un sistema di uso comune definito e specificato nel piano di gestione informativa. Bisognerà indicare il punto di stazione con le coordinate e dovrà essere di facile identificazione all’interno del modello utilizzando una marcatura o qualsiasi altra rappresentazione che permetta l’individuazione e la lettura delle informazioni associate.
Tutti i modelli devono essere prodotti e condivisi usando:
▪ Sistema metrico;
▪ Modellazione in scala 1:1 (specifiche scale di visualizzazione saranno impostate per l’estrazione di elaborati grafici).
4.8.1. Sistema di riferimento assoluto
L’affidatario dovrà specificare nei modelli e negli elaborati quali sono i sistemi di riferimento e di misurazione adottati (a solo titolo di esempio: sistemi locali di riferimento, plano – altimetrici, etc).
Riferimento | Specifica |
Intersezione griglie XX e YY | |
Altimetria | |
Rotazione secondo il nord reale | |
Unità di misura |
Tabella 6 - Sistema di coordinate assoluto
4.9. Specifica per l’inserimento di oggetti
Al fine di garantire la corretta trasmissione dei dati richiesti nei modelli informativi, i diversi oggetti componenti il modello saranno concordati con la Committenza. Le modalità di inserimento e/o i vincoli rispetto ai principali sistemi di riferimento spaziali saranno definiti all’interno del modello stesso.
4.9.1. Sistema di classificazione e denominazione
All'interno di ciascun modello, gli oggetti dovranno essere parametrizzati e strutturati secondo opportuni codici di raggruppamento relazionati alle attività del programma lavori e alle voci di computo, all’elenco prezzi, o al capitolato, ad essi associati.
L’Affidatario, nella consapevolezza della specificità dell’intervento, può proporre una strutturazione del database del modello differente e/o aggiuntiva, migliorativa.
Il sistema di classificazione e denominazione degli oggetti deve essere noto e condiviso tra tutti i componenti del gruppo di lavoro, compresa la Stazione Appaltante.
Nei modelli si farà riferimento ai sistemi di classificazione e denominazione di ciascun oggetto come da codifica internazionale UNICLASS 2015, che consenta di identificare almeno l’elemento e il sistema di appartenenza.
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
4.10. Specifica di riferimento dell’evoluzione informativa del processo dei modelli e degli elaborati
L’evoluzione informativa del processo e, di conseguenza, dei modelli ed elaborati, avverrà in riferimento agli stadi e alle fasi informativo-procedurali definiti secondo la serie UNI 11337. Modelli ed elaborati dovranno pertanto definire nel loro complesso gli obiettivi della fase processuale cui si riferiscono. In particolare, la prestazione richiesta si colloca nelle fasi “Funzionale spaziale” (Progetto di fattibilità tecnico economica), Autorizzativa (Progetto definitivo), Tecnologica (Progetto esecutivo) ed Esecutiva (Fase di costruzione)”.
4.11. Competenze di gestione informativa dell’affidatario
Nella oGI l’affidatario, in coerenza con quanto offerto in sede di gara, dovrà indicare un estratto significativo di esperienze pregresse in merito ai metodi di gestione informativa. Le informazioni possono essere raccolte secondo la Tabella 7 proposta di seguito.
Esperienza informativa pregressa #1 | |
Denominazione dell’opera / Appalto | |
Committente: | |
Periodo di svolgimento: | |
Importo dell’intervento: | |
Attività di modellazione e gestione informativa eseguita: | (Descrivere brevemente le attività di modellazione e gestione informativa applicate all’appalto) |
Percentuale incarico: | (Descrivere brevemente il proprio contributo specifico nell’ambito delle attività di modellazione e gestione informativa applicate all’appalto in oggetto) |
Software utilizzati: | (Descrivere brevemente i principali software utilizzati per la modellazione informativa) |
Livello di dettaglio (LOD): |
Esperienza informativa pregressa #2
Denominazione dell’opera / Appalto | |
Committente: | |
Periodo di svolgimento: | |
Importo dell’intervento: | |
Attività di modellazione e gestione informativa eseguita: | (Descrivere brevemente le attività di modellazione e gestione informativa applicate all’appalto) |
Percentuale incarico: | (Descrivere brevemente il proprio contributo specifico nell’ambito delle attività di modellazione e gestione informativa applicate all’appalto in oggetto) |
Software utilizzati: | (Descrivere brevemente i principali software utilizzati per la modellazione informativa) |
Livello di dettaglio (LOD): |
Esperienza informativa pregressa #3 | |
Denominazione dell’opera / Appalto | |
Committente: | |
Periodo di svolgimento: | |
Importo dell’intervento: | |
Attività di modellazione e gestione informativa eseguita: | (Descrivere brevemente le attività di modellazione e gestione informativa applicate all’appalto) |
Percentuale incarico: | (Descrivere brevemente il proprio contributo specifico nell’ambito delle attività di modellazione e gestione informativa applicate all’appalto in oggetto) |
Software utilizzati: | (Descrivere brevemente i principali software utilizzati per la modellazione informativa) |
Livello di dettaglio (LOD): |
Tabella 7 - Esperienze pregresse dell'affidatario
In caso di mancanza di esperienze pregresse, l’Affidatario deve esplicitare come intende procedere con la formazione e l’integrazione del proprio personale in termini di modellazione e di gestione informativa. L’ Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5. Sezione gestionale
5.1.Obiettivi informativi, livelli di sviluppo degli oggetti e delle schede informative
Si chiede all’affidatario di esplicitare, nella oGI e successivamente del pGI, gli obiettivi e gli usi di ogni modello ed elaborato che intende sviluppare al fine dello svolgimento della prestazione richiesta. In particolare, si chiede di dichiarare usi e obiettivi per ogni fase di riferimento, come riportato in Tabella 8 e Tabella 9, a solo titolo di esempio. Gli obiettivi informativi del singolo modello devono essere funzionali alla fase informativa di riferimento.
Fase | Modello | Obiettivo |
Fase informativa di riferimento | Architettonico | Dimensionamento |
Strutturale | Dimensionamento | |
Impianti | Dimensionamento | |
Modello di coordinamento | Controllo della qualità dei modelli | |
Altri | Altri |
Tabella 8 - Obiettivi dei modelli
Fase | Modello | |||
Architettonico | Strutturale | Impianti | Altri | |
LOD minimo oggetti | LOD minimo | LOD minimo | … | |
Estrazione elaborati | oggetti | oggetti | ||
Fase informativa di riferimento | progettuali … | Estrazione elaborati | Estrazione elaborati | |
progettuali … | progettuali … |
Tabella 9 - Usi dei modelli
All'interno dell'oGI, l’Affidatario può proporre migliorie sia in termini di obiettivi dei modelli che di usi dei modelli ai fini del miglioramento della trasparenza, congruenza e gestione informativa del presente Appalto.
5.1.1. Elaborati grafici digitali
Ogni modello, al suo interno, sarà costituito da oggetti contenenti un numero di informazioni necessario e sufficiente al LOD di progetto. Si chiede all’affidatario di dichiarare nella oGI e successivamente nel pGI quali siano gli elaborati grafici digitali, oltre a quelli previsti dalla normativa, che si intende sviluppare per garantire la prestazione richiesta. Tale dichiarazione potrà essere riportata in una tabella simile alla Tabella 10, presentata a solo titolo di esempio.
Sono esclusi dalla seguente indicazione gli elaborati vincolanti e/o necessari all’ottenimento di permessi, autorizzazioni o altro, che non possono essere riportati in modo esplicito, e tutto ciò che è incluso nel Capitolato Generale.
Elaborato | Nota | Origine |
Piante | Tutte | Da modello |
Sezioni | Tutte | Da modello |
Prospetti | Tutti | Da modello |
Abachi | Tutti | Da modello |
Altro |
Tabella 10 - Elaborati grafici digitali
5.2. Livelli di sviluppo degli oggetti e delle schede informative
Il livello di sviluppo degli oggetti contenuti nei modelli informativi deve essere finalizzato al conseguimento degli obiettivi ed usi definiti per ciascun modello nella relativa fase informativa.
Si richiede all’affidatario di indicare i livelli di sviluppo (LOD) degli oggetti di ciascun modello, in relazione a ogni fase del progetto. La definizione dei LOD potrà essere fatta a livello di: disciplina (modello), oggetto, fase e secondo quanto ritenuto più opportuno dall’affidatario, in riferimento alla norma UNI 11337-4.
Potranno coesistere all’interno della stessa disciplina oggetti con LOD differenti in funzione di quanto ritenuto necessario durante le fasi progettuali.
Si richiede inoltre di indicare tutti gli oggetti che non verranno modellati durante la singola fase di progetto ed in che modo tali oggetti saranno coordinati e computati.
Possibili variazioni o richieste potranno essere fatte dalla committenza in merito a specifici livelli di sviluppo LOD su alcuni oggetti rispetto a quanto proposto dall’affidatario, anche durante le fasi progettuali. Tale richiesta potrà avere luogo in particolar modo per azioni volte al coordinamento, alla prevenzione delle interferenze e verifiche varie.
L’indicazione dei LOD è definita nella Tabella 11, in base alla norma UNI 11337-4:2017. I LOD indicati sono da considerarsi minimi quindi nelle oGI e pGI si potranno proporre modifiche e migliorie del livello di dettaglio richiesto in funzione dello stadio progettuale.
Modello | Oggetti | Fase Funzionale e spaziale (PTFE) | Fase Autorizzativa (Progetto definitivo) | Fase Tecnologica (Progetto esecutivo) |
Architettonico | Muri | B | C | D |
Porte | B | C | D | |
Finestre | B | C | D |
Facciate continue | B | C | D | |
Strutturale | Pilastri | B | C | D |
Travi | B | C | D | |
Solai | B | C | D | |
Coperture | B | C | D | |
Fondazioni | B | C | D | |
Impianti | Condotte/Cunicoli | B | C | D |
Dispositivi eolici | B | C | D | |
Dispositivi meccanici | B | C | D | |
Canalizzazioni | B | C | D | |
Altri | … | … | … | … |
Tabella 11 - Elenco dei LOD minimi previsti nelle diverse fasi
La scelta delle caratteristiche grafiche ed informative degli oggetti deve basarsi sui seguenti presupposti:
▪ Caratterizzare gli elementi con tutte le geometrie e i parametri per gli usi definiti al par. 5.1;
▪ Ottimizzare il dettaglio geometrico privilegiando gli aspetti volumetrici in funzione del coordinamento delle opere, evitando di introdurre geometrie non necessarie o estremamente dettagliate;
▪ Evitare la modellazione di elementi che possono essere correttamente caratterizzati attraverso appositi parametri informativi, in modo da ridurre le dimensioni dei file di modellazione;
▪ Mantenere i modelli entro un limite di peso accettabile per non pregiudicarne la consultazione.
Si specifica che gli oggetti digitali rappresentanti i dispositivi, dovranno contenere la rappresentazione grafica secondo quanto prescritto dalla normativa vigente (es: simboli CEI, UNI-CIG, etc). Tutti gli elementi per cui è prescritta una specifica controparte bidimensionale dovranno includere questa informazione.
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.3. Xxxxx, responsabilità e autorità ai fini informativi
I riferimenti e le responsabilità delle figure cui l’affidatario potrà rivolgersi saranno comunicati dal Responsabile di Commessa.
5.3.1. Definizione della struttura informativa dell’affidatario
Si richiede all’Affidatario di identificare e specificare i soggetti che ricopriranno il ruolo di gestore delle informazioni, coordinatore delle informazioni ed eventuali modellatori delle informazioni. Viene di seguito presentata una tabella esemplificativa dei requisiti richiesti, che l’Affidatario deve riportare completata in sede di redazione dell’oGI:
Ruolo | Società | Nome e Cognome | |
Gestore delle informazioni (BIM Manager) | |||
Coordinatore delle informazioni (BIM Coordinetor) | |||
Modellatori delle informazioni (BIM Specialist) | |||
Tabella 12 - Struttura informativa dell'affidatario
In funzione della complessità della struttura organizzativa dell’Affidatario e in base alla suddivisione dei modelli informativi, i ruoli di cui sopra possono essere ricoperti da un singolo soggetto, come da più soggetti.
Qualsiasi variazione dei soggetti ricoprenti tali ruoli durante il corso del progetto deve essere tempestivamente comunicata alla Stazione Appaltante.
L’affidatario dovrà, inoltre, riportare un organigramma in forma schematica della struttura informativa proposta e delle relative competenze nella fase progettuale di riferimento, nonché delle responsabilità di ogni figura predisposta.
5.4. Caratteristiche informative di modelli, oggetti e/o elaborati messi a disposizione dalla committenza
Al fine dell’esecuzione dell’appalto la committenza potrà, qualora possibile ed opportuno, fornire ulteriori file di supporto, ad esempio file in formato dwg/UNI EN ISO 16739:2016 (IFC).
5.5. Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale
5.5.1. Strutturazione dei modelli disciplinari
I modelli devono essere suddivisi per:
• Disciplina (architettonico, strutture, MEP, ecc.)
• Contenimento delle dimensioni dei file di modellazione
• Sotto disciplina (Ad esempio: Modello MEP – impianti elettrico)
La suddivisione dei modelli qualora necessario dovrà essere aggiornata in opera o in qualsiasi momento sia necessario per ottemperare eventuali necessità della committenza.
5.5.2. Coordinamento dei modelli disciplinari
Si richiede che la verifica di coordinamento rispetto al contenuto informativo dei diversi oggetti del modello avvenga con cadenza indicativamente bisettimanale, e comunque da concordare con la committenza.
Durante tali riunioni l’affidatario dovrà almeno mostrare gli stati di avanzamento dei singoli modelli, la programmazione delle successive attività, e che si mostrino (anche tramite la visualizzazione del modello coordinato) i risultati del processo di analisi e risoluzione delle interferenze di cui ai successivi paragrafi.
5.5.3. Dimensione massima dei file di modellazione
La dimensione massima che si intende adottare nei file di modellazione dovrà essere indicata nella oGI e concordata con la committenza ai fini della redazione del pGI. Orientativamente, i modelli nativi ed in formato aperto dovranno avere dimensioni massime dell’ordine dei 150 Mb totali per non pregiudicarne la consultazione.
In caso di superamento del limite dovranno essere intraprese opportune misure così come stabilito nel paragrafo 5.5.1.
5.6. Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo
Si suggerisce all’affidatario di tenere in considerazione le norme tecniche in materia di sicurezza, oltre alla legislazione vigente, al fine di garantire la disponibilità, l’integrità e la riservatezza del contenuto informativo digitale all’interno del processo.
5.6.1. Riferimenti normativi
Si riporta di seguito l'elenco dei riferimenti normativi adottati relativamente alla tutela e sicurezza del contenuto informativo:
▪ ISO/IEC 27000:2016 lnformation technology - Security techniques – lnformation security management systems
- Overview and vocabulary
▪ ISO/IEC 27001:2013 lnformation technology - Security techniques – lnformation security management systems
– Requirements
▪ ISO/IEC 27002:2013 Information technology - Security techniques - Code or practice for information security control
▪ ISO/IEC 27005:2011 lnformation technology - Security techniques – lnformation security risk management
▪ ISO/IEC 27007:2011 lnformation technology - Security techniques - Guidelines for information security management systems auditing
▪ ISO/IEC TR 27008:2011 lnformation technology - Security techniques – Guidelines for auditors on information security controls
Per la privacy:
▪ ISO/IEC 29100:2011 lnformation technology - Security techniques – Privacy framework
▪ Regolamento (UE.n.2016/679 – GDPR. Per i profili professionali:
▪ UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel settore ICT -
Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze
▪ UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate- Profili professionali per I’ICT
– Parte 2: Profili professionali di “seconda generazione”
▪ UNI 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate- Profili professionali per l’ICT
– Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni.
Per le tecniche e tecnologie:
▪ ISO/IEC 9798-1:2010 lnformation technology - Security techniques – Entity authentication – Part 1: General
▪ ISO/IEC 18033:2015 lnformation technology - Security techniques – Encryption algorithms – Part 1: General
▪ ISO/IEC 27039:2015 lnformation technology - Security techniques - Selection, deployment and operations of intrusion detection systems (IDPS)
▪ ISO/IEC 27040:2015 Information technology - Security techniques-storage security
▪ ISO/IEC 29115:2013 lnformation technology - Security techniques – Entity authentication
assurance framework.
5.6.2. Richieste aggiuntive in materia di sicurezza dei dati
In aggiunta ai criteri identificati dagli strumenti normativi, il committente riporta ulteriori specifiche necessarie:
• Salvataggio backup dei dati per l’archiviazione su supporto fisso esterno con una cadenza proposta dall’affidatario, da indicare nella oGI e successivamente nel pGI e/o politiche di disaster recovery;
• Garanzia di salvataggio di numero di copie sufficienti, da archiviarsi secondo precise indicazioni del committente.
5.6.3. Proprietà del modello
Il Committente assumerà piena e assoluta proprietà dei modelli e degli elaborati prodotti; tutto il materiale sarà utilizzabile da parte della stessa nel rispetto delle normative a tutela della privacy, della proprietà intellettuale e del diritto d'autore.
Si conferisce alla Committenza l’autorizzazione per l’utilizzo e la pubblicazione di dati e informazioni presenti nei modelli consegnati, anche per finalità diverse da quelle previste nel presente incarico.
5.7. Modalità di condivisione dati, informazioni, contenuti informativi e archiviazione
5.7.1. Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione
L’affidatario dovrà predisporre infrastrutture di condivisione dati, informazioni e contenuti informativi tra tutti i membri del team di progetto. La Stazione Appaltante deve avere almeno accesso alle directory Pubblicazione e Archiviazione, fino alla fine del progetto. La Stazione Appaltante deve poter visualizzare i dati, modelli e le informazioni e i contenuti caricati in queste directory e deve poterli scaricare sui propri server.
L'ACDat predisposto, così come definito nella norma UNI 11337-5, deve avere le seguenti caratteristiche:
• Essere accessibile. L’Affidatario è tenuto a creare specifiche regole di accesso alle diverse directory all'ACDat da parte di tutti gli attori coinvolti, compresa la Stazione Appaltante. L'accesso deve avvenire tramite credenziali di rete e deve essere definito il livello di accesso di ciascun soggetto (es. sola lettura, modifica, controllo completo, solo download);
• Essere tracciabile e garantire evidenza della successione storica delle revisioni apportate ai dati contenuti. È preferibile utilizzare un'infrastruttura tecnologica dotata di versioning. Se ciò non è garantito dall'infrastruttura tecnologica, l’Affidatario deve dare specificazione della metodologia di codifica utilizzata a garanzia che ciò avvenga;
• Supportare le tipologie e i formati di dati/file utilizzati durante il progetto e specificati al punto
4.6.1 del presente documento;
• Garantire la conservazione, fino al termine della prestazione, dei dati e dei file in esso contenuti;
• Garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati in esso contenuti.
Sarà onere dell'Affidatario predisporre un ACDat con le caratteristiche sopra riportate. Lo stesso sarà anche responsabile della conservazione e del mantenimento della copia di tutte le informazioni di progetto in una risorsa sicura e stabile all'interno della propria organizzazione.
L’Affidatario deve esplicitare nell'oGI il flusso di gestione delle informazioni da e verso l'ACDat, nonché le regole di organizzazione e gestione. L’Affidatario deve proporre anche un sistema di codifica per la gestione dei dati, delle informazioni e dei contenuti informativi che intenderà utilizzare nel corso del progetto, fermo restando che esso potrà essere modificato in accordo con le esigenze della Stazione Appaltante.
Non sono previsti oneri aggiuntivi per l'acquisto e la gestione dell'ACDat da parte dell'Affidatario.
La Stazione Appaltante potrà predisporre, in qualsiasi momento nel corso del progetto, l'utilizzo di un'infrastruttura tecnologica per la gestione dell'ACDat differente da quella proposta dall'Affidatario, senza modificare le regole di organizzazione e gestione dell'ACDat già concordate con l'Affidatario. Gli oneri per l'introduzione di una differente infrastruttura tecnologica per la gestione dell'ACDat sono a carico della Stazione Appaltante.
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.7.2. Nomenclatura dei file
Fatta salva ogni indicazione prevalente, nell’oGI e conseguentemente nel pGI, dovranno essere definiti il/i sistema/i di codifica utilizzati per la denominazione dei file.
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.8. Procedura di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati
5.8.1. Definizione delle procedure di validazione
Il committente chiede all’affidatario di specificare nell’oGI, e successivamente nel pGI, la procedura di validazione per i modelli, gli oggetti e/o gli elaborati che intende utilizzare.
Ad esempio, si richiede di indicare:
• Definizione delle modalità con cui i modelli, gli oggetti e/o elaborati, vengono sottoposti a processo di validazione, in merito alla loro emissione, controllo degli errori, nuove necessità di coordinamento;
• Definizione dei contenuti informativi oggetto di una periodica revisione e validazione durante il processo progettuale;
• Definizione della frequenza con cui i contenuti informativi sono soggetti a validazione. Si richiede di far riferimento ai livelli di coordinamento definiti nella norma UNI 11337:2017 – 5.
5.8.2. Definizione dell’articolazione delle operazioni di verifica
La verifica dei dati, delle informazioni e dei contenuti informativi da condurre sul modello informativo dell’opera, nel suo insieme e/o sui singoli modelli, elaborati od oggetti disciplinari per ciascuna fase, sarà effettuata secondo il punto 6 della UNI 11337-5.
La verifica dei modelli viene identificata su due livelli:
▪ LV1 - verifica interna, formale, sulle modalità di produzione dei dati;
▪ LV2 - verifica interna sostanziale, su leggibilità, tracciabilità e coerenza dei dati all’interno dei modelli disciplinari specialistici.
Si adotteranno, inoltre, i seguenti stati di lavorazione del contenuto informativo secondo la UNI 11337 – 4:
▪ L0 – in fase di elaborazione/aggiornamento: il contenuto informativo è in fase di elaborazione e, pertanto, potrebbe non essere reso disponibile ad altri soggetti al di fuori del Gruppo di Progettazione;
▪ L1 – in fase di condivisione: il contenuto informativo è ritenuto completo per una o più discipline, ma ancora suscettibile di interventi da parte di altre discipline/operatori. Il contenuto è reso disponibile alla SA oltre al Gruppo di Progettazione;
▪ L2 – in fase di pubblicazione: il contenuto informativo è attivo, ma concluso e, nessun soggetto interessato manifesta la necessità di apportare ulteriori interventi;
▪ L3 – archiviato: il contenuto informativo è relativo ad una versione non attiva, legata ad un processo concluso, che si differenzia in:
1. L3. V “valido”, versione ancora in vigore;
2. L3. S “superato”, relativo a versioni precedenti quella in vigore. Analogamente, saranno utilizzati i quattro stati di approvazione del contenuto informativo:
▪ A0 – da approvare: il contenuto informativo non è ancora stato sottoposto alla procedura di approvazione;
▪ A1 – approvato: il contenuto informativo è stato sottoposto alla procedura di approvazione ed ha ottenuto un esito positivo;
▪ A2 – approvato con commento: il contenuto informativo è stato sottoposto alla procedura di approvazione e ha ottenuto un esito parzialmente positivo, con indicazioni relative a modifiche vincolanti da apportare al contenuto stesso per il successivo sviluppo progettuale e/o agli specifici usi per cui è considerato approvato;
▪ A3 – non approvato: il contenuto informativo è stato sottoposto alla procedura di approvazione ed ha ottenuto un esito negativo, ed è, pertanto, rigettato.
5.9. Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative
5.9.1. Interferenze di progetto
Si chiede di indicare, relativamente al processo di determinazione e risoluzione delle interferenze informative, le modalità di verifica al corretto utilizzo, da parte dell’affidatario, delle presenti specifiche.
Viene inoltre richiesto all’affidatario di redigere nella propria oGI, e successivamente nel pGI, le matrici di corrispondenza secondo UNI 11337, indicando la tipologia di livello di coordinamento applicata tra i diversi modelli.
Si richiede il coordinamento di modelli ed elaborati ai livelli LC1, LC2 e LC3 (UNI 11337-5:2017).
Si richiede, quale requisito minimo, la verifica di modelli ed elaborati ai livelli LV1, LV2 (UNI 11337-5:2017).
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.9.2. Incoerenze di progetto
Specificare, relativamente al processo di determinazione e risoluzione delle incoerenze informative, le modalità di verifica al corretto utilizzo, da parte dell’affidatario, delle seguenti specifiche.
Viene richiesto all’affidatario di redigere nella propria oGI, e successivamente nel pGI, le matrici di corrispondenza.
Per quanto concerne i controlli di coerenza sugli attributi degli oggetti del modello, l’Affidatario dovrà specificare come intende verificare almeno la coerenza in termini di assegnazione esaustiva e coerente di codifiche, materiali e classificazioni agli oggetti.
L’Affidatario specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.9.3. Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze
Si richiede all’affidatario che venga redatto un documento riassuntivo per l’attività di risoluzione di incoerenze e interferenze di cui ai punti 5.9.1 e 5.9.2.
Al termine delle attività di risoluzione, si richiede la redazione di un documento riassuntivo, in formato digitale, con una cadenza da definire in sede di redazione dell’oGI e successivamente nel pGI. Il documento deve essere consegnato in formato PDF firmato digitalmente.
Le comunicazioni relative a queste attività potranno essere gestite attraverso l’ACDat. In particolare, si richiede di comunicare le seguenti informazioni:
• Risoluzione avvenuta delle incoerenze e/o interferenze rilevate all’interno dei modelli o degli oggetti, o degli elaborati informativi;
• Assegnazione della risoluzione di ogni singola interferenza degli oggetti o dei modelli ai modellatori responsabili delle informazioni;
• Eventuale determinazione di nuova riunione, nel momento in cui le interferenze/incoerenze siano relative a più discipline, quindi coinvolgano più modellatori delle informazioni all’interno della stessa fase processuale.
5.10. Modalità di gestione della programmazione 4D e dell’informativa economica 5D
L’Affidatario deve dichiarare quale metodologia intende utilizzare per la redazione e la gestione dei dati di programmazione e il loro collegamento ai modelli grafici.
Si richiede all’Affidatario di dichiarare, nella propria oGI e successivamente nel pGI, anche la metodologia utilizzata per la redazione e gestione dei dati di costo dell’intervento ed il loro collegamento ai modelli grafici.
L’Affidatario specificherà ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.11. Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/o elaborati informativi
L’affidatario è tenuto a dichiarare nella propria oGI, e successivamente nel pGI, il rispetto dei parametri e delle indicazioni relative alle modalità di archiviazione dei dati e di consegna dei modelli/oggetti/elaborati informativi. Si richiede inoltre esplicita dichiarazione di permesso di utilizzo degli elaborati condivisi secondo i fini specificati nel presente Capitolato informativo.
Con la sottoscrizione del presente documento, l’affidatario conferisce alla Committenza l’autorizzazione per l’utilizzo e la pubblicazione di dati e informazioni presenti nei modelli consegnati, anche per finalità diverse da quelle previste nel presente incarico.
All’atto di chiusura dell’intervento si richiede che venga rispettata la seguente procedura:
▪ Consegna su supporto digitale degli elaborati digitali alla Stazione Appaltante;
▪ Consegna di un documento sintetico che costituisca un manuale di lettura del modello aggregato, per le successive operazioni in carico alla Stazione Appaltante;
▪ Consegna su supporto cartaceo degli elaborati non digitali, delle riproduzioni degli elaborati digitali e delle estrapolazioni dai modelli;
▪ Consegna di tutti i file, modelli digitali (UNI11337-1:2017) sviluppati sia in formato nativo sia in formato aperto (IFC2x3 o superiore);
▪ Garanzia dell’accessibilità a tali modelli/oggetti/elaborati alle figure responsabili per eventuali integrazioni, fino al termine e alla conclusione della fase di riferimento e comunque fino a conferma da parte della committenza;
▪ Garanzia di eventuali nuovi accessi all’ACDat a figure esterne su richiesta della committenza.