Contract
1 - Capitolato speciale d’appalto lavori a corpo e misura (parte normativa)
C O M U N E D I P O R T O S C U S O
Provincia di Carbonia – Iglesias
Servizio Lavori Pubblici
Xxx Xxxxx Xxxx, 0 – tel. 0781/51111 – fax. 0781/508728
LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE ED ADEGUAMENTO DELLA PISCINA COMUNALE DI PORTOSCUSO
(art. 45, commi 3 e seguenti, regolamento generale, D.P.R. 21 dicembre 1999, n.
554)
euro | ||
a) | Importo esecuzione lavorazioni (base d’asta) | 935.184,55 |
b) | Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza | 21.000,00 |
1) | Totale appalto | 956.184,55 |
c) | Somme a disposizione dell’amministrazione | 238.281,31 |
2) | Totale progetto | 1.194.471,06 |
Il responsabile del servizio Il progettista
Il responsabile del procedimento
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO 1
PARTE PRIMA 6
DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI 6
CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO 6
Art. 1 - Oggetto dell’appalto 6
Art. 2 - Ammontare dell’appalto 6
Art. 3 - Modalità di stipulazione del contratto 7
Art. 4 - Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili 7
Art. 5 - Gruppi di lavorazioni omogenee, categorie contabili 8
CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE 9
Art. 6 - Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d'appalto 9
Art. 7 - Documenti che fanno parte del contratto 9
Art. 8 - Disposizioni particolari riguardanti l’appalto 9
Art. 9 - Fallimento dell’appaltatore 10
Art. 10 - Rappresentante dell’appaltatore e domicilio; direttore di cantiere 10
Art. 11 - Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione 10
Art. 12 – Convenzioni europee in materia di valuta e termini 10
CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE 11
Art. 13 - Consegna e inizio dei lavori 11
Art. 14 - Termini per l'ultimazione dei lavori 11
Art. 15 - Sospensioni e proroghe 11
Art. 16 - Penali in caso di ritardo 12
Art. 17 – Programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore e cronoprogramma 12
Art. 18 – Inderogabilità dei termini di esecuzione 13
Art. 19 - Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini 13
CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA 15
Art. 20 - Anticipazione 15
Art. 21 - Pagamenti in acconto 15
Art. 22 - Pagamenti a saldo 15
Art. 23 – Ritardi nel pagamento delle rate di acconto 16
Art. 24 – Ritardi nel pagamento della rata di saldo 16
Art. 25 - Revisione prezzi 16
Art. 26 - Cessione del contratto e cessione dei crediti 17
CAPO 5 - CONTABILIZZAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI LAVORI 18
Art. 27 - Lavori a misura 18
Art. 28 - Lavori a corpo 18
Art. 29 - Lavori in economia 18
Art. 30 - Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera 19
CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE 20
Art. 31 - Cauzione provvisoria 20
Art. 32 - Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva 20
Art. 33 – Riduzione delle garanzie 20
Art. 34 - Assicurazione a carico dell’impresa 21
CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE 23
Art. 35 - Variazione dei lavori 23
Art. 36 – Varianti per errori od omissioni progettuali 23
Art. 37 - Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi 23
CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA 24
Art. 38 - Norme di sicurezza generali 24
Art. 39 - Sicurezza sul luogo di lavoro 24
Art. 40 – Piano di sicurezza e di coordinamento 24
Art. 41 – Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e di coordinamento 24
Art. 42 – Piano operativo di sicurezza 25
Art. 43 – Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza 25
CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO 26
Art. 44 - Subappalto 26
Art. 45 – Responsabilità in materia di subappalto 27
Art. 46 – Pagamento dei subappaltatori 27
CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO 28
Art. 47 - Accordo bonario (art. 61 L.R. 5/07) 28
Art. 48 - Definizione delle controversie (art. 62 L.R. 5/07) 28
Art. 49 - Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera 28
Art. 50 - Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori 29
CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE 31
Art. 51 - Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione 31
Art. 52 - Termini per il collaudo o per l’accertamento della regolare esecuzione 31
Art. 53 - Presa in consegna dei lavori ultimati 31
CAPO 12 - NORME FINALI 32
Art. 54 - Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore 32
Art. 55 - Obblighi speciali a carico dell’appaltatore 33
Art. 56 – Proprietà dei materiali di scavo e di demolizione 33
Art. 57 – Custodia del cantiere 34
Art. 58 – Cartello di cantiere 34
Art. 59 – Spese contrattuali, imposte, tasse 34
PARTE SECONDA 35
PRESCRIZIONI TECNICHE 35
LAVORI EDILI 35
A) QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI 35
ART.60 NORME GENERALI 35
ART. 61 Difetti di costruzione 37
ART. 62 SABBIA, GHIAIA, PIETRISCO, MISTO DI FIUME, DETRITO DI CAVA, PIETRAME 37
ART.63 ACQUA E LEGANTI IDRAULICI 37
ART.64 MATERIALI FERROSI E MATERIALI VARI 38
ART.65 LEGNAMI 41
ART.66 LATERIZI 41
ART.67 MATERIALI PER PAVIMENTAZIONI 43
ART.68 COLORI E VERNICI 43
ART.69 MATERIALI DIVERSI 43
ART.70 TUBAZIONI 43
ART.71 GARANZIE - CAMPIONATURE E QUALITA DELLE APPARECCHIATURE E MATERIALI DEGLI IMPIANTI 44
ART.72 APPARECCHIATURE IGIENICO-SANITARIE 44
ART.73 APPARECCHIATURE ANTINCENDIO 45
B) MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI 45
ART.74 SCAVI DI SBANCAMENTO, A LARGA SEZIONE, A SEZIONE OBBLIGATA 45
ART.75 STRATO DI FONDAZIONE IN MISTO GRANULOMETRICO 45
ART. 76 BINDER 45
ART.77 TAPPETO DI USURA 46
ART.78 RILEVATI E TERRAPIENI 46
ART.79 CALCESTRUZZI SEMPLICI E ARMATI 47
ART.80 ACCIAI PER CONGLOMERATI 49
ART.81 OPERE DI FONDAZIONE 49
ART.82 OPERE DA CARPENTERIA 50
ART.83 OPERE IN FERRO - NORME GENERALI 50
ART.84 MURATURE IN GENERE 50
ART.85 INFISSI IN LEGNO - NORME GENERALI 50
ART. 85 OPERE DA VETRAIO 51
ART. 86 TUBAZIONI E CANALI DI GRONDA 51
ART. 87 OPERE DA PITTORE 52
ART. 88 SERRAMENTI IN ALLUMINIO 52
C) NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE OPERE 53
ART. 89 DISPOSIZIONI RELATIVE AI PREZZI 53
ART.90 LAVORI DIVERSI 58
IMPIANTI TECNOLOGICI 59
A) QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI 59
CAPO 1 - CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI 59
ART. 91 Prescrizioni tecniche generali 59
ART. 92 Dispositivi particolari per impianti per servizi tecnologici e per servizi generali 67
ART. 93 Impianti di segnalazioni comuni per usi civili nell'interno dei fabbricati 68
CAPO 2 - QUALITÀ E CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI ELETTRICI 70
ART. 94 Generalità 70
ART. 95 Comandi (interruttori, deviatori, pulsanti e simili) e prese a spina 70
ART. 96 Apparecchiature modulari con modulo normalizzato 70
ART. 97 - Interruttori scatolati 71
ART. 98 - Interruttori automatici modulari con alto potere di interruzione 71
ART. 99 - Quadri di comando e distribuzione in lamiera e in materiale isolante 71
ART. 100 - Prove dei materiali 72
ART. 101 - Accettazione 72
CAPO 3 - CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI 73
ART. 102 - Prescrizioni tecniche generali 73
ART. 103 - Alimentazione e distribuzione di acqua fredda 74
ART. 104 - Produzione e distribuzione di acqua calda 74
ART. 105 - Componenti delle reti di distribuzione 75
ART. 106 - Impianto solare termico 76
CAPO 4 -QUALITÀ DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI TERMOIDRAULICI 78
ART. 107 - Qualità e provenienza dei materiali 78
ART. 108 - Prove dei materiali 78
ART. 109 - Accettazione 78
B) MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI 79
ART. 110 ESECUZIONE DEI LAVORI 79
ART. 111 VERIFICHE E PROVE IN XXXXX X'XXXXX XXXXX XXXXXXXX 00
TABELLA «A» 80
TABELLA«B» 81
TABELLA «D» 82
ABBREVIAZIONI
- Legge 2248/1865 (Legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F)
- Legge 55/1990 (Legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche e integrazioni)
- Legge 109/1994 (Legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche e integrazioni)
- D.Lgs. 494/1996 (D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 494, come modificato dal X.Xxx. 19 novem- bre 1999, n. 528 - Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili)
- Regolamento generale (D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 - Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici)
- D.P.R. 34/2000 (D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34 - Regolamento per l'istituzione di un si- stema di qualificazione unico dei soggetti esecutori di lavori pubblici)
- Capitolato generale d’appalto (D.M. - lavori pubblici - 19 aprile 2000, n. 145)
- D.M. 123/04 (Decreto del Ministero delle attività produttive 12 marzo 2004, n. 123 Schemi di polizza tipo per le garanzie fideiussorie e le coperture assicurative previste agli articoli 17 e 30 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, e dal re- golamento generale di attuazione emanato con decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, in materia di lavori pubblici)
- D.Lgs 163/06 (Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici re- lativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE);
- L.R. 14/02 (Legge Regionale 9 agosto 2002 n. 14 - Nuove norme in materia di qualifica- zione delle imprese per la partecipazione agli appalti di lavori pubblici che si svolgono nell’ambito territoriale regionale)
- L.R. 5/07 (Legge Regionale 7 agosto 2007, n. 5 – Procedure di aggiudicazione degli ap- palti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell’appalto)
PARTE PRIMA
DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI
CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO
Art. 1 - Oggetto dell’appalto
1. L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari per la realizza- zione dei lavori di Ristrutturazione e adeguamento funzionale della piscina coperta comunale.
2. Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per da- re il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato spe- ciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto ese- cutivo con i relativi allegati, con riguardo anche ai particolari costruttivi e ai progetti esecutivi degli impianti tecnologici e relativi calcoli, dei quali l’appaltatore dichiara di aver preso completa ed esat- ta conoscenza.
3. L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
DESIGNAZIONE SOMMARIA DELLE OPERE
Le opere che formano oggetto dell'appalto possono riassumersi come appresso:
a) demolizioni e rimozioni di ogni elemento, materiale e rifiuto all’interno del fabbricato ed all’esterno di esso al fine di ripulire l’intera area attualmente nelle condizioni di abbandono tota- le;
b) ristrutturazione dell’impianto natatorio consistente in due blocchi identificabili come blocco spo- gliatoi e blocco vasca, più alcuni volumi secondari per gli impianti, dimensioni rispettivamente 30,00x 14,00x3,00 metri, 40,00x25,00x8,00 metri; con ripristino delle strutture ancora efficienti ed esecuzione di tutte le nuove opere atte a dare funzionalità all’impianto;
c) il rifacimento totale di tutti gli impianti, elettrico, idrico-sanitario, riscaldamento, trattamento e fil- trazione dell’acqua delle vasche, antincendio;
d) rifacimento dei prospetti esterni e delle sistemazioni esterne.
Le reti tecnologiche da utilizzare partono dalle reti comunali esistenti; questo sia per l’impianto di illu- minazione esterna che per quella antincendio, idrico e fognario per il quale si prevede l’allaccio alle fognature comunali.
I principali lavori di ristrutturazione, compresi nelle voci precedenti, sono di seguito specificati:
❑ Sostituzione di tutti i serramenti esterni ed interni, di qualsiasi tipologia, dimensione e materiale;
❑ Rifacimento dell’impermeabilizzazione di copertura sul fabbricato “blocco piscina” e sul fabbricato “blocco spogliatoi” con guaina elastoplastomerica;
❑ Ritinteggiatura esterna di entrambi i corpi con prodotto a base acrilica idrorepellente e traspirante al vapore delle superfici verticali (c.l.s. a vista, murature o intonaci);
❑ Intonaci, rivestimenti e tinteggiatura di pareti interne e soffitti;
❑ Controllo e revisione completa dell’intera rete tecnologica antincendio, con la sostituzione di parti deteriorate, sia elettriche, meccaniche e impiantistiche, per il ripristino del corretto funzionamento dell’intera rete;
❑ Rifacimento dell’intera rete idrica sia interna sia esterna, mantenendo eventuali tratti delle distri- buzioni primarie se in ottime condizioni, per il ripristino del corretto funzionamento dell’intera rete;
❑ Rifacimento degli impianti di climatizzazione e trattamento aria, mantenendo eventuali tratti delle distribuzioni primarie se in ottime condizioni, per il ripristino del corretto funzionamento dell’intero impianto;
❑ Controllo e revisione completa dell’intera rete elettrica esterna , con la sostituzione di parti deterio- rate, sia elettriche sia impiantistiche, per il ripristino del corretto funzionamento dell’intera rete;
❑ Controllo e revisione completa, in tutti i fabbricati realizzati precedentemente, delle tubazioni costi- tuenti i pluviali di scarico, i bocchettoni e tutti i relativi accessori e pezzi speciali, con la loro even- tuale sostituzione atto al ripristino del corretto funzionamento dello scarico.
Art. 2 - Ammontare dell’appalto
1. L’importo dell’appalto posto a base di gara è definito come segue:
Importi in euro | Colonna 1) | Colonna 2) | Colonna 3) | Colonna 1+2+3) | |
Num. | A corpo | A misura | In economia | TOTALE | |
a) | Importo esecuzione lavori | 455.108,34 | 480.076,21 | 935.184,55 | |
b) | Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza | 21.000,00 | 21.000,00 | ||
a)+ b) | IMPORTO TOTALE | 476.108,34 | 480.076,21 | 956.184,55 |
2. L’importo contrattuale corrisponde all’importo dei lavori come risultante dal ribasso offerto dall’aggiudicatario in sede di gara applicato all’importo di cui al comma 1, lettera a), aumentato dell’importo degli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere definito al comma 1, lettera b) e non oggetto dell’offerta ai sensi dell’art. 53 co. 2 della L.R. 5/07 e dell'art. 12, commi 1 e 5, primo perio- do, del D.Lgs. 494/1996.
Art. 3 - Modalità di stipulazione del contratto
1. Il contratto è stipulato “a corpo e a misura” ai sensi dell’art. 16 co. 7 della L.R. 5/07, e degli artt. 45, comma 6, e 90, comma 5, del regolamento generale.
2. L’importo contrattuale della parte di lavoro a corpo, di cui all’art. 2, comma 1, colonna 1, come de- terminato in seguito all’offerta dell’aggiudicatario, resta fisso e invariabile, senza che possa essere invocata da alcuna delle parti contraenti, per tale parte di lavoro, alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla quantità. L’importo del contratto può variare, in aumento o in diminuzione, esclusivamente per la parte di lavori di cui all’art. 2, comma 1, lettera a), colonna 2) e colonna 3), previsti rispettivamente a misura e in economia negli atti progettuali e nell’elenco prezzi di cui all’art. 18 co. 1 lett. a) punto 2) primo periodo della L.R. 5/07 e all’art. 89, comma 1, del rego- lamento generale, in base alle quantità effettivamente eseguite o definite in sede di contabilità, fermi restando i limiti di cui all’art. 56 della L.R. 5/07 le condizioni previste dal presente capitolato speciale.
3. Per la parte di lavoro di cui all’art. 2, comma 1, lettera a), colonna 1), prevista a corpo negli atti progettuali e nell’elenco prezzi, i prezzi unitari offerti dall’aggiudicatario in sede di gara non hanno alcuna efficacia negoziale e l’importo complessivo dell’offerta, anche se determinato attraverso l’applicazione dei predetti prezzi unitari alle quantità, resta fisso e invariabile, ai sensi del comma 2, primo periodo; allo stesso modo non hanno alcuna efficacia negoziale le quantità indicate dalla Stazione appaltante negli atti progettuali, essendo obbligo esclusivo del concorrente il controllo e la verifica preventiva della completezza e della congruità delle voci e delle quantità indicate dalla stessa Stazione appaltante, e la formulazione dell’offerta sulla sola base delle proprie valutazioni qualitative e quantitative, assumendone i rischi. Per i lavori di cui all’art. 2, comma 1, lettera a), co- lonna 2) e colonna 3), previsti rispettivamente a misura e in economia negli atti progettuali e nell’elenco prezzi, i prezzi unitari offerti dall’aggiudicatario in sede di gara costituiscono i prezzi contrattuali e sono da intendersi a tutti gli effetti come «elenco dei prezzi unitari».
4. I prezzi unitari offerti dall’aggiudicatario in sede di gara, anche se indicati in relazione al lavoro a corpo, sono per lui vincolanti esclusivamente per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ed ordinate o autoriz- zate ai sensi dell’art. 56 della L.R. 5/07, e che siano inequivocabilmente estranee ai lavori a corpo già previsti.
5. I rapporti ed i vincoli negoziali di cui al presente art. si riferiscono ai lavori posti a base di gara di cui all'art. 2, comma 1, lettera a), mentre per gli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere di cui al- l'art. 2, comma 1, lettera b), costituiscono vincolo negoziale l'importo degli stessi (per la parte a corpo) e i loro prezzi unitari (per la parti a misura ed in economia) indicati a tale scopo dalla Sta- zione appaltante negli atti progettuali e in particolare, rispettivamente, nella descrizione nella parte a corpo e nell'elenco dei prezzi unitari per le parti a misura e in economia.
Art. 4 - Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili
1. Ai sensi dell’art. 3 del regolamento approvato con D.P.R. 34/2000 e in conformità all’allegato
«A» al predetto regolamento, i lavori sono classificati nella categoria prevalente di opere edifici civi- li e industriali «OG1».
2. Ai sensi degli artt. 72, 73 e 74 del regolamento generale, le parti di lavoro appartenenti alla catego- ria diversa da quella prevalente, con i relativi importi, sono indicate nella tabella «A», allegata al capitolato speciale quale parte integrante e sostanziale. Tali parti di lavoro sono scorporabili e, a scelta dell’impresa, subappaltabili, alle condizioni di legge e del capitolato speciale, fatti salvi i limi- ti, i divieti e le prescrizioni di cui ai commi successivi.
3. Le strutture, gli impianti e le opere speciali di cui all’art. 72, comma 4, del regolamento generale, di importo superiore al 15% dell’importo a base di gara, indicati nel bando di gara, devono essere realizzati dall’appaltatore solo se in possesso degli specifici requisiti di qualificazione per la relativa categoria; in caso contrario il concorrente è obbligato a costituire un’associazione temporanea di tipo verticale e i predetti lavori devono essere realizzati da un’impresa mandante in possesso dei requisiti necessari. Per tali strutture, impianti e opere speciali è vietato il subappalto. I predetti lavo- ri costituenti strutture, impianti e opere speciali, con i relativi importi, sono individuati nella tabella
«A» allegata al capitolato speciale con il numero 2.
4. I lavori appartenenti a categoria generale diversa dalla prevalente, di importo superiore al 10% dell’importo totale dei lavori ovvero a euro 150.000, indicati nel bando di gara, devono essere rea- lizzati dall’appaltatore solo se in possesso dei requisiti di qualificazione per la relativa categoria; in caso contrario devono essere realizzati da un’impresa mandante qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea di tipo verticale. Qualora l’appaltatore, direttamente o tramite un’impresa mandante qualora egli sia un’associazione temporanea di tipo verticale, non possieda i requisiti per una delle predette categorie, deve obbligatoriamente indicare in sede di gara i relativi lavori come subappaltabili, pena la non ammissione alla gara stessa. In ogni caso l’esecutore (sia esso l’appaltatore singolo, che l’impresa mandante o il subappaltatore) deve essere in possesso dei requisiti necessari. I lavori di cui al presente comma, con i relativi importi, sono individuati nella tabella «A» allegata al capitolato speciale con il numero 2.
5. I lavori per i quali vige l’obbligo di esecuzione da parte di installatori aventi i requisiti di cui alla Leg- ge 46/1990 e al relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 447/1991, con i relativi importi, sono individuati nella tabella «A» allegata al capitolato speciale con i numeri 2.
Art. 5 - Gruppi di lavorazioni omogenee, categorie contabili
1. I gruppi di lavorazioni omogenee di cui all’art. 45, commi 6, 7 e 8, e all’art. 159 del regolamento generale, all’art. 10, comma 6, del capitolato generale d’appalto e all’art. 35 del presente capitolato speciale, sono indicati nella tabella «B», allegata allo stesso capitolato speciale quale parte inte- grante e sostanziale.
CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE
Art. 6 - Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d'appalto
1. In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolez- za e di buona tecnica esecutiva.
2. In caso di norme del capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamen- tari ovvero all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di ca- rattere ordinario.
3. L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del capitolato speciale d'appalto, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli artt. da 1362 a 1369 c.c.
Art. 7 - Documenti che fanno parte del contratto
1. Xxxxx parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:
a) il capitolato generale d’appalto approvato con D.M. 19 aprile 2000, n. 145;
b) il presente capitolato speciale d’appalto comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti nel seguito in relazione al loro valore indicativo;
c) tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti delle strutture e degli impianti, le relative relazioni di calcolo;
d) l’elenco dei prezzi unitari;
e) il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’art. 12, del D.Lgs. 494/1996 e le proposte inte- grative al predetto piano;
f) il piano operativo di sicurezza;
g) il cronoprogramma di cui all’art. 42 del regolamento generale.
2. Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in particolare:
a) la Legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F, per quanto applicabile;
b) la Legge Regionale 7 agosto 2007 n. 5;
c) l’art. 18 della Legge 19 marzo 1990, n. 55 e successive modifiche ed integrazioni;
d) il regolamento generale approvato con D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554.
e) il decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e successive modificazioni ed integrazioni;
f) la Legge 3 agosto 2007 n. 123;
3. Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali:
a) il computo metrico e il computo metrico estimativo;
b) le tabelle di riepilogo dei lavori e la loro suddivisione per categorie omogenee, ancorché inserite e integranti il presente capitolato speciale; esse hanno efficacia limitatamente ai fini dell’aggiudicazione per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della de- finizione dei requisiti oggettivi e del subappalto, e, sempre che non riguardino il compenso a corpo dei lavori contrattuali, ai fini della valutazione delle addizioni o diminuzioni dei lavori di cui all’art. 56 della L.R. 5/07;
c) le quantità delle singole voci elementari, siano quelle rilevabili dagli atti progettuali e da qualsia- si altro loro allegato o altro.
Art. 8 - Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
1. La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione della legge, dei regolamenti e di tutte le nor- me vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che re- golano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione.
2. Ai sensi dell’art. 71, comma 3, del regolamento generale, l’appaltatore dà atto, senza riserva alcu- na, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della di- sponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e di ogni altra
circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col responsabile del procedimento, consentono l’immediata esecuzione dei lavori.
Art. 9 - Fallimento dell’appaltatore
1. In caso di fallimento dell’appaltatore la Stazione appaltante si avvale, salvi e senza pregiudizio per ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dall’art. 140 del D.Lgs 163/06.
2. Qualora l’esecutore sia un’associazione temporanea, in caso di fallimento dell’impresa mandataria o di una impresa mandante trovano applicazionegli artt. 51 e 116 del D.Lgs 163/06.
Art. 10 - Rappresentante dell’appaltatore e domicilio; direttore di cantiere
1. L’appaltatore deve eleggere domicilio ai sensi e nei modi di cui all’art. 2 del capitolato generale d’appalto; a tale domicilio si intendono ritualmente effettuate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto.
2. L’appaltatore deve altresì comunicare, ai sensi e nei modi di cui all’art. 3 del capitolato generale d’appalto, le generalità delle persone autorizzate a riscuotere.
3. Qualora l’appaltatore non conduca direttamente i lavori, deve depositare presso la stazione appal- tante, ai sensi e nei modi di cui all’art. 4 del capitolato generale d’appalto, il mandato conferito con atto pubblico a persona idonea, sostituibile su richiesta motivata della stazione appaltante. La dire- zione del cantiere è assunta dal direttore tecnico dell’impresa o da altro tecnico, abilitato secondo le previsioni del capitolato speciale in rapporto alle caratteristiche delle opere da eseguire. L’assunzione della direzione di cantiere da parte del direttore tecnico avviene mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere, con l’indicazione specifica delle attribuzioni da esercitare dal delegato anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere.
4. L’appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l’organizzazione, la gestione tecnica e la con- duzione del cantiere. Il direttore dei lavori ha il diritto di esigere il cambiamento del direttore di can- tiere e del personale dell’appaltatore per disciplina, incapacità o grave negligenza. L’appaltatore è in tutti i casi responsabile dei danni causati dall’imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, non- ché della malafede o della frode nella somministrazione o nell’impiego dei materiali.
5. Ogni variazione del domicilio di cui al comma 1, o delle persona di cui ai commi 2, 3 o 4, deve es- sere tempestivamente notificata Stazione appaltante; ogni variazione della persona di cui al com- ma 3 deve essere accompagnata dal deposito presso la stazione appaltante del nuovo atto di mandato.
Art. 11 - Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione
1. Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.
2. Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo del- la loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente gli artt. 15, 16 e 17 del capitolato generale d’appalto.
Art. 12 – Convenzioni europee in materia di valuta e termini
1. Tutti gli atti predisposti dal Committente per ogni valore in cifra assoluta indicano la denominazione in euro.
2. Tutti gli atti predisposti dal Committente per ogni valore contenuto in cifra assoluta, ove non diver- samente specificato, devono intendersi I.V.A. esclusa.
3. Tutti i termini di cui al presente capitolato d’oneri, se non diversamente stabilito nella singola dispo- sizione, sono computati in conformità al Regolamento CEE 3 giugno 1971, n. 1182.
CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE
Art. 13 - Consegna e inizio dei lavori
1. L’esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipula del formale contratto, in seguito a consegna, risul- tante da apposito verbale, da effettuarsi non oltre 45 giorni dalla predetta stipula, previa convoca- zione dell’esecutore.
2. E’ facoltà della Stazione appaltante procedere in via d’urgenza, alla consegna dei lavori, anche nel- le more della stipulazione formale del contratto, ai sensi dell’art. 15 co. 8 della L.R. 5/07 ed ai sensi dell’art. 129, commi 1 e 4, del regolamento; in tal caso il direttore dei lavori indica espressamente sul verbale le lavorazioni da iniziare immediatamente.
3. Se nel giorno fissato e comunicato l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini per l’esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutil- mente il termine di anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamera- re la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risar- cimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento del completamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.
4. L'appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documenta- zione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfor- tunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta; egli trasmette altresì, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, sia relativi al proprio personale che a quello delle imprese subappaltatrici.
Art. 14 - Termini per l'ultimazione dei lavori
1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 400 (quattrocento) na- turali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
2. Fuori dai casi di cui all’art. 15, il termine non può essere sospeso.
3. Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali.
4. L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo certificato di collaudo, riferito alla sola parte funzionale delle ope- re.
Art. 15 - Sospensioni e proroghe
1. Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali che impe- discano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, la direzione dei lavori d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore può ordinare la sospensione dei lavori redigendo appo- sito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dall’art. 56, comma 1, lettere a), b), b- bis) e c), della legge regionale 5/07.
2. Si applicano l’art. 133 del regolamento generale e gli artt. 24, 25 e 26 del capitolato generale d’appalto.
3. L’appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori nei termini fissati, può chiedere con domanda motivata proroghe che, se riconosciute giustificate, sono concesse dalla direzione dei lavori purché le domande pervengano prima della scadenza del ter- mine anzidetto.
4. A giustificazione del ritardo nell’ultimazione dei lavori o nel rispetto delle scadenze fissate dal pro- gramma temporale l’appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte o imprese o forniture, se esso appaltatore non abbia tempestivamente per iscritto denunciato alla Stazione appaltante il ritardo imputabile a dette ditte, imprese o fornitori.
5. I verbali per la concessione di sospensioni o proroghe, redatti con adeguata motivazione a cura
della direzione dei lavori, controfirmati dall’appaltatore e recanti l’indicazione dello stato di avanza- mento dei lavori, devono pervenire al responsabile del procedimento entro il quinto giorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere restituiti controfirmati dallo stesso o dal suo dele- gato; qualora il responsabile del procedimento non si pronunci entro tre giorni dal ricevimento, i verbali si danno per riconosciuti e accettati dalla Stazione appaltante.
6. La sospensione opera dalla data di redazione del relativo verbale, accettato dal responsabile del procedimento o sul quale si sia formata l’accettazione tacita. Non possono essere riconosciute so- spensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile del procedimento con annotazione sul verbale.
7. Il verbale di sospensione ha efficacia dal quinto giorno antecedente la sua presentazione al re- sponsabile del procedimento, qualora il predetto verbale gli sia stato trasmesso dopo il quinto gior- no dalla redazione ovvero rechi una data di decorrenza della sospensione anteriore al quinto gior- no precedente la data di trasmissione.
Art. 16 - Penali in caso di ritardo
1. Nel caso di mancato rispetto del termine stabilito per l’ultimazione dei lavori, per ogni giorno natu- rale consecutivo di ritardo viene applicata una penale pari allo 0,8 per mille (euro zero e centesimi otto ogni mille) dell’importo contrattuale ………………., corrispondente a euro ……………....
2. La penale, nella stessa misura percentuale di cui al comma 1, trova applicazione anche in caso di ritardo:
a) nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi, qualora la Stazione appaltante non si avvalga della facoltà di cui all’art. 13, comma 3;
b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal diretto- re dei lavori;
c) nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati.
d) nel rispetto delle soglie temporali fissate a tale scopo nel cronoprogramma dei lavori;
3. La penale irrogata ai sensi del comma 2, lettera a), è disapplicata e, se, già addebitata, è restituita, qualora l’appaltatore, in seguito all’andamento imposto ai lavori, rispetti la prima soglia temporale successiva fissata nel programma dei lavori di cui all’art. 17.
4. La penale di cui al comma 2, lettera b) e lettera d), è applicata all’importo dei lavori ancora da ese- guire; la penale di cui al comma 2, lettera c) è applicata all’importo dei lavori di ripristino o di nuova esecuzione ordinati per rimediare a quelli non accettabili o danneggiati.
5. Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del paga- mento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo.
6. L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi 1 e 2 non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo su- periore alla predetta percentuale trova applicazione l’art. 19, in materia di risoluzione del contratto.
7. L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
Art. 17 – Programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore e cronoprogramma
1. Entro quindici giorni dalla sottoscrizione del contratto, e comunque prima dell'inizio dei lavori, l'ap- paltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria orga- nizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le previsioni circa il pe- riodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei la- vori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla direzione lavori, me- diante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accet- tato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee incompatibili col rispetto dei termini di ultima- zione.
2. Il programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei
lavori e in particolare:
a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contrat- to;
b) per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile ad ina- dempimenti o ritardi della Stazione committente;
c) per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione appal- tante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le socie- tà o aziende controllate o partecipate dalla Stazione appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fatti- specie alla responsabilità gestionale della Stazione appaltante;
d) per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e fun- zionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici;
e) qualora sia richiesto dal coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza all'art. 5 del D.Lgs. 494/1996. In ogni caso il programma esecutivo dei lavori deve essere coe- rente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere, eventualmente integrato ed ag- giornato.
3. I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma predisposto dalla Stazione appal- tante e integrante il progetto esecutivo; tale cronoprogramma può essere modificato dalla Stazione appaltante al verificarsi delle condizioni di cui al comma 2.
4. In caso di consegna parziale, il programma di esecuzione dei lavori di cui al comma 1 deve preve- dere la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili; qualora dopo la realizzazione delle predette lavorazioni permangano le cause di indisponibilità si applica l’art. 133 del regolamento generale.
Art. 18 – Inderogabilità dei termini di esecuzione
1. Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:
a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;
b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato;
c) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per la ese- cuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa;
d) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove as- similabili;
e) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunque previsti dal capitolato speciale d’appalto o dal capitolato generale d’appalto;
f) le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati;
g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente.
Art. 19 - Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini
1. L’eventuale ritardo dell’appaltatore rispetto ai termini per l’ultimazione dei lavori o sulle scadenze esplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale superiore a 60 (sessanta) giorni natura- li consecutivi produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione appaltante e senza obbligo di ulteriore motivazione, ai sensi dell’art. 340 della Legge 2248/1865, e dall’art. 119 del re- golamento generale.
2. La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’appaltatore con assegnazione di un termine per compiere i lavori e in contraddittorio con il medesimo appaltatore.
3. Nel caso di risoluzione del contratto la penale di cui all’art. 16, comma 1, è computata sul periodo determinato sommando il ritardo accumulato dall'appaltatore rispetto al programma esecutivo dei lavori e il termine assegnato dal direttore dei lavori per compiere i lavori con la messa in mora di cui al comma 2.
4. Sono dovuti dall’appaltatore i danni subiti dalla Stazione appaltante in seguito alla risoluzione del
contratto.
CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA
Art. 20 - Anticipazione
1. Ai sensi dell'art. 5, comma 1, del D.L. 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni dalla Legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione.
2. In ogni caso l’erogazione dell’anticipazione è subordinata alla prestazione, da parte dell’impresa, di apposita garanzia, anche a mezzo di polizza fideiussoria, di un importo almeno pari all’anticipazione, maggiorato dell’I.V.A. all’aliquota di legge; la garanzia può essere ridotta gra- dualmente in corso d’opera, in proporzione alle quote di anticipazione recuperate in occasione del pagamento dei singoli stati di avanzamento.
3. L’anticipazione è recuperata proporzionalmente e gradualmente in occasione di ogni pagamento.
4. L’anticipazione, per la parte non ancora recuperata mediante detrazione graduale in occasione del- l'emissione dei singoli certificati di pagamento, è revocata qualora l’esecuzione del contratto non prosegua secondo gli obblighi pattuiti e, in tale caso, spettano alla Stazione appaltante anche gli in- teressi legali sulle somme anticipate.
5. Sull’importo di ogni certificato di pagamento è operata la trattenuta di un importo percentuale pari alla percentuale dell’anticipazione a titolo di graduale recupero della medesima.
Art. 21 - Pagamenti in acconto
1. I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, contabilizzati ai sensi degli artt. 27, 28, 29 e 30, al netto del ribasso d’asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, al netto delle trattenute e delle ritenute operate a qualsiasi titolo, nonché della ritenuta di cui al comma 2, raggiungano un importo non inferiore a euro 100.000,00 (centomila).
2. A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale.
3. Entro i venticinque giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti di cui al comma 1, il direttore dei lavori redige la relativa contabilità e il responsabile del procedimento emette, entro venti giorni lo stesso termine, il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: «lavori a tutto il » con l’indicazione della data.
4. La Stazione appaltante provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi trenta giorni, mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore ai sensi dell’art. 185 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
5. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni, per cause non dipendenti dall’appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certifica- to di pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1.
6. Dell'emissione di ogni certificato di pagamento il responsabile del procedimento provvede a dare comunicazione scritta, con avviso di ricevimento, agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la cassa edile, ove richiesto.
Art. 22 - Pagamenti a saldo
1. Il conto finale dei lavori è redatto entro venticinque giorni dalla data della loro ultimazione, accerta- ta con apposito verbale; è sottoscritto dal direttore di lavori e trasmesso al responsabile del proce- dimento. Col conto finale è accertato e proposto l’importo della rata di saldo, qualunque sia il suo ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è soggetta alle verifiche di collaudo o di re- golare esecuzione ai sensi del comma 3.
2. Il conto finale dei lavori deve essere sottoscritto dall’appaltatore, su richiesta del responsabile del procedimento, entro il termine perentorio di quindici giorni; se l'appaltatore non firma il conto finale nel termine indicato, o se lo firma senza confermare le domande già formulate nel registro di con- tabilità, il conto finale si ha come da lui definitivamente accettato. Il responsabile del procedimento formula in ogni caso una sua relazione al conto finale.
3. La rata di saldo, unitamente alle ritenute di cui all’art. 21, comma 2, nulla ostando, è pagata entro 90 giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di collaudo provvisorio.
4. Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria ai sensi dell'art. 54, comma 6, della Legge Regionale 5/2007, non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’art. 1666, secondo comma, c.c.
5. La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia non inferiore a 32 (tren- tadue) mesi dalla data di ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell'appaltatore, mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscri- zione del contratto.
6. Salvo quanto disposto dall’art. 1669 c.c., l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo o il certificato di regolare esecuzione assuma carattere definitivo.
Art. 23 – Ritardi nel pagamento delle rate di acconto
1. Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle circostanze per l’emissione del certificato di pagamento ai sensi dell’art. 20 e la sua effettiva emis- sione e messa a disposizione della Stazione appaltante per la liquidazione; trascorso tale termine senza che sia emesso il certificato di pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all’art. 133, com- ma 1, del D.Lgs 163/06.
2. Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l’emissione del certificato di paga- mento e il suo effettivo pagamento a favore dell’appaltatore; trascorso tale termine senza che la Stazione appaltante abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all’art. 133, comma 1, del D.Lgs 163/06.
3. Il pagamento degli interessi di cui al presente articolo avviene d’ufficio in occasione del pagamento, in acconto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di domande o riserve; il paga- mento dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo di esecuzione dei lavori.
4. E’ facoltà dell’appaltatore, trascorsi i termini di cui ai commi precedenti, ovvero nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'art. 1460 c.c., rifiutando di adempiere alle proprie obbligazioni se la Stazione appaltante non provveda con- temporaneamente al pagamento integrale di quanto maturato; in alternativa, è facoltà dell’appaltatore, previa costituzione in mora della Stazione appaltante, promuovere il giudizio arbi- trale per la dichiarazione di risoluzione del contratto, trascorsi 60 giorni dalla data della predetta costituzione in mora, in applicazione dell'art. 26, comma 1, della Legge 109/1994.
Art. 24 – Ritardi nel pagamento della rata di saldo
1. Per il pagamento della rata di saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all'art. 22, comma 3, per causa imputabile alla Stazione appaltante, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali.
2. Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo si pro- tragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al comma 1, sulle stesse somme sono dovuti gli interessi di mora.
Art. 25 - Revisione prezzi
1. Ai sensi dell’art. 133, comma 2 del D.Lgs 163/06, e successive modifiche e integrazioni, è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’art. 1664, primo comma, c.c.
2. Qualora, per cause non imputabili all’appaltatore, la durata dei lavori si protragga fino a superare i due anni dal loro inizio, al contratto si applica il prezzo chiuso, consistente nel prezzo dei lavori al netto del ribasso d’asta, aumentato di una percentuale, determinata con decreto ministeriale, da applicarsi, nel caso in cui la differenza tra il tasso di inflazione reale e il tasso di inflazione pro- grammato nell’anno precedente sia superiore al 2 per cento, all’importo dei lavori ancora da ese- guire per ogni anno intero previsto per l’ultimazione dei lavori stessi.
3. in deroga a quanto previsto dal comma 2, qualora il prezzo di singoli materiali da costruzione, per
effetto di circostanze eccezionali, subisca variazioni in aumento o in diminuzione, superiori al 10 per cento rispetto al prezzo rilevato dal Ministero delle infrastrutture nell'anno di presentazione del- l'offerta con il decreto di cui al comma 6 dell’art. 133 del D.Lgs 163/06, si fa luogo a compensazio- ni, in aumento o in diminuzione, per la percentuale eccedente il 10 per cento e nel limite delle ri- sorse di cui al comma 7 del medesimo D.Lgs 163/06
Art. 26 - Cessione del contratto e cessione dei crediti
1. E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto.
2. E’ ammessa la cessione dei crediti, ai sensi dell’art. 117 del D.Lgs 163/06, a condizione che il ces- sionario sia un istituto bancario o un intermediario finanziario iscritto nell’apposito Albo presso la Banca d’Italia e che il contratto di cessione, in originale o in copia autenticata, sia trasmesso alla Stazione appaltante prima o contestualmente al certificato di pagamento sottoscritto dal responsa- bile del procedimento.
CAPO 5 - CONTABILIZZAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI LAVORI
Art. 27 - Lavori a misura
1. La misurazione e la valutazione dei lavori a misura sono effettuate secondo le specificazioni date nelle norme del capitolato speciale e nell’enunciazione delle singole voci in elenco; in caso diverso sono utilizzate per la valutazione dei lavori le dimensioni nette delle opere eseguite rilevate in loco, senza che l’appaltatore possa far valere criteri di misurazione o coefficienti moltiplicatori che modi- fichino le quantità realmente poste in opera.
2. Non sono comunque riconosciuti nella valutazione delle opere ingrossamenti o aumenti dimensio- nali di alcun genere non rispondenti ai disegni di progetto se non saranno stati preventivamente autorizzati dal direttore dei lavori.
3. Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a misura s’intende sempre compresa ogni spesa occor- rente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto e se- condo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali.
4. La contabilizzazione delle opere e delle forniture verrà effettuata applicando alle quantità eseguite i prezzi unitari dell’elenco dei prezzi unitari di cui all’art. 3, comma 3, del presente capitolato specia- le.
5. Gli oneri per la sicurezza, di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), come evidenziati al rigo b) della ta- bella «B», integrante il capitolato speciale, per la parte a misura sono valutati sulla base dei prezzi di cui all’elenco allegato al capitolato speciale, con le quantità rilevabili ai sensi del presente artico- lo.
Art. 28 - Lavori a corpo
1. La valutazione del lavoro a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell’enunciazione e nella descrizione del lavoro a corpo, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici e di ogni altro allegato progettuale; il corrispettivo per il lavoro a corpo resta fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori.
2. Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a corpo s’intende sempre compresa ogni spesa occor- rente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto e se- condo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente indispensabili alla funzionalità, completez- za e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regola dell'arte.
3. La contabilizzazione dei lavori a corpo è effettuata applicando all’importo netto di aggiudicazione le percentuali convenzionali relative alle singole categorie di lavoro indicate nella tabella «B», allegata al presente capitolato speciale per farne parte integrante e sostanziale, di ciascuna delle quali va contabilizzata la quota parte in proporzione al lavoro eseguito.
4. La lista delle voci e delle quantità relative ai lavori a corpo non ha validità ai fini del presene artico- lo, in quanto l'appaltatore era tenuto, in sede di partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantità richieste per l’esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione della propria offerta e del conseguente corrispettivo.
5. Gli oneri per la sicurezza, di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), come evidenziati al rigo b) della ta- bella «B», integrante il capitolato speciale, per la parte a corpo sono valutati in base all'importo previsto separatamente dall'importo dei lavori negli atti progettuali e sul bando di gara, secondo la percentuale stabilita nella predetta tabella «B», intendendosi come eseguita e liquidabile la quota parte proporzionale a quanto eseguito.
Art. 29 - Lavori in economia
1. La contabilizzazione dei lavori in economia è effettuata secondo i prezzi unitari contrattuali per l'importo delle prestazioni e delle somministrazioni fatte dall'impresa stessa, con le modalità previ- ste dall’art. 153 del regolamento generale.
2. Gli oneri per la sicurezza, di cui all'art. 2, comma 1, lettera b), come evidenziati al rigo b) della ta- bella «B», integrante il capitolato speciale, per la parte in economia, sono contabilizzati separata- mente con gli stessi criteri.
Art. 30 - Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera
1. Non sono valutati i manufatti ed i materiali a pié d’opera, ancorché accettati dalla direzione dei la- vori.
CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE
Art. 31 - Cauzione provvisoria
1. ai sensi dell’art. 54 co. 1 della L.R. 5/07 per la partecipazione alla procedura è dovuta la cauzione provvisoria dell’1% dell’importo a base di gara da prestare anche mediante fidejussione bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'articolo 107 del decreto legislativo n. 385 del 1993, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal competente Ministero. La cauzione deve avere validità per almeno centottanta giorni dalla data di presentazione dell'offerta e deve espressamente contenere l'impe- gno del fidejussore a rilasciare la garanzia di cui ai commi 2 e 3, qualora il concorrente risulti ag- giudicatario. La cauzione copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell'aggiudicatario ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto. Ai non aggiudicata- ri la cauzione è restituita entro quindici giorni dall'aggiudicazione. Le imprese provviste della certifi- cazione del sistema di qualità UNI CEI ISO9000, rilasciato da agenzie accreditate secondo il si- stema UNI CEI ISO45000, godono della facoltà di ridurre la cauzione definitiva del 50%.
Art. 32 - Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva
1. ai sensi dell’art. 54 co. 3 della L.R. 5/07 è pari al 10% dell’importo contrattuale, se il ribasso per- centuale eccede il 10% è aumentata di un punto per ogni punto di cui il ribasso offerto eccede il 10%, se il ribasso percentuale eccede il 20% è aumentata di due punti per ogni punto di cui il ri- basso offerto eccede il 20%.
La cauzione è progressivamente svincolata in misura allo stato di avanzamento dei lavori nel limite massimo del 75%, senza autorizzazione da parte della stazione appaltante su semplice presenta- zione degli stati di avanzamento lavori in originale o copia autentica.
Le imprese provviste della certificazione del sistema di qualità UNI CEI ISO9000, rilasciato da agenzie accreditate secondo il sistema UNI CEI ISO45000, godono della facoltà di ridurre la cauzione defi- nitiva del 50%.
2. La garanzia fideiussoria è prestata mediante polizza bancaria o assicurativa, emessa da istituto au- torizzato, con durata non inferiore a sei mesi oltre il termine previsto per l’ultimazione dei lavori; es- sa è presentata in originale alla Stazione appaltante prima della formale sottoscrizione del contrat- to.
3. La garanzia, per il rimanente ammontare del 25%, cessa di avere effetto ed è svincolata automati- camente all'emissione del certificato di collaudo provvisorio; lo svincolo e l’estinzione avvengono di diritto, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni, dichiarazioni liberatorie o re- stituzioni.
4. La Stazione appaltante può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale della Stazione appaltante senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo re- stando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.
5. La garanzia fideiussoria è tempestivamente reintegrata nella misura legale di cui al combinato di- sposto dei commi 1 e 3 qualora, in corso d’opera, sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dalla Stazione appaltante; in caso di variazioni al contratto per effetto di successivi atti di sottomis- sione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione degli importi contrattuali, men- tre non è integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario.
Art. 33 – Riduzione delle garanzie
1. L'importo della cauzione provvisoria di cui all’art. 31 è ridotto al 50 per cento per i concorrenti in possesso della certificazione di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000, ovvero di dichiarazione della presenza di elementi significativi e tra loro correlati di tale sistema, ai sensi dell'art. 8, comma 11-quater, lettera a), della Legge 109/1994, purché riferiti univocamente alla tipologia di lavori della categoria prevalente.
2. L'importo della garanzia fideiussoria di cui all’art. 32 è ridotto al 50 per cento per l'appaltatore in
possesso delle medesime certificazioni o dichiarazioni di cui comma 1.
3. In caso di associazione temporanea di concorrenti le riduzioni di cui al presente articolo sono ac- cordate qualora il possesso delle certificazioni o delle dichiarazioni di cui al comma 1 sia compro- vato dalla impresa capogruppo mandataria ed eventualmente da un numero di imprese mandanti, qualora la somma dei requisiti tecnico-organizzativo complessivi sia almeno pari a quella necessa- ria per la qualificazione dell’impresa singola.
Art. 34 - Assicurazione a carico dell’impresa
1. Ai sensi dell’art. 54, comma 6, della legge regionale n. 5/2007, l’appaltatore è obbligato, conte- stualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della re- sponsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è pre- stata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbli- go di assicurazione.
2. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ulti- mazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espres- samente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore.
3. La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve copri- re tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione tota- le o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e che preveda anche una ga- ranzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.), deve prevedere una somma assicu- rata non inferiore a euro 900.000,00 e deve:
a) prevedere la copertura dei danni alle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso, compresi i beni della Stazione appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, in- cendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandali- smo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi;
b) prevedere la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di re- gole dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta, nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’art. 1665 c.c.;
c) nel caso di lavori di manutenzione, restauro o ristrutturazione, tali da coinvolgere o interessare in tutto o in parte beni immobili o impianti preesistenti, la somma assicurata deve comprendere, oltre all’importo del contratto incrementato dell’I.V.A., come determinato in precedenza, l’importo del valore delle predette preesistenze, come stimato dal progettista, quantificato in eu- ro 300.000,00.
4. La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi deve essere stipulata per una somma assicurata non inferiore ad euro 500.000,00 e deve:
a) prevedere la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i di- pendenti stessi non soggetti all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i di- pendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell’art. 2049 c.c., e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o af- fini, o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantie- re e a consulenti dell’appaltatore o della Stazione appaltante;
b) prevedere la copertura dei danni biologici;
c) prevedere che tra le "persone" si intendono compresi i rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti dell’ufficio di direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, i collaudatori.
5. Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva an-
che i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti, giusto il regime delle responsabilità disciplinato dall’art. 95 del regolamento generale e dall’art. 13, comma 2, della Legge 109/1994, le stesse garanzie as- sicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni cau- sati dalle imprese mandanti.
6. Alla data dell’emissione del certificato di collaudo la polizza assicurativa di cui al comma 3 è sosti- tuita da una polizza che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi connessi all'utilizzo delle lavorazioni in garanzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o rifacimento.
CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE
Art. 35 - Variazione dei lavori
1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle va- rianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’impresa appaltatri- ce possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dagli artt. 10 e 11 del capitolato generale d’appalto, dagli artt. 45, comma 8, 134 e 135 del regolamento generale e dall'art. 56 della Legge regionale 5/2007.
2. Non sono riconosciute varianti al progetto esecutivo, prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della direzione lavori, recante anche gli estremi dell’approvazione da parte della stazione appaltante, ove questa sia prescritta dalla legge o dal regolamento.
3. Qualunque reclamo o riserva che l’appaltatore si credesse in diritto di opporre, deve essere pre- sentato per iscritto alla direzione lavori prima dell’esecuzione dell’opera oggetto della contestazio- ne. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in con- tratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell’inizio dell’opera oggetto di tali richieste.
4. Non sono considerati varianti ai sensi del comma 1 gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al dieci per cento delle categorie omogenee di lavori dell’appalto, come individuate nella tabella «B» allegata al capi- tolato speciale, e che non comportino un aumento dell’importo del contratto stipulato.
5. Sono ammesse, nell’esclusivo interesse della Stazione appaltante, le varianti, in aumento o in di- minuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità, sempre che non compor- tino modifiche sostanziali e siano motivate da obbiettive esigenze derivanti da circostanze soprav- venute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L’importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell’importo originario del contratto e deve trovare copertu- ra nella somma stanziata per l’esecuzione dell’opera.
6. Salvo i casi di cui ai commi 4 e 5, è sottoscritto un atto di sottomissione quale appendice contrat- tuale, che deve indicare le modalità di contrattazione e contabilizzazione delle lavorazioni in varian- te.
Art. 36 – Varianti per errori od omissioni progettuali
1. Qualora, per il manifestarsi di errori od omissioni imputabili alle carenze del progetto esecutivo, si rendessero necessarie varianti che possono pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione, e che sotto il profilo economico eccedano il quinto dell’importo originario del contratto, la Stazione appaltante procede alla risoluzione del contratto con indizione di una nuova gara alla quale è invitato l’appaltatore originario.
2. In tal caso la risoluzione del contratto comporta il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario
3. Nei casi di cui al presente articolo i titolari dell’incarico di progettazione sono responsabili dei danni subiti dalla Stazione appaltante; ai fini del presente articolo si considerano errore od omissione di progettazione l’inadeguata valutazione dello stato di fatto, la mancata od erronea identificazione della normativa tecnica vincolante per la progettazione, il mancato rispetto dei requisiti funzionali ed economici prestabiliti e risultanti da prova scritta, la violazione delle norme di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali.
Art. 37 - Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi
1. Le eventuali variazioni sono valutate mediante l'applicazione dei prezzi di cui all’elenco prezzi con- trattuale come determinati ai sensi dell’art. 3, commi 3 e 4.
2. Qualora tra i prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale come determinati ai sensi dell’art. 3, commi 3 e 4, non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procede alla formazione di nuovi prezzi, mediante apposito verbale di concordamento, con i criteri di cui all’art. 136 del regolamento gene- rale.
CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 38 - Norme di sicurezza generali
1. I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di preven- zione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e i- giene.
2. L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regola- mento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.
3. L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appo- siti piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
4. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.
5. si applica l’Art. 36-bis. Misure urgenti per il contrasto del lavoro nero e per la promozione della si- curezza nei luoghi di lavoro Legge 4 agosto 2006, n. 248 ”Conversione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razio- nalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale”
Art. 39 - Sicurezza sul luogo di lavoro
1. L'appaltatore è obbligato a fornire alla Stazione appaltante, entro 30 giorni dall'aggiudicazione, l'in- dicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al ri- spetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.
2. L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 3 del D.Lgs. 626/1994, nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantie- re.
3. si apllica la Legge 3 agosto 2007, n. 123 “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia”.
Art. 40 – Piano di sicurezza e di coordinamento
1. L’appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di si- curezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza e messo a disposizione da parte della Stazione appaltante, ai sensi del D.Lgs. 494/1996.
Art. 41 – Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e di coordinamento
1. L’appaltatore può presentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione una o più pro- poste motivate di modificazione o di integrazione al piano di sicurezza di coordinamento, nei se- guenti casi:
a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga di poter meglio garanti- re la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consulta- zione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;
b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizio- ni degli organi di vigilanza.
2. L'appaltatore ha il diritto che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si pronunci tem- pestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'appaltatore.
3. Qualora entro il termine di tre giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell’appaltatore, prorogabile una sola volta di altri tre giorni lavorativi, il coordinatore per la sicurezza non si pronun- ci:
a) nei casi di cui al comma 1, lettera a), le proposte si intendono accolte;
b) nei casi di cui al comma 1, lettera b), le proposte si intendono rigettate.
4. Nei casi di cui al comma 1, lettera a), l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo.
5. Nei casi di cui al comma 1, lettera b), qualora l’eventuale accoglimento delle modificazioni e inte- grazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamente provata e documentata, trova applicazione la disciplina delle varianti.
Art. 42 – Piano operativo di sicurezza
1. L'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve pre- disporre e consegnare al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano opera- tivo di sicurezza comprende il documento di valutazione dei rischi di cui all'art. 4, commi 1, 2 e 7, e gli adempimenti di cui all’art. 7, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e contie- ne inoltre le notizie di cui all’art. 4, commi 4 e 5 dello stesso decreto, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni.
2. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 38, previsto dall'art. 4, comma 1, lettera a) e dall'art. 12, del D.Lgs. 494/1996.
Art. 43 – Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza
1. L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 3 del D.Lgs. 626/1994, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli artt. 8 e 9 e al- l'allegato IV del D.Lgs. 494/1996.
2. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità alle direttive 89/391/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1989, 92/57/CEE del Consiglio, del 24 giugno 1992, alla relativa normativa nazionale di recepimento, ai regolamenti di attuazione e alla migliore letteratura tecnica in materia.
3. L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta del committente o del coordinatore, l'iscrizione alla camera di commer- cio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori di- pendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’affidatario è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è respon- sabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.
4. Il piano di sicurezza e di coordinamento ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’appaltatore, co- munque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di riso- luzione del contratto.
CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
Art. 44 - Subappalto
1. Tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano sono scorporabili o subappaltabili a scelta del concorrente, ferme restando le prescrizioni di cui all’art. 4 del capitolato speciale, l’osservanza dell’art. 18 della Legge 55/1990, e come di seguito specificato:
a) ai sensi dell’art. 118 del D.Lgs 163/06, è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori costituenti strutture, impianti e opere speciali, di cui all’art. 72, comma 4, del regolamento generale, di importo superiore al 15% dell’importo totale dei lavori in appalto;
b) è vietato il subappalto o il subaffidamento in cottimo dei lavori appartenenti alla categoria preva- lente per una quota superiore al 30 per cento, in termini economici, dell’importo dei lavori della stessa categoria prevalente;
c) fermo restando il divieto di cui alla lettera a), i lavori costituenti strutture, impianti e opere spe- ciali, di cui all’art. 72, comma 4, del regolamento generale, qualora il subappalto sia consentito, deve essere richiesto e autorizzato unitariamente con divieto di frazionamento in più subcontrat- ti o subaffidamenti.
2. L’affidamento in subappalto o in cottimo è consentito, previa autorizzazione della Stazione appal- tante, alle seguenti condizioni:
a) che l’appaltatore abbia indicato all’atto dell’offerta i lavori o le parti di opere che intende subap- paltare o concedere in cottimo; l’omissione delle indicazioni sta a significare che il ricorso al su- bappalto o al cottimo è vietato e non può essere autorizzato;
b) che l’appaltatore provveda al deposito di copia autentica del contratto di subappalto presso la Stazione appaltante almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio dell’esecuzione delle re- lative lavorazioni subappaltate, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di e- ventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell’art. 2359 c.c., con l’impresa alla qua- le è affidato il subappalto o il cottimo; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione dev’essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all’associazione, società o consorzio.
c) che l’appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto presso la Stazione appal- tante, ai sensi della lettera b), trasmetta alla stessa Stazione appaltante la documentazione at- testante che il subappaltatore è in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per la partecipazione alle gare di lavori pubblici, in relazione alla categoria e all’importo dei lavori da realizzare in subappalto o in cottimo;
d) che non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuno dei divieti previsti dall’art. 10 della Legge 575/1965, e successive modificazioni e integrazioni; a tale scopo, qualora l’importo del contratto di subappalto sia superiore ad euro 154.937,07, l’appaltatore deve produrre alla Sta- zione appaltante la documentazione necessaria agli adempimenti di cui alla vigente legislazione in materia di prevenzione dei fenomeni mafiosi e lotta alla delinquenza organizzata, relativa- mente alle imprese subappaltatrici e cottimiste, con le modalità di cui al D.P.R. 252/1998; resta fermo che, ai sensi dell’art. 12, comma 4, dello stesso D.P.R. 252/1998, il subappalto è vietato, a prescindere dall’importo dei relativi lavori, qualora per l’impresa subappaltatrice sia accertata una delle situazioni indicate dall'art. 10, comma 7, del citato D.P.R.
3. Il subappalto e l’affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente dalla Stazione appaltante in seguito a richiesta scritta dell'appaltatore; l’autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che la Stazione appaltante abbia provveduto, l'autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l’affidamento del subappalto. Per i su- bappalti o cottimi di importo inferiore al 2% dell’importo contrattuale o di importo inferiore a 100.000 euro, i termini per il rilascio dell’autorizzazione da parte della stazione appaltante sono ridotti della metà.
4. L’affidamento di lavori in subappalto o in cottimo comporta i seguenti obblighi:
a) l’appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultanti dall’aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento;
b) nei cartelli esposti all’esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell’indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell’importo dei medesimi;
c) le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normati- vo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l’appaltatore, dell’osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell’ambito del subap- palto;
d) le imprese subappaltatrici, per tramite dell’appaltatore, devono trasmettere alla Stazione appal- tante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi ed antinfortunistici; devono altresì trasmettere, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli do- vuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva.
5. Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i la- vori scorporabili.
6. Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell'importo dei lavori affidati o di importo superiore a 100.000 euro e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell'importo del contratto di subappalto.
7. I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto pertanto il subap- paltatore non può subappaltare a sua volta i lavori. Fanno eccezione al predetto divieto le fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali individuate con apposito regolamento; in tali ca- si il fornitore o il subappaltatore, per la posa in opera o il montaggio, può avvalersi di imprese di propria fiducia per le quali non sussista alcuno dei divieti di cui al comma 2, lettera d). È fatto obbli- go all'appaltatore di comunicare alla Stazione appaltante, per tutti i sub-contratti, il nome del sub- contraente, l'importo del sub-contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati.
Art. 45 – Responsabilità in materia di subappalto
1. L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti della Stazione appaltante per l'esecu- zione delle opere oggetto di subappalto, sollevando la Stazione appaltante medesima da ogni pre- tesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.
2. Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui all’art. 5 del D.Lgs. 494/1996, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto.
3. Il subappalto non autorizzato comporta inadempimento contrattualmente grave ed essenziale an- che ai sensi dell’art. 1456 c.c. con la conseguente possibilità, per la Stazione appaltante, di risolve- re i. contratto in danno dell’appaltatore, ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 21 della Legge 13 settembre 1982, n. 646, come modificato dal D.L. 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla Legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto, arresto da sei mesi ad un anno).
Art. 46 – Pagamento dei subappaltatori
1. La Stazione appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e l’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate.
CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO
Art. 47 - Accordo bonario (art. 61 L.R. 5/07)
1. Qualora, a seguito dell’iscrizione di riserve sui documenti contabili, l’importo economico dei lavori comporti variazioni rispetto all’importo contrattuale in misura superiore al 10 per cento di quest'ul- timo, il responsabile del procedimento deve valutare immediatamente l’ammissibilità e la non mani- festa infondatezza delle riserve ai fini dell’effettivo raggiungimento della predetta misura e può no- minare la commissione di cui all’art. 240 del D.Lgs 163/06
2. Il responsabile del procedimento o la commissione di cui al comma 1, ove costituita, acquisisce immediatamente la relazione riservata del direttore dei lavori e, ove nominato, del collaudatore, e, qualora non ritenga palesemente inammissibili e non manifestamente infondate le riserve, formula una proposta motivata di accordo xxxxxxx.
3. La proposta motivata di accordo xxxxxxx è formulata e trasmessa contemporaneamente all’appaltatore e alla Stazione appaltante entro 90 giorni dall’apposizione dell’ultima delle riserve. L’appaltatore e la Stazione appaltante devono pronunciarsi entro 30 giorni dal ricevimento della proposta; la pronuncia della Stazione appaltante deve avvenire con provvedimento motivato; la mancata pronuncia nel termine previsto costituisce rigetto della proposta.
4. La procedura può essere reiterata nel corso dei lavori una sola volta. La medesima procedura si applica, a prescindere dall’importo, per le riserve non risolte al momento dell’emissione del certifi- cato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.
5. Sulle somme riconosciute in sede amministrativa o contenziosa, gli interessi al tasso legale comin- ciano a decorrere 60 giorni dopo la data di sottoscrizione dell’accordo bonario, successivamente approvato dalla Stazione appaltante, ovvero dall’emissione del provvedimento esecutivo con il qua- le sono state risolte le controversie.
6. La procedura di cui al comma 1 può essere esperita anche per le controversie circa l’interpretazione del contratto o degli atti che ne fanno parte o da questo richiamati, anche quando tali interpretazioni non diano luogo direttamente a diverse valutazioni economiche; in questi casi tutti i termini di cui al comma 2 possono essere ridotti.
7. Nelle more della risoluzione delle controversie l’appaltatore non può comunque rallentare o so- spendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Stazione appaltante.
Art. 48 - Definizione delle controversie (art. 62 L.R. 5/07)
1. Ove non si proceda all’accordo bonario ai sensi dell’art. 47 e l’appaltatore confermi le riserve, trova applicazione il comma 2.
2. La definizione di tutte le controversie derivanti dall'esecuzione del contratto è devoluta all’autorità giudiziaria competente presso il Foro di Cagliari ed è esclusa la competenza arbitrale.
3. L’organo che decide sulla controversia decide anche in ordine all’entità delle spese di giudizio e alla loro imputazione alle parti, in relazione agli importi accertati, al numero e alla complessità delle questioni.
Art. 49 - Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera
1. L’appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:
a) nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il contratto nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili e affini e gli accordi locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per il tem- po e nella località in cui si svolgono i lavori;
b) i suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni sti- pulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;
c) è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia stato
autorizzato non esime l’appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante;
d) è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assi- stenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali.
2. In caso di inottemperanza, accertata dalla Stazione appaltante o a essa segnalata da un ente pre- posto, la Stazione appaltante medesima comunica all’appaltatore l’inadempienza accertata e pro- cede a una detrazione del 20% per cento sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di e- secuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra; il pagamento all’impresa appaltatrice delle somme accantonate non è effettuato sino a quando non sia stato ac- certato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti.
3. Ai sensi dell’art. 13 del capitolato generale d’appalto, in caso di ritardo nel pagamento delle retribu- zioni dovute al personale dipendente, qualora l’appaltatore invitato a provvedervi, entro quindici giorni non vi provveda o non contesti formalmente e motivatamente la legittimità della richiesta, la stazione appaltante può pagare direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, anche in corso d'opera, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'appaltatore in esecuzione del contrat- to.
4. la stipula del contratto ed il pagamento dei corrispettivi, a titolo di acconto e di saldo, sono subordi- nati all'acquisizione del documento che attesti la regolarità contributiva e retributiva; la dichiarazio- ne acquisita produce i suoi effetti ai fini dell'acconto successivo. Ai fini di semplificazione delle pro- cedure ed ai sensi delle vigenti norme la regolarità contributiva è attestata mediante il "documento unico di regolarità contributiva" denominato DURC. Tale documento certifica, in occasione di ogni pagamento ed alla conclusione dell'appalto, ed in ogni altra situazione in cui debba essere accerta- ta la regolarità contributiva, l'adempimento da parte degli operatori economici degli obblighi relativi ai versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi, quando dovuti, all'INPS, all'INAIL o alle cas- se edili. Il documento unico non sostituisce eventuali altre dichiarazioni che l'impresa è tenuta a rendere, ai sensi della normativa vigente, ad altri soggetti pubblici e privati.
5. Si applicano comunque le disposizioni di cui all'articolo 36 bis del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223 (Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizza- zione della spesa pubblica, nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fisca- le), convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248.
6. Si applica la L. 3 agosto 2007 n. 123.
Art. 50 - Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori
1. La Stazione appaltante ha facoltà di risolvere il contratto mediante semplice lettera raccomandata con messa in mora di 15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, nei seguenti casi:
a) frode nell'esecuzione dei lavori;
b) inadempimento alle disposizioni del direttore dei lavori riguardo ai tempi di esecuzione o quan- do risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o diffide fattegli, nei termini imposti dagli stessi provvedimenti;
c) manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell’esecuzione dei lavori;
d) inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie del personale;
e) sospensione dei lavori o mancata ripresa degli stessi da parte dell’appaltatore senza giustificato motivo;
f) rallentamento dei lavori, senza giustificato motivo, in misura tale da pregiudicare la realizzazio- ne dei lavori nei termini previsti dal contratto;
g) subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto o violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto;
h) non rispondenza dei beni forniti alle specifiche di contratto e allo scopo dell’opera;
i) nel caso di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al D.Lgs. 626/1994 o ai piani di sicurezza di cui agli artt. 40 e 41 del presente capitolato speciale, integranti il contratto, e delle ingiunzioni fattegli al riguardo dal direttore dei lavori, dal responsa- bile del procedimento o dal coordinatore per la sicurezza.
2. Il contratto è altresì risolto in caso di perdita da parte dell'appaltatore, dei requisiti per l'esecuzione dei lavori, quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione.
3. Nei casi di rescissione del contratto o di esecuzione di ufficio, la comunicazione della decisione as-
sunta dalla Stazione appaltante è fatta all'appaltatore nella forma dell'ordine di servizio o della rac- comandata con avviso di ricevimento, con la contestuale indicazione della data alla quale avrà luo- go l'accertamento dello stato di consistenza dei lavori.
4. In relazione a quanto sopra, alla data comunicata dalla Stazione appaltante si fa luogo, in contrad- dittorio fra il direttore dei lavori e l'appaltatore o suo rappresentante ovvero, in mancanza di questi, alla presenza di due testimoni, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori, all'inventario dei materiali, delle attrezzature dei e mezzi d’opera esistenti in cantiere, nonché, nel caso di esecuzio- ne d’ufficio, all’accertamento di quali di tali materiali, attrezzature e mezzi d’opera debbano essere mantenuti a disposizione della Stazione appaltante per l’eventuale riutilizzo e alla determinazione del relativo costo.
5. Nei casi di rescissione del contratto e di esecuzione d'ufficio, come pure in caso di fallimento del- l'appaltatore, i rapporti economici con questo o con il curatore sono definiti, con salvezza di ogni di- ritto e ulteriore azione della Stazione appaltante, nel seguente modo:
a) ponendo a base d’asta del nuovo appalto l’importo lordo dei lavori di completamento da esegui- re d’ufficio in danno, risultante dalla differenza tra l’ammontare complessivo lordo dei lavori po- sti a base d’asta nell’appalto originario, eventualmente incrementato per perizie in corso d’opera oggetto di regolare atto di sottomissione o comunque approvate o accettate dalle parti, e l’ammontare lordo dei lavori eseguiti dall’appaltatore inadempiente medesimo;
b) ponendo a carico dell’appaltatore inadempiente:
1) l’eventuale maggiore costo derivante dalla differenza tra importo netto di aggiudicazione del nuovo appalto per il completamento dei lavori e l’importo netto degli stessi risultante dall’aggiudicazione effettuata in origine all’appaltatore inadempiente;
2) l’eventuale maggiore costo derivato dalla ripetizione della gara di appalto eventualmente an- data deserta, necessariamente effettuata con importo a base d’asta opportunamente mag- giorato;
3) l’eventuale maggiore onere per la Stazione appaltante per effetto della tardata ultimazione dei lavori, delle nuove spese di gara e di pubblicità, delle maggiori spese tecniche di direzio- ne, assistenza, contabilità e collaudo dei lavori, dei maggiori interessi per il finanziamento dei lavori, di ogni eventuale maggiore e diverso danno documentato, conseguente alla man- cata tempestiva utilizzazione delle opere alla data prevista dal contratto originario.
6. Il contratto è altresì risolto qualora, per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione, come definite dall’art. 56 della L.R. 5/07, si rendano necessari lavori suppletivi che eccedano il quinto dell’importo originario del contratto. In tal caso, proceduto all’accertamento dello stato di consisten- za ai sensi del comma 3, si procede alla liquidazione dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto.
CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE
Art. 51 - Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione
1. Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell’impresa appaltatrice il direttore dei lavori re- dige, entro 10 giorni dalla richiesta, il certificato di ultimazione; entro trenta giorni dalla data del cer- tificato di ultimazione dei lavori il direttore dei lavori procede all’accertamento sommario della rego- larità delle opere eseguite.
2. In sede di accertamento sommario, senza pregiudizio di successivi accertamenti, sono rilevati e verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione che l’impresa appaltatrice è tenuta a eliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal direttore dei lavori, fatto salvo il ri- sarcimento del danno dell’ente appaltante. In caso di ritardo nel ripristino, si applica la penale per i ritardi prevista dall’apposito articolo del presente capitolato speciale, proporzionale all'importo della parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e co- munque all'importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino.
3. L’ente appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere con appo- sito verbale immediatamente dopo l’accertamento sommario se questo ha avuto esito positivo, ov- vero nel termine assegnato dalla direzione lavori ai sensi dei commi precedenti.
4. Dalla data del verbale di ultimazione dei lavori decorre il periodo di gratuita manutenzione; tale pe- riodo cessa con l’approvazione finale del collaudo da parte dell’ente appaltante, da effettuarsi entro i termini previsti dal capitolato speciale.
Art. 52 - Termini per il collaudo o per l’accertamento della regolare esecuzione
1. Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall’ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi.
2. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo o di ve- rifica volte a controllare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto.
Art. 53 - Presa in consegna dei lavori ultimati
1. La Stazione appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere ap- paltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori.
2. Qualora la Stazione appaltante si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’appaltatore per iscritto, lo stesso appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.
3. Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere ga- rantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.
4. La presa di possesso da parte della Stazione appaltante avviene nel termine perentorio fissato dal- la stessa per mezzo del direttore dei lavori o per mezzo del responsabile del procedimento, in pre- senza dell’appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.
5. Qualora la Stazione appaltante non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l’ultimazione dei lavori, l’appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente capitolato speciale.
CAPO 12 - NORME FINALI
Art. 54 - Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore
1. Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d’appalto, al regolamento generale e al presente capito- lato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavorato- ri, sono a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono.
a) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d’arte, richiedendo al direttore dei lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risul- tassero da disegni, dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’art. 1659 c.c.;
b) i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazio- ne alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfet- ta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protet- ti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pu- lizia, la manutenzione del cantiere stesso, l’inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante;
c) l’assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarci- toria e delle obbligazioni relative comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni dell’impresa a termini di contratto;
d) l’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confe- zione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni giorno di getto, datato e conservato;
e) le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o pre- visti dal capitolato;
f) il mantenimento, fino all’emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecu- zione(65), della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, a- diacenti le opere da eseguire;
g) il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le di- sposizioni della direzione lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto dell’ente appal- tante e per i quali competono a termini di contratto all’appaltatore le assistenze alla posa in ope- ra; i danni che per cause dipendenti dall’appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso appaltatore;
h) la concessione, su richiesta della direzione lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano af- fidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che l’ente appaltante intenderà eseguire direttamen- te ovvero a mezzo di altre ditte dalle quali, come dall’ente appaltante, l’impresa non potrà pre- tendere compensi di sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di solleva- mento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza;
i) la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte;
l) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del can- tiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l’appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti servizi alle altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appal- tante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza;
m) l’esecuzione di un’opera campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ot-
tenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili;
n) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere;
o) la costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del perso- nale di direzione lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo, sedie, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale di cancelleria;
p) la predisposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi, misurazio- ni, prove e controlli dei lavori tenendo a disposizione del direttore dei lavori i disegni e le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di xxxxxxxsi dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna;
q) la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o preci- sato da parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del materiale;
r) l’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel ca- so di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare de- terioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insuf- ficiente rispetto della presente norma;
s) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garanti- re l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in ma- teria di prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori.
2. L’appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi dalla Stazione appaltante (Consorzi, rogge, privati, Provincia, ANAS, ENEL, Telecom e altri even- tuali) interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale.
Art. 55 - Obblighi speciali a carico dell’appaltatore
1. L'appaltatore è obbligato:
a) ad intervenire alle misure, le quali possono comunque essere eseguite alla presenza di due te- stimoni qualora egli, invitato non si presenti;
b) a firmare i libretti delle misure, i brogliacci e gli eventuali disegni integrativi, sottopostogli dal di- rettore dei lavori, subito dopo la firma di questi;
c) a consegnare al direttore lavori, con tempestività, le fatture relative alle lavorazioni e sommini- strazioni previste dal capitolato speciale d’appalto e ordinate dal direttore dei lavori che per la loro natura si giustificano mediante fattura;
d) a consegnare al direttore dei lavori le note relative alle giornate di operai, di noli e di mezzi d'o- pera, nonché le altre provviste somministrate, per gli eventuali lavori previsti e ordinati in eco- nomia nonché a firmare le relative liste settimanali sottopostegli dal direttore dei lavori.
2. L’appaltatore deve produrre alla direzione dei lavori un’adeguata documentazione fotografica rela- tiva alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione ovvero a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione fotografica, a colo- ri e in formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali sono state fatte le relative riprese.
Art. 56 – Proprietà dei materiali di scavo e di demolizione
1. I materiali provenienti dalle escavazioni e dalle demolizioni sono di proprietà della Stazione appal- tante.
2. In attuazione dell’art. 36 del capitolato generale d’appalto i materiali provenienti dalle escavazioni sono ceduti all’appaltatore
- che per tale cessione non dovrà corrispondere alcunché in quanto il prezzo convenzionale dei predetti materiali è già stato dedotto in sede di determinazione dei prezzi contrattuali.
3. In attuazione dell’art. 36 del capitolato generale d’appalto i materiali provenienti dalle demolizioni sono ceduti all’appaltatore
- che per tale cessione non dovrà corrispondere alcunché in quanto il prezzo convenzionale dei predetti materiali è già stato dedotto in sede di determinazione dei prezzi contrattuali.
4. Al rinvenimento di oggetti di valore, beni o frammenti o ogni altro elemento diverso dai materiali di scavo e di demolizione, o per i beni provenienti da demolizione ma aventi valore scientifico, storico, artistico, archeologico o simili, si applica l’art. 35 del capitolato generale d’appalto.
Art. 57 – Custodia del cantiere
1. E’ a carico e a cura dell’appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei ma- teriali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazione appaltan- te.
Art. 58 – Cartello di cantiere
1. L’appaltatore deve predisporre ed esporre in sito numero un esemplare del cartello indicatore, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 cm. di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Cir- colare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, curandone i necessari aggiorna- menti periodici.
Art. 59 – Spese contrattuali, imposte, tasse
1. Sono a carico dell’appaltatore senza diritto di rivalsa:
a) le spese contrattuali;
b) le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti;
c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indi- rettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori;
d) le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazio- ne del contratto.
2. Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro(73), dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di rego- lare esecuzione(74).
3. Qualora, per atti aggiuntivi o risultanze contabili finali determinanti aggiornamenti o conguagli delle somme per spese contrattuali, imposte e tasse di cui ai commi 1 e 2, le maggiori somme sono co- munque a carico dell’appaltatore e trova applicazione l’art. 8 del capitolato generale.
4. A carico dell'appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamen- te gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto.
5. Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla leg- ge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d’appalto si intendono I.V.A. esclusa.
PARTE SECONDA PRESCRIZIONI TECNICHE
LAVORI EDILI
A) QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI
ART.60 NORME GENERALI
Tutti i materiali dovranno corrispondere alle prescrizioni delle specifiche tecniche, essere della migliore qualità, ben lavorati e rispondenti perfettamente al servizio cui sono destinati e potranno essere messi in opera solamente dopo l’accettazione della Direzione lavori, previa campionatura.
Per la fornitura di materiali particolari, specie quelli di finitura, l’Appaltatore è tenuto a fornire tempesti- vamente (se nel caso entro i termini fissati dalla D.L.) una campionatura che permetta una scelta ade- guata e sufficiente fra materiali aventi analoghe caratteristiche ed uguale rispondenza alle prescrizioni di Capitolato.
I campioni dei materiali prescelti restano depositati presso gli uffici di cantiere in luogo indicato dalla D.L.
I materiali potranno essere di produzione nazionale o estera, ma per tutti l’Appaltatore dovrà garantire il facile reperimento sul mercato interno del ricambio di parti e di singoli sottocomponenti soggetti ad usura.
L’Impresa appaltatrice è obbligata a notificare in tempo utile alla Direzione dei lavori, ed in ogni caso 60 giorni prima dell’impiego, la provenienza dei materiali per il regolare prelevamento dei relativi cam- pioni da sottoporsi, a spese dell’Impresa appaltatrice, alle prove e verifiche che la Direzione lavori ri- tenesse necessarie prima di accettarli. L’Appaltatore ha facoltà di assistere alle prove o di farsi rap- presentare. Nonostante l’accettazione del materiale e il superamento delle prove prescritte e/x xxxxxx- ste, l’Appaltatore resta totalmente responsabile della riuscita delle opere, anche per quanto ciò dipen- da dai materiali.
Qualora la Direzione lavori denunci una qualsiasi provvista come non idonea all’impiego, l’Appaltatore dovrà sostituirla con altra che corrisponda alle qualità dovute.
Inoltre, i materiali scelti, anche non univocamente specificati negli elaborati di gara, dovranno essere esenti da qualsiasi difetto qualitativo e di lavorazione.
I materiali previsti nello scopo della legge n. 761 del 1977 e successive modifiche ed integrazioni e per i quali esiste una norma relativa, dovranno essere muniti o di marchio IMQ o altro marchio di conformi- tà rilasciato da laboratorio riconosciuto, o da autocertificazione del costruttore; i materiali non previsti nello scopo della predetta legge e senza norme di riferimento dovranno essere comunque conformi alla legge n. 186 del 1968.
Tutti i materiali dovranno essere idonei all’ambiente in cui saranno installati e dovranno essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all’umidità, alle quali potranno essere esposti durante l’esercizio.
I materiali che in generale non fossero riconosciuti idonei, o non saranno dotati delle previste certifica- zioni, saranno rifiutati e dovranno essere allontanati immediatamente dal cantiere a cura dell’Impresa. In mancanza di riferimenti si richiamano, per l’accettazione, le norme contenute nel “Capitolato gene- rale d’Appalto per le opere di competenza del Ministero dei lavori pubblici” di cui al D.P.R. 19 aprile 2000, n. 145, purché le medesime non siano in contrasto con quelle riportate nel presente capitolato speciale, e si richiama altresì la normativa specifica vigente (leggi speciali, norme UNI, CEI, CNR, ICITE, DIN, ISO).
È pure richiesto il soddisfacimento dei requisiti previsti dal D.P.R. 21 aprile 1993, n. 246, recante il Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione, e di quelli ri- chiesti dal D.P.R. 10 dicembre 1997, n. 499 recante le norme di attuazione della direttiva 93/68/CEE per la parte che modifica la direttiva 89/106/CEE in materia di prodotti da costruzione.
La Direzione dei lavori potrà rifiutare in qualunque tempo i materiali che fossero deperiti dopo
l’introduzione nel cantiere o che, per qualsiasi causa, non fossero conformi alle condizioni del contrat- to e l’Appaltatore dovrà tempestivamente rimuoverli dal cantiere e sostituirli con altri a sue spese.
Ove l’Appaltatore non effettuasse tale rimozione la Stazione appaltante potrà provvedervi direttamente a spese dell’Appaltatore medesimo, a carico del quale resta anche qualsiasi danno che potrebbe deri- vare per effetto della rimozione eseguita d’autorità.
Qualora si accerti che i materiali accettati e posti in opera siano di cattiva qualità, si provvederà a norma dell’art. 18 del Capitolato generale.
L’accettazione in cantiere dei materiali e delle provviste in genere da parte della Direzione dei Lavori non pregiudica il diritto della Direzione stessa, in qualsiasi momento, anche dopo la posa in opera e fino ad avvenuto collaudo, di rifiutare i materiali e gli eventuali lavori eseguiti con essi, ove non venga riscontrata la piena rispondenza alle condizioni contrattuali o ai campioni; inoltre, l’Appaltatore rimane sempre unico garante e responsabile della riuscita dei lavori anche per quanto può dipendere dai ma- teriali impiegati nella esecuzione dei lavori stessi.
L’Amministrazione si riserva, a proprio insindacabile giudizio, la facoltà di fornire direttamente in can- tiere qualsiasi genere di materiale occorrente per l’esecuzione dei lavori oggetto dell’Appalto.
L’Appaltatore ha l’obbligo di provvedere alla perfetta posa in opera dei suddetti materiali con le moda- lità stabilite dal presente Capitolato, senza poter pretendere alcun compenso o indennizzo. Non verrà parimenti riconosciuto all’Appaltatore il corrispondente importo della fornitura (maggiorato delle spese generali ed utili), se questa era di sua competenza, detraendola dalla contabilità dei lavori.
Su richiesta della Direzione lavori, l’Appaltatore è inoltre obbligato, in ogni tempo, a prestarsi per sot- toporre i materiali, da impiegare o già impiegati, alle prove regolamentari ed agli esperimenti speciali, per l’accertamento delle loro qualità, resistenza e caratteristiche, presso laboratori ufficiali, la fabbrica di origine o in cantiere.
In mancanza di una speciale normativa di legge o di Capitolato, oppure di una idonea organizzazione per l’esecuzione delle prove previste, è riservato alla Direzione lavori il diritto di dettare norme di prova alternative o complementari, e/o di chiedere l’intervento di Xxxxxxxx autorizzati.
Tutte le spese per il prelevamento, la conservazione e l’inoltro dei campioni ai laboratori ufficiali, non- ché le spese per il ripristino dei manufatti o impianti che si siano eventualmente dovuti manomettere, gli esami e le prove effettuate dai laboratori stessi, o in cantiere, sono a completo carico dell’Appaltatore, che dovrà assolverle direttamente.
Le prescrizioni dei commi precedenti non pregiudicano i diritti della Stazione appaltante in sede di col- laudo.
Qualora, senza opposizione della Stazione appaltante o della Direzione dei lavori, l’Appaltatore, nel proprio interesse o di sua iniziativa, impiegasse materiali di dimensioni, consistenza e qualità superiori a quelle prescritte o una lavorazione più accurata, ciò non gli dà diritto ad aumento di prezzi, qualun- que siano i vantaggi che possano derivare alla Stazione appaltante, ed il corrispettivo verrà accredita- to come se i materiali avessero le dimensioni, le qualità ed il magistero stabiliti dal Contratto. Se inve- ce sia ammessa dalla Stazione appaltante qualche scarsezza nelle dimensioni dei materiali, nella loro consistenza o qualità ovvero una minore lavorazione, la Direzione dei lavori, sempre che l’opera sia accettabile senza pregiudizio, può applicare una adeguata riduzione di prezzo in sede di contabilizza- zione, salvo l’esame e giudizio definitivo in sede di collaudo.
La Direzione dei lavori potrà disporre tutte le prove che riterrà necessarie per stabilire la idoneità dei materiali: le spese relative saranno a carico dell’Appaltatore. Come regola generale l’Appaltatore deve sempre attenersi nella esecuzione dei lavori alle migliori e più moderne regole d’arte, nonché alle pre- scrizioni particolari stabilite e/ o richiamate nel presente Capitolato e suoi allegati, nei disegni, nelle relazioni di progetto e nell’elenco prezzi unitari, intendendosi tutti gli oneri conseguenti ricompresi nei prezzi offerti.
Per tutte le opere, per le quali non siano prescritte speciali norme del presente Capitolato, l’Impresa dovrà seguire i migliori procedimenti indicati dalla tecnica più aggiornata, affinché le opere tutte ven- gano eseguite a perfetta regola d’arte con modalità esecutive pienamente rispondenti alle esigenze delle opere stesse ed alla loro destinazione.
Inoltre, nella loro esecuzione, in mancanza di particolari disposizioni, l’Appaltatore dovrà attenersi scrupolosamente alle disposizioni che verranno impartite all’atto esecutivo dalla Direzione dei lavori.
Per le opere di carattere più comune vengono specificate negli articoli che seguono le principali pre- scrizioni e modalità di esecuzione a cui l’Appaltatore deve attenersi, fermo restando in ogni caso l’obbligo dell’osservanza delle norme di legge vigenti, nonché delle norme UNI, UNI ISO, UNI EN, UNI CEI, CNR UNI, CEI, CNR, ICITE, DIN, ISO, ecc.
Per quanto riguarda la posa in opera di qualsiasi materiale, apparecchio o manufatto, essa consisterà in genere nel suo prelevamento dal luogo e deposito, nel suo trasporto in sito (intendendosi con ciò
tanto il trasporto in piano o in pendenza, che il sollevamento in alto o la discesa in basso, il tutto ese- guito con qualsiasi sussidio o mezzo meccanico, opera provvisionale, ecc.), nonché nel collocamento nel luogo esatto di destinazione, a qualunque altezza o profondità ed in qualsiasi posizione, ed in tutte le opere conseguenti (tagli di strutture, fissaggio, adattamento, stuccature e riduzioni in pristino).
L’Appaltatore ha l’obbligo di eseguire il collocamento di qualsiasi opera o apparecchio che gli venga ordinato dalla Direzione lavori, anche se forniti da altre Ditte.
Il collocamento in opera dovrà eseguirsi con tutte le cure e cautele del caso; il materiale o manufatto dovrà essere convenientemente protetto, se necessario, anche dopo collocato, essendo l’Appaltatore unico responsabile dei danni di qualsiasi genere che potessero essere arrecati alle cose poste in ope- ra, anche dal solo traffico degli operai durante e dopo l’esecuzione dei lavori, sino al loro termine e consegna, anche se il particolare collocamento in opera si svolge sotto la sorveglianza o assistenza del personale di altre Ditte, fornitici del materiale o del manufatto.
ART. 61 Difetti di costruzione
L’Appaltatore dovrà demolire e rifare, a sua cura e spese, le opere che la Direzione lavori riconosca eseguite senza la necessaria diligenza o con materiali per qualità, misura o peso diversi da quelli pre- scritti, salvo formulare riserva ove non ritenesse giustificate le imposizioni ricevute.
Qualora l’Appaltatore non ottemperi, nei termini stabiliti dalla Direzione dei lavori, all’ordine ricevuto, la Stazione appaltante avrà la facoltà di procedere direttamente o a mezzo di terzi alla demolizione ed al rifacimento dei lavori suddetti, detraendo dalla contabilità dei lavori la relativa spesa sostenuta ed e- scludendo dalla contabilità l’importo delle opere male eseguite.
L’esecuzione di lavori, di perfezionamenti e di rifacimenti prescritti dovrà essere disposta in tempo uti- le a che le parti possano congiuntamente in contraddittorio o separatamente provvedere alla docu- mentazione che riterranno più opportuna.
Tutte le spese incontrate per il rifacimento delle opere contestate, nonché quelle inerenti alla vertenza ed alla precostituzione delle prove, saranno – in ultimo – a carico della parte soccombente.
ART. 62 SABBIA, GHIAIA, PIETRISCO, MISTO DI FIUME, DETRITO DI CAVA, PIETRAME
La sabbia, le ghiaie e i pietrischi da impiegare nella formazione dei calcestruzzi dovranno avere le qualità e le dimensioni stabilite dalle "Norme per l'esecuzione delle opere in conglomerato cementizio" del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed. 1952 nonché della normativa UNI 9858. Dovranno essere costituite da elementi derivanti da rocce resistenti, il più possibile omogenee e non gelive. La granu- lometria degli aggregati litici per conglomerato sarà prescritta dalla D.L. in base alla destinazione, al dosaggio del cemento e alla condizione di posa in opera dei calcestruzzi. L'Impresa dovrà garantire la costanza delle caratteristche granulometriche per ogni lavoro; per lavori di notevole importanza dovrà disporre delle serie di vagli normali atte a consentire alla D.L. i necessari controlli.
Quando per sottofondi di pavimentazioni stradali sia disposto l'impiego di detriti di cava, il materiale deve essere in ogni caso non suscettibile all'azione dell'acqua (non solubile e plasticizzabile) ed avere un potere portante C.B.R. (California Bearing Ratio) di almeno 40 allo stato saturo.
Nella formazione di piste di misto di cava o di fiume (tout-venant) la granulometria dovrà essere assor- tita in modo da realizzare una minima percentuale di vuoti: di norma la dimensione massima degli ag- gregati non dovrà essere superiore a 10 cm.
Le pietre naturali da impiegarsi nella muratura e per qualsiasi altro lavoro dovranno corrispondere alle prescrizioni del R.D. 16.11.1939 n. 2232 e dovranno essere a grana compatta ed ognuna monda da cappellaccio, esenti da piani di sfaldamento, senza screpolature, venature e interclusioni di sostanze estranee. Dovranno avere dimensioni adatte al particolare loro impiego ed offrire una resistenza pro- porzionata all'entità della sollecitazione cui devono essere assoggettate.
ART.63 ACQUA E LEGANTI IDRAULICI
L'acqua dovrà essere dolce, limpida, esente da tracce di cloruro e solfati, non inquinata da materie or- ganiche o comunque dannose all'uso cui la stessa è destinata.
Le calci idrauliche, i cementi e gli agglomerati dovranno rispondere a tutte le prescrizioni del D.M. 31.08.1972 n. 1228 sull'accettazione e le modalità delle prove sui leganti idraulici e successive modifi-
cazioni.
I leganti idraulici dovranno arrivare in cantiere nell'imballaggio originale ed essere conservati in luoghi coperti e ben riparati dall'umidità. I calcestruzzi preconfezionati dovranno essere a resistenza garanti- ta.
Per gli interventi di ripresa di getti o di getti nuovi su vecchi, nonchè per la stuccatura dei giunti, è pre- visto l'impiego di particolari materiali quali resine epossidiche, resine viniliche, polisolfuri (thiokol) con relativi "primer".
L'Impresa è obbligata ad impiegare materiali di prima qualità ed a tal fine si impegna a sottoporre al giudizio della D.L. tre campioni di materiali per ogni tipo, fornito da case di primaria importanza e cor- redati da documentazione di prove di laboratorio e di pratiche applicazioni. La D.L. si riserva di far e- seguire a spese dell'Impresa tutte le necessarie ulteriori prove di qualifica e di controllo. Una volta che la D.L. abbia effettuato la propria insindacabile scelta l'Impresa è obbligata all'impiego, nei modi pre- scritti, dei materiali stessi, della cui rispondenza ai fini specifici - anche nel tempo - resta pienamente e totalmente responsabile.
Analoghe prescrizioni si applicano ai materiali additivi da impiegare quali fluidificanti e antiritiro delle malte di iniezione di bloccaggio di armature di ferro entro perforazioni. Per tale impiego l'Impresa potrà altresì proporre l'uso di resine poliesteri o di altro tipo, di cui l'Impresa stessa possa documentatamen- te offrire piena garanzia di efficienza e di durevolezza.
ART.64 MATERIALI FERROSI E MATERIALI VARI
Materiali ferrosi. I materiali ferrosi da impiegare nei lavori dovranno essere esenti da scorie, soffiatu- re, brecciature, paglie o da qualsiasi altro difetto apparente o latente diffusione, laminazione, trafilatura fucinatura o simili.
Essi dovranno rispondere a tutte le condizioni previste dal D.M. 29.02.1908 modificate dal Decreto Reale 15.07.1925 e dalle norme UNI vigenti e presentare inoltre, a secondo della loro qualità, i se- guenti requisiti:
Il ferro comune dovrà essere di 1^ qualità nettamente duttile e tenace e di marcatissima struttura vi- brosa. Esso dovrà essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo di screpolature, senza salda- ture aperte e senza altre soluzioni di continuità.
Acciaio da cemento armato normale
Deve rispondere alle vigenti norme tecniche emanate dal Ministero dei lavori pubblici ai sensi dell’art. 21 della legge 5 novembre 1971, n. 1086.
Acciaio da cemento armato precompresso
Nell’esecuzione delle opere in conglomerato cementizio armato verranno impiegate barre di acciaio rispondenti alla normativa vigente; è previsto l’impiego di:
acciaio in barre;
reti e tralicci di acciaio elettrosaldati.
In ogni caso le armature metalliche dovranno essere esattamente corrispondenti a quelle indicate dai disegni esecutivi, per dimensioni, forma, diametri e qualità.
Ogni lotto di spedizione dovrà essere corredato dalla documentazione prescritta dalla normativa.
La D.L. ha la facoltà di ricontrollare le forniture, secondo le modalità previste dalla normativa. Tali pro- ve saranno a totale carico dell’Appaltatore.
A richiesta della D.L. potranno essere effettuate verifiche e controlli anche negli eventuali stabilimenti in cui vengono confezionate gabbie di armatura.
Al momento della posa in opera gli acciai dovranno essere esenti da ruggini in polvere non aderente, da vernici, da grassi e da ogni altra materia nociva, nonché da difetti superficiali visibili e pieghe.
Acciaio per costruzioni
Gli acciai da costruzione, oltre che a quanto prescritto dal D.M. lavori pubblici 9 gennaio 1996, do- vranno essere rispondenti per qualità, prescrizioni e prove alle Norme di unificazione UNI, UNI EN, UNI EU, UNI CNR, UNI ENV, UNI ISO, UNI CEI, ecc.
Gli stessi dovranno essere esenti da soffiature, scaglie, cricche, sdoppiature, ripiegature e da altri di- fetti di entità tale che ne possano pregiudicare l’impiego.
La D.L. si riserva la facoltà di fare eseguire, a cura e spese dell’Appaltatore, il collaudo sui prodotti fini- ti di acciaio per quanto riguarda il controllo delle caratteristiche meccaniche e chimiche; le dimensioni e le tolleranze dovranno soddisfare i valori indicati dalle specifiche Norme di unificazione.
Ogni fornitura di prodotti di acciaio laminati a caldo dovrà essere accompagnata dal certificato di col- laudo fornito dal produttore come precisato dalla Norma UNI EN 10204, nonché da una dichiarazione che il prodotto è qualificato ai sensi del D.M. 9 gennaio 1996, e di aver soddisfatto tutte le relative pre-
scrizioni, riportando gli estremi del marchio e unendo copia del relativo certificato del laboratorio uffi- ciale.
I tirafondi, i bulloni normali ad alta resistenza, i bulloni per giunzioni ad attrito, i chiodi e gli apparecchi di appoggio nonché le relative unioni, serraggio e rifollamento, dovranno rispondere, come qualità dei materiali, norme di calcolo e di progetto, norme di verifiche e collaudo e norme di esecuzione, a quan- to previsto nella normativa di cui al D.M. 9 gennaio 1996.
Acciai inossidabili
Dovranno presentare un contenuto di cromo superiore al 12% ed elevata resistenza all’ossidazione ed alla corrosione.
Zincatura a caldo
Le qualità, dimensioni e peso dello zinco dovranno essere conformi alle prescrizioni e tolleranze delle Norme di unificazione:
– UNI 2013 - “Zinco di prima fusione in piani - Qualità e prescrizioni”;
– UNI 2014 - “Zinco B - Qualità, prescrizioni”;
– UNI 4201 - “Lamiere di zinco - Dimensioni, tolleranze e pesi”;
– UNI 4202 - “Nastri di zinco - Dimensioni, tolleranze e pesi”.
Le zincature di lamiere, di profilati, di tubi curvati e saldati insieme prima della zincatura, di oggetti in ghisa, ecc. dovranno essere eseguite in conformità alla Norma UNI 5744 - “Rivestimenti metallici pro- tettivi applicati a caldo - Rivestimenti di zinco ottenuti per immersione su oggetti diversi fabbricati in materiale ferroso”.
Zincatura a freddo
Le vernici zincanti da utilizzare per ritocchi di zincatura a freddo in loco dovranno essere del tipo per pennello e contenere zinco metallico secco in percentuale pari all’85-90%.
Gli spessori della zincatura a freddo dovranno risultare il più possibile pari a quelli della zincatura a caldo e comunque rientranti entro i limiti minimi di spessore prescritti dalle Norme UNI in vigore.
Rame
Il rame da impiegare per la produzione dei semilavorati o dei prodotti finiti, sia di tipo legato che non legato, dovrà corrispondere per qualità, prescrizioni e prove alle Norme di unificazione:
– UNI 5649/1ª - “Rame - Tipi di rame non legato da lavorazione plastica - Qualità, prescrizioni e prove”;
– UNI 5649/2ª - “Rame - Tipi di rame legato da lavorazioni e plastica - Qualità, prescrizioni e pro- ve”;
– UNI 5649/3ª - “Rame - Tipi di rame in catodi - Qualità, prescrizioni e prove”.
Alluminio
Per tutte le applicazioni che richiedessero l’impiego di laminati, di trafilati o di sagomati non estrusi di alluminio, l’alluminio primario dovrà essere del tipo di cui alla Norma di unificazione:
– UNI 9001/1ª - “Alluminio e leghe di alluminio primarie da lavorazione plastica - Gruppo alluminio - Al 99,0 (1200)”;
– UNI 9001/2ª - “Alluminio e leghe di alluminio primarie da lavorazione plastica - Gruppo alluminio - Al 99,5 (1050A)”.
I profilati e trafilati saranno forniti, salvo diversa prescrizione, in alluminio primario, e dovranno avere sezione costante, superfici regolari ed essere esenti da imperfezioni.
Le lamiere non dovranno presentare tracce di riparazioni o sdoppiature.
Per l’alluminio anodizzato, ogni strato di ossido anodico verrà indicato come: ottico, brillante, satinato, vetroso, ecc. oltre ad un numero per lo spessore e l’indicazione del colore.
I materiali in lega leggera per l’esecuzione di serramenti e di altri manufatti finiti dovranno corrisponde- re, caso per caso, ai requisiti ed alle caratteristiche di cui alle seguenti Norme di unificazione:
– UNI 9006/1ª - “Alluminio e leghe di alluminio primarie da lavorazione plastica - Leghe alluminio-magnesio-silicio - Lega Al, Mg 0,5, Si 0,4, Fe 0,2 (6060)”;
– UNI 9006/4ª - “Alluminio e leghe di alluminio primarie da lavorazione plastica - Leghe alluminio-magnesio-silicio - Lega Al, Si 1, Mg 0,9 Mn 0,7 (6082)”;
– UNI 9005/1ª - “Alluminio e leghe di alluminio primarie da lavorazione plastica - Leghe alluminio-magnesio - Lega Al, Mg 0,8, (5005)”;
– UNI 3952 - “Serramenti di alluminio e sue leghe per edilizia - Norme per la scelta, l’impiego ed il collaudo dei materiali”.
Valgono, per gli impieghi strutturali, le Norme:
– UNI 8634 - “Strutture di leghe di alluminio – Istruzioni per il calcolo e l’esecuzione”;
– UNI 7876 - “Strutture di alluminio – Sezione dell’alluminio e delle leghe di alluminio per impieghi strutturali”.
Lamiere di alluminio preverniciate
Le lamiere fornite dovranno avere i requisiti previsti dalle norme citate; la verniciatura dovrà avere lo standard qualitativo previsto dalle normative dettate dall’Associazione Italiana Coil Coating.
Il film protettivo dovrà avere in particolare le seguenti caratteristiche:
la durezza del film alla matita dovrà risultare almeno pari al grafo F della scala Koh-i-Noor (AICC n. 11);
lo spessore di vernice non dovrà essere inferiore a 25 µ ± 2;
il film protettivo dovrà presentare inoltre una buona resistenza agli agenti atmosferici e agli agenti chimici.
Lamiere zincate commerciali
Tutte le lamiere zincate di tipo commerciale ed ottenute per profilatura dovranno essere state sottopo- ste a procedimento Sendzmir.
Il consumo di zinco per il rivestimento delle lamiere di acciaio non potrà essere inferiore a g/mq 275; pertanto l’Appaltatore non potrà in alcun caso utilizzare lamiere zincate con strati di zincatura “leggeri” o “extraleggeri”.
Se non altrimenti disposto nel presente Capitolato, saranno ammesse tolleranze di massa e di spes- sore nei limiti indicati dalla Norma di unificazione UNI 5753 - “Prodotti finiti piatti in acciaio non legato, rivestiti - Lamiere sottili e nastri larghi di spessore < 3 mm zincati in continuo per immersione a caldo”. La finitura delle lamiere zincate dovrà essere del tipo a superficie stellata protetta da passivazione con acido cromico, oppure a superficie levigata.
Le lamiere dovranno essere lisce e flessibili. Lo spessore indicato dal progetto o fissato dai documenti contrattuali si intende al netto delle verniciature.
Lamiere zincate preverniciate
Le lamiere fornite dovranno pienamente soddisfare tutte le caratteristiche già precisate al punto pre- cedente; la verniciatura dovrà avere lo standard qualitativo previsto dalle normative dettate dall’Associazione Italiana Coil Coating; il film protettivo dovrà avere, in particolare, le seguenti caratte- ristiche:
durezza: la durezza del film alla matita dovrà risultare almeno pari al grado F della scala Koh-i-Noor (AICC n. 11);
spessore vernice: tale spessore non dovrà essere inferiore a 25 ±3.
Ilfilm protetivodovràpresentareinoltreunabuonaresistenzaagliagentiatmosfericieagliagenti chimici.
Lamieregrecate
lamierezincatedovra noesereconformialanormativagiàriportata. Materialiferosizincati
Tutimaterialiferosizincati(zancheperfalsitelai,stafe,su porti,ec.),daimpiegareperlaesecu- zionedeleopere,devonoeserestatisotopostiazincaturaperimmersioneacaldoconprocedimen- toSendzmir.
Letoleranzedispesoreedimasadelozinco,pergliacesorimetaliciricavatidalamierezincate, sonoindicatenelaNormadiunificazioneUNI5753-“Prodotifinitipiatidiaciaiononlegato,rivestiti
-Lamieresotilienastrilarghidispesore<3mm,zincatincontinuoperimmersioneacaldo”.
Letoleranzedispesoreedimasadelozincoperacesoridiaciaioaventispesoresuperiorea mm.5,devonoesereconformialaNormadiunificazioneUNI57 4-“Rivestimentimetaliciprotetivi aplicatiacaldo-Rivestimentidizincootenutiperimmersionesuo getidiversifa bricatinmateria- leferoso”.
Zinco,stagnoeleghe
Tutimaterialinzinco,stagnoerelativeleghedovra noaveresuperficilisce,regolariedesentida imperfezioniesara norispondentialeprescrizionindicate.
Piombo
Sonoprevistecinquequalitàperilpiomboinpani,inacordoconlanormativavigente.Lecarateristi- cheprincipalidelpiombonormaledovra noesereilcoloregrigioelafacilelavorabilità.
Materialiperoperedafa bro
Tutimaterialimetalicichel’A paltatoredovràimpiegareperlarealizazionedeimanufatifinitiedel-
leoperecontratualidovra noposederecarateristichedisoliditàedidurata;pertantodovra noes- seredelamigliorequalitàetalidaresisterealeazionimecaniche,corosive,termicheodovute al’umiditàalequalipotre beroesereespostidurantel’esercizio.
ART.65LEGNAMI
Xxxxxxxx,daimpiegareinopereprovisorie,diqualunqueesenzaesisianodovra norisponderea tuteleprescrizionidicuialD.M.30.10.1912edalemormeUNIvigenti,sara noprovedutifralepiù sceltequalitàdelacategoriaprescritaenonpresentera nodifetincompatibiliconl'usoacuisono destinati.
ART.6LATERIZI
Ilaterizidaimpiegareperilavoridiqualsiasigenere,dovra nocorisponderealenormeperl'aceta- zionedicuialR.D.16.1.1939n. 23,oaquelepiùrecenticheveniseroemanate.
Imatoniperusocorentedovra noesereparalelepipedi,dilunghezado piadelalarghezaedi modelocostante.
Imatoniforatieditavelonidovra nopresentareunaresistenzaalacompresionedialmenokg16 percmqdisuperficietotalepresunta.
Requisiti e caratteristiche
Ilaterizidovra noproveniredalalavorazioneecoturadiargileformateesenzialmentedasiliceed alumina,conquantitàminoridiosidivari.
Ilaterizidovra noinoltreeseredigiustacotura,dicoloreomogeneoediformageometricaprecisa; dovra noaltresìesereesentidasa biaconsalidisodaodipotasa.
Tutitipidilaterizidovra noavereuncontenutodisolfatialcalinitalecheiltenorediS03nonsuperi lo0,05%.
Irequisitiperl’acetazionedeilaterizidovra norisultareglistesidicuialcapoIdelR.D.16novem- bre1939,n. 23-“Normeperl’acetazionedeimaterialilaterizi”,integranteconquantodispostodal presenteCapitolato.
LaD.L.siriservalafacoltàdiprelevareincontra ditoriocampionideilaterizidaidepositidicantiere, siaprimadel’iniziocheduranteilcorsodeilavori,perl’esecuzionediproveaventiloscopodiacerta- relarispondenzaatuteopartedelecarateristicherichieste.
Ilaterizidaimpiegaredovra noinoltrerispondereesotostareaquantoindicatodaleseguentiNorme diunificazione:
UNI2105-“Tavele-Tipiedimensioni”; UNI2106-“Taveloni-Tipiedimensioni”;
UNI5628-“Laterizi:matonipieni-Tipiedimensioni”; UNI5629-“Laterizi:matonisemipieni-Dimensioni”; UNI5630-“Laterizi:blochiforatipermurature-Dimensioni”; UNI5631-“Laterizi:blochiforatipersolai-Tipiedimensioni”; UNI5967-“Laterizi:matoniforati-Dimensioni”;
UNI2620-“Laterizi:tegolecurve(co po)-Dimensioni”; UNI2619-“Laterizi:tegolepiane-Dimensioni”; UNI5632-“Laterizi:matonipieniesemipieni”;
UNI8942/1-Prodotidilateriziopermurature-Terminologiaesistemadiclasificazione; UNI8942/2-Prodotidilateriziopermurature-Limitidiacetazione;
UNI8942/3-Prodotidilateriziopermurature-Metodidiprova; UNI9730/1-Elementidilateriziopersolai-Terminologiaeclasificazione; UNI9730/2-Elementidilateriziopersolai-Limitidiacetazione; UNI9730/3-Elementidilateriziopersolai-Metodidiprova.
Matonipienicomunipermurature
Imatonipienicomuniperl’esecuzionedelemuraturedovra noeseredicategorianoninferioreala 2〝previstadalaNormaUNI5632-“Laterizi:matonipieniesemipieni;matonieblochiforatipermu- rature-Categorie,requisitieprove”.
Perleprovediresistenzaacompresioneedalgelononchéaqueledelpoteredimbibizioneedef- florescenza,l’A paltatoredovràatenersialastesaNormadiUnificazioneUNI5632tenendopresen- techeimatonipienidovra noavereunpoteredimbibizionenonsuperioreal15% diacquaasorbi- taechel’eflorescenzainesidovràrisultarenula.
Mattoni semipieni comuni
Imatonisemipienicomuniperlaesecuzionedelemuraturedovra noeseredicategorianoninferio- reala4〝delagiàcitataNormadiunificazioneUNI5632.
Perleprovediresistenzaacompresioneedagelononchéaqueledelpoteredimbibizioneedeflo- rescenza,l’A paltatoredovràatenersiatutoquantoprescritoaipuntiprecedenti.
Mattoni pieni da paramento
Imatonideltipodaimpiegareneiparamentiafaciavistaonelespaledovra noesereesentida fesurazioniepresentareregolaritàdiformaedureza,spigoliretilineiesenzasgretolature.
Lefacenondovra nopresentaretorsioneelepartitedovra noaveresuficienteuniformitàdicolore.
Mattoni forati da tamponamento e pareti
Imatoniforati(foratoni25×25×12)perlaesecuzionedimuratureditamponamentodovra noaverele carateristicheprescriteperlacategoria1〝dicuialagiàcitataNormadiunificazioneUNI5632(cari- counitariodiroturaacompresionesulaterizioasciuto:kgf/cmq15).Detimatonisonousatigene- ralmentepertuteleparetidivisorieinterne(tipopesante)epercontro-tamponamento(tipomedio).
Mattoni forati portanti tipo Doppio UNI
Imatoniforatiperl’esecuzionedimuriportantinternidovra noaverelecarateristicheprescriteper lacategoria2〝dicuialagiàcitataNormadiunificazioneUNI5632(caricounitariodiroturaacom- presionesulaterizioasciuto:kg/cmq25).
Blocchi forati per solai
Iblochiforatiperlacostruzionedisolaidovra noavereirequisitiprescritidalegiàcitateNormetec- nichediesecuzionevigenti,emanateinconformitàaldispostodicuial’art.21delale ge5novembre 1971,n.1086.
Tavelle - Tavelloni
Letaveleeditavelonidovra noso disfareirequisitidiacetazioneindicatinelaNormaUNI2107- “Taveleetaveloni-Requisitieprove”.
Ilpoteredimbibizionenonpotràrisultaresuperioreal18% diacquaasorbitael’eflorescenzadovrà risultarenula.
Laterizi per coperture - Tegole piane e curve
Letegolepianeecurvedovra nocorisponderealedimensioniecarateristichedicuialeNormedi unificazione:
– UNI2619-“Tegolepiane-Dimensioni”;
– UNI2620-“Tegolecurve(co pi)-Dimensioni”.
Irequisitideilaterizidovra nocorisponderealeprescrizionidelaNormaUNI2621-“Tegolepianee tegolecurve(co pi)-Requisitieprove”.
Perquantoriguardairequisitidiacetazionedeilaterizipercoperture,nelaprovad imbibizionedi cuial’art.10delR.D.16novembre1939,n. 23,lapercentualediacquaasorbitanondovràsupe- rareil18%.
Blocchi forati in calcestruzzo per murature
Iblochiforatipermuraturedaparamentodovra noesereincalcestruzopresovibratoconresi- stenzaalacompresionea45giorninoninferioreakgf/cmq75.
Ildosa giodelcalcestruzoelacurvagranulometricadeglinertidovra noesereconformialtipodi impiegorichiestodalaD.L.
Iblochidovra noesereidrorepelentie,la doveprevisto,consuperficieavista.Sonocompres i pezispecialiperformazionediarchitravi,cordoliespalete.
Inoltredovra nosotostarealeprescrizionicontenutenelegiàcitateNormetecnichediesecuzione vigenti,emanateinconformitàaldispostodicuial’art.21delele ge5novembre1971,n.1086.
Manufatti prefabbricati in conglomerato cementizio strutturali
Imanufatiprefa bricatiprevistinconglomeratocementiziostruturali,siaadarmaturalentachepre- compresi,dovra norispondereaquantoprevistodalale ge5novembre1971,n.1086-“Normeper ladisciplinadeleopereinconglomeratoarmato,normaleeprecompresoedastruturametalica”e relative“Normetecnicheperl’esecuzionedeleopereincementoarmatonormaleeprecompresoe perlestruturemetaliche”dicuialD.M.lavoripu blici9ge naio1 96.
Imanufatistesidovra noinoltrerisultarepienamenterispondentiaquantoprevistodalale ge2 fe braio1974,n.64“Provedimentiperlecostruzioniconparticolariprescrizioniperlezonesismi- che”,ale“Normetecnicheperlaprogetazione,esecuzioneecolaudodelecostruzioniprefa bricate” dicuialD.M.3dicembre1987erelativecircolariministeriali,compresalacircolaredelMinisterodel lavoron.13del20ge naio1982.
Manufatti prefabbricati in conglomerato cementizio non strutturali
S intendonoqueglielementicostituentilfa bricatoaiqualinonèrichiestodalcalcolol’oneredicola-
borarealaresistenzadelastruturaportante,qualiadesempiopa neliditamponamento,velete, davanzaliocornici.
Neldimensionamentodeglielementisidovràtenerecontodegliefetideladilatazionetermica.
ART.67MATERIALIPERPAVIMENTAZIONI
Imaterialiperpavimentazioni,matoneledicemento,matonelegreificate,lastredimarmo,dovra no corisponderealenormediacetazionedicuialR.D.16.1.1939n. 234ealenormeUNIvigenti. a)MA TONE LEDICEMENTO-Lematoneledicementodovra noeserediotimafa bricazionea compresionemecanica,stagionatidaalmenotremesi,bencalibrati,abordipianiesani,nondo- vra nopresentarenècarienèpeli,nètendenzealdistacotrailsotofondoelostratosuperiore.
Lacolorazionedelcementodovràeserefataconpigmentiadati,amalgamatieduniformi. b)PIASTRE LEDIGRESECERAMICAMONOCO TURA-Le piastrelediqualsiasitiposara nodi primascelta,greificatepertuto l'interospesore,intacabilidagliagentichimiciemecanici,diforme esatamenteregolari,aspigolivivi,asuperficiepiana.
Latoleranzaammesasulcalibrosaràdim/m 1.
ART.68COLORIEVERNICI
Imaterialimpiegatineleoperedapituradovra noeseresempredelamigliorequalità. LevernicipresceltedalaD.L.dovra noesereforniteneilororecipientioriginalichiusi.
ART.69MATERIALIDIVERSI
a)BITUMIED EMULSIONIBITUMINOSE-Dovra noso disfareairequisitistabilitinelecorispon- dentinormediacetazione,tutedelC.N.R.
-perbitumiperusistradali:fascicolon.2,ed.1951;
-perle emulsionibituminoseperusistradali:fascicolon.3, ed.1951;
-perbitumiliquidi:fascicolon.7,ed.1957.
b)VETRIECRISTA LI-Ivetriecristalidovra noesereperlerichiestedimensioni,diunsolpezo, dispesoreuniforme,diprimaqualità,perfetamenteincolori,moltotrasparenti,prividiscorie,bole sofiature,ondulazioni,nodi,opacitàlatiginose,machieediqualsiasialtrodifeto. c)POLISTIROLO -Ilpolistirolosaràcostituitodamaterialeorganicosinteticoal1 0% (polistiroloe- spanso),stabileneltempoedavràunpesospecificodi25Kg/mceresistenzaalacompresionedikg 1,1amq.
d)GUAINAIMPERMEABILIZANTE-Laguainaimpermeabilizanteproveràdalacalandraturadiun compunddielastometriparafinicistabilizati,diplastificantiditipopoliestereedipigmenti,laguaina saràarmataconfeltrodipoliesteresituatoalcentro.
e)MATERIALICERAMICI-Iprodoticeramicipiùcomunementeimpiegatipera parech igienico- sanitari,rivestimentodipareti,tubazioni,ec.dovra nopresentarestruturaomogenea,superficieper- fetamenteliscia,nonsche giataedicoloreuniforme,conlosmaltoprivoasolutamentedipeli,cavil- lature,bole,sofiatureosimilidifeti.
ART.70TUBAZIONI
a)TUBIDIACCIAIO-Itubidiaciaiodovra noeseretrafilatieperfetamentecalibratiecorisponde- ra noatuteleprescrizionidelenormeUNI 63.
Quandoitubidiaciaiosara nozincatidovra nopresentareunasuperficiebenpulitaescevrada grumi,lostratodizincosaràdispesoreuniformeebenaderentealpezo,dicuidovràricoprireogni parte.
b)TUBIDIGRES-Imaterialidigrèsceramico devonoaveredurezanoninferiorea8°delascaladi Mohs,esereastruturaomogenea,smaltatinternamenteedesternamenteconsmaltovetroso,non deformati,prividiscrepolature,lavoratiacuratamenteeconinestoamanicotoobichiere.
Itubisara nocilindriciedirititolerandosisoloecezionalmentenelsensodelalungheza,curvatura confreciainferioread1/1 0delalunghezadiciascunoelemento.
Ognielementoditubazione,privatoisolamente,deveresisterealapresioneinternadialmenodue atmosfere.
c)TUBIDICEMENTO -Itubidicementodovra noesereconfezionaticoncalcestruzosuficiente-
mentericodicemento,nonmenodi250kg/mc,benstagionati,bencompati,levigati,lisci,perfeta- menteretilineiasezioneinternaesatamentecircolare,dispesoreuniformeescevridiscrepolature. d)TUBIDIPIOMBO -Itubisara nootenutipertrafilaturadapiombodolceal 9,90% diprimafusio- ne,dovra norisultarediritiecalibratisenzaammacatureeiregolarità,anchedopolaposainopera. e)TUBIDIMATERIALESINTETICO -Itubidip.v.c.dovra noesereotenutiesclusivamentedal'im- piegodiclorurodipolivinile,conmarchiodiorigine,xxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx/m 1,4-2 perdiametridam 0,06-0,10;presionediprova30kg/cmq.Itubidovra nocorisponderealeunifi- cazioniUNIPLAST.
ART.71GARANZIE-CAMPIONATURE E QUALITA DE LE APPARECCHIATURE EMATERIALIDEGL IMPIANTI
Xxx parechiatureematerialideglimpiantia presodescriti,nelalorointerezasara nogarantiti peralmenouna no.
Pertantovera nodal'A paltatoresostituitieriparatiasemplicerichiestalimitatamenteaiguastiedi- fetiderivantidacativaqualitàdelmaterialeimpiegatoodainidoneainstalazione.
Primadel'iniziodeilavoriedanchedurantelaloroesecuzione,l'A paltatore,arichiestadelaD.L.,sa- ràtenutoapresentarelacampionaturadelea parechiature,acesoriematerialideglimpiantiap- presoindicati,cheintendeimpiegare,fornendoaltresìtutelenotizieutilisulelorocarateristiche tecnichegarantite.
Inoltrearichiesta,l'A paltatorepresenteràcampionidiversiperciascuntipodia parechiaturepro- dotidalamedesimaodadiversafa brica.LaD.L.esprimeràlesuedecisioni,sulapresentazionedei campioni,conordinidiservizio,a provandoicampionipresentatiorichiedendonelasostituzionecon altri.
Icampioniacetatidebitamentecontra distintiedescritina positielenchiefirmatidaleparti,reste- ra nodepositatifinoal'emisionedelcertificatodiutilizazione;incasodicontestazionesulacori- spondenzadeimaterialimpiegaticoncampionia provati,questiultimivera noancoratratenutiper esereconsegnatialcolaudatoredeleopere.
L'acetazionedicampioni,purautorizandol'A paltatorealamesainoperadeicorispondentima- terialieda parechiature,nonloesentadal'o bligodisostituire,arichiesta,quelichepuresendo adesiconformisirivelinoperqualsiasimotivo,inadeguati.
LaD.L.avràfacoltàdifareeseguire,acuraespesedel'Impresa,leproveedicontrolinecesari,an- cheprimadel'introduzionedeimaterialincantiere.
E'concesaperunasolavoltalaripetizionedeleproveinso disfacenti.Ilbuonesitodeleprovepre- liminarimplicasoltantolaautorizazionealoroimpiego,nonlalorodefinitivaacetazione,cheresta subordinataal'esitodelcolaudo.
Icavi,itubi,ipezispecialielea parechiaturedovranocorispondererigorosamenteaitipinorma- lizatiedesereperfetamenteconformati,lisci,esentidadifetichenepregiudichinoladurataeleca- rateristichetecniche.Tutimaterialielea parechiaturesenzaecezionidovra noeserediprima qualitàediprimascelta garantitadalfa bricanteconapositimarchi.
ART.72APPARECCHIATUREIGIENICO-SANITARIE
Lea parechiatureigienico-sanitariesara notutefabricateinporcelanaduravetrificataaltrimenti deta"vitreus-china".Laporcelanadeverisultarecostituitadaunamasabiancacompatainasor- benteeresistenteagliacidi,omogeneaconlavetrinadicuisaràricoperta.Lea parechiaturesaran- nodiprimascelta,conmarchimpresidalfa bricanteatestantelasceltaelaqualità.
Lea parechiaturecorispondonoalanomenclaturaedescrizioniUNI,perimaterialiceramiciedes- seresotoposte,serichiesto,aleprovestabilitedal'Entediunificazione.
Tutelea parechiaturedovra norisultarerispondentialemisuregiàprevistecontoleranzanonsu- perioreal3%,sopratutoneglinterasideiforiperilmonta giodelerubineterie,integri,sonoriala precusione,conlavetrinalisciaelucidaesenzadifetidicotura.Sara noscelteformemodernee razionali.
Gliscarichieditro po-pienosara noadeguatialamasimaportatadelabocadierogazione. Isifoni,diqualsiasitipo,devonogarantireunachiusuraidraulicadialmenocm 5.
Lerubineterie,valvole,saracinescheedacesorivarisara noditipopesanteedotimaqualità,a- venticarateristichedirobustezaeduratagarantitadalfa bricante.
ART.73APPARECCHIATUREANTINCENDIO
Imaterialiperlea parechiatureantincendiocorispondera noatuteleprescrizionidelevigenti normeUNIinparticolareperimaterialidelgru poatacomotopompa(UNI70)edelecasetean- tincendio(UNI45).
B) MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI
ART.74SCAVIDISBANCAMENTO,ALARGASEZIONE,ASEZIONEOBBLIGATA
a)SCAVIDISBANCAMENTO -L'A paltatoreeseguiràtutigliscavidisbancamentoprevistinPro- geto-qualiquelinecesariperlaformazionedeicorpistradali,quelial'apertoperl'impiantodiopere d'arte,quelidisplateamentogenerale,ec.-contipoenumerodimachinaridoneiadeseguireila- voriaperfetaregolad'arteedentroitempiprevistidalprogrammadiesecuzione. b)SCAVIALARGASEZIONEEDASEZIONEOBBLIGATA-L'A paltatoreeseguiràtaliscavidinor- maapareteverticale(senonaltrimentispecificatoinProgeto)e,ocorendo,sostenendoglistesi conconvenientearmaturaesbadachiatura,restandoacaricodelastesaognida noalecoseed alepersonechepoteseverificarsipersmotamentiofranamentideicavi.
Gliscavipotra noperò,overagionispecialinonlovietino,esereeseguitiancheconpareteascarpa, restandoilma giorescavoacaricodel'A paltatoreilqualedovràprovedereinoltre,asuacurae spese,al'eventualesucesivoriempimentodelvuotorimastointornoalastruturadel'operaconma- terialeadatoedalnecesariocostipamentodiquest'ultimo.
Quandoprevistoe/onecesariogliscavisara nomantenutial'asciutodurantelefasidirealizazione delestrutureal'internodegliscavistesi.
Ilavoridiscavosara nocondotinmanieradadarefacileeprontosmaltimentoaleacqued infiltra- zionecheeventualmentescaturiserodalfondoedaleparetideicavi,procedendooveposibile,da valeamonte,esendol'A paltatoreo bligatoadeseguireatutesuecureespesegliesaurimenti chepertalemotivooperqualsiasiprovenienzamedianteopereadatealadifesadegliscaviedele opere.
Imaterialidirisultareimpiegabiliperilrinterosara nogeneralmentedepositatincumulilateralmente aletrince,dispostinmododanoncreareostacoloperilpasa gio,iltraficoelemanovre,invecei materialinonidoneivera nomandatiadiscarica,acuraespesedel'A paltatoreinaredaricercarsi acuradelosteso.
ART.75STRATODIFONDAZIONEINMISTOGRANULOMETRICO
Lastesadelmaterialedovràeserefata posibilmenteamezodelmotorgrader,avendocurache ripetutipasa gidiquestofacianorisultareinbasoilmaterialefino,cosìdafunzionaredafiltro.Do- polastesa,siprocederàalacilindraturaconrulomedioele gero,connumerodipasa gisuficienti adasicurareunabuonacostipazioneadoperandolaquantitàd'acquacherisulterànecesaria.
Ilcostipamentodelostratodifondazioneinmistogranulometricoo intout-venantdovràeserespinto sinoadotenereunadensitàdelsecoparialmeno al95% deladensitàmax ASHOmodificata.
Lasuperficiedelostratodifondazionealavorofinitonondovràscostarsidalasagomadiprogetodi oltrecm 2,controlatiamezodiunregolodim 3dilunghezadispostosecondoduedirezioniorto- gonali.
ART.76BINDER
Ilconglomeratobituminosocomeilpietrischetobitumatodovràproveniredal'impiantocentraleala temperaturadialmeno120°C.
Lospandimentodelconglomeratobituminosoedelpietrischetobitumatoperlaripresageneraledela sagoma,saràeseguitoconavanzamentoregolaredelalivelatriceconunasolapasataevitando puntidigiuntura,saltiediregolaritàsiapureminimedelasuperficiefinita.
Lacilindraturasaràefetuataconrulocompresoredimedioto nela gio(12-16)integratodaunrul- lotandem di6-8to nelatearapidainversionedimarciadacondursiancheinsensoobliquoetra- sversaleperunamiglioreregolarizazionesuperficiale.
Nonpotra noeseremesinoperastratidibinderdispesoresuperiorea6cm enoninferiorea4 cm senzacheilprecedentestratononsiastatorulatoecostipatoafondo.
Ilconglomerato,sotopostoalaprovaMarshal,dovràdareunaresistenzaminimadi250kg.
ART.7TAPPETODIUSURA
Perlaconfezionedeglimpastisidovràusareunimpiantoditipoadato,checonsentaladosaturae pesodituticomponentiedasicurarelaperfetaregolaritàeduniformitàdeglimpasti.Ilegantebi- tuminosoveràriscaldatoadunatemperaturatrai180°edi2 0°.Glia gregatilapideivera nori- scaldatinmodochequandoimaterialistesisara noimmesinelamescolatriceavra nounatem- peraturatrai51°egli80°.
IlconglomeratosotopostoalaprovaMarshal,dovràdareunaresistenzaminimadi350kg. Siprescriveanzitutocheilconglomeratononpotràeserestesoseilsotostantebinderbituminoso nonrisultibencompreso.
Ilprofilosaràperfetamenteregolareeduniformeenondovra noinognicaso,a parirelegiunture delediversetratedelpavimento,inoltredovràrispondereairequisitiseguenti:
a)la superficie dovrà asolutamente risultare antisdruciolevole;
b)itaseliprelevatiinvaripuntidelmantononde bono acusareuntenoredibitumechediferi- scainalcunpunto,da queloprescritoinpiùomenodiunaquantitàma giore del'1%; c)lagranulazionedeverisultareinognipuntocorispondentea quelaprevista(toleranzaugualea quelaindicataperi materiali).
Ultimatoilavoroperundeterminatotrato,laD.L.verificheràcheilavorostesosiastatoregolar- menteeseguitoechelasuperficiestradalesipresentiregolarmentesagomata,unitaecompata,e daràilnulaostaalaImpresaperl'aperturaaltrafico.Ogn imperfezioneodifetochedoveseeven- tualmentemanifestarsi,primadelcolaudo,dovràesereimmediatamenteripresaacuradel'Impresa contempestivinterventiescrupolosamanutenzione.Ilta petoinoltre,dovràavereiseguentirequisiti: elevatisimaresistenzamecanicainterna,ecioècapacitàaso portaresenzadeformazioneperma- nentelesolecitazionitrasmesedaleruotedeiveicoli;elevatisimaresistenzaalausurasuperficiale, suficienteruviditàdelasuperficieperevitareloslitamentodeleruote;grandisimastabilità;grande compateza.Ilvolumedeivuotiresiduiacostipamentofinitonondovràecedereil4%,impermeabili- tàpraticamentetotale:uncampionesotopostoalaprovaconcolo nad'acquadi10cm dialtezado- po72orenondevepresentaretracedipasa giodiacqua.
ART.78RILEVATIETERRAPIENI
a)GENERALITA'-Alfinedirealizareirilevati,iterapieniedireinterinecesarialeopere,incon- formitàalProgetoedaleprescrizionidelpresenteCapitolatoedicompletareglistesientroirispeti- viperiodistabilitinelprogrammadicostruzione,l'A paltatorefiseràiltipoedilnumerodeimezipiù adatoaleparticolarimodalitàoperativedelelavorazionistese.
Perlaformazionedeirilevatingenere,deiterapienideireinteridovra noesereimpiegatisoloima- terialichea bianolecarateristicheprevisteinProgeto.
L'A paltatoredovràconsegnareirilevati,iterapieniedireinterialpianoprescritoe/otoleratoin Progeto,conscarpateregolariespianateconiciglibentraciatieprofilati,compiendo-durantel'e- secuzionedeilavoriefinoalcolaudodelasingolaoperainteresata-gliocorentiricarichi,laripre- saesistemazionedelascarpataebanchine.
Qualoranelmaterialechecostituisceilrilevatosianoinclusepietre,questedovra norisultarebendi- stribuitenel'insiemediciascunostrato,comunquenelostratosuperficialesotostantealasovrastrut- tura,talipietrenondovra noaveredimensionisuperioria10cm.
Sarào bligodel'A paltatoredidareairilevati,durantelalorocostruzione,quelema gioridimensioni richiestedal'asestamentodeletere,ondeasicurarelequotediProgeto.
Nonsipotràsospenderelacostruzionediunrilevato,qualunquesialacausa,senzacheadesosia statadataunaconfigurazionetaledaasicurareloscolodeleacquepiovane.Nelaripresade lavoro ilrilevatogiàeseguitodovràeserespurgatodaleerbeecespuglichevifoseronati,nonchèconfigu- ratoagradoni,praticandovinoltredeisolchiperilcolegamentodelenuovematerieconqueleprima impiegate.
b)COSTIPAZIONEMECCANICADEIRILEVATI-Ilrilevatosaràformatooveposibileastratisuc- cesivieconlapendenzanecesariaalosmaltimentodeleacquepiovanemanonsuperioreal3%. Nel'ultimostrato,versolasuperficie,perunospesorenoninferioreacm 50,conilcostipamentosi dovràra giungereunadensitàdelsecoparial95% diquelamasimadeterminatainlaboratoriocon laprovaAASHO modificata;ilpianodiposadelasoprastruturadovràinognicasopresentaresufi- cienteportanzatalechealeproveconpiastrada30cm ilmodulodideformazioneMdrisultinonmi-
noredi4 0kg/cmq:nelcasoincuiesorisultaseminoreocoreràa densareiltereno,overo,ove ciòfoseinsuficientericorereadaltrinterventiqualidrena gi,corezioni,sostituzionidimateriale.
L'A paltatoredovràquindi,pertalideterminazionieperqueleocorentipergarantireilcostipamento mecanico,provedere,asuacuraespeseatuteleproveedeterminazioninecesarincorsod'ope- raeatuteleindaginiateastabilirelecarateristichedeitereniaifinidelaloroposibilitàdimpiego erelativemodalitàsecondoquantospecificatodalanormativaina pendice.
Premesopoichel'A paltatoredovràcurarelasceltadeimeziperilcostipamentodeisingolistratin modochesialapiùidonea,detocostipamentosidovràotenereneidiversicasiquidiseguitoprevi- sti,dinormaservendosi:
1)seilterenoècostituitoprevalentementedamaterialeghiaiosoodasa biagrosa,dinormalicom- presoriacilindroodivibratoriodibatitori;
2)perglialtritipiditereni,diruliapunteoagriglia,costipatoriaruotegommate,ecezionalmente vibratori.
Ilmaterialedovràeserecostipatodopoaverlobagnatoinmododacorispondereal'umiditàotima,in relazionealostatodisechezaoumiditàdel'ambientesalvocheesomaterialesitrovigiànatural- mentevicinoal'umiditàotima.L'acquadovràesereerogatacondispositiviatiaconsentireilcontrol- lodierogazione.Acostipamentoultimatosidovràatendereperalmeno24oreprimadifarequalsiasi altrolavoroondeconsentireilparzialeasciugamentodelrilevato.
ART.79CALCESTRU ZISEMPLICIEARMATI
Calcestruzzi in genere - Icalcestruzisara noeseguiticoninertidialmenotreclasivagliatielavati, lacuicomposizionerisponderàalacurvagranulometricaprescrita,chedimasimasarà:p=1 0d/D ove"p"èlapercentualedelpasantealsetaciodiforo"d"(cementocompreso)e"D"èildiametro masimodeloinerte.Inognicasolacomposizionegranulometricadeglia gregatiedilra portoac- qua-cementosara noo getodisperimentazionipreliminarichel'Impresasio bligaadefetuare, sotolasorveglianzadelaD.L.asuespesepresoLaboratoriUficiali.Ilcementosaràdinormapoz- zolanicodeltipo325.
Icalcestruzidovra nopresentarea28giornidistagionaturalecarateristicheprescritedalaLe ge
5.1.1971n.1086edalrelativoD.M.vigenteal'atodelaesecuzionedeleprove.
Incorsodigetodeleoperedovra noesereefetuatideiprelievidicubeti,costituiticiascunoda quatroproviniformatidacalcestruzoprelevatoalabocadelabetonieraevibrato,innumeroche saràfisatodalaD.L.asuoinsindacabilegiudizio,manoninferiore,perognitipodielencodicalce- struzinonarmatiosolodebolmentearmati(finoa30kg/mc),aunprelievoogni50mc,eperce- mentoarmatoaquantostabilitodalregolamentovigenteal'atodel'esecuzionedeleopere;taliprovi- nidopomaturazionevera nosotopostiaprovediresistenza.
Incasodirisultatinferioririspetoaleresistenzeprescrite,laD.L.ordineràilprelievodicampionin sitodasotoporeadanalogheprovedicompresione.Sesara noconfermatirisultatinferioriale prescrizioni,laD.L.avràlafacoltà-inrelazionealafunzionedelcalcestruzodiqualitàscadente-di ordinarelademolizioneeilrifacimentodelastruturael'esecuzionediadeguateoperediconsolida- mento,iltutoacaricodel'Impresa,overoa plicareunacongruadetrazionealprezodielenco.Le provesclerometriche,eventualmenteefetuatepercontrolospeditivo,avra nosolovaloreindicativo. Laconfezionedeicalcestruzidovràesereeseguitaconmezimecanici,posibilmenteinimpianti dibetona giocentralizato,salvocasiecezionaliespresamenteautorizatidalaD.L.-L'impasto dovràrisultarediconsistenzaomogenea,uniformementecoesivo(talecioèdaeseretrasportatoe manipolatosenzachesiverifichelaseparazionedeisingolielementi)elavorabile(inmanierachenon rimanganovuotinelamasaosulasuperficiedeimanufatidopoavereseguitolavibrazione).
Lalavorabilitànondovràesere otenutaconimpiegodiacquama giorediquantoprevistonela composizionedelcalcestruzo.LaD.L.potràconsentire,previaa provazionedeltipopropostodal- l'Impresa,l'impiegodiaerantieplastificantinmisuranonsuperioreal5% delpesodelcemento.
Perl'impiegoditalisostanzel'Impresanonavràdiritoadalcuncompensoodinde nizooltrealprez- zodelcalcestruzo.
Iltrasportodelcalcestruzoa luogod impiegodovràesereefetuatoconmezidoneiadevitarela separazionedeisingolicomponentiecomunqueogniposibilitàdideterioramentodelcalcestruzo medesimo.Ilgetoveràeseguitoconognicuraeregolad'arte,conatrezatureidon eedateadevi- tarelasegregazione,dopoaverpreparatoacuratamenteeverificatoipianidiposa,lecaseforme,i cavidariempire,edinmanierachelestruturea bianoarisultareperfetamenteconformiaiparticolari costrutivia provatiealeprescrizionedelaD.L.
Siavràcuracheinnesuncasosiverifichinocedimentideipianidia po gioedeleparetidiconte-
nimento.
Igetipotra noesereiniziatisolodopolaverificadegliscaviedelecaseformedapartedelaD.L. Lesuperficideigeti,dopolasformatura,dovra norisultareperfetamentepiane,senzaconcavità,ri- salti,nididighiaia,sbavatureediregolaritàdisorta,talicomunquedanonrichiederealcuntipod in- tonaco,nètantomenospianamenti,a boziorinzafi.
Pertanto,lecaseformedovra noeserepreferibilmentemetaliche,o pure,sedilegno,rivestitein lamiera;sara notutaviaconsentitecaseformedilegnononrivestite,purchèiltavolameelerelative fasciatureedarmaturesianoperfetamenteco neseelisciateinmododaconsentiretalerisultato.
L'asestamentoinoperaveràeseguitoperqualunquetipodicalcestruzo,mediantevibrazionead altafrequenza,conidoneia parechia provatidalaD.L.-Al'uopoilgetosaràeseguitoastratioriz- zantalidialtezalimitataecomunquenonsuperioreai50cm residopolavibrazione.
Tralesucesiveripresedelgetonondovra noaversidistachiodiscontinuitàodiferenzediaspet- to.Nelcasodinteruzionedeigetiperunperiodosuperiorea24ore,laripresaconmaltaliquidado- sataaq.li6dicementoperognimcdisa bia.
Quandoilcalcestruzofosegetatoinacqua,sidovra noadotaregliacorgimentinecesariperim- pedirechel'acqualodilavienepregiudichilaqualità.
Agetoultimato,inparticolaredeirivestimentiedelestruturesotili,saràcuratalastagionaturain mododaevitareunrapidoprosciugamentodelesuperfici,usandotutelecauteleedimpiegandoi mezipiùidoneiregolarmentea provatidalaD.L.-Duranteilperiododipresaedindurimentoigeti sara noriparatidaposibilitàdiurti,vibrazioniesolecitazionidiognigenere.
Icalcestruziaventifunzionedicontenimentodiacquadovra noesereimpermeabilisotoicarichidi esercizioenondovra nodarluogoatrapelazioni,gociolamentietrasudi.Perotenereciòl'Impresa dovràusareogniacorgimento(inparticolarenelagranulometria,nelacostipazione,neleriprese)e potràimpiegareanchea ditivipurchéa provatidalaD.L.;Questirestanoasuocompletocarico,co- mepuretutiglinterventiedintonacispecialisucesivichesirendeseronecesariperasicurare l'impermeabilità,semprepreviaa provazionedelaD.L.
LaD.L.siriservadiefetuaredetrazioninelcasodigetidifetosi,restandoacaricodel'Impresaogni ripresa,fratazatura,spe nelaturaointonacatura.Talia plicazionipotra noesereefetuatesolo sulcalcestruzoa penasformatodopononpiùditrentaoredalgeto.Superatotalelimiteditempo, ognia plicazionepotràesereefetuatasoloimpiegandoglia ditiviomaterialiparticolarmenteatiad asicurareunaperfetaadesionesulgeto(resineeposidiche,emulsionivinilicheesimili)sempreché laD.L.nonordinilademolizionedel'opera.
Opere in cemento armato - Oltreaquantoprescritonelprecedentearticolo,perl'esecuzionedele opereinc.a.,l'Impresadovràatenersi,oltrechèalenormecontenutenelD.M.31.8.1972eseguenti perl'acetazionedeilegantidraulici,aqueledelvigenteregolamentoperlaesecuzionedeleopere diconglomeratocementizioealeeventualialtredisposizioniemanatedalecompetentiAutorità(circo- laridelaPresidenzadelConsiglioSuperioredei L.P.,A.N.A.S.,ec.).Tutelestrutureincemento armatofacentipartedel'operaa paltatasara noeseguiteinbaseacalcolidistabilitàacompagnati dadisegniesecutivieparticolaricostrutiviedaunarelazioneredatiefirmatidauningegnerespecia- lista,cherisultinoalegatialprogeto
Detoingegnereeseguiràicalcoliatenendosiaglischemiedisegnifacentipartedelprogetoedale- gatialcontratooalenormecheglivera noimpartite.
L'esameelaverificadapartedelaD.L.deiprogetidelevariestrutureinc.a.nonesoneranoinalcun modol'Impresadaleresponsabilitàchelederivanoperle geeperleprevistepatuizionidelcontrat- to,restandocontratualmentestabilitoche,malgradoicontrolidiognigenereeseguitidalaD.L.,nel- l'esclusivointeresedel'AmministrazioneA paltante,l'Impresarimaneunicaecompletaresponsabile deleopere,siaperquantohara portoconlaloroprogetazioneecalcolo,cheperlaqualitàdeimate- rialielaloroesataesecuzione;diconseguenza,esadovràrisponderedeglinconvenienticheaves- seroaverificarsi,diqualunquenatura,importanzaeconseguenzapoteserorisultare.
Qualoraleopereinc.a.venganocostruiteentro30m dailitoralimariniocomunqueseespresa- menteordinateperiscritodalaD.L.,incasidiambientiparticolarmentea gresivi,sioservera nole seguentiprescrizionia giuntive:
a)dovràfarsiricorsoacalcestruzi,usandoesclusivamente cementipozolanici; b)perl'aciaio dovràfarsiusosoltantoditipoadalta aderenza;
c)ladistanzadelesuperficimetalichedalefaceesternedelconglomeratodovràeseredicm 4nel- letravi,dicm 2nelesoleteperlearmatureresistentiaflesioneedicm 3perlearmatureresistentia taglioovenonindicatodiversamenteneidisegniodinquantoprevistodalanormativaUNI9858. d)glinertidelconglomeratodovra noeseredigranulometriacontinuaa positamentestudiataonde otenerelamasimacompatezaedimpermeabilità.E sidovra noaltresìeserea bondantemente
lavaticonacquadolceondesianoasportaticompletamentecloruriesolfati. L'acquadimpastodovràesereasolutamenteesentedatalisali;
e)subitodopolasformaturaecomunqueentroiltempomasimodicinqueoredaquesta,l'interasu- perficieesternadelastruturadovràeseretratataconunaboiacafluidisimadicemento,dasommi- nistrareedifondereuniformementeconunpe nelo.
Perleopereincementoarmatoprecompreso,oltrealespecifichenormeuficiali,dovra noesere rispetatequelealtrecheveniserospecificateinsededia provazionedelprogetoesecutivodele singoleoperedaicompetentiOrgani.
Nonèammesoilricorsoastrutureinc.a.p.concalcestruzoconRbk3 0kg/cmqeconcementidi- versidaipozolanici.
Strutureprefa bricate–Ladocumentazionedadepositarsiaisensideipuntia),b),c),d)del’art.9 delale ge5novembre1971n°1086esucesivemodificazioniedintegrazioniedelesucesive normativeinmateria,dovràdimostrarelacompletarispondenzadeimanufatiprefa bricatialepre- scrizionidicuialepresentinorme.
Larelazionedovràesere firmatadauntecnicoaciòabilitato,ilqualeasumeleresponsabilitàstabi- litedalale geperilprogetista.
Imanufatiprefa bricatidovra noeserecostruitisotoladirezionediuntecnicoaciòabilitato,che peresiasumeleresponsabilitàstabilitedalale geperildiretoredeilavori.
Acuradidetotecnicodovra noesereeseguitiprelievidimateriali,leproveedicontrolidiprodu- zionesuimanufatifiniticonlemodalitàelaperiodicitàprevistedalepresentinorme.
Icertificatideleprovesara noconservatidalprodutore,cheopereràconsistemidiqualitàcertificati. Aisensidel’art.9delaLe ge1971/n°1086,ognifornituradimanufatiostrutureprefa bricatedovrà esereacompagnatadaa positeistruzioninelequalivenganoespostelemodalitàditrasportoe monta gio,nonchélecarateristicheed ilimitidimpiegodeimanufatistesi.
Ognifornituradimanufatiprefa bricatidovràinoltreesereacompagnataanchedauncertificatodi originefirmatodalprodutore,ilqualeconciòasumeperimanufatistesileresponsabilitàchela le geatribuiscealcostrutore,edaltecnicoresponsabiledelaproduzioneprevistoalterzocomma.
Ilcertificatodovràgarantirelarispondenzadelmanufatoalecarateristichedicuialadocumentazio- nedepositataalMinisterodei L.PP.eportarel’indicazionedeltecnicochenerisulta,comesopra deto,progetista.
Inpresenzadelecondizionisopraelencate,imanufatiprefa bricatipotra noesereacetatisenza ulterioriesamiocontroli.
Copiadelcertificatodioriginedovràeserealegatoalarelazionedeldiretoredeilavoridicuial’art. 6delale ge5novembre1971,n.1086.
Ildepositohavaliditàtrie nale.
ART.80ACCIAIPERCONGLOMERATI
Dovra nocorispondereaitipindicatinel'art.34paragrafoa)elebaresara nodelasezionerichie- staconunatoleranzamasimainmenodel2% valutatasucampionidilunghezam 1,ilpesospeci- ficodeiqualisintendeconvenzionalmenteparia7,85kg/dmc.
Gliaciaideitipicomesoprarichiamativera noutilizaticoniseguentitasidilavoriperstruturein elevazione,atenendosialenormevigenti:
Tipodiaciaio Tensioneammisibile A ciaicontrolati
(kg/cmq)
FeB 2K | 12 | 0 | |
FeB32K FeB38K | 16 | 0 | 20 190 |
FeB 4K | 260 20 |
Perlestrutureinfondazione,itasidilavorosuindicativa noridotidel20%.
ART.81OPEREDIFONDAZIONE
Perleoperedifondazionisidovràprovedereatenendosiaquantodispostoconlacircolaren.3797 del6.1.1967delMinisterodei L.P.-PresidenzadelConsiglioSuperiore.
Glionerirelativiagliacertamentisintendonocompresitraquelindicatial'art.19.
Qualorasitratidioperedimodestaentità,ecomunqueesatamentedifinibilinsedediprogetazione,
lenormediesecuzioneerelativioneridel'Impresapotra noeserediretamentespecificatinel'elen- coprezi.
ART.82OPEREDACARPENTERIA
Ilegnamida impiegarsinoperepermanentidacarpentiere(grosa armaturaditeto,travatureper solai,impalcati,ec.)devono esere lavoraticonlamasimacuraeprecisione,secondo ognibuonaregolad'arteeinconformitàaleprescrizionidatedalaD.L.
Legiunzionideilegnamide bonoesereneteepreciseinmododaotenereunperfetocombacia- mentodeipezichedevonoesereuniti.
Nonètoleratoalcuntaglioinfalso,nèze peocunei,nèqualsiasialtromezodiguarnituraoripieno. Lediverseparticomponentiun'operainlegnamedevonoeserefralorocolegatesolidamenteme- diantecaviglie,chiodi,squadre,stafedifero,sfasciaturedire giaodaltro,inconformitàaleprescri- zionechesara nodate.
Dovendosimpiegarechiodipercolegamentodeilegnami,èespresamentevietatofarnel'a plicazio- nesenzaa parechiarneprimailconvenienteforocolsuchielo.Ilegnamiprimadelaloroposizione inoperaeprimadel'esecuzionedelaspalmaturadicatrameodelacoloritura,seordinata,de bono eserecongiuntinprovaneicantieri,peresereesaminataedacetatiprovisoriamentedalaD.L.
ART.83OPEREINFERRO-NORMEGENERALI
Neilavorinfero,questodeveeserelavoratodiligentementeconmaestria,regolaritàdiformeepre- cisionedidimensioni,secondoidisegnicheforniràlaD.L.,conparticolareatenzionenelesaldaturee bulanature.Iforisara notutieseguiticoltrapano,lechiodature,ribatiture,ec.dovra noesere perfete,senzasbavature;itagliesererifinitialima.
Xxxx norigorosamenterifiutatitutiqueipezichepresentinoimperfezioneoindiziodimperfezione. Ognipezoadoperacompletainferodovràeserefornitaapièd'operatratatoconunamanodian- tiru gine.
Perognioperainfero,arichiestadelaD.L.,l'A paltatoredovràpresentareilrelativomodelo,perla preventivaa provazione.
L'A paltatoresaràinognicasoo bligatoacontrolaregliordinativiedarilevaresulpostolemisure esatedelediverseopereinfero,esendoegliresponsabiledeglinconvenientichepoteseroverifi- carsiperl'omisioneditalecontrolo.
Perlestrutureinferorealizateconprofilatideleserierispondentialenormativedile gedovra no eserepresentatirelativicalcolidistabilità.
ART.84MURATUREINGENERE
Lacostruzionedelemuraturedeveesereeseguitaasicurandoilperfetocolegamentosiaconle muratureesistentisiafralevariepartidieseevitando,nelcorsodeilavori,laformazionedistruture ecesivamenteemergentidalrestodelacostruzione.E sadovràprocedereperstratiorizontalia filariretilinei;xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.Xx'inesto coimuridacostruireintempisucesividovra noeserelasciateo portuneammorsatureinrelazione almaterialeimpiegato.Ilavoridimuraturadovra noeseresospesineiperiodidigelo,duranteiquali latemperaturasimantenga,permolteore,aldisotodi0°C;quandoilgelosiverifichisoloperalcune oredelanote,leopereinmuraturaposonoesereeseguitepurchéaldistacode lavorovengano adotatio portuniprovedimentiperdifenderelemuraturedalgelonoturno.Nelecostruzionidele muratureingenereveràcuratalaesecuzionedeglispigoli,delevoltine,piatabande,archieveran- nolasciatinecesaricavi,sfondi,ca neefori.
ART.85INFISS INLEGNO-NORMEGENERALI
Perl'esecuzionedeiseramentiodaltrilavorinlegnol'A paltatoredovràservirsidiunaDitaspeciali- staebenacetaalaD.L.E sisara nosagomatiemunitidegliacesorinecesari,secondoidise- gnididetaglio,icampionieleindicazionichedaràlaDirezionedeiLavori.
Ilegnamedovràesereperfetamentelavoratoepialatoerisultare,dopociò,delospesorerichiesto dalaD.L.
Iseramentieglialtrimanufatisara nopialatielevigatinmododafarscomparirequalsiasisbavatu-
ra.E'proibitoinoltreasolutamentel'usodelmasticepercopriredifetinaturalidelegnoodifetidico- struzione.
Leunionideiriticontraversisara noeseguiteconlemiglioriregoled'arte;iritisara nocontinuiper tutal'altezadelseramento,editraversicolegatiadenteemortisa,concavigliedilegno,elelin- gueteavra nocomunementelagrosezadi1/3delegnoesara noincolate.
Nelefoderedeiseramentiedeirivestimentiasuperficielisciaoperlinata,letavoledilegnosara no co nese,arichiestadelaD.L.oadenteecanaleedincolatura,o pureacanaleuniteaa posita animelaolinguetadilegnoduroincolataatutalalungheza.
Lebatutedeleportesenzatelaiovera noeseguitearisega,tantocontrolamazetaquantofrale imposte.
Tutigliacesori,ferieda parechidichiusura,disostegno,dimanovraetc.dovra noesereprima delaloroa plicazione,acetatidalaD.L.-Laloroa plicazioneaivarimanufatidovravenireesegui- taaperfetoincastro,permododanonlasciarealcunadiscontinuità,quandosiaposibile,mediante buloniaviti.
Quandotratasidiseramentidaaprireechiudere,aitelaimaestriodaimuridovra noeseresempre asicuratia positiganci,cateneleodaltro,che,medianteo portuniochieliaiseramenti,nefisino laposizionequandoiseramentisteside bonorestareaperti.Perogniseraturadiportaoduscio dovra noesereconsegnateduechiavi.
Restainoltrestabilitochequandol'ordinazioneriguardalafornituradipiùseramenti,a penaavuti particolariperlacostruzionediciascuntipo,l'A paltatoredovràalestireicampionidiognitipoche dovràeserea provatodalaD.L.everàdepositatopresodiesa.Deticampionivera nopostin operaperultimi,quandotutiglialtriseramentisara nostatipresentatiedacetati.
L'acetazionedeiseramentiedelealtreopereinlegnononèdefinitivasenondopochesianostati postinopera,ese,malgradociò,ilavoriandaseropoiso getiafenditureescrepolatura,incurva- mentiedisestidiqualsiasispecie,primachel'operasiadefinitivamentecolaudata,l'A paltatoresarà obligatoarimediarvi,cambiandoasuespeseimaterialieleoperedifetose.
ART.85OPEREDAVETRAIO
Lelastredivetrosara nodinormachiare,periservizisiadotera novetririgatiosmerigliati,iltuto salvopiùpreciseindicazionichesara noimpartiteal'atodelafornituradalaD.L. Perquantoriguardalaposainopera,lelastredivetrovera nonormalmenteasicurateneglia positi incavideivarinfisinlegnomediantelisteliesenzal'usodimastice.
Potràinoltreesererichiestalaposadelelastreentrointelaiatureadincastro,nelqualcasolelastre, chevera noinfilatedal'a positafesurapraticatanelatraversasuperioredel'infiso,dovra noes- sereacuratamentefisateconspesorinvisibili,inmodochenonvibrino.
Suglinfisinferolelastredivetropotra noeseremontatesolamentemedianteregoletidimetalo fisaticonviti;inognicasosidovràavereparticolarecuranelformareunfinisimostratoinsiliconesu tutoilperimetrodelabatutadel'infisocontrocuidovràa po giarsipo ilvetroinmododaimpedire inmanierasicurailpasa gioversol'internodel'acquapiovanabatenteaforzacontroilvetro.
Ilcolocamentoinoperadelelastredivetro,cristalo,ec.potràesererichiestoaqualunquealteza edinqualsiasiposizione,edovràeserecompletatodaunaperfetapulituradeledueface delela- strestese,chedovra norisultareperfetamentelucideetrasparenti.
L'Impresahal'o bligodicontrolaregliordinativideivaritipidivetripasatiglidalaD.L.,rilevandonele esatemisureediquantitativi,edisegnalareaquest'ultimaleeventualidiscordanze,restandoasuo completocaricogliinconvenientidiqualsiasigenerechepoteseroderivaredal'omisioneditale tempestivocontrolo.
E sahaanchel'o bligodelaposainoperadiognispeciedivetriocristali,anchesefornitidaaltre Dite,aipreziditarifa.
Ogniroturadivetri,avenutaprimadelapresainconsegnadapartedelaD.L.,saràacaricodel'Im- presa.
ART.86TUBAZIONIECANALIDIGRONDA
a)Tubazion ingenere-Letubazion ingeneredovra noseguireilminimopercorsocompatibilecon buonfunzionamentodieseeconlenecesitàdel'estetica;dovra noevitare,perquantoposibile, gomiti,bruschirivolti,giuntiecambiamentidisezioneedeserecolocateinmododaingombrareeda eserefacilmenteispezionabili,specieincorispondenzaagiunti,sifoni,ec.Inoltrequelediscarico dovra nopermetereilrapidoecompletosmaltimentodelematerie,senzadarluogoadostruzioni,
formazionididepositiedaltrinconvenienti.
Lecondutureinterateal'esternodel'edificio,dovra noricorereadunaprofonditàdialmeno1m sot- toilpianostradale,queleorizontalinel'internodel'edificiodovra noperquantoposibile,mantener- sidistacate,siadaimurichedalfondodeleincasature,di5cm almeno(evitandodisituarlesotoi pavimentieneisofiti).
Quandoletubazionisianoso geteapresione,ancheperbrevetempo,dovra noeseresotoposte adunapresionediprovaugualeda1,5a2voltelapresionediesercizio,asecondadeledisposi- zionidelaD.L.
Circalatenuta,tantoletubazioniapresionechequeleapeloliberodovra noesereprovateprima delaloromesainfunzione,acuraespesedel'Impresa,enelcasochesimanifestaserodeleper- dite,anchedilieveentità,dovra noeseresostituite.
Cosìpuresaràacaricodel'Impresalariparazionediqualsiasiperditaodaltrodifetochesimanife- stasenelevarietubazioni,pluviali,doce,ec.,anchedopolaloroentratainesercizioesinoalmo- mentodelcolaudo,compresaognioperadiripristino.
b)Fisa giodeletubazioni-Tuteleconduturenoninteratedovra noeserefisateesostenute conconvenientistafe,cravate,mensole,gra peosimili,innumerotaledagarantireiloroperfeto ancora gioalestruturedisostegno.Talisostegni,eseguitidinormainferooghisamaleabile,do- vra noesereinduepezi,snodatiacernieraoconfisa gioavite,inmododapermeterelarapida rimozionedeltuboedeserepostiadistanzenonsuperioriam 1.
Lecondutureinteratepo gera no,asecondadeledisposizionidelaD.L.,osuba giolisolatinmu- raturadimatoni,osuletocostituitodaunmasetodicalcestruzo,digretonato,pietrisco,ec.che dovràavereformataledaricevereperfetamentelaparteinferioredeltubodialmeno60°;inognicaso detisostegnidovra noaveredimensionitalidagarantireilmantenimentodeletubazioninelaesata posizionastabilita.Nelcasoincu itubipo ginosusostegn isolati,ilrinterodovràeserecuratoin modoparticolare.
c)Tubazioninlamieradiferozincato-Xxxx noeseguiteconlamieradiferozincatodipeso nonin- ferioreakg4.5,conl'unione"ada grafatura"lungolageneratriceegiunzionialiberadilatazione(so- vra posizionedicm 5).
d)Tubazioningrès-Legiunzionisara noeseguitecongiuntopoliuretanico.
e)Tubazion incemento-Legiunzionisara noeseguitedistendendosul'orlodeltuboinoperadela pastadicementopuro,inestandoquind iltubosucesivoesigilandopoitutoal'ingiro,conmalta dicemento,inmododaformareunanelodiguarnizione.
ART.87OPEREDAPITORE
Qualunquetinte giatura,colorituraoverniciaturadovrà esereprecedutadaunaconvenienteedac- curatisimapreparazionedelesuperfici,eprecisamentedaraschiature,scrostature,stucature,even- tualiripresedispigolietutoquantoocoreperuguagliarelesuperficimedesime.
_Perleoperemetalichelapreparazionedelesuperficidovràesereprecedutadalaraschiaturadele partiosidate.
Letinte giature,coloritureeverniciature,dovra no,serichiesto,esereancheeseguiteconcoloridi- versisuunastesaparete,completedifiletature,zocoliequantoaltroocoreperl'esecuzionedei lavoriaregolad'arte.
LasceltadeicolorièdovutaalcriterioinsindacabiledelaD.L.
ART. 8SERRAMENT INA LUMINIO
Xxxx nocostruiticonprofilatiestrusinlegadialuminio6060(UNI3569- 6).
Iltelaiofisodovràavereunaprofonditàtotaleminimadimm 45mentreiltelaiomobiledelefinestreo portefinestreperunama gioreresistenzaalapresionedinamicadelventoavràprofonditàdimm 52. Lalarghezadelapartetubolaredicontenimentodelesquadretedigiunzionesaràdimm 17.5, compresiglispesorideleparetidelprofilatoperiltelaiofisoeperquelomobile;l'aletadisovrap- posizioneinternasulmurosaràdimm 120minimoconsedeperlaguarnizioneditenuta.
Ilsistemaditenutaal'ariasaràagiuntoapertocioèconguarnizionecentraleindutralinseritanelte- laiofisoedaventel'aletaditenutaina po giodiretosul'a positopianoinclinatodelprofilatomobi- le.
Nelatraversainferiorefisadovra noeserepraticateleasoleperloscaricodel'acqua;gliangoli delaguarnizionecentraleedelprofilatodovra noeseresigilaticonmasticiperevitareinfiltrazionidi ariaeacqua.
Nelatraversainferioreedinquelasuperioredeleantemobilidovra noeserepraticatidueforidiae- razioneperlazonaperimetraledelvetro(soloconl'impiegodivetrisolanti).
Ilseramentofinitodovràpresentarelasuperficieesternapianaconfughedimm 5traunprofilatoe l'altromentreal'internoilpianodelepartiapribilisporgeràdimm 7rispetoalpianodeltelaiofiso.
Fermavetriascatoconsediperl'inserimentodeleguarnizioniditenutadelvetro.
A cesorieguarnizinidovra noeserequelioriginalistudiatieprodotiperquestaserie.
Lecarateristicheditenutaediresistenzaal'aria,al'acquaealcaricodelvento,otenibiliconquesti profilati,dovra noeseredimostrabiliconriproduzioneinfotocopiadelcertificatodicolaudoefetuato dalcostrutorediseramentio,inmancanzadalprodutoredeiprofilati.
Laprotezioneelafinituradelesuperficideiprofilatidialuminiodovra noesereefetuatemediante anodizazioneoverniciatura.
LaverniciaturanelcoloresceltodalaD.L.secondoletabeleR.A.L.avràspesoreminimo,perleparti invista,di30micronsesaràefetuataconunciclocomprendente:
-sgrasa gioalcalinoa60°C
-lava gio
-fosfocromatazionea35°Cperimmersionepergarantirechetute lepartidelprofilatosianointe- resate
-lava giodemineralizato
-asciugatura
-verniciaturamediante polveridipoliesterea plicate eletrostaticamenteecoturainfornoa180°C. Agaranziadeladurataneltempoedelaresistenzaagliagentiatmosfericidovra noesereefetuati, duranteilciclodiverniciatura,deicontroliatiaverificarnelaqualità.
C) NORME PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE OPERE
ART.89DISPOSIZIONIRELATIVEAIPRE ZI
-Perilavoriamisura-Tutiprezindistintamentesia plicanoalerispetivecategoriedilavoroqua- lunquesialaloroentitàedovunquetalilavorisianodislocatiedancheseeseguitinpiùriprese,pur- chènecesarialaesecuzionedeleoperecompresenel'a paltoecomunqueatinentiadeso.
S intendonocompensateconglistesitutelespeseperimezid'operaeperlamanod'operacon tutiglionerifiscali,previdenzialieasicurativiadesaco nesi;pertutelefornitureocorentiela lorolavorazioneemesainopera;peritrasporti,carichi,scarichiemagazina gi;perleinde nitàdi cava,dipasa gio,dideposito,dicantiere,diocupazionetemporanea,perdazicomunicali,imposte, ec.
S'intende,inoltre,cheiprezidielencosonocomprensividitutiglioneri,anchesenonesplicitamente indicatiquisopraorichiamatineivariart.del'elencoprezi,xxxx'A paltatoredovràsostenereperda- reilavorocompiutoaperfetaregolad'arte.Particolarmentevienestabilitoquantoa preso:
-1°)Scavingenere-Oltrecheperglio blighiparticolariemergentidalpresentearticolo,coniprezi dielencopergliscav ingenerel'A paltatoredevesiritenerecompensatopertutiglionericheeso dovràincontrare:
-pertagliodipiante,estirpazionedice parie,radici,ec.;
-periltaglioeloscavoconqualsiasimezodelematerie,siasciutechebagnate,diqualsiasiconsi- stenzaedancheinpresenzad'acqua;
-perpale gi,inalzamento,carico,trasportoescaricoarinteroarifiutoaqualsiasidistanza,siste- mazionedelemateriedirifiuto,depositoprovisorioesucesivaripresa;
-perlaregolarizazionedelescarpateopareti,perlospianamentodelfondo,perlaformazionedi gradoni,perilsucesivorinteroal'ingirodelemurature,atornoesopralecondotediacquaodal- trecondoteingenere,esopralefognatureedrena gisecondolesagomedefinitivediprogeto;
-perpuntelare,sbadachiatureedarmaturediqualsias importanzaegeneresecondotutelepre- scrizionicontenutenelpresenteCapitolato,compresilecomposizioni,scomposizioni,estrazioniedal- lontanamento,nonchésfridi,deterioramenti,perditeparzialiototalidelegnameodeiferi;
-perimpalcature,pontiecostruzioniprovisorie,ocorentisiaperiltrasportodelemateriediscavoe siaperlaformazionedirilevati,perpasa gi,atraversamenti,ec.;
-perognialtraspesanecesariaperl'esecuzionecompletadegliscavi. Lamisurazionedegliscaviveràefetuataneiseguentimodi: a)ilvolumedegliscavidisbancamentoveràdeterminatocolmetododelesezionira guagliate,in
baseairilevamentidi1^e2^piantaeseguitincontraditorioconl'A paltatore; b)gliscavidifondazionesara nocomputatiperunvolumeugualeaquelorisultantedalprodotodel- labase difondazioneperlasuaprofonditàsotoilpianodegliscavidisbancamento,overodelter- renonaturale,quandodetoscavodisbancamentononvieneefetuato.
Avolumecosìcalcolatosia plichera noivariprezifisinel'elencopertaliscavi,valeadirecheesi sara novalutatisemprecomeeseguitiaparetiverticali,ritenendosigiàcompresoecompensatocol prezounitariodielencoognima giorescavo.
Tutaviapergliscavidifondazioneda eseguireconimpiegodicaseri,paratieosimilistruture,sarà inclusonelvolumediscavoperfondazioneanchelospazioocupatodalestruturestese.
Iprezidielencorelativiagliscavidifondazione,sonoa plicabiliunicamenteerispetivamenteaivo- lumidiscavocompresifraipianiorizontaliconsecutivi,stabilitiperdiverseprofondità,nelosteso elencodeiprezi.
Pertantolavalutazionedeloscavorisulteràdefinitaperciascunazona,dalvolumericadentenelazo- nastesaedal'a plicazioneadesodelrelativoprezodielenco.
-2°)Rilevatiorinteri-Tutiglioneriespeseperlaformazionedeirilevatierinteri,ovequestisiano eseguiticonmaterialiprovenientidagliscavi,s'intendonocompresineiprezistabilitinelencopergli scaviequindial'A paltatorenonspeteràalcuncompensooltrel'a plicazionedidetiprezi,mentrei rilevatieseguiticonmaterialiprovenientidacavediprestitovera novalutaticomegliscavidisban- camento,colmetododelesezionira guagliateeadasestamentoavenuto.
-3°)Riempimentodipietrameaseco-Ilriempimentodipietrameasecoaridosodelemurature perdrena gi,vespai,ec.saràvalutatoamcperilsuovolumeefetivomisuratoinopera.
-4°)Paratieecaserinlegname-Sara novalutateperlalorosuperficieefetivaenelrelativoprez- zodielencos'intendecompensataognifornituraocorentedilegname,feramenta,ec.edognisfri- dorelativo,ognispesaperlalavorazioneea prestamento,percolocamentoinoperadilongarineo filagnedicolegamento,infisionedipali,tavoloniopalancole,pe rimozioni,perdite,guastieperogni altrolavoro,nesunoesclusoodecetuato,ocorenteperdareleoperecompleteedidon eal'uso.
-5°)Calcestruzi-Icalcestruziperfondazioni,murature,volte,ec.costruitidigetoinopera,sa- ra noingenerepagatiamcemisuratinoperainbasealedimensioniprescrite,esclusaquindiogni ecedenza,ancorchéinevitabile,dipendentedalaformadegliscaviapertiedalmododiesecuzione deilavori.
-6°)Muratureingenere-Tutelemuratureingenere,salvoleecezion ina presospecificate,sa- ra nomisurategeometricamente,avolumeodasuperficie,secondolacategoria,inbaseamisure presesulvivodeimuri,esclusicioèglintonaci.Saràfatadeduzioneditutivuotidilucesuperiorea mq2,0edeivuotidica nefumarie,canalizazioni,ec.chea bianosezionesuperioreamq0,25, rimanendoperquestiultimi,al'A paltatore,l'oneredelaloroeventualechiusuraconmaterialeincot- to.
Cosìpuresaràsemprefatadeduzionedelvolumecorispondentealaparteincastratadipilastri,piat- tabande,ec.distruturediverse,nonchèdipietrenaturaliodartificiali,dapagarsiconaltriprezidi tarifa.
Neiprezidelamuraturadiqualsiasispecie,qualoranonde banoesereeseguiteconparamentodi faciaavista,sintendecompresoilrinzafodelefacevisibilideimuri.Talerinzafosaràsempree- seguito,edèsemprecompresonelprezounitario,ancheatergodeimurichede bonoeserepoi caricatidaterapieni.Perquestiultimimurièsemprecompresalaeventualeformazionediferitoiere- golarieregolarmentedisposteperloscolodeleacqueedingeneralequeladeleimmorsatureela costruzioneditutiglincastriperlaposainoperadelapietradataglioodartificiale.
Neipreziunitaridelemuraturediqualsiasigeneresintendecompresoognionereperformazionedi spale,sguinci,ca ne,spigoli,strombature,incasatureperimpostediarchi,volteepiatabande.
Qualunquesialacurvaturadataalapiantaedalesezionedeimuri,ancheseside banocostruire sotora gio,lerelativemuraturenonpotra noeserecompresenelacategoriadelevolteesara no valutateconiprezidelemuratureretesenzaalcuncompensoinpiù.
Lemuraturemistedipietrameematonisara nomisuratecomelemuratureingenere,dicuisoprae conirelativiprezis'intendonocompensatitutiglioneriperlaesecuzioneinmatonidispigoli,angoli, spalete,squarci,parapeti,ec.
Lemuraturedimatoniadunatestaodinfogliosimisurera noavuotoperpieno,alrustico,deducen- dosoltantoleaperturedisuperficieugualeosuperioreamq2,intendendonelprezocompensatala formazionedisordini,spale,piatabande,ec.nonchéeventualintelaiatureinlegnochelaDirezione deiLavoririteneseo portunodiordinarealoscopodifisareiseramentialtelaioanzichéalapare- te.
- 7°)Conglomeratocementizioarmato-Ilconglomeratoperopereim cementoarmatodiqualsiasi
naturaespesoresaràvalutatoperilsuovolumeefetivo,senzadetrazionedelvolumediferoche veràpagatoaparte.
Neiprezidielencodeiconglomeratiarmatisonoanchecompresiecompensatiglistampidiogni forma,icaseri,caseformeecaseteperilcontenimentodelconglomerato,learmaturedisostegno inlegnamediognisorta,grandiopicole,ipalchiprovisoridiservizio,l'inalzamentodeimateriali, qualunquesial'altezaalaqualel'operaincementoarmatodovrà eserecostruita,nonchélarimo- zionedelearmaturesteseadoperaultimata,ilgetoesuapistonatura.
-8°)Solai-Isolainteramenteinc.a.(senzalaterizisara novalutatiamc.) Ognialtrotipodisolaiosaràinvecepagatoamqdisuperficienetainternadeivani,qualunquesiala formadiquesti,misurataalgrezodelestrutureprincipaliesclusiquindilapresael'a po giosule stese.
Neiprezideisola ingenereècompresol'onereperlospianamentosuperioreconmaltaemateriale ocorenteperdareilsolaiocompletamentefinitoeprontoperlapavimentazioneeperl'intonaco.
Nelprezodeisolaimistincementoarmatoelaterizisonocompreselafornitura,lavorazioneeposa delferoocorente,nonchéilnole giodelecaseformeedeleimpalcaturedisostegnodiqualsiasi entità,contutiglionerispecificatiperlecaseformedeic.a.
Ilprezoamqdeisolaisu detisia plicheràsenzaalcunama giorazioneancheaqueleporzion in cui,perresistereamomentinegativi,ilateriziosiasostituitodacalcestruzo;sara noperòpagatia partetuticordolirelativiaisolaistesi.
-9°)Copertureateto-Lecoperture,ingenere,sonocomputateamq,misurandogeometricamente lasuperficieefetivadelefaldedelteto,senzaalcunadeduzionedeivaniperfumaioli,lucernaried altrepartisporgentidelacopertura,purchénonecedaciascunalasuperficiedimq1nelqualcasosi devonodedureperintero.Incompensononsitienecontodelesovra posizionieridosideigiunti.
-10°)Vespai-Neiprezideivespaiècompresoognionereperfornituradimaterialeeposainopera.
- 1°)Muratureingenere-Tutelemuratureingenere,salvoleecezionina presospecificate,sa- ra nomisurategeometricamente,avolumeodasuperficie,secondolacategoria,inbaseamisure presesulvivodeimuri,esclusicioèglintonaci.Saràfatadeduzioneditutivuotidilucesuperiorea mq2,0edeivuotidica nefumarie,canalizazioni,ec.chea bianosezionesuperioreamq0,25, rimanendoperquestiultimi,al'A paltatore,l'oneredelaloroeventualechiusuraconmaterialeincot- to.
Cosìpuresaràsemprefatadeduzionedelvolumecorispondentealaparteincastratadipilastri,piat- tabande,ec.distruturediverse,nonchédipietrenaturaliodartificiali,dapagarsiconaltriprezidi tarifa.
Neiprezidelamuraturadiqualsiasispecie,qualoranonde banoesereeseguiteconparamentodi faciaavista,sintendecompresoilrinzafodelefacevisibilideimuri.Talerinzafosaràsempree- seguito,edèsemprecompresonelprezounitario,ancheatergodeimurichede bonoeserepoi caricatidaterapieni.Perquestiultimimurièsemprecompresalaeventualeformazionediferitoiere- golarieregolarmentedisposteperloscolodeleacqueedingeneralequeladeleimmorsatureela costruzioneditutiglincastriperlaposainoperadelapietradataglioodartificiale.
Neipreziunitaridelemuraturediqualsiasigeneresintendecompresoognionereperformazionedi spale,sguinci,ca ne,spigoli,strombature,incasatureperimpostediarchi,volteepiatabande.
Qualunquesialacurvaturadataalapiantaedalesezionedeimuri,ancheseside banocostruire sotora gio,lerelativemuraturenonpotra noeserecompresenelacategoriadelevolteesara no valutateconiprezidelemuratureretesenzaalcuncompensoinpiù.
Lemuraturemistedipietrameematonisara nomisuratecomelemuratureingenere,dicuisoprae conirelativiprezis'intendonocompensatitutiglioneriperlaesecuzioneinmatonidispigoli,angoli, spalete,squarci,parapeti,ec.
Lemuraturedimatoniadunatestaodinfogliosimisurera noavuotoperpieno,alrustico,deducen- dosoltantoleaperturedisuperficieugualeosuperioreamq2,intendendonelprezocompensatala formazionedisordini,spale,piatabande,ec.nonchéeventualintelaiatureinlegnochelaDirezione deiLavoririteneseo portunodiordinarealoscopodifisareiseramentialtelaioanzichéalapare- te.
-12°)Palificazioni-Ildiametroolasezionedeipalisaràmisuratanelmezodelalorolungheza.I palisara novalutatiametrolineare.
-13°)Lavorinmetalo-Tutilavorinmetalosara noingenerevalutatiapesoedirelativiprezi vera noa plicatialpesoefetivodeimetalistesialavorazionecompletamenteultimataedetermi- natoprimadelaloroposainopera,conpesaturadiretafataincontra ditorioedaspesedel'A pal- tatore,esclusebeneintesodalpesoleverniciatureecoloriture.
Neiprezideilavorinmetaloècompresoogniqualunquecompensoperfornitureacesorie,perla-
vorazioni,montaturaeposizioneinopera. Sonopurecompresiecompensati:
-laesecuzionedeinecesariforincastrinelemuratureepietredataglio,leimpiombatureesu gela- ture,lemalteedilcemento,nonchélafornituradelpiomboperleimpiombature;
-glioneriespesederivantidatutelenormeeprescrizionicontenutenel'articolo50;
-lacolorituraconantiru gineesmaltooleosintetico,iltipoediltrasportoinalto,overoladiscesain basoetutoquantoènecesarioperdareilavoricompiutinoperaaqualsiasialteza.
Inparticolareiprezideletravinferoado pioToconqualsiasialtroprofilo,persolai,piatabande, sostegni,colegamenti,ec.,valgonoancheincasodiecezionalelungheza,grandezaosezione delestese,editipipercuiocoraun'a positafa bricazione.E sicompensano,oltreiltipoediltra- sportoinalto,overoladiscesainbaso,tuteleforature,tagli,lavorazioni,ec.ocorentipercole- gareletestedituteletravideisolai,contondini,tiranti,cordolinc.a.,overopera plicarechiavi, coprichiavi,chiavarde,stafe,avolgimenti,buloni,chiodature,ec.,tuteleopereperasicurarele travitradiloro,ec.equalsiasialtrolavoroprescritodalaD.L.perlaperfetariuscitadeisolaieper fareesercitarealetravilafunzionedicolegamentideimurisuiqualipo giano.
Nelprezodelferoperarmaturediopereincementoarmato,oltrealavalorazioneedognisfrido,è compresol'oneredelfilodifero,elaposainoperadel'armaturastesa.
-14°)Pavimenti-Ipavimenti,diqualunquegenere,sara novalutatiperlasuperficievistatralepareti intonacatedel'ambiente.Nelamisuranonsaràperciòcompresal'incasaturadeipavimentinel'into- naco.
Iprezidielencoperciascungeneredipavimentocomprendonol'onereperlafornituradeimaterialie perognilavorazioneintesaadareipavimentistesicompletierifiniti.
Inciascunodeipreziconcernentipavimenti,anchenelcasodisolaposainopera,siintendono compresiglioneri,leoperediripristinoediracordoconglintonaci,qualunqueposaeserel'entità deleoperestese.
-15°)Rivestimentidipareti-Irivestimentidipiastreleoinmosaicovera nomisuratiperlasuperficie efetivaqualunquesialasagomaelaposizionedeleparetidarivestire.Nelprezoamqsonocom- preselafornituraelaposainoperaditutipezispecialidiracordo,gusci,angoli,ec.,chesara no computatinelamisurazione,nonchèl'onereperlapreventivapreparazioneconmaltadeleparetida rivestire eperlastucaturafinaledeigiunti.
-16°)Intonaci-Iprezideglintonacisara noa plicatialasuperficieintonacatasenzacontodele superficilateralidirisalti,leseneesimili.Tutaviasara novalutateanchetalisuperficilateraliquando lalorolarghezasupericm 5.Vara nosiapersuperficipianechecurve.L'esecuzionediguscidirac- cordo,serichiestinegliangolifraparetiesofitoefraparetiepareti,conra giononsuperioreacm 15,èpurecompresanelprezo,avutoriguardocheglintonacivera nomisuratiancheinquestoca- socomeseesisteseroglispigolivivi.
Nelprezo deglintonaciècompresol'oneredelaripresa,dopolachiusura,ditracediqualunque genere,delamuraturadieventualigancialsofitoedeleripresecontropavimenti,zocolatureeser- ramenti.
Iprezidel'elencovalgonoancheperintonacisumuraturedimatoniforatidelospesorema giore diunatesta,esendoesicomprensividel'oneredel'intasanentodeiforideilaterizi.
Glintonac internisuimuridispesorema gioredicm 15sara nocomputatiavuotoperpieno,a compensodel'intonaconeleriquadraturedeivani,chenonsara noperciòsvilu pate.
Tutaviasara nodetrativanidisuperficiema gioreamq4,valutandoapartelariquadraturadideti vani.
Glintonacinternisutramezinfogliooadunatestasara nocomputatiperlalorosuperficieefeti- va;dovra noeserepertantodetratitutivuotidiqualunquedimensioneesisiano,eda giuntele lororiquadrature.
Lasuperficied intradosodelevolte,diqualsiasiformaemonta,veràdeterminatamoltiplicandola superficiedelaloroproiezioneorizontaleperilcoeficiente1,20.Nesunspecialecompensosarà dovutoperglintonacieseguitiapicolitratiancheincorispondenzadispaleemazetedivanidi porteefinestre.
L'intonacodeipozetid'ispezionedelefognaturesaràvalutatoperlasuperficiedeleparetisenzade- trarelasuperficiedisbocodelefogne,incompensodeleprofilatureedel'intonacosulegroseze deimuri.
-17°)Tinte giature,coloritureeverniciature-Neiprezideletinte giature,coloritureeverniciaturein generesonocompresitutiglioneriperlaposainopera,trasporto,sfilaturaerinfilaturad'infisi,ec. Letinte giatureinterneedesterneperparetiesofitisara noingeneralemisurateconlestese normesanciteperglintonaci.
Perlacolorituraeverniciaturasioservera nolenormeseguenti:
a)perleopereinferosempliciesenzaornati,qualifinestregrandiavetrateelucernari,serandeav- volgibiliamaglia,infisidivetrinepernegozi,sara nocomputatitrequartidelalorosuperficiecom- plesiva,misuratasempreinproiezione,ritenendocosìcompensatalacolorituradeisostegni,gra pe esimiliacesori,deiqualinonsiteràcontoalcunonelamisurazione;
b)perleopereinferoditiponormaleadisegno,qualiringhiere,canceliancheriducibili,inferiatee simili,saràcomputataunavoltal'interalorosuperficie,misurataconlenormeeconleconclusionidi cuialaleteraprecedente;
c)perleserandeinlamieraondulataoadelementidilamiera,saràcomputatatrevoltelaluceneta delvano,misurato,inalteza,tralasogliaelabatituradelaseranda,intendendoconciòcompensa- toanchelacolorituradelasuperficienoninvista;
d)iradiatorideitermosifonisara nopagatiadelemento,indipendentementedalnumerodelecolo ne diognielementoedalaloroalteza.
Tutelecoloritureoverniciatures'intendonoeseguitesuamboleface econirispetiviprezidie- lencosintendealtresìcompensatalacoloritura,overniciaturadinotole,bracioletiesimiliaceso- ri.
-18°)Posainoperadeiseramenti-Laposainoperadeiseramenti,siainlegnochedileghele ge- re,semprequandosiaefetuataindipendentementedalafornituradeiseramenti,saràliquidataa superficieconimedesimicriteridimisurazionestabilitiperlafornituradeglinfisi.
Ilprezoprevistonel'elencoècomprensivoinoltredel'onereperl'eventualeposainperiodidiversidi tempo,qualunqueposaeserel'ordinediarivoincantieredeimaterialifornitidalastazionea pal- tante.
Periseramentiavolgibili(compreseleserandemetaliche)ilprezoamqinlucedeglistipiticom- pensaanchelaposadelcasonedicustodiaedeleguide,delecinghie,deiracoglicinghia,anche incasati,delemolecompensatrici,o puredegliarganelidimanovra,qualunquesianoitipiscelti dalaD.L.
Laposainoperadeiseramentinfero(oaltrometalo,esclusiquelidileghele xxxx)vienecompen- sataapesoanzichéamq,adesclusionedeleserandeavolgibilinmetalocanceletiriducibilieser- randeamaglia,lacuiposainoperavieneliquidataamqdilucenetaminimafraglistipitielesoglie.
-19°)Glinfisi-comeporte,finestre,vetrate,copriruliesimili,simisurera nodaunasolafaciasul perimetroesternodeitelai,sianoesisemplicioacasetoni,senzatenercontodeglizampinidain- casareneipavimentiosoglie.Leparticentinatesara novalutatesecondolasuperficiedelminimo retangolocircoscrito,adinfisochiuso,compresocomesoprailtelaiomaestro,seesistente.
Lepersianeavolgibilisicomputera noaumentandolarelativalucenetadicm 5inlarghezaecm 20inalteza;lemostreecontromostresara nomisuratelinearmentelungolalineadimasimosvi- lu po,edinfineicontrosportelierivestimentisara noanch'esimisuratisuunasolafacia,nel'intera superficievista.
Tutiglinfisidovra noeseresempreprovistideleferamentadisostegnoedichiusura,deleco- deteamuro,pomoli,maniglieediognialtroacesorioocorenteperilorobuonfunzionamento, nonchédiunamanodioliodilinocoto,quandononsianoaltrimentilucidatioverniciati.E sidovran- noinoltrecorispondereinogniparticolareaicampionia provatidalaD.L.
Iprezielencaticomprendonolafornituraapièd'operadel'infisoedeirelativiacesoridicuisopra, l'oneredeloscaricoedeltrasportosinoaisingolivanididestinazione,laposainopera,sempre quandononsiapagataaparte,elamanutenzionepergarantirneilperfetofunzionamentosinoalcol- laudofinale.
-20°)Tubazioningenere-Itubidiqualunquematerialesara novalutaliaml.
Ilprezoditarifacompensa,oltrelafornituradeglielementiordinari,deipezispecialiedelarelativa posainopera,anchelafornituradelestafediqualsiasiformaelunghezaocorentiperfisarei singolipeziecosìpuretuteleopereocorentipermurarelestafe,nonchèleproveatenutadei giunti.
Ilprezoditarifaperletubazionivaleanchenelcasocheitubide banovenireinclusineigetidi strutureincalcestruzo;intalcasoesoècomprensivodiognionererelativoa loroprovisoriofis- sa gionelecaseforme.
Lavalutazionedeletubazion ingrèsecementoamianto,siainoperacheinsemplicesomministra- zione,saràfataamlmisuratolungol'asedelatubazione,senzacioètenercontodelecompenetra- zioni.Isingolipezispecialisara nora guagliatial'elementoordinariodiparidiametro,secondole seguentilungheze:curve,gomitieriduzioni:ml1;imbraghesemplici:ml1,25;imbraghedo pieed ispezioni(ta pocompreso):ml1,75;sifoni:ml2,75;xxxxxxxxxxx0xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.Xx prezoècomprensivodeglioneriderivantidal'esecuzionedituteleoperemurarieocorenti,dala
fornituraeposainoperadimensolediferoegra pedisostegnodiqualsiasilungheza.Itubintera- tipo gera nosusotofondodicalcestruzo,dapagarsiaparte.Veràpagatoaparteancheloscavo peritubidighisa.
Peritub incementovalequantodetoperitubidigrèsecementoamianto.Ilprezovienea plicato alatubazionepostainopera,completadelasigilaturaacementodeigiuntiedelegra pe,pagandosi apartel'eventualesotofondodicalcestruzoeloscavo.
Nelcasodisolaposainoperaditubidiqualsiasigenere,valgonolenormedicuisopraspecificateper ognitubo,adecezionediquelerelativealafornituradeitubistesi.
ART.90LAVORIDIVERSI
Leindicazionidicuiaiprecedentiarticolide bonoritenersicomenormaperrendersiragionedeleo- peredacostruire.Cisiriservalafacoltàd introdureneleopere,al'atoesecutivo,quelevariantidi materialiolavorinonspecificatiomancantinelpresenteCapitolatod'oneri.
Perl'esecuzionedicategoriedilavorononprevisteeperlequalinonsiha noiprezicorispondenti siprocederàaladeterminazionedeinuovipreziconlenormecontenutenelRegolamento25ma gio 1895,n.350sulaDirezioneecontabilitàecolaudodeilavoripercontodeloStatoeledisposizione delCapitolatoGenerale.
IMPIANTI TECNOLOGICI
A) QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI
CAPO 1 - CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
ART.91Prescrizionitecnichegenerali
Requisiti di rispondenza a norme, leggi e regolamenti
Glimpiantieicomponentidevonoesererealizatiaregolad'arte.(5)
Lecarateristichedeglimpiantistesi,nonchédeilorocomponenti,devonocorisponderealeLe gie aiRegolamentivigentialadatadipresentazionedelprogeto-ofertaesecutivoeinparticolareesere conformi:
- aleprescrizionideleAutoritàLocali,compresequeledeiVigilidelFuoco;
- aleprescrizionieindicazionidel'ENELodel'Aziendalocaledistributricedel'energiaeletrica;
- aleprescrizionieindicazionidelaTelecom Italiaodel'Aziendacheefetuailserviziotelefo- nico;
- aleprescrizionideleNormeCEI(ComitatoEletrotecnicoItaliano).
(5) conformemente alle prescrizioni dell'Art.2 della legge 1° marzo 1968, n. 186, della legge 5 marzo 1990, n. 46, del D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 (regolamento di attuazione della legge n. 46/1990) e successive modifi- che e integrazioni.
Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
Neidisegnienegliatipostiabasedel'a palto,deveeserechiaramenteprecisata,ladestinazioneo l'usodiciascunambiente,dapartedelaCommitenza,afinchéleDiteconcorentinetenganodebito contonelaprogetazionedeglimpiantiaifinidiquantostabilitodalevigentidisposizionidile gein materiaantinfortunistica,nonchédalenormeCEI.
Prescrizioni riguardanti i circuiti - Cavi e conduttori
Icavi
Isolamento dei cavi:
icaviutilizatineisistemidiprimacategoriadevonoesereadatiatensionenominaleversoterae tensionenominale(Uo/U)noninferioria450/750V,simbolodidesignazione07.Queliutilizatinei circuitidisegnalazioneecomandodevonoesereadatiatensioninominalinoninferioria3 0/5 0V, simbolodidesignazione05.Questiultimi,seposatinelostesotubo,condotoocanaleconcavipre- visticontensioninominalisuperiori,devonoesereadatialatensionenominalema giore;
colori distintivi dei cavi:
icondutorimpiegatinel'esecuzionedeglimpiantidevonoeserecontra distintidalecolorazionipre- vistedalevigentitabelediunificazioneCEI-UNEL.Inparticolare,icondutoridineutroeprotezione devonoeserecontra distintirispetivamenteedesclusivamenteconilcolorebluchiaroeconilbico- loregialo-verde.Icondutoridifase,devonoeserecontra distintinmodounivocopertutol'impian- todaicolorinero,grigio(cenere)emarone;
sezioni minime e cadute di tensioni massime ammesse:
lesezionideicondutoricalcolateinfunzionedelapotenzaimpegnataedelalunghezadeicircuiti (afinchélacadutaditensioninonsuperilvaloredel4% delatensioneavuoto)devonoeserescelte traqueleunificate.Inognicasonondevonoeseresuperativalorideleportatedicorenteammes- se,peridiversitipidicondutori,daletabelediunificazioneCEI-UNEL. Indipendentementedaivaloriricavaticonleprecedentindicazioni,lesezioniminimeammeseperi condutoridiramesono:
- 0,75mm2pericircuitidisegnalazioneetelecomando;
- 1,5mm2periluminazionedibase,derivazioneperpreseaspinaperaltria parechidilumi- nazioneepera parechiconpotenzaunitariainferioreougualea2,2kW;
- 2,5mm2perderivazioneconosenzapreseaspinaperutilizatoriconpotenzaunitariasupe-
riorea2,2kW einferioreougualea3,6kW;
- 4mm2 permontantisingoliolinealimentantisingolia parechiutilizatoriconpotenzano- minalesuperiorea3,6kW;
sezione minima dei conduttori neutri:
lasezionedeicondutorineutrinondeveesereinferioreaqueladeicorispondenticondutoridifase. Percondutorincircuitipolifasi,consezionesuperiorea16mm2,lasezionedeicondutorineutripuò esereridotaalametàdiqueladeicondutoridifase,conilminimotutaviadi16mm2(percondutori inrame).(56)
sezione dei conduttori di terra e protezione:
lasezionedeicondutoriditeraediprotezione,cioèdeicondutorichecoleganoal'impiantoditera lepartidaprote gerecontroicontatindireti,nondeveesereinferioreaquelaindicatanelatabela 1,tratadalatab.54FdelanormaCEI64-8.(57)
propagazione del fuoco lungo i cavi:
icavinariainstalatindividualmente,cioèdistanziatifralorodialmeno250mm,devonorispondere alaprovadinonpropagazionedelanormaCEI20-35.
Quandoicavisonora gru patinambientechiuso,nelqualesiadacontenereilpericolodipropaga- zionediuneventualeincendio,esidevonoavereirequisitidinonpropagazionedel'incendioincon- formitàalanormaCEI20-2;
Tabela1(58)
Relazione tra le sezioni dei conduttori di protezione e dei conduttori di fase
(Sezione minima dei conduttori di protezione)
Sezione delcondut- tore difase che ali- mentalamachinao l'a parechio 2 mm | Conduttore di protezione facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore di fase 2 mm | Condutore di protezione nonfacentepartedelostes- socavoenoninfilatonelo stesotubodelcondutoredi fase 2 mm |
minore o uguale a 16 | sezione del conduttore di fase | 2,5 se protetto meccanica- mente, 4 se non protetto meccani- camente |
maggiore di 16 e mi- nore o uguale a 35 | 16 | 16 |
maggiore di 35 | metà della sezione del con- duttore di fase; nei cavi multipolari la sezione speci- ficata dalle rispettive norme | metà della sezione del con- duttore di fase; nei cavi mul- tipolari., la sezione specifica- ta dalle rispettive norme |
(56) purché siano soddisfatte le condizioni degli artt. 522, 524.1, 524.2, 524.3, 543.1.4. della norma CEI 64-8.
(57) si vedano anche le prescrizioni riportate agli artt. 543, 547.1.1., 547.1.2. e 547.1.3. della norma CEI 64-8.
(58) Tabella 1: ripresa dalla norma CEI 64-8, IV ed. - tab. 54F.
Icondutori
Sezioniminimedeicondutoriditera
IcondutoriditeradevonoesereconformiaquantoindicatonelanormaCEI64-8,Art.543.1.,ela lorosezionedeveeserenoninferioreaqueladelcondutorediprotezionedicuialatab.1,conimi-
nim indicatinelaseguentetabela:
Tabela2(59)
Sezioni convenzionali minime dei conduttori di terra
Proteti mecanica- mente | Non proteti mecani- camente | |
Protetti contro la cor- rosione | In accordo con 543.1 | 16 mm2 rame 16 mm2 ferro zincato |
Non protetti contro la corrosione | 25 mm2 rame 50 mm2 ferro zincato | |
ZincaturasecondolanormaCEI7-6o pureconrivestimentoequivalente Inalternativaaicriterisopraindicati,èammesoilcalcolodelasezioneminimadeicondutoridipro- tezionemedianteilmetodoanaliticoindicatoalparagrafoa) del'Art.543.1.1delanormaCEI64-8, cioèmediantel'a plicazionedelaseguenteformula:
Sp=(lt) /K
2 1/2
nelaquale:
p
S èlasezionedelcondutorediprotezione[mm ];
2
l èilvaloreeficacedelacorentediguastochepuòpercorereilcondutorediprotezioneperungua- stodimpedenzatrascurabile[A];
t èiltempodinterventodeldispositivodiprotezione[s];
K èilfatoreilcuivaloredipendedalmaterialedelcondutorediprotezione,del'isolamentoedialtre partiedaletemperatureinizialiefinali(60)
(59) Tabella 2: ripresa dalla norma CEI 64-8, IV ed. - tab. 54F.
(60) valori di K per i conduttori di protezione in diverse applicazioni sono dati dalle tabelle 54B, 54C, 54D e 54E della norma CEI 64-8.
Canalizzazioni
Icondutori,tra nechenonsitratidinstalazionivolanti,devonoeseresempreprotetiesalvaguar- datimecanicamente.
Taliprotezioniposonoeserecostituiteda:tubazioni,canaleteportacavi,paserele,condotiocu- nicoliricavatinelastruturaedile,ec.
Negliimpianti industriali,iltipodiprotezionedovràesereconcordatodivoltainvoltaconlaCommit- tenza.
Neglimpiantidarealizareinedifici civili esimilarisidevonorispetareleprescrizionidiseguitode- scrite.
Tubiprotetivipercorsotubazioni,casetediderivazione.
Nel'impiantoprevistoperlarealizazionesototracia,itubiprotetividevonoesereinmaterialeter- moplasticoseriele geraperipercorsisotointonaco,inaciaiosmaltatoabordisaldatio pureinma- terialetermoplasticoseriepesantepergliatraversamentiapavimento; ildiametrointernodeitubideveeserepariadalmeno1,3volteildiametrodelcerchiocircoscritoal fasciodeicav inesocontenuti.Talecoeficientedima giorazionedeveesereaumentatoa1,5 quandoicavisianodeltiposotopiomboosotoguainametalica;ildiametrodeltubodeveesere suficientementegrandedapermeteredisfilareereinfilareicavinesocontenuticonfacilitàesenza chenerisultinoda ne giaticavioiltubo.Comunqueildiametrointernonondeveesereinferiorea 10mm;
iltraciatodeitubiprotetivideveconsentireunandamentoretilineoorizontale(conminimapenden- zaperfavorireloscaricodieventualecondensa)overticale.Lecurvedevonoesereefetuatecon racordiopiegaturechenonda ne ginoiltuboenonpregiudichinolasfilabilitàdeicavi;aognibru- scadeviazioneresanecesariadalastruturamurariadeilocali,aogniderivazionesecondariadala lineaprincipaleeinognilocaleservito,latubazionedeveesereinterotaconcasetediderivazio- ne;legiunzionideicondutoridevonoesereeseguitenelecasetediderivazioneimpiegandoo por- tunimorsetiemorseterie.Detecasetedevonoeserecostruiteinmodotalechenelecondizioni ordinaried instalazionenonsiaposibileintrodurvicorpiestraneierisultiagevoleladispersionedi
caloreineseprodota.Ilcoperchiodelecasetedeveofrirebuonegaranziedifisa gioedesere apribilesoloconatrezo;itubiprotetivideimontantidimpiantiutilizatorialimentatiatraversoorgani dimisuracentralizatielerelativecasetediderivazionedevonoeseredistintiperognimontante. Tutaviaèammesoutilizarelostesotuboelestesecasetepurchéimontantialimentinolostes- socomplesodilocaliesianocontrasegnatiperlaloroindividuazione,almenoincorispondenzadel- ledueestremità;qualorasiprevedal'esistenza,nelostesolocale,dicircuitia partenentiasistemi eletricidiversi,questidevonoesereprotetidatubidiversiefarcapoacaseteseparate.Tutaviaè ammesocolocareicavinelostesotuboefarcapoalestesecasete,purchéesisianoisolati perlatensionepiùelevataelesingolecasetesianointernamentemunitedidiaframmi,nonamovibili senonamezodiatrezo,traimorsetidestinatiaserarecondutoria partenentiasistemidiversi. Ilnumerodeicavichesiposonointrodureneitubièindicatonelaseguentetabela:
Tabela3:
Numero massimo di cavi unipolari da introdurre in tubi protettivi
(i numeri fra parentesi sono per i cavi di comando e segnalazione)
diametro esterno / diametro in- terno [mm] | sezione dei cavetti [mm2] (0,5) (0,75) (1) 1,5 2,5 4 6 10 16 | ||||||||||
12/8,5 | (4) | (4) | (2) | ||||||||
14/10 | (7) | (4) | (3) | 2 | |||||||
16/11,7 | (4) | 4 | 2 | ||||||||
20/15,5 | (9) | 7 | 4 | 4 | 2 | ||||||
25/19,8 | (12) | 9 | 7 | 7 | 4 | ||||||
32/26,4 | 2 | ||||||||||
12 | 9 | 7 | |||||||||
7 | 3 |
Itubiprotetivideicondutorieletricicolocatincunicolicheospitanoaltrecanalizazionidevonoes- seredispostinmododanonesereso getiainfluenzeda noseinrelazioneasovrariscaldamenti, sgociolamenti,formazionedicondensa,ec.È inoltrevietatocolocare,nelesteseincasature, montantiecolo netelefonicheoradiotelevisive.Nelvanodegliascensoriomontacarichinonècon- sentitalamesainoperadicondutoriotubazionidiqualsiasigenerechenona partenganoal'im- piantodel'ascensoreodelmontacarichisteso.
Icircuitideglimpiantiatensioneridotaper"controloronda"e"antifurto",nonchéqueliperimpiantidi traduzionisimultan eoteletraduzionisimultan e,dovra noavereicondutorinognicasosistematin tubazionisoltantodiaciaiosmaltatootipoma nesman.
Canaleteportacavi.
Perisistemidicanalibatiscopaecanaliausiliarisia plicalanormaCEI23-19. Perglialtrisistemidicanalizazionesia plicanolenormeCEIspecifiche,oveesistenti. Ilnumerodeicavinstalatideveeseretaledaconsentireun'ocupazionenonsuperioreal50% dela sezioneutiledeicanali,secondoquantoprescritodalanormaCEI64-8.
sia plica,perilgradodiprotezionecontroicontatidireti,quantorichiestodalanormaCEI64-8uti- lizandoinecesariacesori(angoli,derivazioniec.);inparticolare,o portunebarieredevonose- pararecaviatensioninominalidiferenti.
Icaviva noutilizatisecondoleindicazionifornitenelanormaCEI20-20. Devonoesereprevisti:
- percanalimetalici,inecesaricolegamentiditeraedequipotenziali secondoquantopre- scritodalanormaCEI64-8.
- neipasa gidiparete,o portunebarieretagliafiammachenondegradinoilivelidisegrega- zioneasicuratidaleparetistese.
Lecarateristichediresistenzaalcaloreanormaleealfuocodeimaterialiutilizatidevonoso disfare quantorichiestodalanormaCEI64-8.
Posa di cavi elettrici isolati, sotto guaina, interrati
Perl'interamentodeicavieletrici,sidovràprocederenelmododiseguitodescrito:
sulfondodeloscavo,suficienteperlaprofonditàdiposapreventivamenteconcordataconlaDirezio- neLavorieprivodiqualsiasisporgenzaospigolodirociaodisasi,sidovràcostruire,inprimoluo- go,unletodisa biadifiume,vagliataelavata,odicava,vagliata,delospesoredialmeno10cm,
sulqualesidovràdistenderepoilcavo(oicavi)senzapremereesenzafarloafondareartificialmen- tenelasa bia.
Stenderequindi,unaltrostratodisa biacomesopra,delospesoredialmeno5cm,incorispon- denzadelageneratricesuperioredelcavo(odeicavi);pertantolospesorefinalecomplesivodela sa biadovràrisultaredialmeno15cm piùildiametrodelcavo(oma giore,nelcasodipiùcavi).
Sulasa biacosìpostainopera,sidovràinfinedisporeunafilacontinuadimatonipieni,beneaco- statifraloroeconilatoma gioresecondol'andamentodelcavo(odeicavi)sequestoavràdiametro (oquesticompora nounastriscia)nonsuperiorea5cm o,viceversa,insensotrasversale(general- menteconpiùcavi).
Sistematimatoni,sidovràprocederealrinteropigiandosinoa limitedelposibileetrasportandoa rifiutoilmaterialeecedentedal'inizialescavo.
L'asedelcavo(oquelocentraledipiùcavi)dovràoviamentetrovarsinunostesopianoverticale conl'asedelafiladimatoni.
Perlaprofonditàdiposasaràseguitoilconcetodiavereilcavo(oicavi)postosuficientementeal sicurodaposibiliscavidisuperficieperriparazionidimantistradaliocuneteeventualmentesopra- stanti,opermovimentiditeraneitratiapratooagiardino.
Inlineagenerale,saràoservataperò,laprofonditàdialmeno50cm,misuratasul'estradosodela protezionedimatoni.
Tutalasa biaeimatoniocorentisara nofornitidal'A paltatore.
Posa di cavi elettrici, isolati, sotto guaina, in cunicoli praticabili
ComestabilitonelpresenteCapitolato,icavisara noposati:
- entroscanalatureesistentisuipiedritideicunicoli(apo giocontinuo),al'uopofatepredi- sporedalaCommitenza;
- entrocanaletedimaterialeidoneo,adesempiocemento(a po giougualmentecontinuo),te- nuteinsitodamensolineinpiatooinprofilatod'aciaiozincatoodamensolinedicalcestruz- zoarmato;
- diretamentesuganci,gra pe,stafe,omensoline(a po giodiscontinuo)inpiatooinprofila- tod'aciaiozincato,overoinmaterialiplasticiresistential'umiditàoancorasumensolinedi calcestruzoarmato.
Dovendodisporeicavinpiùstrati,dovràesereasicuratoundistanziamentotrastratoestratopari adalmenounavoltaemezoildiametrodelcavoma giorenelostratosotostante,conunminimodi 3cm,ondegarantirelaliberacircolazionedel'aria.
L'A paltatore,aquestoriguardodovràtempestivamenteindicarelecarateristichesecondocuido- vra noeseredimensionateeconformateleeventualicanaletedicuisopra,mentre,senondiversa- menteprescritodalaCommitenza,saràdicompetenzadel'A paltatoreso disfareatutoilfa biso- gnodimensole,stafe,gra peegancidiognialtrotipo,iqualipotra noancheformarerastrelieredi convenientealteza.
Perildimensionamentoeimezidifisa gioinopera(gra pemurate,chiodisparatiec.)sidovràte- nerecontodelpesodeicavidasostenereinra portoaldistanziamentodeisu porti,chedovràesere stabilitodimasimaintornoacm 70.
Inparticolaricasi,laCommitenzapotràpreventivamenterichiederechelepartinaciaiovengano zincateacaldo.
Icavi,ogni150◎2 0m dipercorso,dovra noesereprovistidifascetadistintivainmaterialeinosi- dabile.
Posa di cavi elettrici, isolati, sotto guaina, in tubazioni interrate o non interrate, o in cunicoli non praticabili
Seinsededia paltovieneprescritoal'A paltatorediprovedereancheperlafornituraelaposain operadeletubazioni,questedovra noavereformaecostituzionecomepreventivamentestabilitodal- laCommitenza(cemento,ghisa,grèsceramico,clorurodipolivinileec.).
Perlaposainoperadeletubazioniapareteoasofitoec.,incunicoli,intercapedini,soteranei ec.,valgonoleprescrizioniprecedentiperlaposadeicav incunicolipraticabili,coidovutiadata- menti.
Perlaposainteratadeletubazioni,alcontrario,valgonoleprescrizioniprecedentiperl'interamento deicavieletricicircalemodalitàdiscavo,lapreparazionedelfondodiposa(naturalmentesenzala sa biaesenzalafiladimatoni),ilrinteroec.
Letubazionidovra norisultarecoisingolitratiunititraloroostretidacolarioflange,ondeevitare discontinuitànelalorosuperficieinterna.
Ildiametrointernodelatubazionedovràesereinra portononinferiorea1,3rispetoaldiametrodel cavoodelcerchiocircoscriventeicavi,sistematiafascia.
Perl'infila giodeicavi,sidovra noprevedereadeguatipozetisuletubazion interateea posite casetesuletubazioninoninterate.
Ildistanziamentofratalipozetiecaseteveràstabilitoinra portoalanaturaealagrandezadei cavidainfilare.
Tutavia,pericavincondizionimediediscorimentoegrandeza,ildistanziamentorestastabilitodi masima:
- ogni30m circaseinretilineo;
- ogni15m circaseconinterpostaunacurva.
Icavinondovra nosubirecurvaturedira gioinferiorea15volteilorodiametro.
Veràprecisato,insededia palto,sespetialaCommitenzalacostituzionedeipozetiodelecas- sete.Intalcaso,l'A paltatoredovràforniretuteleindicazioninecesarieperilorodimensionamen- to,formazione,racordiec.
Impianto di messa a terra e sistemi di protezione contro i contatti diretti
Elementidiunimpiantoditera.
Perogniedificiocontenenteimpiantieletricideveesereo portunamenteprevisto,insededicostru- zione,unproprioimpiantodimesaatera(impiantoditeralocale),chedeveso disfareleprescri- zionidelavigentenormaCEI64-8.Taleimpianto,chedeveesererealizatoinmododapoterefet- tuareleverificheperiodichedieficienza,comprenderà:
- ildispersore(oidispersori)ditera,costituitodaunoopiùelementimetalicipostinintimo contatoconilterenoecherealizailcolegamentoeletricoconlatera;
- ilcondutoreditera,noninintimocontatoconilterenodestinatoacolegareidispersorifra diloroealcoletore(onodo)principaleditera.Icondutoriparzialmenteinteratienonisolati dalterenodevonoesereconsiderati,atutigliefeti,dispersoriperlapartenoninterata(o comunqueisolatadaltereno);
- ilcondutorediprotezione,chepartedalcoletoreditera,arivainogn impiantoedevees- serecolegatoatutelepreseaspina(destinateadalimentareutilizatoriperiqualièprevista laprotezionecontroicontatindiretimediantemesaatera),odiretamentealemasedi tutiglia parechidaprote xxxx,compresiglia parechid iluminazione,conpartimetali- checomunqueacesibili.Èvietatol'impiegodicondutoridiprotezionenonprotetimecani- camenteconsezioneinferiorea4mm .Neisistemi T(cioèneisistem incuilemasesono
2
colegateaunimpiantoditeraeletricamenteindipendentedaquelodelcolegamentoatera delsistemaeletrico),ilcondutoredineutrononpuòesereutilizatocomecondutoredipro- tezione;
- ilcoletore(onodo)principalediteranelqualeconfluisconoicondutoriditera,diprotezione ediequipotenzialità(edeventualmentedineutro,incasodisistemiTN,incuilcondutoredi neutrohaanchelafunzionedicondutorediprotezione);
- ilcondutoreequipotenziale,aventeloscopodiasicurarel'equipotenzialitàfralemasee/ole maseestrane(particondutrici,nonfacentipartedel'impiantoeletrico,suscetibilid intro- dureilpotenzialeditera).
Prescrizioniparticolariperlocalidabagno.Divisioneinzoneea parechiammesi. Ilocalidabagnovengonodivisin4zoneperciascunadelequalivalgonoleseguentiregoleparticola- ri:
zona 0 -Èilvolumedelavascaodelpiatodocia:nonsonoammesia parechieletrici, comescalda-acquaaimmersione,iluminazionisommerseosimili;
zona 1 -Èilvolumealdisopradelavascadabagnoodelpiatodociafinoal'altezadi2,25 m dalpavimento:sonoammesiloscaldabagno(deltipofiso,conlamasacolegata alcondutorediprotezione)oaltria parechiutilizatorifisi,purchéalimentatiaten- sionenonsuperiorea25V,cioèconlatensioneulteriormenteridotarispetoa limite normaledelabasisimatensionedisicureza,checorispondea50V;
zona 2 -Èilvolumechecircondalavascadabagnooilpiatodocia,largo60cm efinoal- l'altezadi2,25m dalpavimento:sonoammesi,oltrealoscaldabagnoeaglialtriap- parechialimentatianonpiùdi25V,ancheglia parech iluminatidotatidido pio isolamento(Clase I).Glia parech istalatinelezone1e2devonoesereproteti controglispruzid'acqua(gradodiprotezioneIPx4).Sianelazona1chenelazona
2nondevonoesercimaterialidinstalazionecomeinterutori,preseaspina,scatole diderivazione;posonoesereinstalatipulsantiatiranteconcordoneisolanteefruto incasatoadaltezasuperiorea2,25m dalpavimento.Leconduturedevonoesere limitateaquelenecesarieperl'alimentazionedeglia parechiinstalatiinqueste zoneedevonoesereincasatecontuboprotetivononmetalico;glieventualitratin vistanecesariperilcolegamentoconglia parechiutilizatori(adesempio,conlo scaldabagno)devonoesereproteticontubodiplasticaorealizaticoncavomunito diguainaisolante;
zona 3 -Èilvolumealdifuoridelazona2,delalarghezadi2,40m (equindi3m oltrela vascaoladocia):sonoammesicomponentidel'impiantoeletricoproteticontrola cadutaverticaledigocediacqua(gradodiprotezioneIPx1),comenelcasodel'or- dinariomaterialeeletricodaincaso,quandoinstalativerticalmente,o pureIPx5 quandoèprevistol'usodigetid'acquaperlapuliziade locale;inoltrel'alimentazione delepreseaspinadeveso disfareunadeleseguenticondizioni:
• basisimatensionedisicurezaconlimite50V(BTS).LepartiativedelcircuitoBTSdevono comunqueesereprotetecontroicontatidireti;
• trasformatoredisolamentoperognisingolapresaaspina;
• interutorediferenzialeaaltasensibilità,concorentediferenzialenonsuperiorea30mA. Perlevariezone,leregoleenunciateincuisonosu divisilocalidabagnoservonoalimitareipericoli provenientidal'impiantoeletricodelbagnostesoesonodaconsiderarsintegrativerispetoalere- goleeprescrizionicomuniatutol'impiantoeletrico(isolamentodelepartiative,colegamentodele masealcondutorediprotezione,ec.).
Collegamento equipotenziale nei locali da bagno. Perevitaretensionipericoloseprovenientidal'esternode localedabagno(adesempiodaunatuba- zionechevadaincontatoconuncondutorenonprotetodainterutorediferenziale),èrichiestoun condutoreequipotenzialechecoleghifradilorotutelemaseestran edelezone1-2-3conilcon- dutorediprotezioneal'ingresodeilocalidabagno.
LegiunzionidevonoesererealizateconformementeaquantoprescritodalanormaCEI64-8;in particolare,esedevonoesereprotetecontroeventualialentamentiocorosioniedesereimpiega- tefascetechestringonoilmetalovivo.Ilcolegamentoequipotenzialenonvaeseguitosutubazionidi scaricoinPVCoingrès,madevera giungereilpiùvicinocondutorediprotezione,come,adesem- pio,lascatoladoveèinstalatalapresaaspinaprotetadel'interutorediferenzialeadaltasensibili- tà.
Èvietatal'inserzionedinterutoriodifusibilisuicondutoridiprotezione. Pericondutorisidevonorispetareleseguentisezioniminime:
- 2,5mm2(rame)pericolegamentiprotetimecanicamente,cioèposatientrotubiosotointo- naco;
- 4mm2(rame)pericolegamentinonprotetimecanicamenteefisatidiretamenteaparete.
Alimentazione nei locali da bagno.
L'alimentazioneneilocalidabagnopuòesereefetuatacomeperilrestodel'a partamentoodel'e- dificio.
Seesistono2circuitidistintipericentriluceeleprese,entrambiquesticircuitisidevonoestendereai localidabagno.
Laprotezionedelepresedelbagnoconinterutorediferenzialeadaltasensibilitàpuòesereafidata al'interutorediferenzialegenerale,purchéquestosiadeltipoadaltasensibilità,oauninterutore diferenzialelocale,chepuòservireancheperdiversibagniatigui.
Condutture elettriche nei locali da bagno.
IcavisolatiutilizatiposonoesereinPVCtipoH07V(exUR/3)intubodiplasticaincasatoapare- teonelpavimento.
Perilcolegamentodeloscaldabagno,iltubo,ditipoflesibile,deveesereprolungatopercoprireil tratoesterno,o puredeveesereusatouncavetotripolareconguaina(fase+neutro+condutore diprotezione)pertutoiltratochevadal'interutorealoscaldabagno,uscendo,senzamorseti,da unascatoletapasa-cordone.
Altri apparecchi consentiti nei locali da bagno.
Perl'usodia parechieletromedicalineilocalidabagnoordinari,ènecesarioatenersialeprescri- zionifornitedaicostrutoridiquestia parechicheposonoeseredestinatiaesereusatisoloda personalea destrato.
Neglialberghi,untelefonopuòesereinstalatoanchenelbagno,mainmodochenonposaesere usatodachisitrovanelavascaosotoladocia.
Protezionicontroicontatidiretinambientipericolosi.
Negliambientincu ilpericolodieletrocuzioneèelevato,siapercondizioniambientali(umidità)sia perparticolariutilizatorieletriciusati(a parechiportatili,tagliaerbaec.),comeadesempio:canti- ne,garage,portici,giardini,ec.,lepreseaspinadevonoeserealimentatecomeprescritoperlazo- na 3 deibagni.
C ordinamentodel'impiantoditeracondispositividinteruzione
Unavoltaatuatol'impiantodimesaatera,laprotezionecontroicontatindiretipuòesererealiz- zataconunodeiseguentisistemi:
cordinamentofraimpiantodimesaateraeprotezionedimasimacorente.Questotipodiprote- zionenecesitadel'instalazionediunimpiantoditeracordinatoconuninterutoreconrelèmagne- totermico,inmodocherisultiso disfatalaseguenterelazione:
- Rt50/Is
doveIsèilvaloreinamperedelacorentedinterventoin5sdeldispositivodiprotezione;se l'impiantocomprendepiùderivazioniprotetedadispositiviconcorentid interventodiverse, deveesereconsideratalacorentedinterventopiùelevata;
cordinamentodimpiantodimesaateraeinterutoridiferenziali.Questotipodiprotezione richiedel'instalazionediunimpiantoditeracordinatoconuninterutoreconrelèdiferen- zialecheasicuril'aperturadeicircuitidaprote gerenona penaeventualicorentidiguasto creinosituazionidipericolo.Afinchédetocordinamentosiaeficientedeveesereoservata laseguenterelazione:
- Rt50/Id
doveIdèilvaloredelacorentenominaled interventodiferenzialedeldispositivodiprote- zione.
Neglimpiantiditipo T,alimentatidiretamenteinbasatensionedalaSocietàdistributrice, lasoluzionepiùafidabile,eincerticasil'unicachesiposaatuare,èquelaconglinteruto- ridiferenzialicheconsentonolapresenzadiuncertomarginedisicureza,acoperturadegli inevitabiliaumentidelvalorediRtdurantelavitadel'impianto.
Protezionemediantedo pioisolamento
Laprotezionecontroicontati,indiretinalternativaalcordinamentofraimpiantodimesaaterae dispositividiprotezioneativa,puòesererealizataadotandomachineea parechiconisolamen- todo pioorinforzatopercostruzioneoinstalazione,valeadirea parechidiClase I.
Inunostesoimpiantolaprotezionecona parechidiClase Ipuòcoesistereconlaprotezioneat- tuatamediantemesaatera;tutaviaèvietatocolegareintenzionalmenteateralepartimetaliche acesibilidelemachine,deglia parechiedelealtrepartidel'impiantodiClase I.
Protezione delle condutture elettriche
Icondutorichecostituisconoglimpiantidevonoesereproteticontrolesovracorenticausatedaso- vracarichiodacortocircuiti.
Laprotezionecontroisovracarichideveesereefetuatainotemperanzaaleprescrizionidela normaCEI64-8.
Inparticolare,icondutoridevonoeseresceltinmodochelaloroportata(Iz)siasuperioreoalmeno ugualealacorentedimpiego(Ib)(valoredicorentecalcolatoinfunzionedelamasimapotenzada trasmetereinregimepermanente).
Glinterutoriautomaticimagnetotermicidainstalarealoroprotezionedevonoavereunacorente nominale(In)compresafralacorented impiegodelcondutore(Ib)elasuaportatanominale(Iz)e unacorenteinfunzionamento(If)minoreougualea1,45voltelaportata(Iz).
Intuticasidevonoesereso disfateleseguentirelazioni:
Ib≤ In≤ Iz If≤ 1,45Iz
Lasecondadeleduedisuguaglianzesopraindicateèautomaticamenteso disfatanelcasod impie- godinterutoriautomaticiconformialenormeCEI23-3eCEI17-5.
Glinterutoriautomaticimagnetotermicidevonointeromperelecorentidicortocircuitocheposono verificarsinel'impiantopergarantirechenelcondutoreprotetononsira giunganotemperatureperi- colosesecondolarelazioneI2tKs2(64)
E sidevonoavereunpotered interuzionealmenougualealacorentedicortocircuitopresuntanel puntodinstalazione.
Ètutaviaammesol'impiegodiundispositivodiprotezioneconpoteredinteruzioneinferioreacon- dizionecheamontevisiaunaltrodispositivoaventeilnecesariopoteredinteruzione.(65) Inquestocasolecarateristichedei2dispositividevonoeserecordinateinmodochel'energiaspe- cificapasante,I2t,lasciatapasaredaldispositivoamonte,nonrisultisuperioreaquelachepuòes- sereso portatasenzada nodaldispositivoavaleedalecondutureprotete.
(64) in base agli artt. 434.3, 434.3.1, 434.3.2 e 434.2 della norma CEI 64-8.
(65) in base agli artt. 434.3, 434.3.1, 434.3.2 e 434.2 della norma CEI 64-8.
Protezione di circuiti particolari
• devonoesereprotetesingolarmentelederivazionial'esterno;
• devonoesereprotetesingolarmentelederivazioninstalateinambientispeciali,ecezionefata perqueliumidi;
• devonoesereprotetisingolarmenteimotoridipotenzasuperiorea0,5kW;
• devonoesereprotetesingolarmentelepreseaspinaperl'alimentazionedeglia parechinuso neilocaliperchirurgiaeneilocalipersorveglianzaocuraintensiva(normaCEI64-4Art.3.5.01) (6).
(66) in base all' Art.3.5.01 della norma CEI 64-8.
Coordinamento con le opere di specializzazione edile e delle altre non facenti parte del ramo d'arte dell'Appaltatore
Perleopere,lavoriopredisposizionidispecializazioneedileedialtrenonfacentipartedelramo d'artedel'A paltatore,(67)edesclusedal'a palto,lecuicarateristicheesecutivesianosubordinate aesigenzedimensionaliofunzionalideglimpiantiogetodel'a palto,èfatoo bligoal'A paltatore direnderenotetempestivamentealaCommitenzaleanzideteesigenze,ondelastesaCommiten- zaposadisporediconseguenza.
(67) contemplate come "opere accessorie e provvisionali" previste nell'Art.67, Xxxxx e obblighi diversi a carico dell'Appaltatore - Responsabilità dell'Appaltatore.
Materiali di rispetto
Lascortadimaterialidirispetononèconsiderataperleutenzedia partamentiprivati.Peraltreuten- zevengonodate,atitoloesemplificativo,leseguentindicazioni:
• fusibiliconcartuciaafusionechiusa,periqualidovràesereprevista,comeminimo,unascorta parial20% diquelinopera;
• bobinediautomatismi,perlequalidovràesereprevistaunascortaparial10% diqueleinopera, conminimoalmenodiun'unità;
• ternadichiaviperogniseraturadieventualiarmadi;
• lampadinepersegnalazioni,dicuidovràesereprevistaunascortaparial10% diognitipodi queleinopera.
ART.92 Dispositiviparticolariperimpiantiperservizitecnologicieperservizigene- rali
Tutiglimpiantichealimentanoutenzedislocateneilocalicomunidevonoeserederivatidaunqua- dro.
Suquest'ultimodevonoesereinstalatelea parechiaturedisezionamento,comandoeprotezione.
Quadro generale di protezione e distribuzione
Detoquadrodeveesereinstalatonelocalecontatoriedeveaverecarateristichecostrutiveidone (84)edeseremunitodisporteloconseratura.
Sulquadrodevonoeseremontati,edeletricamenteco nesi,almenoleprotezionieilcomandode- glimpiantidescritidiseguito.
(84) uguali a quelle prescritte ai successivo Art. 39, Quadri di comando e distribuzione in lamiera e in materiale isolante, e Art. 40, Xxxxxx elettrici da appartamento o similari.
Impianto alimentazione centrale termica
L'impiantoeletriconelecentralitermichedeveesererealizatoinconformitàaleprescrizionidela normaCEI64-2a pendiceB"Impiantitermicinoninseritinunciclodilavorazioneindustriale".
L'esecuzionedel'impiantoèdicompetenzadel'instalatoreeletricistaeriguarda: l'alimentazionedelquadroservizigeneralidaigru pidimisura(contatori)alquadroal'internodeloca- lepreviopasa giodelelin edaunoopiùinterutorinstalatinunquadretoconvetrofrangibilee seraturapostoal'esternodelocalevicinoal'ingreso,perl'interuzionedel'alimentazioneeletricaal quadrointerno,secondoledisposizionideiVigilidelFuoco;
ilquadrointernoa localesulqualedevonoesereinstalateleprotezionidelalineadialimentazione delbruciatore,delalineadialimentazionedelepompeedialtrieventualiutilizatori;
l'iluminazionedelocale.
Ilrestodel'impiantodeveesereeseguitoinmododarispetareledisposizionidile gesiaperquanto riguardaidispositividisicurezasiaperquantoriguardaidispositividiregolazioneperfareinmodo chelatemperaturaneilocalinonsuperi20C. Adesclusionedialcuneparticolarizonedipericolodaidentificaresecondoledisposizionidelanorma CEI64-2,tutiglimpiantial'internodelocaledevonoesereadatiperiluoghidiclase3.
Altri impianti
a) Perl'alimentazionedelea parechiatureeletrichedeglialtrimpiantirelativiaservizitecnologici come:
• impiantodicondizionamentodel'aria;
• impiantodiacquapotabile;
• impiantosolevamentoacquedirifiuto;
• altrieventuali;
dovra noesereprevistesingolelin eindipendenti,ognunaprotetainpartenzadalquadrodeiservizi generalimedianteunpropriointerutoreautomaticodiferenziale.
Talilin efara nocapoaiquadrididistribuzionerelativial'alimentazionedelea parechiatureeletri- chedeisingolimpiantitecnologici.
b) Pertutiglimpiantitecnologicirichiamatialprecedentecommaa),laCommitenzaindicheràseil complesodeiquadrididistribuzioneperognisingoloimpiantotecnologico,irelativicomandiecon- trolielelin ederivateinpartenzadaiquadristesi,dovra nofarpartedel'a paltodeglimpiantielet- trici,nelqualcasopreciseràtutiglielementinecesari.
Nelcasoanzideto,dovràvenireinstalatounquadroadarmadio,perilcontroloelaprotezioneditut- teleutilizazioniprecisate,incorispondenzaaognunodeglimpiantitecnologici.
Infine,inpartenzadaiquadri,dovra noprevedersicircuitidialimentazionefinoaimorsetidegliuti- lizatori.
ART.93Impiantidisegnalazionicomuniperusicivilinel'internodeifa bricati
Le disposizioni che seguono si riferiscono agli impianti di segnalazioni acustiche e luminose, dei tipi che si esemplificano qui appresso:
• chiamatesempliciapulsante,consuoneria,adesempio,peringresi;
• segnalid'alarmeperascensoriesimili(o bligatori);
• chiamateacusticheeluminose,davarilocalidiunastesautenza(a partamentiora gru pa- mentidiufici,clinicheec.);
• segnalazionidivariotipo,adesempio,pe richiestadiudienza,diocupatoec.;
• impiantipe ricercadipersone;
• dispositivoperl'individuazionedelecausediguastoeletrico.
Alimentazione
Nelcasod impiantideltipob) èo bligatorial'alimentazioneconsorgenteindipendentedal'alimenta-
zioneprincipale(conpileobateriediacumulatori,aventitensioneda6a24V).
Nelcasod impiantideltipoa), c), d) l'alimentazionesaràaunatensionemasimadi24Vfornitada untrasformatoredisicurezamontatoincombinazioneconglinterutoriautomaticielealtrea pa- rechiaturecomponibili.
Inparticolare,glimpiantideltipoa) sara norealizaticonimpiegodisegnalazioniacustichemodulari, singoleodo pieconsuonodiferenziato,contrasformatoreincorporatoperl'alimentazioneecoman- do.
Lechiamateesternesara nodistintedaladiversificazionedelsuonocheconsentiràdidistinguere (delpulsantecontarghetafuoriporta)daqueleinterne(deipulsantiatiranteec.).Idispositiviperle segnalazioniacusticheeitrasformatorisimontera noal'internodelcontenitored'a partamento.
Alternativamentesipotra noinstalaresuonerietritonalicomponibilinelaseriedaincaso,perla chiamatadalpulsantecontarghetaesegnalatoredialarme(tipoBIP-BIP)eperlachiamatadalpul- santeatirantedeibagni.
Trasformatori e loro protezioni
Lapotenzaefetivanominaledeitrasformatorinondovràesereinferiorealapotenzaasorbitadale segnalazionialimentate.
TutitrasformatoridevonoesereconformialanormaCEI14-6.
Circuiti
Icircuitideglimpianticonsideratinquestoarticolo,leloromodalitàdiesecuzione,lecadutediten- sionemasimeammese,nonchélesezionieglisolamentiminimiammesiperirelativicondutori, dovra noesereconformiaquantoriportatonel'Art.1.3,nonchécompletamenteindipendentida quelidialtriservizi.Siprecisainoltrechelasezioneminimadeicondutorinondeveeserecomun- queinferiorea1mm2.
Materiale vario di installazione
Inparticolareperquestimpianti,vengonoprescriteleseguenticondizioni:
Pulsanti. -Iltipodeipulsantisaràsceltoinfunzionede localeovedovra novenireinstalati;xxxx no quindi:amuro,datavolo,atirante-realizatomediantecordonedimaterialeisolante-peribagni, secondolenormeeleconsuetudini.
Glialaciamentiperipulsantidatavolosara nofatiamezodiscatolediuscitaconmorseti,ome- dianteuscitapasacavo,conesteticaarmonizanteconqueladeglialtria parechi.
Segnalatori luminosi.-Isegnalatoriluminoside bonoconsentireunfacilericambiodelelampadine.
CAPO 2 - QUALITÀ E CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI ELETTRICI
ART.94Generalità
Tutimaterialieglia parech impiegatineglimpiantieletricidevonoesereadatial'ambientein cuisonoinstalatieaverecarateristicheidon earesisterealeazionimecaniche,corosive,termiche odovuteal'umiditàalequaliposonoesereespostidurantel'esercizio.
Tutimaterialieglia parechidevonoesererispondentialerelativenormeCEIealetabelediuni- ficazioneCEI-UNEL,ovequesteesistano.
PerimaterialilacuiprovenienzaèprescritadalecondizionidelpresenteCapitolatoSpeciale,po- tra nopureesererichiesticampioni,semprechesianomaterialidinormaleproduzione.
Inmeritoalasceltadeimaterialièracomandatalapreferenzaaiprodotinazionaliocomunquea quelideiPaesidelaCE.Tutiglia parechidevonoriportaredatiditargaedeventualindicazioni d'usoutilizandolasimbologiadelCEIelalinguaitaliana.
ART.95Comandi(interutori,deviatori,pulsantiesimili)epreseaspina
Devonoesereutilizatia parechidaincasimodulariecomponibili.
Glinterutoridevonoavereportatadi16A;negliedificiresidenzialièammesol'usod interutoridi portatadi10A;lepresedevonoeseredisicurezaconalveolischermatiefarpartediunaserie completadia parechiatiarealizareimpiantidisegnalazione,impiantididistribuzionesonoranegli ambientiec.
Laseriedeveconsentirel'instalazionedialmeno3a parech interutorinelascatolaretangolare normalizata,mentre,perimpiantiesistenti,devepreferibilmenteesereadataanchealmonta gioin scatolarotondanormalizata.
IcomandielepresedevonopoteresereinstalatisuscatoledaparetecongradodiprotezioneIP40 e/oIP 5.
Apparecchi di comando in edifici a destinazione sociale
Nelecostruzioniacaraterecoletivoesocialeaventintereseamministrativo,culturale,giudiziario, economicoecomunqueinedificincuisisvolgonoativitàcomunitarie,lea parechiaturedicomando devonoesereinstalatealmasimoametri0,90dialtezadalpavimento.
Devonoesereinoltrefacilmenteindividuabilievisibiliancheincasod iluminazionenula,mediante particolariacorgimenti,comeadesempioa parechicontastifosforescenti.(106)
(106) Si veda DPR 27 aprile 1978, n. 384.
Prese di corrente
Lepresedicorentechealimentanoutilizatorieletriciconforteasorbimento(lavatrice,lavastoviglie, cucinaec.)devonoavereunpropriodispositivodiprotezionedisovracorente,interutorebipolare confusibilesulafaseointerutoremagnetotermico.
ART.96A parechiaturemodulariconmodulonormalizato
Lea parechiatureinstalateneiquadridicomandoenegliarmadidevonoeseredeltipomodularee componibiliconfisa gioascatosuprofilatopreferibilmentenormalizatoEN5 02(normaCEI17- 18),aecezionedeglinterutoriautomaticida1 0Ainsuchesifisera noancheconmezidiversi. Inparticolare:
1) glinterutoriautomaticimagnetotermicida1a10Adevonoeseremodulariecomponibili conpoteredinteruzionefinoa6 0A,salvocasiparticolari;
2) tutelea parechiaturenecesariepe rendereeficienteefunzionalel'impianto(adesempio, trasformatori,suonerie,portafusibili,lampadedisegnalazione,interutoriprogrammatori,pre- sedicorenteCEec.)devonoeseremodularieaco piabilinelostesoquadroconglin-
terutoriautomaticidicuialpunto1);
3) gliinterutoriconrelèdiferenzialifinoa80A devonoeseremodulariea partenereala stesaseriedicuiaipunti1)e2),nonchéeseredeltipoadazionedireta;
4) glinterutorimagnetotermicidiferenzialitetrapolaricon3poliprotetifinoa63Adevonoes- seremodulariedotatidiundispositivocheconsentalavisualizazionedel'avenutointerven- toepermetapreferibilmentedidistingueresedetointerventoèprovocatodalaprotezione magnetotermicaodalaprotezionediferenziale.Èammesol'impiegod interutoridiferen- zialipuripurchéa bianounpoteredinteruzionecondispositivoasociatodialmeno45 0A;
5) ilpoteredinteruzionedeglinterutoriautomaticideveeseregarantitosiaincasodialimen- tazionedaimorsetisuperiori(alimentazionedal'alto)siaincasodialimentazionedaimorseti inferiori(alimentazionedalbaso).(107)
(107) Gli interruttori di cui alle lettere c) e d) devono essere conformi alle norme CEI 23-18 e intera- mente assiemati a cura del costruttore.
ART.97-Interutoriscatolati
Alfinediagevolareleinstalazionisuiquadriel'intercambiabilità,èpreferibilecheglia parechida
10a250Aa bianolestesedimensionid'ingombro.
Scegliendoglinterutoripostinserie,vaconsideratoilproblemadelaseletivitàneicasincuisiadi particolareimportanzalacontinuitàdelservizio.
IlpoteredinteruzionedeveeseredatonelacategoriadiprestazioneP2(normaCEI17-5)ondega- rantireunbuonfunzionamentoanchedopo3cortocircuiticoncorenteparialpoteredinteruzione. Glinterutoridiferenzialidevonoeseredisponibilinelaversionenormaleeinquelaconintervento ritardatoperconsentirelaseletivitàconaltrinterutoridiferenzialinstalatiavale.
ART.98-Interutoriautomaticimodulariconaltopoteredinteruzione
Nelcasoincuivenganousatinterutorimodularineglimpiantieletricichepresentanocorentidic. c.elevate(finoa30KA),glinterutoriautomaticimagnetotermicifinoa63Adevonoavereadeguato poteredinteruzioneincategoriadimpiegoP2(108)
(108) si vedano le norme CEI 15-5
ART. 9-Quadridicomandoedistribuzioneinlamieraeinmaterialeisolante
Quadri di comando e distribuzione in lamiera
Iquadridicomandodevonoeseremunitidiprofilatiperilfisa gioascatodelea parechiaturee- letriche.
Detiprofilatidevonoesererialzatidalabasecosìdaconsentireilpasa giodeicondutoridica- bla gio.
Glia parech instalativa noproteticonpa nelidichiusurapreventivamentelavoratiperfarspor- gerel'organodimanovradelea parechiature.
Iquadridelaseriedevonoeserecostruitinmodotaledapoteresereinstalatidapareteodain- caso,senzasportelo,consportelotrasparenteoinlamiera,conseraturaachiave,asecondadela decisionedelaDirezioneLavori.
IP30èilgradodiprotezioneminimochedeveeserecomunqueadeguatoal'ambiente.
Quadri di comando di grandi dimensioni e armadi di distribuzione Iquadridicomandodigrandidimensioniegliarmadididistribuzionedevonoa partenereaunaserie dielementicomponibiliaventilarghezaeprofonditàadeguate.
Glia parechinstalatidevonoesereprotetidapa nelidichiusurapreventivamentelavoratiperfar sporgerel'organodimanovradelea parechiatureedeveesereprevistalaposibilitàdindividuare lefunzionisvoltedalea parechiature.
Sugliarmadideveesereposibilemontareportetrasparentiociecheconseraturaachiave.Siala struturacheleportedevonoesererealizateinmododapermetereilmonta giodeleportestese conl'aperturadestraosinistra.
IP30deveesereilgradodiprotezioneminimo.
Quadri di comando e di distribuzione in materiale isolante
NegliambientincuilaCommitenzaloritieneo portuno,alpostodeiquadrinlamiera,sidovra no instalarequadrinmaterialeisolante.
Questidevonoavereatitudineanoninescarel'incendioalverificarsidiunriscaldamentoecesivo secondolatabeladicuial'Art.134.1.6delanormaCEI64-8,ecomunque,qualorasitratidiquadri nonincasati,devonoavereunaresistenzaalaprovadelfiloincandescentenoninferiorea650C. Devonoeserecostituitidacaseteisolanti,conpiastraporta parechiestraibileperconsentireilca- bla giodeglia parechinoficina,eseredisponibilicongradodiprotezioneadeguatoal'ambientedi instalazioneecomunquenoninferioreaIP30,nelqualcasoilportelodeveavereaperturaa180 gradi.
Taliquadridevonoconsentireun'instalazionedeltipoado pioisolamento.
ART.1 0-Provedeimateriali
SaràcompitodelaCommitenzaindicarepreventivamenteeventualiprovedaeseguirsi,infa bricao presolaboratorispecializatidaprecisarsi,suimaterialidaimpiegarsineglimpiantio getodel'ap- palto.
Lespesedasostenerepertaliprovenonsara noacaricodelaCommitenza.
E sasiasumeràlesolespeseperfareeventualmenteasisterealeproveproprincaricati.( 1)
(111) Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati con il Marchio di qualità Italiano o equivalenti ai sensi della legge 18 ottobre 1977, n.791.
ART.101-A cetazione
Imaterialiperiqualisonostatirichiesticampionipotra noeserepostinoperasolodopol'aceta- zionedapartedelaCommitenza.
L'acetazionedovràavenireentro7giornidalapresentazionedeicampioni,indifetodicheilritardo graveràsuiterminidiconsegnadeleopere.
Lepartisiacordera noperl'adozione,periprezieperlaconsegna,qualoranelcorsodeilavorisi doveserousarematerialinoncontemplatinelcontrato.
L'A paltatorenondovràporeinoperamaterialirifiutatidalaCommitenza,provedendoquindiadal- lontanarlidalcantiere.
CAPO 3 - CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI
ART.102-Prescrizionitecnichegenerali
Glimpiantidrico-sanitariedelgasdovra noesereprogetatinconformitàconquantoindicatonele rispetivenormeUNI,tenendocontodelaspecificadestinazioned'usodel'edificioedelsuosvilu po planimetricoealtimetrico,alfinedigarantireilregolareesicurofunzionamento. a)Perildimensionamentodeleconduturedia duzionedel'acquasara noasunteleportateele presioninominalideirubinetidierogazionepera parechisanitaridiseguitoriportate:
A parechio | Portata l/s | Presioneminima kPa |
Lavabi | 0,10 | 50 |
Bidet | 0,10 | 50 |
Vasiacaseta | 0,10 | 50 |
Vasiconpasorapidooflusometrof3/4" | 1,50 | 150 |
Vascadabagno | 0,20 | 50 |
Docia | 0,15 | 50 |
Lavelodicucina | 0,20 | 50 |
Lavabiancheria | 0,10 | 50 |
Orinatoiocomandato | 0,10 | 50 |
Vuotatoioconcaseta | 0,15 | 50 |
Beverino | 0,05 | 50 |
Idrantinof1/2" | 0,40 | 10 |
Idrantinof3/4" | 0,60 | 10 |
Idrantinof1" | 0,80 | 10 |
Lapresionedisponibileal'impianto,avaledelcontatoredel'Entefornitored'acqua,sideveritenere paria<KPa>kPa.
Qualoralapresionedisponibilenonsiasuficienteagarantireleportatedeglierogatorisopraindica- te,dovràesereprevistounsistemadisopraelevazionedelapresione. b)Perildimensionamentodeleretidiscaricodeleacqueusatesara noasuntiseguentivaloridi unitàdiscaricopera parechio:
A parechio Unitàdiscarico
Vasca(conosenzadocia) | 2 |
Docia(perunsolosofione | 2 |
Docia(perognisofionedinstalazionemultipla) | 3 |
Lavabo | 1 |
Bidet | 2 |
Vasoconcaseta | 4 |
Vasoconflusometro | 8 |
Lavelodicucina | 2 |
Lavelocontritarifiuti | 3 |
Lavapiati | 2 |
Lavabiancheria | 2 |
Lavaboconpiletadiscaricof>11/2" | 2 |
Lavaboclinico | 2 |
Lavabodadentista | 2 |
Lavabodabarbiere | 2 |
Lavabocircolare(perognierogatore) | 2 |
Beverino | 1 |
Orinatoio(senzacasetaoflusometro) | 2 |
Piletadapavimento | 1 |
Combinazionelavabo-bidet-vasca-vasoconcaseta | 7 |
Combinazionelavabo-bidet-vasca-vasoconflusometro | 10 |
Combinazionelavabo-vasoconcaseta | 4 |
Combinazionelavabo-vasoconflusometro | 8 |
Qualoranonfoseposibileconvogliarepergravitàleacquediscariconelafognaturacomunale,do- vràesereprevistounsistemadiacumuloesolevamentofinoalpuntoincuisiaposibilefarlede- fluirepergravità.
Seespresamenterichiestodairegolamentid'igienedeisingoliComuni,dovràesereprevistounsi- stemadidepurazioneconcarateristicherispondentialeindicazionididetiregolamenti. c)Perildimensionamentodeleretidiscaricodeleacquemeteorichedovra noesereasuntivalori del'altezaedeladuratadelepio ge,pu blicatinel'a nunciostatisticometeorologicodel'ISTATre- lativamentealuogoincuièsituatol'edificio.
PerlesuperficidaconsiderarenelcalcolovalequantoindicatonelenormeUNI9184punto7.3. Qualoranonfoseposibileconvogliarepergravitàleacquediscariconelafognaturacomunale,do- vràesereprevistounsistemadiacumuloesolevamentofinoalpuntoapartiredalqualesiaposi- bilefarledefluirepergravità.
Èconsentito,senonespresamentevietatodairegolamentidigienedeisingoliComuni,usareunsi- stemadiacumuloedisolevamentocomunesiaperleacqueusatesiaperquelemeteoriche. d)Perildimensionamentodeleretidelgas,al'internodel'edificio,leportatedelgasnecesarieal'a- limentazionediognia parechiodovra noesererilevatesulabasedeleindicazionideilorocostrut- tori.
ART.103-Alimentazioneedistribuzionediacquafre da
Alimentazione dell'acqua
L'alimentazionedel'acquanecesariaalfa bisognodel'edificiosaràderivatadiretamentedal'acque- dotocitadino,avaledelcontatore.
LaCommitenzapreciserà,inmancanzadiacquedotocitadino,oinpresenzadiacquedotocon presioneeportatamoltovariabilioinsuficienti,sel'alimentazionedovràavenireatraversoserbatoi diacumuloperacquapotabileopozo.
Nelcasodialimentazionedaserbatoidiacumulo,questidovra noavereirequisitirichiestinele normeUNI9182,;nelcasodialimentazionedapozo,questo,oltreacontenereacquaritenutapotabi- ledaleAutoritàcompetenti,dovràavereirequisitirichiestinelenormeUNI9182.
Distribuzione dell'acqua fredda
Dovràesereadotataunadistribuzionedel'acquaingradodi:
-garantirel'oservanzadelenormedigiene;
-asicurarelapresioneelaportatadiprogetoaleutenze;
-limitarelaproduzionedirumorievibrazioni.
Ladistribuzionedel'acquadeveesererealizataconmaterialiecomponentidoneiedeveaverele partinoninvistafacilmenteacesibiliperlamanutenzione.
Letubazionicostituentilaretedidistribuzionedel'acquafre dadovra noeserecoibentateconma- terialeisolante,inmododaevitareilfenomenodelacondensasuperficiale.
Ènecesarioevitareilritornodieventualiacquecontaminatesianel'acquedotocheneladistribuzio- nediacquapotabile,mediantedisco netoreidraulico.
Ognidistribuzionediacquapotabile,primadiesereutilizata,dovràeserepulitaedisinfetatacome indicatonelenormeUNI9182.
Lecolo nemontantidelaretedidistribuzionesara nomunitediunorganod intercetazione,xxxxx- binetodiscaricoalabaseeammortizatoredicolpod'arieteinsommità.
Suogniconduturadicolegamentodiunacolo naconglia parechisanitari,daesaservitinuno stesoambiente,saràinstalatounorganodintercetazione.
Dovra nocomunqueesereoservaticriteririportatinelD.M.L.P.12dicembre1985.
ART.104-Produzioneedistribuzionediacquacalda
Produzione di acqua calda per usi sanitari
Ilfa bisognodiacquacaldasanitariasaràdeterminatosecondolatipologiad'usodel'edificio,chene caraterizeràladuratadelperiododipuntadeiconsumi.
Isistemidiproduzionedel'acquacaldapotra noeseredeltipoadacumulooistantanei. Isistemidiacumulopotra noeseredeltipocentralizatoolocali.
Distribuzione dell'acqua calda
Ladistribuzionedel'acquacaldaavràlestesecarateristichediqueladel'acquafre da.
Perglimpianticonproduzionediacquacaldacentralizata,dovràesererealizataunaretediricir- coloingradodigarantirelaportataelatemperaturadiprogetoentro15sdal'aperturadeirubineti.
Laretediricircolopuòesereomesaquandoiconsumidiacquacaldasonocontinui,oglierogatori servonoalriempimentocomplesivoinferiorea50m.
Latemperaturadidistribuzionedel'acquacalda,neglimpianticonproduzionecentralizata,nondeve eseresuperiorea48°C+5°Cditoleranza,nelpuntodimmisionenelaretedidistribuzione.(5) Letubazionideleretididistribuzioneediricircolodel'acquacaldadevonoeserecoibentateconma- terialeisolante.(56)
Analogamenteaquantoindicatoperladistribuzionedel'acquafre da,lecolo nemontantidelarete didistribuzionedel'acquacaldasara nomunitediunorganodintercetazione,conrubinetodiscari- coalabaseeammortizatoredicolpod'arieteinsommità.
Suogniconduturadicolegamentodiunacolo naconglia parechisanitari,daesaservitinuno stesoambiente,saràinstalatounorganodintercetazione.
Lecolo nediricircolodel'acquacaldasara nocolegatenelapartepiùaltadelcircuito.(57)
(55) come indicato nel D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412.
(56) di spessore minimo come indicato nella tabella I dell'allegato B del D.P.R. n. 412 sopra citato.
(57) dovranno comunque essere osservati i criteri riportati nel D.M.L.P. 12 dicembre 1985.
ART.105-Componentideleretididistribuzione
Sistemi di sopraelevazione della pressione
Ilsistemadisopraelevazionedeveesereingradodifornirelaportatamasimadicalcoloalapres- sionerichiesta.Atalescopoposonoesereusati:
-autoclavi;
-idroacumulatori;
-surpresori;
-serbatoisopraelevatialimentatidapompe.
Lasceltadeltipodisistemasaràdeterminatadalatipologiad'usodel'edificioedaltipodialimenta- zionedel'acquafre da.
LecarateristichedeisistemidisopraelevazionesopraindicatisonoriportatenelenormeUNI9182,.
Tubazioni
Perlarealizazionedeledistribuzionidel'acquafre daecaldaposonoesereusatitubi:
-aciaiozincato;
-rame;
-PVC;
-polietileneadaltadensità. Èvietatol'usoditubidipiombo.
Itubidiaciaiozincatodovra noesereconformialeindicazionidelenormeUNI3824,UNI4148, UNI4149,UNI6363.
Itubidiramedovra noesereconformialanormeUNI6507. ItubidiPVCdovra noesereconformialanormaUNI7 41deltipoPN10.
Itubidipolietileneadaltadensitàdovra noesereconformialanormaUNI7612edeltipoPN10. Ilpercorsodeletubazionideveeseretaledaconsentirneilcompletosvuotamentoel'eliminazione del'aria.
Ovenecesario,suletubazionipercorsedaacquacaldadovra noesereinstalaticompensatoridi dilatazioneerelativipuntifisi.
Letubazionidia duzioneacquanondevonoeserecolocateal'internodicabineeletricheesopra quadriea parechiatureeletriche.
Neitratinterati,letubazionidia duzionedel'acquadevonoeserecolocateadunadistanzamini- madi1m eadunlivelosuperiorerispetoadeventualitubazionidiscarico.
Letubazionimetalicheinteratedevonoesereprotetedalaazionecorosivadelterenoedaeven- tualicorentivaganti.
Nel'atraversamentodistrutureverticalieorizontali,letubazionidovra noesereinstalateentro controtubinmaterialeplasticooinaciaiozincato.Icontrotubisporgera nodi25mm dalfiloesterno delestrutureeavra nodiametrosuperioreaquelodeitubipasanti,compresoilrivestimentocoi- bente.
Lospaziotratuboecontrotubosaràriempitoconmaterialeincombustibileeleestremitàdeicontrotubi sara nosigilateconmaterialeadeguato.
Ilcolegamentodeletubazionidelea parechiaturesaràeseguitoconflangeoconbochetoniatre pezi.
Letubazionidiqualsiasitipodovra noesereo portunamentesu portatesecondoquantoindicato nelenormeUNI9182,punto2.3.8.
Letubazionidovra noeserecontrasegnateconcoloridistintivi,secondolanormaUNI5634.
Valvolame ed accessori
Ilvalvolameegliacesoringeneredovra noesereconformialerispetivenormeUNI,secondo l'usospecifico.
Pericolegamentialetubazionisara nousaticolegamentifiletatiperdiametrinominalifinoa50mm, eflangiatiperdiametrisuperiori.
Contatori d'acqua
Ovesianecesariaunacontabilizazionedelconsumod'acqualocalizata(nelcasodia partamenti, blochiufici,ec.),sara noinstalaticontatorid'acqua,adatialflusoprevisto,rispondentialenorme UNI1064/1067eUNI8349.
Trattamenti dell'acqua
Quandolecarateristichedel'acquadialimentazionelorichiedano,dovra noesereprevistitrata- mentingradodigarantirel'igienicitàdel'acqua,eliminaredepositiedincrostazionieprote gereletu- bazionielea parechiaturedalacorosione.
ART.106-Impiantosolaretermico
Collettori solari
Icoletorisolaridevonoeserefisatialestrutureportantidel’edificiooalterenoperresistere al’azionedegliagentiatmosfericiedavereuntratamentosuperficiale(zincatura,osidazioneanodica osimili)perprote gereglielementidalacorosione.Tuteletubazionidel’impiantosolaredevonoes- sererivestiteconuncoibenteincombustibiledispesoreecondutivitàanormadelD.P.R.26.8.1 93 n.412ecomunquerivestitoal’esternoconlamierinodialuminiobordatoeancoratoconvitiautofilet- tantiperdareancheunaschermaturatermica.Tuteletubazionicoibentatedovra noesereetichet- tateconfascetedistintivedicoloreconformealanormaUNI5634Palfinedidentificareiltipodiflui- doedilversodipercorenza.Lestafeedicolariguidachefisera noletubazionialestruturedo- vra nocomunquepermetereiliberomovimentodeletubazionicausatodaledilatazionitermiche. UnavalvoladisicurezaomologataISPESLdovràeserecolocatasulatubazioneinuscitadaicolet- torisolari,adunadistanzamasimadi0,5m edamontediqualsiasiorganodintercetazione.Glim- piantieletriciaserviziodelea parechiaturedel’impiantosolaresara noconformialenormeCEIe aquelediprevenzioneincendi.Icomandideivaricircuiti,tra nequelinclusinel’impianto,sara no centralizatisuunquadroeletricocolocatoinunluogofacilmenteacesibileinmododadisativare tutelea parechiaturesenecesario.Inseguitoadeventimeteoriciecezionali(nubifragi,temporali, grandinate,nevicate,ec.)eseguireuncontrolodeletubazioniedeipa neli.
Scambiatori di calore Loscambiatoredicalorevienealimentatoconacquaadunatemperaturainferioreai1 0°Cedèdo- tatodivalvoledintercetazioneeduntelaiodisostegno.Vienecolegatoalcircuitoprimarioedaquel- losecondariodiacquacaldacontubazionidiaciaioneroo portunamentecoibentateperevitaredi- spersionidicalore.Inoltreletubazionidovra noesereidentificatemediantefascetedicolorediverso perconsentiresiaunafacileindividuazionedelfluidocircolante(fre doocaldo)siailversodicircola- zione.Devonoesereindicatidalprodutoretutiqueiparametrinecesariperpotervalutarelapre- stazionetermicadiunoscambiatorecioè:-flusotermico;-portatadifluido;-temperatura;-diferenza ditemperatura;-cadutadipresione;-coeficientediscambiotermico.L'utentedeveverificarelatenuta al'acquaconl'eliminazionedeleeventualiperditeeperiodicamentelostatodiprotezioneesternaeli- minando,sepresente,lostratodiru gine.L'utentedevecontrolareivalorideltermostatoedelsiste- madiregolazionedelatemperaturadel'acquadimandata.
Serbatoi di accumulo
Dovràesereverificatoilcoretofunzionamentodelgale giante,delavalvoladialimentazioneela tenutadeltuboditro popienoedeveprovedereadeliminareleeventualiperditediacquachedo- veseroverificarsi.Inognicaso,primadelamesainfunzionedelaretedidistribuzionedel'acqua
potabileèo portunoprocederealcuneoperazioniqualiprelava giodelareteperl'eliminazionedela sporcizia,disinfezionemedianteimmisioneinretediprodotiosidanti(clorogasosoomisceladi acquaeclorogasosoosoluzionedipocloritodicalcio)esucesivorisciacquofinaleconacquapo- tabilesinoaquandoiliquidoscaricatononasumelecarateristichechimicheebateriologichedel- l'acquadialimentazione.
CAPO 4 -QUALITÀ DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI TERMOIDRAULICI
ART.107-Qualitàeprovenienzadeimateriali
Tutimaterialieglia parechimpiegatineglimpiantigienicosanitariedelgas,devonoeseredela migliorequalità,devonoesereadatial'ambienteincuisonoinstalatieaverecarateristicheidon ea resisterealeazionimecaniche,corosiveodovuteal'umiditàalequaliposonoesereespostidu- rantel'esercizio.
Inoltre,imateriali,devonoeserebenlavoratiecorispondereperfetamentealserviziocuisonode- stinati.(59)
Tutimaterialieglia parechidevonoesererispondentialerelativenormeCEI. PerimaterialilacuiprovenienzaèprescritadalecondizionidelpresenteCapitolatoSpeciale,po- tra nopureesererichiesticampioni,semprechesianomaterialidinormaleproduzione.
Inmeritoalasceltadeimaterialièracomandatalapreferenzaaiprodotinazionaliocomunquea quelideiPaesidelaCE.Tutiglia parechidevonoriportaredatiditargaedeventualindicazioni d'usoutilizandolasimbologiadelCEIelalinguaitaliana.
QualoralaDirezionedeilavoririfiutideimateriali,ancorchémesinopera,perchéesa,asuomoti- vatogiudizio,liritienediqualità,lavorazioneefunzionamentononadatialaperfetariuscitadel'im- piantoequindinonacetabili,l'Impresa,asuacuraespese,devesostituirliconaltrecheso disfino alecondizioniprescrite.
(59) secondo quanto indicato nella Legge 5 marzo 1990, n. 46.
ART.108-Provedeimateriali
SaràcompitodelaCommitenzaindicarepreventivamenteeventualiprovedaeseguirsi,infa bricao presolaboratorispecializatidaprecisarsi,suimaterialidaimpiegarsineglimpiantio getodel'ap- palto.
Lespesedasostenerepertaliprovenonsara noacaricodelaCommitenza.
E sasiasumeràlesolespeseperfareeventualmenteasisterealeproveproprincaricati.(60)
(60) Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati con il Marchio di qualità Ita- liano o equivalenti ai sensi della legge 18 ottobre 1977, n.791.
ART.109-A cetazione
Imaterialieglimpiantiperiqualisonostatirichiesticampionipotra noeserepostinoperasolo dopol'acetazionedapartedelaCommitenza.
L'acetazionedovràavenireentro7giornidalapresentazionedeicampioni,indifetodicheilritardo graveràsuiterminidiconsegnadeleopere.
Lepartisiacordera noperl'adozione,periprezieperlaconsegna,qualoranelcorsodeilavorisi doveserousarematerialinoncontemplatinelcontrato.
L'A paltatorenondovràporeinoperamaterialioimpiantirifiutatidalaCommitenza,provedendo quindiadalontanarlidalcantiere.
B) MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI
ART. 10ESECUZIONEDEILAVORI
1)Mododiesecuzioneedordinedeilavori-Tutilavoridevonoesereeseguitisecondolemigliori regoled'arteeleprescrizionidelaDirezionedeiLavori,inmodocheglimpiantirispondanoperfeta- menteatutelecondizionistabilitedalcapitolatospecialed'a paltoedalprogeto-ofertaconcordato. L'esecuzionedeilavorideveeserecordinatasecondoleprescrizionidelaDirezionedeiLavorio conleesigenzecheposonosorgeredalacontemporaneaesecuzioneditutelealtreopereafidate adaltredite.
Laditaa paltatriceèpienamenteresponsabiledeglieventualida niarecati,perfatoproprioedei propridipendenti,aleoperedel'edificio.
Salvopreventiveprescrizionidel'Amministrazionea paltante,laditaa paltatricehafacoltàdisvolge- rel'esecuzionedeilavorinelmodocheriteràpiùo portunoperdarlifinitinelterminecontratuale.
LaDirezionedeiLavoripotrà,però,prescrivereundiversoordinenel'esecuzionedeilavori,salvola facoltàdeladitaa paltatricedifarpresentileproprieoservazionieriserveneimodiprescriti.
2)Gestionedeilavori-Perquantoriguardalagestionedeilavori,dalaconsegnaalcolaudo,sifarà riferimentoaledisposizionidetatealriguardodalRegolamentoperladirezione,contabilitàecolau- dazionedeilavorideloStato,a provatoconregiodecreto25ma gio1895,n.350,edalcapitolato generaleperglia paltideleoperedipendentidalMinisterodeiLavoriPu blici,vigenteal'atodel'ap- palto.
ART. 1 VERIFICHEEPROVEINCORSOD'OPERADEGL IMPIANTI
Duranteilcorsodeilavori,l'Amministrazionea paltantesiriservadieseguireverificheeprovepreli- minarisuglimpiantiopartidimpianti,inmododapotertempestivamenteintervenirequaloranonfos- serorispetatelecondizionidelcapitolatospecialediapalto.
Leverifichepotra noconsisterenel'acertamentodelarispondenzadeimaterialimpiegaticonqueli stabiliti,nelcontrolodeleinstalazionisecondoledisposizioniconvenute(posizioni,percorsi,ec.), nonchéinproveparzialid isolamentoedifunzionamentoedintutoquelochepuòesereutilealo scoposopraace nato.
Deirisultatideleverificheeprovepreliminaridicuisopra,sidovràcompilareregolareverbale.
CATEGORIA PREVALENTE E CATEGORIE SCORPORABILI E SUBAPPALTABILI DEI LAVORI (artt. 4 e 43, comma 1) | ||
TABELLA «A» |
n. | Lavori di | Categoria ex allegato A D.P.R. 34/2000 | euro | Incidenza % ma- nodopera | |
Aisensidel’art.4,comma1,delcapitolato,iseguentilavorisonosuba paltabilinelamisuramasimadel30%. | |||||
1 | Operecivili | Prevalente | OG1 | 479.727,1 |
Aisensidel’art.4,comma3,delcapitolato,iseguentilavoricostituisconostruture,impiantieoperespecialidicuial’art.13,comma7, Lege109/1 94eal’art.72,comma4,regolamentogenerale,di importo superiore al 15% del’importototaledeilavori,posonoes- sererealizatidal’apaltatoresoloseinposesodeirequisitidiqualificazioneperlarelativacategoria,diretamenteoincapoad un’impresamandante.NON possono essere subappaltati . | |||||
2 | Opereimpiantistiche | Scorporabile | OG 1 | 4 5.457,4 |
TOTALE COMPLESSIVO DEI LAVORI | 935.184,55 |
Ai sensi dell’art. 4, comma 5, del capitolato, i lavori di cui ai numeri 2 della presente tabella, possono essere eseguiti solo da parte di installatori aventi i requisiti di cui alla Legge 46/1990 e al regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 447/1991(86).
GRUPPI DI LAVORAZIONI OMOGENEE - CATEGORIE CONTABILI ai fini della contabilità e delle varianti in corso d’opera - art. 5 | ||
TABELLA«B » |
n. | Descrizione dei gruppi (e sottogruppi) di lavori omogenee | In euro | In % |
1 | STRUTTURE-MURATURE-INTONACI | 145.301,62 | 15,54 13,57 12,68 5,78 2,31 1,45 51,33 |
2 | PAVIMENTI E RIVESTIMENTI | 126.946,75 | |
3 | RIFINITURE-ARREDI FISSI | 18.576,81 | |
4 | INFISSI | 54.093,34 | |
5 | IMP. IDRICO SANITARIO | 21.625,79 | |
6 | IMP. ANTINCENDIO | 13.531,90 | |
Parte 1 - TOTALE LAVORI A MISURA (art. 27) | 480.076,21 | ||
7 | IMP. RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO | 316.702,08 | 69,59% |
8 | IMP. ELETTRICO | 103.597,67 | 2,72% |
9 | DEMOLIZIONI | 34.808,59 | 7,65% |
Parte 2 - TOTALE LAVORO A CORPO (art. 28) | 455.108,34 | 10,0% | |
Parte 3 - TOTALE LAVORI IN ECONOMIA (art. 29) | == | == | |
a) | Totaleimportoesecuzionelavori(based’asta)(parti1+2+3) | 935.184,5 | |
Parte 1- Totale oneri per la sicurezza A MISURA (art. 27) | == | ||
1 | 21. 0,0 | 10,0% | |
Parte 2 - Totale oneri per la sicurezza A CORPO (art. 28) | 21.000,00 | 10,0% | |
Parte 3 - Totale oneri per la sicurezza IN ECONOMIA (art. 29) | == | ||
b) | Oneriperl’atuazionedeipianidisicureza(parti1+2+3) | 21. 0,0 | |
TOTALEDAAPPALTARE(sommadia+b)(90) | 956.184,5 |
Fermorestandoquantoprescritodal’art.4equantoindicatoincalcealaprecedentetabela«A», i lavori indicati ai numeri 5, 6, 7, 8, sono impianti tecnologici per i quali vige l’obbligo di esecuzione da parte di installatori aventi i requisiti di cui alla Legge 46/1990 e al relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 447/1991.
RIEPILOGO DEGLI ELEMENTI PRINCIPALI DEL CONTRATTO | ||
TABELLA «D» |
euro | |
1.a Importo per l’esecuzione delle lavorazioni (base d’asta) 1.b Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza | 935.184,55 |
21.000,00 | |
1 Importo della procedura d’affidamento (1.a + 1.b) | 956.184,55 |
2.a Ribasso offerto in percentuale (solo su 1.a) 2.b Offerta risultante in cifra assoluta (1.a - 1.a x 2.a / 100) | % |
3 Importo del contratto (2.b + 1.b) | |
4 Cauzione provvisoria (calcolata su 1) 1 % 5 Garanzia fideiussoria base (3 x 10%) 10 % 6 Maggiorazione cauzione (per ribassi > al 10%) % 7 Garanzia fideiussoria finale (5 + 6) 8 Garanzia fideiussoria finale ridotta (50% di 7) 9 Importo minimo netto stato d’avanzamento 10 Tempo utile per l’esecuzione dei lavori in giorni 11.a Penale giornaliera per il ritardo 11.b Premio di accelerazione per ogni giorno di anticipo 12 Importo assicurazione C.A.R. art. 34, comma 3 13 Importo assicurazione R.C.A. art. 34, comma 4 | 9.561,86 |
100.000,00 | |
400 giorni | |
0,8 x mille | |
1.200.000,00 | |
500.000,00 |