CITTÀ DI POTENZA UNITA’ DI DIREZIONE SERVIZI SOCIALI
CITTÀ DI POTENZA
UNITA’ DI DIREZIONE SERVIZI SOCIALI
Regolamento dell’offerta di “Pacchetti di servizi” per l’inclusione sociale
Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 87 del 26.04.2010
Capo I Norme generali
Art. 1
Oggetto del Regolamento
Il presente regolamento disciplina i servizi e le prestazioni di inclusione sociale a favore delle persone e delle famiglie residenti in stato di bisogno, precisando modalità e criteri di accesso alla loro fruizione, unitamente agli obblighi, ai diritti e ai doveri che si configurano fra le parti, cittadino utente e servizio comunale di inclusione sociale
Art. 2 Disposizioni preliminari
I servizi e le prestazioni di inclusione sociale sono parte integrante del sistema degli interventi e dei servizi sociali del Comune di Potenza e si attivano in concomitanza con lo svolgimento del progetto individuale costruito in relazione ai fabbisogni espressi dal cittadino, sia quelli evidenti che i bisogni latenti, al fine di proporre al medesimo cittadino un percorso concreto e sostenibile per il conseguimento della sua autonomia ed emancipazione dallo stato di bisogno.
Il progetto può contenere proposte di intervento multidisciplinari (educativo-formativo, socio assistenziali, lavorativo ecc.) specificando sempre i tempi, le risorse, i mezzi, le attività e le condizioni in cui si svolgono gli stessi interventi, nonché le forme di partecipazione e più precisamente, gli impegni che il cittadino utente e/o i familiari si assumono per conseguire l’autonomia individuale, sociale ed economica e l’emancipazione duratura dallo stato di bisogno;
Gli interventi del piano sono realizzati con l’ausilio della rete dei servizi esistenti sul territorio, in osservanza della leggi nazionali e regionali in materia. Essi sono conformati ai principi di mercato e dell’economia sociale, in quanto orientati alla promozione della persona – cittadino, “portatore di diritti e risorse fondamentali” in ogni situazione di vita1 e, quindi, in grado di interagire con il contesto di riferimento promuovendo cambiamenti positivi per sé e per la realtà locale…”
Le disposizioni contenute nel presente Regolamento si conformano ai principi contenuti nella Costituzione2, nello Statuto Comunale3, nella carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea4, nelle carte internazionali dei diritti di cittadinanza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite della
1 Ad esempio, il diritto a preservare la propria dignità, il decoro, la salute psico-fisica e professionale e il diritto ad esprimere e valorizzare le proprie risorse (capacità e competenze) indipendentemente dalle situazioni di vita in cui versa
2 Art. 117 e 118 della Costituzione relativi, il primo agli ambiti di legislazione esclusiva dello Stato e alle funzioni concorrenti per le quali la potestà legislativa spetta alle Regioni (salvo casi specifici) ed il secondo, invece, relativo alle funzioni amministrative attribuite ai Comuni (salvo le specifiche funzioni attribuite alle Regioni, Province e Città Metropolitane in aderenza ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.
3 Cfr. il nuovo Statuto del Comune di Potenza approvato con delibera di Consiglio n. 42 in data 22.04.2009, in particolare gli artt. 3(finalità), 39, 46, 48 e 49 (sostegno alla famiglia, alle fasce deboli e partecipazione);
4 atto 2000/C 364/0/ documento conlusivo del processo di condivisione dei valori comuni alla base della coesione sociale;
Organizzazione Mondiale della Sanità5 armonizzando le funzioni attribuite al Comune dalla precedente legislazione in materia di decentramento e di devoluzione delle competenze dallo Stato agli Enti Locali6 con le specifiche funzioni indicate nella L. 328/20007 e nella Legge Regionale n. 4/20078.
Art. 3 Finalità
Ai fini della concreta promozione della persona il presente Regolamento disciplina, il servizio per la promozione individuale, sociale e professionale del cittadino con funzioni di integrazione, qualificazione e diversificazione dei servizi offerti per il conseguimento dei livelli essenziali di integrazione socio- economica nel territorio, rivolto, prioritariamente, ai cittadini in difficoltà. Per le finalità del presente Regolamento il Comune può avvalersi degli accordi previsti dall’articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 6629, anche al fine di facilitare un’adeguata partecipazione alle iniziative ed ai finanziamenti dell’Unione europea.
5 Le carte internazionali dei diritti di cittadinanza dell’O.M.S. e dell’O.N.U. fissano i livelli essenziali di assistenza per garantire ad ogni cittadino, persona, livelli di sistema minimo di welfare di comunità. A tal fine esse indicano 4 principali obiettivi generali strategici: 1) risorse finanziarie adeguate per ogni persona da calcolare x quota capitaria al fine di garantire i diritti di cittadinanza universale e livelli di assistenza essenziali; 2) determinazione di standard di risorse umane dedicate ai servizi sociali; 3) individuazione dell’Unità Territoriale di Base quale distretto territoriale omogeneo per la programmazione e l’attivazione di politiche sociali, sanitarie, formative e di lavoro territoriali; 4) l’affermazione di strategie di personalizzazione di programmi sociali, formativi, socio sanitari ecc. per contrastare i processi di esclusione delle persone in situazione di disagio e per garantire qualità di vita e di agio dei minori, dei giovani e degli anziani.
6 D.P.R. 616/1997 in materia di decentramento dei servizi e D.lgs 112/1998 in materia di devoluzione dei servizi dallo Stato alle Regioni ed ai Comuni e, segnatamente l’art. 128
7 Legge 8 novembre 2000 n. 328 art. 3 comma 4. I comuni, le regioni e lo Stato promuovono azioni per favorire la pluralità di offerta dei servizi garantendo il diritto di scelta fra gli stessi servizi e per consentire, in via sperimentale, su richiesta degli interessati, l’eventuale scelta di servizi sociali in alternativa alle prestazioni economiche, ad esclusione di quelle di cui all’articolo 24, comma 1, lettera a), numeri 1) e 2), della presente legge, nonchè delle pensioni sociali di cui all’articolo 26 della legge 30 aprile 1969, n. 153, e successive modificazioni, e degli assegni erogati ai sensi dell’articolo 3, comma 6, della legge 8 agosto 1995
8 Legge Regionale 27 dicembre 2007 n. 4, in materia di “Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale” recepite nel Piano di Coordinamento 2000-2009 della Provincia di Potenza.
9 203. Gli interventi che coinvolgono una molteplicita' di soggetti pubblici e privati ed implicano decisioni istituzionali e risorse finanziarie a carico delle amministrazioni statali, regionali e delle province autonome nonche' degli enti locali possono essere regolati sulla base di accordi cosi' definiti:
a) "Programmazione negoziata", come tale intendendosi la regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l'attuazione di interventi diversi, riferiti ad un'unica finalita' di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attivita' di competenza;
b) "Intesa istituzionale di programma", come tale intendendosi l'accordo tra amministrazione centrale, regionale o delle province autonome con cui tali soggetti si impegnano a collaborare sulla base di una ricognizione programmatica delle risorse finanziarie disponibili, dei soggetti interessati e delle procedure amministrative occorrenti, per la realizzazione di un piano pluriennale di interventi d'interesse comune o funzionalmente collegati;
c) "Accordo di programma quadro", come tale intendendosi l'accordo con enti locali ed altri soggetti pubblici e privati promosso dagli organismi di cui alla lettera b), in attuazione di una intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati. L'accordo di programma quadro indica in particolare: 1) le attivita' e gli interventi da realizzare, con i relativi tempi e modalita' di attuazione e con i termini ridotti per gli adempimenti procedimentali; 2) i soggetti responsabili dell'attuazione delle singole attivita' ed interventi; 3) gli eventuali accordi di programma ai sensi dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142; 4) le eventuali conferenze di servizi o convenzioni necessarie per l'attuazione dell'accordo; 5) gli impegni di ciascun soggetto, nonche' del soggetto cui competono poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi o inadempienze; 6) i procedimenti di conciliazione o definizione di conflitti tra i soggetti partecipanti all'accordo; 7) le risorse finanziarie occorrenti per le diverse tipologie di intervento, a valere sugli stanziamenti pubblici o anche reperite tramite finanziamenti privati; 8) le procedure ed i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati. L'accordo di programma quadro e' vincolante per tutti i soggetti che vi partecipano. I controlli sugli atti e sulle attivita' posti in essere in attuazione dell'accordo di programma quadro sono in ogni caso successivi. Limitatamente alle aree di cui alla lettera f), gli atti di esecuzione dell'accordo di programma quadro possono derogare alle norme ordinarie di amministrazione e contabilita', salve restando le esigenze di concorrenzialita' e trasparenza e nel rispetto della normativa comunitaria in materia di appalti, di ambiente e di valutazione di impatto ambientale. Limitatamente alle predette aree di cui alla lettera f), determinazioni congiunte adottate dai soggetti pubblici interessati territorialmente e per competenza istituzionale in materia urbanistica possono comportare gli effetti di variazione degli strumenti urbanistici gia' previsti dall'articolo 27, commi 4 e 5, della legge 8 giugno 1990, n. 142;
d) "Patto territoriale", come tale intendendosi l'accordo, promosso da enti locali, parti sociali, o da altri soggetti pubblici o privati con i contenuti di cui alla lettera c), relativo all'attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale;
e) "Contratto di programma", come tale intendendosi il contratto stipulato tra l'amministrazione statale competente, grandi imprese, consorzi di medie e piccole imprese e rappresentanze di distretti industriali per la realizzazione di interventi oggetto di programmazione negoziata;f) "Contratto di area", come tale intendendosi lo strumento operativo, concordato tra le amministrazioni, anche locali, rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonche' eventuali altri soggetti interessati, per la realizzazione delle azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo e la creazione di una nuova occupazione in territori circoscritti, nell'ambito delle aree di crisi indicate dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del bilancio e della programmazione economica e sentito il parere delle competenti Commissioni parlamentari, che si pronunciano entro quindici giorni dalla richiesta, e delle aree di sviluppo industriale e dei nuclei di industrializzazione situati nei territori di cui all'obiettivo 1 del Regolamento CEE n. 2052/88, nonche' delle aree industrializzate realizzate a norma dell'articolo 32 della legge 14 maggio
Art. 4
I destinatari –
Possono fruire di misure e strumenti sociali, attivatori di opportunità di inclusione sociale e di inserimento lavorativo10 (art. 38 Costituzione) secondo le modalità e le procedure previste dal presente regolamento:
- le persone residenti e domiciliate nel Comune di Potenza, ivi compreso i cittadini emigrati e le loro famiglie;
- i minori di qualsiasi nazionalità;
- le donne straniere in stato di gravidanza e gli stranieri presenti sul territorio cittadino che versino in condizioni contingenti di difficoltà e di bisogno
con diritto di priorità per:
- le persone in condizioni di povertà, incapaci totalmente o parzialmente di provvedere alle proprie esigenze;
- gli inabili al lavoro, sprovvisti di mezzi necessari per vivere;
- i bisognose di interventi assistenziali a seguito di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, in stato detentivo o ex detenuti;
- le persone senza fissa dimora in stato di povertà.
Tali destinatari sono informati sulla disponibilità dell’offerta dei servizi di integrazione, sui requisiti per accedervi, sulle procedure da attivare (scheda sociale informatizzata del cittadino, piano individuale, stipula del contratto) ivi compresi i controlli e gli accertamenti sulla veridicità dei requisiti dichiarati dai destinatari , sulle misure economiche collegate e le tariffe praticate se dovute, sulle modalità di fruizione e di scelta delle prestazioni e sul loro diritto ad essere tutelati nella riservatezza e nella facoltà di esprimere il consenso.
Ferme restando le competenze del Servizio sanitario locale in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché le disposizioni in materia di integrazione socio-sanitaria di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, gli interventi di seguito indicati costituiscono il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi secondo le caratteristiche ed i requisiti fissati dalla pianificazione nazionale, regionale e provinciale nei limiti delle risorse interne disponibili e delle risorse esterne destinate alla spesa sociale.
Art. 5
Accesso agli interventi e requisiti
La richiesta di interventi offerti dal servizio di inclusione sociale può essere, presentata e sottoscritta da uno solo dei membri del nucleo familiare presso:
una delle porte sociali presenti sul territorio cittadino che in via telematica, dopo aver rilevato i bisogni del cittadino, digitando i dati nel format scheda informativa, invierà la documentazione all’Ufficio cortesia dell’Unità di Direzione perché la smisti al competente Ufficio di Inclusione;
direttamente presso l’ufficio cortesia dell’Unità di Direzione Servizi Sociali che una volta inserite le informazioni di rito, invierà il cittadino al competente Ufficio Inclusione;
La suddetta richiesta di intervento può anche essere inoltrata da parte di soggetti terzi, attraverso segnalazione diretta degli enti pubblici e privati che per le competenze di proprio riferimento lavorano in stretta relazione con la rete dei servizi comunali per l’inclusione. Nel caso in cui la richiesta del cittadino
1981, n. 219, che presentino requisiti di piu' rapida attivazione di investimenti di disponibilita' di aree attrezzate e di risorse private o derivanti da interventi normativi. Anche nell'ambito dei contratti d'area dovranno essere garantiti ai lavoratori i trattamenti retributivi previsti dall'articolo 6, comma 9, lettera c), del decreto-legge 9 ottobre 1989, n. 338, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389.
10 L. 328/2000, art. 38 della Costituzione in materia di garanzie del diritto all’assistenza sociale al cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi.
sia motivata esclusivamente da bisogni economici, il Comune è tenuto a verificare se vi siano altri soggetti tenuti per legge al sostegno del familiare in caso contrario, previa verifica delle condizioni economiche e sociali e dei parametri connessi, saranno avviate le specifiche procedure di seguito individuate:
La richiesta, una volta inoltrata all’Ufficio Cortesia o segnalata direttamente al competente ufficio, viene assegnata al servizio sociale di inclusione per il colloquio collegato alla stesura del progetto individuale contenente gli interventi di accompagnamento per la fuoriuscita dalla condizione di bisogno del cittadino e alla stipula del contratto indicante le condizioni con gli obblighi i diritti e doveri da osservare affinché il predetto piano venga svolto positivamente;
All’atto della richiesta di interventi di inclusione sociale l’istante ed i componenti del nucleo familiare, devono presentare l’attestazione ISEE relativa all’ultima dichiarazione dei redditi e trovarsi, a pena di esclusione, nelle seguenti condizioni:
1) non essere proprietari di beni immobili ad eccezione dell’abitazione di residenza che dovrà essere classificata in una delle seguenti categorie catastali: X0, X0, X0, X0, X000. Xx classificazione dell’abitazione di residenza in altre categorie catastali non dà diritto alle prestazioni;
2) non possedere un autoveicolo con cilindrata superiore a 1.400 c.c. ed immatricolato nel triennio precedente alla data di presentazione dell’istanza di inclusione sociale salvo che questo sia strumento di lavoro ovvero sia veicolo attrezzato utile al trasporto di persona disabile presente nel nucleo familiare del richiedente, condizione questa da comprovare attraverso idonea documentazione;
3) essere titolari di un’entrata economica rilevabile dall’ultima dichiarazione dei redditi collegata all’anno in cui si presenta l’istanza di inclusione, non superiore alla soglia economica prefissata nella legislazione regionale (L.R. 3/2005)12 per l’emissione dell’assegno di cittadinanza solidale, in rapporto al numero dei componenti familiari come indicato nella successiva tabella n. 1:
Tabella 1 - Soglia di reddito massimo e coefficiente di equivalenza in rapporto al numero di componenti familiari, in base alla quale è possibile accedere agli interventi | |||
Componenti nucleo familiare | Valore soglia (ISE) massima per accedere all’intervento | Coefficiente Equivalenza | |
1 | € | 3 961,99 | 1 |
2 | € | 6 219,00 | 1,57 |
3 | € | 8.080,00 | 2,04 |
4 | € | 9.744,00 | 2,46 |
5 | € 11.289,00 | 2,85 | |
6 | € 12.675,00 | 3,20 | |
Per ogni componente superiore alle 6 unità, il coefficiente è incrementato di 0,35 Per ogni componente con handicap psico-fisico permanente o con stessa invalidità superiore al 66 % il coefficiente di equivalenza familiare è incrementato di 0,5 Per le famiglie monoparentali unico genitore con figli minori o per famiglie con presenza di unico componente ultrasessantenne, il coefficiente di equivalenza è incrementato di 0.2 | |||
ECCEZIONE: Nei casi di istanza per imprevedibili e comprovate gravi motivazioni, richiedenti interventi straordinari, urgenti e indifferibili è possibile di norma, assentire interventi di inclusione sociale anche in presenza di redditi familiari superiori al valore della predetta soglia purché venga formalmente documentato che il medesimo reddito non è più conseguibile, per il sopraggiungere degli stessi eventi che hanno sollecitato l’istanza . |
11 Le categorie catastali considerate corrispondono alle seguenti tipologie di abitazioni: A/2 ad abitazione di tipo civile, A/3 ad Abitazione di tipo economico, A/$ ad abitazione di tipo popolare, A/5 ad abitazione di tipo ultrapopolare e A/6 ad abitazione di tipo rurale. Quest’ultima tipologia, si precisa, è in via di estinzione ma qui viene indicata in attesa di ulteriori disposizioni del legislatore. Nel testo del presente regolamento non viene volutamente considerata la categoria catastale A/1 abitazione di tipo signorile.
12 La Legge Regionale n. 3/2005”Promozione della Cittadinanza Solidale” ai fini dell’attribuzione dell’assegno di cittadinanza, fissa i limiti
massimi di reddito ISE in rapporto al numero di componenti della famiglia
1. Qualora il richiedente dichiari un reddito pari a zero, dovranno essere quantificate le fonti di sostentamento dello stesso e del suo nucleo familiare13 (Richieste di intervento accompagnate da dichiarazioni di fonti di sostentamento pari a zero ovvero da attestazioni fiscali indicanti reddito zero, saranno causa di sospensione della pratica di richiesta fino a che non vengano fornite e quantificate dall’istante interessato le fonti di sostentamento e/o di sostegno alternative al reddito. Ai sensi dell'articolo 3, comma 1 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 109, come integrato e modificato dal Decreto Legislativo 3 maggio 2000, n. 130, l'Amministrazione comunale può avvalersi della facoltà di prevedere, accanto all'Indicatore della Situazione Economica, criteri ulteriori di selezione;
In tutti i casi il Comune potrà richiedere al competente organo della polizia finanziaria, controlli e verifiche sulle informazioni rilasciate dai cittadini istanti dei servizi di inclusione sociale
Art. 6 Tipologia degli interventi
Gli interventi offerti dal servizio sociale hanno durata limitata nel tempo o si propongono come forme di intervento una tantum nel caso di problematiche richiedenti soluzioni in emergenza. Essi sono organizzati sia per rispondere a bisogni evidenti, ad esempio bisogni afferenti a vecchie e nuove povertà economica, bisogno di ricovero a scopo abitativo che per offrire soluzioni possibili e sostenibili al conseguimento e al mantenimento dell’autonomia, aiutando a identificare i bisogni più reconditi e latenti del sé, stimolando la consapevolezza e la motivazione a intraprendere percorsi idonei ad affrontarli , in particolare:
6.1 Interventi temporanei o eccezionali
1- gli interventi rivolti a sostenere i bisogni afferenti alla povertà, caratterizzati dalla tempestività dell’aiuto, si realizzano attraverso l’attivazione di misure di sostegno economico, effettuati a favore di quei cittadini destinatari che in possesso dei requisiti indicati nel precedente art. 5, presentino situazione di indigenza contingente ed urgente relativa a particolari situazioni di vita:
a) incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze di vita quotidiana per inabilità di ordine fisico o psichico o l’impossibilità – inadeguatezza della famiglia ad assicurare la cura necessaria a un suo componente in condizioni di dipendenza;
b) stato di inoccupazione o di disoccupazione per difficoltà di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro che dura da più di un anno;
c) situazioni di bisogno intervenute a seguito di eventi imprevedibili con conseguente insorgenza di fenomeni di marginalità con minacce alla salute caratterizzati da tempi di recupero non brevi (detenzione o perdita di un familiare occupato, grave malattia invalidante, ospitalità permanente di figli disoccupati e minori residenti altrove per cause gravi e non immediatamente affrontabili, altro);
d) situazioni di in capienza economica tale da non assicurare il pagamento di utenze domestiche essenziali;
13 indicare i contributi di altri enti, pubblici o privati, altre forme di sostegno di diversa natura. Ad esempio, un utente dichiara reddito zero nel contempo partecipa e ottiene il contributo affitto alloggio, riceve il mantenimento dal coniuge dal quale è separato, riceve un aiuto sistematico, anche in natura, dalla famiglia di origine, dalla chiesa, da altri, riceve l’assegno di maternità, di invalidità, sociale etc.- Tali contributi o aiuti in natura devono essere indicati e considerati all’atto della quantificazione del contributo).
e) stato di emergenza economica derivata da eventi luttuosi (funerali), malattie gravi, perdita del lavoro senza erogazione di indennità di disoccupazione, altro;
2 - gli interventi temporanei per grave necessità abitativa sono rivolti a sostenere quei destinatari che in possesso dei requisiti indicati al precedente art. 5, si trovino in situazione di grave necessità abitativa, comprovata da motivi di:
f) sfratto, inagibilità dell’alloggio per cause impreviste e imprevedibili non imputabili ad eventi calamitosi o alla propria incuria e non possono fruire di alcun sostegno da parte di altri familiari anche esterni al proprio nucleo;
g) Senza fissa dimora
Gli interventi sopra indicati sono cumulabili con altre misure di sostegno e di intervento indicati nel presente regolamento nonché con le misure di contrasto alla povertà promosse dalla Regione Basilicata.
6.2 Interventi per rafforzare l’Autonomia
Gli interventi, autorizzati con delibera di Giunta Comunale annualmente, sulla base delle risorse disponibili, si svolgono per integrare socialmente, per orientare, educare, formare e qualificare per il lavoro, sostenere la salute psico fisica facilitando il conseguimento dell’autonomia e si attuano attraverso i seguenti strumenti:
1. Interventi di aiuto al reinserimento sociale e lavorativo di persone disagiate, con storie pregresse di degrado o di istituzionalizzazione (prostituzione, carcere, comunità altro) ai sensi della L. 381/1992 in cui avviare prevalentemente soggetti in età compresa fra 30 e 64 anni, privi di titoli di studio, di qualifiche professionali e di esperienze di lavoro.
Questi interventi sono gestiti con il concorso dei soggetti del privato sociale selezionati fra tutti quelli che possedendo idonei e qualificati requisiti, buone capacità tecnico organizzative ed esperienze di livello ed hanno manifestano interesse ad affiancare i soggetti beneficiari nelle attività, ai sensi degli specifici avvisi pubblici.
Gli interventi sono prevalentemente finalizzati a stimolare e motivare i beneficiari a “tirar fuori” risorse e abilità mai espresse, attraverso lo svolgimento di impegni manuali quotidiani in attività concrete utili alla collettività e al territorio (manutenzione e guardiania parchi e giardini, qualificazione aree, accompagnamento e aiuto fisico ai diversamente abili ecc..., piccole manutenzioni, pitturazioni, pulizie, aiuto fisico, servizi a domicilio e accompagnamento presso anziani, diversamente abili, famiglie ). Tutti impegni, questi, in grado di accrescere il senso di autostima nel loro svolgimento e di autonomia e di responsabilità solidale nello scoprirsi in grado di organizzare e offrire forme di aiuto concreto ad altri cittadini in difficoltà.
2. Interventi per l’inserimento lavorativo connesso a prescrizione nei capitolati d’oneri rivolti alle imprese che partecipano a bandi e gare comunali, di inserire le quote di cittadini provenienti dall’area del disagio ai sensi dell’art. 4 della citata L. 381/1992 secondo le specifiche contenute nelle vigenti leggi in materia di collocamento obbligatorio.
3. . Obbligo scolastico – formativo
Percorsi concordati con l’utente finalizzati al conseguimento dell’obbligo scolastico o formativo rivolti a soggetti in età compresa fra 15 e 45 anni (per le donne il limite massimo d’età è elevabile a 50 anni). Questi percorsi sono attuati attraverso l’utilizzo della rete territoriale dei servizi esistenti (Regione Basilicata Dipartimento Lavoro, cultura e formazione Professionale, Dipartimento Sicurezza Sociale, Dip. Attività Produttive; Provincia di Potenza - aree Formazione e lavoro Protezione civile - APof-il, - Centro Impiego di Potenza - ) o attraverso l’acquisto di prestazioni a mezzo voucher di pacchetti di servizi da agenzie formative e di qualificazione professionale accreditate secondo i criteri stabiliti con delibera di Giunta Comunale e specifiche convenzioni adottate con le istituzioni coinvolte.
4. Percorso recupero salute psico-fisico-sociale per l’integrazione e l’inclusione attivato con il supporto della rete dei servizi sanitari e del Centro di Salute Mentale con affiancamento, e prestazioni di mediazione ed intermediazione per il reinserimento familiare o sociale attivati per il tramite del privato sociale individuato con procedure di evidenza pubblica, tendenti a
selezionare qualità tecniche, metodologie e risultati conseguiti nell’esperienza già svolta e stato dell’innovazione nelle proposte attuali. Tali percorsi (punto 5 ) concordati con l’utente sono finalizzati al conseguimento del benessere psico-fisico sociale e/o al reinserimento familiare e sociale a scopo lavorativo, sono rivolti ai soggetti in possesso dei requisiti previsti all’art.4 del presente regolamento inseriti in apposita graduatoria predisposta sulla base di specifici criteri, compatibilmente con le risorse presenti in bilancio.
I percorsi indicati al punto 5 sono attuati attraverso l’utilizzo della rete territoriale dei servizi socio assistenziali e socio sanitari esistenti (ASL, DSM, Privato Sociale no profit, enti morali, volontariato, associazioni per la promozione sociale ecc.) o attraverso l’acquisto di prestazioni a mezzo voucher, di pacchetti di servizi forniti da agenzie private accreditate secondo i criteri stabiliti nella delibera di giunta comunale ;
5. Interventi a sostegno della conciliazione lavoro famiglia delle donne. Sono interventi rivolti prioritariamente all’inclusione sociale e lavorativa delle donne o dei cittadini unico genitore di minori in condizioni di povertà, delle donne provenienti da famiglie prive di reddito e/o con presenza di persone diversamente abili; delle donne e /o uomini, unico genitore, che vivono presso le famiglie di origine perché privi di occupazione e mezzi economici, o per avvenuta separazione dal coniuge disoccupato o in condizioni di emarginazione formalizzata (ristretto, comunità coatta altro). Gli interventi sono finalizzati a sostenere la ricerca e il mantenimento del lavoro, rafforzando la genitorialità e si attuano attraverso l’acquisto di prestazioni a mezzo voucher di pacchetti di servizi da agenzie accreditate secondo i criteri indicati da apposita delibera di giunta comunale sentite le istituzioni partner
6. Interventi di auto aiuto all’inclusione sociale. Questi sono interventi che si attivano facilitando l’incontro fra uno o più utenti dei quali uno o più utenti sono in possesso di determinate competenze, mezzi economici e/o beni patrimoniali (ad esempio un reddito, la casa di proprietà, l’automobile, un terreno, esperienze, competenze e conoscenze specifiche) ma esprimono bisogni di affiancamento, aiuto fisico, integrazione sociale e, pertanto, sono disposti a condividere le risorse possedute in cambio delle specifiche prestazioni richieste che possono essere offerte da altro utente in condizioni di disagio, disponibile ad offrire il proprio aiuto condividendo, in cambio, l’alloggio, il reddito, ovvero ricevendo a sua volta, aiuto e sostegno all’autopromozione sociale.
6.3 Interventi di integrazione sociale – lavorativa individualizzati.
Questi interventi sono attivati, di norma, al termine dello svolgimento del progetto individuale quando il destinatario ha conseguito maggiore consapevolezza e autonomia e deve, a questo punto, misurarsi anche con la realtà del mercato del lavoro, esprimendo capacità e attitudini in ambiente lavorativo:
1- Tirocini pratico- formativi ai sensi della L. 196/1997 e s.m.i. e del Decreto interministeriale n. 142/1998 e circolare applicativa del Ministero del Lavoro n. 92/1998– in cui avviare, in base a graduatoria di priorità di bisogno e alle risorse finanziarie disponibili, soggetti in età da 18 a 45 anni provenienti dall’area del disagio non includente disagio fisico, psichico sensoriale, in possesso di titolo di studio dell’obbligo scolastico o formativo.
I tirocini pratico formativi e le attività connesse perseguono lo scopo:
a.I – di rafforzare e ristrutturare i campi esperenziali e di vita della persona in difficoltà, attraverso lo svolgimento di esperienze pratiche in grado di svelare
le risorse, le abilità, le capacità e le competenze che lo stato di povertà, di disoccupazione e di inerzia hanno depotenziato e rese irriconoscibili allo stesso beneficiario e soprattutto al mercato del lavoro;
a.II – di sostenere i diritti e la dignità della persona in condizione di povertà assoluta e a rischio di emarginazione e di degrado;
a.III – di ridurre l’area del lavoro informale e insicuro, rifugio nascosto di molti cittadini dell’area del disagio.
I tirocini sono finalizzati a trasmettere ai beneficiari livelli concreti e sostenibili di professionalità per costruire la stabilità lavorativa nel mercato, attraverso lo svolgimento di attività presso le aziende ospitanti dei settori artigianato, commercio, servizi privati che hanno manifestato la disponibilità ad ospitare tirocinanti ai sensi di specifico avviso pubblico.
Detti tirocini hanno una durata di 4 mesi, prorogabile per altri 4 mesi dei quali due finanziati dalle aziende ospitanti. La durata complessiva degli incentivi a carico del Comune, è fino a 6 mesi.
2 Percorsi di inserimento lavorativo mirato, destinato ai disabili in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento, organizzati ai sensi della legislazione nazionale e regionale in materia di collocamento mirato in cui avviare, previo avviso pubblico di selezione, i soggetti residenti in età da 18 a 50 anni iscritti al collocamento obbligatorio, utilmente inseriti nella graduatoria formulata sulla base di determinati criteri.
Tali percorsi prevedono lo svolgimento di attività di formazione e di lavoro in affiancamento, presso i servizi comunali, per 12 mesi, incentivati da un’indennità di frequenza mensile pari a € 500,00 lorde. L’attivazione di ogni percorso prevede la redazione di un apposito progetto formativo individuale e l’osservanza di specifiche regole dettate dalla legislazione vigente in materia di formazione e di attività svolte retribuiti con indennità di € 500,00 lorde
Questi percorsi di norma, sono autorizzati periodicamente, con delibera di Giunta Comunale, in presenza di adeguate risorse finanziarie e del cofinanziamento Regionale ai sensi della L.R. n. 28/2000 e sue disposizioni.
3.Rapporti di lavoro occasionale per servizi socialmente rilevanti.
Gli interventi si attivano attraverso la costituzione di rapporti di lavoro occasionale in ambiti di attività di rilevanza sociale richiedenti prestazioni extra ordinarie non ricopribili da personale interno. I destinatari sono gli inoccupati, i disoccupati in possesso di abilità ed esperienza lavorativa, le casalinghe, gli studenti anche in età di 16 anni previa autorizzazione del genitore o da chi esercita la patria potestà.
Art. 7
Modalità di attuazione e forme di incentivazione
Gli interventi indicati nel precedente art. 6 si attuano di norma14, attraverso la predisposizione di un progetto individuale contenente il programma delle attività che il cittadino e/o i suoi familiari devono svolgere a fronte dell’intervento offerto, al fine di partecipare attivamente massimizzando in positivo gli effetti del sostegno economico previsto in un dato periodo di tempo, conseguendo un migliore status psico- fisico, sociale economico, formativo –professionale. Ciò in particolare per evitare forme di “stagnazione dei bisogni del cittadino” e comportamenti di fidelizzazione “passiva” al servizio sociale da parte del cittadino.
Una volta accertato lo stato e l’entità dei bisogni dell’istante e del suo nucleo familiare, pertanto, il servizio sociale professionale predispone la “presa in carico” del soggetto richiedente organizzando il progetto individuale che indicherà uno o più interventi e le attività che lo stesso istante e/o altro familiare dovrà svolgere per affrontare positivamente lo stato di disagio, nonché la tipologia e l’entità di sostegno e/o incentivo economico all’attuazione del progetto.
Il contributo in danaro è autorizzato in particolari fattispecie di bisogno caratterizzate dalla necessità di effettuare transazioni per le quali non è possibile utilizzare il buono e dove e si rende necessario agire immediatamente come ad esempio la necessità di acquistare biglietti ferroviari, aerei, di ottemperare al pagamento dei servizi funebri ecc. o nei casi in cui lo stesso contributo in danaro assume la funzione premiante al rimedio posto in essere autonomamente al problema dagli stessi cittadini istanti. Per questi motivi esso è utilizzato raramente e nei limiti di importo massimo di € 1.500,00 sulla base della presentazione di specifica documentazione.
La durata di un progetto individuale può variare da un mese a massimo sei, prorogabili per altri sei mesi in specifiche e circostanziate situazioni di disagio. Al termine del periodo di svolgimento del progetto individuale (sei mesi) senza che siano stati conseguiti gli obiettivi prefissati, l’assistente sociale del servizio professionale redige apposita relazione-analitica indicante i motivi dell’insuccesso, e le eventuali ulteriori risorse e competenze interne ed esterne al servizio sociale (rete dei servizi sul territorio) necessarie a rafforzare il progetto individuale agevolando il conseguimento degli obiettivi .
14 Cifrare la Tabella n. 3 in appendice “Schema sintetico dell’offerta “pacchetti servizi” di inclusione sociale art. 6 del presente regolamento”
La forma di accordo e condivisione del progetto e dell’assenso al programma delle attività è il contratto contenente i dati del cittadino e/o dei familiari beneficiari, le attività di loro impegno, le condizioni di loro attuazione, gli obblighi, i diritti e i doveri che si configurano. Tale contratto una volta stipulato tra le parti, da avvio allo svolgimento del programma (progetto individuale) e contestualmente all’attivazione della misura di sostegno che potrà avere una delle seguenti forme di incentivo in relazione alla tipologia di intervento:
Modalità di incentivazione:
Gli interventi offerti sono strutturati in “pacchetti servizi” comprendenti le prestazioni vere e proprie e gli incentivi collegati a loro supporto.
Tali incentivi vengono erogati sia in funzione del rafforzamento e/o dell’arricchimento della prestazione offerta, che per motivare il destinatario a compiere il percorso pattuito verso l’uscita dal bisogno.
Gli incentivi sono erogati, di norma, secondo i valori massimi indicati nella tabella sottostante fino a massimo tre mesi, prorogabili per altri tre mesi, in presenza di particolari situazioni di disagio, debitamente documentate e accertate dal competente Ufficio comunale. In presenza di limitate risorse finanziarie, l’erogazione dei suddetti incentivi è condizionata all’adozione di specifiche graduatorie formulate su determinati criteri di priorità. Essi possono essere erogati nelle seguenti forme:
- in denaro, a valere su risorse dell’Unità Servizi Sociali, determinate annualmente con delibera di Giunta Comunale la cui gestione è demandata all’ufficio economato attraverso specifica determinazione del Dirigente della medesima Unità Servizi Sociali. L’incentivo in danaro è erogato entro il limite del massimale per nucleo familiare indicato nella tabella sottostante per un massimo di tre mesi ovvero in un’unica soluzione nei casi di bisogno eccezionale e urgente quando è necessario effettuare transazioni per le quali non è possibile utilizzare il buono e in tutti quei casi in cui si rende necessario agire immediatamente come ad esempio la necessità di acquistare biglietti ferroviari, aerei, di ottemperare al pagamento dei servizi funebri ecc. o nei casi in cui lo stesso contributo in danaro assume la funzione premiante al rimedio posto in essere autonomamente al problema dagli stessi cittadini istanti (auto aiuto). Esso è utilizzato raramente e nei limiti di importo massimo di € 1.500,00 sulla base della presentazione di specifica documentazione ;
- attraverso buono sociale del valore facciale, ognuno di € 10,00, acquistati presso fornitori individuati con procedure di evidenza pubblica e spendibili presso esercizi commerciali e servizi preventivamente convenzionati con il fornitore, sulla base delle specifiche indicate dal Comune in sede di avviso pubblico. I buoni sociali sono erogati per massimo tre mesi e sono assegnati in numero proporzionato al nucleo familiare come indicato nella tabella sottostante n. 2:
Tabella 2 -VALORI MASSIMI DEL SOSTEGNO ECONOMICO MENSILE E LORO CONVERSIONE IN BUONI PER NUMERO COMPONENTI FAMIGLIA | ||
Componenti della famiglia | Entità massima della misura di sostegno economico per 1 mese in € | Conversione in Buoni ognuno pari a € 10,00 (nn buoni arrotondati all’unità x eccesso o per difetto) |
1 | 103,00 | 10 |
2 | 129,00 | 13 |
3 | 155,00 | 15 |
4 | 181,00 | 18 |
5 | 207,00 | 21 |
6 e oltre | 233,00 | 23 |
-Attraverso l’ offerta di un ricovero o di una soluzione abitativa temporanea, con possibilità di fruire di mensa, per un periodo fino a 30 giorni, prorogabili in presenza di circostanziate e documentate situazioni, presso strutture residenziali già autorizzate ai sensi del Decreto 21 maggio 2001 n. 30815. I destinatari di questo intervento, in condizioni di abilità al lavoro, dopo i primi tre giorni di fruizione del servizio, volendo proseguire la permanenza presso la struttura ospitante, devono impegnarsi a svolgere piccole
15 Regolamento concernente "Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l'autorizzazione all'esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell'articolo 11 della legge 8 novembre 2000, n. 328".
attività di manutenzione, riordino e riassetto camere, cucina, direttamente presso la struttura ospitante. E’ possibile, durante il periodo di ricovero, erogare a favore dei destinatari buoni sociali, rispettano sempre i valori massimi già riportati nella precedente tabella;
Gli interventi di integrazione sociale – lavorativa individualizzati, infine, in quanto attuati alla fine del progetto individuale o in modalità diretta nelle situazioni dettate da eccezionalità e urgenza dell’intervento, prevedono l’erogazione di un incentivo mensile, di uguale valore economico per ciascuno dei destinatari e pertanto esso non è calcolato sulla base dei valori massimi del sostegno economico previsto per gli altri interventi. Questi interventi hanno una durata massima di 4 mesi, prorogabile per altri due.
L’attivazione di questi interventi esclude l’adozione di qualsiasi altra misura di sostegno economico e il destinatario che intraprende un tirocinio, un rapporto di lavoro occasionale o un percorso formativo di collocamento mirato non può fruire di altri benefici economici. Nel caso in cui lo stesso destinatario rinunci a svolgere uno degli interventi indicati al punto 6.3 del presente regolamento, egli viene depennato dagli elenchi degli utenti in carico al servizio di inclusione e non può rientrarvi per i prossimi dodici mesi successivi alla data in cui ha effettuato la rinuncia.
Questi interventi sono incentivati con atto di liquidazione a valere su risorse dell’Unità Servizi Sociali, determinate annualmente con delibera di Giunta Comunale e gestite con specifica determinazione del Dirigente della medesima Unità Servizi Sociali o in alternativa attraverso Voucher acquistati presso fornitori individuati attraverso specifiche procedure di evidenza pubblica o anche preacquistati presso l’INPS e convertibili in danaro presso qualunque ufficio postale cittadino per il controvalore economico di € 10,00 Cad. dei quali una parte, pari a € 2,50 viene immediatamente trattenuta dall’ufficio postale per il pagamento degli oneri INAIL e RCT ai competenti organi e l’altra parte, circa € 7,00 consegnata al lavoratore come compenso.
Art. 8.
Estensione e limiti degli interventi.
L’entità degli interventi sarà comunque commisurata alle risorse disponibili e reperibili stanziate dal bilancio comunale o destinate ai servizi in questione da trasferimenti statali, regionali, provinciali, comunitari o da altri enti pubblici o privati, in quest’ultimo caso (privati) anche attraverso l’utilizzo dello strumento della sponsorizzazione
L’amministrazione comunale favorisce a tal fine la partecipazione e il coinvolgimento delle persone fisiche e giuridiche, dei soggetti privati, del mondo dell’associazionismo no-profit, del volontariato, della cooperazione sociale e di tutti gli altri organismi(pubblici e privati) impegnati nel campo delle politiche sociali, sia come erogatori dei servizi, sia come in quanto diretti portatori che in quanto rappresentanti di diritti e interessi legittimi dei cittadini, potenziali fruitori dei servizi e degli interventi previsti dal presente regolamento.
Il Comune adotta la metodologia della progettazione partecipata, promuovendo convenzioni e costituendo collaborazioni1617 con le istituzioni, con i privati e con i gruppi sociali organizzati e informali, al fine di condividere e predisporre, sin dall’inizio, iniziative e interventi progettuali, in modalità di partnership, reti integrate di risorse, di competenze-esperienze per il miglioramento e l’ampliamento e la qualità dell’offerta dei servizi e degli interventi, nonché per un più efficace e razionale uso delle risorse nell’ambito di una rete di servizi efficiente e solidale a garanzia e tutela dei diritti essenziali dei cittadini.
16
17 ai sensi dell’Ordinamento degli Enti Locali e dalla legislazione in materia nazionale e comunitaria, il Comune promuove convenzioni, accordi, protocolli con soggetti esterni, stabilendo le funzioni ed i ruoli affidati a ciascuno, istituendo forme di controllo e verifica continua delle loro azioni
Art. 9
Priorità degli interventi
Gli interventi indicati all’articolo 6 del presente regolamento e, più in generale, l’erogazione degli incentivi collegati, sono forniti in considerazione delle specifiche condizioni socio economiche dei richiedenti, attraverso la definizione dei criteri di priorità in ordine all’accesso.
Questi criteri, quando le risorse siano limitate e nelle prestazioni non vincolanti o obbligatorie per il Comune, prevedono la formazione di apposite graduatorie sulle base delle quali è stabilito l’ordine di precedenza per l’accesso ai servizi e alle prestazioni. Nella scelta dei criteri sarà data particolare attenzione ai seguenti elementi:
1- carico familiare in relazione all’ISE dell’ultima dichiarazione dei redditi; 2- presenza di figli in ètà inferiore a 18 anni;
3- essere unico genitore con figli a carico;
4- presenza di figli maggiorenni (in età superiore a 18 anni) inoccupati o disoccupati;
5- presenza di componenti familiari in situazione di handicap o invalidità accertata e documentata ai sensi delle rispettive e vigenti leggi in materia di handicap e di invalidità;
6- presenza di situazioni aggravanti la problematica familiare, eventi imprevisti e involontari (lutti, malattie terminali, cessazione attività dipendente chiusura attività, emergenza ospitalità figli separati senza alimenti, disoccupati o inoccupati con prole ecc.);
7- il peso delle situazioni di vita e di lavoro indicate nella scheda sociale del cittadino allegata al piano individuale predisposto dalla competente Assistente Sociale del servizio professionale “Inclusione Sociale” all’atto della presa in carico dell’utente.
L’Intervento o la prestazione erogata possono essere interrotti o sospese quando sia accertato il venir meno della condizione di bisogno prevista per l’esercizio del diritto o quando si sia verificato il raggiungimento di un sufficiente livello di autonomia del richiedente.
Gli interventi indicati all’art. 6 punti 6.1 e 6.2 del presente regolamento sono organizzati in pacchetti servizi offerti all’utenza. Ogni pacchetto servizi può comprendere l’offerta di uno o più interventi indicati ai punti 6.1 e 6.2 dell’art. 6. Ogni pacchetto servizi offerti all’utenza, tuttavia, può essere sostenuto da un unico incentivo economico (danaro o buono sociale) erogato per un massimo di tre mesi e del valore calcolato in relazione al nucleo familiare del destinatario, come indicato nella tabella n. 2 sopra riportata.
Art. 10 Obiettivi degli interventi
Gli obiettivi fondamentali che il servizio inclusione sociale si propone, ferme restando le competenze e gli obblighi di assistenza e tutela delle categorie protette o di altre specifiche categorie di cittadini rese obbligatorie e inderogabili da precise disposizioni di legge, sono quelli di valorizzare, promuovere e sostenere le risorse personali della persona disagiata o in gravi difficoltà economiche, sociali, sanitarie e professionali favorendo il superamento dello stato di difficoltà e il conseguimento di livelli essenziali di stabilità individuale, familiare, sociale e lavorativo per mezzo di interventi mirati di inclusione sociale produttiva dove ogni utente è chiamato ad impegnarsi attivamente in un’attività lavorativa, un programma di recupero in azioni socialmente utili.
CAPO II
Art. 11
Criteri di accesso ai servizi e alle prestazioni
Il servizio di accesso alle prestazioni di inclusione sociale è l’Ufficio Cortesia e lo sportello ISEE, l. Essi sono aperti alla generalità dei cittadini ed hanno, rispettivamente, il primo, la funzione di accogliere le istanze del cittadino e le segnalazioni trasmesse dalle porte sociali, fornire informazioni, rilevare le notizie anagrafiche del cittadino e indirizzarlo prima all’Ufficio ISEE per l’accertamento delle condizioni economico-patrimoniali e poi presso il competente operatore sociale del servizio, il secondo, invece, ha il compito di elaborare l’ISEE ai sensi delle vigenti leggi in materia fiscale, nonché di rilevare l’ISE del cittadino, contemperandolo con i beni materiali da questi posseduti, diversi dalla casa o da terreni e con i parametri economici ulteriori, relativi alle fonti economiche di sostegno alternative o complementari al suo ISE in relazione al carico della responsabilità familiare (n° dei figli/componenti a carico)18
Art. 12
Particolari situazioni del nucleo familiare
L’Amministrazione terrà conto di eventuali modifiche della composizione del nucleo familiare e della situazione economica intervenute successivamente all’ultima Dichiarazione dei redditi presentata ovvero successivamente alla presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica;
In caso di decesso di un componente del nucleo percettore di reddito non sarà considerato il reddito percepito dal soggetto deceduto quando ancora in vita;
In caso di divorzio, separazione giudiziale, omologazione della separazione consensuale, intervenuti dopo la presentazione dell’ultima Dichiarazione dei redditi ovvero dopo la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica, sarà considerato ai fini del calcolo degli Indicatori anche il reddito del coniuge che non fa più parte del nucleo, nel caso abbia mantenuto la stessa residenza;
In caso di ricovero presso comunità o istituti di assistenza di una o più persone dello stesso nucleo familiare, disposte da autorità pubblica, queste saranno considerate nucleo familiare a sé stante, anche nel caso abbiano mantenuto la residenza presso il nucleo familiare di origine;
L’utente iscritto all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero non fa parte del nucleo familiare dell’eventuale coniuge.
ART. 13
Norma Transitoria
I criteri generali per l’erogazione del sostegno economico a favore di cittadini indigenti adottati con delibera di Giunta Comunale n. 222 del 19.06.2002 mantengono la loro validità fino alla conclusione delle gare di fornitura dei buoni sociali e dei voucher.
Art. 14 Disposizioni finali Il glossario
18 Qualora dai controlli emergano abusi o false Dichiarazioni, fatta salva l'attivazione delle necessarie procedure di legge, il competente settore del Comune adotta ogni misura utile a sospendere o revocare i benefici concessi e a recuperare le somme oggetto di agevolazione
Il Progetto di intervento individuale
L’Assistente Sociale incaricata per la prese in carico del soggetto assistito (singolo o nucleo familiare) concorda con lo stesso un progetto di intervento personalizzato, finalizzato a realizzare le migliori condizioni per il soddisfacimento del bisogno accertato e l’emersione e il riconoscimento dei bisogni latenti, secondo l’ottica di intervento per l’equilibrio e la salvaguardia di tutte le dimensioni della persona, al fine dell’erogazione delle prestazioni ritenute più idonee all’interno della gamma dell’offerta di interventi (Il catalogo dell’offerta) esistenti e messe a disposizione dal Comune e dalla rete dei servizi esistenti sul territorio. Ove necessario saranno coinvolte nel progetto altre figure professionali ritenute funzionali alla sua definizione e conduzione (medici, psicologi, educatori).
L’Assistente sociale incaricato di definire i progetti di assistenza o di integrazione sociale che comportano l’assegnazione di voucher, buoni sociali finalizzati, di prestazioni e servizi di sostegno o supporto alle famiglie o ai singoli concorderà con la collaborazione degli assistiti e degli altri soggetti coinvolti (l’equipe costituita dalle figure professionali pubbliche o private coinvolte nella definizione del progetto) il percorso di attuazione degli interventi programmati e gli obiettivi da conseguire nei tempi e nei modi stabiliti.
In fase di attuazione del progetto, nel caso in cui si dovesse verificare il disimpegno o il rifiuto del soggetto o dei soggetti assistiti, degli adempimenti concordati o la deliberata inadempienza rispetto agli obblighi assunti, senza che ciò sia giustificato da validi e oggettivi motivi o da reali impedimenti, difficoltà o circostanze ostative, il servizio sociale potrà proporre, a seconda della gravità dell’inadempienza, la riduzione, la sospensione o la interruzione definitiva della prestazione o del beneficio erogato.
Tale provvedimento potrà essere assunto, fatte salve le garanzia di tutela dei diritti di assistenza ai soggetti deboli (disabili, anziani, minori, non autosufficienti ecc.)stabilite da norme specifiche. Il servizio potrà riservarsi, a seconda dei casi, di escludere dal progetto d’intervento assistenziale uno o più componenti del nucleo familiare inadempienti, garantendo il sostegno assistenziale e la continuazione del progetto agli altri componenti bisognosi.
I provvedimenti di revoca, sospensione, riduzione o interruzione del progetto di assistenza o di erogazione del beneficio devono essere comunicati per iscritto all’interessato almeno 10 giorni prima dell’attuazione del provvedimento, salvo situazioni di particolare urgenza che richiedano la immediata esecuzione. In tal caso il provvedimento sarà notificato all’interessato o comunicato a mezzo telegramma a firma del dirigente o da altra persona da questi incaricata, della competente unità di Direzione servizi sociali.
Il Contratto di inclusione
Ad eccezione degli interventi economici erogati per specifiche disposizioni di legge, le prestazioni ed i servizi sono forniti sulla base di un progetto personalizzato avviato mediante stipula del contratto sottoscritto di comune accordo dal cittadino e/o dai suoi familiari aventi cura e dal responsabile comunale del progetto, assistente sociale. La sottoscrizione del contratto attiva la responsabilità di ciascuno dei soggetti coinvolti sollecitando nei limiti del possibile e nel rispetto della volontà degli stessi cittadini, il loro ruolo attivo e la valorizzazione delle loro risorse autonome per superare lo stato di disagio.
Il mancato rispetto del contratto e, quindi del progetto, comporta l’adozione dei provvedimenti indicati al precedente art. 9. Il contratto è redatto secondo lo schema che segue
L’anno il giorno del mese di , presso la sede dell’Unità di Direzione Servizi Sociali del Comune di Potenza, innanzi a
compare il cittadino maggiorenne C:F:
□Segnalato da:
□Venuto di sua SPONTANEA VOLONTA’ Per il/i motivo/i
□- ha bisogno di sostegno temporaneo
□- ha bisogno di sostegno eccezionale
□ – ha necessità di supporto motivazionale - sociale per ristrutturare i suoi campi esperenziali - cognitivi .
□- ha bisogno di essere reinserito nella vita lavorativa;
□- ha bisogno di imparare ad impegnarsi;
□- ha bisogno di conseguire l’obbligo scolastico;
□- ha bisogno di conseguire l’obbligo formativo
□– ha bisogno di supporto per conciliare lavoro - famiglia – genitorialità;
□ - ha bisogno di conseguire un reddito
□- altro – specificare
Le parti contraenti convengono su quanto segue:
Premesso che;
Il Sig. ha rilasciato nell’allegata scheda sociale tutte le informazioni operative necessarie alla predisposizione del Piano degli interventi per il recupero e/o lo sviluppo della sua persona e del suo nucleo familiare( il progetto individuale), fornendo il suo consenso al trattamento dei dati personali in funzione del piano degli interventi collegati al medesimo progetto;
Il competente assistente sociale ha indicato nel progetto individuale allegato alla scheda sociale del cittadino gli interventi necessari per affrontare positivamente i bisogni evidenti e/o latenti del nucleo familiare, i contenuti del progetto di inserimento e gli impegni delle parti nell’attuazione del contratto di intesa, ivi incluse la cadenza delle verifiche, le ipotesi di sanzione e/o revoca in caso di inadempimenti, nonché la durata del contratto
Il contraente è tale in quanto titolare di:
a) provvedimento autorità giudiziaria;
b) di stato accoglienza;
c) bisogno/i sopra espresso/i ;
d) Altro ,
Lo stesso contraente in fase di colloquio, è stato informato nel merito degli interventi che il Comune e, segnatamente l’Unità di Direzione Servizi Sociali – Ufficio Inclusione Sociale può attivare, nonché degli obblighi a suo carico.
Completate le attività informative e l’esposizione del progetto individuale finalizzato a sostenere il soddisfacimento dei bisogni espressi, nonché ad affrontare gli altri bisogni emersi e identificati durante il colloquio, si procede alla definitiva stipula del piano di lavoro contenente La o le attività indirizzate al sig. per il recupero e l’evoluzione in positivo della sua condizione .
Tra
Il Comune di Potenza (C.F. ) in persona della , in
ragione della carica di dell’Unità di Direzione Servizi Sociali ed a ciò autorizzata ai sensi del Regolamento approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.
del , contenente, tra gli allegati, lo schema dei sub allegati di cui il presente contratto tiene interamente conto,
e
Il / La Signore/a residente in questo Comune alla via .
C.F. in qualità di attore beneficiario del Piano di interventi predisposto con apposito progetto individuale, per inserirsi socialmente e/o lavorativamente, ai sensi e per gli effetti del Vigente Regolamento si stipula quanto segue:
Il Comune di Potenza e l’U.D. Servizi Sociali si impegna nei confronti del/la Sig.
ad offrire il seguente “pacchetto servizi” :
□ offerta liquidità economica per il periodo (indicare periodo) mediante erogazione della somma di € o in alternativa n. (indicare se Buoni sociali) per il valore di € finalizzati alle seguenti spese: (indicare)
□ offerta ricovero o soluzione abitativa temporanea, con possibilità di fruire di mensa, per un periodo dal al , presso la struttura residenziali già autorizzata ai sensi del Decreto 21 maggio 2001 n. 308 ;
□ inserimento lavorativo, nella attività presso il
seguente soggetto (indicare il soggetto ospitante)
Per il periodo di mesi con incentivo del valore complessivo di € erogabile attraverso n.
assegni o x. xxxxx sociali mensili
□ attivazione servizi integrativi disponibili sul territorio per l’attuazione di un piano di sostegno complementare all’inserimento socio-lavorativo per recupero salute, per mesi (indicare il numero di mesi) sostenuto da incentivo erogabile a partire dalla data inizio svolgimento del piano con n.
buoni sociali del valore complessivo di € suddivisi in n. tranches ovvero erogati in un’unica soluzione (sbarrare la voce di non interesse) ;
□formula soluzione di aiuto e scambio reciproco di auto aiuto mediante il coinvolgimento attivo di altri utenti della rete di servizi interna ed esterna; (indicare il/i nominativo/i con incentivo economico erogato in un unica soluzione del valore complessivo massimo di € calcolato sulla base del piano di aiuto reciproco messo in atto dalle parti in causa
□ intervento per la conciliazione lavoro-genitorialità-famiglia relativo a (indicare intervento) con attivazione dei servizi offerti dal seguente partner
per un periodo di mesi con erogazione di sostegno economico per l’acquisto di servizi mediante assegno o buoni sociali del valore complessivo di € erogabili in unica soluzione o in tranches mensili;
A conclusione dello svolgimento del progetto individuale, in presenza di adeguate risorse finanziarie e in presenza di buone capacità e motivazioni del contraente:
□ attivazione prestazione occasionale di rilevanza sociale relativa a (indicare attività ) per n. (giorni) o per mesi , con erogazione del corrispettivo di n. voucher preacquistati
presso INPS e convertibili in danaro presso sportello postale di Potenza, per un valore economico complessivo di € dei quali € per la prestazione lavorativa ed € per l’immediato trasferimento degli oneri INAIL e RCT alle casse dei competenti organi;
□ inserimento in tirocinio pratico formativo presso l’azienda con impegno all’emissione mensile di assegno o di n. voucher mensili del valore cad. di € , convertibili in danaro presso ufficio postale di con quota di € quale incentivo attività al tirocinante;
□
Il Sig. si impegna nei confronti del Comune e della U.D. Servizi Sociali a seguire e svolgere:
Il Piano e gli interventi sopra contrassegnati secondo le modalità (comportamenti, tempi, orario e giorni) indicate dal competente operatore del servizio attività di riferimento;
Ad informare l’ufficio inclusione sociale di eventuali cambiamenti della sua situazione economico patrimoniale che dovessero verificarsi nell’ambito dei suoi impegni contrattuali .
Il presente contratto ha durata di mesi a partire dalla data della sua repertazione e può essere rinnovato per altri mesi previo accertamento del pieno assolvimento degli obblighi contrattuali da parte del contraente sig. in presenza di ostacoli e criticità persistenti, il competente assistente sociale relaziona nel merito, indicando gli ulteriori strumenti, risorse e competenze che si rendono necessarie e/o che coinvolgano ulteriori e specifici partner .
Il progetto ed il relativo piano può essere integrato o rimodulato nel corso dell’attuazione del presente contratto, ciò a maggior ragione, in presenza di altri provvedimenti configgenti con quello già stabilito;
il progetto individuale è parte integrante del presente contratto esso indica gli interventi selezionati tra tutti quelli previsti nel Catalogo degli interventi della U.D. Sicurezza Sociale
A fronte dello svolgimento del progetto individuale e del relativo piano di interventi, il Comune eroga al contraente il sostegno concordato nel19 pari ad Euro
( ) per mesi
Modalità di acquisizione strumenti di sostegno
Il sostegno integrativo specifico viene erogato mensilmente o in un’unica soluzione quando ricorrano situazioni particolari già specificate, è intestato al contraente o proprio familiare ed è ritirato presso il competente ufficio Inclusione Sociale.
La prima tranche dell’erogazione del predetto sostegno avviene, di norma, nei giorni successivi alla data di inizio delle attività collegate agli interventi indicati nel piano o in concomitanza con la presentazione della idonea documentazione attestante l’esistenza di un’emergenza (bollette, fatture ecc.).
Obblighi del contraente
Il contraente è obbligato ad osservare tutte le prescrizioni imposte dall’autorità e dettagliate dai competenti operatori dei singoli servizi coinvolti nel piano collegato al progetto individuale;
deve rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione del presente contratto di inserimento;
In particolare ha l’obbligo di partecipare alle attività previste nel progetto di inserimento secondo modalità e orari vigenti presso i servizi o le sedi di svolgimento delle medesime attività per tutti i mesi di durata del contratto;
In caso di impedimento o di impreviste e imprevedibili situazioni ostacolanti lo svolgimento delle attività, il contraente deve dare comunicazione urgente, nella stessa giornata in cui ha inizio tale impedimento, al responsabile dell’ufficio inclusione sociale, provvedendo a giustificare formalmente, la causa e la durata della sua assenza presso le attività.
19 specificare se buono sociale, incentivo economico, contributo eccezionale, voucher, altro
Egli deve attestare mensilmente, con autocertificazione ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, all’atto della riscossione del sostegno, il persistere dei requisiti di accesso ai benefici ovvero comunicare al Comune ogni variazione, derivante dalla mutata composizione familiare, delle condizioni di reddito e di patrimonio dichiarate al momento della presentazione della domanda;
Obblighi del Comune
Il Comune si impegna a :
promuovere gli interventi previsti dal progetto , in collaborazione con i diversi attori sociali privati e pubblici del territorio
verificare l’avvenuta partecipazione del Beneficiario agli interventi previsti dal progetto di inserimento; monitorare l’andamento del contratto
erogare il sostegno mensile.
Il Comune applica, se necessario, previa comunicazione personale motivata, sanzioni mirate alla riduzione di contributi in presenza di inosservanza patti contrattuali
Sempre previa comunicazione personale motivata il Comune, in caso di violazione degli obblighi da parte del beneficiario, anche a seguito di relazione da parte dell’operatore responsabile (tutor) del contratto, sospende l’emissione del Buono sociale – Voucher o altra forma di erogazione del beneficio .
Cause di risoluzione
Costituisce causa di risoluzione, previa diffida ad adempiere, la violazione degli obblighi contrattuali relativi al mancato svolgimento delle attività del Piano interventi del progetto individuale. Tale condizione comporta la decadenza dai relativi benefici e l’espulsione dalle graduatorie del servizio sociale per 12 mesi dalla data di comunicazione della revoca.
Letto, confermato e sottoscritto
Per il Comune Il Contraente
Ai fini di cui all’art. 18 del D.lgs 30 giugno 2003 n° 196, il beneficiario dichiara di essere consapevole che il Comune può utilizzare i dati in esso contenuti solo nell’ambito del Programma di Promozione della Cittadinanza Solidale e per le finalità connesse e strumentali al presente contratto.
Il Contraente
20
La Comunicazione sociale e presa in carico
la segnalazione di un nuovo caso di bisogno può avvenire in forma diretta, da parte del cittadino interessato che compone specifica istanza al servizio cortesia dei servizi sociali comunali, ovvero da parte di uno dei punti informativi (elencare i punti indirizzi responsabili ecc.) radicati sul territorio gestiti da organizzazioni no profit, le porte sociali, con funzioni di rilevare, direttamente sul campo, la domanda del cittadino e le sue principali caratteristiche strutturali (nucleo familiare, situazione di lavoro, istruzione ecc.), rimandando l’istanza così composta, telematicamente, all’ufficio cortesia perché venga smistata.
La scheda sociale del cittadino
La scheda sociale informatizzata del cittadino è lo strumento di facilitazione per eccellenza del dialogo tra istituzione e cittadino in quanto consente l’acquisizione permanente dei dati e delle notizie relative alle diverse dimensioni di vita della persona (individuale, sociale, familiare, formativa, professionale, sanitaria) nonché di captare lo stato del disagio più complessivo del cittadino sia in relazione ai bisogni percepiti ed espressi che in base ai bisogni- criticità i quali, pur non essendo direttamente percepiti dal cittadino, si configurano spesso quale maggiore ostacolo al conseguimento dell’obiettivo di integrazione sociale e professionale.
Il Progetto Individuale
Il percorso individuale indica gli obiettivi, i mezzi e i compiti in capo a ciascuno (sistema offerente e cittadino beneficiario) per conseguirli.
La finalità di ciascuno dei percorsi individuali è principalmente diretta a svelare e mobilitare le risorse e le potenzialità del cittadino, per rafforzarle e svilupparle in attività, in percorsi formativi specifici e in forme di inserimento lavorativo utili sia per la sua emancipazione civile e sociale che per lo sviluppo del territorio e dell’economia solidale sociale.
Gli interventi organizzati nell’offerta di “pacchetti servizi”diversificati
Il Comune di Potenza interviene predisponendo e aggiornando il listing degli interventi e organizzandoli in una vera e propria offerta “pacchetti servizi” diversificati e sostenibili, finalizzati a ridurre il più possibile gli ostacoli incontrati dalla persona nel corso della vita (psicologico, fisico, sociale, economico, ecc) quando tali ostacoli impediscono la realizzazione della persona e la espongono al rischio di esclusione dalla vita della famiglia di provenienza, dalla scuola, dal lavoro e dall’intera comunità cittadina. Ai fini del presente regolamento il listing dell’offerta al momento indicato all’art. 6 è integrato e aggiornato periodicamente, sulla base delle attività di diversificazione e ampliamento dell’offerta in questione svolta dalla competente Unità, in sinergia con le opportunità (giuridico- economiche) offerte dai partner pubblico- privati e con lo studio-ricerca delle migliori esperienze in tema, rilevate sul territorio locale ed extralocale.
Riepilogo Modalità d’attuazione
Tabella 1 – Soglia di reddito massimo e coefficiente di equivalenza in rapporto al numero di componenti familiari, in base alla quale è possibile accedere agli interventi | |||
Componenti nucleo familiare | Valore soglia (ISE) massima per accedere all’intervento | Coefficiente Equivalenza | |
1 | € | 3 961,99 | 1 |
2 | € | 6 219,00 | 1,57 |
3 | € | 8.080,00 | 2,04 |
4 | € | 9.744,00 | 2,46 |
5 | € 11.289,00 | 2,85 | |
6 | € 12.675,00 | 3,20 | |
Per ogni componente superiore alle 6 unità, il coefficiente è incrementato di 0,35 Per ogni componente con handicap psico-fisico permanente o con stessa invalidità superiore al 66 % il coefficiente di equivalenza familiare è incrementato di 0,5 Per le famiglie monoparentali unico genitore con figli minori o per famiglie con presenza di unico componente ultrasessantenne, il coefficiente di equivalenza è incrementato di 0.2 | |||
ECCEZIONE: Nei casi di istanza per imprevedibili e comprovate gravi motivazioni, richiedenti interventi straordinari, urgenti e indifferibili è possibile di norma, assentire interventi di inclusione sociale anche in presenza di redditi familiari superiori al valore della predetta soglia purché venga formalmente documentato che il medesimo reddito non è più conseguibile, per il sopraggiungere degli stessi eventi che hanno sollecitato l’istanza . |
Tabella 2 – Schema sintetico dei valori massimi del sostegno economico mensile e loro conversione in buoni sociali per numero componenti familiari per gli interventi indicati ai punti 6.1 e 6.2 dell’art. 6 del presente regolamento | ||
Componenti della famiglia | Entità massima della misura di sostegno economico per 1 mese in € | Conversione in Buoni ognuno pari a € 10,00 (nn buoni arrotondati all’unità x eccesso o per difetto) |
1 | 103,00 | 10 |
2 | 129,00 | 13 |
3 | 155,00 | 15 |
4 | 181,00 | 18 |
5 | 207,00 | 21 |
6 e oltre | 233,00 | 23 |
In situazioni eccezionali è possibile erogare il sostegno economico in un’unica soluzione entro il tetto massimo di € 1.500,00 ovvero di 150 buoni del valore di € 10,00 cad. |
Gli interventi di integrazione sociale – lavorativa individualizzati, indicati al punto 6.3 dell’art. 6 del presente regolamento, infine, in quanto attuati alla fine del progetto individuale, prevedono l’erogazione di un incentivo mensile, di uguale valore economico per ciascuno dei destinatari e pertanto esso non è calcolato sulla base dei valori massimi del sostegno economico previsto per gli altri interventi
Tabella 3 – Schema sintetico dell’offerta “pacchetti ser incentivi riportati all’art. 7 del presente regolamento | vizi” di inclusione sociale | indicata all’art. 6 in collegamento con gli | ||||
DENOMINAZIONE INTERVENTO | MODALITA’ ACCESSO | DI | CONDIZIONI EROGAZIONE | DI | TEMPI ATTUAZIONE INCENTIVO | DI E |
Art. 6 punto 6.1 Intervento temporaneo E’ un intervento a sostegno delle situazioni di povertà dovuta a: incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze di vita quotidiana per inabilità di ordine fisico e/o psichico o per l’inadeguatezza della famiglia ad assicurare la cura necessaria ad un suo componente in condizione di dipendenza; stato di inoccupazione o disoccupazione per difficoltà di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro perdurante da oltre un anno; situazioni di in capienza economica tale da non assicurare il pagamento di utenze domestiche essenziali | Istanza presentata: all’ufficio cortesia dell’Unità di direzione Servizi Sociali Direttamente, per il tramite di una delle 10 porte sociali sul territorio, per il tramite di segnalazione di soggetti terzi Appartenenza al target destinatari indicato all’art. 4 in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento. | “presa in carico” del soggetto destinatario o di altro familiare da lui indicato, attraverso la formulazione del progetto individuale indicante il percorso da compiere per contrastare e/o ridurre lo stato di bisogno evidente e latente rilevato, il pacchetto dei servizi offerti a sostegno del percorso, con i precisi impegni che lo stesso destinatario deve osservare entro tempi stabiliti, per conseguire gli obiettivi attesi. Condivisione e accettazione del progetto individuale attraverso la stipula del contratto contenente gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatario- Comune-Servizi) | L’intervento ha durata massima fino a tre mesi, prorogabili per altri tre mesi in presenza di particolari situazioni di disagio, debitamente documentate e accertate dal competente ufficio comunale. L’incentivo erogabile è calcolato sulla base dei valori massimi per numero componenti familiari, indicati nella tabella n. 2 | |||
DENOMINAZIONE INTERVENTO | MODALITA’ ACCESSO | DI | CONDIZIONI EROGAZIONE | DI | TEMPI ATTUAZIONE INCENTIVO | DI E |
Art. 6 punto 6.2 Intervento temporaneo per grave necessità abitativa E’ rivolto a sostenere: chi si trova in situazione di sfratto, inagibilità dell’alloggio per cause impreviste e imprevedibili non imputabili ad eventi calamitosi o alla propria incuria e non può fruire di alcun sostegno da parte di altri familiari anche esterni al proprio nucleo; chi è senza fissa dimora. | Istanza presentata: all’ufficio cortesia dell’Unità di direzione Servizi Sociali Direttamente, per il tramite di una delle 10 porte sociali sul territorio, per il tramite di segnalazione di soggetti terzi Appartenenza al target destinatari indicato all’art. 4 in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento. | Non essere in situazione di grave disabilità Essere in possesso di idonea documentazione attestante lo stato di bisogno abitativo per grave necessità ovvero essere preso in carico dal servizio sociale; Condividere e accettare il progetto individuale; stipulare il contratto indicante le prescrizioni di offerta e di fruizione del servizio da parte del Comune, della struttura che ospita e del destinatario, nonché gli obblighi e doveri che lo stesso destinatario deve osservare durante la permanenza, ivi compreso le attività nelle quali egli è tenuto ad impegnarsi quando la permanenza è superiore a 3 giorni. | Il ricovero temporaneo dura di massima fino a tre giorni. E’ possibile prorogare l’ospitalità fino a 30 giorni, prorogabili in presenza di circostanziate e documentate situazioni. Durante il periodo di ricovero è’ possibile fruire di servizio mensa direttamente presso la struttura ricettiva. Ovvero fruire di incentivi calcolati sulla base dei valori indicati nella predetta tabella n. 2 per il periodo massimo di un mese. | |||
DENOMINAZIONE INTERVENTO | MODALITA’ ACCESSO | DI | CONDIZIONI EROGAZIONE | DI | TEMPI ATTUAZIONE INCENTIVO | DI E |
Art. 6 punto 6.2 1 Inserimento e reinserimento sociale e lavorativo. L’intervento è gestito con il concorso dei soggetti del privato sociale, selezionati fra tutti quelli che possedendo idonei e qualificati requisiti, buone capacità tecnico- organizzative ed esperienze di livelli, hanno manifestato interesse ad affiancare i soggetti beneficiari nelle attività ai sensi degli specifici avvisi pubblici emanati periodicamente. | Istanza presentata: all’ufficio cortesia dell’Unità di direzione Servizi Sociali Direttamente, per il tramite di una delle 10 porte sociali sul territorio, per il tramite di segnalazione di soggetti terzi Possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento; | Non essere in situazione di grave disabilità “presa in carico” del soggetto destinatario attraverso la formulazione del progetto individuale indicante il percorso da compiere per contrastare e/o ridurre lo stato di bisogno evidente e latente rilevato, il pacchetto dei servizi offerti a sostegno del percorso, con i precisi impegni che lo stesso destinatario deve osservare entro | Fino a massimo 3 mesi prorogabile per altri 3 mesi in presenza di particolari situazioni di disagio, debitamente documentate e accertate dal competente Ufficio comunale |
Ogni intervento è rivolto a stimolare le risorse e le abilità mai espresse del destinatario, attraverso lo svolgimento di impegni manuali quotidiani in attività concrete utili alla collettività e al territorio (Manutenzione, pitturazioni, guardiania parchi e giardini, accompagnamento e aiuto fisico ai diversamente abili, pulizie e servizi presso privati | Appartenenza al target indicato all’art. 4con priorità di intervento ai soggetti in condizione di grave disagio indicati all’art. 4 L. 381/1992 in età compresa tra 30 e 64 anni, privi di titoli di studio, di qualifiche professionali e di esperienza di lavoro. | tempi stabiliti, per conseguire gli obiettivi attesi. Condivisione e accettazione del progetto individuale attraverso la stipula del contratto contenente le attività da svolgere, la sede operativa, il referente, gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatario- Comune- Soggetto del privato sociale affiancatore ) | ||||
DENOMINAZIONE INTERVENTO | MODALITA’ ACCESSO | DI | CONDIZIONI EROGAZIONE | DI | TEMPI ATTUAZIONE INCENTIVO | DI E |
Art. 6 punto 6.2 2 Inserimento a seguito prescrizione nei capitolati d’oneri rivolti alle imprese che partecipano a bandi e gare comunali, di inserire le quote di cittadini provenienti dall’area del disagio ai sensi dell’art. 4 della L. 381/1992. L’intervento si attiva attraverso la formulazione di specifica graduatoria in cui sono inseriti gli aventi diritto in ordine di punteggio decrescente attribuito sulla base di specifici criteri, dalla competente commissione presieduta dal Dirigente e da due esperti della competente Unità. I destinatari utilmente collocati in graduatoria, sono avviati in ordine di punteggio decrescente (dal più alto al più basso) direttamente dalle aziende che si sono aggiudicate la gara. | Essere in carico al servizio di inclusione sociale ed in possesso dei requisiti previsti all’art. 5 del presente regolamento, nonché iscritto nelle liste del collocamento protetto, in possesso di idonea certificazione relativa alla tipologia di disagio richiesta dall’azienda, rilasciata dal competente organo | Essere inserito utilmente nella graduatoria; sottoscrivere il contratto con l’azienda aderendo alle prescrizioni in esso contenute | Attivazione di rapporti di lavoro a tempo determinato o indeterminato a tempo pieno o parziale sulla base delle proposte delle aziende che si aggiudicano la gara. La retribuzione è a carico dell’azienda medesima | |||
DENOMINAZIONE INTERVENTO | MODALITA’ ACCESSO | DI | CONDIZIONI EROGAZIONE | DI | TEMPI ATTUAZIONE INCENTIVO | DI E |
Art. 6 punto 6.2 3 Obbligo scolastico E’ un percorso particolare , finalizzato al conseguimento dell’obbligo scolastico o formativo rivolto a soggetti in età compresa fra 15 e 45 anni (per le donne il limite massimo d’età è elevabile a 50 anni). Questi percorsi sono attuati attraverso l’utilizzo della rete territoriale dei servizi esistenti (Regione, Dipartimento Formazione, lavoro, cultura, Dipartimento Sicurezza Sociale, Dip, Attività produttive, Provincia di Potenza – Area Formazione e Lavoro, APof- Il, Protezine Civile, Centro Impiego di Potenza) o attraverso l’acquisto di pacchetti di servizi educativi presso agenzie formative e di qualificazione professionale accreditate | Istanza di partecipazione ai sensi dell’avviso pubblico emanato dalla competente agenzia di formazione pubblica o privata. Essere utilmente inserito nella graduatoria predisposta dal competente ufficio comunale | Possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento; Appartenenza al target indicato all’art.4; Condivisione e accettazione del progetto individuale includente il percorso per l’obbligo scolastico o formativo e stipula del contratto contenente le attività da svolgere, la sede operativa, il referente, gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatario- Comune- agenzia formativa pubblica o privata ) | I tempi d’attuazione sono determinati sulla base del percorso formativo scolastico necessario. L’incentivo a sostegno del percorso la dove non compreso nel programma realizzato dall’Ente attuatore, sulla base delle vigenti leggi in materia di formazione e indennità di frequenza, può essere erogato a supporto del nucleo familiare un incentivo per un numero di massimo 3 mesi, prorogabile per altri 3 mesi, secondo i valori indicati nella tabella n. 2 | |||
DENOMINAZIONE INTERVENTO | MODALITA’ ACCESSO | DI | CONDIZIONI EROGAZIONE | DI | TEMPI ATTUAZIONE INCENTIVO | DI E |
Art. 6 punto 6.2 4 Percorso recupero salute psico- fisico-sociale per l’integrazione e | Istanza presentata: all’ufficio cortesia dell’Unità di direzione | “presa in carico” del soggetto destinatario o di altro familiare da lui indicato, attraverso la | La durata del percorso dipende dal programma messo in atto dalla rete dei |
l’inclusione E’ attivato con il supporto della rete dei servizi sanitari e del Centro di Salute Mentale con affiancamento, e prestazioni di mediazione ed intermediazione per il reinserimento familiare o sociale attivati per il tramite del privato sociale individuato con procedure di evidenza pubblica, tendenti a selezionare qualità tecniche, metodologie e risultati conseguiti nell’esperienza già svolta e stato dell’innovazione nelle proposte attuali., sono rivolti ai soggetti in possesso dei requisiti previsti all’art.4 del presente regolamento I percorsi indicati al punto 5 sono attuati attraverso l’utilizzo della rete territoriale dei servizi socio assistenziali e socio sanitari esistenti (ASL, DSM, Privato Sociale no profit, enti morali, volontariato, associazioni per la promozione sociale ecc.) o attraverso l’acquisto di prestazioni a mezzo voucher, di pacchetti di servizi forniti da agenzie private accreditate secondo i criteri stabiliti nella delibera di giunta comunale ; | Servizi Sociali Direttamente, per il tramite di una delle 10 porte sociali sul territorio, per il tramite di segnalazione di soggetti terzi Appartenenza al target destinatari indicato all’art. 4 in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento inseriti in apposita graduatoria predisposta sulla base di specifici criteri, compatibilmente con le risorse presenti in bilancio. . | formulazione del progetto individuale indicante il percorso da compiere per contrastare e/o ridurre lo stato di bisogno evidente e latente rilevato, il pacchetto dei servizi offerti a sostegno del percorso, con i precisi impegni che lo stesso destinatario deve osservare entro tempi stabiliti, per conseguire gli obiettivi attesi. Condivisione e accettazione del progetto individuale attraverso la stipula del contratto contenente gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatario- Comune-Servizi) Tali percorsi (punto 5 ) concordati con l’utente sono finalizzati al conseguimento del benessere psico-fisico sociale e/o al reinserimento familiare e sociale a scopo lavorativo | partner sulla base delle effettive necessità espresse dal destinatario. Il supporto economico è previsto per un periodo massimo di tre mesi, prorogabile per altri 3 ed è determinato in proporzione al nucleo familiare secondo i valori indicati nella tabella n. 2. In caso di risorse limitate, l’incentivo sarà erogato, prioritariamente ai destinatari inseriti ai primi posti nella graduatoria. Forma di incentivo è il buono sociale acquistato presso fornitori accreditati individuati con procedure di evidenza pubblica- |
DENOMINAZIONE INTERVENTO art. 6 punto 6.2 | MODALITA’ DI ACCESSO | CONDIZIONI DI EROGAZIONE | TEMPI DI ATTUAZIONE E INCENTIVO |
Art. 6 punto 6.2 5 Interventi di aiuto auto aiuto all’inclusione sociale. Questi sono interventi che si attivano facilitando l’incontro fra uno o più utenti dei quali uno o più utenti sono in possesso di determinate competenze, mezzi economici e/o beni patrimoniali (ad esempio un reddito, la casa di proprietà, l’automobile, un terreno, esperienze, competenze e conoscenze specifiche) ma esprimono bisogni di affiancamento, aiuto fisico, integrazione sociale e, pertanto, sono disposti a condividere le risorse possedute in cambio delle specifiche prestazioni richieste che possono essere offerte da altro utente in condizioni di disagio, disponibile ad offrire il proprio aiuto condividendo, in cambio, l’alloggio, il reddito, ovvero ricevendo a sua volta, aiuto e sostegno all’autopromozione sociale | Istanza presentata: all’ufficio cortesia dell’Unità di direzione Servizi Sociali da uno o più cittadini Segnalazione per il tramite di una delle 10 porte sociali sul territorio, o per il tramite di soggetti terzi Appartenenza di almeno uno degli istanti al target destinatari indicato all’art. 4 in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento. . | Condivisione e accettazione del piano di aiuto reciproco con stipula del contratto contenente i ruoli, gli impegni di ognuno dei cittadini in situazione di auto aiuto, il ruolo del soggetto garante, gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatari- Comune- garante) | L’intervento di auto aiuto può avere una durata illimitata. L’incentivo a supporto del piano condiviso dalle parti viene erogato a sostegno di particolari bisogni che intervengono all’inizio del rapporto di auto aiuto o al fine di incentivare il medesimo rapporto di auto aiuto. Tale incentivo in presenza di risorse finanziarie viene erogato “una tantum”, in un’unica soluzione fino a massimo € 1.500,00. Esclusivamente in denaro |
DENOMINAZIONE INTERVENTO art. 6 punto 6.3 | MODALITA’ DI ACCESSO | CONDIZIONI DI EROGAZIONE | TEMPI DI ATTUAZIONE E INCENTIVO |
Art. 6 punto 6.3 Interventi di integrazione sociale lavorativa individualizzati. 1- Tirocini pratico- formativi ai sensi della L. 196/1997 e s.m.i. e del Decreto interministeriale n. 142/1998 | Appartenenza al target destinatari indicato all’art. 4; Non essere in situazione di disabilità lavorativa; | compatibilmente con le risorse presenti in bilancio, il destinatario utilmente collocato nella specifica graduatoria, Viene avviato in attività di tirocinio presso una delle aziende | I tirocini hanno una durata di 4 mesi, prorogabile per altri 4 mesi, dei quali due finanziati direttamente dalle imprese ospitanti e sono incentivati |
e circolare applicativa del Ministero del Lavoro n. 92/1998– in cui avviare, in base a graduatoria di priorità di bisogno e alle risorse finanziarie disponibili, soggetti in età da 18 a 45 anni provenienti dall’area del disagio non includente disagio fisico, psichico sensoriale, in possesso di titolo di studio dell’obbligo scolastico o formativo. I tirocini pratico formativi e le attività connesse perseguono lo scopo: a.I – di rafforzare e ristrutturare i campi esperenziali e di vita della persona in difficoltà, attraverso lo svolgimento di esperienze pratiche in grado di svelare le risorse, le abilità, le capacità e le competenze che lo stato di povertà, di disoccupazione e di inerzia hanno depotenziato e rese irriconoscibili allo stesso beneficiario e soprattutto al mercato del lavoro; a.II – di sostenere i diritti e la dignità della persona in condizione di povertà assoluta e a rischio di emarginazione e di degrado; a.III – di ridurre l’area del lavoro informale e insicuro, rifugio nascosto di molti cittadini dell’area del disagio. I tirocini sono finalizzati a trasmettere ai beneficiari livelli concreti e sostenibili di professionalità per costruire la stabilità lavorativa nel mercato, attraverso lo svolgimento di attività presso le aziende ospitanti dei settori artigianato, commercio, servizi privati che hanno manifestato la disponibilità ad ospitare tirocinanti ai sensi di specifico avviso pubblico. | essere in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento; Essre in possesso dell’obbligo scolastico; Essere in carico al servizio di Inclusione; Essere inserimento in apposita graduatoria predisposta sulla base di specifici criteri, | inserite nell’albo dei soggetti accreditati ad ospitare tirocini, previa accettazione del progetto pratico-formativo proposto dall’azienda ospitante e individuale attraverso la stipula del contratto contenente gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatario- Comune-Servizi) | mensilmente attraverso atti di liquidazioni dell’Unità competente o Voucher acquistati da fornitori accreditati individuati con procedure di evidenza pubblica. I tirocini in quanto attuati alla fine del progetto individuale o in rari casi in cui è necessario un intervento eccezionale, prevedono l’erogazione di un incentivo mensile, per massimo 6 mesi, di uguale valore economico per ciascuno dei destinatari non calcolato sulla base dei valori massimi del sostegno economico previsto per gli altri interventi L’entità dell’incentivo o il numero di voucher mensili è determinato con delibera di Giunta Comunale sulla base delle risorse finanziarie presenti sul bilancio o dei finanziamenti pubblici attivabili. |
DENOMINAZIONE INTERVENTO art. 6 punto 6.3 | MODALITA’ DI ACCESSO | CONDIZIONI DI EROGAZIONE | TEMPI DI ATTUAZIONE E INCENTIVO |
2 Percorsi di inserimento lavorativo mirato, destinato ai disabili in possesso dei requisiti indicati all’art. 5 del presente regolamento, Questi percorsi sono organizzati ai sensi della legislazione nazionale e regionale in materia di collocamento mirato in cui avviare, previo avviso pubblico di selezione, i soggetti residenti in età da 18 a 50 anni iscritti al collocamento obbligatorio, utilmente inseriti nella graduatoria formulata sulla base di determinati criteri. Questi percorsi in quanto attuati alla fine del progetto individuale, prevedono l’erogazione di un incentivo mensile, di uguale valore economico per | Istanza di partecipazione ai sensi dell’avviso pubblico emanato con determina del dirigente della competente Unità; Essere iscritti al collocamento obbligatorio; Avere i requisiti richiesti nell’avviso; Essere utilmente inserito nella graduatoria predisposta dal competente ufficio comunale | Questi percorsi di norma, sono progettati dal competente ufficio di inclusione sociale, autorizzati con delibera di Giunta Comunale e candidati al finanziamento regionale a valere sul fondo “Disabili” L.R. 28/2000 e sue disposizion. Lo svolgimento dei predetti percorsi avviene solo a seguito dell’avvenuto finanziamento del progetto da parte della Regione Basilicata, ai sensi della L.R. n. 28/2000 e sue disposizioni. L’attivazione di ogni percorso prevede la redazione di un apposito progetto formativo individuale e l’osservanza di | Tali percorsi prevedono lo svolgimento di attività di formazione e di lavoro in affiancamento, presso i servizi comunali, per 12 mesi, incentivati da un’indennità di frequenza mensile pari a € 500,00 lorde. L’erogazione delle indennità avvengono mensilmente, attraverso determina di liquidazione previo accertamento della frequenza regolare alle attività da parte dei destinatari. |
ciascuno dei destinatari non calcolato sulla base dei valori massimi del sostegno economico previsto per gli altri interventi | specifiche regole dettate dalla legislazione vigente in materia di formazione e di attività svolte | ||
DENOMINAZIONE INTERVENTO art. 6 punto 6.3 | MODALITA’ DI ACCESSO | CONDIZIONI DI EROGAZIONE | TEMPI DI ATTUAZIONE E INCENTIVO |
3.Rapporti di lavoro occasionale Tali rapporti di lavoro si attivano sulla base del piano di attività straordinarie di rilevante utilità sociale, assimilabili a forme di lavoro accessorio, approvato dalla Giunta Comunale annualmente, in presenza di adeguata disponibilità finanziaria. Essi sono rivolti a favore di specifiche categorie di destinatari: Studenti anche in età di 16 anni autorizzati dai genitori o da chi esercita la patria potestà; casalinghe; disoccupati. Tali rapporti sono immediatamente attivabili e compensati con gli specifici Voucher preacquistati presso l’INPS, convertibili in danaro presso qualunque ufficio postale cittadino per il controvalore economico di € 10,00 Cad. dei quali una parte, pari a € 2,50 viene immediatamente trattenuta dall’ufficio postale per il pagamento degli oneri INAIL e RCT ai competenti organi e l’altra parte, circa € 7,00 consegnata al lavoratore come compenso | Essere in carico al servizio di inclusione sociale ed in possesso dei requisiti previsti all’art. 5 del presente regolamento, nonché di abilità lavorative non ostacolate da gravi handicap o malattie gravemente invalidanti | Essere inserito utilmente nella graduatoria; Condividere, accettare e sottoscrivere il progetto individuale e il collegato contratto di inserimento, contenente le attività occasionali da svolgere, in ambiti di rilevante utilità sociale non ricopribili con personale comunale in organico, la sede operativa, il referente, gli obblighi, i diritti e i doveri delle parti in causa (destinatario- Comune- ) | Fino a tre mesi prorogabili per altri 3, a condizione che l’ammontare dell’incentivo non superi la soglia di € 2.000,00, pari a 200 voucher INPS in un anno solare. in quanto attuati alla fine del progetto individuale questi rapporti prevedono l’erogazione di un incentivo mensile, di uguale valore economico per ciascuno dei destinatari non calcolato sulla base dei valori massimi del sostegno economico previsto per gli altri interventi |