Contract
Accordo quadro per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi a favore di bambini dai due ai tre anni, volta a migliorare i raccordi tra nido e scuola dell'infanzia e a concorrere allo sviluppo territoriale dei servizi socio educativi 0-6 anni
Accordo ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
LA CONFERENZA UNIFICATA
VISTO il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
VISTA la legge 6 dicembre 1971, n. 1044 e successive modificazioni; VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275; VISTA la legge 8 novembre 2000, n. 328;
VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
VISTA le legge 28 marzo 2003, n. 53;
VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59;
VISTO l’articolo 1, commi 630 e 1259, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, concernenti, rispettivamente, l'attivazione di “progetti tesi all'ampliamento qualificato dell'offerta formativa rivolta a bambini dai 24 ai 36 mesi di età, anche mediante la realizzazione di iniziative sperimentali improntate a criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia di età” e la definizione di “livelli essenziali delle prestazioni e i criteri e le modalità sulla cui base le Regioni attuano un piano straordinario di intervento per lo sviluppo territoriale dei servizi socio educativi, al quale concorrono gli asili nido”;
VISTA la sentenza della Corte costituzionale 23 dicembre 2003, n. 370;
VISTI gli accordi sanciti in Conferenza unificata il 14 giugno 2007, il 20 marzo 2008, il 29 ottobre 2009 e 10 ottobre 2010, con cui è stata data attuazione all’art. 1, comma 630, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, rispettivamente per gli anni scolastici 2007-2008, 2008-2009, 2009- 2010 e per il triennio 2010-2013, per l’attivazione di un servizio educativo integrato per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, da aggregare a strutture educative di scuole dell’infanzia o di asili nido;
VISTE le intese sancite in Conferenza unificata il 26 settembre 2007 (Rep. Atto n. 83/CU) e il 14 febbraio 2008 (Rep. Atto n. 22/CU), con cui lo Stato, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali hanno confermato l’impegno a sostenere il processo di diffusione e rafforzamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia tra cui quelli previsti dal più volte citato articolo 1, comma 630, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per bambini tra i 24 e i 36 mesi di età;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, concernente “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto–legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, ed in particolare l’articolo 2, comma 3;
CONSIDERATA l'opportunità di procedere alla prosecuzione e al potenziamento in forma diffusa sul territorio di servizi educativi integrati, per rispondere alle richieste delle famiglie;
CONSIDERATA l'opportunità di valorizzare gli esiti delle esperienze delle sezioni primavera e le risorse professionali, strumentali e finanziarie impiegate per la loro attuazione nei pregressi anni scolastici per una maggiore qualificazione dell’offerta;
CONSIDERATA inoltre l’opportunità di avviare sui singoli territori la messa a sistema di ogni altra iniziativa che si connoti come servizio educativo per la fascia due-tre anni, comunque denominato;
CONSIDERATA altresì l’opportunità che il presente Accordo definisca criteri essenziali e linee di indirizzo generale da valere come quadro di riferimento per l’attivazione del servizio;
ACQUISITO l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province Autonome e delle Autonomie locali;
SANCISCE IL SEGUENTE ACCORDO QUADRO
tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, Province, Comuni e Comunità montane nei termini sottoindicati.
Articolo 1
(Natura e finalità del servizio)
1. Ai sensi dell’articolo 1, comma 630, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è realizzata sull’intero territorio nazionale l’offerta di un servizio educativo per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, da intendersi come servizio socio-educativo integrativo e aggregato alle attuali strutture delle scuole dell’infanzia ed eventualmente dei nidi d’infanzia.
2. Il servizio, denominato ‘sezione primavera’, risponde ad uno specifico profilo educativo proprio della fascia di età considerata, individuata per i bambini che compiono i 24 mesi tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Per i bambini che compiono i 24 mesi d’età tra il 1° settembre e il 31 dicembre l’ammissione alla frequenza è fissata al compimento dei due anni di età, fatta salva diversa determinazione stabilita dall’intesa di cui al successivo articolo 2.
3. L’offerta concorre a fornire una risposta alla domanda delle famiglie per servizi della prima infanzia e contribuisce alla diffusione di una cultura attenta ai bisogni e alle potenzialità dei bambini da zero a sei anni, in coerenza con il principio della continuità educativa, avvalendosi delle esperienze positive già avviate in numerose realtà territoriali, anche nella prospettiva di portare a sistema sul territorio ogni altra esperienza che si configuri come servizio educativo per bambini di tale età, nel rispetto delle normative vigenti.
4. I progetti educativi delle sezioni primavera, al fine di assicurare qualità e funzionalità del servizio, devono rispondere ai seguenti criteri generali nel rispetto, comunque, della specifica normativa regionale:
a) presenza di locali e spazi idonei sotto il profilo funzionale e della sicurezza, conformi alle norme in materia e che rispondano alle diverse esigenze dei bambini (accoglienza, riposo, gioco, alimentazione, cura della persona, ecc.);
b) allestimento degli spazi con arredi, materiali in grado di qualificare l’ambiente educativo come contesto di vita, di relazione e di apprendimento;
c) specificità del progetto di continuità educativa come progettualità di raccordo/continuità e connessione dei processi educativi attraverso forme innovative con le strutture educative afferenti dedicate ai bambini 0-6 anni e anche attraverso specifiche forme di aggiornamento del personale;
d) un orario di funzionamento flessibile che prevede un modulo orario compreso tra le cinque e le otto ore giornaliere;
e) rapporto numerico educatori-bambini che, nel rispetto delle leggi regionali, sia non superiore a 1:10;
f) una dimensione contenuta del gruppo "omogeneo" di età, che può variare tra i 10 ed i 20 bambini in base al modello educativo ed organizzativo adottato.
5. Il possesso dei criteri di cui al precedente comma è condizione essenziale per l’autorizzazione al funzionamento delle sezioni primavera, per il prosieguo della loro attività e, previa verifica, per la conseguente erogazione del contributo pubblico.
Articolo 2
(Intese regionali)
1. Per il funzionamento delle sezioni primavera gli Uffici scolastici regionali e le Regioni stipulano apposite intese, sentite le ANCI regionali.
2. Le Regioni provvedono alla programmazione delle sezioni primavera sul territorio. Le modalità di funzionamento e gestione complessiva di tali sezioni, utilizzando a tal fine i fondi statali e regionali destinati di cui al successivo articolo 4, sono oggetto delle specifiche intese di cui al precedente comma.
3. Le Intese sottoscritte definiscono il soggetto istituzionale (Regione o USR) che provvedere alla gestione unitaria amministrativa, finanziaria e di controllo/verifica, secondo le seguenti linee operative:
a) nei limiti consentiti dalle risorse finanziarie complessivamente disponibili, sono ammesse in via prioritaria le sezioni primavera già funzionanti e finanziate con il contributo pubblico, per le quali permangano, previa verifica, i requisiti iniziali di ammissione;
b) le intese regionali sono definite di norma in tempo utile per attivare la programmazione e le procedure di ammissione dei progetti;
c) possono essere ammesse al finanziamento, nei limiti delle ulteriori disponibilità finanziarie, nuove sezioni, preferibilmente aggregate a scuole dell’infanzia, che rispondano ai requisiti di accesso previsti dal precedente articolo 1, ulteriormente integrati, se necessario, dalle intese regionali;
d) in base alle risorse disponibili, le intese regionali definiscono l’entità dei contribuiti da assegnare alle sezioni primavera per fasce definite, tenendo conto del numero dei bambini iscritti e della durata del servizio;
e) sono ammesse al finanziamento le sezioni che abbiano un numero di bambini compreso tra un minimo di dieci e un massimo di 20 unità, e che funzionino per un minimo giornaliero di cinque ore fino ad un massimo di otto; il numero minimo di bambini è derogabile per i territori montani e delle piccole isole, secondo parametri fissati dalle Intese regionali, nonché per previsione espressa in sede di intesa regionale in relazione a specifiche situazioni territoriali;
f) sono riconosciute come sezioni primavera, ancorché non finanziate con risorse pubbliche, le sezioni aggregate a scuole dell’infanzia organizzate secondo i requisiti previsti dal precedente articolo 1;
Articolo 3
(Gestione del servizio)
1. I gestori di scuole dell’infanzia statali e paritarie (comunali e private paritarie), di nidi d’infanzia gestiti direttamente dal Comune o da soggetti in convenzione con i Comuni ovvero dagli stessi appositamente autorizzati, possono partecipare all’attivazione di servizi per le sezioni primavera, secondo i seguenti criteri:
a) i progetti educativi per il servizio devono tener conto dei criteri generali di cui all’articolo 1, comma 4, assicurando, in particolare, la continuità organizzativa e didattica delle sezioni con le istituzioni dell’infanzia (scuole d’infanzia e nidi d’infanzia) a cui sono aggregate;
b) per nuove sezioni, preferibilmente aggregate a scuole dell’infanzia, da ammettere in base alla disponibilità di risorse finanziarie accertate, è richiesta la presentazione di apposito progetto educativo, definito sulla base dei criteri generali di cui sopra, tramite specifica istanza da produrre nei termini e secondo le modalità definite dalle intese regionali;
c) le richieste di ammissione o di conferma vengono valutate dall’apposito Tavolo tecnico regionale interistituzionale di cui ai successivi articoli;
d) i progetti di prosecuzione dell’esperienza e i nuovi progetti devono essere accompagnati dal parere vincolante del Comune in ordine all’agibilità dei locali, alla loro funzionalità e sicurezza, in modo da corrispondere alle diverse esigenze dei bambini (accoglienza, riposo, gioco, alimentazione, cura della persona) come ambiente educativo.
Articolo 4
(Risorse pubbliche)
1. Lo Stato, le Regioni e i Comuni concorrono al funzionamento del servizio delle sezioni primavera sulla base delle rispettive risorse finanziarie nei seguenti termini:
a) il Ministero della istruzione, della università e della ricerca, il Dipartimento delle politiche per la famiglia e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mettono annualmente a disposizione del servizio specifiche risorse finanziarie, la cui entità complessiva viene resa nota all’inizio dell’esercizio finanziario e comunque entro il mese di marzo. Il Dipartimento delle politiche per la famiglia e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali si riservano di valutare la possibilità di mettere a disposizione una quota di risorse finanziarie, determinate in base alle disponibilità di bilancio, successivamente accertate a seguito del riparto dei rispettivi fondi di competenza;
b) i contributi statali complessivi di cui al precedente punto a) sono ripartiti come segue:
- nella misura del 50% in base alla popolazione in età 24-36 mesi residente nel territorio regionale;
- e nel restante 50% in base al numero di sezioni autorizzate.
Limitatamente all’anno scolastico 2013-14 i contributi statali sono ripartiti secondo l’allegata tabella che è parte integrante del presente Accordo nella quale, per quanto attiene al numero delle sezioni, si fa riferimento a quelle rilevate dal monitoraggio del Miur 2010- 2011;
c) ciascuna Regione concorre, nell’ambito delle risorse disponibili, al funzionamento delle sezioni primavera con proprio contributo finanziario che viene quantificato in sede di definizione dell’intesa regionale di cui al precedente articolo 2;
d) in caso di mancata sottoscrizione dell’intesa regionale, la programmazione e la gestione del servizio è rimessa alla competenza dell’Ufficio scolastico regionale;
e) i Comuni concorrono al funzionamento delle sezioni primavera con proprio apporto di risorse strumentali, umane e di servizi autonomamente definito;
f) i contributi finanziari sono erogati alle sezioni primavera nei limiti delle risorse complessivamente disponibili, in proporzione alla durata oraria del servizio e alla quantità di bambini frequentanti, secondo parametri definiti dalle intese regionali, di cui all’articolo 1, comma 1.
Art. 5
(Contributo delle famiglie)
1. In sede di intesa regionale vengono definiti i criteri di massima della contribuzione richiesta alle famiglie, prevedendo che essa sia contenuta, di norma, in una fascia parametrica che si colloca tra le rette richieste sul territorio per la frequenza delle scuole dell’infanzia e quella richiesta per i nidi d’infanzia comunali, così come previsto dall’Accordo del 14 giugno 2007.
2. La contribuzione è comprensiva della eventuale quota per i pasti.
3. In considerazione di particolari condizioni socio-economiche della famiglia, il soggetto gestore del servizio può disporre l’esonero totale o parziale della contribuzione.
Art. 6
(Personale educativo)
1. I gestori dei servizi procedono, di norma, alla conferma del personale educativo/docente impiegato in precedenza nei progetti educativi, al fine di valorizzare il processo di continuità della sperimentazione.
2. Per nuove assunzioni, da effettuarsi nei limiti delle risorse disponibili e dei vincoli previsti in materia di personale dalla legislazione vigente, è opportuno procedere prioritariamente alla scelta di personale educativo/docente con consolidata esperienza nei servizi per l’infanzia e/o con specifico titolo di studio (laurea in scienze dell’educazione o in scienze della formazione primaria).
3. Considerata la diversa natura dei soggetti gestori del servizio, in assenza di un profilo professionale unico di settore, il personale viene assunto con riferimento, per quanto applicabile, al CCNL del settore in cui è inserita la sezione primavera.
4. La determinazione della forma/tipologia del rapporto di lavoro per l’assunzione del personale è parte integrante dei progetti presentati dai gestori per la conferma o il nuovo accesso al finanziamento pubblico.
5. Per il personale impegnato nel servizio educativo delle sezioni primavera vengono predisposte a livello regionale/interregionale specifiche forme di aggiornamento.
Articolo 7
(Valutazione)
1. Al fine di sostenere la qualificazione del servizio educativo e la valutazione del suo processo di attuazione, anche nella prospettiva di un suo potenziamento e di una sua espansione sul territorio, sono confermati i sotto elencati organismi di supporto, previsti al punto 9 dell’accordo del 14 giugno 2007:
a) in sede nazionale, il Gruppo paritetico nazionale, quale cabina di regia del progetto, con funzioni di monitoraggio, raccordo e coordinamento, che potrà avvalersi delle competenze tecniche e scientifiche messe a disposizione dai diversi partner istituzionali, per lo svolgimento delle funzioni di propria competenza, ivi compresa l’acquisizione dei dati di rendicontazione contabile, per la valutazione e la messa a regime dell’esperienza realizzata, così da poterne individuare criteri di valorizzazione per l’eventuale stabilizzazione del servizio, da effettuarsi, in ogni caso, compatibilmente con la disponibilità a regime delle risorse finanziarie;
b) in sede regionale, il Tavolo tecnico di valutazione e confronto, istituito sulla base delle modalità definite dalle singole intese regionali, con finalità di indirizzo e verifica e di predisposizione di eventuali iniziative di supporto all’esperienza;
c) in sede locale il Comune è riconosciuto come soggetto “regolatore” della nuova offerta educativa, nel quadro della programmazione e normazione regionale. Il Comune procede alla conferma delle sezioni funzionanti sulla base della sussistenza dei requisiti essenziali.
L’eventuale avvio di nuove sezioni avviene con le modalità autorizzative previste dal punto 6 dell’accordo 14.6.2007.
2. L’Ufficio scolastico regionale provvede, con verifiche a campione, al controllo del funzionamento delle sezioni primavera.
Art. 8
(Disposizioni transitorie)
1. Nelle more di un intervento legislativo di stabilizzazione del servizio, il presente Accordo ha la durata di anni due ed è tacitamente confermato per un ulteriore uguale periodo, previo accertamento delle risorse finanziarie stanziate a bilancio.
2. Dall’attuazione del presente Accordo non devono risultare maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano provvedono alle finalità del presente accordo nell’ambito delle competenze ad esse spettanti ai sensi dello Statuto speciale e delle relative norme di attuazione e secondo quanto disposto dai rispettivi ordinamenti.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Bozza
Relazione di accompagnamento dell’Accordo
Alle Commissioni Affari Sociali
Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati
Istruzione pubblica, Beni culturali
Lavoro, Affari sociali Senato della Repubblica
Per la stabilizzazione del sistema educativo “Sezioni primavera”
Il servizio educativo sperimentale “Sezioni primavera”, previsto dalla legge n. 296/2006 come ampliamento qualificato dell’offerta formativa rivolta a bambini dai 24 ai 36 mesi e come servizio socio- educativo integrativo aggregato alle scuole dell’infanzia e degli asili nido, è arrivato al settimo anno di vita.
Si tratta di un nuovo servizio educativo, compreso nel prospettato sistema educativo integrato 0-6 anni, originato dalla criticità degli anticipi alla scuola dell’infanzia emersa nella fase di prima applicazione.
A differenza dell’istituto dell’anticipo, il nuovo servizio educativo è nato come progetto specifico dedicato, secondo criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia di età.
L’attivazione sperimentale del servizio è stata resa possibile da appositi Accordi, definiti periodicamente dalla Conferenza Unificata. Al funzionamento di questo servizio educativo sperimentale in questi anni ha concorso prioritariamente il contributo finanziario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, quello del Dipartimento delle politiche per la Famiglia e del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché quello della maggior parte delle Regioni e dei Comuni, attraverso le risorse strumentali e umane per la gestione diretta o in convenzione.
Nonostante l’impegno finanziario profuso, le risorse disponibili hanno consentito solo parzialmente l’espansione del servizio sul territorio.
Per le note difficoltà economiche, nel corso degli ultimi anni si è registrata una riduzione delle risorse pubbliche culminata nell’anno 2012 con l’assenza dei contributi finanziari statali, mettendo a dura prova la sopravvivenza del servizio. In alcuni territori, tuttavia, il servizio è stato assicurato dall’intervento delle Regioni e dei Comuni.
Nonostante questa fase critica, le sezioni primavera continuano ad essere oggetto di domanda da parte delle famiglie e di apprezzamento da parte degli amministratori locali, soprattutto nei territori privi o gravemente carenti di strutture di servizio per la primissima infanzia, in quanto esse, aggregate a scuole dell’infanzia o ad asili nido, consentono di ottimizzare le risorse strutturali già disponibili, riducendo i costi del servizio educativo e il correlato contributo delle famiglie.
Unitamente alle scuole dell’infanzia e agli asili nido, le sezioni primavera concorrono, quindi, a soddisfare la crescente richiesta di servizi socio-educativi per l’infanzia, favorendo anche l’occupazione femminile e contribuendo altresì a conseguire l’obiettivo fissato dall’Unione europea del 33% di bambini 0-3 anni accolti nei servizi educativi per la primissima infanzia.
Un recente monitoraggio svolto dal Miur ha messo in luce la validità del nuovo servizio che, nella prospettiva del sistema integrato 0 – 6 anni, si colloca in una fascia intermedia tra nidi e scuole dell’infanzia, rappresentando una esperienza di qualità pedagogica, flessibile ed originale nelle soluzioni organizzative.
Il monitoraggio ha rilevato che attualmente fruiscono del servizio circa 25 mila bambini accolti nelle oltre 1.600 sezioni primavera autorizzate e finanziate con contributo pubblico. In tali sezioni operano oltre 4mila unità di personale, impegnato nelle attività educative e nei relativi servizi di supporto.
Per l’elevata domanda di servizio sono state attivate sul territorio, ancorché non formalmente registrate e finanziate, ulteriori sezioni primavera che ospitano, secondo una stima attendibile, altri 10-15 mila bambini. Si può ritenere, quindi, che attualmente, in servizi finanziati e non, vi siano circa 35-40 mila bambini che fruiscono del servizio educativo sperimentale delle sezioni primavera.
In occasione delle selezioni annuali dei progetti sperimentali da finanziare, in molti territori, soprattutto delle aree meridionali, sono state rilevate numerose richieste di gestori privati e pubblici che sono rimaste escluse dal contributo finanziario per la ristrettezza delle risorse disponibili. Tutto ciò attesta un potenziale di servizio derivante da una forte domanda delle famiglie che cercano, pur nella contingenza attuale di crisi sociale ed economica, una risposta di sostegno per la cura, l’assistenza e l’educazione dei minori, a condizione che i costi di accesso siano contenuti e pertanto sostenibili..
Il monitoraggio sopra richiamato ha messo in evidenza potenzialità, esiti positivi e criticità delle esperienze, confermandone comunque l’utilità sia in termini di risposta ad un bisogno del territorio che di intervento pedagogico educativo funzionalmente più qualificato dell’anticipo di iscrizione previsto dall’ordinamento dell’infanzia.
Il monitoraggio ha confermato come il modello della Sezione Primavera risulti idoneo a coprire i vasti territori extraurbani presenti nel nostro Paese, in cui l’insediamento umano è articolato in Comuni di piccole dimensioni.
Tutto ciò avvalora sicuramente l’esigenza di dover superare l’attuale fase sperimentale delle sezioni primavera nella prospettiva di realizzare, a breve, l’obiettivo inderogabile di potenziarle, diffonderle sul territorio e stabilizzarle, conferendo loro dignità di sistema integrativo all’interno dell’attuale quadro ordinamentale dei servizi 0-6 anni.
Pertanto, dopo sette anni di sperimentazione, con una domanda diffusa di servizio che incalza, diventa assolutamente necessario uscire da questa fase precaria e provvisoria, pervenendo alla stabilizzazione del servizio, valorizzando le numerose buone pratiche emerse e sviluppando al meglio le potenzialità rilevate.
Stabilizzare il servizio significa assicurarne l’indispensabile sostegno finanziario e consentirne la necessaria diffusione sul territorio, al fine di sostenerne lo sviluppo in termini quantitativi e qualitativi.
Un servizio sperimentale che si fa sistema richiede uno specifico intervento legislativo che, come leva strategica e nella prospettiva di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia 0 – 6 anni, potrebbe contribuire a favorire i processi di sviluppo sociale ed economico del Paese, soprattutto nelle aree maggiormente colpite dalla crisi.
La Conferenza Unificata, convinta di tale scelta, chiede alle forze politiche di condividere siffatto obiettivo e di tradurlo quanto prima in norma di legge.
Ipotesi di Riparto risorse statali per Sezioni primavera
Dati per nuova tabella di riparto | ||||
nati 2011 (a) | sezioni 2010-11 (b) | |||
Abruzzo | 11.601 | 2,13% | 30 | 1,87% |
Basilicata | 4.557 | 0,84% | 38 | 2,37% |
Calabria | 17.755 | 3,26% | 59 | 3,68% |
Campania | 57.927 | 10,65% | 173 | 10,79% |
Xxxxxx X. | 41.397 | 7,61% | 85 | 5,30% |
Friuli VG | 10.315 | 1,90% | 40 | 2,49% |
Lazio | 52.713 | 9,69% | 137 | 8,54% |
Liguria | 11.821 | 2,17% | 106 | 6,61% |
Lombardia | 96.602 | 17,76% | 266 | 16,58% |
Marche | 13.963 | 2,57% | 25 | 1,56% |
Molise | 2.477 | 0,46% | 51 | 3,18% |
Piemonte | 38.066 | 7,00% | 73 | 4,55% |
Puglia | 36.802 | 6,77% | 176 | 10,97% |
Sardegna | 13.392 | 2,46% | 73 | 4,55% |
Sicilia | 47.547 | 8,74% | 105 | 6,55% |
Toscana | 32.473 | 5,97% | 64 | 3,99% |
Umbria | 7.871 | 1,45% | 29 | 1,81% |
Veneto | 46.588 | 8,57% | 74 | 4,61% |
Totale | 543.867 | 100,0% | 1.604 | 100,0% |
Nuova tabella percentuale |
Riparto 50%-50% |
2,00% 1,60% 3,47% 10,72% 6,46% 2,20% 9,12% 4,39% 17,17% 2,06% 1,82% 5,78% 8,87% 3,51% 7,64% 4,98% 1,63% 6,59% 100,00% |
a) = dati Istat
b) = dati monitoraggio Miur
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Coordinamento Gruppo Paritetico Nazionale Sezioni Primavera
Monitoraggio Sezioni Primavera
a.s. 2010-2011
Monitoraggio 2011 del sistema “sezioni primavera”
Il Gruppo paritetico nazionale per le sezioni primavera, previsto dall’Accordo della Conferenza Unificata del 7 ottobre 2010, ha disposto un’ampia azione di monitoraggio delle esperienze in atto, al fine di disporre di una adeguata conoscenza della sperimentazione, in funzione di una valutazione finalizzata a sostenere proposte per la valorizzazione del servizio e per la sua stabilizzazione, secondo quanto previsto dall’art. 5 dell’Accordo stesso:
“Il Gruppo paritetico quale cabina di regia del progetto, con funzioni di monitoraggio, raccordo e coordinamento, potrà avvalersi delle competenze tecniche e scientifiche messe a disposizione dai diversi partner istituzionali, per lo svolgimento delle funzioni di propria competenza, ivi compresa l'acquisizione dei dati di rendicontazione contabile, per la valutazione e la messa a regime dell'esperienza realizzata, così da poterne individuare criteri di valorizzazione per l'eventuale stabilizzazione del servizio, da effettuarsi, in ogni caso, compatibilmente con la disponibilità a regime delle risorse finanziarie” (art. 5 Accordo 7 ottobre 2010).
Il Gruppo paritetico nazionale, quale cabina di regia del sistema, ha affidato la conduzione di tale monitoraggio alla struttura tecnica della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del Miur, che svolge funzione di coordinamento del Gruppo.
La struttura tecnica del ministero dell’istruzione ha provveduto preliminarmente al censimento delle sezioni primavera, avvalendosi anche della collaborazione degli Uffici scolastici regionali, rilevando oltre 1.600 sezioni primavera autorizzate e funzionanti.
Per il monitoraggio la struttura ha predisposto una scheda di rilevazione, strutturata in otto sezioni corrispondenti ad altrettante tematiche oggetto di ricerca e valutazione. Ha poi provveduto all’invio della scheda di rilevazione e della relativa nota di accompagnamento ad ogni sezione primavera censita.
La raccolta dei dati monitorati è iniziata al termine dell’anno scolastico 2010-2011, consentendo al Gruppo nazionale un primo esame di massima, con rinvio della valutazione completa ad una successiva seduta, previo approfondimento e correlazione di particolari aspetti dei contenuti rilevati, così sintetizzati:
- individuazione delle sezioni con oltre 20 bambini,
- quantificazione dei bambini nati nel 2009 suddivisi per ente gestore,
- verifica del rispetto del rapporto docente/bambini pari a 1:10,
- suddivisione della tipologia di orario settimanale prescelto in base all’ente gestore,
- relazione tra l’orario settimanale con l’orario giornaliero di apertura delle sezioni,
- valutazione dei dati relativi alla formazione iniziale del personale,
- comparazione dei dati relativi alle forme di assunzione e alle tipologie contrattuali applicate, distinti per ente gestore,
- ricognizione sulle rette a carico delle famiglie.
.
1. STRUTTURA
La prima sezione della rilevazione riguarda la struttura del micro-sistema delle sezioni primavera, la sua distribuzione sul territorio, l’individuazione delle tipologie secondo la natura dell’ente gestore, l’eventuale presenza di liste di attesa.
1. Sezioni monitorate
Al 22 agosto 2011 risultavano monitorate 1.459 sezioni primavera, il 91% delle 1.604 sezioni censite (cfr. Tabella 1 dell’Appendice).
Il Nord Ovest è risultata l’area in cui le sezioni hanno maggiormente corrisposto (93,7%) alla rilevazione del monitoraggio, con la Liguria che ha risposto al questionario nella totalità delle sezioni interessate.
Sezioni monitorate
Regioni | Sezioni primavera | ||
Censite | monitorate | % | |
Liguria | 106 | 106 | 100,0% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 85 | 84 | 98,8% |
Puglia | 176 | 173 | 98,3% |
Lazio | 137 | 133 | 97,1% |
Abruzzo | 30 | 29 | 96,7% |
Marche | 25 | 24 | 96,0% |
Lombardia | 266 | 248 | 93,2% |
Friuli Venezia Giulia | 40 | 37 | 92,5% |
Umbria | 29 | 26 | 89,7% |
Basilicata | 38 | 33 | 86,8% |
Campania | 173 | 150 | 86,7% |
Piemonte | 73 | 63 | 86,3% |
Veneto | 74 | 63 | 85,1% |
Calabria | 59 | 50 | 84,7% |
Sardegna | 73 | 61 | 83,6% |
Toscana | 64 | 53 | 82,8% |
Sicilia | 105 | 85 | 81,0% |
Molise | 51 | 41 | 80,4% |
Totale | 1.604 | 1.459 | 91,0% |
1.1 Natura giuridica del soggetto gestore
La natura giuridica del soggetto gestore delle sezioni primavera, in base a quanto previsto dalla legge istituiva (296/2006, art. 1 c. 634), è stata precisata in occasione dell’Accordo iniziale del 14.6.2007 con il quale è stata avviata la sperimentazione del servizio.
La norma dispone che venga “realizzata sull'intero territorio nazionale l'offerta di un servizio educativo per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, da intendersi come servizio socio- educativo integrativo e aggregato alle attuali strutture delle scuole dell'infanzia e degli asili nido”, prevedendo “nuova offerta attraverso il concorso dello Stato, dei Comuni, del sistema privato paritario”.
Le sezioni, aggregate a scuole dell’infanzia o ad asili nido, possono essere gestite da scuole statali, da scuole comunali, da scuole paritarie oppure da soggetti privati in convenzione con il Comune.
L’attuale struttura del servizio (cfr. Tabella 1 dell’Appendice), secondo la natura del soggetto gestore, è sostanzialmente quella della sperimentazione del 2007-08, in quanto gli Accordi degli anni successivi hanno previsto la conferma delle sezioni già autorizzate in precedenza.
Aree | sezioni | natura giuridica gestore | ||||
monitorate | statali | comunali | paritarie | convenzionate | altro | |
Nord Ovest | 417 | 7,9% | 17,3% | 68,6% | 4,8% | 1,4% |
Nord Est | 184 | 5,4% | 12,5% | 67,9% | 7,6% | 6,5% |
Centro | 236 | 32,8% | 12,8% | 37,9% | 10,6% | 6,0% |
Sud | 476 | 29,1% | 11,0% | 57,0% | 1,9% | 1,1% |
Isole | 146 | 26,0% | 12,3% | 56,8% | 3,4% | 1,4% |
Totale | 1.459 | 20,3% | 13,4% | 58,6% | 5,0% | 2,7% |
Nell’anno scolastico 2010-11 le sezioni primavera funzionanti presso scuole paritarie risultano in numero maggioritario rispetto agli altri tipi di sezione. Nella media nazionale le paritarie rappresentano infatti il 58,6% delle sezioni autorizzate.
Le sezioni presso scuole dell’infanzia statali sono il 20,3%, mentre quelle funzionanti presso scuole
comunali rappresentano soltanto il 13,4%.
Il 5% delle sezioni è gestito da soggetti privati in convenzione con i Comuni (agenzie di servizio, cooperative sociali ecc.). Esiste anche un 2,7% di sezioni (circa 40) che per varie ragioni non rientra nelle tipologie ordinarie.
Sezioni primavera 76 39 296 196 | |
statali paritarie comunali convenzionate altro | |
855 |
Regioni | Totale sezioni | di cui paritarie | altre gestioni |
Veneto | 63 | 82,5% | 17,5% |
Campania | 150 | 80,7% | 19,3% |
Liguria | 106 | 69,8% | 30,2% |
Piemonte | 63 | 69,8% | 30,2% |
Calabria | 50 | 68,0% | 32,0% |
Lombardia | 248 | 67,7% | 32,3% |
Friuli Venezia G. | 37 | 67,6% | 32,4% |
Sicilia | 85 | 58,8% | 41,2% |
Totale nazionale | 1.459 | 58,6% | 41,4% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 84 | 57,1% | 42,9% |
Sardegna | 61 | 54,1% | 45,9% |
Puglia | 173 | 51,4% | 48,6% |
Toscana | 53 | 43,4% | 56,6% |
Lazio | 133 | 39,8% | 60,2% |
Umbria | 26 | 34,6% | 65,4% |
Abruzzo | 29 | 34,5% | 65,5% |
Basilicata | 33 | 27,3% | 72,7% |
Molise | 41 | 22,0% | 78,0% |
Marche | 24 | 16,7% | 83,3% |
1.1.1 Sezioni presso scuole dell’infanzia paritarie Sono 854 le sezioni primavera presso
scuole dell’infanzia paritarie e costituiscono, come si è visto (cfr. Tabella 1), più della metà delle sezioni autorizzate (58,6%).
La loro presenza sul territorio nazionale è molto differenziata e non caratterizza in modo particolare un’area geografica, considerato che le punte più elevate si trovano indifferentemente al nord, al sud e nelle isole.
Veneto e Campania superano l’80% di sezioni a gestione paritaria.
Basilicata, Molise e Marche restano al di sotto del 30% di sezioni presso scuole dell’infanzia paritarie.
1.1.2 Sezioni presso scuole dell’infanzia statali
Regioni | Tot. sezioni | di cui Xxxxxxx |
Xxxxxx | 00 | 00,0% |
Xxxxxxx | 29 | 48,3% |
Lazio | 133 | 45,1% |
Puglia | 173 | 39,9% |
Basilicata | 33 | 39,4% |
Marche | 24 | 33,3% |
Sicilia | 85 | 28,2% |
Sardegna | 61 | 23,0% |
Totale nazionale | 1.459 | 20,3% |
Umbria | 26 | 19,2% |
Campania | 150 | 12,7% |
Piemonte | 63 | 12,7% |
Liguria | 106 | 12,3% |
Friuli Venezia G. | 37 | 10,8% |
Toscana | 53 | 7,5% |
Veneto | 63 | 6,3% |
Calabria | 50 | 6,0% |
Lombardia | 248 | 4,8% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 84 | 2,4% |
Sono 296 le sezioni primavera funzionanti presso scuole dell’infanzia statali, il 20,3% delle 1.458 sezioni monitorate.
Il Sud e le Isole, dove le strutture statali sono più presenti, si registra una percentuale elevata di presenza di sezioni primavera, senza, tuttavia, mai raggiungere il 50%.
Sotto la media nazionale del 20,3% di sezioni presso scuole dell’infanzia statali
(poco più di un quinto del totale) si trovano le grandi regioni settentrionali con l’Xxxxxx- Romagna che è fanalino di coda, seguita dalla Lombardia.
Quest’ultima, pur avendo complessivamente il maggior numero di sezioni primavera autorizzate (248, pari al 17%), ha soltanto 12 sezioni attivate presso scuole
dell’infanzia statali.
1.1.3 Sezioni all’interno di asili nido
In sede di attuazione della legge istitutiva delle sezioni primavera (296/2006) è stato previsto che tale servizio educativo sia costituito all’interno delle scuole dell’infanzia, come sezione aggregata, o all’interno degli asili nido.
Le sezioni inserite all’interno di asili nido sono complessivamente 202, pari al 14,4% del totale. Le aree interessate ad una maggiore presenza di sezioni all’interno di asili nido sono quelle del Nord Est e del Centro. In Umbria, Toscana ed Xxxxxx-Romagna un terzo circa delle sezioni primavera è collocato all’interno di asili nido.
Aree | scuola infanzia | asilo nido | altra strutt. educativa | totale |
Nord Ovest | 338 | 58 | 21 | 417 |
Nord Est | 133 | 43 | 8 | 184 |
Centro | 167 | 49 | 20 | 236 |
Sud | 414 | 31 | 31 | 476 |
Isole | 119 | 21 | 6 | 146 |
Totale | 1.171 | 202 | 86 | 1.459 |
1.2 Affidamento del servizio a soggetti esterni
Il 5% delle sezioni monitorate, pari complessivamente a 73 unità distribuite sull’intero territorio nazionale, è relativo a situazioni di gestione da parte di soggetti privati che svolgono il servizio educativo, in base ad apposita convenzione con l’Ente locale.
Oltre a queste situazioni ufficiali, il monitoraggio ha rilevato, a carico soprattutto di scuole dell’infanzia statali e comunali, altre situazioni di sezioni primavera appaltate ad agenzie esterne (cooperative di servizio, ecc.), pur conservando la titolarità in capo alle scuole stesse.
Si tratta di 250 sezioni, pari complessivamente a quasi il 18% del totale: 130 statali, 90 comunali e 30 paritarie. In termini percentuali quelle 250 sezioni affidate in gestione a servizi esterni sono per il 43,9% presenti in scuole, per il 46,1% presso strutture comunali e per il 3,5% presso scuole paritarie.
In particolare sono le scuole del Centro Italia ad avvalersi di tale forma di affidamento del servizio, con 73 sezioni appaltate (31,1% del totale): 49 sono statali (il 63,3% delle sezioni statali di quel territorio), 21 sono comunali (70% di quelle presenti) e 3 sono paritarie. Nel Nord Ovest il 72,7% delle sezioni statali risulta affidato in gestione a servizi esterni.
Affidamento gestione delle sezioni a servizi esterni
Aree | tot | % | statali | comunali | paritarie | statali | comunali | paritarie | |
Centro | 73 | 31,1% | 49 | 21 | 3 | 63,6% | 70,0% | 3,4% | |
Isole | 26 | 17,8% | 14 | 11 | 1 | 36,8% | 61,1% | 1,2% | |
Totale nazionale | 250 | 17,1% | 130 | 90 | 30 | 43,9% | 46,1% | 3,5% | |
Sud | 69 | 14,5% | 36 | 28 | 5 | 26,0% | 53,6% | 1,8% | |
Nord Ovest | 59 | 14,1% | 24 | 19 | 16 | 72,7% | 26,4% | 5,6% | |
Nord Est | 23 | 12,5% | 7 | 11 | 5 | 70,0% | 47,8% | 4,0% |
Sono state le Marche ad avere utilizzato, più delle altre regioni, questo sistema dell’appalto di gestione delle sezioni primavera a servizi esterni, superando i due terzi delle sezioni autorizzate (75% di quelle statali e 91% di quelle comunali). In Sardegna, Piemonte e Umbria la totalità della gestione delle sezioni comunali è affidata a servizi esterni.
Affidamento gestione delle sezioni a servizi esterni
Tot | % | statali | comunali | paritarie | statali | comunali | paritarie | ||
Marche | 16 | 66,7% | 6 | 10 | 0 | 75,0% | 90,9% | 0,0% | |
Sardegna | 20 | 32,8% | 10 | 9 | 1 | 71,4% | 100,0% | 3,0% | |
Lazio | 43 | 32,3% | 39 | 1 | 3 | 65,0% | 20,0% | 5,7% | |
Piemonte | 16 | 25,4% | 2 | 6 | 8 | 25,0% | 100,0% | 18,2% | |
Abruzzo | 7 | 24,1% | 4 | 3 | 0 | 28,6% | 75,0% | 0,0% | |
Basilicata | 7 | 21,2% | 3 | 4 | 0 | 23,1% | 44,4% | 0,0% | |
Toscana | 11 | 20,8% | 3 | 8 | 0 | 75,0% | 66,7% | 0,0% | |
Puglia | 34 | 19,7% | 25 | 5 | 4 | 36,2% | 62,5% | 4,5% | |
Molise | 8 | 19,5% | 0 | 8 | 0 | 0,0% | 80,0% | 0,0% | |
Xxxxxx Xxxxxxx | 16 | 19,0% | 2 | 11 | 3 | 100,0% | 55,0% | 6,3% | |
Totale | 250 | 17,1% | 130 | 90 | 30 | 43,9% | 46,1% | 3,5% | |
Liguria | 16 | 15,1% | 11 | 3 | 2 | 84,6% | 16,7% | 2,7% | |
Calabria | 7 | 14,0% | 2 | 5 | 0 | 66,7% | 41,7% | 0,0% | |
Friuli Venezia G. | 5 | 13,5% | 3 | 0 | 2 | 75,0% | 0,0% | 8,0% | |
Umbria | 3 | 12,0% | 1 | 2 | 0 | 20,0% | 100,0% | 0,0% | |
Lombardia | 27 | 10,9% | 11 | 10 | 6 | 91,7% | 20,8% | 3,6% | |
Sicilia | 6 | 7,1% | 4 | 2 | 0 | 16,7% | 22,2% | 0,0% | |
Campania | 6 | 4,0% | 2 | 3 | 1 | 10,5% | 33,3% | 0,8% | |
Veneto | 2 | 3,2% | 2 | 0 | 0 | 50,0% | 0,0% | 0,0% |
Il ricorso, piuttosto diffuso, alla esternalizzazione del servizio, in particolare da parte delle scuole statali, è motivato probabilmente dalla difficoltà nel reperire e gestire il personale educativo da impiegare nel servizio.
Tuttavia questa esternalizzazione del servizio, non prevista dall’Accordo, può costituire un elemento critico del nascente micro-sistema educativo delle sezioni primavera, in quanto non consente il controllo effettivo dei requisiti di qualità richiesti da parte del soggetto titolare del servizio.
Si rende necessaria, pertanto, una adeguata regolamentazione di questo istituto di gestione.
1.3 Sezioni con liste di attesa
Oltre un terzo (540 pari al 37%) delle sezioni primavera monitorate, all’inizio delle attività aveva liste di attesa: di queste oltre il 40% del totale (222 unità) era presente nelle regioni del Sud.
Relativamente alle sezioni primavera funzionanti, le 222 sezioni con lista di attesa hanno riguardato quasi la metà (46,6%) delle sezioni primavera presenti nei territori meridionali.
Aree | Sezioni con lista attesa | |
Nord Ovest | 141 | 33,8% |
Nord Est | 44 | 23,9% |
Centro | 74 | 31,5% |
Sud | 222 | 46,6% |
Isole | 57 | 39,0% |
Totale | 540 | 37,0% |
La situazione meno “pesante” è risultata presente nelle regioni del Nord Est, dove, comunque, la percentuale di sezioni con liste di attesa ha sfiorato il quarto del totale (23,9%).
Il dato complessivo è segno di una domanda rilevante che sollecita una adeguata risposta di servizio.
La rilevazione, circoscritta alle sezioni attivate nell’anno scolastico in corso, ha individuato una quota parziale della domanda di servizio, in quanto non ha potuto considerare anche le domande correlate ai nuovi progetti di sezioni primavera che il livello regionale ha esaminato ma non ha accolto.
Si può ritenere, quindi, con buona attendibilità, che il “sommerso” della domanda di servizio sia di una certa entità.
Sezioni con liste di attesa
57
141
222
44
74
Nord Ovest Nord Est Centro
Sud
Isole
1.4 Sezioni con prolungamento orario oltre le 9 ore
La rilevazione ha evidenziato che 182 sezioni, pari al 12,5% del totale monitorato (praticamente una sezione ogni otto) ha previsto il prolungamento dell’orario quotidiano di funzionamento oltre le nove ore.
Aree | Sezioni con prolungamento orario oltre le 9 ore | |
Xxxx Xxx | 00 | 00,0% |
Xxxx Xxxxx | 00 | 22,1% |
Totale | 182 | 12,5% |
Centro | 23 | 9,8% |
Sud | 23 | 4,8% |
Isole | 2 | 1,4% |
Di queste 182 sezioni, quasi tre quarti (73,6%, corrispondente a 134 sezioni) si trovano nelle regioni settentrionali, come prova evidente di una diversa situazione locale correlata in modo particolare alla occupazione femminile e al diverso contesto sociale e familiare.
Sezioni con prolungamento di orario 23 2 42 | |
23 | Nord Est Nord Ovest Centro Sud Isole |
92 |
2. UTENZA
La seconda sezione del monitoraggio riguarda l’utenza, cioè i bambini iscritti, e considera talune caratteristiche e il loro rapporto con il servizio.
2. Bambini iscritti
I bambini che risultano iscritti nelle sezioni primavera monitorate sono 23.142. Sulla base di tale dato rilevato si può stimare che su tutte le sezioni censite, ancorché non compiutamente monitorate, vi siano complessivamente 25.442 bambini iscritti a tutte le sezioni primavera autorizzate per l’anno scolastico 2010-11.
Aree | Totale effettivo | Totale virtuale |
Nord Ovest | 6.632 | - |
Nord Est | 2.696 | - |
Xxxxxx | 0.000 | - |
Xxx | 0.000 | - |
Xxxxx | 0.000 | - |
Totale | 23.142 | 25.442 |
2.1 Media bambini per sezione
Di norma le sezioni accolgono un massimo di 20 bambini, fatte salve eventuali deroghe a tale parametro definite dalle Intese regionali. Il numero minimo di bambini per sezione è, di norma, limitato a 5 unità.
Il numero medio nazionale di bambini per sezione risultante dal monitoraggio è di 15,9, ma vi sono regioni con valori medi al di sopra di tale dato, come, ad esempio, l’Abruzzo (17,9) e la Puglia (17,4), dove sembra esserci una tendenza ad utilizzare al meglio le disponibilità offerte dal servizio o superare il limite massimo previsto. Per contro la media di bambini per sezione nel Veneto, in Basilicata, in Umbria e in Friuli-Venezia Giulia è al di sotto di 14 bambini per sezione.
Regioni | Media bambini per sezione |
Abruzzo | 17,9 |
Puglia | 17,4 |
Lazio | 16,8 |
Sicilia | 16,6 |
Calabria | 16,3 |
Campania | 16,2 |
Lombardia | 16,2 |
Xxxxxx Xxxxxxx | 16,0 |
Media nazionale | 15,9 |
Liguria | 15,8 |
Piemonte | 15,1 |
Sardegna | 14,8 |
Molise | 14,4 |
Toscana | 14,4 |
Marche | 14,2 |
Veneto | 13,8 |
Basilicata | 13,7 |
Umbria | 13,2 |
Friuli Venezia G. | 13,0 |
2.2 Iscritti secondo anno di nascita
La legge istitutiva e l’Accordo del 7 ottobre 2010, a proposito delle sezioni primavera, parlano espressamente di “un servizio educativo per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi”.
Se l’età è definita con molta chiarezza, non è altrettanto chiaro il termine temporale per computarla. In prima applicazione si era parlato di età compiuta al 1° settembre, poi tale termine era stato prorogato al 31 dicembre.
Assumendo a riferimento il termine del 31 dicembre, risulterebbero in età “regolare” i bambini nati nel 2008, in quanto nel corso dell’anno di iscrizione (2010) hanno un’età effettivamente compresa tra i 36 mesi (1° gennaio 2010) e i 24 mesi (31 dicembre 2010).
L’annata 2008 si può ritenere, quindi, principale destinataria del servizio “sezioni primavera”, mentre le altre due annate, quella precedente e quella seguente, possono essere invece considerate piuttosto destinatarie rispettivamente della scuola dell’infanzia (annata 2007) e dell’asilo nido (annata 2009).
I nati 2007 e 2009 (complessivamente pari ad oltre 4mila unità) si possono considerare, pertanto, impropriamente appartenenti alle sezioni primavera. Se la presenza di singoli casi può essere considerata fisiologica nella sua eccezionalità, ben diversa va considerata, invece, una consistente quota di iscritti che, di fatto, potrebbe configurarsi come surroga e/o integrazione di altre tipologie di servizi educativi.
Xxxxxxx secondo anno di nascita 7% 2% | |
anno 2007 anno 2008 anno 2009 | |
91% |
Alcuni dati generali evidenziano questa tendenza ad utilizzare le sezioni primavera al posto di altri servizi per la prima infanzia (asili nido, micro-nidi, ecc.), come farebbe pensare l’11,6% di nati 2009 nelle regioni insulari e, in modo meno consistente, anche nelle regioni centrali (8,6% di nati 2009) e meridionali (7,4%).
Questa anomalia può essere può essere considerata come prova della mancanza di servizi per la primissima infanzia. Per contro, quell’1,9% di nati 2007 nelle regioni meridionali potrebbe significare un certo utilizzo delle sezioni al posto della scuola dell’infanzia.
Aree | Totale | nati 2007 | nati 2008 | nati 2009 | |||
Nord Ovest | 6.632 | 101 | 1,5% | 6.177 | 93,1% | 354 | 5,3% |
Nord Est | 2.696 | 31 | 1,1% | 2.516 | 93,3% | 149 | 5,5% |
Centro | 3.678 | 64 | 1,7% | 3.297 | 89,6% | 317 | 8,6% |
Sud | 7.818 | 146 | 1,9% | 7.094 | 90,7% | 578 | 7,4% |
Isole | 2.318 | 30 | 1,3% | 2.019 | 87,1% | 269 | 11,6% |
Totale | 23.142 | 372 | 1,6% | 21.103 | 91,2% | 1.667 | 7,2% |
L’incidenza dei nati 2009 emerge con maggiore evidenza nel confronto regionale riportato nella tabella seguente, ordinata per intensità del fenomeno.
Il Molise e la Sardegna si attestano intorno al 20% dei nati nel 2009, mentre Veneto e Campania non raggiungono nemmeno il 4%.
Regioni | Nati 2007 | Nati 2008 | Nati 2009 |
Molise | 0,7% | 78,6% | 20,7% |
Sardegna | 0,1% | 81,1% | 18,8% |
Basilicata | 1,6% | 83,6% | 14,9% |
Calabria | 4,5% | 82,9% | 12,6% |
Lazio | 1,1% | 88,3% | 10,7% |
Abruzzo | 2,3% | 88,8% | 8,8% |
Totale | 1,6% | 91,2% | 7,2% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 1,8% | 91,1% | 7,1% |
Sicilia | 2,1% | 90,9% | 7,0% |
Piemonte | 2,1% | 91,1% | 6,8% |
Umbria | 2,3% | 90,9% | 6,7% |
Marche | 0,0% | 94,1% | 5,9% |
Puglia | 1,1% | 93,5% | 5,4% |
Lombardia | 0,8% | 93,8% | 5,3% |
Friuli Venezia G. | 0,4% | 94,8% | 4,8% |
Toscana | 4,2% | 91,1% | 4,7% |
Liguria | 2,8% | 92,7% | 4,5% |
Veneto | 0,6% | 96,0% | 3,4% |
Campania | 2,1% | 94,7% | 3,2% |
Le rilevazioni sopra riportate mettono in evidenza un utilizzo improprio del servizio, anche se giustificato dalla probabile assenza di altri servizi per l’infanzia sul territorio. Tuttavia, nella previsione del passaggio a sistema del servizio, è necessaria una maggiore puntualizzazione e una conseguente verifica dei parametri qualitativi che identificano le sezioni primavera, a cominciare dalla puntuale definizione dell’età dei destinatari del servizio.
2.3 Bambini disabili
Sono presenti nelle sezioni primavera anche bambini disabili, se pur in numero molto ridotto (102 pari allo 0,44%). La situazione è abbastanza omogenea sull’intero territorio nazionale.
Aree | Disabili inseriti | |
Nord Ovest | 28 | 0,42% |
Nord Est | 13 | 0,48% |
Centro | 21 | 0,57% |
Sud | 27 | 0,35% |
Isole | 13 | 0,56% |
Totale | 102 | 0,44% |
2.4 Bambini stranieri
Sono 821 i bambini con nazionalità non italiana inseriti in sezioni primavera. Rappresentano mediamente il 3,5% dei bambini iscritti, ma nelle regioni centrali e nel Nord Ovest la percentuale di
bambini stranieri presenti sfiora il 6%, mentre al Sud e nelle Isole, dove notoriamente è basso in generale il numero degli stranieri, la percentuale di bambini stranieri inseriti non raggiunge il 2%.
Xxxx | Xxxxxxx stranieri inseriti | |
Centro | 211 | 5,8% |
Nord Ovest | 368 | 5,5% |
Totale | 821 | 3,5% |
Nord Est | 87 | 3,2% |
Sud | 126 | 1,6% |
Isole | 29 | 1,3% |
2.5 Bambini frequentanti l’intero orario
Poco più dell’80% dei bambini iscritti alle sezioni primavera (81,2% pari a 18.798 unità) frequenta per l’intero orario di funzionamento della sezione.
Sopra la media nazionale le sezioni ubicate nelle regioni del sud (85,3%) e delle Isole (82,4%).
Nelle regioni centrali la media dei frequentanti per l’intero orario di funzionamento della sezione scende al 76%.
Aree | Frequentanti per intero orario | |
Nord Ovest | 5.241 | 79,0% |
Nord Est | 2.189 | 81,2% |
Centro | 2.791 | 75,9% |
Sud | 6.666 | 85,3% |
Isole | 1.911 | 82,4% |
Totale | 18.798 | 81,2% |
2.6 Bambini frequentanti post-scuola
Si è visto al precedente punto 1.4 che 182 sezioni, prevalentemente ubicate nel centro-nord hanno un prolungamento dell’orario di funzionamento oltre le 9 ore giornaliere.
Queste sezioni a orario prolungato accolgono complessivamente 840 bambini (3,6% del totale dei bambini frequentanti.
Soltanto 129 bambini delle aree meridionali e insulari frequentano tale tipo di sezione, mentre più di 700 bambini frequentano sezioni nel resto del Paese.
Aree | Frequentanti nel post servizio dopo le 9 ore | |
Nord Ovest | 393 | 5,9% |
Nord Est | 169 | 6,3% |
Centro | 149 | 4,1% |
Sud | 121 | 1,5% |
Isole | 8 | 0,3% |
Totale | 840 | 3,6% |
2.7 Bambini in lista di attesa non iscritti
Al precedente punto 1.3 è stato rilevato il numero delle sezioni (540) che all’inizio dell’attività educativa avevano liste di attesa.
Risultavano iscritti poco meno di 3 mila bambini, di cui la metà nelle regioni meridionali e insulari.
Quei 3mila bambini in lista di attesa, aggiunti al numero dei bambini stimati presenti nella totalità delle sezioni censite, rappresentano nell’insieme un potenziale ufficiale di circa 29 mila bambini direttamente interessati alle sezioni primavera, senza considerare l’altro potenziale non registrato dei bambini delle sezioni non selezionate dalle Intese regionali e non ammesse al finanziamento.
Aree | iscritti | % su iscritti effettivi |
Nord Ovest | 659 | 9,9% |
Nord Est | 190 | 7,0% |
Centro | 479 | 13,0% |
Sud | 1.172 | 15,0% |
Isole | 362 | 15,6% |
Totale | 2.904 | 12,5% |
I bambini in lista di attesa presenti soprattutto nelle aree meridionali sono la spia, insieme ad altri indicatori rilevati, di una situazione di mancanza di servizi per la prima infanzia sul territorio (asili nido, altre sezioni primavera, scuole dell’infanzia)
3. PERSONALE
La terza sezione è relativa al personale docente, educativo e ausiliario impiegato nel servizio, con riferimento specifico alle prestazioni orarie, al rapporto di lavoro con il soggetto gestore e alla posizione contrattuale.
3. Unità di personale docente educativo impiegato
Complessivamente le sezioni primavera monitorate impiegano per le loro attività 3.672 docenti/educatori, senza considerare il personale ausiliario preposto ai servizi di supporto.
Tre quarti di questo personale (74,6%) ha un rapporto con l’istituzione sotto forma di contratto di lavoro, circa il 10% svolge attività di volontariato (si tratta presumibilmente di personale religioso presso scuole paritarie) e il 16% circa presta attività presso servizi esterni convenzionati con l’istituzione educativa (es. agenzie di servizio, cooperative sociali).
Forme di rapporto lavorativo con il servizio 16% 10% | |
contratto di lavoro volontariato dipendente di agenzie esterne | |
74% |
Nelle sezioni primavera delle regioni centrali (Lazio e Roma in particolare) risulta molto diffuso (28%) il rapporto lavorativo attraverso agenzie esterne, mentre nelle altre aree prevale nettamente il rapporto lavorativo con servizio attraverso contratti di lavoro in varie forme.
Forma di rapporto con il servizio | |||||
Xxxx | Totale docenti/educatori | contratto di lavoro | volontariato | dipendente di xxxxxxx xxxxxxx | |
Nord Ovest | 936 | 78,3% | 8,6% | 13,1% | |
Nord Est | 405 | 79,3% | 9,7% | 11,0% | |
Centro | 587 | 59,9% | 11,8% | 28,4% | |
Sud | 1.338 | 76,3% | 10,3% | 13,5% | |
Isole | 406 | 77,7% | 5,7% | 16,6% | |
Totale | 3.672 | 74,6% | 9,6% | 15,9% |
3.1 Orario di servizio
Le diverse tipologie contrattuali attivate autonomamente dai gestori delle sezioni primavera non consentono di disporre di un orario di servizio uniforme dei docenti/educatori in servizio.
È questa una delle conseguenze della differente natura delle sezioni primavera (statali, paritarie, comunali) che fanno riferimento a norme contrattuali diverse.
Considerando, comunque, un orario tipo di 32/36 ore settimanali come full time e un orario al di sotto delle 20 ore come part time, si è rilevato che circa l’80% del personale lavora a orario pieno e un quinto a orario ridotto.
Il personale educativo delle sezioni primavera del Nord Ovest ha in gran parte (85,3%) un orario di servizio a tempo pieno.
Orario di servizio del personale educativo
Personale docente/educatore in servizio | ||||
Xxxx | Totale docenti/educatori | media per sezione | full time | part time |
Nord Ovest | 936 | 2,2 | 85,3% | 14,7% |
Nord Est | 405 | 2,2 | 76,5% | 23,5% |
Centro | 587 | 2,5 | 78,5% | 21,5% |
Sud | 1.338 | 2,8 | 79,2% | 20,8% |
Isole | 406 | 2,8 | 74,9% | 25,1% |
Totale | 3.672 | 2,5 | 79,8% | 20,2% |
In considerazione anche dell’orario delle attività educative e dell’organizzazione del servizio sono presenti mediamente 2,5 unità di personale educativo per sezione.
La diversa quantificazione dell’orario di servizio, in dipendenza delle varie tipologie contrattuali, costituisce un rilevante ostacolo nella determinazione sistemica del servizio delle sezioni primavera. Si tratta di una delle situazioni critiche del servizio che dovrà essere regolata attraverso la ricerca e la condivisione di criteri contrattuali uniformi.
3.2 Modalità di assunzione
L’assenza di specifiche disposizioni circa la modalità di assunzione del personale docente/educativo ha determinato sull’intero territorio nazionale un quadro molto variegato nella determinazione del rapporto di lavoro.
Valgono anche in questo caso le considerazioni sopra evidenziate circa la carenza di criteri contrattuali uniformi per l’orario di servizio.
Anche in considerazione della diffusa presenza di sezioni primavera funzionanti presso scuole paritarie, risulta prevalente nella determinazione delle assunzioni la chiamata diretta del personale (mediamente circa in sei sezioni su dieci), mentre è minoritario (mediamente circa in due sezioni su dieci) il ricorso a modalità oggettive di selezione, quali, ad esempio, graduatorie appositamente definite oppure per titoli o graduatorie già esistenti (cfr. Tabella 6).
In media una sezione su sette ha proceduto ad una selezione pubblica con apertura di graduatorie apposite dalle quali attingere personale per le assunzioni. Si tratta di una scelta praticata soprattutto in diverse regioni meridionali dove, con tutta probabilità, l’elevato numero di aspiranti al posto ha indotto i gestori (soprattutto pubblici) ad utilizzare strumenti oggettivi di selezione, prevedendo appositi bandi per le assunzioni.
Modalità di assunzione del personale docente/educativo
Aree geografiche | chiamata diretta | graduatorie x titoli | da graduatorie x supplenze | prestazione aggiuntiva personale dell’Istituzione | altro |
Nord Ovest | 62,9% | 11,7% | 2,8% | 0,9% | 21,6% |
Nord Est | 68,4% | 5,1% | 3,1% | 4,1% | 19,4% |
Centro | 53,1% | 12,0% | 3,7% | 3,3% | 27,8% |
Sud | 53,6% | 21,9% | 7,2% | 1,5% | 15,9% |
Isole | 59,3% | 19,3% | 2,7% | 3,3% | 15,3% |
Totale | 58,6% | 15,1% | 4,4% | 2,2% | 19,7% |
3.3 Tipologia di contratto applicato
L’assenza di una normativa di riferimento (un aspetto critico del servizio educativo delle sezioni primavera) ha indotto i gestori pubblici e privati ad operare scelte discrezionali, orientate
prevalentemente - mediamente in circa 7 sezioni su 10 - all’utilizzo di contratti nazionali previsti per particolari tipologie di lavoratori (es. CCNL dei docenti statali, degli EE.LL., della Fism, ecc.), mentre ha fatto ricorsi a contratti individuali di natura privatistica nelle altre sezioni.
Nelle sezioni primavera delle regioni centrali (cfr. Tabella 7), in primis il Lazio e Roma, sono stati utilizzati allo stesso modo sia i CCNL (50,4%) che i contratti privatistici (49,6%).
Il quadro complessivo che emerge dalla variegata situazione contrattuale fa emergere una notevole disomogeneità che reclama interventi di riequilibrio e di perequazione a cominciare da ciascun ambito regionale.
Tipologie contrattuali applicate
Aree geografiche | CC.CC.NN.LL. | contratti privatistici |
Nord Est | 79,7% | 20,3% |
Nord Ovest | 78,9% | 21,1% |
Totale | 68,8% | 31,2% |
Sud | 67,3% | 32,7% |
Isole | 60,1% | 39,9% |
Centro | 50,4% | 49,6% |
Se si analizzano in modo più approfondito le tipologie contrattuali utilizzate, si può rilevare che, mentre le scuole paritarie fanno riferimento in modo pressoché generalizzato ai CCNL del settore, nelle sezioni a gestione comunale, ma ancor più in quelle a gestione statale, il ricorso al CCNL è molto più attenuato e lascia il posto spesso a contratti di natura privatistica (xx.xx.xxx., xx.xx.xx., ecc.).
Aree geografiche | CC.CC.NN.LL. | Contratti privatistici | |||||
contratto scuola statale | contratto EE.LL. | contratto non statale | xx.xx.xxx. | xx.xx.xx. | altro | ||
Nord Ovest | 0,9% | 14,0% | 64,0% | 3,7% | 2,6% | 14,9% | |
Nord Est | 3,0% | 8,4% | 68,3% | 3,0% | 0,5% | 16,8% | |
Centro | 1,9% | 5,0% | 43,5% | 17,7% | 6,2% | 25,8% | |
Sud | 2,8% | 10,8% | 53,7% | 15,4% | 6,6% | 10,7% | |
Isole | 2,0% | 3,3% | 54,9% | 14,4% | 8,5% | 17,0% | |
Totale | 2,0% | 9,8% | 56,9% | 10,8% | 4,8% | 15,7% |
Tipologie di contratto di lavoro
60,0%
56,9%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
CCNL scuola statale CCNL Enti Locali
CCNL non statale (Fism, Agidae, ecc.) xx.xx.xxx.
xx.xx.xx.
15,7%
altre forme di contratto
10,0%
2,0% 9,8%
10,8%
4,8%
0,0%
1
3.4 Retribuzione media mensile
La rilevazione ha indagato anche sugli aspetti retributivi del personale utilizzato nelle sezioni, pervenendo ad una sintesi complessiva da considerare come riferimento di massima, in quanto non tutti i dati trasmessi hanno natura omogenea (netto/lordo, mensile/annuale, ecc.).
Come già rilevato per gli aspetti contrattuali, la situazione complessiva che emerge mette in evidenza un quadro disomogeneo che reclama interventi perequativi a cominciare almeno da ciascun ambito regionale.
Valgono anche in questo caso le considerazioni sopra evidenziate circa la carenza di criteri contrattuali uniformi per l’orario di servizio e i rapporti di lavoro.
Aree | retribuzione media mensile lorda (euro) | |
docente/ educatore | assistente/collabor. | |
Nord Ovest | 1.638 | 1.444 |
Nord Est | 1.630 | 1.428 |
Totale | 1.487 | 1.232 |
Centro | 1.422 | 1.222 |
Isole | 1.319 | 1.109 |
Sud | 1.307 | 1.050 |
Tuttavia, pur con le dovute riserve, il quadro finale che emerge (cfr. Tabella 8) mette in evidenza una situazione non omogenea sul territorio nazionale per quanto riguarda sia i docenti/educatori che gli assistenti/collaboratori.
Per quanto riguarda il personale docente/educatore la retribuzione media mensile è di 1.487 euro, ma, mentre nelle sezioni dell’area settentrionale il compenso sfiora i 1.700 euro al mese, nelle sezioni meridionali supera di poco i 1.300 euro, con una differenza di quasi 400 euro in meno.
Con riferimento alle medie retributive rilevate per regione, il Friuli Venezia Giulia evidenzia i livelli più elevati (media 1.824 mensili) seguito dalle Marche (1.734 euro mensili). Nelle posizioni meno favorevoli si situano le sezioni dell’Abruzzo (media di 1.246 euro mensili) e la Puglia (1.266).
Retribuzione media mensile dei docenti/educatori
1.800
1.600
1.400
1.638
1.200
1.000
800
600
400
200
0
1
0.000
Xxxx Xxxxx Xxxx Xxx Xxxxxx
Xxx
Xxxxx
1.319
1.422
1.630
La situazione è simile anche per il personale assistente/collaboratore: ancora una volta al Nord il personale percepisce una retribuzione molto più elevata con una differenza mensile di circa 400 euro in più.
Con riferimento alle situazioni regionali, anche per il personale assistente/collaboratore il Friuli Venezia Xxxxxx mette in evidenza il livello retributivo medio più elevato (1.565 euro mensili) seguito dalla Lombardia (1.546).
In situazione meno favorevole si trovano ancora una volta le sezioni dell’Abruzzo (762 euro medie mensili) e la Basilicata (967).
3.5 Titolo di studio del personale docente/educativo
Un particolare aspetto del monitoraggio ha riguardato il titolo di studio posseduto dal personale docente/educativo. Gli esiti della rilevazione (cfr. Tabelle 9 e 9bis) hanno evidenziato in valori assoluti e percentuali i livelli culturali del personale con particolare riferimento al titolo di studio posseduto.
Il 38% del personale è in possesso del diploma di istituto magistrale e un altro 14% del diploma di scuola magistrale. Circa un quarto è in possesso di diploma di laurea.
Titolo di studio dei docenti/educatori
1.400
1.200
1.285
1.000
800
600
Laurea scienze formazione primaria Altro tipo di laurea
Diploma istituto magistrale Diploma scuola magistrale
Maturità assistente infanzia
400
486
495
Qualifica assistente infanzia
Altri tipo di diploma
200
325
286
253
Altro tipo di qualifica
151
61
0
1
Il personale con diploma di laurea è presente soprattutto nelle sezioni di scuola statale (34% del personale), mentre nelle scuole paritarie lo possiede soltanto il 21% e nelle scuole comunali o convenzionate il 25%.
Più del 55% del personale in servizio nelle scuole paritarie possiede il diploma di istituto magistrale o di scuola magistrale (45 nelle statali e quasi il 52% nelle comunali).
Titolo di studio del personale docente/educativo (% secondo natura del gestore)
Laurea scienze formazione primaria | Altro tipo di laurea | Diploma istituto magistrale | Diploma scuola magistrale | Maturità assistente infanzia | Qualifica assistente infanzia | Altri tipo di diploma | Altro tipo di qualifica | |
Totale | 9,7% | 14,8% | 38,5% | 14,5% | 8,6% | 4,5% | 7,6% | 1,8% |
Statale | 15,2% | 18,9% | 34,9% | 10,2% | 9,7% | 2,6% | 6,7% | 1,8% |
Paritaria | 7,8% | 13,2% | 39,6% | 16,2% | 8,4% | 5,3% | 7,6% | 2,0% |
Comun./conv | 10,0% | 15,5% | 38,6% | 14,1% | 7,8% | 4,2% | 8,4% | 1,4% |
Con riferimento alla distribuzione territoriale del personale docente/educativo secondo il titolo di studio posseduto, si può rilevare che nelle sezioni delle regioni centrali risulta in possesso di laurea circa il 29% del personale, mentre nelle Isole la percentuale di laureati scende al 21%.
Sempre nelle Isole, con il 62,5% complessivo, si raggiunge il livello più elevato di docenti/educatori in possesso del diploma di istituto magistrale (50,9%) e di scuola magistrale (11,6%), mentre, all’opposto, nelle regioni del Centro tali titoli di studio sono posseduti da poco più del 47% del personale interessato.
4. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
4. Orario di funzionamento
L’orario di funzionamento delle sezioni primavera rappresenta una risorsa da considerare per il suo aspetto quantitativo complessivo e per la sua articolazione. Il monitoraggio ha rilevato l’orario di funzionamento sia nella sua dimensione settimanale (5/6 giorni) sia nella durata giornaliera che l’Accordo in Conferenza unificata ha fissato al limite massimo di 9 ore.
4.1 Funzionamento settimanale
La durata dell’orario di funzionamento su sei o su cinque giorni a settimana divide nettamente in due il territorio nazionale (cfr. Tabella 10): le sezioni del Nord sono praticamente tutte organizzate su cinque giorni di funzionamento, mentre quasi la metà di quelle meridionali funzionano sull’intera settimana. Al Centro il funzionamento su sei giorni è fortemente minoritario (10,6%).
Giorni di funzionamento settimanale
Aree geografiche | Settimana | |
su 6 gg | su 5 gg | |
Nord Ovest | 1,0% | 99,0% |
Nord Est | 0,0% | 100,0% |
Centro | 10,6% | 89,4% |
Sud | 45,4% | 54,6% |
Isole | 44,5% | 55,5% |
Totale | 21,2% | 78,8% |
Il funzionamento su sei giorni al Sud e su cinque giorni al Nord è l’immagine di due diverse realtà sociali ed economiche che condizionano l’organizzazione dei servizi educativi, come già rilevato in altre occasioni per il sistema scolastico relativamente alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie (esempio, tempo pieno).
Tutte le sezioni del Nord Est funzionano su cinque giorni a settimana.
Funzionamento su sei giorni alla settimana
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
45,4%
44,5%
Nord Ovest Nord Est Centro Sud
Isole
10,6%
1,0%
0,0%
1
4.1.1 Funzionamento settimanale per ente gestore
Nella media nazionale non emergono sostanziali diversificazioni organizzative sull’orario settimanale, anche se oltre un quarto (27%) delle sezioni paritarie risulta funzionante anche il sabato.
Funzionamento settimanale per ente gestore
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
84,1%
20,0%
10,0%
0,0%
15,9%
statali paritarie comunali
14,5%
26,8%
6 giorni
5 giorni
73,2%
85,5%
Se il funzionamento delle sezioni su 5/6 giorni settimanali viene considerato in base alla natura dell’ente gestore, si possono rilevare ulteriori differenziazioni sul territorio. In particolare, ad esempio, al Sud e nelle Isole, le sezioni presso scuole paritarie funzionano per sei giorni a settimana per circa il 60%, mentre negli stessi territori le sezioni funzionanti presso scuole comunali o statali che funzionano per l’intera settimana sono intorno al 30% complessivo.
Aree | Totale | statali | paritarie | comunali | ||||
su 6 gg | su 5 gg | 6 gg | 5 gg | 6 gg | 5 gg | 6 gg | 5 gg | |
Nord Ovest | 1,0% | 99,0% | 3,0% | 97,0% | 0,7% | 99,3% | 1,1% | 98,9% |
Nord Est | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% |
Centro | 10,6% | 89,4% | 2,6% | 97,4% | 9,0% | 91,0% | 21,4% | 78,6% |
Sud | 45,4% | 54,6% | 25,4% | 74,6% | 60,7% | 39,3% | 32,3% | 67,7% |
Isole | 44,5% | 55,5% | 13,2% | 86,8% | 59,0% | 41,0% | 44,0% | 56,0% |
Totale | 21,2% | 78,8% | 14,5% | 85,5% | 26,8% | 73,2% | 15,9% | 84,1% |
4.2 Orario giornaliero
L’Accordo del 7 ottobre 2010 non fa menzione esplicita della durata oraria di funzionamento delle sezioni, ma, nel richiamare i criteri generali previsti dal punto 5 dell’Accordo base del 14 giugno 2007, implicitamente ne conferma i limiti in questo modo: “un orario di funzionamento flessibile che prevede un modulo orario di base (fino a 6 ore) ed un orario prolungato (fino a 8/9 ore)”.
Successivamente con decreto direttoriale n. 37 del 10 aprile 2008, sentito il Gruppo tecnico nazionale, si precisò che tale orario avrebbe dovuto essere “compreso, di massima, tra le 5 e le 9 ore giornaliere”.
Tali criteri sono stati confermati a tutto il 2010, orientando, in linea di massima, le scelte organizzative delle sezioni.
Come si evince dalla rilevazione (cfr. Tabella 13), vi sono, tuttavia, sul territorio nazionale notevoli differenze dell’orario di funzionamento: al Sud e nelle Isole complessivamente circa il 30% delle sezioni funziona per un massimo di sei ore giornaliere. In Calabria il 32% delle sezioni funziona per sole quattro ore giornaliere e il 20% per cinque ore.
Aree | 4 ore | 5 ore | 6 ore | 7 ore | 8 ore | 9 ore |
Nord Ovest | 0,0% | 1,7% | 5,8% | 22,1% | 31,7% | 38,8% |
Nord Est | 0,5% | 3,8% | 7,6% | 10,9% | 47,3% | 29,9% |
Centro | 0,4% | 6,8% | 8,1% | 16,2% | 39,6% | 28,9% |
Sud | 4,4% | 12,7% | 12,0% | 31,6% | 27,8% | 11,4% |
Isole | 1,4% | 15,1% | 17,1% | 34,2% | 19,2% | 13,0% |
Totale | 1,7% | 7,7% | 9,5% | 24,0% | 32,4% | 24,6% |
4.3 Orario medio settimanale
In molti territori dove le sezioni sono organizzate con un orario giornaliero non elevato, il funzionamento del servizio si sviluppa sull’intera settimana, compensando, pertanto, con la giornata del sabato il minor orario giornaliero.
Complessivamente, in quei casi, l’orario di funzionamento per l’intera settimana si avvicina o è del tutto analogo a quello dove il servizio si svolge su cinque giorni con maggior orario quotidiano.
In media l’orario settimanale complessivo delle sezioni è quasi di 39 ore e mezzo (39,4) con punte moderatamente più elevate al Centro Nord. Fanno eccezione a questa media generale le sezioni primavera della Sicilia che si attestano su valori settimanali inferiori alle 36 ore.
Orario medio settimanale
Aree | orario medio settimanale per sezione |
Nord Ovest | 39,8 |
Centro | 39,6 |
Nord Est | 39,5 |
Totale | 39,4 |
Sud | 39,3 |
Isole | 37,9 |
4.3.1 Orario ridotto e orario aggiuntivo
L’Accordo sottoscritto in Conferenza unificata prevede che le sezioni funzionino secondo un modulo orario di base (fino a 6 ore) ed un orario prolungato (fino a 8/9 ore). Si può ritenere, dunque, che l’orario normale sia compreso tra sei e nove ore di funzionamento giornaliero e che limiti inferiori o superiori a quei valori orari debbano rappresentare l’eccezione.
Sono 133 le sezioni funzionanti con orario giornaliero inferiore alle sei ore. Rappresentano poco più del 9% del totale delle sezioni funzionanti. Si trovano in buona parte nei territori meridionali (76 su 133) dove 16 funzionano soltanto per quattro ore.
Verosimilmente in queste sezioni non è previsto il servizio di mensa e, conseguentemente, ai genitori non viene richiesto un elevato contributo per la retta oppure nemmeno lo si richiede.
Sezioni funzionanti con orario giornaliero inferiore alle sei ore
Sez. con orario inf. a 6 ore | Nord Ovest | Nord Est | Centro | Sud | Isole | Italia |
meno di 4 ore al giorno | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 1 |
4 ore al giorno | 0 | 1 | 1 | 16 | 2 | 20 |
5 ore al giorno | 7 | 7 | 16 | 60 | 22 | 112 |
Totale inferiore sei ore | 7 | 8 | 18 | 76 | 24 | 133 |
5,3% | 6,0% | 13,5% | 57,1% | 18,0% | 100% |
Sono 196 le sezioni che prevedono il prolungamento dell’orario di funzionamento oltre le nove ore giornaliere. Si trovano prevalentemente al Nord
Sezioni funzionanti oltre le 9 ore
Aree | sezioni con orario aggiuntivo oltre 9 h | |
Nord Ovest | 104 | 24,9% |
Nord Est | 44 | 23,9% |
Centro | 23 | 9,7% |
Sud | 23 | 4,8% |
Isole | 2 | 1,4% |
Totale | 196 | 13,4% |
4.4 Articolazione orario giornaliero per attività
Il monitoraggio ha cercato di conoscere la giornata-tipo nelle attività ordinarie delle sezioni primavera, rilevando gli orari medi dedicati alle varie tipologie di attività (cfr. Tabella 14) e di momenti della routine quotidiana.
Tempi e orari medi nazionali delle attività nella giornata-tipo di sezione
Giornata tipo - tempi medi 6% 16% | |||
17% | accoglienza | ||
attività educativa/didattica | |||
attività ludica libera | |||
pranzo/merenda | |||
16% | 24% | riposto altro | |
21% |
Gli scostamenti principali rispetto agli orari medi nazionali delle attività si registrano nelle sezioni funzionanti al Nord per quanto riguarda i tempi dedicati al riposo – oltre un quinto dell’intero orario di apertura - (in ragione soprattutto dei tempi prolungati di funzionamento); nelle aree meridionali, invece, i tempi riservati al riposo sono molto più ridotti anche in ragione della diffusa organizzazione giornaliera ad orario ridotto.
Nelle stesse regioni meridionali è molto più diffuso che altrove un maggior tempo riservato ad attività ludica libera (nelle Isole sfiora un quarto dell’intero orario di apertura della sezione mediamente pari a sei ore e tre quarti).
Tempi di attività della giornata tipo
(misurata in % oraria rispetto all’orario dell’intera giornata)
Aree | Acco- glienza | attività educativa e didattica | attività ludica libera | pranzo merenda | riposo | altro | totale ore |
Nord Ovest | 15,2% | 21,7% | 19,6% | 15,4% | 21,9% | 6,1% | 8,0 |
Nord Est | 15,7% | 21,2% | 19,0% | 16,7% | 21,3% | 6,1% | 7,9 |
Centro | 16,3% | 26,2% | 19,7% | 16,5% | 16,9% | 4,3% | 7,7 |
Sud | 15,5% | 27,8% | 22,1% | 16,1% | 12,5% | 6,0% | 7,1 |
Isole | 16,8% | 27,7% | 24,2% | 15,4% | 11,9% | 4,0% | 6,8 |
Totale | 15,7% | 24,8% | 20,7% | 16,0% | 17,2% | 5,6% | 7,5 |
4.5 Sezioni con rapporto superiore a 1:10
L’Accordo del 14 giugno 2007 prevede che nelle sezioni sia assicurato un rapporto numerico insegnanti-bambini, definito nel rispetto delle leggi regionali vigenti, che orientativamente non dovrebbe essere superiore a 1:10.
Si tratta di un parametro di qualità del servizio che il monitoraggio ha rilevato, rappresentandolo in apposita tabella (cfr. Tabella 14).
Il dato rilevato non è molto confortante, perché ben 368 sezioni su 1.459 monitorate (oltre un quarto) hanno superato il rapporto 1 a 10, nonostante sia stata adottata una modalità di calcolo abbastanza aperta.
Relativamente alla distribuzione territoriale della situazione (cfr. Tabella 15), le sezioni ubicate nelle aree meridionali sfiorano il 32% con rapporto superiore a un docente/educatore ogni dieci bambini.
Aree | Sezioni con rapp. Super. 1:10 | Tot. sezioni | % | |
Sud | 152 | su | 476 | 31,9% |
Isole | 39 | su | 146 | 26,7% |
Nazionale | 368 | su | 1.459 | 25,2% |
Nord Ovest | 89 | su | 417 | 21,3% |
Centro | 50 | su | 236 | 21,2% |
Nord Est | 38 | su | 184 | 20,7% |
Nel Nord Est il rapporto, anche se più contenuto, supera il 20%. Sezioni con rapporto superiore a 1:10
4.5.1 Sezioni con rapporto superiore a 1:10 secondo Ente gestore
Dalla stessa tabella 15, riportata in Appendice, risultano più virtuose le sezioni attivate presso scuole comunali o in servizi convenzionati con una situazione non regolare pari al 13,6% delle sezioni di quel tipo.
Il primato negativo è detenuto dalla scuole statali nelle quali quasi un terzo risulta non avere rispettato i vincoli del rapporto previsto dall’Accordo.
Sezioni con rapporto superiore a 1:10
Ente gestore | Sezioni con rapp. Super. 1:10 | Tot. sezioni | % | |
Statali | 88 | su | 296 | 29,7% |
Paritarie | 238 | su | 855 | 27,8% |
Totale | 368 | su | 1.459 | 25,2% |
Comunali-convenzionate | 41 | su | 301 | 13,6% |
Il rapporto medio di un educatore ogni dieci bambini costituisce uno degli elementi basilari della qualità del servizio. Il mantenimento di tale rapporto comporta un adeguato numero di personale educativo che assicuri un funzionale orario di servizio in rapporto al numero di bambini presenti.
Nelle sezioni funzionanti presso scuole dell’infanzia statali (dove quasi il 30% di sezioni ha un rapporto superiore al previsto) il superamento del livello richiesto può dipendere principalmente dall’orario ridotto del personale preposto.
Nelle sezioni funzionanti presso scuole dell’infanzia paritarie (dove quasi il 28% di sezioni ha un rapporto superiore al previsto) la causa del superamento del rapporto richiesto può dipendere dalla scelta di contenere i costi del personale.
È preoccupante la situazione diffusa di mancato rispetto del rapporto.
La certezza del rapporto 1:10 deve costituire uno degli obiettivi primari del passaggio a sistema del servizio educativo delle sezioni primavera, quale condizione per assicurarne la qualità.
5. GESTIONE FINANZIARIA
5. Le rette
Dai dati raccolti risulta che i criteri per la definizione del contributo economico a carico delle famiglie (retta mensile) sono notevolmente differenziati rispetto al territorio e all’ente gestore.
Un terzo delle sezioni, infatti, risulta avere rette uguali, mentre i restanti due terzi prevedono in forma generalizzata rette differenziate con una parte (5%) che non prevede alcuna forma di retta.
n° sezioni secondo tipologia di retta 73 504 | |
rette ugauli rette differenziate nessuna retta | |
884 |
5.1 Sezioni con rette uguali
Le 504 sezioni che prevedono rette uguali per tutte le famiglie (il 34,5% di tutte le sezioni) sono presenti in tutto il territorio (cfr. Tabella 16) con prevalenza nelle aree del Mezzogiorno dove se ne registra il 50% sul totale (253 su 504).
Rispetto però alla media nazionale del 34,5%, al nord le sezioni a retta non differenziata sono in media un quarto del totale, mentre nel meridione superano il 40% (due su tre).
Aree | sezioni | % sul totale sezioni |
Sud | 194 | 40,6% |
Isole | 59 | 40,4% |
Centro | 86 | 36,4% |
Totale | 504 | 34,5% |
Nord Ovest | 121 | 29,0% |
Nord Est | 44 | 23,9% |
5.2 Sezioni con rette differenziate
Le 884 sezioni primavera che fanno registrare rette differenziate rappresentano poco più del 60% del totale complessivo con punte molto avanzate al Nord (su supera il 70%) contro una situazione del sud che scende sotto il 50%.
Normalmente la ragione della differenzazione della retta si basa sul reddito delle famiglie, ma vi sono state alcune sezioni che hanno differenziato l’importo di retta in riferimento alla residenza interna o esterna al comune in cui la sezione è allocata.
In quasi tutte le sezioni, sia con rette uguali che differenziate, è previsto l’esonero o il semiesonero nel pagamento della rete in relazione allo situazione economica della famiglia.
sezioni con rette differenziate | ||
Aree | sezioni | % sul totale sezioni |
Xxxx Xxx | 000 | 00,0% |
Xxxx Xxxxx | 000 | 70,3% |
Centro | 143 | 60,6% |
Totale | 884 | 60,5% |
Isole | 75 | 51,4% |
Sud | 233 | 48,7% |
5.3 Sezioni con gratuità totale
Oltre ai (pochi) casi di esonero/semiesonero dal pagamento della rete, il monitoraggio ha rilevato anche 73 casi di sezioni – il 5% del totale – nelle quali non è previsto alcun pagamento di retta da parte delle famiglie.
Il fenomeno di questa totale gratuità è circoscritto prevalentemente all’area meridionale con punte elevate in Basilicata (24,2%), in Molise, in Sicilia e in Campania. In quest’ultima regione sono 21 su 150 le sezioni nelle quali non viene richiesto alcun contributo alle famiglie.
Nelle stesse aree geografiche in cui si registrano questi casi di gratuità totale della retta per la fruizione del servizio, il monitoraggio ha anche rilevato importi medi delle rette piuttosto basse, come si potrà rilevare in una tabella successiva.
Nessuna scuola paritaria prevede la totale gratuità del servizio, mentre lo prevedono le istituzioni pubbliche: sono 35 su 73 le scuole statali interessate, 38 quelle comunali.
Sezioni che non prevedono il pagamento di retta
Regioni | sezioni con nessuna retta | di cui | |||
statali | paritarie | comun/conv. | |||
Basilicata | 8 | 24,2% | 5 | 0 | 3 |
Molise | 7 | 17,1% | 4 | 0 | 3 |
Campania | 21 | 14,0% | 4 | 0 | 17 |
Sicilia | 11 | 12,9% | 4 | 0 | 7 |
Puglia | 13 | 7,5% | 8 | 0 | 5 |
Totale | 73 | 5,0% | 35 | 0 | 38 |
Lazio | 6 | 4,5% | 6 | 0 | 0 |
Calabria | 2 | 4,0% | 0 | 0 | 2 |
Liguria | 2 | 1,9% | 2 | 0 | 0 |
Toscana | 1 | 1,9% | 1 | 0 | 0 |
Sardegna | 1 | 1,6% | 1 | 0 | 0 |
Lombardia | 1 | 0,4% | 0 | 0 | 1 |
Abruzzo | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
Xxxxxx X. | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
Friuli VG | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
Marche | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
Piemonte | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
Umbria | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
Veneto | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 |
5.4 Importo delle rette mensili
Il monitoraggio ha rilevato gli importi medi delle rette mensili a carico delle famiglie (cfr. Tabella
17) con particolare riferimento ai valori massimi e minimi al fine di individuare fasce territoriali. Ha altresì rilevato le situazioni in cui gli importi della retta mensile sono inferiori ai 50 euro.
5.4.1 Rette inferiori a 50 euro al mese
Il 10% circa delle sezioni monitorate prevede importi di retta inferiori ai 50 euro al mese.
Si tratta di sezioni presenti quasi interamente nelle aree meridionali: al Sud sono 108 e rappresentano il 22,7% delle sezioni presenti; nelle Isole sono 26 e rappresentano il 17,8% delle sezioni. Sono praticamente assenti nell’area settentrionale, scarse in quella centrale.
Il dato dell’importo di retta inferiore ai 50 euro mensili nei territori meridionali si aggiunge a quello della totale gratuità del servizio e, come si vedrà oltre, si completa con le fasce medie di retta mensile di valore medio basso.
Gratuità del servizio, rette inferiori a 50 euro o di basso importo trovano varie ragioni specifiche: modesta condizione economica del contesto di riferimento, riduzione oraria del servizio e conseguente assenza di oneri per la mensa, residua concezione di mentalità assistenzialistica per i servizi pubblici.
Se queste possono essere le possibili ragioni della situazione rilevata, è evidente la conseguenza che ne deriva: minori entrate per il servizio con compromissione della sua qualità (minori spese per la didattica, contenuta retribuzione del personale).
Aree | Sezioni con importo retta inferiore a 50 euro mensili | ||||
Statali | paritarie | comunali/ convenz. | totale | % | |
Nord Ovest | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,2% |
Nord Est | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
Centro | 7 | 2 | 1 | 10 | 4,2% |
Sud | 65 | 29 | 14 | 108 | 22,7% |
Isole | 17 | 6 | 3 | 26 | 17,8% |
Totale | 90 | 37 | 18 | 145 | 9,9% |
Per quanto riguarda i gestori del servizio sono soprattutto le scuole statali, così come verificato per la gratuità totale, a caratterizzarsi in merito con 90 casi (due terzi delle 145 sezioni con retta inferiore a 50 euro).
5.4.2 Importi minimi/massimi delle rette
Sono stati rilevati gli importi massimi e minimi per tutte le sezioni monitorate, calcolandone anche la media mensile.
Come si può rilevare (cfr. Tabella 17), gli importi massimi e minimi delle rette nella media nazionale sono compresi tra i 195 e i 134 euro mensili, con una variazione di 61 euro per una media generale di 164 euro.
Se si confrontano i valori medi per regione computati sugli importi massimi/minimi delle rette mensili, si può rilevare che sono tutte sopra la media nazionale le regioni del Nord, con il Friuli Venezia Giulia in testa (media 270 euro al mese).
Anche le regioni centrali con la sola eccezione del Lazio si trovano sopra la media nazionale, con le sezioni della Toscana che fanno registrare un importo medio di 240 euro mensili.
Sono notevolmente sotto la media nazionale tutte le regioni meridionali e insulari con la Calabria e il Molise che fanno registrare valori mensili di retta mediamente sotto i 90 euro.
Soltanto in Sardegna e in Abruzzo le sezioni primavera fanno registrare valori medi della retta al di sopra dei cento euro al mese, mentre nelle restanti regioni del Mezzogiorno i valori medi degli importi di retta non raggiungono i cento euro al mese.
importo medio retta (euro) | |||
Regioni | massimo | minimo | Medio |
Friuli VG | 299 | 240 | 270 |
Toscana | 302 | 177 | 240 |
Xxxxxx X. | 308 | 164 | 236 |
Lombardia | 000 | 000 | 000 |
Piemonte | 246 | 173 | 210 |
Veneto | 228 | 178 | 203 |
Marche | 000 | 000 | 000 |
Liguria | 195 | 134 | 165 |
Umbria | 191 | 134 | 163 |
Totale | 000 | 000 | 000 |
Lazio | 179 | 142 | 161 |
Sardegna | 148 | 90 | 119 |
Abruzzo | 137 | 95 | 116 |
Campania | 122 | 75 | 99 |
Sicilia | 114 | 82 | 98 |
Basilicata | 114 | 81 | 98 |
Puglia | 111 | 83 | 97 |
Molise | 99 | 70 | 85 |
Calabria | 99 | 66 | 83 |
5.5 Le ragioni delle rette
La rilevazione ha cercato di conoscere le ragioni addotte dai gestori per giustificare il contributo finanziario delle famiglie. Le risposte (cfr. Tabella 18) hanno dato i seguenti risultati:
a) la retta è richiesta per contributo mensa ed altri servizi per oltre il 75% dei casi (tre sezioni ogni quattro); soprattutto al Nord è diffusa questa procedura con le sezioni del Veneto che la prevedono nel 95,2% dei casi;
Regioni | retta x mensa e altri | |
Veneto | 60 | 95,2% |
Lombardia | 219 | 88,3% |
Xxxxxx X. | 74 | 88,1% |
Friuli VG | 32 | 86,5% |
Sardegna | 52 | 85,2% |
Piemonte | 53 | 84,1% |
Marche | 20 | 83,3% |
Abruzzo | 24 | 82,8% |
Umbria | 21 | 80,8% |
Totale | 1.103 | 75,5% |
Toscana | 39 | 73,6% |
Campania | 108 | 72,0% |
Sicilia | 59 | 69,4% |
Calabria | 34 | 68,0% |
Lazio | 90 | 67,7% |
Liguria | 70 | 66,0% |
Molise | 25 | 61,0% |
Puglia | 104 | 60,1% |
Basilicata | 19 | 54,3% |
b) la retta è richiesta soltanto come contributo per le spese di mensa per 62 sezioni (4,2%). Si tratta di una motivazione adottata prevalentemente nelle sezioni primavera dei territori meridionali.
Aree | retta solo x mensa | |
Nord Ovest | 4 | 1,0% |
Nord Est | 4 | 2,2% |
Centro | 10 | 4,2% |
Sud | 39 | 8,2% |
Isole | 5 | 3,4% |
Totale | 62 | 4,2% |
5.5.1 Altri contributi delle famiglie
Le famiglie concorrono a volte al finanziamento delle sezioni con altri contributi economici richiesti come quota di iscrizione (oltre il 50% delle sezioni lo prevede) oppure come contributo straordinario “una tantum” (cfr. Tabella 18).
Nell’uno e nell’altro caso (quota di iscrizione e contributo straordinario) sono le sezioni dell’area settentrionale a caratterizzarsi di più per queste richieste. La quota d’iscrizione è richiesta infatti nel 70% delle sezioni attivate, contro una media nettamente inferiore tra le sezioni centrali e meridionali (40%).
Anche per i contributi “una tantum” si evidenza la particolare cura da parte delle sezioni del nord, anche se in numero complessivo decisamente contenuto (35 al nord e 58 nel complesso del territorio nazionale).
Aree | contributo di iscrizione | contributo aggiuntivo “una tantum” | ||
Nord Ovest | 293 | 70,3% | 28 | 6,7% |
Nord Est | 129 | 70,1% | 7 | 3,8% |
Centro | 96 | 40,7% | 12 | 5,1% |
Sud | 192 | 40,2% | 11 | 2,3% |
Isole | 73 | 50,0% | 0 | 0,0% |
Totale | 783 | 53,6% | 58 | 4,0% |
In sintesi, per quanto riguarda questo capitolo sulla gestione finanziaria, pur non considerando l’ammontare medio dei contributi per sezione erogati da Stato e Regioni a causa della labilità del dato, emerge chiaramente come, per ragioni varie, le entrate derivanti dalle rette e dai contributi versati dalle famiglie risultano nel complesso più consistenti nelle sezioni del Nord e del Centro, in modo nettamente differenziato rispetto al Mezzogiorno.
Non vi è dubbio che tali maggiori entrate costituiscono in quei territori una risorsa funzionale ad assicurare condizioni più qualificate del servizio in termini di risorse strumentali disponibili e di sostegno alla attività della sezione.
6. RISORSE FINANZIARIE, UMANE E STRUMENTALI
6.1 Fruizione di risorse
Le sezioni primavera funzionano grazie a contributi pubblici, così come definiti dagli Accordi intervenuti in Conferenza Unificata.
Per l’anno finanziario 2011 la quota a carico degli interventi statali è stata di 11.751.007 euro, mentre per gli interventi regionali non è quantificabile un preciso contributo, in quanto, secondo l’Accordo del 7 ottobre 2010, è stato previsto che ciascuna Regione può concorrere al finanziamento delle sezioni primavera con proprio contributo finanziario che viene quantificato in sede di definizione dell'intesa regionale..”.
Esclusa una puntuale rilevazione di tali contributi pubblici, il monitoraggio si è limitato ad intercettare altre forme di contributi erogati dai Comuni e da privati a favore delle sezioni primavera.
6.1.1 Risorse finanziarie da parte di Comuni (escluse sezioni comunali)
Diverse Amministrazioni comunali hanno erogato in via discrezionale propri contributi finanziari alle sezioni funzionanti nel territorio di competenza (cfr. Tabella 19). Se si escludono interventi a favore di proprie sezioni, i Comuni sono intervenuti con contributi a favore di 171 sezioni (13,5% del totale complessivo). In modo particolare i sostegni finanziari erogati sono stati più frequenti nel Nord Ovest, dove è risultato beneficiario il 42% delle sezioni.
Aree | n° sezioni | % |
Xxxx Xxx | 00 | 00,0% |
Xxxx Xxxxx | 00 | 17,5% |
Totale | 171 | 13,5% |
Centro | 18 | 8,8% |
Sud | 20 | 4,7% |
Isole | 6 | 4,7% |
6.1.2 Risorse finanziarie da parte di altri soggetti
La rilevazione ha consentito anche di intercettare altri contributi liberali concessi da privati o enti vari a favore delle sezioni primavera del territorio. Ne hanno fruito complessivamente 78 sezioni, pari al 5,3% del totale. Al Nord la percentuale delle sezioni beneficiarie è stato superiore all’8%.
Aree | n° sezioni | % |
Nord Est | 15 | 8,2% |
Centro | 19 | 8,1% |
Sud | 27 | 5,7% |
Totale | 78 | 5,3% |
Isole | 6 | 4,1% |
Nord Ovest | 11 | 2,6% |
6.2 Sezioni che fruiscono di contributi in risorse umane/professionali
La tabella 19 rileva anche i dati relativi al sostegno in risorse umane offerto da Comuni o privati. Non viene individuata esattamente la natura e la durata di tale contributo, ma, in considerazione del fatto che complessivamente ne hanno beneficiato un centinaio e più di sezioni, con esclusione di quelle a gestione comunale, il dato si può considerare di indubbio interesse
Aree | contributi di Comuni | contributi di privati | ||
n° sezioni | % | n° sezioni | % | |
Centro | 13 | 6,3% | 19 | 8,1% |
Sud | 16 | 3,8% | 19 | 4,0% |
Totale | 52 | 4,1% | 59 | 4,0% |
Nord Ovest | 11 | 3,2% | 14 | 3,4% |
Nord Est | 4 | 2,5% | 6 | 3,3% |
Isole | 8 | 6,3% | 1 | 0,7% |
6.3 Sezioni che fruiscono di contributi in risorse strumentali
Oltre a contributi finanziari e in risorse umane, diverse sezioni hanno fruito di contributi strumentali per il funzionamento (cfr. Tabella 20),sotto forma di arredi, sussidi didattici, interventi di ristrutturazioni o adattamento dei locali, ecc.
Nella rilevazione di tali dati non sono state comprese le sezioni a gestione comunale.
Anche in questo caso sono stati rilevati gli interventi dei Comuni e di altri soggetti privati. I primi hanno fornito contributi sotto varie forme a 244 sezioni (il 19,3% del totale).
I secondi sono intervenuti con varie provvidenze a favore di 142 sezioni (il 9,7%).
Per questi interventi straordinari le Amministrazioni comunali meridionali e soprattutto quelle centrali hanno fornito maggiori contributi. Vi sono stati, invece, minori interventi di privati al Sud e nelle Isole.
Aree | contributi di Comuni | contributi di privati | ||
n° sezioni | % | n° sezioni | % | |
Centro | 62 | 30,1% | 31 | 13,1% |
Sud | 86 | 20,3% | 29 | 6,1% |
Totale | 244 | 19,3% | 142 | 9,7% |
Isole | 23 | 18,0% | 6 | 4,1% |
Xxxx Xxx | 00 | 00,0% | 00 | 00,0% |
Xxxx Ovest | 48 | 14,0% | 46 | 11,0% |
Si può ritenere, alla luce dei dati di questa sezione, che i Comuni abbiano saputo interpretare in molti casi il loro ruolo di sostegno a questo servizio, ben oltre gli obblighi derivanti da norme o da Accordi, avendone, probabilmente, intuito le notevoli potenzialità come offerta di servizio educativo funzionale alle esigenze dei piccoli territori e/o integrativo degli interventi a favore della prima infanzia.
7. SPAZI EDUCATIVI
La sezione ha rilevato dati essenziali relativi all’ubicazione delle sezioni rispetto ad altre istituzioni educative, la presenza di spazi esterni attrezzati nonché gli spazi interni con le destinazioni d’uso.
7.1 Spazi educativi
Nelle strutture educative, più che altrove, gli spazi possono rappresentare un ambiente di apprendimento e formazione o, quanto meno, possono costituire una condizione favorevole per lo svolgimento di attività educative (cfr. Tabella 21).
7.1.1 Ubicazione delle sezioni
Il monitoraggio ha rilevato preliminarmente l’ubicazione delle sezioni primavera rispetto ad altre strutture educative, in considerazione del fatto che la legge istitutiva (n. 296/2006) parla esplicitamente di sezioni sperimentali aggregate alla scuola dell’infanzia.
Quasi l’82% delle sezioni è ubicato all’interno di scuole dell’infanzia, un altro 14,4% all’interno di asili nido, mentre il restante 6% si trova collocato all’interno di altra struttura educativa (es. scuola) o in struttura apposita.
Ubicazione delle Sezioni Primavera 4% 2% 14% | |
scuola dell'infanzia asilo nido altra struttura educativa altra struttura | |
80% |
Al Sud vi è la maggior parte di sezioni collocate all’interno di una scuola dell’infanzia (87%), ma vi è anche il minor numero di sezioni inserite in asili nido (6,5%) a causa soprattutto della ridotta presenza di queste strutture sul territorio. Nel Nord Est e nel Centro l’aggregazione delle sezioni ad asili nido è diffusa più che in altri territori (più di una sezione ogni cinque) con punte che sfiorano il 35% in Umbria o che raggiungo il 30-32% in Toscana ed Xxxxxx Xxxxxxx.
Aree | scuola infanzia | asilo nido | altra struttura educativa | altra struttura |
Sud | 87,0% | 6,5% | 3,8% | 2,7% |
Isole | 81,5% | 14,4% | 2,7% | 1,4% |
Nord Ovest | 81,1% | 13,9% | 3,4% | 1,7% |
Totale | 80,3% | 13,8% | 3,9% | 2,0% |
Nord Est | 72,3% | 23,4% | 2,7% | 1,6% |
Centro | 70,8% | 20,8% | 6,8% | 1,7% |
7.1.2 Spazi esterni
Il monitoraggio ha rilevato sia gli spazi esterni alla sezione sia quelli interni. Nella sintesi finale per Regioni e per Aree risultano dati percentuali che superano complessivamente il 100%, in quanto si sovrappongono sul medesimo territorio situazioni differenziate. Ricondotte a 100%, in base alla
intensità di presenza, risulta con spazi esterni attrezzati quasi l’80% delle sezioni; con spazi non attrezzati il 19%. Il 2% non dispone di spazi esterni.
Spazi esterni per le Sezioni Primavera 2% 19% | |
attrezzati non attrezzati mancanza di spazi | |
79% |
Quel 2% di sezioni prive di spazi esterni tocca il 5,5% nelle Isole.
Il Nord Est dichiara di avere in tutte le sezioni spazi esterni, comunque denominati (attrezzati o non), il 97,3% dei quali dotato di attrezzature per giochi e attività educative per i bambini.
Aree | Attrezzati | non attrezzati | mancanza di spazi |
Nord Est | 97,3% | 7,6% | 0,0% |
Nord Ovest | 93,8% | 12,9% | 1,0% |
Centro | 88,5% | 18,7% | 0,4% |
Isole | 87,7% | 19,2% | 5,5% |
Totale | 86,2% | 20,7% | 1,9% |
Sud | 73,6% | 34,2% | 3,2% |
7.1.3 Spazi interni
La rilevazione ha cercato di individuare le varie tipologie di spazi e locali secondo la loro funzione, ripartendole in due articolazioni: gli spazi propri della sezione e gli spazi in comune con altre sezioni.
a) Spazi propri della sezione
Aula/locale per la sezione: la quasi totalità delle sezioni (98,6%) dispone di un locale/aula propria per lo svolgimento delle attività didattiche.
Servizi igienici: Quasi sette sezioni su dieci (68,5%) dispone di propri servizi igienici; nelle Isole meno della metà (48,6%).
Locale per la cura della persona: Per cura della persona (fasciatoi, cambi, ecc.) due terzi delle sezioni dispone di locali ad hoc; nelle Isole il 53,4%;.
Locale/spazio per il riposo: i due terzi delle sezioni sono provviste di propri locali appositi per il riposo pomeridiano dei bambini.
Locale/spazio per il gioco: tre quarti delle sezioni dispone di spazi specifici per il gioco.
Spazio mensa: poco più della metà delle sezioni (52,3%) fruisce di proprio spazio per la mensa dei bambini; nelle Isole solo una sezione su tre.
Spazi e locali PROPRI della Sezione
100,0%
90,0%
80,0%
70,0%
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
98,6%
74,0%
68,5% 65,0% 66,6%
52,3%
aula/locale di Sezione servizi igienici
spazio per cura della persona spazi per il riposo
spazio per il gioco
spazio per la mensa
1
b) Spazi in comune con altre sezioni
Laboratori-atelier: poco più di un terzo delle sezioni (il 45,7% nel Nord Est ha in comune con le altre sezioni della scuola i laboratori/atelier.
Servizi igienici: questa tipologia di locali è in comune soprattutto nelle sezioni delle Isole (68,5%); soltanto un terzo delle sezioni settentrionali ha in comune i servizi con altre sezioni.
Locale per la cura della persona: un quarto delle sezioni dispone di locali per la cura della persona in comune con altre sezioni.
Locale/spazio per il riposo: il 23,8% delle sezioni ha in comune con le altre sezioni locali per il riposo. Si tratta di una situazione più diffusa al Nord che al Sud.
Locale/spazio per il gioco: più della metà delle sezioni dispone di spazi per il gioco in comune con altre sezioni. Questo dato è da considerare integrativo/aggiuntivo di quello analogo relativo agli spazi propri della sezione, di cui alla precedente lettera a).
Spazio mensa: meno della metà delle sezioni (47,6%) condivide i locali di mensa (nelle Isole il 56,2%).
Spazi e locali IN COMUNE con altre sezioni
70,0%
60,0%
68,5% 65,0% 66,6%
50,0%
40,0%
38,3%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
1
52,3%
55,0%
laboratori/atelier servizi igienici
spazio per cura della persona spazi per il riposo
spazio per il gioco
spazio per la mensa
8. CONTINUITÀ
L’ultima sezione del monitoraggio ha riguardato la continuità delle sezioni primavera con altre istituzioni educative (cfr. Tabella 23), di norma presenti nella stessa struttura.
8.1 Continuità
L’88% delle sezioni (1.285 su 1.459 monitorate) dichiara di intrattenere rapporti di continuità con le altre sezioni presenti nell’istituzione scolastica. Il restante 12% (174 sezioni), comprensivo anche di quelle poche sezioni che non sono ubicate all’interno di una scuola dell’infanzia o di un asili nido, non dichiara l’attivazione di qualsivoglia forma di continuità orizzontale o verticale.
1.285
Attività con altre sezioni
Nessuna attività in comune
164
Continuità didattica con le altre sezioni
8.1.1 Continuità regolare
837 sezioni delle 1.285 che hanno dichiarato di aver attuato forme varie di continuità, pari circa a due terzi, hanno rapporti con le altre sezioni secondo una cadenza regolare. Il restante terzo (445 sezioni) dichiara che il rapporto di continuità è occasionale.
Rispetto al totale delle sezioni monitorate (1.459) le 837 sezioni che intrattengono rapporti regolari con le altre sezioni rappresentano il 57,4%.
Aree | Attività con altre sezioni/nido | di cui con cadenza regolare | oppure occasionale | |||
Nord Est | 171 | 92,9% | 109 | 63,7% | 62 | 36,3% |
Nord Ovest | 382 | 91,6% | 255 | 66,8% | 127 | 33,2% |
Totale | 1.285 | 88,1% | 837 | 65,1% | 445 | 34,9% |
Centro | 205 | 86,9% | 140 | 68,3% | 65 | 31,7% |
Sud | 405 | 85,1% | 253 | 62,5% | 149 | 37,5% |
Isole | 122 | 83,6% | 80 | 65,6% | 42 | 34,4% |
La presente relazione è stata approvata dal Gruppo paritetico nazionale nella seduta del 13 marzo 2012
Tab. 1
Appendice
STRUTTURA – Sezioni e natura giuridica gestore
Regioni | sezioni | natura giuridica gestore | ||||||||||||
censite | monitor. | % | Statali | comun. | paritar | convenz | altro | statali | comun. | paritar | convenz | altro | ||
Abruzzo | 30 | 29 | 96,7% | 14 | 4 | 10 | 1 | 0 | 48,3% | 13,8% | 34,5% | 3,4% | 0,0% | |
Basilicata | 38 | 33 | 86,8% | 13 | 9 | 9 | 1 | 1 | 39,4% | 27,3% | 27,3% | 3,0% | 3,0% | |
Calabria | 59 | 50 | 84,7% | 3 | 12 | 34 | 1 | 0 | 6,0% | 24,0% | 68,0% | 2,0% | 0,0% | |
Campania | 173 | 150 | 86,7% | 19 | 9 | 121 | 0 | 1 | 12,7% | 6,0% | 80,7% | 0,0% | 0,7% | |
Xxxxxx X. | 85 | 84 | 98,8% | 2 | 20 | 48 | 6 | 8 | 2,4% | 23,8% | 57,1% | 7,1% | 9,5% | |
Friuli VG | 40 | 37 | 92,5% | 4 | 2 | 25 | 6 | 0 | 10,8% | 5,4% | 67,6% | 16,2% | 0,0% | |
Lazio | 137 | 133 | 97,1% | 60 | 5 | 53 | 13 | 2 | 45,1% | 3,8% | 39,8% | 9,8% | 1,5% | |
Liguria | 106 | 106 | 100,0% | 13 | 18 | 74 | 0 | 1 | 12,3% | 17,0% | 69,8% | 0,0% | 0,9% | |
Lombardia | 266 | 248 | 93,2% | 12 | 48 | 168 | 17 | 3 | 4,8% | 19,4% | 67,7% | 6,9% | 1,2% | |
Marche | 25 | 24 | 96,0% | 8 | 11 | 4 | 1 | 0 | 33,3% | 45,8% | 16,7% | 4,2% | 0,0% | |
Molise | 51 | 41 | 80,4% | 20 | 10 | 9 | 0 | 2 | 48,8% | 24,4% | 22,0% | 0,0% | 4,9% | |
Piemonte | 73 | 63 | 86,3% | 8 | 6 | 44 | 3 | 2 | 12,7% | 9,5% | 69,8% | 4,8% | 3,2% | |
Puglia | 176 | 173 | 98,3% | 69 | 8 | 89 | 6 | 1 | 39,9% | 4,6% | 51,4% | 3,5% | 0,6% | |
Sardegna | 73 | 61 | 83,6% | 14 | 9 | 33 | 4 | 1 | 23,0% | 14,8% | 54,1% | 6,6% | 1,6% | |
Sicilia | 105 | 85 | 81,0% | 24 | 9 | 50 | 1 | 1 | 28,2% | 10,6% | 58,8% | 1,2% | 1,2% | |
Toscana | 64 | 53 | 82,8% | 4 | 12 | 23 | 7 | 7 | 7,5% | 22,6% | 43,4% | 13,2% | 13,2% | |
Umbria | 29 | 26 | 89,7% | 5 | 3 | 9 | 4 | 5 | 19,2% | 11,5% | 34,6% | 15,4% | 19,2% | |
Veneto | 74 | 63 | 85,1% | 4 | 1 | 52 | 2 | 4 | 6,3% | 1,6% | 82,5% | 3,2% | 6,3% | |
Totale | 1.604 | 1.459 | 91,0% | 296 | 195 | 854 | 73 | 39 | 20,3% | 13,4% | 58,6% | 5,0% | 2,7% |
sezioni | natura giuridica gestore | |||||||||||||
Aree | censite | monitor. | % | Statali | comun. | paritar | convenz | altro | statali | comun. | paritar | convenz | altro | |
Nord Ovest | 445 | 417 | 93,7% | 33 | 72 | 286 | 20 | 6 | 7,9% | 17,3% | 68,6% | 4,8% | 1,4% | |
Nord Est | 199 | 184 | 92,5% | 10 | 23 | 125 | 14 | 12 | 5,4% | 12,5% | 67,9% | 7,6% | 6,5% | |
Centro | 255 | 236 | 92,5% | 77 | 31 | 89 | 25 | 14 | 32,8% | 12,8% | 37,9% | 10,6% | 6,0% | |
Sud | 527 | 476 | 90,3% | 138 | 52 | 272 | 9 | 5 | 29,1% | 11,0% | 57,0% | 1,9% | 1,1% | |
Isole | 178 | 146 | 82,0% | 38 | 18 | 83 | 5 | 2 | 26,0% | 12,3% | 56,8% | 3,4% | 1,4% | |
Totale | 1.604 | 1.459 | 90,9% | 296 | 196 | 855 | 73 | 39 | 20,3% | 13,4% | 58,6% | 5,0% | 2,7% |
Tab. 1bis Sezioni ubicate negli asili nido
Regioni | scuola infanzia | asilo nido | altra strutt. educativa | totale | scuola infanzia | asilo nido | altra strutt. educativa | Totale | |
Abruzzo | 21 | 4 | 4 | 29 | 72,4% | 13,8% | 13,8% | 100% | |
Basilicata | 25 | 5 | 4 | 33 | 75,8% | 15,2% | 9,9% | 100% | |
Calabria | 43 | 2 | 5 | 50 | 86,0% | 4,0% | 10,0% | 100% | |
Campania | 137 | 6 | 7 | 150 | 91,3% | 4,0% | 4,7% | 100% | |
Xxxxxx X. | 51 | 27 | 6 | 84 | 60,7% | 32,1% | 7,2% | 100% | |
Friuli VG | 26 | 10 | 1 | 37 | 70,3% | 27,0% | 2,7% | 100% | |
Lazio | 104 | 18 | 11 | 133 | 78,2% | 13,5% | 8,3% | 100% | |
Liguria | 92 | 7 | 7 | 106 | 86,8% | 6,6% | 6,8% | 100% | |
Lombardia | 194 | 44 | 10 | 248 | 78,2% | 17,7% | 4,1% | 100% | |
Marche | 14 | 6 | 4 | 24 | 58,3% | 25,0% | 16,7% | 100% | |
Molise | 33 | 3 | 5 | 41 | 80,5% | 7,3% | 12,2% | 100% | |
Piemonte | 52 | 7 | 4 | 63 | 82,5% | 11,1% | 6,4% | 100% | |
Puglia | 155 | 11 | 7 | 173 | 89,6% | 6,4% | 4,0% | 100% | |
Sardegna | 49 | 9 | 3 | 61 | 80,3% | 14,8% | 4,9% | 100% | |
Sicilia | 70 | 12 | 3 | 85 | 82,4% | 14,1% | 3,5% | 100% | |
Toscana | 32 | 16 | 5 | 53 | 60,4% | 30,2% | 9,4% | 100% | |
Umbria | 17 | 9 | 0 | 26 | 65,4% | 34,6% | 0,0% | 100% | |
Veneto | 56 | 6 | 1 | 63 | 88,9% | 9,5% | 1,6% | 100% | |
Totale | 1.171 | 202 | 86 | 1.459 | 80,3% | 13,8% | 5,9% | 100% | |
Aree | scuola infanzia | asilo nido | altra strutt. educativa | totale | scuola infanzia | asilo nido | altra strutt. educativa | Totale | |
Nord Ovest | 338 | 58 | 21 | 417 | 81,1% | 13,9% | 5,0% | 100% | |
Nord Est | 133 | 43 | 8 | 184 | 72,3% | 23,4% | 4,3% | 100% | |
Centro | 167 | 49 | 20 | 236 | 70,8% | 20,8% | 8,4% | 100% | |
Sud | 414 | 31 | 32 | 476 | 87,0% | 6,5% | 6,5% | 100% | |
Isole | 119 | 21 | 6 | 146 | 81,5% | 14,4% | 4,1% | 100% | |
Totale | 1.171 | 202 | 86 | 1.459 | 80,3% | 13,8% | 5,9% | 100% |
Tab. 2
STRUTTURA – Sezioni con gestione esterna, liste di attesa e prolungamento orario
Regioni | affidamento gestione servizi esterni | sezioni con… | ||||||||||||
tot | % | statali | comun. | paritar | statali | comun. | Paritar | Lista attesa | prolungam. Orario | |||||
Abruzzo | 7 | 24,1% | 4 | 3 | 0 | 28,6% | 75,0% | 0,0% | 11 | 37,9% | 0 | 0,0% | ||
Basilicata | 7 | 21,2% | 3 | 4 | 0 | 23,1% | 44,4% | 0,0% | 9 | 27,3% | 1 | 3,0% | ||
Calabria | 7 | 14,0% | 2 | 5 | 0 | 66,7% | 41,7% | 0,0% | 64 | 128,0% | 0 | 0,0% | ||
Campania | 6 | 4,0% | 2 | 3 | 1 | 10,5% | 33,3% | 0,8% | 56 | 37,3% | 5 | 3,3% | ||
Xxxxxx X. | 16 | 19,0% | 2 | 11 | 3 | 100,0% | 55,0% | 6,3% | 18 | 21,4% | 25 | 29,8% | ||
Friuli VG | 5 | 13,5% | 3 | 0 | 2 | 75,0% | 0,0% | 8,0% | 7 | 18,9% | 5 | 20,0% | ||
Lazio | 44 | 33,1% | 40 | 1 | 3 | 66,7% | 20,0% | 5,7% | 47 | 35,3% | 10 | 7,5% | ||
Liguria | 16 | 15,1% | 11 | 3 | 2 | 84,6% | 16,7% | 2,7% | 64 | 60,4% | 12 | 11,3% | ||
Lombardia | 27 | 10,9% | 11 | 10 | 6 | 91,7% | 20,8% | 3,6% | 61 | 24,6% | 77 | 30,8% | ||
Marche | 16 | 66,7% | 6 | 10 | 0 | 75,0% | 90,9% | 0,0% | 5 | 20,8% | 5 | 20,8% | ||
Molise | 8 | 19,5% | 0 | 8 | 0 | 0,0% | 80,0% | 0,0% | 3 | 7,3% | 3 | 7,3% | ||
Piemonte | 16 | 25,4% | 2 | 6 | 8 | 25,0% | 100,0% | 18,2% | 16 | 25,4% | 3 | 30,0% | ||
Puglia | 34 | 19,7% | 25 | 5 | 4 | 36,2% | 62,5% | 4,5% | 79 | 45,7% | 14 | 8,1% | ||
Sardegna | 20 | 32,8% | 10 | 9 | 1 | 71,4% | 100,0% | 3,0% | 12 | 19,7% | 1 | 1,6% | ||
Sicilia | 6 | 7,1% | 4 | 2 | 0 | 16,7% | 22,2% | 0,0% | 45 | 52,9% | 1 | 1,2% | ||
Toscana | 11 | 20,8% | 3 | 8 | 0 | 75,0% | 66,7% | 0,0% | 15 | 28,3% | 2 | 3,8% | ||
Umbria | 3 | 11,5% | 1 | 2 | 0 | 20,0% | 66,7% | 0,0% | 9 | 34,6% | 6 | 23,1% | ||
Veneto | 2 | 3,2% | 2 | 0 | 0 | 50,0% | 0,0% | 0,0% | 19 | 30,2% | 12 | 19,0% | ||
Totale | 251 | 17,2% | 131 | 90 | 30 | 44,2% | 46,1% | 3,5% | 540 | 37,0% | 182 | 12,5% |
affidamento gestione servizi esterni | sezioni con… | |||||||||||||
Aree | tot | % | statali | comun. | paritar | statali | comun. | paritar | Lista attesa | prolungam. orario | ||||
Nord Ovest | 59 | 14,1% | 24 | 19 | 16 | 72,7% | 26,4% | 5,6% | 141 | 33,8% | 92 | 22,1% | ||
Nord Est | 23 | 12,5% | 7 | 11 | 5 | 70,0% | 47,8% | 4,0% | 44 | 23,9% | 42 | 22,8% | ||
Centro | 74 | 31,4% | 50 | 21 | 3 | 64,7% | 69,7% | 3,4% | 76 | 32,2% | 23 | 9,7% | ||
Sud | 69 | 14,5% | 36 | 28 | 5 | 26,0% | 53,6% | 1,8% | 222 | 46,6% | 23 | 4,8% | ||
Isole | 26 | 17,8% | 14 | 11 | 1 | 36,8% | 61,1% | 1,2% | 57 | 39,0% | 2 | 1,4% | ||
Totale | 251 | 17,2% | 131 | 90 | 30 | 44,2% | 46,1% | 3,5% | 540 | 37,0% | 182 | 12,5% |
Tab. 3
UTENZA - Iscritti per anno di nascita – Disabili e stranieri
Regioni | nati 2007 | nati 2008 | nati 2009 | totale | nati 2007 | nati 2008 | nati 2009 | bambini per sezione | disabili | Stranieri | ||||||
Abruzzo | 12 | 462 | 46 | 520 | 2,3% | 88,8% | 8,8% | 17,9 | 0 | 0,0% | 15 | 2,9% | ||||
Basilicata | 7 | 377 | 67 | 451 | 1,6% | 83,6% | 14,9% | 13,7 | 0 | 0,0% | 5 | 1,1% | ||||
Calabria | 37 | 677 | 103 | 817 | 4,5% | 82,9% | 12,6% | 16,3 | 3 | 0,4% | 19 | 2,3% | ||||
Campania | 52 | 2.303 | 78 | 2.433 | 2,1% | 94,7% | 3,2% | 16,2 | 10 | 0,4% | 39 | 1,6% | ||||
Xxxxxx Xxxxxxx | 24 | 1.223 | 96 | 1.343 | 1,8% | 91,1% | 7,1% | 16,0 | 7 | 0,5% | 44 | 3,3% | ||||
Friuli Venezia G. | 2 | 456 | 23 | 481 | 0,4% | 94,8% | 4,8% | 13,0 | 5 | 1,0% | 18 | 3,7% | ||||
Lazio | 24 | 1.968 | 238 | 2.230 | 1,1% | 88,3% | 10,7% | 16,8 | 9 | 0,4% | 108 | 4,8% | ||||
Liguria | 47 | 1.551 | 76 | 1.674 | 2,8% | 92,7% | 4,5% | 15,8 | 5 | 0,3% | 86 | 5,1% | ||||
Lombardia | 34 | 3.761 | 213 | 4.008 | 0,8% | 93,8% | 5,3% | 16,2 | 20 | 0,5% | 247 | 6,2% | ||||
Marche | 0 | 321 | 20 | 341 | 0,0% | 94,1% | 5,9% | 14,2 | 4 | 1,2% | 20 | 5,9% | ||||
Molise | 4 | 464 | 122 | 590 | 0,7% | 78,6% | 20,7% | 14,4 | 1 | 0,2% | 7 | 1,2% | ||||
Piemonte | 20 | 865 | 65 | 950 | 2,1% | 91,1% | 6,8% | 15,1 | 3 | 0,3% | 35 | 3,7% | ||||
Puglia | 34 | 2.811 | 162 | 3.007 | 1,1% | 93,5% | 5,4% | 17,4 | 13 | 0,4% | 41 | 1,4% | ||||
Sardegna | 1 | 733 | 170 | 904 | 0,1% | 81,1% | 18,8% | 14,8 | 10 | 1,1% | 10 | 1,1% | ||||
Sicilia | 29 | 1.286 | 99 | 1.414 | 2,1% | 90,9% | 7,0% | 16,6 | 3 | 0,2% | 19 | 1,3% | ||||
Toscana | 32 | 697 | 36 | 765 | 4,2% | 91,1% | 4,7% | 14,4 | 8 | 1,0% | 67 | 8,8% | ||||
Umbria | 8 | 311 | 23 | 342 | 2,3% | 90,9% | 6,7% | 13,2 | 0 | 0,0% | 16 | 4,7% | ||||
Veneto | 5 | 837 | 30 | 872 | 0,6% | 96,0% | 3,4% | 13,8 | 1 | 0,1% | 25 | 2,9% | ||||
Totale | 372 | 21.103 | 1.667 | 23.142 | 1,6% | 91,2% | 7,2% | 15,9 | 102 | 0,4% | 821 | 3,5% |
Aree | nati 2007 | nati 2008 | nati 2009 | totale | nati 2007 | nati 2008 | nati 2009 | bambini per sezione | disabili | stranieri | ||||||
Nord Ovest | 101 | 6.177 | 354 | 6.632 | 1,5% | 93,1% | 5,3% | 15,9 | 28 | 0,42% | 368 | 5,5% | ||||
Nord Est | 31 | 2.516 | 149 | 2.696 | 1,1% | 93,3% | 5,5% | 14,7 | 13 | 0,48% | 87 | 3,2% | ||||
Centro | 64 | 3.297 | 317 | 3.678 | 1,7% | 89,6% | 8,6% | 15,6 | 21 | 0,57% | 211 | 5,7% | ||||
Sud | 146 | 7.094 | 578 | 7.818 | 1,9% | 90,7% | 7,4% | 16,4 | 27 | 0,35% | 126 | 1,6% | ||||
Isole | 30 | 2.019 | 269 | 2.318 | 1,3% | 87,1% | 11,6% | 15,9 | 13 | 0,56% | 29 | 1,3% | ||||
Totale | 372 | 21.103 | 1.667 | 23.142 | 1,6% | 91,2% | 7,2% | 15,9 | 102 | 0,44% | 821 | 3,5% |
Tab. 4
UTENZA – Bambini in lista di attesa, frequenza intero orario e post-scuola
Regioni | liste attesa | iscritti | % su iscritti effettivi | frequentanti intero orario | frequentanti pre/post scuola | ||||
Abruzzo | 11 | 75 | 14,4% | 435 | 83,7% | 0 | 0,0% | ||
Basilicata | 9 | 28 | 6,2% | 384 | 85,1% | 20 | 4,4% | ||
Calabria | 64 | 180 | 22,0% | 644 | 78,8% | 0 | 0,0% | ||
Campania | 56 | 325 | 13,4% | 2.045 | 84,1% | 39 | 1,6% | ||
Xxxxxx Xxxxxxx | 18 | 87 | 6,5% | 1.150 | 85,6% | 119 | 8,9% | ||
Friuli Venezia G. | 7 | 43 | 8,9% | 360 | 74,8% | 13 | 2,7% | ||
Lazio | 47 | 353 | 15,8% | 1.767 | 79,2% | 56 | 2,5% | ||
Liguria | 64 | 209 | 12,5% | 1.294 | 77,3% | 37 | 2,2% | ||
Lombardia | 61 | 337 | 8,4% | 3.199 | 79,8% | 350 | 8,7% | ||
Marche | 5 | 54 | 15,8% | 263 | 77,1% | 30 | 8,8% | ||
Molise | 3 | 12 | 2,0% | 497 | 84,2% | 17 | 2,9% | ||
Piemonte | 16 | 113 | 11,9% | 748 | 78,7% | 6 | 0,6% | ||
Puglia | 79 | 552 | 18,4% | 2.661 | 88,5% | 45 | 1,5% | ||
Sardegna | 12 | 93 | 10,3% | 728 | 80,5% | 5 | 0,6% | ||
Sicilia | 45 | 269 | 19,0% | 1.183 | 83,7% | 3 | 0,2% | ||
Toscana | 15 | 76 | 9,9% | 491 | 64,2% | 20 | 2,6% | ||
Umbria | 9 | 38 | 11,1% | 270 | 78,9% | 43 | 12,6% | ||
Veneto | 19 | 60 | 6,9% | 679 | 77,9% | 37 | 4,2% | ||
Totale | 540 | 2.904 | 12,5% | 18.798 | 81,2% | 840 | 3,6% |
Aree | liste attesa | iscritti | % su iscritti effettivi | frequentanti intero orario | frequentanti pre/post scuola | ||||
Nord Ovest | 141 | 659 | 9,9% | 5.241 | 79,0% | 393 | 5,9% | ||
Xxxx Xxx | 00 | 000 | 7,0% | 2.189 | 81,2% | 169 | 6,3% | ||
Centro | 76 | 479 | 13,0% | 2.791 | 75,9% | 149 | 4,1% | ||
Sud | 222 | 1.172 | 15,0% | 6.666 | 85,3% | 121 | 1,5% | ||
Isole | 57 | 362 | 15,6% | 1.911 | 82,4% | 8 | 0,3% | ||
Totale | 540 | 2.904 | 12,5% | 18.798 | 81,2% | 840 | 3,6% |
Tab. 5
PERSONALE Docente/Educativo – Forme di rapporto con il servizio
Regioni | Docenti/educatori | |||||||
Personale docente/educatore in servizio | Forma di rapporto con il servizio | |||||||
Totale docenti/educatori | media x sezione | full time | part time | contratto di lavoro | volontariato | affid. servizi esterni | ||
Abruzzo | 71 | 2,4 | 80,3% | 19,7% | 67,7% | 9,7% | 22,6% | |
Basilicata | 65 | 2,0 | 60,0% | 40,0% | 72,2% | 8,3% | 19,4% | |
Calabria | 142 | 2,8 | 76,8% | 23,2% | 78,1% | 10,9% | 10,9% | |
Campania | 479 | 3,2 | 80,8% | 19,2% | 81,3% | 15,2% | 3,5% | |
Xxxxxx Xxxxxxx | 190 | 2,3 | 81,1% | 18,9% | 76,5% | 5,9% | 17,6% | |
Friuli Venezia G. | 81 | 2,2 | 67,9% | 32,1% | 75,0% | 13,6% | 11,4% | |
Lazio | 355 | 2,7 | 77,5% | 22,5% | 57,5% | 13,8% | 28,8% | |
Liguria | 237 | 2,2 | 78,9% | 21,1% | 68,0% | 18,8% | 13,3% | |
Lombardia | 555 | 2,2 | 87,2% | 12,8% | 84,3% | 5,0% | 10,7% | |
Marche | 55 | 2,3 | 85,5% | 14,5% | 39,3% | 3,6% | 57,1% | |
Molise | 79 | 1,9 | 86,1% | 13,9% | 72,1% | 7,0% | 20,9% | |
Piemonte | 144 | 2,3 | 88,2% | 11,8% | 73,4% | 5,1% | 21,5% | |
Puglia | 502 | 2,9 | 79,7% | 20,3% | 74,7% | 6,8% | 18,4% | |
Sardegna | 167 | 2,7 | 85,6% | 14,4% | 66,2% | 4,4% | 29,4% | |
Sicilia | 239 | 2,8 | 67,4% | 32,6% | 86,5% | 6,7% | 6,7% | |
Toscana | 127 | 2,4 | 75,6% | 24,4% | 65,6% | 9,8% | 24,6% | |
Umbria | 50 | 1,9 | 86,0% | 14,0% | 73,2% | 12,2% | 14,6% | |
Veneto | 134 | 2,1 | 75,4% | 24,6% | 85,2% | 12,3% | 2,5% | |
Totale | 3.672 | 2,5 | 79,8% | 20,2% | 74,6% | 9,6% | 15,9% |
Personale docente/educatore in servizio | Forma di rapporto con il servizio | |||||||
Xxxx | Totale docenti/educatori | media x sezione | full time | part time | contratto di lavoro | volontariato | affid. servizi esterni | |
Nord Ovest | 936 | 2,2 | 85,3% | 14,7% | 78,3% | 8,6% | 13,1% | |
Nord Est | 405 | 2,2 | 76,5% | 23,5% | 79,3% | 9,7% | 11,0% | |
Centro | 587 | 2,5 | 78,5% | 21,5% | 59,9% | 11,8% | 28,4% | |
Sud | 1.338 | 2,8 | 79,2% | 20,8% | 76,3% | 10,3% | 13,5% | |
Isole | 406 | 2,8 | 74,9% | 25,1% | 77,7% | 5,7% | 16,6% | |
Totale | 3.672 | 2,5 | 79,8% | 20,2% | 74,6% | 9,6% | 15,9% |
Tab. 6
PERSONALE – Modalità di assunzione
Regioni | chiamata diretta | graduatoria x titoli | da grad. x supplenze | prestaz. aggiuntiva personale Istituzione | altro |
Abruzzo | 43,3% | 36,7% | 0,0% | 0,0% | 20,0% |
Basilicata | 32,5% | 32,5% | 12,5% | 2,5% | 20,0% |
Calabria | 67,8% | 8,5% | 1,7% | 0,0% | 22,0% |
Campania | 66,5% | 9,0% | 7,8% | 1,8% | 15,0% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 67,1% | 7,3% | 3,7% | 1,2% | 20,7% |
Friuli Venezia G. | 82,1% | 2,6% | 0,0% | 5,1% | 10,3% |
Lazio | 54,7% | 14,6% | 4,4% | 2,9% | 23,4% |
Liguria | 63,8% | 13,3% | 4,8% | 1,0% | 17,1% |
Lombardia | 60,9% | 13,3% | 2,0% | 0,8% | 23,0% |
Marche | 23,8% | 14,3% | 0,0% | 4,8% | 57,1% |
Molise | 28,2% | 25,6% | 28,2% | 0,0% | 17,9% |
Piemonte | 69,2% | 3,1% | 3,1% | 1,5% | 23,1% |
Puglia | 49,2% | 32,2% | 3,8% | 2,2% | 12,6% |
Sardegna | 61,0% | 11,9% | 3,4% | 5,1% | 18,6% |
Sicilia | 58,2% | 24,2% | 2,2% | 2,2% | 13,2% |
Toscana | 57,9% | 3,5% | 3,5% | 3,5% | 31,6% |
Umbria | 55,6% | 14,8% | 3,7% | 3,7% | 22,2% |
Veneto | 62,7% | 4,0% | 4,0% | 6,7% | 22,7% |
Totale | 58,6% | 15,1% | 4,4% | 2,2% | 19,7% |
Aree | chiamata diretta | graduatoria x titoli | da grad. x supplenze | prestaz. aggiuntiva personale Istituzione | altro |
Nord Ovest | 62,9% | 11,7% | 2,8% | 0,9% | 21,6% |
Nord Est | 68,4% | 5,1% | 3,1% | 4,1% | 19,4% |
Centro | 53,1% | 12,0% | 3,7% | 3,3% | 27,8% |
Sud | 53,6% | 21,9% | 7,2% | 1,5% | 15,9% |
Isole | 59,3% | 19,3% | 2,7% | 3,3% | 15,3% |
Totale | 58,6% | 15,1% | 4,4% | 2,2% | 19,7% |
Tab. 7
PERSONALE – Tipologie contrattuali applicate
Regioni | tipologie contrattuali applicate | ||||||||||
CC.CC.NN.LL. | contratti privatistici | contratto scuola | contratto EE.LL. | contratto non statale | xx.xx.xxx. | xx.xx.xx. | altro | ||||
Abruzzo | 20 | 48,8% | 21 | 51,2% | 0,0% | 7,3% | 41,5% | 19,5% | 22,0% | 9,8% | |
Basilicata | 13 | 35,1% | 24 | 64,9% | 0,0% | 10,8% | 24,3% | 32,4% | 13,5% | 18,9% | |
Calabria | 41 | 65,1% | 22 | 34,9% | 1,6% | 3,2% | 60,3% | 25,4% | 3,2% | 6,3% | |
Campania | 145 | 83,3% | 29 | 16,7% | 2,9% | 9,2% | 71,3% | 6,3% | 1,7% | 8,6% | |
Xxxxxx Xxxxxxx | 67 | 72,8% | 25 | 27,2% | 2,2% | 15,2% | 55,4% | 1,1% | 0,0% | 26,1% | |
Friuli Venezia G. | 31 | 81,6% | 7 | 18,4% | 0,0% | 7,9% | 73,7% | 2,6% | 0,0% | 15,8% | |
Lazio | 66 | 45,5% | 79 | 54,5% | 1,4% | 0,0% | 44,1% | 27,6% | 7,6% | 19,3% | |
Liguria | 92 | 81,4% | 21 | 18,6% | 0,9% | 16,8% | 63,7% | 0,9% | 3,5% | 14,2% | |
Lombardia | 222 | 79,9% | 56 | 20,1% | 0,7% | 15,5% | 63,7% | 4,7% | 1,4% | 14,0% | |
Marche | 10 | 40,0% | 15 | 60,0% | 4,0% | 16,0% | 20,0% | 4,0% | 4,0% | 52,0% | |
Molise | 12 | 31,6% | 26 | 68,4% | 2,6% | 7,9% | 21,1% | 42,1% | 7,9% | 18,4% | |
Piemonte | 51 | 70,8% | 21 | 29,2% | 1,4% | 4,2% | 65,3% | 4,2% | 5,6% | 19,4% | |
Puglia | 136 | 70,8% | 56 | 29,2% | 4,2% | 16,1% | 50,5% | 10,9% | 7,3% | 10,9% | |
Sardegna | 38 | 65,5% | 20 | 34,5% | 1,7% | 1,7% | 62,1% | 8,6% | 8,6% | 17,2% | |
Sicilia | 54 | 56,8% | 41 | 43,2% | 2,1% | 4,2% | 50,5% | 17,9% | 8,4% | 16,8% | |
Toscana | 42 | 72,4% | 16 | 27,6% | 3,4% | 12,1% | 56,9% | 3,4% | 0,0% | 24,1% | |
Umbria | 13 | 39,4% | 20 | 60,6% | 0,0% | 6,1% | 33,3% | 9,1% | 12,1% | 39,4% | |
Veneto | 63 | 87,5% | 9 | 12,5% | 5,6% | 0,0% | 81,9% | 5,6% | 1,4% | 5,6% | |
Totale | 1.116 | 68,8% | 507 | 31,2% | 2,0% | 9,8% | 56,9% | 10,8% | 4,8% | 15,7% |
CC.CC.NN.LL. | contratti privatistici | contratto scuola | contratto EE.LL. | contratto non statale | xx.xx.xxx. | xx.xx.xx. | altro | ||||
Aree | |||||||||||
Nord Ovest | 366 | 78,9% | 98 | 21,1% | 0,9% | 14,0% | 64,0% | 3,7% | 2,6% | 14,9% | |
Nord Est | 161 | 79,7% | 41 | 20,3% | 3,0% | 8,4% | 68,3% | 3,0% | 0,5% | 16,8% | |
Centro | 131 | 50,4% | 129 | 49,6% | 1,9% | 5,0% | 43,5% | 17,7% | 6,2% | 25,8% | |
Sud | 366 | 67,3% | 178 | 32,7% | 2,8% | 10,8% | 53,7% | 15,4% | 6,6% | 10,7% | |
Isole | 92 | 60,1% | 61 | 39,9% | 2,0% | 3,3% | 54,9% | 14,4% | 8,5% | 17,0% | |
Totale | 1.116 | 68,8% | 507 | 31,2% | 2,0% | 9,8% | 56,9% | 10,8% | 4,8% | 15,7% |
Tab. 8
PERSONALE – Aspetti retributivi
Regioni | retribuzione media mensile lorda (euro) | |
docente/ educatore | assistente/collabor. | |
Abruzzo | 1.246 | 762 |
Basilicata | 1.378 | 967 |
Calabria | 1.382 | 1.063 |
Campania | 1.301 | 1.036 |
Xxxxxx Xxxxxxx | 1.643 | 1.427 |
Friuli Venezia G. | 1.824 | 1.565 |
Lazio | 1.316 | 1.091 |
Liguria | 1.607 | 1.302 |
Lombardia | 1.649 | 1.546 |
Marche | 1.734 | 1.321 |
Molise | 1.434 | 1.012 |
Piemonte | 1.648 | 1.206 |
Puglia | 1.266 | 1.103 |
Sardegna | 1.363 | 1.145 |
Sicilia | 1.278 | 1.081 |
Toscana | 1.542 | 1.478 |
Umbria | 1.433 | 1.241 |
Veneto | 1.508 | 1.193 |
Totale | 1.487 | 1.232 |
Aree | retribuzione media mensile lorda (euro) | |
docente/ educatore | assistente/collabor. | |
Nord Ovest | 1.638 | 1.444 |
Nord Est | 1.630 | 1.428 |
Centro | 1.422 | 1.222 |
Sud | 1.307 | 1.050 |
Isole | 1.319 | 1.109 |
Totale | 1.487 | 1.232 |
Tab. 9
PERSONALE Docente/educativo – Titolo di studio
Regioni | Laurea scienze formaz. primaria | Diploma istituto magistrale | Diploma scuola magistrale | Maturità assistente infanzia | Qualifica assistente infanzia | Altro tipo di laurea | Altri tipo di diploma | Altro tipo di qualifica | Totale | |
Abruzzo | Totale | 12 | 38 | 8 | 2 | 3 | 11 | 3 | 0 | 77 |
statale | 4 | 12 | 5 | 0 | 1 | 7 | 1 | 0 | 30 | |
paritaria | 7 | 14 | 1 | 1 | 2 | 4 | 2 | 0 | 31 | |
com/conv | 1 | 12 | 2 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16 | |
Basilicata | Totale | 9 | 32 | 8 | 0 | 3 | 8 | 1 | 0 | 61 |
statale | 4 | 7 | 5 | 0 | 2 | 1 | 1 | 0 | 20 | |
paritaria | 1 | 13 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | 0 | 17 | |
com/conv | 4 | 12 | 2 | 0 | 1 | 5 | 0 | 0 | 24 | |
Calabria | Totale | 13 | 69 | 15 | 14 | 5 | 11 | 12 | 5 | 144 |
statale | 0 | 3 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | |
paritaria | 11 | 47 | 13 | 11 | 3 | 9 | 10 | 2 | 106 | |
com/conv | 2 | 19 | 2 | 3 | 2 | 2 | 2 | 3 | 35 | |
Campania | Totale | 22 | 186 | 79 | 17 | 17 | 37 | 26 | 11 | 395 |
statale | 6 | 20 | 5 | 1 | 1 | 11 | 2 | 2 | 48 | |
paritaria | 15 | 157 | 64 | 16 | 15 | 24 | 24 | 8 | 323 | |
com/conv | 1 | 9 | 10 | 0 | 1 | 2 | 0 | 1 | 24 | |
Xxxxxx Xxx. | Totale | 16 | 59 | 17 | 29 | 13 | 24 | 19 | 4 | 181 |
statale | 1 | 3 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 5 | |
paritaria | 7 | 34 | 9 | 16 | 7 | 18 | 9 | 3 | 103 | |
com/conv | 8 | 22 | 8 | 13 | 6 | 5 | 10 | 1 | 73 | |
Friuli V.G. | Totale | 8 | 35 | 13 | 9 | 5 | 4 | 3 | 0 | 77 |
statale | 1 | 5 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 7 | |
paritaria | 3 | 24 | 12 | 8 | 1 | 4 | 3 | 0 | 55 | |
com/conv | 4 | 6 | 1 | 0 | 4 | 0 | 0 | 0 | 15 |
PERSONALE Docente/educativo – Titolo di studio
Lazio | Totale | 27 | 114 | 50 | 42 | 15 | 56 | 34 | 6 | 344 |
statale | 17 | 49 | 18 | 19 | 3 | 24 | 10 | 4 | 144 | |
paritaria | 8 | 44 | 27 | 16 | 11 | 19 | 13 | 2 | 140 | |
com/conv | 2 | 21 | 5 | 7 | 1 | 13 | 11 | 0 | 60 | |
Liguria | Totale | 14 | 66 | 37 | 5 | 1 | 32 | 19 | 8 | 182 |
statale | 0 | 11 | 5 | 0 | 0 | 2 | 4 | 3 | 25 | |
paritaria | 9 | 52 | 27 | 3 | 1 | 18 | 15 | 5 | 130 | |
com/conv | 5 | 3 | 5 | 2 | 0 | 12 | 0 | 0 | 27 | |
Lombardia | Totale | 62 | 183 | 104 | 36 | 14 | 81 | 50 | 4 | 534 |
statale | 6 | 5 | 5 | 4 | 0 | 4 | 4 | 0 | 28 | |
paritaria | 34 | 118 | 54 | 21 | 12 | 61 | 27 | 4 | 331 | |
com/conv | 22 | 60 | 45 | 11 | 2 | 16 | 19 | 0 | 175 | |
Marche | Totale | 10 | 25 | 2 | 1 | 1 | 10 | 5 | 1 | 55 |
statale | 5 | 4 | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 0 | 13 | |
paritaria | 1 | 4 | 0 | 0 | 0 | 3 | 2 | 0 | 10 | |
com/conv | 4 | 17 | 2 | 1 | 1 | 4 | 2 | 1 | 32 | |
Molise | Totale | 8 | 40 | 11 | 0 | 1 | 13 | 1 | 2 | 76 |
statale | 6 | 17 | 1 | 0 | 0 | 7 | 1 | 1 | 33 | |
paritaria | 2 | 5 | 7 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 16 | |
com/conv | 0 | 18 | 3 | 0 | 0 | 5 | 0 | 1 | 27 | |
Piemonte | Totale | 12 | 37 | 26 | 8 | 26 | 15 | 15 | 2 | 141 |
statale | 3 | 6 | 1 | 0 | 4 | 1 | 3 | 0 | 18 | |
paritaria | 9 | 29 | 20 | 8 | 17 | 9 | 9 | 1 | 102 | |
com/conv | 0 | 2 | 5 | 0 | 5 | 5 | 3 | 1 | 21 | |
Puglia | Totale | 51 | 101 | 41 | 80 | 23 | 87 | 20 | 8 | 411 |
statale | 33 | 35 | 10 | 33 | 3 | 40 | 8 | 1 | 163 | |
paritaria | 14 | 54 | 29 | 38 | 18 | 39 | 12 | 5 | 209 | |
com/conv | 4 | 12 | 2 | 9 | 2 | 8 | 0 | 2 | 39 |
Sardegna | Totale | 10 | 48 | 20 | 10 | 5 | 27 | 13 | 1 | 134 |
statale | 5 | 12 | 5 | 1 | 0 | 9 | 3 | 0 | 35 | |
paritaria | 4 | 24 | 10 | 8 | 5 | 11 | 2 | 1 | 65 | |
com/conv | 1 | 12 | 5 | 1 | 0 | 7 | 8 | 0 | 34 | |
Sicilia | Totale | 21 | 131 | 21 | 4 | 12 | 16 | 10 | 3 | 218 |
statale | 7 | 30 | 5 | 3 | 3 | 4 | 2 | 0 | 54 | |
paritaria | 10 | 87 | 12 | 1 | 6 | 10 | 6 | 3 | 135 | |
com/conv | 4 | 14 | 4 | 0 | 3 | 2 | 2 | 0 | 29 | |
Toscana | Totale | 17 | 51 | 8 | 14 | 5 | 21 | 8 | 1 | 125 |
statale | 2 | 2 | 0 | 1 | 0 | 5 | 0 | 0 | 10 | |
paritaria | 6 | 24 | 7 | 5 | 2 | 7 | 5 | 1 | 57 | |
com/conv | 9 | 25 | 1 | 8 | 3 | 9 | 3 | 0 | 58 | |
Umbria | Totale | 5 | 18 | 4 | 1 | 0 | 19 | 1 | 2 | 50 |
statale | 0 | 2 | 2 | 1 | 0 | 2 | 0 | 1 | 8 | |
paritaria | 4 | 5 | 2 | 0 | 0 | 4 | 1 | 1 | 17 | |
com/conv | 1 | 11 | 0 | 0 | 0 | 13 | 0 | 0 | 25 | |
Veneto | Totale | 8 | 52 | 22 | 14 | 2 | 23 | 13 | 3 | 137 |
statale | 0 | 6 | 0 | 0 | 0 | 3 | 4 | 0 | 13 | |
paritaria | 7 | 39 | 21 | 13 | 2 | 15 | 8 | 3 | 108 | |
com/conv | 1 | 7 | 1 | 1 | 0 | 5 | 1 | 0 | 16 | |
Totale | Totale | 325 | 1.285 | 486 | 286 | 151 | 495 | 253 | 61 | 3.342 |
statale | 100 | 229 | 67 | 64 | 17 | 124 | 44 | 12 | 657 | |
paritaria | 152 | 774 | 316 | 165 | 103 | 258 | 148 | 39 | 1.955 | |
com/conv | 73 | 282 | 103 | 57 | 31 | 113 | 61 | 10 | 730 |
PERSONALE Docente/educativo – Titolo di studio
Aree | scienze formaz. primaria | Diploma istituto magistrale | Diploma scuola magistrale | Maturità assistente infanzia | Qualifica assistente infanzia | Altro tipo di laurea | Altri tipo di diploma | Altro tipo di qualifica | Totale | |
Nord Ovest | Totale | 88 | 286 | 167 | 49 | 41 | 128 | 84 | 14 | 857 |
statale | 9 | 22 | 11 | 4 | 4 | 7 | 11 | 3 | 71 | |
paritaria | 52 | 199 | 101 | 32 | 30 | 88 | 51 | 10 | 563 | |
com/conv | 27 | 65 | 55 | 13 | 7 | 33 | 22 | 1 | 223 | |
Nord Est | Totale | 32 | 146 | 52 | 52 | 20 | 51 | 35 | 7 | 395 |
statale | 2 | 14 | 0 | 1 | 0 | 4 | 4 | 0 | 25 | |
paritaria | 17 | 97 | 42 | 37 | 10 | 37 | 20 | 6 | 266 | |
com/conv | 13 | 35 | 10 | 14 | 10 | 10 | 11 | 1 | 104 | |
Centro | Totale | 59 | 208 | 64 | 58 | 21 | 106 | 48 | 10 | 574 |
statale | 24 | 57 | 20 | 21 | 3 | 34 | 11 | 5 | 175 | |
paritaria | 19 | 77 | 36 | 21 | 13 | 33 | 21 | 4 | 224 | |
com/conv | 16 | 74 | 8 | 16 | 5 | 39 | 16 | 1 | 175 | |
Sud | Totale | 115 | 466 | 162 | 113 | 52 | 167 | 63 | 26 | 1.164 |
statale | 53 | 94 | 26 | 34 | 7 | 66 | 13 | 4 | 297 | |
paritaria | 50 | 290 | 115 | 66 | 39 | 79 | 48 | 15 | 702 | |
com/conv | 12 | 82 | 21 | 13 | 6 | 22 | 2 | 7 | 165 | |
Isole | Totale | 31 | 179 | 41 | 14 | 17 | 43 | 23 | 4 | 352 |
statale | 12 | 42 | 10 | 4 | 3 | 13 | 5 | 0 | 89 | |
paritaria | 14 | 111 | 22 | 9 | 11 | 21 | 8 | 4 | 200 | |
com/conv | 5 | 26 | 9 | 1 | 3 | 9 | 10 | 0 | 63 | |
Totale | Totale | 325 | 1.285 | 486 | 286 | 151 | 495 | 253 | 61 | 3.342 |
statale | 100 | 229 | 67 | 64 | 17 | 124 | 44 | 12 | 657 | |
paritaria | 152 | 774 | 316 | 165 | 103 | 258 | 148 | 39 | 1.955 | |
com/conv | 73 | 282 | 103 | 57 | 31 | 113 | 61 | 10 | 730 |
Tab. 9bis - PERSONALE Docente/educativo – Titolo di studio (%)
Regioni | scienze formaz. primaria | Diploma istituto magistrale | Diploma scuola magistrale | Maturità assistente infanzia | Qualifica assistente infanzia | Altro tipo di laurea | Altri tipo di diploma | Altro tipo di qualifica | Totale | |
Abruzzo | Totale | 15,6% | 49,4% | 10,4% | 2,6% | 3,9% | 14,3% | 3,9% | 0,0% | 100% |
statale | 13,3% | 40,0% | 16,7% | 0,0% | 3,3% | 23,3% | 3,3% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 22,6% | 45,2% | 3,2% | 3,2% | 6,5% | 12,9% | 6,5% | 0,0% | 100% | |
com/conv | 6,3% | 75,0% | 12,5% | 6,3% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
Basilicata | Totale | 14,8% | 52,5% | 13,1% | 0,0% | 4,9% | 13,1% | 1,6% | 0,0% | 100% |
statale | 20,0% | 35,0% | 25,0% | 0,0% | 10,0% | 5,0% | 5,0% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 5,9% | 76,5% | 5,9% | 0,0% | 0,0% | 11,8% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
com/conv | 16,7% | 50,0% | 8,3% | 0,0% | 4,2% | 20,8% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
Calabria | Totale | 9,0% | 47,9% | 10,4% | 9,7% | 3,5% | 7,6% | 8,3% | 3,5% | 100% |
statale | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 10,4% | 44,3% | 12,3% | 10,4% | 2,8% | 8,5% | 9,4% | 1,9% | 100% | |
com/conv | 5,7% | 54,3% | 5,7% | 8,6% | 5,7% | 5,7% | 5,7% | 8,6% | 100% | |
Campania | Totale | 5,6% | 47,1% | 20,0% | 4,3% | 4,3% | 9,4% | 6,6% | 2,8% | 100% |
statale | 12,5% | 41,7% | 10,4% | 2,1% | 2,1% | 22,9% | 4,2% | 4,2% | 100% | |
paritaria | 4,6% | 48,6% | 19,8% | 5,0% | 4,6% | 7,4% | 7,4% | 2,5% | 100% | |
com/conv | 4,2% | 37,5% | 41,7% | 0,0% | 4,2% | 8,3% | 0,0% | 4,2% | 100% | |
Xxxxxx Xxx. | Totale | 8,8% | 32,6% | 9,4% | 16,0% | 7,2% | 13,3% | 10,5% | 2,2% | 100% |
statale | 20,0% | 60,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 20,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 6,8% | 33,0% | 8,7% | 15,5% | 6,8% | 17,5% | 8,7% | 2,9% | 100% | |
com/conv | 11,0% | 30,1% | 11,0% | 17,8% | 8,2% | 6,8% | 13,7% | 1,4% | 100% | |
Friuli V.G. | Totale | 10,4% | 45,5% | 16,9% | 11,7% | 6,5% | 5,2% | 3,9% | 0,0% | 100% |
statale | 14,3% | 71,4% | 0,0% | 14,3% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 5,5% | 43,6% | 21,8% | 14,5% | 1,8% | 7,3% | 5,5% | 0,0% | 100% | |
com/conv | 26,7% | 40,0% | 6,7% | 0,0% | 26,7% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
Lazio | Totale | 7,8% | 33,1% | 14,5% | 12,2% | 4,4% | 16,3% | 9,9% | 1,7% | 100% |
statale | 11,8% | 34,0% | 12,5% | 13,2% | 2,1% | 16,7% | 6,9% | 2,8% | 100% | |
paritaria | 5,7% | 31,4% | 19,3% | 11,4% | 7,9% | 13,6% | 9,3% | 1,4% | 100% | |
com/conv | 3,3% | 35,0% | 8,3% | 11,7% | 1,7% | 21,7% | 18,3% | 0,0% | 100% | |
Liguria | Totale | 7,7% | 36,3% | 20,3% | 2,7% | 0,5% | 17,6% | 10,4% | 4,4% | 100% |
statale | 0,0% | 44,0% | 20,0% | 0,0% | 0,0% | 8,0% | 16,0% | 12,0% | 100% | |
paritaria | 6,9% | 40,0% | 20,8% | 2,3% | 0,8% | 13,8% | 11,5% | 3,8% | 100% | |
com/conv | 18,5% | 11,1% | 18,5% | 7,4% | 0,0% | 44,4% | 0,0% | 0,0% | 100% |
PERSONALE Docente/educativo – Titolo di studio (%)
Lombardia | Totale | 11,6% | 34,3% | 19,5% | 6,7% | 2,6% | 15,2% | 9,4% | 0,7% | 100% |
statale | 21,4% | 17,9% | 17,9% | 14,3% | 0,0% | 14,3% | 14,3% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 10,3% | 35,6% | 16,3% | 6,3% | 3,6% | 18,4% | 8,2% | 1,2% | 100% | |
com/conv | 12,6% | 34,3% | 25,7% | 6,3% | 1,1% | 9,1% | 10,9% | 0,0% | 100% | |
Marche | Totale | 18,2% | 45,5% | 3,6% | 1,8% | 1,8% | 18,2% | 9,1% | 1,8% | 100% |
statale | 38,5% | 30,8% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 23,1% | 7,7% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 10,0% | 40,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 30,0% | 20,0% | 0,0% | 100% | |
com/conv | 12,5% | 53,1% | 6,3% | 3,1% | 3,1% | 12,5% | 6,3% | 3,1% | 100% | |
Molise | Totale | 10,5% | 52,6% | 14,5% | 0,0% | 1,3% | 17,1% | 1,3% | 2,6% | 100% |
statale | 18,2% | 51,5% | 3,0% | 0,0% | 0,0% | 21,2% | 3,0% | 3,0% | 100% | |
paritaria | 12,5% | 31,3% | 43,8% | 0,0% | 6,3% | 6,3% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
com/conv | 0,0% | 66,7% | 11,1% | 0,0% | 0,0% | 18,5% | 0,0% | 3,7% | 100% | |
Piemonte | Totale | 8,5% | 26,2% | 18,4% | 5,7% | 18,4% | 10,6% | 10,6% | 1,4% | 100% |
statale | 16,7% | 33,3% | 5,6% | 0,0% | 22,2% | 5,6% | 16,7% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 8,8% | 28,4% | 19,6% | 7,8% | 16,7% | 8,8% | 8,8% | 1,0% | 100% | |
com/conv | 0,0% | 9,5% | 23,8% | 0,0% | 23,8% | 23,8% | 14,3% | 4,8% | 100% | |
Puglia | Totale | 12,4% | 24,6% | 10,0% | 19,5% | 5,6% | 21,2% | 4,9% | 1,9% | 100% |
statale | 20,2% | 21,5% | 6,1% | 20,2% | 1,8% | 24,5% | 4,9% | 0,6% | 100% | |
paritaria | 6,7% | 25,8% | 13,9% | 18,2% | 8,6% | 18,7% | 5,7% | 2,4% | 100% | |
com/conv | 10,3% | 30,8% | 5,1% | 23,1% | 5,1% | 20,5% | 0,0% | 5,1% | 100% | |
Sardegna | Totale | 7,5% | 35,8% | 14,9% | 7,5% | 3,7% | 20,1% | 9,7% | 0,7% | 100% |
statale | 14,3% | 34,3% | 14,3% | 2,9% | 0,0% | 25,7% | 8,6% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 6,2% | 36,9% | 15,4% | 12,3% | 7,7% | 16,9% | 3,1% | 1,5% | 100% | |
com/conv | 2,9% | 35,3% | 14,7% | 2,9% | 0,0% | 20,6% | 23,5% | 0,0% | 100% | |
Sicilia | Totale | 9,6% | 60,1% | 9,6% | 1,8% | 5,5% | 7,3% | 4,6% | 1,4% | 100% |
statale | 13,0% | 55,6% | 9,3% | 5,6% | 5,6% | 7,4% | 3,7% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 7,4% | 64,4% | 8,9% | 0,7% | 4,4% | 7,4% | 4,4% | 2,2% | 100% | |
com/conv | 13,8% | 48,3% | 13,8% | 0,0% | 10,3% | 6,9% | 6,9% | 0,0% | 100% | |
Toscana | Totale | 13,6% | 40,8% | 6,4% | 11,2% | 4,0% | 16,8% | 6,4% | 0,8% | 100% |
statale | 20,0% | 20,0% | 0,0% | 10,0% | 0,0% | 50,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 10,5% | 42,1% | 12,3% | 8,8% | 3,5% | 12,3% | 8,8% | 1,8% | 100% | |
com/conv | 15,5% | 43,1% | 1,7% | 13,8% | 5,2% | 15,5% | 5,2% | 0,0% | 100% | |
Umbria | Totale | 10,0% | 36,0% | 8,0% | 2,0% | 0,0% | 38,0% | 2,0% | 4,0% | 100% |
statale | 0,0% | 25,0% | 25,0% | 12,5% | 0,0% | 25,0% | 0,0% | 12,5% | 100% | |
paritaria | 23,5% | 29,4% | 11,8% | 0,0% | 0,0% | 23,5% | 5,9% | 5,9% | 100% | |
com/conv | 4,0% | 44,0% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 52,0% | 0,0% | 0,0% | 100% | |
Veneto | Totale | 5,8% | 38,0% | 16,1% | 10,2% | 1,5% | 16,8% | 9,5% | 2,2% | 100% |
statale | 0,0% | 46,2% | 0,0% | 0,0% | 0,0% | 23,1% | 30,8% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 6,5% | 36,1% | 19,4% | 12,0% | 1,9% | 13,9% | 7,4% | 2,8% | 100% | |
com/conv | 6,3% | 43,8% | 6,3% | 6,3% | 0,0% | 31,3% | 6,3% | 0,0% | 100% | |
Totale | Totale | 9,7% | 38,5% | 14,5% | 8,6% | 4,5% | 14,8% | 7,6% | 1,8% | 100% |
statale | 15,2% | 34,9% | 10,2% | 9,7% | 2,6% | 18,9% | 6,7% | 1,8% | 100% | |
paritaria | 7,8% | 39,6% | 16,2% | 8,4% | 5,3% | 13,2% | 7,6% | 2,0% | 100% | |
com/conv | 10,0% | 38,6% | 14,1% | 7,8% | 4,2% | 15,5% | 8,4% | 1,4% | 100% |
PERSONALE Docente/educativo – Titolo di studio (%)
Aree | scienze formaz. primaria | Diploma istituto magistrale | Diploma scuola magistrale | Maturità assistente infanzia | Qualifica assistente infanzia | Altro tipo di laurea | Altri tipo di diploma | Altro tipo di qualifica | Totale | |
Nord Ovest | Totale | 10,3% | 33,4% | 19,5% | 5,7% | 4,8% | 14,9% | 9,8% | 1,6% | 100% |
statale | 12,7% | 31,0% | 15,5% | 5,6% | 5,6% | 9,9% | 15,5% | 4,2% | 100% | |
paritaria | 9,2% | 35,3% | 17,9% | 5,7% | 5,3% | 15,6% | 9,1% | 1,8% | 100% | |
com/conv | 12,1% | 29,1% | 24,7% | 5,8% | 3,1% | 14,8% | 9,9% | 0,4% | 100% | |
Nord Est | Totale | 8,1% | 37,0% | 13,2% | 13,2% | 5,1% | 12,9% | 8,9% | 1,8% | 100% |
statale | 8,0% | 56,0% | 0,0% | 4,0% | 0,0% | 16,0% | 16,0% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 6,4% | 36,5% | 15,8% | 13,9% | 3,8% | 13,9% | 7,5% | 2,3% | 100% | |
com/conv | 12,5% | 33,7% | 9,6% | 13,5% | 9,6% | 9,6% | 10,6% | 1,0% | 100% | |
Centro | Totale | 10,3% | 36,2% | 11,1% | 10,1% | 3,7% | 18,5% | 8,4% | 1,7% | 100% |
statale | 13,7% | 32,6% | 11,4% | 12,0% | 1,7% | 19,4% | 6,3% | 2,9% | 100% | |
paritaria | 8,5% | 34,4% | 16,1% | 9,4% | 5,8% | 14,7% | 9,4% | 1,8% | 100% | |
com/conv | 9,1% | 42,3% | 4,6% | 9,1% | 2,9% | 22,3% | 9,1% | 0,6% | 100% | |
Sud | Totale | 9,9% | 40,0% | 13,9% | 9,7% | 4,5% | 14,3% | 5,4% | 2,2% | 100% |
statale | 17,8% | 31,6% | 8,8% | 11,4% | 2,4% | 22,2% | 4,4% | 1,3% | 100% | |
paritaria | 7,1% | 41,3% | 16,4% | 9,4% | 5,6% | 11,3% | 6,8% | 2,1% | 100% | |
com/conv | 7,3% | 49,7% | 12,7% | 7,9% | 3,6% | 13,3% | 1,2% | 4,2% | 100% | |
Isole | Totale | 8,8% | 50,9% | 11,6% | 4,0% | 4,8% | 12,2% | 6,5% | 1,1% | 100% |
statale | 13,5% | 47,2% | 11,2% | 4,5% | 3,4% | 14,6% | 5,6% | 0,0% | 100% | |
paritaria | 7,0% | 55,5% | 11,0% | 4,5% | 5,5% | 10,5% | 4,0% | 2,0% | 100% | |
com/conv | 7,9% | 41,3% | 14,3% | 1,6% | 4,8% | 14,3% | 15,9% | 0,0% | 100% | |
Totale | Totale | 9,7% | 38,5% | 14,5% | 8,6% | 4,5% | 14,8% | 7,6% | 1,8% | 100% |
statale | 15,2% | 34,9% | 10,2% | 9,7% | 2,6% | 18,9% | 6,7% | 1,8% | 100% | |
paritaria | 7,8% | 39,6% | 16,2% | 8,4% | 5,3% | 13,2% | 7,6% | 2,0% | 100% | |
com/conv | 10,0% | 38,6% | 14,1% | 7,8% | 4,2% | 15,5% | 8,4% | 1,4% | 100% |
Tab. 10
ORGANIZZAZIONE ORARIA – Giorni di funzionamento settimanale
Regioni | Settimana | statali | paritarie | comunali | |||||
su 6 gg | su 5 gg | 6 gg | 5 gg | 6 gg | 5 gg | 6 gg | 5 gg | ||
Abruzzo | 20,7% | 79,3% | 0,0% | 100% | 50,0% | 50,0% | 20,0% | 80,0% | |
Basilicata | 42,4% | 57,6% | 23,1% | 76,9% | 66,7% | 33,3% | 45,5% | 54,5% | |
Calabria | 52,0% | 48,0% | 0,0% | 100% | 73,5% | 26,5% | 7,7% | 92,3% | |
Campania | 36,7% | 63,3% | 21,1% | 78,9% | 46,3% | 53,7% | 0,0% | 100,0% | |
Xxxxxx Xxxxxxx | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Friuli Venezia G. | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Lazio | 18,0% | 82,0% | 3,3% | 96,7% | 15,1% | 84,9% | 70,0% | 30,0% | |
Liguria | 1,9% | 98,1% | 7,7% | 92,3% | 1,8% | 98,2% | 0,0% | 100,0% | |
Lombardia | 0,8% | 99,2% | 0,0% | 100,0% | 0,6% | 99,4% | 1,5% | 98,5% | |
Marche | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Molise | 48,8% | 51,2% | 40,0% | 60,0% | 77,8% | 22,2% | 41,7% | 58,3% | |
Piemonte | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Puglia | 54,9% | 45,1% | 29,0% | 71,0% | 74,2% | 25,8% | 64,3% | 35,7% | |
Sardegna | 47,5% | 52,5% | 28,6% | 71,4% | 48,5% | 51,5% | 64,3% | 35,7% | |
Sicilia | 42,4% | 57,6% | 4,2% | 95,8% | 66,0% | 34,0% | 18,2% | 81,8% | |
Toscana | 1,9% | 98,1% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 3,8% | 96,2% | |
Umbria | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Veneto | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Totale | 21,2% | 78,8% | 14,5% | 85,5% | 26,8% | 73,2% | 15,9% | 84,1% |
Aree | Settimana | statali | paritarie | comunali | |||||
su 6 gg | su 5 gg | 6 gg | 5 gg | 6 gg | 5 gg | 6 gg | 5 gg | ||
Nord Ovest | 1,0% | 99,0% | 3,0% | 97,0% | 0,7% | 99,3% | 1,1% | 98,9% | |
Nord Est | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | 0,0% | 100,0% | |
Centro | 10,6% | 89,4% | 2,6% | 97,4% | 9,0% | 91,0% | 21,4% | 78,6% | |
Sud | 45,4% | 54,6% | 25,4% | 74,6% | 60,7% | 39,3% | 32,3% | 67,7% | |
Isole | 44,5% | 55,5% | 13,2% | 86,8% | 59,0% | 41,0% | 44,0% | 56,0% | |
Totale | 21,2% | 78,8% | 14,5% | 85,5% | 26,8% | 73,2% | 15,9% | 84,1% |
Tab. 11
ORGANIZZAZIONE ORARIA – Settimana su sei giorni
Regioni | sezioni su 6 gg | di cui | |||||
statali | paritarie | comun/conv. | statali | paritarie | comun/conv. | ||
Abruzzo | 6 | 0 | 5 | 1 | 0,0% | 83,3% | 16,7% |
Basilicata | 14 | 3 | 6 | 5 | 21,4% | 42,9% | 35,7% |
Calabria | 26 | 0 | 25 | 1 | 0,0% | 96% | 3,8% |
Campania | 60 | 4 | 56 | 0 | 6,7% | 93,3% | 0,0% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Friuli Venezia G. | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Lazio | 24 | 2 | 8 | 14 | 8,3% | 33,3% | 58,3% |
Liguria | 2 | 1 | 1 | 0 | 50,0% | 50,0% | 0,0% |
Lombardia | 2 | 0 | 1 | 1 | 0,0% | 50,0% | 50,0% |
Marche | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Molise | 20 | 8 | 7 | 5 | 40,0% | 35,0% | 25,0% |
Piemonte | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Puglia | 95 | 20 | 66 | 9 | 21,1% | 69,5% | 9,5% |
Sardegna | 29 | 4 | 16 | 9 | 13,8% | 55,2% | 31,0% |
Sicilia | 36 | 1 | 33 | 2 | 2,8% | 91,7% | 5,6% |
Toscana | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,0% | 0,0% | 100% |
Umbria | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Veneto | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Totale | 315 | 43 | 224 | 48 | 13,7% | 71,1% | 15,2% |
Aree | sezioni | di cui | |||||
su 6 gg | statali | paritarie | comun/conv. | statali | paritarie | comun/conv. | |
Nord Ovest | 4 | 1 | 2 | 1 | 25,0% | 50,0% | 25,0% |
Nord Est | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 0,0% | 0,0% |
Centro | 25 | 2 | 8 | 15 | 8,0% | 32,0% | 60,0% |
Sud | 221 | 35 | 165 | 21 | 15,8% | 74,7% | 9,5% |
Isole | 65 | 5 | 49 | 11 | 7,7% | 75,4% | 16,9% |
Totale | 315 | 43 | 224 | 48 | 13,7% | 71,1% | 15,2% |
Tab. 12
ORGANIZZAZIONE ORARIA – Settimana su cinque giorni
Regioni | sezioni su 5 gg | di cui | |||||
statali | paritarie | comun/conv. | statali | paritarie | comun/conv. | ||
Abruzzo | 23 | 14 | 5 | 4 | 60,9% | 21,7% | 17,4% |
Basilicata | 19 | 10 | 3 | 6 | 52,6% | 15,8% | 31,6% |
Calabria | 24 | 3 | 9 | 12 | 12,5% | 37,5% | 50,0% |
Campania | 95 | 15 | 65 | 10 | 15,8% | 68,4% | 10,5% |
Xxxxxx Xxxxxxx | 84 | 2 | 48 | 34 | 2,4% | 57,1% | 40,5% |
Friuli Venezia G. | 37 | 4 | 25 | 8 | 10,8% | 67,6% | 21,6% |
Lazio | 109 | 58 | 45 | 6 | 53,2% | 41,3% | 5,5% |
Liguria | 104 | 12 | 56 | 13 | 11,5% | 53,8% | 12,5% |
Lombardia | 245 | 12 | 166 | 67 | 4,9% | 67,8% | 27,3% |
Marche | 24 | 8 | 4 | 12 | 33,3% | 16,7% | 50,0% |
Molise | 21 | 12 | 2 | 7 | 57,1% | 9,5% | 33,3% |
Piemonte | 63 | 8 | 44 | 11 | 12,7% | 69,8% | 17,5% |
Puglia | 78 | 49 | 23 | 5 | 62,8% | 29,5% | 6,4% |
Sardegna | 32 | 10 | 17 | 5 | 31,3% | 53,1% | 15,6% |
Sicilia | 49 | 23 | 17 | 9 | 46,9% | 34,7% | 18,4% |
Toscana | 52 | 4 | 23 | 25 | 7,7% | 44,2% | 48,1% |
Umbria | 26 | 5 | 9 | 12 | 19,2% | 34,6% | 46,2% |
Veneto | 63 | 4 | 52 | 7 | 6,3% | 82,5% | 11,1% |
Totale | 1.148 | 253 | 613 | 253 | 22,0% | 53,4% | 22,0% |
Aree | sezioni | di cui | |||||
su 5 gg | statali | paritarie | comun/conv. | statali | paritarie | comun/conv. | |
Nord Ovest | 412 | 32 | 266 | 91 | 7,8% | 64,6% | 22,1% |
Nord Est | 184 | 10 | 125 | 49 | 5,4% | 67,9% | 26,6% |
Centro | 211 | 75 | 81 | 55 | 35,5% | 38,4% | 26,1% |
Sud | 260 | 103 | 107 | 44 | 39,6% | 41,2% | 16,9% |
Isole | 81 | 33 | 34 | 14 | 40,7% | 42,0% | 17,3% |
Totale | 1.148 | 253 | 613 | 253 | 22,0% | 53,4% | 22,0% |
Tab. 13
ORGANIZZAZIONE ORARIA – Orario giornaliero
Regioni | 4 ore | 5 ore | 6 ore | 7 ore | 8 ore | 9 ore | orario medio settimanale x sezione | sezioni con orario agg.vo oltre 9 h | ||
Abruzzo | 0,0% | 3,4% | 17,2% | 13,8% | 37,9% | 27,6% | 40,1 | 0 | 0,0% | |
Basilicata | 0,0% | 18,2% | 24,2% | 33,3% | 15,2% | 9,1% | 36,5 | 1 | 3,0% | |
Calabria | 32,0% | 20,0% | 0,0% | 36,0% | 12,0% | 0,0% | 39,8 | 0 | 0,0% | |
Campania | 1,3% | 2,0% | 7,3% | 29,3% | 49,3% | 10,7% | 40,5 | 5 | 3,3% | |
Xxxxxx X. | 1,2% | 3,6% | 6,0% | 9,5% | 47,6% | 32,1% | 39,8 | 25 | 29,8% | |
Friuli V.G. | 0,0% | 2,7% | 13,5% | 13,5% | 43,2% | 27,0% | 38,9 | 7 | 18,9% | |
Lazio | 0,0% | 6,8% | 7,5% | 12,8% | 48,9% | 24,1% | 40,4 | 10 | 7,5% | |
Liguria | 0,0% | 1,9% | 17,0% | 9,4% | 50,9% | 20,8% | 37,5 | 12 | 11,3% | |
Lombardia | 0,0% | 1,2% | 1,6% | 29,8% | 25,8% | 41,5% | 40,3 | 77 | 31,0% | |
Marche | 0,0% | 4,2% | 12,5% | 29,2% | 20,8% | 33,3% | 38,3 | 5 | 20,8% | |
Molise | 2,4% | 17,1% | 19,5% | 39,0% | 9,8% | 12,2% | 37,0 | 3 | 7,3% | |
Piemonte | 0,0% | 3,2% | 3,2% | 12,7% | 22,2% | 58,7% | 41,5 | 15 | 23,8% | |
Puglia | 1,2% | 19,1% | 14,5% | 34,1% | 18,5% | 12,7% | 38,9 | 14 | 8,1% | |
Sardegna | 1,6% | 3,3% | 13,1% | 34,4% | 29,5% | 18,0% | 40,7 | 1 | 1,6% | |
Sicilia | 1,2% | 23,5% | 20,0% | 34,1% | 11,8% | 9,4% | 35,8 | 1 | 1,2% | |
Toscana | 1,9% | 7,5% | 3,8% | 13,2% | 35,8% | 37,7% | 39,1 | 2 | 3,8% | |
Umbria | 0,0% | 7,7% | 15,4% | 26,9% | 15,4% | 34,6% | 37,7 | 6 | 23,1% | |
Veneto | 0,0% | 4,8% | 6,3% | 11,1% | 49,2% | 28,6% | 39,5 | 12 | 19,0% | |
Totale | 1,7% | 7,7% | 9,5% | 24,0% | 32,4% | 24,6% | 39,4 | 196 | 13,4% |
Aree | 4 ore | 5 ore | 6 ore | 7 ore | 8 ore | 9 ore | orario medio settimanale x sezione | sezioni con orario agg.vo oltre 9 h | ||
Nord Ovest | 0,0% | 1,7% | 5,8% | 22,1% | 31,7% | 38,8% | 39,8 | 104 | 24,9% | |
Nord Est | 0,5% | 3,8% | 7,6% | 10,9% | 47,3% | 29,9% | 39,5 | 44 | 23,9% | |
Centro | 0,4% | 6,8% | 8,1% | 16,2% | 39,6% | 28,9% | 39,6 | 23 | 9,7% | |
Sud | 4,4% | 12,7% | 12,0% | 31,6% | 27,8% | 11,4% | 39,3 | 23 | 4,8% | |
Isole | 1,4% | 15,1% | 17,1% | 34,2% | 19,2% | 13,0% | 37,9 | 2 | 1,4% | |
Totale | 1,7% | 7,7% | 9,5% | 24,0% | 32,4% | 24,6% | 39,4 | 196 | 13,4% |
Tab. 14
ORGANIZZAZIONE ORARIA – Tempi di attività della giornata
tempi di attività della giornata tipo (ore) | |||||||
Regioni | accoglienza | attività educativa e didattica | attività ludica libera | pranzo merenda | riposo | altro | totale ore |
Abruzzo | 17,5% | 25,4% | 21,3% | 16,7% | 12,9% | 6,1% | 7,7 |
Basilicata | 16,2% | 31,0% | 24,4% | 15,3% | 10,5% | 2,6% | 6,7 |
Calabria | 14,4% | 28,8% | 21,9% | 16,4% | 14,0% | 4,4% | 7,2 |
Campania | 14,5% | 27,0% | 21,9% | 16,2% | 15,8% | 4,7% | 7,6 |
Xxxxxx X. | 15,8% | 20,9% | 18,3% | 17,7% | 21,7% | 5,5% | 7,9 |
Friuli V.G. | 16,8% | 18,4% | 20,4% | 16,3% | 21,1% | 7,0% | 7,7 |
Lazio | 14,9% | 27,3% | 19,7% | 15,8% | 17,8% | 4,5% | 7,8 |
Liguria | 17,9% | 21,4% | 20,2% | 15,9% | 19,3% | 5,2% | 7,7 |
Lombardia | 14,3% | 22,3% | 19,0% | 15,2% | 23,0% | 6,1% | 8,0 |
Marche | 18,6% | 22,7% | 24,3% | 16,4% | 14,2% | 3,8% | 7,6 |
Molise | 15,4% | 31,4% | 23,5% | 14,6% | 10,9% | 4,1% | 6,6 |
Piemonte | 14,1% | 20,0% | 20,9% | 15,5% | 21,8% | 7,8% | 8,3 |
Puglia | 16,4% | 27,2% | 21,7% | 16,4% | 9,6% | 8,7% | 6,8 |
Sardegna | 17,0% | 25,0% | 23,0% | 15,6% | 14,7% | 4,7% | 7,4 |
Sicilia | 16,6% | 29,8% | 25,2% | 15,3% | 9,6% | 3,4% | 6,4 |
Toscana | 17,9% | 23,3% | 17,8% | 18,1% | 18,2% | 4,8% | 7,8 |
Umbria | 18,4% | 29,0% | 19,8% | 17,7% | 12,6% | 2,6% | 7,5 |
Veneto | 15,0% | 23,1% | 19,2% | 15,5% | 20,9% | 6,4% | 7,9 |
Totale | 15,7% | 24,8% | 20,7% | 16,0% | 17,2% | 5,6% | 7,5 |
Aree | Accoglienza | attività educativa e didattica | attività ludica libera | pranzo merenda | riposo | altro | totale ore |
Nord Ovest | 15,2% | 21,7% | 19,6% | 15,4% | 21,9% | 6,1% | 8,0 |
Nord Est | 15,7% | 21,2% | 19,0% | 16,7% | 21,3% | 6,1% | 7,9 |
Centro | 16,3% | 26,2% | 19,7% | 16,5% | 16,9% | 4,3% | 7,7 |
Sud | 15,5% | 27,8% | 22,1% | 16,1% | 12,5% | 6,0% | 7,1 |
Isole | 16,8% | 27,7% | 24,2% | 15,4% | 11,9% | 4,0% | 6,8 |
Totale | 15,7% | 24,8% | 20,7% | 16,0% | 17,2% | 5,6% | 7,5 |
Tab. 15
ORGANIZZAZIONE – Dimensione sezioni - Rapporto 1:10
n° sezioni con rapporto superiore 1:10 | |||||
Regioni | sez. | su | tot | % | |
Abruzzo | Totale | 15 | su | 29 | 51,7% |
statale | 8 | su | 14 | 57,1% | |
paritaria | 5 | su | 10 | 50,0% | |
comunale/convenz. | 2 | su | 5 | 40,0% | |
Basilicata | Totale | 14 | su | 33 | 42,4% |
statale | 4 | su | 13 | 30,8% | |
paritaria | 5 | su | 9 | 55,6% | |
comunale/convenz. | 5 | su | 11 | 45,5% | |
Calabria | Totale | 12 | su | 50 | 24,0% |
statale | 0 | su | 3 | 0,0% | |
paritaria | 10 | su | 34 | 29,4% | |
comunale/convenz. | 1 | su | 6 | 16,7% | |
Campania | Totale | 44 | su | 150 | 29,3% |
statale | 7 | su | 19 | 36,8% | |
paritaria | 37 | su | 121 | 30,6% | |
comunale/convenz. | 0 | su | 10 | 0,0% | |
Xxxxxx X. | Totale | 18 | su | 84 | 21,4% |
statale | 0 | su | 2 | 0,0% | |
paritaria | 13 | su | 48 | 27,1% | |
comunale/convenz. | 5 | su | 34 | 14,7% | |
Friuli V.G. | Totale | 6 | su | 37 | 16,2% |
Statale | 1 | su | 4 | 25,0% | |
Paritaria | 4 | su | 25 | 16,0% | |
comunale/convenz. | 1 | su | 8 | 12,5% | |
Lazio | Totale | 38 | su | 133 | 28,6% |
Statale | 15 | su | 60 | 25,0% | |
Paritaria | 21 | su | 53 | 39,6% | |
comunale/convenz. | 2 | su | 20 | 10,0% |
ORGANIZZAZIONE – Dimensione sezioni - Rapporto 1:10
Liguria | Totale | 29 | su | 106 | 27,4% |
Statale | 2 | su | 13 | 15,4% | |
Paritaria | 23 | su | 74 | 31,1% | |
comunale/convenz. | 4 | su | 19 | 21,1% | |
Lombardia | Totale | 42 | su | 248 | 16,9% |
Statale | 3 | su | 12 | 25,0% | |
Paritaria | 34 | su | 168 | 20,2% | |
comunale/convenz. | 5 | su | 68 | 7,4% | |
Marche | Totale | 4 | su | 24 | 16,7% |
Statale | 3 | su | 8 | 37,5% | |
Paritaria | 0 | su | 4 | 0,0% | |
comunale/convenz. | 1 | su | 12 | 8,3% | |
Molise | Totale | 15 | su | 41 | 36,6% |
statale | 9 | su | 20 | 45,0% | |
paritaria | 3 | su | 9 | 33,3% | |
comunale/convenz. | 3 | su | 12 | 25,0% | |
Piemonte | Totale | 18 | su | 63 | 28,6% |
statale | 2 | su | 8 | 25,0% | |
paritaria | 16 | su | 44 | 36,4% | |
comunale/convenz. | 0 | su | 11 | 0,0% | |
Puglia | Totale | 52 | su | 173 | 30,1% |
statale | 22 | su | 69 | 31,9% | |
paritaria | 26 | su | 89 | 29,2% | |
comunale/convenz. | 4 | su | 15 | 26,7% | |
Sardegna | Totale | 17 | su | 61 | 27,9% |
statale | 3 | su | 14 | 21,4% | |
paritaria | 13 | su | 33 | 39,4% | |
comunale/convenz. | 1 | su | 14 | 7,1% | |
Sicilia | Totale | 22 | su | 85 | 25,9% |
statale | 8 | su | 24 | 33,3% | |
paritaria | 11 | su | 50 | 22,0% | |
comunale/convenz. | 3 | su | 11 | 27,3% | |
Toscana | Totale | 4 | su | 53 | 7,5% |
statale | 0 | su | 4 | 0,0% | |
paritaria | 3 | su | 23 | 13,0% | |
comunale/convenz. | 1 | su | 26 | 3,8% | |
Umbria | Totale | 4 | su | 26 | 15,4% |
statale | 0 | su | 5 | 0,0% | |
paritaria | 3 | su | 9 | 33,3% | |
comunale/convenz. | 1 | su | 12 | 8,3% | |
Veneto | Totale | 14 | su | 63 | 22,2% |
statale | 1 | su | 4 | 25,0% | |
paritaria | 11 | su | 52 | 21,2% | |
comunale/convenz. | 2 | su | 7 | 28,6% |
n° sezioni con rapporto superiore 1:10 | |||||
Aree | sez. | su | tot | % | |
Nord Ovest | Totale | 89 | su | 417 | 21,3% |
statale | 7 | su | 33 | 21,2% | |
paritaria | 73 | su | 286 | 25,5% | |
com/conv | 9 | su | 98 | 9,2% | |
Nord Est | Totale | 38 | su | 184 | 20,7% |
Statale | 2 | su | 10 | 20,0% | |
Paritaria | 28 | su | 125 | 22,4% | |
com/conv | 8 | su | 49 | 16,3% | |
Centro | Totale | 50 | su | 236 | 21,2% |
Statale | 18 | su | 77 | 23,4% | |
Paritaria | 27 | su | 89 | 30,3% | |
com/conv | 5 | su | 70 | 7,1% | |
Sud | Totale | 152 | su | 476 | 31,9% |
Statale | 50 | su | 138 | 36,2% | |
Paritaria | 86 | su | 272 | 31,6% | |
com/conv | 15 | su | 59 | 25,4% | |
Isole | Totale | 39 | su | 146 | 26,7% |
Statale | 11 | su | 38 | 28,9% | |
Paritaria | 24 | su | 83 | 28,9% | |
com/conv | 4 | su | 25 | 16,0% | |
Nazionale | Totale | 368 | su | 1.459 | 25,2% |
Statale | 88 | su | 296 | 29,7% | |
Paritaria | 238 | su | 855 | 27,8% | |
com/conv | 41 | su | 301 | 13,6% |
Tab. 16
GESTIONE FINANZIARIA – Rette: tipologie
Regioni | sezioni con rette uguali | sezioni con rette differenziate | sezioni con nessuna retta | di cui | ||||||
statali | paritarie | comun/conv. | ||||||||
Abruzzo | 12 | 41,4% | 17 | 58,6% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Basilicata | 15 | 45,5% | 10 | 30,3% | 8 | 24,2% | 5 | 0 | 3 | |
Calabria | 22 | 44,0% | 26 | 52,0% | 2 | 4,0% | 0 | 0 | 2 | |
Campania | 44 | 29,3% | 85 | 56,7% | 21 | 14,0% | 4 | 0 | 17 | |
Xxxxxx X. | 10 | 11,9% | 74 | 88,1% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Friuli VG | 13 | 35,1% | 24 | 64,9% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Lazio | 60 | 45,1% | 67 | 50,4% | 6 | 4,5% | 6 | 0 | 0 | |
Liguria | 33 | 31,1% | 71 | 67,0% | 2 | 1,9% | 2 | 0 | 0 | |
Lombardia | 76 | 30,6% | 171 | 69,0% | 1 | 0,4% | 0 | 0 | 1 | |
Marche | 5 | 20,8% | 19 | 79,2% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Molise | 21 | 51,2% | 13 | 31,7% | 7 | 17,1% | 4 | 0 | 3 | |
Piemonte | 12 | 19,0% | 51 | 81,0% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Puglia | 80 | 46,2% | 78 | 45,1% | 13 | 7,5% | 8 | 0 | 5 | |
Sardegna | 26 | 42,6% | 34 | 55,7% | 1 | 1,6% | 1 | 0 | 0 | |
Sicilia | 33 | 38,8% | 41 | 48,2% | 11 | 12,9% | 4 | 0 | 7 | |
Toscana | 12 | 22,6% | 40 | 75,5% | 1 | 1,9% | 1 | 0 | 0 | |
Umbria | 7 | 26,9% | 17 | 65,4% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Veneto | 21 | 33,3% | 42 | 66,7% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Totale | 504 | 34,5% | 884 | 60,5% | 73 | 5,0% | 35 | 0 | 38 |
Aree | sezioni con rette uguali | sezioni con rette differenziate | sezioni con nessuna retta | di cui | ||||||
statali | paritarie | comun/conv. | ||||||||
Nord Ovest | 121 | 29,0% | 293 | 70,3% | 3 | 0,7% | 2 | 0 | 1 | |
Nord Est | 44 | 23,9% | 140 | 76,1% | 0 | 0,0% | 0 | 0 | 0 | |
Centro | 86 | 36,4% | 143 | 60,6% | 7 | 3,0% | 7 | 0 | 0 | |
Sud | 194 | 40,6% | 233 | 48,7% | 51 | 10,7% | 21 | 0 | 30 | |
Isole | 59 | 40,4% | 75 | 51,4% | 12 | 8,2% | 5 | 0 | 7 | |
Totale | 504 | 34,5% | 884 | 60,5% | 73 | 5,0% | 35 | 0 | 38 |
Tab. 17
GESTIONE FINANZIARIA – Rette: importi
Regioni | Sezioni con importo retta inferiore a 50 euro mensili | importo medio retta (euro) | contributo complessivo medio per sezione (euro) | |||||||
statali | paritarie | comunali/ convenz. | totale | % su tot sezioni | massimo | minimo | ||||
Abruzzo | 4 | 0 | 0 | 4 | 13,8% | 137 | 95 | 25.067 | ||
Basilicata | 4 | 2 | 3 | 9 | 27,3% | 114 | 81 | 22.157 | ||
Calabria | 2 | 3 | 6 | 11 | 22,0% | 99 | 66 | 20.767 | ||
Campania | 11 | 15 | 2 | 28 | 18,7% | 122 | 75 | 21.199 | ||
Xxxxxx X. | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 308 | 164 | 32.550 | ||
Friuli VG | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 299 | 240 | 21.950 | ||
Lazio | 5 | 2 | 0 | 7 | 5,3% | 179 | 142 | 21.662 | ||
Liguria | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,9% | 195 | 134 | 19.751 | ||
Lombardia | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 279 | 190 | 21.599 | ||
Marche | 0 | 0 | 1 | 1 | 4,2% | 227 | 140 | 21.981 | ||
Molise | 12 | 1 | 3 | 16 | 39,0% | 99 | 70 | 18.495 | ||
Piemonte | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 246 | 173 | 26.166 | ||
Puglia | 32 | 8 | 0 | 40 | 23,1% | 111 | 83 | 21.948 | ||
Sardegna | 7 | 2 | 1 | 10 | 16,4% | 148 | 90 | 31.539 | ||
Sicilia | 10 | 4 | 2 | 16 | 18,8% | 114 | 82 | 17.826 | ||
Toscana | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 302 | 177 | 24.283 | ||
Umbria | 2 | 0 | 0 | 2 | 7,7% | 191 | 134 | 21.496 | ||
Veneto | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 228 | 178 | 23.595 | ||
Totale | 90 | 37 | 18 | 145 | 9,9% | 195 | 133 | 22.705 |
Aree | Sezioni con importo retta inferiore a 50 euro mensili | importo medio retta (euro) | contributo complessivo medio per sezione (euro) | |||||||
Statali | paritarie | comunali/ convenz. | totale | % | massimo | minimo | ||||
Nord Ovest | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,2% | 253 | 173 | 21.835 | ||
Nord Est | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 279 | 184 | 26.729 | ||
Centro | 7 | 2 | 1 | 10 | 4,2% | 213 | 149 | 22.266 | ||
Sud | 65 | 29 | 14 | 108 | 22,7% | 114 | 78 | 21.773 | ||
Isole | 17 | 6 | 3 | 26 | 17,8% | 129 | 86 | 23.746 | ||
Totale | 90 | 37 | 18 | 145 | 9,9% | 195 | 133 | 22.705 |
Tab. 18
GESTIONE FINANZIARIA – Natura delle rette e dei contributi delle famiglie
Regioni | retta x mensa e altri servizi | retta solo x mensa | contributo di iscrizione | contributo aggiuntivo “una tantum” | |||||
Abruzzo | 24 | 82,8% | 1 | 3,4% | 9 | 31,0% | 1 | 3,4% | |
Basilicata | 19 | 54,3% | 3 | 8,6% | 11 | 31,4% | 0 | 0,0% | |
Calabria | 34 | 68,0% | 4 | 8,0% | 17 | 34,0% | 1 | 2,0% | |
Campania | 108 | 72,0% | 16 | 10,7% | 51 | 34,0% | 3 | 2,0% | |
Xxxxxx X. | 74 | 88,1% | 1 | 1,2% | 42 | 50,0% | 3 | 3,6% | |
Friuli VG | 32 | 86,5% | 2 | 5,4% | 29 | 78,4% | 1 | 2,7% | |
Lazio | 90 | 67,7% | 8 | 6,0% | 49 | 36,8% | 9 | 6,8% | |
Liguria | 70 | 66,0% | 2 | 1,9% | 80 | 75,5% | 10 | 9,4% | |
Lombardia | 219 | 88,3% | 2 | 0,8% | 170 | 68,5% | 12 | 4,8% | |
Marche | 20 | 83,3% | 0 | 0,0% | 5 | 20,8% | 0 | 0,0% | |
Molise | 25 | 61,0% | 3 | 7,3% | 15 | 36,6% | 0 | 0,0% | |
Piemonte | 53 | 84,1% | 0 | 0,0% | 43 | 68,3% | 6 | 9,5% | |
Puglia | 104 | 60,1% | 12 | 6,9% | 89 | 51,4% | 6 | 3,5% | |
Sardegna | 52 | 85,2% | 4 | 6,6% | 35 | 57,4% | 0 | 0,0% | |
Sicilia | 59 | 69,4% | 1 | 1,2% | 38 | 44,7% | 0 | 0,0% | |
Toscana | 39 | 73,6% | 2 | 3,8% | 31 | 58,5% | 3 | 5,7% | |
Umbria | 21 | 80,8% | 0 | 0,0% | 11 | 42,3% | 0 | 0,0% | |
Veneto | 60 | 95,2% | 1 | 1,6% | 58 | 92,1% | 3 | 4,8% | |
Totale | 1.103 | 75,5% | 62 | 4,2% | 783 | 53,6% | 58 | 4,0% |
Aree | retta x mensa e altri servizi | retta solo x mensa | contributo di iscrizione | contributo aggiuntivo “una tantum” | |||||
Nord Ovest | 342 | 82,0% | 4 | 1,0% | 293 | 70,3% | 28 | 6,7% | |
Nord Est | 166 | 90,2% | 4 | 2,2% | 129 | 70,1% | 7 | 3,8% | |
Centro | 170 | 72,0% | 10 | 4,2% | 96 | 40,7% | 12 | 5,1% | |
Sud | 314 | 65,7% | 39 | 8,2% | 192 | 40,2% | 11 | 2,3% | |
Isole | 111 | 76,0% | 5 | 3,4% | 73 | 50,0% | 0 | 0,0% | |
Totale | 1.103 | 75,5% | 62 | 4,2% | 783 | 53,6% | 58 | 4,0% |
Tab. 19
RISORSE – Contributi in risorse finanziarie e umane
Contributi in risorse finanziarie | Contributi in risorse umane | ||||||||
di Comuni (*) | di Soggetti privati | di Comuni (*) | di Soggetti privati | ||||||
Regioni | n° sezioni | % | n° sezioni | % | n° sezioni | % | n° sezioni | % | |
Abruzzo | 3 | 12,0% | 0 | 0,0% | 2 | 8,0% | 2 | 6,9% | |
Basilicata | 2 | 8,3% | 5 | 15,2% | 0 | 0,0% | 3 | 9,1% | |
Calabria | 0 | 0,0% | 0 | 0,0% | 1 | 2,6% | 0 | 0,0% | |
Campania | 3 | 2,1% | 4 | 2,7% | 3 | 2,1% | 3 | 2,0% | |
Xxxxxx X. | 34 | 53,1% | 13 | 15,5% | 2 | 3,1% | 5 | 6,0% | |
Friuli VG | 8 | 22,9% | 0 | 0,0% | 1 | 2,9% | 1 | 2,7% | |
Lazio | 9 | 7,0% | 12 | 9,0% | 7 | 5,5% | 9 | 6,8% | |
Liguria | 10 | 11,5% | 3 | 2,8% | 3 | 3,4% | 2 | 1,9% | |
Lombardia | 42 | 21,0% | 3 | 1,2% | 6 | 3,0% | 7 | 2,8% | |
Marche | 2 | 15,4% | 1 | 4,2% | 4 | 30,8% | 3 | 12,5% | |
Molise | 0 | 0,0% | 0 | 0,0% | 1 | 3,2% | 3 | 7,3% | |
Piemonte | 8 | 14,1% | 5 | 7,9% | 2 | 3,5% | 5 | 7,9% | |
Puglia | 12 | 7,3% | 18 | 10,4% | 9 | 5,5% | 8 | 4,6% | |
Sardegna | 5 | 9,6% | 1 | 1,6% | 2 | 3,8% | 1 | 1,6% | |
Sicilia | 1 | 1,3% | 5 | 5,9% | 6 | 7,9% | 0 | 0,0% | |
Toscana | 1 | 2,4% | 3 | 5,7% | 0 | 0,0% | 7 | 13,2% | |
Umbria | 6 | 25,1% | 3 | 11,5% | 2 | 8,4% | 0 | 0,0% | |
Veneto | 25 | 40,3% | 2 | 3,2% | 1 | 1,6% | 0 | 0,0% | |
Totale | 171 | 13,5% | 78 | 5,3% | 52 | 4,1% | 59 | 4,0% |
(*) non sono comprese le sezioni a gestione comunale
Aree | n° sezioni | % | n° sezioni | % | n° sezioni | % | n° sezioni | % | |
Nord Ovest | 60 | 17,5% | 11 | 2,6% | 11 | 3,2% | 14 | 3,4% | |
Nord Est | 67 | 41,6% | 15 | 8,2% | 4 | 2,5% | 6 | 3,3% | |
Centro | 18 | 8,8% | 19 | 8,1% | 13 | 6,3% | 19 | 8,1% | |
Sud | 20 | 4,7% | 27 | 5,7% | 16 | 3,8% | 19 | 4,0% | |
Isole | 6 | 4,7% | 6 | 4,1% | 8 | 6,3% | 1 | 0,7% | |
Totale | 171 | 13,5% | 78 | 5,3% | 52 | 4,1% | 59 | 4,0% |
Tab. 20
RISORSE – Contributi in risorse strumentali
Contributi in risorse strumentali | ||||
di Comuni (*) | di Soggetti privati | |||
Regioni | n° sezioni | % | n° sezioni | % |
Abruzzo | 12 | 48,0% | 4 | 13,8% |
Basilicata | 8 | 33,3% | 7 | 21,2% |
Calabria | 4 | 10,5% | 2 | 4,0% |
Campania | 10 | 7,1% | 6 | 4,0% |
Xxxxxx X. | 11 | 17,2% | 12 | 14,3% |
Friuli VG | 8 | 22,9% | 5 | 13,5% |
Lazio | 39 | 30,5% | 21 | 15,8% |
Liguria | 14 | 16,1% | 8 | 7,5% |
Lombardia | 22 | 11,0% | 25 | 10,1% |
Marche |