Contract
ACCORDO DI COLLABORAZIONE per lo svolgimento di studi di valutazione della sostenibilità, economica, finanziaria e gestionale di scenari alternativi per lo sviluppo del Trasporto Rapido di Massa sul territorio metropolitano e dell’organizzazione del Piano di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana in relazione al PUMS del Comune di Milano, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241 del 7 agosto 1990.
• Città Metropolitana di Milano, con sede in xxx Xxxxxx x. 0, Xxxxxx (C.F./P.I.V.A. 08911820960), rap- presentata dal Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxxx, Direttore dell’Area Sviluppo Economico, autorizzato alla sottoscri- zione del presente Accordo con Decreto del Sindaco di Città metropolitana di Milano, Rep. Gen. n. 71 del 30 Marzo 2021;
• Comune di Milano, Direzione Mobilità e Trasporti con sede in Milano, Via Sile n.8, C.F. n. 01199250158, rappresentato dall’xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Direttore della Direzione Mo- bilità e Trasporti, autorizzato alla sottoscrizione del presente Accordo con Deliberazione di Giunta del Comune di Milano n° 311 del 26 Marzo 2021.
PREMESSO CHE
− la Legge n. 340/2000 prevede all’art. 22 che i Comuni istituiscano appositi Piani Urbani della Mobilità, finalizzati, tra l’altro, a soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione ed assicurare: “...l'abbattimento dei livelli di inquinamento, l'aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell'uso individuale dell'automobile privata, l'aumento della percentuale di cittadini traspor- tati dai sistemi collettivi...";
− la legge n. 56/2014 (comma 44 dell’art. 1) individua, tra le funzioni fondamentali delle Città metropolitane, la “pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana” e la “mobilità e viabilità, anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione urbanistica comunale nell'ambito metropo- litano”;
− il Decreto legislativo n. 257 del 16 dicembre 2016 “Disciplina di attuazione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014” ha, tra l’altro, previsto la redazione dei Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile (PUMS);
− il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) del 4 agosto 2017 n. 397 ha introdotto l’obbligo per le Città metropolitane di redigere il PUMS, anche “...al fine di accedere ai finanziamenti statali di infrastrutture per nuovi interventi per il trasporto rapido di massa, quali sistemi ferroviari metropolitani, metro e tram” e ha definito le Linee guida per i PUMS, quali strumenti di pianificazione strategica che, in un orizzonte di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppano una visione di sistema della mobilità urbana, preferibilmente estesa all’area metropolitana, per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso azioni orientate a migliorare il sistema della mobilità;
− l’articolo n. 4 del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) del 4 agosto 2017 n. 397 prevede, successivamente all’approvazione dei PUMS una fase di monitoraggio biennale volto ad “indivi- duare eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi previsti e le relative misure correttive, al fine di sottoporre il piano a costante verifica”.
− il Decreto n. 171/2019 del Ministro Infrastrutture e Trasporti individua, all’art. 1. comma 1, i beneficiari delle risorse del “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese” e, tra questi, “…le 14 Città metropolitane, istituite con la legge del 7 aprile 2014, n. 56, ...i 14 comuni capoluogo di Città metropolitane”;
− il Decreto Direttoriale MIT n. 8060/2019 dà attuazione al Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 171 del 10 maggio 2019 e, all’art. 1 comma 1, disciplina “le modalità e i termini di presentazione delle proposte, le modalità di monitoraggio e le modalità di erogazione e di revoca delle risorse…” a cui possono accedere gli Enti beneficiari;
− il successivo Decreto Direttoriale MIT n. 8118/2020 ha approvato “la proposta di ammissione al finanzia- mento presentata da Città metropolitana con PEC n. 91568 del 21 maggio 2020”, che, tra gli altri Piani e Progetti, comprende anche lo sviluppo di attività connesse a due interventi direttamente connaturati e conseguenti al PUMS metropolitano, relativi rispettivamente alla:
o “definizione di metodi e strumenti di valutazione di ogni aspetto della sostenibilità economica fi- nanziaria e gestionale degli scenari alternativi di Piano, a supporto della decisione degli Organi competenti sulla Proposta di Piano”;
o “definizione delle attività di monitoraggio e di raccolta dati che consentano di valutare periodica- mente (ogni biennio o per intervalli più ridotti) il perseguimento degli obiettivi individuati nel corso degli anni di validità del Piano”;
entrambi aventi data inizio procedura entro il 31 dicembre 2020.
PREMESSO ALTRESÌ CHE
− L’art. 15 della Legge 241 del 1990 che prevede che le Amministrazioni pubbliche possono sempre con- cludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
− La Delibera ANAC n.567 del 31 maggio 2017 con la quale l’Autorità ha precisato i limiti del ricorso agli accordi tra le pubbliche amministrazioni chiarendo che:
1. l’accordo deve regolare la realizzazione di un interesse pubblico, effettivamente comune ai partecipanti, che le parti hanno l’obbligo di perseguire come compito principale, da valutarsi alla luce delle finalità istituzionali degli enti coinvolti;
2. alla base dell’accordo deve esserci una reale divisione di compiti e responsabilità;
3. movimenti finanziari tra i soggetti che sottoscrivono l’accordo devono configurarsi solo come ristoro delle spese sostenute, essendo escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno;
4. il ricorso all’accordo non può interferire con il perseguimento dell’obiettivo principale delle norme comunitarie in tema di appalti pubblici, ossia la libera circolazione dei servizi e l’apertura alla concorrenza non falsata negli Stati membri. Pertanto, la collaborazione tra amministrazioni non può trasformarsi in una costruzione di puro artificio diretta ad eludere le norme menzionate e gli atti che approvano l’accordo, nella motivazione, devono dar conto di quanto su esposto.
PRESO ATTO CHE
il Consiglio Comunale di Milano, con Deliberazione n. 38 del 12 novembre 2018, ha approvato il PUMS - Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune, orientato a definire incisive politiche di sostenibilità e qualità della vita, tra cui:
- il riconoscimento della scala territoriale metropolitana quale riferimento per il sistema insediativo, economico e della mobilità milanese;
- la consapevolezza che vi è un rafforzamento reciproco fra l’obiettivo di sostenibilità ambientale e quello di una mobilità efficace ed efficiente;
- la svolta ambientale nelle politiche di mobilità da attuare con la riduzione del tasso di motorizzazione, la promozione dell’efficienza nell’uso delle risorse per nuove infrastrutture e per l'esercizio di quelle esistenti.
RITENUTO CHE
gli obiettivi promossi dal citato PUMS del Comune di Milano, che - con riferimento all’area vasta - sono volti ad integrare il sistema di trasporto pubblico dei territori esterni all’area urbana attraverso azioni in grado di orientare sul trasporto pubblico la domanda di accessibilità verso il capoluogo. In particolare il Piano propone una strategia di profonda trasformazione, nel medio-lungo periodo, riconoscendo al sistema di trasporto pubblico dell’area il ruolo di sistema portante per garantire il soddisfacimento della domanda di mobilità all’interno dell’area metropolitana e di scambio tra Milano e i poli regionali.
PRESO ATTO ALTRESÌ CHE
− la Città Metropolitana di Milano ha attivato la formazione del proprio PUMS a seguito della deliberazione del Consiglio metropolitano Rep. N. 4/2019 del 30 gennaio 2019, in momento successivo al 12 novembre 2018, data di approvazione del PUMS del Comune di Milano;
− la Città Metropolitana di Milano, nell’atto di avvio del proprio PUMS, ha riconosciuto che “il PUMS della Città Metropolitana dovrà essere un documento integrativo di quello del capoluogo milanese” e che “...il PUMS dovrà estendere l’analisi e la programmazione del sistema della mobilità a tutto il territorio della
Città Metropolitana”; l’elaborazione del PUMS di Città Metropolitana parte proprio dalle scelte di pianifica- zione della Mobilità sostenibile compiute dal Comune di Milano nell’ambito del proprio PUMS, che ha impiegato il sistema delle conoscenze e degli strumenti di analisi per l’individuazione degli scenari di al- ternative di soluzioni per le principali problematiche evidenziate nella fase conoscitiva;
− la Città Metropolitana di Milano ha completato la redazione del Documento di Piano del PUMS e con atto
n. 230 del 30.12.2020 il Sindaco di Città Metropolitana di Milano ha adottato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana, il provvedimento di adozione, i suoi allegati e la relativa documenta- zione sono stati pubblicati su apposito sito web e depositati sino al 06.02.2021 presso gli uffici competenti di Città Metropolitana affinché chiunque abbia interesse possa prendere visione degli atti depositati e presentare le proprie osservazioni.
− la Città Metropolitana di Milano ha completamento la procedura finalizzata alla definitiva approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile avvenuta da parte del Consiglio metropolitano, in data 28.04.2021 con Delibera Rep. n. 15/2021;
− la struttura territoriale della Città metropolitana di Milano è contraddistinta da una prevalente concentra- zione delle aree urbane nella zona centrale e lungo le direttrici stradali che si irradiano dal capoluogo. Le conurbazioni più continue e diffuse sono quelle dove più elevata è la domanda di mobilità e più evidenti sono i fenomeni di congestione, anche per effetto dell’abbattimento delle caratteristiche prestazionali delle strade e della talvolta scarsa competitività del trasporto pubblico. Il quadro demografico vede i Comuni più popolosi generalmente localizzati a ridosso di Milano e lungo le principali direttrici infrastrutturali radiali, mentre quelli con un numero inferiore di abitanti si collocano prevalentemente nel settore occidentale del territorio metropolitano, dove anche la maglia infrastrutturale risulta più diradata (cfr. Documento di Piano
- PUMS Città Metropolitana);
− il Comune di Milano costituisce quindi di fatto, sia in termini assoluti che percentuali, il nucleo denso di tale realtà, di cui rappresenta il 43% della popolazione complessiva, il 57,8% degli addetti ed il 59% delle unità locali, a dimostrazione della necessità di garantire una strategia pianificatoria comune fra i due Enti. Con- frontando i dati del 2016 con i dati del 2012 risulta inoltre un significativo incremento del peso del Comune di Milano sul sistema produttivo metropolitano. Prendendo come parametro i dati desumibili dalla matrice regionale si vede come rispetto ad un totale di spostamenti interni alla Città Metropolitana, pari a poco più di 2.000.000 (esclusi quelli interni a Milano), gli spostamenti interni della sola città di Milano sono pari a circa 1.800.000. Se si considera la domanda di mobilità complessiva (vale a dire il totale degli spostamenti compresa la mobilità di scambio) che è pari a circa 5.700.000 spostamenti, la somma degli spostamenti interni e di scambio che interessano il territorio milanese (pari a circa 2.800.000) si avvicina al 50% degli spostamenti totali;
− nel Quadro conoscitivo del PUMS di Città Metropolitana si evince il valore attrattivo del capoluogo, a fronte di una sostanziale simmetria dei valori dei passeggeri saliti nelle stazioni di Milano e in quelle del totale della Città Metropolitana: i passeggeri che discesi a Milano sono 107.710 contro i 17.870 discesi nelle stazioni disseminate entro il territorio di Città Metropolitana.
CONSIDERATO CHE:
− nell’attuale fase di emergenza Covid-19, la mobilità delle persone è in forte cambiamento e ancora non si può ipotizzare uno scenario consolidato; tale scenario si dovrà ricercare in modo condiviso, individuando un nuovo equilibrio tra le due esigenze: di domanda di spostamento delle persone e di garanzia della sicurezza degli spostamenti, mettendo a disposizione delle persone alternative di sistema più efficaci e più sicure che agevolino comportamenti funzionali al nuovo contesto, sostenendo scelte ambientali più sicure rispetto ai contagi, sostenibili economicamente, realizzabili e facilmente accessibili;
− le norme, gli atti e i piani richiamati costituiscono il riferimento per procedere nello sviluppo degli obiettivi delineati, finalizzati ad incrementare una mobilità più sostenibile e più sicura sul territorio;
− risulta necessario rendere coerente il complesso delle strategie e delle azioni discendenti dagli atti e dai piani attraverso attività che, grazie l’approfondimento congiunto, possano consentire la rinnovata condivisione degli Enti sui più opportuni interventi da sottoporre ad analisi di fattibilità e sulle più adeguate verifiche di monitoraggio dello stato di avanzamento dei piani e dei progetti messi in campo;
− le finalità complementari dei PUMS dei due Enti, evidenziano come la collaborazione tra Comune di Milano e Città Metropolitana di Milano assuma ruolo centrale per lo sviluppo della mobilità sostenibile, con particolare attenzione agli sviluppi della rete delle linee di forza del sistema di trasporto pubblico locale;
− le infrastrutture previste dal PUMS di Città Metropolitana, sono orientate prevalentemente alla verifica di estensioni della rete di cui Milano costituisce il nodo. Dal punto di vista del coordinamento fra i due Enti è pertanto di reciproco interesse sviluppare una programmazione che favorisca al massimo i benefici che
possono ottenersi tenendo conto del fatto che il capoluogo è il principale attrattore/generatore di traffico. I benefici prodotti a Milano e nell’area immediatamente prossima si traducono in benefici diretti non solo per l’area metropolitana ma anche per il comune capoluogo;
− se si tiene conto del peso attrattivo di Milano, della consistenza della domanda di ingresso e della bassa quota modale del trasporto pubblico locale, rispetto alla preponderanza della quota modale a favore dell’auto, si può comprendere l’interesse dell’Amministrazione Milanese per le previsioni dello sviluppo infrastrutturale contenute nel PUMS di Città Metropolitana e la necessità di sviluppare una strategia di coordinamento efficace;
− acclarata quindi la centralità del territorio milanese nell’ambito delle strategie per un efficace approccio alla definizione di nuovi assetti infrastrutturali del territorio di Città Metropolitana è necessario coordinare le azioni previste nei due piani nonché le metodologie di studio e programmazione oltre che di monitorag- gio, al fine di un univoco obiettivo di sviluppo delle reti di trasporto;
− sussiste pertanto l’interesse delle Parti, per quanto di rispettiva competenza ed in relazione al raggiungi- mento di obiettivi definiti nei rispettivi PUMS, a collaborare nell’elaborazione di attività che coinvolgono entrambi gli Enti e che sono direttamente conseguenti alle previsioni dei PUMS, comunale e metropolitano, di valutazione di scenari alternativi per lo sviluppo dei sistemi di forza del Trasporto Rapido di Massa sul territorio metropolitano, e dei sistemi di raccolta dati/monitoraggio per la valutazione periodica del perse- guimento degli obiettivi individuati dai PUMS.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
- il Comune di Milano, grazie alle proprie competenze ed al know how delle sue società “in house”, MM
S.p.A. e AMAT S.r.l, ha in corso studi di fattibilità per scenari di sviluppo del sistema del Trasporto Rapido di Massa su alcune direttrici esterne all’ambito territoriale comunale e ha già attivato la fase di monitorag- gio del proprio PUMS prevista ai sensi dell’art. 18 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;
- nel Programma Annuale delle Attività di MM S.p.A. approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 1176 del 17 settembre 2021 è previsto che la Società fornisca al Comune di Milano supporto nelle attività per gli Studi di Fattibilità Tecnico-Economica di interventi programmati dall’Amministrazione per lo svi- luppo sul territorio metropolitano della rete del Trasporto Rapido di Massa, in funzione dell’attuazione degli interventi previsti dal PUMS del Comune di Milano.
- nel Programma Annuale delle Attività di AMAT srl approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 59 del 27 gennaio 2021 è previsto che la Società fornisca al Comune di Milano supporto e monitoraggio nella fase attuativa del PUMS del Comune di Milano, nel suo sviluppo a scala metropolitana;
- risulta necessario al fine di contenere l’impiego generale delle risorse economiche e strumentali che il Comune di Milano prosegua nelle sue attività tramite le proprie società in house estendendole anche agli ambiti sopra indicati in modo da garantire esiti più efficaci rispetto agli obiettivi strategici individuati negli atti di programmazione del Comune di Milano e nel contempo ottimizzare le risorse monetarie dei finan- ziamenti che la Città metropolitana ha ottenuto tramite l’adesione al decreto direttoriale del Ministero delle Infrastrutture n. 8118 del 2020.
RILEVATO CHE
− il PUMS è uno strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l'assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali;
− il PUMS del Comune di Milano è l’atto di pianificazione che caratterizza la mobilità sostenibile nel territorio comunale dei prossimi anni, con particolare attenzione alle relazioni di mobilità con il territorio metropolitano;
− il PUMS della Città Metropolitana, strategico per la pianificazione della mobilità sostenibile sull’intero territorio metropolitano è integrativo a quello già approvato dal Capoluogo milanese;
− i PUMS di entrambi gli enti, Comune di Milano e Città Metropolitana di Milano, individuano nello sviluppo della rete del trasporto rapido di massa, uno dei principali obiettivi per il perseguimento della sostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini del Comune di Milano e della Città Me- tropolitana che sarà quindi possibile raggiungere solo grazie ad un’azione congiunta e sinergica dei due Enti;
− Comune di Milano e Città Metropolitana devono adempiere a quanto previsto dalla normativa vigente, Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) del 4 agosto 2017 n. 397, che per i PUMS dispone, successiva all’approvazione del piano, una fase di monitoraggio al fine di individuare eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi previsti e le relative misure correttive, secondo indicazioni fornite dalle normative ministeriali;
− per entrambi gli enti risulta quindi opportuno sviluppare congiuntamente tale attività in modo da ottenere un più contenuto impiego di risorse, con esiti più efficaci in ordine ai risultati attesi, individuando sistemi di monitoraggio complementari ai due PUMS, e in grado di dialogare fra loro.
DATO ATTO CHE
− sulla base delle considerazioni che precedono si è dato corso ad interlocuzioni tra Città Metropolitana e Comune di Milano che hanno portato a valutare opportuno e coerente con le finalità sopra precisate, nell’ambito del rapporto di collaborazione avviato, effettuare specifici studi e attività come sopra delineato e meglio precisato agli articoli 2 e 3 del presente accordo.
CONSIDERATO CHE
- l’importo messo a disposizione da Città Metropolitana, a titolo di rimborso, per la predisposizione dei suddetti studi sul trasporto pubblico di massa è pari a euro 195.000,00;
- l’importo a disposizione di Città Metropolitana, per l’organizzazione del Piano di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana, è pari a euro 65.000, così ripartito:
o euro 48.700 per il Piano di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana, sul territorio esterno al Comune di Milano; tale attività sarà svolta a cura di Città Metropolitana, senza ulteriore coinvolgimento del Comune di Milano;
o euro 16.300 per l’Organizzazione del Piano di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana sul territorio del Comune di Milano, ottimizzando lo sviluppo delle attività previste nel PUMS del Comune di Milano.
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO
le Parti, come sopra rappresentate, convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1 - Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo.
Art. 2 - Finalità
Le parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a dare corso alle attività disciplinate dal presente Accordo, stipulato ai sensi dell'art. 15 della Legge 241/1990, secondo le modalità prefigurate in Premessa e di seguito stabilite, per lo svolgimento di attività di valutazione della sostenibilità economica, finanziaria e gestionale di scenari alternativi per lo sviluppo dei sistemi di forza del Trasporto Rapido di Massa sul territorio metropolitano e dei sistemi di raccolta dati/monitoraggio per la valutazione periodica del perseguimento degli obiettivi individuati dai PUMS.
Art. 3 – Contenuto
L’attività di collaborazione che sarà svolta dal Comune di Milano comprenderà, nel rispetto di quanto previsto dai contenuti dei progetti ammessi a finanziamento dal Decreto Direttoriale n. 8118/2020 con cui il MIT ha approvato “…la proposta di ammissione al finanziamento presentata da Città Metropolitana con PEC n. 91568 del 21 maggio 2020” quanto di seguito precisato.
In particolare:
a) Individuare fra gli scenari e le azioni relativi alla rete del Trasporto Rapido di Massa, mediante l’utilizzo di indicatori, quelli che meglio definiscono il livello di raggiungimento degli obiettivi del PUMS metropolitano. In questa ottica, la prima attività è finalizzata a conseguire gli elementi progettuali utili a supportare le decisioni degli Organi degli Enti competenti in ordine alla scelta, nell’ambito di una serie di diversi scenari di intervento prefigurati dal Piano, quelli che risultano più sostenibili e condivisibili da parte degli Enti e soggetti coinvolti. In particolare l’attività andrà a
valutare la sostenibilità economica, finanziaria e gestionale degli interventi del Piano che sono individuati fra gli scenari della rete del Trasporto Rapido di Massa sul territorio metropolitano.
Nel corso dell’attività si dovranno quindi mettere in atto valutazioni comparative, con l’utilizzo delle più opportune tecniche, metodi e strumenti, finalizzati ad ottenere indicatori di confronto e risultati omogenei, per supportare decisioni degli Enti competenti in ordine allo sviluppo successivo di Progetti di Fattibilità Tecnico Economica completi e rispondenti alle vigenti normative. L’attività avrà quindi il fine ultimo di evidenziare quegli scenari di intervento sul sistema del Trasporto Rapido di Massa che, in riferimento alle strategie messe in campo dal PUMS di Città Metropolitana, potrebbero consentire di generare ed ottenere i maggiori benefici a favore della collettività, anche considerando le tematiche connesse alla gestione ed al funzionamento degli interventi ed alle tempistiche/fasi di realizzazione delle opere.
In relazione agli atti di programmazione: PRMT della Regione Lombardia, PTM della Città Metropolitana e PUMS del Comune di Milano ed a quanto previsto al punto “C1.2 Trasporto pubblico rapido di massa” del PUMS di Città Metropolitana in cui sono elencati interventi di estensioni del Trasporto Rapido di Massa finalizzati al soddisfacimento delle esigenze di mobilità del territorio, questa preliminare attività si sostanzia nella redazione di Studi relativi alla PRIMA Parte della PRIMA Fase “propedeutica” dei PFTE, come definiti all’art. 23 del D.lgs. 50/2016.
In detti Studi, verranno configurati ed esaminati i possibili scenari trasportistici, tramite analisi multicriteria, e gli scenari così definiti, compatibilmente con le risorse di cui all’Art. 4, saranno poi oggetto di analisi finanziaria (domanda-offerta) e di analisi economico-sociale (costi-benefici), mettendoli a confronto e verificando la fattibilità funzionale, tecnica ed economica degli interventi, al fine di consentire agli Organi degli Enti di poter scegliere lo scenario con la soluzione migliore e più sostenibile.
La redazione dei citati Studi si concentrerà specificamente sulle seguenti tre direttrici, tra quelle individuate al punto C1.2 del PUMS di Città Metropolitana:
− 005 - Estensione del servizio di trasporto pubblico rapido di massa sull'asta Assago Milanofiori M2-Rozzano-Zibido-Binasco, che coinvolge i Comuni di Assago, Binasco, Rozzano, Zibido S. G., al fine di valutare i più opportuni scenari alternativi di tipologia del prolungamento del sistema di forza, con particolare riguardo al prolungamento di M2 o a nuovo sistema di Bus Rapid Transit, esteso a più tracciati, verso Rozzano o, in alternativa, verso Zibido S.G./Binasco o con un percorso che possa contemplare entrambe le direttrici; nell’ipotesi di prolungamento della metropolitana M2 si valuteranno le ricadute sull’esercizio dell’intera linea;
− 006 – Estensione del servizio di trasporto pubblico rapido di massa da Gessate M2 a Trezzo sull'Adda, che coinvolge i Comuni di Basiano, Gessate, Grezzago, Inzago, Masate, Pozzo d’A., Trezzano R., Trezzo s.A, al fine di valutare i più opportuni scenari alternativi di tipologia del prolungamento del sistema di forza, con particolare riguardo al prolungamento di M2 o ad nuovo sistema di Bus Rapid Transit; nell’ipotesi di prolungamento della metropolitana M2 si valuteranno le ricadute sull’esercizio dell’intera linea;
− 018 – Nuovo servizio di trasporto pubblico rapido di massa sulla direttrice trasversale MIND
– Sesto S.G. (Città della Salute), al fine di valutare i più opportuni scenari alternativi di tipologia di sistema e di sviluppo di tracciato per un nuovo sistema di forza di TRM sulla direttrice Est- Ovest a Nord del Comune capoluogo, con l’obiettivo finale di individuare lo scenario ottimale per il potenziamento del sistema del TPL, ponendo particolare attenzione a sviluppare scenari di intervento implementabili per progressive successive fasi funzionali.
b) Organizzazione del Piano di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana, sul territorio del Comune di Milano sulla base degli indicatori messi in campo per il monitoraggio di ogni azione e per ciascuna tematica, che sono da prendere a riferimento per questa attività. Per tale set di elementi di valutazione, il PUMS di Città Metropolitana prevede vi sia una fase di affinamento in sede di attuazione del Piano, in ragione dell’effettiva possibilità di reperimento dei dati necessari per descrivere lo stato di fatto e per verificare l’attuazione del Piano fissata a 2, 5 e 10 anni dalla sua approvazione.
Il PUMS del Comune di Milano definisce gli indicatori per tutti gli interventi che prevedono un’implementazione progressiva nel tempo o per i quali sono già note le modalità di attuazione, per gli altri interventi si valuteranno, in fase di monitoraggio, lo stato di avanzamento e lo stato di attuazione previsti. In particolare è previsto che la programmazione del sistema di monitoraggio si esplichi attraverso: la costruzione di un set di indicatori per il monitoraggio dell’attuazione degli interventi previsti dal PUMS e dei relativi effetti ambientali. Nella fase di monitoraggio è previsto il riallineamento degli obiettivi e indicatori del Piano rispetto a quanto previsto nelle Linee Guida
ministeriali, Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) del 4 agosto 2017 n. 397 e s.m.i. emanate successivamente all’avvio del PUMS del Comune di Milano.
Lo studio si occuperà pertanto dell’organizzazione del Piano di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana, sul territorio del Comune di Milano da sviluppare in stretta correlazione a quanto già in corso al riguardo per il PUMS dal Comune di Milano, in modo tale da sviluppare l’attività di monitoraggio e di raccolta dati in modo che consentano di valutare periodicamente il perseguimento degli obiettivi individuati nel corso degli anni di validità di entrambi i PUMS.
Art. 4 – Modalità, articolazione e costi
In relazione alle competenze ed alle esperienze maturate, il Comune di Milano è in grado di sviluppare le attività delineate agli artt. 2 e 3 con esiti più efficaci in ordine ai risultati attesi e con più contenuto impiego di risorse atteso che ha già svolto in passato e svolge tuttora studi di fattibilità analoghi a quelli oggetto del presente Accordo proprio relativamente agli scenari di sviluppo del sistema del Trasporto Rapido di Massa sul territorio metropolitano e ha in corso l’attività di monitoraggio del PUMS del Comune di Milano, prevista ai sensi dell’art. 18 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i..
Pertanto, preso atto di quanto rappresentato, le Parti concordano che le attività di cui agli artt. 2 e 3 vengano svolte anche affidandole alle proprie società MM S.p.A. e XXXX S.r.l.
• I costi per le attività di cui agli articoli precedenti, punto a), vengono determinati in € 195.000 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), da riconoscere nell’ambito delle risorse individuate dal MIT, a favore di Città Metropolitana, con Decreto Direttoriale n. 8060/2019 di cui in Premessa, quale contributo, a titolo di rimborso, per Studi di valutazione della sostenibilità economica, finanziaria e gestionale di scenari alternativi per lo sviluppo dei sistemi di forza del Trasporto Rapido di Massa sul territorio metropolitano. Il citato importo include tutti gli oneri e spese, anche se non specificatamente indicati, che dovessero essere necessari o utili per l’ottimale esecuzione delle attività oggetto dell’Accordo.
• I costi per le attività di cui agli articoli precedenti, punto b) vengono determinati in € 16.300 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), da riconoscere nell’ambito delle risorse individuate dal MIT, a favore di Città Metropolitana, con Decreto Direttoriale n. 8060/2019 di cui in Premessa, quale contributo, a titolo di rimborso, per lo sviluppo dell’attività di monitoraggio del PUMS di Città Metropolitana. Il citato importo include tutti gli oneri e spese, anche se non specificatamente indicati, che dovessero essere necessari o utili per l’ottimale esecuzione delle attività oggetto dell’Accordo.
Per quanto concerne infine l’attività degli obiettivi del PUMS di Città Metropolitana sul territorio esterno al Comune di Milano, si conferma quanto già esplicitato in Premessa, ovvero che non vi sarà ulteriore coinvolgimento del Comune di Milano, in quanto l’attività sarà regolata da un rapporto di affidamento diretto fra Città Metropolitana ed AMAT Srl, per un importo di € 48.700 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge).
Art. 5 – Impegni e compiti delle Parti Città Metropolitana si impegna a:
− fornire al Comune di Milano i dati in possesso relativi agli ambiti interessati dalle direttrici oggetto del progetto di fattibilità, tra cui, a titolo esemplificativo: indicazioni urbanistiche sui P.I.I. e sugli ambiti di trasformazione urbanistica; stime di carico delle linee del TPL su gomma nell’area; indicazioni su eventuali programmi di potenziamento della rete viaria e del TPL;
− fornire al Comune di Milano gli elementi e i dati in possesso, scaturenti dal PUMS di Città Metropolitana, utili per una più celere ed efficace individuazione delle tipologie di dati e della loro modalità di raccolta, al fine di giungere a definire un Sistema di raccolta dati e di monitoraggio per la verifica del livello di perseguimento degli obiettivi individuati dal proprio PUMS;
− erogare al Comune di Milano il rimborso delle spese sostenute fino a un massimo di € 195.000,00 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), necessarie per lo svolgimento delle attività previste, nell’ambito di quelle riconosciute a Città Metropolitana da parte del MIT con Decreto Direttoriale n. 8060/2019 di cui in Premessa, secondo la seguente modalità:
• € 80.000,00 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), quale acconto, immediatamente a seguito della trasmissione a Città metropolitana dell’atto con cui il Comune di Milano affida lo svolgimento delle attività di cui ai precedenti articoli, conformemente alle indicazioni dei Decreti Direttoriali MIT illustrati in Premessa;
• € 115.000,00 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), quale saldo, al completamento delle attività, previa attestazione del Comune di Milano in ordine alle spese sostenute per l’espletamento dell’incarico conformemente alle indicazioni dei Decreti Direttoriali MIT illustrati in Premessa;
− erogare al Comune di Milano il rimborso delle spese sostenute fino a un massimo di € 16.300,00 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), necessarie per lo svolgimento delle attività previste, nell’ambito di quelle riconosciute a Città Metropolitana da parte del MIT con Decreto Direttoriale n. 8060/2019 di cui in Premessa, secondo la seguente modalità:
o € 6.300,00 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), quale acconto, immediatamente a seguito della trasmissione a Città metropolitana dell’atto con cui il Comune di Milano affida lo svolgimento delle attività di cui ai precedenti articoli, conformemente alle indicazioni dei Decreti Direttoriali MIT illustrati in Premessa;
o € 10.000,00 (inclusi iva, se dovuta, ed ogni altro onere di legge), quale saldo, al completamento delle attività, previa attestazione del Comune di Milano in ordine alle spese sostenute per l’espletamento dell’incarico, conformemente alle indicazioni dei Decreti Direttoriali MIT illustrati in Premessa.
Il Comune di Milano si impegna:
− Sviluppare gli studi e il monitoraggio di cui ai precedenti punti a ) e b) dell’art.3 nel rispetto dei contenuti del Decreto Direttoriale del MIT 8118/2020, anche affidando alle proprie società MM S.p.A. e AMAT S.r.l., nel rispetto della disciplina relativa agli affidamenti diretti nei confronti di proprie società “in house”, previsto dall’art. 192 del D.lgs. 50/2016, ed in conformità a quanto previsto dai rispettivi “Programmi Annuali delle Attività” approvati con deliberazioni di Giunta del Comune di Milano, gli incarichi per lo svolgimento delle attività e per la redazione degli studi di cui agli artt. 2 e 3;
− a provvedere agli affidamenti nel rispetto di quanto previsto dall’art 192 del D. Lgs. 50/2016 valutandone la sussistenza dei requisiti di fatto e di diritto, nonché la relativa congruità della spesa;
− a completare gli studi e il monitoraggio di cui ai precedenti punti a ) e b) dell’art.3 e a condividere con Città Metropolitana le risultanze degli studi svolti ad esito dello sviluppo delle attività affidate, nonché la rendicontazione delle risorse necessarie per il ristoro delle spese sostenute, nel rispetto dei tempi previsti:
a) dal PUMS di Città metropolitana con riferimento ai tre studi di scenari alternativi per il trasporto rapido di massa di cui al precedente art. 3; b) dall’avvio del sistema di monitoraggio del PUMS di Città metropolitana in sinergia con il sistema di monitoraggio del PUMS del Comune di Milano.
Art. 6 – Durata
Il presente Accordo di collaborazione fra Città Metropolitana e Comune di Milano decorrerà dalla data di sottoscrizione e terminerà con il completamento delle attività previste e l’effettuazione degli impegni assunti e comunque entro e non oltre il termine ultimo stabilito dal Decreti Direttoriali MIT n. 8118/2020 e n. 8060/2019 e dal Decreto n. 171/2019 del Ministro Infrastrutture e Trasporti.
Art. 7 – Controversie
Qualunque controversia dovesse insorgere sull’interpretazione o sull’esecuzione del presente Accordo, nonché delle norme applicabili al rapporto, che non si sia potuta definire di comune accordo sarà demandata alla competenza del Foro di Milano, escludendo la competenza arbitrale.
Art. 8 - Modalità di stipulazione
Il presente atto viene stipulato in formato elettronico mediante sottoscrizione con firma digitale ed è soggetto a registrazione in caso d’uso, ai sensi del D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131, art. 1.
Art. 9 – Privacy
a Ai sensi e per gli effetti del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali n. 679/2016, del D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e del D.lgs. 10 agosto 2018 n. 101, le Parti si danno reciprocamente atto di avere ricevuto correttamente l’informativa di cui all’art. 13 reg. UE 2016/679 in merito ai dati identificativi e fiscali.
b Le Parti dichiarano che i dati personali, di cui verranno a conoscenza e necessari per l’espletamento delle attività, saranno trattati con adeguate garanzie di sicurezza e riservatezza, anche in osservanza alla vi- gente normativa, nonché in base alla normativa sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE n. 2016/679), riguardo il know-how e tutte le informazioni acquisite, che non potranno in alcun modo, in alcun caso e per alcuna ragione essere utilizzate a proprio o altrui profitto e/o essere divulgate e/o riprodotte o comunque rese note a soggetti terzi.
Ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del Codice Civile, le parti espressamente sottoscrivono le clausole di cui agli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9.
Il presente atto viene stipulato in forma elettronica, mediante sottoscrizione con firma digitale delle Parti.
Per la Città Metropolitana di Milano Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxxx
Firmato digitalmente da: Xxxxx Xxxxxxxxxxx Data: 25/10/2021 15:17:48
Per il Comune di Milano Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Firmato digitalmente da: Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx: 21/10/2021 16:12:11
Firmato digitalmente da Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx in data 19/10/2021