PROTOCOLLO DI INTESA PER COORDINARE LE ATTIVITÀ DI CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO RINVENUTO LUNGO GLI ASSI VIARI
PROTOCOLLO DI INTESA PER COORDINARE LE ATTIVITÀ DI CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO RINVENUTO LUNGO GLI ASSI VIARI
DI COMPETENZA E GESTIONE DELLA SOCIETÀ ANAS S.P.A. TRA
IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO (di seguito MiBACT),
rappresentato dal Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Dott.ssa Xxxxxxxx Xxx di Valsassina e Xxxxxxxx
E
ANAS S.P.A. (di seguito ANAS),
rappresentata dal Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx
(Xxxxxx Xxxxxxx rilasciata dal Presidente Anas S.p.A. Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxx per Atto Notaio Atlante in data 12.05.2017 - REP. 54337; RACC. 27221)
di seguito, congiuntamente, denominati “le Parti”
PREMESSO CHE:
a) la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, la promozione e l’organizzazione delle attività culturali costituiscono compito primario dei diversi livelli istituzionali della Repubblica, come sancisce la Costituzione, attraverso la continua ricerca di forme, strumenti e modalità di leale ed efficace collaborazione istituzionale;
b) il Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al D. Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 e s.m.i. (di seguito “Codice”), all’articolo 112, disciplina le modalità per la valorizzazione dei beni culturali di appartenenza pubblica richiamando il principio della concertazione;
c) l'art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e s.m.i., prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
d) riqualificare e valorizzare i siti archeologici rappresenta un contributo diretto alla promozione della cultura, del territorio e del turismo.
VALUTATO CHE:
e) le strategie e le attività di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale possono utilmente essere integrate dal punto di vista sia soggettivo, attraverso il rafforzamento della collaborazione tra gli enti pubblici e tra questi e gli attori privati, sia oggettivo, attraverso progetti di valorizzazione sistematica dei beni culturali;
f) appare opportuno che le collettività locali e gli attori del territorio partecipino attivamente, anche attraverso forme di mecenatismo alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale;
g) la sperimentazione di percorsi collaborativi e di strumenti di programmazione strategica innovativi può contribuire al migliore svolgimento dei compiti di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale;
h) il ricorso alla raccolta fondi mediante criteri di trasparenza rappresenta una buona pratica nel coinvolgimento del territorio nei processi di valorizzazione del patrimonio pubblico;
i) appare opportuno realizzare nel campo della cultura forme di partenariato pubblico/privato sulla base di metodi partecipativi.
CONSIDERATO CHE:
j) il MiBACT provvede, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 368/1998, dal D.Lgs. n.42/2004 e dal DPCM n. 171 /2014 alla tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e alla promozione delle attività culturali e, nell'esercizio di tali funzioni, favorisce la cooperazione con gli Enti territoriali e locali, con le altre Amministrazioni Pubbliche, con i privati e con le organizzazioni di volontariato e opera per la massima fruizione dei beni culturali e ambientali e per la più ampia promozione delle attività culturali;
k) ANAS, società ad intera partecipazione pubblica, gestisce la rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale e nel corso degli anni ha ampliato il proprio ambito di attività svolgendo azioni di supporto agli enti pubblici e, anche con riferimento a servizi di progettazione, costruzione e manutenzione stradale, in Italia e all’estero:
l) ANAS, nell’ambito della realizzazione e gestione di infrastrutture viarie, ha riportato alla luce uno straordinario patrimonio storico-archeologico e che esso può rappresentare una opportunità per la promozione della cultura e del turismo.
m) in data 8 aprile 2015 è stata costituita da ANAS e Quadrilatero Marche Umbria S.p.A., l’associazione senza fini di lucro Archeolog per restaurare, conservare e valorizzare le evidenze archeologiche scoperte tra Marche ed Umbria durante i lavori di realizzazione del progetto Quadrilatero;
n) in data 8 agosto 2015 Archeolog è stata registrata all’ufficio anagrafe dell’Agenzia delle Entrate della Regione Lazio, con la qualifica di Onlus;
o) è intenzione di ANAS estendere la mission dell’associazione Archeolog a tutti i tratti infrastrutturali di competenza e gestione;
p) tra le finalità dell’associazione Archeolog rientra altresì la raccolta fondi per promuovere il restauro dei reperti archeologici e la loro successiva valorizzazione;
q) tali attività di restauro, manutenzione e valorizzazione saranno svolte previa autorizzazione del MiBACT;
r) è interesse di ANAS, nel rispetto delle esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, dotarsi di un archeologo all’interno della propria compagine, come utile riferimento tra gli attori istituzionali coinvolti per la gestione delle attività da svolgere ai fini di una migliore fruizione dei rinvenimenti intervenuti, dotato di adeguata formazione ed esperienza professionale ai sensi della normativa vigente, fermo restando quanto previsto dal Codice e, in particolare dagli articoli 17, 18, 19 e 28, nonché dal Codice degli Appalti, in particolare dall’art. 25.
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO, SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
Articolo 1
(Valore delle premesse e delle considerazioni)
Le premesse, le considerazioni, gli atti e i documenti richiamati, ancorché non materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo.
Articolo 2 (Finalità del Protocollo)
Il presente Protocollo è finalizzato a disciplinare le modalità di concertazione delle attività destinate al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione dei siti e dei reperti archeologici rinvenuti nei tratti di rete stradale ed autostradale/lungo gli assi viari di competenza e gestione ANAS.
Le Parti firmatarie intendono avviare un percorso condiviso per individuare le opportune iniziative di conservazione e valorizzazione volte alla migliore fruizione del patrimonio archeologico rinvenuto, al fine altresì di incentivare processi virtuosi di sviluppo territoriale e promuovere il mecenatismo culturale anche tramite attività di raccolta fondi.
Articolo 3 (Impegni assunti dalle Parti)
Con la sottoscrizione del presente Protocollo, le Parti si impegnano a porre in essere tutte le attività di propria competenza – come di seguito meglio specificate – necessarie per il pieno conseguimento degli obiettivi definiti all’Articolo 2.
Fermo restando quanto previsto dal Codice e, in particolare dagli articoli 17, 18, 19 e 28:
Il MiBACT, attraverso la Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio e le Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio, si impegna a garantire il proprio supporto per l’attuazione delle specifiche iniziative di conservazione e miglioramento della fruizione pubblica del patrimonio archeologico individuato. Il MiBACT, altresì, si impegna a garantire il proprio supporto per le attività di promozione e divulgazione del patrimonio archeologico di volta in volta programmate.
L’ANAS, per il tramite di Archeolog Xxxxx, si impegna ad effettuare, previo affidamento temporaneo dei siti e dei beni rinvenuti da parte dei competenti Uffici del MiBACT, attività di raccolta fondi per il restauro, la conservazione, la valorizzazione dei siti e dei reperti ritrovati, secondo modalità tali da assicurare che i benefici fiscali siano riferiti ai donatori ai sensi della normativa vigente.
Articolo 4 (Modalità operative)
In relazione alle finalità del Protocollo, ovvero la concertazione delle attività destinate al restauro, alla conservazione ed alla valorizzazione di siti e reperti rinvenuti a seguito della procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico di cui all'art. 25 del D.Lgs. 50/2016, le Parti svolgono le seguenti attività:
ANAS:
o aggiorna periodicamente lo stato dei ritrovamenti archeologici relativi al sistema viario di propria gestione e competenza, seguendo la metodologia dell’ICCD;
o si impegna a ricorrere, per la gestione delle problematiche connesse al rinvenimento di strutture
o reperti mobili a seguito delle interferenze delle opere in progetto con le preesistenze archeologiche, sotto la direzione scientifica della competente Soprintendenza, ad archeologi, dotati di adeguata professionalità e qualificati ai sensi della normativa vigente.
Xxxxx restando tutti gli obblighi previsti dalla vigente normativa, ANAS attraverso Archeolog:
o presenta al Soprintendente una prima relazione sintetica circa lo stato di conservazione dei ritrovamenti archeologici effettuati;
o sottopone al Soprintendente un prospetto delle iniziative ritenute prioritarie;
o rappresenta le esigenze finanziarie per la concreta realizzazione delle iniziative;
o illustra le azioni che intende intraprendere per il reperimento delle risorse finanziarie;
o indica le modalità di azione per concretizzare le iniziative di valorizzazione per implementare la conservazione e fruizione dei ritrovamenti effettuati;
o predispone un programma di interventi/attività da sottoporre al Soprintendente.
MiBACT:
o procede alle necessarie verifiche e ricognizioni anche sulla base della relazione presentata al Soprintendente da ANAS attraverso Archeolog circa lo stato di conservazione/consistenza dei ritrovamenti archeologici e valuta gli interventi e le azioni necessarie e utili ai fini della loro conservazione, manutenzione, valorizzazione;
o esamina ed approva le iniziative proposte;
o esamina ed approva le azioni e le modalità operative per gli interventi proposti;
o indica le necessarie azioni di prima conservazione e si esprime sulle iniziative di conservazione, di valorizzazione e fruizione proposte;
o valuta, e se del caso autorizza, le proposte di affidamento temporaneo avanzate da Archeolog, anche finalizzate alla raccolta fondi per il restauro dei beni di cui sopra, secondo quanto disposto dalla normativa in materia di agevolazioni fiscali per il sostegno del mecenatismo culturale.
Le attività previste dal presente Protocollo di Intesa, possono essere ulteriormente definite mediante successivi Protocolli attuativi, anche con le Soprintendenze di volta in volta interessate.
Articolo 5 (Comunicazioni)
Tutte le comunicazioni relative al presente Protocollo dovranno essere effettuate per iscritto ed inviate tramite e-mail ai seguenti indirizzi:
− Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio Xxx xx Xxx Xxxxxxx, 00-Xxxx
PEC: xxxx-xx-xxxx@xxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxx.xx
− ANAS S.p.A.
Xxx Xxxxxxxxxx x. 00, 00000 – Xxxx 000000@xxxxxxxxxx.xx
PEC: xxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxxxxx.xx
Articolo 6 (Durata)
Il presente Protocollo ha durata di due anni, a decorrere dalla data di sottoscrizione, salvo recesso di una della Parti, di cui deve essere data comunicazione scritta a mezzo di raccomandata A/R o a mezzo Posta Elettronica Certificata, con preavviso di tre mesi.
Esso può essere prorogato per un periodo di eguale durata in ragione dello stato di avanzamento delle attività, previa comunicazione tra le Parti, con preavviso di tre mesi, a mezzo di raccomandata A/R o a mezzo Posta Elettronica Certificata.
Articolo 7 (Revisioni ed integrazioni)
Il presente Protocollo potrà essere modificato, integrato o aggiornato esclusivamente in forma scritta con eventuali atti aggiuntivi o integrativi previo accordo tra le Parti.
Esso non verrà sostituito o superato dagli eventuali atti aggiuntivi o integrativi e sopravvivrà a questi ultimi, continuando con essi a regolare la materia tra le Parti.
Articolo 8 (Risorse finanziarie)
Per l’attuazione del presente Accordo, non è previsto il riconoscimento reciproco di alcun corrispettivo né sono previsti oneri finanziari a carico del MiBACT.
Articolo 9 (Riservatezza)
Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del presente Protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati come tali dalla Parte che li comunica.
Le Parti concordano di utilizzare tali informazioni riservate solo in relazione all’esecuzione del presente Protocollo, salvo diverse pattuizioni, da formalizzarsi per iscritto.
Ciascuna delle Parti adotterà tutte le misure ragionevolmente necessarie per tutelare la riservatezza delle informazioni e della documentazione di cui essa disponga in virtù del presente Accordo.
Roma, 16 maggio 2017
Per il MiBACT, Dott.ssa Xxxxxxxx Xxx di Valsassina e Xxxxxxxx
Per l’ANAS S.p.A., Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx