COMUNE DI ROZZANO
COMUNE DI ROZZANO
Provincia di Milano
Direzione Innovazione sociale nell’ambito della Città Metropolitana.
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER LA GARA A PROCEDURA NEGOZIATA, A SEGUITO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE, PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL CENTRO SOCIO EDUCATIVO PER DISABILI DI ROZZANO – PERIODO: 01/05/2017-30/04/2018 - CIG: 702407955B
ART. 1 OGGETTO
Il presente capitolato ha per oggetto la gestione del Centro Socio-Educativo per disabili (senza obbligo per il Comune di determinazione di un numero minimo di utenza da inviare al Centro) sito in Xxxxxxx - Xxx Xxxx, 00 di seguito denominato CSE.
Il servizio dovrà svolgersi sotto l’osservanza delle norme contenute negli articoli che seguono, ai sensi di quanto disposto dalla X.X.X. xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx X. 00000 del 16.02.05 e dalla L.R. della Regione Lombardia N. 3/2008 e successive integrazioni.
L’affidamento del presente appalto è regolato, oltre che dal presente capitolato di gara e dai relativi allegati:
• dall’art. 21 della Direttiva 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e modificato da Regolamento CEE 1177/2009;
• dal D. Lgs. n. 50/2016 limitatamente agli articoli disciplinanti gli appalti di servizi di tale natura;
• dalla comunicazione interpretativa della Commissione europea del 1.8.2006 relativa al diritto comunitario applicabile alle aggiudicazioni di appalto non o solo parzialmente disciplinate dalle direttive “appalti pubblici”;
• dalla Legge 8 novembre 2000, n. 328 e relativi decreti applicativi.
• dal DPCM del 30 Marzo 2001.
ART. 2 FINALITA'
Il Centro per disabili si caratterizza come Centro Socio Educativo, con le seguenti finalità:
▪ favorire la socializzazione ed il recupero dell’autonomia delle persone disabili attraverso interventi mirati e personalizzati;
▪ fornire occasioni valide di sviluppo e miglioramento delle capacità relazionali e dei legami che l’individuo instaura con la comunità;
▪ offrire un adeguato sostegno ed opportunità di integrazione alle famiglie;
Il servizio dovrà comunque prevedere il coinvolgimento delle famiglie nell’opera socio-educativa per evitare l’istituzionalizzazione del disabile e sostenere l’integrazione nel territorio.
Il servizio oggetto dell’appalto riguarda esclusivamente la gestione di un centro diurno socio- educativo per disabili. Non vi rientrano pertanto gruppi appartamento o comunità protette per
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psichiatrici.
Art 3 DURATA DEL SERVIZIO
Il servizio dovrà essere garantito dal 01/05/2017 al 30/04/2018 (fatte salvi eventuali slittamenti per la conclusione del procedimento di aggiudicazione).
ART. 4 DESCRIZIONE STRUTTURA
La struttura è ubicata in Rozzano in Xxx Xxxx 00.
Prima della gara è possibile effettuare un sopralluogo non obbligatorio presso la struttura; il sopralluogo avverrà su appuntamento telefonico da concordarsi con l’ufficio politiche sociali (telefono 02.82.26.246 - 00.00.00.000).
Al termine del sopralluogo verrà rilasciata un’attestazione in doppia copia, di cui una rimarrà agli atti dell’ufficio a comprova.
Al fine di rendere comunque nota la struttura viene resa disponibile in PDF la piantina della stessa, allegata agli atti di gara.
La struttura del CSE è pari a mq. 239,5 con una superficie netta di mq 11,98 per utente. si sviluppa su un unico piano terreno, da dove si raggiungono agevolmente tutte le funzioni presenti, come da planimetria allegata al presente capitolato (ALLEGATO “PIANTINA CENTRO CSE”).
Ogni aula è dotata di uscita di sicurezza/via di fuga con maniglione antipanico.
L’illuminazione naturale delle aule è garantita da una finestra a nastro che corre lungo tutto il perimetro dell’edificio.
ART. 5 DESCRIZIONE SERVIZIO
Il CSE è un servizio diurno polivalente ad esclusivo carattere sociale in cui vengono organizzati differenti moduli specifici per tipologia d’intervento socio-educativo e/o socio animativi.
L’ente affidatario della gestione dovrà garantire gli standard gestionali stabiliti dalla Regione Lombardia con DGR 20763 del 16/2/2005 e successivi provvedimenti attuativi al fine del mantenimento dell’autorizzazione al funzionamento della struttura; dovrà inoltre collaborare con gli enti preposti per le visite annuali di controllo e vigilanza.
Il servizio dovrà essere articolato come segue:
APERTURA MINIMA:
ANNUALE: 47 settimane comprensive delle vacanze con chiusure da concordare con l’ente appaltante
SETTIMANALE: da lunedì a venerdì fatti salvi i giorni festivi GIORNALIERA: 8 ore continuative
Dovranno essere garantiti, durante l’orario di apertura del servizio
• INTERVENTI SOCIO-EDUCATIVI O SOCIO ANIMATIVI, FINALIZZATI:
o ALLA AUTONOMIA PERSONALE
o ALLA SOCIALIZZAZIONE
o AL MANTENIMENTO DEL LIVELLO CULTURALE
o PROPEDEUTICI ALL’INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO.
da attuare attraverso attività laboratoriali presso il centro o presso le agenzie del territorio.
Dovrà essere inoltre organizzata almeno un’attività settimanale da svolgersi extra orario di apertura come specificato di seguito.
Le attività dovranno essere realizzate utilizzando gli spazi della struttura e quelli dell’ambito territoriale, in relazione al progetto individuale di ciascun ragazzo ed alle risorse presenti nel contesto di appartenenza.
Le attività potranno essere svolte sia a livello individuale che di gruppo.
Dovranno tendere a realizzare processi formativi guidati che coinvolgano le persone disabili nella loro globalità mediante i seguenti ambiti d’intervento:
- EDUCATIVO
Finalizzato a promuovere uno sviluppo globale della persona teso al raggiungimento della massima gestione di sé, alla promozione dell’autonomia attraverso l’educazione agli atti necessari alla vita quotidiana, alle capacità espressive, di socializzazione e di manualità.
- INTEGRAZIONE NELLA RETE
Tutti gli interventi ed il progetto sulla persona con disabilità, in generale, dovranno mirare a favorire l’integrazione nell’ambito della comunità d’appartenenza, attraverso la realizzazione di occasioni di socializzazione di tipo ricreativo, culturale o sportivo.
- SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA
Gli interventi dovranno garantire l’attività di sostegno e di collaborazione con le famiglie delle persone ospitate per favorire il loro coinvolgimento nelle attività del Centro e la loro condivisione dei PEI (progetto educativo individualizzato).
Le attività di laboratorio dovranno essere svolte nel periodo di gestione in maniera alternata e variata
Ad inizio gestione dovrà essere presentato uno specifico programma di tali laboratori con orari ed indicazione degli eventuali specialisti che li condurranno.
All’ attività extra orario di apertura dovranno essere invitati anche i cittadini normodotati interessati.
ART.6 UTENTI
Il centro dovrà essere aperto a persone disabili giovani ed adulte, che abbiano assolto l’obbligo scolastico e, con priorità ai cittadini residenti a Rozzano, con discrete capacità relazionali, adattative e di comunicazione per le quali è possibile attivare interventi educativi e di socializzazione individualizzati, mirati a promuovere e mantenere lo sviluppo dell’autonomia.
La capienza massima del centro è di 20 utenti copresenti. Attualmente sono inseriti n. 22 utenti di cui 4 part time .
Il Comune di Rozzano non si obbligherà ad inviare propri utenti sino alla copertura della capienza massima della struttura.
Il rapporto operatori socio-educativi/disabili dovrà essere di, minimo, un operatore socio- educativo ogni CINQUE disabili inseriti nel centro.
Le richieste d’ammissione alla frequenza del centro saranno sottoposte all’attenzione di un nucleo di valutazione la cui composizione sarà stabilita dal Comune e prevederà la partecipazione di rappresentanti del gestore.
Nella lista d’attesa per l’inserimento nel centro avranno precedenza coloro che risiedono a Rozzano.
Per ciascun utente inserito dovrà essere redatto, a cura del gestore ed in collaborazione con il Servizio Sociale inviante, un Progetto Educativo Individualizzato.
L’inserimento di utenti part-time dovrà essere valutato preventivamente dal nucleo di valutazione composto come specificato di seguito e comporterà la riduzione della retta come segue:
50% in caso di inserimento per 3 ore e mezzo o inferiori senza la consumazione del pasto presso il centro;
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75% in caso di inserimento sotto o pari a 5 ore con la consumazione del pasto presso il centro 100% in caso inserimento oltre le 5 ore.
ART. 7 PERSONALE
Il gestore dovrà assegnare ed impiegare, per ogni tipologia di prestazione, personale professionale qualificato in possesso delle necessarie autorizzazioni e qualifiche professionali previste dalla normativa nazionale e dalle disposizioni regionali, ovvero:
COORDINATORE
Laureato in scienze pedagogiche, psicologiche o sociali sociale, o un dipendente, con funzioni educative con esperienza di almeno 5 anni. Il coordinatore potrà avere anche funzioni operative.
Dovrà garantire un minimo di 15 ore settimanali
PSICOLOGO/A
iscritto/a all’albo, con formazione ed esperienza specifica nel lavoro con i disabili Dovrà garantire un minimo di 4 ore settimanali
OPERATORI SOCIO EDUCATIVI:
I titoli validi alla definizione del profilo professionale dell’operatore socio educativo sono (in alternativa)
- Diploma di laurea in scienze dell’educazione/ diploma di operatore socio-educativo professionale
- Diploma professionale/istruzione di grado superiore e esperienza specifica con utenza disabile di almeno un anno, o 40 ore di formazione/aggiornamento secondo gli indirizzi stabiliti dalla xxxxxxx (xxxxxxxxx xxx. X. 00 del 14.06.07 e N. 3 del 14.06.07 )
Dovrà essere garantito minimo un operatore socio educativo ogni 5 utenti frequentanti il centro.
ART. 8 COMPETENZE E FUNZIONI DEGLI OPERATORI A) IL COORDINATORE
• Possiede una dotata formazione di base e permanente.
• Ha il compito di organizzare e gestire i turni di lavoro degli educatori, volontari e tirocinanti coinvolti nel progetto di centro diurno creando connessioni e sinergie con il lavoro delle altre professionalità coinvolte.
• A tal fine si rende facilmente reperibile per comunicazioni di assenze di operatori e/o per esigenze dei disabili e per eventuali accordi in merito alle prestazioni da espletare, all’orario più consono alla situazione, al luogo dell’intervento e ai referenti
• Partecipa ai colloqui preliminari e comunque acquisisce le necessarie informazioni che consentono di mirare/accoppiare la persona-operatore all’utente-disabile, in base alle problematiche specifiche del caso e all’esperienza/formazione dell’operatore con le particolarità di ciascun soggetto accolto.
• Partecipa agli incontri di équipe del Nucleo di Valutazione per la valutazione dei casi da accogliere nel Centro.
• Tiene frequenti contatti con l’ assistente sociale del servizio inviante e lo psicologo relativamente alle specificità delle singole situazioni da seguire.
• Programma, organizza e gestisce gli incontri di équipe degli operatori professionali
• Partecipa alla formulazione del P.E.I. dopo un’opportuna osservazione della persona disabile nei contesti d’inserimento, e incontra periodicamente gli educatori (singolarmente e in gruppo) per le verifiche sugli aspetti organizzativi del progetto.
• Raccoglie eventuali indicatori di criticità emergenti da parte dei singoli operatori o del
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gruppo stesso e ne discute con i medesimi (o coi colleghi, se necessario) per individuarne, insieme, le possibili soluzioni da mettere in atto.
• Supervisiona le prassi di amministrazione del personale
• Si prende cura di risolvere inconvenienti di tipo organizzativo
• Contribuisce a far emergere punti di forza e positività degli operatori e delle situazioni prese in carico.
• Tiene i principali contatti (telefonici o diretti) con i familiari degli utenti disabili accolti.
• Promuove la risorsa del Centro Diurno presso i Servizi Sociali dei Comuni al di fuori dell’Ambito Distrettuale di Rozzano.
B) LO PSICOLOGO
• Se necessario, partecipa ai lavori del NUCLEO DI VALUTAZIONE delle nuove accoglienze al Centro.
• Supervisiona la stesura e l’andamento dei PEI all’interno dei momenti di équipe tra gli operatori professionali
• Realizza una supervisione dell’operato generale delle figure professionali che agiscono al Centro
• Incontra periodicamente i familiari delle persone disabili accolti nel centro
• Incontra periodicamente i disabili accolti nel centro
• Supervisiona l’andamento delle attività e dei P.E.I.
• Interviene nella pianificazione (e in alcuni casi anche nella realizzazione) degli incontri di formazione previsti per l’équipe degli educatori professionali
C) OPERATORE SOCIO-EDUCATIVO
• E’ in grado di prestare “ascolto” al soggetto, nonché ai suoi eventuali familiari, di “entrare in empatia” con l’utente e di sostenerlo, accompagnarlo, affiancarlo in alcuni momenti particolari della sua vita, per periodi più o meno lunghi, seguendolo nelle attività del quotidiano, ed in eventuali momenti particolari (periodi di cambiamento, problematiche in famiglie, difficoltà sul piano delle relazioni affettive )
• Nei confronti del soggetto disabile si pone come professionista che ascolta, consapevole tuttavia della responsabilità e del compito educativo nei sui confronti. Consiglia e ha cura delle confidenze, mantenendo le caratteristiche dell’adulto responsabile che è in grado di orientare, incanalare, suggerire, aiutare e contrattare.
• Sa individuare/distinguere il tipo di intervento da mettere in atto a seconda della persona che sta seguendo individuando le modalità di relazione più appropriate alla persona, ma anche alla situazione di disabilità/problematicità. Si presenta in ogni occasione in maniera coerente, esempio positivo per le presone disabili accolte e fedele al piano educativo formulato in équipe nei confronti del disabile.
• Fissa con quest’ultimo regole precise, chiare, semplici e le condivide e verifica con gli altri referenti del gruppo, perché l’intervento sia scelto e realizzato “con” lui senza influenzare negativamente il percorso di gruppo.
• A tal fine partecipa agli incontri preliminari, in itinere e finali sul soggetto e contribuisce, in supporto al coordinatore, a tenere contatti sia formali che informali con eventuali genitori/tutori dell’utente e con insegnanti, terapisti, operatori vari che si occupano del medesimo, concordandone modalità e tempi con l’Assistente sociale comunale referente del caso.
• Per tali contatti così come per gli orari e luoghi del proprio intervento fa riferimento al coordinatore, per la progettazione del progetto educativo e la supervisione dei casi allo psicologo/pedagogista.
• Partecipa alle équipe e agli incontri di formazione del gruppo degli operatori professionali
• Collabora con gli altri operatori dell’èquipe per la stesura del P.E.I.
• E’ tutor di almeno 3 persone disabili (con tale definizione si intende un rapporto di attenzione speciale dell’operatore socio-educativo che vigili sul reale stato di benessere della
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persona disabile e sull’effettiva realizzazione degli obiettivi del PEI)
Gli operatori Socio-educativi dovranno possedere i titoli di studio e professionali previsti dalla normativa ed, in particolare, dalla D.G.R. 20763/2005.
Potranno essere anche previsti:
E) AUSILIARI SOCIO-ASSISTENZIALI (personale A.S.A ED O.S.S.)
• L’ausiliario per i servizi-socioassistenziali possiede una professionalità sociale polivalente, con elevata capacità relazionale, mirata a mantenere o recuperare l’autonomia del destinatario, o a supplire alle carenze della stessa nel rispetto dell’autodeterminazione dell’utente, ogni qual volta questa può manifestarsi.
• Questo operatore, formato in ambito scolastico, integra le competenze in ambito socio- sanitario con alcune competenze nell’ambito dell’animazione ed in campo amministrativo e una valida preparazione sui saperi di base.
• Le prestazioni da garantire all’utente, sono le seguenti:
❖ Xxxxx nell’attività di assistenza diretta alla persona (aiuto per alzarsi dalla sedia, assumere i pasti, aiuto per una corretta deambulazione, aiuto nel movimento degli arti invalidi, ecc.). Tale aiuto comprenderà anche prestazioni igienico-sanitarie di semplice attuazione che siano complementari alle attività sanitarie e non specificamente riservate ad altre figure professionali;
❖ Cura delle condizioni igieniche del soggetto durante il suo inserimento nel centro diurno (aiuto nell’igiene personale, totale o parziale, a lavarsi, pulirsi… cura dell’areazione degli ambienti);
❖ Somministrazione dei pasti in caso di diete particolari e/o di difficoltà nell’assunzione di questi da parte di utenti;
Non è previsto un numero minimo di ore settimanali per questa figura professionale. L’eventuale presenza delle stessa dovrà essere in aggiunta al personale educativo.
F) MAESTRI D’ARTE, ARTIGIANI ECC. con comprovata esperienza triennale nel campo ed esperienza specifica con utenza disabile o 40 ore di formazione aggiornamento secondo gli indirizzi stabiliti dalla xxxxxxx (xxxxxxxxx xxx. x. 00 del 14.06.07 e n. 3 del 14.06.08 ).
• Sono quelle figure professionali con mansioni specifiche come: musicoterapista, danzaterapista, ecc. che si occupano della gestione di particolari laboratori per i quali è richiesta/necessaria una competenza tecnica specifica in un determinato campo d’intervento e che non può essere condotto da altro operatore.
• Contribuiscono attivamente alla stesura del Progetto di Attività
• Forniscono un apporto significativo nel definire e monitorare gli obiettivi specifici previsti nel PEI di ciascun disabile accolto nel Centro
Non è previsto un numero minimo di ore settimanali per queste figure professionali. Verranno conteggiate ai fini della valutazione del progetto tecnico gestionale solo le ore in aggiunta a quelle minime degli educatori.
Dovrà essere presentato in sede di gara un prospetto con l’articolazione degli orari e delle figure professionali impiegate.
Per la presentazione dell’offerta tecnica si deve usare il Modello G – Curricula vitae allegato agli atti di gara da inserire nella Busta B – Offerta tecnica.
ART. 9 REQUISITI DEL PERSONALE IMPIEGATO
L’impresa affidataria dovrà assegnare ed impiegare, per ogni tipologia di prestazione descritta personale professionale qualificato in possesso delle necessarie autorizzazioni e qualifiche professionali. Entro 30 giorni dall’aggiudicazione la ditta dovrà inviare all’Ente appaltante l’elenco degli operatori che concretamente svolgeranno i servizi e la relativa documentazione attestante i requisiti professionali e i titoli posseduti, oltre all’esatta indicazione della retribuzione corrisposta sia al netto che al lordo degli oneri previdenziali ed assicurativi e il n° delle ore di prestazione
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lavorativa settimanale corrispondente. Il mancato invio dell’elenco nei termini temporali sopra indicati comporterà una penale di € 1.000,00.
Ogni variazione a detto elenco dovrà essere comunicato preventivamente al committente prima dell’inserimento dei nuovi operatori
Gli uffici preposti si riservano di controllare l’effettiva presenza del personale indicato in appalto. Eventuali tirocinanti dovranno essere inseriti nel servizio previa comunicazione all’Ente appaltante e dovranno essere coperti da apposita assicurazione a cura dell’impresa affidataria.
ART. 10 TRATTAMENTO DEI LAVORATORI
Il gestore, ancorché non aderente ad associazioni firmatarie, si obbliga ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti e, se cooperative, anche nei confronti dei soci lavoratori, condizioni contrattuale, normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dagli accordi integrativi territoriali sottoscritti dalle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori maggiormente rappresentative, nonché a rispettare le norme e le procedure previste dalla legge, alla data dell’offerta e per tutta la durata dell’appalto. L’obbligo permane anche dopo la scadenza dei suindicati contratti collettivi fino alla loro sostituzione. Il gestore è tenuto, inoltre, all’osservanza ed all’applicazione di tutte le norme relative alle assicurazioni obbligatorie ed antinfortunistiche, previdenziali ed assistenziali, nei confronti del proprio personale, e dei soci lavoratori nel caso di cooperative, ed all’osservanza delle disposizioni di cui alla Legge 12.3.1999,
n. 68 in materia di diritto al lavoro dei disabili.
L’Ente appaltante potrà richiedere alla ditta aggiudicataria in qualsiasi momento, e comunque con cadenza almeno quadrimestrale, l’esibizione del libro matricola, DM 10 e foglio paga, al fine di verificare la corretta attuazione degli obblighi inerenti l’applicazione del CCNL di riferimento e delle leggi in materia previdenziali, assistenziale e assicurativa.
L’ aggiudicataria, in sede di stipula del contratto dovrà consegnare l'attestazione DURC, (documento unico di regolarità contributiva), in merito all'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL.
Qualora l’impresa non risulti in regola con gli obblighi di cui sopra, l’Ente appaltante procederà alla risoluzione del contratto. Alla parte inadempiente verranno addebitate le maggiori spese sostenute dall’Ente appaltante. L’esecuzione in danno non esclude eventuali responsabilità civili o penali della ditta.
L’Ente appaltante, in tale caso, interdirà la partecipazione della ditta in dolo a nuove gare per un periodo di 4 anni.
ART. 11 MANTENIMENTO STANDARD GESTIONALE
Il gestore dovrà impegnarsi ad impiegare per il servizio, nei limiti del possibile e per tutta la durata del contratto, il medesimo personale al fine di garantire una continuità nel servizio.
In particolare non saranno tollerati turnover, se non per cause di forza maggiore, di personale superiore ai 2/5 delle forze presenti: in caso di superamento di tale limite senza giustificati motivi si potrà arrivare alla rescissione del contratto con l’addebito delle maggiori spese sostenute dall’Amministrazione.
Il gestore dovrà comunque garantire l’immediata sostituzione dei propri operatori assenti per qualsiasi motivo entro due giorni dall’assenza stessa, nonchè di quelli che, a giudizio insindacabile dell’Amministrazione, dovessero risultare non idonei allo svolgimento del servizio.
Le sostituzioni dovranno essere comunicate preventivamente al Committente (Comune di Rozzano) e corredate da curriculum vitae dei sostituti che dovranno presentare le medesime caratteristiche degli operatori richieste dal presente capitolato all’art.19
Il personale dell’impresa affidataria è tenuto a mantenere il segreto d’ufficio su fatti e circostanze di cui sia venuto a conoscenza nell’espletamento dei propri compiti.
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ART. 12 RISPETTO PRIVACY
Tutto il personale fornito dall’impresa affidataria è tenuto all’osservanza della legge 675/96 e successive modifiche ed integrazioni, indicando il responsabile della privacy.
Analogamente l’Ente appaltante nominerà un proprio responsabile.
Il Comune, ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003, n° 196, nomina il soggetto aggiudicatario responsabile del trattamento dei dati dei quali verrà a conoscenza durante ed a causa dell’espletamento del servizio.
Il trattamento dei dati dovrà avvenire per lo stretto tempo necessario all’assolvimento del servizio in argomento, nonché limitatamente alle sole finalità del medesimo, con divieto di comunicazione a terzi e di diffusione.
ART. 13 FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il gestore del servizio è tenuto a garantire al proprio personale percorsi formativi e di aggiornamento ai sensi di quanto disposto dalle Circolari regionali n. 18 del 14.06.07 e n3 del
14.06.07 e dalla D.G.R 20943 del 16.02.05,dovranno essere garantite minimo n. 40 ore annue di formazione/aggiornamento per il coordinatore, e minimo n. 20 ore annue di formazione/aggiornamento per gli operatori socio-educativi.
Ogni anno l’Ente affidatario del servizio dovrà predisporre un piano annuale della formazione che dovrà essere trasmesso in copia al Comune di Rozzano.
ART. 14 MISURE DA ADOTTARE IN CASO DI SCIOPERO DEGLI OPERATORI
In caso di sciopero degli operatori incaricati dal gestore, quest’ultimo è tenuto a comunicare all’Ente appaltante, con cinque giorni di anticipo, il disservizio che ne deriverà. Il gestore concorderà, mediante i propri addetti, con gli Uffici ed i funzionari incaricati dall’Ente appaltante, le misure necessarie ad assicurare, sia pure in misura ridotta, la continuità del servizio nel rispetto della vigente normativa in materia di regolamentazione degli scioperi nei pubblici servizi, in quanto applicabile.
ART. 15 UTENZE
Le utenze relative al consumo di acqua, gas ed elettricità saranno a carico del Comune di Rozzano. Le utenze telefoniche saranno a carico del gestore.
ART. 16 PASTI
La fornitura dei pasti sarà garantita dal gestore mediante fornitura da parte di A.M.A. Rozzano S.p.A., affidataria del servizio di ristorazione scolastica, secondo contratto di servizio REP 9256 del 14/11/00.
Il costo pasto sarà concordato e condiviso con il Comune di Rozzano.
Il gestore provvederà alla trasmissione del numero giornaliero dei pasti alla ditta incaricata, nonché curerà i rapporti con la stessa per quanto concerne le diete personalizzate.
La somministrazione pasti e l’assistenza degli utenti durante la stessa saranno a carico del gestore. Provvederà, inoltre, qualora necessario, alla somministrazione del pasto agli utenti con
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imboccamento.
ART. 17 ALTRI ONERI A CARICO DEL GESTORE
Restano a carico del gestore:
- la fornitura degli arredi e delle attrezzature necessarie e sufficienti a consentire l’erogazione del servizio. Una volta avviata la struttura, eventuali sostituzioni e manutenzioni di arredi ed attrezzature rimarranno a carico del gestore;
- la pulizia ordinaria e straordinaria dei locali del Centro ed il materiale occorrente per l’effettuazione della stessa.
- il riordino dei locali e delle attrezzature;
- le utenze telefoniche;
- strumenti di protezione per il personale (guanti monouso, eventuali camici,ecc);
- fornitura dei materiali di consumo, di cancelleria, di piccole attrezzature e di quant’altro risulti necessario per la realizzazione delle attività del centro, compresi i laboratori e le uscite;
- le spese di trasporto per le uscite;
- la copertura assicurativa per responsabilità civile ed infortuni dei disabili iscritti al centro con un massimale non inferiore a 2 milioni di Euro.
- materiale a perdere per l’assistenza igienico-sanitaria degli utenti frequentanti (carta igienica, salviette monouso)
ART. 18 ONERI A CARICO DEL COMUNE
Restano a carico del Comune, nei limiti delle risorse economiche e logistiche disponibili:
- la messa a disposizione, in comodato d’uso gratuito, dei locali del centro, rispondenti alle vigenti normative in materia di agibilità e di idoneità igienico-sanitaria in relazione allo specifico servizio cui sono destinati;
- la manutenzione ordinaria e straordinaria dei suddetti locali;
- le utenze relative ad acqua, riscaldamento ed energia elettrica;
Al fine di consentire al Comune di effettuare gli interventi di competenza, l’affidatario del servizio è tenuto a segnalare tempestivamente al Comune di Rozzano ogni anomalia o cattivo funzionamento della struttura e dei relativi impianti.
AR7. 19 REALIZZAZIONE DI SOGGIORNI INVERNALI ED ESTIVI PER I DISABILI INSERITI NEL CENTRO
Il gestore dovrà proporre agli utenti inseriti nel Centro un soggiorno in località climatiche durante il periodo estivo, da concordare con gli operatori comunali referenti del servizio. La realizzazione di tale soggiorno non comporterà alcun costo aggiuntivo per il committente; il costo del vitto ed alloggio sarà a carico degli utenti ed introitato direttamente dall’affidatario del servizio.
Potrà essere organizzato a cura dell’affidatario un altro soggiorno durante il corso dell’anno con costi della retta di soggiorno a totale carico degli utenti.
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ART. 20 SISTEMA INFORMATIVO E DOCUMENTAZIONE
Il gestore dovrà prevedere un adeguato sistema informativo che consenta il monitoraggio delle presenze degli utenti e dell’attività svolta nel Centro.
Dovrà essere predisposta una cartella per ogni utente inserito nel Centro; la cartella dovrà essere inserita anche su supporto informativo ed associata ad un sistema di elaborazione dei dati. Per ogni utente inserito dovrà essere elaborato il PEI (progetto educativo individualizzato) entro tre mesi dall’inserimento e aggiornato periodicamente, con scadenze definite nel PEI.
Mensilmente dovrà essere presentato al Comune un prospetto delle presenze degli utenti.
ART. 21 PROGRAMMAZIONE E VERIFICHE CONGIUNTE
Il gestore dovrà garantire la presenza agli incontri periodici di programmazione, normalmente bimestrali, con i funzionari del Comune.
Inoltre il coordinatore dovrà incontrarsi almeno mensilmente per aggiornamenti sulla programmazione e per le comunicazioni di servizio con i referenti individuati del Comune.
Ogni semestre il gestore dovrà presentare e discutere con i referenti istituzionali una relazione dettagliata di bilancio e programmazione.
ART. 22 PROMOZIONE DEL SERVIZIO, PUBBLICIZZAZIONE E MESSA IN RETE
Al fine di favorire e promuovere l’accesso alla struttura sia da parte dei cittadini diversamente abili che dei cittadini normodotati, il gestore dovrà programmare insieme agli operatori dei servizi sociali le strategie più opportune per favorire la visibilità e la conoscenza degli scopi del servizio stesso.
Saranno a carico del gestore la promozione e programmazione delle attività.
Il gestore dovrà dedicare una particolare attenzione alla connessione con i tavoli tematici e le altre forme di coordinamento e connessione di rete prodotte nell’ambito della condivisione, costruzione e verifica delle linee del Piano di Zona distrettuale.
ART. 23 GARANZIE E RESPONSABILITA’
Il gestore è responsabile dei danni che dovessero occorrere agli utenti del servizio o a terzi nel corso dello svolgimento dell’attività ed imputabili a colpa dei propri operatori o derivanti da gravi irregolarità o carenze nella prestazioni. Il gestore dovrà pertanto contrarre apposita assicurazione contro il rischio delle responsabilità civili con un massimale non inferiore a Euro 2.000.000,00 per sinistro e per i danni che possono derivare agli operatori ed ai volontari e/o che questi possono causare agli utenti ed alle loro cose durante il periodo del rapporto contrattuale, esonerando l’Ente appaltante da ogni responsabilità al riguardo. Il gestore, inoltre, si assumerà qualsiasi responsabilità ed onere nei confronti dell’ente appaltante e di terzi nei casi di mancata adozione dei provvedimenti utili alla salvaguardia delle persone e degli strumenti coinvolti e, nella gestione del progetto, garantirà per tutta la durata della convenzione il rispetto di tutte le norme nazionali e regionali al servizio, compreso il mantenimento degli standard gestionali.
Copia della polizza (o stralcio della stessa) dovrà essere consegnata prima dell’inizio del servizio
ART. 24 DIVIETO DI SUBAPPALTO
E’ vietato cedere o subappaltare il servizio assunto pena l’immediata risoluzione del contratto e la perdita del deposito cauzionale salvo ulteriore risarcimento dei maggiori danni accertati. In caso di associazione di imprese e di consorzi non si considerano subappaltati i servizi che sono stati imputati alle rispettive imprese.
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ART. 25 SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese conseguenti alla stipulazione del contratto restano a carico del gestore. Contestualmente e comunque non oltre la data della firma del contratto dovranno essere presentati tutti i documenti comprovanti le dichiarazioni autocertificate in sede di gara.
ART. 26 CAUZIONE DEFINITIVA
La ditta aggiudicataria prima della stipula del contratto dovrà costituire presso la Tesoreria Comunale una cauzione definitiva pari al 10% dell’importo del costo totale dell’appalto a garanzia degli obblighi derivanti dal contratto, per eventuale risarcimento di danni, nonché per rimborso di spese sostenute dall’Ente appaltante a causa di inadempimenti o cattiva esecuzione dei servizi appaltati. Tale cauzione potrà essere costituita anche tramite fideiussione bancaria o assicurativa o titoli di Stato o contratti.
La mancata costituzione della cauzione determina la revoca dell’affidamento dei servizi.
ART. 27 PAGAMENTI
Il corrispettivo offerto resterà invariato per tutta la durata dell’appalto.
Il corrispettivo mensile sarà corrisposto per 11 mesi l’anno sulla base della retta individuale stabilita in sede d’offerta e sulla base degli effettivi iscritti, eccettuato il mese di agosto durante il quale il Centro resterà tendenzialmente chiuso per 3 settimane.
A fronte delle prestazioni erogate, secondo quanto specificato in particolare sull’inserimento degli utenti, al netto della quota relativa al ribasso percentuale offerto, il Comune appaltante erogherà i compensi dietro presentazione di regolare fattura trimestrale, entro 60 giorni dalla presentazione della stessa, previo visto di regolarità dei responsabili comunali competenti.
A detta fattura dovrà essere allegata la dichiarazione dell’avvenuto pagamento dei contributi a tutti gli operatori interessati al servizio, come da Modello che sarà fornito dalla Direzione Diritti di Cittadinanza.
La fatturazione dovrà essere articolata come segue:
ad inizio trimestre il 30% dell’importo da corrispondere;
alla fine del trimestre il saldo da corrispondere per il trimestre concluso.
L’eventuale ritardo nel pagamento oltre il termine di 60 giorni comporterà l’applicazione degli interessi legali, ma non potrà essere invocato come valido motivo per la risoluzione del contratto da parte della ditta aggiudicataria, la quale è tenuta a continuare il servizio sino alla scadenza prevista dal contratto.
ART. 28 CONTROLLI E VERIFICHE
I controlli sulla natura e sul buon svolgimento del servizio saranno svolti ordinariamente dagli operatori dei servizi sociali del comune.
Nel corso delle verifiche si constaterà il regolare funzionamento del servizio, l’efficienza e l’efficacia della gestione.
I tecnici incaricati del controllo sull’attività saranno tenuti a non muovere alcun rilievo diretto al personale alle dipendenze del gestore e quest’ultimo non dovrà interferire sulle procedure di controllo degli organismi incaricati dal Comune.
Resta facoltà dell'Amministrazione Comunale di richiedere in qualsiasi momento informazioni sul regolare svolgimento del servizio e di attuare controlli a campione.
Il gestore dovrà presentare semestralmente all’Ufficio di Piano apposita relazione con annessi rendicontazione e consuntivi di spesa, evidenziando eventuali carenze, difficoltà e problemi, avanzando suggerimenti e proposte per il miglioramento del servizio.
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La Direzione Innovazione Sociale nell’ambito della Città Metropolitana del Comune farà pervenire all’impresa aggiudicataria, per iscritto, le eventuali osservazioni, le contestazioni e le eventuali prescrizioni migliorative circa gli inadempimenti o le violazioni contrattuali rilevate.
Qualora l'Amministrazione Comunale riscontrasse difetti nell’adempiere agli obblighi di cui al presente capitolato,provvederà alla formale contestazione per iscritto tramite lettera raccomandata
A.R. Se entro dieci giorni dalla data della comunicazione il gestore non fornirà alcuna controprova o se la stessa non sarà ritenuta esaustiva, il Comune appaltante provvederà all’applicazione delle sanzioni previste dall’art 41 del presente capitolato, decurtando l’importo dalla prima fattura in pagamento.
ART. 29 PENALITA’
Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, imputabile all’Impresa aggiudicataria e da questa non giustificato in via preventiva sia all’Ufficio di Piano che all’utenza, il servizio non venga espletato anche per un solo giorno o non sia conforme a quanto previsto dal medesimo articolo e dal progetto presentato dall’Impresa aggiudicataria in sede di offerta, l’ Ente appaltante applicherà all’impresa una penale pari a:
EUR 300,00 al giorno in caso di mancato espletamento del servizio; EUR 2.000,00 in caso di non attuazione del progetto presentato;
EUR 1.000 per ogni infrazione in caso di mancato rispetto della dotazione minima di personale e degli orari dello stesso presentati in fase d’offerta;
EUR 500 per assenza superiore ai cinque giorni del coordinatore senza sostituzione;
EUR 500 per ogni infrazione in caso di mancata comunicazione scritta dell’assenza del coordinatore.
L’applicazione delle penalità dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell’inadempienza, alla quale l’aggiudicataria avrà la facoltà di presentare le sue controdeduzioni entro e non oltre 10 giorni dalla notifica della contestazione.
Il provvedimento è assunto dal Dirigente della direzione di linea.
L’applicazione delle penali predette non preclude eventuali azioni risarcitorie da parte del Comune. Si provvederà al recupero delle penalità, da parte dell’Ente appaltante, mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese nel quale è assunto il provvedimento del Dirigente della Direzione Innovazione Sociale nell’ambito della Città Metropolitana.
Se l’impresa sarà sottoposta al pagamento di tre penali il contratto si intenderà rescisso.
L’Ente appaltante riscuoterà la fideiussione a titolo di risarcimento del danno e addebiterà alla parte inadempiente le maggiori spese sostenute.
L’Ente appaltante interdirà la partecipazione dell’Impresa aggiudicataria in dolo a nuove gare per un periodo di 4 anni.
La rifusione delle spese, il pagamento dei danni e l’applicazione delle penalità verranno effettuate mediante ritenuta diretta sul corrispettivo di cui alla prima fattura utile,
ART. 30 CONTROVERSIE
Le controversie che dovessero sorgere tra l’Ente appaltante e l’Ente Gestore circa l’interpretazione e la corretta esecuzione delle normative contrattuali, saranno deferite al giudizio di un collegio arbitrale, composto da tre membri, di cui uno scelto dall’Ente appaltante, uno dalla concessionaria, ed il terzo, che sarà Presidente di collegio stesso, sarà scelto di comune accordo o, in difetto, sarà designato dal Presidente del Tribunale del capoluogo del territorio di competenza del Comune.
L’Ente appaltante potrà rivalersi sui crediti dell’appaltatrice, per ottenere il rimborso delle spese e la refusione dei danni.
Per qualunque controversia dovesse sorgere tra l’Ente appaltante e l’Ente Gestore in ordine al
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servizio oggetto del presente capitolato sarà competente il Foro di Milano.
ART. 31 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
L’Ente ne appaltante si riserva la facoltà di risolvere il contratto di appalto in qualunque tempo, senza alcun genere di indennità e compenso per il soggetto aggiudicatario ,qualora le disposizioni prese ed i mezzi applicati per la gestione del servizio non dessero sicuro affidamento, a giudizio dell’Ente appaltante o che il servizio stesso non fosse compiuto nei termini stabiliti o si fossero verificate gravi irregolarità e negligenze in genere e nel caso di sopravvenuti gravi motivi di pubblico interesse.
In tal caso, al soggetto aggiudicatario sarà accreditato il semplice importo del servizio regolarmente effettuato, con deduzione, però, delle penali eventualmente già maturate al momento della risoluzione.
Costituiscono motivo di risoluzione i seguenti casi:
a. grave violazione ed inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente capitolato speciale d’appalto;
b. sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte del gestore del servizio;
c. impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficacia ed efficienza del servizio secondo le risultanze del monitoraggio e della valutazione delle attività progettuali;
x. xxxxxxxxxxxx relative a personale in servizio con altro personale non in possesso del titolo professionale espressamente richiesto;
e. gravi azioni a danno delle dignità personale degli utenti da parte degli operatori del soggetto aggiudicatario;
f. concessione in subappalto, totale o parziale, dei servizi;
g. Applicazione ripetuta per più di tre volte delle penali di cui all’art.41 del presente capitolato.
Qualora il soggetto aggiudicatario intendesse risolvere il contratto prima della scadenza prevista, senza giustificato motivo, dovrà darne comunicazione scritta all’Ente appaltante con un anticipo di almeno 90 giorni.
In tal caso l’Ente appaltante potrà rivalersi su tutto il deposito cauzionale definitivo, ferma restando ogni altra azione a risarcimento del maggiore danno.
Nel caso di risoluzione del contratto per i casi previsti ai punti precedenti, l’aggiudicataria incorre nel divieto di partecipare ad un eventuale nuovo appalto dell’Ente appaltante per un periodo di 4 anni.
ART. 32 CONSEGNA BENI IMMOBILI
Il Comune di Rozzano, proprietario dei beni, consegnerà all’impresa appaltatrice il centro disabili sito in Xxx Xxxx, 00.
Il Comune di Rozzano resta pertanto sollevato da qualsiasi spesa inerente le manutenzioni ordinarie che si dovessero rendere necessarie a causa di usura, danneggiamenti o furti, dovuti ad incuria da parte della ditta aggiudicataria; tali eventuali spese saranno a totale carico del gestore del servizio.
Qualora, nel corso dello svolgimento del servizio, dovessero verificarsi danni alla struttura il gestore è tenuto al risarcimento.
Il Comune appaltante potrà rivalersi sulla cauzione prestata o sui crediti del gestore per ottenere il
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rimborso delle spese e la refusione dei danni.
Alla scadenza del presente contratto l’Impresa aggiudicataria è tenuta a consegnare all’Ente appaltante i beni immobili nonché gli impianti in perfetto stato di conservazione e funzionalità senza aver nulla a che pretendere ed avere; in caso di revoca la consegna dei beni avviene nel termine di quindici giorni dalla notifica della relativa deliberazione, senza che nulla sia dovuto dall’Ente appaltante al concessionario in relazione all’anticipato venir meno della concessione.
ART. 33 BENI MOBILI
Restano a carico del gestore la fornitura degli arredi e delle attrezzature necessarie e sufficienti a consentire l’erogazione del servizio;
Il gestore s’impegna a provvedere con la massima sollecitudine alla fornitura, alla riparazione ed alla manutenzione delle attrezzature.
Una volta avviata la struttura il gestore dovrà farsi carico di intervenire nella sostituzione di mobili e/o attrezzature divenute obsolete o irrecuperabili.
Qualora il gestore non provveda puntualmente a quanto di sua competenza il Comune appaltante si riserva la facoltà d’intervenire incaricando un fornitore o tecnico di fiducia ed addebitando le spese sostenute al gestore stesso, fatti salvi i casi per cui sono previste le applicazioni di penali di cui all’art.41 del presente capitolato.
ART. 34 DISPOSIZIONI FINALI
Qualora nel xxxxx xxx xxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxx leggi, regolamenti o in ogni caso disposizioni aventi riflessi sia diretti che indiretti sul contenuto del contratto, le parti stabiliranno, di comune accordo, le conseguenti variazioni, anche economiche.
ART. 35 AVVERTENZE
1. Le imprese che si trovano nelle condizioni ostative previste dall’art. 2 della Legge 23/12/1982 n. 936 e s.m.i. debbono astenersi tassativamente dal partecipare alla gara, pena l’applicazione delle sanzioni previste.
2. E’ motivo di esclusione dalla gara l’avere amministratori muniti di rappresentanza in comune con altre ditte partecipanti alla stessa procedura.
3. La S.A. si riserva di disporre, in via di autotutela, con provvedimento motivato, ove si renda necessaria, la verifica delle operazioni di gara, anche mediante ripetizione delle offerte stesse.
4. Alle operazioni di gara potranno assistere i titolari delle ditte partecipanti ovvero loro rappresentanti debitamente delegati, nonché chiunque vi possa avere interesse.
5. La gara sarà presieduta da un dirigente della S.A..
6. Gli adempimenti in materia contrattuale fanno capo all’ufficio contratti della S.A..
La dirigente Dr.ssa X. Xxxxxxx
Il documento è generato dal sistema Informativo automatizzato del Comune di Rozzano. La firma autografa è sostituita dall’indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39 del 12 febbraio 1993.
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