AI SENSI DELL’ ART. 15 L.R. 20/2000 e 9.4 del PTCP
COMUNE DI IMOLA |
ACCORDO TERRITORIALE PER IL NUOVO POLO FUNZIONALE
“X00X XXXXXXXXX” XX XXXXX
XXX XXXXXXXXX XX XXXXXXX,
COMUNE DI IMOLA NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
AI SENSI DELL’ ART. 15 L.R. 20/2000 e 9.4 del PTCP
Sottoscritto il 4 giugno 2009
ACCORDO TERRITORIALE FRA PROVINCIA DI BOLOGNA, COMUNE DI IMOLA E
NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
AI SENSI DEGLI ARTT. 15 L.R. 20/2000 e 9.4 del PTCP
TRA
• La PROVINCIA DI BOLOGNA, rappresentata dal ………………………., nato a
………………….., domiciliato per la carica presso la sede dell’Amministrazione Provinciale, Via Zamboni n. 13 – 00000 Xxxxxxx, che agisce per dare esecuzione alla deliberazione del Consiglio Provinciale n. del ;
• Il COMUNE DI IMOLA, rappresentato dall’ ………………………, nato a
……………………, domiciliato per la carica presso la sede dell’Amministrazione Comunale, che agisce per dare esecuzione alla deliberazione del Consiglio Comunale
n. del ;
• Il NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE rappresentato dall’ ………………………, nato a ……………………, domiciliato per la carica presso la sede , che agisce per dare
esecuzione alla deliberazione del n. del ;
PREMESSO CHE
• la L.R. 20/2000 individua nell’”Accordo Territoriale”, lo strumento negoziale da utilizzarsi, per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni; in particolare, l’art. 15, prevede tale strumento di concertazione istituzionale quale modalità per definire, nell’ambito delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), la pianificazione dei Poli funzionali di rango sovraordinato;
• la Provincia di Bologna, nell’ambito della competenza attribuita dalla legge urbanistica regionale (L.R. 20/2000) al proprio Piano Territoriale (PTCP), ha individuato i “poli funzionali” esistenti, ossia gli ambiti specializzati che ospitano grandi funzioni metropolitane, connotate in particolare da alta attrattività, alta specializzazione economica, culturale, sportiva ricreativa, commerciale, della logistica, e costituenti punti di eccellenza e di qualità del sistema insediativo provinciale;
• oltre ai Poli funzionali esistenti lo stesso Piano ha previsto la possibilità di proporre la realizzazione di Nuovi Poli Funzionali, nella forma di Aree Integrate per una pluralità di funzioni di attrazione. Le proposte devono rispondere in adeguata misura ai seguenti requisiti localizzativi:
a) contiguità con i nodi di interscambio della “grande rete” della viabilità regionale/nazionale e in particolare vicinanza a un casello autostradale;
b) possibilità di un valido collegamento anche con una stazione ferroviaria, eventualmente con servizi navetta;
c) capacità delle infrastrutture viarie di accesso di sostenere i nuovi flussi prevedibili, senza superare livelli di congestione; la viabilità di accesso deve inoltre evitare l’attraversamento di centri urbani;
d) capacità delle reti per la fornitura di acqua e di energia e per lo smaltimento dei reflui di sopperire alle esigenze del nuovo polo;
e) un’adeguata distanza dall’area conurbata bolognese;
f) salvaguardia delle risorse naturali, paesaggistiche, storico-culturali ed ecologiche del territorio;
g) preferenziale contiguità con aree già parzialmente insediate (non residenziali), evitando collocazioni isolate in contesti rurali non compromessi da insediamenti.
Le proposte di nuovi poli funzionali devono inoltre essere accompagnate da valutazioni della sostenibilità e redditività economica dell’investimento nel medio/lungo periodo.
• La possibilità di proporre Nuovi Poli Funzionali d’Attrazione per concretarsi deve passare attraverso l’elaborazione e la sottoscrizione di un “Accordo territoriale”, fra la Provincia e i Comuni interessati, per (requisiti qualitativi di un Polo Funzionale):
1. la definizione delle aree interessate dalle unità e dalle funzioni che costituiscono il polo funzionale;
2. la definizione delle linee evolutive del polo, ivi compresa la precisazione delle tipologie di attività insediabili;
3. la definizione degli interventi necessari, in relazione alle condizioni e alle problematiche specifiche del polo;
4. gli interventi opportuni per il contenimento dei consumi energetici e idrici del polo, nonché gli interventi opportuni per il contenimento della produzione di rifiuti e la loro gestione;
5. gli interventi per il miglioramento della qualità ecologica dell’insediamento e del contesto, destinando a tali finalità parte delle dotazioni prescritte di aree per attrezzature e spazi collettivi;
6. le condizioni di infrastrutturazione, per la qualità ambientale e per la mobilità, a cui le espansioni sono subordinate;
7. la definizione delle risorse necessarie in relazione agli interventi previsti, delle fonti finanziarie, e in particolare le forme di contribuzione finanziaria da parte dei soggetti gestori del polo funzionale;
8. gli aspetti riguardanti la programmazione temporale e l’attuazione degli interventi;
9. l’adesione degli Enti locali firmatari al fondo per la compensazione territoriale delle risorse derivanti dagli insediamenti.
CONSIDERATO CHE
• Il Comune di Imola ha proposto in data 19/11/2007 PG. Prov. n. 391932/07, la realizzazione di un Nuovo Polo Funzionale, nella forma di un’Area Commerciale Integrata di livello superiore per attività non alimentari, per grandi e medio-grandi strutture, in abbinamento a servizi per l’intrattenimento e lo spettacolo (grande multisala cinematografica), all’interno del comparto N21A, individuato nel P.R.G. vigente, e denominato “Multisala” (localizzato a ridosso del casello autostradale A14, in xxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxx/xxx Xxxxx);
• il Comune di Imola ha trasmesso una Relazione sulla valutazione del rischio archeologico del comparto N21A, a firma del Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxx (PG. N. 109598 del 23/3/2009), dalla quale si evince che tutta l’area relativa alla proposta del nuovo Polo Funzionale riveste un significativo interesse archeologico (Area ad alto rischio di rinvenimento di strutture d’interesse archeologico), confermato dalla presenza di due assi centuriali e da strutture rinvenute di edificio di età romana;
• la Provincia, nel valutare l’accoglibilità di detta proposta, deve attenersi ai criteri localizzativi, nonché ai requisiti qualitativi richiesti dal PTCP per i nuovi Poli Funzionali Integrati, mentre per la pianificazione commerciale deve riferirsi al Piano del Commercio e per gli esercizi cinematografici sovracomunali alle conclusioni della conferenza dei servizi specifica;
• la Provincia ha svolto in data 22/12/2008 la conferenza dei servizi, prevista all’art.10 della L.R. 12/06, finalizzata al riconoscimento dell’idoneità urbanistica del comparto N21A all’insediamento di un esercizio cinematografico di livello sovracomunale (grande multisala con 9 schermi e 2.000 posti). La conferenza nel riconoscere l’idoneità ha posto le seguenti condizioni:
- prevedere un piano di riqualificazione degli insediamenti cinematografici esistenti, incentivandone l’ammodernamento, aumentando l’offerta dei servizi e inibendo i cambi d’uso dei volumi verso funzioni residenziali, terziarie e commerciali;
- prevedere quote significative dei parcheggi pertinenziali interrate o in soluzione multipiano;
- collegare l’insediamento cinematografico alla rete urbana delle piste ciclabili e garantire percorsi pedonali sicuri e protetti (marciapiedi) a corredo della viabilità afferente (via Selice);
- realizzare una nuova fermata in prossimità dell’ambito cinematografico, e riorganizzare il percorso della linea di TPL urbano in modo da servire adeguatamente anche il nuovo polo funzionale;
- predisporre un inquadramento complessivo dell’intera quadra centuriale, in cui ricade il Polo, guida degli assetti delle dotazioni territoriali e ambientali (verde pubblico aggregato, percorso TPL, rete ciclabile e pedonale, vasche di laminazione, rete ecologica);
- estendere l’applicazione delle azioni e prestazioni ACEA anche all’insediamento della Multisala;
- rivedere parzialmente l’assetto progettuale proposto, integrando aree di verde pubblico, in sostituzione di quote di aree dedicate al parcheggio dei veicoli; inoltre il verde dovrà essere arredato, attrezzato con illuminazione pubblica antinquinamento, alberato e collegato dalla rete ciclopedonale. Analogamente i parcheggi pubblici sono da realizzare in superficie e alberati;
- integrare nel progetto l’offerta di spazi aperti destinati a verde e dotazioni, modificando la scheda di PRG e allineando la quota dei parcheggi pubblici a quella dovuta per legge;
• la Variante al PTCP in materia di insediamenti commerciali denominata “Piano Operativo degli Insediamenti Commerciali” (POIC), in corso di approvazione, prevede un nuovo Polo funzionale denominato “Casello A14-via Lasie di Imola” (Ambito 09) fra le previsioni commerciali non alimentari ammissibili nella provincia di Bologna, previa sottoscrizione di uno specifico Accordo Territoriale che dovrà garantire un’adeguata soluzione viabilistica per l’accessibilità al Polo;
• la Variante al PTCP in materia di mobilità denominata “Piano della Mobilità Provinciale” (PMP) approvata con atto deliberativo di Consiglio Provinciale n. 29 del 31/3/2009, riconferma il sistema delle tangenziali est e ovest all’abitato di Imola a supporto del quadrante interessato dal nuovo Polo Funzionale;
• la variante al PTCP in recepimento del PTA regionale, in corso di adozione, prevede che la proposta del nuovo Polo Funzionale ricada all’interno dell’area di ricarica indiretta della falda di tipo B, nonché, per una piccola porzione, all’interno della zona di rispetto dei pozzi per uso acquedottistico;
• ll DP del PSC del Nuovo circondario imolese a conferma del POIC individua, nei pressi del casello autostradale di Imola, un Nuovo Polo Funzionale;
• il Comune di Imola si impegna ad adottare una variante al P.R.G., contestuale alla presentazione del PUA o P.P.I.P.1 dell’ambito N21A:Multisala (art. 41 L.R. 20/2000), per declinare e disciplinare i contenuti del presente Accordo nello strumento di pianificazione generale vigente del Comune di Imola e per localizzare le previsioni commerciali, di cui al POIC, previste nel Polo denominato “Xxxxxxx X00-xxx Lasie” nel sopradetto ambito N21A:Multisala.
1 P.P.I.P piano particolareggiato di iniziativa privata
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO
Le Parti sottoscriventi convengono sui seguenti obiettivi di assetto e coordinamento della previsione di un nuovo Polo Funzionale per la città di Imola nella forma di un’Area Commerciale Integrata di livello superiore nonché di una grande multisala cinematografica da localizzarsi nell’ambito “N21A Multisala”
Art. 1 -
TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI
Contenuti in premessa
1. La premessa e gli atti in essa richiamati costituiscono parte integrante ed essenziale del presente Accordo Territoriale (Accordo) e si devono intendere qui integralmente riportati. Sono altresì parte integrante ed essenziale del presente accordo gli allegati 1, 2 e 3 riportati in calce al medesimo.
Art. 2 - Oggetto dell’Accordo
1. Il presente Accordo ha per oggetto la definizione del perimetro, delle quantità, delle condizioni per la sostenibilità, l’ammissibilità e l’attuazione del Nuovo Polo Funzionale “Multisala”, nella forma di un’Area Commerciale Integrata di livello superiore e di una Grande Multisala cinematografica, integrate con il sistema urbano della città di Imola. L’accordo definisce inoltre le modalità di partecipazione alla perequazione territoriale. Il perimetro del Polo Funzionale è individuato nell’Allegato 1 e verrà recepito in sede di approvazione del P.P.I.P in Variante al P.R.G.
Art. 3 -
Accordo
Ambito territoriale di riferimento per le valutazioni del presente
1. L’ambito territoriale di riferimento, per valutare in modo integrato il nuovo polo funzionale “N21A:Multisala” con la Città di Imola, comprende il quadrante nord del sistema urbano imolese, con particolare attenzione alle relazioni tra il nuovo ambito e il centro storico, la stazione ferroviaria e le connessioni territoriali est e ovest.
Art. 4 - Obiettivi strategici e condizioni di ammissibilità
1. Sono obiettivi strategici e condizioni essenziali, senza le quali non è ammessa la realizzazione del polo funzionale, i seguenti elementi:
• la realizzazione di un polo funzionale integrato con il sistema urbano della città di Imola, con lo schema complessivo degli assetti delle dotazioni territoriali e ambientali dell’intera quadra centuriale in cui ricade il comparto2 e con il contesto storico, paesaggistico e archeologico presente;
• la realizzazione delle opere viarie indispensabili a rendere sostenibile lo sviluppo insediativo previsto dagli strumenti di pianificazione, come definite dal presente Accordo;
• la programmazione di un servizio di trasporto pubblico efficace di collegamento tra la stazione ferroviaria e la nuova area;
2 come richiesto in sede di conferenza dei servizi ai sensi dell’art.10 Lr 12/2006
• la determinazione della fattibilità economico-finanziaria degli interventi e la loro programmazione temporale, connessa con l’attuazione delle previsioni urbanistiche. Dovranno pertanto essere utilizzate le modalità della perequazione territoriale previste ai sensi della L.R. 20/2000 e del PTCP;
• la verifica della sostenibilità ambientale, urbanistica ed economica dell’insieme degli interventi. Per quanto concerne la sostenibilità ambientale si fa riferimento alla componente paesaggistica, ai requisiti tecnici di riferimento per le aree commerciali ecologicamente attrezzate ACEA; la sostenibilità urbanistica è essenzialmente correlata al nuovo carico urbanistico prevedibile e all’efficacia/efficienza trasportistica del sistema. Il tema della sostenibilità economica rimanda alla capacità generata dagli insediamenti di garantire la contestuale realizzazione delle opere indispensabili per la sostenibilità ambientale e urbanistica.
TITOLO II – CRITERI LOCALIZZATIVI PER UN NUOVO POLO
FUNZIONALE: sistema infrastrutturale
Art. 5 - Sistema infrastrutturale della mobilità privata
1. L’ambito “N21A:Multisala” è in diretta relazione con i nodi di interscambio della “grande rete” e in particolare con la vicinanza a un casello autostradale; tuttavia rispetto alla quota di flussi provenienti dalla viabilità ordinaria, il comparto graverà sulla via Selice.
2. La proposta presentata pone a carico degli attuatori del Polo Funzionale, tratti di viabilità direttamente connessi alla accessibilità dell’ambito dalla via Selice e dalla via Lasie, limitatamente alla realizzazione del nuovo tracciato stradale che consente la connessione tra via Lasie e via Selice (ampliamento da due a quattro corsie del tratto di via Selice che congiunge la rotatoria esistente posta all’ingresso del casello autostradale, con la prima rotatoria prevista dal P.R.G. sulla via Selice; quattro corsie dall’intersezione tra la via Selice e la rotatoria d’ingresso del comparto N21A, due corsie dalla rotatoria d’ingresso del comparto N21A fino all’intersezione con via Lasie) e la realizzazione di tre rotatorie così come indicate nel P.R.G. vigente del Comune di Imola, con le caratteristiche geometriche richieste dalle normative del settore commerciale e cinematografico, e determinate da apposito studio sull’impatto viabilistico generato dall’intervento stesso; la proposta presentata propone pertanto di risolvere l’impatto viabilistico previsto mediante intersezioni stradali realizzate con tre rotatorie di nuova costruzione, compresi i relativi tratti di viabilità di interconnessione attuati (ovvero adeguati) secondo lo schema grafico di massima, che si allega al presente accordo quale Allegato 2, che verrà precisato in sede di progettazione esecutiva delle opere. I dettagli tecnici saranno definiti in sede di Variante al PRG e conseguente convenzione urbanistica.
3. Le parti concordano sulla necessità di verificare la capacità residua della via Selice, rispetto ai flussi prevedibili con il nuovo insediamento assumendo come riferimento di congestione massimo ammissibile quello proposto dal PTCP. Nel caso in cui detto parametro venisse superato le parti concordano sulla necessità di prevedere potenziamenti della strada stessa.
4. Le parti riconoscono che, una volta attuati gli interventi sopra descritti alla rete stradale di carattere territoriale a supporto dell’asse della Selice, resta evitato l’attraversamento del centro urbano di Imola per una parte dei flussi stimati con lo scenario prevedibile ad intervento attuato. In tal modo sarà realizzata un tratto di nuova viabilità quale parte finale della futura tangenziale est della Città di Imola.
Art. 6 - Sistema infrastrutturale della mobilità pubblica e della mobilità non
motorizzata
1. Le parti in applicazione con quanto disposto dalle normative vigenti, prevedono di servire il Polo Funzionale con un valido collegamento di trasporto pubblico (a servizio degli addetti e dei clienti) con la città di Imola e la stazione ferroviaria, attraverso la fermata posta a servizio della struttura3, modulando il servizio in rapporto al flusso atteso, realizzando adeguate aree di sosta e attesa dei mezzi pubblici.
2. A carico del soggetto attuatore, in sede di convenzione urbanistica, verrà posta la realizzazione di un’adeguata area di sosta e attesa dei mezzi pubblici.
3. Le parti concordano sulla necessità di collegare il Polo Funzionale con la città di Imola e con la stazione ferroviaria attraverso una rete di percorsi ciclopedonali, sicuri, protetti e illuminati.
Art. 7 -
TITOLO III – ASSETTO DEL POLO FUNZIONALE
Assetto insediativo e contenuti urbanistici
1. Le parti convengono sulla definizione delle aree interessate dalle unità e dalle funzioni che costituiscono il nuovo polo funzionale (vedi allegato 1); nello specifico il Polo ricade all’interno di un settore parte di una quadra della centuriazione romana, l’area è classificata ad alto rischio di rinvenimento di strutture d’interesse archeologico, il perimetro è costituito dall’Ambito del P.R.G. denominato “N21A Multisala”. La Superficie Territoriale è di 16,3 Ha circa e la Superficie Utile di 48.000 mq, comprensiva della multisala, delle superfici commerciali e delle destinazioni non commerciali (pubblici esercizi e direzionale). Il perimetro del Polo e la ST potranno essere leggermente modificati in sede di PUA o P.P.IP. in variante al P.R.G., al fine di collocare quote di parcheggi, non realizzabili all’interno del perimetro per motivi collegati ad approfondimenti archeologici in corso. L’eventuale collocazione di tali parcheggi dovrà comunque essere reperita all’interno dell’areale territoriale di riferimento del Polo, come individuato al punto 2 e nell’allegato 1.
2. Per garantire qualità insediativa all’ambito in cui ricade il Polo, le parti condividono di considerare gli spazi pubblici, di aggregazione, della mobilità lenta e del verde come elementi ordinatori del tessuto urbano. A tal fine l’allegato 1 contiene uno schema territoriale di assetto all’intera quadra centuriale, esteso fino all’asse autostradale, riferimento per le dotazioni territoriali e ambientali di questa porzione di territorio (verde pubblico, percorso TPL, rete ciclabile e pedonale, vasche di laminazione, rete ecologica e parcheggi).
a) salvaguardare e valorizzare le risorse naturali, paesaggistiche, storico-culturali e archeologiche presenti nell’area, come elementi di qualificazione ecologica e ambientale del progetto;
b) ottimizzare le aree riservate a verde pubblico, parcheggio pubblico e pertinenziale. A tale scopo, in sede di Variante al P.R.G., le dotazioni relative ai parcheggi pubblici, verde pubblico e parcheggi pertinenziali saranno computate applicando la legislazione vigente in relazione alle destinazioni previste nell’intervento in oggetto;
3 la normativa sulle grandi multisale richiede la fermata sia entro i 150 m. dalla struttura
4 si riprendono in questo punto le condizioni, condivise in sede di conferenza dei servizi per il riconoscimento dell’idoneità urbanistica del comparto N21A all’insediamento di una grande multisala, fatta ai sensi dell’art.10 Lr 12/2006
c) prevedere la realizzazione di una quota del verde pubblico all’interno dell’ambito N21A, come risulterà dal PUA o P.P.I.P. in variante al P.R.G., e consentire il reperimento della parte rimanente come da delibera n. 73 del 10/3/03 “Monetizzazione e dotazione degli spazi pubblici esterni agli ambiti di progettazione unitaria” del Comune di Imola”;
d) il verde a corredo del Polo dovrà essere arredato, attrezzato con illuminazione pubblica antinquinamento, alberato e collegato dalla rete ciclopedonale. Analogamente i parcheggi pubblici sono da realizzare in superfici alberate;
e) valorizzare il segno della centuriazione presente all’interno dell’ambito secondo le indicazioni della normativa di P.R.G.;
f) prevedere nella zona di rispetto autostradale quote di vegetazione arborea (parcheggi alberati e zone di ambientazione dell’infrastruttura), connotandola come parte della rete ecologica collegata alla zona per la laminazione e allo scolo Fossetta (vedi allegato 1);
g) curare con particolare attenzione i fronti edificati verso il territorio rurale e verso la frazione di Chiusura;
h) prevedere quote significative di parcheggi interrati o in soluzione multipiano compatibilmente a quanto indicato nell’art. 7 comma 1;
i) collegare l’insediamento cinematografico alla rete urbana delle piste ciclabili e garantire percorsi pedonali sicuri e protetti (marciapiedi) a corredo della viabilità afferente (via Selice).
Art. 8 - Dimensioni commerciali
1. La Programmazione delle quote commerciali relative alle medie e grandi strutture di vendita è disciplinata dalla variante all’art. 9.5 del PTCP in tema di insediamenti commerciali (Piano Operativo degli Insediamenti Commerciali), in coerenza con gli indirizzi relativi ai poli funzionali (art. 9.4) del PTCP.
0.Xx dimensionamento massimo delle superfici commerciali, all’interno del range di variazione stabilito dal PTCP, è dunque il riferimento inderogabile anche per la definizione dei contenuti progettuali del Polo Funzionale.
3. Secondo quanto disposto all’art. 9.5 del PTCP, x.xx 2, per il Polo in oggetto è prevista la possibilità di insediare grandi strutture delle tipologie 2 e 8 all'interno di Aree commerciali integrate delle tipologie 5 o 6, con esplicita esclusione delle tipologie 1, 3, 4, 7, 9, 11 e 15. Nello specifico si rende possibile insediare all’interno dell’Ambito fino ad un massimo di
26.000 mq di Superficie di Vendita per Grandi Strutture non alimentari. Indipendentemente dalle tipologie e dai format commerciali che il Polo potrà ospitare, coerentemente con quanto disposto dal Ptcp, tale dimensione rappresenta comunque la superficie massima complessiva destinabile a funzioni commerciali di qualsiasi rango.
4. L’attuazione di tale capacità massima per Grandi Strutture che il Polo potrà ospitare è subordinata alla disponibilità e ai limiti del “Range di variazione”, come previsto dalla disciplina regionale, in ordine anche alle prescrizioni previste dallo stesso PTCP.
Art. 9 - Sostenibilità ambientale degli interventi – Area Commerciale
Ecologicamente Attrezzata
1. Le Parti concordano sulla necessità di realizzare il nuovo Polo Funzionale minimizzando gli impatti ambientali da questo generato, e dotando l’intervento urbanistico-edilizio di elevate prestazioni in termine di riduzione del consumo di risorse non rinnovabili, riduzione della produzione di rifiuti e compatibilità/integrazione con le funzioni e il paesaggio circostanti.
2. A tal fine, in applicazione della variante al PTCP in materia di insediamenti commerciali (POIC), art. 9.5 punti 12 e 13, l’autorizzazione all’apertura di nuove strutture commerciali di competenza provinciali e sovracomunale è vincolata al rispetto di tutte le azioni con priorità
1 individuate all’interno delle linee guida ACEA (allegato 3), inoltre deve essere dimostrato che la progettazione urbanistica e architettonica della struttura commerciale (PUA, permesso a costruire e certificazione energetica dell’edificio), presenti soluzioni e scelte progettuali rispondenti alle linee guida ACEA (allegato N del PTCP).
3. l’intervento urbanistico dovrà rispettare inoltre le seguenti condizioni5: trasporti e mobilità: (si rimanda agli articoli precedenti)
acqua:
a. Per la parte del Polo ricadente all’interno della fascia di 200 m. di rispetto del pozzo presente, il PUA dovrà essere corredato da specifiche indagini idrogeologiche, che verifichino la totale assenza di interferenze con le caratteristiche qualitative e quantitative delle acque sotterranee, inoltre prevedere reti separate e tubazioni a tenuta per le acque nere;
b. la sicurezza idrogeologica sarà attuata mediante la realizzazione di un sistema di laminazione a gravità, creando una zona verde in depressione integrata all’interno del progetto della rete ecologica, in coerenza alla Variante al P.R.G. Le acque meteoriche, con portata ridotta dalla laminazione, saranno convogliate nel Rio Fossetta Selice in conformità alle necessarie autorizzazioni allo scarico previste dalla convenzione urbanistica o, in alternativa, attraverso la realizzazione di adeguato serbatoio interrato;
c. l’insediamento e gli edifici saranno dotati di una rete duale di approvvigionamento idrico: una rete di acqua potabile e una rete per usi non potabili;
habitat e paesaggio e rete ecologica:
d. il progetto urbanistico dovrà assicurare la tutela e la valorizzazione ecologica degli elementi della centuriazione presenti nell’area, in particolare sarà realizzato un intervento di riqualificazione idraulica ed ecologica dello scolo Fossetta (risagomatura e fasce tampone) nel rispetto dell’art. 47 del P.R.G. vigente;
e. sarà garantito un corretto e compatibile inserimento dell’intervento all’interno del paesaggio e del contesto circostante. Particolare attenzione andrà posta sul lato est del comparto (caratterizzato dallo scolo Fossetta, prospiciente un territorio rurale e visibile dalla località “Chiusura”), in cui dovrà essere individuata una soluzione che qualifichi il fronte sotto il profilo architettonico e al contempo valorizzi lo scolo come elemento della rete ecologica; così come sarà definito in sede di convenzione urbanistica;
f. i parcheggi dovranno essere alberati e comunque integrati con elementi di progettazione del verde (filari, fasce verdi, etc); particolare attenzione andrà posta alla creazione di una ambientazione dell’asse autostradale attraverso parcheggi alberati;
Energia:
g. l’edificio sarà predisposto (appositi vani tecnici e necessarie dotazioni impiantistiche) per essere allacciato alla Rete di Teleriscaldamento e Teleraffrescamento HERA. In attesa di tale allacciamento la scelta impiantistica dovrà comunque garantire il rispetto del D.lgs 311/06 e l’atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico della R.E.R.;
h. l’edificio sarà predisposto (adeguata struttura della copertura e necessarie dotazioni impiantistiche) per ospitare pannelli solari e fotovoltaici nel rispetto del D.lgs 311/06 e l’atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico della R.E.R.;
Rifiuti:
i. sarà realizzata un’area apposita per il deposito temporaneo e differenziato dei rifiuti prodotti dalle attività ospitate dal Polo Funzionale;
j. in accordo con Hera, sarà realizzata un’isola ecologica (possibilmente assistita) a servizio dei fruitori del Polo Funzionale, per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani;
Rumore:
n. sulla base degli appositi studi dell’impatto e del clima acustico del Polo funzionale, dovranno essere realizzate le opere di mitigazione acustica e le scelte progettuali (orientamento e collocazione degli spazi) ritenute necessarie;
Art. 10 - Adesione alla perequazione territoriale (contributo di sostenibilità)
1. In recepimento di quanto disciplinato dal POIC all’art. 9.5 del PTCP punto 14, le parti condividono che per rispondere alla necessità di dotare il territorio di servizi infrastrutturali efficienti di sistema, nonché per interventi a sostegno della piccola rete commerciale storica, è necessario un concorso economico dei privati, attraverso un “contributo di sostenibilità”6, che a livello di area vasta renda sostenibili i carichi insediativi previsti e le funzioni insediate. Il medesimo piano disciplina inoltre che il 25% di tale contributo sarà da destinare a interventi nei “centri commerciali naturali” a sostegno della qualificazione e valorizzazione del commercio tradizionale e di vicinato.
2. Nello specifico si concorda di porre a carico dei soggetti attuatori:
a) la progettazione e la realizzazione del tratto di tangenziale est di Imola, delle relative opere di raccordo e della rifunzionalizzazione di tratti di viabilità esistente come riportato nell’ elaborato tecnico Allegato 2 che forma parte integrante del presente Accordo.
Il Comune di Imola attuerà le procedure di esproprio per pubblica utilità al fine di consegnare, al soggetto attuatore, le aree necessarie alla realizzazione delle infrastrutture stradali già descritte nel presente accordo; il Comune di Imola si impegna a completare gli espropri e le consegne delle aree nei tempi necessari alla realizzazione e al collaudo delle opere di viabilità prima del rilascio dei certificati di conformità edilizia e agibilità relativi alle unità immobiliari previste dalla scheda N21A.
Il soggetto attuatore riconoscerà al Comune di Imola i costi sostenuti dal medesimo per gli espropri relativi alle aree destinate a viabilità di cui All’allegato 2.
Qualora il valore, comprensivo degli espropri, delle opere di cui all’Allegato 2, inteso come importo lavori da accertarsi in sede di collaudo, risulti inferiore a 5.000.000 euro, la differenza andrà ad incremento del fondo di cui al punto b);
b) il versamento di un contributo, forfetariamente definito e concordato tra le parti, pari a 1.600.000 euro7 da destinare ai “centri commerciali naturali” a sostegno della qualificazione e valorizzazione del commercio tradizionale e di vicinato.
La definizione delle voci di impiego della cifra suddetta, nonché le modalità di erogazione della stessa, verrà stabilita con successivo atto amministrativo tra le parti sottoscrittrici il presente accordo.
Art. 11 - Programmazione temporale ed attuazione degli interventi
6Contributo aggiuntivo oltre agli oneri di urbanizzazione dovuti per legge
7 pari a circa il 25% delle risorse complessive
Le parti concordano di regolamentare l’attuazione degli interventi descritti e la realizzazione delle infrastrutture viarie sia locali che territoriali in sede di convenzione urbanistica, secondo le modalità condivise dal presente Accordo, in particolare andrà coordinata l’attuazione del progetto edilizio alla contestuale attuazione delle opere infrastrutturali e delle dotazioni territoriali.
Art. 12 -
TITOLO VIII - ATTUAZIONE E MONITORAGGIO
Forme e modalità di attuazione dell’Accordo
1. L’Accordo si attua attraverso il recepimento dei suoi contenuti nel P.R.G. del Comune di Imola, nel PUA o P.P.I.P.di iniziativa Privata, nella convenzione urbanistica, nel permesso di costruire, nelle certificazioni e nell’autorizzazione commerciale.
2. L’Accordo si attua inoltre attraverso il recepimento dei suoi contenuti nel redigendo PSC del Circondario imolese, negli strumenti urbanistici attuativi e attraverso gli atti autorizzativi successivi al presente accordo.
3. L’attuazione degli interventi di trasformazione e di qualificazione funzionale, urbanistica ed edilizia sono subordinati alla contestuale attuazione degli interventi necessari per garantire la sostenibilità territoriale e ambientale e, in particolare, il miglioramento dell’accessibilità.
Art. 13 - Impegni delle Parti
1. Le Parti si impegnano a recepire i contenuti del presente Accordo, ciascuna per le rispettive competenze.
2. Inoltre il Comune di Imola si impegna:
a) avviare le procedure previste dall’art. 16 della L.R. 14/99 per rivedere, di concerto con la Regione Xxxxxx Xxxxxxx, la delibera per l’accertamento dei requisiti di Comune ad economia prevalentemente turistica includendo l’ambito N21A:Multisala tra le porzioni di territorio alle quali si applica, per tutto l’anno, la disciplina relativa alle aperture dei negozi prevista per le cosiddette “città d’arte”;
b) a porre a carico dei soggetti attuatori gli impegni descritti agli artt. 5, 6 ,7 ,9 ,10 e Allegato 2.
Art. 14 - Forme e modalità di coordinamento e monitoraggio
1. Le parti convengono sulla necessità di concordare una metodologia di reciproca collaborazione e consultazione volta a monitorare l’attuazione degli impegni ivi assunti e le connesse azioni procedimentali collegate alle diverse articolazioni amministrative, al fine di precisare e correggere, con riguardo alle competenze di ciascuna parte, le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi concordati.
2. A tal fine le parti condividono di costituire un Comitato di monitoraggio tra i sottoscrittori del presente Accordo, con lo scopo di garantire:
• il costante monitoraggio dell’attuazione del presente Accordo;
• le forme di consultazione e collaborazione tra gli Enti sottoscrittori.
3. Il Comitato si riunirà a cadenze periodiche e all’occorrenza.
Art. 15 -
TITOLO IX - DISPOSIZIONI FINALI
Condizione di efficacia
1. Il presente Accordo acquisisce efficacia in seguito all’approvazione da parte dei Consigli e successiva sottoscrizione.
ALLEGATI
Allegato n.1 Perimetro del Polo funzionale e Inquadramento dell’assetto territoriale Allegato n.2 Viabilità a carico del soggetto attuatore dell’Ambito N21A
Allegato 3 Azioni priorità 1 delle linee guida ACEA
Bologna,
Provincia di Bologna
Comune di Imola
Nuovo Circondario Imolese
LETTO CONDIVISO E SOTTOSCRITTO IL