COMUNE DI PORDENONE
COMUNE DI PORDENONE
Regolamento comunale
per la gestione delle Ecopiazzole
Appendice I al
“Regolamento comunale per la disciplina dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti”
approvato con Deliberazioni del Consiglio Comunale di Pordenone n.860 del 22.12.1990 – esecutiva in data 26.06.1991 e n.407 del 02.12.1991 – esecutiva dal 30.12.1991.
Regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 17.05.2004. Testo entrato in vigore in data 16.06.2004
Indice:
Titolo I – Disposizioni generali, definizioni 3
Art. 1 – Definizioni 3
Art. 2 – Localizzazione e bacino d’utenza 3
Art. 3 – Tipologie di rifiuti ammesse e non ammesse nelle Ecopiazzole 3
Elenco A – Tipologie di rifiuti ammesse 4
Elenco B – Tipologie di rifiuti non ammesse 6
Art. 4 – Attività ammesse e non ammesse nelle Ecopiazzole 6
Art. 5 – Caratteristiche tecniche generali 7
Art. 6 – Attrezzature 7
Art. 7 – Orari di apertura 7
Art. 8 – Informazione agli utenti 8
Titolo II – Obblighi del Gestore delle Ecopiazzole 8
Art. 9 – Responsabilità del Gestore 8
Art. 10 – Assistenza agli utenti 8
Art. 11 – Manutenzione delle Ecopiazzole 8
Titolo III – Divieti e obblighi dell’utente 9
Art. 12 – Divieti e obblighi dell’utente 9
Titolo I - Disposizioni generali, definizioni.
Art. 1 – Definizioni
1. Si definisce Ecopiazzola o Piazzola ecologica una struttura di raccolta recintata, presidiata e aperta in determinati orari, realizzata in conformità ai requisiti minimi di cui all’art. 5 del presente regolamento, la cui funzione consiste nel ricevere e raccogliere temporaneamente in maniera differenziata specifiche tipologie di rifiuti; come tale rientra tra le modalità di gestione dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata disciplinati dal Comune in regime di privativa ai sensi dell’art. 21 del decreto legislativo n° 22 de l 1997.
2. Le Ecopiazzole del Comune di Pordenone sono realizzate secondo i criteri indicati nelle “Linee Guida per le piazzole ecologiche” della Provincia di Pordenone.
3. Si definisce Gestore il soggetto responsabile della conduzione delle Ecopiazzole che può coincidere o meno con il Comune stesso. Il Gestore può gestire in proprio la struttura oppure può avvalersi di manodopera opportunamente addestrata.
Art. 2 - Localizzazione e bacino d’utenza
1. Le attività di raccolta dei rifiuti ingombranti e delle altre tipologie di rifiuti indicati all’articolo 3 verranno svolte nelle Ecopiazzole localizzate sul territorio comunale di Pordenone.
2. L’Amministrazione, in collaborazione con il Gestore, valuterà l’opportunità di realizzare e/o modificare Ecopiazzole esistenti qualora necessario, provvedendo a rendere pubblica alla cittadinanza la loro disponibilità.
3. Possono accedere alle Ecopiazzole tutti i cittadini/utenti del Comune di Pordenone iscritti nel ruolo della tassa sui rifiuti (o futura Tariffa di Igiene Ambientale), e le utenze non domestiche (produttive e commerciali) limitatamente alle tipologie e quantità di rifiuti assimilate mediante il Regolamento per la gestione dei RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e assimilati adottato con delibera del Consiglio comunale di Pordenone n. 860 del 22.12.1990 esecutiva in data 26.06.1991 e
n.407 del 02.12.1991 esecutiva in data 30.12.1991.
4. All’entrata di ogni Ecopiazzola viene posto in luogo ben visibile un cartello indicante gli orari di apertura della stessa, il nome del gestore responsabile, le tipologie e le quantità di rifiuti conferibili, le modalità d’uso e di accesso.
Art. 3 - Tipologie di rifiuti ammesse e non ammesse nelle Ecopiazzole
1. È possibile conferire nelle Ecopiazzole solo le tipologie di rifiuti espressamente individuate nell’elenco A di seguito riportato.
2. Non è possibile conferite e stoccare nelle Ecopiazzole le tipologie di rifiuti indicate nell’elenco B di seguito riportato.
3. Qualora intervengano modifiche legislative, tecnologiche o di altra natura, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Gestore, potrà variare i codici di rifiuti conferibili nelle Ecopiazzole, con provvedimento non regolamentare.
4. Per le tipologie di rifiuti ammesse nelle ecopiazzole sono definiti dei limiti quantitativi di conferimento stabiliti su indicazione del Gestore e indicati nell’apposita colonna dell’elenco A.
5. I limiti sono costituiti dal numero, peso o volume conferibili dal singolo utente in un periodo di tempo (x.xx. n./mese, n. /anno kg/mese, kg/anno, mc/mese, mc/anno). Di conseguenza dovrà essere tenuta apposita contabilità di entrata, secondo lo schema indicato:
Nome dell’utente/ditta | Data del conferimento | Rifiuto conferito | Quantità (indicare l’unità di misura) | Note |
6. Qualora intervengano modifiche tecnologiche, organizzative o di altra natura, l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Gestore, potrà variare i limiti quantitativi relativi ai codici di rifiuti conferibili nelle Ecopiazzole, con provvedimento non regolamentare.
Elenco A - Tipologie di rifiuti ammesse
Possono essere conferite e stoccate nelle Ecopiazzole le seguenti tipologie di rifiuti urbani non pericolosi:
Materiali conferibili | Tipologia di rifiuto | Codice CER | Limite quantitativo |
Imballaggi in carta e cartone, giornali, | Carta e cartone | 20.01.01 | 1 |
tabulati, etc. | Imballaggi in carta e cartone | 15.01.01 | mc/giorno/utente |
Contenitori di vetro, damigiane, lastre | Vetro Imballaggi in vetro | 20.01.02 15.01.07 | 2 pezzi/settimana/ut ente |
Fogli, imballaggi, cassette, contenitori in plastica, teli e sacchi in polietilene, polistirolo. | Plastica Imballaggi in plastica | 20.01.39 15.01.02 | 0,250 mc/giorno/utente |
Contenitori in latta, pentolame. | Metallo | 20.01.40 | 0,250 |
Ferrosi e non ferrosi, reti metalliche. | Imballaggi metallici | 15.01.04 | mc/giorno/utente |
Xxxxxxxx, pallet, mobili in legno | Legno, diverso di quello di cui alla voce 20.01.37 (legno contenente sostanze pericolose) | 20.01.38 | 1 mc/settimana/uten te |
15.01.03 | |||
Imballaggi in legno | |||
Materiali ingombranti di varia natura: televisori, altri elettrodomestici, monitor per computer, materassi, sanitari, ecc. | Rifiuti ingombranti. | 20.03.07 | 2 pezzi/mese/utente |
Schede elettroniche. | Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20.01.21 (tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio), 20.01.23 (apparecchiature fuori uso contenenti CFC) e 20.01.35 (apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso diverse da quelle di | 20.01.36 | 2 pezzi/mese/utente |
Materiali conferibili | Tipologia di rifiuto | Codice CER | Limite quantitativo |
cui alle voci 200121 e 200123 contenenti componenti pericolose). | |||
Xxxxxxxx, sfalci, potature | Rifiuti biodegradabili | 20.02.01 | 1 mc/settimana/uten te |
Olio vegetale (per frittura) | Oli e grassi commestibili | 20.01.25 | 1 litro/ settimana/utente |
Vestiti, maglieria dismessi Tessuti | Abbigliamento Prodotti tessili | 20.01.10 20.01.11 | 0,050 mc/settimana/uten te |
Terra e roccia e inerti provenienti dall’ambito domestico. | Terra e roccia | 20.02.02 | 0,100 mc/settimana/uten te |
nonché le seguenti tipologie di rifiuti urbani pericolosi o liquidi:
Materiali conferibili | Tipologia di rifiuto | Codice CER | Limite quantitativo |
Beni durevoli: frigoriferi e Congelatori | Apparecchiature fuori uso contenenti CFC | 20.01.23* | 1 pezzo/mese/utent e |
Lampade al neon, tubi Catodici, lampadine (**) | Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio | 20.01.21* | 5 pezzi/settimana/ut ente |
Olio minerale di veicoli in Genere (**) | Altri oli da motori, trasmissioni e ingranaggi Oli e grassi diversi di quelli di cui alla voce 20.01.25 (oli e grassi commestibili) | 13.02.08* 20.01.26* | 10 litri/anno/utente |
** Filtri olio motore | Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci, indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose. Filtri dell’olio. | 15.02.02* 16.01.07* | 2 pezzi/anno/utente |
Accumulatori al piombo | Batterie al piombo | 16.06.01* | 1 pezzo/settimana/u tente |
Pesticidi (da utilizzo domestico) | Pesticidi | 20.01.19* | 0,250 mc/anno/utente |
Medicinali/farmaci | Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20.01.31 (medicinali citotossici e citostatici) | 20.01.32 | 30 litri/anno/utente |
Batterie e pile | Batterie e accumulatori di cui alle voci 16.06.01 (batterie al piombo), 16.06.02 (batterie al nichel-cadmio) e 16.06.03 (batterie contenenti mercurio) nonché batterie e accumulatori non suddivisi | 20.01.33* 20.01.34 | 30 litri/anno/utente |
Materiali conferibili | Tipologia di rifiuto | Codice CER | Limite quantitativo |
contenenti tali batterie. Batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20.01.33 (vedi sopra). | |||
Rifiuti T&F (Tossici e Infiammabili) | Vernici, inchiostri, adesivi e resine contenenti sostanze pericolose Vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 20.01.27 Solventi | 20.01.27* 20.01.28 20.01.13* | 50 litri/anno/utente |
Cartucce e toner esauriti per stampanti e fotocopiatori. | Toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose, toner per stampa esauriti diversi da 080317*. | 080317* 080318 | 10 pezzi/settimana/ut ente |
(**) raccolti previa dotazione di strutture di sicurezza antinquinamento.
Elenco B - Tipologie di rifiuti non ammesse
Non possono essere conferite e stoccate nelle Ecopiazzole le seguenti tipologie di rifiuti urbani:
I. rifiuti misti (tal quali) codice CER. 20.03.01;
II. rifiuti di natura organica ancorché raccolti in un circuito apposito, ad eccezione dei residui vegetali, e gli oli vegetali.
Art. 4 - Attività ammesse e non ammesse nelle Ecopiazzole
1. Le attività delle Ecopiazzole sono regolate come di seguito prescritto.
2. Le attività ammesse nelle Ecopiazzole sono le seguenti:
a) il conferimento finalizzato alla raccolta in aree o contenitori specifici per le tipologie di rifiuti di cui all’elenco A dell’articolo 3;
b) operazioni di semplice separazione e scomposizione manuale delle componenti solide e non pericolose delle tipologie di rifiuti di cui all’elenco A dell’articolo 3, finalizzate a facilitare o a rendere economicamente vantaggioso il loro riutilizzo o riciclaggio (esempio: separazione delle parti legnose da quelle metalliche e tessili dei mobili), coerentemente con quanto previsto dall’articolo 21 del decreto legislativo n°22 del 1 997 purché effettuate dal gestore della Ecopiazzola e nel rispetto di quanto previsto dalla legge n° 626 del 1994;
c) le operazioni di riduzione volumetrica dei rifiuti, finalizzate all’ottimizzazione della raccolta e del trasporto degli stessi effettuate manualmente, con un trituratore o un press container;
d) la distribuzione agli utenti, purché effettuata su disposizione dell’Amministrazione comunale, di materiali e attrezzature (esempio: secchielli, bidoni, sacchetti, compost in confezione, depliant informativi) utili al miglior funzionamento dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti e/o alla sensibilizzazione dell’utenza.
3. Le attività non ammesse nelle Ecopiazzole sono le seguenti:
e) conferimento e cernita dei “rifiuti urbani misti tal quali” (CER 20.03.01);
f) le operazioni di trattamento dei rifiuti, fatte salve quelle attività specificatamente ammesse;
g) lo stazionamento degli utenti dopo il conferimento se non autorizzato dal gestore.
Art. 5 - Caratteristiche tecniche generali
1. Le Ecopiazzole devono essere realizzate secondo quanto previsto nel progetto redatto e approvato dal Comune, in base alle seguenti caratteristiche tecniche:
a) recinzione di altezza superiore a 1,5 m, con barriera verde;
b) asfaltatura dell’area e pavimentazione in materiale impermeabile delle aree di appoggio dei cassoni/contenitori e delle aree di movimentazione dei rifiuti. Le acque di dilavamento di dette aree dovranno essere recapitate in fognatura o in un idoneo impianto di depurazione. Xxxxx restando che la copertura dei contenitori dei rifiuti è sempre, comunque, obbligatoria nel caso di raccolta di olii e rifiuti urbani pericolosi, in alternativa al collegamento in fognatura delle acque di dilavamento di dette aree, può essere adottata la copertura di tutti i container scarrabili (ad eccezione dei contenitori del verde e dei metalli). Resta comunque inteso che le aree esterne in cui ci possono essere spandimenti (aree di carico/scarico) devono essere impermeabilizzate e le acque collegate in fognatura;
c) presenza di un locale per il personale di custodia;
d) presenza di acqua potabile e dotazione di sistemi illuminanti;
e) presenza di estintori e altri adeguati sistemi antincendio (manichette, sabbia, ecc.).
Art. 6 – Attrezzature
1. La struttura deve essere realizzata prevedendo la separazione dei flussi veicolari degli utenti e mezzi addetti al prelievo. I percorsi devono essere delimitati e si deve utilizzare una segnaletica orizzontale e verticale in modo da facilitare l'individuazione dei punti di conferimento dei rifiuti e limitare conferimenti erronei da parte dei singoli utenti.
2. Le Ecopiazzole devono essere fornite delle attrezzature e degli impianti necessari a garantirne l’agibilità e la sicurezza e l’igiene nel rispetto delle norme vigenti.
3. Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, devono essere dislocati nelle Ecopiazzole sia contenitori scarrabili di grande dimensione, sia contenitori conformi alle normative specifiche per le tipologie di rifiuti urbani pericolosi.
Art. 7 - Orari di apertura
1. Gli orari di apertura al pubblico delle Ecopiazzole sono regolati su disposizione del Gestore, che garantisce una opportuna copertura degli orari fruibili dagli utenti, e con adeguata informazione agli utenti.
2. L’accesso al pubblico con apertura straordinaria può essere consentito anche in occasioni straordinarie programmate (esempio: visite o momenti di incontro pertinenti con le finalità dell’impianto), qualora ciò venga disposto dal Gestore.
3. Gli operatori, gli addetti ai servizi di igiene urbana e i mezzi adibiti al prelievo dei contenitori o alle operazioni necessarie per il funzionamento dell’impianto possono accedere alle Ecopiazzole negli orari di chiusura al pubblico secondo necessità.
4. L’accesso in orari diversi può essere consentito, previa autorizzazione del Gestore, qualora ciò si renda necessario, in via del tutto eccezionale, per il migliore funzionamento dell’impianto.
Art. 8 - Informazione agli utenti
1. Al fine di una corretta e precisa informazione degli utenti deve essere posto in un luogo ben visibile, all’entrata delle Ecopiazzole un cartello riportante gli orari di apertura e i rifiuti conferibili.
2. Xxxxxx inoltre venire esposti anche tutti i cartelli relativi alla sicurezza (secondo quanto previsto dalla legge n°626 del 1994) e le informazi oni relative alle possibili sanzioni in caso di scorretto comportamento.
Titolo II - Obblighi del Gestore delle Ecopiazzole
Art. 9 – Responsabilità del Gestore
1. Il Gestore è tenuto alla conduzione e manutenzione delle Ecopiazzole nel rispetto del Regolamento e del contratto stipulato con l’Amministrazione comunale.
2. Il Gestore è tenuto, nella conduzione delle Ecopiazzole, a rispettare le indicazioni e ad assolvere le richieste inoltrate dai competenti Uffici comunali, fatte salve quelle incompatibili con il Regolamento e l’eventuale contratto stipulato con l’Amministrazione Comunale.
3. Il Gestore è responsabile della conduzione e della manutenzione delle Ecopiazzole e secondo quanto stabilito dall’apposito contratto di gestione, è soggetto, alle penali e alle sanzioni previste in caso di inadempienza verso il Regolamento e le eventuali prescrizioni di contratto.
Art. 10 - Assistenza agli utenti
1. Il Gestore è tenuto ad agevolare il corretto utilizzo delle Ecopiazzole dando informazioni e istruzioni agli utenti.
2. Il Gestore è tenuto a controllare che l’utente conferisca nel modo corretto le diverse tipologie di rifiuti di cui all’elenco A dell’articolo 3, nonché ad assistere l’utente, qualora ciò si renda necessario o utile.
3. Il Gestore è tenuto a svolgere direttamente limitatamente alle tipologie di rifiuti urbani pericolosi le operazioni di collocazione nei contenitori specifici.
4. Qualora l’utente contravvenga intenzionalmente agli obblighi di cui al Titolo III del Regolamento, il gestore è tenuto a diffidarlo, informandolo delle eventuali sanzioni previste e, se necessario, richiedendo l’intervento della Vigilanza urbana.
Art. 11 - Manutenzione delle Ecopiazzole
1. Il Gestore è tenuto a curare il buono stato delle Ecopiazzole; per far ciò deve provvedere alla pulizia dei piazzali, delle rampe, dei containers e dei locali dell’impianto, alla manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, nonché alla pulizia delle aree a verde.
2. Al verificarsi di abbandono di rifiuti nelle aree immediatamente esterne alle Ecopiazzole, il Gestore è tenuto, qualora la tipologia dei rifiuti lo consenta, a provvedere al ritiro e allo spostamento degli stessi negli specifici contenitori, salvo la ricerca da parte della Vigilanza urbana di coloro i quali che hanno violato le norme e l’applicazione delle relative sanzioni.
3. Nel caso di tipologie diverse, sarà compito del Gestore sollecitare l’intervento di ditte competenti ed autorizzate e informare tempestivamente i competenti uffici comunali.
4. Il Gestore è tenuto ad analogo comportamento durante la gestione delle Ecopiazzole.
5. In caso di guasto degli impianti o delle infrastrutture a rete delle Ecopiazzole, il Gestore dell’impianto è tenuto a intervenire tempestivamente nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti.
Titolo III – Divieti e obblighi dell’utente
Art. 12 – Divieti e obblighi dell’utente
1. È vietato l’abbandono di rifiuti in luoghi diversi da quelli indicati all’interno delle Ecopiazzole o all’esterno della stessa.
2. L’utente è tenuto ad un comportamento corretto ed educato nei confronti del Gestore delle Ecopiazzole.
3. È vietato manomettere, imbrattare, o danneggiare le strutture o le attrezzature presenti nelle Ecopiazzole.
4. È vietato l’accesso degli utenti in assenza del Gestore.
5. Nel caso in cui l’utente contravvenga a tali obblighi o divieti, il Gestore delle Ecopiazzole, dopo averlo ammonito, è tenuto a comunicare l’accaduto alla vigilanza, la quale applicherà le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa vigente in materia di rifiuti.
a cura della Segreteria Generale Xxxxxx Xxxxxxxx
data di aggiornamento: 28.09.2005