Specifiche Tecniche
U.O.C. Gestione Patrimonio Edile, Tecnico e Impiantistico
Specifiche Tecniche
Fornitura di un gruppo elettrogeno e apparati accessori presso la Centrale di Generazione elettrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Xxxxxxxx XX
Elaborato: | Specifiche tecniche | |
Progettista | Ing. Xxxxx X’Xxxxxxx | |
R.U.P. | Ing. Xxxxx X’Xxxxxxx | |
Direttore f.f.U.O.C. | Xxx. Xxxxxxx Xxxx | |
Ubicazione edifici: | A.O.U. XXXXXXXX XX - Via Xxxxxxx, 5 – 80131 Napoli (NA) |
Sommario
1.1 Oggetto della Specifica Tecnica 3
2.1 Condizioni Climatiche di Riferimento 3
2.2 Condizioni di Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx 4
3. CARATTERISTICHE TECNICHE GRUPPO ELETTROGENO 4
3.1 Predisposizioni di sicurezza 4
3.2 Requisiti del gruppo elettrogeno 4
3.3 Normativa specifica di riferimento 4
3.4 Composizione della fornitura 5
3.5 Caratteristiche generali 6
3.6 Caratteristiche motore primo 7
3.7 Caratteristiche alternatore 8
3.8 Serbatoio di servizio e sistema adduzione combustibile 23
3.9 Basamento – Vasca antispandimenti – Protezioni lato cortile 24
3.10 Comando di emergenza – Dispositivi di sicurezza - Protezioni del motore e 24
3.14 Logiche di funzionamento 25
3.15 Apparecchi montati sui quadri 26
3.16 Telecommutazione rete - gruppo 28
Prove/misure gruppo elettrogeno da effettuare dopo l’installazione presso l’Azienda ospedaliera 29
3.18 Elenco fornitura accessorie del gruppo elettrogeno 30
3.19 Documentazione tecnica ed Amministrativa 31
1. ELENCO COSTRUTTORI
Il seguente elenco di Costruttori dovrà essere opportunamente considerato dalla Ditta; tali costruttori saranno ritenuti infatti tecnicamente equivalenti agli effetti delle apparecchiature e dei materiali previsto nella presente specifica oltre che di gradimento della Committente.
Le marche riportate si intendono rispondenti alla qualità tecnico costruttiva richiesta per l’opera.
Le descrizioni tecniche riportate fanno necessariamente riferimento a precisi prodotti commerciali appartenenti ad una delle marche di riferimento riportate. Ne consegue che alcuni parametri specifici del prodotto potrebbero variare scegliendo un’altra marca/costruttore; tale condizione è ammessa nel rispetto della Normativa vigente.
Si precisa comunque che, essendo l’opera soggetta alle Leggi vigenti in materia di lavori pubblici, su qualunque documento ove siano riportati marca o modello è da intendersi che a seguire è implicita ancorchè non specificata la definizione “o similare/equivalente”. Sarà poi compito della
D.L. e della Committente valutare in corso d’opera l’equivalenza tecnica degli eventuali prodotti alternativi
proposti dalla impresa Appaltatrice.
Eventuali altre proposte della Ditta, sempre che tecnicamente e qualitativamente equivalenti, dovranno essere volta per volta precisate a parte e saranno soggette ad approvazione preventiva. Gli eventuali materiali proposti in alternativa a quelli indicati sulle presenti specifiche tecniche, nonché indicati sugli elaborati grafici forniti (schemi elettrici), dovranno essere necessariamente simili e compatibili con le scorte di magazzino dei medesimi materiali presenti nei luoghi di installazione.
L’elenco costruttori di riferimento riportato è in ordine alfabetico e non di importanza.
MATERIALI COSTRUTTORI
Apparecchiature per Quadri elettrici ABB, Schneider, Siemens, Bticino
Cavi Ceat, General Xxxx, Pirelli, Primarie marche a IMQ
Interruttori scatolati ABB, Schneider, Siemens
Interruttori modulari ABB, Schneider, Siemens, Bticino
Basi portafusibili ABB, Schneider, Siemens, Italweber
Relè di Potenza e Contattori ABB, Schneider, Siemens
Relè ausiliari ABB, Dossena, Contrel, Finder,
Trasformatori Ausiliari ABB, Schneider, Siemens, BBR, Legrand
Scaricatori di sovratensione ABB, Schneider, Carpaneto, Xxxx
Strumenti di misura ABB, Schneider, Siemens, Socomec
Power Management System ABB, Schneider, Siemens
Carpenterie ABB, Schneider, Siemens, Lafer
Batterie stazionarie FIAMM, YUASA, TUDOR, primarie
marche ad IMQ affiliate al Costruttore del gruppo di continuità / soccorritore
Sezionatori rotativi/commutatori ABB, Schneider, Siemens, Breter, Gewiss
Serie industriale (prese cee) Gewiss, Bticino, Palazzoli
Gruppo Elettrogeno: VISA, CTM (Compagnia Tecnica Motori), Intergen, Margen, Ocrem, Pramac.
1.1. Definizioni e Terminologia
Le definizioni, la terminologia, i simboli e le abbreviazioni adottate nella presente specifica tecnica saranno quelle delle normalizzazioni Nazionali, Europee ed internazionali.
Il sistema di misura adottato è il Sistema Internazionale (SI).
Le Ditte offerenti hanno l’obbligo di definire le grandezze, riferendosi esclusivamente a quanto prescritto in questo
paragrafo.
1.1 Oggetto della Specifica Tecnica
La presente specifica tecnica ha lo scopo di definire le principali caratteristiche e di fissare i requisiti tecnici e costruttivi del gruppo elettrogeno, dei relativi ausiliari, destinato ad essere impiegato per l’alimentazione elettrica in emergenza degli impianti degli edifici 5,6,7,8,9,10,11,17,18,19,20,21 del complesso ospedaliero universitario.
L’offerente è tenuto a compilare l’offerta rispettando rigorosamente le prescrizioni progettuali, confermando le
caratteristiche già prefissate dal richiedente e completando invece le voci disattese.
Le eventuali varianti e/o eccezioni d’offerta alle caratteristiche già prefissate dovranno essere evidenziate sul documento di offerta; in assenza di eccezioni si ritengono automaticamente accettate le caratteristiche richieste.
Le caratteristiche principali del gruppo elettrogeno si riassumono in:
N.1 GRUPPO ELETTROGENO AUTOMATICO, IN CONTAINER INSONORIZZATO avente le seguenti principali caratteristiche:
- Potenza nominale: 1650 KVA
- tensione 400 V con possibilità di regolare la tensione di uscita fino a + 5%
- frequenza: 50 Hz
- giri/min: 1500
- regolazione automatica della tensione contenuta nei limiti di ± 1 % da vuoto a pieno carico ed a varie temperature
2. CONDIZIONI D’IMPIEGO
2.1 Condizioni Climatiche di Riferimento
Il gruppo elettrogeno con suoi accessori, come pure le apparecchiature elettriche ed elettroniche in esso contenute, dovranno fornire le prestazioni nominali alle condizioni ambientali standard richiamate dalle norme applicabili e dovranno poter funzionare correttamente alle condizioni ambientali appresso riportate, applicando gli opportuni declassamenti, se necessari:
Altitudine: 250 m.s.l.m.
Ambiente d’installazione: all’esterno
Grado d’inquinamento: 4
Temperatura media ambiente: - 10 °C min (inverno) a 45 °C max (estate) Umidità relativa: dal 10% a 85%
2.2 Condizioni di Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx
Il gruppo elettrogeno, oggetto della presente specifica tecnica, sarà utilizzato in servizio di emergenza automatico, non sorvegliato, di riserva alla rete pubblica.
Tensione 400 V
Frequenza nominale 50 Hz
Sistema alimentazione trifase con neutro
Stato del neutro direttamente a terra
Alternatore collegamento a stella con centro stella accessibile
3. CARATTERISTICHE TECNICHE GRUPPO ELETTROGENO
3.1 Predisposizioni di sicurezza
Il gruppo elettrogeno e i relativi accessori dovranno essere realizzati in modo da proteggere gli operatori contro eventuali contatti diretti e indiretti con parti in tensione.
Tutti i circuiti a tensione nominale superiori a 50Vc.a. e 75Vc.c., appartenenti ai sistemi elettrici di prima categoria, dovranno offrire un grado di protezione contro i contatti diretti non inferiore a IPXXB.
Tutti gli organi in movimento e/o in temperatura dovranno essere opportunamente protetti contro i contatti diretti.
3.2 Requisiti del gruppo elettrogeno
Il gruppo elettrogeno dovrà essere in grado di garantire una alimentazione automatica di sicurezza con un periodo di commutazione ≤ 15 s con elevate garanzie di affidabilità.
3.3 Normativa specifica di riferimento
• DM 13 luglio 2011 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi”
• Circolare Ministero dell’Interno prot. n. 756 del 16 marzo 2009 “DM 22 ottobre 2007 recante “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi” – Chiarimenti”
• XXX X-0000 Standard di riferimento potenza motori diesel
• ISO 3046/I “Reciprocating internal combustion engines - Performance - Part 1: Declarations of power, fuel and lubricating oil consumptions, and test methods”
• DIN 6271 “Reciprocating internal combustion engines; performance; power tolerances;
supplementary stipulations to DIN ISO 3046 Part 1”
• BS 5514 “Reciprocating internal combustion engines. Performance. Standard reference conditions, declarations of power, fuel and lubricating oil consumptions and test methods”
• AS 2789 “Internal Combustion Engines – Performance”
• NEMA Standards Publication MG 1-22 “Standard di progettazione e costruzione generatori”
• IEC 34-1 “General requirements for rotating electrical machines”
• UTE 5100 Standard di progettazione e costruzione generatori
• VDE 0530 Macchine elettriche rotanti
• BS serie 5000 Specifiche per macchine elettriche rotanti
• BS 4999 Macchine rotanti - Livelli di rumore e vibrazione
• CEI 2-3 “Macchine elettriche rotanti - Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento”
• CAN/CSA-C22.2 Standard di progettazione e costruzione generatori
• ISO 8528-3 “Reciprocating internal combustion engine driven alternating current generating sets -- Part 3: Alternating current generators for generating sets”
• ISO 8528-12 “Emergency power supply to safety services”
• CEI 11-20 – “Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria”
• CEI 64-8 - “Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione”
• CEI 2-3 “Macchine elettriche rotanti - Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento”
• CEI 2-3 “Macchine elettriche rotanti - Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento”
• DM 37-08 – Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività' di installazione degli impianti all'interno degli edifici
• Dlgs. 81/08 – Sicurezza sul Lavoro.
3.4 Composizione della fornitura
Conformemente a quanto sotto specificato, il gruppo elettrogeno sarà essenzialmente costituito da:
• alternatore trifase sincrono brushless 1500 rpm 50 Hz trifase 400/230 V, potenza nominale 1.600 kVA in emergenza,
• motore primo a combustione interna ciclo diesel, 16V valvole, regolazione elettronica, sovralimentato,completo di serbatoio di bordo, sistema di accensione, sistema di preriscaldo,
• tubo di scarico,
• sistema di aspirazione del combustibile da serbatoio di deposito esistente (da riposizionare),
• quadro di misura, comando e controllo,
• sistemi di emergenza,
• cofanatura insonorizzata (container) per posizionamento all’esterno, esecuzione super silenziata. Le dimensioni dell’apparecchiatura dovranno essere compatibili con quelle disponibili nell’area prevista, tenuto conto delle distanze minime da rispettare per manutenzione, sicurezza e raffreddamento della macchina.
Il gruppo elettrogeno e tutte le sue componenti dovranno essere di primaria casa costruttrice, nuovo ed in produzione (è richiesta una dichiarazione in tal senso da parte del costruttore ovvero del responsabile dell’immissione sul mercato della macchina).
Il gruppo elettrogeno dovrà essere dotato di marcatura CE e di dichiarazione CE di conformità.
Potenza apparente resa in servizio continuo (PRP) | 1.500 | kVA |
Potenza apparente resa in servizio di emergenza (LTP) | 1.650 | kVA |
Fattore di potenza nominale | 0,8 | |
Potenza attiva resa in servizio continuo | 1.200 | kW |
Potenza attiva resa in servizio di emergenza | 1.320 | kW |
Frequenza nominale | 50 | Hz |
Tensione nominale concatenata/stellata, neutro accessibile | 400/230 | V |
Velocità di rotazione | 1.500 | rpm |
Regolazione della tensione da vuoto a pieno carico | ± 1 | % |
Regolazione della frequenza da vuoto a pieno carico | ± 1 | % |
Tempo di intervento | ≤ 15 | Sec |
Rumorosità (silenziata) | 70 (a 5 metri) | dΒ(Α) |
La potenza sopra indicata si riferisce alle condizioni ambientali standard:
• pressione atmosferica: 100 kPa,
• temperatura dell’aria ambiente e di raffreddamento: 30°C,
• umidità relativa: 60%.
Il gruppo dovrà essere dotato di eventuali dispositivi atti a garantirne l’avvio in emergenza ed il funzionamento nelle condizioni nominali almeno nelle seguenti condizioni climatiche:
• temperatura esterna: da – 10°C a + 50 °C,
• umidità relativa fino a 85% nelle condizioni di temperatura di cui sopra.
3.6 Caratteristiche motore primo
ciclo di funzionamento | Diesel 4 tempi |
tipo di iniezione | diretta |
alimentazione | sovralimentato, interrefrigerato |
n. cilindri e disposizione | 12 cilindri con disposizione a V |
cilindrata | 45,4852 (indicativa) |
Potenza del motore netta continua | 1698 HP (indicativa) |
raffreddamento | acqua refrigerante in circuito chiuso controllato termostaticamente |
avviamento | elettrico, 24 V |
regolazione velocità | elettronica, automatica |
tipo di combustibile | BS 2869 classe A1 A2 |
Combustibile e prestazioni
• Carburante Diesel
• Consumo – 00-00-000% del carico 000-000-000 litri/h
• Capacità del serbatoio di servizio 400 litri
Sistema aria di sovralimentazione
• n. 2 turbosoffianti azionate dai gas di scarico,
• n. 2 scambiatori aria/acqua per il raffreddamento dell’aria di sovralimentazione,
• filtri aria del tipo a secco con elementi in carta.
Sistema di iniezione
• sistema di iniezione a gasolio ad alta pressione con iniettori pompa controllati, elettronicamente;doppi filtri gasolio commutabili e pompa di alimentazione.
Sistema di lubrificazione a pressione di olio
• filtro di aspirazione olio in coppa a rete metallica,
• n. 1 pompa olio ad ingranaggi azionata meccanicamente sull’albero motore,
• filtro olio principale a cartucce sostituibili,
• scambiatore per il raffreddamento olio montato ed interconnesso al motore,
• valvole di sicurezza e di riduzione,
• portella per ispezione basamento,
• pressostati per bassa pressione olio (2 soglie: allarme + blocco),
• capacità coppa olio min/max: 69/92 lt (valori indicativi),
• pompa manuale per estrazione olio dalla coppa.
Sistema di raffreddamento a mezzo elettroradiatore
• radiatore a 2 circuiti con:
o cassa di compenso incorporata dotata di livello elettronico,
o n. 1 valvola termostatica di by-pass a 3 vie montata sul motore,
o ventola azionata da motore con: potenza installata indicativa 24 kW, massima temperatura aria alla ventola: 40°C.
• n. 1+R pompa di circolazione acqua azionata meccanicamente dall’albero motore + una di riserva
• n. 2 termostati per alta temperatura acqua motore (allarme + blocco a 100 °C),
• termometro temperatura acqua di raffreddamento camicie montato sul cruscotto strumenti.
Sistema di preriscaldo
• sistema di preriscaldo dell’acqua con:
o resistenze elettriche di preriscaldo,
o termostato per inserzione resistenze e segnalazione allarme mancato preriscaldo.
Il sistema di preriscaldo dovrà essere adatto a garantire la partenza immediata della macchina in ogni condizione esterna.
Sistema di avviamento elettrico
• n. 1 motorino di avviamento elettrico con:
o tensione di alimentazione 24 Vcc,
o potenza idonea,
• batterie di accumulatori al piombo idonee fino a 10 tentativi di avviamento sequenziali, capacità idonea.
Sistema gas di scarico
• Marmitta super silenziata residenziale atta a minimizzare il rumore presente allo scarico delmotore dotata di griglie o materiali coibenti di protezione ove vi sia rischio di ustione per contatto. I gas di scarico debbono essere convogliati in modo da minimizzare l’eventuale aspirazione da parte di impianti di climatizzazione.
• Valgono le indicazioni del DM 13 luglio 2011.
Sistema di controllo
• Il sistema di controllo sarà di tipo elettronico integrato per:
o controllo iniezione,
o velocità motore.
• Sarà prevista una interfaccia per monitoraggio dei parametri di funzionamento del motore e segnalazione allarmi per:
o pressione olio,
o temperatura liquido di raffreddamento,
o temperatura olio.
3.7 Caratteristiche alternatore
Il generatore elettrico, in corrente alternata, dovrà essere del tipo sincrono senza spazzole e anelli, autoeccitato, compensato, autoregolato.
Gli avvolgimenti dovranno avere il passo accorciato pari a 2/3 per contenere la deformazione di tensione tra fase e fase e tra fase e neutro e dovranno essere realizzati con caratteristiche idonee per contenere i valori delle reattanze sub transitorie entro valori ridotti.
Il regolatore di tensione dovrà prevedere il controllo delle tre fasi e dovrà avere incorporati i circuiti per la riduzione dei radio disturbi e della sensibilità nei confronti dei disturbi provocati dalla distorsione della forma d’onda.
Principali caratteristiche
tipo | trifase sincrono senza spazzole | |
potenza nominale | ≥ 1.600 | kVA |
classe isolamento | H, tropicalizzato | |
fattore di potenza nominale | 0,8 | |
tensione concatenata nominale | 400 | V |
tensione di fase nominale | 230 | V |
Tensione massima di uscita a vuoto regolabile | fino a 420 V | V |
velocità di rotazione | 1.500 | rpm |
frequenza | 50 | Hz |
rendimento minimo con carico 100% - 75% - 50% della potenza in servizio continuo | ≥ 95 | % |
n. poli | 4 | |
n. fasi | 3 + N | |
grado di protezione | IP23 | |
corrente di corto circuito trifase ai morsetti | 3 x In (per 5 sec) | A |
residuo armonico | < 5 | % |
protezione contro i disturbi radio (VDE0875) | Grado G | |
classe di prestazione (CEI EN 88528-11) | Classe G3 | |
rotore | A poli salienti |
Sistema di eccitazione
• Alternatore autoeccitato tramite eccitatrice rotante coassiale in corrente alternata con raddrizzatore rotante a diodi senza spazzole (brushless) e regolatore di tensione analogico.
Ventilazione
• Assiale con aspirazione dal lato opposto all’accoppiamento.
Sistema di regolazione della tensione e della frequenza - Armoniche
• Sistema di regolazione della tensione di tipo elettronico che garantisce una precisione del ± 1,5% al variare del carico da 0 al 100% e con fdp variabile da 1 a 0,8 in ritardo,
• sistema di regolazione della frequenza in grado di garantire ± 1% in ogni condizione di carico,
• elevatissima capacità di alimentare carichi non lineari (con elevato contenuto armonico – UPS ed Inverter).
Interruttore di macchina
• Interruttore automatico quadripolare da 2000 A munito di sganciatore magnetotermico di tipo elettronico/selettivo con possibilità di regolazione e segnalazione:
o sovraccarico con intervento ritardato a tempo lungo inverso regolabile (Ir = 0,4 – 1 * In; Tr = 5 – 30 sec),
o corto circuito con intervento a tempo breve regolabile (Im = 1,5 – 10 * In; Tm = 0,01 – 0,3 sec; Tm = 0,01 – 0,3 sec a I2t costante),
o corto circuito istantaneo a soglia fissa,
o spia segnalazione verde fisso: sganciatore correttamente alimentato,
o spia segnalazione rosso: preallarme (fisso se I ≥ 0,9*Ir; intermittente se I ≥ 1,05 * Ir),
o spia rossa e verde intermittenti: temperatura anomala all’interno dello sganciatore e attivazione allarme per sovraccarico,
o 2 spie rosse fisse: intervento per sovraccarico o corto circuito.
• L’interruttore sarà dotato di:
o contatti ausiliari in commutazione,
o contatto di scattato interruttore,
o bobina di apertura a lancio di corrente.
• Alla bobina di apertura sarà installato un relè differenziale con toroide separato, con:
o campo di taratura corrente differenziale: Idn = 0,025 ÷ 25 A,
o campo di taratura tempo di intervento: T = 0,02 ÷ 5 sec,
o impostazione soglia preallarme: 30÷ 60% con contatto in uscita.
L’Appaltatore dovrà provvedere alla regolazione dell’interruttore in modo da garantire la protezione della macchina. L’interruttore sarà installato in apposito quadro.
Accessori per motore e alternatore
SISTEMA DI PRERISCALDO MOTORE
N. 2 scaldiglie alimentate a 230V da rete, dotate di controllo termostatico e pompe di circolazione, atte a garantire una temperatura di avviamento ottimale del motore alla temperatura ambiente minima.
POMPA OLIO ESAUSTO
Pompa manuale estrazione olio lubrificante esausto dalla coppa
RISCALDATORE ANTICONDENSA ALTERNATORE
Riscaldatore anticondensa V. 230 alimentato da rete, opportunamente installato all'interno dell’alternatore direttamente sugli avvolgimenti, allo scopo di mantenere gli avvolgimenti caldi ed evitare la condensa Tensione nominale 230V, 50 Hz, monofase.
SEPARATORE D'ACQUA NEL COMBUSTIBILE (RACOR-SEPAR)
Filtro separatore d'acqua RACOR 1000FH30 o similare Kit
sonda
Modulo di rilevamento presenza acqua - 24 Vcc con collegamento alla logica di comando quadro elettrico
SENSORE BASSO LIVELLO OLIO
Sensore di basso livello olio dotato di oblò trasparente per controllo visivo del livello, elettro livello con contatti puliti per allarme basso livello olio nella coppa con segnale riportato nella logica di gestione, valvola a sfera di sicurezza, kit tubazioni e raccordi
TELECONTROLLO INTERNET
Telecontrollo Internet che permette la telegestione da un qualsiasi computer o dispositivo connesso alla rete Internet ed anche a mezzo di rete locale (LAN). Modulo MODBUS TCP-IP connesso al quadro automatico a mezzo seriale RS485
DOPPIO IMPIANTO TRASMETTITORI ALLARMI E MISURE (RIDONDANTE)
Doppio circuito dotato di sensori bassa pressione olio + alta temperatura acqua + trasmettitore pressione olio + trasmettitore temperatura acqua collegati ad un commutatore a camme multipolare a 2 posizioni installato a fronte quadro. In caso di arresto per avaria di un trasmettitore e/o sensore, il sistema offre la possibilità di escludere il circuito 1 che ha un trasmettitore o sensore guasto ed inserire il circuito 2 semplicemente ruotando il commutatore da posizione 1 a posizione 2.
DOPPIO IMPIANTO REGOLATORE DI TENSIONE (RIDONDANTE)
Doppio circuito dotato di un secondo regolatore di tensione (AVR), entrambi collegati ad un commutatore a camme multipolare a 2 posizioni installato a fronte quadro. In caso di arresto per avaria, il sistema offre la possibilità di escludere il circuito 1 che ha il regolatore di tensione guasto ed inserire il circuito 2 semplicemente ruotando il commutatore da posizione 1 a posizione 2.
Gruppo Elettrogeno (Assiemato) Caratteristiche
L’accoppiamento tra motore Diesel e generatore dovrà essere del tipo a campana con l’interposizione di un giunto elastico fra gli alberi di questi ultimi e dovrà sempre essere previsto un telaio di base al quale il motore Diesel e il generatore sincrono dovranno essere fissati elasticamente, in modo da evitare l’insorgere di sollecitazioni per iperstaticità della struttura.
Il giunto elastico di accoppiamento tra motore primo e generatore dovrà essere costruito in modo da rendere agevole la sostituzione dei gommini elastici.
Il telaio di base, realizzato in profilati o lamiera d’acciaio, dovrà altresì, avere la funzione di permettere una migliore distribuzione del peso del gruppo elettrogeno sul piano di installazione. Esso dovrà avere una struttura praticamente indeformabile anche nel caso, di appoggio del gruppo elettrogeno su una fondazione non perfettamente piana. Il telaio di base metallico dovrà essere dotato di un sistema di supporti elastici tali da garantire uno smorzamento maggiore del 95% delle sollecitazioni che si vengono a creare durante il normale funzionamento.
I collegamenti per i circuiti elettrici ausiliari da realizzare sul gruppo elettrogeno dovranno avere i seguenti requisiti:
✓ sufficiente flessibilità per compensare le oscillazioni della macchina;
✓ adeguata protezione mediante guaina non propagante la fiamma resistente agli idrocarburi, alle sollecitazioni meccaniche e termiche;
✓ posizionamento (percorso) tale da evitare punti particolarmente caldi (collettori, testate etc.).
Tutte le apparecchiature e gli elementi che dovranno essere controllati o sostituiti periodicamente dovranno trovarsi in posizione facilmente accessibile.
Tutte le parti in movimento, sotto tensione, che durante il funzionamento normale possaranno assumere una temperatura o una tensione pericolosa, per il personale, dovranno essere protette contro i contatti accidentali diretti.
Il G.E. dovrà essere identificabile a mezzo di targa dati riportante:
✓ potenza nominale in kVA a cosø = 0.8 al netto degli ausiliari;
✓ potenza nominale in kW al netto degli ausiliari;
✓ tensione nominale;
✓ corrente nominale;
✓ frequenza,
✓ anno di costruzione;
✓ costrutttore.
L’intera struttura del G.E. dovrà essere calcolata per sopportare le sollecitazioni dinamiche che potranno verificarsi durante il trasporto e l’esercizio, nei limiti di taratura e di intervento degli organi preposti al controllo automatico delle condizioni di funzionamento; la struttura dovrà essere inoltre in grado di sopportare le sollecitazioni meccaniche/dinamiche conseguenti al corto circuito ai morsetti del generatore nelle massime condizioni di eccitazione, nonché quelle relative alla velocità di fuga prescritta.
2.2 Impianto di raffreddamento e ventilazione
Il gruppo elettrogeno dovrà essere corredato di un adeguato impianto di raffreddamento del motore Diesel e di ventilazione del container del G.E., costituito essenzialmente da:
✓ radiatore meccanico e relativa ventola calettata sull’albero del motore Diesel o elettroradiatore;
✓ canalizzazione per l’espulsione dell’aria calda proveniente dal radiatore;
✓ filtri dell’aria ad alta efficienza posti sulla presa d’aria.
Il radiatore dovrà essere dimensionato per funzionare con aria di scambio in ingresso avente una temperatura ambiente di 40°C; questi dovrà essere dotato di tubo di sfiato, di bocchettone per il riempimento, di saracinesca per lo svuotamento e del controllo visivo del livello e del relativo allarme di minimo liquido refrigerante.
In particolare flussi d’aria si riassumono in:
❑ l'ingresso dell'aria esterna nel G.E. avvenga attraverso entrate protette e griglie antipioggia più rete sui fianchi lateralmente all'alternatore nella parte superiore;
❑ l'uscita dell'aria calda avviene al di sopra della porta del quadro attraverso una canalizzazione e convogliatori in lamiera ed è protetta da griglie antipioggia più rete;
❑ l'uscita dei cavi avviene attraverso un'apertura ricavata nel basamento.
❑ Xxxxxx battute e guarnizioni in gomma assicureranno la tenuta acustica delle porte.
2.3 Impianto di silenziamento dei gas di scarico
L’impianto di silenziamento dei gas di scarico può essere costituito da uno o più silenziatori in acciaio al carbonio provvisti di apposito circuito per lo svuotamento della condensa, nonché dalle tubazioni in acciaio inox, di diametro opportuno, che raccordano il collettore di scarico del motore Diesel al silenziatore/i e da questo/i verso l’esterno.
Nel passaggio a filo container dovrà essere consentita la dilatazione del tubo di scarico dovuta alla temperatura elevata quando in motore Diesel è funzionante.
Le giunzioni tra i vari tratti di tubazione dovranno essere a tenuta mediante flangia con idonea guarnizione.
La tubazione di espulsione dei gas di scarico dovrà poter essere raccordata, mediante apposita flangia, alla tubazione esterna che dovrà essere in acciaio inox.
L’impianto dovrà essere dotato di giunti di compensazione (elastici) per consentire lo scorrimento in orizzontale e/o verticale delle tubazioni dei gas di scarico, dovuto a variazioni termiche, e di giunti di disaccoppiamento per non trasmettere le vibrazioni del motore Diesel alle stesse tubazioni e/o strutture.
Il silenziatore/i e le tubazioni di scarico dovranno essere interamente protetti con materiali coibenti, privi di amianto e ricoperte da guscio di alluminio di idoneo spessore e resistenti alla temperatura di (maggiore di 700°C) in modo da assicurare, sulla superficie esterna delle stesse, temperature inferiori a 100°C.
I giunti di compensazione (elastici) e i giunti di disaccoppiamento non dovranno essere coibentati ma dovranno essere protetti adeguatamente contro i contatti accidentali.
I materiali per la coibentazione e il rivestimento dovranno essere incombustibili ed almeno di classe 1 di resistenza al fuoco e dovranno essere corredati della relativa scheda di sicurezza.
2.4 Impianto gasolio
L’impianto gasolio, dovrà assicurare il carburante al motore Diesel e dovrà essere del tipo a riempimento automatico, così costituito:
✓ telaio idoneo per ricevere l’attestazione del serbatoio e di tutti gli accessori;
✓ serbatoio di servizio;
✓ accessori (pompe di caricamento automatico, tubazioni. pompa manuale, valvola supplementare per permettere il travaso di gasolio dal serbatoio giornaliero al serbatoio principale interrato etc.);
✓ dispositivi di controllo livello ed elettrovalvola XX.XX 31;
✓ vasca raccolta perdite con capacità pari al 110% della capacità del serbatoio
✓ ampia botola asportabile, posta sulla sommità del serbatoio, atta a consentirne la pulizia.
✓ attacchi per tubazioni di sfiato, troppo pieno, riempimento e svuotamento.
✓ dispositivo di controllo visivo del livello del gasolio
Il serbatoio di servizio avente capacità pari a 400 lt a norme VV.FF. realizzato in acciaio con giunti saldati e dotato di dispositivo di controllo visivo del livello del gasolio nonché degli attacchi per le tubazioni di sfiato, troppo pieno, riempimento e svuotamento. Le tubazioni dovranno avere idonei diametri per garantire:
- il corretto flusso di gasolio al motore Diesel;
- il ritorno del carburante verso il serbatoio di stoccaggio esistente (tubazione di troppo pieno) per anomalia della pompa di caricamento;
- il corretto deflusso dei vapori del gasolio all’esterno,
- dispositivo di intercettazione del carburante verso il motore Diesel (elettrovalvola normalmente chiusa, quando il motore Diesel parte si apre);
- dispositivi di avviamento/arresto pompa di caricamento automatico;
- dispositivi di allarme ottico e ritrasmessi.
I suddetti dispositivi dovranno essere conformi alla certificazione XX.XX e la relativa determinazione del Ministero
dell’Interno circa l’uso.
Il serbatoio di servizio dovrà essere equipaggiato con numero 4 livelli di intervento per gestire i comandi e le segnalazioni necessarie.
I livelli di intervento dovranno essere:
✓ avviamento pompa di caricamento gasolio 50% della capacità;
✓ arresto pompa di caricamento gasolio 85% della capacità;
✓ arresto pompa per massimo livello;
✓ segnalazione di basso livello gasolio (allarme locale e ritrasmesso) 25% della capacità;
✓ segnalazione di gasolio esaurito (arresto G.E., allarme locale e ritrasmesso) 1/30 della capacità.
Dovranno essere previste n.2 elettropompe (una + riserva) ridondanti, motore asincrono IP44, del tipo volumetrico (autoadescante) con una portata superiore a 5 litri al secondo e comunque in grado, a motore Diesel in funzione, di eseguire il riempimento del serbatoio. Ogni elettropompa dovrà essere dotata di elettrovalvola di sicurezza normalmente chiusa.
La commutazione idraulica da elettropompa 1 ad elettropompa 2 sarà realizzata tramite valvole di non ritorno.
La commutazione elettrica da elettropompa 1 ad elettropompa 2 sarà realizzata tramite manovra dell’apposito
selettore posto nel quadro elettrico.
La pompa manuale è disposta in modo da assicurare alla relativa leva la libera manovrabilità. Ogni componente del sistema di riempimento automatico, è sostituibile in caso di avaria, senza dovere rimuovere ulteriori componenti e/o creare disservizi.
Il complesso delle tubazioni, permette di caricare il gasolio sia da pompa manuale sia elettrica, portare il gasolio al G.E. e nel caso in cui la pompa automatica non si arresti, riportare il gasolio nella cisterna di stoccaggio per mezzo della tubazione del troppo pieno.
Il tubo di sfiato del serbatoio giornaliero è derivato all'esterno del container ad un livello superiore sia del serbatoio giornaliero sia della cisterna di stoccaggio ed è dotato di reticella parafiamma.
Come precedentemente descritto, il sistema sarà dotato di opportuna valvola atta al travaso del gasolio dal serbatoio giornaliero al serbatoio principale interrato per consentire le prove periodiche delle pompe.
Il complesso delle tubazioni, dovrà essere tale da poter caricare il gasolio sia da pompa manuale sia elettrica, portare il gasolio al G.E. e nel caso in cui la pompa automatica non si arresti, riportare il gasolio nella cisterna di stoccaggio per mezzo della tubazione del troppo pieno.
Il tubo di sfiato del serbatoio giornaliero va portato all’esterno del locale, che non sia da ostacolo a cose o
persone e posto ad un livello superiore sia del serbatoio giornaliero sia della cisterna di stoccaggio.
Le saracinesche dovranno essere disposte in modo da permettere lo smontaggio dell’elettropompa o della
pompa manuale senza ricorrere allo svuotamento del serbatoio giornaliero.
Inoltre dovrà essere possibile prelevare gasolio contenuto in taniche o fusti di emergenza, mediante
un’opportuna predisposizione delle saracinesche.
Le saracinesche adottate, dovranno essere di tipo tale da dare un’indicazione visiva del loro stato di apertura o
chiusura; a tale scopo saranno preferite saracinesche con rotazione di 90° del tipo a sfera e comando a leva. Le saracinesche dovranno essere ubicate in posizione facilmente accessibile.
Le tubazioni che costituiscono l’impianto del gasolio, dovranno essere realizzate con il minor numero possibile di giunti al fine di evitare trafilamenti indesiderati del gasolio; si suggerisce di utilizzare tubazioni flessibili, resistenti agli idrocarburi e meccanicamente protette.
Il caricamento del gasolio nel serbatoio giornaliero dovrà avvenire sempre dall’alto
Al di sotto del serbatoio giornaliero dovrà essere posta una vasca di gocciolamento la quale dovrà essere provvista di un dispositivo di telecontrollo del livello che provvederà ad arrestare l’elettropompa se questa è in funzione e contemporaneamente inviare a distanza una segnalazione di allarme.
Impianto gasolio (serbatoio di stoccaggio)
Per ottenere l’energia, prodotta dal G.E., limitata a 28h, verrà utilizzato il serbatoio di deposito esistente avente capacità di l 5.000 perfettamente idoneo e funzionante.
2.5 Container insonorizzato
Il container sarà del tipo insonorizzato. L'insonorizzazione dovrà essere in grado di garantire livello di rumore residuo, in campo aperto, che non supera 68 dBA alla distanza periferica di 7 metri.
Dimensioni esterne massime: L=10 x La=3 x h= 3.5 misure in metri indicative. Telaio di base e pavimento.
Il container dovrà essere realizzato come un corpo unico assemblato in officina. La struttura di base si fonderà su di un perimetro di longheroni ed una serie di traverse e correnti realizzata con profilati in lamiera di acciaio stampata a freddo.
Una lamiera olivata sp. 3+2 mm dovrà essere saldata al di sopra di tale struttura, con continuità al filo dei longheroni perimetrali ed a tratti sulle traverse. Sul pavimento così realizzato sarà posizionato il gruppo elettrogeno con il proprio basamento.
Il pavimento forma una vasca stagna, è dotato di pozzetto di raccolta (ghiotta) e di sensore rilevamento perdite con allarme riportato sulla logica di gestione del gruppo. I liquidi dispersi e raccolti nel pozzetto, verranno drenati all’esterno tramite l’apposito tubo.
Agli spigoli saranno posti blocchi twist-lock secondo dima ISO, esclusa la lunghezza che è fuori standard.
Struttura tetto e montanti
Il profilo esterno del manufatto sarà costituito da un bordonale realizzato in lamiera di acciaio stampata a freddo ed avente agli spigoli 4 blocchi twist-lock. La copertura sarà effettuata con lamiera grecata sp.20/10 avente un passo fra le onde di circa 200 mm ed altezza di circa 40 mm.
Perimetralmente la lamiera sarà spianata, appoggiata al bordonale e ad esso saldata con continuità.
Pannelli coibentati
Le pareti di protezione ed il tetto saranno realizzate con pannelli così costituiti:
-lamiera acciaio grecata (sp. 20/10 avente un passo fra le onde di ca. 200 mm ed altezza di ca. 40 mm)
- lana di roccia densità 100 Kg. metro cubo
- protezione in velovetro antispolvero
- protezioni metalliche (lamiera zincata stirata o forata)
Gli spessori saranno idonei in base alle rumorosità residue richieste. I materiali usati dovranno essere almeno in classe 1 di reazione al fuoco.
Pareti
Le pareti saranno costituite dall'assemblaggio dei pannelli saldati con continuità sia ai longheroni di base sia al bordonale superiore. Anche in verticale i diversi pannelli saranno saldati fra loro di testa con continuità.
I quattro cantonali (spigoli) saranno realizzati con lamiera stampata sp. 4 mm saldata inferiormente e superiormente ai blocchi d'angolo. Su entrambe le fiancate saranno realizzate porte a due battenti per gli interventi sul gruppo, un battente per lato è dotato di maniglia antipanico.
Su uno dei fianchi (lati lunghi), saranno installate:
- una porta dotata di oblò, atta a permettere l’accesso al quadro elettrico a bordo macchina.
Prospicente a detta porta, è ricavato lo spazio segregato per l'alloggiamento del quadro elettrico.
- una nicchia contenente:
n. 1 pulsante di emergenza entro contenitore con vetro frangibile
n. 1 interruttore magnetotermico differenziale, 4 poli, di idoneo amperaggio, dotato di bobina di apertura a lancio di corrente (generali servizi alimentati da rete)
n. 1 spina pentapolare, di idoneo amperaggio, esecuzione da parete (alimentazione generale servizi alimentati da rete)
n. 1 leva a strappo per intercettazione combustibile, entro apposito contenitore con vetro frangibile.
Testate
La testata posteriore, lato alternatore, è chiusa.
La testata anteriore, lato radiatore, è dotata di porte a due battenti, con doppie chiusure ad arpione ed idonee guarnizioni.
Verniciatura
Sulle superfici interne a vista:
- accurato sgrassaggio
- applicazione strato di fondo epossidico
- applicazione smalto poliuretanico (RAL da definire secondo Vs. specifiche) Sulle superfici esterne:
- trattamento esterno della lamiera (applicazione strato di zincante inorganico)
- applicazione strato di fondo epossidico
- finitura smalto poliuretanico (RAL da definire)
Sulle superfici esterne:
- trattamento esterno della lamiera
- (applicazione strato di zincante inorganico)
- applicazione strato di fondo epossidico
- finitura smalto poliuretanico (RAL da definire)
Accessori a corredo
Il container dovrà essere dotato di Pensilina anti pioggia di protezione della persona sull’affaccio del QE
principale.
2.6 Impianto avviamento
L’impianto di avviamento dovrà essere automatico e del tipo elettrico a 24 Vc.c. tramite batterie di accumulatori e dovrà essere composto da:
❑ motorino di avviamento equipaggiato a bordo del motore Diesel; la sezione dei cavi del motorino di avviamento dovrà essere tale da assicurare una caduta di tensione massima, allo spunto, pari al 25% del valore nominale della tensione della batteria;
❑ batterie di accumulatori al piombo ermetiche senza manutenzione in grado di garantire almeno 10 avviamenti successivi, ciascuno della durata di 10 sec., intervallati fra loro da pause di 60 sec.; le batterie, nello stato di carica di mantenimento, dovranno essere di capacità tale da consentire l’alimentazione contemporanea del sistema di avviamento e dei circuiti di comando e controllo del gruppo elettrogeno. La batteria dovrà inoltre essere in grado di alimentare correttamente, con G.E. fermo e rete mancante, i circuiti ausiliari di controllo e segnalazione del gruppo elettrogeno. La batteria di avviamento dovrà essere corredata dei seguenti accessori;
❑ scaffale in metallo plastificato o trattato con vernice epossidica, realizzato in modo da rendere agevole la manutenzione e la sostituzione delle batterie;
❑ sistema di ricarica delle batterie mediante alimentatore elettronico (equipaggiato all’interno del quadro di comando e controllo del G.E.) per la carica di mantenimento e per la ricarica automatica delle batterie. L’alimentatore del tipo autoregolato dovrà essere dimensionato per assicurare una corrente di ricarica pari alla I 10 (corrente di scarica nelle 10 ore) sommata alla corrente necessaria ad alimentare correttamente tutti i servizi previsti. Il raddrizzatore dovrà assicurare la tensione di mantenimento prevista dalle batterie e in caso di necessità dovrà prevedere in automatico il livello di tensione di carica automatica con rientro in automatico alla tensione di mantenimento al termine della carica. Al fine di prevenire il danneggiamento della batteria per eccessiva carica (surriscaldamento, consumo eccessivo di acqua, etc.) bisogna prevedere dei dispositivi di sicurezza.
Le connessioni dovranno essere opportunamente protette contro i contatti diretti mediante opportune copri connessione in gomma.
2.7 Quadro elettrico di comando e controllo del GE
Il quadro di comando e controllo del gruppo elettrogeno dovrà svolgere le seguenti funzioni:
- alimentare, tramite un interruttore di macchina tetrapolare, l’utenza e i propri servizi ausiliari;
- comandare l’avviamento e l’arresto del gruppo elettrogeno, controllare il suo funzionamento oltre che segnalare localmente e a distanza le fasi di funzionamento del gruppo elettrogeno stesso.
- consentire il comando e controllo per avviamento automatico;
Tale quadro, realizzato per interno, può essere articolato in uno o due armadi in funzione della tipologia di installazione adottata per soddisfare il Decreto Legislativo n° 277 del 15/08/1991.
I circuiti in c.a. del quadro, oltre ad essere segregati e protetti contro i contatti diretti, dovranno essere separati e distanziati dai circuiti in c.c.; inoltre dovranno essere adottati tutti i necessari provvedimenti per evitare eventuali interferenze tra i circuiti in c.a. e quelli in c.c. ed i vari circuiti dovranno essere protetti contro le correnti di corto circuito.
La scelta dei dispositivi dovrà essere realizzata in modo che un corto circuito che si produca in un circuito sia eliminato dal relativo dispositivo di interruzione installato (interruttore automatico o fusibile), senza che siano
coinvolti altri circuiti assicurando la selettività del sistema di protezione.
In riferimento ai dispositivi di protezione dovrà essere rigorosamente previsto che l’interruttore di potenza a cui verrà connessa la linea di alimentazione principale di potenza privilegiata in uscita dal quadro elettrico sia del tipo Magnetotermico Differenziale con sganciatori di tipo selettivo Regolabili in tempo e corrente.
Dal fronte del quadro, con porte chiuse, dovrà essere possibile verificare lo stato di funzionamento
dell’impianto.
Le porte dovranno essere provviste di chiusura manovrabile unificata per tutti i quadri dell’impianto.
Gli strumenti, i componenti sostituibili, regolabili o manovrabili durante l’esercizio del gruppo elettrogeno,
dovranno essere posti ad una altezza da terra adeguata.
Le segnalazioni luminose dovranno essere realizzate a mezzo di lampade allo stato solido (LED) e dovranno rispettare la colorazione sotto descritta:
- colorazione verde per le segnalazioni di corretto funzionamento;
- colorazione gialla per le segnalazioni di stati di funzionamento transitori o guasti non urgenti;
- colorazione rossa per le segnalazioni di allarmi urgenti.
Gli allarmi urgenti dovranno rimanere memorizzati e il loro reset dovrà avvenire solo mediante l’intervento dell’operatore.
Il quadro di comando e controllo del gruppo elettrogeno, essenzialmente dovrà comprendere:
- circuito di potenza;
- circuiti per i servizi ausiliari;
- circuiti di comando e controllo;
- circuiti di misura;
- circuiti per segnalazioni locali e trasferite.
Le apparecchiature del quadro elettrico di comando e controllo, montato a bordo macchina, comprenderanno:
Quadro elettrico automatico posto all’interno del container.
Il Quadro elettrico abbinato al gruppo elettrogeno di emergenza, dovrà consentire di ottenere un complesso per l'erogazione di energia elettrica entro pochi secondi dal mancare della tensione della Rete esterna. Dovrà essere realizzato in carpenteria in lamiera di acciaio, accuratamente lavorata e sottoposta a ciclo di verniciatura con polvere epossidica ad alta resistenza. Tutti i circuiti operativi elettronici di comando, controllo e segnalazione, saranno inseriti su un'unica scheda a microprocessore estremamente compatta, applicata sul fronte del quadro. L'eventuale sostituzione in caso di necessità può essere effettuata con facilità anche da personale non specializzato.
Il quadro elettrico sarà suddiviso in due sezioni:
SEZIONE COMANDO E SEZIONE POTENZA
a) La sezione COMANDO sarà completa di:
centralina digitale che effettua il controllo motore ed alternatore. Dal display a fronte centralina è possibile visualizzare tutti i parametri elettrici e meccanici del GE.
Selettori per varie funzioni
b) La sezione POTENZA sarà completa di:
Interruttore magnetotermico 4 poli da 2000A di primaria casa costruttrice.
- Bobina di apertura
- Contatti ausiliari
- Differenziale selettivo regolabile in tempo e corrente;
- riduttori di corrente di adeguato amperaggio.
o Il quadro effettua le seguenti protezioni:
o bassa pressione olio - alta temperatura motore - generatore carica batteria - minimo livello acqua
– minimo livello carburante - bassissima pressione olio - altissima temperatura motore - bassissimo livello carburante - min/max. tensione generatore - min./max. frequenza generatore
- sovraccarico - cortocircuito - min/max tensione batteria - mancato avviamento.
Funzioni effettuate:
- avviamento automatico da mancanza rete, comandato dal relè di tensione interno – avviamento automatico su comando locale o remoto (da contatto) - arresto automatico da rientro rete, su comando o per emergenza.
Funzionamento
Per mezzo del selettore a chiave e dei pulsanti, potranno essere selezionate le seguenti modalità:
OFF/RESET/PROGRAM: il funzionamento del motore è inibito. Con il motore in moto, posizionando il selettore su OFF, è attivata automaticamente la sequenza di arresto.
Gli allarmi saranno azzerati ed è abilitata la funzione di programmazione.
La funzione PROGRAM permette l’accesso ai parametri programmabili. Se il selettore a chiave è in posizione OFF, sarà possibile modificare I valori. La modifica dei parametri può essere condizionata da una o più password.
MANUALE: saranno abilitati i comandi di avviamento e arresto manuale del motore. Le protezioni del gruppo saranno attivate. Il comando di avviamento, con motore avviato, viene disinserito automaticamente.
AUTOMATICO: Avviamento automatico al verificarsi di una anomalia della tensione di rete. L'avviamento del motore deve avvenire con più tentativi intervallati da pause. In caso di mancato avviamento si ha segnalazione ottica e saranno con blocco dell'apparecchiatura, onde evitare la scarica della batteria. A motore avviato, condizione rilevata mediante controllo elettronico, viene automaticamente disinserito il motorino di avviamento, con conseguente inserzione del gruppo sull'utenza, appena raggiunte le condizioni normali. Il motore e la macchina elettrica, saranno automaticamente sorvegliate tramite apposite protezioni. Al ritorno della tensione di rete nei limiti nominali, il gruppo è automaticamente disinserito dall'utenza, la quale viene nuovamente rialimentata dalla rete. Dopo opportuno tempo di raffreddamento avviene il blocco del motore.
TEST: Si consente l'avviamento automatico del gruppo per la prova periodica con abilitazione delle protezioni. E' esclusa la commutazione da rete a gruppo. Un’eventuale mancanza della rete provoca l'immediata erogazione da gruppo.
Questa funzione è abilitata posizionando il selettore in AUTOMATICO e utilizzando i pulsanti di START e STOP.
Circuito di potenza
Il circuito di potenza è segregato dai controlli ausiliari, in accordo alle norme vigenti e per una maggiore sicurezza di esercizio. Il grado di protezione con portella frontale aperta, nella esecuzione di serie, è IP20.
Il circuito prevede l’inserimento dell’interruttore automatico magnetotermico differenziale di
macchina in esecuzione estraibile in versione quadripolare da 2000 A.
È prevista inoltre una protezione elettronica di massima corrente inserita nell’apparecchiatura di
controllo.
Servizi ausiliari
Per il corretto mantenimento in efficienza del gruppo elettrogeno, il quadro comprende:
- Carica batterie automatico elettronico di portata adeguata.
- Alimentazione preriscaldo motore.
- Comando pompa automatica riempimento combustibile
Contatti ausiliari di segnalazione
Per la corretta segnalazione degli stati e allarmi relativi agli interruttori e al gruppo elettrogeno, il quadro comprende:
Almeno 2 contatti liberi nc+na per la segnalazione di o Stato aperto
o Stato chiuso
o Stato scattato
o Stato inserito
o Molle cariche / scariche
Almeno 2 contatti liberi nc+na per la segnalazione di stato di:
o Gruppo in moto
o Gruppo in blocco
o Gruppo in allarme
o Gruppo pronto alla commutazione
Comandi
Selettore a chiave funzionamento gruppo: off/reset/ programmazione, manuale, automatico. Pulsante avviamento motore/attivazione test automatico.
Pulsante arresto motore/disattivazione test automatico. Pulsante tacitazione allarme acustico.
Pulsante stop emergenza. Regolazione contrasto LCD Pulsanti per selezione misure
Strumentazione di misura tipo digitale
L’apparecchiatura incorpora i seguenti strumenti rappresentati su display digitale:
-Voltmetro tensione generatore: Fasi L1/L2-L2/L3-L3/L1
-Voltmetro tensione rete: Fasi L1/L2-L2/L3-L3/L1
-Amperometro generatore: Fasi L1-L2-L3
-Contaore di funzionamento gruppo
-Contavviamenti
-Frequenzimetro generatore
-Voltmetro tensione batteria
-Manometro olio
-Termometro acqua
-Livello combustibile
-Contagiri da pick-up o “W”
-Temperatura interna
-Kwattmetro
-kVAmetro (potenza apparente)
-Kvarmetro
-Cosfi
-Contatore di energia attiva e reattiva prodotta (non fiscale)
Le misure di potenza e cosfi saranno disponibili sia come misura totale che per singola fase. I valori massimi di potenza e corrente raggiunti, saranno memorizzati con data e ora.
Protezioni gruppo
Per il controllo dello stato di funzionamento del gruppo elettrogeno e per la visualizzazione dell’intervento delle protezioni è previsto un display LCD retro illuminato; i vari messaggi di stato e allarme saranno rappresentati direttamente nelle principali lingue. Appositi led di segnalazione integrano le funzioni del display LCD.
In particolare si prevede:
Indicazioni di stato
-Presenza Tensione di Rete
-Presenza Tensione di Generatore
-Erogazione da Rete
-Erogazione da Gruppo
-Motore avviato
-Raffreddamento in corso
-Avviamento ed arresto in corso
Allarmi senza blocco motore
-Riserva combustibile
-Massimo livello combustibile
-Anomalia batteria (min/max tensione)
-Alta temperatura interno quadro (soglia impostabile e settabile da parametro)
Allarmi con blocco motore
-Alta temperatura motore
-Mancato avviamento
-Sovravelocità (elettronica da frequenza generatore o da pick-up)
-Bassa pressione olio
-Sovraccarico generatore (da contatto ausiliario di scatto interruttore automatico)
-Cmbustibile esaurito
-Rottura cinghia
-Condizioni di regime non raggiunte
-Stop emergenza
Protezioni generatore
-Minima frequenza (81U)
-Massima frequenza (81O)
-Minima tensione (27)
-Massima tensione (59)
-Inversione di energia (32)
-Sovraccarico generatore (51)
-Protezione corto circuito (50)
-Protezione differenziale (64)
-Sequenza fase.
Ulteriori funzioni previste Orologio con calendario:
Ore, minuti, secondi, giorno, mese, anno (compreso bisestile), giorno della settimana. Funzionamento anche a batteria sconnessa per almeno 2 giorni. Il funzionamento del gruppo e il test periodico potranno essere abilitati in base agli orari programmati con maschera giornaliera su base settimanale. Xxxx e ora potranno essere modificate e sincronizzate anche da remoto per mezzo del SW di supervisione.
Registrazione Trend veloci:
30 record di tutte le misure più le potenze calcolate (tipicamente gli ultimi 30 minuti).
Registrazione Trend lenti:
48 record di tutti i valori misurati più le potenze calcolate (tipicamente le ultime 24 ore).
Registrazione eventi:99 record. Alcune tipologie di eventi saranno connesse ad un set di 15 record di misure strumentali.
Nota: tutti i vari storici potranno essere visualizzati dal costruttore, in forma completa tramite PC e direttamente su display della scheda per i messaggi principali.
Comunicazione:
E’ prevista la porta seriale RS485 ed il protocollo modbus di comunicazione a distanza.
Telesegnali:
Saranno disponibili a morsettiera i contatti di relè per i telesegnali di:
-avaria cumulativa
-motore avviato
Avvisatore acustico interno:
Direttamente montato sulla scheda di controllo è previsto un avvisatore acustico che si attiva in caso di intervento allarme o preallarme del gruppo elettrogeno. Può essere tacitato dall’operatore oppure viene tacitato automaticamente dopo tempo regolabile (impostabile da parametro).
Caratteristiche tecniche generali
-Tensione alimentazione: 400 Vca
-Tensione ausiliaria: 24 Vcc
-Frequenza: 50 Hz
-Isolamento: > 50 Mohm
-Rigidità dielettrica ac: 2500V/1'
-Rigidità dielettrica cc: 1000 V/1'
-Grado di protezione: IP40
-Colore: RAL 7032
-Temperatura ambiente max: -20° + 60° C
-Conformità norme: CEI – IEC – EN
Impianto elettrico
Il container gruppo elettrogeno dovrà avere le seguenti dotazioni:
- Impianto di illuminazione ordinaria realizzato con lampade a led di tipo stagno in grado di garantire almeno 200Lux.
- Lampade illuminazione di emergenza a batteria (versione led auto testanti) su tutti i QE del GE, su entrambi i vani del container, sulla pensilina di protezione esterna.
- n.2 prese di servizio 2x16 A/230V interbloccate IP66.
3.8 Serbatoio di servizio e sistema adduzione combustibile
Il gruppo elettrogeno sarà dotato di un serbatoio di servizio/incorporato di capacità pari a 400 litri, completo di:
• telaio di sostegno e vasca di raccolta antispandimento da 400 litri,
• xxxxxxx per basso livello,
• livello visivo,
• contatti di livello per comando elettropompa principale e di riserva
• elettropompa di riempimento, oltre quella di riserva, autoadescante per alimentazione a circolazione forzata,
• dispositivo di scarico per “troppo pieno”,
• attacchi per:
o riempimento serbatoio mediante attacco esterno,
o sfiato,
o ritorno,
o mandata al motore,
o drenaggio,
• pompa di caricamento manuale,
• valvola a strappo a chiusura rapida,
• elettrovalvola intercettazione gasolio,
• dispositivi di sicurezza conformi al DM 13 luglio 2011.
Il serbatoio di servizio/incorporato dovrà essere di materiale incombustibile, posizionato conformemente alle indicazioni del fabbricante/costruttore.
Le condotte di adduzione del combustibile dal serbatoio di deposito (che andrà riposizionato comeindicato nella planimetria) al serbatoio di servizio/incorporato dovranno essere conformi a quanto indicato nel DM 13 luglio 2011 e opportunamente coibentate ai fini di protezione dal gelo. Il percorso di posa dovrà essere indicato nelle tavole di progetto e preventivamente concordato ed autorizzato dalla Stazione appaltante; sarà da prevedere l’installazione di apposite pompe di adduzione del gasolio e relativi allacci; il sistema dovrà essere dotato di ogni dispositivo ed accessorio per il funzionamento in sicurezza.
E’ a carico dell’appaltatore prevedere l’allacciamento idraulico del gruppo elettrogeno al serbatoio di
deposito esistente, distante circa 20 metri, adottando tutti gli accorgimenti volti a garantirne il regolare funzionamento.
Le condotte (aspirazione e deflusso) dovranno essere allacciate, sempre a carico dell’Appaltatore, al
serbatoio; eventuali modifiche allo stesso si intendono sempre a totale carico dell’Appaltatore.
Il sistema di rabbocco dovrà essere munito dei seguenti dispositivi di sicurezza ad intervento automatico quando il livello del serbatoio supera quello massimo consentito e quando avviene uno sversamento nel sistema di contenimento:
• dispositivo di arresto pompe di alimentazione,
• dispositivo di intercettazione del flusso,
• dispositivo di allarme ottico/acustico.
Dovrà essere posizionato un dispositivo manuale di intercettazione del flusso di combustibile con comando facilmente e sicuramente raggiungibile ed adeguatamente segnalato.
3.9 Basamento – Vasca antispandimenti – Protezioni lato cortile
Il gruppo elettrogeno dovrà essere fissato su un apposito basamento in c.a. all’uopo costruito, sul quale verrà posizionato il container; il basamento dovrà essere dimensionato in base alle esigenze di carattere strutturale. Fra le parti in movimento ed il basamento saranno interposti idonei supporti elastici antivibranti.
Il gruppo elettrogeno dovrà essere dotato di una vasca di raccolta degli oli e del combustibile atta ad evitare gli spandimenti in caso di eventuale perdita di liquidi e di sistema elettronico atto a rilevarli e segnalarli.
Dovrà essere prevista idonea protezione (recinzione con muretto e grigliato) di adeguata robustezza per salvaguardare la zona del gruppo elettrogeno da possibili urti da parte dei veicoli in manovra nel cortile.
3.10 Comando di emergenza – Dispositivi di sicurezza - Protezioni del motore e
dell’alternatore
Comando di emergenza
Il gruppo elettrogeno sarà dotato di un pulsante di arresto di emergenza posto sul quadro di comando del gruppo.
Sarà inoltre dotato di comando di emergenza posto all’esterno, in posizione facilmente raggiungibile e segnalata, conforme a quanto indicato ai punti 2.1 e 2.2 del Capo III della Sez. II del Tit. i del DM 13 luglio 2011, ovvero tale da:
• arrestare il gruppo, o impedirne l’avviamento,
• fermare le pompe di circolazione del carburante,
• mettere fuori tensione i servizi ausiliari,
• sezionare ogni linea elettrica entrante nel container all’esterno dello stesso.
Protezione del motore per “Overspeed”
Per la protezione contro l’overspeed del motore dovrà essere prevista un’elettrovalvola di by-pass di sicurezza che nel caso dovrà azionare un elettromagnete e bloccare il flusso del carburante verso gli iniettori per deviarlo sul circuito di ritorno e quindi nel serbatoio di servizio.
L’Appaltatore ha in obbligo la realizzazione di ogni opera atta a garantire il rispetto dei limiti di emissioni acustica consentita come previsto dalla normativa vigente.
E’ prevista l’installazione di una macchina in cofanatura di tipo insonorizzato, con marmitta tipo super silenziato; l’Appaltatore provvederà a attuare tutte le soluzioni atte a garantire che l’inquinamento acustico
si mantenga al di sotto dei valori richiesti dalle normative.
In fase di progetto esecutivo dovrà essere prodotta una dichiarazione, redatta da tecnico competente in acustica ambientale riconosciuto, in cui vengano evidenziati i valori di trasmissione del rumore dei vari componenti previsti nel progetto nel rispetto della normativa vigente.
Al termine dei lavori è onere dell’Appaltatore l’effettuazione di una campagna di misure relativa alle emissioni acustiche della macchina installata, da effettuare preliminarmente al collaudo, sempre da parte di un tecnico esperto in acustica riconosciuto. I risultati dovranno essere consegnati alla S.A. accompagnata da una relazione tecnica del tecnico nella quale si evinca il rispetto della normativa.
Saranno da implementare a carico dell’Appaltatore:
• Carica batterie automatico elettronico con autodiagnostica e allarme guasto,
• Alimentazione preriscaldo motore,
• Alimentazione e resistenza anticondensa termostatata del quadro di gestione elettronico del GE,
• Allarme acustico,
• Prova automatica programmabile,
• Interfaccia per comandi/segnalazioni e lettura dati in locale ed a distanza.
Tutti i componenti dei circuiti ausiliari e dei circuiti di potenza saranno di primaria casa costruttrice.
Essenzialmente è prevista la fornitura ed installazione di 2 quadri:
1. Quadro automatico di bordo del gruppo elettrogeno (QAB), che controlla e rileva tutti i parametri della macchina e ne consente il comando,
2. Quadro servizi ausiliari del GE da installarsi in un locale appositamente dedicato,
3. Quadro sezionamento per allaccio del “Carico Fittizio” per le prove periodiche sotto carico.
E’ richiesto che il quadro elettrico di bordo gruppo sia fornito dallo stesso costruttore del gruppo elettrogeno.
Il sistema di controllo dovrà consentire, tramite un apposito selettore posto sul fronte del quadro, i seguenti funzionamenti:
3.14.1 Automatico,
3.14.2 Manuale,
3.14.3 Prova gruppo,
3.14.4 Blocco (gruppo escluso).
Funzionamento automatico
Il gruppo dovrà avviarsi automaticamente al verificarsi di un abbassamento di tensione che superi, in uno o più conduttori di fase, il 12% della tensione nominale per una durata superiore a 3 sec..
Trascorsi i 3 sec. Il sistema avvierà il motore per portarlo alla velocità di rotazione ed alla tensione nominale e quindi azionare, verificato il senso ciclico delle fasi, la tele-commutazione delle utenze alimentate garantendo la costanza della frequenza nei limiti indicati.
Complessivamente il tempo di avviamento (dall’istante in cui si presenta l’abbassamento di tensione a quello in cui si chiude il commutatore ed il gruppo eroga potenza sul carico) non dovrà superare i 15 sec. in condizioni nominali.
t1 + t2 + t3 ≤ 15 sec
t1
t2
t3
asse dei tempi (sec)
Istante in cui avviene l’abbassamento di tensione
t1: ritardo per transitori di rete (3 sec)
t2: tempo di funzionamento del motorino avviamentot3: tempo di andata a regime del gruppo
Commutazione
Nel caso in cui il primo tentativo di avvio della macchina non vada a buon fine, il sistema dovrà essere progettato per poter ripetere almeno 15 tentativi, prima di attivare un allarme di “mancato avviamento”.
Il ritorno delle condizioni normali della alimentazione lato rete ordinaria dovrà essere segnalato sul quadro di comando. La procedura di arresto verrà comandata manualmente e provocherà:
• apertura commutatore lato gruppo,
• chiusura commutatore lato rete (con xxxxxx xxxxxxx),
• una fase di funzionamento a vuoto del gruppo per favorirne il raffreddamento (2 – 3 minuti),
• arresto del gruppo.
Funzionamento manuale
Posizionando il selettore sul “manuale” tutte le manovre del gruppo avvengono tramite i pulsantiinstallati sul fronte quadro e azionati a mano dall’operatore.
In tale situazione saranno inibiti tutti i segnali di comando esterni mentre restano attivi i dispositivi di controllo e di protezione.
Nel caso si verifichi una mancanza rete, il sistema attiva la commutazione rete/gruppo.
Prova gruppo
Nella posizione “prova” il gruppo si avvia secondo la procedura di avviamento automatico ma non effettua la commutazione rete-gruppo (prova a vuoto), a meno che durante la prova non venga meno la rete, nel qual caso la logica operativa comanda la commutazione da rete a gruppo e il funzionamento prosegue come nel ciclo automatico. Al termine della prova il selettore va posizionato su “automatico”.
Blocco
Il selettore in posizione di “blocco” inibisce la possibilità di avvio del gruppo sia in manuale che in automatico, per consentire gli interventi di manutenzione.
3.15 Apparecchi montati sui quadri
Quadro comando gruppo - Fronte quadro
• Strumento digitale multifunzione remotizzabile (RS 485) atto a misurare e registrare le principali grandezze elettriche del gruppo, sulle 3 fasi (tensione ai morsetti, corrente erogata, potenza attiva e reattiva erogata, fdp, frequenza)
• Strumenti misura tensione e corrente batteria
• Contaore
• Contagiri
• Termometro temperatura motore
• Manometro olio motore
• Spie allarme per:
o mancato avviamento
o alta temperatura motore
o minima pressione olio
o sovra velocità
o bassa pressione gas
o sovraccarico generatore
o arresto di emergenza
o presenza rete
o presenza rete su generatore
o motore avviato
o generatore carica batterie
o riserva combustibile
o esaurimento combustibile
o massimo livello combustibile
o batteria scarica
o condizioni di regime non raggiunte
o basso livello liquido refrigerante radiatore
o allarme mancato preriscaldo motore
o minima tensione generatore
o massima tensione generatore
o minima frequenza generatore
o massima frequenza generatore
• Selettore 4 posizioni (bloccato – manuale – automatico – prova)
• Pulsante avviamento gruppo
• Pulsante arresto gruppo
• Pulsante ripristino
• Pulsante tacitazione allarme
• Pulsante comando tele commutazione (da verificare in corso d’opera)
• Pulsante arresto emergenza
• Interruttore alimentazione scheda
• Selettore 3 posizioni pompa gasolio (automatico – blocco – manuale)
Tutte le grandezze misurate e registrate e gli allarmi debbono essere remotizzabili tramite rete intranet aziendale. Gli allarmi dovranno anche generare la chiusura di “contatto pulito”.
Quadro comando gruppo - Interno quadro
All’interno del quadro saranno montati:
• Logica di controllo per arresto e avviamento del gruppo,
• Logica di comando/controllo commutazione rete/gruppo,
• Alimentazione e protezione dei servizi ausiliari del gruppo (radiatore, regolatore giri, ventilazione, batteria, illuminazione e f.m., ecc.),
• Logica protezione gruppo.
3.16 Telecommutazione rete - gruppo
E’ escluso dalla fornitura. Lo scambio rete gruppo avverrà attraverso i commutatori rete/gruppo esistenti ubicati nei quadri generali dei singoli edifici alimentati dal gruppo elettrogeno. Il consenso per l’avviamento avverrà in caso di mancanza della rete elettrica principale dell’Enel rilevata dalla cabina termo frigorifera.
Prove/misure gruppo elettrogeno da effettuare presso il costruttore
L’Appaltatore è tenuto alla effettuazione delle seguenti prove di collaudo del gruppo elettrogeno presso l’officina del Costruttore, il quale metterà a disposizione tutte le apparecchiature e le maestranze di adeguata esperienza occorrenti per l’esecuzione delle prove.
L’Appaltatore dovrà produrre alla Direzione dei lavori idonea documentazione relativa ai risultati delle prove effettuate, preventivamente alla installazione del gruppo presso l’Azienda ospedaliera, fermo restando che è a discrezione della Stazione appaltante la possibilità di richiedere l’effettuazione delle prove alla presenza del Direttore dei lavori e altro personale tecnico.
Le prove saranno effettuate con il gruppo elettrogeno nelle condizioni di installazione previste, con il quadro di comando ed il quadro di commutazione rete-gruppo collegati ed in funzione, in condizioni ambientali standard.
Elenco delle prove:
a) esame a vista e controllo delle caratteristiche,
b) verifica delle fasi di funzionamento in regime automatico, simulando mancanza e ritorno rete; prova di arresto di emergenza e simulazione intervento di ogni protezione. Verifica dell’avviamento e arresto in regime manuale,
c) prova di funzionamento continuativo con carichi fittizi progressivi di 0 – 50 – 75 – 100 – 110% a cosφ unitario e 0,5 in ritardo a tensione nominale per la durata di 10 minuti per ciascun carico e contemporanea verifica della tolleranza in regime statico di frequenza e tensione con rilievo oscillografico,
d) prova di funzionamento continuativo a pieno carico, tensione nominale, cosφ 0,8, per una durata di 4 ore. Prima dell’inizio della prova dovranno essere effettuate tutte le tarature e regolazioni necessarie al corretto funzionamento, che non potranno più essere modificate durante la prova stessa. Durante la prova dovranno essere rilevate, almeno ad intervalli di 30 min, le seguenti grandezze:
o temperatura, umidità e pressione ambientali,
o pressione e temperatura olio lubrificante,
o velocità del gruppo,
o vibrazioni,
o composizione gas di scarico,
o tensione e corrente alternatore,
o potenza attiva alternatore,
o consumo carburante.
Al termine della prova dovrà essere misurata la sovratemperatura nel punto più caldo degli avvolgimenti dell’alternatore, che non dovrà superare i limiti previsti per la classe di isolamento prescritta, e la sovratemperatura del motore diesel, che non dovrà superare i valori prescritti dal costruttore del motore.
e) subito dopo l’effettuazione della prova a carico nominale per 4 ore, senza arrestare il gruppo e senza alterare le tarature e regolazioni, il gruppo verrà fatto funzionare con una potenza erogata pari a quella di sovraccarico e mantenuto a tale livello per 1 ora; durante la prova dovranno essere rilevate le grandezze sopra elencate,
f) verifica della distorsione della forma d’onda della tensione di uscita con carico trifase equilibrato
deformante e non, con rilievo oscillografico,
g) verifica del livello di pressione acustica, durante tutte le prove,
h) controllo delle segnalazioni sul quadro di controllo nelle varie condizioni di funzionamento ed allarme,
i) controllo degli strumenti indicatori sul quadro,
j) misura della resistenza d’isolamento verso massa dei circuiti del gruppo elettrogeno, con strumento con tensione di prova maggiore o uguale a 500 Vcc: il valore misurato dovrà essere non inferiore a 10 MΩ,
k) prova di rigidità dielettrica con tensione efficace 2 kV a 50 Hz applicata per 60 sec tra le parti attive
dell’alternatore e la massa,
l) prova dielettrica a frequenza industriale con tensione 2 kV per 60 sec, fra le parti attive di ciascun quadro e la massa.
Prove/misure gruppo elettrogeno da effettuare dopo l’installazione presso l’Azienda ospedaliera Saranno da effettuare dopo l’installazione presso l’Azienda ospedaliera a cura del collaudatore e con l’assistenza del personale del fabbricante del gruppo:
a) esame a vista e controllo della corretta installazione secondo le specifiche del costruttore ed in conformità alle disposizioni legislative, al progetto ed al Capitolato,
b) prove di funzionamento nelle varie condizioni previste (automatico, manuale, a vuoto, presa carico con simulazione di mancanza rete ecc.) e rilievo dei parametri fondamentali; le prove di funzionamento a carico avranno una durata di 4 ore durante le quali saranno rilevati i parametri elettrici e meccanici fondamentali della macchina,
c) prove interblocchi, sicurezze, temporizzazioni, automatismi, allarmi ecc.,
d) prove di isolamento.
Dette prove potranno essere effettuate a discrezione della Stazione appaltante anche in giorni festivi o in orario serale o notturno.
Il gasolio necessario alla effettuazione di tutte le prove di funzionamento sarà fornito dall’Appaltatore. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di eseguire qualsiasi altra prova (sia presso l’Officina del
Costruttore che in sede di collaudo finale), anche se non menzionata, che dovesse ritenere opportuna e necessaria per accertare la rispondenza del gruppo e dei quadri di comando e di scambio alla normativa vigente, a quanto previsto in offerta e richiesto da Capitolato, senza che questo possa comportare variazioni agli oneri contrattuali.
3.18 Elenco fornitura accessorie del gruppo elettrogeno
Di seguito saranno elencate l’insieme delle forniture accessorie, degli apparati e degli impianti e le modifiche apportate agli apparecchi standard di base:
1- Elettropompa del combustibile - Dovrà essere compresa nella fornitura in opera la seconda Elettropompa del gasolio collegata in parallelo a quella principale da utilizzare come riserva, completa di valvole di intercettazione a monte ed a valle, filtro meccanico, valvola di non ritorno, ed inoltre provvista di alimentazione elettrica, salvamotore, contattore M/A, selettore 0-1-2 e lampade di segnalazione. Le due elettropompe dovranno essere dimensionate singolarmente per la portata massima di combustibile non inferiore a 3 l/s ed una prevalenza sufficiente a raggiungere il serbatoio di deposito da 3000 litri esistente interrato ubicato a circa 20 m di distanza. Le due elettropompe e quella a mano dovranno essere montate su un'unica piastra di acciaio ed i collegamenti idraulici dovranno essere effettuati con l’ausilio di opportuni bocchettoni tali da permettere, all’occorrenza, il semplice smontaggio delle elettropompe o della pompa a mano, senza limitare l’impiego del componente non interessato alla manutenzione. La piastra di supporto delle pompe dovrà essere costituita da una vasca di raccolta dell’eventuale combustibile che fuoriesca per perdite o per manutenzione.
2- Batterie e carica batterie – La specifica tecnica di progetto prevede che il sistema di avviamento del gruppo possa sostenere almeno 10 tentativi di avvio prima di andare in blocco; per questo motivo il fornitore dovrà adeguarsi fornendo un numero di batterie ermetiche al piombo di capacità complessiva sufficiente alloggiate sul basamento del GE, tramite telaio e relativi tiranti di ancoraggio; stesso discorso dovrà essere previsto per il carica batterie automatico; quest’ultimo dovrà essere dimensionato di potenza adeguata affinché la carica delle batterie avvenga al massimo in due ore.
3- Insonorizzazione della marmitta e del Container – Pur non essendo previsto per il GE il funzionamento in servizio continuativo, è richiesto una insonorizzazione della marmitta (35 dB(A) e del container (versione super silenziata) in considerazione dei seguenti fattori:
- funzionamento giornaliero a vuoto del gruppo per circa 15 minuti;
- area ad elevata presenza di degenze, ambulatori e chirurgie.
4- Struttura di sostegno del container – lamiera di acciaio zincata a caldo ad alta resistenza di spessore minimo 2 mm.
5- Verniciatura – per il container la verniciatura prevede polvere epossidica da esterno con RAL 5015 a scelta comunque della D.L.. Il basamento, invece, dovrà essere sottoposto al seguente trattamento di finitura:
- Sgrassaggio;
- Mano di primer applicata per immersione;
- Essiccazione all’interno del forno a 70 °C.
6- Materiale fonoassorbente di rivestimento - Lana minerale ad alta densità rivestita di pannelli in lamiera micro-perforata. Resistenza al fuoco EN13501-1 classe A2.
7- Espulsione aria calda – Dall’alto.
8- Carico del serbatoio di servizio – Bocchettone esterno con tappo provvisto di chiusura a chiave.
9- Protezione motore contro overspeed – Sistema brevettato con elettrovalvola di by pass del gasolio sulla linea di ritorno.
10- Illuminazione Interna ed esterna del container – All’interno ed all’esterno con lampade a led IP55
comandabili localmente.
11- Kit prese di corrente 230/16 A – n.2 prese da esterno IP55 tipo CEE.
12- Segnalazioni luminose – luci di segnalazione industriale del tipo a colonna a led a 3 colori funzionanti a 24 Vcc, diametro 50 mm ed altezza 30 cm – IP65 per la segnalazione di GE in funzione (rosso), GE guasto (giallo) e GE in funzionamento regolare (verde).
13- Scaldiglia preriscaldo motore – da 6 kW con pompa di circolazione integrata.
14- Scaldiglie preriscaldo centralina elettriche – Resistenze anticondensa max 600 W/cad, termostatate a protezione della centralina elettronica di controllo e gestione, del carica batterie e del quadro elettrico degli ausiliari.
15- Telegestione – Il quadro di comando e controllo del GE dovrà consentire di effettuare il controllo remoto. Per tale scopo dovrà essere dotato di SW ed interfacciamento Ethernet che permetta la trasmissione dati rendendo possibile la visualizzazione su PC delle segnalazioni di allarmi con il sistema di scada esistente della Schneider. Il collegamento potrà essere effettuato attraverso una porta RS-484 o in f.o.
3.19 Documentazione tecnica ed Amministrativa
Il gruppo elettrogeno, all'atto della consegna. deve essere corredato della seguente documentazione:
⮚ Dichiarazione di conformità del G.E.;
⮚ Disegno di assieme del G.E.
⮚ Manuale tecnico, opportunamente stampato e rilegato in edizione editoriale, contenente i seguenti capitoli a sezioni:
• Informazioni di carattere generale,
• Norme di sicurezza e prevenzione,
• Condizioni di impiego. prestazioni e caratteristiche tecniche;
• Normative di riferimento e disposizioni legislative vigenti nel territorio nazionale;
• Movimentazione;
• Composizione del gruppo elettrogeno;
• Installazione e messa in servizio;
• Autorizzazioni per la messa in servizio;
• Uso del gruppo elettrogeno;
• Manutenzione,
• Normative di riferimenti e disposizioni di Xxxxx,
⮚ Manuale di istruzione del quadro automatico di comando e controllo;
⮚ Manuale uso e manutenzione del motore diesel e dell’alternatore;
⮚ Schemi elettrici di potenza e di segnale;
⮚ Progetto esecutivo delle opere murarie necessarie per l’adattamento dei locali,
⮚ Progetto esecutivo delle opere di insonorizzazione (se previste);
⮚ Calcoli acustici e di portata aria delle opere di insonorizzazione:
⮚ Copia dei Certificati di omologazione;
⮚ Copia della dichiarazione di conformità dell’impianto al D.M. 37/08.
⮚ Copia del bollettino e degli allegati di collaudo in fabbrica;
⮚ Copia dei test reparto relativi alle prove di compatibilità elettromagnetica, eseguite in conformità alle disposizioni della direttiva 89/336/CEE;
⮚ Copia del bollettino di collaudo in opera attestante le verifiche e le prove effettuate dal Fornitore prima della consegna del G.E. e relativi impianti;
La documentazione sopraelencata dovrà essere raccolta in apposita cartella provvista di indice e separatori, e dovrà essere resa in triplice copia.