INDICE
CAPITOLATO DI APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
INDICE
Definizioni Premessa
PARTE 1: DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 – OGGETTO E OBIETTIVI
ART. 2 – DURATA E VALORE DELL'AFFIDAMENTO ART. 3 – DESTINATARI
ART. 4 – LUOGO DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO ART. 5 – SAD E ADB
PARTE 2: ORGANIZZAZIONE DEL SAD E DELL’ADB
ART. 6 - DISPOSIZIONI GENERALI SULL'ORGANIZZAZIONE IN CAPO ALLA D.A. ART. 7 – PERSONALE DI COORDINAMENTO A CURA DELLA D.A.
ART. 8 - IL PERSONALE OSS E OPERATORI GENERICI ART. 9 - ALTRI ONERI IN CAPO ALLA D.A.
ART. 10 - ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE
ART. 11 - ORGANIZZAZIONE DEL SAD E DELL'ADB: PROCEDURA PER AVVIO, MODIFICA E CESSAZIONE DEI SERVIZI
ART. 12 – TEMPI DEGLI INTERVENTI
ART. 13 - GRUPPO DI MONITORAGGIO OPERATIVO ART. 14 - LAVORO DI EQUIPE
PARTE TERZA: REPORTISTICA E DOTAZIONE INFORMATICA
ART. 15 – SERVIZIO RENDICONTABILE E LIQUIDAZIONE DEL CORRISPETTIVO ART. 16 – GESTIONE DATI DEL SERVIZIO E DOTAZIONE INFORMATICA DELLA D.A.
PARTE QUARTA: DISPOSIZIONI FINALI
ART. 17 – MODALITA’ DI VERIFICA E CONTROLLO DA PARTE DELLA S.A. ART 18 – PRIVACY E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Art. 19 – CLAUSOLA SOCIALE DI SALVAGUARDIA PER IL PERSONALE
DEFINIZIONI
CST: Centro Servizi Territoriali D.A.: ditta aggiudicataria
S.A.: stazione appaltante
AS case manager: assistente sociale referente per ciascun nucleo e coordinatore per gli interventi destinati al nucleo
OSS: operatore socio sanitario
Operatore generico: operatore privo di specifica qualifica ma con esperienza nell'ambito dello svolgimento delle prestazioni di Assistenza Domiciliare di Base
ADB: assistenza domiciliare di base SAD: servizio di Assistenza Domiciliare
Equìpe Domiciliare: costituita da assistenti sociali case manager, referente dello staff di coordinamento per la D.A., operatori incaricati OSS o ADB.
UVMD: Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale VD: visita domiciliare.
PAI: Piano Assistenza Individuale, predisposto dal Servizio Sociale
PREMESSA
Il Comune di Padova pone la persona al centro della propria attività con la finalità di sviluppare un efficiente servizio di sostegno sociale tutelando in particolare i nuclei fragili (es. componenti anziani, persone con disabilità, persone in condizioni di disagio, di emarginazione e di povertà) per assicurare loro protezione, assistenza e condizioni di autosufficienza sia in situazioni di acuzie che di cronicità.
Il Comune intende realizzare il sistema delle prestazioni e dei servizi sociali secondo i principi di universalità, uguaglianza, giustizia ed equità sociale, imparzialità, trasparenza, efficacia, economicità, sussidiarietà e personalizzazione degli interventi, in relazione alle specifiche condizioni personali e sociali del destinatario.
Il sistema delle prestazioni e dei servizi sociali è finalizzato a tutelare la dignità e l'autonomia delle persone, sostenendole nel superamento delle situazioni di bisogno o difficoltà, promuovendo la domiciliarità e ogni intervento atto a prevenire condizioni di emarginazione e il ricorso all’istituzionalizzazione, favorendo il benessere psico-fisico, nel rispetto delle differenze, delle scelte e degli stili di vita di ciascuno.
In attuazione del principio di sussidiarietà, tali servizi erogati dalla Ditta Aggiudicataria (D.A.) si integrano con i servizi erogati dalle diverse istituzioni pubbliche secondo le disposizioni normative in materia di LEA, oltre che con le risorse delle famiglie e con le attività del privato sociale, delle organizzazioni no profit, della società civile, del volontariato, favorendo la coesione sociale e la condivisione dei compiti di sostegno e di cura.
La famiglia viene riconosciuta, nelle sue diverse forme ed espressioni, come luogo privilegiato di relazioni stabili e significative per la persona e viene sostenuta quale risorsa
primaria.
I Servizi di Assistenza Domiciliare vengono programmati tramite l'elaborazione di un progetto personalizzato da condividere con l'interessato e con la famiglia, ove presente, e si collocheranno all'interno di un sistema integrato di prestazioni e interventi sociali destinati a chi vive condizioni di disagio e finalizzati alla promozione del benessere e alla valorizzazione delle risorse della persona e della Comunità Locale.
La D.A. dovrà conseguentemente mettersi in rete con gli altri soggetti (altri servizi, singoli, associazioni, gruppi...) del territorio, laddove richiesto dal progetto personalizzato co-costruito con gli utenti e con gli Assistenti Sociali comunali. La D.A. dovrà altresì garantire lo svolgimento armonico e coordinato dei vari interventi di diversa intensità e valenza di cui al presente capitolato e faciliterà il generarsi di un rapporto di fiducia e di una buona relazione di aiuto con la famiglia.
PARTE 1: DISPOSIZIONI GENERALI. ART. 1 – OGGETTO E OBIETTIVI
I Servizi di Assistenza domiciliare, oggetto del presente Capitolato Speciale di Appalto, consistono nell'insieme di interventi e prestazioni di natura socio-assistenziale e di diversa intensità svolti prevalentemente, ma non esclusivamente, a domicilio dei nuclei familiari, finalizzati a migliorarne la qualità di vita.
Si articolano in:
• servizio di assistenza domiciliare (SAD),
• servizio di assistenza domiciliare di base (ADB),
Gli obiettivi dei Servizi di Assistenza Domiciliare sono principalmente:
• il miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali della persona e del nucleo;
• il mantenimento delle capacità e delle competenze residue, rallentando i processi di decadimento psico fisico e favorendo il recupero delle autonomie, ove possibile;
• il sostegno alla rete familiare e dei care givers;
• il mantenimento delle persone fragili al proprio domicilio ritardando o evitando il ricorso ai ricoveri in struttura.
ART. 2 - DURATA E VALORE DELL'AFFIDAMENTO
1. L'affidamento ha durata di 36 mesi dalla stipula con possibilità di rinnovo di ulteriori 36 mesi e di proroga tecnica nelle more della individuazione di un nuovo contraente.
2. Il Valore complessivo dell’appalto è di € 6.885.114,36 (IVA 22% esclusa) di cui:
- € 3.442.557,18 (IVA 22% esclusa) + € 3.442.557,18 (IVA 22% esclusa) in caso di rinnovo,
3. Il valore complessivo dell'affidamento è di € 3.442.557,18 (IVA 22% esclusa)
4. Le ore di servizio e le figure professionali previste nel triennio sono le seguenti:
MANSIONE | LIVELLO | N° OPERATORI | N° ORE |
ASSISTENTE SOCIALE COORDINATORE | D - D2 | Almeno 2 | 11.856 |
OSS | X - X0 | Xxxxxx 30 | 128.475 |
OSS FESTIVO | C - C1 | 2.100 | |
ADB - operatore generico | A - A2 | Almeno 14 | 45.000 |
ART. 3 - DESTINATARI
Tutte le tipologie di intervento sono destinate a nuclei familiari, individuati dal Servizio Sociale Comunale sulla base della valutazione tecnico – professionale dell'Assistente Sociale case
manager.
1. I nuclei beneficiari si intendono residenti nel Comune di Padova; in alcuni casi particolari il servizio potrà essere esteso anche a persone non residenti nel Comune di Padova, ma ivi domiciliate, con costi integralmente a carico del Comune di effettiva residenza anagrafica, previo accordo con il Servizio Sociale di detto Comune.
2. Gli Interventi e prestazioni, previsti all'interno di un progetto assistenziale personalizzato, si intendono rivolti al nucleo familiare nel suo complesso, laddove non diversamente specificato.
3. Di norma i servizi si rivolgono prevalentemente a nuclei familiari in cui sono presenti persone anziane o adulte fragili e/o in condizioni di parziale o totale, temporanea o permanente, non autosufficienza fisica, psichica o cognitiva, tali da determinare la compromissione in tutto o in parte delle autonomie nella vita quotidiana e/o uno stato di isolamento sociale. Il servizio può essere attivato anche a favore di nuclei con minori, nell’ambito di un progetto personalizzato a supporto delle cure genitoriali. Possono essere attivate formule particolari di servizio destinato a più nuclei familiari in situazioni di co- housing, realizzato dal Servizio Sociale.
ART. 4 LUOGO DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Di norma il servizio viene svolto presso il domicilio del beneficiario, salvo situazioni eccezionali valutate dal Servizio Sociale, in particolare in assenza di rete parentale, quale ad esempio il ricovero in strutture di cura o assistenza, nell’ambito del territorio dell’AULSS 6, o presso altri familiari residenti a Padova. In caso di svolgimento del servizio a domicilio il nucleo beneficiario del servizio o i familiari potranno consegnare una copia delle chiavi dell’abitazione, con costo a carico dell’utente, previa autorizzazione del Servizio Sociale e sottoscrizione di liberatoria da parte degli interessati. In caso di perdita della copia delle chiavi il costo della nuova copia è a carico della D.A..
ART. 5 – SAD E ADB
1. SAD - Servizio di Assistenza Domiciliare
Il SAD comprende tutte le prestazioni e gli interventi di competenza degli Operatori Socio-Sanitari. In un'ottica di sussidiarietà, l'assistenza domiciliare è complementare all’assistenza resa dai familiari e/o fornita dalla rete e/o da personale privato reperito dal nucleo. Risponde inoltre all'obiettivo, per quanto possibile, di sostenere e non sostituire la persona nelle pratiche quotidiane, anche allo scopo di recuperare/mantenere dove possibile l'autonomia personale.
A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo si intendono di competenza degli OSS le seguenti prestazioni:
CURA DELLA PERSONA
• pulizia del viso, mani, piedi, bidet, igiene della bocca, taglio unghie delle mani, barba con rasoio elettrico;
• bagno e igiene completa e sostegno e accompagnamento in bagno
• aiuto alla persona nel vestirsi e svestirsi
• cambio e gestione ausili per incontinenza (cambio pannolone, svuotamento sacchetto urina, cambio e gestione sacca per stomia)
• mobilizzazione (aiuto nell’alzata/coricamento dal/a letto)
• aiuto alla persona nel movimento di arti invalidi e nell’utilizzo di ausili sanitari
• aiuto alla persona per una corretta deambulazione
• mobilizzazione della persona allettata
• aiuto alla persona nell’assunzione dei pasti
• aiuto per la corretta assunzione dei farmaci e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso (es. misurazione della temperatura corporea e/o della pressione)
• tenuta dei contatti con il medico di medicina generale previo accordo con i Servizi Sociali
• sostegno alla persona nell'acquisizione e mantenimento di corrette pratiche igieniche.
IGIENE E CURA DELLA CASA
• Interventi di igiene ambientale ordinaria (riassetto della cucina, pulizia piano cottura, lavaggio stoviglie, lavello e tavola da pranzo etc; pulizia e sanificazione dei servizi igienici; arieggio degli ambienti, rifacimento del letto, riordino della stanza, della biancheria e degli indumenti; pulizia dei pavimenti e spolvero dei mobili; raccolta e conferimento dei rifiuti domestici). Si fa riferimento a tutti gli ambienti domestici, esclusi quelli indicati nel PAI
• controllo delle condizioni del frigorifero, del forno, del microonde e della dispensa (con verifica delle scadenze e della corretta conservazione degli alimenti) e pulizia degli stessi
• svolgimento di prestazioni propedeutiche a ulteriori interventi attivati dalla S.A (come ad esempio pulizie straordinarie e/o allo sgombero), in particolare: svuotamento e selezione dei contenuti di mobili, confezionamento differenziato del materiale da smaltire e da conservare, in presenza dell’utente o persona da lui delegata.
SOSTEGNO NELLA VITA QUOTIDIANA E COMMISSIONI
• cura del vestiario e corredo (cura a domicilio del cambio, lavaggio e stiratura della biancheria personale e della biancheria da letto, da bagno e da cucina...)
• preparazione pasti
• acquisti di alimenti, farmaci o altro nei punti vendita più vicini all’abitazione dell’utente
• aiuto nella gestione dei pagamenti utenze e controllo delle scadenze varie (elettricità, gas, acqua, tassa rifiuti, manutenzione annuale della caldaia…)
SOSTEGNO ALLA SOCIALIZZAZIONE E ACCOMPAGNAMENTI:
• accompagnamento in passeggiata o da parenti se residenti nel Comune di Padova o presso gruppi solidali nel territorio del Comune;
• accompagnamento a visite mediche, nel territorio “d’ambito” (ex ULSS 16), salvo deroghe motivate nel territorio dell’attuale AULSS 6 Euganea;
• accompagnamento presso uffici Comunali e altri uffici del territorio (es. CAAF, poste...);
• accompagnamento presso negozi ed alimentari possibilmente vicini all'abitazione.
2. ADB- Assistenza Domiciliare di Base
Il servizio di assistenza domiciliare di base viene svolto da operatori generici (privi di specifica qualifica) ed è previsto laddove emerga la necessità di interventi di minore intensità, nei nuclei in cui i membri siano in grado di occuparsi della cura della persona. Le prestazioni dell'ADB svolte dagli operatori sono: igiene e cura della casa, degli indumenti e della biancheria da casa, sostegno nella vita quotidiana e commissioni, sostegno alla socializzazione e accompagnamenti, secondo le descrizioni per il SAD di cui al punto 1. Gli operatori ADB svolgeranno altresì interventi di igiene ambientale periodica (pulizia profonda di pavimenti, cucina e sanitari; pulizia generale degli infissi, dei vetri e dei tendaggi e terrazze, sanificazione dei materassi, pulizia generale del mobilio, deragnatura, anche con l’ausilio di scale...) secondo quanto stabilito dal PAI e previo accordo e valutazione condivisa tra Servizio Sociale e D.A. sulle modalità attuative. Sono invece esclusi gli interventi specialistici di igiene e cura della persona di esclusiva competenza degli O.S.S.. In ogni caso, stante la delicatezza del servizio, gli operatori incaricati seppur con qualifica generica devono essere in possesso di buona capacità di gestire le relazioni interpersonali. Gli operatori devono altresì possedere capacità di problem solving e di rilevazione di eventuali criticità nel nucleo, al fine di segnalare ogni situazione anomala al Servizio Sociale Comunale e al proprio coordinamento, per gli interventi del caso. Gli interventi di ADB sono generalmente propedeutici al successivo avvio di interventi SAD o, comunque, di accompagnamento e strumentali per la facilitazione alla presa in carico del nucleo.
PARTE 2: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
ART. 6 DISPOSIZIONI GENERALI SULL'ORGANIZZAZIONE IN CAPO ALLA D.A.
1. Alla data di attivazione del servizio e per tutto il periodo di vigenza contrattuale, la D.A. mette a disposizione una sede operativa sul territorio del Comune di Padova dotata di adeguato personale amministrativo e delle apparecchiature telematiche e informatiche per la gestione del servizio, nonché di piattaforme per collegamenti in videoconferenza, che rispettino la vigente normativa sulla sicurezza dei dati e della privacy, garantendo recapito telefonico fisso e mobile, segreteria telefonica, una casella di posta elettronica certificata e ordinaria nonché spazi idonei per la conservazione del materiale d'uso per gli operatori, di
documentazione, testi, pubblicazioni ed altro materiale informativo relativo ai servizi di assistenza domiciliare, consultabili dal singolo operatore e/o per gli incontri a carattere organizzativo, per le riunioni di coordinamento interno e per la gestione amministrativa, contabile e tecnica del servizio.
2. Dovrà essere garantita dalla D.A. la reperibilità telefonica del coordinamento tramite un numero telefonico dedicato (fisso o cellulare) dalle 6.00 alle 22.00 dal Lunedì alla Domenica, a uso esclusivo del Servizio Sociale per le emergenze e per gli avvii urgenti. Il Coordinamento dovrà garantire la reperibilità per i beneficiari e loro familiari, per gli operatori domiciliari e per gli Assistenti Sociali dalle 7:00 alle 18:00 dal lunedì al sabato, ciò anche al fine di dare risposte tempestive sull’attivazione e sulle richieste di aggiornamento/adeguamento dei servizi. Dovrà pertanto essere favorita e velocizzata quanto possibile la comunicazione tra il Servizio Sociale e la D.A. intesa come personale di coordinamento e come singolo operatore allo scopo di garantire lo scambio di informazioni relative allo svolgimento dei servizi attivati.
3. La D.A. deve eseguire i servizi indicati con organizzazione di personale e mezzi propri e/o sotto il proprio diretto controllo, nel rispetto e secondo le modalità previste dal presente Capitolato Speciale nonché dalle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia.
4. La D.A. garantisce che per l’esecuzione dei servizi nei termini richiesti dispone di un’organizzazione tecnico–amministrativa adeguata a soddisfare le esigenze contrattuali per tutto l’arco temporale di durata del presente affidamento. Le attività previste dal presente Capitolato e gestite dalla D.A. rientrano nell’ambito dei servizi alla persona e pertanto devono essere espletate in modo tale da stabilire un rapporto di fiducia, efficacia, efficienza, equità e semplificazione tra i cittadini/utenti, la D.A. stessa e il Comune di Padova, tenendo presente che la D.A. di fatto rappresenta il Comune sul territorio.
5. la D.A. dovrà garantire un personale adeguato per numero e qualifica, in relazione alla natura quantitativa e qualitativa delle prestazioni del servizio di Assistenza Domiciliare, alle condizioni di cui all’offerta tecnica ed economica ed ai termini contrattuali pattuiti.
6. La D.A. dovrà garantire la presenza di un proprio referente per la gestione degli aspetti amministrativi dell’appalto e che si interfaccerà con il Servizio Sociale su richiesta di quest’ultimo;
7. La D.A. dovrà assicurare il corretto svolgimento degli interventi di cui agli artt. 6, 7 (prestazioni secondarie) garantendo il raccordo con il Servizio Sociale.
8. La D.A. dovrà garantire un sistema di monitoraggio e valutazione interno, relativo allo svolgimento e alla qualità del servizio erogato.
9. La D.A. dovrà dotarsi di un sistema di rilevazione delle condizioni dell’utente (check list) per
la rilevazione dell’evoluzione nella situazione, il rilievo dei progressi e/o delle criticità;
10. La D.A. dovrà dimostrare i sistemi incentivanti e della promozione del benessere aziendale, al fine di ridurre il turn over e burn out del personale addetto al servizio.
ART. 7 IL COORDINAMENTO A CURA DELLA D.A.
1. La D.A. garantisce il Coordinamento del servizio per complessive 76 ore settimanali; il personale deve essere in possesso di Laurea vecchio ordinamento o Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in Servizio Sociale o Laurea Triennale in Servizio Sociale o Diploma Universitario in Servizio Sociale di cui all’art. 2 L 84/93 o Diploma di assistente sociale ai sensi del DPR 14/87 ed iscrizione all’albo degli assistenti sociali con esperienza almeno triennale nell'organizzazione e nel coordinamento di servizi uguali o analoghi a quelli oggetto del presente Capitolato. Il personale dedicato al coordinamento dovrà essere di madrelingua italiana o avere una conoscenza della lingua italiana di livello C2.
Il Coordinamento garantisce la connessione tra la D.A., gli operatori, la S.A. e ogni altro soggetto coinvolto nell’organizzazione del servizio e nella realizzazione del PAI.
Il personale di coordinamento dovrà garantire nel rispetto del presente Capitolato e dell'offerta tecnica presentata in sede di gara:
• l'esecuzione a regola d'arte dei servizi, prestazioni e interventi previsti da Capitolato;
• la partecipazione agli incontri del gruppo di monitoraggio operativo di cui all'articolo 15 ;
• l'intervento tempestivo per la soluzione di eventuali criticità a livello operativo;
• il supporto, la supervisione e il monitoraggio dell'attività svolta dagli operatori;
• l'organizzazione degli interventi e la pianificazione oraria del lavoro degli OSS e degli operatori generici garantendo la maggiore stabilità possibile del personale ed evitando eccessivi turn over;
• la scelta degli operatori da abbinare agli utenti in conformità alle caratteristiche richieste dal Servizio Sociale e previo confronto con l’Assistente Sociale referente, garantendo per quanto possibile la disponibilità di operatori di ambo i sessi;
• prevedere équipes di operatori domiciliari abbinati al territorio dei XX.XX.XX. sia per favorire gli spostamenti al domicilio degli utenti che per ottimizzare la collaborazione con i XX.XX.XX. e facilitare le sostituzioni, evitando l’assegnazione degli operatori a utenti residenti nel loro stesso quartiere;
• l’invio a ciascun CST entro le 13.00 del Venerdì della settimana precedente, del piano orario settimanale dettagliato per ciascun utente e indicante l’operatore assegnato;
• la comunicazione telefonica corretta e tempestiva agli utenti delle eventuali modifiche degli orari di intervento, di ritardi, del cambio operatore e di ogni altra variazione rispetto al piano di lavoro concordato;
• la comunicazione via e-mail corretta e tempestiva al Servizio Sociale, delle eventuali
modifiche degli orari di intervento, del cambio operatore e di ogni altra variazione rispetto al piano di lavoro concordato;
• la realizzazione di un corretto, tempestivo e completo passaggio di consegne tra operatori, prevedendo quando possibile almeno un giorno di compresenza, nel caso in cui l'operatore titolare di un servizio, per qualsiasi ragione, debba essere sostituito;
• in caso di turn over garantire sempre idoneo passaggio di informazioni tra operatori e personale del coordinamento della D.A. con il Servizio Sociale e con il nucleo beneficiario del servizio;
• la disponibilità e reperibilità del personale di coordinamento per gli Assistenti Sociali Case Manager del Servizio Sociale Comunale per ogni attività organizzativa e la tempestiva risoluzione di problematiche operative e comunicazioni inerenti al PAI e al nucleo;
• la reperibilità telefonica per i nuclei beneficiari e/o chi li rappresenta e/o i familiari dal lunedì al sabato per comunicazioni di carattere operativo (a titolo esemplificativo: assenze utente, ritardi, richieste di cambio orario...);
• la presenza agli incontri di Coordinamento presso i XX.XX.XX. e alle equipe interprofessionali e interservizi su richiesta del Servizio Sociale Comunale.
ART. 8 IL PERSONALE OSS E OPERATORI GENERICI
1. La D.A., oltre al personale di coordinamento, deve garantire la disponibilità del personale sufficiente e adeguato per qualifica ed esperienza, allo svolgimento dei servizi oggetto dell'Appalto. Nello specifico:
• un organico di operatori socio sanitari in possesso del titolo conseguito come previsto dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano con l’Accordo del 22 febbraio 2001, recepito nella Legge 8 gennaio 2002, n. 1 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2001,
n. 402, recante disposizioni urgenti in materia di personale sanitario”, all’art. 1, comma 8 , ai sensi della LR Veneto n. 20/2001 e s.m.i. ed esperienza lavorativa almeno biennale (per periodi anche non continuativi) pari ad almeno n. 30 operatori, per il SAD; coloro che hanno conseguito all'estero un titolo professionale dell'area socio - sanitaria devono avere ottenuto dal Ministero della Salute Italiano il riconoscimento del titolo;
• un organico di operatori generici pari almeno a n. 14 per l'ADB, per i quali non è richiesto il possesso di una qualifica particolare, ma le conoscenze e le competenze tecniche finalizzate allo svolgimento delle prestazioni di cui all’art. 5 punto 2.
• Gli operatori OSS e ADB devono avere capacità di problem solving e una buona conoscenza e padronanza della lingua italiana al fine di consentire l’efficace comunicazione con l’utenza.
• Gli operatori devono avere la capacità di rilevare le necessità della persona e una
sufficiente conoscenza della rete di servizi, delle risorse che questi offrono e delle modalità di accesso e di attivazione (es: procedura per la fornitura di ausili, domanda di invalidità,…) per favorire l’accesso dell’utente e dei suoi familiari agli interventi più adeguati.
• In ogni caso qualora l’operatore rilevasse significative alterazioni delle condizioni fisiche o psichiche della/e persona/e, le dovrà segnalare tempestivamente al personale sanitario di riferimento e a un familiare, informando successivamente l'assistente sociale referente.
• Tutti gli operatori impiegati non possono avere rapporti di lavoro subordinato a tempo pieno con soggetti diversi dalla Ditta Affidataria.
• E’ fatto espresso e categorico divieto a tutti gli operatori di ricevere direttamente dall’utente somme di denaro, regali o benefit in genere.
ART. 9 ALTRI ONERI IN CAPO ALLA D.A.
La D.A. si impegna a:
1. fornire tutti gli operatori (sia OSS che generici) di idoneo cartellino di riconoscimento che dovrà essere indossato dall’operatore in modo visibile;
2. fornire agli operatori idonei strumenti di lavoro monouso quali camici, mascherine, guanti e calzari monouso, salviette nonché saponi, disinfettanti e ogni DPI necessario, in particolare per le situazioni a rischio e a tutela degli operatori e degli utenti (es. micosi, patologie infettive, scarsa igiene ambientale etc.) e garantire lo smaltimento corretto di guanti, mascherine etc.;
3. applicare, in caso di emergenze sanitarie, tutte le necessarie misure di medicina preventiva (visite, esami ematochimici,…) nonché ad emanare le disposizioni e le procedure di sicurezza necessarie per garantire l’incolumità del proprio personale e di eventuali terzi;
4. individuare una modalità che permetta il contatto e la comunicazione dirette del Servizio Sociale con l’operatore domiciliare in caso di necessità;
5. dare opportuna informazione del Documento aziendale di Valutazione dei Rischi (DVR) anche alle persone beneficiarie del servizio, per le prestazioni che li coinvolgono;
6. garantire, all’avvio del servizio, preparazione e svolgimento di idoneo/i incontro/i di informazione sulla propria offerta tecnica agli Assistenti Sociali della S.A. a diverso titolo coinvolti nell’esecuzione dell’appalto, con particolare (ma non esclusivo) riguardo all’organizzazione interna del coordinamento, passaggi di consegne, sistemi di reportistica, etc.;
7. predisporre un sistema, in formato elettronico, di rilevazione in tempo reale del servizio svolto quotidianamente come descritto all’articolo 18. Il sistema deve essere di facile utilizzo e consultazione e accessibile da parte di operatori della D.A. e servizio sociale, con possibilità di estrazione dei dati;
8. predisporre e adottare dei protocolli operativi di emergenza, da condividere con il Servizio Sociale, qualora risulti impossibile accedere al domicilio della persona per lo svolgimento delle prestazioni assistenziali;
9. predisporre un vademecum cartaceo di presentazione del servizio e delle relative modalità di erogazione, da condividere con il Servizio Sociale, da consegnare ad ogni utente al momento dell'avvio del servizio stesso;
10. per facilitare l'erogazione delle prestazioni di Assistenza Domiciliare nel territorio e la qualità del servizio svolto, la D.A. dovrà inoltre garantire, senza oneri aggiuntivi per il Comune:
◦ fornitura a tutti gli operatori di dispositivi per la rilevazione automatizzata della presenza;
◦ che gli operatori utilizzino mezzi di trasporto conformi alle normative di circolazione stradale, alle indicazioni del costruttore per l’eventuale accompagnamento degli utenti, anche tramite l’eventuale utilizzo di auto aziendali; la D.A. si attiverà per l’ottenimento dei permessi di accesso alla ZTL ove necessario;
◦ dotazione agli operatori, in favore di utenti che ne siano sprovvisti, di piccoli presidi, strumenti, attrezzi e prodotti detergenti che agevolino gli interventi di pulizia e di governo dell'alloggio da parte dell’operatore con minimo dispendio di tempo e con maggiore garanzia di igiene e di pulizia;
◦ dotazione agli operatori, in favore di utenti che ne siano sprovvisti, di presidi adeguati per l’igiene ambientale periodica (aspirapolvere, strumentazione per pulire con il vapore, scala, prodotti igienizzanti e detersivi);
◦ dotazione agli operatori, in favore di utenti che ne siano sprovvisti, di piccoli ausili per favorire la sicurezza negli interventi che prevedono passaggi posturali dell’utente, in attesa della fornitura degli stessi da parte dell’ULSS o dell’acquisto da parte del nucleo.
8. la D.A. deve ottemperare agli obblighi derivanti dalle disposizioni del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e successive modificazioni ed integrazioni e dotare, tra l’altro, il personale dei necessari dispositivi di protezione individuali e attrezzature di lavoro, adempiendo altresì a tutte le disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ad esse applicabili, compresi gli obblighi informativi e formativi.
9. La D.A. deve attuare specifici percorsi di formazione e aggiornamento per OSS e per operatori generici su argomenti inerenti la tipologia dei servizi e sulle problematiche dell'utenza, realizzati a propria cura e spese per la totalità degli operatori impegnati nel Servizio; il piano formativo dovrà essere predisposto e condiviso con il Servizio Sociale prima dell'inizio dell'anno di riferimento e alla fine di ciascun anno dovrà essere inviato al Servizio Sociale Comunale il report di sintesi con relative presenze di ciascun operatore. Il Servizio Sociale proporrà eventuali argomenti da approfondire in base ai bisogni emergenti
rilevati.
10. La D.A. garantirà inoltre un Servizio di supervisione, svolto da uno psicologo del lavoro professionista, per il sostegno del gruppo di O.S.S. impiegati nel servizio favorendo la massima partecipazione. La D.A. invierà alla fine di ogni anno, un report indicante numero di incontri e di presenze. Sarà inoltre cura della D.A. riportare all'interno del gruppo di monitoraggio operativo eventuali criticità emerse al fine di individuare i necessari correttivi.
11. La D.A. invierà, oltre ai reports di cui agli artt. 17 e 18, con cadenza almeno semestrale una relazione sintetica sull’andamento del servizio e annualmente il riepilogo consuntivo sulle attività svolte distinte per tipologia di utenza e di servizi e per territorio.
12. La D.A. deve garantire la continuità del servizio, senza alcuna interruzione, assicurando la tempestiva sostituzione del personale di coordinamento, con operatori in possesso dei medesimi titoli ed esperienza professionale, in caso di assenza e garantendo il necessario passaggio di consegne. In tale eventualità la D.A. deve trasmettere nominativo e curriculum del personale sostitutivo.
13. La D.A. deve garantire la continuità del servizio, senza alcuna interruzione, assicurando la tempestiva sostituzione degli operatori titolari in caso di loro assenza e il necessario passaggio di consegne.
14. La D.A. deve sostituire l’operatore che viene valutato dalla S.A. inadeguato al servizio assegnato, entro il termine massimo di 5 giorni consecutivi dalla segnalazione inviata tramite PEC.
ART. 10 ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE
1. L'Assistente sociale case manager, anche tramite il lavoro di equipe, svolge le funzioni di:
• valutazione delle situazioni;
• rilevazione dei bisogni;
• programmazione del servizio e definizione del PAI, che dovrà contenere: generalità, indirizzo e recapiti telefonici del nucleo, dei destinatari del servizio all’interno del nucleo, dei soggetti della rete (compresi gli altri servizi del territorio coinvolti, il famigliare di riferimento, il Medico di Medicina Generale), caratteristiche dell’alloggio, obiettivi, prestazioni, durata e decorrenza del servizio, monte orario settimanale, distribuzione settimanale del numero di accessi e relativi orari, eventuale necessità di compresenza;
• monitoraggio e verifica dell'andamento del servizio anche avvalendosi di reportistica richiesta alla D.A..
• ridefinizione del progetto in relazione all'evoluzione della situazione
2. Sono di competenza del Servizio Sociale comunale, attraverso i suoi vari uffici, il coordinamento generale, il monitoraggio e la valutazione del Servizio e quindi il controllo sull’esecuzione del Contratto, incluso la verifica dell’adempimento di quanto previsto nel
presente Capitolato Speciale di Appalto e nell’Offerta presentata dalla Ditta Affidataria.
3. Il Servizio Sociale accerta il regolare svolgimento delle attività ai fini delle liquidazioni del compenso dovuto alla D.A.. sulla base delle rendicontazioni e relazioni periodiche fornite dalla D.A. e degli esiti delle verifiche da parte degli AASS case manager.
4. Sono altresì di competenza del Servizio Sociale le comunicazioni all'utente di avvio, sospensione e cessazione dei servizi, oltre che la ricezione, verifica e valutazione delle segnalazioni di irregolarità espresse dagli stessi utenti al fine dell’eventuale avvio del procedimento di contestazione di difformità.
ART. 11 ORGANIZZAZIONE DEL SAD E DELL'ADB: PROCEDURA PER AVVIO, MODIFICA E CESSAZIONE DEI SERVIZI
1. Ferma restando la reperibilità che deve essere garantita dal personale di coordinamento, l'attivazione dei servizi avverrà come di seguito descritto.
2. A fronte della richiesta, da parte della persona o rete, di avvio di SAD o ADB la prima valutazione è di specifica competenza dell'Assistente Sociale Comunale case manager per il nucleo beneficiario. Tale valutazione può essere effettuata con il personale di coordinamento della D.A. anche tramite Visita Domiciliare congiunta, in particolare di fronte a criticità ambientali (es. presenza di barriere architettoniche; inadeguate dimensioni del bagno e della stanza da letto; assenza di ausili in presenza di persona con problemi di mobilità, ipotesi di degrado ambientale...) per meglio modulare il PAI identificando tempi e prestazioni adeguate e per dare eventuali indicazioni al nucleo familiare, anche al fine di rilevare l’eventuale necessità di altri interventi a cura della S.A. (es. sgombero, sanificazione, pulizie straordinarie,…).
3. Il Servizio Sociale Comunale redige il PAI e lo invia alla D.A. ai fini dell’avvio.
4. La D.A successivamente alla ricezione del PAI e nel rispetto delle indicazioni ivi contenute, comunica all'Assistente Sociale la proposta di operatore, giorni e orari, ipotizzando la data di presentazione dell’operatore al nucleo beneficiario e di avvio nei tempi di seguito indicati.
5. Prima del primo accesso viene programmata la presentazione del caso da parte dell'Assistente Sociale Case Manager all'operatore, di norma presso il Servizio Sociale Comunale, e successivamente viene presentato l’operatore al nucleo beneficiario.
6. Il primo accesso al domicilio costituisce avvio del servizio, così distinto:
• avvio ordinario: entro 3gg consecutivi dall'invio del PAI a cura del Servizio Sociale o entro data successiva comunicata dal servizio sociale ;
• avvio straordinario: entro 24 h dall'invio del PAI a cura del Servizio Sociale;
• avvio urgente (anche in assenza di PAI): entro 1h dalla richiesta telefonica da parte del Servizio Sociale al numero telefonico (cellulare o fisso) di reperibilità e dedicato alle emergenze, o comunque nei tempi e nei modi precisati dal Servizio Sociale Comunale (a
mero titolo esemplificativo: in caso di dimissione inattesa dall'ospedale di persona sola precedentemente in carico...).
7. SAD e ADB possono coesistere a favore dello stesso nucleo; l'operatore SAD è tenuto comunque a garantire le prestazioni di pulizia dell'alloggio se previste dal PAI, anche nei casi in cui è attivo il servizio ADB;
8. tutte le prestazioni indicate nel PAI, ad eccezione della cura della persona, si intendono rivolte all'intero nucleo, se non diversamente precisato;
9. l’Assistente Sociale comunicherà per iscritto alla D.A. qualsiasi necessità di modifica temporanea, sospensione e ripresa del servizio (es. in caso di ricovero o dimissioni ospedaliere dell’utente) per il tempestivo adeguamento, secondo indicazioni del Servizio Sociale.
10. In caso di modifiche sostanziali (es. variazione del monte orario e/o delle prestazioni) il Servizio Sociale trasmetterà un nuovo PAI alla D.A.
11. In caso di rinnovo di servizi già attivi senza modifiche del PAI, il Servizio Sociale né darà comunicazione alla D.A. per iscritto.
12. In caso di cessazione del servizio, il Servizio Sociale trasmetterà alla D.A. idonea comunicazione scritta, indicando la data di chiusura del servizio.
13. In caso di rifiuto ingiustificato o qualora l’utente, senza preavviso, sia assente nell'orario stabilito per le prestazioni, la D.A. dovrà immediatamente e non oltre la stessa giornata dell’evento, darne comunicazione al Servizio Sociale Territoriale per gli interventi di competenza.
14. L'eventuale surplus orario giornaliero rispetto al programmato dovrà essere segnalato per iscritto entro 48 ore all’Assistente Sociale Case Manager di riferimento che valuterà se negare l’autorizzazione (e quindi il surplus non verrà conteggiato ai fini del pagamento) oppure autorizzare a recupero o a pagamento; in caso di autorizzazione a recupero questo avverrà entro il mese successivo. La segnalazione e l’autorizzazione dovranno essere formalizzate via e-mail.
ART. 12 – TEMPI DEGLI INTERVENTI
1. Gli interventi domiciliari, per ogni singolo nucleo familiare, possono essere programmati per tutti i giorni della settimana, compresi i festivi.
2. L'Intervento svolto a domicilio degli utenti sarà espletato di norma nella fascia oraria dalle 07:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
3. In casi particolari, solo su richiesta del Servizio Sociale, potrà essere richiesto alla ditta lo svolgimento del servizio in altre fasce orarie comunque non prima delle ore 06:00 e non oltre le ore 22:00.
4. Eventuali modifiche dell’orario e diverse modalità di espletamento dell’intervento,
determinate da situazioni eccezionali o particolari, dovranno essere preventivamente concordate con il Servizio Sociale e documentate tramite invio di e-mail.
5. La Ditta nel predisporre l’orario di lavoro di ciascun operatore dovrà tener conto delle esigenze di puntualità di espletamento del Servizio presso l’utente, secondo quanto stabilito nel PAI, dei tempi necessari per gli spostamenti, cercando di ottimizzare i percorsi compatibilmente con l’orario complessivo di lavoro di ciascun operatore.
ART. 13 GRUPPO DI MONITORAGGIO OPERATIVO
1. Ai fini del monitoraggio sull'andamento del servizio, l'individuazione di eventuali criticità e di soluzioni operative o prassi migliorative del servizio, viene istituito un apposito gruppo.
2. Fanno parte di tale gruppo i membri dello staff di coordinamento della D.A., e tre referenti del servizio sociale comunale individuati dal Capo Settore Servizi Sociali.
3. Le eventuali prassi operative introdotte dal Gruppo di Monitoraggio Operativo hanno carattere vincolante per la D.A. senza che questo determini oneri economici aggiuntivi in capo alla S.A..
4. Il gruppo si incontrerà con cadenza almeno trimestrale. Al termine dei lavori verrà redatto verbale, dal personale di coordinamento, che sarà sottoscritto da tutti i componenti dell’incontro e che sarà mantenuto agli atti del Servizio Sociale e consegnato anche alla D.A.
ART. 14 LAVORO DI EQUIPE
1. Il SAD garantito dal Comune si integra con tutti gli altri servizi presenti nel territorio, sia attivati dal Comune che da altri Enti e/o soggetti del terzo settore; allo scopo sono previsti regolari spazi di coordinamento, cui possono partecipare i singoli operatori OSS e/o ADB e/o personale di coordinamento, anche con accesso in remoto, in videoconferenza, tramite piattaforme appositamente adibite:
• Equipe domiciliare di CST
• Equipe interservizi;
• UVMD per situazioni di particolare rilevanza socio-sanitaria (es. Assistenza Domiciliare Integrata – ADI).
2. Per quanto riguarda l’equipe domiciliare, costituita all’interno di ciascun CST ,si specifica quanto segue:
• è composta da: assistenti sociali case manager, referente dello staff di coordinamento per la D.A., operatori OSS o ADB, che hanno in carico le situazioni del CST di volta in volta valutate;
• il referente del coordinamento della D.A. redigerà il verbale di riunione dell'equipe domiciliare, contenente in modo sintetico le criticità e le decisioni prese, con relative
consegne; a conclusione delle riunioni il verbale verrà sottoscritto dagli AASS e dallo stesso referente della DA. e messo a disposizione dell'equipe.
• Le equipe domiciliari si terranno con cadenza per lo più mensile oppure verranno convocati incontri ad hoc con il singolo AS, se da questo valutato necessario.
PARTE TERZA: REPORTISTICA E DOTAZIONE INFORMATICA
ART. 15 – SERVIZIO RENDICONTABILE E LIQUIDAZIONE DEL CORRISPETTIVO
1. La D.A. entro 15 giorni dalla fine del mese di riferimento e prima di trasmettere la fattura mensile, invierà al Servizio Sociale, al fine di permettere la verifica della regolarità tecnica:
• report con dati aggregati indicante le ore complessive di servizio svolto, distinte per tipologia (SAD, ADB) e per CST;
• report dettagliato (come risultante dal sistema elettronico di rilevazione presenze) per ciascun CST delle ore di servizio svolte per ogni utente ai fini della verifica della regolarità tecnica;
• report indicante il numero di ore di presenza degli OSS e degli operatori ADB alle equipe di cui all’art 16 e agli incontri di presentazione del caso all’operatore, come risultante dal sistema elettronico di rilevazione presenze;
• report indicante il numero di ore svolte dal personale di coordinamento la cui attività dovrà essere rendicontata con particolare riguardo alle ore dedicate agli incontri di equipe e alle visite domiciliari.
2. Solo successivamente alla verifica di regolarità tecnica di cui al comma precedente, la D.A. potrà inviare idonea e completa fattura elettronica e il corrispettivo verrà liquidato entro 30 giorni dalla ricezione tramite SDL, fatta salva l’applicazione di eventuali penali laddove accertate violazioni di contratto.
3. Per il servizio con avvio urgente (art. 13 punto 6) il corrispettivo orario è parificato al servizio OSS festivo.
4. Nessun onere aggiuntivo è previsto in carico al Comune in relazione alle migliorie indicate dalla Ditta Affidataria nell’Offerta Tecnica.
5. Le spese generali e di gestione (a mero titolo esemplificativo: spese di gestione amministrativa e contabile, materiale d'uso, rimborso chilometrico agli OSS e agli operatori generici, utenze,...) sono comprese nel compenso orario come da offerta economica e a carico della D.A..
6. Il costo dei tempi di percorrenza degli operatori, da un utente all’altro, resta a carico della D.A..
7. In caso di rifiuto ingiustificato del servizio da parte dell’utente o di sua assenza senza preavviso nell'orario programmato alla D.A. verrà riconosciuto un indennizzo pari a mezz’ora del costo orario solo a fronte dell’immediata comunicazione, nella stessa giornata dell’evento, via e-mail al CST di competenza.
ART. 18 GESTIONE DATI DEL SERVIZIO E DOTAZIONE INFORMATICA DELLA D.A.
1. Il sistema informatico della Ditta Affidataria dovrà essere funzionante e operativo dal giorno di avvio del Servizio ed eventualmente adeguato entro e non oltre tre mesi, al fine di garantire l’integrazione tra il sistema informativo di gestione del Comune di Padova e la rilevazione di quanto segue:
a Interventi programmati. Acquisizione dei dati identificativi degli utenti e degli interventi programmati nelle seguenti modalità:
- Inserimento manuale da interfaccia
- Importazione massiva mediante un foglio di calcolo formato libre office (versione 6.0 o successive)
- Importazione massiva mediante file strutturato in formato XML e CSV
b Interventi erogati. Tramite esportazione (entro 15 gg. dalla chiusura del mese) di un file strutturato in formato XML e CSV con le ore effettivamente erogate per ciascun utente.
c. Monitoraggio interventi. Riscontro automatico degli scostamenti tra le ore programmate e quelle effettivamente erogate. Tale riscontro deve essere realizzato a livello di dettaglio per ciascun utente dei servizi e reso fruibile al Comune di Padova, dando evidenza delle ore programmate, ore erogate e dello scostamento per ciascun utente. Nel caso di scostamenti saranno indicati i riferimenti dell’autorizzazione da parte dei Servizi Sociali allo scostamento. Tali dati dovranno essere inviati in file strutturato in formato XML e CSV.
d. Attività statistica e di analisi. Visualizzazione ed esportazione delle informazioni relative agli Interventi programmati ed erogati.
2. Report richiesti:
Generazione (entro 15 gg. dalla chiusura del mese) di due fogli di calcolo (formato libre office - vers. 6.0 o successive) che riepiloghino gli accessi effettuati nel mese dagli operatori dei servizi:
a. un foglio di calcolo di dettaglio
b. un foglio di calcolo di sintesi come da modello
a. Il file di dettaglio deve essere costituito almeno dalle seguenti informazioni:
- Cognome
- Nome
- Data di nascita
- Codice Fiscale
- CST
- Assistente Sociale Case Manager
- Tipologia di Intervento (SAD, ADB, ecc)
- Giorno di intervento (Lun, Mar, Mer...)
- Data
- Ora entrata
- Ora uscita
- Cognome operatore
- Nome operatore
- Luogo di svolgimento del servizio
- Rifiuto del servizio o mancato avviso di assenza dell'utente (Sì/No) con specifica della causale e della data di invio della comunicazione al CST di competenza
- Esiti della rilevazione sullo stato del nucleo effettuata con check list di cui all’art. 8, comma 8 del presente CSA
- Ore di Intervento programmate in minuti
- Ore di Intervento effettuate in minuti
- Ore di eventuale scostamento in minuti
- Ore di Intervento programmate in centesimi
- Ore di Intervento effettuate in centesimi
- Ore di eventuale scostamento in centesimi
- Riferimenti della nota di autorizzazione agli scostamenti
Al fine di consentire una rapida verifica tra quanto programmato e quanto erogato, indipendentemente dalla modalità di acquisizione del dato, si precisa che le "Ore di Intervento programmate" per ciascun utente dovranno corrispondere alle ore definite in base al P.A.I.
b. Il file di sintesi dovrà totalizzare, per ciascun mese, il numero delle ore e il numero di accessi suddivisi per tipologia di Intervento e raggruppati per CST e tipologia di costo (feriale, festivo), secondo lo schema sotto riportato che includerà anche l’indicazione delle ore dedicate dal Coordinatore alle visite domiciliari e alle equipe.
MESE: | ||||||||||||
SAD | ADB | Coordinatore presenza alle equipe e VD | ||||||||||
Ore Feriali | N° Accessi | Ore Festive | N° Accessi | Ore Equipe | N° incontri | Ore | N° Accessi | Ore equipe | N° incontri | N° presenze o VD | N°ore | |
CST1 | ||||||||||||
CST2 | ||||||||||||
CST3 | ||||||||||||
CST4 | ||||||||||||
CST5 | ||||||||||||
CST6 | ||||||||||||
TOTALI |
Le somme indicate dovranno corrispondere puntualmente al totale delle ore desunte dai singoli file di dettaglio e costituiranno la base dati su cui il Settore Servizi Sociali svolgerà la propria attività di analisi e validazione delle ore.
3. La D.A. dovrà rendere possibile la consultazione da parte del Servizio Sociale da remoto, dello storico delle prestazioni e in tempo reale del servizio svolto quotidianamente al fine di permettere di:
• prendere visione, per il tramite degli strumenti di registrazione, degli accessi e delle presenze, delle prestazioni eseguite e con quali modalità ed ausilii;
• raccogliere tempestivamente le informazioni sulle condizioni del nucleo e dell’ambiente;
• prendere atto delle eventuali criticità emergenti e/o della necessità di adeguamento/modifica del PAI;
4. L’implementazione del sistema informatico, sopra descritto, non dovrà comportare oneri tecnici ed economici aggiuntivi per la S.A.
5. Il sistema dovrà essere in grado di fornire, nel rispetto dell’art. 4, 1° comma, L. n. 300/1970, informazioni e dati sugli Interventi e sulle presenze rese senza margine apprezzabile di errore, così da consentire la fatturazione degli importi in base alle risultanze delle timbrature e garantire il monitoraggio del servizio.
6. La Ditta affidataria dovrà disporre di tutta la strumentazione hardware centrale (anche in modalità cloud), della strumentazione hardware periferica (PC-client, tablet,…), di tutto il software (software di base, gestionale, antivirus, backup/restore, manutenzione archivi, …) e delle necessarie linee per la fonia e per la trasmissione dei dati, utili alla gestione del servizio. Tutta la dotazione informatica sopra citata deve essere idonea all'uso, rispondente alla vigente normativa nonché alle specifiche tecniche e funzionali di cui al presente capitolato.
7. I dati relativi agli utenti, agli operatori e alle attività di cui al presente capitolato devono essere trattati (ovvero raccolti, elaborati, aggiornati, condivisi, conservati, …) in modalità telematica. La connessione tra i dispositivi client e il sistema informatico deve utilizzare un protocollo di comunicazione protetto.
I dati richiesti, di cui ai commi precedenti, saranno trasmessi con modalità sicura via PEC e applicando idonee misure di protezione.
Su richiesta del Servizio Sociale, per rispondere a diverse esigenze di rendicontazione, la Ditta dovrà trasmettere elenchi, dati analitici e dati aggregati riferiti ai servizi svolti.
PARTE QUARTA: DISPOSIZIONI FINALI
ART. 19 MODALITA’ DI VERIFICA E CONTROLLO DA PARTE DELLA S.A.
La S.A. svolge attività di controllo di norma tramite:
• V.D. periodiche da parte dell’A.S. durante lo svolgimento del servizio, verbalizzate e sottoscritte dall’AS, dall’operatore e dall’utente;
• V.D. periodiche presso gli utenti;
• verifica periodica tramite equipe domiciliare cui seguirà verbale sottoscritto da AASS presenti e dal referente del personale di coordinamento della D.A;
• incontri del gruppo di monitoraggio operativo sottoscritti dai componenti;
• somministrazione, ai beneficiari, di un questionario sulla valutazione della qualità percepita;
• report e relazioni su quanto previsto da contratto;
• accertamenti sulla corrispondenza dei materiali impiegati alle specifiche richieste da contratto e come da offerta tecnica;
• altri incontri di verifica tra le parti;
• altre modalità da definirsi congiuntamente sulla base delle esigenze.
ART. 20 PRIVACY E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
1. La D.A. ha l’obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni, ivi comprese quelle che transitano per le apparecchiature di elaborazione dati, di cui venga in possesso e/o a conoscenza occasionalmente, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione del presente contratto. In particolare, si precisa che tutti gli obblighi in materia di riservatezza saranno rispettati anche in caso di cessazione del rapporto contrattuale con il Comune di Padova. L’appaltatore ha altresì l’obbligo di non effettuare alcuna pubblicazione o altra divulgazione di tali informazioni e dati, né di quanto abbia costituito oggetto della prestazione, senza aver preventivamente sottoposto i testi relativi al Comune di Padova e averne ottenuto l’eventuale consenso scritto.
2 La D.A. si impegna ad improntare il trattamento dei dati personali ai principi di correttezza, liceità e trasparenza nel pieno rispetto di quanto definito, in particolare, dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e dal Regolamento UE n. 679/2016 del 27 aprile 2016 – Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD), con particolare attenzione a quanto prescritto in ordine alle misure minime di sicurezza da adottare, oltre agli eventuali ulteriori provvedimenti, comunicati ufficiali, autorizzazioni generali, pronunce in genere, emessi dalle competenti Autorità.
3 L'affidamento comporta in capo alla D.A. l’assunzione del ruolo di Responsabile del trattamento di dati personali effettuato per conto del Comune di Padova quale titolare del trattamento, previa valutazione da parte del Comune medesimo di quanto previsto dalla normativa europea in materia (citato Regolamento UE/2016/679). L'Appaltatore sarà quindi individuato quale Responsabile del trattamento secondo le previsioni di apposito schema di accordo facente parte della documentazione di gara e che sarà allegato come parte integrante del contratto.
Art. 21 – CLAUSOLA SOCIALE DI SALVAGUARDIA PER IL PERSONALE
1. Anche ai sensi e per gli effetti di cui al vigente Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per le
lavoratrici ed i lavoratori delle Cooperative del settore socio-sanitario, assistenziale educativo e di inserimento lavorativo, e giusta l’art. 50 del D.Lgs. n. 50/2016, l’Appaltatore accetta di assumere prioritariamente gli stessi addetti che operano alle dipendenze dell’Appaltatore uscente, impiegati nel servizio di assistenza domiciliare di cui al presente affidamento ed in possesso dei prescritti titoli e requisiti professionali, in numero armonizzabile con la propria organizzazione d’impresa e con le esigenze tecnico organizzative previste per l’effettuazione del servizio medesimo.