POSSIBILE FORMAT
POSSIBILE FORMAT
PROTOCOLLO D’INTESA
(ADATTABILE ALLE PREROGATIVE DI CIASCUN AMBITO) PER LO SVOLGIMENTO IN MODO COORDINATO
DI SERVIZI E ATTIVITÀ RELATIVI AI CENTRI ESTIVI 2020 AMBITO TERRITORIALE DI …...
tra
AMBITO TERRITORIALE DI …..
(Comuni di )
PARROCCHIA DI ……………………
(delegata dalle Parrocchie di )
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE di BERGAMO
ASSOCIAZIONE …….
FONDAZIONE …….
COOPERATIVA ……..
PREMESSO CHE
a) l’obiettivo del presente Protocollo d’Intesa è quello di favorire in ciascun Comune dell’Ambito Territoriale del Distretto di …………. (di seguito anche solo “Ambito”) la possibile costituzione di una Rete Territoriale Locale, composta da soggetti pubblici e privati, in forza del principio di sussidiarietà orizzontale, al fine di garantire l’apertura delle attività dei centri estivi sul territorio dei Comuni dell’Ambito a decorrere dal ............... giugno 2020, nel pieno rispetto delle misure precauzionali di contenimento da adottare per contrastare l’epidemia di Covid-19, così come definite a livello nazionale, regionale e locale;
b) ciascuna Rete Territoriale Locale predisporrà uno specifico progetto integrato (c.d. Progetto Operativo Educativo, in breve anche solo “P.O.E.”), che recepirà le diverse proposte territoriali presentate al Comune. L’elenco dei centri estivi approvati dal Comune dovrà essere trasmesso all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo (in breve anche solo “ATS”), i quali si intenderanno da quest’ultima automaticamente autorizzati attraverso il meccanismo del silenzio-assenso, salvo il diniego che l’ATS stessa farà pervenire al Comune e al titolare promotore del centro estivo interessato in caso di non conformità del progetto alle Linee Guida nazionali, regionali o locali;
c) il presente Protocollo d’Intesa è redatto in conformità con le Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19, previste dall’Allegato 8 al Dpcm 17 maggio 2020, punto 3;
d) il presente Protocollo d’Intesa rispetta le Linee Guida per la riapertura delle attività economiche e produttive predisposte da Regione Lombardia in data 29 maggio 2020, in coerenza con quanto approvato dalla Conferenza delle Regioni del 25 maggio 2020;
e) il presente Protocollo d’Intesa rispetta inoltre le ulteriori indicazioni dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo;
f) le Linee guida nazionali, regionali e locali saranno oggetto di monitoraggio e valutazione nel tempo da parte di Regione Lombardia e delle principali parti interessate in relazione alla relativa efficacia, in considerazione delle eventuali nuove indicazioni di carattere scientifico e dell’evoluzione dello scenario epidemiologico, nonché in vista della riapertura dei servizi educativi nel prossimo mese di settembre 2020;
g) il presente documento si contestualizza alla realtà regionale e locale, caratterizzata da una consistente, diffusa, ampia e plurale rete di servizi estivi, sviluppatasi anche grazie alla preesistente normazione regionale e regolamentazione comunale, declinando linee d’indirizzo concernenti l’apertura e l’organizzazione dei centri estivi per l’anno 2020 nella provincia di Bergamo;
h) le Reti Territoriale Locali che si costituiranno dovranno attenersi alle prescrizioni nazionali, regionali e locali in merito alle procedure da attuare per evitare il contagio da Covid-19;
i) i diversi titolari dei centri estivi approvati dal Comune saranno responsabili ciascuno per il proprio servizio e condivideranno all’interno della Rete Territoriale Locale la progettualità integrata del P.O.E.;
j) la Legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, all’articolo 1 comma 4 statuisce che “gli enti locali, le regioni e Io Stato, nell’ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato, degli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali Io Stato ha stipulato patti o accordi o intese operanti nel settore nella programmazione, nella organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
k) la Legge Regionale n. 22 del 23.11.2001 “Azioni di sostegno e valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dalle Parrocchie mediante gli Oratori”, all’articolo 1 comma 1 afferma che “La Regione riconosce, sulla base dei principi ispiratori che fanno riferimento alla sussidiarietà, alla cooperazione, alla partecipazione e al concorso per la costituzione di un sistema integrato a favore dell’area giovanile, la funzione educativa e sociale svolta dalle parrocchie mediante l’oratorio, che, in stretto rapporto con le famiglie, costituisce uno dei soggetti sociali ed educativi della comunità locale per la promozione, l’accompagnamento ed il supporto alla crescita armonica dei minori, adolescenti e giovani che vi accedono spontaneamente”;
l) la successiva Legge n. 206 del 01.08.2003 “Disposizioni per il riconoscimento della funzione sociale svolta dagli Oratori e dagli enti che svolgono attività similari e per la valorizzazione del loro ruolo”, all’articolo 1 comma 1 ha confermato, a livello nazionale, che “In conformità ai principi generali di cui al capo I della Legge 8 novembre 2000, n. 328, e a quanto previsto dalla legge 28 agosto 1997 n. 285, Io Stato riconosce e incentiva la funzione educativa e sociale svolta nella comunità locale, mediante le attività di oratorio o attività similari, dalle parrocchie e dagli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, nonché dagli enti delle altre confessioni religiose con le quali Io Stato ha stipulato un’ intesa ai sensi dell’art. 8, terzo comma, della Costituzione, ferme restando le competenze delle Regioni e degli Enti locali in materia”;
m) la forte domanda da parte dei genitori e dei ragazzi del territorio dei Comuni dell’Ambito ha sollecitato il territorio ad una risposta positiva e di sostegno di detta attività, promossa e favorita a livello nazionale e regionale;
n) i Comuni dell’Ambito interessati, anche alla luce del loro mandato istituzionale, nel perimetro del P.O.E. condiviso con gli attori della Rete Territoriale Locale, si impegnano a garantire la connessione tra le attività di intrattenimento, socializzazione, formazione, educazione, gioco, dedicate ai ragazzi tra i …. e …. anni di età che si attiveranno all’interno di ciascuna comunità territoriale;
o) i Comuni dell’Ambito interessati intendono perseguire tali obiettivi anche con propri interventi e servizi specifici, interagendo con il privato sociale, nonché con le Scuole presenti sul territorio e le Parrocchie tramite gli Oratori;
p) i Comuni dell’Ambito interessati ritengono che le citate attività siano una opportunità che si aggiunge alla formazione scolastica quale momento educativo in grado di consentire il ritorno ‘al gioco’ e alla socializzazione di bambini e ragazzi nella presente fase dell’emergenza Covid-19;
q) le Parrocchie afferenti al territorio dell’Ambito nell’alveo della propria attività pastorale partecipano al suddetto progetto, mettendo a disposizione le proprie strutture (compreso l’Oratorio) e la collaborazione volontaria di giovani e adulti, per i mesi estivi, nonché il contributo educativo offerto dagli Oratori delle Diocesi Lombarde, al fine di favorire attività di intrattenimento, formazione, educazione, gioco e, se possibile, escursione, dedicate ai ragazzi, secondo i criteri di sicurezza stabiliti a livello nazionale, regionale e locale, nonché nel pieno rispetto della realtà oratoriana e del suo significato;
r) con riferimento al gruppo di Parrocchie è stata individuata quale capofila la Parrocchia di
…….;
s) l’Associazione/Cooperativa/Fondazione/….….. intendono partecipare alla richiamata Rete Territoriale locale (indicare modalità di partecipazione, se come titolare o come soggetto collaboratore);
t) l’Ufficio Scolastico Territoriale, si impegna a coinvolgere le Scuole affinché si mettano a disposizione con le proprie competenze progettuali per la definizione del Progetto educativo
secondo le indicazioni descritte in premessa e facilitando la disponibilità dei docenti che volontariamente offrono parte del loro tempo estivo alla realizzazione del P.O.E.;
u) ciascuna Rete Territoriale Locale (composta dal Comune, Parrocchia/e, Scuola/e, Associazione/i, ecc.) che si costituirà elaborerà il P.O.E., il quale sarà indicativamente composto da una parte educativa (c.d. proposta formativa), una parte organizzativa e una parte economico/gestionale.
TUTTO QUANTO PREMESSO,
SI CONVIENE E STIPULA QUANTO SEGUE ARTICOLO 1 – PREMESSE, ATTI E DOCUMENTI
1. Le premesse di cui sopra, gli atti e i documenti richiamati nelle medesime e nella restante parte del presente atto, ancorché non materialmente allegati, costituiscono parte integrante e sostanziale della presente convenzione.
ARTICOLO 2 – FINALITÀ DEL PROTOCOLLO D’INTESA
1. Finalità del presente Protocollo d’Intesa è quella di contribuire a realizzare un sistema coordinato ed integrato di servizi e attività per i centri estivi dell’estate 2020 sul territorio dell’Ambito Territoriale di ……...
ARTICOLO 3 – ENTI SOTTOSCRITTORI
1. Gli Enti sottoscrittori sono:
a) i Comuni compresi nel territorio dell’Ambito di ……..: Comuni di , rappresentati
dall’Ente Capofila dell’Ambito
b) le Parrocchie comprese nel territorio dell’Ambito di ………..: Parrocchie di ,
rappresentate dalla Parrocchia Capofila di ;
c) l’Associazione/le Associazioni….
d) la Cooperativa/le Cooperative….
e) …………
2. Gli enti sottoscrittori concordano sulle finalità, sull’oggetto e sulla disciplina prevista dal presente testo.
ARTICOLO 4 – OGGETTO DEL PROTOCOLLO D’INTESA
1. Il presente documento ha per oggetto l’esercizio coordinato di servizi e attività per i centri estivi dell’estate 2020 sul territorio dell’Ambito di , attraverso la condivisione di una scrittura privata tipo (All. 1), da stipularsi, a livello di singolo territorio comunale, tra Comune, Parrocchia/e, Associazione/i, Fondazione/i, Cooperativa/e, …… per la costituzione di una Rete Territoriale Locale.
2. La Rete Territoriale Locale, tramite uno strumento agile individuato nel Centro Operativo Educativo (C.O.E.), predisporrà una progettualità integrata (P.O.E.), che recepirà le diverse proposte territoriali presentate al Comune, da questo approvate e trasmesse all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, secondo l’iter autorizzativo da quest’ultima delineato e richiamato nelle premesse.
3. Ciascun Centro Operativo Educativo, oltre ad elaborare il P.O.E., dovrà inoltre:
a) nominare il Responsabile del P.O.E., che avrà il compito di coordinamento e monitoraggio della progettualità integrata;
b) predisporre il patto di corresponsabilità con la famiglia, nel rispetto di quanto previsto dalle Linee Guida Regionali;
c) predisporre i moduli di autocertificazione previsti dalle Linee Guida Regionali;
d) stabilire, in accordo con il Comune, la modalità più funzionale per il sostegno economico del
P.O.E e delle diverse iniziative previste al suo interno, considerate le risorse pubbliche disponibili e la compartecipazione delle famiglie;
e) stabilire la compartecipazione dei componenti della Rete Territoriale Locale alle spese, anche attraverso la valorizzazione del proprio patrimonio (ad es., mettendo a disposizione gratuitamente le proprie strutture, ecc.), nonché il rimborso delle spese sostenute, sulla base di un budget condiviso;
f) stabilire, in accordo con il Comune, i criteri circa i costi da attribuire alle famiglie per la partecipazione alle attività dei propri figli;
g) stabilire, in accordo con il Comune, le condizioni per garantire la partecipazione dei minori con disabilità o con situazione familiare di grave disagio socio-economico;
h) interfacciarsi con l’ATS con riferimento agli aspetti di presidio sanitario per la prevenzione dal contagio da Covid-19 e condividere eventuali modalità di svolgimento dei servizi e delle attività, ivi compresa la fornitura e il servizio pasti.
ARTICOLO 5 – TITOLARITÀ DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITÀ DEI CENTRI ESTIVI
1. Ciascuna Rete Territoriale Locale sarà corresponsabile dell’attuazione del rispettivo P.O.E.
2. Ciascun Comune dell’Ambito, anche in considerazione del necessario coordinamento con le Istituzioni nazionali e regionali in merito al contenimento del contagio da Covid-19, verrà individuato come il soggetto che coadiuva l’elaborazione del P.O.E. sul territorio locale, attraverso il coordinamento (diretto o tramite soggetto della Rete Territoriale Locale) delle attività.
3. I soggetti della Rete declineranno all’interno del P.O.E. i ruoli (titolari/collaboratori), la ripartizione di compiti e le responsabilità di ciascuno di essi.
ARTICOLO 6 – PREROGATIVE E ATTRIBUZIONI DELL’ENTE CAPOFILA
1. Il Comune/l’Azienda/la Comunità Montana ……… quale ente xxxxxxxx opera a supporto dei Comuni dell’Ambito al fine di assicurare il migliore assolvimento dei compiti istituzionali attribuiti ai Comuni dalla normativa vigente e dal presente Protocollo d’Intesa.
ARTICOLO 7 – PREROGATIVE E ATTRIBUZIONI DEGLI ENTI SOTTOSCRITTORI
1. Gli Enti sottoscrittori concorrono al corretto coordinamento e funzionamento dei centri estivi sul territorio dell’Ambito, secondo le modalità indicate dall’allegata scrittura privata (cfr. All. 1).
2. Gli Enti sottoscrittori si impegnano a:
a) partecipare attivamente ai processi di programmazione e attuazione delle iniziative;
b) contribuire alla realizzazione dei servizi e delle attività con proprie risorse umane, economiche e strumentali, secondo quanto stabilito nei P.O.E.;
c) adottare la modulistica e la regolamentazione proposta dalle Linee guida nazionali, regionali e locali, nonché dal presente Protocollo d’Intesa.
ARTICOLO 8 – DURATA DEL PROTOCOLLO D’INTESA
1. Il presente Protocollo d’Intesa ha la durata dalla data della sottoscrizione dello stesso fino alla data di conclusione dei servizi e delle attività e in ogni caso non oltre il 31 ottobre 2020.
ARTICOLO 9 – DISCIPLINA DELLE CONTROVERSIE
1. Per qualunque controversia che dovesse insorgere in merito all'interpretazione, esecuzione, validità o efficacia del presente Protocollo d’Intesa, i sottoscrittori si obbligano ad esperire un tentativo di conciliazione in via amministrativa.
2. Ove il tentativo di conciliazione non riuscisse, le eventuali controversie saranno devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice competente.
Allegati:
1) Possibile Format scrittura privata tra Comune, Parrocchia, Associazione, ecc…. 2) ……
Luogo e data | |
Il Rappresentante legale | |
dell’Ente Capofila dell’Ambito |
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La Parrocchia Capofila di ………… |
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L’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo |
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L’Associazione ……………… |
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La Fondazione ………………. |
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La Cooperativa ………………. |
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