Oggetto dell’affidamento
Capitolato prestazionale per la gestione delle attività connesse al Progetto cod. NA 3.1.1.b “Percorsi di Autonomia Guidata”, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane “PON METRO” 2014- 2020 (Asse 3 “Servizi per l’Inclusione Sociale”). CUP: B69J17000350006
Oggetto dell’affidamento
Articolo 1 Oggetto
Affidamento delle attività denominate “Percorsi di Autonomia Guidata”, finalizzate alla sperimentazione di percorsi di accompagnamento all'autonomia per giovani neo maggiorenni in uscita da percorsi di accoglienza residenziale.
La presente selezione è articolata in n. 2 lotti:
Lotto | Area territoriale | CIG |
1 | Municipalità 1,5,8,9,10 | 861336774D |
2 | Municipalità 2,3,4,6,7 | 8613374D12 |
Articolo 2 Durata
Le attività avranno durata pari a 18 mesi, a far data dall’avvio delle attività e comunque non oltre il 31/12/2022.
Eventuali ritardi nell’avvio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna al Comune, non potranno, a nessun titolo, essere fatti valere dall’affidatario.
L’Amministrazione si riserva di autorizzare l'esecuzione anticipata delle prestazioni qualora ricorrano le condizioni di cui all'art. 32 comma 8 del D.Lgs 50/2016 (nel prosieguo Codice)
Ai sensi dell'art. 106 comma 11 del Codice, il contratto può essere prorogato per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante.
Articolo 3 Importo
L’importo complessivo massimo presunto per le attività previste è pari ad € 846.710,30 al netto dell'Iva, così suddiviso per i seguenti lotti:
Lotto | Area territoriale | Importo a base d’asta al netto dell’iva |
1 | Municipalità 1,5,8,9,10 | € 423.355,15 |
2 | Municipalità 2,3,4,6,7 | € 423.355,15 |
L'importo è articolato in base alla tipologia di prestazioni da rendere come di seguito indicato:
Piano finanziario
LINEA A - AZIONI TRASVERSALI E DI SISTEMA | ||||||
COSTO ORARIO | ORE MENSILI | COSTO MENSILE | COSTO 18 MESI | |||
COORDINAMENTO - CAT D3/E1 | € | 21,04 | 60 | € | 1.262,40 | € 22.723,20 |
FIGURE EDUCATIVE - CAT C3 | € | 18,62 | 120 | € | 2.234,40 | € 40.219,20 |
PSICOLOGO - CAT. E2 | € | 23,74 | 50 | € | 1.187,00 | € 21.366,00 |
€ 84.308,40 | ||||||
MATERIALI, | ||||||
ATTREZZATURE,COSTI DI GE- | ||||||
STIONE SEDE, COMUNICAZIO- | ||||||
NE, ATTIVITA' DI PROMOZIONE | € 18.224,28 | |||||
€ 102.532,68 |
LINEA B1 - VOCI DI COSTO PER L'ATTIVAZIONE DI OGNI SINGOLO PROGETTO DI AUTONOMIA GUIDATA - TIPOLOGIA CON SOLUZIONE ABITATIVA INTERMEDIA | |||||||
SOSTEGNO ALL'ABITARE IN AP- PARTAMENTO MESSO A DISPO- SIZIONE DALL'ENTE GESTORE | QUOTA PRO/DIE - PRO/ CAPITE/ORARIA- MENSI- LE | QUOTA ANNUALE | QUOTA COMPLESSIVA MASSIMA DISPONIBILE | ORE SETTIMANALI | |||
BUDGET VITTO | € | 5,00 | € | 1.825,00 | |||
BUDGET AUTONOMIA ABITATI- VA | € | 3.000,00 | |||||
REFERENTE EDUCATIVO | € | 18,62 | € | 5.809,44 | 6 | ||
BUDGET FORMAZIONE-LAVORO | € | 4.650,00 | |||||
BUDGET MENSILE PER ESIGENZE QUOTIDIANE | € | 180,00 | € | 2.160,00 | |||
€ | 17.444,44 |
LINEA B2 - VOCI DI COSTO PER L'ATTIVAZIONE DI OGNI SINGOLO PROGETTO DI AUTONOMIA GUIDATA - TIPOLOGIA SENZA SOLUZIO- NE ABITATIVA INTERMEDIA | |||||||
SOSTEGNO ALL'ABITARE IN AP- PARTAMENTO MESSO A DISPO- SIZIONE DALL'ENTE GESTORE | QUOTA PRO/DIE - PRO/ CAPITE/ORARIA | QUOTA ANNUALE | QUOTA COMPLESSIVA MASSIMA DISPONIBILE | ORE SETTIMANALI | |||
BUDGET AUTONOMIA ABITATI- VA | € | 6.000,00 | |||||
REFERENTE EDUCATIVO | € | 18,62 | € | 5.809,44 | 6 | ||
BUDGET FORMAZIONE-LAVORO | € | 4.650,00 | |||||
BUDGET MENSILE PER ESIGENZE QUOTIDIANE | € | 180,00 | € | 2.160,00 | |||
€ | 18.619,44 |
102.532,68
€
COSTO LINEA A
COSTO PER SINGOLO LOTTO
BUDGET Totale disponibile per attivazione dei PAG indivi- duali tipo B1 o B2 | € 277.046,47 |
COSTO n. 2 ABITAZIONI INTERMEDIE | € 43.776,00 |
TOTALE | € 423.355,15 |
Verranno retribuite alla ditta affidataria solo le prestazioni specificamente richieste ed effettivamente sostenute.
Non sussistono rischi da interferenza e pertanto non è stato redatto il DUVRI
Articolo 4 Obiettivi
Il progetto di Autonomia Guidata nasce, in primo luogo, dall’esigenza di un intervento “ponte” tra le dimissioni dal percorso comunitario dei neo-maggiorenni e la totale condizione di autonomia. In particolare si basa sulla consapevolezza che la difficoltà di inserimento soprattutto al momento dell'uscita dal contesto protetto della comunità, potrebbe rappresentare l'ennesima sconfitta e un ulteriore ostacolo da superare per raggiungere una propria autonomia e spesso un rientro nel contesto familiare di origine potrebbe precludere i soggetti dalla possibilità di una crescita globale.
A tale fine la sperimentazione che il Comune di Napoli vuole attuare avrà come elementi caratterizzanti:
• la promozione dell’autonomia mediante un accompagnamento individualizzato, progettato sui bisogni e le risorse della persona, volto al raggiungimento di maggiori autonomie;
• la temporaneità della risposta, che implica accoglienze con tempi definiti in partenza (brevi o medi) e forme di ospitalità che rinviano a formule diverse;
• l’adattabilità della risposta, che mette al centro la persona perché l’obiettivo di potenziare, sperimentare o mantenere le sue abilità – in evoluzione nel tempo – passa anche dalla versatilità adattiva del servizio residenziale stesso mediante l’offerta di servizi flessibili di accompagnamento a intensità variabile;
• la capacità di collocarsi in modo intermedio nella gamma di soluzioni esistenti tipicamente polarizzate tra il proprio domicilio e le risposte ad alta protezione.
Articolo 5 Destinatari
I destinatari degli interventi saranno individuati in stretto raccordo con i servizi sociali territoriali a partire dai criteri di seguito indicati:
I giovani neo-maggiorenni di età compresa tra i 18 e i 22 anni che provengono da esperienze di accoglienza in comunità di tipo residenziale o in affido familiare per i quali si verifichino le seguenti condizioni:
• assenza di reti familiari e di supporto o inadeguatezza delle stesse a sostenere il giovane nel percorso di autonomia;
• adeguato livello di elaborazione dei vissuti e di consapevolezza circa la progettualità futura;
• sufficienti risorse personali in grado da consentire il passaggio all'autonomia abitativa, lavorativa e relazionale
• adesione al progetto di autonomia.
• adeguato livello di elaborazione dei vissuti e di consapevolezza circa la progettualità futura;
• sufficienti risorse personali in grado da consentire il passaggio all'autonomia abitativa e lavorativa
• adesione al progetto di autonomia.
Sarà possibile prevedere l’attivazione di PAG nei confronti giovani neo-maggiorenni di età compresa tra i 18 e i 22 anni che non provengono da percorsi di accoglienza residenziale in comunità per minori, ma che risultano in carico nella rete dei servizi sociali e socio- educativi.
L’ammissione al Progetto di Autonomia Guidata viene effettuata, previa valutazione da parte del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, mediante convocazione dell’Equipe composta da assistente sociale referente del caso, coordinatore dell’ente gestore, referente del progetto per il Comune di Napoli Servizio Politiche per l’infanzia e l’adolescenza.
L’effettiva ammissione sarà disposta con apposita formale nota di autorizzazione del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza nei limiti delle risorse disponibili per ciascun lotto nel periodo di riferimento.
Articolo 6 Caratteristiche del progetto
La fase del reinserimento nel contesto socio ambientale, successiva alla permanenza media o lunga presso una struttura residenziale, segna per questa fascia d’età il buon esito del processo di accoglienza. Definiti “care leavers”, ossia coloro che lasciano il sistema di cura, al termine della maggiore età, i giovani che abbandonano il regime dei servizi predisposti per la tutela dell’infanzia sono esposti ad un ennesimo rischio di esclusione sociale, se non sono state create delle condizioni che facilitino i diversi stadi di autonomia del soggetto, nonché un’opportuna rete di sostegno che possa garantire da “effetto cuscinetto”, una quota di capitale sociale utile a garantire l’autonomia abitativa, lavorativa e relazionale.
Il programma prevede la costruzione di percorsi individuali di autonomia guidati basati sui seguenti assi di azione:
Asse 1: Abitare
Una delle dimensioni di fondamentale importanza è quella dell’abitare, dal momento che al compimento del 18esimo anno i giovani che fino a quel momento sono stati accolti in servizi residenziali per minori vengono dimessi dalle comunità e devono individuare soluzioni abitative alternative, laddove non sia possibile il rientro in famiglia.
In tal senso il progetto prevede la possibilità di attivare Progetti di Autonomia Guidata (PAG) che prevedono l’accoglienza in soluzioni abitative temporanee per poi costruire il passaggio all’autonomia abitativa oppure PAG che fin dall’uscita dalla comunità residenziale prevedono soluzioni abitative autonome:
a) Soluzioni abitative intermedie:
L'ente gestore dei Percorsi di Autonomia Guidata dovrà mettere a disposizione n. 2 soluzioni abitative con minimo 6 e massimo 8 posti, collocate in zona facilmente accessibili e raggiungibili con mezzi pubblici. L’alloggio dovrà essere composto da camere con massimo due posti letto, da almeno due servizi igienici e spazi comuni, come cucina, dispensa, soggiorno, sala da pranzo, lavanderia, utilizzabili da tutti gli ospiti.
L'ente dovrà garantire, relativamente alla struttura che ospita gli alloggi, il rispetto delle norme in materia di urbanistica, edilizia, barriere architettoniche, sicurezza sul lavoro, igiene e prevenzione incendi.
L'ente gestore dei Progetti di Autonomia Guidata deve garantire:
• la fornitura dei beni alimentari necessari a garantire la preparazione dei pasti da parte degli ospiti; la scelta della tipologia e quantità dei beni dovrà essere individuata sulla base delle necessità degli ospiti e con gli stessi condivisa;
• la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi;
• gli arredi di tutti gli ambienti e la loro manutenzione o sostituzione in caso di usura o rottura;
• tutti i consumi e le utenze relative a elettricità, gas, riscaldamento, acqua;
• la pulizia straordinaria degli ambienti comuni almeno una volta a settimana;
• la fornitura di utensili e materiali per la cucina e per la pulizia degli ambienti ad uso personale.
• la fornitura e il ricambio della biancheria (lenzuola, coperte, asciugamani, etc…)
• la reperibilità di un operatore nelle 24 ore per eventuali situazioni di necessità e emergenza
Per le soluzioni abitative intermedie l’ente gestore avrà a disposizione un budget dedicato. Tale budget sarà utilizzato per le spese relative all’affitto dell’alloggio e alle utenze che saranno riconosciute, a seguito di presentazione di documentazione giustificativa, entro il massimo mensile di 1.216,00 euro per ciascuna abitazione. Nel caso in cui le soluzioni abitative proposte siano di proprietà dell’ente gestore verrà riconosciuta, quale somma per la messa a diposizione degli stessi, una quota mensile parametrata ai valori OMI relativi alla locazione e pubblicati semestralmente dall’Agenzia Entrate considerando nello specifico il valore medio tra il min e max indicati per la specifica zona catastale. Anche per questa tipologia il budget mensile massimo riconoscibile (per la quota alloggio ed utenze) è pari a 1216,00 euro.
b) Sostegno all’autonomia abitativa
Sia nel caso in cui il neomaggiorenne sia stato inserito in un PAG che prevede un periodo di accoglienza in una soluzione abitativa intermedia sia nel caso in cui si sia progettato direttamente il passaggio all’autonomia, il progetto prevede che l’ente gestore possa disporre di un budget da destinare al reperimento di una abitazione autonoma, al pagamento delle prime mensilità di affitto, all’arredamento della casa, alla fornitura di quanto necessario perché il progetto di abitare autonomo possa realizzarsi (spese per allaccio utenze, anticipi sugli affitti, costi generali…).
Il budget previsto nel progetto potrà dunque essere utilizzato sia a conclusione del periodo durante il quale il neo maggiorenne è stato accolto nelle soluzioni abitative intermedie per la fuoriuscita e il definitivo realizzarsi dell’autonomia abitativa sia all’avvio del PAG laddove si progetti direttamente il passaggio dalla comunità all’abitare in autonomia.
Nel caso di passaggio dalla soluzione abitativa intermedia all’autonomia il budget individuale è pari a € 3.000,00. Tale budget comprende i costi per l’attivazione dell’abitazione e un numero orientativo di 3 mensilità di affitto
Nel caso di passaggio diretto all’abitare in autonomia il budget individuale è pari a € 6.000,00. Tale budget comprende i costi per l’attivazione dell’abitazione e un numero orientativo di 9 mensilità di affitto.
Asse 2 - Funzioni di accompagnamento e supporto sociale per l'autonomia:
a) Il tutor
L'ente gestore dei Progetti di Autonomia Guidata deve prevedere interventi di affiancamento, supporto e tutoraggio da parte di figure in possesso di adeguate competenze tecnico-professionali e relazionali. A tal fine l'ente gestore individua dei Referenti con funzioni di accompagnamento “leggero” dei giovani inseriti nei PAG. Il tutor educativo deve garantire per ogni PAG un numero di ore medio settimanale pari a 6. L'affiancamento socio-educativo è condotto in modo flessibile ed in diverse fasce orarie (diurne e/o serali) in relazione alle necessità evidenziate.
Il referente che segue il PAG, svolge anche funzioni di raccordo con i servizi sociali territoriali e con il Servizio Politiche per l'Infanzia e l'adolescenza e partecipa all'Equipe integrata di cui fa parte anche il giovane neo-maggiorenne.
b) Il Budget per l’autonomia
L’ente gestore dovrà garantire per ogni PAG che sarà attivato (sia nel caso che prevede l’accoglienza nelle soluzioni abitative intermedie sia nel caso del passaggio diretto all’abitare autonomo) un budget mensile individuale pari a € 180,00 da destinare alle
esigenze della vita quotidiana del giovane inserito nel PAG. Il Tutor referente concorderà con il giovane neo maggiorenne l’utilizzo del budget definendo le voci di spesa e gli importi necessari in relazione al progetto individuale elaborato e condiviso (trasporti, abbigliamento, spese personali, attività sportive, corsi o laboratori di tipo espressivo,..) e l’ente gestore provvederà all’acquisto di quanto necessario.
c) Le reti di supporto sociale e l’affiancamento familiare
Tra le diverse problematiche che interessano la condizione del “care leaver” vi è spesso quella dell’isolamento sociale e dell’assenza di legami primari forti e validi. La rottura delle reti familiari conseguenti all’allontanamento dal nucleo di origine e l’impossibilità di una loro ricostruzione, oppure la presenza di legami familiari deboli che non costituiscono per il neo maggiorenne un supporto nel percorso di crescita verso l’autonomia, così come l’isolamento e la marginalità dovute ad una esperienza di vita che fa sentire spesso i ragazzi come “differenti” e che quindi comporta una fatica maggiore a costruire relazioni con i pari significative e durature: tutto questo implica la necessità di sostenere nel PAG la costruzione di nuove relazioni o il consolidamento di quelle già esistenti perché possano costituire riferimenti importanti per il giovane che si trova a sperimentare il passaggio alla vita autonoma.
Il progetto quindi prevede la realizzazione di diverse iniziative volte a favorire l’aggregazione di neo maggiorenni provenienti da esperienze simili perché possano essere aiutati e sostenuti nel gruppo dei pari mediante un percorso di condivisione e socializzazione, così come la realizzazione di azioni volte a coinvolgere altri giovani in percorsi di aggregazione e conoscenza.
Inoltre è possibile prevedere azioni di sensibilizzazione della comunità locale per attivare percorsi di sostegno solidale da parte di cittadini, famiglie, imprese, artigiani, commercianti, affinchè possano costruirsi reti territoriali di supporto al neo maggiorenne in una sorta di adozione sociale da parte della comunità. Potrebbero inoltre essere promossi dei veri e propri affiancamenti da parte di famiglie disposte a farsi carico di un sostegno affettivo e sociale al percorso di autonomia, quali famiglie di appoggio.
Asse 3: formazione e lavoro
In molti casi i care leavers devono completare il percorso di studi oppure più frequentemente devono poter fruire di corsi di formazione professionalizzanti al fine di acquisire le competenze necessarie all’inserimento nel mondo del lavoro. L’ente gestore dovrà dunque sulla base del progetto individuale provvedere a inserire il giovane in percorsi formativi mirati.
Successivamente o in alternativa al percorso formativo l’ente gestore dovrà individuare le modalità con le quali consentire al giovane l’attivazione di forme di tirocinio lavorativo o borse di lavoro per facilitare l’acquisizione di competenza on the job e promuovere l’inserimento dello stesso nel mondo del lavoro mediante il contatto diretto con aziende. Nell’ambito di tale linea di azione l’ente gestore potrà utilizzare quota parte del budget stanziato anche per fornire una adeguata strumentazione per il raggiungimento dell’autonomia lavorativa, sia esso rappresentato dall’acquisto del Kit di strumenti da lavoro (es. strumentazione, parrucchiere, estetista, fisioterapista) o il conseguimento della patente di guida, o quanto altro concordato con il Servizio politiche per l’infanzia e l’adolescenza che possa favorire o supportare il percorso di acquisizione di competenze formative e di inserimento nel mondo del lavoro.
Per quest’asse viene destinato un budget massimo di euro 4.650,000
Articolo 7
Azioni trasversali e di sistema
L’ente gestore dovrà organizzare le attività del progetto in modo tale da garantire un pre- sidio stabile, in modo da implementare - presso uno spazio fisico sul territorio cittadino a tanto destinato - un insieme di azioni trasversali e di sistema che accompagneranno per tutto il tempo il percorso di attivazione dei singoli PAG e che dovranno essere program- mate e realizzate in accordo con il Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Nella sede individuata dovranno dunque essere presenti gli operatori dell’equipe per la realizzazione delle seguenti azioni:
a) attività di informazione e promozione
l’ente gestore deve realizzare interventi di sensibilizzazione, conoscenza e promozione del progetto, presso i diversi soggetti interessati (comunità di accoglienza, servizi so- ciali territoriali, potenziali destinatari del progetto)
b) attività di gruppo
durante tutto il periodo di attivazione dei PAG così come nella fase propedeutica all’attivazione degli stessi, dovranno essere realizzati momenti di incontro, confronto, scambio e socializzazione tra minori inseriti in servizi residenziali e prossimi alla maggiore età, giovani neo maggiorenni in uscita dal sistema di accoglienza, giovani già inseriti in PAG, al fine di sostenere i diversi percorsi di autonomia e contrastare fenomeni di isolamento. In tal senso tali attività possono assumere connotazioni diverse, anche di carattere aggregativo, e coinvolgere coetanei che non sono inseriti in circuiti di tutela.
c) attività di costruzione della rete
La sede dedicata alle azioni trasversali sarà anche il luogo nel quale collocare alcune azioni dedicate al coinvolgimento di diversi soggetti che possono agire un ruolo di supporto sociale ai percorsi di autonomia, sia dal punto di vista delle relazioni primarie di tipo affettivo che dal punto di vista dell’accesso a diverse opportunità che possono sostenere l’autonomia. In tal senso sarà compito dell’ente gestore sensibilizzare citta- dini, famiglie, soggetti del mondo del lavoro e dell’impresa perché i giovani care lea- vers possano costruire legami utili al loro percorso di vita.
Inoltre è necessario l’attivazione di una efficace funzione di coordinamento sia interna all’equipe che esterna così come l’organizzazione di modalità di lavoro in equipe che at - traverso l’apporto di diverse figure professionali e con la presenza del tutor di riferimento di ciascun PAG possa garantire una idonea definizione dei percorsi individuali, un costante accompagnamento alla loro realizzazione e un processo continuo di monitoraggio e valu- tazione.
L’ente gestore può disporre per tutto quanto sopra descritto di un monte ore attività dedi- cato come di seguito riportato:
ore mensili | |
Attività di coordinamento | 60 |
Figure educative | 120 |
Psicologo | 50 |
Articolo 8
Durata del PAG e strumenti di lavoro
In sede di Equipe composta dall'assistente sociale del CSS territorialmente competente, dal referente dell'ente gestore e dal referente del Servizio Politiche per l'Infanzia e l'Ado- lescenza, con la partecipazione dell'ospite, viene definito il progetto personalizzato e vie- ne sottoscritto un “Accordo di collaborazione adesione” in cui vengono definiti obiettivi specifici, tempi e modi del percorso di Autonomia Guidata.
Ciascun PAG ha una durata massima di 12 mesi, intendendo questo periodo come una sorta di ponte verso la piena autonomia.
Il PAG ha inizio con la comunicazione di effettivo ingresso nel progetto da parte dell’ente gestore, successivamente alla formale autorizzazione all’inserimento del Servizio Politiche di Inclusione Sociale.
Eventuali proroghe - per non oltre ulteriori 6 mesi e comunque fino alla conclusione della durata dell’appalto - del tempo di permanenza nel PAG dovranno essere adeguatamente motivate e formalmente autorizzate dal Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza.
La conclusione del percorso individuale può avvenire con le seguenti modalità:
a. il progetto personale raggiunge la sua naturale conclusione;
b. sopraggiungano problematiche e/o condizioni, riguardanti i giovani inseriti, incom- patibili con le finalità del progetto e/o laddove non vengano rispettati gli impegni di cui all’Accordo di collaborazione e adesione;
c. per volontà dell’utente.
In ogni caso la conclusione del percorso individuale viene formalizzata mediante specifico incontro di equipe al quale partecipa il giovane neo maggiorenne, il tutor di riferimento, l’assistente sociale referente del caso, il coordinatore del progetto per l’ente gestore e il referente del progetto per il Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Napoli.
Articolo 9
Qualifiche e standard degli operatori impegnati
L’ente aggiudicatario che realizzerà le attività dovrà avvalersi di una Equipe minima di la- voro composta da operatori in possesso dei requisiti di seguito elencati:
1 Coordinatore, in possesso di laurea in Psicologia, Sociologia, Scienze del servi- zio Sociale, Scienze dell'Educazione, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell'ultimo triennio (2018-2019-2020) nel coordinamento di attività e/o equipe multiprofessionali per servizi inerenti interventi in favore di minori e/o giovani;
3 Figure Educative di III livello così come identificate dal catalogo dei servizi regionale allegato al R.R. 4/14 e nel caso specifico in possesso di Laurea in Scien- ze dell’educazione, Psicologia, Servizio Sociale, con significativa esperienza di al- meno 12 mesi nell'arco dell’ultimo triennio ((2018-2019-2020)) nel lavoro con minori e/o giovani;
1 Psicologo, in possesso di Laurea in Psicologia e iscrizione all’Albo professionale sezione A, con significativa esperienza di almeno 12 mesi nell'arco dell’ultimo triennio (2018-2019-2020) nel lavoro con i minori e/o giovani;
In base al numero di PAG che saranno attivati l’ente gestore dovrà garantire eventualmente l’utilizzo di ulteriori Figure Educative di III livello come sopra indicate, in numero sufficiente a garantire le funzioni di accompagnamento leggero indicate nel presente Capitolato (per 6 ore settimanali per ciascun utente per il quale sarà autorizzato il PAG individuale).
Il gestore è tenuto a fornire, una volta avvenuta l’aggiudicazione dell’appalto, entro un termine massimo di 7 giorni dalla specifica richiesta, i nominativi del personale impiegato nell’espletamento delle attività e dimostrarne il possesso dei relativi requisiti richiesti con presentazione dei titoli, dei curricula e dei certificati di servizio dettagliati che ne attestino l’esperienza. Per la stessa Equipe, l'Ente dovrà essere altresì produrre idonea attestazione circa l’assenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609- undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (D. Lgs. n. 30 del 2014, che attua una direttiva dell’Unione europea - n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile).
In caso di mancato riscontro nei termini indicati si procederà all’avvio del procedimento per la revoca dell’aggiudicazione e la conseguente escussione della polizza provvisoria.
All’intera Equipe operativa dovrà essere garantita l’applicazione di contratti di lavoro previsti dalla normativa vigente ed in coerenza con la tipologia del servizio affidato, da trasmettere al Servizio Politiche per l‘infanzia e l'Adolescenza entro 10 giorni dall’inizio delle attività unitamente agli UNILAV.
L’ente dovrà garantire per tutta la durata del servizio il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze equivalenti a quelli posseduti dall'operatore sostituito.
Inoltre qualsiasi sostituzione di componenti dell’equipe dovrà essere comunicata e preventivamente autorizzata dal Servizio Politiche per l’Infanzia e l’adolescenza.
Gli operatori dell’Impresa aggiudicataria dovranno assicurare lo svolgimento delle attività in osservanza delle norme sulla privacy, con particolare riferimento alle informazioni di carattere personale ed all’uso di strumenti di lavoro elaborati in forma scritta. Alcun rapporto di lavoro potrà – a nessun titolo – costituirsi tra quanti impegnati nell’attività ed il Comune di Napoli.
Articolo 10 Sedi delle attività
La sede destinata alla realizzazione delle attività trasversali e di sistema dovrà essere organizzata in modo tale da garantire la presenza di una postazione da utilizzare per le attività di informazione, promozione e costruzione della rete e di spazi adeguati per le attività di gruppo come indicate nel presente Capitolato.
La sede deve essere collocata nel territorio del Lotto per il quale si partecipa.
Le soluzioni abitative intermedie dovranno avere le caratteristiche indicate nell’art. 6 e potranno essere collocate in tutto il territorio cittadino.
E’ possibile prevedere che gli spazi per le attività trasversali siano individuati nello stesso stabile presso il quale sono allocate le soluzioni abitative a condizione che ci sia una separazione e completa autonomia tra gli spazi dedicati alle diverse funzioni. In tal caso lo stabile deve comunque ricadere nel territorio del Lotto per il quale si partecipa.
A tal fine l’ente si impegna a fornire, una volta avvenuta l’aggiudicazione dell’appalto ed entro un termine massimo di 7 giorni dalla specifica richiesta, la documentazione attestante la piena disponibilità delle sedi indicate. In caso di mancato riscontro nei termini indicati si procederà all’avvio del procedimento per la revoca dell’aggiudicazione e la conseguente escussione della polizza provvisoria.
Articolo 11 Obblighi dell’aggiudicatario
L’ente che risulterà affidatario sarà obbligato a rendere immediatamente noto alla Amministrazione Comunale le seguenti situazioni in cui dovesse incorrere:
eventuale ispezione in corso, sia ordinaria sia straordinaria, da parte degli Enti all’uopo deputati e i risultati delle stesse ispezioni, attraverso la trasmissione dello specifico verbale, con precisa notifica al Servizio Programmazione socio assistenziale, in caso di contestazioni, di ogni tipo di irregolarità riscontrate ed eventuali conseguenti diffide; modifica della ragione sociale del soggetto; cessione dello stesso; cessazione dell’attività; concordato preventivo, fallimento; stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o pignoramento;
L’ ente affidatario dovrà provvedere successivamente all’affidamento:
a depositare tutte le spese contrattuali, le quali cederanno per intero a suo carico; a depositare cauzione definitiva nella misura indicata al successivo art.20.
L’ente affidatario si impegna a:
• erogare il servizio sulla base di quanto stabilito nel contratto;
• svolgere le attività oggetto del contratto in coordinamento con il Comune di Napoli Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza;
• rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente per le materie oggetto del presente appalto;
• garantire l’adempimento di tutti gli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalla normativa vigente a favore dei propri addetti alla realizzazione dell’attività;
• garantire che le strutture e le attrezzature messe a disposizione per lo svolgimento delle attività corrispondano ai requisiti delle vigenti normative in materia di idoneità e sicurezza;
• relazionare periodicamente e puntualmente sulle attività svolte;
• relazionare sulla conclusione delle attività evidenziando i servizi erogati, le problematiche emerse, le soluzioni adottate, e quant’altro necessario a quantificare e qualificare il servizio fornito;
• garantire che gli operatori siano idonei alle mansioni di cui al presente Capitolato;
• garantire per tutta la durata del progetto il contenimento del turn over, fornendo adeguate motivazioni e giustificazioni ad un eventuale avvicendamento e garantendo la sostituzione con operatori in possesso dei titoli e delle esperienze di cui al presente capitolato;
• garantire l’immediata sostituzione dell’operatore assente per qualsiasi motivo;
• farsi esclusivo carico degli oneri assicurativi e previdenziali e quant’altro necessario all’impiego dell’operatore nelle attività di specie senza che possa null’altro opporsi all’Amministrazione Comunale in ordine alla normativa regolante il presente rapporto;
• farsi carico degli obblighi relativi alle vigenti disposizioni in materia di protezione dell’impiego e di condizioni di lavoro applicabili nel corso dell’esecuzione del contratto (sicurezza e protezione dei lavoratori, nonché delle condizioni di lavoro).
L’ente affidatario dovrà stipulare un’apposita polizza di assicurazione per la responsabilità civile, con oneri a suo intero ed esclusivo carico, per la tutela degli utenti e di terzi, da eventuali danni provocati a persone e beni dal personale impiegato nell’espletamento del servizio, con ampia e totale liberazione dell’Amministrazione Comunale da ogni responsabilità.
Articolo 12 Modalità di pagamento
Ad ogni PAG attivato mediante l’accordo sottoscritto con il Servizio politiche per l’infanzia e l’adolescenza verranno definite le singole voci di spesa attivabili per lo stesso secondo lo schema finanziario sopra riportato.
L’ente aggiudicatario dovrà presentare bimestralmente la fattura con il dettaglio delle singole spese sostenute, per ogni PAG attivato in coerenza con il piano economico approvato con l’indicazione, oltre che dei codici di seguito evidenziati, della fonte di finanziamento: PON METRO 2014/2020 FSE ASSE 3 azione 3.1.1.b.
Verranno riconosciute solo le spese effettivamente sostenute ed autorizzate dal servizio Politiche per l’infanzia e l’adolescenza con l’approvazione del PAG.
Il Comune di Napoli provvederà alla liquidazione delle somme spettanti previa presentazione di apposita fattura bimestrale. La fattura dovrà contenere la dicitura "scissione dei pagamenti, così come disposto dall'art. 2 del decreto MEF del 23/01/2015 (pubblicato sulla gazzetta ufficiale serie generale n. 27 del 3/2/2015)”
Tutte le spese non previste all’interno del presente progetto e non concordate preventivamente con l’Amministrazione Comunale saranno contestate per iscritto e decurtate dalla richiesta di pagamento.
In caso di raggruppamento temporaneo d'impresa si richiede fatturazione separata sulla base delle quote di attività che ciascun ente dovrà svolgere così come dichiarato nell'istanza di partecipazione e indicato nell'atto costituivo del raggruppamento.
A seguito dell'entrata in vigore del sistema di fatturazione elettronico, è necessario utilizzare sia il Codice Univoco Ufficio sia l'ulteriore Codice assegnato al Servizio che permetterà al soggetto informatico intermediario scelto dal Comune di Napoli di velocizzare e semplificare il processo di ricezione del documento contabile. Si sottolinea l’obbligatorietà di utilizzo di entrambi i codici per evitare complicazioni e/o non ricezione della fattura da parte del servizio competente.
Si riportano di seguito i codici:
CODICE UNIVOCO UFFICIO: C7XXWH
CODICE ASSEGNATO AL SERVIZIO: 1125 – Tale codice va inserito nel campo “Riferimento amministrativo” presente nel tracciato xsd del Sistema di Interscambio (SDI).
Articolo 13 Rapporti con il Comune
L'Amministrazione Comunale si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse. L'Amministrazione si riserva la facoltà di disporre verifiche ed ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse.
L’affidatario diverrà il diretto interlocutore del Comune per la gestione delle attività progettuali; a questo stesso il Comune conseguentemente indirizzerà ogni eventuale comunicazione, doglianza o pretesa.
Qualunque danno dovesse derivare a persone, comprese quelle che operano presso la sede operativa, od a cose, causato dall’operatore afferente all’affidatario nell'espletamento delle attività del Progetto, dovrà intendersi, senza riserve o eccezioni, interamente a carico dell’affidatario medesimo.
In caso di danni arrecati a terzi, l’affidatario sarà comunque obbligato a darne immediata notizia al competente Servizio comunale, fornendo per iscritto dettagliati particolari.
Articolo 14 Trattamento dei dati personali
L’ente aggiudicatario assume la qualifica di responsabile esterno del trattamento dati per le operazioni di trattamento connesse all’attuazione degli interventi di propria competenza.
Il responsabile del trattamento (nel nuovo regolamento europeo data processor) è la persona fisica, giuridica, pubblica amministrazione o ente che elabora i dati personali per conto del titolare del trattamento (art. 4, par. 1, n. 8 GDPR) nel caso specifico Comune di Napoli.
Il responsabile del trattamento dovrà mettere a disposizione del titolare tutte le informa- zioni necessarie per dimostrare il rispetto degli obblighi che gli impone l’articolo 28 del Regolamento, e dovrà tenere il registro dei trattamenti svolti (ex art. 30, paragrafo 2, GDPR).
Ha l'obbligo di garantire la sicurezza dei dati. Egli deve adottare tutte le misure di si- curezza adeguate al rischio (art. 32 GDPR), tra le quali anche le misure di attuazione dei principi di privacy by design e by default, dovrà inoltre garantire la riservatezza dei dati, vincolando i dipendenti, dovrà informare il titolare delle violazioni avvenute, e dovrà occuparsi della cancellazione dei dati alla fine del trattamento. Sia il titolare del trattamento che il responsabile, sono tenuti ad attuare le misure tecni- che ed organizzative tenendo conto dello stato dell'arte e dei costi di attuazione, non- ché della natura, del campo di applicazione, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, mediante le misure di sicurezza utili per ridurre i rischi del trattamento, quali la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali, la capacità di assicurare la conti-
nua riservatezza, integrità, disponibilità e resilienza dei sistemi e dei servizi che trattano i dati personali; la capacità di ripristinare tempestivamente la disponibilità e l’accesso dei dati in caso di incidente fisico o tecnico; una procedura per provare, verificare e valutare regolarmente l’efficacia delle misure tecniche e organizzative al fine di garantire la sicu- rezza del trattamento.
Inoltre, il responsabile ha l'obbligo di avvisare, assistere e consigliare il titolare. Do- vrà, quindi, consentire e contribuire alle attività di revisione, comprese le ispezioni (o au - dit), realizzate dal titolare del trattamento, dovrà avvisare il titolare se ritiene che un'istruzione ricevuta viola qualche norma in materia, dovrà prestare assistenza al titola- re per l'evasione delle richieste degli interessati, dovrà avvisare il titolare in caso di viola- zioni dei dati, e assisterlo nella conduzione di una valutazione di impatto (DPIA).
Articolo 15 Deposito cauzionale
A garanzia della piena osservanza del contratto e dell'esecuzione del servizio l’ente affidatario effettuerà la costituzione del deposito cauzionale, anche in formula fideiussoria, ai sensi dall’articolo 103 del D.Lgs. 50/2016.
Lo svincolo della cauzione avverrà dopo la risoluzione di ogni eventuale pendenza e dopo l'avvenuta regolare esecuzione del servizio.
Articolo 16 Variazione prezzi
I corrispettivi di cui al presente Capitolato non saranno oggetto di variazioni nel periodo di durata del contratto; il prezzo resterà, quindi, fisso ed invariato per tutta la durata del servizio.
Articolo 17
Contestazione disservizi e procedure di addebito
Il Dirigente del Servizio Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre.
Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a € 260,00 (duecentosessanta euro) e non superiore a € 1.550,00 (millecinquecentocinquanta euro), secondo la gravità dell'inadempienza.
Tali penalità verranno applicate altresì, commisurate al danno, anche di immagine, a seguito di non osservanza del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014. Le sanzioni applicabili all'impresa affidataria in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento sono stabilite all'art. 20 c.7 di detto Xxxxxx.
Art. 18 Recesso
L' Amministrazione comunale ha facoltà di recedere in ogni momento dal contratto ai sensi dell'art.109 del D. Lgs 50/2016, previo pagamento del corrispettivo dei servizi eseguiti e di un importo pari al 10% di quelli non eseguiti.
Articolo 19
Risoluzione del contratto, affidamento a terzi
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto affidatario, trattenendo la cauzione definitiva.
Costituiscono motivo di risoluzione del contratto i seguenti casi:
• grave violazione e inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente Capitolato;
• sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’ente affidatario del servizio affidato;
• impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
• gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori;
• gravi ed accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014
In tal caso l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi su tutto il deposito cauzionale definitivo, fermo restando ogni altra azione a risarcimento del maggiore danno.
L’Amministrazione Comunale potrà altresì ottenere la risoluzione del contratto in caso di cessione dell’ente affidatario, di cessazione di attività, oppure in caso di concordato preventivo, fallimento, stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento, nonché, qualora venga modificata la ragione sociale dell’ente in modo tale da non contemplare più le prestazioni oggetto di codesto appalto.
L’affidamento a terzi viene notificato all’inadempiente nelle forme prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione del servizio affidato e degli importi relativi.
Di conseguenza saranno addebitate le eventuali spese sostenute in più dall’Amministrazione Comunale, senza pregiudizio per ulteriori azioni risarcitorie.
In caso di risoluzione del contratto l'appaltatore si impegnerà a fornire al Comune di Napoli tutta la documentazione tecnica e i dati necessari al fine di provvedere direttamente o tramite terzi all'esecuzione dello stesso. Ai sensi dell'art. 110 del D.lgs 50/2016, l'Amministrazione comunale si riserva la facoltà di interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato alla gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento del servizio oggetto dell'appalto.
Si procederà all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta fino al quinto migliore offerente, escluso l'originario affidatario. L'affidamento avverrà ai medesimi patti e condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede di offerta.
Articolo 20 Definizione delle controversie
La definizione delle controversie che possono insorgere in dipendenza del progetto e che non si siano potute risolvere in via amministrativa è demandata ai sensi dell’art. 204 del D.L.gvo 50/16 .
Protocollo di legalità
Articolo 21
Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
L’appaltatore nel partecipare alla gara conferma e dichiara di essere a conoscenza che il Comune di Napoli, con delibera di G.C. n. 3202 del 5 ottobre 2007, ha preso atto del “Protocollo di legalità” sottoscritto con la Prefettura di Napoli in data 1° agosto 2007 - pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito internet del Comune di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx, unitamente alla delibera di GC 3202/07, - e di accettarne le
condizioni. Nel presente CSA sono riportati integralmente gli articoli 2 e 3 del predetto Protocollo contenenti gli impegni e gli obblighi ai quali la stazione appaltante e l’aggiudicatario sono tenuti a conformarsi, nonché l’articolo 8 contenente le otto clausole cui deve attenersi l’appaltatore, ed inoltre la clausola relativa all’applicazione dell’art. 3 comma 2, che dovranno essere inserite nel contratto o sub-contratto per essere espressamente accettate dall’aggiudicatario, ove ricorrano gli ambiti applicativi.
PROTOCOLLO DI LEGALITA' IN MATERIA DI APPALTI
sottoscritto in data 1° agosto 2007 (estratto contenente gli articoli 2, 3 ed 8)
ART. 2
La stazione appaltante, oltre all'osservanza del decreto legislativo n. 163/06, del D.P.R. n. 252/98 nonché delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 3 del 27/02/2007 sugli appalti pubblici, si conforma alle procedure e agli obblighi di seguito indicati.
Relativamente agli appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 250.000,00 curo, ovvero ai subappalti c/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100.000,00 euro, alle prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 50.000,00 curo; tutte somme al netto di ì.v.a., la stazione appaltante:
a) assume l'obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto d'appalto, ovvero all'autorizzazione ai subappalti c/o subcontratti, di acquisire dalla Prefettura di Napoli le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del D.P.R. n. 252/98, sul conto delle imprese interessate aventi sede legale anche al di fuori della provincia, fornendo. tassativamente, i dati di cui all'allegato 4 al decreto legislativo n. 490/1994;
b) allo scopo di acquisire ogni utile elemento informativo, atto ad individuare gli effettivi titolari delle imprese e verificare la sussistenza o meno di cointeressenze di soggetti legati ad associazioni criminali mafiose, si impegna ad inserire nei bandi di gara l'obbligo per le imprese interessate di comunicare i dati relativi alle società e alle imprese chiamate a realizzare, a qualunque titolo, 1’intervento, anche con riferimento ai loro assetti societari ed a eventuali successive variazioni;
c) si impegna a richiamare nei bandi di gara l'obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di lavori, servizi e forniture, della osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d'asta, ponendo a carico della impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale c/o revoca dell'autorizzazione al subappalto; si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
I. la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall'autorità giudiziaria;
II. l'inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
III. l'impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere o nell'opificio;
decorso il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta di rilascio delle informazioni antimafia, ovvero, nei casi d'urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, procede alla stipula del contratto o alla autorizzazione al subappalto o al subcontratto, nelle more del rilascio del provvedimento prefettizio, previa esibizione, da parte delle imprese interessate, del certificato camerale con la dicitura antimafia dì cui all'art. 5 del D.P.R. 252/98. Qualora, dalle verifiche eseguite dalla Prefettura, siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo, ovvero dovessero emergere ipotesi di collegamento formale c/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse, si impegna a rendere operativa una specifica clausola che preveda espressamente la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero a procedere alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto; in tal caso, a carico dell'impresa nei cui confronti siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno - salvo comunque il maggior danno - nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, quando lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; la stazione appaltante potrà detrarre automaticamente l'importo delle predette penali dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile;
d) fuori dalle ipotesi disciplinate dalla precedente lettera c), si obbliga a procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero alla revoca immediata dell'autorizzazione al subcontratto quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, ovvero le ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali
d'interesse, dovessero emergere successivamente alla stipula del contratto o all'autorizzazione al subcontratto;
e) si impegna ad inserire nei bandi di gara la facoltà di non stipulare il contratto e di non autorizzare il subappalto o il subcontratto ovvero, se il contratto sia già stipulato o l'autorizzazione già concessa, di procedere alla risoluzione del vincolo contrattuale o alla revoca dell'autorizzazione al subappalto (clausola di gradimento), qualora vengano acquisiti elementi o indicazioni rilevanti ai fini delle valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, così come previsto dall'art. 10, comma 9, del D.P.R. 252/98 ;
f) si obbliga a non autorizzare subappalti a favore di imprese che abbiano partecipato alla procedura di aggiudicazione dell'appalto o della fornitura, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche;
g) si impegna, nel caso in cui vengano acquisite informazioni dal valore interdittivo nei confronti di imprese affidatarie di xxxxxxxxxx e/o subcontratti, a valutare la possibilità di concedere all'impresa aggiudicataria una proroga dei termini per il completamento dei lavori e/o per la fornitura. dei servizi;
ART. 3
La stazione appaltante assume l'obbligo di richiedere le informazioni antimafia di cui all'art. 10 del
D.P.R. n. 252/98 anche nel confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi "sensibili" indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra; acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo qualora non debbano essere assimilati a subappalto ai sensi dell'art. 118, comma 11, D.L.vo 163/2006; servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere.
All'informazione interdittiva consegue il divieto per la impresa aggiudicataria di approvvigionarsi presso il soggetto controindicato, nonché, ove l'acquisizione di beni e servizi sia oggetto di contratto specifico, l'interruzione immediata del rapporto contrattuale, in conformità di apposita clausola risolutiva espressa da inserire nel bando e accettata dalla impresa aggiudicataria.
ART. 8
La stazione appaltante si impegna a riportare nei bandi di gara le seguenti clausole, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto:
Clausola n. 1
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità, sottoscritto nell'anno 2007 dalla stazione appaltante con la Prefettura di Napoli, tra l'altro consultabili al sito xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola n. 2
La sottoscritta impresa si impegna a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all'Autorìtà Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell'imprenditore, degli eventuali componenti la compagìne sociale o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l'assunzione di personale o l'affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere).
Clausola n. 3
La sottoscritta impresa si impegna a segnalare alla Prefettura l'avvenuta formalizzazione della denuncia di cui alla precedente clausola 2 e ciò al fine di consentire, nell'immediato, da parte dell'Autorità di pubblica sicurezza, l'attivazione di ogni conseguente iniziativa.
Clausola n. 4
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive di cui all'art. 10 del DPR 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d'interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato
nelle more dell'acquisizione delle informazioni del prefetto, sarà applicata a carico dell'impresa, oggetto dell'informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all'impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 5
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell'autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
Clausola n. 6
La sottoscritta impresa dichiara, altresì, di essere a conoscenza del divieto per la stazione appaltante di autorizzare subappalti a favore delle imprese partecipanti alla gara e non risultate aggiudicatarie, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche.
Clausola di cui al comma 2 dell’art. 3
“La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede il divieto di aprire rapporti contrattuali di subfornitura, ovvero di interrompere gli stessi se già sottoscritti, nei caso di fornitura dei cosiddetti servizi “sensibili” di cui al comma 1 dell’art. 3, laddove emergano informazioni interdittive ai sensi dell’art. 10 del dpr 252/98 a carico del subfornitore.”
Programma 100
In attuazione del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica del Comune di Napoli, che prevede l’applicazione di nuove regole nei rapporti con l’Amministrazione Comunale, in particolare per i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, l’aggiudicazione è subordinata all’iscrizione dell’appaltatore, ove dovuta, nell’anagrafe dei contribuenti, ed alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali.
Articolo 22
Obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.
Articolo 23 Normative contrattuali
Il Progetto sarà regolato dal presente Capitolato e sarà, inoltre, soggetto a tutte le vigenti disposizioni in materia. L’ente affidatario è tenuto all'osservanza di tutte le leggi, i decreti ed i regolamenti in vigore o che saranno emanati durante il periodo del progetto e, quindi, si impegna anche a rispettare tutte le leggi vigenti in materia di assunzione ed impiego del personale e degli obblighi derivanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché la normativa tutta regolante le specifiche prestazioni oggetto del presente rapporto.
Il contratto di progetto sarà impegnativo per l’affidatario dalla data di affidamento mentre per il Comune sarà subordinato alle approvazioni di legge.