PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO
ALLEGATO A
Dipartimento Politiche Sociali Direzione Benessere e Salute
PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO
Art. 23 c. 14 e 15 D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.
Appalto per l’affidamento della “Gestione dei Servizi presso le nuove residenzialità di Roma Capitale,
per persone anziane e con diverse fragilità”
Lotto 1: Co-housing per sei persone anziane presso l’Appartamento sito in Xxx xx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 00 – Roma, bene confiscato alla criminalità organizzata CUI S02438750586201900189 – CIG 8006536286 – CUP J82I19000160006 |
Lotto 2: Co-housing per sei persone anziane presso l’Appartamento sito in località Settecamini, Xxx Xxxxxxxxx, 00/00 - Xxxx CUI S02438750586201900192 – CIG 8006548C6A |
Lotto 3: Residenza in convivenza attiva per cinque persone in tutela e/o beneficiari di Amministrazione di Sostegno al Sindaco pro tempore di Roma Capitale presso l’Appartamento sito in Xxx Xxxxx Xxxxxx, 00 – Roma, bene confiscato alla criminalità organizzata CUI S02438750586201900188 – CIG 8006560653 – CUP J82I19000160006 |
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Sommario
1. RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA 3
1.1 Contesto in cui è inserito il servizio 3
1.2 Oggetto e durata dell’affidamento 6
1.3 Destinatari del servizio 6
1.4 Personale attualmente impiegato 7
1.5 Personale che si prevede di impiegare per l’esecuzione del servizio 7
2. INDICAZIONI PER LA STESURA DEI DOCUMENTI PER LA SICUREZZA (Art. 26 c. 3 d.lgs. 81/2008) 9
3. CALCOLO DEGLI IMPORTI PER L’ACQUISIZIONE DEI SERVIZI (compresi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso) 9
4. PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI 11
5. CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE 11
1. RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
1.1 Contesto in cui è inserito il servizio
Nel corso degli ultimi anni, anche alla luce dell’aspettativa media di vita sensibilmente aumentata e le mutate esigenze rilevate nella popolazione anziana, è emersa la necessità di riarticolare la risposta residenziale della Città, avviando, in via sperimentale, nuovi percorsi residenziali per persone anziane.
L’invecchiamento della popolazione romana s’inserisce nella ben nota e più ampia dinamica in atto in Italia, ed emerge chiaramente dal confronto temporale dei profili demografici per classe d’età.
Negli ultimi venti anni, infatti, all’interno della popolazione romana le classi d’età più consistenti in termini relativi sono passate dalla fascia 25-34 anni (che conteneva il 17,1% della popolazione nel 1997) alla fascia 45-54 anni (nella quale rientra il 17,2% della popolazione nel 2017).
Nello stesso intervallo di tempo, il peso della popolazione ultrasessantacinquenne è aumentato di 4,7 punti percentuali (dal 17,4% del 1997 al 22,1% del 2017), a fronte di una crescita molto più modesta delle prime classi d’età; il peso della popolazione di età inferiore o pari ai 14 anni è infatti passato dal 12,4% del 1997 al 13,3% del 2017.
Restringendo l’analisi temporale all’ultimo decennio, si evidenzia una crescita assoluta della popolazione ultrasessantacinquenne pari al 6,3%, a fronte di una crescita complessiva della popolazione romana pari all’1,4%. Nello stesso intervallo di tempo, l’ammontare dei bambini in età 0-2 anni è diminuito dell’11,1%.(Dati Ufficio Statistica Roma Capitale)
Piramide per classi d’età della popolazione di Roma al 31.12.2017 (%)
L’indice di vecchiaia risulta pari a 166,2 (era 163,8 nel 2016): per 100 bambini di età compresa tra 0 e 14 anni, dunque, si contano circa 166 persone di età maggiore o uguale a
65 anni. Anche questo indice presenta una notevole variabilità all’interno del territorio
comunale, con valore massimo in corrispondenza del municipio I (indice di vecchiaia 230,4) e minimo nel municipio VI, l’unico in cui la popolazione in età 0-14 anni risulta superiore a quella in età 65+ (indice di vecchiaia 97,2, ma era 95,0 nel 2016).
In tale contesto demografico, si inseriscono gli effetti oggettivi della crisi economica e l’andamento del costo della vita da tempo ormai disallineato rispetto ai redditi, che, soprattutto per le persone anziane e monoreddito, si ripercuotono negativamente anche sull’abitare, ampliando una fragilità che, si associa a fenomeni di isolamento sociale, ridotta autonomia, con un ruolo sociale sempre più ai margini della vita comunitaria.
Esiste, infatti, una nuova generazione di “anziani”, il cui reddito da pensione non riesce più a tenere il passo con la crisi economica. L’anziano indigente e solo costituisce spesso un ingente costo per le istituzioni, la soluzione della convivenza autogestita permette di limitare tali costi sociali, rendendo di nuovo la vita dell’anziano stimolante e costruttiva.
La convivenza e l’individuazione di modalità residenziali a carattere familiare, inoltre, contribuisce ad abbattere i costi di vitto e alloggio, perché spesso il costo dell’affitto di un appartamento in una grande città è irraggiungibile per un pensionato che non abbia altre entrate. Un modello di convivenza autogestita permette all’anziano di diminuire i costi dell’abitare, aggiungendo i benefici di fare parte una piccola comunità, dove i compiti e gli impegni quotidiani sono condivisi (cucinare, andare a fare delle spese, gestione lavanderia, ecc.).
Situazione analoga vivono le persone con diverse fragilità socio sanitarie e relazionali, che sono sottoposte a Tutela Giuridica o Amministrazione di Sostegno al Sindaco pro tempore di Roma Capitale, e, spesso vivono situazioni di forte isolamento e, per mancanza di supporti e/o, soluzioni abitative, si avviano a precoci percorsi di istituzionalizzazione.
Modalità residenziali di convivenza, con adeguato supporto di personale e con il controllo dei Tutori/Amministratori di Sostegno, promuovono percorsi che favoriscono il recupero ed il mantenimento dell’autonomia.
L’organizzazione delle forme residenziali proposte prevede essenzialmente il rispetto delle esigenze di ciascuna persona residente e l’attuazione di modalità che contemperino sia iniziative di tipo autonomo, sia supporti in situazioni di diversa fragilità, sia attività comuni proposte dagli operatori, anche riferite ad eventi della vita quotidiana (spesa, preparazione dei pasti, pulizia, ecc.), in quest’ottica la persona può percepirsi come membro della comunità e non soltanto come ospite.
Con la Legge 382/75 e conseguente D.P.R. 616/77, è stato attuato il riordino e il decentramento amministrativo in favore degli Enti locali ed in particolare del Comune. Con la Legge 328/00 l’attribuzione ai Comuni di precise competenze è divenuta sempre più stringente.
All’Ente Locale Comune spetta, dunque, l’erogazione degli interventi dei servizi sociali intesi come “tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà1”
La Legge n. 328/2000:
1 D.Lg. n. 112 del 31/03/98
• attribuisce ai Comuni, la programmazione, la progettazione e la realizzazione del Sistema locale dei Servizi Sociali, nell'ambito delle risorse disponibili ed in base ai piani nazionali, regionali e al piano sociale locale;
• delinea una nuova strategia di intervento assistenziale, determinando i principi e sistemi organizzativi del sistema integrato sociale;
• delinea, altresì, un sistema plurale di interventi sociali, con poteri e responsabilità condivise al fine di promuovere le risposte della comunità per costruire un sistema di servizi e prestazioni rivolto alle persone e alle famiglie, in particolare a coloro che vivono in condizioni di fragilità, con l'intento di mettere in campo risposte efficaci e di qualità alle molteplici condizioni di disagio;
• indica il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi e interventi (cosiddetti servizi LIVEAS) per le persone anziane e disabili per favorire la permanenza a domicilio, per l'inserimento presso famiglie, persone e strutture comunitarie di accoglienza di tipo familiare, nonché per l'accoglienza e la socializzazione presso strutture residenziali e semiresidenziali per coloro che, in ragione della elevata fragilità personale o di limitazione dell'autonomia, non siano assistibili a domicilio.
La legge Regionale n. 11/2016 “Sistema Integrato degli interventi e dei Servizi sociali della Regione Lazio”, che ha recepito le indicazioni della legge-quadro nazionale n. 328/2000, ha delineato un modello di welfare regionale più aperto alla partecipazione dei soggetti pubblici e privati che operano nel sociale, più efficiente ed efficace sotto il profilo della programmazione, dell'organizzazione e della gestione dei servizi, e più attento ai bisogni delle persone più deboli e fragili sia dal punto di vista sociale che sanitario;
all’art.13, comma 2, lettera h: prevede ”la promozione e la realizzazione dell’housing/co- housing sociale per le persone anziane, sulla base di specifici piani di qualificazione urbana e di recupero di stabili in disuso, con la previsione di un canone sociale”
Ai sensi dell’art. 354 del Codice Civile, il Sindaco, quale rappresentante dell’Ente Locale, viene nominato tutore di adulti interdetti (giudiziali o legali), curatore di inabilitati e, a seguito dell’emanazione della legge 6/04, Amministratore di Sostegno.
Con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004 è stata così istituita la figura dell’Amministratore di Xxxxxxxx, già presente nell’ordinamento giuridico di altri paesi europei.
L’istituzione della figura dell’Amministratore di Sostegno rappresenta un ulteriore passo verso la protezione sociale e la promozione dei diritti di cittadinanza tanto auspicati anche dalla legge 328/00, nonché un passo avanti verso il raggiungimento di un Welfare della solidarietà.
La competenza della materia è incardinata presso l’attuale Dipartimento Politiche Sociali – Xxxxxxx Xxxxxx Adulti e Amministratore di Sostegno – dove operano assistenti sociali che, a seguito di delega nominativa del Sindaco, esercitano le funzioni attribuite allo stesso con decreto del Giudice Tutelare.
L’Amministrazione di Roma Capitale, con propria Delibera di Giunta Capitolina - n. 148 del 31.07.2018, ha approvato le Linee Guida per la riorganizzazione del Sistema delle Residenzialità per le Persone Anziane.
I nuovi indirizzi sostengono una maggiore tutela e valorizzazione delle persone anziane, anche attraverso la promozione di più diversificate soluzioni abitative, individuando formule di residenzialità a carattere familiare ed il conseguente, progressivo, superamento delle Case di Riposo, che pur permanendo nel panorama delle risorse, non costituiscono più l’unica possibilità di struttura residenziale per le persone anziane.
La Legge Regione Lazio n. 41/2003 e ss.mm.ii., disciplina, tra l’altro, l’apertura e il funzionamento delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali destinati ad anziani e a disabili.
La D.G.R. Lazio n. 1305/2004, così come modificata dalla X.X.X. x. 000/0000 x x.x.x., xxxxxxxxx i requisiti strutturali ed organizzativi integrativi rispetto ai requisiti previsti dalla citata l.r. n. 41/2003.
1.2 Oggetto e durata dell’affidamento
Il Dipartimento Politiche Sociali, per rispondere alle richieste di ospitalità della popolazione anziana della Città e di persone con particolari condizioni di fragilità, ha avviato la progettazione di nuove tipologie residenziali, tra le quali:
- Convivenza per sei persone anziane (co-housing) in un alloggio sito in xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 00, int.1, bene confiscato alla criminalità organizzata. Servizio di nuova istituzione;
- Convivenza per sei persone anziane (co-housing) in un alloggio sito in xxx Xxxxxxxxx, 00/00. Servizio già attivo in via sperimentale;
- Convivenza, per cinque persone con fragilità sociali tutelati e beneficiari di amministrazione di sostegno in carico a Roma Capitale, in un alloggio sito in xxx xx Xxxxx Xxxxxx, 00, bene confiscato alla criminalità organizzata. Servizio di nuova istituzione;
Con il presente appalto l’Amministrazione intende affidare la gestione dei servizi in questione per un periodo di ventiquattro mesi.
Le azioni previste devono assicurare l’assistenza delle persone presenti, secondo il modello residenziale individuato, attivando percorsi personalizzati per favorire l’autonomia e l’autodeterminazione.
L’Amministrazione intende offrire a persone anziane e con diverse fragilità, forme innovative di residenzialità, che promuovano la persona quale soggetto attivo e favoriscano il mantenimento della sua autonomia, a diversi livelli e secondo progetti personalizzati di assistenza.
Ai sensi dell’art. 106 comma 11 del Codice è prevista la proroga del contratto, limitata al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l'individuazione di un nuovo contraente. In tal caso il contraente è tenuto all'esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante.
Per i lotti 1 e 2: Persone Xxxxxxx.
Potranno essere ammessi alla convivenza le donne dai 60 anni di età e gli uomini dai 65 anni di età, titolari di pensione lavorativa o assegno sociale, in condizioni di salute tali da non richiedere particolari cure ed assistenza e compatibili con il regime di convivenza. Verrà effettuato colloquio conoscitivo e motivazionale prima dell’ammissione.
Prioritari destinatari, in questa fase di avvio delle nuove modalità residenziali, saranno gli ospiti delle case di Riposo capitoline, che potranno optare per le nuove soluzioni.
Per il lotto 3: Persone in Tutela Pubblica e/o in Amministrazione di Sostegno al Sindaco pro tempore di Roma Capitale.
Le persone saranno individuate dai Tutori/Amministratori di Sostegno delegati dal Sindaco e in servizio presso il Dipartimento Politiche Sociali – Ufficio Tutele Adulti -, sulla base delle caratteristiche personali, l’età, nonché il livello di autonomia/autosufficienza, al fine di favorire l’avvio di un buon equilibrio nella convivenza.
Le persone dovranno essere assegnatari di pensione.
1.4 Personale attualmente impiegato
Esclusivamente, per il Lotto 2, al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell'Unione Europea, l’aggiudicatario del contratto di appalto sarà tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente, come previsto dall’articolo 50 del Codice dei Contratti vigente, fino al completamento dell’organico previsto, subordinatamente alla compatibilità con l’organizzazione d’impresa e coerentemente con l’offerta progettuale presentata in sede di gara.
Dovrà, inoltre, essere garantita l’applicazione dei CCNL di settore, di cui all'art. 51 del D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81.
1.5 Personale che si prevede di impiegare per l’esecuzione del servizio
L’Organismo aggiudicatario dovrà garantire l’impiego minimo delle seguenti figure professionali e del monte ore specificato nelle tabelle di cui al successivo § 3.:
Lotto 1: Gli operatori, dovranno affiancare gli ospiti nell’organizzazione della convivenza e nei processi di autogestione favorendo la loro autonomia, il reciproco rispetto e il riconoscimento delle esigenze dell’altro, svolgendo una prioritaria funzione di accompagnare come “mediatori della convivenza”.
Si prevedono le seguenti figure professionali:
Un Responsabile/Coordinatore per 12 ore settimanali; Un Assistente Sociale per 16 ore settimanali;
Un Educatore Professionale per 10 ore settimanali;
Operatore Socio-Sanitario full-time equivalente (38 ore settimanali)
Lotto 2: Gli operatori, dovranno affiancare gli ospiti nell’organizzazione della convivenza e nei processi di autogestione favorendo la loro autonomia, il reciproco rispetto e il riconoscimento delle esigenze dell’altro, svolgendo una prioritaria funzione di accompagnare come “mediatori della convivenza”.
Si prevedono le seguenti figure professionali:
Un Assistente Sociale con ruolo di Coordinatore per 14 ore settimanali; Uno Psicologo per 2 ore settimanali;
Un Educatore Professionale per 8 ore settimanali;
Operatore Socio-Sanitario full-time equivalente (38 ore settimanali)
Lotto 3: Gli operatori, dovranno affiancare gli ospiti nell’organizzazione della convivenza e nei processi di autogestione favorendo la loro autonomia, il reciproco rispetto e il
riconoscimento delle esigenze dell’altro, svolgendo una prioritaria funzione di accompagnare come “mediatori della convivenza”; considerata la fragilità delle persone presenti, si prevede la presenza di un Operatore Socio Sanitario per il turno notturno, mentre durante la giornata, si potrà prevedere anche la presenza di assistenti familiari e altre figura con costi a carico degli ospiti. L’andamento della convivenza sarà costantemente monitorato dall’Ufficio Tutela Pubblica del Dipartimento Politiche Sociali – Direzione Benessere e Salute -.
Si prevedono le seguenti figure professionali:
Un Assistente Sociale, con ruolo di coordinatore del servizio per numero 6 ore settimanali;
Un Educatore Professionale per 15 ore settimanali.
Operatore Socio Sanitario, in turnazione in orario notturno dalle 20 alle 8, per sette giorni la settimana, per 52 settimane l’anno;
Le caratteristiche del personale richiesto sono specificate nel Capitolato Speciale descrittivo e prestazionale.
Considerato che la qualità del personale effettivamente utilizzato assume particolare rilievo nell’esecuzione del servizio oggetto del presente appalto, i criteri di valutazione, pur nella specificità e diversificazione dei singoli lotti, vengono definiti tenendo conto, dell’esperienza e della formazione professionale dell’equipe impiegata; dell’organizzazione del servizio e delle modalità operative individuate dal concorrente per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; del monitoraggio delle attività e del progetto, anche in relazione ai risultati attesi e ottenuti. Si ritiene di valutare, altresì, eventuali proposte migliorative in relazione alla disponibilità del concorrente a fornire, senza ulteriori oneri a carico dell’Amministrazione, nelle ulteriori risorse messe a disposizione dal concorrente per la tutela degli ospiti e, nello specifico, per:
• LOTTO 1:
Allestimento spazio esterno dell’appartamento con attrezzature – a titolo esemplificativo sedie/tavoli/fioriere/piante/fiori ecc.
Messa a disposizione di un automezzo, per eventuali accompagni degli ospiti in situazione di particolare fragilità o secondo altra valutazione dell’equipe professionale e in accordo con la Direzione Benessere e Salute – per un minimo di 4 ore al mese.
Disponibilità offerta dal concorrente di un pc con rete internet per l’utilizzo da parte dei residenti con corsi di alfabetizzazione informatica.
• LOTTO 2:
Rete attivata dal concorrente da utilizzare quale valore aggiunto per il benessere degli ospiti: Disponibilità di professionisti volontari per momenti di informazione/formazione ai residenti, sia in incontri di gruppo che consulenza individuale
Supervisione mensile (minimo quattro ore) in favore degli operatori e delle dinamiche da questi esperite.
Messa a disposizione di un automezzo con autista, per eventuali accompagni degli ospiti in situazione di particolare fragilità o secondo altra valutazione dell’equipe professionale e in accordo con il Dipartimento – per un minimo di 4 ore al mese.
• LOTTO 3:
Rete già attiva del concorrente, da mettere a disposizione per percorsi di socializzazione, formazione lavorativa e/o impiego del tempo libero per i residenti della casa.
Messa a disposizione di un automezzo con autista, per eventuali accompagni degli ospiti in situazione di particolare fragilità
Supervisione mensile per un minimo cinque ore
2. INDICAZIONI PER LA STESURA DEI DOCUMENTI PER LA SICUREZZA (Art. 26 c. 3 d.lgs. 81/2008)
Non sussiste l’esistenza di “interferenza”, da intendersi come circostanza in cui si verifica un “contatto rischioso” tra il personale del committente e quello dell’appaltatore ovvero tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti.
Ne consegue, pertanto, l’inesistenza dell’obbligo, a carico della stazione appaltante, di redazione del DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze).
L’importo complessivo posto a base di gara, per un periodo di 24 mesi, computato sulla base dei costi indicati nelle sottostanti tabelle è pari a € 625.155,56 IVA esclusa, con oneri della sicurezza pari a zero.
Di seguito, la distinzione per ciascun lotto oggetto della gara, del calcolo degli importi per l’acquisizione dei servizi.
LOTTO 1: Co-housing per sei persone anziane presso l’Appartamento sito in Xxx xx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 00 – Roma, bene confiscato alla criminalità organizzata:
Profilo Professionale | Livello contrattuale | monte ore totale annuale | costo orario | Costo totale annuo |
Responsabile/coordinatore | D3/E1 | 624 | € 23,36 | € 14.576,64 |
Assistente Sociale | D2 | 832 | € 21,86 | € 18.187,52 |
Educatore Professionale | D2 | 520 | € 21,86 | € 11.367,20 |
Operatore Socio Sanitario | C2 | 1976 | € 20,05 | € 39.618,80 |
Totale annuo costi manodopera | € 83.750,16 | |||
Costi di gestione e Utile d'impresa | € 15.075,03 | |||
Costi sicurezza aziendale | € 837,50 | |||
Costo del servizio annuale | € 99.662,69 | |||
Costo del servizio 24 mesi | € 199.325,38 | |||
IVA 22% | € 43.851,58 |
Costo Totale 24 mesi IVA inclusa | € 243.176,96 |
Costo Totale Manodopera 24 mesi | € 167.500,32 |
LOTTO 2: Co-housing per sei persone anziane presso l’Appartamento sito in località Settecamini, Xxx Xxxxxxxxx, 00/00 – Roma:
Profilo Professionale | Livello contrattuale | monte ore totale annuale | costo orario | Costo totale annuo |
Assistente Sociale/Coordinatore | D3/E1 | 728 | € 23,36 | € 17.006,08 |
Psicologo | D3/E1 | 104 | € 23,36 | € 2.429,44 |
Educatore Professionale | D2 | 416 | € 21,86 | € 9.093,76 |
Operatore Socio Sanitario | C2 | 1976 | € 20,05 | € 39.618,80 |
Totale annuo costi manodopera | € 68.148,08 | |||
Costi di gestione e Utile d'impresa | € 10.903,69 | |||
Costi sicurezza aziendale | € 681,48 | |||
Costo del servizio annuale | € 79.733,25 | |||
Costo del servizio 24 mesi | € 159.466,50 | |||
IVA 22% | € 35.082,64 | |||
Costo Totale 24 mesi IVA inclusa | € 194.549,14 | |||
Costo Totale Manodopera 24 mesi | € 136.296,16 |
LOTTO 3: Residenza in convivenza attiva per cinque persone in tutela e/o beneficiari di Amministrazione di Sostegno al Sindaco pro tempore di Roma Capitale presso l’Appartamento sito in Xxx Xxxxx Xxxxxx, 00 – Roma, bene confiscato alla criminalità organizzata:
Profilo Professionale | Livello contrattuale | monte ore totale annuale | costo orario | Costo totale annuo |
Assistente Sociale/Coordinatore | D3/E1 | 312 | € 23,36 | € 7.288,32 |
Educatore Professionale | D2 | 780 | € 21,86 | € 17.050,80 |
Operatore Socio Sanitario | C2 | 4.368 | € 20,05 | € 87.578,40 |
Totale annuo costi manodopera | € 111.917,52 | |||
Costi di gestione e Utile d'impresa | € 20.145,15 | |||
Costi sicurezza aziendale | € 1.119,17 | |||
Costo del servizio annuale | € 133.181,84 | |||
Costo del servizio 24 mesi | € 266.363,68 | |||
IVA 22% | € 58.600,00 |
Costo Totale 24 mesi IVA inclusa | € 324.963,68 |
Costo Totale Manodopera 24 mesi | € 223.835,04 |
Si specifica che il costo unitario a base di gara, per ciascun lotto, è stato determinato considerando il personale qualificato necessario per l’espletamento delle attività contenute nel Capitolato speciale, descrittivo e prestazionale e prendendo a base il costo del lavoro di cui alla vigente tabella “Costo orario del lavoro per le lavoratrici e i lavoratori delle Cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo – Cooperative Sociali” di cui al D.M. 2/10/2013.
Qualora, nel corso dell’affidamento fossero pubblicate nuove tabelle ministeriali sarà cura della Stazione Appaltante, procedere a eventuali aggiornamenti dei costi del personale.
I su indicati costi rappresentano una stima di massima e non devono essere ritenuti vincolanti.
4. PROSPETTO ECONOMICO DEGLI ONERI COMPLESSIVI
Sulla base dei valori indicati al paragrafo precedente si riepilogano le stime di spesa del servizio oggetto dell’affidamento:
LOTTO1 | LOTTO 2 | LOTTO 3 | Totale | |
Costo massimo servizi oggetto dell'appalto | € 199.325,38 | € 159.466,50 | € 266.363,68 | € 625.155,56 |
Oneri della Sicurezza | € 0,00 | € 0,00 | € 0,00 | € 0,00 |
Totale IVA Esclusa | € 199.325,38 | € 159.466,50 | € 266.363,68 | € 625.155,56 |
I.V.A. Aliquota 22% | € 43.851,58 | € 35.082,64 | € 58.600,00 | € 137.534,22 |
Totale IVA Inclusa (se dovuta) | € 243.176,96 | € 194.549,14 | € 324.963,68 | € 762.689,78 |
Il servizio prestato viene finanziato con i fondi disponibili nel Bilancio di Roma Capitale e, per i Lotti 1 e 3, cofinanziato con fondi provenienti dal finanziamento a valere sulle corrispondenti azioni del PON Metro Città Metropolitane 2014-2020 – codice operazione RM3.1.1.b “Interventi innovativi per l’abitare a supporto del piano di riorganizzazione della residenzialità – Azione di riferimento PON 3.1.1
Tutte le spese, comunque inerenti la presente procedura di affidamento, sono a carico dell’aggiudicatario.
5. CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx Direttore di Direzione
Si rimanda agli Allegati B per il Lotto 1 – B1 per il Lotto 2 e B2 per il Lotto 3 – Capitolati Speciali Descrittivi e Prestazionali per ciascun Lotto.