ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
per la redazione della Variante al Piano di Assetto del Territorio TRA
La PROVINCIA DI VICENZA, cod. fiscale e partita IVA n. 00496080243, quale ente attualmente competente all’approvazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale, in persona
del Presidente nato a _, residente per la carica in Xxxxxx Xxxxxxxx 0 –
Vicenza, in qualità di Legale Rappresentante dell’Ente;
E
Il COMUNE DI CAMISANO VICENTINO Cod. fiscale a Partita Iva 80007050240 quale ente competente alla gestione della pianificazione comunale, in persona del Sig. Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx nato a Camisano Vicentino il 06/06/1954, residente per la carica in Piazza Xxxxxxx X° (indicare indirizzo Comune) , in qualità di Legale Rappresentante dell’Ente;
VISTA la richiesta di attivazione della procedura concertata da parte del Comune di CAMISANO VICENTINO presentata alla Provincia di Vicenza per la formazione della Variante al Piano di Assetto del Territorio ai sensi dell’art. 15 della LR 11/2004;
VISTO l’art.15 della LR 11/2004;
VISTA la DGR n. 3178 del 8/10/2004, con la quale vengono adottati gli atti di indirizzo di cui all’art. 50 della LR 11/2004;
VISTA la deliberazione di giunta del Comune di CAMISANO VICENTINO n. del
, con la quale viene adottato il Documento Preliminare e lo schema di Accordo di Pianificazione;
VISTO il Decreto del Presidente n. del con cui la Provincia di Vicenza ha approvato lo schema di accordo di copianificazione per la redazione della Variante al Piano di Assetto del Territorio Comunale;
SI STABILISCE QUANTO SEGUE:
1. l’Accordo riguarda la redazione in forma concertata della Variante al Piano di Assetto Territoriale che presenta i seguenti elementi:
a) Inquadramento fisico – morfologico e territoriale
b) Contenuti
Il Piano di Assetto Territoriale è lo strumento di pianificazione urbanistica, che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il “governo del territorio”, al fine di perseguire la tutela dell’integrità fisica ed ambientale, nonché dell’identità culturale e paesaggistica dello stesso.
Il Piano interessa ambiti comunali omogenei per caratteristiche insediativo- strutturali, geomorfologiche, storico-culturali e ambientali, o concerne ipotesi
progettuali che, per dimensione o rilevanza territoriale, incidono significativamente sulle previsioni strutturali dei comuni circostanti e rappresenta una interpretazione del paesaggio riconosciuto.
Il Piano di Assetto Territoriale è redatto tenuto conto: dei contenuti di cui alla LR 11/2004 e relativi atti di indirizzo, della LR 14/2017 e relativi provvedimenti attuativi, dei contenuti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC); preso atto degli indirizzi e politiche urbanistiche espressi dalle comunità locali nella fase della concertazione.
c) Finalità
Il Piano di Assetto Territoriale informa le proprie scelte verso una trasformazione urbanistica funzionalmente equilibrata, armonica e policentrica ed uno sviluppo adeguato a soddisfare le esigenze socio-economiche del presente, nel rispetto del principio di conservazione e utilizzo futuro delle risorse del territorio, in particolare di quelle non riproducibili.
In particolare si propone di soddisfare le esigenze delle comunità perseguendo:
− la salvaguardia delle qualità ambientali, culturali ed insediative del territorio al fine della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni naturali, culturali, architettonici ed archeologici;
− la tutela delle identità storico-culturali, la qualità e differenziazione dei paesaggi urbani ed extraurbani, al fine di realizzare la riqualificazione degli insediamenti storici ed il recupero del patrimonio edilizio ed ambientale, nonché il miglioramento della qualità degli insediamenti esistenti e del territorio non urbanizzato;
− la prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’uso del territorio e delle sue risorse, al fine di garantire la sicurezza degli abitati e la difesa idrogeologica dei suoli.
Il piano assicura inoltre la tutela e valorizzazione dei valori paesistici riconosciuti, nonché la riqualificazione delle parti compromesse o degradate e l’attestazione di eventuali nuovi valori paesistici coerenti con quelli riconosciuti ed integrati con lo sviluppo economico e sociale sostenibile.
Le determinazioni del piano sono informate ad una approfondita e sistematica conoscenza di tutte le “componenti strutturali del territorio” di origine naturale ed antropica, finalizzate all’individuazione delle “risorse identitarie” ed alle loro correlazioni e integrazioni.
Il Piano di Assetto Territoriale individua al proprio interno gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO), per caratteristiche geomorfologiche, ambientali, paesaggistiche, storico-culturali o insediativo-strutturali. Definisce inoltre “ambiti di tutela, valorizzazione e riqualificazione” del territorio in funzione del livello di integrità e rilevanza dei valori paesistici, al fine di permettere una lettura integrata delle componenti strutturali del territorio e dei valori del paesaggio.
2. di prendere atto delle modalità per la formazione del quadro conoscitivo e delle banche dati, ai sensi dell’art. 50 lett. a) e f) e degli atti di indirizzo adottati con DGR 3178 del 8 ottobre 2004 ed integrati con DGR n. 3811 del 9 dicembre 2009, successivamente aggiornati con Decreto del Direttore dell'U.O. Urbanistica regionale n. 1 del 6/12/2018, e precisamente:
a) Si ritiene utile precisare che il quadro conoscitivo, necessario alla redazione del PAT, debba essere rapportato alle specifiche caratteristiche del territorio, attraverso una lettura multidisciplinare che consenta di pervenire ad una valutazione critica nell’impiego dei dati, finalizzata a definire appunto le “condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili”, e le “condizioni di fragilità ambientale”;
b) La formazione del Quadro Conoscitivo deve intendersi come la costruzione di un catalogo delle informazioni associate alle competenze dei tre principali soggetti istituzionali (Comune, Provincia e Regione), organizzato e sistematizzato al fine di documentare il complesso delle conoscenze territoriali disponibili ai diversi livelli.
c) La formazione del Quadro Conoscitivo deve necessariamente esplicitarsi nelle forme e nei contenuti, secondo le caratteristiche di ogni singolo ambito e livello territoriale esaminato, proponendo una lettura del territorio e delle sue componenti attraverso la compilazione delle seguenti matrici:
1. INFORMAZIONI TERRITORIALI DI BASE
2. ARIA
3. CLIMA
4. ACQUA
5. SUOLO E SOTTOSUOLO
6. BIODIVERSITA'
7. PAESAGGIO
8. PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO
9. INQUINAMENTI FISICI
10. ECONOMIA E SOCIETA’
11. PIANIFICAZIONE E VINCOLI
Tali matrici e i tematismi che le compongono dovranno essere strutturati seguendo le specifiche tecniche per la creazione delle banche dati e dei relativi metadati, secondo le indicazioni, previo accordo sulle eventuali modifiche ed integrazioni, della Direzione Urbanistica, avendo come riferimento l’atto di indirizzo di cui all’art. 50 lettere a) e f) della LR 11/04.
d) Xxxxx scorta del presente accordo il progetto dovrà indicare, con riferimento alle matrici di cui alla precedente lettera c), quali dati sono propedeutici alle strategie di progetto del territorio in oggetto, e quali sono invece indifferenti a tale scopo.
3. di prendere atto del “Documento Preliminare” adottato con deliberazione di giunta n. _ del , precisando che in ogni caso la definizione delle progettualità della Variante al PAT dovrà avvenire compatibilmente con le finalità ed i limiti stabiliti dalla LR 14/2017 e relativi provvedimenti attuativi di cui all'art. 4 della stessa;
4. di prendere atto che la redazione degli elaborati dovrà attuarsi in riferimento agli atti di indirizzo di cui alle lettere a) e g) dell’art. 50 della LR 11/2004;
5. di prendere atto del seguente programma dei lavori:
a) fase di concertazione relativa al documento preliminare, prevista dall’art. 5 della LR 11/2004, cui segue la deliberazione di Giunta Comunale di approvazione di apposita relazione che esponga le risultanze della concertazione e proponga il recepimento di eventuali modifiche al documento preliminare. Tale fase dovrà concludersi entro ( ) giorni dalla sottoscrizione;
b) fase di copianificazione:
• incontri tecnici tra gli uffici provinciali e comunali al fine di addivenire alla condivisione delle scelte pianificatorie, con particolare riferimento alla compatibilità delle strategie comunali con la pianificazione superiore;
• redazione della bozza avanzata di piano da parte del Comune entro ( ) giorni dal primo incontro di copianificazione;
• parere tecnico provinciale pre-adozione: entro giorni 120 dal deposito della documentazione completa del PAT in Provincia;
• redazione degli elaborati definitivi di piano da parte del Comune entro ( ) giorni dal punto precedente;
• sottoscrizione degli elaborati definitivi del PAT entro ( ) giorni dal deposito in Provincia della documentazione di cui al punto precedente;
c) adozione del PAT da parte del Consiglio Comunale entro ( ) giorni dal punto precedente e deposito e pubblicazione del piano secondo i termini di legge;
d) fase di copianificazione per l’esame delle osservazioni pervenute:
• trasmissione delle osservazioni e delle proposte di controdeduzioni da parte del Comune alla Provincia entro ( ) giorni dalla chiusura del termine per la pubblicazione del piano
• eventuali incontri tra gli uffici comunali e provinciali;
• espressione della VTPU (Valutazione Tecnica Provinciale Urbanistica) entro 90 (novanta) giorni dalla trasmissione delle osservazioni e proposte di controdeduzioni;
e) convocazione della conferenza di servizi per la valutazione delle osservazioni e l’approvazione del piano da parte del Comune entro ( _) giorni dall’acquisizione dei pareri VTPU e VAS;
f) ratifica da parte del Presidente della Provincia entro 30 (trenta) giorni dalla consegna degli elaborati definitivi adeguati agli esiti della conferenza di servizi conclusiva e successiva pubblicazione sul BUR da parte della Provincia.
Le tempistiche di cui sopra vanno intese quali parametri temporali di un percorso pianificatorio di tipo standard ed in tal senso non individuano termini perentori. In tal senso i singoli step temporali del programma dei lavori potranno variare in ragione delle eventuali particolarità e problematiche tecnico-progettuali o amministrative che dovessero insorgere nel corso dell’iter di pianificazione.
6. di stabilire che al presente accordo di pianificazione dovrà essere data pubblicità nella forma che il Comune riterrà più opportuna;
7. obblighi reciproci
a) La Provincia si impegna a promuovere e a coordinare i rapporti con i singoli enti/amministrazioni locali nella redazione del Piano urbanistico in forma concertata. Il Responsabile del Procedimento, per la Provincia di Vicenza, è il responsabile P.O. del Servizio di Pianificazione Territoriale, coadiuvato dal gruppo di copianificazione composto da personale provinciale del Servizio di Pianificazione Territoriale;
b) Il Comune si impegna a:
• rendere disponibili i dati e la documentazione inerente il territorio e lo stato della pianificazione, in suo possesso, nonché eventuali studi ed altro materiale conoscitivo che possa essere di supporto alla redazione dei documenti della variante al PAT;
• fornire la collaborazione degli uffici comunali nell’attività di pianificazione;
• comunicare tempestivamente, dopo la scadenza del periodo di pubblicazione, se intenda avvalersi della facoltà di controdedurre alle osservazioni pervenute oltre i termini previsti dalla legge, precisando altresì il termine ultimo stabilito.
8. valutazione delle osservazioni: le osservazioni presentate durante il periodo di pubblicazione e deposito e quelle pervenute oltre i termini qualora il Comune intenda espressamente esaminare, dovranno essere valutate in conferenza di servizi. Alla conferenza di servizi oltre al rappresentante del Comune interessato, preventivamente autorizzato dall'organo competente, e al Dirigente del Servizio di Pianificazione Territoriale, potranno essere presenti i rappresentanti degli enti pubblici che detengano specifiche competenze disciplinari o che siano coinvolti nel procedimento di approvazione. Le osservazioni accoglibili dovranno configurarsi come osservazioni portatrici di interessi collettivi, coerenti con gli obiettivi del documento preliminare e tendenti a proporre ipotesi di miglioramento del piano. L’accoglimento di tali osservazioni comporta la ripubblicazione del piano nei seguenti casi:
a) aumento della capacità insediativa complessiva del piano al di fuori delle tolleranze dimensionali definite nella valutazione di sostenibilità del PAT;
b) stralcio di specifiche previsioni progettuali di livello strutturale contenute nel piano o inserimento di nuove previsioni di livello strutturale;
c) modifica sostanziale o stralcio di ambiti soggetti a specifica trattazione disciplinare atta a garantire la tutela e conservazione delle caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali.
Le osservazioni pervenute dovranno in ogni caso essere oggetto di analisi da parte del valutatore del piano per gli aspetti ambientali, anche qualora siano pervenute oltre il termine di pubblicazione ed il Comune intenda controdedurle, e quindi trasmesse alla Commissione Regionale VAS.
9. gli interessati sottoscrivono il presente accordo
PROVINCIA DI VICENZA Il Presidente Avv. Xxxxxxxxx Xxxxx | COMUNE DI CAMISANO VICENTINO Il Sindaco Xxxxx Xxxxxxxx |
documento sottoscritto digitalmente