ACCORDO TERRITORIALE DECENTRATO
ACCORDO TERRITORIALE DECENTRATO
PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA DEI BAMBINI E ALUNNI DISABILI
Conferenza n.2 – Distretto Socio Sanitario di Casalecchio di Reno
Approvato nella seduta congiunta tra Conferenza Territoriale per l’Offerta Formativa Ambito n. 2 e Comitato di Distretto del 21 aprile 2009
1.PREMESSA
Il presente Accordo Territoriale recepisce e integra quanto previsto dall’Accordo provinciale di Programma per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008 – 2013 (Legge 104/1992) del 12 giugno 2008 della Provincia di Bologna. (Art. 3.1 Accordo Provinciale)
Vista la specificità territoriale di tale Accordo, tutte le Istituzioni coinvolte, interessate a vario titolo nei processi di sviluppo di apprendimento e di socializzazione e sulla base dell’esperienza sviluppata, ritengono in premessa di dover sottolineare:
• all’interno delle Istituzioni Scolastiche, vi sono numerosi bambini e ragazzi che presentano difficoltà e problematiche non legate a prevalenti condizioni di disabilità, ma a varie forme di disagio che possono manifestarsi in difficoltà relazionali e di apprendimento, insuccesso scolastico, manifestazioni di devianza e marginalità sociale.
• preoccupano, ad esempio, l’aumento di fenomeni quali il bullismo e l’abbandono del percorso scolastico e formativo, e l’aumento dei bambini presi in carico dai Servizi Sociali consapevoli che le risposte per gli allievi che vivono questa particolare situazione di difficoltà non sono oggetto del presente accordo; si conviene sul fatto che occorra affrontare il tema con un taglio sperimentale e si impegnano ad istituire tavoli di approfondimento e confronto interistituzionale e a costituire operativamente gruppi multidisciplinari composti da esperti con competenze in ambito didattico, pedagogico, psicologico e sociale in grado di definire percorsi appropriati ed innovativi di approccio al problema quali, ad esempio, le Commissioni Disagio (previste dai Piani di Zona)
2. I FIRMATARI DELL’ACCORDO Sono firmatari dell’Accordo:
• I Comuni di Casalecchio di Reno, Monte S. Xxxxxx, Monteveglio, Xxxxx Xxxxxxx, Zola Predosa, Crespellano, Savigno, Bazzano e Castello di Serravalle;
• L’Azienda U.S.L. di Bologna - Distretto di Casalecchio di Reno e U.O. NPIA C - P
• Gli Istituti Scolastici Statali dei Comuni della Conferenza Territoriale per il miglioramento dell’Offerta Formativa Ambito n. 2;
• Le Scuole Paritarie dei Comuni della Conferenza Territoriale per il miglioramento dell’Offerta Formativa Ambito n. 2;
• I gestori dei Servizi Educativi per la prima Infanzia autorizzati al funzionamento dei Comuni della Conferenza Territoriale per il miglioramento dell’Offerta Formativa Ambito n. 2.
Aderiscono all’Accordo
• Le Associazioni per il superamento dell’Handicap dei Comuni del Distretto Socio-sanitario di Casalecchio di Reno;
• Le Cooperative Sociali che gestiscono gli interventi educativi scolastici ed extrascolastici dei Comuni del Distretto Socio-sanitario di Casalecchio di Reno;
• I Centri di Formazione Professionale che realizzano corsi rivolti ad allievi in situazione di handicap dei Comuni del Distretto Socio-sanitario di Casalecchio di Reno;
3.OBIETTIVI DELL’ACCORDO TERRITORIALE
I firmatari del presente Accordo convengono di promuovere e sostenere un insieme coordinato di azioni, con l’obiettivo di consolidare ed estendere i percorsi dell’integrazione già definiti dell’Accordo Provinciale. La finalità è il superamento o almeno la riduzione dell’handicap ed il sostegno allo sviluppo delle potenzialità della persona disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
I Xxxxxxxx sottoscrittori del presente accordo riconoscono a tutte le persone in situazione di handicap il diritto di beneficiare di prestazioni in relazione alle potenzialità di apprendimento e alla consistenza della loro minorazione (L. 104/92 art.3).
I firmatari, inoltre, concordano di promuovere iniziative di miglioramento e di innovazione, nonché di individuazione e condivisione delle buone prassi e di perseguire l’integrazione degli interventi scolastici ed extrascolastici nel quadro di un globale progetto educativo.
4. DESTINATARI DELLE AZIONI
• Le azioni previste nel presente Accordo sono rivolte agli allievi residenti nei Comuni del Distretto Socio-sanitario di Casalecchio di Reno o frequentanti le Scuole che hanno sede nei Comuni facenti capo alla Conferenza Territoriale per l’Offerta Formativa Ambito n. 2, che siano in possesso della Certificazione ai fini dell’integrazione scolastica, rilasciata dalla competente Azienda U.S.L., così come previsto dall’Accordo Provinciale.
• Le azioni del presente accordo sono inoltre rivolte anche agli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento, come specificato nell'allegato 8 dell'Accordo Provinciale, anche quando individuati tramite 'Segnalazione' (v. all. 9 dell'Accordo Provinciale). A tal fine gli Enti coinvolti si impegnano a definire specifiche forme di collaborazione utili a realizzare azioni di prevenzione e di tutela (a puro titolo d’esempio: attraverso l'individuazione di un insegnante referente per i D.S.A. (Disturbo Specifico di Apprendimento) all'interno di ogni
I.S.A. (Istituzioni Scolastiche Autonome); l'attivazione, nell'ambito delle risorse disponibili- concordata fra operatori sanitari, Dirigenti Scolastici ed Insegnanti- di screening nei primi due anni della scuola primaria, al fine di attivare azioni di recupero all'interno della scuola; l'individuazione di risorse quali borse di studio, tirocini o incarichi a termine per la realizzazione di tali azioni, ecc.) che, per quanto non definito nel presente Accordo saranno ratificate in sede di Conferenza Territoriale.
5. SERVIZI SOCIO EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
I Comuni firmatari si impegnano a promuovere e garantire l’ammissione ai propri servizi per la prima infanzia dei bambini con certificazione, utilizzando per quanto possibile il percorso di integrazione previsto dall’Accordo Provinciale. Tali bambini avranno, nell’ammissione, la precedenza rispetto agli altri richiedenti.
I servizi per la prima infanzia privati, all’atto della presentazione della richiesta di autorizzazione al funzionamento, si impegnano ad accogliere i bambini disabili, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale del n.1 del 10 gennaio 2000, integrata dalla Legge Regionale n. 8 del 14 aprile 2004. Competerà poi al gestore, a fronte dell’inserimento di bambini disabili, l’impegno di adeguare eventualmente la dotazione di personale, arredi e attrezzature, anche attraverso accordi tra istituzioni scolastiche e EE.LL e comunque con il supporto economico e professionale degli Enti competenti per territorio, nei limiti delle risorse disponibili.
I Comuni e l’Azienda U.S.L. sosterranno il percorso di integrazione mediante la consulenza professionale dei propri tecnici.
6. CENTRI DI DOCUMENTAZIONE
Al fine di qualificare le esperienze di integrazione e diffondere le buone prassi i Comuni si impegnano a promuovere e sostenere la cultura della progettazione educativa e della documentazione, attraverso i servizi che tradizionalmente si occupano della qualificazione scolastica.
Il Centro di Documentazione per l’Integrazione (C.D.I) di Bazzano, Crespellano, Monte San Xxxxxx, Monteveglio e Castello di Serravalle, e il Centro Documentazione Pedagogico (C.D.P.) del Comune di Casalecchio di Reno, concordano di collaborare tra loro, con gli EE.LL., l’Azienda U.S.L. e le Istituzioni Scolastiche, sui temi dell’apprendimento e della pedagogia attiva per l’integrazione.
In particolare, effettuata l’analisi del bisogno dei territori interessati, si potranno attivare:
• percorsi di formazione e di supervisione alla documentazione rivolti a insegnanti e operatori/trici delle scuole e educatori delle cooperative sociali;
• attività di ricerca e azioni per l’integrazione degli alunni;
7. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE
Ai fini dell’ottimizzazione delle risorse, i firmatari si impegnano a individuare modalità di gestione delle risorse il più possibile omogenee e coordinate. Tali prassi saranno definite a inizio Anno Scolastico in sede di programmazione educativa, con la finalità di evitare la dispersione delle risorse educative, assistenziali e di sostegno e prevedere una flessibilità possibile del loro utilizzo, in corrispondenza di bisogni emergenti o di aggiornamento del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.)
I firmatari del presente Accordo si impegnano a potenziare ed estendere il progetto di “Educatore di plesso” negli istituti scolastici del territorio, secondo le indicazioni già emerse dal Piano di Xxxx Xxxxxxxxx 0000 xxx Xxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxx xx Xxxx.
Al fine di ottimizzare l’impiego delle figure professionali, si prevede che, nel primo giorno di assenza dell’alunno di pertinenza, il Dirigente Scolastico, in accordo con le Cooperative Sociali, i referenti dell’Azienda U.S.L. e degli EE.LL interessati., nelle sue funzioni di coordinamento e
direzione, possa disporre dell’utilizzo degli educatori per la copertura formativa di altri allievi certificati, anche se residenti in altro comune.
8. COMPETENZE E ADEMPIMENTI, INTERVENTI PRIORITARI, IMPEGNI FINANZIARI
Richiamati gli impegni di cui all'art. 5, punti 1.2.3.4. dell’Accordo Provinciale di Programma, gli Enti sottoscrittori del presente atto, nei limiti consentiti dalle rispettive risorse e al fine di perseguire l'obiettivo della miglior risposta possibile ai bisogni degli utenti, assumono i seguenti specifici impegni:
A) ISTITUZIONI SCOLASTICHE STATALI E PARITARIE
a) Promuovere prima dell’inizio dell’anno scolastico momenti di formazione-informazione rivolti a tutto il personale scolastico coinvolto, per organizzare al meglio l’accoglienza dell’alunno/a disabile, con il coinvolgimento dei genitori;
b) sollecitare, nell’ambito delle attività progettate per l’accoglienza degli alunni delle classi prime, momenti specifici per la conoscenza dell’alunno certificato;
c) accogliere ed integrare gli alunni in situazione di handicap attraverso la predisposizione di progetti specifici, anche sperimentali, e di adeguate dotazioni didattiche e tecniche;
d) attivare i laboratori che prevedano la piena integrazione tra tutti gli allievi, anche con l’intervento delle figure professionali assegnate;
e) prevedere, nei gruppi operativi riguardanti alunni in carico al servizio sociale, la presenza di un operatore del servizio stesso;
f) favorire l’attuazione del prestito professionale partendo da Accordi di rete tra scuole già esistenti nel territorio;
g) richiedere la collaborazione del Pediatra di comunità per la definizione di disciplinari di somministrazione non specialistica di farmaci salvavita agli alunni iscritti che ne necessitano, ed altresì per informare e formare tutto il personale scolastico nell’utilizzo di tali disciplinari;
h) La scuola secondaria di secondo grado, quando ne ravvisi la necessità, può richiedere l’attivazione dell’esperienza del tutor amicale sia per alunni certificati che con Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.);
i) attivarsi per la progettazione del servizio di istruzione domiciliare per i bambini e gli alunni impediti alla frequenza scolastica per un periodo superiore ai 30 giorni a causa di malattia e sottoposti a cicli di cure periodiche, prevedendo l’utilizzo in particolare degli strumenti telematici e tecnologici utili per l’istruzione a distanza;
j) sollecitare, previa informazione e formazione, gli alunni delle classi terminali delle scuole secondarie di secondo grado a coglier l’opportunità offerta loro di svolgere la funzione del tutor amicale una volta conseguito il diploma;
k) uniformare le proprie azioni rivolte all’integrazione scolastica dei giovani in situazione di handicap alle modalità, ai tempi e alle procedure così come indicate nell’allegato n.1 del presente Accordo;
l) Integrare il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) con le attività educative promosse in ambito extrascolastico e verificare la continuità educativa nei differenti contesti di vita.
C) AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE
L’Azienda U.S.L., oltre a quanto previsto dall’Accordo Provinciale, si impegna a:
a. dare attuazione al Protocollo di continuità terapeutica;
b. prevedere, nell’ipotesi di modifica delle certificazioni e delle relative risorse da mettere in atto, un previo confronto nell’ambito del Gruppo Operativo. (G.O.);
c. dare tempestiva informazione alle Istituzioni Scolastiche e ai Comuni in caso sia previsto il nuovo ingresso di alunni certificati;
x. xxxxxxxxxx, per gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.) individuati con 'Segnalazione', in accordo con la famiglia, le opportune modalità di collaborazione tra operatori sanitari e docenti per assicurare la consulenza per la predisposizione e la verifica dei percorsi didattici personalizzati;
e. Creare le condizioni affinché l'U.O. di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (N.P.I.A.), tramite il contributo sia dei referenti tecnici degli alunni sia dei Centri Specialistici, concorra ai percorsi di prevenzione e di tutela anche per gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A ).
D) AMMINISTRAZIONE COMUNALE
L'Amministrazione Comunale in qualità di soggetto gestore di Servizi per l'infanzia (Nidi) si impegna a confermare quanto sottoscritto come da Accordo provinciale e più precisamente:
a. Integrare, se ed in quanto richiesti dallo specifico progetto di integrazione, il personale educativo dei servizi per l'infanzia con educatori dedicati;
b. prevedere la possibilità, in presenza di situazioni di handicap non grave, di dimensionare il numero massimo di iscritti nelle sezioni in cui sono inseriti tali bambini in alternativa alla figura di un educatore di sostegno;
L’Ente Locale si impegna a rispettare quanto sottoscritto con l’Accordo provinciale e più precisamente:
a. garantire l’inclusione di minori certificati nelle opportunità offerte sul territorio o promuovere specifiche attività educative extrascolastiche con supporti adeguati, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, favorendone l’integrazione con le attività scolastiche;
b. attivare, ove possibile, apposite Convenzioni con altri Enti, Associazioni e Università, o con il Servizio Civile Volontario, finalizzate all’istituzione della figura del Tutor Amicale uniformando, tra i Comuni del Distretto Socio Sanitario di Casalecchio di Reno, i compensi orari previsti.
9. VERIFICA DEL PERCORSO D’INTEGRAZIONE
Si chiede che la Conferenza Territoriale per l’Offerta Formativa, Ambito n. 2, si riunisca annualmente in una seduta apposita per la verifica del rispetto del seguente Accordo, coinvolgendo i soggetti firmatari e aderenti.
10 . RETE DELLE RISORSE E DELLE OPPORTUNITÀ
I Comuni, con la collaborazione degli Enti interessati e con le Associazioni per il superamento dell’handicap, intendono potenziare le sinergie tra i diversi soggetti che promuovono azioni in ambito scolastico ed extrascolastico. A tal fine si renderanno disponibili a:
- utilizzare, per quanto possibile, in modo flessibile la figura dell’educatore secondo un progetto educativo personalizzato, dinamico e aperto;
- diffondere sul territorio la conoscenza di iniziative, progetti, opportunità educative, sportive e ricreative prioritariamente individuate e finalizzate a sostenere l’integrazione dei bambini disabili favorendone l’utilizzo;
- facilitare l’integrazione dei giovani disabili nell’ambito dei Centri di Aggregazione Giovanili (C.A.G.) e dei contesti formali ed informali di socializzazione, attraverso la mediazione degli operatori / educatori che gestiscono la rete degli interventi nel territorio;
- sostenere le Associazioni di promozione sociale e di volontariato, che operano nell’ambito distrettuale, finalizzate alla realizzazione di servizi e progetti comuni a sostegno dell’integrazione.
11. DURATA E MODIFICHE
Il presente Accordo ha validità fino al 2013, data di scadenza dell’Accordo Provinciale di Programma, che ne costituisce il “quadro di riferimento”.
Modifiche del presente Accordo, coerenti con le disposizioni di legge e con l’Accordo provinciale, possono essere concordate tra le parti nell’ambito di apposita conferenza.
ALLEGATO N.1 FASI PROCEDURALI
(parte integrante del presente Accordo)
Calendario degli impegni
TEMPI | ADEMPIMENTI |
ENTRO IL TERMINE DELLE ISCRIZIONI | 1) L'Unità Operativa di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (N.P.I.A.) dell’AUSL di Bologna - ambito territoriale di Casalecchio di Reno - convoca la famiglia, fornisce le informazioni utili ed i moduli da compilare (in caso di prima valutazione o di revisione, in base agli opportuni accertamenti, fornisce la documentazione clinica) 2) La famiglia prenota la visita presso la segreteria della Commissione medico – legale per la Disabilità, consegnando la modulistica e la relazione clinica; 3) La Commissione medico - legale attesta la condizione di disabilità e rilascia alla famiglia il relativo documento (Certificazione); 4) La famiglia consegna la Certificazione alla Scuola. |
ENTRO IL MESE DI MARZO | • L'Unità Operativa di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Azienda U.S.L. di Bologna consegna alla famiglia il modello Diagnosi Funzionale (mod. D.F.); • La famiglia consegna il modello di Diagnosi Funzionale (mod.D.F.) alla scuola; • L'Unità Operativa di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza rilascia alla famiglia la Segnalazione Disturbi Specifici di Apprendimento (Diagnosi In presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento non certificati-vedi allegato 9 Accordo Provinciale); • La famiglia consegna alla scuola la Segnalazione Disturbi Specifici di Apprendimento; • I Gruppi di Lavoro di Istituto (G.L.I.S.), sulla base delle certificazioni di Diagnosi Funzionale (D.F.) : - rilevano i bisogni di sostegno didattico, assistenziale ed educativo degli alunni con disabilità (quantificandone il numero di ore di intervento necessarie); - concorrono a promuovere la corretta applicazione dei protocolli relativi al passaggio e alla formazione delle classi; - indicano le necessità formative del personale, ivi comprese eventuali richieste di attivazione del prestito professionale. Sulla base delle Segnalazioni di alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) le Scuole del territorio individuano strumenti compensativi e dispensativi; materiali/sussidi speciali; eventuali necessità di tutor amicali per gli Istituti Superiori; eventuali richieste di prestito professionale e di necessità formative per insegnanti di classe, di sostegno, educatori cooperative. Le Istituzioni Scolastiche Autonome Statali e Paritarie: per i nuovi iscritti si attivano per favorire il passaggio delle informazioni tra i diversi ordini di scuola e con i tecnici dell’Azienda U.S.L. e dei Comuni coinvolti. Nei tempi utili il Dirigente Scolastico, predispone l’invio all'Ufficio Scolastico Provinciale e all’Ente Locale dei moduli di Diagnosi Funzionale (mod. D.F.), Scheda Individuale (S.I.), Scheda Riassuntiva (S.R.), dai quali è possibile ricavare il tipo di personale aggiuntivo occorrente, comprese le richieste del tutor amicale per gli Istituti Superiori, il monte ore di attività, il materiale per i laboratori specifici e innovativi ed i sussidi speciali a supporto dell’apprendimento. |
ENTRO IL MESE DI APRILE | Le Istituzioni Scolastiche Autonome Statali e Paritarie: • avviano percorsi di continuità (progetti ponte) e azioni di orientamento al fine di migliorare e facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro e di indirizzare all’inserimento lavorativo, in collaborazione con i servizi locali deputati all’orientamento; • garantiscono lo svolgimento di incontri per il passaggio delle informazioni, con docenti delle scuole coinvolte e con tecnici dell’Azienda U.S.L. e dei Comuni per la definizione di azioni indirizzate a bambini, famiglie, scuole. Per quanto riguarda i percorsi di Formazione Professionale: • I Centri di Formazione Professionale (C.F.P.) ricevono le segnalazioni dei possibili utenti dal competente Servizio dell’ Azienda U.S.L. e/o dai gruppi operativi presenti nelle scuole; • Il gruppo Interusl propone l’inserimento in progetti di Formazione Professionale; • I Centri di Formazione Professionale (C.F.P.) presentano il piano delle richieste d’intervento pervenute e le relative tipologie formative per le quali provvederanno a richiedere il finanziamento della Provincia di Bologna secondo modalità e tempi previsti dall’apposito bando. |
ENTRO IL MESE DI MAGGIO | Al termine di ogni ciclo educativo/scolastico, i Gruppi Operativi di fine anno sono integrati con referenti della scuola in cui il bambino/ragazzo è iscritto per l’anno successivo e provvedono a ratificare il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) e ad elaborare indicazioni utili per la redazione del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) che sarà poi completato ed integrato dai docenti della futura classe di appartenenza (art. 12 Accordo Provinciale). |
ENTRO IL MESE DI GIUGNO | Ogni Comune, di norma, convoca il gruppo tecnico di programmazione delle risorse. Nel corso dell’incontro, il Comune e la Scuola rendono note le risorse disponibili relative all’anno scolastico successivo e concertano assieme ai referenti dell’Azienda U.S.L. l’ipotesi di distribuzione ottimale delle stesse ed i relativi criteri, tenuto conto degli alunni certificati e della loro gravità. Definita la programmazione annuale degli interventi e individuato il monte ore settimanale da attribuire alla scuola per ogni alunno con disabilità sarà cura dei Comuni o dei referenti pedagogici designati dai Comuni comunicare agli Enti fornitori il quadro degli interventi con i nominativi degli alunni disabili comprensivo delle prime informazioni necessarie per l'organizzazione degli interventi stessi. |
ENTRO IL MESE DI LUGLIO | La scuola invia all’Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P.) e alla Direzione Scolastica Regionale le Certificazioni e le Segnalazioni Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) tardive (consegnate dai genitori, per vari motivi, dopo il termine delle iscrizioni). Le scuole, in collaborazione con l’Azienda U.S.L, Unità Operativa di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (U.O.N.P.I.A.) e i Comuni, definiscono le necessità formative/informative per insegnanti di classe, di sostegno, educatori delle cooperative, educatori professionali, personale A.T.A., da attivare per l'accoglienza/integrazione dell'alunno disabile da predisporsi, di xxxxx, prima dell'inizio della scuola. |
ENTRO IL MESE DI SETTEMBRE | In caso di sostanziali variazioni in merito alle risorse statali e comunali assegnate per l’integrazione scolastica, gli Enti sottoscrittori dell’Accordo Territoriale effettuano una ridistribuzione definitiva delle stesse. Le Scuole attuano momenti specifici di formazione-informazione per tutto il personale e, in collaborazione con la famiglia, momenti specifici per la conoscenza dell'alunno all'interno dell'attività progettate per l'accoglienza delle classi prime. I firmatari si impegnano ad inizio Anno Scolastico a definire in sede di programmazione educativa le prassi di gestione delle risorse con la partecipazione di tutto il personale coinvolto al fine di garantire anche il passaggio di tutte quelle informazioni necessarie all’ottimizzazione delle risorse stesse Gli Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado propongono l’eventuale attivazione del Tutor Amicale predisponendo un preciso progetto da presentare all’Amministrazione comunale dell’alunno di residenza. Le Amministrazioni Comunali valutano e concordano con le Dirigenze Scolastiche tempi e modalità di intervento. |
ENTRO IL MESE DI OTTOBRE | I Dirigenti scolastici definiscono formalmente i Gruppi Operativi ed il calendario concordato con i referenti dell'Azienda U.S.L. e degli EE.LL per il primo Gruppo Operativo per ogni alunno disabile. |
ENTRO META' NOVEMBRE | I Gruppi operativi dei servizi educativi e delle scuole primarie e secondarie di primo grado confermano formalmente e mettono definitivamente a punto il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) dell’anno scolastico per ogni alunno certificato e gli eventuali percorsi individualizzati per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.). |
ENTRO META’ DICEMBRE | I Gruppi Operativi delle scuole secondarie di secondo grado e dei Centri accreditati dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx confermano formalmente e mettono definitivamente a punto il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) dell’anno scolastico per ogni alunno certificato e gli eventuali percorsi individualizzati per gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) |
N.B.:
* eventuali modifiche alla tempistica indicata potranno verificarsi a seguito di disposizioni impartite dall’Amministrazione Scolastica. In questo caso i Dirigenti Xxxxxxxxxx si impegnano ad informare nei tempi dovuti gli Enti interessati.
* Nell’anno scolastico 2009-2010 potranno verificarsi modifiche ai tempi indicati a causa dello spostamento della scadenza delle iscrizioni a fine febbraio e delle nuove modalità di certificazione indicate dalla legge regionale 4/2008