IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico
I Ricavi, un concetto unico con diverse interpretazioni | |
Lo standard contabile IFRS 15 applicato ad un contratto farmaceutico | |
Studente/essa | Relatore/trice |
Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxxxxx Xxxxxxx |
Corso di laurea | Indirizzo di approfondimento |
Economia aziendale | Accounting & controlling |
Tesi di Bachelor Manno, ottobre 2016 |
IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico
I Ricavi, un concetto unico con diverse interpretazioni
Lo standard contabile IFRS 15 applicato ad un contratto farmaceutico
Autore: Xxxxxx Xxxxxxx Relatore: Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
Tesi di Bachelor
Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Manno, ottobre 2016
“L’autore è l’unico responsabile di quanto contenuto nel lavoro”.
Sommario
1 International Accounting Standard Committee 7
2 L’attuale organismo internazionale – Fondazione IFRS 8
3.1 Procedura per l’emanazione di uno standard IFRS 9
3.2 Genesi dello standard IFRS 15 11
3.3 Obsolescenza standard IAS 11 e IAS 18 11
3.5 Punti focali dello standard IFRS 15 13
3.5.1 Rilevazione del ricavo, metodologia dei 5 step 14
3.5.2 Impatto sul 1° anno contabile di adozione dello standard 17
4.2 Importanza del settore in CH 20
4.3 Sviluppo di un prodotto farmaceutico 21
5 Contratti farmaceutici oggetto di studio 22
5.2 Acquisto diritti – licensing IN (allegato 1) 23
5.2.1 Dettagli condizioni stipulate licensing IN (Allegato 2) 25
5.3 Cessione dei diritti – licensing OUT (allegati 3 + 4) 27
5.3.1 Dettagli condizioni stipulate licensing OUT US+EU (Allegato 5) 28
5.3.2 Dettagli condizioni stipulate licensing OUT C+J (Allegato 6) 29
6 Applicazione principi contabili IFRS nel contesto Pharma 29
6.1 Trattamento contabile licensing IN 30
6.1.1 Sintesi trattamento contabile licensing IN 33
6.2 Teoria trattamento contabile licensing OUT 34
6.2.1 1° passo: identificazione del contratto con il cliente 34
6.2.2 2° passo: identificazione degli impegni previsti dal contratto 35
6.2.3 3° passo: identificazione dell’ammontare della transazione 35
6.2.4 4° passo: allocare il prezzo di transazione alla corrispettiva prestazione 37
6.2.5 5° passo: rilevare il ricavo in base alla prestazione effettuata 37
6.2.6 Sintesi teoria dei 5 passi IFRS 15 38
6.3 Pratica trattamento contabile ricavo over time 39
6.3.1 Determinazione prezzo di transazione 39
6.3.2 Rilevazione dei ricavi over time 41
6.3.3 Cambiamenti nelle stime contabili 42
7 Differenze di rilevazione IFRS VS Codice Obbligazioni CH 45
Indice delle figure
Figura 1: Composizione dell’IFRS Foundation 9
Figura 2: Trasferimento del controllo “Over time” 16
Figura 3: Trattamento contabile dei costi licensing IN 32
Figura 4: Testo IFRS 15.IN7a 34
Figura 9: Testo IFRS 15.B63 39
Figura 10: Ricavo over time da rilevare per l’anno 2020 41
Figura 11: Testo IAS 8.36 e IAS 8.37 42
Figura 12: Ricavo annuo anno 2021 con assestamento ricavo annuo dell’anno 2020 43
Figura 13: Ricavo annuo anno 2023 con assestamento ricavi annui anni precedenti 44
Figura 14: Differenze annue CO vs IFRS anni 2016 - 2021 47
Figura 15: Differenze annue CO vs IFRS anni 2022 - 2027 48
Figura 16: Differenze annue CO vs IFRS anni 2028 - 2033 49
Indice degli allegati
Allegato 1: Contratto licensing IN molecola Phar 58
Allegato 2: Dettaglio condizioni stipulate nel contratto licensing IN 62
Allegato 3: Contratto licensing OUT prodotto Pharma regione America ed Europa 63
Allegato 4: Contratto licensing OUT prodotto Pharma regione Asia 68
Allegato 5: Dettaglio condizioni stipulate nel contratto licensing OUT US+EU 72
Allegato 6: Dettaglio condizioni stipulate nel contratto licensing OUT C+J 73
Allegato 7: Scheda – Progetto tesi di bachelor 74
Allegato 8: Impegno di condivisione dei diritti d’autore 81
Abstract
Lo standard contabile internazionale IFRS 15 – Revenue from Contract with Costumers obbliga le aziende dedite nell’applicazione dei principi contabili IFRS a rilevare i ricavi secondo tale, nuovo, metodo a partire dall’anno contabile 2018.
Questo principio riscrive completamente le regole di rilevazione del ricavo. La concezione per la quale si rileva il ricavo non è più il trasferimento del rischio e del beneficio di un bene / servizio al cliente, bensì è il trasferimento del controllo.
Lo standard propone una metodologia fatta di 5 passi da intraprendersi dal momento della stipula del contratto sino alla sua rilevazione contabile.
Il presente lavoro mira ad enunciare quali passi sono da intraprendersi per dei contratti del settore farmaceutico.
L’analisi della corretta rilevazione del ricavo per questo settore è stata effettuata sulla base dello standard emanato; oltre allo standard si sono studiate diverse interpretazioni e spiegazioni fornite dalle principali aziende Svizzere attive nell’ambito della revisione/consulenza.
Il risultato evidenzia che nei contratti del settore farmaceutico, i proventi, si classificano in tutte e 2 le categorie di ricavi che lo standard propone.
Vi sono tipologie di provento le quali sono rilevate secondo la logica di rilevazione del ricavo at a point in time mentre altre sono da rilevarsi secondo una logica di rilevazione over time. Il maggior problema consiste nel comprendere quale sia il prezzo di transazione rilevabile riguardante i proventi classificati secondo la rilevazione del ricavo over time.
Tali proventi sono sovente in correlazione alla buona riuscita di una tappa del processo di sviluppo o di un lavoro da parte di un ente autonomo.
La correlazione, al fine di non anticipare ricavi futuri, comporta che il prezzo di transazione rilevabile varia in base allo sviluppo e alla performance del prodotto farmaceutico.
La corretta rilevazione del prezzo di transazione è il punto cruciale del criterio di rilevazione del ricavo over time.
1 International Accounting Standard Committee
Alla fine della seconda Guerra mondiale ricostruzione e crescita erano alla base delle politiche di quel tempo. Fin dagli anni cinquanta fondamentali erano temi quali la convergenza, l’integrazione e la crescita economica attraverso accordi internazionali.
Nel 1973 nasce il primo organismo di normazione, l’International Accounting Standards Commette, attraverso un accordo siglato tra organismi contabili professionali di Xxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxx Xxxxx, Xxxxxxx x Xxxxx Xxxxx d’America. Nel susseguirsi degli anni sempre più paesi si sono aggiunti.
Nel 1982 erano membri dell’IASC tutti i paesi facenti parte dell’Intenational Federation of Accounts (IFAC - Organizzazione Mondiale dei Professionisti Contabili).
Lo scopo iniziale era quello di ottenere un’armonizzazione internazionale delle diverse economie, ma dal 1990 gli scopi si sono ampliati e si sono focalizzati sulla riduzione delle differenze tra i principi contabili utilizzati nelle maggiori piazze finanziarie del mondo per arrivare ad una convergenza attraverso lo sviluppo di normative contabili di alta qualità, riconosciute a livello internazionale.
Dopo 25 anni di operato lo IASC istituì, nel 1997, un gruppo di lavoro per rinnovare la propria strategia; con l’evoluzione delle normative e delle legislazioni fu necessario un cambiamento per migliorare la convergenza tra le normative contabili dei diversi paesi.
Nel 2000 nacque così l’IASB (International Accounting Standard Board) come successore dell’IASC. Lo IASB deve operare sotto la nuova International Accounting Standards Commettee Foundation. A seguito della nascita dello IASB, dal 1° aprile 2001, le normative emanate da questo organismo vengono chiamate International Financial Reporting Standards o IFRS. In ogni caso, lo IASB, ha confermato la validità delle normative emanate precedentemente ed esse continuano a venire denominate International Accounting Standards o IAS.
Le norme e le interpretazioni sono pubblicate dopo un lungo processo di lavoro che non coinvolge più solamente personaggi del mondo contabile, ma la nuova struttura dello IASB coinvolge anche rappresentanti del mondo accademico e imprenditoriale, rappresentanti del mondo bancario e finanziario, revisori contabili e investitori.
L’ obiettivo principale è l’emanazione e l’adozione di regole comuni per la redazione dei documenti contabili. Obiettivo che mira a garantire la comparabilità delle informazioni finanziarie relative a imprese di diverse nazionalità e quindi a fornire ai mercati informazioni più trasparenti.
2 L’attuale organismo internazionale – Fondazione IFRS
Il 1° luglio 2010 la Fondazione IASC cambia ufficialmente il nome in IFRS Foundation la cui composizione coinvolge adeguatamente tutte le nazioni nell’emissione di nuovi principi contabili.
Come si può notare dalla figura sottostante l’IFRS Foundation è così composta:
1. L’IFRS Foundation che assimila, al suo interno, 2 distinti Board.
♦ Lo IASB che continua ad avere il compito di elaborare ed emanare i principi contabili internazionali e;
♦ L’IFRIC (o IFRS IC) ovvero il comitato di interpretazione degli standard IFRS il quale ha il compito di emanare le interpretazioni ufficiali dei principi sulla base di quesiti pervenuti riguardanti temi importanti o di ampia diffusione. L’IFRIC può emanare le sue interpretazioni ai quesiti che gli vengono posti a patto che esse non sfocino in un’importante modifica dello standard.
2. L’IFRS Advisory Council offre consulenza allo IASB su quali attività svolgere e su quali progetti siano prioritari;
3. L’IFRS Foundation Trustees, oltre ad occuparsi della nomina dei membri dello IASB, dell’IFRIC e dell’IFRS Advisory Council, si occupa della raccolta fondi per l’intera organizzazione e si assicura che le decisioni prese assolvano le esigenze di tutti gli Stakeholder connessi alla Fondazione;
4. L’IFRS Foundation Monitoring Board è nato in modo da poter garantire la componente pubblica nel processo di emanazione di un nuovo principio contabile internazionale.
Figura 1: Composizione dell’IFRS Foundation
Fonte: IFRS Foundation
3 Standard IFRS
3.1 Procedura per l’emanazione di uno standard IFRS
Come anticipato precedentemente, l’organo interno alla Fondazione IFRS dedito alla redazione ed emanazione di uno standard contabile internazionale è lo IASB. L’emanazione dello standard ha una sua specifica procedura, nota come “Due Process” i quali principi base sono:
♦ Accessibilità e trasparenza delle informazioni;
♦ Consultazione / coinvolgimento degli stakeholder all’interno del processo;
♦ Assunzione di chiare responsabilità nei confronti degli stakeholder stessi.
Avendo ben chiari e definiti i principi base all’emanazione dello standard, il processo si sviluppa in 6 distinte fasi:
1. Ricerca:
Lo staff dello IASB, al fine di individuare la natura del problema, può effettuare delle ricerche di tipo esplorativo. La ricerca permette di meglio comprendere la grandezza del problema da affrontare.
2. Agenda dei progetti:
Lo IASB, dopo aver svolto le dovute analisi, prende la decisione sulla rilevanza del tema oggetto di analisi. Se dovesse risultare rilevante esso viene inserito nell’agenda dei progetti da completare.
3. Discussion Paper:
il Discussion Paper (DP) viene elaborato unicamente in mancanza di riferimenti; ovvero in mancanza di principi contabili precedentemente emanati.
Qualora lo IASB si dovesse trovare in una situazione nella quale è tenuto ad emanare un DP, solitamente, elabora un documento di dominio pubblico ed incoraggia gli stakeholder a visionarlo e a commentarlo.
4. Exposure Draft:
L’Exposure Draft (ED) è un documento nel quale viene disciplinato il nuovo principio contabile. Lo IASB, anche in questo caso, incoraggia gli stakeholder a visionare il documento e commentarlo. Solitamente si lasciano tra i 90 ed i 120 giorni di tempo per eventuali commenti e, nel caso vi fossero delle migliorie da apportare, lo IASB è chiamato a discuterne.
5. Pubblicazione:
Scaduto il tempo nel quale vi è la possibilità di commentare il nuovo principio IFRS, lo IASB analizza i commenti ricevuti e procede alla pubblicazione ufficiale del nuovo standard IFRS.
6. Post-pubblicazione:
Chiaramente, a seguito della pubblicazione ufficiale, si possono presentare dei casi problematici dal punto di vista dell’applicazione o della sua interpretazione; qualora ne fosse il caso, lo IASB e l’IFRIC, sono a disposizione / supporto al fine di risolvere la problematica emersa.
Il nuovo principio contabile IFRS, approvato ed emanato ufficialmente dallo IASB, non risulta essere ancora ufficialmente in vigore sino a quando non ottiene l’omologazione dell’Unione Europea.
Unicamente attraverso un apposito regolamento emanato dall’Unione Europea lo standard IFRS emanato avrà carattere ufficiale, di legge.
L’iter di emanazione di uno standard IFRS è ufficialmente concluso quando esso viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea e, cosa più importante, a seguito della sua pubblicazione, esso diventa vincolante per tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
3.2 Genesi dello standard IFRS 15
Lo standard contabile internazionale IFRS 15 – Revenue from Contract with Customers, è il risultato di un progetto che ha avuto inizio nel giugno del 2002 ovvero quando lo IASB ha aggiunto nella sua agenda il progetto “Revenue Recognition”. Tale progetto si situa nel quadro del “Memorandum of Understanding” ovvero nel progetto di convergenza che lo IASB ed il FASB (organo il quale ha il compito di emanare gli US GAAP, principi contabili vigenti in America) hanno concordato nei primi anni del 2000 al fine di ottenere una maggiore qualità ed una maggior comparabilità dei bilanci contabili delle imprese.
Prima dell’emanazione e dell’approvazione del principio contabile internazionale IFRS 15 vi erano delle disposizioni divergenti nell’ambito della rilevazione dei ricavi tra IFRS e US GAAP; questa differenza poteva sfociare in diverse interpretazioni contabili su operazioni economicamente molto simili tra di loro.
3.3 Obsolescenza standard IAS 11 e IAS 18
Il principio contabile internazionale IAS 11 – Ricavi da commesse è stato emanato dallo IASC nel 1979; il principio è stato rivisto nella sostanza nel 1993. Al “nuovo” standard IAS 11 si sono aggiunte un paio di interpretazioni correlate quali l’IFRIC 12 – Accordi per servizi in concessione, nel 2006 e l’IFRIC 15 – Accordi per la costruzione di immobili, nel 2008.
Il principio contabile IAS 18 – Ricavi è stato emanato nel 1982 e, anch’esso, è stato rivisto nella sostanza nell’anno 1993. Anche per questo nuovo standard valgono, come per lo IAS 11, le interpretazioni correlate IFRIC 12 e IFRIC 15 ma non solo.
Con riferimento al principio contabile IAS 18 ci sono ulteriori interpretazioni correlate quali l’IFRIC 13 – Programmi di fidelizzazione della clientela, del 2007, l’IFRIC 18 — Cessioni di attività da parte della clientela, del 2009, la SIC 27 – La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing, del 2000 e la SIC 31 — Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitari, del 2001.
Nel 2001 la Fondazione IFRS ha ripreso e confermato la validità degli standard IAS emanati precedentemente alla sua nascita. Questo vale anche per i principi IAS 11 e IAS 18. Sempre nel 2001 la fondazione ha compreso l’obsolescenza di questi 2 standard; inoltre, ai 2 standard, sono venute a crearsi nel corso degli anni molteplici interpretazioni correlate IFRIC/SIC. La somma dei due aspetti comporta una notevole difficoltà nella comprensione e nell’applicazione
uniforme degli standard stessi e, nel 2002, si è presa la decisione di voler cambiare e sostituire gli standard e le loro interpretazioni correlate.
3.4 Storia dell’IFRS 15
Come precedentemente anticipato l’ufficialità della genesi di un nuovo standard contabile internazionale che mira a migliorare la rilevazione dei ricavi, sfociato nell’IFRS 15, è datata giugno 2002. Il 19 dicembre 2008, dopo più di 7 anni di lavoro, lo IASB pubblica il Discussion Paper incoraggiando gli stakeholder a presentare dei commenti.
Dopo un’ulteriore anno di lavoro, più precisamente il 24 giugno 2010, lo IASB pubblica l’Exposure Draft e, anche in questo caso, incoraggia gli stakeholder a prendere posizione ed esprimere dei commenti.
A seguito della prima bozza di standard pubblicata, gli stakeholder hanno portato molti commenti in merito.
La grande quantità di commenti ricevuti ha spinto lo IASB ad apportare delle modifiche allo standard in elaborazione quali una miglior chiarificazione dei principi di rilevazione dei ricavi e la creazione di un principio unico che si possa utilizzare in molteplici transazioni ed applicabile ad una vasta varietà di tipologie di impresa attive in differenti settori economici.
Il 14 novembre 2011 viene pubblicata la 2° versione dell’Exposure Draft; come sempre il testo è liberamente visionabile da parte degli interessati e si possono portare delle considerazioni allo IASB.
Dopo la pubblicazione della 2° bozza di standard, lo IASB e la FASB, si sono ulteriormente riuniti al fine di implementare le considerazioni ricevute in quello che diventerà lo standard definitivo.
Il 28 maggio 2014 viene pubblicato l’IFRS 15 – Revenue from Contract with Customers. Standard che, obbligatoriamente, deve essere applicato per tutti gli esercizi contabili i quali iniziano con data 1° gennaio 2017 o in date successive. Qualora un’impresa voglia adottare lo standard prima dell’esercizio contabile relativo all’anno 2017 è libera di poterlo fare.
L’11 settembre 2015 lo IASB concorda un differimento di un anno sull’obbligatorietà di rilevare i ricavi secondo lo standard IFRS 15; le imprese, quindi, saranno obbligate ad adottare lo standard a partire dall’esercizio contabile che inizia con data 1° gennaio 2018 o successiva; rimane in essere il fatto che un’azienda è libera di rilevare i ricavi attraverso il presente lo standard anche prima della data obbligatoria di rilevazione.
Il 12 aprile 2016 lo IASB ha pubblicato le chiarificazioni sullo standard contabile internazionale IFRS 15.
3.5 Punti focali dello standard IFRS 15
L’obiettivo dello standard contabile internazionale IFRS 15 è quello di stabilire i principi che le società sono obbligate a seguire al fine di determinare i ricavi da contratti con i clienti.
Sono specificati i principi circa la tempistica, la natura, l’incertezza e l’ammontare delle entrate che derivano dalla stipulazione di un contratto.
Nell’emanazione del presente standard si specifica che dal suo quadro di riferimento, il quale ha il fine di omogeneizzare la rilevazione dei ricavi nei contratti commerciali, sono esclusi i contratti di leasing, quelli assicurativi e gli strumenti finanziari.
Come anticipato il presente standard sostituisce lo IAS 11 e lo IAS 18; questo significa che vi è stata la necessità di implementare 2 concezioni diverse nello stesso standard. Il principio contabile IFRS 15 definisce la rilevazione dei ricavi secondo 2 approcci:
1. La rilevazione puntuale e;
2. La rilevazione graduale nel tempo.
Più semplicemente il 1° approccio sostituisce, nel concetto, lo IAS 18 mentre il 2° approccio sostituisce lo IAS 11.
L’elemento principale dello standard IFRS 15 rispetto ai suoi “antenati” è la diversa visione del trasferimento del bene/servizio. Prima il criterio alla base della rilevazione del ricavo era il trasferimento del rischio e del beneficio associati al bene / servizio, ora il ricavo si rileva quando ne viene trasferito il controllo.
Il presente principio ha prestato maggior attenzione anche all’informativa che l’azienda è obbligata a fornire nelle note di bilancio e di allegato. L’informativa ha lo scopo di fornire agli utilizzatori del bilancio maggiore chiarezza sui contratti in essere dell’azienda; in particolar modo l’informativa dovrà fornire maggiori note sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi.
3.5.1 Rilevazione del ricavo, metodologia dei 5 step
Lo standard disciplina la rilevazione dei ricavi partendo da un’analisi del contratto secondo una metodologia sviluppata in 5 fasi (step):
1. Identificazione del contratto con il cliente
L’IFRS 15 si può applicare unicamente quando entrambe le parti hanno accettato il contratto stipulato e si impegnano a rispettarlo, ad adempiere ai propri obblighi.
Il contratto non ha una forma riconosciuta: può essere scritto, verbale od implicito; l’importante è che nessuna delle parti coinvolte nel contratto ne possa uscire senza subire una penale.
2. Identificazione degli impegni e delle prestazioni previsti dal contratto
L’impegno contrattuale è definito come la promessa di trasferimento del controllo di un bene / servizio; l’azienda deve essere in grado di identificare quali sono i suoi diritti e quali siano quelli del suo cliente relativamente alla fornitura di beni o alla prestazione di servizi.
3. Identificazione dell’ammontare della transazione
L’azienda deve essere nella condizione per la quale è in grado di identificare quali siano i termini di pagamento relativi ai beni o servizi trasferiti.
Dal contratto si deve essere in grado di comprendere il prezzo della transazione. Esso può contenere diverse variabili quali degli scambi non monetari, degli sconti, bonus, royalties, … Se il contratto contiene delle variabili (bonus, sconti, rimborsi, incentivi, …) l’azienda deve avere sufficienti dati al fine di poter stimare il prezzo al quale essa ne è intitolata.
Per stimare il prezzo si hanno 2 differenti metodologie.
La prima tecnica è chiamata “Expected Value” ed è basata sulle stime di probabilità che un evento stipulato nel contratto si avveri.
Questa metodologia di stima deve essere usata quando l’azienda stipula diversi contratti i quali hanno caratteristiche simili.
La seconda tecnica per predire l’ammontare del ricavo al quale si è intitolati è chiamata “Most Likely Amount”; essa è da usare quando, in un contratto, si hanno poche, differenti, situazioni possibili.
Attraverso questa metodologia si deve comprendere / determinare quale sia l’evento che si realizzerà con maggior probabilità e prendere in considerazione il prezzo determinato per quell’evento.
4. Allocare il ricavo alla corrispettiva prestazione
Quando in un contratto si hanno diverse obbligazioni si ha il dovere di allocare / suddividere il prezzo di transazione rilevato ad ogni obbligazione presente nel contratto.
Se non si è in grado di suddividere il prezzo di transazione fra le varie obbligazioni, lo standard IFRS 15, specifica 3 possibili metodologie per stimare l’importo di ogni singola obbligazione:
♦ Adjusted market assessment approach
L’azienda valuta il mercato nel quale commercializza il suo prodotto (o servizio) ed effettua una stima di quanto il cliente sia disposto a pagare il prodotto / servizio.
♦ Expected cost plus margin approach
L’azienda può prevedere i costi (futuri) che dovrà sostenere al fine di poter soddisfare l’obbligazione ed aggiungerci il suo margine di utile. Dalla previsione dei costi, aggiungendoci il margine di utile, si può stabilire il prezzo di transazione.
♦ Residual approach
L’ultima metodologia è da usare unicamente quando, in un contratto, si è riusciti a suddividere il prezzo di transazione unicamente ad una parte delle obbligazioni; per le obbligazioni rimanenti, dal prezzo di transazione totale pattuito nel contratto, si deducono i prezzi delle obbligazioni già valutate singolarmente.
L’approccio residuale è da attuare unicamente quando si è in 2 condizioni ben distinte:
♦ L’azienda vende il prodotto / servizio a clienti differenti ed il suo corrispettivo è molto variabile (non si ha un prezzo di vendita “storico” ben definito);
♦ l’azienda non ha ancora fissato il prezzo di transazione per quel determinato bene / servizio.
5. Rilevare il ricavo in base alla prestazione effettuata
L’ultimo passo della metodologia sviluppata è quello della rilevazione del ricavo. Il ricavo si rileva contabilmente quando il controllo del bene / servizio è stato trasferito al cliente.
Il controllo può essere trasferito “nel tempo” (over time), ovvero durante un lungo arco di tempo, oppure “ad un determinato momento” (at a point in time), ovvero alla realizzazione di una condizione ben determinata. Per comprendere se il controllo è trasferito over time oppure at a point in time lo standard contabile propone una soluzione molto semplice.
L’azienda deve stabilire se il trasferimento del controllo avviene su un arco di tempo variabile; se così non fosse il trasferimento è determinato, di default, ad un determinato momento.
Lo standard esplicita quali sono le condizioni per le quali il trasferimento avviene over time, condizioni che sono riassunte nell’immagine sottostante della società Xxxxx & Young. Figura che riassume chiaramente le condizioni esplicitate nello standard IFRS 15.
Figura 2: Trasferimento del controllo “Over time”
Fonte: EYGM, Ernst&Young
Se uno dei 3 criteri citati nella figura è applicabile al contratto allora la rilevazione del ricavo avviene “nel tempo”.
3.5.2 Impatto sul 1° anno contabile di adozione dello standard
Lo standard IFRS 15 sarà obbligatorio a partire dall’esercizio contabile che inizia con data 1° gennaio 2018 o successiva. Al fine di applicare correttamente lo standard sopracitato durante il 1° anno di rilevazione si hanno 2, differenti, possibilità per revisionare tutti i contratti attualmente in essere così come quelli già completati.
♦ Metodo retrospettivo;
♦ Metodo effettivo cumulativo.
Con il 1° metodo, il metodo retrospettivo, l’azienda deve applicare il nuovo standard IFRS 15 retrospettivamente ad ogni esercizio contabile precedente a quello della 1° applicazione.
L’azienda è obbligata ad applicare lo standard retrospettivamente ed i dati sono da riesporre in base alle valutazioni esplicitate con lo standard IFRS 15.
Le differenze rilevate tra quanto precedentemente elaborato secondo gli standard allora in vigore e quelle applicando il nuovo standard contabile IFRS 15 ai vari contratti oggetto della revisione devono essere rilevate all’inizio del 1° esercizio contabile presentato ai fini comparativi.
Al fine di incentivare ad utilizzare tale metodo, lo standard propone 3 “practical expedients”:
1. Contratti conclusi in un solo esercizio contabile
Per quanto riguarda i suddetti contratti non è necessario rielaborarli (quindi riesporli) modificando lo standard di rilevazione dei ricavi usato.
2. Contratti conclusi con corrispettivi variabili
Per i contratti i quali sono già stati chiusi e nei quali si sono previste delle considerazioni variabili esiste una semplificazione molto semplice: al fine di valutare tali contratti non vi è la necessità di stimare i corrispettivi variabili presenti in essi ma si può, semplicemente, rilevare il prezzo della transazione alla data nella quale il contratto si è chiuso.
3. Esercizi contabili prima della data di 1° applicazione
L’informativa che si è obbligati a fornire in merito al prezzo della transazione che è da allocare a delle performance obbligations ancora in essere alla data di chiusura, viene meno; non si è obbligati a fornire informazioni quali le tempistiche di rilevazione del ricavo.
Attraverso la 2° metodologia, il metodo effettivo cumulato, le differenze vengono esposte nel 1° anno di adozione dello standard come un aggiustamento (cumulato) delle riserve.
Non vi è la necessità di riesporre i dati comparativi secondo il nuovo standard contabile IFRS 15.
Prima di scegliere quale delle 2 metodologie utilizzare, è bene che l’azienda rifletti sulle differenze che i 2 approcci comportano; il metodo retrospettivo è, indubbiamente, più laborioso e dispendioso da implementare ma ha l’enorme vantaggio di poter comparare l’evoluzione / il trend dei ricavi.
Per contro, la 2° metodologia, è molto più semplice e di immediata applicazione ma ha lo svantaggio di lasciare invariati i precedenti esercizi contabili a fini comparativi e quindi si perde la comparabilità degli esercizi stessi.
4 Settore farmaceutico
4.1 Introduzione
Estremizzando il settore farmaceutico si può dire che esso comprende 2 distinte tipologie di business.
Vi è il business molto rischioso, ma con un potenziale di profitto enorme, che è il business mirato soprattutto alla Ricerca e Sviluppo (R&S) al fine di produrre un nuovo farmaco protetto da un brevetto di esclusività.
Questa tipologia di business se la possono permettere solo poche aziende a livello mondiale. Le aziende leader di questo business sono diventate dei giganti, delle multinazionali di fama mondiale; questo perché l’idea di base è quella di continuare ad innovare, a ricercare sempre dei nuovi farmaci che permettono o di migliorare sensibilmente gli effetti terapeutici rispetto ai farmaci attualmente sul mercato oppure di combattere una malattia della quale non si hanno ancora farmaci efficaci.
Come anticipato questa tipologia di business è riservata a “poche” aziende nel mondo in quanto la ricerca e lo sviluppo dei vari prodotti non si deve mai arrestare; vi è la necessità di essere sempre innovativi e questo è costoso sia in termini di tempo sia monetari.
Un nuovo farmaco, prima di essere omologato, ovvero prima di ottenere l’approvazione da un ente statale il quale lo dichiara sicuro ed idoneo alla vendita sul mercato, deve sottostare a delle fasi di sviluppo molto ben specifiche. Ciò significa che il costo di sviluppo può essere molto ma molto dispendioso in quanto può durare per decenni.
Questa, estrema, sintesi porta chiaramente alla comprensione del motivo per il quale questo particolare settore di business, molto dinamico e rischioso, è “riservato” solo a poche (generalmente grandi) imprese.
Ci si potrebbe chiedere come mai un’azienda voglia fare questo determinato business? il motivo è semplice. Nonostante vi sia un forte rischio ed un notevole dispendio economico nel produrre un nuovo farmaco, qualora esso ottenesse l’approvazione dai vari enti regolatori statali, l’azienda produttrice otterrebbe i diritti esclusivi di vendita del prodotto sino a concorrenza della scadenza del brevetto che protegge il farmaco.
Come si può facilmente intuire, il mercato è enorme in quanto si tratta (potenzialmente) del mondo intero. Questo comporta una posizione di leadership e, di conseguenza, si ottengono enormi profitti ed enormi entrate di liquidità le quali, oltre a coprire sia i costi di sviluppo del prodotto sia di quelli che non hanno ottenuto l’approvazione, serviranno a coprire le spese di sviluppo di nuovi prodotti.
La 2° tipologia di business è molto meno rischiosa e comporta minori profitti; la si può definire come il business della catena di rifornimento.
In pratica, una volta che il brevetto di un determinato farmaco esclusivo scade ecco che la sua composizione chimica diventa di dominio pubblico.
Qui entrano in gioco le aziende dedite a questo determinato business le quali, molto rapidamente, riescono a produrre dei farmaci detti Generici.
Questi farmaci sono sostanzialmente una copia leggermente modificata del farmaco ex - esclusivo al quale è scaduto il brevetto.
Non dovendo sopportare costi di sviluppo ma unicamente costi di produzione, il farmaco generico risulta essere meno dispendioso sia per l’azienda, sia per il cliente finale.
Le aziende specializzate nella produzione e nella vendita di farmaci generici hanno un rischio di business molto meno marcato rispetto a chi porta innovazione in quanto si limitano a “copiare” una formula chimica di successo e proporla ad un prezzo molto più vantaggioso per il cliente finale; d’altra parte pure i profitti sono notevolmente inferiori in quanto il mercato è molto più concorrenziale ed il prezzo di vendita deve rimanere il più basso possibile al fine di non perdere quote di mercato.
4.2 Importanza del settore in CH
L’importanza del settore Farmaceutico in Svizzera è nota; il settore è un pilastro portante dell’economia Svizzera. Esso rappresenta, circa, tra il 3 ed il 4% del Prodotto Interno Lordo nazionale.
Le peculiarità della nazione, quali un’ottima formazione scolastica e dei buoni istituti di ricerca, hanno reso la Svizzera un territorio con una manodopera estremamente qualificata.
Il fatto di non essere un territorio molto vasto in termini di grandezza geografica ha facilitato le interrelazioni tra le scuole che offrono una manodopera altamente qualificata e specializzata, gli istituti di ricerca e le imprese del settore farmaceutico.
La vicinanza e la relativa facilità a trovare personale qualificato / specializzato in ricerche avanzate ha contribuito allo sviluppo del settore rendendolo maggiormente innovativo.
In svizzera, all’interno del settore, dominano 2 imprese multinazionali di rilevanza mondiale quali Novartis e Roche.
Nel 2013, in base ai dati di Cifra d’Affari, la Novartis era al 1° posto a livello mondiale mentre Roche era al 3° posto.
I 2 giganti mondiali trainano l’intero settore svizzero e, con il loro business concentrato sulla R&S, quindi sullo sviluppo di nuovi farmaci, contribuiscono a rendere la Svizzera, secondo il Global Innovation Index del 2015, il paese più innovativo a livello mondiale.
La spinta del settore farmaceutico svizzero ha contribuito alla nomina che la Svizzera si è guadagnata ovvero quella di un paese preciso ed innovativo; di questo ne han tratto beneficio tutti i settori commerciali.
Come anticipato il mercato di sbocco dei prodotti farmaceutici comprende l’intero globo e si capisce come, essendo la svizzera una piccola realtà all’interno del mondo, le vendite principali siano all’estero.
Questo comporta una forte esportazione di prodotti farmaceutici dalla Svizzera al resto del mondo. C’è da notare che, data la scarsità di materie prime all’interno del perimetro della Svizzera, si ha anche una forte importazione.
In questo particolare settore, data l’esigenza di apportare R&S ai prodotti, vi è un notevole apporto di valore aggiunto sulla materia prima. Questo forte valore aggiunto determina la differenza (positiva) tra i valori dei beni esportati e di quelli importati.
L’industria farmaceutica è un settore che traina l’economia Svizzera e contribuisce in maniera importante alla bilancia commerciale (positiva) della Svizzera.
Nel 2014 le esportazioni dell’industria farmaceutica erano più del 33% del totale delle esportazioni avvenute in Svizzera.
4.3 Sviluppo di un prodotto farmaceutico
Nel settore farmaceutico esiste una sequenza molto precisa di tappe / processi da intraprendere dalla scoperta di una molecola sino al suo sbocco sul mercato sotto forma di prodotto registrato.
Per iniziare la sequenza vi è la necessità di scoprire una nuova molecola. La scoperta della molecola (Fase di “Drug Discovery”) dà inizio alla 1° fase del suo percorso di sviluppo che, comunemente, è chiamata “Fase Preclinica”.
Questa fase prevede studi di ricerca e sviluppo, rispettivamente volti a studiare il meccanismo di azione / potenziale efficacia e la tollerabilità / idoneità del composto per la sperimentazione nell’uomo.
Terminata la fase preclinica iniziano le fasi di ricerca e sviluppo cliniche nell’uomo volte a comprenderne le potenzialità terapeutiche e trovare la giusta formulazione del prodotto finito. Tali fasi di sviluppo si dividono in:
♦ Fase I (volontari sani);
♦ Fase II (pazienti);
♦ Fase III (pazienti).
Durante la fase III il prodotto farmaceutico è, praticamente, già al suo stadio finale di sviluppo ed è in questa fase che si testa in una popolazione più ampia di pazienti il vero profilo di efficacia e sicurezza del prodotto farmaceutico finito.
Il trial clinico è una tappa obbligatoria e viene effettuato da società specializzate indipendenti; esso ha lo scopo di comprendere sia gli effetti terapeutici, sia quelli secondari del prodotto sviluppato sul corpo umano.
Al termine della fase III si passa alla “Fase della Registrazione” del prodotto: alla conclusione dell’ultimo trial clinico tutto il dossier relativo allo sviluppo della molecola, dallo studio della fase
preclinica sino al termine della fase III, con tutti i risultati di tutti gli studi chimici, preclinici e clinici, vengono inviati / sottoposti agli enti regolatori dei vari paesi.
Questo atto viene comunemente chiamato “Submission / Filing”.
Il processo di creazione di un nuovo farmaco ha la sua conclusione quando l’ente regolatore nazionale dà la sua approvazione al farmaco stesso. L’ottenimento della registrazione, come anticipato, conclude la sequenza di tappe / processi ai quali il farmaco deve obbligatoriamente sottoporsi.
La registrazione del prodotto garantisce la possibilità di lanciare / vendere il farmaco sul territorio nel quale la si è ottenuta. Preciso il fatto che la registrazione non garantisce il lancio del prodotto sul mercato bensì ne garantisce unicamente la possibilità di lanciarlo.
5 Contratti farmaceutici oggetto di studio
5.1 Introduzione
Un contratto standard, adottato da varie società attive nel campo della farmaceutica, è un documento di svariate decine di pagine nelle quali si attestano i doveri e gli obblighi di entrambe le parti coinvolte nel contratto. Oltre a quanto citato, nel contratto, si attestano pure le conseguenze legali in caso di inadempimenti e si concordano i compensi dovuti / percepiti da una società verso l’altra.
Il contratto viene stipulato prima che la molecola / il prodotto farmaceutico ottenga l’approvazione dagli enti regolatori nazionali. Pur essendo stipulato “in anticipo” rispetto al lancio del prodotto finito, il contratto, è vincolante e non può essere rescisso unilateralmente.
Come anticipato nella sezione 4.3 – Sviluppo di un prodotto farmaceutico - la molecola ha un suo percorso di sviluppo; percorso nel quale il rischio e l’esborso finanziario va man mano riducendosi, sino a sparire, quasi, del tutto all’ottenimento della registrazione.
Una società che acquisisce il diritto di sviluppare / distribuire / … una molecola quando è ancora nelle primissime fasi del suo iter di sviluppo sosterrà meno esborsi finanziari verso la società dalla quale ha acquisito tali diritti ma dovrà sostenere importanti costi (monetari e non) in ricerca e sviluppo.
Per contro se questi diritti si acquisiscono quando la molecola è negli stadi finali del suo iter si avranno maggiori esborsi finanziari verso la società cedente ma si avranno minori costi R&S.
Se si escludono le grandi multinazionali le quali hanno la forza economica e le capacità di portare la molecola scoperta sino alla vendita sul mercato, solitamente una molecola è oggetto di, almeno, 2 distinti contratti; un primo contratto lo si stipula tra la società che ha scoperto la molecola e una società la quale ha l’intenzione di acquisire i diritti su quella determinata molecola mentre secondo contratto lo stipula l’azienda che ha acquisito il diritto (totalitario) durante il 1° contratto ed una società terza la quale ha la logistica ed i canali di vendita sui territori.
Per la presente tesi di Bachelor vi sono 3 contratti i quali coinvolgono 4 società:
♦ Società Z ;
♦ Società Y ;
♦ Società X ;
♦ Società W.
Il punto di vista che andrò a trattare è quello della società Y.
Nell’esempio di contratto sottopostomi il prodotto denominato “Pharma” ottiene l’approvazione di tutti gli enti regolatori. Nei contratti non si è tenuto conto di tutto quanto l’aspetto legale / penale in conseguenza ad un eventuale inadempimento dei doveri iscritti nello stesso ma ci si è concentrati unicamente su una piccola introduzione per capire le parti del contratto ed i termini di pagamento dello stesso.
Tutti i contratti sono allegati alla presente Xxxx. Sottolineo il fatto che le cifre, espresse in milioni di CHF, sono frutto della fantasia; ciò che è importante sono la sostanza e le varie condizioni di pagamento.
5.2 Acquisto diritti – licensing IN (allegato 1)
Il contratto “licensing IN” è il contratto nel quale la società detta “licensee“ (Y) è la società che acquista da una società detta “licensor” (Z), i diritti esclusivi e totalitari su una determinata molecola chiamata “Phar”.
Ci troviamo nel gennaio del 2016 e la molecola in questione ha terminato la fase II di sviluppo; la fase III e la fase registrativa sono a carico della società licensee.
Nel contratto licensing IN, per i fini della presente tesi, sono state inserite premesse quali le tempistiche di sviluppo della molecola e la stima delle vendite nel mondo che il prodotto Pharma conseguirà.
Chiaramente, al momento della stipula di un contratto, questi dati non sono disponibili; si hanno unicamente delle previsioni basate principalmente sull’esperienza passata e quindi relativamente incerte.
Essendo un caso accademico si considerano sia le tempistiche di sviluppo, sia la previsione di vendita del farmaco effettuata nell’anno 2021 come realmente accadute.
Oltre all’introduzione ed alle premesse, il contratto in esame, specifica in maniera puntuale quali siano gli importi dovuti, quando sono dovuti e a quali condizioni.
Si può notare come vi siano 3 categorie di eventi che caratterizzano un’uscita monetaria dal licensee
a favore del licensor.
1. “Upfront payments”
Gli upfront payment sono dei trasferimenti di fondi che avvengono a determinate condizioni; condizioni le quali non sono del tutto legate al successo del prodotto Pharma
Queste uscite di fondi hanno lo scopo principale di rimborsare il licensor per l’acquisto dei diritti totalitari sulla proprietà intellettuale da lui scoperta / creata.
2. “Milestone payments”
La metodologia di pagamenti attraverso milestones ben definite è una metodologia che permette, in parte, di sopperire ai rischi. Il licensee ha un’uscita monetaria unicamente se il prodotto / la molecola avanza di stadio nella sua fase di sviluppo e se esso riesce ad ottenere l’approvazione e a conseguire determinate Cifre d’Affari.
Attraverso questa specifica forma di finanziamento il licensee non è vincolato con uscite monetarie importanti qualora lo sviluppo della del farmaco non andasse a buon fine.
3. “Royalty payments”
La forma di pagamento delle royalties avviene unicamente se il prodotto finito è sbarcato nel mercato e quindi sta conseguendo vendite (= Cifra d’affari). Anche in questo caso, similmente ai milestones payments, si è stipulata una forma di pagamento la quale avviene unicamente nel caso il prodotto abbia successo.
Così facendo non si compromette la solidità finanziaria dell’azienda nel caso in cui non si riuscisse a portare la molecola al suo stadio finale e ad ottenere l’approvazione da parte dei vari enti regolatori.
5.2.1 Dettagli condizioni stipulate licensing IN (Allegato 2)
Come prima cosa tengo a dare spiegare l’allegato 2.
L’allegato 2 rappresenta, attraverso un’asse temporale, l’evoluzione del prodotto e le condizioni di pagamento dalla firma del contratto sino al termine della sua vita utile.
Essendoci 2 distinti piani di sviluppo per 2 macro regioni ho diviso gli eventi in 2 distinti colori:
♦ Il color viola riguarda la regione comprendente USA, Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e la regione Latino Americana. Queste macro-regioni rappresenteranno il “Territorio” oggetto del contratto licensing OUT con la società Y;
♦ Il color blu riguarda la regione comprendente Cina e Giappone. Le macro-regioni citate in questo caso rappresentano il “Territorio” oggetto del contratto licensing OUT con la società W.
Ciò che sta al di sopra dell’asse temporale sono le conclusioni dell’iter di approvazione del prodotto e più precisamente:
♦ Il termine della fase III;
♦ Il filing;
♦ L’ottenimento della registrazione;
♦ La data di lancio del prodotto.
Ciò che sta al di sotto dell’asse temporale sono le uscite monetarie che il licensee deve sostenere e a quali condizioni. Nel box sottostante vi sono gli importi delle royalties annue dovute al licensor. Tutti gli importi sono in Milioni di CHF.
Come introdotto nella precedente sezione si notano 3 distinte forme di pagamento. La 1° metodologia sono gli upfront payments:
In questo caso vi è un’uscita monetaria al momento della firma del contratto e un’altra uscita monetaria è prevista al conseguimento della 1° delle 2 opzioni che sono ad elencare:
♦ Il licensee arruola il 50% dei pazienti necessari al trial clinico o;
♦ Il 1° giugno 2017.
Nel caso in esame il primo accadimento è l’arruolamento del 50% dei pazienti necessari allo svolgimento del trial clinico.
La 2° metodologia di pagamento sono le pietre miliari che, similmente agli upfront payments, sono degli esborsi monetari legati ad un determinato accadimento.
Ciò che differenzia sostanzialmente i due tipi di pagamento è che gli accadimenti delle milestones
sono molto più legati allo sviluppo e alla buona riuscita del prodotto.
In questo caso si hanno 9 distinti eventi nei quali si ha un’uscita monetaria:
1. Al momento del filing della documentazione all’ente regolatore Americano.
2. Al momento del filing della documentazione all’ente regolatore dell’Unione Europea.
3. All’ottenimento della registrazione per il territorio Americano.
4. All’ottenimento della registrazione per il territorio Europeo.
5. All’ottenimento della registrazione per il territorio Cinese.
6. All’ottenimento della registrazione per il territorio Giapponese.
7. Al conseguimento di una Cifra d’Affari annua, sull’intero territorio, di CHF 800 mio.
8. Al conseguimento di una Cifra d’Affari annua, sull’intero territorio, di CHF 1’500 mio.
9. Al conseguimento di CHF 10'000 mio. quale somma delle cifre d’affari annue.
La 3° metodologia di pagamento sono le royalties che, come anticipato, sono degli esborsi finanziari condizionati unicamente al successo del prodotto, alla cifra d’affari che esso genera.
Le royalties, in questo caso, sono il 7% delle cifre d’affari annue per ogni singolo territorio ad eccezione del territorio “USA” il quale ha le seguenti percentuali:
7% se la cifra d’affari annua non supera i CHF 500 mio.;
10% se la cifra d’affari annua è compresa tra CHF 500 ed i CHF 1'000 mio.; 13% se la cifra d’affari annua è superiore a CHF 1'000 mio.
Per quanto riguarda le royalties, nel contratto, si è stipulato che, a prescindere da ogni accadimento, dal 28.01.2031 nessuna royalties è più dovuta al licensor.
Oltre a quanto sopra si è stipulato che esse sono dovute unicamente sino a quando in un mercato regionale non entra in concorrenza un farmaco generico.
Quando, per un determinato territorio, scade il brevetto e dei farmaci generici entrano nel mercato allora per quel territorio non si sosterranno più esborsi per royalties. Tutto ciò comporta che per la regione “Blu” nessuna royalties è più dovuta a partire dall’anno 2029, anno nel quale, nelle varie macro-regioni, entrano in concorrenza i farmaci generici.
5.3 Cessione dei diritti – licensing OUT (allegati 3 + 4)
Per un solo contratto licensing IN si possono stipulare molti contratti licensing OUT validi per delle singole regioni; nel presente caso si hanno 2 contratti licensing OUT.
Il primo contratto licensing OUT è il contratto nel quale la società Y (in questo caso licensor) sub- licenzia solo il diritto di distribuzione e di licenza del prodotto Pharma alla società X (Distributor) per i territori America ed Europa (US+EU). Il secondo contratto è, nella sostanza, uguale al primo ma la società Y cede i diritti di distribuzione e licenza del prodotto alla società W relativamente ai territori Cina e Giappone (C+J).
Si prevede che il farmaco non abbia altri sbocchi di mercato se non nei territori citati.
Il contratto licensing OUT può avvenire a distanza di anni rispetto al contratto con il quale si sono acquisiti i diritti esclusivi e totalitari su una determinata molecola. Nel caso presentatomi si ha un delay time di un anno circa.
Similmente al contratto di acquisto, anche il contratto di sub-licenza ha 3 distinte categorie per le quali si prevedono delle entrate monetarie:
1. “Milestones payments”
In questo caso la metodologia di pagamento è correlata al fatto di coprire le uscite monetarie che si sono dovute sostenere e quelle che si dovranno sostenere al fine di portare la molecola / il farmaco sino all’approvazione da parte degli enti regolatori.
Le pietre miliari che si sono definite nel contratto licensing OUT sono di 2 tipi; vi sono delle pietre miliari che non sono direttamente correlate allo sviluppo della molecola, mentre altre milestones sono direttamente collegate al prodotto.
2. “Sales performance payments”
Le sales performance payments sono una sorta di provvigione sulla cifra d’affari che il distributor ottiene nel corso della vita del prodotto; al conseguimento di determinate cifre d’affari totali che il distributor ottiene grazie alla vendita del prodotto farmaceutico, esso è tenuto a versare un determinato importo al licensor.
Per cifra d’affari totale si intende la somma delle cifre d’affari che si conseguono, ogni anno, in ogni singola xxxxxxx xxx xxxxxxxxxx xx xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxxxx.
0. “Royalties”
Ugualmente a quanto accade relativamente alle royalties stipulate nel contratto licensing IN, le royalties stipulate sono una determinata % della cifra d’affari che il distributor consegue annualmente nelle diverse regioni.
Essendo il contratto licensing OUT stipulato dopo il contratto di licensing IN le royalties sono maggiori in termini di percentuale; è in questo modo che l’azienda consegue il suo mark-up.
5.3.1 Dettagli condizioni stipulate licensing OUT US+EU (Allegato 5)
Il contratto licensing OUT, valido per le regioni America ed Europa (US+EU), è basato sullo stesso prodotto del contratto licensing IN e, quindi, le varie fasi di sviluppo e lancio del prodotto sono invariate.
La metodologia con il quale è stato allestito l’allegato 5 non varia rispetto all’allegato 2; al di sopra dell’asse temporale si trovano le tappe dell’iter di approvazione del farmaco mentre al di sotto dell’asse temporale si trovano le diverse entrate monetarie con le loro condizioni di adempimento. Anche in questo caso gli importi sono in milioni di CHF.
Come introdotto nella precedente sezione si notano 3 distinte forme di pagamento. La 1° metodologia sono le milestone Payments:
Le entrate monetarie non correlate con lo sviluppo della molecola sono alla firma del contratto licensing OUT, al 31 dicembre del 2021 ed al 5° anniversario della firma del contratto (frecce color verde).
Le pietre miliari direttamente collegate allo sviluppo del prodotto sono all’ottenimento della 1° registrazione del prodotto e al lancio del 1° prodotto nel territorio US (frecce color viola).
La 2° metodologia di entrata monetaria è legata alla performance locale / territoriale che il prodotto ottiene. Si hanno delle entrate monetarie quando (frecce color arancio):
La somma aggregata delle vendite territoriali nel corso degli anni raggiunge CHF 500 mio. La somma aggregata delle vendite territoriali nel corso degli anni raggiunge CHF 1'000 mio. La somma aggregata delle vendite territoriali nel corso degli anni raggiunge CHF 2'000 mio. La somma aggregata delle vendite territoriali nel corso degli anni raggiunge CHF 5'000 mio.
Il terzo tipo di entrata monetaria sono le royalties che sono più considerevoli rispetto al contratto
licensing IN.
La percentuale delle royalties che si riceve sulla cifra d’affari annua, per ogni singolo territorio, è del 15%.
Quando in un determinato territorio entrano in concorrenza i farmaci generici la percentuale si riduce al 3% nel caso in cui la cifra d’affari annua realizzata è del 25% - 49% inferiore rispetto all’anno prima dell’introduzione dei farmaci generici (anno base 2028); mentre se la diminuzione è del 50% (o maggiore) la royalty si riduce all’1%.
Oltre a quanto sopra si è stipulato che il distributor rimborsi il 20% dei costi R&S che il licensor ha sostenuto sino al momento dell’arruolamento del 50% dei pazienti necessari al fine del trial clinico. In ogni caso tale rimborso non può essere maggiore di CHF 15 milioni.
5.3.2 Dettagli condizioni stipulate licensing OUT C+J (Allegato 6)
Il contratto licensing OUT, valido per le regioni Cina e Giappone, è sostanzialmente uguale a quello relativo alle regioni America ed Europa.
La metodologia con il quale è stato allestito l’allegato 6 non varia rispetto all’allegato 5; al di sopra dell’asse temporale si trovano le tappe dell’iter di approvazione del farmaco mentre al di sotto dell’asse temporale si trovano le diverse entrate monetarie con le loro condizioni di adempimento. L’unica diversità rispetto al contratto licensing OUT US+EU consiste nel fatto che nel presente contratto non si è stipulato alcun rimborso da parte del distributor dei costi R&S sostenuti dal licensor.
6 Applicazione principi contabili IFRS nel contesto Pharma
Nella precedente sezione ho introdotto i contratti oggetto di analisi della presente Tesi di Bachelor. Ho elencato ed allestito delle tabelle nelle quali si riprendono i dati e le condizioni di pagamento stipulate nei contratti.
In questa sezione mi concentro sull’applicazione dei principi contabili IFRS / IAS.
6.1 Trattamento contabile licensing IN
Al fine di applicare correttamente gli standard IFRS relativi al contratto di acquisizione dei diritti sulla molecola Phar bisogna fare diversi ragionamenti / considerazioni.
La figura riportata a fine capitolo mostra con maggior chiarezza quanto andrò ad esplicitare.
Il contratto licensing IN di una proprietà intellettuale (molecola) sviluppata da terzi viene definito attraverso lo standard IAS 38 – Intangible assets. Tale principio definisce l’acquisizione di attività immateriali come, appunto, l’acquisizione di una licenza totalitaria su una molecola sviluppata da terzi.
Il principio sopracitato esplicita, attraverso i paragrafi IAS 38.11 – 38.17, i seguenti requisiti indispensabili al fine di qualificare un attivo immateriale:
1. Identificabilità;
2. Controllo;
3. Benefici economici futuri.
L’esborso sostenuto dall’azienda può essere qualificato come un’immobilizzazione immateriale quando:
1. Rispetta la definizione di immobilizzazione immateriale - IAS 38.12;
2. L’azienda controlla tale attivo immateriale; ovvero otterrà dei benefici economici futuri ed allo stesso tempo ne limita l’accesso a terzi – IAS 38.13 – 38.17;
3. I benefici economici possono essere dei proventi derivanti dalla vendita di tale attività o dei risparmi di costo nei processi produttivi.
Date queste condizioni, i costi esterni attivabili nel presente caso, sono tutti gli esborsi connessi al contratto licensing IN che si sostengono fino lancio del 1° prodotto farmaceutico.
Il principio disciplina, attraverso i paragrafi IAS 38.51 – 38.64, i costi interni di ricerca e sviluppo.
Vi sono vari e molto rigidi criteri al fine di poter attivare i costi interni di sviluppo; nel presente caso il problema principale è che questi costi si sostengono al fine di ottenere un’approvazione da parte di un ente indipendente. Approvazione che, nel caso non la si ottenesse, annullerebbe il valore di quanto sviluppato.
Data l’incertezza / l’impossibilità di predire l’esito della valutazione da parte degli enti regolatori non si riscontrano i requisiti necessari al fine di poter attivare i costi R&S. Tali costi devono essere spesati a conto economico quando sostenuti.
Attraverso i paragrafi IAS 38.88 – 38.96 si definisce se l’asset attivato a bilancio ha una vita utile definita.
In questo caso quanto attivabile a bilancio ha una sua vita utile ed essa può essere valutata al massimo sino al termine del contratto di licensing IN o sino alla scadenza del brevetto ottenuto.
La vita utile può però essere minore qualora il management si aspettasse di poter usare l’asset per un periodo di tempo inferiore rispetto al brevetto ottenuto o alla durata del contratto.
Quanto anticipato pocanzi ci porta a meglio comprendere il paragrafo 97, paragrafo nel quale si esplicita l’ammortamento da dover utilizzare:
L’ammortamento di un attivo immateriale ha il suo inizio quando esso è pronto per l’uso; l’attivo deve essere nelle condizioni per le quali è stato concepito.
Nel presente caso, come anticipato, i costi esterni sono attivabili sino al lancio del prodotto. Il lancio permette al prodotto farmaceutico di essere pronto per l’uso (sbocco sul mercato) e, quindi, è il lancio stesso che fa iniziare l’ammortamento dell’attivo immateriale; ammortamento previsto sino allo scadere del contratto licensing IN.
Almeno una volta all’anno si è obbligati a verificare il periodo di vita utile dell’asset; il management è chiamato a comprendere / verificare se non vi siano evidenze per le quali il periodo di vita utile possa essere minore di quanto stimato.
L’ammortamento inizia da giugno 2020 e ha la sua vita utile sino a gennaio 2031; questo fatto porta a chiedersi cosa succede a quanto attivato a bilancio negli anni dal 2016 sino al lancio? In questo caso bisogna rifarsi al principio contabile IAS 36 – Impairment of assets.
In particolare lo IAS 36.10 esplicita che:
Almeno una volta all’anno il management è obbligato a rivedere la posizione attiva di bilancio alla ricerca di evidenze le quali segnalano che quanto attivato sia maggiore del suo valore reale. Se così fosse si ha la necessità di effettuare un’impairment riducendo il valore attivato sino a concorrenza del suo valore reale.
Tutte le royalties, così come le milestones legate alla performance del prodotto farmaceutico, avvengono dopo l’ottenimento della registrazione ed esse sono da considerarsi dei costi attribuibili al conto economico in quanto non rispecchiano i parametri di attivabilità dei costi.
Figura 3: Trattamento contabile dei costi licensing IN
Fonte: Elaborazione dell’autore
6.1.1 Sintesi trattamento contabile licensing IN
Riassumo in ordine cronologico gli eventi ed i relativi trattamenti in connessione al contratto licensing IN:
anni 2016 – 2020:
• Esborsi a favore del licensor sono da attivarsi a Bilancio sotto la categoria “licenze” che fa parte degli attivi immateriali.
• Almeno una volta all’anno, alla chiusura del periodo contabile, verificare la plausibilità di riuscire a lanciare il prodotto sul mercato al fine di valutare possibili impairment.
• Nessun ammortamento fino a giugno 2020; da giugno ammortamento pro-rata temporis dell’attivo immateriale secondo la sua vita utile.
Anni 2021 – 2022
• Ammortamento dell’attivo immateriale secondo la sua vita utile.
• Almeno una volta all’anno, alla chiusura del periodo contabile, verificare il periodo di vita utile del farmaco.
• Royalties dovute al licensor spesate a conto economico.
Anno 2023:
• Esborsi a favore del licensor sono da attivarsi a Bilancio sotto la categoria “licenze” che fa parte degli attivi immateriali.
• Ammortamento del “nuovo” valore di attivo immateriale sempre secondo la sua vita utile
• Almeno una volta all’anno, alla chiusura del periodo contabile, verificare il periodo di vita utile del farmaco.
• Royalties e milestones legate alla performance del prodotto farmaceutico dovute al licensor
spesate a conto economico.
Anni 2024 – 2034
• Ammortamento dell’attivo immateriale secondo la sua vita utile.
• Almeno una volta all’anno, alla chiusura del periodo contabile, verificare il periodo di vita utile del farmaco.
• Royalties e milestones legate alla performance del prodotto farmaceutico dovute al licensor
spesate a conto economico.
6.2 Teoria trattamento contabile licensing OUT
Il contratto licensing OUT di sub-licenza di alcuni diritti (distribuzione e licenza) su un prodotto farmaceutico è definito attraverso il principio contabile internazionale IFRS 15.
In questa sezione esplicito i passi da intraprendere per un corretto trattamento dei contratti licensing OUT secondo il principio IFRS 15 seguendo la logica dei 5 passi” descritta nella sezione 3.5.1 “rilevazione del ricavo, metodologia dei 5 step”. Farò dapprima l’applicazione teorica dei paragrafi dello standard IFRS 15 relativamente ai contratti in oggetto e, in seguito, passerò all’applicazione pratica di quanto teorizzato.
6.2.1 1° passo: identificazione del contratto con il cliente
Figura 4: Testo IFRS 15.IN7a
Fonte: Standard IFRS 15 Figura 5: Testo IFRS 15.6
Fonte: Standard IFRS 15
Come si evince delle figure soprastanti un contratto, per essere qualificato come tale, deve essere un accordo tra 2 o più parti nel quale vi sono dei diritti e delle obbligazioni vincolanti; la controparte dell’azienda deve essere un cliente che, contrattualmente, è intitolato ad ottenere il prodotto / servizio in cambio di considerazioni.
Si può tranquillamente qualificare il contratto licensing OUT quale contratto ai sensi dello standard IFRS 15.
6.2.2 2° passo: identificazione degli impegni previsti dal contratto
Appurato che i contratti risultano essere idonei al trattamento secondo IFRS 15 vi è da stabilire se nel contratto sono presenti una o più obbligazioni (impegni) da assolvere da parte del licensor nei confronti del cliente (distributor). Potrebbe sembrare che il fatto di effettuare la ricerca e sviluppo e la sub-licenza di alcuni diritti sul prodotto finito siano 2 distinti impegni contrattuali ma così non è.
Il licensor, contrattualmente, è l’unico a poter effettuare R&S sulla molecola / prodotto farmaceutico. Quindi la licenza non può essere garantita senza il necessario apporto di R&S.
Il distributor non può beneficiare dei diritti acquisiti attraverso il contratto licensing OUT senza l’apporto di ricerca e sviluppo sul prodotto farmaceutico; ciò significa che il paragrafo 27 a, riportato nella figura sottostante, non è riscontrato.
Figura 6: Testo IFRS 15.27
Fonte: Standard IFRS 15
Di conseguenza la sub-licenza di alcuni diritti e l’apporto di R&S sono da considerarsi come degli impegni i quali non sono distinti e il contratto licensing OUT è da intendersi come un’unica performance obbligation.
6.2.3 3° passo: identificazione dell’ammontare della transazione
Fino ad ora si è stabilito che il contratto in oggetto ha le caratteristiche per essere rilevato secondo lo standard IFRS 15 e che nei confronti del cliente si ha un unico impegno. Si è chiamati ora a comprendere / definire l’ammontare della transazione ovvero comprendere il prezzo di transazione al quale si è intitolati.
Nel contratto si sono stabiliti degli eventi ben definiti i quali danno origine al ricavo / provento dell’azienda. Nel definire, in maniera corretta, quale sia l’ammontare della transazione bisogna rifarsi al paragrafo IFRS 15.47, riportato nell’immagine sottostante.
Figura 7: Testo IFRS 15.47
Fonte: Standard IFRS 15
Il suddetto paragrafo esplicita che, nella determinazione del prezzo di transazione, si ha la necessità di valutare quali siano i proventi (consideration) fissi e quali siano quelli variabili.
Gli importi fissi sono i proventi stipulati al momento della firma dei contratti; questi importi sono parte integrante e fissa del prezzo di transazione.
Il problema principale consiste nel comprendere quali sono e come trattare le considerazioni variabili.
Le considerazioni variabili sono da includersi nel prezzo di transazione unicamente quando (IFRS15.56) “An entity shall include in the transaction price some or all of an amount of variable consideration … only to the extent that it is higly probable that a significant reversal in the amount of cumulative revenue recognised will not occur …”.
Lo standard, come riportato, pone molta importanza sul fatto di non rilevare in anticipo dei ricavi; ciò si tramuta nel fatto che un provento variabile è da rilevarsi nel prezzo di transazione del contratto unicamente quando si ha la (quasi) certezza che la considerazione si realizzi.
Nel caso del contratto licensing OUT bisogna prestare molta attenzione al paragrafo successivo, il paragrafo IFRS 15.57, il quale esplicita che se l’evento è fortemente influenzato da fattori esterni al controllo dell’azienda esso non è da rilevarsi all’interno del prezzo di transazione; entrerà nel prezzo di transazione unicamente quando il relativo evento si realizzerà.
Il paragrafo appena citato determina che i proventi del contratto licensing OUT non possono essere inseriti nel prezzo di transazione prima che l’evento stesso si realizzi.
La buona riuscita / realizzazione di tali eventi non è sotto il controllo dell’azienda; unicamente quando l’evento si realizza l’azienda ha la sicurezza ad essere intitolata di quanto pattuito.
Ciò comporta che, nel corso degli anni, si avranno più prezzi di transazione.
Elenco i proventi licensing OUT definiti per le considerazioni variabili da inserirsi nel prezzo di transazione al momento della loro realizzazione:
♦ Arruolamento del 50% dei pazienti nel trial clinico ;
♦ Ottenimento registrazione;
♦ Lancio del primo prodotto.
Diversamente da quanto sopra, i proventi stabiliti al 31.12 di un determinato anno e quelli stabiliti all’anniversario della data di firma del contratto possono sembrare dei proventi fissi ma così non è. Realisticamente il cliente sosterrà l’esborso unicamente nel caso in cui il prodotto sia sul mercato. Ciò comporta che quei proventi vengano inseriti nel prezzo di transazione quando avviene il lancio del prodotto e non alla data di realizzazione dell’evento in quanto, come visto con il paragrafo IFRS15.56, è il lancio del prodotto che determina la non reversibilità del provento futuro.
Potrebbe sembrare che vi sia un anticipo dei ricavi ma, come detto, il prezzo di transazione è il prezzo al quale l’azienda ritiene di essere intitolata e dal momento che il prodotto è sul mercato non vi sono evidenze per le quali gli importi pattuiti non vengano riscossi.
6.2.4 4° passo: allocare il prezzo di transazione alla corrispettiva prestazione
In precedenza abbiamo definito i contratti licensing OUT come dei contratti con un’unica obbligazione. Il prezzo di transazione, quindi, sarà attribuito a questa singola obbligazione.
6.2.5 5° passo: rilevare il ricavo in base alla prestazione effettuata
Al fine di applicare il giusto trattamento contabile per la rilevazione del ricavo sul singolo impegno verso il cliente, si devono applicare i paragrafi IFRS 15.31 – 15.38 per comprendere se i ricavi siano da rilevarsi over time o at a point in time.
Anche il paragrafo IFRS 15.B55 conferma quanto appena esposto; ovvero che se la promessa di garantire la licenza non è distinta da altri impegni allora bisogna analizzare i paragrafi IFRS 15.31 – 15.38.
Lo standard disciplina in maniera semplice quale sia la rilevazione dei ricavi:
attraverso il paragrafo IFRS 15.35, riportato nella figura sottostante, si disciplinano le condizioni per le quali un ricavo deve essere rilevato secondo il criterio over time; se le condizioni non sono date allora il ricavo è da rilevarsi, di default, secondo la logica at a point in time.
Figura 8: Testo IFRS 15.35
Fonte: Standard IFRS 15
La prima delle 3 condizioni elencate nella figura soprastante è proprio la condizione per la quale si determina che i proventi derivanti dalla promessa di garantire la licenza al cliente siano dei proventi da rilevarsi secondo la logica over time.
Il contratto licensing OUT, come visto, è la sub-licenza dei diritti di distribuzione del prodotto farmaceutico finito, l’unica obbligazione intrinseca al contratto da parte dell’azienda è quella di sviluppare il prodotto farmaceutico, ottenerne l’approvazione e prepararlo per il lancio sul mercato. Quando si soddisfa l’obbligazione significa che il cliente ne riceve il controllo. Il controllo comporta l’ottenimento del beneficio che viene, simultaneamente, consumato in quanto ha la possibilità di distribuire il prodotto senza dover apportare nessuna modifica allo stesso.
6.2.6 Sintesi teoria dei 5 passi IFRS 15
Riassumo brevemente come si è qualificato il contratto licensing OUT prima di esplicitare il trattamento contabile da rilevarsi.
Il contratto licensing OUT rispecchia la definizione di contratto ai sensi del presente standard contabile internazionale; in esso vi è un’unica obbligazione da adempiere al fine di garantire la licenza al cliente.
Il prezzo di transazione è suscettibile di variazioni in quanto, in esso, sono presenti delle componenti variabili.
L’importo pattuito per ogni singola componente variabile rientra nel prezzo di transazione unicamente quando il relativo evento si realizza in quanto l’evento stesso non è direttamente controllabile dall’azienda e non si ha la possibilità di predirne il successo con sufficiente sicurezza.
Il prezzo di transazione è da contabilizzare secondo una logica di trattamento dei ricavi over time; bisogna quindi rilevare i ricavi dal momento nel quale l’unico impegno previsto è soddisfatto sino al termine dell’obbligazione.
6.3 Pratica trattamento contabile ricavo over time
Nella precedente sezione ho esplicitato la teoria che ha portato a qualificare il contratto licensing OUT come un contratto con un’unica obbligazione e che il prezzo di transazione è da rilevarsi secondo una logica over time; ora mi concentro sull’illustrazione pratica di come rilevare e ripartire tale importo nel corso degli anni.
6.3.1 Determinazione prezzo di transazione
Come anticipato il prezzo di transazione del contratto è l’importo al quale l’azienda ritiene di essere intitolata per il soddisfacimento della performance obbligation. Tale prezzo di transazione è da intendersi come il ricavo che deve essere rilevato secondo la logica di riconoscimento del ricavo over time.
Per prima cosa bisogna prestare attenzione alle eccezioni che lo standard IFRS 15 esplicita attraverso il paragrafo raffigurato nella figura sottostante; paragrafo IFRS 15.B63.
Figura 9: Testo IFRS 15.B63
Fonte: Standard IFRS 15
Il suddetto paragrafo esplicita quali siano le eccezioni al rilevamento del ricavo over time; queste eccezioni sono le royalties e le “Sales-based royalties”. L’eccezione si applica alle royalties incassate ed ai proventi per le milestones legate alla cifra d’affari del prodotto Pharma.
Gli introiti finanziari di entrambe queste categorie sono da rilevarsi come ricavo at a point in time e, quindi, sono da rilevarsi per intero a conto economico alla loro realizzazione. Questa eccezione alla
metodologia over time comporta che i suddetti proventi non rientrano nel prezzo di transazione rilevabile.
Esplicito ora quanto anticipato nella sezione 6.2.3 3° passo: identificazione dell’ammontare della transazione.
Come visto il prezzo della transazione (ricavo) è suscettibile a variazioni nel corso degli anni; tali variazioni sono così sintetizzate:
♦ Anni 2017 – 2019
prezzo di transazione rilevabile pari a CHF 65 milioni frutto dei proventi alla firma dei contratti e della milestone legata all’arruolamento del 50% dei pazienti al fine del trial clinico. Tutte le altre milestones non possono essere ancora rilevate in quanto suscettibili da valutazioni esterne all’azienda.
♦ Anni 2020 – 2022
Prezzo di transazione rilevabile pari a CHF 275 milioni frutto della realizzazione delle milestones legate alla registrazione del prodotto in US e al lancio del 1° prodotto sul territorio US+EU. Il lancio del primo prodotto permette di avere la (quasi) certezza sul fatto che il cliente mantenga l’impegno preso per i proventi pattuiti al 31.12.2021 e alla data del 5° anniversario della firma licensing OUT US+EU. Dato che il lancio determina la non reversibilità dei due proventi appena citati, anch’essi sono inseriti nel prezzo di transazione.
♦ Anno 2023
Il prezzo di transazione subisce un’ulteriore modifica frutto del provento legato alla milestones alla registrazione per il territorio C+J. Totale attuale CHF 305 milioni.
♦ Anno 2024
Nel corso del 2024, a giugno, si lancia il 1° prodotto nel territorio C+J; ciò comporta la realizzazione della milestone di CHF 20 milioni ma non solo; anche in questo caso il lancio comporta la rilevazione all’interno del prezzo di transazione dei proventi futuri (31.12.2025 e 10° anniversario della data della firma).
Pertanto, a giugno 2024 e sino alla scadenza dei contratti, il prezzo di transazione rilevabile è di CHF 415 milioni.
6.3.2 Rilevazione dei ricavi over time
Il prezzo di transazione determinato è solo una delle variabili da prendere in considerazione nella corretta rilevazione dei ricavi secondo la logica over time.
Al fine di poter ripartire il prezzo di transazione nel corso degli anni, quindi rilevarne il ricavo per singolo periodo contabile, si ha la necessità di trovare il miglior metodo di ripartizione. Per il presente caso, indubbiamente, tale metodo è quello secondo gli output prodotti.
La logica di tale metodo consiste nel quantificare gli output prodotti totali sino al termine del contratto per poi ripartire il ricavo secondo quelli prodotti nel periodo contabile in esame. In questo caso gli output sono da intendersi come la cifra d’affari globale del prodotto Pharma.
Avendo tutti i dati necessari la logica di procedimento è la seguente:
per prima cosa bisogna dividere il prezzo di transazione stabilito con il totale della cifra d’affari del prodotto; il dato che si trova può esser definito come ricavo unitario. Tale ricavo unitario va, in seguito, moltiplicato per la cifra d’affari annua realizzata ottenendo così il ricavo attribuibile al singolo periodo contabile.
Figura 10: Ricavo over time da rilevare per l’anno 2020
Fonte: Elaborazione dell’autore
La figura soprastante mostra il ricavo annuo da rilevarsi per l’anno 2020 secondo la logica espressa in precedenza.
Compresa la logica di ripartizione dei ricavi bisogna ora concentrarsi su come contabilizzare i proventi incassati. Come visto, con il metodo di rilevazione dei ricavi secondo il criterio over time, il provento incassato non è assolutamente il ricavo dell’azienda.
L’azienda, quando incassa i proventi, deve contabilizzare gli stessi sotto la voce deferred Income; voce che sarà pure la contropartita della registrazione del ricavo annuo. In poche parole l’azienda, nell’anno 2020, avrà una voce passiva di bilancio (deferred income) di 235 milioni che sono i proventi incassati sino al 31.12.2020.
Alla chiusura annua, quando si registra il ricavo del periodo contabile anno 2020, il ricavo di CHF
2.398 milioni sarà dedotto dalla posta di bilancio passiva. Il saldo a fine 2020 sarà quindi di CHF 232.602 milioni.
6.3.3 Cambiamenti nelle stime contabili
In precedenza ho sottolineato il fatto che sia la base imponibile, sia il prezzo di transazione subiscono delle modifiche nel corso degli anni. Queste modifiche comportano degli errori nelle contabilizzazioni dei ricavi per i periodi contabili antecedenti alla modifica.
La revisione delle stime contabili è da trattarsi secondo lo standard contabile IAS 8 – cambiamenti nelle stime contabili ed errori. Non tratterò in maniera approfondita l’argomento in quanto non è oggetto della presente tesi ma grazie ai paragrafi IAS 8.36-37, riportati nell’immagine sottostante, si comprendono i passi da effettuare.
Figura 11: Testo IAS 8.36 e IAS 8.37
Fonte: Standard IFRS 15
In base ai 2 articoli sopracitati, nel presente caso si hanno, nel corso degli anni, 2 possibili revisioni di stime; una revisione è sulla base imponibile mentre l’altra è sulla determinazione / rilevazione del prezzo di transazione.
Il principio specifica che nell’anno nel quale si verifica un cambiamento delle stime si ha la necessità di rettificare i valori registrati contabilmente negli anni precedenti. ciò significa che il ricavo dell’anno 2020 deve essere rielaborato (prospetticamente) nell’anno nel quale o il prezzo di transazione o la base imponibile si modifica.
Porto 2 prospetti a titolo di esempi i quali chiarificano quanto appena esplicitato.
Figura 12: Xxxxxx xxxxx anno 2021 con assestamento ricavo annuo dell’anno 2020
Fonte: Elaborazione dell’autore
Nell’anno 2021 vi è un cambiamento nella base imponibile in quanto sono disponibili i dati sulla cifra d’affari annua reale del prodotto e si sono generate delle nuove previsioni di vendita per gli anni futuri. Questo comporta che il ricavo rilevato nell’anno 2020 è da ricalcolarsi con i nuovi dati.
La figura soprastante mostra quale sia l’impatto del cambiamento nella rilevazione del ricavo per l’anno 2020; la modifica della base imponibile maggiore comporta che il ricavo rilevato per l’anno 2020 è di CHF 0.072 milioni in eccesso rispetto al ricavo da rilevarsi con i nuovi dati contabili.
La rettifica è da applicarsi nell’anno 2021; si assesterà il minor ricavo aumentando (come contropartita) la posta di bilancio passiva deferred income. Il ricavo annuo netto registrato contabilmente sarà quindi di CHF 5.577 milioni frutto della corretta rilevazione over time per il ricavo dell’anno 2021, pari a CHF 5.649, dedotto dell’assestamento dell’anno precedente.
Il secondo esempio lo si può esplicitare guardando l’anno 2023. Nell’anno citato la base imponibile rimane invariata; quello che si è modificato è il prezzo di transazione. Anche in questo caso si devono rielaborare i dati tenendo fisse le vendite annue reali nel corso degli anni ma spalmandole su un ricavo unitario maggiore.
Come si evince dalla figura sottostante vi sono delle differenze in tutti gli anni antecedenti al 2023.
Figura 13: Ricavo annuo anno 2023 con assestamento ricavi annui anni precedenti
Fonte: Elaborazione dell’autore
Per l’anno 2020, tenuto conto dell’assestamento già effettuato nell’anno 2021, si sono rilevati minori ricavi per CHF 0.254, per l’anno 2021 minori ricavi per CHF 0.616 e per l’anno 2022 minori ricavi per CHF 1.108. Tutti questi minor ricavi (pari a CHF 1.978 milioni) sono da assestare nell’anno 2023 usando come contropartita la voce passiva di bilancio deferred income.
7 Differenze di rilevazione IFRS VS Codice Obbligazioni CH
Questa sezione mostrerà la differenza di rilevazione dei contratti oggetto della presente tesi di bahcelor secondo un approccio IFRS e secondo l’approccio del Codice delle Obbligazioni Svizzero; al fine di rilevare tali differenze ho allestito una tabella che ripercorre gli anni 2016 – 2033 con l’evoluzione delle poste di bilancio annue ed un conto economico per ogni singolo anno.
Da questa tabella si potrà evincere come la voce deferred income aumenti di valore ogni qualvolta che si incassano dei proventi e diminuisca del pari importo del ricavo rilevato annualmente a bilancio. Si noterà come il saldo della posta passiva di bilancio, al termine del contratto, sia 0 e che i ricavi rilevati ogni anno, se sommati, daranno l’importo di CHF 415 milioni; ovvero il prezzo di transazione incluso delle variabili (realizzate) pattuite nei contratti licensing OUT.
La metodologia di rilevazione contabile secondo gli standard IFRS è stata ampiamente descritta nel corso della presente tesi; mi limito ora a spiegare i ragionamenti da apportarsi secondo il Codice delle Obbligazioni Svizzero.
Inizio concentrandomi sulla logica di attivazione e ammortamento per quanto riguarda l’attivo immateriale (licenza). L’attivazione a bilancio degli importi pattuiti per le milestones licensing IN, sino al lancio del prodotto, non varia rispetto allo standard IFRS.
Il Codice delle Obbligazioni Svizzero, avendo un principio prettamente prudenziale, permette l’ammortamento di tale licenza su 5 anni; ammortamento che inizia sin dal momento che si attiva la prima milestones.
I costi di ricerca e sviluppo possono essere attivati a bilancio. Per tali costi attivati si faranno degli ammortamenti straordinari. Questi ammortamenti consistono nel fatto di dedurre le milestones attive legate al contratto licensing OUT. Mi spiego meglio:
Le milestones attive al momento della firma licensing OUT sono rilevate a Conto Economico sotto la voce lumpusm attive ovvero importi forfettari una-tantum. L’incasso della milestone attiva legata all’arruolamento del 50% dei pazienti del trial clinico è rilevata a Conto Economico come un ricavo
per commissioni attive. Al momento della registrazione di tali ricavi si procede ad effettuare una 2° registrazione, di pari importo, la quale è l’ammortamento straordinario dei costi di R&S.
Tale logica la si applica sino ad “annullare” l’importo di R&S attivato a bilancio; nel nostro caso sino al 2020 anno nel quale si incassano le milestones relative alla registrazione e lancio sul territorio US+EU.
Per tutte le altri voci si segue una logica più di cassa ovvero: alla realizzazione delle milestones attive (licensing OUT) si avranno dei ricavi per commissioni attive mentre quando si realizzano le milestones passive (licensing IN) si avranno dei costi per commissione passive. Le royalties attive e passive hanno una loro voce di ricavo / costo e sono registrate nell’anno in cui si sostengono.
Esplicato anche i passi di rilevazione contabile secondo i criteri del Codice delle Obbligazioni Svizzero si può ora comprendere le figure sottostanti che mostrano l’evoluzione dei principali conti contabili negli anni.
Figura 14: Differenze annue CO vs IFRS anni 2016 - 2021
Fonte: Elaborazione dell’autore
IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico
Figura 15: Differenze annue CO vs IFRS anni 2022 - 2027
Fonte: Elaborazione dell’autore
Figura 16: Differenze annue CO vs IFRS anni 2028 - 2033
Fonte: Elaborazione dell’autore
Dalle figure soprastanti si può notare come, chiaramente, la somma degli EBIT annuali sia uguale con i 2 diversi principi; quello che cambia è il diverso ammortamento dell’attivo immateriale secondo una logica forfettaria su 5 anni e secondo la logica della vita utile e il diverso rilevamento dei ricavi non secondo un approccio di cassa ma considerando l’intero arco temporale del contratto.
8 Conclusione
Concludendo la presente tesi di bachelor si è compreso come la Fondazione IFRS, più precisamente l’International Accounting Standard Board, emana uno standard contabile internazionale. L’iter di emanazione dello stesso è lungo e laborioso ma è necessario in quanto esso diventerà vincolante per tutti gli stati membri dell’Unione Europa.
Si è visto come lo standard contabile IFRS 15 sia stato pubblicato in via ufficiale ben 12 anni dopo essere stato inserito nell’agenda dei progetti dello IASB. Tale standard è stato elaborato durante questo lungo arco temporale in quanto esso ha dovuto sostituire 2 precedenti standard IAS; resi ormai obsoleti sia dal tempo, sia dalle molteplici interpretazioni correlate. Lo standard contabile IFRS 15 ha unito 2 concezioni di rilevazione del ricavo, precedentemente separate, in un unico standard.
Dopo aver brevemente introdotto il settore farmaceutico e la sua importanza per la nazione Svizzera, ci si è concentrati su dei contratti tipici del settore. Contratti legalmente e formalmente distinti ma fortemente correlati.
Il primo contratto fa riferimento all’acquisizione dei diritti totalitari su una determinata molecola. Tale contratto è comunemente chiamato licensing IN. Il secondo contratto è la sub-licenza, unicamente, dei diritti di licenza e distribuzione del prodotto farmaceutico sviluppato sulla base della molecola IN- Licenziata. Tale contratto è chiamato licensing OUT.
I contratti, che ricordo essere distinti, sono correlati in quanto in essi si stipulano delle condizioni di pagamento principalmente sulla base dello sviluppo della molecola e sulla base della Cifra d’Affari che il farmaco genererà.
Per una società la quale dapprima acquisisce il diritto totalitario su una molecola e poi ne sub-licenzia i diritti di distribuzione/licenza, il contratto licensing IN deve essere trattato, principalmente, secondo lo standard contabile internazionale IAS 38 mentre il contratto Licensing OUT è da trattarsi secondo il principio contabile internazionale IFRS 15.
IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico
Il principio contabile IAS 38 disciplina come sia da trattarsi l’acquisto di attivi immateriali (licenza); esso enuncia che gli esborsi sostenuti al fine di rimborsare colui il quale ha ceduto il diritto sulla proprietà intellettuale (molecola) non sono dei costi ma sono da attivarsi a bilancio. L’ammortamento di tale attivo ha il suo inizio quando esso sarà pronto per l’uso, ovvero quando è nelle condizioni per le quali è stato concepito. L’ammortamento è da farsi in base alla vita utile oggettiva del farmaco.
Lo standard internazionale contabile IFRS 15, come anticipato, disciplina la rilevazione dei ricavi. In esso si definisce una logica da applicarsi in 5 passi.
per prima cosa si deve identificare un contratto; da questa identificazione bisogna riuscire ad evincere alcune informazioni.
La prima informazione da evincere è quale/i impegno/i si ha/hanno nei confronti del cliente? Scoperti tali impegni contrattuali si ha la necessità di comprendere il prezzo di transazione del contratto stesso, ovvero il ricavo al quale ci si aspetta ad essere intitolati.
Quanto sopra sembra essere un fatto scontato ma così non è. In molti contratti vi sono degli ammontari fissi e variabili, in più, vi possono essere dei bonus, sconti, rimborsi, … La corretta rilevazione del prezzo di transazione è il punto focale, cruciale dello standard.
Quando si è definito l’importo totale al quale si è intitolati, come 4° passo dello standard, bisogna essere in grado di allocare / suddividere tale prezzo ad ogni impegno verso il cliente.
L’ultimo passo è quello di comprendere la metodologia di rilevazione del ricavo. Il ricavo si realizza quando il controllo dell’impegno contrattuale è trasferito al cliente.
Tale controllo può essere trasferito mediante 2 possibilità; o è trasferito nel tempo (over time) oppure è trasferito ad un determinato momento (at a point in time).
In base alla differente metodologia di trasferimento del controllo, anche la rilevazione contabile del ricavo, avviene o over time oppure at a point in time.
Per quanto riguarda il contratto licensing OUT si è arrivati alla conclusione che il contratto ha un unico impegno verso il cliente; l’apporto di R&S alla molecola al fine di ottenere la registrazione del prodotto farmaceutico non è da considerarsi un impegno separato rispetto alla sub-licenza dei diritti di distribuzione/licenza del prodotto farmaceutico stesso.
Il prezzo di transazione è variabile nel corso degli anni; gli importi pattuiti alla realizzazione di determinate considerazioni (milestones) non possono essere inserite nel prezzo di transazione se non, unicamente, quando la relativa milestone si avvera.
Avendo stabilito un’unica performance obbligation intrinseca al contratto licensing OUT il prezzo di transazione (ricavo) è da allocare alla promessa di garantire i diritti di distribuzione/licenza.
L’unico impegno è da ritenersi soddisfatto unicamente quando il farmaco sarà lanciato sul mercato; questo lancio sul mercato determina il trasferimento del controllo dell’impegno contrattuale dall’azienda al cliente.
Il trasferimento, come descritto sopra, comporta che il cliente ottiene e simultaneamente consuma i benefici dell’obbligazione; ciò comporta che il trasferimento del controllo (e la rilevazione del ricavo) è da intendersi come over time.
La rilevazione over time del ricavo consiste nel ripartire il prezzo di transazione durante l’arco degli anni utili del farmaco.
I proventi incassati per royalties e quelli basati sulla performance del farmaco rappresentano delle eccezioni alla rilevazione dei ricavi over time; essi sono da intendersi come dei ricavi at a point in time e non sono da includersi nel prezzo di transazione.
Per ultimo si è allestita una tabella che ripercorre gli anni nei quali i contratti licensing IN&OUT sono in essere. La tabella, per ogni singolo anno, mostra un conto economico e le voci di bilancio da usare relativamente agli eventi pattuiti nei contratti.
La tabella non solo ripercorre gli anni presi in considerazione ma mostra il confronto della rilevazione di tali contratti secondo i principi prudenziali del Codice delle Obbligazioni Svizzero e secondo i principi contabili internazionali IFRS.
Chiaramente al termine dei contratti, anno 2033, sia le voci di bilancio, sia la somma degli EBIT annui è la stessa nei i due casi ma l’evoluzione nel corso degli anni è molto differente; l’evoluzione risulta essere molto differente per 3 principali ragioni.
La prima differente “visione” è sulla possibilità di attivare i costi (ingenti) di R&S. I principi internazionali, in questo senso, sono molto più “severi” nel permettere l’attivazione a bilancio di questi costi; richiedono delle condizioni molto rigide. Condizioni le quali non sono riscontrate. Per
contro il codice delle Obbligazioni è più permissivo in tale senso e quindi si possono attivare i costi e, in seguito, ammortizzarli su 5 anni.
La seconda, principale, differenza è l’oggettività. Il Codice delle Obbligazioni Svizzero ha un principio molto più prudenziale e permette, per esempio, degli ammortamenti forfettari lineari su 5 anni. I principi contabili internazionali hanno anch’essi un principio di prudenzialità ma il principio dominante è il fair value. Principio per il quale l’ammortamento è da effettuarsi in base a valutazioni oggettive sulla vita utile di un prodotto/licenza.
La 3° grande differenza consiste nella rilevazione del ricavo. Con il “nuovo” principio contabile internazionale IFRS 15 si è posto molto l’accento sulla rilevazione del ricavo in maniera fedele a quanto stipulato nel contratto; tutto ciò è sfociato nella rilevazione over time.
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Allegato 1: Contratto licensing IN molecola Phar
Allegato 2: Dettaglio condizioni stipulate nel contratto licensing IN
Allegato 3: Contratto licensing OUT prodotto Pharma regione America ed Europa
Allegato 4: Contratto licensing OUT prodotto Pharma regione Asia
Allegato 5: Dettaglio condizioni stipulate nel contratto licensing OUT US+EU
IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico
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Allegato 6: Dettaglio condizioni stipulate nel contratto licensing OUT C+J
IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico
Allegato 7: Scheda – Progetto tesi di bachelor
IFRS 15, caso applicativo su un contratto farmaceutico