NORME TECNICHE DI
NORME TECNICHE DI
PRODUZIONE INTEGRATA
DIFESA, DISERBO
E PRATICHE AGRONOMICHE
Determinazione dirigenziale n. 134 del 17 marzo 2015
SOMMARIO
PREMESSA 7
SCHEDE DI REGISTRAZIONE 8
CONCESSIONE DELLE DEROGHE 8
DIFESA FITOSANITARIA 9
NORME GENERALI 10
LIMITAZIONI AL NUMERO DEI TRATTAMENTI E ALL'IMPIEGO DI ALCUNI
FORMULATI 10
CONSIGLI NELLA SCELTA DELLE FORMULAZIONI 10
COLTURE DI PIENO CAMPO E COLTURE PROTETTE 10
INSETTICIDI, ACARICIDI E FUNGICIDI AMMESSI E DOSI DI IMPIEGO 11
XXXXXXXX E ADESIVANTI 11
CONCIA SEMENTI E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE 11
FITOREGOLATORI 14
CONTROLLO DELLE INFESTANTI 14
RODENTICIDI 14
LIMACIDI 14
REPELLENTE 14
SCELTA DEL MATERIALE DI PROPAGAZIONE 14
USO DI PRODOTTI DI ORIGINE NATURALE 14
VINCOLI DA ETICHETTA 15
NUOVE REGISTRAZIONI 15
SMALTIMENTO SCORTE 15
METODO DA ADOTTARE PER IL MONITORAGGIO DEGLI ELATERIDI 15
UTILIZZO DI PRODOTTI A BASE DI BACILLUS THURINGIENSIS 16
PIRETRINE PURE 17
UTILIZZO DI SOSTANZE MICROBIOLOGICHE 17
MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI, IMPIEGO DPI E SMALTIMENTO CONFEZIONI 21
SCELTA DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI 21
MANUTENZIONE E GESTIONE DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI 21
CONTROLLO FUNZIONALE PERIODICO DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI 21
CORRETTO IMPIEGO 22
IMPIEGO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE 22
SMALTIMENTO DELLE CONFEZIONI 22
PARTE PRIMA: NORME TECNICHE PER LE COLTURE FRUTTICOLE 23
FITOREGOLATORI PER LE COLTURE FRUTTICOLE 24
DIFESA 26
DIFESA INTEGRATA DELL'ACTINIDIA 26
DIFESA INTEGRATA DELL'ALBICOCCO 28
DIFESA INTEGRATA DEL CASTAGNO DA FRUTTO IN COLTURA SPECIALIZZATA (*) 30
DIFESA INTEGRATA DEL CILIEGIO 31
DIFESA INTEGRATA DEL LAMPONE 33
DIFESA INTEGRATA DEL MELO 35
DIFESA INTEGRATA DEL MIRTILLO 42
DIFESA INTEGRATA DEL NOCCIOLO 43
DIFESA INTEGRATA DEL NOCE DA FRUTTO 45
DIFESA INTEGRATA DELL'OLIVO 46
DIFESA INTEGRATA DEL PERO 47
DIFESA INTEGRATA DEL PESCO 53
DIFESA INTEGRATA DEL RIBES E DELL’UVA SPINA 59
DIFESA INTEGRATA DEL ROVO 60
DIFESA INTEGRATA DEL SUSINO 62
DIFESA INTEGRATA DELLA VITE (UVA DA VINO) 65
DISERBO 69
DISERBO DEL CASTAGNO DA FRUTTO IN COLTURA SPECIALIZZATA * 69
DISERBO DEL FRUTTETO 70
DISERBO DEL NOCCIOLETO 72
DISERBO DEL NOCE 74
DISERBO DELL’OLIVO 75
DISERBO DEI PICCOLI FRUTTI (lampone, mirtillo, ribes, rovo e uva spina) 76
DISERBO DEL VIGNETO 77
PARTE SECONDA: NORME TECNICHE PER LE COLTURE ORTICOLE 79
FITOREGOLATORI ORTICOLE 80
DIFESA 81
DIFESA INTEGRATA DELL'AGLIO 81
DIFESA INTEGRATA DELL'ASPARAGO 82
DIFESA INTEGRATA DEL BASILICO 83
DIFESA INTEGRATA DELLA BIETOLA ROSSA E DA COSTE 85
DIFESA INTEGRATA DEL CARDO 86
DIFESA INTEGRATA DELLA CAROTA 87
DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI A FOGLIA 88
cavoli cinesi (senape cinese, Xxx xxxx, cavolo cinese a xxxxxx xxxxxx, Xxx Xxx Xxxx, cavolo cinese, Pe-
Tsai), cavolo nero a foglie increspate 88
DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI A INFIORESCENZA 90
cavoli broccolo (broccolo calabrese, broccolo cinese, cima di rapa), cavolfiore 90
DIFESA INTEGRATA DEL CAVOLO RAPA 93
DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI A TESTA 95
cavolo di Bruxelles, cavoli cappuccio (cavoli bianchi, cavoli rossi, cavoli verza, cavolo cappuccio appuntito) 95
DIFESA INTEGRATA DEL CECE 98
DIFESA INTEGRATA DEL CETRIOLO 99
DIFESA INTEGRATA DELLA CICORIA 102
DIFESA INTEGRATA DELLA CIPOLLA 104
DIFESA INTEGRATA DEL COCOMERO 105
DIFESA INTEGRATA DEL FAGIOLINO (DA INDUSTRIA E DA CONSUMO FRESCO) 106
DIFESA INTEGRATA DEL FAGIOLO 108
DIFESA INTEGRATA DEL FINOCCHIO 110
DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA IN PRE e POST- IMPIANTO 111
DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA IN PIENO CAMPO 113
DIFESA INTEGRATA DELLA FRAGOLA IN COLTURA PROTETTA 115
RIPRESA VEGETATIVA-RACCOLTA 115
DIFESA INTEGRATA DELL’INDIVIA RICCIA 117
DIFESA INTEGRATA DELL’INDIVIA SCAROLA 120
DIFESA INTEGRATA DELLA LATTUGA 122
DIFESA INTEGRATA DELLA MELANZANA 125
DIFESA INTEGRATA DEL MELONE 129
DIFESA INTEGRATA DELLA PATATA 132
DIFESA INTEGRATA DEL PEPERONE 135
DIFESA INTEGRATA DEL PISELLO DA MENSA IN PIENO CAMPO E DA INDUSTRIA 139
DIFESA INTEGRATA DEL POMODORO IN COLTURA PROTETTA (COLTURA INTENSIVA) 140
DIFESA INTEGRATA DEL POMODORO IN PIENO CAMPO (COLTURA ESTENSIVA) 145
DIFESA INTEGRATA DEL PORRO 148
DIFESA INTEGRATA DEL PREZZEMOLO 149
DIFESA INTEGRATA DEL RADICCHIO 151
DIFESA INTEGRATA DEL SEDANO 154
DIFESA INTEGRATA DELLO SPINACIO 156
DIFESA INTEGRATA DELLA ZUCCA 157
DIFESA INTEGRATA DELLO ZUCCHINO 158
DISERBO 161
DISERBO DELL’AGLIO 161
DISERBO DELL’ASPARAGO 162
DISERBO DEL BASILICO 163
DISERBO DELLA BIETOLA DA COSTA E DELLA BIETOLA ROSSA 164
DISERBO DEL CARDO IN PIENO CAMPO 165
DISERBO DELLA CAROTA 166
DISERBO DEI CAVOLI A FOGLIA 167
cavoli cinesi (senape cinese, Xxx xxxx, cavolo cinese a xxxxxx xxxxxx, Xxx Xxx Xxxx, cavolo cinese, Pe-
Tsai), cavolo nero a foglie increspate 167
DISERBO DEI CAVOLI A INFIORESCENZA 168
cavoli broccolo (broccolo calabrese, broccolo cinese, cima di rapa), cavolfiore 168
DISERBO DEL CAVOLO RAPA 169
DISERBO DEI CAVOLI A TESTA 170
cavolo di Bruxelles, cavoli cappuccio (cavoli bianchi, cavoli rossi, cavoli verza, cavolo cappuccio appuntito) 170
DISERBO DEL CECE 171
DISERBO DEL CETRIOLO 172
DISERBO DEL COCOMERO, DEL MELONE, DELLO ZUCCHINO IN COLTURA PROTETTA 173
DISERBO DELLA CICORIA 174
DISERBO DELLA CIPOLLA 175
DISERBO DEL COCOMERO E DEL MELONE IN PIENO CAMPO 176
DISERBO DEL FAGIOLINO 177
DISERBO DEL FAGIOLO 178
DISERBO DEL FINOCCHIO 179
DISERBO DELLA FRAGOLA IN PIENO CAMPO E IN COLTURA PROTETTA 180
DISERBO DELLA INDIVIA RICCIA 181
DISERBO DELLA INDIVIA SCAROLA 182
DISERBO DELLA LATTUGA 183
DISERBO DELLA MELANZANA 184
DISERBO DELLA PATATA 185
DISERBO DEL PEPERONE 187
DISERBO DEL PISELLO DA MENSA 188
DISERBO DEL PISELLO DA INDUSTRIA 189
DISERBO DEL POMODORO - COLTURA SEMINATA 190
DISERBO DEL POMODORO - COLTURA TRAPIANTATA 191
DISERBO DEL PORRO 192
DISERBO DEL PREZZEMOLO 193
DISERBO DEL RADICCHIO 194
DISERBO DEL SEDANO 195
DISERBO DELLO SPINACIO 196
DISERBO DELLA ZUCCA 197
DISERBO DELLO ZUCCHINO IN PIENO CAMPO 198
PARTE TERZA: NORME TECNICHE PER LE COLTURE ERBACEE 199
DIFESA 200
DIFESA INTEGRATA DELL’ARACHIDE 200
DIFESA INTEGRATA DELL’AVENA, DELLA SEGALE E DEL TRITICALE 201
DIFESA INTEGRATA DELLA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO 202
DIFESA INTEGRATA DELLA CANAPA 204
DIFESA INTEGRATA DEL COLZA 205
DIFESA INTEGRATA DEL FARRO 206
DIFESA INTEGRATA DEL FAVINO 207
DIFESA INTEGRATA DEL FRUMENTO TENERO E DEL FRUMENTO DURO 208
DIFESA INTEGRATA DEL GIRASOLE 210
DIFESA INTEGRATA DEL LUPINO 211
DIFESA INTEGRATA DEL MAIS 212
DIFESA INTEGRATA DELL'ORZO 214
DIFESA INTEGRATA DEL PISELLO PROTEICO 215
DIFESA INTEGRATA DEL RISO 216
DIFESA INTEGRATA DELLA SOIA 217
DIFESA INTEGRATA DEL SORGO 219
DIFESA INTEGRATA DELL’ERBA MEDICA 220
DIFESA INTEGRATA DEGLI ERBAI DI LOIESSA 221
DIFESA INTEGRATA DEI PRATI AVVICENDATI DI SOLE GRAMINACEE 222
DIFESA INTEGRATA DEI PRATI AVVICENDATI DI GRAMINACEE E LEGUMINOSE CONSOCIATE 223
DIFESA INTEGRATA DEI PRATI PERMANENTI 224
DISERBO 225
DISERBO DELL’ARACHIDE 225
DISERBO DELL'AVENA, DELLA SEGALE E DEL TRITICALE (1) 226
DISERBO DELLA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO 227
DISERBO DELLA CANAPA 229
DISERBO DEL COLZA 230
DISERBO DEL FARRO 231
DISERBO DEL FAVINO 232
DISERBO DEL FRUMENTO TENERO, DEL FRUMENTO DURO E DELL’ORZO (1) 233
DISERBO DEL GIRASOLE 235
DISERBO DEL LUPINO 236
DISERBO DEL MAIS 237
DISERBO DEL PISELLO PROTEICO 240
DISERBO DEL RISO 241
DISERBO DELLA SOIA 243
DISERBO DEL SORGO 244
DISERBO DELL’ERBA MEDICA 245
DISERBO DELL’ERBAIO DI LOIESSA 246
DISERBO DEI PRATI AVVICENDATI DI SOLE GRAMINACEE 247
DISERBO DEI PRATI AVVICENDATI DI GRAMINACEE E LEGUMINOSE CONSOCIATE 248
DISERBO DEI PRATI PERMANENTI 249
PRATICHE AGRONOMICHE 250
NORME GENERALI 251
1. PREMESSA 252
2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 252
3. SCELTA DELL’AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ 253
4. MANTENIMENTO DELL’AGROECOSISTEMA NATURALE 253
5. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE 253
6. SISTEMAZIONE E PREPARAZIONE DEL SUOLO ALL’IMPIANTO E ALLA SEMINA 254
7. AVVICENDAMENTO COLTURALE 255
8. SEMINA, TRAPIANTO, IMPIANTO 256
9. GESTIONE DEL SUOLO E PRATICHE AGRONOMICHE PER IL CONTROLLO DELLE INFESTANTI 257
10. GESTIONE DELLA PIANTA E DELLA FRUTTIFICAZIONE 257
11. FERTILIZZAZIONE 258
12. IRRIGAZIONE 258
13. ALTRI METODI DI PRODUZIONE E ASPETTI PARTICOLARI 260
14. RACCOLTA 261
15. POST-RACCOLTA 261
SCHEDE DI COLTURA 262
ACTINIDIA 263
ALBICOCCO 265
CILIEGIO 267
MELO 269
PERO 271
PESCO 273
SUSINO 275
VITE 277
AGLIO 279
ASPARAGO 281
CIPOLLA 283
PATATA 285
POMODORO COLTURA PROTETTA 287
POMODORO PIENO CAMPO 289
FRUMENTO TENERO E DURO 291
MAIS 293
RISO 296
Allegato I Allegato alla “Decisione della UE” - N. C(96) 3864 del
30/12/96 298
CRITERI ADOTTATI PER LA DEFINIZIONE DELLE NORME TECNICHE DI DIFESA DELLE COLTURE ED IL CONTROLLO DELLE INFESTANTI 299
ALLEGATO II FERTILIZZAZIONE 305
ISTRUZIONI PER IL CAMPIONAMENTO DEI TERRENI E L’INTERPRETAZIONE DELLE ANALISI 306
Epoca di campionamento 306
Modalità di campionamento 306
Analisi del terreno 307
NORME PER LA FERTILIZZAZIONE NELLA PRODUZIONE INTEGRATA 313 PREMESSA 313
Metodo scheda a dose standard 314
Bilancio semplificato - Il calcolo della dose utile di azoto 314
Bilancio semplificato - Il calcolo della dose utile totale di P e K 321
La fertilizzazione organica 321
Casi particolari 323
Colture arboree 324
COLTURE ERBACEE (ORTICOLE COMPRESE) 325
ALLEGATO III SCHEDE DI REGISTRAZIONE 327
REGISTRI AZIENDALI DELLE OPERAZIONI COLTURALI E DI MAGAZZINO 328
IDENTIFICATIVO DEI CAMPI E DELLE COLTURE 329
SCHEDA DI MAGAZZINO - PRODOTTI FITOSANITARI 330
REGISTRO DEI TRATTAMENTI 331
SCHEDA DI MAGAZZINO - FERTILIZZANTI 332
MOD. P - CONC. ASPORTI - STIMA DEGLI ASPORTI DELLE COLTURE 333
MOD. P - CONC PIANO DI CONCIMAZIONE (PREVISIONALE) 334
MOD. P - CONC REGISTRAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CONCIMAZIONE 335
ALLEGATO IV CRITERI E PRINCIPI GENERALI PER LE FASI POST- RACCOLTA E DI TRASFORMAZIONE DELLE PRODUZIONI VEGETALI
............................................................................................................... 336
Scopo e campo di applicazione 337
Definizione di lotto 337
Epoca di raccolta 337
Modalità di raccolta 337
Prepulitura e cernita 338
Trasporto dall’azienda ai centri di lavorazione 338
Conservazione 338
Prodotti ortofrutticoli 338
Prodotti cerealicoli e proteoleaginose 338
Altre produzioni 339
Condizionamento e confezionamento 339
Standard di qualità 339
Trasporto del prodotto finito o pretrasformazione 339
Trasformazione 339
Uso del marchio/segno distintivo sui prodotti finiti 340
PREMESSA
Per produzione integrata si intende quel sistema di produzione agro-alimentare che utilizza tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici.
Le presenti Norme Tecniche di Produzione Integrata sono state predisposte in conformità ai criteri generali approvati dalla Commissione Europea (Decisione n. C (96) 3864 del 30 dicembre 1996).
Esse costituiscono il riferimento regionale per:
- l’applicazione dell’operazione “Produzione integrata” nell’ambito della Misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ai sensi del Reg. 1305/2013;
- il proseguimento dell’azione 214.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ai sensi del Reg. 1698/2005 per i beneficiari che abbiano ancora in corso il quinquennio di impegno;
- l’applicazione del marchio previsto dal Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) ai sensi della legge 3 febbraio 2011 n. 4;
- l’applicazione dei programmi operativi per le tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale di cui al Reg. CE 1308/2013, qualora le OO.PP. attivino uno o più interventi in questa direzione.
In generale, per la produzione agricola integrata della Regione Piemonte si fa sempre riferimento agli impegni previsti dalle presenti Norme Tecniche redatte in conformità alle Linee Guida Nazionali di Produzione Integrata.
La Regione Piemonte si riserva di aggiornare, qualora necessario, le presenti Norme Tecniche sottoponendole all’approvazione per le rispettive competenze del Gruppo Difesa Integrata (GDI) e del Gruppo Tecniche Agronomiche (GTA) e alla successiva ratifica dell’Organismo Tecnico Scientifico (OTS) cui i due Gruppi fanno capo, istituito ai sensi del DM 8/05/2014 n. 4890 “Attuazione dell’art. 2 comma 6 della legge n. 4 del 3 febbraio 2011 recante “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari”, che disciplina il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI)”.
Tabella n. 1: Tipologie di impegno per quadro normativo
PSR 2014 -2020 | PSR 2007 -2013 | SQNPI | |
Difesa e Diserbo | X | X | X |
Scelta varietale e materiale di moltiplicazione | X | X | |
Avvicendamento colturale | X | X | X |
Gestione del suolo e pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti | X | X | |
Gestione della pianta e fruttificazione | X | X | |
Fertilizzazione | X | X* | X |
Irrigazione | X | X | |
Raccolta | X | ||
Post- raccolta | X |
* fino a scadenza dell’impegno continuano a valere i limiti di fertilizzazione azotata presenti nelle Norme Tecniche di Produzione Integrata allegate alla D.D. n. 377 del 17 aprile 2014, alle pagine 262, 268 e 282.
SCHEDE DI REGISTRAZIONE
Gli agricoltori devono mantenere costantemente aggiornate, ed esibire ai funzionari incaricati dei controlli, le registrazioni relative alle fertilizzazioni e ai trattamenti fitoiatrici effettuati. Le operazioni devono essere registrate utilizzando le schede allegate al presente testo entro 15 giorni dalla loro effettuazione.
Sono ammissibili sia la compilazione manuale delle schede, sia la stampa eseguita mediante programma informatico. In entrambi i casi le registrazioni devono contenere le informazioni richieste, essere sottoscritte dall’agricoltore e conservate per la durata dell’impegno.
Le registrazioni devono riguardare, distintamente, sia le superfici interessate dall’impegno agroambientale sia le eventuali altre superfici agricole aziendali (corpi separati non oggetto di impegno e utilizzi del terreno non disciplinati dalle norme tecniche), sulle quali devono essere applicati i vincoli di condizionalità e i requisiti minimi di utilizzo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari (baseline).
CONCESSIONE DELLE DEROGHE
In caso di eventi straordinari che determinano situazioni fitosanitarie ed agronomiche non controllabili o risolvibili con i mezzi e i metodi previsti dalle Norme Tecniche di coltura, il Settore Fitosanitario può concedere deroghe di validità temporanea di carattere aziendale o, se la problematica coinvolge ampi territori, di valenza territoriale.
Le deroghe devono essere richieste da parte delle aziende interessate o dagli Enti erogatori dell’Assistenza tecnica al Settore Fitosanitario, per iscritto e tempestivamente, al fine di consentire riscontri oggettivi in campo, precisando:
- intestazione dell’azienda e dell’area interessata (con i relativi riferimenti catastali nel caso di deroghe aziendali);
- coltura per la quale si richiede la deroga;
- avversità che si intende combattere e sostanza attiva che intende utilizzare;
- oppure la tecnica alla quale si intende derogare e quella che si propone di adottare in alternativa.
Prima di concedere la deroga, il Settore Fitosanitario verificherà che siano effettivamente presenti condizioni di carattere straordinario non risolvibili con le strategie previste dalle Norme Tecniche di coltura. Le deroghe possono essere concesse solo in caso di situazioni accertate e mai in modo preventivo rispetto al manifestarsi della problematica.
Il Settore Fitosanitario comunicherà per iscritto l’eventuale concessione della deroga ai richiedenti e per conoscenza alle autorità di controllo competenti.
DIFESA FITOSANITARIA
NORME GENERALI
Nelle norme tecniche specifiche di ciascuna coltura le indicazioni relative alla difesa fitosanitaria sono riportate nella tabella "Difesa integrata".
Le norme riguardanti criteri di intervento e limitazioni d'uso aventi carattere vincolante sono evidenziate in retinato, come sotto indicato a titolo d'esempio:
è ammessa la esecuzione al massimo di due trattamenti
LIMITAZIONI AL NUMERO DEI TRATTAMENTI E ALL'IMPIEGO DI ALCUNI FORMULATI
Le limitazioni d'uso dei prodotti fitosanitari relative al numero dei trattamenti sono da intendersi complessivamente per ciclo colturale o per anno a seconda di quanto specificato, indipendentemente dalla dose e dall'avversità. Ad esempio i 2 trattamenti ammessi su una data coltura con le s.a. (sostanze attive) A, B, C contro la avversità X sono da intendersi inclusi e non in aggiunta ai 3 trattamenti consentiti con le stesse s.a. contro la avversità Y.
In considerazione dell'applicazione del nuovo sistema di classificazione dei prodotti fitosanitari, viene sospeso per due anni il vincolo che prevede che quando della s.a. esistano diversi formulati commerciali occorre dare preferenza a quello con la migliore classificazione tossicologica.
CONSIGLI NELLA SCELTA DELLE FORMULAZIONI
È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono commercializzati in formulazioni meno pericolose per l’operatore agricolo e per l’ambiente. In particolare sono da preferire le formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua (contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG, WDG o DF), granuli solubili (SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili (PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano maggiori rischi per l’operatore nella fase di preparazione della miscela e rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida, flowable (FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l’operatore ma per bonificare i contenitori occorre realizzare un accurato lavaggio. L’impiego di sacchetti idrosolubili, al momento scarsamente diffusi, risulta essere ovviamente la soluzione ideale per la tutela dell’operatore e dell’ambiente.
COLTURE DI PIENO CAMPO E COLTURE PROTETTE
Nelle schede di coltura sono state introdotte differenziazioni per quanto riguarda le colture in pieno campo e le colture protette (serre). In particolare per serre e colture protette si intende quanto definito al comma 27 dell'articolo 3 del "L 309/8 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 24.11.2009":
- -"«Serra» ambiente chiuso, statico e accessibile, adibito alla produzione di colture, recante un rivestimento esterno solitamente translucido, che consente uno scambio controllato di materia ed energia con l’ambiente circostante e impedisce il rilascio di prodotti fitosanitari nell’ambiente. Ai fini del presente regolamento sono considerati come serre anche gli ambienti chiusi, adibiti alla produzione di vegetali, il cui rivestimento esterno non è translucido (per esempio per la produzione di funghi o di indivia).”
Non rientrano quindi nella tipologia di serre/coltura protetta: le colture coperte, ma non chiuse, come ad esempio quelle con coperture antipioggia."
INSETTICIDI, ACARICIDI E FUNGICIDI AMMESSI E DOSI DI IMPIEGO
E' ammesso l'uso delle sole sostanze attive o ausiliari indicati nella colonna "SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI" della tabella “Difesa integrata”.
Le singole s.a. possono essere impiegate solo contro le avversità per le quali sono state indicate nella tabella “Difesa integrata” e non contro qualsiasi avversità.
Possono essere impiegati formulati contenenti una miscela di sostanze attive purché queste siano indicate per la coltura e per l’avversità.
Le dosi di impiego delle s.a. sono quelle previste nell'etichetta dei formulati commerciali; solo nei casi in cui la dose consigliata è inferiore a quella di etichetta, tale vincolo è indicato in retinato nella colonna "Limitazioni d'uso".
Per alcuni gruppi di sostanze attive è ammesso un numero massimo di trattamenti annuali. Al fine di agevolare l’interpretazione di tali limitazioni si riportano nelle tabelle n. 2 e 3 i principali gruppi rispettivamente di fungicidi e di insetticidi interessati.
Utilizzo di Acaricidi
Nell’esecuzione dei trattamenti con acaricidi sono ammesse miscele tra le sostanze attive indicate nelle schede di coltura, a prescindere dalla limitazione dei trattamenti contro l’avversità (es. limite di 1 trattamento all’anno, ma ammessa miscela estemporanea con due delle s.a. presenti nella scheda di coltura per la difesa dagli acari).
XXXXXXXX E ADESIVANTI
I prodotti bagnanti e adesivanti sono ammessi purché appositamente registrati per l'uso.
CONCIA SEMENTI E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
E’ consentita la concia di tutte le sementi ed il trattamento del materiale di moltiplicazione con i prodotti registrati per tali impieghi, tranne per le colture per le quali tali impiego è specificatamente vietato.
Tabella n. 2: GRUPPI di FUNGICIDI con limitazioni
Fenilammidi A1
Benalaxil Benalaxil M Metalaxil Metalaxil M
SDHI: Succinate- dehydrogenase | C2 | |
Bixafen Boscalid Fluopyram Penthiopyrad |
QoI : Quinone outside Inhibitor C3
Azoxystrobin Kresoxim-methyl Pyraclostrobin Trifloxystrobin
strobilurine
Famoxadone Fenamidone
AP: Xxxxxxx Xxxxxxxxxx D1
Cyprodinil Pyrimethanil Mepanipyrim
CAA : Carboxylic Acid Amides F5
Dimethomorph Benthiavalicarb Iprovalicarb Mandipropamid
IBE: Inibitori della Biosintesi dell’Ergosterolo G1
Penconazolo Fenbuconazolo Miclobutanil Tetraconazolo Tebuconazolo Difenoconazolo Ciproconazolo Propiconazolo Triadimenol Triticonazolo
Tabella n. 3: GRUPPI di INSETTICIDI con limitazioni
Chitinoinibitori
Diflubenzuron Lufenuron Triflumuron
MAC: Moulting Accelerating Compounds
Metoxifenozide Tebufenozide
Neonicotinoidi
Acetamiprid Clotianidin Imidacloprid Tiacloprid Tiametoxam
FITOREGOLATORI
L'impiego dei fitoregolatori è ammesso esclusivamente per le sostanze attive riportate nelle specifiche tabelle e limitatamente agli usi previsti nelle suddette tabelle.
CONTROLLO DELLE INFESTANTI
Nelle norme tecniche specifiche di coltura le norme da rispettare sono riportate nella tabella “Diserbo”. E’ ammesso l’impiego delle sole s.a. riportate in tabella.
Nel caso in cui le s.a. riportate in tabella unicamente in miscela vengano utilizzate singolarmente o all’interno di altre miscele (anche estemporanee), la dose di ogni s.a. non potrà superare la dose massima riportata per la coltura relativamente a quella s.a., sempre che non sia indicato altrimenti nello specifico disciplinare.
Sono inoltre consentite le miscele estemporanee tra diverse s.a. ammesse in ciascun disciplinare, la dose di ogni s.a. non dovrà superare la dose massima prevista per la coltura relativamente a quella s.a., sempre che non sia indicato altrimenti nello specifico disciplinare .
Le dosi di applicazione degli erbicidi indicate nelle tabelle sono da riferirsi a formulati commerciali aventi la concentrazione riportata nella colonna "% di s.a.". L'impiego di formulati commerciali con diversa concentrazione è ovviamente consentito, purché la quantità di prodotto sia calcolata in proporzione.
Ulteriori vincoli nella applicazione di interventi erbicidi possono essere indicati nella colonna "Note" della tabella "Diserbo" o in calce alla tabella stessa e sono evidenziati in retinato (vedere esempio in "DIFESA FITOSANITARIA").
RODENTICIDI
E’ consentito l’impiego di rodenticidi regolarmente registrati per questo impiego, quali il Bromadiolone. Si raccomanda di disporre le esche in modo che siano inaccessibili ai bambini ed a specie diverse dal bersaglio quali animali domestici o uccelli selvatici. Tabellare le aree trattate con cartelli indicanti “Attenzione derattizzazione in corso”. Terminata la disinfestazione le esche residue devono essere distrutte o eliminate secondo le norme previste.
LIMACIDI
Sulle colture frutticole ed orticole dove si rendono necessari gli interventi, sono consentiti trattamenti con limacidi registrati per questo impiego quali metaldeide esca od orto fosfato di ferro distribuiti localizzati nella zona infestata.
REPELLENTE
E’ consentito l’uso di “grasso di pecora” come repellente per cervi, daini, caprioli e camosci.
SCELTA DEL MATERIALE DI PROPAGAZIONE
Per la realizzazione di nuovi impianti fruttiferi e per i reinnesti è preferibile l’impiego di materiale di propagazione di categoria “certificato”.
USO DI PRODOTTI DI ORIGINE NATURALE
Nella produzione integrata possono essere utilizzate tutte le s.a. previste dal reg. XXX x. 834/07 e successive modifiche ed integrazioni, a condizione che siano regolarmente registrate in Italia.
VINCOLI DA ETICHETTA
Si ribadisce ulteriormente che nell'applicazione delle norme tecniche devono comunque sempre essere rispettate le indicazioni riportate sulle etichette dei formulati commerciali approvate con decreto da parte del Ministero della Salute. In caso di contraddizione deve sempre essere rispettata l'indicazione riportata sulle etichette. Di conseguenza, anche se nei disciplinari non sono riportate indicazioni specifiche devono sempre essere rispettate tra l'altro le limitazioni sul numero massimo dei trattamenti (es. Imidacloprid, Cyprodinil+Fludioxinil) e non superate le dosi di impiego.
NUOVE REGISTRAZIONI
Qualora durante l’annata agraria fossero registrati nuovi formulati commerciali (intesi sia come formulati che vengono messi in commercio per la prima volta, sia come estensioni d’impiego su nuove colture), il Settore Fitosanitario potrà autorizzarne l’impiego, per l’anno in corso, a condizione che sia stato acquisito il parere di conformità da parte dell’OTS (Gruppo Difesa Integrata) e che i nuovi formulati commerciali non siano classificati come “Corrosivi”, “T”, “T+” o “Xn” con frasi di rischio (R40, R60, R61, R62, R63, R68).
SMALTIMENTO SCORTE
E’ autorizzato l’impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per un anno, ma esclusi nell’anno seguente. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l’esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino non più tardi del mese successivo alla data dell’entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per una annata agraria, non può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all'impiego e può essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle norme tecniche nell’anno precedente. E’ possibile utilizzare le scorte dei prodotti a base di ciflutrin fino al 25 luglio 2015.
METODO DA ADOTTARE PER IL MONITORAGGIO DEGLI ELATERIDI
Larve: Interrare, nelle posizioni più a rischio, cioè nelle vicinanza dei fossi, delle testate e di eventuali avvallamenti presenti nelle zone interne dell’appezzamento, un numero minimo di 4 vasi trappola per il primo ettaro, alla distanza di 2 m l’uno dall’altro, o, a discrezione, in numero maggiore a seconda delle situazioni di rischio. In ogni caso ogni appezzamento che si decida di rilevare, deve essere monitorato con almeno 3 vasi-trappola.
In alternativa al metodo dei vasetti trappola vengono autorizzati anche i carotaggi del terreno (tabella 4).
Tabella n. 4 - Numero minimo di trappole da installare in relazione alle dimensioni degli appezzamenti
Superficie investita con colture erbacee e/o orticole (ha) | N°minimo di vasi trappola |
1 | 4 |
2 – 5 | 6 |
6 - 20 | 12 |
21 – 50 | 18 |
Oltre 50 | 24 |
Adulti: Per la cattura degli adulti occorre utilizzare le trappole a feromoni YATLORf che consentono una precisa valutazione della consistenza delle popolazioni dei principali fitofagi ipogei del mais e quindi permettono di stabilire con più precisione se vi siano e dove siano localizzate
aree aziendali nelle quali può essere necessario ricorrere alla protezione del mais nelle prime fasi di sviluppo.
Considerando appezzamenti agronomicamente abbastanza omogenei (particolarmente per precessione), anche di 10 e più ettari, una sola trappola a feromoni può dare informazioni attendibili sul rischio per il mais e per le altre colture dell’anno successivo; pur essendo in corso la ricerca per la definizione delle soglie, sono già ben individuati limiti di cattura degli adulti al di sotto dei quali, anche in presenza di condizioni favorevoli allo sviluppo delle specie di elateridi, la presenza di larve si mantiene molto bassa (molto difficile trovarle anche con le specifiche trappole) e gli attacchi irrilevanti (catture stagionali di circa 700 esemplari di Agriotes sordidus e/o Agriotes litigiosus).
Se le popolazioni sono elevate, in alcune zone vi è il rischio che il numero di larve possa posizionarsi al di sopra della soglia di tolleranza. In questi casi può essere utile impiegare le trappole per le larve localizzandole nelle aree a rischio e limitare i trattamenti alle zone dove effettivamente sia stata riscontrata la loro presenza (>1-5/larve per trappola in media a seconda della specie di elateride).
Il calendario dei rilievi previsti per gli adulti per ciascuna trappola è schematizzato in tabella 5.
Tabella n. 5 - Calendario dei rilievi previsti per gli adulti per ciascuna trappola
5
4
3
2
1
Svuotamento
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
Installazione feromone
A. sordidus
- Svuotamento
- Cambio feromone
A. sordidus
- Installazione feromone
A. litigiosus
- Svuotamento
- Installazione feromone
A. litigiosus
- Svuotamento
- Recupero trappole
Nel caso sia attiva una rete di monitoraggio a carattere comprensoriale, l’azienda vi si potrà inserire posizionando trappole, nei limiti del possibile, secondo una rete a maglia regolare, i cui i nodi siano rappresentati dalle aziende.
In ogni azienda (punto) dovranno essere poste indicativamente 3 trappole, ai vertici di un triangolo di 50 metri di lato o in linea.
UTILIZZO DI PRODOTTI A BASE DI BACILLUS THURINGIENSIS
Al fine di ottimizzare l’utilizzo di prodotti a base di Bacillus thuringiensis in relazione all’efficacia dei diversi ceppi nei confronti delle diverse avversità si consiglia di seguire le indicazioni riportate nella tabella n. 6.
Modalità d'impiego:
- Bacillus thuringiensis agisce per ingestione ed esplica la massima attività se applicato quando le larve sono nei primi stadi di sviluppo.
- Si raccomanda di ripetere l’applicazione e di utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati.
- In presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di preparare la miscela.
- Non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia Bordolese).
Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere.
Tabella n. 6 - Ceppi di Bacillus thuringensis
Ceppo | Prodotto Commerciale | % s.a. | Attività (UI/mg) | Lobesia botrana | Pandemis cerasana | Anarsia lineatella | Mamestra brassicae | Autographa gamma | Helicoverpa armigera |
B.t. kurstaki HD1 | - DIPEL DF - PRIMIAL - BIOBIT | 6,4 | 32.0001 | +++ | +++ | +++ | ++ | ++ | ++ |
B.t. kurstaki SA11 | - DELFIN - ABLE | 6,4 | 53.000 US2 | +++ | +++ | +++ | ++ | ++ | +++ |
B.t. kurstaki SA12 | - COSTAR | 18 | 90.0001 | +++ | +++ | +++ | ++ | ++ | ++ |
B.t. kurstaki EG2348 | - LEPINOX PLUS | 15 | 32.0001 | +++ | +++ | + | ++ | ++ | ++ |
B.t.aizawai/ku rstaki GC91 | - AGREE - TUREX | 3,8 | 25.0001 | ++ | ++ | ++ | +++ | +++ | +++ |
B.t.aizawai H7 | - XENTARI - FLORBAC | 10,3 | 35,000 UP3 | ++ | ++ | ++ | +++ | +++ | +++ |
+ sufficiente; ++ discreto; +++ buono
(1) Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Trichoplusia ni. Il valore di riferimento è stato ottenuto tramite un saggio biologico nei confronti di uno standard di riferimento fornito dall’Istituto Pasteur (ceppo E61) il cui titolo è stato fissato in 1.000 Unità di Attività per mg.
(2) Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Spodptera exigua
(3) Unità internazionali basate sulle larve di Plutella xylostella
PIRETRINE PURE
Si precisa che nelle norme tecniche di coltura per piretrine pure si intendono: piretro naturale, piretrine ed estratto di piretro.
UTILIZZO DI SOSTANZE MICROBIOLOGICHE
Al fine di ottimizzare l’utilizzo di diverse sostanze microbiologiche, quali Trichoderma, Coniuthyrium e Bacillus subtilis, si segnalano nelle tabelle n. 7, 8, 9 le registrazioni al momento disponibili.
Tabella n. 7 - Registrazioni di Trichoderma, Coniuthyrium e Bacillus subtilis
Microrganismo | Ceppo | Prodotto commerciale |
Trichoderma harzianum | Rifai ceppo KRL-AG2 (noto come T-22) | Rootshield, Trianum G Trianum P |
T. harzianum + | ICC 012 | Radix |
T. viride | ICC 080 | Remedier |
T. asperellum | TV 1 | Xedavir Xedadrim Xedasper |
Coniothyrium minitans | Contans wg | |
B. subtilis | QST 713 | Serenade Max |
Tabella n. 8 - Impieghi
COLTURA | AVVERSITA' | Microrganismi | ||||
Trichoderma harzianum KRL-AG2 ceppo T-22 | Trichoderma asperellum ceppo TV 1 | Coniothyrium minitans | T. harzianum ceppo ICC 012 + T. viride ceppo (ICC 080 | Bacillus subtilis QST 713 | ||
Aglio | Fusarium, ecc. | X | ||||
Aglio | Sclerotinia | X | X | |||
Aglio | Patogeni responsabili dei marciumi radicali | X | ||||
Albicocco | Monilinia e Xanthomonas | X | ||||
Asparago | Patogeni responsabili dei marciumi radicali | X | ||||
Basilico | Pythium | X | X | |||
Basilico | Fusarium | X | ||||
Basilico | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Basilico | Sclerotinia | X | X | X | ||
Bietola da costa e da foglia | Rhizoctonia solani | X | ||||
Bietola da costa e da foglia | Pythium | X | ||||
Carciofo | Rhizoctonia solani | X | X | |||
Carciofo | Sclerotinia | X | X | |||
Carota | Rhizoctonia solani | X | ||||
Carota | Sclerotinia | X | ||||
Cavoli a testa | Rhizoctonia | X | X | |||
Cavoli a testa | Pythium | X | X | |||
Cavoli a testa | Sclerotinia | X | X | |||
Cavoli a infior. | Rhizoctonia | X | X | |||
Cavoli a infior. | Pythium | X | X | |||
Cavoli a infior. | Sclerotinia | X | X | |||
Cavoli a foglia | Sclerotinia | X | X | X | ||
Cavoli a foglia | Rhizoctonia | X | X | |||
Cetriolo | Sclerotinia | X | X | X | ||
Cicoria | Sclerotinia | X | X | |||
Cicoria | Pythium | X | X | |||
Cipolla | Fusarium | X | ||||
Ciliegio | Monilinia e Xanthomonas | X | ||||
Cocomero | Sclerotinia | X | X | |||
Cocomero | Patogeni responsabili dei marciumi radicali | X | ||||
Erbe aromatiche | Rhizoctonia | X | X | |||
Erbe aromatiche | Pythium | X | X | |||
Erbe aromatiche | Sclerotinia | X | X | X | ||
Fagiolo | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Fagiolo | Fusarium | X | ||||
Fagiolino | Rhizoctonia | X | X | |||
Finocchio | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Finocchio | Pythium | X | X | |||
Finocchio | Sclerotinia | X | X | X | ||
Fragola | Pythium | X | X | |||
Fragola | Rhizoctonia | X | X | |||
Fragola | Sclerotinia | X | X | |||
Fragola | Botrite | X | ||||
Indivia riccia | Sclerotinia | X | X | X | X | |
Indivia riccia | Pythium | X | X | |||
Indivia scarola | Sclerotinia | X | X | X | X | |
Indivia scarola | Pythium | X | X |
(segue Tabella 8: impieghi)
COLTURA | AVVERSITA' | Microrganismi | ||||
Trichoderma harzianum KRL-AG2 ceppo T-22 | Trichoderma asperellum ceppo TV 1 | Coniothyrium minitans | T. harzianum ceppo ICC 012 + T. viride ceppo (ICC 080 | Bacillus subtilis QST 713 | ||
Lampone | Rhizoctonia | X | ||||
Lattuga | Pythium | X | X | |||
Lattuga | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Lattuga | Fusarium | X | ||||
Lattuga | Sclerotinia | X | X | X | X | |
Melanzana | Botrite | X | ||||
Melanzana | Verticillium | X | X | |||
Melanzana | Sclerotinia | X | X | X | ||
Melanzana | Thielaviopsis | X | X | |||
Melanzana | Phytophthtora | X | X | |||
Xxxx | Xxxxxxx xxxxxxxxx | X | ||||
Melone | Fusarium | X | ||||
Melone | Sclerotinia | X | X | X | ||
Patata | Rhizoctonia | X | X | |||
Patata | Fusarium | X | ||||
Peperone | Phytoftora | X | X | |||
Peperone | Pythium | X | X | |||
Peperone | Botrite | X | ||||
Pero | Xxxxxxx xxxxxxxxx | X | ||||
Pesco | Monilinia, Xanthomonas | X | ||||
Pisello | Rhizoctonia | X | ||||
Pisello | Fusarium | X | ||||
Pomodoro C.P. | Fusarium | X | ||||
Pomodoro C.P. | Verticillium | X | X | |||
Pomodoro C.P. | Botrite | X | ||||
Pomodoro C.P. | Pythium | X | X | |||
Pomodoro C.P. | Sclerotinia | X | X | X | ||
Pomodoro C.P. | Pseudomonas | X | ||||
Prezzemolo | Sclerotinia | X | ||||
Prezzemolo | Pythium | X | ||||
Prezzemolo | Rhizoctonia | X | ||||
Radicchio | Sclerotinia | X | X | X | ||
Radicchio | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Radicchio | Pythium | X | X | |||
Rucola | Sclerotinia | X | X | X | X | |
Rucola | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Sedano | Pythium | X | X | |||
Sedano | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Spinacio | Sclerotinia | X | ||||
Xxxxxx | Xxxxxxxxx e Xanthomonas | X | ||||
Valerianella | Pythium | X | ||||
Valerianella | Rhizoctonia solani | X | ||||
Valerianella | Sclerotinia | X | X | |||
Vite | Botrite | X | ||||
Zucca | Pythium | X | ||||
Zucchino | Sclerotinia | X | X | X | ||
Zucchino | Rhizoctonia | X | X | X | ||
Zucchino | Pythium | X | X | |||
Zucchino | Phytophthora | X | X |
Tabella n. 9 - Registrazioni
Specie (F.C. o ceppo) | Tricoderma harzianum (Trianum G RootShield) | Tricoderma harzianum (Trianum P) | T. harzianum + T. viride (Radix, Remedier) | Tricoderma asperellum Ceppo TV 1 | Coniothyrium minitans | Bacillus subtilis QST 713 |
Aglio | X | X | X | X | ||
Asparago | X | X | ||||
Basilico | X | X | X | X | X | |
Bietola da costa | X | X | ||||
Bietola da foglia | X | X | ||||
Carciofo | X | X | X | |||
Cardo | X | X | ||||
Carota | X | X | ||||
Cavolo | X | X | X | |||
Cetriolo | X | X | X | X | X | |
Cicoria | X | X | X | X | ||
Cipolla | X | X | X | X | ||
Cocomero | X | X | X | |||
Erbe aromatiche | X | X | X | X | X | |
Fagiolino | X | X | X | |||
Fagiolo | X | X | X | X | X | |
Finocchio | X | X | X | X | X | |
Floricole e ornam. | X | X | X | |||
Fragola | X | X | X | X | X | |
Indivia riccia | X | X | X | X | ||
Indivia scarola | X | X | X | X | ||
Lampone | X | X | ||||
Lattuga | X | X | X | X | X | |
Lattuga e simili | X | X | ||||
Melanzana | X | X | X | X | X | X |
Melone | X | X | X | X | X | |
Mirtillo | X | X | ||||
More | X | X | ||||
Patata | X | X | X | X | ||
Peperone | X | X | X | X | X | X |
Pisello | X | X | X | |||
Pomodoro | X | X | X | X | X | X |
Porro | X | X | X | X | ||
Prezzemolo | X | X | ||||
Radicchio | X | X | X | X | ||
Rapa | X | X | ||||
Ravanello | X | X | ||||
Ribes e uva spina | X | X | ||||
Rucola | X | X | X | X | ||
Scalogno | X | X | ||||
Sedano | X | X | X | X | X | |
Spinacio | X | X | ||||
Tabacco | X | X | ||||
Valerianella | X | X | X | |||
Zucca | X | X | ||||
Zucchino | X | X | X | X | X | |
Drupacee | X | |||||
Pomacee | X | |||||
Vite | X |
MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI, IMPIEGO DPI E SMALTIMENTO CONFEZIONI
SCELTA DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI
- Le nuove macchine devono essere scelte in base alle caratteristiche dell’azienda e delle colture da trattare (specie, forme di allevamento, tipologie di impianto ecc.), ed alla facilità e flessibilità d’uso e di regolazione.
- Quando possibile si dovranno acquistare macchine nuove dotate di certificazione della loro funzionalità (certificazione ENAMA/ENTAM - xxx.xxxxx.xx/xx/xxxxxxxxxxxxxx.xxx).
- E’ importante la scelta di attrezzature adeguatamente predisposte per contenere l’effetto deriva (dispositivi di avvicinamento dell’attrezzatura alla vegetazione, meccanismi di chiusura dell’aria su un lato della macchina irroratrice, sistemi a tunnel con e senza sistema di recupero del prodotto irrorato, ugelli ad iniezione d’aria ecc.).
MANUTENZIONE E GESTIONE DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI
- L’azienda agricola deve mantenere le attrezzature di distribuzione in uno stato di funzionamento efficiente e sottoporle a manutenzione almeno annuale, o comunque ad intervalli adeguati in funzione della frequenza dell’utilizzo. Allo scopo andranno effettuate verifiche aziendali, successivamente registrate, sulla regolare funzionalità dei principali componenti, con particolare riguardo per gli ugelli, il manometro, la pompa, il regolatore di portata, il sistema di agitazione.
- L’attrezzatura deve essere regolarmente sottoposta ad una adeguata pulizia interna ed esterna per garantire il mantenimento del corretto funzionamento e per evitare contaminazioni accidentali di persone, animali e cose.
- L’attrezzatura deve essere comunque accuratamente bonificata in ogni sua parte ogni qualvolta ci sia il rischio di possibili contaminazioni con sostanze attive non ammesse dal piano di protezione per la coltura che ci si accinge a trattare.
CONTROLLO FUNZIONALE PERIODICO DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI
- Al fine di assicurare il mantenimento delle attrezzature in corretto stato di efficienza è necessario sottoporre le stesse a controllo funzionale periodico che deve essere attuato da parte di una struttura terza, riconosciuta da autorità Regionali e/o Provinciali.
- In coerenza con quanto stabilito dalla Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009 sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, art. 8 e, successivamente dal Decreto 150/2012 di recepimento della stessa e dal relativo Piano di Azione Nazionale (PAN), tutte le attrezzature utilizzate per la distribuzione dei prodotti fitosanitari dovranno essere sottoposte a controllo funzionale almeno una volta entro il 26 novembre 2016.
- Le attrezzature nuove, acquistate dopo il 26 novembre 2011, devono essere sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dalla data di acquisto.
- Fino 31 dicembre 2020 l’intervallo massimo tra i controlli funzionali non deve superare i 5 anni, mentre successivamente a tale data tale intervallo sarà di 3 anni per le attrezzature già controllate.
- Sono considerati validi i controlli funzionali, eseguiti dopo il 26 novembre 2011, effettuati da Centri Prova formalmente riconosciuti dalle Regioni e Province autonome, che siano stati realizzati conformemente alle metodologie previste dal PAN e successive modifiche.
- Sono esonerate dai controlli funzionali tutte le irroratrici spalleggiate azionate dall’operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale e le irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore quando il loro impiego avviene solo in pieno campo.
- Il controllo delle attrezzature per l'applicazione dei prodotti fitosanitari deve riguardare tutti gli aspetti importanti per ottenere un elevato livello di sicurezza e di tutela della salute e dell’ambiente nelle diverse fasi operative (riempimento, preparazione della miscela, trasporto, distribuzione, svuotamento, lavaggio). Occorre dedicare particolare attenzione ai seguenti elementi: pompa, agitazione, serbatoio per l'irrorazione di prodotti liquidi, sistemi di misura, controllo e regolazione, tubi, sistema di filtraggio filtrazione, gruppo di distribuzione.
Per quel che riguarda le modalità per l’esecuzione dei controlli funzionali e della regolazione si rimanda a:
- Normativa regionale di riferimento disponibile sul sito xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxx/xxxx_xxxxxxx_xxxxxxxxxxx/xxxxxxx_xxxxxxxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxx/xx roratrici.htm
- Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, Capo III, Articolo 8 e relativo ALLEGATO II: Requisiti riguardanti la salute, la sicurezza e l'ambiente con riferimento all'ispezione delle attrezzature per l'applicazione di pesticidi.
- Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 – Articolo 12.
- Piano d’Azione Nazionale approvato con DM 22/01/2014 – Art A.3 e Allegati II-III-IV
CORRETTO IMPIEGO
Per il corretto impiego delle macchine distributrici di PF è importante che le macchine stesse siano sottoposte a periodica regolazione, al fine di stabilire i parametri operativi più adeguati in funzione delle colture presenti in azienda, delle forme di allevamento, dei sistemi di impianto, dello stadio fenologico. La normativa prevede una regolazione obbligatoria che deve essere svolta direttamente dall’utilizzatore dell’attrezzatura ed una volontaria La regolazione obbligatoria prevede la registrazione annuale da parte dell’utilizzatore su apposita scheda da allegare al registro dei trattamenti o sul registro stesso almeno della data di esecuzione della regolazione e i volumi di irrorazione utilizzati per le principali tipologie colturali.
Il PAN definisce i criteri tecnici minimali per l’effettuazione dei controlli periodici e della manutenzione da parte dell’utilizzatore.
La regolazione (o taratura) volontaria strumentale dell’irroratrice deve essere svolta tramite idonee attrezzature (banchi prova) e deve essere svolta presso Centri prova abilitati dalla Regione o dalla Provincia autonoma.
La preparazione della miscela dovrà essere effettuata con la massima attenzione a non deve essere causa di inquinamento puntiforme.
L’esecuzione dei trattamenti dovrà avvenire nel rispetto delle precauzioni operative orientate alla minimizzazione degli effetti deriva. Ad esempio: trattare con una irroratrice correttamente regolata, in assenza di vento, mantenere adeguata distanza da corpi idrici dalle strade, dalle abitazioni e da altre colture sensibili.
Lo smaltimento dei residui del trattamento e delle acque di lavaggio dovrà essere attuato in modo da evitare contaminazioni puntiformi di prodotti fitosanitari nell’ambiente. Può a questo proposto essere opportuno gestire lo smaltimento aziendale dei residui di trattamento e di lavaggio attraverso vasche attrezzate per la raccolta e/o sistemi di biodegradazione (esempio bio-bed).
IMPIEGO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
- In merito all’impiego di DPI (dispositivi di protezione individuale), in tutte le fasi operative, dal prelievo del prodotto fitosanitario (PF) fino allo smaltimento del residuo di miscela, il personale addetto alla preparazione ed alla distribuzione delle miscele deve operare nel rispetto delle indicazioni riportate nelle schede di sicurezza dei singoli prodotti fitosanitari impiegati, adottando adeguate protezioni a difesa dei rischi derivanti da assorbimento cutaneo, contaminazione oculare, assorbimento per inalazione e orale.
- I DPI (tute, stivali, guanti ecc.) devono essere mantenuti in idonee condizioni di pulizia e conservate in luogo separato rispetto ai PF. I filtri per maschere e cabine pressurizzate vanno periodicamente sostituiti, con frequenza proporzionata al periodo d’uso.
SMALTIMENTO DELLE CONFEZIONI
- Per lo smaltimento delle confezioni vuote o di PF revocati l’agricoltore farà riferimento alle norme vigenti a livello regionale.
PARTE PRIMA: NORME TECNICHE PER LE COLTURE FRUTTICOLE
FITOREGOLATORI PER LE COLTURE FRUTTICOLE
COLTURA | TIPO DI IMPIEGO | S.A. IMPIEGABILE | NOTE E LIMITAZIONI D'USO |
Actinidia | Allegante | NAA + Acido gibberellico | |
Actinidia | Promotore della crescita | Florclorfenuron | |
Actinidia | Diradamento fiori | NAA + Acido gibberellico | |
Ciliego | Allegante | Acido gibberellico | |
Melo | Allegante | Acido gibberellico | |
Melo | Allegante | NAA | |
Melo | Allegante | NAA + Acido gibberellico | |
Melo | Allegante | NAD + NAA | |
Melo | Allegante - anticascola - brachizzante | Prohexadione calcium | |
Melo | Anticascola | NAA | |
Melo | Anticascola | NAA + Acido gibberellico | |
Melo | Anticascola | NAD | |
Melo | Antiruggine | Acido gibberellico | |
Xxxx | Xxxxxxxxx | 6-benziladenina - NAA | |
Melo | Diradante | NAA | |
Xxxx | Xxxxxxxxx | NAD | |
Xxxx | Xxxxxxxxx | Etefon | |
Xxxx | Xxxxxxxxx | Metamitron | |
Melo | Favorisce l'uniformità dei frutti - Antiruggine | Gibberelline A4 e A7 |
(continua)
(segue)
Pero | Allegante | Acido gibberellico | |
Pero | Allegante | NAA | |
Pero | Allegante | NAA + Acido gibberellico | |
Pero | Allegante | NAD + NAA | |
Pero | Allegante - anticascola - brachizzante | Prohexadione calcium | |
Pero | Anticascola | NAA | |
Pero | Anticascola | NAA + Acido gibberellico | |
Pero | Promotore della crescita | Gibberelline A4 e A7 + 6 -Benziladenina | |
Pesco | Anticascola | NAA | Per percoche |
Vite | Allungamento rachide | Acido gibberellico |
DIFESA
DIFESA INTEGRATA DELL'ACTINIDIA | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: Le concimazioni, irrigazioni e potature dovranno favorire il contenimento dello sviluppo vegetativo e l'arieggiamento dei frutti. | ||
Marciume del colletto (Phytophthora spp.) | Indicazioni d'intervento: | Prodotti rameici Metalaxil M (1) Fosetyl Al (2) | (1) Da utilizzare 180 giorni prima della raccolta. (2) Al massimo 2 interventi l’anno. |
Intervenire solo negli impianti colpiti. | |||
BATTERIOSI Pseudomonas spp. | Interventi agronomici: - disinfettare accuratamente i grossi tagli di potatura; - asportare e distruggere i rami colpiti. | Prodotti rameici | |
Cancro batterico (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) | Interventi agronomici: - impiegare esclusivamente materiale di propagazione prodotto da aziende vivaistiche autorizzate ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs 214/2005 e ai sensi del D.M. 7/02/2011; - effettuare concimazioni equilibrate, limitare l’uso di fitoregolatori; - effettuare una potatura che consenta un buon arieggiamento della chioma; - effettuare la disinfezione degli attrezzi da taglio con sali di ammonio quaternari (benzalconio cloruro); - disinfettare le superfici di taglio e ricoprirle con con colle viniliche addizionate di rame; - evitare irrigazioni sovrachioma; - monitorare frequentemente gli impianti; - tagliare ed eliminare le parti infette; - Il materiale risultante dagli interventi cesori o dall’estirpazione deve essere distrutto mediante incenerimento o interramento profondo in loco (; in alternativa accumulare in loco le parti sintomatiche asportate, cospargerle di calce e coprirle con telo plastico. Interventi chimici: - Interventi dopo la raccolta fino a ripresa vegetativa. | Prodotti rameici | Dalla ripresa vegetativa in poi il rame può dare fenomeni di fitotossicità soprattutto su kiwi giallo. |
(continua)
(segue difesa integrata dell’actinidia)
FITOFAGI Cocciniglia (Pseudaulacaspis pentagona) | Soglia: Presenza. | Olio minerale (1) Buprofezin (2) | Si consiglia di rimuovere le incrostazioni sul fusto mediante spazzolatura. Gli ausiliari svolgono un ruolo importante nel contenimento dell'insetto. |
(1) Non impiegare oltre lo stadio di xxxxx xxxxxxxx. (2) Intervenire preferibilmente in occasione della I generazione dell’anno (maggio). | |||
Eulia (Argyrotaenia pulchellana) | Soglia: Trattare al superamento della soglia di 50 adulti per trappola catturati dall'inizio del II e III volo o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Bacillus thuringiensis | Installare, entro inizio aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. Trappola di riferimento: Traptest (Sumitomo) a dose ridotta. |
Il momento preciso per l'intervento è individuato sulla base delle indicazioni dei modelli previsionali o con il 5% dei germogli infestati. | |||
Metcalfa (Metcalfa pruinosa) | Interventi chimici: Intervenire solo in caso di infestazioni in atto. | Etofenprox | Al massimo 1 trattamento all’anno sull'avversità. |
Nematodi (Meloidogyne hapla) | Interventi agronomici: - controllare lo stato fitosanitario delle radici delle piante da mettere a dimora per accertare la presenza di eventuali galle di Meloidogyne; - evitare il ristoppio. |
DIFESA INTEGRATA DELL'ALBICOCCO | ||||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE | |
CRITTOGAME Monilia (Monilia laxa) (Monilia fructigena) | Interventi agronomici: All'impianto: scegliere appropriati sesti d'impianto, tenendo conto della vigoria del portinnesto e di ogni singola varieta'. Successivamente proporzionare adeguatamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare una eccessiva vegetazione. Curare il drenaggio. Interventi chimici: E' opportuno trattare in pre-fioritura. Se durante le successive fasi fino alla scamiciatura si verificano condizioni climatiche favorevoli all'infezione (elevata umidita' e prolungata bagnatura della pianta) si consiglia di ripetere il trattamento. Si consiglia di limitare gli interventi in pre-raccolta alle cv ad elevata suscettibilità o in condizioni climatiche favorevoli all'infezione. | Bacillus subtilis QST 713 Ciproconazolo (1) Fenbuconazolo (1) Miclobutanil (1) Tebuconazolo (1) (3) Propiconazolo (1) Ciprodinil (2) Ciprodinil+ Fludioxonil (2) Fenexamide (2) Boscalid + Pyraclostrobin (3) Boscalid (3) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (3) | Contro questa avversità non sono ammessi più di 4 interventi all’anno. (1) I fungicidi I.B.E. non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Corineo (Coryneum beijerinkii) | Interventi agronomici: - concimazioni equilibrate, - asportazione e bruciatura dei rametti colpiti. Interventi chimici: - intervenire a caduta foglie; - negli impianti colpiti da corineo si può intervenire anche nella fase di scamiciatura. | Prodotti rameici (1) Tiram (2) Captano (3) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all'anno indipendentemente dall'avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno in alternativa a tiram. | |
Mal bianco (Oidium crataegi) | Interventi chimici: Negli impianti solitamente colpiti intervenire preventivamente nelle fasi di scamiciatura ed inizio ingrossamento frutti. Successivi interventi andranno effettuati alla comparsa delle prime macchie di oidio. | Zolfo Bupirimate Quinoxifen (1) Ciproconazolo (2) Boscalid + Pyraclostrobin (3) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (3) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno. (2) I fungicidi I.B.E. non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Nerume (Cladosporium carpophilum) | Interventi agronomici: In fase di potatura, asportare e distruggere i rami con sintomi di nerume. | Xxxxx Xxxxx (1) Prodotti rameici (2) | (1) Al massimo 2 trattamenti all'anno indipendentemente dall'avversità. (2)In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. | |
Apiognomonia (Apiognomonia erythrostoma) | Il periodo di rischio coincide con il rilascio delle ascospore (tra aprile e maggio | Gli interventi chimici effettuati in post fioritura con gli IBE, contro la monilia e l'oidio, sono efficaci anche contro questa avversità | ||
BATTERIOSI (Xanthomonas pruni, Pseudomonas syringae) | Bacillus subtilis Prodotti rameici (1) | (1)In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. | ||
(continua)
(segue difesa integrata dell’albicocco)
FITOFAGI PRINCIPALI Anarsia (Anarsia lineatella) | Soglia: | Confusione e disorientamento sessuale | Posizionare a partire dall'ultima decade di aprile 2 - |
Trattare al superamento della soglia di 7 catture per trappola a settimana o 10 catture per trappola in due settimane. In alternativa seguire le segnalazioni di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Bacillus thuringiensis Etofenprox (1) Spinosad (2) Clorantraniliprole (1) Emamectina benzoato (1) Indoxacarb (3) Tiacloprid (4) Metoxifenozide | 3 trappole per appezzamento. Trappole di riferimento: Zoecon o Traptest (Sumitomo). | |
(1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno. (4) Al massimo 1 intervento all’anno Indipendentemente dall’avversità tra imidacloprid, acetamiprid e tiacloprid. | |||
Contro le larve delle prima generazione intervenire dopo circa 15 giorni dal superamento della soglia; dopo circa 6 giorni per la seconda generazione. | |||
FITOFAGI OCCASIONALI Cocciniglia di SanJosè (Quadraspidiotus perniciosus) | Soglia: | Olio minerale | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno prima della |
Presenza di infestazioni sui rami e danni sui frutti riscontrati nell'annata precedente. | Buprofezin Piriproxifen (1) Spirotetramat (2) | fioritura. (2) Al massimo 1 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Intervenire a ingrossamento gemme. | |||
Tignola dei fruttiferi (Recurvaria spp.) Cheimatobia o falena brumale (Operophthera brumata) Tortrice delle gemme (Archips rosanus) | In relazione all'eccezionalità dei danni, consultare i tecnici degli Enti di assistenza tecnica per valutare l'opportunità dell'intervento. | Bacillus thuringiensis | |
Eulia (Argyrotaenia pulchellana) | Soglia: | Bacillus thuringiensis | |
I Generazione: non sono ammessi interventi; II Generazione: presenza di larve giovani con danni iniziali sui frutti. | |||
Intervenire nei confronti delle larve della seconda generazione con 1-2 trattamenti. | |||
Afide farinoso (Hyalopterus amygdali) | Soglia: | Pirimicarb | Si consiglia di localizzare il trattamento nelle sole |
Presenza. | Imidacloprid (1) (2) Acetamiprid (2) Spirotetramat (3) | aree infestate. | |
Contro questa avversità al massimo 1 intervento all’anno. (1) Al massimo 1 intervento all’anno. Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Al massimo 1 intervento all’anno tra imidacloprid, acetamiprid e tiacloprid. Indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Nottue (Mamestra brassicae) (M. oleracea) (Peridroma saucia) | Limitare gli attacchi con l’eliminazione delle infestanti lungo la fascia di terreno sottostante gli albicocchi. | Clorpirifos etile esca (1) | (1) Esca granulare da applicare sul terreno lungo le file. |
Forficula (Forficula auricularia) | Clorpirifos esca | ||
Nematodi (Meloidogyne spp.) | L'albicocco è molto sensibile agli attacchi di nematodi galligeni nella fase di allevamento in vivaio. Si consiglia pertanto di acquistare piante certificate, di controllare lo stato fitosanitario delle radici e di evitare il ristoppio. In presenza di nematodi galligeni si raccomanda di utilizzare come portinnesto il mirabolano prodotto da seme e sue selezioni. |
DIFESA INTEGRATA DEL CASTAGNO DA FRUTTO IN COLTURA SPECIALIZZATA (*) | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Nerume (Ciboria batschiana) | Interventi agronomici: Raccogliere tempestivamente le castagne evitando che rimangano a lungo sul terreno. Subito dopo la raccolta immergere le castagne in acqua per 8 giorni lasciandole poi asciugare al sole. Conservare il prodotto in ambienti a 0°C e con umid ità relativa intorno all'80%. | ||
Fersa o seccume (Mycosphaerella maculiformis) | Interventi agronomici: Eliminare e distruggere le parti disseccate. | ||
FITOFAGI Tortricidi (Cydia fagiglandana e C. elephas) | Interventi agronomici: - Distruzione dei frutti prematuramente caduti; - raccolta e immediata distruzione del bacato; | Clorantraniliprole (1) | (1) Al massimo 1 intervento all’anno. |
(*) impianti a sesti geometrici regolari con un numero di piante ad ettaro non inferiore a 100.
DIFESA INTEGRATA DEL CILIEGIO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Corineo (Coryneum beijerinckii) | Interventi agronomici: - limitare l'impiego dell'azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa; - favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell'aria; - asportare con la potatura rami e/o branche infetti. Interventi chimici: Si interviene solitamente nelle fasi di caduta foglie e ripresa vegetativa; eccezionalmente si può effettuare un intervento nella fase compresa tra caduta petali e scamiciatura. | Prodotti rameici (1) Xxxxx (2) | (1)In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti entro la fase di scamiciatura. |
Monilia (Monilia laxa) (Monilia fructigena) | Interventi agronomici: - limitare l'impiego dell'azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa; - favorire la penetrazione della luce e circolazione dell'aria; - asportare con la potatura rami e/o branche infetti. Interventi chimici: I trattamenti possono essere necessari da inizio fioritura a caduta petali. In caso di pioggia e/o elevata umidità intervenire anche dalla fase di invaiatura fino in prossimità della raccolta. | Bacillus subtilis Fenbuconazolo (1) Propiconazolo (1) Tebuconazolo (1) (3) Fenexamide (2) Boscalid + Pyraclostrobin (2) Ciprodinil + Fludioxonil (2) Boscalid (2) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (1) (3) | Al massimo 3 trattamenti all’anno contro questa avversità. (1) I fungicidi I.B.E. non sono utilizzabili più di 2 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno |
Cilindrosporiosi (Cylindrosporium padi) Nebbia o seccume delle foglie (Apiognomonia erythrostoma) | Interventi agronomici: - limitare l'impiego dell'azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa; - favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell'aria. Interventi chimici: Si interviene solo in presenza dei primi sintomi. | Prodotti rameici (1) Dodina (2) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 volte l’anno, impiegabile solo in post fioritura. |
Questi patogeni vengono normalmente contenuti dai trattamenti eseguiti contro il Corineo. | |||
FITOFAGI PRINCIPALI Cocciniglia di San Xxxx (Quadraspidiotus perniciosus) Cocciniglia a virgola (Mytilococcus = Lepidosaphes ulmi) Cocciniglia bianca (Pseudaulacaspis pentagona) | Interventi agronomici: Eliminare con la potatura i rami maggiormente infestati. Interventi chimici: Soglia: Presenza rilevata su rami, su branche e/o sui frutti raccolti l'anno precedente. Intervenire a rottura gemme. | Olio minerale Fosmet (1) Spirotetramat (2) Buprofezin (3) Pyriproxyfen (4) | Il polisolfuro ha un'azione collaterale su crittogame (Corineo e Monilia). Si consiglia l'impiego dell'olio minerale contro le neanidi di prima generazione. |
(1) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno, ammesso solo su cocciniglia di Xxx Xxxx e cocciniglia bianca. (3) Intervenire entro la fase di bottoni rosa su larve di I e II età. Impiegabile solo contro la Cocciniglia di San Xxxx. (4) Al massimo 1 intervento l’anno , solo su cocciniglia di Xxx Xxxx e cocciniglia bianca, in pre- fioritura. | |||
Afide nero (Myzus cerasi) | Interventi agronomici: Limitare l'impiego dell'azoto ed intervenire con la potatura verde per contenere la vigoria vegetativa e con essa l'attività del fitofago. Interventi chimici: | Pirimicarb Piretro naturale Imidacloprid (1) (2) Tiametoxam (1) (2) Acetamiprid (2) | (1) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Soglia: - in aree ad elevato rischio di infestazione: presenza; - negli altri casi: 3% di organi infestati. |
(continua)
(segue difesa integrata del ciliegio)
Mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi) | Interventi chimici: Soglia: Presenza. Intervenire nella fase di "invaiatura" dopo aver accertato la presenza degli adulti mediante trappole cromotropiche gialle o seguire l'indicazione dei bollettini dell'Assistenza tecnica. Utilizzando esca proteica il trattamento va anticipato al momento della comparsa degli adulti. | Etofenprox Tiametoxam (1) Acetamiprid (1) Fosmet (2) Esca proteica attivata con Fosmet | Contro questa avversità è consentito 1 solo intervento a tutta chioma. (1) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità in alternativa tra loro e ad imidacloprid. Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Trappola di riferimento: Cromotropiche gialle - Tipo Rebell. | |||
FITOFAGI OCCASIONALI Cheimatobia o Falena (Operophthera brumata) Tignola delle gemme (Argyrestia ephipella) Archips rosana (Archips rosanus) Tignola dei fruttiferi (Recurvaria nanella) | Interventi chimici: | Bacillus thuringiensis | Contro Cheimatobia, in autunno, applicare sul tronco a1,5 m di altezza strisce collate per catturare le femmine attere che risalgono verso la chioma per deporre le uova. |
Soglia: 5% di organi infestati. Intervenire in post-fioritura. | |||
Archips podana (Archips podanus) | Interventi chimici: | Bacillus thuringiensis | |
Soglia: - 5% di organi infestati - 5% di danno sulle ciliegie in pre raccolta. | |||
Eseguire il trattamento previo sfalcio dell'erba sottostante. | |||
Piccolo scolitide dei fruttiferi (Scolytus rugulosus) | Interventi agronomici: Asportare con la potatura rami secchi e deperiti o che portano i segni (fori) dell'infestazione e bruciarli prima della fuoriuscita degli adulti (aprile). | Evitare cataste di rami, branche o tronchi residui di potatura o di espianti in prossimità dei frutteti. | |
Moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) | Indicazioni agronomici: - si consiglia il monitoraggio con trappole innescate con aceto di succo di mele; - si consiglia di eliminare tempestivamente tutti i frutti colpiti. | Etofenprox e fosmet, previsti per la difesa dalla mosca delle ciliegie, possono essere efficaci anche contro Drosophila suzukii. |
DIFESA INTEGRATA DEL LAMPONE | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Didimella (Dydimella applanata) Disseccamento dei tralci (Leptosphaeria coniothyrium) | Interventi agronomici: - evitare eccessi di vegetazione lungo la fila; - evitare sistemi di irrigazione per aspersione; - asportare i polloni colpiti e distruggerli. | Prodotti rameici | Trattamenti sui tralci in fase autunnale. |
Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: - razionali concimazioni azotate; - allevare un numero di tralci regolare a metro lineare (8-10 tralci per le cv. unifere); - adottare ampie distanze tra le file per favorire l'aerazione della massa fogliare; - asportare dall'appezzamento i residui della vegetazione estiva. | Boscalid + Pyraclostrobin | Al massimo 2 trattamenti all’anno, ammesso solo in piemo campo. |
Deperimento progressivo (Verticillium, Cilindrocarpon, Phytophthora spp., Rhizoctonia) | Interventi agronomici: - evitare terreni asfittici; - favorire lo sgrondo delle acque in eccesso; - utilizzare materiale di propagazione sano; - non effettuare interventi ripetuti di fresature nell'interfila; - evitare il passaggio ripetuto dei mezzi meccanici su suolo saturo di umidità; - adottare l'inerbimento nell'interfila. | Trichoderma harzianum | |
Oidio (Sphaerotheca macularis) | Interventi agronomici: - adottare razionali sesti di impianto; - utilizzare cv. resistenti e/o tolleranti; - evitare eccessi di azoto nel suolo. | Bicarbonato di potassio | |
Ruggine (Phragmidium rubi-idaei) | Interventi agronomici: - evitare eccessi di vegetazione lungo la fila; - evitare sistemi di irrigazione per aspersione; - asportare i polloni colpiti e distruggerli. | Prodotti rameici | |
Tumore batterico (Agrobacterium tumefaciens) | Interventi agronomici: - utilizzare materiale di propagazione sano; - adottare ampie rotazioni; - evitare ristagni idrici. | Prodotti rameici | |
VIROSI | Interventi agronomici: - impiego di materiale di propagazione sano; - adottare razionali rotazioni colturali. | ||
FITOFAGI Cecidomia della corteccia (Thomasiniana theobaldi) | Interventi agronomici: - ridurre e razionalizzare gli apporti di azoto; - asportare i residui della vegetazione. | Spinosad | Sono ammessi al massimo 3 trattamenti all’anno. |
Antonomo (Anthonomus rubi) | Interventi agronomici: - effettuare accurate pulizie dei fossi per contenere il parassita. | Piretrine pure | Il prodotto è tossico per gli stadi mobili dei fitoseidi e per le larve di crisopa. Si consiglia di distanziare di almeno due giorni l’eventuale trattamento. |
Afidi (Aphidula idaei) (Amphorophora rubi) | Interventi agronomici: - razionalizzare gli apporti di azoto. | Etofenprox (1) Lambdacialotrina (1) Tiacloprid (2) | (1) Prodotti in alternativa fra loro, è ammesso al massimo 1 trattamento all’anno. (2) Al massimo 1 trattamento l’anno indipendentemente dall’avversità, ma non in alternativa all’Etofenprox. |
(continua)
(segue difesa integrata del lampone)
Cecidomia delle galle (Lasioptera rubi) | Interventi agronomici: - asportare i tralci colpiti e distruggerli. | I piretroidi previsti per la difesa da altre avversità possono essere efficaci contro la Cecidomia. | |
Cicaline | Tiacloprid | Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità | |
Lepidotteri tortricidi | Spinosad (1) Lambda- cialotrina (2) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno, indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Ragnetto rosso (Panonychus ulmi , Tetranychus urticae) | Abamectina Exitiazox | Al massimo 1 trattamento acaricida per ciclo colturale. | |
Moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) | Indicazioni agronomici: - si consiglia il monitoraggio con trappole innescate con aceto di succo di mele; - si consiglia di eliminare tempestivamente tutti i frutti colpiti. | Etofenprox e lambdacialotrina, previsti per la difesa dagli afidi, possono essere efficaci anche contro Drosphila suzukii. |
DIFESA INTEGRATA DEL MELO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Ticchiolatura (Venturia inaequalis) | Interventi chimici: Cadenzare i trattamenti a turno biologico, oppure adottare un turno fisso o allungato in funzione dell'andamento climatico e della persistenza del fungicida. Interrompere i trattamenti antiticchiolatura dopo la fase del frutto noce se nel frutteto non si rilevano attacchi di ticchiolatura. | Polisolfuro di calcio Prodotti rameici Ditianon (8) Dodina (6) Difenoconazolo (1) Fenbuconazolo (1) Miclobutanil (1) Penconazolo (1) Tebuconazolo (1) (6) Tetraconazolo (1) Ciproconazolo (1) Metiram (2) Ciprodinil (3) Pirimetanil (3) Trifloxistrobin (4) Boscalid + Pyraclostrobin (4) Fluazinam (5) Captano (8) Propineb (7) Penthiopyrad (9) | (1) Con i fungicidi I.B.E. non effettuare piu' di 4 interventi all’anno indipendentemente dall'avversità. |
Si consiglia di applicare i fungicidi I.B.E. (1) in miscela con anticrittogamici a differente meccanismo d'azione. (2) Non utilizzabile dopo la fase di frutto noce. (3) Con le anilinopirimidine al massimo 4 trattamenti all’anno. (4) Le strobilurine non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (5) Attenzione al tempo di carenza: 60 giorni. (6) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (7) Al massimo 2 interventi all’anno, da impiegare entro la fase di caduta petali. (8) Tra Captano e Xxxxxxxx al massimo 12 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (9) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Mal bianco (Podosphaera leucotricha) (Oidium farinosum) | Interventi agronomici: Asportare durante la potatura invernale i rametti con gemme oidiate ed eliminare in primavera - estate i germogli colpiti. Interventi chimici: Sulle varietà più recettive e nelle aree di maggior rischio intervenire preventivamente sin dalla prefioritura, mentre negli altri casi attendere la comparsa dei primi sintomi. | Zolfo (1) Difenoconazolo (2) Miclobutanil (2) Penconazolo (2) Tebuconazolo (2) (7) Tetraconazolo (2) Ciproconazolo (2) Bupirimate (3) Trifloxistrobin (4) Boscalid + Pyraclostrobin (4) Quinoxifen (5) Cyflufenamide (6) | (1) Dotato di azione collaterale contro la ticchiolatura. (2) Con i fungicidi I.B.E. non si possono effettuare piu' di 4 interventi nel corso dell'annata indipendentemente dall'avversità. (3) Fitotossico su cultivar "Imperatore". (4) Le strobilurine non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (5) Al massimo 3 trattamenti all’anno. (6) Al massimo 2 interventi all'anno. (7) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Cancri e disseccamenti rameali (Nectria galligena, Cylindrocarpon mali) | Interventi agronomici: Durante la potatura asportare e bruciare i rami colpiti. Interventi chimici: Di norma si prevede un’applicazione autunnale poco prima della defogliazione ed una primaverile, ad ingrossamento gemme. Nei frutteti giovani od in quelli gravemente colpiti è opportuno intervenire in autunno anche a metà caduta foglie. | Prodotti rameici Tiofanate metil (1) Ditianon (2) | (1) Interventi ammessi solo in presenza accertata della malattia. Al massimo 2 trattamenti all’anno dopo la raccolta e non oltre la fase di prefioritura previa autorizzazione del tecnico. (2) Tra Captano e Xxxxxxxx al massimo 12 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del melo)
Marciume del colletto (Phytopthora spp.) | Interventi chimici: Intervenire solo negli impianti colpiti. | Fosetil Al Metalaxil-M (1) | (1) Al massimo 2 trattamenti contro l’avversità. |
Marciumi dei frutti (Gloeosporium album et al.) (Monilia fructigena) | Da somministrare in pre raccolta solo su varietà recettive a lunga conservazione. | Captano (4) Boscalid + Pyraclostrobin (2) Fludioxonil (3) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità in alternativa alle altre strobilurine. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno. (4) Tra Captano e Xxxxxxxx al massimo 12 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
FITOFAGI PRINCIPALI Cocciniglia di S. Xxxx (Quadraspidiotus perniciosus) | Soglia: Presenza. - Per i trattamenti di fine inverno: intervenire se ci sono stati danni alla raccolta nell'anno precedente o se si è osservata la presenza dell'insetto sul legno di potatura o sulle piante. | Olio minerale Buprofezin Clorpirifos-metile (1) (2) Fosmet (1) (2) Piriproxifen (3) Spirotetramat (4) | Il trattamento con polisolfuro è attivo anche contro la ticchiolatura e i cancri rameali. |
(1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 4, indipendentemente dall’avversità. (2) Contro questo fitofago al massimo 2 trattamenti all’anno (3) Al massimo 1 trattamento all’anno prima della fioritura. (4) Impiegabile solo in postfioritura. Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
- A completamento della difesa anticoccidica, di fine inverno, trattare alla migrazione delle neanidi. | |||
Afide grigio (Dysaphis plantaginea) | Soglia: Presenza. - In prefioritura: intervenire alla comparsa delle fondatrici. - In post-fioritura: con infestazioni in atto intervenire da caduta petali a frutto noce o in presenza di danni da melata. | Pirimicarb Olio minerale Azadiractina Imidacloprid (1) (2) Tiametoxam (1) (2) Acetamiprid (2) Clotianidin (1) (2) Fluvalinate (3) Flonicamid (4) Spirotetramat (5) | (1) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità, 1 solo nel caso si utilizzi tiacloprid. (3) Al massimo 1 intervento all’anno e solo in prefioritura. (4) Contro questa avversità al massimo 1 intervento all’anno, comunque non più di 2 trattamenti all’anno con questa s.a. indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del melo)
Carpocapsa (Cydia pomonella) | Confusione sessuale: impiegabile in meleti di almeno 2 ettari. Soglia: - trattare al superamento della soglia indicativa di 2 adulti per trappola catturati in una o due settimane o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione; - verificare su almeno 100 frutti a ha la presenza di fori iniziali di penetrazione e trattare al supermento della soglia dell'1% . | Confusione e disorientamento sessuale Granulosis virus Emamectina benzoato (1) Clorantraniliprole (1) Clorpirifos-etile (4) Clorpirifos-metile (4) Fosmet (4) Etofenprox (2) Tiacloprid (3) (7) Diflubenzuron (5) Tebufenozide (5) Metoxifenozide (5) Triflumuron (5) Spinosad (6) | Installare i dispenser prima dell'inizio dei voli della prima generazione. Installare, entro l'ultima decade di aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (2) Indipendentemente dall'avversità prodotto impiegabile al massimo una volta all'anno e l’intervento è ammesso esclusivamente nelle due settimane precedenti la raccolta. (3) E’ consigliabile non impiegare la s.a. prima dell’inizio di giugno se in precedenza è stato utilizzato un altro neonicotinoide (imidacloprid, tiametoxam o acetamiprid). |
(4) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 4, indipendentemente dall’avversità. . (5) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (6) Al massimo 3 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (7) Al massimo 2 trattamenti all’anno, 1 solo nel caso si utilizzi un altro neonicotinoide (imidacloprid, acetamiprid, tiametoxam, clothianidin). | |||
Pandemis e Archips (Pandemis spp.) (Archips podanus) | Trattare al superamento della soglia di 15 adulti di Pandemis catturati per trappola in due settimane o 30 adulti come somma delle due specie o in alternativa su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interazinedali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Bacillus thuringiensis Clorantraniliprole (1) Emamectina benzoato (1) Indoxacarb (3) Clorpirifos-metile (1) (4) Tebufenozide (2) Metoxifenozide (2) Spinosad (5) | Installare, entro la prima decade di maggio, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. |
(1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (2) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (3) Al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Contro questo fitofago al massimo 2 trattamenti all’anno e comunque non più di 3 complessivi sulla coltura indipendentemente dall’avversità Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 5 . (5) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Il momento preciso per l'intervento può essere valutato sulla base dei modelli previsionali o al raggiungimento del 5% dei germogli infestati. |
(continua)
(segue difesa integrata del melo)
Eulia (Argyrotaenia pulchellana) | Soglia: Trattare al superamento della soglia di 50 adulti per trappola catturati dall'inizio del II e III volo o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Bacillus thuringiensis Clorantraniliprole (1) Emamectina benzoato (1) Tebufenozide (2) Metoxifenozide (2) Indoxacarb (3) Clorpirifos-metile (4) Spinosad (5) | Installare, entro inizio aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. Trappola di riferimento: Traptest (Sumitomo) a dose ridotta. (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (2) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (3) Al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Contro questo fitofago al massimo 2 trattamenti all’anno Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 4, indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Il momento preciso per l'intervento può essere valutato sulla base dei modelli previsionali o al raggiungimento del 5% dei germogli infestati. | |||
Cemiostoma (Leucoptera malifoliella) | Soglia: - ovodeposizioni su almeno il 20% delle foglie delle rosette inserite sul tronco o sulle grosse branche della parte bassa della pianta; - 20 mine con larve vive su 100 foglie giustificano il trattamento sulla seconda generazione e 10 mine/100 foglie sulla terza generazione. | Diflubenzuron (3) Spinosad (1) Clorantraniliprole (1) Emamectina benzoato (1) Imidacloprid (2) (4) Tiametoxam (2) (4) Acetamiprid (4) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (2) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (3) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (4) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità, 1 solo nel caso si utilizzi tiacloprid. |
Litocollete (Phyllonoricter spp.) | Soglia: 2 mine con larve vive per foglia giustificano il trattamento sulla generazione successiva. | Clorantraniliprole (1) Emamectina benzoato (1) Imidacloprid (2) (4) Tiametoxam (2) (4) Diflubenzuron (3) Acetamiprid (4) Spinosad (5) | Trattamento ammesso solo contro la seconda e la terza generazione. (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemete dall’avversità. (2) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (3) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (4) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità, 1 solo nel caso si utilizzi tiacloprid. (5) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Il trattamento va eseguito a inizio volo. |
(continua)
(segue difesa integrata del melo)
Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) | Interventi chimici: - intervenire al superamento della soglia del 90% di foglie occupate dal fitofago; - prima di trattare verificare la presenza di predatori. | Clofentezine Exitiazox Etoxazole Acequinocyl Piridaben Tebufenpirad Olio minerale Milbemectina Abamectina (1) Bifenazate | E' possibile impiegare clofentezine, exitiazox ed etoxazole in miscela con un adulticida. Al massimo 1 trattamento acaricida all'anno. (1) Al massimo 1 intervento all’anno contro questa avversità per un totale di 2 sulla coltura. |
(indicativamente un individuo di Stethorus ogni 2-3 foglie è sufficiente a far regredire l'infestazione). | |||
FITOFAGI OCCASIONALI Afide verde (Aphis pomi) | Interventi chimici: Trattare in presenza di danni da melata. | Pirimicarb Olio minerale Azadiractina Flonicamid (1) Clothianidin (2) Spirotetramat (3) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno in alternativa e con le limitazioni previste per gli altri neonicotinoidi (imidacloprid, tiametoxam, acetamiprid, tiacloprid). Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (3) Impiegabile solo in postfioritura. Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Afide lanigero (Eriosoma lanigerum) | Interventi chimici: Su infestazioni in atto intervenire solo al superamento della soglia di 10 colonie vitali su 100 organi controllati. Verificare la presenza di afidi parassitizzati; spesso l'attività del parassita (Aphelinus mali) è sufficiente a contenere le infestazioni. | Pirimicarb Acetamiprid (1) Imidacloprid (1) (3) Tiametoxam (1) (3) Spirotetramat (2) | Il ricorso alla difesa chimica può essere limitato attraverso una corretta potatura basata sull'allontanamento dei rami colpiti e sulla limitazione dei grossi tagli. |
(1) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 1 trattamento all’anno contro l’avversità. Sulla coltura al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’ avversità, 1 solo nel caso si utilizzi tiacloprid. (2) Impiegabile solo in postfioritura. Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. | |||
Psille vettrici di Apple Proliferation (Cacopsylla melanoneura) | Nelle zone con presenza di psille vettrici di fitoplasmi installare entro la prima decade di gennaio almeno 2 trappole cromotropiche per azienda. | Etofenprox | Al massimo 1 trattamento all’anno contro questa avversità e solo in prefioritura; questo intervento non è compreso nel numero complessivo degli interventi con etofenprox. |
Sesia (Synanthedon myopaeformis) (Synanthedon typhiaeformis) | Interventi chimici: - trattare se si trovano in media almeno 5-10 larve per tronco; - intervenire, a seconda della gravità dell'attacco, a metà giugno, metà luglio o in entrambi i momenti. | Confusione e disorientamento sessuale Clorpirifos-etile (1) | Installare i dispenser prima dell'inizio dei voli. (1) Il trattamento va localizzato sul tronco e sul punto d’innesto, per cui non rientra nelle precedenti limitazioni d’uso Le infestazioni possono essere contenute evitando i grossi tagli di potatura. |
Per collocare meglio il trattamento si consiglia di utilizzare le trappole a feromoni. Collocare trappole alimentari per catture massali. Asportare chirurgicamente le parti infestate e favorire la rapida cicatrizzazione dei tagli utilizzando paste cicatrizzanti. |
(continua)
(segue difesa integrata del melo)
Rodilegno rosso (Cossus cossus) | In presenza di infestazione effettuare la cattura in massa dei maschi con non meno di 5/10 trappole/ha. | Catture massali con trappole a feromoni | |
Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) | Interventi biotecnologici: Si consiglia l'installazione delle trappole sessuali per catture di massa (non meno di 5/10 trappole/ha). | Catture massali con trappole a feromoni. Triflumuron (1) | (1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. |
Orgia (Orgyia antiqua) | Trattare al rilevamento degli attacchi larvali. | Bacillus thuringiensis Diflubenzuron (1) | Da preferirsi in presenza di larve di età superiore alla 1°. |
Durante la potatura asportare le ovature. | (1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. | ||
Cidia del Pesco (Cydia molesta) | Trattare solo dopo aver accertato ovodeposizioni o fori di penetrazione su almeno l'1% dei frutti verificato su almeno 100 frutti a ha. | Erogatori Bacillus thuringiensis Clorantraniliprole (1) Emamectina benzoato (1) Metoxifenozide (2) Triflumuron (2) Etofenprox (3) Spinosad (4) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a., indipendentemente dall'avversità. (2) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Cidia o tignola subepidermica (Cydia lobarzewskii) | Nelle zone a rischio trattare dopo il raggiungimento del picco del volo o dopo aver accertato i primi fori di penetrazione. | Clorpirifos-metile (1) Tebufenozide (2) | Installare, entro la prima decade di maggio, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. |
(1) Contro questo fitofago al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 4, indipendentemente dall’avversità. . (2) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. | |||
Mosca delle frutta (Ceratitis capitata) | In caso di catture controllare la presenza di punture. | Lufenuron – esca (1) Deltametrina (2) | Negli impianti a rischio si consiglia di installare trappole cromotropiche di colore giallo (tipo Rebell) innescate con Trimedlure. |
(1) 24 trappole/ha. Disporre annualmente le trappole in campo 1-2 mesi prima dell’invaiatura dei frutti. (2) Da impiegare come esca Attract and Kill con attrattivi alimentari. | |||
Antonomo (Anthonomus pomorum) | Negli impianti a rischio (zone collinari vicino a boschi) o dove vi sono stati danni nell'anno precedente si consiglia il controllo per scuotimento nella fase di gemme gonfie. | Fosmet | Contro questo fitofago al massimo 2 trattamenti all’anno, Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 4, indipendentemente dall’avversità. Si consiglia di intervenire non oltre la fase di punte verdi. |
Soglia: con fioritura normale trattare quando si catturano oltre 50 adulti ogni 100 battute (rami); prevedendo una fioritura scarsa trattare con catture di 10 insetti su 100 battute. | |||
(continua)
(segue difesa integrata del melo)
Tentredine (Hoplocampa testudinea) | Soglia: 50 adulti catturati per trappola (tipo Rebell) o di 3 adulti per dm² (piatti bianchi) dall'inizio del volo. | Tiametoxam (1) | Installare prima dell'inizio della fioritura almeno 2 trappole cromotropiche bianche del tipo Rebell o artigianali (piatti bianchi) per appezzamento. |
(1) Prodotto in alternativa a Imidacloprid, acetamiprid e clothianidin, al massimo 1 intervento all’anno su questa avversità Sulla coltura al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’ avversità, 1 solo nel caso si utilizzi tiacloprid. Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. | |||
Piralide (Ostrinia nubilalis) | Interventi chimici: intervenire in preraccolta negli appezzamenti a rischio. | Indoxacarb | Al massimo 2 trattamenti all’anno contro questa avversità e comunque non più di 4 complessivi indipendentemente dall’avversità. |
Eriofide (Aculus schlechtendali) | Negli impianti in allevamento e sulle varietà sensibili se nell'annata precedente si sono verificati attacchi intervenire prima della fioritura. | Olio minerale (1) Exitiazox (2) Abamectina (2) (3) | (1) Non impiegare oltre lo stadio di gemme gonfie. (2) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 intervento all’anno contro questa avversità per un totale di 2 sulla coltura. |
Arvicola del Savi (Microtus savii) | Interventi agronomici: lavorazioni del terreno per disturbare le gallerie e tenere libero dalle erbe infestanti. Interventi chimici: - esche a base di semi interi di grano tenero avvelenate, collocate dentro le tane; - diserbo chimico della sottofila dove non è possibile effettuare le lavorazioni meccaniche. | Bromadiolone | E’ consentito un unico intervento all’anno con rodenticidi; le esche vanno localizzate esclusivamente nei fori di apertura delle tane attive, le quali devono essere immediatamente richiuse con terra. Va rispettata la normativa vigente sull’uso dei rodenticidi. |
DIFESA INTEGRATA DEL MIRTILLO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Marciume dei giovani frutticini (Sclerotinia vaccinii) | Interventi agronomici: - razionali concimazioni; - razionali sesti di impianto; - potature ottimali. | Prodotti rameici | |
Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: - razionali concimazioni; - razionali sesti di impianto; - potature ottimali; - utilizzo di cv. tolleranti. | Prodotti rameici Boscalid + Pyraclostrobin (1) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno, ammesso solo in pieno campo. |
Cancri rameali (Phomopsis spp.) | Interventi agronomici: - razionali concimazioni; - razionali sesti di impianto. | Prodotti rameici | Trattamenti alla caduta delle foglie. |
Septoriosi (Septoria albopunctata) | Prodotti rameici | ||
Marciumi del colletto (Phytophthora cinnamoni) | Interventi agronomici: - utilizzo di suoli drenati; - razionali concimazioni. | Thricoderma harzianum rifai Prodotti rameici | |
BATTERIOSI | Interventi agronomici: - impiego di materiale di propagazione sano; - utilizzo di cv. tolleranti o resistenti. | Prodotti rameici | |
VIROSI | Interventi agronomici: impiego di materiale di propagazione sano. | ||
FITOFAGI Cocciniglia (Partenolecanium corni) | Soglia: Presenza. | Olio minerale | Impiegare solo formulati registrati su “fruttiferi”. |
Afidi (Ericaphis cammelli, Illinoia azaleae e Aulacorthum (Neomyzus) circumflexum) | Interventi agronomici: razionalizzare gli apporti di azoto | Etofenprox (1) Tiacloprid (1) Azadiractina | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno con ciascuna s.a. |
Tortrice dei germogli (Epiblema udmanniana) | Soglia: Presenza. | Spinosad | Al massimo 3 trattamenti all’anno. |
Moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) | Interventi agronomici: - si consiglia il monitoraggio con trappole innescate con aceto di succo di mele; - si consiglia di eliminare tempestivamente tutti i frutti colpiti. | Etofenprox, previsto per la difesa dagli afidi, può essere efficace anche contro Drosphila suzukii. |
DIFESA INTEGRATA DEL NOCCIOLO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Gleosporiosi (Monostichella coryli) | I trattamenti sono da effettuarsi nei noccioleti situati in pianura o in fondovalle o se vi sono state infezioni nell’anno precedente. | Tiofanate metile | Al massimo 1 trattamento ad inizio autunno prima della caduta delle foglie. |
Mal dello stacco (Cytospora corylicola) e altre malattie del legno | Interventi agronomici: durante la potatura invernale asportare e bruciare i rami colpiti Interventi chimici: e' opportuno proteggere con mastici o paste cicatrizzanti i tagli o le ferite più ampie e profonde. | Prodotti rameici Mastici addizionati con prodotti fungicidi | |
Cancro batterico Moria del nocciolo (Pseudomonas syringae pv. Avellanae) | Interventi agronomici -eliminare gli organi infetti con le operazioni di potatura - disinfezione degli attrezzi di potatura e dei tagli con solfato di rame o con ipoclorito di sodio al 3% -effettuare concimazioni ed irrigazioni equilibrate -assicurare un buon drenaggio al terreno Interventi chimici - In caso di attacco grave: 2 trattamenti autunnali (uno all’inizio caduta foglie e l’altro a metà caduta foglie); 1 o 2 trattamenti alla ripresa vegetativa. - In caso di attacco lieve: 1 trattamento alla caduta delle foglie; 1 trattamento alla ripresa vegetativa. In ogni caso il trattamento deve essere fatto quando sopraggiungono fattori predisponenti l’infezione (es. gelate tardive primaverili). | Prodotti rameici Acibenzolar-S-metil (1) | (1) Al massimo 4 interventi all’anno, indipendentemente dall’avversità. |
FITOFAGI PRINCIPALI Acaro delle gemme o Eriofide galligeno (Phytocoptella avellanae) | Soglia: 15% di gemme infestate. E' necessario individuare, con opportuni controlli visivi, l'inizio della migrazione dell'acaro dalle gemme infestate a quelle in formazione. I trattamenti vanno effettuati nel momento della massima presenza del fitofago. | Xxxxx Xxxx minerale (1) | (1) Non impiegare oltre lo stadio di xxxxx xxxxxx. |
FITOFAGI OCCASIONALI Cocciniglia (Eulecanium coryli) | Soglia: Presenza di scudetti sui campioni di legno prelevati nel corso dell'inverno. | Olio minerale | |
Balanino (Curculio nucum) | Occorre valutare la presenza degli adulti adottando la tecnica dello scuotimento. Soglia: Due Individui per pianta su 5 piante ad ettaro, scelte nei punti di maggior rischio. I trattamenti, da effettuarsi al raggiungimento della soglia, potranno essere limitati alle zone più infestate. | Beauveria bassiana (1) Clorantraniliprole (2) Deltametrina (3) | Al massimo 2 trattamenti all’anno contro questa avversità. (1) L’utilizzo di Beauveria bassiana non deve essere compreso nel limite dei 2 interventi all’anno contro questa avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno. (3 Al massimo 2 trattamenti all’anno con piretroidi indipendentemente dall’avversità. |
Agrilo (Agrilus viridis) | Interventi agronomici: Nei mesi estivi occorre individuare la presenza di rami infestati da larve o ovature, al fine di procedere alla loro asportazione e distruzione nel corso dell'inverno. |
(continua)
(segue difesa integrata del nocciolo)
Cimici (Pentatomidi e Coreidi) (Gonocerus acuteangulatus, Palomena prasina) ecc. | Negli impianti a rischio delle zone collinari, o dove negli anni precedenti sono stati segnalati danni, si consiglia il "frappage", nel periodo maggio-luglio, applicando la soglia indicativa media di 2 individui per pianta. | Estratto di piretro Lambdacialotrina (1) (2) Etofenprox (1) Indoxacarb (3) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno tra etofenprox e piretroidi. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con piretroidi indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno, impiegabile solo contro Xxxxxxxx xxxxxxx. |
DIFESA INTEGRATA DEL NOCE DA FRUTTO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Antracnosi (Gnomonia juglandis) | Interventi agronomici: raccogliere e distruggere le foglie infette. Interventi chimici: trattamenti in corrispondenza di andamenti climatici a rischio (in genere in primavera) o alla comparsa delle prime macchie. | Prodotti rameici | |
BATTERIOSI (Xanthomonas campestris pv. juglandis) | Interventi agronomici: tagliare e bruciare i rami infetti; disinfettare gli attrezzi usati nelle operazioni di taglio. Interventi chimici: nei noceti colpiti dalla malattia interventi alla caduta delle foglie e a schiusura gemme. | Prodotti rameici | |
FITOFAGI Carpocapsa (Cydia pomonella) | Trattare al superamento della soglia indicativa di 2-5 adulti per trappola catturati in una o due settimane o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Confusione e disorientamento sessuale. Granulosis virus Clorantraniliprole (1) Tiacloprid (2) Spinosad (3) | Installare, entro l'ultima decade di aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. |
(1) Al massimo 2 trattamenti all’anno. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno. (3) Al massimo 3 trattamenti all’anno. | |||
DIFESA INTEGRATA DELL'OLIVO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea) | Di norma non sono necessari interventi se non a seguito di primavere particolarmente umide o piovose; in questi casi l’intervento dovrà essere effettuato nella tarda primavera. | Prodotti rameici Dodina (1) | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno. |
FITOFAGI Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saisssetia oleae) | Interventi chimici: - nel periodo invernale intervenire se nell’anno precedente si siano verificate infestazioni; - nel periodo estivo la soglia di intervento è di 5-10 neanidi vive per foglia. | Olio minerale Buprofezin (1) Pyriproxyfen (2) | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno. (2) Al massimo 1 intervento l’anno in pre-fioritura. |
Intervenire nel momento di massima schiusura delle uova e fuoriuscita delle neanidi. | |||
Mosca delle olive (Bactrocera oleae) | Soglia: | Esche proteiche attivate con | (1) Con pannelli attrattivi, esche proteiche e sistemi tipo |
- 6-8 % di drupe con punture fertili (uova o larve) a seconda della produttività della pianta; - o in alternativa indicazioni fornite dai bollettini determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Deltametrina (1) Dimetoato (2) Fosmet (3) Spinosad (4) Imidacloprid (5) | attract and kill sono ammessi al massimo 4 interventi all’anno. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. Con dimetoato al massimo 40 g di s.a./hl. (3) In alternativa a dimetoato, al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Utilizzare solo formulati con specifica esca pronta all’uso. Al massimo 5 applicazioni all’anno. (5) Al massimo 1 intervento all’anno. Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. | |
Tignola dell’olivo (Prays oleae) | Intervento contro la generazione carpofaga, da realizzarsi dopo l’allegagione sulla base delle ovodeposizioni riscontrate sulle drupe. | Bacillus thurigiensis Dimetoato (1) Fosmet (2) | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. Con dimetoato al massimo 40 g di s.a. /hl. (2) In alternativa a dimetoato, al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Margaronia (Palpita unionalis) | Intervenire solo negli impianti in allevamento dopo aver accertato una consistente presenza larvale sui germogli. | Bacillus thuringiensis | |
DIFESA INTEGRATA DEL PERO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME | Interventi chimici: | Polisolfuro di Ca | Si sconsiglia l'impiego di ditianon e dodina su varieta' |
Ticchiolatura | Nei confronti di questa malattia si dovrà intervenire ripetutamente a partire | Prodotti rameici | sensibili alla maculatura bruna dopo l'allegagione. |
(Venturia pirina) | dalla prefioritura cadenzando i trattamenti in relazione alla sensibilità varietale e alle condizioni climatiche. | Ditianon (8) Dodina (7) | I fungicidi I.B.E. (1) vanno applicati sempre in miscela con anticrittogamici a differente meccanismo d'azione. |
Sulle varietà più recettive e nei pereti in cui la malattia si manifesta | Difenoconazolo (1) | (1) Con i fungicidi I.B.E. non effettuare piu' di 4 interventi nel corso dell'annata indipendentemente dall'avversità. (2) Con le anilinopirimidine al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Le strobilurine non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Sostanza attiva non utilizzabile dopo il 15 giugno. (5) Al massimo 2 interventi all’anno, impiegabile entro la fase di caduta petali. (6) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (7) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (8) Al massimo 4 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
solitamente in forma grave è consigliabile effettuare 2-3 interventi prefiorali, | Fenbuconazolo (1) | ||
per poi proseguire nelle successive fasi di accrescimento del frutto a turni | Miclobutanil (1) | ||
cadenzati, inizialmente di 6-8 giorni e successivamente più lunghi, in relazione | Penconazolo (1) | ||
anche all'andamento stagionale. | Tebuconazolo (1) (7) | ||
Nei frutteti a basso rischio si può intervenire tempestivamente dopo ogni | Tetraconazolo (1) | ||
pioggia, con un intervallo minimo fra un intervento e l'altro di 8-9 giorni. | Ciproconazolo (1) | ||
Pirimetanil (2) | |||
Ciprodinil (2) | |||
Trifloxistrobin (3) | |||
Boscalid + Piraclostrobin (3)(6) | |||
Metiram (4) | |||
Propineb (5) | |||
Captano (6) | |||
Penthiopirad (6) | |||
Boscalid (6) | |||
Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium) | Interventi agronomici: - limitare l'irrigazione, in particolare quella soprachioma Interrare le foglie colpite trattate preventivamente con urea; - raccogliere e distruggere i frutti colpiti. Interventi chimici: Nei pereti colpiti in forma grave nell'anno precedente si prevedono interventi a cadenza di 6 - 8 giorni con particolare attenzione nei periodi caratterizzati da prolungata bagnatura. Per contro, nei pereti ancora indenni, si consiglia di effettuare rilievi settimanali allo scopo di poter intervenire alla comparsa delle prime macchie. | Prodotti rameici Fosetil Al Metiram (1) Tiram (1) (8) Tebuconazolo (2) (10) Trifloxistrobin (3) Ciprodinil+Fludioxonil (4) Fludioxinil (5) Boscalid (6) Iprodione (7) Fluazinam (9) Penthiopirad (6) | Ammessi gli interventi solo nelle varietà sensibili nei confronti di questa avversità: Abate Fetel, Conference, Decana del Comizio, Passacrassana, Kaiser, Generale Xxxxxxx. (1) E’ consentito l'uso dei ditiocarbammati solo fino a 40 giorni dalla raccolta. (2) Con i fungicidi I.B.E. non effettuare piu' di 4 trattamenti nel corso dell'annata indipendentemente dall'avversità. (3) Le strobilurine non sono utilizzabili più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Con le anilinopirimidine al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. (6) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (7) Al massimo 1 trattamento all’anno. (8) Al massimo 4 interventi all’anno. (9) Al massimo 3 interventi all’anno. (10) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pero)
Cancri e disseccamenti rameali (Nectria galligena et al.) | Interventi agronomici: Durante la potatura asportare e bruciare i rami colpiti. Interventi chimici: Di norma si prevede una applicazione autunnale poco prima della defogliazione ed una primaverile, ad ingrossamento gemme. Nei frutteti giovani o in quelli gravemente colpiti e' opportuno intervenire in autunno anche a meta' caduta foglie. | Prodotti rameici Ditianon (1) | (1) Al massimo 4 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Marciume del colletto (Phytophthora spp.) | Interventi chimici: | Fosetil Al | |
intervenire solo negli impianti colpiti. | |||
Marciumi dei frutti (Gloeosporium album et al.) (Monilia fructigena) | Da somministrare in pre raccolta solo su varietà recettive a lunga conservazione. | Boscalid + Pyraclostrobin (1) Captano (2) Fludioxinil (3) | Solo in pre-raccolta. Al massimo 1 trattamento all’anno, 2 per le cultivar raccolte dopo il 15 settembre. (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
BATTERIOSI Necrosi batterica delle gemme e dei fiori (Pseudomonas syringae pv. syringae) | Interventi agronomici: Bruciare il legno di potatura. Interventi chimici: Nei frutteti situati in zone ad elevata piovosità ed umidità si consiglia di trattare dopo la potatura e nella fase di ingrossamento gemme. Solo nei casi in cui in primavera si sono verificati gravi attacchi e' opportuno inoltre eseguire in autunno 2-3 trattamenti posizionandoli da inizio caduta foglie a completa defogliazione. | Prodotti rameici | |
Colpo di fuoco (Xxxxxxx xxxxxxxxx) | Xxx rispetto e in applicazione del D.M. n. 356 del 10/09/99 di lotta obbligatoria: Interventi agronomici: - Asportare le parti colpite con tagli da realizzarsi almeno 50 cm al di sotto del punto in cui si sono riscontrati i sintomi della malattia; - provvedere sempre alla disinfezione degli attrezzi utilizzati nelle potature; - bruciare immediatamente il materiale vegetale asportato. Asportare tempestivamente le fioriture secondarie. Eseguire periodici rilievi e comunicare al Servizio Fitosanitario competente l'eventuale presenza di sintomi sospetti. | Prodotti rameici Fosetil Al Acibenzolar-S-metile (1) Bacillus subtilis (2) Bacillus amyloliquefaciens (3) | (1) Al massimo 6 interventi all'anno. (2) Al massimo 4 interventi all'anno. (3) Al massimo 6 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pero)
FITOFAGI PRINCIPALI Cocciniglia di S. Xxxx (Quadraspidiotus perniciosus) | Per i trattamenti di fine inverno: intervenire se ci sono stati danni alla raccolta nell'anno precedente o se si è osservata la presenza dell'insetto sul legno di potatura o sulle piante. | Olio minerale Buprofezin Clorpirifos-metile (1) (2) Piriproxifen (3) Spirotetramat (4) | Il trattamento con polisolfuro è attivo anche contro i cancri rameali. |
(1) Contro questo fitofago al massimo 2 trattamenti indipendentemente dall’avversità (2) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 4. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno prima della fioritura. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno sulla coltura indipendentemente dall’avversità e comunque al massimo 1 su ciascun fitofago. | |||
A completamento della difesa anticoccidica, a fine inverno, trattare alla migrazione delle neanidi. | |||
Psilla (Cacopsylla pyri) | Soglia: Prevalente presenza di uova gialle. Si consigliano lavaggi della vegetazione. | Diottilsolfosuccinato di sodio Olio minerale Abamectina (1) Spirotetramat (2) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno entro la fine di giugno. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno sulla coltura indipendentemente dall’avversità e comunque al massimo 1 su ciascun fitofago. |
Afide Grigio (Dysaphis pyri) | Soglia: Trattare al superamento della soglia del 5% di piante colpite. | Pirimicarb Acetamiprid (2) Imidacloprid (1) (2) Tiametoxam (1) (2) Flonicamid (3) Spirotetramat (4) | (1) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno sulla coltura indipendentemente dall’avversità e comunque al massimo 1 su ciascun fitofago. |
(continua)
(segue difesa integrata del pero)
Carpocapsa (Cydia pomonella) | Confusione sessuale: impiegabile in pereti di almeno 2 ettari, dopo aver effettuato un trattamento contro la prima generazione. | Confusione e disorientamento sessuale Granulosis virus Diflubenzuron (1) Tebufenozide (1) Metoxifenozide (1) Triflumuron (1) Emamectina benzoato (2) Clorpirifos-metile (3) Clorpirifos-etile (3) Fosmet (3) Tiacloprid (4) Clorantraniliprole (5) Spinosad (6) | Installare i dispenser prima dell'inizio dei voli della seconda generazione. Installare, entro l'ultima decade di aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. |
Soglia: Trattare al superamento della soglia indicativa di 2 adulti per trappola catturati in una o due settimane o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione; Verificare su almeno 100 frutti a ha la presenza di fori iniziali di penetrazione e trattare al supermento della soglia dell'1%. | |||
(1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (3) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 4. (4) Al massimo 1 trattamento all’anno nei 20 giorni che precedono la raccolta. (5) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (6’ | |||
) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Pandemis e Archips (Pandemis spp.) (Archips podanus) | Soglia: Trattare al superamento della soglia di 15 adulti di Pandemis catturati per trappola in due settimane o 30 adulti come somma delle due specie o in alternativa su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interazinedali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Bacillus thuringiensis Tebufenozide (1) Metoxifenozide (1) Emamectina benzoato (2) Clorpirifos-metile (3) Spinosad (4) Clorantraniliprole (5) Indoxacarb (6) | Installare, entro la prima decade di maggio, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. Trappola di riferimento: Traptest (Sumitomo) a dose ridotta. |
(1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. indipendentemente dall'avversità. (3) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 4. (4) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (6) Al massimo 4 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Il momento preciso per l'intervento può essere valutato sulla base dei modelli previsionali o al raggiungimento del 5% dei germogli infestati. |
(continua)
(segue difesa integrata del pero)
Eulia (Argyrotaenia pulchellana) | Soglia: trattare al superamento della soglia di 50 adulti per trappola catturati dall'inizio del II e III volo o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi interaziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Bacillus thuringiensis Tebufenozide (1) Metoxifenozide (1) Emamectina benzoato (2) Clorantraniliprole (2) Clorpirifos-metile (3) Spinosad (4) Indoxacarb (5) | Installare, entro inizio aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda. Trappola di riferimento: Traptest (Sumitomo) a dose ridotta. |
(1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a, indipendentemente dall'avversità. (3) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 4. (4) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 4 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Il momento preciso per l'intervento può essere valutato sulla base dei modelli previsionali o al raggiungimento del 5% dei germogli infestati. | |||
Tentredine (Hoplocampa brevis) | Soglia: 20 adulti per trappola catturati dall'inizio del volo o 10% di corimbi infestati. | Acetamiprid (1) Tiametoxam (1) (2) Imidacloprid (1) (2) | Installare, entro inizio marzo, almeno 2 trappole cromotropiche bianche del tipo Rebell per appezzamento. |
Contro questa avversità al massimo un trattamento in post-fioritura. (1) Prodotti in alternativa tra loro, al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. | |||
FITOFAGI OCCASIONALI Cidia del Pesco (Cydia molesta) | Soglia: trattare solo dopo aver accertato ovodeposizioni o fori di penetrazione su almeno l'1% dei frutti, verificato su almeno 100 frutti a ha. | Confusione e disorientamento sessuale Bacillus thuringiensis Metoxifenozide (1) Triflumuron (1) Clorantraniliprole (2) Emamectina benzoato (2) Clorpirifos-metile (3) Etofenprox (4) Spinosad (5) | (1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno, indipendentemente dall'avversità. (3) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui con fosforganici sulla coltura non deve essere superiore a 4. (4) Indipendentemente dall'avversità prodotto impiegabile al massimo una volta all'anno e l’intervento è ammesso esclusivamente nelle due settimane precedenti la raccolta. (5) Al massimo 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pero)
Rodilegno rosso (Cossus cossus) | In presenza di infestazione effettuare la cattura in massa dei maschi con non meno di 10 trappole/ha. | Catture massali con trappole a feromoni. | |
Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) | Interventi biotecnologici: Si consiglia l'installazione delle trappole sessuali per catture di massa (non meno di 10 trappole/ha). | Catture massali con trappole a feromoni. Triflumuron (1) | Installare all'inizio di maggio 1 trappola/ha. |
(1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. | |||
Orgia (Orgyia antiqua) | Trattare al rilevamento degli attacchi larvali. Durante la potatura asportare le ovature. | Bacillus thuringiensis Diflubenzuron (1) Triflumuron (1) | Da preferirsi in presenza di larve di età superiore alla 1ª. |
(1) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino-inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. | |||
Piramide (Ostrinia nubilalis) | Indoxacarb | Al massimo 2 trattamenti all’anno contro questa avversità e comunque non più di 4 complessivi indipendentemente dall’avversità. | |
Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) | Soglia: Trattare al superamento del 60% di foglie occupate. | Olio minerale Clofentezine Exitiazox Etoxazole Piridaben Tebufenpirad Acequinocyl Abamectina (2) Bifenazate | E' possibile impiegare clofentezine, exitiazox e etoxazolo in miscela con un adulticida. |
Su Xxxxxxx, Conference, Kaiser e Xxxxxx'x Triumph in presenza di temperature superiori ai 28 gradi la soglia è uguale alla presenza. | E’ ammesso un solo trattamento acaricida all’anno. (2) Al massimo 2 interventi all’anno sulla coltura indipendentemente dall’avversità. | ||
Eriofide rugginoso (Epitrimerus pyri) | - Trattare a caduta petali se nell'anno precedente ci sono stati danni alla raccolta. - Solo negli impianti in allevamento intervenire in presenza di imbrunimenti fogliari. | Zolfo proteinato Exitiazox (1) Olio minerale (2) Abamectina (3) | (1) Al massimo 1 trattamento all'anno indipendentemente dall’avversità. (2) Non utilizzabile oltre la fase di xxxxx xxxxxx. (3) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Eriofide vescicoloso (Eriophyes pyri) | - Se nell'annata precedente si sono verificati attacchi intervenire a rottura gemme. - Solo negli impianti in allevamento intervenire in presenza di imbrunimenti fogliari. | Zolfo proteinato Olio minerale (1) Abamectina (2) | (1) Non utilizzabile oltre la fase di gemma gonfia. (2) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
DIFESA INTEGRATA DEL PESCO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Bolla del pesco (Taphrina deformans) | Interventi chimici: - si consiglia di eseguire un primo intervento alla caduta delle foglie e un secondo verso la fine dell'inverno; - negli impianti colpiti in forma grave nell'anno precedente si può intervenire sia a fine inverno che a bottoni rosa. | Ziram (1) (4) Tiram (1) (4) Captano (1) (5) Prodotti rameici (2) Tebuconazolo (3) (6) + Xxxxx Xxxxxxxx (6) Dodina (6) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (3) (6) | (1) Tra tiram, ziram e captano al massimo 3 trattamenti all’anno complessivamente. |
Si sconsiglia l'impiego di ziram su varietà sensibili (es. Red Haven) prima della completa defogliazione. | |||
(2) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (3) I fungicidi IBE non possono essere utilizzati più di 4 volte all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Tra tiram e ziram al massimo 2 interventi all’anno. (5) Al massimo 2 trattamenti all’anno con questa s.a. (6) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Corineo (Coryneum beijerinkii) | Interventi agronomici: - nei pescheti colpiti da corineo è opportuno limitare le concimazioni azotate; - asportare e bruciare i rami colpiti. Interventi chimici: - gli stessi interventi eseguiti per la bolla hanno un'ottima attività; - nei pescheti colpiti dalla malattia intervenire anche durante le prime fasi vegetative primaverili. | Prodotti rameici (1) Ditianon (2) Dodina (2) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Mal bianco (Sphaerotheca pannosa) | Interventi agronomici: - ricorrere alle varieta' poco suscettibili nelle aree ad alto rischio; - eseguire concimazioni equilibrate. Interventi chimici: Zone a basso rischio (prevalentemente in pianura): si consiglia di intervenire preventivamente alla scamiciatura e ad inizio ingrossamento frutti solo su cultivar molto recettive; Zone ad alto rischio (prevalentemente in collina e in pescheti che abbiano presenato forti infezioni negli anni precedenti): intervenire preventivamente a fine fioritura ripetendo il trattamento dopo 8-12 giorni. Successivi interventi dovranno essere effettuati alla comparsa della malattia. Si consiglia di evitare l'uso ripetuto di antiodici in assenza della malattia. | Zolfo Bupirimate Fenbuconazolo (1) Miclobutanil (1) Penconazolo (1) Propiconazolo (1) Tebuconazolo (1) (4) Tetraconazolo (1) Ciproconazolo (1) Quinoxifen (2) Boscalid + Pyraclostrobin (3) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (1) (4) | (1) I fungicidi I.B.E. non possono essere utilizzati più di 4 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno. (3) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pesco)
Monilia (Monilinia laxa) (Monilinia fructigena) (Monilinia fructicola) | Interventi agronomici: - all'impianto scegliere appropriati sesti, tenendo conto della vigoria di ogni singolo portinnesto e di ogni singola varieta'; successivamente proporzionare adeguatamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare una eccessiva vegetazione; - curare il drenaggio; - l'esecuzione di potature verdi migliora l'arieggiamento della pianta creando condizioni meno favorevoli allo sviluppo dei marciumi; - asportare e bruciare i frutti mummificati. Interventi chimici: - periodo fiorale: intervenire preventivamente solo su cultivar molto suscettibili se si verificano condizioni climatiche particolarmente favorevoli alla malattia; - pre-raccolta: su varieta' suscettibili eseguire un trattamento 7/10 giorni prima della raccolta. In condizioni climatiche favorevoli alle infezioni, su varietà a maturazione medio tardiva particolarmente recettive e comunque per quelle destinate alla conservazione a medio e lungo periodo, si possono eseguire due interventi con principi attivi diversi. In considerazione della scarsa efficacia degli interventi chimici si raccomanda di prestare la massima attenzione alle misure di tipo agronomico. | Bacillus subtilis QST 713 Dodina Fenbuconazolo (1) Penconazolo (1) Tebuconazolo (1) (4) Difenoconazolo (1) Miclobutanil (1) Propiconazolo (1) Ciproconazolo (1) Fludioxonil+ciprodinil (2) Ciprodinil (2) Fenexamide (2) Boscalid + Pyraclostrobin (3) Boscalid (3) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (1) (4) | Contro questa avversità non più di 3 interventi all'anno; è consentito un ulteriore quarto trattamento tra gli stacchi utilizzando formulati con carenza uguale o inferiore a 3 giorni. (1) I fungicidi IBE non possono essere utilizzati più di 4 volte all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 2 interventi all'anno con ciascuna s.a. (3) Al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Cancri rameali (Fusicoccum amygdali) (Cytospora spp.) | Interventi agronomici: - raccogliere e bruciare i rami infetti; - curare il drenaggio; - ricorrere a varieta' poco suscettibili; - limitare gli apporti di fertilizzanti azotati. Interventi chimici: | Ditianon Prodotti rameici (1) Tiofanate metil (2) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 interventi all’anno dopo la raccolta e non oltre la fase di prefioritura previa autorizzazione del tecnico. |
sono da effettuare solo nei pescheti colpiti dalla malattia. | |||
BATTERIOSI Cancro o maculatura batterica delle drupacee (Xanthomonas arboricola pv. pruni) | Interventi agronomici: - costituire nuovi impianti solo con piante sane; - bruciare i residui della potatura. Interventi chimici: la lotta va effettuata solo negli impianti in cui sia stata accertata la malattia. In questi casi si consigliano al massimo 4 interventi a intervalli di 8-10 giorni durante il periodo di caduta foglie. Un ulteriore trattamento può essere effettuato dopo la potatura e/o nella fase di ingrossamento gemme. | Bacillus subtilis ceppo QST 713 Acybenzolar methyle Prodotti rameici (1) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pesco)
FITOFAGI PRINCIPALI | Soglia: - per nettarine: 3% germogli infestati in pre- e post-fioritura. - per pesche e percoche: 3% germogli infestati in pre-fioritura, 10% germogli infestati dopo la fioritura . | Acetamiprid (1) | Per le reinfestazioni di afide verde va tenuto presente che da |
Afide verde | Imidacloprid (1) (2) | metà maggio in poi si verifica la migrazione delle forme alate | |
(Myzus persicae) | Tiametoxam (1) (2) | sulle piante ospiti secondarie, una riduzione della prolificità e | |
Afide sigaraio (Myzu varians) | Clotianidin (1) (2) Pirimicarb (3) Flonicamid (4) (6) | l'aumento degli antagonisti naturali, per cui la pericolosità dell'afide diminuisce. Di conseguenza, in tale periodo, oltre alla soglia è importante tenere presente la situazione | |
Fluvalinate (5) | complessiva che può far prevedere un naturale esaurimento | ||
Spirotetramat (6) (7) | dell'infestazione e rendere evitabile, a partire dagli inizi di | ||
giugno, il ricorso a trattamenti specifici. | |||
(1) Prodotti in alternativa tra loro. Al massimo 1 | |||
intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
(2) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle | |||
fioriture naturali prima del trattamento. | |||
(3) Per problemi relativi ai residui, si consiglia di | |||
sospendere l'uso di pirimicarb a 30 giorni dalla raccolta. | |||
(4) Al massimo 2 interventi all’anno. | |||
(5) Al massimo 1 intervento all’anno in prefioritura. | |||
(6) Impiegabile solo per afide verde. | |||
(7) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente | |||
dall’avversità. | |||
Tripidi | Soglia: | Alfacipermetrina (1) | Contro questa avversità sono ammessi al massimo 2 |
(Taeniothrips meridionalis) | Presenza o danni da tripidi nell’anno precedente. | Cipermetrina (1) | trattamenti all’anno. |
(Thrips major) | Deltametrina (1) Lambdacialotrina (1) Zetaciptermetrina (1) Betaciflutrin (1) Clorpirifos-metile (2) Etofenprox (3) | (1) Sostanze attive in alternativa tra loro e con fluvalinate, al massimo 1 trattamento all’anno entro la fase di caduta petali. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno, (questo intervento non è compreso nel numero complessivo degli interventi con fosforganici). | |
(3) Contro questa avversità al massimo 1 trattamento | |||
all’anno, non più di 2 trattamenti complessivi sulla | |||
coltura indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pesco)
Cocciniglia di S.Xxxx (Quadraspidiotus perniciosus) Cocciniglia bianca (Pseudaulacaspis pentagona) | Soglia: Presenza. | Olio minerale Buprofezin Clorpirifos-metile (1) (4) Fosmet (2) (4) Piriproxifen (3) Spirotetramat (5) | Il Polisolfuro è attivo anche su mal bianco, monilia e cancri rameali. |
Si interviene sulle forme svernanti e, a completamento della difesa, sulle neanidi estive in presenza di forti infestazioni. In tal caso si consiglia di intervenire sulle neanidi di prima generazione dopo averne seguito l'inizio delle nascite. Seguire comunque le indicazioni dei bollettinl. | (1) Al massimo 1 intervento all'anno contro questa avversità e non più di 2 interventi complessivi sulla coltura indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno prima della fioritura. (4) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 4 ad eccezione degli impianti in allevamento (primi 2 anni) per i quali il numero massimo è di 6. (5) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. | ||
Cidia (Cydia molesta) | Si raccomanda l'applicazione del metodo della confusione sessuale ove le caratteristiche del frutteto lo consentono. Interventi chimici: nelle aziende ove non sia possibile l'uso della confusione sessuale si può ricorrere alla lotta con insetticidi, privilegiando l'impiego di Bacillus thuringiensis. | Confusione e disorientamento sessuale (1) Bacillus thuringiensis Metoxifenozide (2) Triflumuron (2) Tiacloprid (3) Clorpirifos-etile (4) (6) Clorpirifos metile (4) (5) Fosmet (4) (5) Etofenprox (4) Indoxacarb (4) Spinosad (6) Emamectina benzoato (4) Clorantraniliprole (4) | (1) Collocare gli erogatori prima dell'inizio del volo degli adulti di prima generazione; controllare, quando possibile, il rilascio della quantità di feromone. Intensificare la densità degli erogatori sulle fasce perimetrali, in particolare su quella di provenienza dei venti dominanti, in modo da interessare l'intero frutteto con la nube feromonica. Posizionare a partire dalla prima decade di aprile 2-3 trappole per appezzamento. In aziende con grandi appezzamenti o con scarsa uniformità il numero delle trappole va aumentato. |
Soglia: 10 catture per trappola a settimana a partire dal secondo volo. Si interviene dopo 7-8 giorni dal superamento della soglia per la seconda generazione, e 4-6 giorni per le successive. | |||
(2) Al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall'avversità. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno, 1 solo nel caso si utilizzi un altro neonicotinoide (imidacloprid, acetamiprid, tiametoxam). | |||
In prima generazione il trattamento è ammesso con catture almeno triple rispetto al valore soglia indicato per le altre generazioni. | |||
In alternativa trattare su segnalazione dei bollettini determinati sulla base di monitoraggi intraziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | E’ consigliabile non impiegare la s.a prima dell’inizio di giugno se in precedenza è stato utilizzato un altro neonicotinoide (imidacloprid, tiametoxam o acetamiprid). | ||
(4) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. indipendentemente dall’avversità. (5) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 4 ad eccezione degli impianti in allevamento (primi 2 anni) per i quali il numero massimo è di 6. (6) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del pesco)
Anarsia (Anarsia lineatella) | Si raccomanda l'applicazione del metodo della Confusione sessuale ove le caratteristiche del frutteto lo consentono. Interventi chimici: Nelle aziende ove non sia possibile l'uso della confusione sessuale si può ricorrere alla lotta con insetticidi, privilegiando l'impiego di Bacillus thuringiensis. | Confusione e disorientamento sessuale (1) Bacillus thuringiensis Metoxifenozide (2) Triflumuron (2) Tiacloprid (3) Etofenprox (4) Indoxacarb (4) Fluvalinate (5) Spinosad (6) Emamectina benzoato (4) Clorantraniliprole (4) | (1) Collocare gli erogatori prima dell'inizio del volo degli adulti di prima generazione; controllare, quando possibile, il rilascio della quantità di feromone. Intensificare la densità degli erogatori sulle fasce perimetrali, in partiolare su quella di provenienza dei venti dominanti, in modo da interessare l'intero frutteto con la nube feromonica. Posizionare a partire dalla ultima decade di aprile 2-3 trappole per appezzamento. In aziende con grandi appezzamenti o con scarsa uniformità il numero delle trappole va aumentato. |
Soglia: 7 catture per trappola a settimana; 10 catture per trappola in due settimane. Contro le larve delle prima generazione intervenire dopo circa 15 gg. dal superamento della soglia; per le successive generazioni intervenire dopo circa 6 gg tenendo in considerazione i trattamenti effettuati contro Cidia. | |||
(2) Al massimo 4 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno, 1 solo nel caso si utilizzi un altro neonicotinoide (imidacloprid, acetamiprid, tiametoxam. | |||
In alternativa trattare su segnalazione dei bollettini determinati sulla base di monitoraggi intraziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | |||
E’ consigliabile non impiegare la s.a prima dell’inizio di giugno se in precedenza è stato utilizzato un altro neonicotinoide (imidacloprid, tiametoxam o acetamiprid). | |||
(4) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità, in alternativa agli altri piretroidi e solo in prefioritura. (6) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Nematodi (Meloidogyne spp.) | In presenza del nematode galligeno, si consiglia di impiegare portinnesti resistenti: X. Xxxxxxxx 655/2 (AR), Xxxxxxx 1869 (AR), GF 43 (MMR), GF 305 (MR), Xxxxxxxxx (AR), Xxxxxx 536 PAS (AR), Xxxxxx 2168 PA 2A (AR); di acquistare piante sane; di non effettuare il ristoppio. (AR = altamente resistente) (MMR = resistente) (MR = moderatamente resistente) | I nematodi rivestono un importante ruolo nel fenomeno noto come “stanchezza del terreno"; possono causare, oltre ad un danno diretto, uno indiretto favorendo la penetrazione di altri patogeni (es. Agrobacterium tumefaciens). Le specie di nematodi che hanno dimostrato di essere particolarmente dannosi a questa drupacea appartengono al genere Meloidogyne spp. (nematodi galligeni), che determinano sulle radici delle ipertrofie (galle) caratteristiche. | |
FITOFAGI OCCASIONALI Litocollete (Phyllonorycter spp.) | I trattamenti con neonicotinoidi, acetamiprid e imidacloprid, sono efficaci anche contro questo fitofago. | ||
Eulia (Argyrotaenia pulchellana) | Soglia: trattare al superamento della soglia di 50 adulti per trappola catturati dall’inizio del II e III volo o, in alternativa, su segnalazione di bollettini, determinati sulla base di monitoraggi intraziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | Metoxifenozide (1) Clorpirifos-metile (2) | Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. contro questa avversità (1) Indipendentemente dall’avversità al massimo 4 trattamenti con questa s.a. (2) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici non deve essere superiore a 5 ad eccezione degli impianti in allevamento (primi 2 anni) per i quali il numero massimo è di 6. |
Il momento preciso per l’intervento può essere valutato sulla base dei modelli previsionali o al raggiungimento del 5% dei germogli infestati. |
(continua)
(segue difesa integrata del pesco)
Miridi (varie specie) | Evitare la consociazione negli impianti in allevamento, sfalciare le erbe infestanti il frutteto e quelle presenti nei fossi contigui non oltre la fine di marzo. In luglio e agosto evitare sfalci delle erbe nelle interfile e nei fossi. | Etofenprox | Al massimo 1 trattamento all’anno contro l’avversità. Al massimo 2 trattamenti sulla coltura indipendentemente dall’avversità. |
Afide farinoso (Hyalopterus amygdali) | Soglia: Presenza. | Imidacloprid (1) (2) Acetamiprid (2) Pirimicarb | (1) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Prodotti in alternativa tra loro. Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Ove possibile si consiglia di intervenire in maniera localizzata sulle piante colpite. Per pirimicarb sono valide le limitazioni indicate per l’Afide verde. | |||
Tripide estivo (Thrips major, T. fuscipennis) | Soglia: Sulle nettarine, presenza localizzata nei punti di contatto dei frutti, in prossimità della raccolta. | Etofenprox (1) Spinosad (2) | (1) Contro questa avversità al massimo 1 trattamento all’anno (non più di 2 trattamenti complessivi sulla coltura indipendentemente dall’avversità). (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità . |
Orgia (Orgyia antiqua) | Soglia: Presenza di larve giovani. | Bacillus thuringiensis | Valido anche per Cidia molesta e Anarsia lineatella. |
Nottue (Mamestra brassicae) (M. oleracea) (Peridroma saucia) | Limitare gli attacchi con l’eliminazione delle infestanti lungo la fascia di terreno sottostante i peschi. | Bacillus thuringiensis Clorpirifos etile esca (1) | Validi anche per Cidia molesta e Anarsia lineatella. (1) Esca granulare da applicare sul terreno lungo le file. |
Cicaline (Empoasca decedens) | Solo per gli impianti in allevamento (primi 2 anni). Soglia: Presenza o danni nell’anno precedente. | Tiametoxam (1) Imidacloprid (1) Etofenprox (2) Buprofezin | Interventi che non vengono conteggiati nel cumulo complessivo dei neonicotinoidi e dell’etofenprox. (1) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. Prodotti in alternativa tra loro. Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Al massimo 1 intervento all’anno contro questa avversità esclusivamente negli impianti in allevamento (primi 2 anni). |
Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) | Generalmente è sufficiente l’azione di contenimento svolta dagli antagonisti naturali. Occasionalmente, può essere necessario intervenire chimicamente al superamento della soglia del 60% di foglie occupate. | Exitiazox Etoxazolo Piridaben Tebufenpirad Abamectina Acequinocyl | E’ possibile utilizzare l’exitiazox ed etoxazolo in miscela con un adulticida. E’ ammesso un solo trattamento acaricida all’anno. |
Eriofide (Aculus fockeui) | Abamectina | Al massimo1 trattamento all’anno contro questa avversità per un totale di 2 sulla coltura. | |
DIFESA INTEGRATA DEL RIBES E DELL’UVA SPINA | |||
AVVERSITA’ | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D’USO E NOTE |
CRITTOGAME Oidio (Sphaerotheca mors-uvae) | Interventi agronomici: - evitare eccessi di azoto; - effettuare razionali potature delle piante; - adottare sesti di impianto razionali; - utilizzare cv. resistenti e/o tolleranti. | Bicarbonato di potassio Penconazolo (1) | (1) Ammesso solo su ribes e in pieno campo. |
Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: Le concimazioni, irrigazioni e potature dovranno favorire il contenimento dello sviluppo vegetativo e l'arieggiamento dei frutti. | Piraclostrobin + Boscalid | Al massimo 2 interventi all’anno, ammesso solo in pieno campo. |
Antracnosi (Drepanopeziza ribis) Septoriosi (Septoria ribis) Ruggine (Cronartium ribicola, Puccinia ribis) | Interventi agronomici: - evitare eccessi di azoto; - effettuare razionali potature delle piante. | Prodotti rameici | Trattamenti autunnali. |
VIROSI | Interventi agronomici: - impiego di materiale di propagazione sano; - adottare razionali rotazioni colturali. | ||
FITOFAGI Afidi (diverse specie) | Interventi agronomici: razionalizzare gli apporti di azoto. | Olio minerale Azadiractina Etofenprox (1) Lambdacialotrina (1) Tiacloprid (2) | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. Prodotti in alternativa tra loro. (2) Al massimo 1 intervento all’anno, ammesso solo su ribes. |
Sesia del ribes (Synanthedon tipuliformis) | Utilizzare trappole a feromoni per il monitoraggio dei voli degli adulti. Asportare ed eliminare in primavera i tralci colpiti. | Spinosad | Al massimo 3 interventi all’anno. |
Cocciniglie | Interventi agronomici: Raschiatura dei fusti per l'asportazione degli scudetti. | Olio minerale | |
Moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) | Interventi agronomici: - si consiglia il monitoraggio con trappole innescate con aceto di succo di mele; - si consiglia di eliminare tempestivamente tutti i frutti colpiti. | Etofenprox e lambdacialotrina, previsti per la difesa dagli afidi, possono essere efficaci anche contro Drosphila suzukii. |
DIFESA INTEGRATA DEL ROVO | |||
AVVERSITA’ | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D’USO E NOTE |
CRITTOGAME Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: - razionali concimazioni azotate; - allevare 4-5 tralci per ceppo; - adottare ampie distanze tra le file per favorire l’aerazione della massa fogliare; - asportare dall’appezzamento i residui della vegetazione estiva. | Piraclostrobin + Boscalid | Al massimo 2 trattamenti all’anno, ammesso solo in pieno campo. |
Antracnosi (Elsinoe veneta) | Interventi agronomici: evitare eccessi di azoto. | Prodotti rameici | |
Ruggine (Phragmidium spp.) | Prodotti rameici | ||
Maculatura purpurea dei tralci (Septocyta ruborum) | Prodotti rameici | ||
Septoriosi (Mycosphaerella rubi) | Prodotti rameici | ||
VIROSI | Interventi agronomici: - impiego di materiale di propagazione sano; - adottare razionali rotazioni colturali. | ||
FITOFAGI Cecidomia delle galle (Lasioptera rubi) | Interventi agronomici: asportare i tralci colpiti e distruggerli. | Spinosad | Al massimo 3 trattamenti all’anno. Etofenprox previsto per la difesa da altre avversità può essere efficace contro la cecidomia delle galle. |
Afidi (Aphis ruborum) (Amphorophora rubi) | Interventi agronomici: evitare eccessi di azoto. | Etofenprox Tiacloprid | Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Antonomo (Anthonomus rubi) | Interventi agronomici: - effettuare accurate pulizie dei fossi per contenere il parassita. | Piretrine pure Etofenprox (1) | Il prodotto è tossico per gli stadi mobili dei fitoseidi e per le larve di crisopa. Si consiglia di distanziare di almeno due giorni l’eventuale trattamento. |
(1) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Cicaline | Tiacloprid | Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità | |
Lepidotteri tortricidi | Spinosad (1) Lambda- cialotrina (2) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno, indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) | Interventi agronomici: - si consiglia il monitoraggio con trappole innescate con aceto di succo di mele; - si consiglia di eliminare tempestivamente tutti i frutti colpiti. | Etofenprox, previsto per la difesa dagli afidi, e dall’antonomo possono essere efficaci anche contro Drosphila suzukii. | |
Eriofide (Acalitus essigi) | Zolfo bagnabile | Su prescrizione del tecnico; trattamenti in fase di ripresa vegetativa. Intervenire in caso di forti attacchi verificatisi sulla coltura l’anno precedente. |
(continua)
(segue difesa integrata del rovo)
Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) | Beauveria bassiana Abamectina (1) Exitiazox (1) | (1) Al massimo 1 trattamento acaricida all’anno. | |
DIFESA INTEGRATA DEL SUSINO | |||
AVVERSITA’ | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D’USO E NOTE |
CRITTOGAME Monilia (Monilia laxa (Monilia fructigena) | Interventi agronomici: - all’impianto: scegliere appropriati sesti d’impianto, tenendo conto della vigoria del portinnesto e di ogni singola varieta’. Successivamente proporzionare adeguatamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare un eccessivo sviluppo vegetativo; - curare il drenaggio. Interventi chimici: - su varieta’ ad alta recettivita’ e’ opportuno intervenire in pre- fioritura; - qualora durante la fioritura si verifichino condizioni climatiche favorevoli alla malattia alta umidita’ o piovosita’) si consiglia di ripetere il trattamento in post-fioritura; - in condizioni climatiche favorevoli alla malattia, sulle cultivar ad elevata suscettibilità e su quelle destinate a medi e lunghi periodi di conservazione si possono eseguire uno o due interventi, ponendo particolare attenzione ai tempi di carenza, in prossimità della raccolta. | Bacillu subtilis Fenbuconazolo (1) Miclobutanil (1) Propiconazolo (1) Tebuconazolo (1) (4) Ciproconazolo (1) Ciprodinil (2) Ciprodinil + Fludioxonil (2) Fenexamide (2) Boscalid + Pyraclostrobin (2) Boscalid (3) Tryfloxistrobin + Tebuconazolo (1) (4) | Al massimo 4 interventi all’anno contro questa avversità. (1) I fungicidi I.B.E. non possono essere utilizzati più di 4 volte all’anno, indipendentemente dall’avversità. In pre-raccolta contro questa avversità non effettuare più di 2 interventi, alternando le s.a. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Ruggine (Tranzschelia pruni-spinosae) | Interventi chimici: su varieta’ recettive intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime pustole. Successivamente ripetere le applicazioni una o due volte a distanza di 8–12 giorni se permangono condizioni climatiche che mantengano la vegetazione bagnata. | Zolfo Prodotti rameici (1) Tebuconazolo (2) (3) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) I fungicidi I.B.E. non possono essere utilizzati più di 4 volte all’anno, indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Corineo (Coryneum beijerinckii) | Interventi agronomici: - limitare le concimazioni azotate; - asportare e bruciare i rami colpiti. Interventi chimici: Intervenire a caduta foglie e in condizioni climatiche favorevoli alla malattia (alta umidità o piovosità nel periodo primaverile). | Prodotti rameici (1) Tiram (2) Ziram (3) | Contro questa avversità sono ammessi al massimo 2 trattamenti all’anno. (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno in alternativa a Tiram. |
(continua)
(segue difesa integrata del susino)
BATTERIOSI Cancro batterico delle drupacee (Xanthomonas campestris pv. Pruni) | All’impianto: scegliere materiale di propagazione sano e cv poco suscettibili. Interventi agronomici: eliminare durante la potatura le parti infette che dovranno essere bruciate. Interventi chimici: Negli impianti colpiti si consiglia di eseguire 3-4 trattamenti ad intervalli di 7–10 giorni durante la caduta delle foglie. Un ulteriore trattamento può essere effettuato dopo la potatura. Si consiglia di eseguire 3-4 trattamenti ad intervalli di 7–10 giorni durante la caduta delle foglie. Un ulteriore trattamento può essere effettuato dopo la potatura e/o nelle fasi di ingrossamento gemme. | Bacillus subtilis Prodotti rameici (1) | (1) In vegetazione al massimo 4 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. |
FITOFAGI PRINCIPALI Cocciniglia di S.Xxxx (Quadraspidiotus perniciosus) Cocciniglia bianca (Diaspis pentagona) | Soglia su San Xxxx: Presenza diffusa con insediamenti sui frutti nell’annata precedente. Soglia su Cocciniglia bianca: Presenza diffusa sulle branche principali. | Olio minerale Fosmet (1) Spirotetramat (2) Buprofezin (3) Pyriproxyfen (4) | (1) Contro questo fitofago al massimo 1 trattamento all’anno, comunque non più di 3 trattamenti complessivi sulla coltura indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Intervenire entro la fase di bottoni rosa su larve di I e II età. (4) Al massimo 1 intervento l’anno , solo su cocciniglia di Xxx Xxxx e cocciniglia bianca, in pre-fioritura. |
Intervenire a rottura gemme. | |||
Afide verde (Brachycaudus helychrisi) | Soglia: Infestazione presente su almeno il 10% dei germogli o sui frutticini. | Pirimicarb (1) Imidacloprid (2) (3) Tiametoxam (2) (3) Acetamiprid (3) Spirotetramat (4) Flonicamid (5) | (1) Per problemi relativi ai residui, si consiglia di utilizzare pirimicarb una sola volta, ad almeno trenta giorni dalla raccolta. |
(2) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (3) Sostanze attive in alternativa tra loro. al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 1 trattamento all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (5) Al massimo 2 trattamenti all’anno. | |||
Afide farinoso (Hyalopterus pruni) | Soglia: Presenza. | Azadiractina Pirimicarb Imidacloprid (1) (2) Tiametoxam (1) (2) Acetamiprid (2) Flonicamid (3) | Al massimo 1 trattamento all’anno contro questa avversità. |
Localizzare l’intervento nelle sole aree infestate. Per pirimicarb valgono le indicazioni riportate per gli afidi verdi. | |||
(1) Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. (2) Sostanze attive in alternativa tra loro al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno. | |||
Cidia (Cydia funebrana) | Soglia indicativa: - I generazione: interventi giustificati solo presenza di scarsa allegagione. - II e III generazione: in condizioni di normale allegagione intervenire al superamento della soglia 10 catture per trappola per settimana. E’ opportuno fare riferimento alle catture di numerose trappole. | Etofenprox (1) Spinosad (1) Fosmet (2) Tiacloprid (3) Clorantraniliprole (4) Emamectina benzoato (4) Triflumuron (5) | Si consiglia di posizionare a partire dall'ultima decade di aprile 2-3 trappole per appezzamento. |
(1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno. (5) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a. il numero complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con chitino- inibitori e MAC non deve essere superiore a 4. |
(continua)
(segue difesa integrata del susino)
Anarsia (Anarsia lineatella) | Interventi chimici: Nelle aziende ove non sia possibile l'uso della confusione sessuale si può ricorrere alla lotta con insetticidi, privilegiando l'impiego di Bacillus thuringiensis. | Etofenprox (1) Spinosad (1) Clorantraniliprole (2) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con ciascuna s.a indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Soglia: 7 catture per trappola a settimana; 10 catture per trappola in due settimane. Contro le larve delle prima generazione intervenire dopo circa 15 gg. dal superamento della soglia; per le successive generazioni intervenire dopo circa 6 gg tenendo in considerazione i trattamenti effettuati contro Cidia. In alternativa trattare su segnalazione dei bollettini determinati sulla base di monitoraggi intraziendali, per comprensori omogenei o di limitata dimensione. | |||
Tentredini (Hoplocampa flava) (Hoplocampa minuta) (Hoplocampa rutilicornis) | Soglia indicativa: 50 catture per trappola nel corso della fioritura giustificano la difesa alla caduta petali. | Imidacloprid (1) | Trappola di riferimento: cromotropica bianca Tipo Rebell da posizionare prima della fioritura. |
(1) Al massimo 1 intervento all’anno in alternativa ad acetamiprid e a tiametoxam indipendentemente dall’avversità. Non trattare in prefioritura ed effettuare lo sfalcio delle fioriture naturali prima del trattamento. | |||
FITOFAGI OCCASIONALI Eulia (Argyrotaenia pulchellana) | Soglia: - I Generazione: non sono ammessi interventi. - II Generazione : presenza di larve giovani con danni iniziali sui frutti. | Bacillus thuringiensis Clorantraniliprole (1) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Intervenire nei confronti delle larve della seconda generazione con 1-2 trattamenti. | |||
Orgia (Orgyia antiqua) | Soglia: Presenza di larve giovani. | Bacillus thuringiensis | |
Tripidi (Taeniothrips meridionalis ecc.) | Soglia indicativa: Presenza su cv suscettibili (es. Angeleno). | Deltametrina (1) Lambdacialotrina (1) Betaciflutrin (1) | Al massimo 1 trattamento all’anno contro questa avversità. (1) Sostanze attive in alternativa tra loro, al massimo 1 trattamento all’anno e solo in pre-fioritura. |
Ragnetto rosso dei fruttiferi (Panonychus ulmi) | Soglia: 60% di foglie occupate. | Clofentezine Etoxazole Pyridaben Abamectina | E' consentito un solo intervento acaricida all'anno. |
Nematodi (Meloidogyne spp.) | Il susino è molto sensibile agli attacchi di nematodi galligeni nella fase di allevamento in vivaio. Si consiglia pertanto di acquistare piante sane, di controllare lo stato fitosanitario delle radici e di evitare il ristoppio. In presenza di nematodi galligeni si raccomanda di utilizzare come portinnesto il mirabolano prodotto da seme e le sue selezioni. |
DIFESA INTEGRATA DELLA VITE (UVA DA VINO) | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Peronospora (Plasmopara viticola) | Indicazioni orientative: Si segue un’impostazione preventiva della difesa. Nella decisione degli interventi si considerano: le previsioni meteorologiche, il rischio epidemico supposto e l’eventuale protezione residua dei trattamenti effettuati. La durata della protezione attribuita ai trattamenti viene stabilita in funzione della persistenza dei prodotti impiegati, della loro resistenza al dilavamento e della velocità di crescita della vite. A partire dalla chiusura del grappolo, l’ordinaria minore pericolosità della malattia suggerisce l’esclusivo impiego di fungicidi a base di rame. | Ametoctradina (10) Amisulbron (6) Benalaxil (1) Benalaxil-M (1) Benthiavalicarb (5) Ciazofamid (6) Cimoxanil (10) Dimetomorf (5) Ditianon (3) (11) Etil fosfito di alluminio Famoxadone (4) Fenamidone (4) Fluopicolide (10) Folpet (11) Fosfonato di potassio (9) Iprovalicarb (5) Mancozeb (3) (11) Mandipropamide (5) Metalaxil (1) Metalaxil-M (1) Metiram (3) Prodotti rameici Propineb (3) Pyraclostrobin (4) (7) Valifenalate (5) Zoxamide (8) | (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con fenilammidi. (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall'avversità e comunque nei limiti previsti per i ditiocarbammati. (3) Ditiocarbammati e ditianon sono impiegabili fino all'allegagione e comunque non oltre il 30 giugno. (4) Assimilabili alle strobilurine-Q.o.I. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all’anno indipendentemente dall'avversità. (5) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° t rattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione. (6) Il numero complessivo dei trattamenti con ciazofamid e amisulbrom non deve essere superiore a 3. (7) Impiegabile esclusivamente in miscela con altri antiperonosporici. (8) Al massimo 4 trattamenti all’anno. (9) Al massimo 5 interventi all’anno. (10) Al massimo 3 interventi all’anno. (11) Xxx Xxxxxxxxx, Folpet e Xxxxxxxx al massimo 3 interventi all'anno. Sostanze attive in alternativa tra loro. |
Tra i prodotti rameici si consiglia di privilegiare le formulazioni a minor apporto di rame metallo. | |||
Oidio (Uncinula necator-Oidium tukeri) | - Zone ad alto rischio: Iniziare la difesa sin dalle fasi di germogliamento (con presenza di germogli infetti) o nella fase di grappoli separati. Dall’inizio della fioritura alla chiusura del grappolo la difesa si deve realizzare con molta attenzione alternando il più possibile gli antioidici disponibili. - Zone a basso rischio: I trattamenti con antioidici specifici si possono avviare poco prima dell’inizio della fioritura ed essere conclusi alla chiusura del grappolo. | Ampelomyces quisqualis Azoxystrobin (1) Bicarbonato di potassio Boscalid (2) Bupirimate (4) Cyflufenamid (5) Ciproconazolo (3) Difenoconazolo (3) Fenbuconazolo (3) Meptildinocap (5) Metrafenone (4) Miclobutanil (3) Penconazolo (3) Propiconazolo (3) Pyraclostrobin (1) (6) Quinoxifen (4) Spiroxamina (4) Tebuconazolo (3) Tetraconazolo (3) Triadimenol (3) Trifloxistrobin (1) Zolfo | (1) Le strobilurine-Q.o.I. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall'avversità. (3) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (4) Al massimo 3 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. (5) Al massimo 2 trattamenti all’anno con ciascuna s.a. |
(6) Si raccomanda l’impiego in miscela con antiperonosporici a diverso meccanismo d’azione. |
(continua)
(segue difesa integrata vite – uva da vino)
Muffa grigia (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: - scelta di idonei vitigni e sistemi di allevamento; - evitare qualsiasi tipo di forzatura; - adottare concimazioni equilibrate; - potatura verde eseguita razionalmente. Interventi chimici: nei vigneti ad alto rischio sono consigliati due interventi preventivi: in prechiusura grappolo e 3-4 settimane prima della vendemmia. | Aureobasidium pullulans Bacillus amyloliquefaciens Bacillus subtilis Bicarbonato di potassio Boscalid (1) (4) Ciprodinil (3) Ciprodinil+Fludioxonil (3) (5) Fenexamide (2) Fenpyrazamine (2) Fluazinam Fluopyram (1) (4) Fludioxonil (5) Pirimetanil (3) | Nei vigneti a basso rischio si consiglia di intervenire solo se l'andamento climatico è molto favorevole allo sviluppo della malattia. |
Non eseguire più di 2 trattamenti all'anno contro questa avversità ad eccezione dei prodotti biologici A. pullulans, B. amyloliquefaciens, B. subtilis e Bicarbonato di potassio. (1) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall'avversità. (2) È ammesso al massimo 1 trattamento all’anno. (3) Fungicidi in alternativa tra loro. E’ ammesso al massimo 1 trattamento all’anno. (4) Sostanze attive in alternativa tra loro. (5) Fungicidi in alternativa tra loro. E’ ammesso al massimo 1 trattamento all’anno. | |||
Marciume nero (Guignardia bidwelli) | Interventi agronomici: - raccogliere e distruggere i grappoli infetti; - distruggere con il fuoco i residui di potatura. Interventi chimici: intervenire solo nei vigneti affetti da questa micopatia. | Difenoconazolo (1) Mancozeb (2) (4) Miclobutanil (1) Penconazolo (1) Tetraconazolo (1) Trifloxistrobin (3) | (1) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (2) Impiegabile fino all'allegagione e comunque non oltre il 30 giugno. (3) Le strobilurine-Q.o.I. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Xxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx e Folpet e al massimo 3 interventi all'anno. Sostanze attive in alternativa tra loro. |
Escoriosi (Phomopsis viticola) | Si raccomanda di intervenire nelle prime fasi vegetative solo nei vigneti affetti da questa micopatia. | Mancozeb (1) (2) Metiram (1) Zolfo Propineb (1) | I dosaggi dei fungicidi applicati contro l'escoriosi sono più elevati rispetto a quelli indicati per la lotta alla peronospora. |
(1) I ditiocarbammati sono impiegabili fino all'allegagione e comunque non oltre il 30 giugno. (2) Xxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx e Folpet e al massimo 3 interventi all'anno. Sostanze attive in alternativa tra loro. | |||
Mal dell'esca e altre malattie fungine del legno (Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium aleophilum, Fomitiporia mediterranea) | Nel caso di piante ammalate, asportare la parte del tronco invasa dal fungo e allevare dal legno sano un nuovo germoglio, previa disinfezione con mastici cicatrizzanti della superficie di taglio. | Trichoderma asperellum + Trichoderma gamsii | In caso di piante fortemente attaccate procedere all'estirpazione. Negli altri casi, segnare le piante affette con nastro colorato quando sono ancora ben evidenti i sintomi sulle foglie e poi, all'atto della potatura, tali piante vanno potate, come indicato nei criteri di intervento, separatamente dalle altre per evitare il diffondersi della malattia per mezzo delle forbici. Procedere poi alla disinfezione delle forbici. |
(continua)
(segue difesa integrata vite – uva da vino)
FITOFAGI Tignoletta dell'uva (Lobesia botrana) Tignola dell'uva (Clysia ambiguella) Eulia (Argyrotaenia (=Eulia) pulchellana) | Non sono ammessi trattamenti contro la prima generazione. | Bacillus thuringiensis var. kurstaki Confusione e disorientamento sessuale (1) Indoxacarb (2) Spinosad (3) Emamectina benzoato (4) Clorantraniliprole (5) Tebufenozide (MAC) Metoxifenozide (MAC) (6) | Contro queste avversità al massimo 2 trattamenti all'anno con prodotti di sintesi. |
Per le generazioni successive: Soglie: II e III generazione: - 5% di grappoli infestati da uova nel caso di intervento con Bacillus thuringiensis; - 10% di grappoli infestati da uova nel caso di intervento con I.G.R. o MAC o indoxacarb Epoca di esecuzione campionamenti: II generazione: da "mignolatura" a "chiusura grappolo"; III generazione: da "invaiatura" a 1°decade di set tembre. L'impiego del B.thuringiensis richiede la massima tempestività (uova con testa nera o semischiusura uova) e accuratezza di esecuzione. E' raccomandabile aggiungere al B. thuringiensis 500 g/hl di zucchero. In caso di pioggie il prodottoè facilmente dilavabile ed è necessario ripetere l'intervento. | (1) La confusione e il disorientamento sessuale sono da impiegare nella lotta contro le tignole. (2) Al massimo 1 trattamento all'anno indipendentemente dall'avversità. (3) Al massimo 1 trattamento all'anno contro questa avversità e non più di 2 trattamenti complessivi sulla coltura indipendentemente dall'avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno. Sostanza autorizzata esclusivamente contro Lobesia botrana e Xxxxxx ambiguella (5) Al massimo 1 trattamento all’anno. (6) Sostanza autorizzata esclusivamente contro Xxxxxxx xxxxxxx | ||
Cicalina verde (Empoasca vitis) | Soglie: - varietà sensibili (Dolcetto): > 1,5 forme mobili / foglia; - varietà mediamente sensibili (Barbera, Freisa, Grignolino, Moscato, Nebbiolo): > 2,5 forme mobili / foglia; - varietà poco sensibili (Arneis, Chardonnay, Cortese, Erbaluce di Caluso, Pinot bianco): > 4 forme mobili / foglia; - per le cultivars non menzionate, la soglia prevista per l'intervento deve essere: > 2,5 forme mobili / foglia. | Sali potassici di acidi grassi Buprofezin (1) Etofenprox (1) Indoxacarb (1) Tiametoxam (1) (3) | Contro questa avversità al massimo 1 intervento all’anno. Intervenire sulla seconda generazione. (1) Al massimo 1 trattamento all'anno indipendentemente dall'avversità. (2) Al massimo 1 trattamento all'anno. (3) Ammesso solo per trattamenti di post-fioritura. |
Cicadella della flavescenza dorata (Scaphoideus titanus) | Effettuare gli interventi nelle zone indicate ai sensi del decreto di lotta obbligatoria (zone di focolaio, zone di insediamento, zone particolarmente a rischio) e nei comuni confinanti con le suddette zone in presenza del vettore; inoltre sono ammessi trattamenti negli appezzamenti di piante madri di marze anche in assenza di sintomi della malattia | Buprofezin (1) Clorpirifos-etile (1) (2) (3) Clorpirifos-metile (1) Etofenprox (1) Tiametoxam (1) (4) | Sono ammessi solo 3 trattamenti contro questa avversità, ad eccezione degli appezzamenti di piante madri di marze in cui si seguiranno le indicazioni impartite dal Settore Fitosanitario. Ai sensi della L.R. 3-8-98 n. 20 sono vietati i trattamenti con fitofarmaci tossici per le api sulla vite durante il periodo di fioritura e in presenza di fioriture spontanee della vegetazione sottostante, tranne che si sia proceduto allo sfalcio, seguito da asportazione o essiccamento. (1) Al massimo 1 trattamento all'anno indipendentemente dall'avversità con ciascuna s.a. (2) Ammesso anche l’utilizzo di formulazioni Xn. (3) Effettuare i trattamenti con questa sostanza attiva non oltre il 30/07. (4) Ammesso solo per trattamenti di post-fioritura. |
(continua)
(segue difesa integrata vite – uva da vino)
Apate o bostrico della vite (Sinoxylon sexdentatum) (Sinoxylon perforans) | Effettuare la lotta in caso di forti attacchi ricorrendo a provvedimenti di tipo agronomico. | Appendere da metà aprile a metà maggio lungo i filari fascine-esca di tralci di potatura per per attirare le femmine ovideponenti. A metà giugno, a ovideposizione ultimata, le fascine vanno rimosse e bruciate per distruggere uova e larve presenti. | |
Ragnetto giallo (Eotetranychus carpini) Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) | Soglia tenendo conto della presenza di limitatori naturali (Fitoseidi, Miridi; Antocoridi, Coccinellidi ecc.): - grappoli visibili separati: 5 forme mobili per foglia; - metà luglio : 10 forme mobili per foglia; - metà agosto: 10 forme mobili per foglia. | Tebufenpirad Clofentezine Ezitiazox Piridaben Etoxazole | Al massimo 1 trattamento acaricida all'anno. |
Nematodi (Xiphinema index) | Ricorrere a materiale da riproduzione proveniente da vivai che ne garantiscano la sanità e la certificazione. | ||
FITOFAGI OCCASIONALI Tripide (Drepanothrips reuteri) | Eseguire rilevamenti ad inizio vegetazione e intervenire solo nel caso di forti infestazioni che blocchino il germogliamento. | Spinosad | Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Nottue | Intervenire solo dopo aver accertato i primi danni nella fase di germogliamento. | Deltametrina Betaciflutrin | Al massimo 1 trattamento all’anno localizzato alla base del ceppo. |
Per superfici limitate si consiglia la raccolta manuale. | |||
Acariosi della vite (Calepitrimerus vitis) | Si interviene in caso di forte attacco all'inizio della ripresa vegetativa. | Ezitiazox Olio minerale Etoxazole | Al massimo 1 trattamento acaricida all'anno. |
Sulla coltura è ammesso un solo trattamento all’anno con I.G.R. |
DISERBO
DISERBO DEL CASTAGNO DA FRUTTO IN COLTURA SPECIALIZZATA * |
Non sono ammesse applicazioni con prodotti chimici. |
* impianti a sesti geometrici regolari con un numero di piante ad ettaro non inferiore a 100.
DISERBO DEL FRUTTETO | ||||
INFESTANTI | CRITERI DI INTERVENTO | PRINCIPI ATTIVI | % s.a. | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
Monocotiledoni e Dicotiledoni | Interventi agronomici: operare con inerbimenti, sfalci e/o lavorazioni del terreno. Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. Interventi localizzati sulle file, operando con microdosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità. Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. L'uso di diserbanti può essere opportuno quando : - vi sia sulle file una distanza tra pianta e pianta inferiore a m. 1,5 / 2; - le piante abbiano apparato radicale superficiale (es. per i il pero portannesti cotogni e BA29 - per il melo M9 e M26); - vi siano rischi di erosione (es. pendenze superiori al 5%); - vi siano impianti con impalcature basse e di dimensioni tali da limitare la possibilità di intervenire con organi meccanici. | Glifosate | 30,4 | |
Indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi l o kg/ ha = 9 | ||||
E’ consentito l’impiego del s.a. oxifluorfen (480g/l) da utilizzarsi a dose ridotta (0,3 – 0,45 l/ha/intervento) in miscela con il prodotto sistemico nel periodo compreso tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio. | ||||
Dicotiledoni | Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. | MCPA (1) Carfentrazone (2) | 25 6,45 | 1,5 l/ha all’anno (1) Ammesso solo su melo e pero. |
1 l/ha all’anno (0,3 l/ha per ciascun intervento). (2) Ammesso solo su melo, pero, pesco, xxxxxx, kiwi. | ||||
Infestanti perennanti | Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. | Fluroxipir | 20,6 | |
1,5 l/ha all’anno. Ammesso solo su melo e pero, al massimo 1 trattamento. | ||||
Graminacee | Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. | Ciclossidim (1) Fluazifop - p- butile (2) | 10,9 13,4 | 2 - 4 l/ha La dose più elevata è da utilizzare contro le specie perennanti. |
(1) Ammessi anche formulati Xn. Ammesso solo su pomacee, albicocco e pesco. | ||||
2 l/ha all’anno. (2) Ammesso solo su ciliegio e xxxxxx. |
(continua)
(segue diserbo del frutteto)
Graminacee e Dicotiledoni | Interventi chimici: | Oxadiazon (1) Oxyfluorfen (2) Pendimetalin (3) Glifosate + Diflufenican (4) | 34,1 23,6 38,72 3,48 + 21,76 | 4 l/ha (1) Non ammesso su ciliegio. |
trattamento localizzato sulla fila, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni. | 2 l/ha (2) Non ammesso su actinidia. E’ consentito l’impiego del s.a. oxifluorfen nel periodo compreso tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio. | |||
2 l/ha (3) Ammesso solo su melo, pero, pesco e albicocco. | ||||
6 l/ha all’anno. (4) Al massimo 1 trattamento all’anno nel periodo compreso tra la raccolta e la fioritura. | ||||
Dicotiledoni | Interventi chimici: | Carfentrazone | 6,45 | |
trattamento localizzato sulla fila, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni. | 2 l/ha all’anno Ammesso solo su melo, pero, pesco, susino, kiwi. | |||
Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. Interventi localizzati sulle file. | Pyraflufen-etile | 2,6 | Indipendentemente dall’uso sono annualmente ammessi: 1,6 l o kg/ha/anno (0,3 l/ha per singolo trattamento) Ammesso solo su albicocco, ciliegio, melo, pero, pesco e susino. Da usare in alternativa al Carfentrazone. Può essere impiegato anche in miscela con altre s.a autorizzate nel presente disciplinare per completare lo spettro d’azione (azione sinergizzante di erbicidi sistemici). | |
Spollonatura | Carfentrazone | 6,45 | Indipendentemente dal numero delle applicazioni eseguite e dall’uso, sono annualmente ammessi: 1 l o kg/ha Trattamento ammesso solo su melo. | |
Pyraflufen-etile | 2,6 | Indipendentemente dall’uso, sono annualmente ammessi: 1,6 l o kg/ha/anno (0,8 l/ha per singolo trattamento). Ammesso solo su albicocco, ciliegio, melo, pero, pesco e susino. Da usare in alternativa al Carfentrazone. | ||
La dose in tabella è riferita alla sola superficie effettivamente coperta dal diserbante che deve essere sempre inferiore almeno al 50% della superficie complessiva. Per esempio: trattando il 50% della superficie totale, la quantità di Glifosate (30,4%) che viene distribuito annualmente su un ettaro di coltura è pari a 4,5 litri. |
DISERBO DEL NOCCIOLETO | ||||
INFESTANTI | CRITERI DI INTERVENTO | PRINCIPI ATTIVI | % s.a. | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
Interventi agronomici: operare con inerbimenti, sfalci e/o lavorazioni del terreno. | Indipendentemente dal numero delle applicazioni eseguite, sono annualmente ammessi: | |||
Interventi chimici: | ||||
nei seguenti periodi: 1 gennaio – 30 giugno e 1 ottobre – 31 dicembre gli interventi chimici di diserbo vengono ammessi esclusivamente sulla fila per cui la superficie effettivamente trattata deve essere al massimo pari al 50% della superficie complessiva del corileto. | Glifosate | 30,4 (1) | 9 l/ha | |
Monocotiledoni e Dicotiledoni | Nel periodo: 1 luglio – 30 settembre sono ammessi interventi chimici di diserbo sull’intera superficie del noccioleto. ESCLUSIVAMENTE nei noccioleti con pendenze pari o superiori al 15% è ammesso il diserbo chimico sull’intera superficie senza limitazioni temporali di alcun tipo. | E’ consentito l’impiego della s.a oxifluorfen (480g/l) da utilizzarsi a dose ridotta (0,3 – 0,45 l/ha/intervento) in miscela con il prodotto sistemico nel periodo compreso tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio. | ||
Interventi localizzati sulle file, operando con microdosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità. Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. L'uso di diserbanti può essere opportuno quando: - vi sia, sulle file, una distanza tra pianta e pianta inferiore a metri 3,5 - 4; - vi siano impianti con impalcature basse e dimensioni tali da limitare la possibilità di intervenire con organi meccanici; - vi siano rischi di erosione (es. pendenze superiori al 5%). | (1) Utilizzare formulati con una concentrazione compresa tra il 29 e il 31% | |||
Monocotiledoni e Dicotiledoni | Interventi chimici: | Glifosate + Diflufenican | 3,48 + 21,76 | |
trattamento localizzato sulla fila, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni. | 6 l/ha all’anno. Al massimo 1 trattamento all’anno nel periodo compreso tra la raccolta e la fioritura. | |||
Interventi chimici: | ||||
nei seguenti periodi: 1 gennaio – 30 giugno e 1 ottobre – 31 dicembre gli interventi chimici di diserbo vengono ammessi esclusivamente sulla fila per cui la superficie effettivamente trattata deve essere al massimo pari al 50% della superficie complessiva del corileto. | Carfentrazone | 6,45 | ||
Indipendentemente dal numero delle applicazioni eseguite e dall’uso, sono annualmente ammessi: 3 l o kg/ha. | ||||
Dicotiledoni | ||||
Nel periodo: 1 luglio – 30 settembre sono ammessi interventi chimici di diserbo sull’intera superficie del noccioleto. ESCLUSIVAMENTE nei noccioleti con pendenze pari o superiori al 15% è ammesso il diserbo chimico sull’intera superficie senza limitazioni temporali di alcun tipo. |
(continua)
(segue diserbo del noccioleto)
Interventi chimici: | Pyraflufen-etile | 2,6 | Indipendentemente dall’uso sono annualmente ammessi: 1,6 l o kg/ha/anno (0,3 l/ha per singolo trattamento) Da usare in alternativa al Carfentrazone. Può essere impiegato anche in miscela con altre s.a autorizzate nel presente disciplinare per completare lo spettro d’azione (azione sinergizzante di erbicidi sistemici). | |
non ammessi interventi chimici nelle interfile. Interventi localizzati sulle file. | ||||
Interventi chimici: | ||||
Graminacee | nei seguenti periodi: 1 gennaio – 30 giugno e 1 ottobre – 31 dicembre gli interventi chimici di diserbo vengono ammessi esclusivamente sulla fila per cui la superficie effettivamente trattata deve essere al massimo pari al 50% della superficie complessiva del corileto. | Fluazifop - p- butile | 13,4 | |
3 l/ha. Utilizzare la dose più elevata in caso di graminacee perennanti. | ||||
Nel periodo: 1 luglio – 30 settembre sono ammessi interventi chimici di diserbo sull’intera superficie del noccioleto. ESCLUSIVAMENTE nei noccioleti con pendenze pari o superiori al 15% è ammesso il diserbo chimico sull’intera superficie senza limitazioni temporali di alcun tipo. | ||||
N.A.A. | 10,00 | 10 l/100 l di acqua; è consentito al massimo 1 intervento. | ||
Spollonatura | Carfentrazone | 6,45 | Indipendentemente dal numero delle applicazioni eseguite e dall’uso, sono annualmente ammessi: 3 l o kg/ha. | |
Pyraflufen-etile | 2,6 | Indipendentemente dall’uso, sono annualmente ammessi: 1,6 l o kg/ha/anno (0,8 l/ha per singolo trattamento). Da usare in alternativa al Carfentrazone. |
DISERBO DEL NOCE | ||||
INFESTANTI | CRITERI DI INTERVENTO | PRINCIPI ATTIVI | % s.a. | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
Monocotiledoni e Dicotiledoni | Interventi agronomici: operare con inerbimenti, sfalci e/o lavorazioni del terreno. Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. Interventi localizzati sulle file, operando con microdosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità. Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. | Glifosate | 30,4 | |
Indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi: l o kg/ ha = 5 | ||||
Il diserbo è ammesso solo nei primi tre anni d’impianto.
La dose in tabella è riferita alla sola superficie effettivamente coperta dal diserbante che deve essere
sempre inferiore almeno al 50% della superficie complessiva. Per esempio: trattando il 50% della superficie
totale, la quantità di Glifosate (30,4%) che viene distribuito annualmente su un ettaro di coltura è pari a 2,5 litri litri.
DISERBO DELL’OLIVO |
Non sono ammesse applicazioni con prodotti chimici. |
DISERBO DEI PICCOLI FRUTTI (lampone, mirtillo, ribes, rovo e uva spina) | ||||
INFESTANTI | CRITERI DI INTERVENTO | PRINCIPI ATTIVI | % s.a. | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
Monocotiledoni e Dicotiledoni | Interventi agronomici: Per tutte le colture considerate, ad eccezione del lampone, è consigliata la pacciamatura del suolo con l'impiego di materiali organici o con teli di polietilene stabilizzato ad elevata attività filtrante. Per il lampone è consigliata la pacciamatura con materiali organici. | Glifosate (1) | 31 | Indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi: l o kg/ ha = 4,5 (1) Ammesso solo su lampone |
Interventi chimici: non ammessi interventi chimici nelle interfile. | Diquat (2) | 17 | l o kg/ ha = 3 | |
DISERBO DEL VIGNETO | ||||
INFESTANTI | CRITERI DI INTERVENTO | PRINCIPI ATTIVI | % s.a. | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
Interventi agronomici: operare con inerbimenti, sfalci e/o lavorazioni del terreno. | Indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi: l o kg/ ha = 9 E’ consentito l’impiego della s.a oxifluorfen (480g/l) da utilizzarsi a dose ridotta (0,3 – 0,45 l/ha/intervento) in miscela con il prodotto sistemico nel periodo compreso tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio. 0,07 kg/ ha (1) Autorizzato ad anni alterni con 1 sola applicazione. Trattamento ammesso sempre esclusivamente sulla fila. Non ammesso nei terreni sabbiosi. l o kg/ ha = 6 l/ha. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno nel periodo compreso tra la raccolta e la fioritura. | |||
Interventi chimici: | Glifosate | 30,4 | ||
non ammessi interventi chimici nelle interfile con le eccezioni di seguito riportate: | ||||
Monocotiledoni e Dicotiledoni | - sistemazione a ritocchino con distanza dell'interfila non superiore a m. 1,8; - sistemazione in traverso con pendenza non superiore al 10% e distanza dell'interfila non superiore a m. 1,8; - sistemazione in traverso con pendenza compresa tra il 10% ed il 25% e distanza dell'interfila non superiore a m. 2,0 ; nel caso di pendenza superiore al 25% la distanza dell'interfila non deve essere superiore a m. 2,2 . | Flazasulfuron (1) | 25 | |
Interventi localizzati sulle file | ||||
operando con microdosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità. Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. | ||||
Glifosate + Diflufenican (2) | 21,76 + 3,48 | |||
Graminacee | Interventi chimici: | Ciclossidim | 10,9 | |
non ammessi interventi chimici nelle interfile. | 2 - 4 l/ha. | |||
La dose più elevata è da utilizzare contro le specie perennanti. | ||||
Ammessi anche formulati Xn. | ||||
Dicotiledoni | Interventi chimici: | Carfentrazone | 6,45 | |
non ammessi interventi chimici nelle interfile. | 1 l/ha all’anno (0,3 l/ha per ciascun intervento) | |||
Interventi chimici: | Pyraflufen-etile | 2,6 | Indipendentemente dall’uso sono annualmente ammessi: 1,6 l o kg/ha/anno (0,3 l/ha per singolo trattamento) Da usare in alternativa al Carfentrazone. Può essere impiegato anche in miscela con altre s.a autorizzate nel presente disciplinare per completare lo spettro d’azione (azione sinergizzante di erbicidi sistemici). | |
non ammessi interventi chimici nelle interfile. Interventi localizzati sulle file. | ||||
(continua)
(segue diserbo del vigneto)
Esclusivamente nei nuovi impianti, nei primi due anni, è ammesso 1 solo intervento localizzato sulla fila con le seguenti s.a. : | Isoxaben | 45,5 | 0,75 – 1,25 l/ha | |
Graminacee e Dicotiledoni | Sempre nello stesso arco di tempo è ammesso un trattamento con formulati a base di glifosate con le stesse modalità e dosi previste per i vigneti in produzione, esclusivamente nell’anno in cui non si è fatto o non si farà ricorso ai s.a. residuali. | Pendimetalin | 38,72 | 2 l/ha |
Dicotiledoni | Interventi chimici: | Carfentrazone | 6,45 | |
trattamento localizzato sulla fila, ammesso solo negli impianti in allevamento nei primi 3 anni. | 2 l/ha all’anno | |||
Indipendentemente dal numero delle | ||||
Spollonatura | Carfentrazone | 6,45 | applicazioni e dall’uso sono annualmente ammessi: | |
1 l o kg/ha | ||||
Indipendentemente dall’uso sono annualmente | ||||
Pyraflufen-etile | 2,6 | ammessi: 1,6 l o kg/ha/anno (0,8 l/ha per singolo | ||
trattamento) | ||||
Da usare in alternativa al Carfentrazone. |
Per il diserbo sulla fila si precisa che la dose in tabella è riferita alla sola superficie effettivamente coperta dal diserbante che deve essere sempre inferiore almeno al 50% della superficie complessiva. Per esempio: trattando il 50% della superficie totale, la quantità di Glifosate (30,4%) che viene distribuito annualmente su un ettaro di coltura è pari a 4,5 litri.
PARTE SECONDA: NORME TECNICHE PER LE COLTURE ORTICOLE
FITOREGOLATORI ORTICOLE
COLTURA | TIPO DI IMPIEGO | S.A. IMPIEGABILE | NOTE E LIMITAZIONI D'USO |
Aglio | Antigermogliante | Idrazide maleica | |
Cipolla | Antigermogliante | Idrazide maleica | |
Melanzana | Allegante | Acido gibberellico | In serra con le basse temperature |
Melanzana | Allegante | NAA | In serra nei periodi di basse o alte temperature |
Patata | Antigermogliante | Idrazide maleica | |
Pomodoro pieno campo | Maturante | Etefon | Impiego ammesso solo per raccolte entro il 15/08 |
Pomodoro coltura protetta | Allegante | Acido gibberellico | |
Pomodoro coltura protetta | Allegante | NAA + Acido gibberellico | |
Pomodoro coltura protetta | Allegante | NAA | Ammesso solo per destinazione come consumo fresco |
Zucchino | Allegante | Acido gibberellico | In serra con le basse temperature |
Zucchino | Allegante | NAA - NAD | In serra con le basse o alte temperature |
DIFESA
DIFESA INTEGRATA DELL'AGLIO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Ruggine (Puccinia spp.) | Interventi agronomici: - distruzione del materiale infetto; - lunghe rotazioni. Interventi chimici: 2-3 interventi preventivi dalla metà di maggio. | Prodotti rameici Azoxystrobin (1) Tebuconazolo (2) Boscalid + Pyraclostrobin (3) | (1) Al massimo 2 interventi all’anno. (2) Al massimo 1 intervento all’anno. (3) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. |
Marciume dei bulbi (Fusarium spp.) (Helmintosporium spp.) (Sclerotium cepivorum) (Penicillium spp.) | Interventi agronomici: - evitare i ristagni idrici; - lunghe rotazioni; - zappature tra le file; - utilizzare aglio "da seme" sano; - sgranatura dei bulbi dopo adeguato riscaldamento per evitare possibili ferite. Interventi chimici: - disinfezione secca od umida dei bulbilli. | Boscalid + Pyraclostrobin (1) | Usare seme conciato. (1) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. |
BATTERIOSI (Pseudomonas fluorescens) | Interventi agronomici: - ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni); - utilizzare aglio da seme ottenuto da coltivazioni esenti da batteri; - eliminazione dei residui infetti; - è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano periodicamente ripuliti da residui organici. | ||
VIROSI (Potyvirus) | Interventi specifici: - utilizzo di "seme" controllato (bulbilli virus-esenti) proveniente da piantine “in vitro" e controllo della produzione in campo a mezzo del metodo ELISA per verificarne la sanità (varietà Serena) | ||
FITOFAGI Nematodi (Ditylenchus dipsaci) | Interventi agronomici: - rotazioni quinquennali con piante che nella zona non sono generalmente attaccate dal nematode (cereali, barbabietola da zucchero, soia, etc), ed evitare avvicendamenti con erba medica, fragola, spinacio, cipolla, lattuga fava pisello e sedano (piante ospiti del nematode). | Per la semina utilizzare bulbi esenti da nematodi. | |
Mosca (Delia antiqua) (Suillia univitata) | Interventi specifici: catture con attrattivi alimentari degli adulti svernanti. Interventi chimici: interventi precoci contro gli adulti svernanti e contro le larve appena nate. | Azadiractina | Ammesso 1 solo intervento all’anno. |
DIFESA INTEGRATA DELL'ASPARAGO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Ruggine (Puccinia asparagi) | Interventi agronomici: - eliminazione in primavera delle piante di asparago selvatiche situate in vicinanza della coltivazione; - distruzione in autunno della parte aerea dell'asparagiaia al fine di abbassare il potenziale d'inoculo; - scelta di varietà tolleranti o resistenti. Interventi chimici: i trattamenti vanno di norma iniziati 20-30 giorni dopo che è stata ultimata la raccolta dei turioni e proseguiti poi fino a fine agosto-primi settembre a cadenza di 10-15 giorni. | Ciproconazolo (1) (2) Difenoconazolo (1) (2) Tebuconazolo (1) (2) Azoxystrobin (1) (3) Pyraclostrobin + Boscalid (3) Prodotti rameici (4) | (1) Al massimo 2 interventi all’anno. (2) Al massimo 3 interventi all’anno con I.B.E. indipendentemente dall’avversità. (3) Tra pyraclostrobin e azoxystrobin al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) È’ ammesso l’utilizzo di formulazioni Xn di idrossido di rame. |
Stemfiliosi (Stemphylium vesicarium) | Interventi agronomici: interventi autunnali ed invernali di delle stoppie e lavorazione del suolo, al fine di ridurre il potenziale d'inoculo presente nell'asparagiaia. Interventi chimici: sono ammessi solo negli impianti colpiti da stemfiliosi. Si consigliano trattamenti, ogni 6-8 giorni nei periodi in cui le condizioni climatiche sono favorevoli al patogeno. | Prodotti rameici Tebuconazolo (1) (2) Difenoconazolo (2) Azoxystrobin (3) Pyraclostrobin + Boscalid (3) | (1) Al massimo 2 interventi all’anno. (2) Al massimo 3 interventi all’anno con I.B.E. indipendentemente dall’avversità. Non ammesse formulazioni Xn. (3) Tra pyraclostrobin e azoxystrobin al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Fusariosi (Fusarium oxysporum f. sp. asparagi) (Fusarium moniliforme) (Fusarium solani) (Fusarium roseum) | Interventi specifici: - impiego di materiale di moltiplicazione (zampe e sementi) sano; | La produzione di zampe sane destinate alla moltiplicazione può essere ottenuta da vivai costituiti in terreni opportunamente scelti e sicuramente sani. | |
Mal vinato (Rhizoctonia violacea) | Interventi agronomici: - avvicendamento colturale con piante poco recettive; - impiego di zampe sane; - in presenza di focolai di malattia raccogliere e distruggere tempestivamente sia le piante malate che quelle vicine. | Tiram | Al massimo 2 trattamenti all’anno. |
VIROSI (AV1, AV2) | Per le virosi dell'asparago (virus 1 dell'asparago AV1 e virus 2 dell'asparago AV2) è importante utilizzare materiale ottenuto da micropropagazione in vitro da "piante madri" virus-esenti. | ||
FITOFAGI OCCASIONALI Criocere (Crioceris asparagi) (Crioceris duodecimpunctata) | Interventi chimici: | Spinosad (1) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno. |
Soglia: Elevata presenza di larve e/o adulti durante i primi due anni di impianto. | |||
Mosca (Platyparea poeciloptera) (Ophiomya simplex) | Intervento specifico: utilizzare trappole cromotropiche gialle. | Deltametrina | Al massimo 1 trattamento all’anno. |
Afide (Brachycorynella asparagi) | Intervenire alla comparsa delle infestazioni in modo localizzato o a pieno campo in funzione della distribuzione dell'infestazione. | Estratto di piretro | |
Negli impianti infestati è raccomandabile la bruciatura dei resti disseccati della vegetazione per distruggere le eventuali uova durevoli presenti. |
DIFESA INTEGRATA DEL BASILICO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Peronospora (Peronospora spp.) | Interventi agronomici: - ampie rotazioni; - distruggere i residui delle colture ammalate; - favorire il drenaggio del suolo; - distanziare maggiormente le piante; - aerare oculatamente serre e tunnel; - uso di varietà resistenti. Interventi chimici: programmare i trattamenti in funzione delle condizioni climatiche favorevoli alla malattia (piogge frequenti e umidità elevata). | Prodotti rameici Metalaxil-M (1) Azoxystrobin (1) (2) Mandipropamide (3) Fluopicolide + propamocarb (4) | I prodotti rameici sono efficaci anche contro le batteriosi. |
(1) Al massimo 2 interventi per ciclo colturale. (2) Tra pyraclostrobin e azoxystrobin al massimo 2 interventi per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 2 trattamenti per ciclo in pieno campo e al massimo 1 trattamento per ciclo in serra. (4) Al massimo 3 interventi all’anno. | |||
Fusariosi (Fusarium oxysporum f. sp. basilici) | Interventi agronomici: - ampi avvicendamenti colturali; - ricorso a varietà tolleranti; - impiego di semi sicuramente sani. | ||
Marciume del colletto (Rhizoctonia solani) | Interventi agronomici: - ampi avvicendamenti colturali; - impiego di semi o piantine sane; - uso limitato dei fertilizzanti azotati; - accurato drenaggio del terreno; - ricorso alle irrigazioni solo nei casi indispensabili. Interventi chimici: - intervenire alla semina. | Tricoderma asperellum + Trichoderma gamsii (1) Tolclofos-metile (2) | (1) Trattamenti in pre-semina, alla semina, al trapianto. (2) Al massimo 1 intervento per ciclo colturale indipendentemente dall'avversità. |
Marciumi molli (Sclerotinia spp., Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: - uso limitato dei fertilizzanti azotati; - accurato drenaggio del terreno; - ricorso alle irrigazioni solo nei casi indispensabili. | Tricoderma asperellum + Trichoderma gamsii (1) Pyraclostrobin + Boscalid (2) (3) Fenexamid (4) | (1) Trattamenti in pre-semina, alla semina, al trapianto. (2) Al massimo 2 interventi all’anno per ciclo colturale. (3) Tra pyraclostrobin e azoxystrobin al massimo 2 interventi per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 2 interventi all’anno. Utilizzabile in pieno campo e serra. |
Macchia nera (Colletotrichum gloeosporioides) | Interventi chimici: - intervenire alla comparsa dei sintomi o preventivamente | Prodotti rameici | |
Moria delle piantine (Pythium spp.) | Trichoderma spp. Tricoderma asperellum + Trichoderma gamsii (1) Propamocarb (2) | (1) Trattamenti in pre-semina, alla semina, al trapianto. (2) Al massimo 1 intervento per ciclo colturale indipendentemente dall'avversità. | |
(continua)
(segue difesa integrata del basilico)
BATTERIOSI (Pseudomonas spp., Erwinia spp.) | Interventi agronomici: - ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni); - concimazioni azotate e potassiche equilibrate; - evitare di provocare lesioni alle piante; - eliminazione della vegetazione infetta, che non va comunque interrata; - è sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano periodicamente ripuliti dai residui organici; - non irrigare per aspersione. | Prodotti rameici | |
FITOFAGI Afidi (Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae) | Interventi chimici: Intervenire in presenza di forti infestazioni. | Azadiractina Piretro naturale Deltametrina (1) (2) | (1) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Vietato in coltura protetta. |
Nottue fogliari (Autographa gamma, Heliothis armigera, Spodoptera spp.) | Interventi chimici: Soglia: infestazione larvale diffusa a pieno campo. | Bacillus thuringiensis Azadiractina Piretro naturale Etofenprox (1) Spinosad (2) Deltametrina (3) Metossifenozide (4) Clorantraniliprole (3) | (1) Al massimo 1 intervento per ciclo colturale. (2) Al massimo 2 interventi per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 1 intervento all'anno. Vietato in coltura protetta. |
Nottue terricole (Agrotis spp.) | Interventi chimici: Soglia : infestazione larvale diffusa a pieno campo. | Methiocarb esca | |
Tripidi (Frankliniella occidentalis) | Interventi chimici: Intervenire in presenza di forti infestazioni | Piretro naturale Spinosad (1) Deltametrina (2) | (1) Al massimo 2 interventi per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Minatrice fogliare (Liriomyza spp.) | Interventi biologici: In presenza di adulti in serra lancio di 0,1 -0,2 individui/m² di Dygliphus isaea. Interventi chimici: Intervenire in presenza di forti infestazioni. | Spinosad (1) | (1) Al massimo 2 interventi per ciclo colturale. |
Nematodi fogliari (Ditylenchus dipsaci) | Interventi agronomici: - effettuare ampi avvicendamenti; - impiegare seme esente dal nematode. |
DIFESA INTEGRATA DELLA BIETOLA ROSSA E DA COSTE | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Cercospora (Cercospora beticola) | Interventi agronomici: - rotazioni; - distruzione dei residui della vegetazione infetta; - impiego di seme sano. Intervenire alla comparsa delle prime macchie. | Prodotti rameici | |
Mal del piede (Phoma betae) Mal vinato (Rhizoctonia violacea) Marciume secco (Rhizoctonia solani) | Interventi agronomici: - adottare idonee rotazioni; - usare seme sano eventualmente conciato; - assicurare un buon drenaggio al terreno; - allontanare e distruggere le piante malate; - solarizzazione. | Trichoderma asperellum (1) | 1) Autorizzato solo contro Rhizoctonia. |
Oidio (Erysiphe betae) | Intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Zolfo | |
Peronospora (Peronospora farinosa f. sp. betae) | Interventi agronomici: - ampie rotazioni colturali; Interventi chimici: - intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Prodotti rameici | |
Moria delle piantine (Pythium spp.) | Interventi agronomici: - evitare ristagni idrici. | Trichoderma spp. | |
FITOFAGI Afidi (Aphis fabe) (Myzus persicae) | Intervenire con trattamento localizzato o a pieno campo in funzione della distribuzione delle infestazioni. | Estratto di piretro Pirimicarb (1) (2) Lambdacialotrina (1) (3) (4) | (1) Complessivamente è ammesso 1 solo trattamento all’anno. (2) Autorizzata solo su bietola rossa. (3) Autorizzata solo su bietolada coste. (4) Non ammesso in serra. |
Mosca minatrice (Liriomyza spp.) | Impiegare trappole cromotropiche gialle per la catttura massale degli adulti. | Estratto di piretro Azadiractina (1) | (1) Autorizzata solo su bietola da coste. |
(1) Si consiglia di intervenire alla comparsa dei primi attacchi. | |||
Mosca (Pegomia betae) | Interventi agronomici: asportare e distruggere le foglie infestate. Interventi chimici: catture con vaschette riempite di acqua addolcita con zucchero ed avvelenate con piretrine naturali. Eventuali trattamenti fogliari vanno eseguiti con tempestività alla nascita delle larve o sulle mine iniziali. | Estratto di piretro Azadiractina (1) (2) | (1) Autorizzata solo su bietola da coste. |
(2) Si consiglia di intervenire alla comparsa dei primi attacchi. |
DIFESA INTEGRATA DEL CARDO |
Non sono ammesse applicazioni con prodotti chimici. |
DIFESA INTEGRATA DELLA CAROTA | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Alternariosi (Alternaria dauci) | Interventi agronomici: - interramento in profondità dei residui vegetali contaminati; - ampi avvicendamenti colturali; - uso oculato delle irrigazioni; - impiego di seme sano oppure conciato. Interventi chimici: si può intervenire alla comparsa dei primi sintomi, soprattutto su colture da seme. | Prodotti rameici Azoxystrobin (1) Difenoconazolo (1) Azoxistrobin + Difenoconazolo (1) Boscalid + Pyraclostrobin (2) Pirimetanil (3) | Al massimo 2 interventi per ciclo colturale contro questa avversità. |
(1) Al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità con ciascuna s.a. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno. | |||
Marciumi basali | Interventi agronomici: - evitare eccessi di azoto; - avvicendamenti con piante poco recettive, quali i cereali. Interventi chimici: i trattamenti sono di norma limitati a piccole superfici o ad ambienti confinati. | Tolclofos metile | Al massimo 1 trattamento all’anno. |
(Sclerotinia sclerotiorum) | |||
(Sclerotinia minor) | |||
(Rhizoctonia solani) | |||
Oidio | Intervenire solo alla comparsa dei primi sintomi. | Zolfo | (1) Al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale |
(Erysiphe spp.) | Difenoconazolo (1) Azoxystrobin (1) | indipendentemente dall’avversità con ciascuna s.a. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente | |
Boscalid + Pyraclostrobin (2) | dall’avversità. | ||
FITOFAGI Mosca (Psila rosae) | Interventi chimici : | Piretro naturale (1) Azadiractina (2) Cipermetrina (3) Deltametrina (3) Clorantraniliprole (4) | (1) Attivo anche contro gli afidi. (2) Si consiglia di intervenire alla comparsa dei primi attacchi. Si consiglia di installare trappole cromoattrattive di colore giallo. Le trappole (almeno 3 distanziate fra loro di 20 m) vanno collocate 5-6 m all'interno della coltivazione, sui lati adiacenti a insediamenti e macchie arbustive, all'inizio della primavera, prima che la temperatura del terreno raggiunga i 12-15°C necessa ri per lo sfarfallamento degli adulti. |
Solo nelle zone ove sono ricorrenti gli attacchi del dittero e limitatamente alle semine primaverili-estive. | |||
Ritardare le semine di luglio, dopo il volo delle mosche. Il trattamento di copertura va indicativamente eseguito dopo circa 130 gradi giorno (valore soglia 3-4°C) calcolati a partire da 3-5 giorni dopo una significativa cattura di adulti. | |||
(3) Al massimo 2 trattamenti di copertura in funzione della durata del volo. Con piretroidi sono ammessi complessivamente 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
(4) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |||
Afidi (Semiaphis dauci) | Soglia: | Piretro naturale | (1) Al massimo 1 trattamento. |
Presenza accertata su piante in fase di accrescimento. | Pirimicarb (1) Lambda-cialotrina (2) | (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con piretroidi indipendentemente dall’avversità. | |
Nottue fogliari (Heliothis armigera, Autographa gamma) | Soglia: | Cipermetrina (1) | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con piretroidi |
Presenza accertata. | Deltametrina (1) Clorantraniliprole (2) | indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Elateridi (Agriotes spp) | Soglia: | Clorpirifos | Trattamento solo su prescrizione del tecnico. |
Accertata presenza mediante specifici monitoraggi. | Teflutrin (1) (2) Lambdacialotrina (1) (2) | (1) S.a in alternativa tra loro. Impiego come geodisinfestante ammesso solo in pieno campo. | |
(2) Interventi efficaci anche contro la mosca. |
DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI A FOGLIA cavoli cinesi (senape cinese, Xxx xxxx, cavolo cinese a xxxxxx xxxxxx, Xxx Xxx Xxxx, cavolo cinese, Pe-Tsai), cavolo nero a foglie increspate | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Alternariosi (Alternaria brassicae) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - distruggere i residui delle piante infette. Interventi chimici: si può intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Prodotti rameici | |
Ernia (Plasmodiophora brassicae) | Interventi agronomici: - evitare i terreni acidi; - utilizzare piante sane; - utilizzare varietà resistenti; - effettuare ampie rotazioni. | ||
Marciumi basali (Sclerotinia spp.) (Rhizoctonia solani) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - limitare le irrigazioni ed evitare i ristagni idrici; - distruggere i residui della vegetazione. | Trichoderma spp. Trichoderma asperellum) Tolclofos metile (1) | (1) Al massimo 1 trattamento all’anno. |
Oidio (Erysiphe cruciferarum) | Interventi chimici: intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Zolfo | |
Moria delle piantine (Pythium spp.) | Interventi agronomici: - evitare ristagni idrici. | Trichoderma spp. Trichoderma asperellum Propamocarb | |
Peronospora (Peronospora brassicae) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - favorire il drenaggio del suolo; - allontanare le piante e le foglie infette; - distruggere i residui delle colture malate. Interventi chimici: i trattamenti vanno programmati in funzione delle condizioni climatiche (pioggie frequenti, alta umidità, temperature non molto alte). | Prodotti rameici Propamocarb | Al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale. |
BATTERIOSI (Xanthomonas campestris) (Xxxxxxx xxxxxxxxxx) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - effettuare concimazioni azotate equilibrate; - non irrigare per aspersione; - evitare ferite alle piante durante i periodi particolarmente umidi; - eliminare la vegetazione infetta. | Prodotti rameici |
(continua)
(segue difesa integrata dei cavoli a foglia)
FITOFAGI Afidi (Brevicoryne brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza generalizzata con colonie in accrescimento. | Estratto di piretro Pirimicarb (1) Tau-fluvalinate (1) (4) Betaciflutrin (1) (2) (4) Imidacloprid (3) Acetamiprid (3) Lambdacialotrina (4) | (1) Prodotti in alternativa tra loro. Sono ammessi al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale, indipendentemente dall’avversità. (2) Divieto di impiego in serra. (3) Al massimo 1 trattamento per ciclo colturale. Prodotti in alternativa tra loro. (4) Con i piretroidi sono ammessi non più di 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Altica (Phyllotreta spp.) | Indicazioni di intervento: Intervenire solo su piante giovanl ed in presenza di infestazioni diffuse. | Estratto di piretro Deltametrina (1) Betaciflutrin (1) (2) | (1) Con i piretroidi sono ammessi non più di 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità (2) Divieto di impiego in serra. | |
Nottue (Mamestra brassicae) (Mamestra oleracea) Cavolaia (Pieris brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza di diffuse ovondeposizioni. | Bacillus thuringiensis (1) Deltametrina (2) Betaciflutrin (2) Indoxacarb (3) Lambdacialotrina (2) | (1) Intervenire sulle larve giovani. (2) Con i piretroidi sono ammessi non più di 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità (3) Non ammesso su cavolo nero. Al massimo 3 trattamenti all’anno. | |
Tripidi (Thrips tabaci) | Interventi agronomici: si consiglia di utilizzare piante non infestate e di sicura provenienza. | Lambdacialotrina (1) Betaciflutrin (1) | (1) Con i piretroidi sono ammessi non più di 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
FITOFAGI OCCASIONALI Limacce | Indicazione d'intervento: | Metaldeide esca Fosfato ferrico | ||
intervenire solo in caso di infestazione generalizzata. |
DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI A INFIORESCENZA cavoli broccolo (broccolo calabrese, broccolo cinese, cima di rapa), cavolfiore | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Alternariosi (Alternaria brassicae) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - distruggere i residui delle piante infette. Interventi chimici: si può intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Prodotti rameici Difenoconazolo (1) Azoxystrobin (2) (3) Pyraclostrobin + Boscalid (3) Azoxystrobin + Difenconazolo (4) Iprodione (5) | (1) Al massimo 2 trattamenti con IBE per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. Trattamento ammesso solo su cavolfiore. (2) Sostanza attiva registrata solo su cavolfiore. (3) Tra pyraclostrobin e azoxistrobin al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. Il trattamento è attivo anche contro la muffa grigia. (4) Trattamento ammesso solo su cavolo broccolo. (5) Al massimo 1 trattamento all’anno. Ammesso solo su cavolfiore. |
Ernia (Plasmodiophora brassicae) | Interventi agronomici: - evitare i terreni acidi; - utilizzare piante sane; - utilizzare varietà resistenti; - effettuare ampie rotazioni. | ||
Marciumi basali (Sclerotinia spp.) (Rhizoctonia solani) (Phoma lingam) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - limitare le irrigazioni ed evitare i ristagni idrici; - distruggere i residui della vegetazione. | Trichoderma spp. Trichoderma asperellum (1) Coniothyrium minitans (2) Tolclofos metile (3) | (1) Non autorizzato contro Phoma. (2) Autorizzato solo contro Sclerotinia. (3) Al massimo 1 trattamento all’anno. |
Oidio (Erysiphe cruciferarum) | Interventi chimici: intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Zolfo Difenconazolo (1) | (1) Al massimo 2 trattamenti con IBE per ciclo colturale. Ammesso solo su cavolfiore. |
Moria delle piantine (Pythium spp.) | Interventi agronomici: - evitare ristagni idrici. | Trichoderma spp. Trichoderma asperellum Propamocarb Propamocarb + Fosetil (1) Metalaxil-M | (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno. Trattamento ammesso solo in semenzaio. |
Peronospora (Peronospora brassicae) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - favorire il drenaggio del suolo; - allontanare le piante e le foglie infette; - distruggere i residui delle colture malate. Interventi chimici: i trattamenti vanno programmati in funzione delle condizioni climatiche (pioggie frequenti, alta umidità, temperature non molto alte). | Prodotti rameici Propamocarb Azoxystrobin + Difenconazolo (1) | Al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale. (1) Trattamento ammesso solo su cavolo broccolo. |
(continua)
(segue difesa integrata dei cavoli a infiorescenza)
BATTERIOSI (Xanthomonas campestris) (Xxxxxxx xxxxxxxxxx) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - effettuare concimazioni azotate equilibrate; - non irrigare per aspersione; - evitare ferite alle piante durante i periodi particolarmente umidi; - eliminare la vegetazione infetta. | Prodotti rameici | |
FITOFAGI Afidi Altica | Tiametoxam | Effettuare la disinfezione delle piantine prima del trapianto.Registrato solo su cavolo broccolo. | |
FITOFAGI Afidi (Brevicoryne brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza generalizzata con colonie in accrescimento. | Pirimicarb (1) Estratto di piretro Zetacipermetrina (1) Cipermetrina (1) (2) Betaciflutrin (1) (2) Lambdacialotrina (1) (2) Imidacloprid (3) Acetamiprid (3) Tiametoxam (3) (4) | (1) Prodotti in alternativa tra loro. Sono ammessi al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale e indipendentemente dall’avversità. (2) Divieto di impiego in serra. (3) Al massimo 1 trattamento per ciclo colturale. Prodotti in alternativa tra loro. (4) Intervenire prima del trapianto. Registrato solo su cavolo broccolo. |
Altica (Phyllotreta spp.) | Indicazioni di intervento: Intervenire solo su piante giovanl ed in presenza di infestazioni diffuse. | Estratto di piretro Tiametoxam (2) (3) Acetamiprid (3) Betaciflutrin (1) (4) Deltametrina (1) | (1) Prodotti in alternativa tra loro. Sono ammessi al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale e indipendentemente dall’avversità. (2) Effettuare la disinfezione delle piantine prima del trapianto. Registrato solo su cavolo broccolo. (3) Al massimo 1 trattamento per ciclo colturale. Prodotti in alternativa tra loro. (4) Divieto di impiego in serra. |
(continua)
(segue difesa integrata dei cavoli a infiorescenza)
Nottue (Mamestra brassicae) (Mamestra oleracea) Cavolaia (Pieris brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza di diffuse ovodeposizioni. | Bacillus thuringiensis (1) Spinosad (6) Azadiractina (2) Deltametrina (3) Alfacipermetrina (3)(4) Betaciflutrin (3) (5) Zetacipermetrina (3) Cipermetrina (3) (5) Lambdacialotrina(3)(5) Indoxacarb (10) Emamectina benzoato (7) Clorantraniliprole (8) | (1) Intervenire sulle larve giovani. (2) Si consiglia di intervenire alla comparsa dei primi attacchi. Autorizzato su cavolfiore. (3) Al massimo 2 interventi per ciclo con piretroidi indipendentemente dall'avversità. (4) Ammessa solo su cavolfiore contro cavolaia. (5) Non ammesso in serra. (6) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall'avversità. (7) Al massimo 2 interventi all’anno; ammesso solo in pieno campo contro Pieris brassicae. (8) Solo per colture in pieno campo. Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (9) Solo per colture in pieno campo: 1 solo interventoall’anno con entrambe le s.a. indipendentemente dall’avversità e in alternativa a tutte le altre s.a., tenendo conto delle limitazioni previste per i piretroidi. (10) Al massimo 3 trattamenti all’anno. |
Tripidi (Thrips tabaci) | Interventi agronomici: si consiglia di utilizzare piante non infestate e di sicura provenienza. | Spinosad | Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall'avversità. |
Soglia: Presenza. | |||
Aleurodidi (Aleyrodes proletella) | Soglia: Presenza. | Deltametrina Tau Fluvalinate (1) Betaciflutrin (1) Zetacipermetrina Cipermetrina | Al massimo 2 interventi con piretroidi per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. (1) Non ammesso in coltura protetta. |
Elateridi (Agriotes spp.) | Interventi chimici: Infestazioni accertate negli anni precedenti. | Teflutrin (1) Zetacipermetrina | Un solo trattamento al terreno se sulla coltura precedente si sono verificati problemi. (1) Ammesso solo su cavolfiore, non ammesso in serra. |
FITOFAGI OCCASIONALI Limacce | Indicazione d'intervento: intervenire solo in caso di infestazione generalizzata. | Metaldeide esca Fosfato ferrico | |
DIFESA INTEGRATA DEL CAVOLO RAPA | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
Ernia (Plasmodiophora brassicae) | Interventi agronomici: - evitare i terreni acidi; - utilizzare piante sane; - utilizzare varietà resistenti; - effettuare ampie rotazioni. | ||
Marciumi basali (Sclerotinia spp.) (Rhizoctonia solani) (Phoma lingam) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - limitare le irrigazioni ed evitare i ristagni idrici; - distruggere i residui della vegetazione. | Trichoderma spp. Coniothyrium minitans (1) Tolclofos metile (2) | (1) Autorizzato solo contro sclerotinia. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno. Non registrato contro Phoma. |
Moria delle piantine (Pythium spp.) | Interventi agronomici: - evitare ristagni idrici. | Trichoderma spp. Propamocarb | |
Peronospora (Peronospora brassicae) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - favorire il drenaggio del suolo; - allontanare le piante e le foglie infette; - distruggere i residui delle colture malate. Interventi chimici: i trattamenti vanno programmati in funzione delle condizioni climatiche (pioggie frequenti, alta umidità, temperature non molto alte). | Prodotti rameici Propamocarb | Al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale. |
BATTERIOSI (Xanthomonas campestris) (Xxxxxxx xxxxxxxxxx) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - effettuare concimazioni azotate equilibrate; - non irrigare per aspersione; - evitare ferite alle piante durante i periodi particolarmente umidi; - eliminare la vegetazione infetta. | Prodotti rameici | |
FITOFAGI Afidi (Brevicoryne brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza generalizzata con colonie in accrescimento. | Estratto di piretro Pirimicarb (1) Imidacloprid (2) Lambdacialotrina (3) Deltametrina (3) | (1)Sono ammessi al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale. (2) Al massimo 1 trattamento per ciclo colturale. (3) Con i piretroidi sono ammessi non più di 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. |
(continua)
(segue difesa integrata del cavolo rapa)
Nottue (Mamestra brassicae) (Mamestra oleracea) Cavolaia (Pieris brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza di diffuse ovodeposizioni. | Bacillus thuringiensis Estratto di piretro Lambdacialotrina (2) Deltametrina (2) | (2) Con i piretroidi sono ammessi non più di 2 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. | |
Elateridi (Agriotes spp.) | Interventi agronomici: Infestazioni accertate negli anni precedenti. eseguire lavorazioni superficiali nell’interfila che modificando l’umidità del terreno favoriscono la discesa delle larve negli strati più profondi; solarizzazione; asportare i residui di coltivazione le lavorazioni superficiali sono utili nell’impedire la schiusura delle uova; adottare ampie rotazioni. | |||
FITOFAGI OCCASIONALI Limacce | Indicazione d'intervento: | Fosfato ferrico | ||
intervenire solo in caso di infestazione generalizzata. |
DIFESA INTEGRATA DEI CAVOLI A TESTA cavolo di Bruxelles, cavoli cappuccio (cavoli bianchi, cavoli rossi, cavoli verza, cavolo cappuccio appuntito) | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Alternariosi (Alternaria brassicae) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - distruggere i residui delle piante infette. Interventi chimici: si può intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Prodotti rameici Azoxystrobin (1) (2) Azoxystrobin + Difenconazolo (1) (3) | (1) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente dall’avversità (2) Non ammesso su cavolo verza. (3) Trattamento ammesso solo su cavolo cappuccio. |
Ernia (Plasmodiophora brassicae) | Interventi agronomici: - evitare i terreni acidi; - utilizzare piante sane; - utilizzare varietà resistenti; - effettuare ampie rotazioni. | ||
Marciumi basali (Sclerotinia spp.) (Rhizoctonia solani) (Phoma lingam) | Interventi agronomici: - impiegare seme conciato; - effettuare ampie rotazioni; - limitare le irrigazioni ed evitare i ristagni idrici; - distruggere i residui della vegetazione. | Trichoderma spp. Coniothyrium minitans (1) Tolclofos metile (2) | (1) Autorizzato solo contro Sclerotinia. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno. Non registrato contro Phoma. |
Oidio (Erysiphe cruciferarum) | Interventi chimici: intervenire alla comparsa dei primi sintomi. | Zolfo | |
Moria delle piantine (Pythium spp.) | Interventi agronomici: - evitare ristagni idrici. | Trichoderma spp. Propamocarb | |
Peronospora (Peronospora brassicae) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - favorire il drenaggio del suolo; - allontanare le piante e le foglie infette; - distruggere i residui delle colture malate. Interventi chimici: i trattamenti vanno programmati in funzione delle condizioni climatiche (pioggie frequenti, alta umidità, temperature non molto alte). | Prodotti rameici Propamocarb Metalaxil (2) Azoxystrobin + Difenconazolo (3) | Al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale. (2) Trattamento ammesso solo su cavolo verza. (3) Trattamento ammesso solo su cavolo cappuccio. |
(continua)
(segue difesa integrata dei cavoli a testa)
BATTERIOSI (Xanthomonas campestris) (Xxxxxxx xxxxxxxxxx) | Interventi agronomici: - effettuare ampie rotazioni; - effettuare concimazioni azotate equilibrate; - non irrigare per aspersione; - evitare ferite alle piante durante i periodi particolarmente umidi; - eliminare la vegetazione infetta. | Prodotti rameici | |
FITOFAGI Afidi (Brevicoryne brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza generalizzata con colonie in accrescimento. | Estratto di piretro Azadiractina (2) Pirimicarb (1) Etofenprox (1) Imidacloprid (4) Acetamiprid (4) Tiametoxam Tau Fluvalinate (1) (3) (6) Zetacipermetrina (1) (5) Cipermetrina (1) (3) Betaciflutrin (1) (3) Lambdacialotrina (1) (2) (3) Spirotetramat (7) | (1) Prodotti in alternativa tra loro. Sono ammessi al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale e indipendentemente dall’avversità. (2) Registrata su cavolo cappuccio e su cavolo verza. (3) Divieto di impiego in serra. (4) Al massimo 1 trattamento per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. Prodotti in alternativa tra loro. (5) Registrato solo su cavolo cappuccio. (6) Non ammesso su cavolo di Bruxelles (7) Al massimo 2 trattamenti all’anno. |
Altica (Phyllotreta spp.) | Indicazioni di intervento: Intervenire solo su piante giovanl ed in presenza di infestazioni diffuse. | Estratto di piretro Deltametrina (1) Betaciflutrin (1) (3) Tiametoxam (2) Acetamiprid(2) | (1) Sono ammessi al massimo 2 trattamenti per ciclo colturale e indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 trattamento per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. Prodotti in alternativa tra loro. (3) Non ammesso in coltura protetta. |
(continua)
(segue difesa integrata dei cavoli a testa)
Nottue (Mamestra brassicae) (Mamestra oleracea) Cavolaia (Pieris brassicae) | Indicazioni di intervento: Presenza di diffuse ovodeposizioni. | Bacillus thuringiensis (1) Etofenprox (2) Spinosad (13) Metaflumizone (2) (8) (9) Azadiractina (3) Deltametrina (4) Alfacipermetrina (4) (5) Betaciflutrin (5) (13) Zetacipermetrina (4) (6) Cipermetrina (4) (5) Lambdacialotrina (4) (7) (5) Lambdacialotrina + Clorantraniliprole (4) (12) Indoxacarb (13) (14) Emamectina benzoato (10) Clorantraniliprole (9) (11) (15) | (1) Intervenire sulle larve giovani. (2) Al massimo 1 trattamento all'anno con ciascuna s.a. (3) Si consiglia di intervenire alla comparsa dei primi attacchi. Autorizzato su cavolo cappuccio e verza. (4) Al massimo 2 interventi per ciclo con piretroidi indipendentemente dall'avversità. (5) Non ammesso in coltura protetta. (6) Non ammesso su cavolo di Bruxelles e su cavolo verza. (7) Ammessa solo, cavolo cappuccio e Bruxelles. (8) Ammesso solo su cavolo cappuccio e cavolo di Bruxelles e solo in pieno campo. (9) Ammesso solo contro Pieris brassicae e Mamestra brassicae. (10) Al massimo 2 interventi all’anno; ammesso solo in pieno campo contro Pieris Brassicae. (11) Solo per colture in pieno campo. Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità e in alternativa a tutte le altre s.a. (12) Solo per colture in pieno campo e contro Pieris Brassicae. (13) Al massimo 3 trattamenti all’anno indipendentemente dall’avversità. (14) Registrato solo su cavolo cappuccio. (15) Non ammesso su cavolo di Bruxelles. | |
Tripidi (Thrips tabaci) | Interventi agronomici: si consiglia di utilizzare piante non infestate e di sicura provenienza. Soglia: Presenza. | Spinosad | Al massimo 3 intervento all’anno, indipendentemente dall’avversità. | |
Aleurodidi (Aleyrodes proletella) | Soglia: Presenza. | Deltametrina (1) Tau Fluvalinate (1) (2) Betaciflutrin (1) (2) Zetacipermetrina (1) Cipermetrina (1) Spirotetramat (3) | (1) Al massimo 2 interventi con piretroidi per ciclo colturale indipendentemente dall’avversità. (2) Non ammesso in coltura protetta. (2) Non ammesso su cavolo di Bruxelles. (3) Al massimo 2 trattamenti all’anno. | |
Elateridi (Agriotes spp.) | Interventi chimici: Infestazioni accertate negli anni precedenti. | Teflutrin (1) Zetacipermetrina Lambdacialotrina (2) | Un solo trattamento al terreno se sulla coltura precedente si sono verificati problemi. (1)Ammesso solo su cavolo cappuccio e in pieno campo. (2) )Ammesso solo su cavolo cappuccio e cavolo verza in pieno campo. | |
FITOFAGI OCCASIONALI Limacce | Indicazione d'intervento: | Metaldeide esca Fosfato ferrico | ||
intervenire solo in caso di infestazione generalizzata. |
DIFESA INTEGRATA DEL CECE |
Ammessa solo la concia delle sementi. |
DIFESA INTEGRATA DEL CETRIOLO | |||
AVVERSITA' | CRITERI DI INTERVENTO | SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI | LIMITAZIONI D'USO E NOTE |
CRITTOGAME Peronospora (Pseudoperonospora cubensis) | Interventi agronomici: - favorire l'arieggiamento; - distruggere i residui delle colture precedenti infette; - limitare le irrigazioni, soprattutto sopra chioma. Interventi chimici: Solo per trapianti estivi. | Prodotti rameici Propamocarb Fosetil Al Cymoxanil (2) Famoxadone + Cymoxanil (1) Azoxystrobin (1) Cyazofamide (2) Fluopicolide + Propamocarb (2) Metalaxil + Rame (3) Ametoctradina + Dimetomorf (4) Ametoctradina + Metiram (4) Pyraclostrobin + Dimetomorf (1) | (1) Tra azoxystrobin, pyraclostrobin, trifloxystrobin e famoxadone al massimo 2 all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 2 interventi all’anno con ciascuna s.a. (3) Al massimo 1 intervento per ciclo colturale. (4) Al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Mal bianco (Erysiphe cichoracearum) (Sphaerotheca fuliginea) | Interventi agronomici: impiego di varietà resistenti o tolleranti. Interventi chimici: Alla comparsa dei primi sintomi e ripetuti ad intervalli variabili da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza del principio attivo e all'andamento stagionale. E’ ottima norma alternare fungicidi con differente meccanismo d'azione. | Ampelomyces quisqualis Bicarbonato di potassio Bupirimate Zolfo (1) Tetraconazolo (2) Penconazolo (2) Miclobutanil (2) Fenbuconazolo (2) Difenoconazolo (2) Tebuconazolo (2) Triadimenol (2) Azoxystrobin (3) Trifloxistrobin (3) Pyraclostrobin + Dimetomorf (3) (5) Meptyldinocap (4) Cyflufenamid (4) Metrafenone (6) | (1) Si consiglia di ridurre la dose d'impiego per evitare fenomeni di fitotossicità. Sconsigliato lo zolfo colloidale. Tossico per adulti di fitoseidi. |
(2) Al massimo 2 trattamenti all’anno con I.B.E. (3) Tra azoxystrobin, pyraclostrobin, trifloxystrobin e famoxadone al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (4) Al massimo 2 interventi all’anno con ciascuna s.a. (5) Impiego autorizzato solo in serra. (6) Al massimo 2 trattamenti all’anno. | |||
Sclerotinia (Sclerotinia sclerotiorum) | Interventi agronomici: - arieggiare le serre; - limitare le irrigazioni; - eliminare le piante ammalate; - evitare se possibile lesioni alle piante. | Thricoderma spp. Tricoderma asperellum + Trichoderma gamsii (1) Penthiopirad (2) | (1) Trattamenti in pre-semina, alla semina, al trapianto. (2) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente dall’avversità. |
Botrite (Botrytis cinerea) | Interventi agronomici: - arieggiare le serre; - limitare le irrigazioni; - eliminare le piante ammalate; - evitare se possibile lesioni alle piante. Interventi chimici: In condizioni climatiche particolarmente favorevoli. | Fenexamid Fenpyrazamine Cyprodinil + Fludioxinil (1) Fenexamide (1) Pyrimetanil (1) Penthiopirad (1) | Al massimo 2 interventi all’anno contro questa avversità. (1) Impiego autorizzato solo in serra. |
(continua)