CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria dell’impianto crematorio nonché per l’affidamento delle attività complementari alla cremazione, per un periodo di 36 (trentasei) mesi
RESPONSABILE SERVIZIO ESERCIZIO
Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxx
DIRETTORE DEI CIMITERI CAPITOLINI
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Sommario
Sommario 2
PARTE PRIMA - DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI 6
CAPO I ‐ Natura e oggetto dell'appalto 6
Art. 1.1 ‐ Oggetto dell'appalto 6
Art. 1.2 – Ammontare e durata dell'appalto 6
Art. 1.3 – Descrizione, forma e principali dimensioni delle opere 7
Art. 1.4 ‐ Modalità di stipulazione del contratto 7
Art. 1.5 ‐ Categoria prevalente, categorie scorporabili, categorie subappaltabili 7
Art. 1.6 ‐ Gruppi di lavorazioni omogenee, categorie contabili 8
CAPO II ‐ Disciplina contrattuale 8
Art. 2.1 ‐ Documenti che fanno parte del contratto 8
Art. 2.2 ‐ Disposizioni particolari riguardanti l’appalto 9
Art. 2.3 ‐ Fallimento dell’appaltatore 9
Art. 2.4 ‐ Rappresentante dell’appaltatore e domicilio, responsabile d’impianto 9
Art. 2.5 ‐ Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l’esecuzione 10
CAPO III ‐ Garanzie 10
Art. 3.1 ‐ Cauzione provvisoria 10
Art. 3.2 ‐ Cauzione definitiva o garanzia fideiussoria 10
Art. 3.4 ‐ Assicurazioni a carico dell’impresa 10
CAPO IV ‐ Termini per l’esecuzione 10
Art. 4.1 ‐ Consegna e inizio dei lavori 10
Art. 4.2 ‐ Termini per l’ultimazione dei lavori 11
Art. 4.3 ‐ Sospensioni e proroghe 11
4.3.1 Sospensioni concesse dal DL 11
4.3.2 Sospensioni concesse dal RUP 12
4.3.3 Proroghe 13
Art. 4.4 ‐ Penali 13
CAPO V ‐ Disciplina economica 15
Art. 5.1– Anticipazione 15
Art. 5.2 ‐ Pagamenti in acconto 15
Art. 5.3 ‐ Pagamenti a saldo 17
Art. 5.4 ‐ Ritardo nella contabilizzazione e/o nel pagamento delle rate di acconto 18
Art. 5.5 ‐Ritardi nel pagamento della rata di saldo 18
Art. 5.6 ‐ Revisione prezzi 18
CAPO VI ‐ Contabilizzazione e liquidazione dei lavori 19
Art. 6.1 ‐ Lavori a misura 19
Art. 6.2 ‐ Servizi 19
Art. 6.3 ‐ Lavori in economia 20
Art. 6.4 ‐ Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera 20
CAPO VII ‐ Disposizioni per l’esecuzione 20
Art. 7.1 ‐ Condotta dei Lavori 20
Art. 7.2 ‐ Direzione dei lavori 22
Art. 7.3 ‐ Variazione dei lavori 22
Art. 7.4 ‐ Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi 23
Art. 7.5 ‐ Proprietà dei materiali di escavazione e di demolizione 23
CAPO VIII ‐ Disposizioni in materia di sicurezza 23
Art. 8.1 ‐ Adempimenti preliminari in materia di sicurezza 23
Art. 8.2 ‐ Norme di sicurezza generali e Sicurezza sul luogo di lavoro 25
Art. 8.3 ‐ Piani di sicurezza 26
Art. 8.4 ‐ Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza 26
Art. 8.5 ‐ Piano operativo di sicurezza 26
Art. 8.6 ‐ Interferenze 27
Art. 8.7 ‐ Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza 28
CAPO IX ‐ Disciplina del subappalto 28
Art. 9.1 – Subappalto 28
Art. 9.2 ‐ Responsabilità in materia di subappalto 29
Art. 9.3 ‐ Pagamento dei subappaltatori 29
CAPO X ‐ Controversie, manodopera, esecuzione d’ufficio 30
Art. 10.1–Definizioni delle controversie 30
Art. 10.2 ‐ Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera 30
Art. 10.3 ‐ Risoluzione del contratto‐ Esecuzione d’ufficio 30
CAPO XI ‐ Disposizioni per l’ultimazione 30
Art. 11.1 ‐ Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione 30
Art. 11.2 ‐ Presa in consegna dei lavori ultimati 31
Art. 11.3 ‐ Termini per il collaudo e la regolare esecuzione 31
CAPO XII ‐ Norme finali 31
Art. 12.1 ‐ Oneri ed obblighi diversi a carico dell'Appaltatore ‐ Responsabilità dell'Appaltatore 31
Art. 12.2 ‐ Oneri e obblighi speciali a carico dell'Appaltatore 34
Art. 12.3 – Responsabilità dell’Appaltatore per danni 36
Art. 12.4 ‐ Custodia del cantiere 37
Art. 12.5 ‐ Cartello di cantiere 37
Art. 12.6 ‐ Spese contrattuali, imposte, tasse 37
PARTE II – PRESCRIZIONI TECNICHE E MODALITA’ DI ESECUZIONE 38
Art. 13.1 ‐ Prescrizioni Tecniche 38
Art. 13.2 – Modalità di esecuzione 40
Art. 13.2.1 – Squadre di lavoro 40
Art. 13.2.2 – Tipologie di intervento 41
CAPO XIV ‐ Modalità di esecuzione 43
Art. 14.0 – Descrizione impianto 43
Art. 14.1 – Descrizione dell’Attività di Cremazione 48
Art. 14.2 – Condizioni Generali del Servizio e Attività complementari 49
Art. 14.3 – Controllo del Servizio, Procedure e Disposizioni 49
Art. 14.4 – Attività complementari alla cremazione 49
Fase di Accoglienza dei feretri 50
Fasi di Cremazione dei feretri 50
Fasi di cremazione dei Resti Mortali 50
Fasi di cremazione dei resti ossei 51
Fasi di cremazione dei prodotti abortivi e parti anatomiche riconoscibili 52
Art. 14.4.1 ‐ Servizio di accoglienza 53
Art. 14.4.2 ‐ Servizio di movimentazione feretri 53
Art. 14.4.3 ‐ Servizio di raccolta ceneri 53
Art. 14.4.4 ‐ Servizio di trattamento delle ceneri 53
Art. 14.4.5 ‐ Servizio di confezionamento dell'urna cineraria 53
Art.14.4.6 ‐ Valutazione delle prestazioni 53
Art. 14.5 – Gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici 54
Art. 14.5.1 ‐ Manutenzione dei forni crematori a gpl 54
Art. 14.5.1.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione 54
Art. 4.5.1.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 61
Art. 14.5.2 ‐ Manutenzione degli SME 61
Art. 14.5.2.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione 62
Art. 4.5.2.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 64
Art. 14.5.3 ‐ Manutenzione degli impianti di triturazione delle ceneri 64
Art. 14.5.3.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione 64
Art. 14.5.3.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 65
Art. 14.5.4 ‐ Manutenzione dei depositi refrigerati 65
Art. 14.5.4.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione 65
Art. 14.5.4.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 65
Art. 14.5.5 ‐ Manutenzione degli impianti di climatizzazione 66
Art. 14.5.5.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria 66
Art. 14.5.5.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 68
Art. 14.5.7 ‐ Manutenzione dell’impianto montaferetri 68
Art. 14.5.7.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria 68
Art. 14.5.7.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 68
Art. 14.5.8 ‐ Manutenzione dell'impianto antincendio 69
Art. 14.5.8.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria 69
Art. 14.5.8.2 – Valutazione delle prestazioni. 75
Art. 14.5.9 ‐ Manutenzione degli impianti elettrici 75
Art. 14.5.9.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria 75
Art. 14.5.9.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 81
Art. 14.5.10 ‐ Manutenzione degli impianti GPL 81
Art. 14.5.10.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria 82
Art. 14.5.10.2 ‐ Valutazione delle prestazioni 82
Art. 14.6 ‐ Servizio di gestione separata dei rifiuti prodotti dall’attività di cremazione e di conduzione dei forni 82
Quantita’ e tipologie di rifiuti 83
Modalita’ e condizioni per l’effettuazione del servizio 83
Valutazione delle prestazioni 86
Art. 14.7 – Quadro economico. 87
PARTE PRIMA - DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI
CAPO I ‐ Natura e oggetto dell'appalto
Art. 1.1 ‐ Oggetto dell'appalto
1. L’oggetto dell’appalto riguarda l’esecuzione di tutte le opere, lavori e provviste occorrenti, per eseguire la gestione, conduzione e manutenzione del forno crematorio, situato presso il cimitero Flaminio, secondo gli ordinativi della Direzione dei Lavori e nei modi e termini indicati nel presente Capitolato, nella documentazione di gara e nei relativi allegati.
Nella PARTE II – PRESCRIZIONI TECNICHE E MODALITA’ DI ESECUZIONE sono indicate nel dettaglio le opere oggetto del presente appalto.
2. Le prestazioni inerenti l’appalto sono suddivise come segue;
1. Prestazioni da valutarsi a corpo:
Gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici del forno crematorio
2. Prestazioni da valutarsi a misura
a. Interventi di manutenzione a guasto, riparativa o ordinaria sul complesso del crematorio;
b. Esecuzioni di lavori connessi alla gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici del forno crematorio.
3. Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto, secondo le condizioni e con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative. stabilite dal capitolato speciale d’appalto, e realizzate secondo quanto specificato nelle descrizioni delle singole lavorazioni riportate sul Prezziario di riferimento e/o nella formulazione di ogni singolo ordine di lavoro e secondo le ulteriori indicazioni esecutive fornite dalla Direzione Lavori nel corso dei lavori.
4. Trova sempre applicazione l’articolo 1374 del codice civile.
Art. 1.2 – Ammontare e durata dell'appalto
1. L’appalto è relativo a lavori e servizi da contabilizzare rispettivamente a misura e a corpo.
2. La durata dell’appalto è di 36 (trentasei) mesi.
3. Gli importi complessivi (per i 3 anni di durata dell’appalto) IVA esclusa, sono i seguenti:
Impianto Crematorio
Importo lavori per :
Opere a misura | 2.915.000,00 | |
Servizi | 2.179.500,00 | |
Totale lavori a base d’asta (escl. oneri | 5.094.500,00 | |
sicurezza) | ||
Oneri per la sicurezza | 203.000,00 | |
Totale lavori | 5.297.500,00 | |
Rimborsi a fattura e opere in economia | 100.000,00 |
TOTALE 5.397.500,00
Art. 1.3 – Descrizione, forma e principali dimensioni delle opere
1.Le opere comprese nell'appalto, salvo eventuali variazioni disposte dall'Amministrazione ai sensi del successivo articolo 7.3, risultano indicate nella PARTE II – MODALITA’ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONI TECNICHE del presente Capitolato.
Art. 1.4 ‐ Modalità di stipulazione del contratto
1. Il contratto, conforme allo Schema di contratto di cui all’allegato 5 del Disciplinare di gara (di seguito “Contratto”), è stipulato in parte a “corpo” e parte “a misura”, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera e) del D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (di seguito “Codice”).
2. L’importo del contratto può variare, in aumento o in diminuzione, in base alle quantità effettivamente eseguite, fermi restando i limiti di cui di cui all’articolo 106 del Codice e le condizioni previste dal presente Capitolato tecnico.
3. Il ribasso percentuale offerto dall’aggiudicatario in sede di gara si intende offerto e applicato a tutti i prezzi unitari i quali, così ribassati, costituiscono i prezzi contrattuali da applicare alle singole quantità eseguite. Le lavorazioni e i materiali sono determinati sulla base dei seguenti criteri indicati in ordine decrescente di priorità:
a) elenco prezzi di capitolato
b) desumendoli dalla Tariffa dei Prezzi 2012 della Regione Lazio;
c) desumendoli dalla Tariffa del Prezzario DEI;
d) ricavandoli, totalmente o parzialmente, da nuove analisi dei prezzi quando sia impossibile l’applicazione dei precedenti criteri ai punti a), b) e c).
4. I prezzi contrattuali sono vincolanti anche per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ed ordinate o autorizzate ai sensi dell’articolo 106 del Codice.
Art. 1.5 ‐ Categoria prevalente, categorie scorporabili, categorie subappaltabili
1. Ai sensi dell’articolo 61 del D.P.R. 207/2010 (di seguito “Regolamento”), i lavori sono classificati nella categoria prevalente delle seguenti opere:
‐ «OS 14» Impianti di smaltimento e recupero rifiuti
2. I lavori appartenenti a categorie diverse da quella prevalente, di importo inferiore al 10% dell’importo totale dei lavori e inferiore a euro 150.000,00, possono essere realizzati dall’Appaltatore anche se questi non sia in possesso dei requisiti di qualificazione per la relativa categoria; essi possono altresì essere realizzati per intero da un’impresa subappaltatrice qualora siano stati indicati come subappaltabili in sede di offerta; l’impresa subappaltatrice deve essere in possesso dei requisiti di cui all’articolo 90 del Regolamento.
n. | Categoria/Classifica | importi in euro | incidenza % | ||
importo lavori | oneri sicurezza | totale | |||
1 | OG 1 IV bis | 3.738.500,00 | 203.000,00 | 73,38 | |
2 | OS 14 III bis | 1.356.000,00 | 26,62 |
Totale | € 5.094.500,00 | € 203.000,00 | € 5.297.500,00 | 100,00 |
lavori in economia e rimborso a fatture previsti dal contratto | 100.000,00 | 100.000,00 | ||
Totale Appalto | 5.397.500,00 |
Art. 1.6 ‐ Gruppi di lavorazioni omogenee, categorie contabili
1. Le categorie di lavorazione omogenee, ai fini di cui all’art. 106 del Codice, sono suddivise come segue, e fanno riferimento, per comodità interpretativa, alle omologhe voci del Prezzario Regione Lazio posto a riferimento per la formulazione del ribasso a base di gara:
IMPIANTO CREMATORIO | ||
DESCRIZIONE | IMPORTO | % |
PARTE A – OPERE EDILI | ||
OPERE EDILI | € 1.587.323,20 | 29,96% |
PARTE B – IMPIANTI | ||
RICAMBISTICA FORNI | € 1.530.676,80 | 28,89% |
PARTE C – ALTRE OPERE | ||
MANUTENZIONI A CANONE | € 2.179.500,00 | 41,15% |
TOTALE | € 5.297.500,00 | 100,00% |
CAPO II ‐ Disciplina contrattuale
Art. 2.1 ‐ Documenti che fanno parte del contratto
1. Xxxxx parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:
il presente capitolato speciale compresi i documenti allegati allo stesso;
il piano operativo di sicurezza di cui al Titolo IV del Decreto n. 81 del 2008;
la Tariffa dei Prezzi 2012 della Regione Lazio, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 412 del 6 agosto 2012.
2. Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e di salute e sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di lavoro.
3. Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali:
le tabelle di riepilogo dei lavori e la loro suddivisione per categorie omogenee, ancorché inserite e integranti il presente capitolato; esse hanno efficacia limitatamente ai fini dell’aggiudicazione per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della definizione dei requisiti oggettivi e del subappalto, e ai fini della valutazione delle addizioni o diminuzioni dei lavori di cui alla normativa vigente;
Art. 2.2 ‐ Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
1. La sottoscrizione del contratto da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e comporta la piena accettazione delle disposizioni riportate all’interno del presente Capitolato Speciale d’Appalto; la presa d’atto di tutte le procedure, condizioni, caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dalle voci; l’accettazione anche dei suoi allegati, della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici.
2. L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
3. Ai sensi dell’articolo 106, commi 2 e 3, del DPR 207/2010, l’appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità della documentazione d’impianto, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e di ogni altra circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col R.U.P., consentono l’immediata esecuzione dei lavori.
4. Tutte le attività oggetto del presente capitolato costituiscono ad ogni effetto pubblico servizio e, per nessuna ragione, possono essere sospesi o abbandonati dall’appaltatore.
Art. 2.3 ‐ Fallimento dell’appaltatore
1. In caso di fallimento dell’appaltatore la Stazione appaltante si avvale, senza pregiudizio per ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dall’ art. 108 del D.lgs. 50/2016.
2. Qualora l’esecutore sia un’associazione temporanea, in caso di fallimento dell’impresa mandataria o di una impresa mandante trova applicazione l’art. 48 del D.lgs. 50/2016.
Art. 2.4 ‐ Rappresentante dell’appaltatore e domicilio, responsabile d’impianto
1. L’appaltatore deve eleggere domicilio ai sensi e nei modi di cui all’articolo 2 del Capitolato Generale D’Appalto; a tale domicilio si intendono ritualmente effettuate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto.
2. Qualora l’appaltatore non conduca direttamente i lavori, deve depositare presso la Stazione appaltante, ai sensi e nei modi di cui all’articolo 4 del Capitolato Generale D’Appalto, il mandato conferito con atto pubblico a persona idonea, sostituibile su richiesta motivata della Stazione appaltante. La direzione dell’impianto è assunta dal direttore tecnico dell’impresa o da altro tecnico, abilitato secondo le previsioni del presente capitolato in rapporto alle caratteristiche delle opere da eseguire. L’assunzione della direzione dell’impianto da parte del direttore tecnico avviene mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere, con l’indicazione specifica delle attribuzioni da esercitare dal delegato anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nell’impianto.
3. L’appaltatore, tramite il responsabile d’impianto assicura l’organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione dell’impianto. Il direttore dei lavori ha il diritto di esigere il cambiamento del responsabile d’impianto e del personale dell’appaltatore per disciplina, incapacità o grave negligenza. L’appaltatore è in tutti i casi responsabile dei danni causati dall’imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, nonché della malafede o della frode nella somministrazione o nell’impiego dei materiali.
4. Ogni variazione del domicilio di cui al comma 1, o delle persona di cui ai commi 2 o 3, deve essere tempestivamente notificata Stazione appaltante; ogni variazione della persona di cui al comma 2 deve essere accompagnata dal deposito presso la Stazione appaltante del nuovo atto di mandato.
Art. 2.5 ‐ Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l’esecuzione
1. Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel presente capitolato, e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.
2. Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente l’articolo 167 del DPR 207/2010 e gli articoli 16 e 17 del Capitolato Generale d’appalto.
3. L’Appaltatore, sia per sé che per i propri fornitori, deve garantire che i materiali da costruzione utilizzati siano conformi al DPR 21 aprile 1993, n. 246.
CAPO III ‐ Garanzie
Art. 3.1 ‐ Cauzione provvisoria
1. È richiesta una cauzione provvisoria con le modalità, le condizioni e i termini di cui al disciplinare di gara / alla lettera di invito.
Art. 3.2 ‐ Cauzione definitiva o garanzia fideiussoria
1. A garanzia del pieno e corretto adempimento delle obbligazioni assunte dall’Appaltatore, è richiesta una cauzione/garanzia definitiva, con le modalità, le condizioni e i termini di cui al Contratto d’Appalto.
Art. 3.4 ‐ Assicurazioni a carico dell’impresa
1. È richiesta una copertura assicurativa a carico dell’impresa, con le modalità, le condizioni e i termini di cui al Contratto d’Appalto, che tenga indenne AMA da tutti i rischi di esecuzione e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione con un massimale di RCVT € 8.000.000,00.
CAPO IV ‐ Termini per l’esecuzione
Art. 4.1 ‐ Consegna e inizio dei lavori
1. L’esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipula del formale contratto, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale, da effettuarsi non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla predetta stipula, previa convocazione dell’esecutore.
2. Se ricorrono le condizioni di cui all’art. 32, comma 8 del Codice, facoltà della di Stazione appaltante procedere in via d’urgenza alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del Contratto, nei casi in cui il mancato inizio dei lavori determini un grave danno all'interesse pubblico che l’opera appaltata è destinata a soddisfare, oppure la perdita di finanziamenti comunitari. In tal caso il Direttore dei Lavori indica espressamente sul verbale le motivazioni che giustificano l’immediato avvio dei lavori, nonché le lavorazioni da iniziare immediatamente. Il Responsabile del Procedimento accerta l’avvenuto adempimento degli
obblighi preliminari in materia di sicurezza sul lavoro, prima della redazione del verbale di consegna di cui al comma 1 e ne comunica l’esito al Direttore dei Lavori. La redazione del verbale di consegna è subordinata a tale positivo accertamento, in assenza del quale il verbale di consegna è inefficace e i lavori non possono essere iniziati.
3. Se nel giorno fissato e comunicato l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 (cinque) giorni e non superiore a 15 (quindici); i termini per l’esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente il termine anzidetto, è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento del completamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.
4. L'appaltatore deve trasmettere ad AMA, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta; egli trasmette altresì un originale del DURC in data non anteriore a tre mesi da quella del verbale di consegna; il DURC è altresì trasmesso in occasione di ciascun pagamento in acconto o a saldo, in relazione anche alle eventuali imprese subappaltatrici che abbiano personale dipendente.
Art. 4.2 ‐ Termini per l’ultimazione dei lavori
1. La durata dell’appalto è fissato in giorni in giorni 1095 (millenovantacinque) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
2. I lavori, per la parte a misura, verranno richiesti all’impresa mediante appositi ordini di servizio scritti, iniziati ed ultimati nei termini stabiliti nei relativi ordini di servizio. Non sarà ammessa alcuna deroga a tale disposizione, se non per accertate cause di forza maggiore, debitamente constatate dalla Direzione Lavori, ovvero per espresso ordine scritto dell’AMA.
3. Nel calcolo della durata contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali.
Art. 4.3 ‐ Sospensioni e proroghe
4.3.1 Sospensioni concesse dal DL
1. Qualora – ai sensi dell’art. 107 del Codice – cause di forza maggiore, condizioni climatologiche oggettivamente eccezionali od altre circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, il Direttore del lavori, d’ufficio o su segnalazione dell’Appaltatore, può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale sentito l’Appaltatore; costituiscono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dalla normativa vigente. Per le sospensioni di cui al presente articolo nessun indennizzo spetta all’Appaltatore.
2. Il verbale di sospensione deve contenere:
a) l’indicazione dello stato di avanzamento dei lavori;
b) l’adeguata motivazione a cura della direzione dei lavori;
c) l’eventuale imputazione delle cause ad una delle parti o a terzi, se del caso anche con riferimento alle risultanze del verbale di consegna o alle circostanze sopravvenute.
3. Il verbale di sospensione è controfirmato dall’appaltatore, deve pervenire al R.U.P. entro il quinto giorno naturale successivo alla sua redazione e deve essere restituito controfirmati dallo stesso o dal suo delegato; qualora il R.U.P. non si pronunci entro 5 giorni dal ricevimento, il verbale si dà per riconosciuto e accettato da AMA.
4. Qualora l’Appaltatore non intervenga alla firma del verbale di sospensione o rifiuti di sottoscriverlo, oppure apponga sullo stesso delle riserve, si procede a norma di legge.
5. In ogni caso la sospensione opera dalla data di redazione del verbale, accettato dal R.U.P. o sul quale si sia formata l’accettazione tacita; non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del R.U.P.
6. Il verbale di sospensione ha efficacia dal quinto giorno antecedente la sua presentazione al R.U.P., qualora il predetto verbale gli sia stato trasmesso dopo il quinto giorno dalla redazione oppure rechi una data di decorrenza della sospensione anteriore al quinto giorno precedente la data di trasmissione.
7. Non appena cessate le cause della sospensione il direttore dei lavori redige il verbale di ripresa che, oltre a richiamare il precedente verbale di sospensione, deve indicare i giorni di effettiva sospensione e il conseguente nuovo termine contrattuale dei lavori differito di un numero di giorni pari all’accertata durata della sospensione.
8. Il verbale di ripresa dei lavori è controfirmato dall’appaltatore e trasmesso al R.U.P.; esso è efficace dalla data della sua redazione; al verbale di ripresa dei lavori si applicano le disposizioni ei cui ai commi 3 e 4.
9. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche a sospensioni parziali e riprese parziali che abbiano per oggetto parti determinate dei lavori, da indicare nei relativi verbali; in tal caso il differimento dei termini contrattuali è pari ad un numero di giorni costituito dal prodotto dei giorni di sospensione per il rapporto tra l’ammontare dei lavori sospesi e l'importo totale dei lavori previsto nello stesso periodo secondo il programma esecutivo dei lavori.
4.3.2 Sospensioni concesse dal RUP
1. Il R.U.P. può ordinare la sospensione dei lavori per cause di pubblico interesse o particolare necessità; l’ordine è trasmesso contemporaneamente all’appaltatore e al direttore dei lavori ed ha efficacia dalla data di emissione.
2. Lo stesso R.U.P. determina il momento in cui sono venute meno le ragioni di pubblico interesse o di particolare necessità che lo hanno indotto ad ordinare la sospendere i lavori ed emette l’ordine di ripresa, trasmesso tempestivamente all’appaltatore e al direttore dei lavori.
3. Per quanto non diversamente disposto, agli ordini di sospensione e di ripresa emessi dal Responsabile del Procedimento si applicano le disposizioni di legge, in materia di verbali di sospensione e di ripresa dei lavori.
4. Qualora la sospensione, o le sospensioni se più di una, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva dei Lavori, o comunque quando superino 6 mesi complessivamente, l'Appaltatore può richiedere lo scioglimento del contratto senza indennità; AMA può opporsi allo scioglimento del contratto ma, in tal caso, riconosce al medesimo la rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre i termini suddetti, iscrivendoli nella documentazione contabile.
4.3.3 Proroghe
1. L’appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori nel termine nel termine previsto nell’Ordine di Servizio, può chiedere la proroga, presentando apposita richiesta motivata almeno 5 giorni prima della scadenza del medesimo termine.
2. In deroga a quanto previsto al comma 1, la richiesta può essere presentata anche qualora manchino meno di 5 giorni alla scadenza del termine, comunque prima di tale scadenza, qualora le cause che hanno determinato la richiesta si siano verificate posteriormente; in questo caso la richiesta deve essere motivata anche in relazione alla specifica circostanza della tardività.
3. La richiesta è presentata al direttore di lavori il quale la trasmette tempestivamente al R.U.P., corredata dal proprio parere; qualora la richiesta sia presentata direttamente al R.U.P. questi acquisisce tempestivamente il parere del direttore dei lavori.
4. La proroga è concessa o negata con provvedimento scritto del R.U.P. entro 10 giorni dal ricevimento della richiesta; il R.U.P. può prescindere dal parere del direttore dei lavori qualora questi non si esprima entro 5 giorni e può discostarsi dallo stesso parere; nel provvedimento è riportato il parere del direttore dei lavori qualora questo sia difforme dalle conclusioni del R.U.P..
5. Nei casi di cui al comma 2 i termini di 10 giorni e di 5 giorni di cui al comma 4 sono ridotti rispettivamente a 5 giorni e a 3 giorni; negli stessi casi, qualora la proroga sia concessa formalmente dopo la scadenza del termine di cui all’Ordine di Servizio, essa ha effetto retroattivo a partire da tale ultimo termine.
6. La mancata determinazione del R.U.P. entro i termini di cui al presente articolo costituisce rigetto della richiesta.
Art. 4.4 ‐ Penali
1.Violazioni alle prescrizioni generali del Capitolato:
Le trasgressioni alle prescrizioni generali del presente Capitolato, (con esclusione di quelle particolari di cui al successivo punto 2) quali:
1. la mancata o ritardata osservanza degli ordini dell'Ufficio Dirigente;
2. il rifiuto da parte dell'Appaltatore a firmare per ricevuta gli ordini di servizio della D.L.;
3. la mancata comunicazione giornaliera della dislocazione del personale sui vari lavori;
4. la mancata comunicazione del programma giornaliero dei lavori;
5. la violazione degli obblighi di custodia del cantiere, di cui all’art. 12.4 del presente capitolato saranno passibili di penalità di € 500,00.
2. Violazioni a prescrizioni particolari del Capitolato:
Fermo restando il diritto di AMA S.p.A. di risolvere il Contratto ed agire per il risarcimento di ogni ulteriore danno e fatte salve le ipotesi di forza maggiore potrà, AMA S.p.A. applicare le penali ivi previste:
a) In caso di mancato rispetto dei termini di inizio lavori di cui all’art. 4.1, AMA S.p.A. potrà applicare all’Appaltatore una penale giornaliera pari ad Euro 250,00 (duecentocinquanta);
b) In caso di mancato rispetto dei termini di ultimazione lavori di cui all’art. 4.2 AMA S.p.A. potrà applicare all’Appaltatore una penale giornaliera di importo pari all’1% (uno per cento) dell’importo netto del singolo lavoro ordinato;
c) In caso di mancato rispetto da parte dell’Appaltatore delle condizioni contenute nell’Offerta tecnica migliorativa, AMA per ciascun giorno di ritardo e/o di mancato servizio/fornitura, potrà applicare all’Appaltatore una penale di importo pari a € 1.000,00;
d) In caso di presenza di materiali estranei nei locali pertinenti alle centrali tecnologiche AMA S.p.A. potrà applicare all’Appaltatore una penale giornaliera di importo pari € 500,00;
e) In caso di mancato intervento per chiamata in emergenza e/o reperibilità AMA S.p.A. potrà applicare all’Appaltatore una penale di importo pari € 500,00;
f) Con riferimento a tutti servizi relativi alla gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici in caso di guasti, interruzione e/o anomalie causate da una manutenzione non eseguita o eseguita non correttamente, secondo le modalità previste per ciascun servizio l’AMA S.p.A potrà applicare una penale pari a €2.500,00;
g) Con riferimento alle attività previste presso il Forno Crematorio:
a. Con riferimento al Servizio di gestione, conduzione e manutenzione dei forni crematori l’AMA per le seguenti mancanze potrà applicare una penale pari a 5.000,00€/cad.
1. Accertate eccessive e prolungate emissioni di fumo dal camino derivanti da anomalo funzionamento;
2. Accertata irregolare conduzione del bruciatore e della combustione
b. Per interruzioni del servizio dovute ai sottoriportati motivi, la penale ammonta a 2.500 €/cad;
1. Assenza ingiustificata del personale addetto alla conduzione degli impianti;
2. Trascurata manutenzione e conservazione degli impianti;
3. irregolare conduzione e/o manutenzione degli impianti di disinfezione per "passaggi obbligati" e/o degli impianti di depurazione, filtraggio e ricircolo dell’acqua circuito reflui;
4. Insufficiente pulizia e ordine delle apparecchiature tecnologiche;
5. Insufficiente pulizia e ordine dei locali pertinenti i forni crematori, la centrale termica e le centrali tecnologiche comprese le intercapedini;
6. Insufficiente pulizia ai camini e condotti fumo;
7. Insufficiente pulizia alle parti interne delle caldaie;
8. Insufficiente pulizia filtri;
9. Mancato aggiornamento e tenuta in luogo del libretto di centrale o di impianto;
10. Mancato funzionamento degli impianti di addolcimento acqua al servizio delle centrali tecnologiche
11. Mancata compilazione periodica e/o aggiornamento dei libretti di centrale o dei libretto d' impianto;
12. Mancata compilazione periodica e/o aggiornamento del registro delle manutenzioni;
13. Mancato rispetto del programma giornaliero delle cremazioni per cause imputabili all’Appaltatore;
14. Mancato uso del sistema di controllo identificativo nelle cremazioni;
15. Mancata o ritardata movimentazione dei feretri in entrata e dentro il crematorio;
16. Mancato, irregolare o intempestivo confezionamento delle urne cinerarie.
Il numero dei giorni di ritardato inizio e di ritardata fine verrà calcolato cumulativamente al termine dei lavori di ogni singolo intervento e la relativa penale verrà contabilizzata all’interno del SAL immediatamente successivo;
h) nel caso in cui l’Appaltatore non adempia alle obbligazioni di cui al punto 1 (art. 12.1 ‐ “Oneri ed obblighi diversi a carico dell'Appaltatore ‐ Responsabilità dell'Appaltatore”) e punto 4 lett b (art. 12.2 ‐ “Oneri e obblighi speciali a carico dell'Appaltatore”), per ciascun inadempimento e per ogni giorno di ritardo, potrà applicare all’Appaltatore una penale di importo pari a € 130,00.
i) nel caso di mancato rispetto da parte dell’Appaltatore dei termini di risposta/intervento rispetto alla segnalazione della problematica nei giorni prefestivi e festivi indicati nell’Offerta tecnica, AMA, per ciascun giorno di ritardo, potrà applicare all’Appaltatore una penale di importo pari a € 200,00;
3. Gli eventuali inadempimenti contrattuali che daranno luogo all’applicazione delle penali di cui al presente articolo, verranno contestati per iscritto da AMA all’Appaltatore; a fronte delle menzionate contestazioni, l’Appaltatore dovrà comunicare in ogni caso per iscritto le proprie deduzioni ad AMA nel termine massimo di 5 (cinque) giorni solari a decorrere dalla ricezione della contestazione. Qualora dette deduzioni non siano accoglibili a giudizio insindacabile di AMA, ovvero non siano presentate nel termine dianzi previsto, saranno applicate all’Appaltatore le penali come sopra indicate.
4. AMA potrà compensare i crediti derivanti dall’applicazione delle penali di cui al presente articolo con quanto dovuto all’Appaltatore a qualsiasi titolo, anche per i corrispettivi maturati, ovvero, avvalersi della cauzione di cui alle premesse ed al successivo articolo, senza bisogno di diffida, ulteriore accertamento o procedimento giudiziario.
5. La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera in nessun caso l’Appaltatore dall’adempimento dell’obbligazione per la quale si è reso inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.
6. AMA potrà applicare all’Appaltatore penali sino a concorrenza della misura massima pari al 10% (dieci per cento) dell’importo complessivo massimo di cui al precedente articolo 2, comma 3. Qualora venisse raggiunto tale limite, AMA potrà risolvere di diritto il presente Contratto ed agire per il risarcimento del maggior danno.
7. L’Appaltatore prende atto che, in ogni caso, l’applicazione delle penali previste dal presente articolo non preclude il diritto di AMA a richiedere il risarcimento degli eventuali maggiori danni ovvero a risolvere di diritto il Contratto.
CAPO V ‐ Disciplina economica
Art. 5.1– Anticipazione
1. Non è prevista la corresponsione in favore dell’aggiudicatario di nessuna anticipazione dell’importo contrattuale secondo le disposizioni di Xxxxx.
Art. 5.2 ‐ Pagamenti in acconto
1. Le rate di acconto sono dovute ogni qualvolta l’importo dei lavori eseguiti, contabilizzati ai sensi degli articoli 6.1, 6.2, 6.3, e 6.4, al netto del ribasso d’asta, comprensivi della quota relativa degli oneri per la sicurezza e al netto della ritenuta di cui al comma 2, e al netto dell’importo delle rate di acconto precedenti, raggiungono un importo non inferiore a euro 150.000 (centocinquanta).
2. A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento, nulla ostando, in sede di conto finale.
3. Entro 45 (quarantacinque) giorni dal verificarsi delle condizioni di cui al comma 1, il direttore dei lavori redige la contabilità ed emette lo stato di avanzamento dei lavori, il quale deve recare la dicitura: «lavori a tutto il » con l’indicazione della data di chiusura.
4. Entro lo stesso termine di cui al comma 3, il R.U.P. emette il conseguente certificato di pagamento, il quale deve esplicitamente fare riferimento al relativo stato di avanzamento dei lavori di cui al comma 3, con l’indicazione della data di emissione.
5. AMA provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi 30 giorni, mediante emissione dell’apposito mandato e alla successiva erogazione a favore dell’appaltatore, previa presentazione di regolare fattura fiscale.
6. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni, per cause non dipendenti dall’appaltatore e comunque non imputabili al medesimo, l’appaltatore può chiedere ed ottenere che si provveda alla redazione dello stato di avanzamento prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1.
7. Ai sensi dell’articolo 48‐bis del DPR 29 settembre 1973, n. 602, come introdotto dall’articolo 2, comma 9, della legge 24 novembre 2006, n. 286, l’emissione di ogni certificato di pagamento è subordinata:
a) all’acquisizione d’ufficio del DURC, proprio e degli eventuali subappaltatori, da parte di AMA;
b) qualora l’Appaltatore abbia stipulato contratti di subappalto, che siano state trasmesse le fatture quietanziate del subappaltatore o del cottimista entro il termine di 20 (venti) giorni dal pagamento precedente;
c) all’ottemperanza alle prescrizioni contrattuali in materia di tracciabilità dei pagamenti;
d) all’accertamento, da parte di AMA, che il beneficiario non sia inadempiente all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno all’importo da corrispondere con le modalità di cui al DM 18 gennaio 2008,
n. 40. In caso di inadempienza accertata, il pagamento è sospeso e la circostanza è segnalata all'agente della riscossione competente per territorio, ai fini dell'esercizio dell'attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo.
8. In caso di irregolarità del DURC dell’Appaltatore o del subappaltatore, in relazione a somme dovute all’INPS, all’INAIL o alla Cassa Edile, la Stazione appaltante:
a) chiede tempestivamente ai predetti istituti e casse la quantificazione dell’ammontare delle somme che hanno determinato l’irregolarità, qualora tale ammontare non sia già noto;
b) chiede inoltre all’Appaltatore la regolarizzazione delle posizioni contributive irregolari nonché la documentazione che egli ritenga idonea a motivare la condizione di irregolarità del DURC;
c) verificatasi ogni altra condizione, provvede alla liquidazione del certificato di pagamento di cui al comma 5,trattenendo una somma corrispondente ai crediti vantati dagli Istituti e dalla Cassa Edile come quantificati alla precedente lettera a), ai fini di cui all’articolo 10.3, comma 2.
9. Qualora la irregolarità del DURC dell’Appaltatore o dell’eventuale subappaltatore dipenda esclusivamente da pendenze contributive relative a cantieri e contratti d’appalto diversi da quello oggetto del presente Capitolato, l’Appaltatore che sia regolare nei propri adempimenti con riferimento al cantiere e al contratto d’appalto oggetto del presente Capitolato, oppure non possa agire per regolarizzare la posizione delle imprese subappaltatrici con le quali sussiste una responsabilità solidale, può chiedere una specifica procedura di accertamento da parte del personale ispettivo degli Istituti e della Cassa Edile, al fine di ottenere un verbale in cui si attesti la regolarità degli adempimenti contributivi nei confronti del personale utilizzato nel cantiere, come previsto dall’articolo 3, comma 20, della legge n. 335 del 1995. Detto verbale, se positivo,
può essere utilizzato ai fini del rilascio di una certificazione di regolarità contributiva, riferita al solo cantiere e al contratto d’appalto oggetto del presente Capitolato, con il quale si potrà procedere alla liquidazione delle somme trattenute ai sensi della lettera b).
10. In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'Appaltatore, dei subappaltatori o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, impiegato nel cantiere, il Responsabile del Procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l’Appaltatore, a provvedere entro
15 (quindici) giorni. Decorso infruttuosamente il suddetto termine senza che sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta, la Stazione appaltante provvede alla liquidazione del certificato di pagamento di cui al comma 5, trattenendo una somma corrispondente ai crediti vantati dal personale dipendente.
Art. 5.3 ‐ Pagamenti a saldo
1. Il conto finale dei lavori è redatto entro 30 (trenta) giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; è sottoscritto dal direttore di lavori e trasmesso al R.U.P.; col conto finale è accertato e proposto l’importo della rata di saldo, qualunque sia il suo ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è subordinata all’emissione del certificato di cui al comma 3 e alle condizioni di cui al comma 4.
2. Il conto finale dei lavori deve essere sottoscritto dall’appaltatore, su richiesta del R.U.P., entro il termine perentorio di 30 (trenta) giorni; se l'appaltatore non firma il conto finale nel termine indicato, o se lo firma senza confermare le domande già formulate nel registro di contabilità, il conto finale si ha come da lui definitivamente accettato. Il R.U.P. formula in ogni caso una sua relazione al conto finale.
3. La rata di saldo, unitamente alle ritenute di cui all’articolo 5.2, comma 2, nulla ostando, è pagata entro 90 giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, previa presentazione di regolare fattura fiscale.
4. Il pagamento della rata di saldo non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile; il pagamento è disposto solo a condizione che l’appaltatore presenti apposita garanzia fideiussoria.
5. La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia fino a due anni dopo l’emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione e alle seguenti condizioni:
a) importo garantito almeno pari all’importo della rata di saldo, maggiorato dell’I.V.A. all’aliquota di legge, maggiorato altresì del tasso legale di interesse applicato al periodo di due anni;
b) abbia efficacia dalla data di erogazione della rata di saldo e si estingua due anni dopo l’emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione;
c) deve essere prestata mediante presentazione di atto di fideiussione rilasciato da una banca o da un intermediario finanziario autorizzato o polizza fideiussoria rilasciata da impresa di assicurazione, conforme alla scheda tecnica 1.4, allegata al decreto ministeriale 12 marzo 2004, n. 123, in osservanza delle clausole di cui allo schema tipo 1.4 allegato al predetto decreto.
6. Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo o il certificato di regolare esecuzione assuma carattere definitivo.
7. L’appaltatore e il direttore dei lavori devono utilizzare la massima diligenza e professionalità, nonché improntare il proprio comportamento a buona fede, al fine di evidenziare tempestivamente i vizi e i difetti riscontabili nonché le misure da adottare per il loro rimedio.
8. Ai sensi dell’articolo 35, comma 32, della legge 4 agosto 2006, n. 248, il pagamento a saldo è subordinato all’acquisizione del DURC e all’esibizione da parte dell’appaltatore della documentazione attestante la corretta esecuzione degli adempimenti relativi al versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti, nonché gli eventuali subappaltatori.
Art. 5.4 ‐ Ritardo nella contabilizzazione e/o nel pagamento delle rate di acconto
1. Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle circostanze per l’emissione del certificato di pagamento ai sensi dell’articolo 5.2 e la sua effettiva emissione e messa a disposizione di AMA per la liquidazione; trascorso tale termine senza che sia emesso il certificato di pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale.
2. Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l’emissione del certificato di pagamento e il suo effettivo pagamento a favore dell’appaltatore; trascorso tale termine senza che AMA abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale.
3. Il pagamento degli interessi di cui al presente articolo avviene d’ufficio in occasione del pagamento, in acconto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di domande o riserve; il pagamento dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo di esecuzione dei lavori.
4. E’ facoltà dell’appaltatore, trascorsi i termini di cui ai commi precedenti, oppure nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile, rifiutando di adempiere alle proprie obbligazioni se AMA non provveda contemporaneamente al pagamento integrale di quanto maturato; in alternativa, è facoltà dell’appaltatore, previa costituzione in mora della Stazione appaltante, promuovere il giudizio arbitrale per la dichiarazione di risoluzione del contratto, trascorsi 60 giorni dalla data della predetta costituzione in mora.
Art. 5.5 ‐Ritardi nel pagamento della rata di saldo
1. Per il pagamento della rata di saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all'articolo 5.3, comma 3, per causa imputabile ad AMA, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali.
2. Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo si protragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al comma 1, sulle stesse somme sono dovuti gli interessi di mora.
Art. 5.6 ‐ Revisione prezzi
1. Fatto salvo quanto eventualmente previsto nel Contratto, è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile.
CAPO VI ‐ Contabilizzazione e liquidazione dei lavori
Art. 6.1 ‐ Lavori a misura
1. La misurazione e la valutazione dei lavori a misura, computate per singolo intervento, sono effettuate secondo le specificazioni date nelle norme del presente capitolato e nell’enunciazione delle singole voci in elenco; in caso diverso sono utilizzate per la valutazione dei lavori le dimensioni nette delle opere eseguite rilevate in loco, senza che l’appaltatore possa far valere criteri di misurazione o coefficienti moltiplicatori che modifichino le quantità realmente poste in opera.
2. L’importo effettivo di tutte le opere da realizzare sarà determinato sulla base dello sconto percentuale unico offerto dall’aggiudicatario in sede di gara da applicare a ciascuno dei prezzi indicati nell’elenco prezzi o, in carenza, nei tariffari secondo le modalità indicate nell’art. 1.3 del presente capitolato.
3. Non sono comunque riconosciuti nella valutazione ingrossamenti o aumenti dimensionali di alcun genere non rispondenti ai disegni di progetto se non saranno stati preventivamente autorizzati dal direttore dei lavori.
4. Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a misura s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal presente capitolato e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali.
5. La contabilizzazione delle opere e delle forniture verrà effettuata applicando alle quantità eseguite i prezzi unitari dell’elenco dei prezzi unitari di cui all’articolo 1.3, comma 3, del presente capitolato.
6. Gli oneri per la sicurezza, di cui all'articolo 1.2, comma 1, lettera b) per la parte prevista a misura sono valutati sulla base dei prezzi di cui all’elenco allegato al presente capitolato, con le quantità rilevabili ai sensi del presente articolo.
Art. 6.2 ‐ Servizi
1. L’importo dei servizi, da corrispondere alla ditta aggiudicataria in ragione di 1/12 per ogni trimestre maturato, sarà determinato come segue:
‐ per ogni servizio di gestione, conduzione e di manutenzione impianti indicati nella PARTE II – MODALITA’ DI ESECUZIONE E PRESCRIZIONE TECNICHE l’importo mensile del canone, moltiplicato per il trimestre, deducibile da ciascun paragrafo “modalità di esecuzione” corrispondente a un lotto al netto del ribasso percentuale offerto in sede di gara e riferito alla totalità degli impianti descritti da tali paragrafi;
‐ qualora ci fossero impianti per i quali risultasse necessaria la sospensione del servizio definitiva o temporanea, il corrispettivo sarà decurtato proporzionalmente alla durata del periodo di sospensione;
‐ per quegli impianti a cui non venga reso il servizio di manutenzione, il corrispettivo unitario non sarà liquidato.
2. Qualora in corso d’opera debbano essere introdotte variazioni ai lavori, e per tali variazioni la direzione lavori, sentito il R.U.P. e con l’assenso dell’appaltatore, possa essere definito un prezzo complessivo onnicomprensivo, esse possono essere preventivate “a corpo”.
3. Nei casi di cui al comma 2, qualora il prezzo complessivo non sia valutabile mediante l’utilizzo dei prezzi unitari di elenco, si procede mediante la formazione dei nuovi prezzi, ai sensi dell’Art. 106 del Codice. Il corrispettivo per il lavoro a corpo, a sua volta assoggettato al ribasso d’asta, resta fisso e invariabile senza
che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori.
4. Nel corrispettivo per l’esecuzione dell’eventuale lavoro a corpo s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal presente capitolato e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente indispensabili alla funzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regola dell'arte.
5. La contabilizzazione dell’eventuale lavoro a corpo è effettuata applicando all’importo del medesimo, al netto del ribasso contrattuale, le percentuali convenzionali relative alle singole categorie di lavoro indicate in perizia, di ciascuna delle quali va contabilizzata la quota parte in proporzione al lavoro eseguito.
6. La realizzazione di sistemi e sub‐sistemi di impianti tecnologici per i quali sia previsto un prezzo contrattuale unico non costituiscono lavoro a corpo.
7. Gli oneri per la sicurezza, di cui all'articolo 1.2, comma 1, lettera b) sono valutati in base all'importo previsto separatamente dall'importo dei lavori negli atti progettuali e sul bando di gara, secondo la percentuale stabilita negli atti di progetto o di perizia, intendendosi come eseguita e liquidabile la quota parte proporzionale a quanto eseguito.
Art. 6.3 ‐ Lavori in economia
1. La contabilizzazione dei lavori in economia è effettuata secondo i prezzi unitari contrattuali per l'importo delle prestazioni e delle somministrazioni fatte dall'impresa stessa, con le modalità previste dall’articolo 179 del regolamento, come segue:
a) per quanto riguarda i materiali, applicando il ribasso contrattuale ai prezzi unitari determinati contrattualmente;
b) per quanto riguarda i trasporti, i noli e la mano d’opera, secondo i prezzi vigenti al momento della loro esecuzione, incrementati delle percentuali per spese generali e utili (qualora non già comprese nei prezzi vigenti) ed applicando il ribasso contrattuale esclusivamente su queste due ultime componenti.
2. Ai fini di cui alla lettera b), le percentuali di incidenza delle spese generali e degli utili, ove non specificatamente dichiarate dall’aggiudicatario in sede di giustificazione delle offerte anormalmente basse, sono convenzionalmente determinate rispettivamente nella misura del 15% (quindici per cento) e del 10% (dieci per cento).
3. Gli oneri per la sicurezza, di cui all'articolo 1.2, comma 1, lettera b) per la parte eseguita in economia, sono contabilizzati separatamente con gli stessi criteri.
Art. 6.4 ‐ Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera
1. Non sono valutati i manufatti ed i materiali a piè d’opera, ancorché accettati dalla direzione dei lavori.
CAPO VII ‐ Disposizioni per l’esecuzione
Art. 7.1 ‐ Condotta dei Lavori
1. I lavori verranno richiesti all’impresa mediante appositi ordini di servizio scritti, redatti in triplice copia, sui quali verrà specificata la natura dei medesimi e fissato il periodo di tempo necessario concesso per
l'esecuzione delle opere. Due copie dei suddetti ordini di servizio dovranno essere restituiti firmati in segno di ricevuta ed in adempimento. L’appaltatore che si rifiuta di firmare per ricevuta le copie degli ordinativi di servizio sarà passibile della penalità di cui al relativo articolo.
2. I lavori richiesti dovranno essere iniziati ed ultimati nei termini stabiliti nei relativi ordini di servizio. Non sarà ammessa alcuna deroga a tale disposizione, se non per accertate cause di forza maggiore, debitamente constatate dalla Direzione Lavori, ovvero per espresso ordine scritto dell’AMA.
3. In caso di urgenza l’ordine potrà essere verbale e sarà trascritto entro il secondo giorno lavorativo successivo.
4. I lavori potranno essere ordinati a tratti, con cicli di lavorazione completa.
5. Per garantire l'ultimazione dei lavori richiesti entro la durata prevista dell’appalto l'Impresa, su richiesta della D.L., dovrà attivare anche più cantieri contemporaneamente. In linea generale l'Appaltatore avrà facoltà di sviluppare i lavori nel modo più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale purché, a giudizio della Direzione, ciò non riesca pregiudizievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi dell'Amministrazione appaltante. Questa si riserva ad ogni modo il diritto di stabilire la precedenza od il differimento di un determinato tipo di lavoro, o l'esecuzione entro un congruo termine perentorio, senza che l'Appaltatore possa rifiutarsi o richiedere particolari compensi.
6. Durante lo svolgimento dei lavori, dovrà essere sempre presente in cantiere un rappresentante della Ditta, qualificato a ricevere ordini dalla Direzione Lavori, rilasciandone, se del caso, ricevuta.
7. Ai vari lavori dovranno essere addetti operai adeguati per numero e per qualifica, provvisti della necessaria attrezzatura e sorvegliati dal Responsabile d’impianto o in sua giustificata assenza dall’assistente di cantiere, comunque sempre presenti in cantiere o reperibili in ogni momento. Il personale tecnico dedicato alla conduzione dei lavori dovrà essere idoneo, di provata capacità ed adeguato anche numericamente alle necessità
8. L'Appaltatore risponderà dell'idoneità del Tecnico Direttore del Cantiere, dei suoi altri dirigenti ed in genere di tutto il personale addetto al cantiere medesimo, personale che dovrà essere di gradimento della
D.L. la quale può richiedere, motivatamente, l'allontanamento dal cantiere di qualunque addetto ai lavori. Pertanto l’Appaltatore è ritenuto responsabile del comportamento di tutto il personale adibito ai lavori. Gli interventi dovranno essere svolti nel rispetto delle attività istituzionali degli edifici soggetti al presente contratto di manutenzione.
9. L’Impresa sarà inoltre tenuta a comunicare giornalmente alla Direzione Lavori AMA la dislocazione del personale sui lavori vari, il programma dei medesimi, le eventuali variazioni, l’inizio dei getti di calcestruzzo, ecc.. L’Impresa, per i lavori che debbono essere eseguiti su locali dove si svolge una qualsiasi attività, dovrà condurre gli stessi in modo da non arrecare disturbo o intralcio al funzionamento dei servizi.
10. Nella esecuzione dei lavori l'Appaltatore dovrà attenersi a quanto previsto negli OdS e seguire, ove impartite, le istruzioni della Direzione dei Lavori senza che ciò costituisca diminuzione delle responsabilità per quanto concerne i materiali adoperati e la buona esecuzione dei lavori.
11. L'Appaltatore è obbligato a condurre l'appalto in modo che possano, ove adeguatamente motivato, svolgersi contemporaneamente, nello stesso cantiere, lavori affidati ad altre Ditte, anche alle dipendenze di altri dell’Amministrazione.
12. L'Appaltatore dovrà in ogni caso provvedere, a propria cura e spese, ad effettuare una completa ed efficace sorveglianza di tutta la zona dei lavori e ciò anche in relazione alla estensione del cantiere ed al fatto che i lavori appaltati potranno essere eventualmente eseguiti per tratti e saltuariamente nel tempo, impiegando a tale scopo la mano d'opera che, secondo le circostanze e l'estensione del cantiere, si dimostrerà necessaria per accensione lumi, ripristino recinzioni e segnaletica di cantiere, eventuale controllo funzionamento pompe per aggottamento ecc.
13. Qualora i lavori debbano eseguirsi in locali dove all’interno venga svolta qualsiasi attività lavorativa da personale aziendale l’Appaltatore dovrà uniformarsi a regolamenti interni vigenti presso i Cimiteri Capitolini e dovrà condurre lavori in modo da non arrecare disturbo od intralcio, ove possibile, al funzionamento degli edifici stessi.
Art. 7.2 ‐ Direzione dei lavori
1. Per il coordinamento, la direzione ed il controllo tecnico‐contabile dell’esecuzione, l'Amministrazione aggiudicatrice, istituisce un ufficio di Direzione dei Lavori costituito da un Direttore dei Lavori ed eventualmente da uno o più assistenti con funzioni di direttore operativo o di ispettore di cantiere.
2. Il Direttore dei lavori ha la responsabilità del coordinamento e della supervisione dell’attività di tutto l’ufficio di direzione dei lavori ed interloquisce, in via esclusiva, con l’Appaltatore in merito agli aspetti tecnici ed economici del contratto
3. Il Direttore dei Lavori impartisce tutte le disposizioni ed istruzioni all'Appaltatore mediante un ordine di servizio redatto in due copie sottoscritte dal Direttore dei Lavori emanante e comunicate all'Appaltatore che le restituisce firmate per avvenuta conoscenza.
4. L'ordine di servizio deve necessariamente essere per iscritto in modo tale da poter essere poi disponibile, in caso di necessità, come prova delle disposizioni emanate.
Art. 7.3 ‐ Variazione dei lavori
1. AMA – ai sensi dell’art. 106 del Codice ‐ si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che per questo l’Appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno, sulla base delle condizioni e dei corrispettivi di cui al presente contratto, come eventualmente precisati nelle relative varianti.
2. Non sono riconosciute prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della direzione lavori, recante anche gli estremi dell’approvazione da parte di AMA, ove questa sia prescritta dalla legge o dal Regolamento.
3. Qualunque reclamo o riserva che l’Appaltatore ritenesse di eccepire/opporre, deve essere presentato per iscritto alla direzione lavori prima dell’esecuzione dell’opera oggetto della contestazione. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito contrattualmente, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell’inizio dell’opera oggetto di tali richieste.
4. Fatto in ogni caso salvo quanto previsto dall’articolo 106, comma 12 del Codice, non sono considerati varianti ai sensi del comma 1 gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al 10 per cento delle categorie omogenee di lavori dell’appalto, come individuate nella tabella riportata nel presente Capitolato e che non comportino un aumento dell’importo del contratto stipulato.
5. Sono ammesse, nell’esclusivo interesse di AMA, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obbiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L’importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell’importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l’esecuzione dell’opera.
6. Salvo i casi di cui ai commi 4 e 5, è sottoscritto un atto di sottomissione quale appendice contrattuale, che deve indicare le modalità di contrattazione e contabilizzazione delle lavorazioni in variante.
7. La variante deve comprendere, ove ritenuto necessario dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, l’adeguamento del piano di sicurezza e di coordinamento con i conseguenti adempimenti in materia di sicurezza, nonché l’adeguamento dei relativi piani operativi di cui all’articolo 8.2.
Art. 7.4 ‐ Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi
1. Le eventuali variazioni sono valutate mediante l'applicazione dei prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale come determinati ai sensi dell’articolo 1.3, commi 3 e 4.
2. Qualora tra i prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale come determinati ai sensi dell’articolo 1.3, commi 3 e 4, non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procede alla formazione di nuovi prezzi, mediante apposito verbale di concordamento.
Art. 7.5 ‐ Proprietà dei materiali di escavazione e di demolizione
1. Il materiale proveniente dagli scavi e dalle demolizioni eventualmente operati nel corso e/o ai fini dell’esecuzione delle prestazioni contrattuali dovrà essere gestito dall’Appaltatore nel pieno rispetto della normativa comunitaria e nazionale, anche di natura regolamentare, vigente in materia di gestione e trattamento dei rifiuti e, conseguentemente, conferiti, nel rispetto della richiamata normativa, ad impianti a ciò autorizzati a cura e spese dell’Appaltatore medesimo. L’Appaltatore avrà cura di trasmettere alla DL la documentazione di legge attestante il processo di trattamento e gestione di detto materiale, incluso il “destino finale” in impianto di smaltimento/recupero. AMA si riserva, tuttavia a suo insindacabile giudizio, la proprietà di detti materiali qualora lo riterrà necessario e l’Appaltatore dovrà provvedere (i costi si intendono compensati con le voci e gli importi contrattuali) a scaricare ed accatastare detti materiali nei luoghi e con le modalità indicate dalla stessa AMA.
CAPO VIII ‐ Disposizioni in materia di sicurezza
Art. 8.1 ‐ Adempimenti preliminari in materia di sicurezza
1. L’appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, entro il termine prescritto da quest’ultima con apposita richiesta o, in assenza di questa, entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva e comunque prima della redazione del verbale di consegna dei lavori qualora questi siano iniziati nelle more della stipula del contratto:
a) una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili;
b) una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;
c) il certificato della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in corso di validità, con l’indicazione antimafia di cui agli articoli 6 e 9 del d.P.R. n. 252 del 1998, oppure, in alternativa, ai fini dell’acquisizione d’ufficio, l’indicazione della propria esatta ragione sociale, numeri di codice fiscale e di partita IVA, numero REA;
d) i dati necessari ai fini dell’acquisizione d’ufficio del DURC da parte della Stazione appaltante, mediante la presentazione del modello unificato INAIL‐INPS‐CASSA EDILE, compilato nei quadri «A» e «B» oppure, in alternativa, le seguenti indicazioni:
il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato;
la classe dimensionale dell’impresa in termini di addetti;
per l’INAIL: codice ditta, sede territoriale dell’ufficio di competenza, numero di posizione assicurativa;
per l’INPS: matricola azienda, sede territoriale dell’ufficio di competenza; se impresa individuale numero di posizione contributiva del titolare; se impresa artigiana, numero di posizione assicurativa dei soci;
per la Cassa Edile (CAPE): codice impresa, codice e sede cassa territoriale di competenza.
e) il documento di valutazione dei rischi di cui al combinato disposto degli articoli 17, comma 1, lettera a), e 28, commi 1, 1‐bis, 2 e 3, del Decreto n. 81 del 2008. Ai sensi dell’articolo 29, comma 5, secondo periodo, del Decreto n. 81 del 2008, se l’impresa occupa fino a 10 lavoratori, fino alla scadenza del diciottesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all'articolo 6, comma 8, lettera f), del predetto Decreto n. 81 del 2008 e, comunque, non oltre il 30 giugno 2012, la valutazione dei rischi può essere autocertificata;
f) una dichiarazione di non essere destinatario di provvedimenti di sospensione o di interdizione di cui all’articolo 14 del Decreto n. 81 del 2008.
2. Entro gli stessi termini di cui al comma 1, l’appaltatore deve trasmettere al coordinatore per l’esecuzione il nominativo e i recapiti:
a) del proprio Responsabile del servizio prevenzione e protezione di cui all’articolo 31 del Decreto n. 81 del 2008.
b) del proprio Medico competente di cui all’articolo 38 del Decreto n. 81 del 2008;
c) l'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento, con le eventuali richieste di adeguamento di cui all'articolo ‐ Modifiche ed integrazioni al Piano Di Sicurezza;
d) il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 6.5.
3. Gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2 devono essere assolti:
a) dall’appaltatore, comunque organizzato anche nelle forme di cui alle lettere b), c), d) ed e), nonché, tramite questi, dai subappaltatori;
b) dal consorzio di cooperative o di imprese artigiane, oppure dal consorzio stabile, qualora il consorzio intenda eseguire i lavori direttamente con la propria organizzazione consortile;
c) dalla consorziata del consorzio di cooperative o di imprese artigiane, oppure del consorzio stabile, che il consorzio ha indicato per l’esecuzione dei lavori, qualora il consorzio sia privo di personale deputato alla esecuzione dei lavori; qualora siano state individuate più imprese consorziate esecutrici dei lavori gli adempimenti devono essere assolti da tutte le imprese consorziate indicate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite di una di esse appositamente individuata, sempre che questa abbia espressamente accettato tale individuazione;
d) da tutte le imprese raggruppate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite dell’impresa mandataria, qualora l’appaltatore sia un raggruppamento temporaneo; l’impresa affidataria, ai fini dell’articolo 89, comma 1, lettera i), del decreto 81 è individuata nella mandataria, come risultante dell’atto di mandato;
e) da tutte le imprese consorziate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite dell’impresa individuata con l’atto costitutivo o lo statuto del consorzio, qualora l’appaltatore sia un consorzio ordinario; l’impresa affidataria, ai fini dell’articolo 89, comma 1, lettera i), del decreto 81 è individuata con il predetto atto costitutivo o statuto del consorzio;
f) dai lavoratori autonomi che prestano la loro opera in cantiere.
4. L’impresa affidataria comunica alla Stazione appaltante gli opportuni atti di delega di cui all’articolo 16 del decreto legislativo n. 81 del 2008.
5. L’appaltatore deve assolvere gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2, anche nel corso dei lavori ogni qualvolta nel cantiere operi legittimamente un’impresa esecutrice o un lavoratore autonomo non previsti inizialmente.
Art. 8.2 ‐ Norme di sicurezza generali e Sicurezza sul luogo di lavoro
1. Anche ai sensi, ma non solo, dell’articolo 97, comma 1, del Decreto n. 81 del 2008, l’appaltatore è obbligato:
a) ad osservare le misure generali di tutela di cui agli articoli 15, 17, 18 e 19 del Decreto n. 81 del 2008 e all’allegato XIII allo stesso decreto nonché le altre disposizioni del medesimo decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere;
a rispettare e curare il pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene, 1. L'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza, redatto ai sensi dell’articolo 89, comma 1, lettera h), del Decreto n. 81 del 2008 e del punto 3.2 dell’allegato XV al predetto decreto, comprende il documento di valutazione dei rischi di cui agli articoli 28 e 29 del citato Decreto n. 81 del 2008, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni.
2. L’appaltatore è tenuto ad acquisire i piani operativi di sicurezza redatti dalle imprese subappaltatrici nonché a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani operativi di sicurezza compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore.
3. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 6.3.
4. Ai sensi dell’articolo 96, comma 1‐bis, del Decreto n. 81 del 2008, il piano operativo di sicurezza non è necessario per gli operatori che si limitano a fornire materiali o attrezzature; restano fermi per i predetti operatori gli obblighi di cui all’articolo 26 del citato Decreto n. 81 del 2008.
b) nell’osservanza delle disposizioni degli articolo da 108 a 155 del Decreto n. 81 del 2008 e degli allegati XVII, XVIII, XIX, XX, XXII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX, XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV e XLI, allo stesso decreto;
c) a verificare costantemente la presenza di tutte le condizioni di sicurezza dei lavori affidati;
d) ad osservare le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere, in quanto non in contrasto con le disposizioni di cui al comma 1.
2. L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
3. L’appaltatore garantisce che le lavorazioni, comprese quelle affidate ai subappaltatori, siano eseguite secondo il criterio «incident and injury free».
4. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito all’articolo 8.1, commi 1, 2 o 5, oppure agli articoli 8.3, 8.4, 8.5, 8.6 o 8.7.
Art. 8.3 ‐ Piani di sicurezza
1. L'appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza e messo a disposizione da parte della Stazione appaltante, ai sensi dell'articolo 100 del Decreto n. 81 del 2008.
2. L'obbligo di cui al comma 1 è esteso altresì alle eventuali modifiche e integrazioni approvate o accettate dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.
Art. 8.4 ‐ Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza
1. L'appaltatore può presentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione una o più proposte motivate di modificazione o di integrazione al piano di sicurezza e di coordinamento, nei seguenti casi:
a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie oppure quando ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;
b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza.
2. L'appaltatore ha il diritto che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si pronunci tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull'accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'appaltatore.
3. Qualora entro il termine di tre giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell'appaltatore, prorogabile una sola volta di altri tre giorni lavorativi, il coordinatore per la sicurezza non si pronunci:
a) nei casi di cui al comma 1, lettera a), le proposte si intendono accolte;
b) nei casi di cui al comma 1, lettera b), le proposte si intendono rigettate.
4. Nei casi di cui al comma 1, lettera a), l'eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo.
5. Nei casi di cui al comma 1, lettera b), qualora l'eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamente provata e documentata, trova applicazione la disciplina delle varianti.
Art. 8.5 ‐ Piano operativo di sicurezza
1. L'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza, redatto ai sensi dell’articolo 131, comma 2, lettera c), del D.Lgs. 163/2006, dell’articolo 89, comma 1, lettera h), del Decreto n. 81 del 2008 e del punto 3.2 dell’allegato XV al predetto decreto, comprende il documento di valutazione dei rischi di cui agli articoli 28 e 29 del citato Decreto n. 81 del 2008, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni.
2. Ai sensi dell’articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 l’appaltatore è tenuto ad acquisire i piani operativi di sicurezza redatti dalle imprese subappaltatrici di cui all’articolo 1.9.1, comma 4, lettera d), sub. 2), del presente Capitolato, nonché a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani operativi di sicurezza compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore.
3. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 8.3.
4. Ai sensi dell’articolo 96, comma 1‐bis, del Decreto n. 81 del 2008, il piano operativo di sicurezza non è necessario per gli operatori che si limitano a fornire materiali o attrezzature; restano fermi per i predetti operatori gli obblighi di cui all’articolo 26 del citato Decreto n. 81 del 2008.
Art. 8.6 ‐ Interferenze
Per la tipologia e l’entità della prestazione oggetto dell’appalto i rischi da interferenza tra le attività proprie dell’appalto e le attività che si svolgono all’interno dei complessi edilizi e/o le attività svolte da altra impresa operante per conto di Committente o di altro soggetto terzo saranno considerati in ambito di PSC qualora necessitino, ovvero nel DUVRI allegato alla documentazione di gara.
In ogni caso, pur in assenza di interferenze ravvisabili a priori, prima dell’avvio delle attività l’Appaltatore verrà convocato per effettuare una riunione preventiva di reciproca informazione e coordinamento in materia di sicurezza e ambiente per confermare la situazione sopra esposta. Di detta riunione verrà redatto verbale.
Non si possono peraltro escludere interventi presso locali frequentati da Terzi. Per tali interventi si procederà con l’adozione di misure tecniche organizzative per evitare situazioni di interferenza i cui oneri sono indicati nel documento DUVRI allegato.
Ogni operazione che possa comportare rischi per terzi o che richieda la messa fuori servizio di una parte di impianto dovrà essere preventivamente comunicata dall’Appaltatore al Committente.
Normalmente sarà cura del Committente provvedere affinché l’area di intervento sia interdetta all’accesso a Terzi estranei all’attività. Nel caso di impossibilità di interdire l’accesso alle aree interessate dal servizio, particolare cura dovrà essere prestata nel disporre l’esecuzione del servizio in orari di chiusura, ivi comprese le giornate di sabato, domenica e festività infrasettimanali.
Il documento di valutazione dei rischi di interferenza (DUVRI) allegato al presente Capitolato Speciale deve pertanto intendersi come un documento “dinamico”, da formalizzarsi a seguito dell’aggiudicazione e che nel corso dell’esecuzione dell’appalto verrà integrato e completato con i verbali delle riunioni di cui sopra nonché con le documentazioni dai medesimi richiamata. Tali integrazioni devono altresì intendersi anche come aggiornamenti del presente documento in caso di mutate situazioni quali ad esempio:
intervento presso il luogo di esecuzione del servizio di subappalti o di forniture e posa in opera;
modifiche di carattere tecnico, logistico e organizzativo;
specifiche disposizioni da parte degli organi di vigilanza.
L’Appaltatore è tenuto ad attuare il coordinamento di tutte le imprese subappaltatrici al fine di rendere gli specifici piani di sicurezza, redatti dalle imprese subappaltatrici medesime, compatibili tra loro e coerenti con quanto indicato nel DUVRI.
Art. 8.7 ‐ Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza
1. L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'articolo 15 del Decreto n. 81 del 2008, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli articoli da 88 a 104 e agli allegati da XVI a XXV dello stesso decreto.
2. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità all’allegato XV al Decreto n. 81 del 2008, nonché alla migliore letteratura tecnica in materia.
3. Prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, l'impresa esecutrice deve comunicare tempestivamente, a richiesta della Stazione appaltante o del coordinatore, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L'affidatario deve curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, per rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall'appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese tale obbligo ricade sull'impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell'esecuzione dei lavori.
4. Il piano di sicurezza ed il piano operativo di sicurezza costituiscono parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell'appaltatore, in qualunque modo accertate, previa formale costituzione in mora dell'interessato, sono causa di risoluzione del contratto.
5. L’appaltatore è solidalmente responsabile con i subappaltatori per gli adempimenti, da parte di questo ultimo, degli obblighi di sicurezza.
CAPO IX ‐ Disciplina del subappalto
Art. 9.1 – Subappalto
1. L’affidamento in subappalto e/o in cottimo, è consentito, qualora dichiarato dall’Appaltatore in sede di offerta, previa autorizzazione della Stazione appaltante, con le modalità stabilite nel Contratto.
2. Il subappalto e l’affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente da AMA in seguito a richiesta scritta dell'appaltatore; l’autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che AMA abbia provveduto, l'autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l’affidamento del subappalto. Per i subappalti o cottimi di importo inferiore al 2% dell’importo contrattuale o di importo inferiore a 100.000 euro, i termini per il rilascio dell’autorizzazione da parte di AMA, sono ridotti della metà.
3. Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell'importo dei lavori affidati o di importo superiore a 100.000euro e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell'importo del contratto di subappalto.
4. I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto; pertanto il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori.
5. Qualora l’Appaltatore intenda avvalersi della fattispecie disciplinata dall’articolo 30 del decreto legislativo
n. 276 del 2003 (distacco di manodopera) dovrà trasmettere, almeno 20 giorni prima della data di effettivo utilizzo della manodopera distaccata, apposita comunicazione con la quale dichiara:
a) di avere in essere con la società distaccante un contratto di distacco (da allegare in copia);
b) di volersi avvalere dell’istituto del distacco per l’appalto in oggetto indicando i nominativi dei soggetti distaccati;
c) che le condizioni per le quali è stato stipulato il contratto di distacco sono tuttora vigenti e che non si ricade nella fattispecie di mera somministrazione di lavoro.
La comunicazione deve indicare anche le motivazioni che giustificano l’interesse della società distaccante a ricorrere al distacco di manodopera se questa non risulta in modo evidente dal contratto tra le parti di cui sopra.
Art. 9.2 ‐ Responsabilità in materia di subappalto
1. L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti di AMA per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando AMA medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.
2. Il direttore dei lavori e il R.U.P., nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui all’articolo 92 del D.lgs. 81 del 2008, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto.
3. Il subappalto non autorizzato comporta inadempimento contrattualmente grave ed essenziale anche ai sensi dell’articolo 1456 del codice civile con la conseguente possibilità, per AMA, di risolvere il contratto in danno dell’appaltatore, ferme restando le sanzioni penali previste dalla legge.
4. I sub‐affidamenti che non costituiscono subappalto, devono essere comunicati al Responsabile Unico del Procedimento e al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione almeno il giorno feriale antecedente all’ingresso in cantiere dei soggetti sub‐affidatari, con la denominazione di questi ultimi.
5. Nel caso il DURC relativo al subappaltatore sia negativo per due volte consecutive, AMA contesta gli addebiti al subappaltatore assegnando un termine non inferiore a 15 (quindici) giorni per la presentazione delle controdeduzioni; in caso di assenza o inidoneità di queste, AMA pronuncia la decadenza dell’autorizzazione al subappalto.
6. Ai sensi dell’articolo 35, commi da 28 a 30, della legge 4 agosto 2006, n. 248, l'appaltatore risponde in solido con il subappaltatore della effettuazione e del versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e del versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti a cui è tenuto il subappaltatore.
Art. 9.3 ‐ Pagamento dei subappaltatori
1. AMA non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e l’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 (venti) giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate.
CAPO X ‐ Controversie, manodopera, esecuzione d’ufficio
Art. 10.1–Definizioni delle controversie
1. Per la definizione di tutte le controversie derivanti dall'esecuzione dell’appalto, si farà riferimento al contratto.
Art. 10.2 ‐ Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera
1. L’appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:
a) nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il contratto nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili e affini e gli accordi locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori;
b) i suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;
c) è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l’appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante;
d) è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali.
Art. 10.3 ‐ Risoluzione del contratto‐ Esecuzione d’ufficio
1. In caso di inadempimento da parte dell’Appaltatore, anche ad uno solo degli obblighi assunti con la stipula del contratto, AMA ha facoltà di risolverlo con modalità e termini in esso contenuti.
CAPO XI ‐ Disposizioni per l’ultimazione
Art. 11.1 ‐ Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione
1. Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell’Appaltatore, il direttore dei lavori redige, entro 10 (dieci) giorni dalla richiesta, il certificato di ultimazione; entro 30 (trenta) giorni dalla data del certificato di ultimazione dei lavori il direttore dei lavori procede all’accertamento sommario della regolarità delle opere eseguite.
2. In sede di accertamento sommario, senza pregiudizio di successivi accertamenti, sono rilevati e verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione che l’Appaltatore è tenuto a eliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal direttore dei lavori, fatto salvo il risarcimento del danno di AMA. In caso di ritardo nel ripristino, si applicano le penali per i ritardi previste nel presente capitolato e/o nel Contratto, proporzionale all'importo della parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e comunque all'importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino.
3. AMA si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere con apposito verbale immediatamente dopo l’accertamento sommario se questo ha avuto esito positivo, oppure nel termine assegnato dalla direzione lavori ai sensi dei commi precedenti.
4. Dalla data del verbale di ultimazione dei lavori decorre il periodo di gratuita manutenzione; tale periodo cessa con l’approvazione finale del collaudo o del certificato di regolare esecuzione da parte di AMA, da effettuarsi entro i termini previsti dal presente capitolato.
Art. 11.2 ‐ Presa in consegna dei lavori ultimati
1. AMA si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori.
2. Qualora AMA si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’Appaltatore per iscritto, lo stesso Xxxxxxxxxxx non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.
3. L’Appaltatore può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.
4. La presa di possesso da parte di AMA avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa per mezzo del direttore dei lavori o per mezzo del R.U.P., in presenza dell’Appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.
5. Qualora AMA non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l’ultimazione dei lavori, l’Appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente capitolato.
Art. 11.3 ‐ Termini per il collaudo e la regolare esecuzione
1. Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di 6 (sei) mesi dall’ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi. Qualora il certificato di collaudo sia sostituito dal certificato di regolare esecuzione, questo deve essere emesso entro tre mesi dall’ultimazione dei lavori.
2. Durante l’esecuzione dei lavori AMA può effettuare operazioni di collaudo o di verifica volte a controllare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel presente capitolato o nel contratto.
CAPO XII ‐ Norme finali
Art. 12.1 ‐ Oneri ed obblighi diversi a carico dell'Appaltatore ‐ Responsabilità dell'Appaltatore
1. Oltre agli oneri previsti in altra parte del presente Capitolato tecnico, dal Contratto e, più in generale dalla documentazione di gara, nonché dalla normativa vigente in materia e dai piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’Appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono:
a) la fedele esecuzione degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi agli Ordini di Servizio e a perfetta regola d’arte, richiedendo al direttore dei lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risultassero da disegni, dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’Appaltatore non deve dare corso
all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile e, comunque, in conformità con la normativa vigente in materia di contrattualistica pubblica;
b) i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, l’inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o, più in generale, affidate a terzi dalla stessa AMA;
c) l’esecuzione presso gli Istituti autorizzati, con oneri a carico dello stesso Appaltatore, delle prove che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni e gli impianti in genere; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni giorno di getto, datato e conservato;
d) le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o previsti dal capitolato tecnico o in conformità con le singole esigenze manutentive.
e) il mantenimento, fino all’emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione, della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire;
f) il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le disposizioni della direzione lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto di AMA e per i quali competono a termini di contratto all’Appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che per cause dipendenti dall’Appaltatore fossero provocati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso Appaltatore;
g) la concessione, su richiesta della direzione lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che AMA intenderà eseguire direttamente oppure a mezzo di altre ditte dalle quali, come da AMA, l’Appaltatore non potrà pretendere compensi di sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento, il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza;
h) la pulizia del cantiere, delle vie di transito e di accesso allo stesso, dei manufatti in costruzione e/o in corso di ultimazione, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte;
i) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l’Appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti servizi alle altre ditte che eseguono forniture e lavori per conto di AMA, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza;
j) l’esecuzione di un’opera campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal presente capitolato tecnico o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili; nonché la fornitura al Direttore Lavori, prima della posa in opera di qualsiasi materiale o l’esecuzione di una qualsiasi tipologia di lavoro, della campionatura dei materiali, dei dettagli costruttivi e delle schede tecniche relativi alla posa in opera;
k) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere;
l) la costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere di idonei spazi ad uso ufficio del personale di direzione lavori e assistenza, completi di servizi igienici, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo, sedie, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale di cancelleria;
m) la predisposizione del personale e degli strumenti necessari per l’esecuzione di tracciamenti, rilievi planimetrici, misurazioni, livellazione, trasporto di capisaldi, prove e controlli dei lavori tenendo a disposizione del direttore dei lavori i disegni e le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di astenersi dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna, nonché le spese per la restituzione di detti rilievi su planimetrie catastali aggiornate, sulle quali dovranno essere riportate l’esatta ubicazione planimetrica di tutte le opere realizzate con l’appalto (ad es. collettori, adduttrici, opere fognanti, strade compresi marciapiedi e scarpate, impianti di depurazione, altri manufatti edilizi o pertinenze varie, aree di arredo stradale ed a verde pubblico sistemate con l’appalto, ecc.) e le zone da assoggettare ad esproprio o servitù, secondo le indicazioni che saranno fornite dalla Direzione Lavori.
n) la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, come previsto dal presente capitolato tecnico o precisato da parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del materiale;
o) l’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’Appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente disposizione;
p) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni; con ogni più ampia ed esclusiva responsabilità in caso di infortuni a carico dell’Appaltatore, restandone sollevati AMA, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori;
q) la pulizia, prima dell’uscita dal cantiere, dei propri mezzi e/o di quelli dei subappaltatori e l’accurato lavaggio giornaliero delle aree pubbliche in qualsiasi modo lordate durante l’esecuzione dei lavori, compreso la pulizia delle caditoie stradali;
r) la dimostrazione dei pesi, a richiesta del Direttore Lavori, presso le pubbliche o private stazioni di pesatura;
s) provvedere agli adempimenti della legge n. 1086 del 1971, recepita nel “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia” D.P.R. n. 380 del 06/06/01, al deposito della documentazione presso l’ufficio comunale competente e quant’altro derivato dalla legge sopra richiamata, ivi inclusi gli oneri per prove di carico e verifiche di qualsiasi natura ordinate dal Collaudatore, nonché il pagamento della parcella in favore del Collaudatore medesimo;
t) il divieto di autorizzare terzi alla pubblicazione di notizie, fotografie e disegni delle opere oggetto dell’appalto salvo esplicita autorizzazione scritta di AMA;
u) l’obbligo di ottemperare alle prescrizioni previste dalla normativa vigente in materia d’inquinamento acustico e di esposizioni ai rumori;
v) il completo sgombero del cantiere entro 15 (quindici) giorni dal positivo collaudo provvisorio delle opere;
w) richiedere tempestivamente i permessi e sostenere i relativi oneri per la chiusura al transito veicolare e pedonale (con l’esclusione dei residenti) delle strade urbane interessate dalle opere oggetto dell’appalto;
x) le spese e gli oneri per installare e mantenere funzionante per tutta la necessaria durata dei lavori la cartellonista a norma del codice della strada atta ad informare il pubblico in ordine alla variazione della viabilità cittadina connessa con l’esecuzione delle opere appaltate. L’Appaltatore dovrà preventivamente concordare tipologia, numero e posizione di tale segnaletica con il locale comando di polizia municipale e con il coordinatore della sicurezza;
y) installare idonei dispositivi e/o attrezzature per l’abbattimento della produzione delle polveri durante tutte le fasi lavorative, in particolare nelle aree di transito degli automezzi.
2. Ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 136 del 2010, la proprietà degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali per l'attività del cantiere deve essere facilmente individuabile; a tale scopo la bolla di consegna del materiale deve indicare il numero di targa dell’automezzo e le generalità del proprietario nonché, se diverso, del locatario, del comodatario, dell’usufruttuario o del soggetto che ne abbia comunque la stabile disponibilità.
3. L’Appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi di AMA (Consorzi, rogge, privati, Provincia, gestori di servizi a rete e altri eventuali soggetti coinvolti o competenti in relazione ai lavori in esecuzione) interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale.
Art. 12.2 ‐ Oneri e obblighi speciali a carico dell'Appaltatore
1. L'Appaltatore è obbligato:
a) a intervenire alle misure, le quali possono comunque essere eseguite alla presenza di due testimoni qualora egli, invitato non si presenti;
b) a firmare i libretti delle misure, i brogliacci e gli eventuali disegni integrativi, sottopostogli dal direttore dei lavori, subito dopo la firma di questi;
c) a consegnare al direttore lavori, con tempestività, le fatture relative alle lavorazioni e somministrazioni previste dal presente capitolato tecnico e ordinate dal direttore dei lavori che per la loro natura si giustificano mediante fattura;
d) a consegnare al direttore dei lavori le note relative alle giornate di operai, di noli e di mezzi d'opera, nonché le altre provviste somministrate, per gli eventuali lavori previsti e ordinati in economia nonché a firmare le relative liste settimanali sottopostegli dal direttore dei lavori.
2. L’Appaltatore è obbligato ai tracciamenti e ai riconfinamenti, nonché alla conservazione dei termini di confine, così come consegnati dalla direzione lavori su supporto cartografico o magnetico‐informatico. L’Appaltatore deve rimuovere gli eventuali picchetti e confini esistenti nel minor numero possibile e limitatamente alle necessità di esecuzione dei lavori. Prima dell'ultimazione dei lavori stessi e comunque a semplice richiesta della direzione lavori, l’Appaltatore deve ripristinare tutti i confini e i picchetti di segnalazione, nelle posizioni inizialmente consegnate dalla stessa direzione lavori.
3. L’Appaltatore deve produrre alla direzione dei lavori un’adeguata documentazione fotografica relativa alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione oppure a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali sono state fatte le relative riprese.
4. All’Appaltatore fanno carico tutti gli oneri e le spese per la realizzazione delle prestazioni oggetto del presente Capitolato tecnico e del Contratto a perfetta regola d’arte e nel pineo rispetto della normativa vigente in materia, tra i quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
a) la spesa per la fornitura, in comodato d’uso, di una macchina fotografica digitale completa degli accessori per il caricamento delle batterie e i cavi per la connessione ai PC in dotazione alla Direzione Lavori AMA S.p.A., inclusa la memory card di capacità adeguata;
b) gli oneri necessari per mettere a disposizione della Direzione dei Lavori o del personale di AMA S.p.A. addetto alla sorveglianza e gestione dell’appalto e alle operazioni inerenti ai lavori stessi, una autovettura a 4 posti. Tra gli oneri sono compresi il carburante e quanto altro necessario a dare la vettura in perfetta efficienza di marcia, nonché l’assicurazione per il conducente e le persone trasportate con un massimale minimo di 5 milioni di euro (cinque milioni). La vettura dovrà essere messa a disposizione per tutta la durata dell’appalto fino all’ultimazione dei lavori. All’atto della consegna dei lavori è fatto obbligo di comunicare il numero di targa dell’autoveicolo. Nel caso in cui l’Appaltatore non ottemperi alla richiesta della Direzione Lavori sarà effettuata in contabilità, per ogni giorno di inosservanza, la detrazione all’art. 4.4 del presente Capitolato (Penali).
c) la fornitura agli operai, che debbono lavorare in acqua, di abiti e calzature impermeabili; la provvista di fuoco, di disinfettanti e di lumi e/o altro necessario;
d) le spese di progettazione per l’adeguamento/realizzazione e certificazione degli impianti tecnologici (per quanto riguarda eventuali impianti o attrezzature elettromeccaniche, elettroniche, etc., realizzate nel corso dell’appalto, l’impresa aggiudicataria dovrà fornire i relativi elaborati grafici, gli schemi, le descrizioni e quanto altro necessario ad illustrarne la struttura e il funzionamento, i manuali di manutenzione e gestione nonché i benestare e i certificati di collaudo previsti dalle vigenti normative), nonché le spese per la predisposizione, ove necessario, di calcoli statici delle strutture da realizzare e l’aggiornamento degli stessi secondo la normativa vigente.
5. Sono sempre a carico dell’Appaltatore, che non ha diritto ad alcun ulteriore compenso oltre ai corrispettivi contrattualmente previsti, i seguenti oneri:
a) l’esecuzione dei lavori “per singoli tratti”, secondo qualsiasi categoria e tipo di lavoro ed in tutta la zona interessata dall’appalto, sempre che lo richiedano, a insindacabile giudizio del Direttore dei
Lavori, la circolazione degli automezzi di cantiere nonché le esigenze dei lavori oggetto del presente appalto e/o la progressione dei lavori stessi. Anche in tale evenienza, secondo le istruzioni del competente Ufficio Tecnico e gli ordini del Direttore dei Lavori, la circolazione stradale dovrà essere mantenuta anche a tratti o in tempi alterni su luoghi diversi e l’Appaltatore dovrà adottare, anche di propria iniziativa e tempestivamente, tutte le cautele necessarie per lo svolgimento della circolazione veicolare e/o pedonale. Nessun compenso spetterà all’Appaltatore per gli oneri determinati da quanto sopra, anche se riguardanti un minor rendimento di mano d’opera o dei mezzi di trasporto per soste o per qualsiasi altro motivo;
b) l’onere per lo smaltimento di rifiuti in discariche, debitamente, autorizzate a raccoglierli, a seconda della natura dei rifiuti stessi, senza che per tale motivo all’Appaltatore venga corrisposto alcun ulteriore compenso oltre a quello previsto per il trasporto allo scarico di materiali di risulta;
6. L’Appaltatore non avrà, inoltre, diritto a compensi addizionali ai prezzi di Contratto qualunque siano le condizioni effettive nelle quali debbano eseguirsi i lavori, né potrà pretendere compenso od indennizzo alcuno per soggezioni derivanti da non concessa chiusura di una strada o tratto di strada alla circolazione stradale, restando riservata, alla Direzione dei Lavori, la facoltà di apprezzamento sulla necessità di chiusura, nonché per l’occupazione di suolo pubblico, per deposito di materiali, macchinari ed attrezzature varie di cantiere, nelle adiacenze dei luoghi dove si vanno svolgendo i lavori, oggetto del presente appalto, limitatamente all’estensione di suolo strettamente necessario e assegnato dall’Ufficio Tecnico ed alla durata dei lavori.
Art. 12.3 – Responsabilità dell’Appaltatore per danni
1. AMA non assume alcuna responsabilità per danni che dovessero derivare all’Appaltatore e ai suoi dipendenti, ovvero a terzi, nell’espletamento delle prestazioni oggetto del contratto.
2. L’Appaltatore sarà responsabile di tutti i danni, di qualsiasi natura, che possano derivare a persone o cose, anche a terzi, a causa del mancato o tardivo intervento, nonché a causa della realizzazione delle opere, sia in corso di esecuzione che già ultimate, senza che eventuali clausole o accordi previsti in contratti di assicurazione limitino in alcun modo le sue responsabilità impegnandosi, altresì, a manlevare in giudizio ed a tenere sollevata ed indenne AMA da qualsiasi pretesa o molestia che al riguardo venisse mossa da terzi.
3. L’Appaltatore sarà responsabile verso AMA e verso qualsiasi terzo di eventuali danni alle canalizzazioni xx.xx. (pubblici servizi) esistenti nel sottosuolo a qualunque profondità ubicate, prodotti sia nel corso dell’esecuzione dei lavori che comunque a questi ultimi consegnati.
4. Per i danni arrecati ai manufatti, anche di proprietà di terzi, alberature e beni comunali, AMA si riserva la facoltà di ordinare all’Appaltatore di riparare i danni stessi, oppure di procedere alla riparazione direttamente o a mezzo di altra ditta, detraendo l’importo delle spese, effettivamente sostenute, dai mandati di pagamento da effettuare in favore dell’Appaltatore.
5. L’Appaltatore si obbliga a garantire e sollevare, nonché a manlevare in giudizio AMA da qualunque pretesa, azione, domanda, molestia od altro che possa derivare da terzi in dipendenza dell’esecuzione del Contratto, o per mancato adempimento degli obblighi contrattuali o per trascuratezza o per colpa nell’adempimento dei medesimi o in conseguenza diretta o indiretta delle opere.
6. L’Appaltatore si obbliga, comunque e in ogni caso, ad intervenire come garante nei giudizi, eventualmente, intentati da terzi contro AMA in relazione ad incidenti e fatti connessi con l’appalto.
7. L’Appaltatore s’impegna, inoltre, a rimborsare a semplice richiesta tutte le somme da AMA, eventualmente, corrisposte a terzi per titoli o per liti di cui sopra, a meno che AMA non preferisca prelevarli dai crediti che l’Appaltatore vanta, a qualunque titolo, nei suoi confronti.
8. Sarà infine obbligo dell’Appaltatore adottare nella esecuzione di tutti i lavori, i procedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, in osservanza a tutte le norme vigenti in materia, che qui s’intendono integralmente riportate.
Art. 12.4 ‐ Custodia del cantiere
1. E’ a carico e a cura dell’Appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà di AMA e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte di AMA.
1. Ai sensi dell’articolo 22 della legge 13 settembre 1982, n. 646, la custodia continuativa deve essere affidata a personale provvisto di qualifica di guardia particolare giurata, esonerando AMA da ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali distruzioni, danneggiamenti o furti. La violazione della presente prescrizione è riportata al precedente art. 4.4, comma 2, punto g).
Art. 12.5 ‐ Cartello di cantiere
1. L’appaltatore deve predisporre ed esporre in sito numero i cartelli indicatori necessari, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, curandone i necessari aggiornamenti periodici.
Art. 12.6 ‐ Spese contrattuali, imposte, tasse
1. Ai sensi dell’articolo 139 del DPR 207/2010 sono a carico dell’Appaltatore senza diritto di rivalsa:
a) le spese contrattuali;
b) le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti;
c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.), direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori;
e) le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto.
2. Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro (81), dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione. (82)
3. Qualora, per atti aggiuntivi o risultanze contabili finali determinanti aggiornamenti o conguagli delle somme per spese contrattuali, imposte e tasse di cui ai commi 1 e 2, le maggiori somme sono comunque a carico dell’appaltatore e trova applicazione l’articolo 8 del capitolato generale d’appalto.
4. A carico dell'Appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto.
5. Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato si intendono I.V.A. esclusa.
PARTE II – PRESCRIZIONI TECNICHE E MODALITA’ DI ESECUZIONE
Art. 13.1 ‐ Prescrizioni Tecniche
1. La manutenzione ordinaria del complesso edilizio del Crematorio ossia l’insieme degli interventi manutentivi, di pronto intervento, a guasto e programmati, ha come finalità il mantenimento delle condizioni di funzionamento e di conservazione dei sistemi edilizi che lo costituiscono. La conservazione del sistema edilizio presuppone l’insieme dei lavori di manutenzione edile e di impiantistica che la ditta aggiudicataria dovrà prontamente eseguire.
2. Gli interventi di manutenzione edile che si renderanno necessari per il funzionamento, la conservazione ed il buono stato degli immobili, saranno affidati di volta in volta, di concerto e sotto la supervisione del Direttore dei Lavori e del RUP. Il corrispettivo per i predetti interventi sarà computato a misura e contabilizzato sulla scorta dell’elenco prezzi al netto del ribasso offerto in sede di gara.
A titolo esemplificativo e non esaustivo tali interventi possono individuarsi in:
Interventi stradali e segnaletica;
Interventi di manutenzione e retrofitting architettonico degli edifici;
Interventi di impermeabilizzazione delle coperture degli edifici.
Riparazioni anche isolate di infissi interni ed esterni, compreso griglie, tapparelle, organi di chiusura, cardini, cassonetti avvolgibili etc.;
Riparazioni anche isolate dei manti di copertura e delle orditure dei tetti;
Riparazioni e rifacimenti anche isolati di pavimenti e rivestimenti;
Riparazioni e rifacimenti anche isolati di comignoli in muratura o prefabbricati;
Riparazioni o sostituzioni di tratti di canali di gronda, sporti discendenti, terminali e lattoneria in generale;
Riparazione o sostituzione di parti murarie interne a seguito lesioni o altro;
Rimozione e rifacimenti di rivestimenti, degli intonaci esterni od interni danneggiati smossi o pericolanti;
Riparazione, sostituzione e sgombero di canne fumarie o di esalazione;
Riparazione e sostituzione delle tubazioni di adduzione e scarico dei servizi, sia esterne e sia interne agli edifici;
Riparazione, pulizia e sgombero delle reti fognarie bianche e nere, drenaggi e varie sub orizzontali, compreso rifacimenti anche parziali;
Pulizia caditoie stradali;
Pulizia periodica dei piani di copertura, terrazzi e piani di calpestio e dei bocchettoni, delle grondaie, dei discendenti e pozzetti di scarico acque meteoriche, presenti nei piani di copertura, terrazzi e piani di calpestio;
Sostituzione degli apparecchi igienico‐sanitari;
Rifacimento intonaci interni e relativa tinteggiatura;
Verniciatura infissi esterni;
Xxxxx nelle murature e nel sottosuolo per la ricerca guasti;
Sostituzione di porte di caposcala, di finestre e portafinestre, di griglie esterne e di tapparelle;
Puntellamento di strutture pericolanti e per prove di carico;
Riparazione e sostituzione di parti in ferro, quali ringhiere infissi, porte blindate ecc..
Consolidamento strutture;
Ripristini e rifacimenti opere esterne (recinzioni e pavimentazioni);
Eventuali altre opere di manutenzione delle pertinenze delle sedi;
Eventuali altre opere di manutenzione edile che verranno di volta in volta commissionate.
3. Gli interventi di manutenzione impiantistica o più in generale tutti i servizi comprendono la gestione, conduzione e manutenzione, secondo le prescrizioni e modalità esecutive descritte successivamente dei sotto elencati impianti:
1. Condizionamento, climatizzazione ed estrazione aria;
2. Termici per riscaldamento e produzione acqua sanitaria;
3. Impianti idrici;
4. Antincendio;
5. Impianti elettrici;
6. Impianti elevatori (ascensori, monta feretri)
7. Impianto crematorio
Nelle prestazioni rese è ricompreso l’aggiornamento e/o il rilascio della certificazione prevista e secondo le modalità previste per legge per l’esercizio delle attività corrispondente ( a titolo esemplificativo autorizzazioni dei VV.F., certificazioni IMQ etc).
4. Il manutentore dovrà tenere un registro dei controlli effettuati sugli impianti e sugli apparecchi installati, secondo quanto disposto dalle leggi vigenti o normative di riferimento, e mantenerlo aggiornato e disponibile presso l’ufficio dell’ispettorato cimiteriale di riferimento per ogni tipo di controllo effettuato dai tecnici manutentori, dai tecnici provinciali o in occasione di controlli dell'autorità competente (ASL, Arpal, ISPESL, ecc.).
Tale registro dovrà contenere, per ogni tipologia di impianto o apparecchio:
l'ubicazione
il tipo di controllo effettuato
la data del controllo
i provvedimenti o le azioni correttive adottati
la data dell'intervento
il nominativo e la firma del manutentore ed ogni altra indicazione utile.
I controlli e le registrazioni da effettuare avranno cadenza mensile, trimestrale, quadrimestrale, semestrale
o annuale, secondo le specifiche normative vigenti.
5. La ditta resta obbligata ad eseguire tutti quegli interventi di manutenzione ordinaria, anche se non previsti nelle modalità di esecuzione del presente Capitolato che si rendessero necessari nel corso dell’esecuzione dell’appalto, per le medesime finalità di mantenimento delle condizioni di funzionamento e di conservazione dei sistemi edilizi ed impiantistici.
6. La ditta aggiudicataria è obbligata ad evidenziare tutti gli interventi di manutenzione ordinaria che si rendessero necessari per il mantenimento del buono stato degli immobili e per garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro, dandone immediata comunicazione al RUP ed al Direttore dei Lavori.
7. L’Impresa metterà a disposizione del Committente la propria capacità organizzativa e operativa per risolvere i problemi nel più breve tempo possibile e con la massima qualità degli interventi. Per gli interventi connessi alla sicurezza di ogni tipo, invece, l’intervento dovrà essere ad horas, ricadendo sull’impresa ogni responsabilità connessa al ritardo dell’intervento.
8. Gli impianti debbono essere comunque presi in carico e gestiti dall’Appaltatore anche ove presenti carenze normative o assenza di certificazioni.
9. Qualora si effettuassero, negli edifici oggetto del Servizio, lavori di adeguamento e ristrutturazione di qualsiasi natura, il Committente si riserva la facoltà di sospendere il servizio con il corrispondente corrispettivo economico proporzionale all’unità di misura con cui è stato determinato il canone e al tempo della durata dei lavori. Al termine dei lavori di adeguamento e ristrutturazione di qualsiasi natura di cui sopra, l’Appaltatore riprenderà in carico, senza indugio.
10. Le attività manutentive di seguito dettagliate costituiscono un’esemplificazione, non esaustiva, dei fabbisogni manutentivi minimali, non esimendo quindi l’Appaltatore dall’effettuare quant’altro necessario per la conservazione dell’efficienza e della sicurezza degli impianti e del sistema edilizio nel suo complesso e dal presentare un proprio programma manutentivo migliorativo.
Art. 13.2 – Modalità di esecuzione
1. Tutte le attività oggetto del presente capitolato costituiscono ad ogni effetto pubblico servizio e, per nessuna ragione, possono essere sospesi o abbandonati dall’appaltatore.
2. Le prestazioni contrattuali dovranno essere espletate con personale qualificato e ritenuto idoneo a svolgere le relative funzioni. Il personale è tenuto ad un comportamento improntato alla massima correttezza e ad agire in ogni occasione con la diligenza professionale del caso ed esporre apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
Tutto il personale deve indossare adeguato vestiario/divisa e tenere un comportamento consono al luogo nel rispetto dei parenti dei defunti.
3. L'Appaltatore dovrà provvedere all'immediata sostituzione del personale per qualsiasi motivo assente, nonché di quello che non dovesse risultare idoneo allo svolgimento della prestazione, a seguito di specifica segnalazione da parte del R.U.P.
4.Eventuali sostituzioni o variazioni, con personale di almeno pari livello, dovranno essere comunicate, tempestivamente, al Direttore dei Lavori, al Coordinatore per la Sicurezza e al R.U.P.
5. L'Appaltatore ha l'obbligo di fornire ai propri dipendenti apposito documento di identificazione munito di fotografia (direttamente stampata sul badge), con le indicazioni previste dalla normativa vigente. Il documento di identificazione dovrà essere sempre in possesso dell'addetto ed essere esibito al rappresentante dell'Amministrazione (Direttore dei Lavori, RUP e/o altro funzionario), che svolgerà le funzioni di controllo.
L'inosservanza dei punti del presente articolo, può determinare la risoluzione del contratto.
Art. 13.2.1 – Squadre di lavoro
1. L’Appaltatore deve eseguire il servizio con proprio personale opportunamente istruito sulle modalità di svolgimento dello stesso relativamente alle procedure di sicurezza e di controllo a mezzo del pannello di comando.
2. All'Appaltatore compete la gestione completa della prestazione di cremazione, egli è responsabile del funzionamento dei forni ed è tenuto al rispetto di tutte le operazioni indicate nel presente Capitolato, turnando il proprio personale in modo da coprire l'intero ciclo delle cremazioni e le operazioni manutentive di esercizio dei vari apparati, con garanzia di una presenza costante e continua di un numero congruo di addetti oltre ad un responsabile tecnico operativo, che assume su di sé le responsabilità operative degli addetti.
3. L’orario di funzionamento (da articolare su 3 turni lavorativi sovrapponibili di un’ora) dovrà essere compatibile con l’obiettivo di cremare max 60 feretri al giorno con picchi di max 75 nei trimestri
dicembre/gennaio/febbraio e giugno/luglio/agosto, secondo le liste di cremazione predisposte entro le ore 14,00 del giorno precedente.
4. La squadra di turno impiegata per la prestazione della cremazione, dovrà essere composta da un numero non inferiore di:
2 Operai specializzati muniti di patentino di abilitazione di 2° grado per la conduzione di impianti termici addetti alla conduzione dei forni crematori;
1 Operaio specializzato addetto alla trituratura;
3 Operai comuni addetti alla movimentazione feretri. Gli addetti alla movimentazione dei mezzi dovranno essere dotati di automezzo idoneo al trasporto di min. n° 6 feretri contemporaneamente;
5. Per le attività manutentive e/o di pronto intervento o a guasto dovrà essere presente un presidio dal lunedì al sabato dalle ore 7,00 alle ore 17,00 costituito da :
un operaio con qualifica termoidraulico – frigorista; un operaio con qualifica elettricista:
un operaio con qualifica edile ;
6. Il presidio dovrà essere attrezzato con:
‐ mezzo di trasporto ed attrezzatura necessaria per svolgere le attività a loro richieste;
‐ materiali edili necessari di caratteristiche ed in quantità adeguate;
‐ ricambistica idraulica, termoidraulica ed elettrica di caratteristiche e quantità adeguate;
‐ dispositivi di protezione individuale e apprestamenti di sicurezza necessari per le opere da eseguire.
7.L’Appaltatore dovrà fornire una reperibilità h 24/24 nei giorni feriali e prefestivi e festivi inclusi.
L'inosservanza dei punti del presente articolo, può determinare la risoluzione del contratto.
Art. 13.2.2 – Tipologie di intervento
1. Le tipologie di intervento possono essere riassunte:
TIPOLOGIA INTERVENTI | TERMINE ENTRO IL QUALE DARE INIZIO AI LAVORI | |||
Attività di manutenzione di modesta entità e complessità | 1 giorno lavorativo | |||
Attività di manutenzione complessità rilevante | di | entità | e | 5 giorni lavorativi |
Attività di manutenzione urgenti e di pronto intervento | Max 1 ora |
I termini relativi all’inizio di ciascun intervento richiesto dalla Direzione Lavori dovranno essere posti in essere entro il termine perentorio che verrà specificato, ad insindacabile giudizio, dal Direttore dei Lavori, sentito il Responsabile del procedimento, all’interno dell’ordine di lavoro.
2. La manutenzione urgente e di pronto intervento comprende interventi non predeterminati nel numero, attivabili su chiamata e da eseguirsi nel più breve tempo possibile. Tali interventi, saranno finalizzati all’eliminazione di un’avaria e volti a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire una funzione richiesta ovvero volti a riparare improvvisi inconvenienti che compromettano o impediscano l’uso del bene o delle sue singole parti elementari. In altre parole, che configurino situazioni di pericolo o di danno temuto a persone o cose; detti interventi avranno carattere dell’urgenza (pronto intervento) e dovranno essere tali
da garantire, ove il caso lo richieda, l’immediata eliminazione del pericolo per pubblica e privata incolumità e il ripristino della funzionalità del bene. Nel caso in cui il ripristino della funzionalità richieda monitoraggi, analisi o opere strutturali, l’Appaltatore dovrà garantire, in ogni caso, un tempestivo intervento mediante opere provvisionali, provvedendo entro le 12 ore successive alla compilazione di un adeguato referto, dal quale possano compiutamente desumersi l’entità del danno e la conseguente tempistica d’intervento.
3. Nella fattispecie, gli interventi potranno interessare:
1. qualsiasi riparazione o sostituzione occorrente per qualsiasi causa anche dolosa prodotta per negligenza, per incuria, per incendio, per furto, per atti vandalici.
2. lavori di tipo idraulico, elettrico, fognari, impiantistici, strutturale , stradale o qualsiasi tipologia di lavoro inerente la manutenzione.
CAPO XIV ‐ Modalità di esecuzione.
Art. 14.0 – Descrizione impianto
L’impianto crematorio è ubicato in un area presso il Cimitero di Prima Porta in Roma,di estensione di circa 15.400 mq delimitato a Ovest con il Gruppo VI, a Sud con il Lotto I e Lotto II Confine Nord ed a NORD e a EST con altra proprietà.
L’impianto è costituito da un fabbricato al cui interno è situato l’impianto e due sale del commiato, e da un’area verde attrezzata denominata “ il Giardino dei Ricordi”, luogo dove avviene la dispersione delle ceneri
Il fabbricato denominato “Crematorio”, ospita all’interno del proprio involucro edilizio, n°6 linee crematorie, denominate “Forno 1”, “Forno 2”, “Forno 3”, Forno 4”, “Forno 5”, Forno 6” e da depositi refrigerati per la conservazione dei feretri in attesa della cremazione che sono costituiti da locali in muratura refrigerati e da celle frigo.
Le linee crematorie sono suddivise in n°2 comparti, a loro volta denominati “Comparto 1” e “ Comparto 2”.
I comparti sono formati da una struttura mista in c.a., la quale si eleva su n°2 piani fuori terra posti a quota +0.00 e +3.30, il solaio praticabile di copertura è posto a quota +7.00, per uno sviluppo di circa 100 mq a piano.
Ogni comparto ospita n°3 Forni e/o linee crematorie, le quali disposte su più livelli, per ciò che concerne la camera di cremazione al piano +0.00, gli impianti di filtraggio, scambiatori ecc. al piano
+3.30, infine i camini, camini di emergenza ecc. a quota 7.00.
Il Comparto n°2 ospita gli impianti denominati: Forno 6, Forno 4 e Forno 3
Il Comparto n°1 ospita gli impianti denominati: Forno 1, Forno 2 e Forno 5 Componenti dell’impianto
L’impianto è costituito dai seguenti elementi principali:
1) La camera di combustione, all’interno della quale avviene il processo di cremazione del feretro.
2) La camera di post‐combustione o secondaria, dove avviene il completamento della combustione delle sostanze volatili incombuste trascinate dai fumi provenienti dalla camera di cremazione. Nella camera di post‐combustione si debbono raggiungere temperature di esercizio non inferiori a 850°C, salvo diverse prescrizioni indicate nella delibera di autorizzazione all’esercizio dell’impianto.
3) Il camino d’emergenza con relativa valvola.
4) Il camino di processo.
5) I bruciatori.
6) Il quadro elettrico.
7) Il monta‐feretri.
8) Impianto per la dissipazione e la depurazione degli effluenti gassosi.
9) Il sistema di monitoraggio delle emissioni.
10) Impianti GPL
1 ‐ Camera di Combustione
La camera di cremazione è posta nella parte superiore del monoblocco, ha l’involucro esterno realizzato in lamiera di acciaio al carbonio, rinforzata con profilati metallici elettrosaldati opportunamente disposti per conferire alla struttura la rigidità e la robustezza necessari a contenere e supportare convenientemente i rivestimenti refrattari ed isolanti.
La suola presenta una leggera inclinazione verso la parte posteriore della camera di cremazione ed una superficie superiore priva di asperità per facilitare le operazioni di raccolta delle ceneri, permettendone la completa pulizia fra una cremazione e la successiva.
Le pareti laterali della camera di cremazione sono rivestite internamente, nella parte in vista, con mattoni refrattari, così come il soffitto è realizzato a volta, sempre con mattoni in materiale refrattario.
Nell’intercapedine tra la struttura metallica ed il rivestimento in refrattario sono posti uno strato di mattoni isolanti e uno strato di fibra ceramica.
Le pareti laterali presentano una doppia fila di ugelli per l’immissione dell’aria primaria: due valvole motorizzate, comandate dal PLC, consentono la regolazione dell’aria in camera di cremazione su due livelli, in maniera totalmente indipendente.
Sulla parete frontale della camera di cremazione è situato il portello di accesso, per l’introduzione del feretro e la raccolta delle ceneri, realizzato in lamiera di acciaio al carbonio e rivestito internamente con uno strato di calcestruzzo refrattario e da uno strato isolante di fibra ceramica. Apposite guarnizioni disposte sul bordo ne assicurano la tenuta.
Il portello si apre scorrendo verticalmente verso l’alto; la sua apertura/chiusura è meccanizzata grazie ad un sistema a catena mosso da motoriduttore per i Forni 1‐2‐5‐6, mentre viene azionato da pistone idraulico i portelli dei Forni 3‐4.
Nella parte anteriore del forno, lateralmente, sono posti 2 portelli aventi le seguenti funzioni:
1) portello di accesso al cassetto ceneri, pos.6, per consentire l’estrazione del contenitore di raccolta delle ceneri
2) portello estrazione zinco, per consentire l'estrazione del contenitore di raccolta dello zinco fuso.
Altri due portelli, consentono la pulizia della camera di post‐combustione.
Sulla volta della camera di cremazione si trova il bruciatore di cremazione, con la fiamma diretta all’interno della camera di cremazione, che ha lo scopo sia di preriscaldare la camera stessa, prima dell'introduzione del feretro, per ottimizzare il processo in termini di efficienza, che di sostenere la combustione nelle fasi finali della cremazione.
Sulle pareti laterali il ventilatore dell'aria comburente, che, per mezzo di apposite valvole motorizzate, servocomandate dal PLC in base al valore di temperatura letto in camera di cremazione, fornisce l'aria comburente nella camera stessa, modulando indipendentemente l’aria sui due livelli di ugelli posti su entrambe le pareti.
Sulla camera di cremazione sono inoltre installate :
1) la termocoppia TC1/A, per la lettura della temperatura dei fumi all'interno della camera di cremazione. Essa controlla tramite il microprocessore le varie fasi del processo di cremazione;
2) la termocoppia TC1/B per la modulazione del bruciatore primario;
3) un trasmettitore di pressione differenziale, p‐sensor, che rileva la depressione in camera di cremazione.
Lo strumento regolatore montato sul quadro comandi mantiene il valore di depressione sul valore di set‐point, variando la velocità di rotazione del ventilatore di aspirazione principale tramite inverter.
2 ‐ Camera di post‐combustione
La camera di post‐combustione, posta principalmente nella parte inferiore del monoblocco, presenta identiche caratteristiche costruttive della camera di cremazione.
L'interno della camera di postcombustione è diviso longitudinalmente da un setto in mattoni refrattari posati con malta refrattaria con lo scopo di imporre ai fumi un percorso obbligato, garantendo così che la totalità dei fumi permanga per un tempo di almeno 2 sec. Alla temperatura richiesta dalla normativa vigente.
All'esterno della camera di postcombustione, sulla parete posteriore, è montato il bruciatore secondario, che ha la funzione di riscaldare la camera di postcombustione e successivamente di mantenere in essa la temperatura dei fumi sempre al di sopra del valore minimo richiesto per una completa ossidazione dei fumi.
La termocoppia TC2/A, posta sul tratto terminale della camera di postcombustione, rileva la temperatura dei fumi in uscita e comanda, per mezzo del microprocessore, montato sul quadro comandi, l'intervento del bruciatore secondario.
L'aria comburente fornita dal ventilatore, e modulata dalla valvola, viene introdotta in camera di postcombustione per mezzo di ugelli situati immediatamente a valle della camera di cremazione. Sulla camera di postcombustione sono inoltre installate :
1) la termocoppia TC2/A, per la modulazione del bruciatore secondario per la lettura della temperatura dei fumi all'interno della camera di cremazione. Essa controlla tramite il microprocessore le varie fasi del processo di cremazione
2) la termocoppia TC2/B per la lettura della temperatura dei fumi all'interno della camera di cremazione. Essa controlla tramite il microprocessore le varie fasi del processo di cremazione
3) la sonda rivelatrice della concentrazione di ossigeno libero (O2), che consente la regolazione dell’ossigeno libero in camera di post‐combustione tramite PLC e valvola motorizzata di modulazione dell’aria di post‐combustione.
3 ‐ Camino di emergenza con relativa valvola
Al di sopra del forno monoblocco si trova la valvola di emergenza, la cui funzione è di consentire lo scarico dei fumi in atmosfera, by‐passando l’impianto a valle del postcombustore, in caso di mancanza di energia elettrica o di un guasto che pregiudichi il buon funzionamento dell’impianto stesso. I fumi vengono scaricati attraverso il camino d’emergenza, che assicura il tiraggio necessario.
4 ‐ Camino di processo
Il camino di evacuazione dei fumi è realizzato in acciaio inox ed è composto di diversi tratti. Sul tratto orizzontale sono installate le prese per il prelievo dei campioni di fumo necessari per l’analisi delle emissioni, nonché la strumentazione deputata al monitoraggio in continuo delle emissioni. L’operatore accede alla zona grazie a un ballatoio con scala.
5 ‐ Bruciatori
Entrambi sono delle teste di combustione con boccaglio in refrattario, adatto ad un funzionamento ad alte temperature. Il funzionamento dei bruciatori è controllato in modo automatico dal proprio sistema di modulazione e dal PLC di gestione dell’impianto.
6 ‐ Quadro elettrico e di controllo
Su apposita struttura in acciaio è montato il quadro elettrico con pannello comandi racchiuso in un armadio metallico a tenuta con grado di protezione IP 55 e comprendente:
Interruttore generale, sezionatore di linea con bloccoporta, contattori, fusibili, relais, ecc...
Spie di funzionamento marcia/arresto per le utenze elettriche.
Temporizzatori programmabili per la durata delle diverse fasi del ciclo di incenerimento.
Regolatore a microprocessore per il controllo e la regolazione della temperatura di funzionamento, la rilevazione del tenore di ossigeno libero nei fumi e, in opzione, per il controllo e la regolazione della portata dell’aria comburente secondaria tramite collegamento con la sonda di rilevazione dell’ossigeno. Il sistema comanda l’accensione dei bruciatori.
7 ‐ montaferetri
All’interno di ciascuna delle due sale del commiato è presente un impianto montaferetri che permette la discesa del feretro all’interno della zona di cremazione, dopo che si è celebrato il rito del commiato.
8 ‐ Impianto di dissipazione e depurazione degli effluenti gassosi
L’impianto per la dissipazione e la depurazione degli effluenti gassosi è composto da :
a) Scambiatore di calore
Lo scambiatore di calore consente l’abbassamento della temperatura dei fumi a valori compatibili con quelli relativi al funzionamento del filtro a maniche.
L’impianto per lo scambio di calore è composto da una tubazione di aspirazione e adduzione fumi di calore fumi‐aria realizzata in lamiera di acciaio al carbonio rivestito internamente con calcestruzzo isolante e refrattario.
Lo scambiatore di calore per il raffreddamento fumi è in accaio inox a due passaggi con stadio a tasche a correnti incrociate , superficie di scambio 100mq , è completo di due ventilatori assiali da 5,5kw per il raffreddamento forzato, di un silenziatore scorrevole su binari e di n.2 inverter per detti ventilatori.
Il condotto fumario tra scambiatore fumi‐aria e filtro in acciaio inox è completo di valvola di sicurezza per l’aspirazione di aria falsa con motore di azionamento modulante controllato da sistema di controllo della temperatura posto a monte del filtro stesso.
b) Filtro a maniche
Il filtro a maniche da circa 80 mq di superficie filtrante a sua volta composto da :
1) Involucro in carpenteria di acciaio inox con tramoggia di raccolta polveri,
2) portelli di ispezione e piedi di sostegno e coibentazione in lana minerale di mm 50 con rivestimento protettivo in lamierino di alluminio.
3) Rotocella di scarico polveri .
4) Maniche filtranti in ptfe 750g/mq disposte su cestelli in acciaio .
5) Serie di elettrovalvole pneumatiche ad alta velocità, quadro elettronico sequenziatore con possibilità di impostare i tempi di intervento.
6) Elettroventilatore centrifugo per l’aspirazione finale dei fumi realizzato in acciaio inox coibentato con trasmissione diretta completo di ventolina spandicalore, motore elettrico da 11 kw , basamento e inverter di variazione della velocità ai fini della regolazione di portata
7) Camino di scarico dei fumi depurati , diametro mm 320 e altezza allo sbocco di mt 6 circa dal piano di appoggio del forno, in acciaio inox Aisi 304 completo di manicotto presa fumi regolamentare
8) Strumentazione di controllo e regolazione della depressione costituita da rilevatore trasduttore della pressione e relativo regolatore
9) Centrale di produzione aria compressa, completa di essiccatore potenza 3kw con le tubazioni di servizio al clapet di emergenza, alle valvole di pulizia dello scambiatore e alle valvole di pulizia del filtro completa di accessori.
c) Impianto iniezione reagenti
Impianto costituito da:
Svuota sacchi manuale consistente di una griglia con mensola anteriore di appoggio montata sulla tramoggia di stoccaggio e provvista di una cappa con portello di protezione nella parte superiore , la cappa è provvista di un piccolo aspiratore con relativo filtro a maniche atto a mantenerla in depressione e a prevenire la dispersione di polveri nell’ambiente
Tramoggia di stoccaggio del reagente in carpenteria di acciaio al carbonio verniciata avente capacità lt 150 completa di struttura metallica di appoggio ed apertura dei sacchi /contenitori del reagente premiscelato, di serranda a ghigliottina ad azionamento manuale , di sistema di fluidificazione
Micro dosatore volumetrico a coclea in acciaio inox azionato da motovariatore da 0,55kw
Sezione a Venturi in linea con la tubazione di collegamento posta fra scambiatore e filtro realizzata in acciaio inox AISI 304
Tubo spiralato plastico di connessione tra il Venturi e il microdosatore
Dispositivi elettrici di azionamento e controllo inseriti nel quadro
d) Centrale di comando e controllo e/o Quadro Elettrico
Impianto costituito da quadro elettrico racchiuso in armadio metallico a tenuta IP54 e comprendente:
interruttore generale sezionatore di linea con blocco porta , contattori , fusibili relais e relativi cablaggi a norme CEI
spie di funzionamento per i diversi utilizzi
temporizzatori programmabili per la determinazione della durata delle diverse fasi del ciclo di funzionamento
regolatore PLC SIEMENS con pannello di interfaccia operatore del tipo a “touch screen ”per la visualizzazione e il controllo dei diversi parametri operativi e per l’impostazione degli stessi da parte dell’operatore
registratore a 6 canali per la registrazione dei valori di temperatura e di ossigeno libero rilevati all’uscita della camera di postcombustione
condizionatore da quadro per la limitazione della temperatura interna nelle fasi di funzionamento dell’impianto
9 ‐ Impianto analisi Fumi
In particolare l’impianto effettua l’analisi dei fumi, prelevati dalla sonda installata sul camino e trasportati per mezzo di una linea termoregolata ad un sistema di trattamento e refrigerazione del campione a monte degli analizzatori.
Il condizionamento del campione avviene per mezzo di un sistema di refrigerazione a compressore, in grado di assicurare la continua e costante termoregolazione dei fumi a 4°C ed eliminare il contenuto di umidità dei fumi per mezzo di pompe peristatiche auto innescanti.
Gli analizzatori effettuano le analisi del gas in continuo per mezzo dei seguenti principi di misura :
1) L’analisi di CO con principio di misura NDIR con specifico analizzatore a campo di misura esteso per forni crematori;
2) L’analisi di O2 nei fumi secchi per mezzo di analizzatore a principio di misura paramegnetico;
3) L’analisi di O2 nei fumi (a camino) con principio di zirconio;
4) L’analisi di H2O nei fumi tramite misura indiretta calcolta per differenza fra il tenore di ossigeno nei fumi, misura effettuata con l’analizzatore di O2 all’ossido di zirconio installato a camino, e il tenore di ossigeno nei fumi secchi (4°C, 1 atm) con l’analizzatore di O2 all’ssido di zirconio installato nell’armadio secondo quanto previsto dal D.M. 21/12/1995;
5) La misura della portata per mezzo di un tubo Darcy collegato ad un trasmettitore di pressione differenziale;
6) La misura della portata dei fumi a secco tramite misura indiretta calcolata dall’acquisitore dati conoscendo il tenore di vapor acqueo e la portata dei fumi a camino;
7) La misura della temperatura per mezzo di termocoppia.
Il sistema di monitoraggio è installato all’interno del un locale analisi climatizzato ubicato sotto le rampe di accesso al piano superiore.
10 – Serbatoi GPL
L’area crematoria dispone di n°.3 impianti GPL industriali da 12,5 a servizio dei sei forni e collegati ai relativi bruciatori
Ogni impianto è realizzato con serbatoio di stoccaggio interrato di capacità pari a 12,5 mc e sistema di vaporizzazione ad acqua da 300 Kg/h, e si compone di:
SERBATOIO INTERRATO
• Serbatoio da 12,5 mc interrato
• Kit protezione catodica
• recinzione area stoccaggio in rete Xxxxxx VAPORIZZATORE
• Vaporizzatore tipo ad acqua con portata da 300 Kg/h
• Quadro elettrico di comando e controllo
• Elettrovalvola
• Termostato
GRUPPO DI RIDUZIONE 1° STADIO
• Gruppo riduzione in doppia linea da 300 Kg/h Pi 3‐18 bar Pu 0,5 bar (regolabile)
• Barilotto di condensa
• Skid e armadio di contenimento del sistema di vaporizzazione e riduzione CENTRALE TERMICA
• Centrale Termica tipo l x 24.000 K/cal Armadio di contenimento
Art. 14.1 – Descrizione dell’Attività di Cremazione
Per Attività di cremazione che l’Appaltatore è chiamato a svolgere si intende
1. La gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici dell’impianto crematorio del cimitero flaminio.
2. L’effettuazione di tutte le attività complementari della cremazione che includono l'accoglienza del feretro, l'approntamento delle ceneri nelle urne cinerarie, la movimentazione dei feretri e delle cassettine resti all'interno dell'edificio del crematorio, la cremazione vera e propria e il trattamento delle ceneri estratte dai forni per il confezionamento dell'urna cineraria;
Il servizio è suddiviso in più sezioni di seguito precisate e riferite alla sola palazzina del crematorio e dovrà essere eseguito tenendo conto di quanto descritto negli articoli successivi.
Art. 14.2 – Condizioni Generali del Servizio e Attività complementari
Tutte le attività oggetto dell’appalto saranno eseguite mediante l'ausilio di macchine e attrezzature particolari fornite, salvo dove diversamente esplicitato, da AMA Cimiteri Capitolini in comodato d'uso gratuito all'impresa appaltatrice, che ne assume su di sé la responsabilità per tutta la durata del contratto.
Il personale impiegato deve essere formato e informato delle operazioni che esegue e deve saper utilizzare le macchine e le attrezzature fomite AMA Cimiteri Capitolini.
Tutte le operazioni a carico dell'Appaltatore devono essere svolte nell'assoluto rispetto del D.Lgs. 81/2008 "Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro" e s.m.i.
L'Appaltatore dovrà provvedere a smaltire gli addobbi floreali a corredo dei feretri (cofani, cuscini, ecc .. )
Art. 14.3 – Controllo del Servizio, Procedure e Disposizioni
Fermo restando che la programmazione delle attività ricomprese nel servizio di cremazione, è in capo al responsabile del Crematorio, l'Ama Cimiteri Capitolini si riserva di effettuare, anche mediante ricorso a strumenti ed apparecchiature informatiche, telematiche ed ad impianti TVCC, i controlli sull'operato dell'appaltatore.
Tutta l'attività di cui sopra si deve svolgere in stretta connessione con il personale cimiteriale di riferimento ed in particolare con il responsabile del Crematorio e suo incaricato ricevendo ordini dal Direttore dei Lavori. Estrema accortezza deve essere posta al rispetto delle procedure interne sviluppate per assicurare il controllo, durante tutta la filiera, delle generalità del defunto, dall'arrivo al crematorio fino al confezionamento dell'urna cineraria; come pure nella compilazione di tutta la documentazione (es. verbale di cremazione) attestante la regolare e corretta esecuzione del processo di cremazione del defunto.
Art. 14.4 – Attività complementari alla cremazione
Le attività complementari della cremazione consistono nella movimentazione feretri, confezionamento urna e assistenza ai dolenti in particolare:
accoglienza feretro;
accoglienza e assistenza ai dolenti;
scarico feretro dal carro funebre all'arrivo all'impianto di cremazione e trasporto alla sala del commiato;
scarico feretro dal carro funebre all'arrivo all'impianto di cremazione e trasporto alle celle frigorifere;
trasporto della salma dal montaferetri nella sala del commiato alle celle frigorifere;
trasporto dalle celle frigo alla sala commiato per cerimonie richieste successivamente;
trasporto dal montaferetri al carrello prospiciente forno e successivo inserimento nello stesso forno per le salme provenienti direttamente dalla sala del commiato;
trasporto della salma dalla cella frigorifera ai forni crematori su carrello portaferetri e successivo inserimento nel forno;
operazioni di apertura forno durante la cremazione per controllo e necessario ripristino, mediante apposita attrezzature, della giusta temperatura di esercizio;
raccolta ossa e ceneri dal cestello del forno;
recupero della targhetta di riconoscimento ove dichiarata prima dell’operazione di cremazione;
travaso nel cestello tritaossa e trasporto al tritaossa;
preparazione urna cineraria, travaso ceneri, chiusura urna mediante saldatura a stagno;
Le attività sopra descritte saranno eseguite secondo le diverse modalità procedurali della cremazione cosi come descritto nelle varie fasi e dalle quali derivano i diversi servizi richiesti all’appaltatore.
Fase di Accoglienza dei feretri
1) Scaricamento del feretro dal carro funebre e collocamento su carrello, per la sua movimentazione all'interno dell'edificio del crematorio;
2) Eventuale movimentazione del feretro da e per la sala per le onoranze e suo posizionamento nel locale di preghiera laica.
3) Inserimento del feretro nella cella di conservazione e relativa registrazione
Fasi di Cremazione dei feretri
Fase di preparazione del feretro
1) Identificazione del feretro attraverso univoco sistema di riconoscimento;
2) Estrazione del feretro dalla cella di conservazione e movimentazione nell’area antistante il Comparto;
3) 1° Verifica corrispondenza dei dati anagrafici presenti sul feretro e sulla lista di cremazione;
Fase della cremazione
1) Collocazione del feretro nell'area antistante ai forni crematori, in attesa di inserimento nel forno;
2) 2° Verifica del nominativo del defunto (dalla piastra identificativa posta sul feretro);
3) Rimozione dei fregi dal feretro quali piedini, maniglie, segni funebri, e targhetta identificativa;
4) Inserimento del feretro nel forno;
5) Controllo e verifica del corretto processo di cremazione e dei parametri funzionali;
6) Al termine del processo di cremazione raccolta e convogliamento delle ceneri nella camera di raffreddamento;
7) Estrazione delle ceneri e raccolta in apposita vaschetta metallica;
8) Movimentazione della vaschetta contenente le ceneri dalla zona forni alla zona di triturazione;
Fase di trattamento delle ceneri e confezionamento dell'urna cineraria
1) Cernita dei pezzi metallici e loro asportazione dalle ceneri;
2) Triturazione meccanica delle ceneri;
3) Raccolta delle ceneri e sversamento in sacchetto di materiale plastico;
4) Confezionamento dell'urna cineraria con apposizione dei sigilli e della targhetta identificativa, riportante i dati anagrafici del defunto, con annotazione su apposito registro. In caso di piastra nuova, la sua incisione sarà eseguita dagli operatori cimiteriali;
5) Consegna dell’urna cineraria al personale cimiteriale per la conservazione in deposito e successiva consegna ai familiari.
Fasi di cremazione dei Resti Mortali
Fase di accettazione della feretro per resti mortali
1) Scaricamento, sul retro del crematorio, del feretro dal carro funebre e collocamento su carrello,per la sua movimentazione all' interno dell' edificio;
2) Inserimento del feretro nella cella di conservazione e relativa registrazione
Fase di preparazione del feretro per resti mortali
1) Identificazione del feretro attraverso univoco sistema di riconoscimento;
2) Estrazione del feretro dalla cella di conservazione e movimentazione nell’area antistante il comparto;
3) 1° Verifica corrispondenza dei dati anagrafici presenti sul feretro e sulla lista di cremazione;
Fase della cremazione
1) Collocazione del feretro nell'area antistante ai forni crematori, in attesa di inserimento nel forno;
2) 2° Verifica del nominativo del defunto (dalla piastra identificativa posta sul feretro);
3) Inserimento del feretro nel forno;
4) Controllo e verifica del corretto processo di cremazione e dei parametri funzionali;
5) Al termine del processo di cremazione raccolta e convogliamento delle ceneri nella camera di raffreddamento;
6) Estrazione delle ceneri e raccolta in apposita vaschetta metallica;
7) Movimentazione della vaschetta contenente le ceneri dalla zona forni alla zona di triturazione.
Fase di trattamento delle ceneri e confezionamento dell'urna cineraria
1) Cernita dei pezzi metallici e loro asportazione dalle ceneri;
2) Triturazione meccanica delle ceneri;
3) Raccolta delle ceneri e sversamento in sacchetto di materiale plastico;
4) Confezionamento dell'urna cineraria con apposizione dei sigilli e della targhetta identificativa, riportante i dati anagrafici del defunto, con annotazione su apposito registro. In caso di piastra nuova, la sua incisione sarà eseguita dagli operatori cimiteriali;
5) Consegna dell’urna cineraria al personale cimiteriale per la conservazione in deposito e successiva consegna ai familiari.
Fasi di cremazione dei resti ossei
Fase di accettazione della cassettina per resti ossei
1) Scaricamento, sul retro del crematorio, della cassettina per resti ossei dal carro funebre e collocamento su carrello, per la sua movimentazione all' interno dell' edificio;
2) Inserimento della cassettina per resti ossei in deposito e relativa registrazione
Fase di preparazione della cassettina per resti ossei
1) Identificazione della cassettina per resti ossei attraverso univoco sistema di riconoscimento;
2) Estrazione della cassettina per resti ossei dal deposito di conservazione e movimentazione nell’area antistante il comparto;
3) 1° Verifica corrispondenza dei dati anagrafici presenti sul feretro e sulla lista di cremazione;
Fase della cremazione
1) Collocazione della cassettina per resti ossei nell'area antistante ai forni crematori, in attesa di inserimento nel forno;
2) 2° Verifica del nominativo del defunto (dalla piastra identificativa posta sul feretro);
3) Inserimento della cassettina nel forno;
4) Controllo e verifica del corretto processo di cremazione e dei parametri funzionali;
5) Al termine del processo di cremazione raccolta e convogliamento delle ceneri nella camera di raffreddamento;
6) Estrazione delle ceneri e raccolta in apposita vaschetta metallica;
7) Movimentazione della vaschetta contenente le ceneri dalla zona forni alla zona di triturazione.
Fase di trattamento delle ceneri e confezionamento dell'urna cineraria
1) Cernita dei pezzi metallici e loro asportazione dalle ceneri;
2) Triturazione meccanica delle ceneri;
3) Raccolta delle ceneri e sversamento in sacchetto di materiale plastico;
4) Confezionamento dell'urna cineraria con apposizione dei sigilli e della targhetta identificativa, riportante i dati anagrafici del defunto, con annotazione su apposito registro. In caso di piastra nuova, la sua incisione sarà eseguita dagli operatori cimiteriali;
5) Consegna dell’urna cineraria al personale cimiteriale per la conservazione in deposito e successiva consegna ai familiari.
Fasi di cremazione dei prodotti abortivi e parti anatomiche riconoscibili
Si precisa che i prodotti abortivi giungono al crematorio confezionati in appositi contenitori idonee alla cremazione mentre le parti anatomiche riconoscibili sono trasportate in casse di legno di dimensioni ridotte, pronte per la cremazione.
Fase di accettazione dei contenitori
1) Scaricamento dei contenitori dal carro funebre e collocamento su carrello, per la sua movimentazione all'interno dell'edificio del crematorio;
Fase di preparazione del contenitore
1) Identificazione del contenitore attraverso univoco sistema di riconoscimento;
2) Estrazione del contenitore dal deposito di conservazione e movimentazione nell’area antistante il comparto;
3) 1° Verifica corrispondenza dei dati anagrafici presenti sul contenitore e sulla lista di cremazione;
Fase della cremazione
1) Collocazione dei contenitori nell'area antistante ai forni crematori, in attesa di inserimento nel forno;
2) 2° Verifica del nominativo del defunto (dalla piastra identificativa posta sul feretro);
3) Inserimento del contenitore nel forno;
4) Controllo e verifica del corretto processo di cremazione e dei parametri funzionali;
5) Al termine del processo di cremazione raccolta e convogliamento delle ceneri nella camera di raffreddamento;
6) Estrazione delle ceneri e raccolta in apposita vaschetta metallica;
7) Movimentazione della vaschetta contenente le ceneri dalla zona forni alla zona di triturazione.
Fase di trattamento delle ceneri e confezionamento dell'urna cineraria
8) Cernita dei pezzi metallici e loro asportazione dalle ceneri;
9) Triturazione meccanica delle ceneri;
10) Raccolta delle ceneri e sversamento in sacchetto di materiale plastico;
11) Confezionamento dell'urna cineraria con apposizione dei sigilli e della targhetta identificativa, riportante i dati anagrafici del defunto, con annotazione su apposito registro. In caso di piastra nuova, la sua incisione sarà eseguita dagli operatori cimiteriali;
12) Consegna dell’urna cineraria al personale cimiteriale per la conservazione in deposito e successiva consegna ai familiari.
Art. 14.4.1 ‐ Servizio di accoglienza
Il servizio consiste nel fornire assistenza e informazioni pertinenti ai dolenti durante le Cerimonie. Esso prevede la presenza di almeno n.2 unità di adeguata capacità e preparazione al ruolo da svolgere, tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle ore 08.00 alle ore 17.00 (da novembre a marzo compreso) e dalle ore 08.00 alle ore 18.00 (da aprile a ottobre compreso). Il personale impiegato dovrà indossare una divisa che dovrà essere sottoposta ad approvazione della Direzione Lavori. Il servizio dovrà espletarsi attraverso l’assistenza ai dolenti durante le cerimonie presso l’area crematoria (se richiesto dall’utenza) prevedendo un allestimento dei luoghi che preveda, la diffusione di musica, la lettura di brani, la ripresa video dell’operazione di cremazione, con fornitura, su richiesta, di supporto di carattere audio‐visivo della ripresa di cui sopra.
Il servizio di accoglienza risulta essere quello offerto dall’appaltatore in sede di formulazione dell’offerta.
Art. 14.4.2 ‐ Servizio di movimentazione feretri
Tale servizio si intende a partire dal momento di arrivo del feretro in cimitero, con scaricamento dello stesso dal carro funebre, accoglienza e registrazione. Tale servizio riguarda la movimentazione e trasporto dei feretri da/per i depositi di camera mortuaria presenti nel cimitero, movimentazione del feretro in e per i piani, assegnazione del numero identificativo del defunto, inserimento della cassa nelle celle frigo, estrazione del feretro dalle celle e preparazione per inserimento nei forni, registrazione di tutti i passaggi in specifico registro;
Art. 14.4.3 ‐ Servizio di raccolta ceneri
Tale servizio consiste nella raccolta delle ossa e ceneri a fine cremazione dal cestello forno e consegna al punto di triturazione;
Art. 14.4.4 ‐ Servizio di trattamento delle ceneri
Tale servizio consiste nel travaso nel cestello tritaossa, con separazione dei residui metallici, trasporto al trituratore e triturazione delle ceneri, con riporto dei dati di verifica in specifico registro
Art. 14.4.5 ‐ Servizio di confezionamento dell'urna cineraria
Tale servizio consiste nell’inserimento delle ceneri, con chiusura con silicone e sigillatura della cassettina e apposizione della piastra metallica identificativa del defunto, con riporto dei dati di verifica in specifico registro.
L’urna sarà fornita da AMA
Art.14.4.6 ‐ Valutazione delle prestazioni
Il canone mensile forfettario previsto per l’esecuzione delle attività complementari sarà compensato applicando l’art. Canone 2 della Tariffa dei Prezzi Aggiuntivi.
Servizi | |
Attività complementari alla cremazione (Movimentazione feretri, confezionamento urna e assistenza ai dolenti) | €/anno 150.000,00 |
Art. 14.5 – Gestione, conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici
Nell'ambito del servizio l'Appaltatore è tenuta ad assicurare fin da subito, gestione, conduzione e manutenzione degli impianti .
E’ richiesto, pertanto, che il soggetto titolare, assuma la qualifica di Terzo responsabile, e provveda ad eseguire tutte le attività manutentive adottando anche strategie preventive.
In particolare la manutenzione comprende l'esecuzione delle operazioni specificatamente previste nei libretti d'uso e manutenzione degli apparecchi e loro componentistica anche con l'ausilio di strumenti idonei e di materiali di consumo di uso corrente.
Le prestazioni manutentive hanno lo scopo di:
a. mantenere nel tempo l'efficienza del sistema edificio‐impianto, con attenzione alle apparecchiature tecnologiche specialistiche e nel rispetto delle norme di sicurezza e di salvaguardia dell'ambiente;
b. effettuare interventi di riparazione in grado di ridurre al minimo i tempi di disservizio dell'attività crematoriale.
Per tutte le prestazioni deve essere presenta un programma delle manutenzioni necessarie ed essere autorizzato dal D.L.
Le prestazioni manutentive sono quindi riferite all’edificio del crematorio nel suo complesso; all’impianto di cremazione ed alle sue strutture elettriche, elettroniche e meccaniche, idro‐termo‐sanitarie, di controllo e registrazione, di ogni altro manufatto e prodotto ad esse collegato, come specificato ai successivi articoli.
Art. 14.5.1 ‐ Manutenzione dei forni crematori a gpl.
Tale servizio consiste nella gestione, conduzione e manutenzione dei forni crematori a gpl Tale servizio deve essere espletato da un numero congruo di persone affidabili, esperte ‐ presidio ‐ che devono aver chiara cognizione sia:
1. del funzionamento della componente forno propriamente detta
2. del pannello di controllo e/o videocontrollo
3. Del funzionamento dei sistemi di filtrazione delle emissioni di cremazione. Il controllo del servizio è da farsi "in continuo" dal momento di accensione dei forni al temine dell'ultima cremazione con riporto dei dati di cremazione in specifico registro.
Il programma su base settimanale e/o giornaliera delle cremazioni da eseguire sarà predisposto dal Responsabile del crematorio ed è inviato a mezzo fax al DL e, in copia, all'Appaltatore.
Non sono ammessi ritardi nell'attività che non abbiano una seria motivazione e senza avviso al DL scritto o, in caso d 'urgenza, telefonico al DL o al Responsabile del crematorio o dei suoi referenti. Inoltre per quanto riguarda la manutenzione di tutti gli impianti tecnologici, si rinvia alle modalità e prescrizioni previste dalle case produttrici dei singoli impianti;
Art. 14.5.1.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione
Prima di eseguire qualsiasi tipo di intervento di Manutenzione o di Riparazione è necessario procedere all’isolamento delle fonti di alimentazione eseguendo le seguenti operazioni:
aprire e lucchettare l’interruttore generale sul quadro comandi.
isolare a monte la linea di alimentazione del combustibile.
Chiudere la seracinesca di intercettazione sulla linea di alimentazione idrica
Eccezionalmente, per interventi di manutenzione o di regolazione che richiedano l’utilizzo delle suddette fonti di alimentazione, il manutentore dovrà adottare ogni precauzione necessaria ad evitare l’insorgere di situazioni di pericolo per se e per altro personale eventualmente presente.
Per accedere alle parti alte dell’impianto dovranno essere utilizzati mezzi idonei alle operazioni da svolgere, evitando di salire sugli organi della macchina in quanto gli stessi non sono stati concepiti per sostenere il peso delle persone.
Alla fine dei lavori, riposizionare e fissare correttamente i ripari eventualmente rimossi, ripristinando tutte le sicurezze proprie del funzionamento normale.
Pulizia del postcombustore
Procedere ogni 20 cicli di funzionamento alla pulizia del postcombustore dalle ceneri depositatesi al suo interno, accedendo dagli appositi portelli posti sulle pareti laterali.
Questo eviterà la fusione delle scorie e il loro trascinamento nei fumi, a tutto vantaggio della qualità delle emissioni.
Riparazioni al rivestimento refrattario
Periodici ed accurati controlli devono essere riservati al rivestimento refrattario della camera di cremazione (inclusa la suola) e della camera di postcombustione, al fine di accertarne ed eventualmente ripararne tempestivamente ogni possibile danneggiamento.
Una verifica dello stato di usura dei suddetti rivestimenti andrebbe effettuata almeno ogni 20 cicli di funzionamento.
L’eventuale comparsa di microfessurazioni e/o di piccole crepe nel rivestimento refrattario, sia della camera di cremazione che del postcombustore, non deve assolutamente preoccupare poiché rientra nelle normali conseguenze dei movimenti di dilazione e di ritiro dei calcestruzzi connessi con il normale esercizio del forno. Eventuali interventi di riparazione di lesioni di qualche importanza potranno essere eseguiti da personale specializzato impiegando calcestruzzi plastici adatti allo scopo che dovranno di volta in volta essere sottoposti all’approvazione della D.L.
Sostituzione delle guarnizioni di tenuta
Guarnizioni di tenuta sono presenti sull’impianto in corrispondenza dei seguenti elementi
1) portello di carico,
2) portello di accesso al vano di raccolta ceneri
3) portello di accesso al vano di raccolta zinco
4) portello di ispezione camera di postcombustione
5) portello di ispezione camera di postcombustione
Vista la loro importanza al fine di evitare infiltrazioni incontrollate di aria all’interno dell’impianto le guarnizioni del portello di carico, del portello di ispezione del post‐combustore e dei vari portelli di accesso devono essere controllate con frequenza almeno settimanale e, in caso di danneggiamento o di usura, se ne deve prevedere la sostituzione totale o parziale con ricambio originale e/o similare sempre e comunque realizzate in fibra di vetro.
A tale scopo il manutentore provvede ad estrarre la guarnizione esistente dalla propria sede scalzandola con un cacciavite o con altro utensile analogo e una volta rimosso in tutto o in parte il cordone (nel caso dei portelli), provvede a rimpiazzarlo con altro identico forzandolo nella sede con l’aiuto di un cacciavite e di un martello in resina.
Manutenzione e regolazione dei bruciatori
I bruciatori a gas sono di tipo atmosferico con accensione piezoelettrica e regolazione della portata. I bruciatori sono installati secondo le indicazioni fornite dal costruttore nel rispetto del D.M. 22/01/2008 n.37,
sono omologati ISPESL e sono dotati di targa dalla quale si evince la potenza massima in relazione al combustibile. Inoltre è necessario procedere ad un controllo qualitativo della combustione dei focolari dell’impianto, accertando che la fiamma sia ben formata e priva di fumosità.
Effettuare una pulizia dei seguenti elementi dei bruciatori presenti:
‐ del filtro di linea;
‐ della fotocellula;
‐ degli ugelli;
‐ degli elettrodi di accensione.
Effettuare una pulizia delle tubazioni gas seguendo le indicazioni delle norme UNI‐CIG 7129. Sostituzione degli accessori del bruciatore quali elettrodi, iniettori, manometri, elettrovalvole gas.
Controllo delle sonde
Termocoppie
Vista la loro importanza ai fini della regolazione e del buon funzionamento dell’impianto le termocoppie vanno controllate con frequenza almeno mensile e comunque non superiore ai 20 cicli. La rottura del contatto sensibile viene segnalata dallo strumento a microprocessore sul display delle temperature correnti, ma è possibile che si verifichino situazioni anomale in cui, anche senza la completa rottura del contatto, la termocoppia produce un segnale falsato.
Questa situazione è facilmente riconoscibile ad esempio all’inizio del ciclo di funzionamento quando, trovandosi il forno a temperatura ambiente o molto prossima ad essa, l’operatore ha la possibilità di verificare la correttezza del segnale controllando le temperature che compaiono sul display del PLC .
Nel rimpiazzare una termocoppia col suo ricambio, accertarsi sempre che quest’ultimo sia dello stesso tipo di quella installata controllando la targhetta di identificazione applicata sulla “testa” metallica del sensore. Eseguendo il collegamento del nuovo sensore fare attenzione a non invertire le polarità del cavo di collegamento allo strumento.
Sonda ossigeno
Controllare sistematicamente, con l’impianto in funzione, che il flussimetro che adduce aria alla sonda segni un valore di circa 0,1÷0,2 litri/minuto. Se il valore letto dovesse discostarsi da quello di riferimento, ruotare la valvola di regolazione fino a ristabilire il valore corretto (0,15 litri/minuto). Un flusso di aria più alto di quello indicato (maggiore di 0,2 litri/minuto) che dovesse entrare nella sonda calda potrebbe danneggiarla in modo irreparabile per rottura delle protezioni ceramiche causata da shock termico. Nel caso si verifichi la rottura del contatto sensibile della sonda ossigeno questa viene segnalata dallo strumento a microprocessore facendo apparire una “A” per le termocoppie oppure il valore di fondo scala (20.9) sul display in corrispondenza del canale di lettura percentuale ossigeno, ma è possibile che si verifichino situazioni anomale in cui, anche senza la completa rottura del contatto, la sonda produca un segnale falsato. Qualora si verifichino anomalie nei valori di ossigeno libero letti sul display del microprocessore, ad impianto fermo e freddo, dovranno essere eseguiti il controllo e la pulizia della sonda. Verificare l’integrità del rivestimento ceramico e, se si dovesse constatare la presenza di lesioni, si dovrà procedere alla sostituzione della sonda anche se di fatto dovesse risultare ancora efficiente quanto a segnale emesso.
Evitare sempre di collocare cavi elettrici di potenza in prossimità dei cavi compensati che collegano la sonda al quadro di comando.
Controllo del rilevatore di pressione differenziale
Lo strumento p‐sensor di rilevamento della pressione differenziale rileva la pressione ambiente e quella all’interno dell’impianto tramite i due tubicini di ingresso posti nella sua parte inferiore. Controllare periodicamente che i condotti siano puliti e liberi al loro interno da materiali estranei (es. polvere), in quanto una loro ostruzione impedirebbe il corretto controllo dell’impianto di aspirazione.
Per verificare il corretto funzionamento dello strumento, controllare, ad impianto completamente freddo e con il portello di carico aperto, che il valore di pressione differenziale letto sul display dello strumento sia zero.
Controllo organi di sollevamento portello di carico
Controllare con frequenza almeno settimanale lo stato di usura di catene, pignoni, attacchi e del cilindro idraulico assieme alla componentistica idraulica del sistema di movimentazione del portello. Se si dovessero notare segni di deterioramento, sostituire immediatamente le parti.
Lubrificazione
L’impianto presenta alcune parti in movimento, motorizzate o manuali, le quali, per il loro corretto funzionamento, per l’efficienza dell’impianto e per la sicurezza degli operatori, necessitano di lubrificazione. Nella tabella seguente sono indicati tutti i punti di lubrificazione, con relativi periodicità di intervento e tipo di lubrificante da impiegare.
Centralina idraulica
Controllare visivamente il livello olio nel serbatoio attraverso
Giornalieria
l’apposito oblò. Rabboccare se necessario fino ai livelli visivi posti sulla carcassa
Ogni 100 ore di funzionamento Sostituzione filtri olio
Ogni 2000 ore di funzionamento Sostituzione filtri olio e cambio olio. Usare olio idraulico ISO 46
Centralina idraulica movimentazione montaferetri
Controllare visivamente il livello olio nel serbatoio attraverso
Giornalieria
l’apposito oblò.
Rabboccare se necessario fino ai livelli visivi posti sulla carcassa.
Ogni 100 ore di funzionamento Sostituzione filtri olio
Ogni 2000 ore di funzionamento Sostituzione filtri olio e cambio olio. Usare olio idraulico ISO 46
Supporti albero, catene, pignoni, per sollevamento portello di carico
Settimanale Grasso per alte temperature (240°C) a bisolfuro di molibdeno o equivalente
Chiavistello del dispositivo blocco portello e sedi di alloggiamento per lo stesso chiavistello
Settimanale Grasso per alte temperature (240°C) a bisolfuro di molibdeno o equivalente
Cerniere portelli di ispezione e servizio
Settimanale Grasso per alte temperature (240°C) al bisolfuro di molibdeno o equivalente
Volantini di apertura portelli di spezione o di servizio
Settimanale Grasso per alte temperature (240°C) al bisolfuro di molibdeno o equivalente
Ruote e guide del portello di carico
Settimanale Grasso per alte temperature (240°C) al bisolfuro di molibdeno o equivalente
Guide e ruote valvola emergenza
Settimanale Grasso per alte temperature (240°C) al bisolfuro di molibdeno o equivalente
Guide interrate montaferetr
Settimanale Grasso spray lubrificante
Gruppo elettrogeno
L’impresa appaltatrice dovrà effettuare controlli periodici sul gruppo elettrogeno presente all’interno dell’impianto di cremazione. Tali controlli dovranno essere eseguiti da personale specializzato e prevedono sommariamente le seguenti operazioni:
1. effettuazione di almeno due prove di funzionamento mensili con accensione del gruppo in modalità manuale ed in modalità automatica
2. verifica dei collegamenti elettrici
3. verifica del quadro elettrico di comando
4. verifica senso ciclico delle fasi
5. verifica periodica dei livelli di olio, acqua, e liquido batteria con eventuali rabbocchi
6. sostituzione dell’olio motore
7. pulizia tubazione di alimentazione e spurgo aria
8. verifica del livello del carburante
9. sostituzione delle parti di ricambio soggette ad usura (filtri aria, olio, gasolio, ecc.)
10. effettuazione semestrale di una prova di accensione con interruzione generale dell’energia elettrica. L’impresa dovrà garantire, in caso di guasti o anomalie che pregiudichino la normale erogazione di energia elettrica, gli interventi su chiamata per ripristinare il normale funzionamento dell’impianto, anche al di fuori dell’orario di lavoro e nei giorni festivi. Tali operazioni sono da intendersi a titolo indicativo e non esaustivo; l’impresa aggiudicataria è responsabile del mantenimento delle condizioni di funzionamento, di conservazione e di efficienza delle apparecchiature elettrogene.
Piano Manutentivo
Xxxxx restando che l’appaltatore dovrà presentare un proprio piano di manutenzione, facendo riferimento ai libretti d’uso e manutenzione degli apparecchi e loro componentistica, che dovrà essere approvato dal D.L. di seguito si fornisce un programma delle attività
N° | FORNO Descrizione intervento | Frequenza |
1 | Controllo delle prese d’aria per la combustione e relative serrande e tubazione | Giornaliera |
2 | Controllo del funzionamento dei sollevatori idraulici scorrevoli per l’introduzione dei feretri nelle camere di combustione | Giornaliera |
3 | Controllo dei servomeccanismi di apertura delle porte di accesso alla camera di combustione dei forni | Giornaliera |
4 | Controllo del regolare funzionamento degli impianti di abbattimento fumi | Giornaliera |
5 | Pulizia interna di camera, postcombustore, tubi di fumo orizzontali dagli accessi previsti. | Settimanale |
6 | Controllo visivo dello stato del materiale refrattario; verificare che non vi siano rotture e/o cadute di materiali refrattari; la presenza di fessurazioni nel rivestimento refrattario è tipica nel periodo di vita dello stesso | Settimanale |
7 | Pulizia‐Lubrificazione catene, pignoni gruppo di sollevamento porta da morchie e polveri | Settimanale |
8 | Controllare cilindro e componentistica idraulica sollevamento porta di carico; Settiminale verificare che non vi siano segni di usura e/o perdite di olio; | ||||||
9 | Controllare livello serbatoio centralina sollevamento porta di carico | Settimanale | |||||
10 | Controllo dei canali di sottoforno attraverso le bocche di pulizia dal lato Mensile bruciatore a destra e sinistra della bocca di raccolta delle ceneri di cremazione, pulizia degli stessi ed eventuali disincrostazioni | ||||||
11 | Controllo del condotto fumi accessibile tramite il boccaporto di pulizia sito Mensile al piano superiore, pulizia scovolamento delle ceneri ed eventuali disincrostazione | ||||||
12 | Pulizia interna di camera, postcombustore, tubi di fumo orizzontali dagli Mensile accessi previsti | ||||||
13 | Controllo dello stato e della tenuta della guarnizione del portello di carico. Mensile Sostituirla se necessario | ||||||
14 | Controllo dello stato e della tenuta delle guarnizioni dei portelli di ispezione, Mensile prelievo ceneri e prelievo zinco (controllare che la guarnizione sia integra; controllare che la guarnizione si trovi nella propria sede e non presenti pance) Sostituirle se necessario | ||||||
15 | Controllare lo stato di usura delle catene di sollevamento porta di carico: Mensile controllare la presenza di segni di usura sulle catene e verificare che il sistema portello‐catene non esibisca un funzionamento anomalo (rumori, movimento del portello irregolare, non verticalità del portello, catene con pance) Sostituire se necessario | ||||||
16 | Verificare tensionatura catene di sollevamento porta | Mensile | |||||
17 | Controllo visivo dello stato del materiale refrattario; verificare che non vi Mensile siano rotture e/o cadute di materiali refrattari; la presenza di fessurazioni nel rivestimento refrattario è tipica nel periodo di vita dello stesso | ||||||
18 | Controllare integrità e funzionalità dispositivo bloccaggio di sicurezza porta di Mensile carico; verificare che il bloccaggio della porta si inserisca effettivamente sia nella posizione “aperta” sia nella posizione “aperta per scarico ceneri” | ||||||
19 | Pulizia‐Lubrificazione catene, pignoni gruppo di sollevamento porta da morchie Mensile e polveri | ||||||
20 | Controllare cilindro e componentistica idraulica sollevamento porta di carico; Mensile verificare che non vi siano segni di usura e/o perdite di olio | ||||||
21 | Controllo e lubrificazione dei cuscinetti volventi degli impianti | Mensile | |||||
22 | Controllo dei servocomandi di apertura porta e lubrificazione | Mensile | |||||
23 | Controllo di tutte le del loro funzionamento | parti | mobili | dell’impianto, verifica | e/o | ripristino | Mensile |
24 | Controllo e taratura di tutte le valvole di pressione dei forni, sia per Mensile l’immissione che per l’aspirazione dell’aria, comprese quelle di immissione ed estrazione dell’aria di raffreddamento dei fumi | ||||||
25 | Controllo e taratura di tutte le strumentazioni dell’impianto | Mensile |
26 | Controllo e pulizia dei camini di espulsione fumi nell’atmosfera | Mensile |
BRUCIATORI | ||
27 | Controllo del funzionamento dei bruciatori dei forni | Giornaliera |
28 | Controllo stato di pulizia e funzionamento parti soggette ad usura (teste di combustione, elettrodi di accensione, ugelli, fotoresistenza, visore di fiamma, ecc.). Sostituzione parti usurate, quando necessario | Settimanale |
29 | Controllo delle tubazioni di adduzione combustibile al bruciatore e dei relativi giunti per verificare l’esistenza di eventuali perdite e verificarne lo stato di efficienza e tenuta (visivo) | Settimanale |
30 | Controllo pressione alimentazione combustibile (manometro su rampa bruciatore) | Xxxxxxx |
31 | Controllo efficienza servomotore aria | Mensile |
32 | Verifica efficienza bruciatori (controllo della fiamma e dei fumi emessi). | Mensile |
VALVOLE DI EMERGENZA | ||
33 | Controllare stato funzionalità valvola: ispezione visiva esterna guide scorrimento e microinterruttori | Mensile |
34 | Controllare sistema pneumatico asservimento valvola TERMOCOPPIE | Mensile |
35 | Controllo rivestimento ceramico e pulizia | Settimanale |
36 | Controllo fissaggio cavi elettrici ai relativi morsetti | Settimanale |
SONDE OSSIGENO | ||
37 | Controllo rivestimento ceramico e pulizia | Mensile |
38 | Controllo fissaggio cavi elettrici ai relativi morsetti | Mensile |
MISURATORI DI PRESSIONE DIFFERENZIALE | ||
39 | Controllo stato di pulizia condotti | Mensile |
40 | Taratura dello zero | Trimestrale |
41 | Controllo servomotori | Trimestrale |
VENTILATORI | ||
42 | Controllare e pulire il ventilatore (girante e canali). | Mensile |
43 | Controllare assenza di vibrazioni, controllare il fissaggio | Trimestrale |
44 | Controllare efficienza valvole di regolazione aria e relativi servomotori | Trimestrale |
IMPIANTO ELETTRICO | ||
45 | Controllo del regolare funzionamento di tutte le sonde e lampade spia, per la sorveglianza del regolare funzionamento del processo di cremazione | Giornaliero |
46 | Controllo del regolare funzionamento dei circuiti elettrici di alimentazione, comando e controllo dei forni | Mensile |
47 | Eseguire un controllo visivo interno dei quadri verificando la tenuta alla polvere. | Trimestrale |
48 | Verificare i dispositivi di protezione dei quadri, i dispositivi e le lampade di segnalazione. | Trimestrale |
49 | Verificare efficienza dispositivi di sicurezza (microinterruttori, fotocellule) | Trimestrale |
50 | Verificare gli assorbimenti delle varie utenze. | Trimestrale |
51 | Controllare lo stato dei contatti dei teleruttori e dei relè ausiliari. | Trimestrale |
52 | Eseguire, mediante soffiatura con aria compressa a bassa pressione, un’accurata pulizia di tutte le apparecchiature, con particolare riguardo a quelle con parti mobili | Trimestrale |
53 | Verificare il serraggio delle viti delle morsettiere e dei capicorda dei cavi di terra. | Trimestrale |
54 | Controllare i circuiti di segnalazione, di emergenza e di misura. | Trimestrale |
55 | Verificare l’efficienza dei circuiti di terra. | Trimestrale |
SISTEMA DOSSAGGIO REAGENTI | ||
56 | Controllare il livello di reagenti nella tramoggia; ripristinare il livello se del caso (il livello di riferimento è individuato fisicamente dalla presenza di manicotti sulla tramoggia di | Giornaliero |
57 | Controllare il livello di reagenti nella tramoggia; ripristinare il livello se del caso (il livello di riferimento è individuato fisicamente dalla presenza di manicotti sulla tramoggia di contenimento dei reagenti) | Giornaliero |
FILTRO A MANICHE | ||
58 | Controllo del contenuto del sacco di raccolta polveri dell’impianto di abbattimento fumi, svuotamento, sistemazione in opera e controllo valvola di intercettazione | Giornaliero |
59 | Pulizia tramoggia raccolta reagenti esausti | Giornaliero |
60 | Controllare stato e pulizia maniche | Settimanale |
61 | Revisionare elettrovalvole gruppi di lavaggio | Settimanale |
62 | Sostituzione maniche | Ogni 1500 cremazioni |
Art. 4.5.1.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I componenti usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo, ad eccezione della minuteria (guarnizioni, lubrificanti, bulloneria, tubi alta pressione per impianti oleodinamici, batterie per montaferetri, potenziometri etc.), saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui all’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione dei forni crematori a gpl | €/anno 325.000,00 |
Art. 14.5.2 ‐ Manutenzione degli SME
Tale servizio consiste nella gestione, nella conduzione, nella manutenzione ordinaria e programmata e negli interventi riparativi ordinari e di pronto intervento relativo agli analizzatori delle emissioni, con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
Presso l’impianto crematorio è installato un sistema automatico di monitoraggio delle emissioni a camino uno per ogni linea dei forni presenti, comprendente le apparecchiature di analisi delle concentrazioni di CO, O2, tenore del vapore acqueo, temperatura e portata dei fumi. Il sistema ha le seguenti caratteristiche:
Descrizione Marca e modello Q.tà | |||
Sistema di prelievo | |||
Sonda di prelievo fumi | OCS 3000 | 6 | |
Sistema di analisi in‐situ | |||
Analizzatore di ossigeno | Fuji XXX0 | 0 | |
Sistema di misura della portata e della temperatura | Tubo di darcy con termocoppia tipo k integrata | 6 | |
Sistema di condizionamento e trattamento | |||
Sistema di prelievo e condizionamento del gas | Vari | 6 | |
Sistema di analisi on‐site | |||
Analizzatore di CO e O2 | Abb Easy Line EL3000 | 1 | |
Analizzatore di CO e O2 | Sick‐Maihak XXXXX | 0 | |
Sistema di acquisizione e supervisione dati | |||
Sistema di acquisizione dati periferico | EDA 2003 | ||
Sistema terminale di visualizzazione dati | EDA 2003T |
Art. 14.5.2.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione
La manutenzione prevede l’esecuzione tutte quelle operazioni programmate e/o preventive, previste nei singoli manuali di istruzione, finalizzate a mantenere i sistemi di monitoraggio e la strumentazione ad essi correlata ad un livello funzionale paragonabile al nuovo.
Le attività di manutenzione preventiva riguardano:
- il sistema di prelievo, campionamento e trattamento dei fluidi
- il sistema di analisi chimico‐fisico
- il sistema di calibrazione
- il sistema di acquisizione, elaborazione e trasmissione dei dati (qualora presente)
- l’impianto elettrico
- l’impianto pneumatico
Le operazioni di manutenzione preventiva devono essere scadenziate nel tempo con una frequenza predefinita e la loro puntuale applicazione massimizzerà la funzionalità del sistema di analisi diminuendo sensibilmente i fermi operativi.
La manutenzione preventiva non deve essere limitata a periodiche attività di calibrazione degli strumenti per verificarne la corretta risposta, quanto piuttosto è da intendersi come un servizio di attività specialistica, che va dalla revisione alla sostituzione al controllo di tutta la componentistica soggetta ad invecchiamento e usura, la cui corretta procedura di esecuzione assicura non solo il corretto funzionamento dell’apparecchiatura ma soprattutto il perdurare di tale stato di corretto funzionamento.
Le procedure di manutenzione preventiva, tali da garantire la continua e corretta operatività delle apparecchiature, riducendo a casi sporadici la necessità di interventi correttivi, sono state sviluppate sulla base di:
1. Quanto previsto dai manuali tecnici di uso e manutenzione;
2. Quanto derivante da un progetto sulla definizione delle corrette procedure di manutenzione finalizzate ad ottimizzare il funzionamento degli analizzatori di gas, condotto in collaborazione con i produttori di strumentazione internazionali;
Manutenzione preventiva ordinaria | ||
Nr. Interventi di manutenzione preventiva ordinaria | 12 | |
Frequenza degli interventi di manutenzione preventiva ordinaria | Mensile | |
Manutenzione correttiva straordinaria | ||
Assistenza telefonica | 40 ore/anno | |
Modalità di prestazione del servizio | Incluso | |
Fornitura e installazione di materiali | ||
Fornitura ed installazione dei materiali di consumo | Inclusa | |
Fornitura ed installazione di materiali la cui usura è legata all’utilizzo | Inclusa | |
Fornitura ed installazione di materiali di ricambio | Inclusa | |
Servizio di gestione e ricarica delle miscele gassose in bombola | Inclusa | |
Servizi specialistici aggiuntivi | ||
Servizio di strumentazione sostitutiva | Inclusa | |
Servizio di reperibilità | Inclusa | |
Assistenza in campo per verifiche di qualità annuale secondo D.Lgs. 152/06 (IAR/Linearità) e secondo necessità a semplice richiesta da AMA S.p.a. | Inclusa | |
Verifiche di qualità annuale secondo EN14181 (QAL2, AST) | Inclusa |
Al fine di evitare fraintendimenti, AMA S.P.A. ha adottato la seguente classificazione in tre classi di appartenenza del materiale necessario agli interventi di manutenzione preventiva e correttiva: Materiali di largo consumo, materiali soggetti a decadimento e parti di ricambio.
Rientrano fra i materiali di largo consumo:
- Filtro sonda di campionamento in acciaio sinterizzato
- O ring sonda di campionamento
- Cartucce filtranti coalescenti
- O ring pompa di campionamento
- Valvola/e pompa di campionamento
- Membrana pompa di campionamento
- Tubi pompe peristaltiche
- Roller pompe peristaltiche
- Qualsiasi genere di supporto filtrante a servizio del sistema di analisi e trattamento gas;
- Ogive in PFE e /o silicone
- Carboni attivi
- Drierite
- Purafill
- Gel di silice
Rientrano fra i materiali soggetti a decadimento:
- Lampade di misura
- Cartucce di convertitori catalitici
- Sorgenti IR/laser
Si definiscono pezzi di ricambio tutti quei materiali per i quali non sia prevista una vita media sostanzialmente diversa da quella dell’apparecchiatura e la cui sostituzione non sia prevista a frequenze definite dal manuale di uso e manutenzione, ma sia relazionabile a una rottura accidentale e non preventivabile all'acquisto dell'apparecchiatura.
Il servizio di manutenzione dovrà essere comprensivo della fornitura e installazione di tutte le quattro tipologie di materiali di cui sopra, che saranno pertanto forniti senza oneri aggiuntivi per la Committente
Art. 4.5.2.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui all’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione degli analizzatori delle emissioni | €/anno 112.000,00 |
Art. 14.5.3 ‐ Manutenzione degli impianti di triturazione delle ceneri
Tale servizio consiste nella gestione, nella conduzione, nella manutenzione ordinaria e programmata e negli interventi riparativi ordinari e di pronto intervento relativo all’impianto di frantumazione, con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
Art. 14.5.3.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione
L’impianto è costituito da un trituratore più uno di riserva.
Il servizio prevede la manutenzione ordinaria dell’impianto di frantumazione e relativa cabina di trasferimento .
L’impresa dovrà provvedere a:
1. controllo automatismi e strumentazione a bordo macchina;
2. controllo e pulizia sensori di sicurezza;
3. verifica regolare funzionamento Plc gestionale;
4. controllo organi di movimento;
5. serraggio viteria e bulloneria;
6. controllo stato catene, perni di frantumazione e griglia stacciatrice;
7. controllo servomeccanismi e motori;
8. controllo isolamento termico e fonico macchina;
9. controllo efficienza filtri e aspiratore cabina trasferimento;
10. stesura a termine lavori di rapporto di lavoro in duplice copia
Gli interventi da effettuarsi presso l’impianto, dovranno svolgersi sempre in modo tale da non creare ritardi o interruzioni al servizio e coordinate anticipatamente con la Stazione Appaltante.
Sono esclusi dall’onere di gestione la fornitura di parti di ricambio e la sostituzione di apparecchiature;
Art. 14.5.3.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I componenti usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo, ad eccezione della minuteria (guarnizioni, lubrificanti, bulloneria, cuscinetti, catene di distribuzione etc.), saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui all’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione dell’impianto di frantumazione compreso quello di riserva | €/anno 10.000,00 |
Art. 14.5.4 ‐ Manutenzione dei depositi refrigerati
Tale servizio consiste nella gestione, conduzione e manutenzione dei depositi refrigerati asserviti all'attività funebre con controllo dei sensori interni, dei punti di comando e dei gruppi frigo a questi dedicati con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
I depositi sono costituiti da n°9 celle frigo in muratura ( n° 8 celle da 32 posti salma e n° 1 da 48 posti salma) e da complessive n°38 celle frigo, da 6 posti salma cadauna, costituite da pannelli modulari in acciaio zincato con due unità refrigeranti remote.
Art. 14.5.4.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione
Il servizio prevede la manutenzione ordinaria dei depositi refrigerati sia presenti all’interno dell’impianto di cremazione sia nelle camere mortuarie del cimitero Flaminio, dovrà essere eseguita da personale specializzato e prevede sommariamente le seguenti operazioni:
1. controllo giornaliero del regolare funzionamento e delle porte di chiusura
2. controllo settimanale del regolare funzionamento dei compressori delle celle frigo
3. controllo mensile del regolare funzionamento delle celle frigo e relative centrali frigorifere
4. pulizia condensatori;
5. pulizia evaporatori;
6. serraggio componenti elettrici ai quadri comandi;
7. controllo funzionamento sbrinamenti;
8. controllo funzionamento ed eventuale sostituzione resistenze elettriche;
9. controllo di tutti i sistemi di sicurezza;
10. controllo pressioni impianto freon;
11. igienizzazione giornaliera dei depositi refrigerati;
12. Sanificazione settimanale dei depositi refrigerati.
Tali operazioni sono da intendersi a titolo indicativo e non esaustivo, la ditta aggiudicataria è responsabile del mantenimento delle condizioni di funzionamento, di conservazione e di efficienza delle celle frigorifere.
Art. 14.5.4.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I componenti usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo, ad eccezione della minuteria (guarnizioni, lubrificanti, bulloneria, ricarica gas, valvolame
etc.), saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui all’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
manutenzione dei depositi frigo asservite all'attività crematoriale : | |
Deposito frigo in muratura | €/anno 7.000,00 |
Celle frigo | €/anno 80.000,00 |
Art. 14.5.5 ‐ Manutenzione degli impianti di climatizzazione
Tale servizio consiste nella gestione, nella conduzione, nella manutenzione ordinaria e programmata e negli interventi riparativi ordinari e di pronto intervento relativo all’impianto di condizionamento, climatizzazione ed estrazione aria e/o a componenti d’impianto quali terminali di climatizzazione, canali di distribuzione aria ecc. con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
Gli impianti sono costituiti da :
TIPO | Potenzialità | Ubicazione |
MonoSplit De Longhi | 1800 BTU Inver. | Locale SME |
MonoSplit Hisense | 1800 BTU Inver. | Sala Commiato 1 |
MonoSplit Hisense | 1800 BTU Inver. | Sala Commiato 1 |
MonoSplit Hisense | 1800 BTU Inver. | Sala Commiato 1 |
MonoSplit Hisense | 1800 BTU Inver. | Sala Commiato 1 |
Canalizzato Daikin | Sala Commiato 2 | |
Canalizzato Daikin | Sala Commiato 2 | |
Refrigeratore Cosmotec | PLC Forno 1 | |
Refrigeratore Cosmotec | PLC Forno 2 | |
Refrigeratore Cosmotec | PLC Forno 3 | |
Refrigeratore Cosmotec | PLC Forno 4 | |
Refrigeratore Cosmotec | PLC Forno 5 | |
Refrigeratore Cosmotec | PLC Forno 6 |
Art. 14.5.5.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria
Il servizio prevede la manutenzione ordinaria degli impianti di condizionamento, climatizzazione e aspirazione aria che dovrà essere eseguita da personale specializzato e prevede sommariamente le seguenti operazioni:
1. controllo pressostato di alta e bassa pressione;
2. pulizia condensatore
3. vuoto completo impianto refrigerante
4. controllo capillari;
5. unità interne a parete ed a soffitto:
a. pulizia dei filtri
b. pulizia prese d’aria ed uscita d’aria
c. verifica e controllo parametri d’impostazione
d. controllo dell’efficienza dello scarico di condensa e pulizia della bacinella
e. pulizia della struttura di contenimento e griglia di aspirazione;
6. unità esterne motocondensanti
a. pulizia del pacco batteria mediante spazzolatura o getto d’aria compressa in caso di depositi prevalentemente polverosi o mediante lavaggio con soluzioni disincrostanti in caso di depositi grassi o incrostazioni
b. controllo serraggio dei morsetti e dei cavi elettrici
c. controllo e serraggio motori elettrici, compressori e ventilatori
d. controllo tensioni
e. controllo assorbimento a regime pieno e parzializzato;
7. serrande di taratura
a. verifica della scorrevolezza dei perni e dei levismi
b. lubrificazione dei perni e dei levismi
c. registrazione degli accoppiamenti
d. pulizia.
Per gli impianti di condizionamento le operazioni di manutenzione vanno effettuate secondo la seguente cadenza per ciascuna tipologia di impianto:
1. Per gli impianti di ricambio aria canalizzata: ogni 2 mesi;
2. Per gli impianti di condizionamento centralizzati canalizzati ad aria: ogni mese;
3. Per gli impianti di condizionamento split con macchina a compressore:ogni mese
La manutenzione ordinaria e programmata, compensata con il canone, prevede secondo la tipologia di impianto trattato, complessivamente le seguenti operazioni: pulizia e lavaggio dei filtri nonché l’eventuale sostituzione nel caso si rendesse necessaria, pulizia delle batterie di scambio termico, pulizia bacinelle raccolta acqua di condensa e verifica del regolare scarico, pulizia ventilatori, pulizia di tutti gli apparecchi terminali, verifica della pressione fluido frigorifero ed eventuale reintegro anche totale e se necessaria riparazione di eventuale perdita, verifica del compressore o dei compressori, verifica e messa a punto degli automatismi di regolazione ed eventuale loro sostituzione, controllo efficienza dispositivi di sicurezza ed eventuale loro sostituzione, verifica di tutti i componenti di comando di tipo elettrico termico e delle loro connessioni con l’impianto e regolazione impostazioni orari di funzionamento con eventuali nuove programmazioni, fornitura di tutti i materiali di consumo necessari alle operazioni.
Inoltre è prevista e compensata con il canone interventi di igienizzazione e sanificazione delle condotte e delle bocchette di aspirazione e mandata assicurandosi prima della riattivazione dell’impianto che nessuna sostanza tossica e/o nociva utilizzata, biologicamente pericolosa o emanante odori possa essere introdotta nell’aria da inviare negli ambienti secondo il seguente schema
Tipologia di Impianto | Igienizzazione | Sanificazione |
impianti canalizzati presenti nella sala del commiato | semestrale | annuale |
Al termine dovrà essere consegnato l'attestato di avvenuta bonifica e di conformità alle prescrizioni del D.Lgs. 81/2008, la relazione tecnica, la copia dei test battereologici effettuati e copia delle schede dei prodotti chimici utilizzati.
I campionamenti dovranno essere eseguiti conformemente a quanto previsto dalle linee guida EX ISPESL/WHO nonché dal documento 4/4/2000 G.U. 103 (linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi)
Le operazioni di pulizia e sanificazione andranno eseguite entro il primo semestre della consegna dei lavori
Tali operazioni sono da intendersi a titolo indicativo e non esaustivo, la ditta aggiudicataria è responsabile del mantenimento delle condizioni di funzionamento, di conservazione e di efficienza degli impianti di condizionamento, climatizzazione e aspirazione aria.
Art. 14.5.5.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I componenti usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo, ad eccezione della minuteria (guarnizioni, lubrificanti, bulloneria, ricarica gas, etc.), saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui all’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione degli impianti di climatizzazione | €/anno 9.000,00 |
Art. 14.5.7 ‐ Manutenzione dell’impianto montaferetri
Tale servizio consiste nella gestione, conduzione e manutenzione ordinaria e programmata e negli interventi riparativi ordinari e di pronto intervento relativo ai due impianti montaferetri presenti nelle sale del commiato con riporto dei dati di verifica in specifico registro. Nel servizio sono incluse le verifiche periodiche e straordinarie e la certificazione dei dispositivi di sicurezza degli ascensori previste nel D.P.R. 162/99 e s.m.i, al fine di garantire l’efficienza delle stesse e il rispetto delle normative vigenti, incluse le verifiche periodiche ordinarie indicate nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,
Art. 14.5.7.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria
Le verifiche e la manutenzione dovranno essere eseguite da personale specializzato con patentino per macchinari di sollevamento (ascensori, montacarichi ecc.) .
Ad ogni intervento dovranno essere eseguite :
a) Pulizia e lubrificazione degli argani, dei motori e delle altre parti soggette a movimento
b) Rabbocco di lubrificante all'argano e al motore quando necessario
c) Lubrificazione delle guide di scorrimento
d) Verifica dei freni, delle funi di trazione, delle apparecchiature elettriche, delle porte dei piani delle relative serrature e degli apparecchi di sicurezza
e) Assistenza di un tecnico specializzato per l’eliminazione di eventuali guasti su richiesta da parte della Stazione Appaltante
Art. 14.5.7.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I componenti usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo, ad eccezione della minuteria (guarnizioni, lubrificanti, bulloneria, contattori etc.),
saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui all’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione dell’impianto montaferetri | €/anno 1.000,00 |
Art. 14.5.8 ‐ Manutenzione dell'impianto antincendio
Tale servizio consiste nella gestione, conduzione e manutenzione dell'impianto antincendio a servizio del crematorio ‐ compreso gli estintori, pompe di circolazione, sistemi di rilevazione gas e fumi, ecc .. con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
Art. 14.5.8.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria
Si descrivono le operazioni di verifica e relativa manutenzione degli impianti e delle apparecchiature antincendio.
Le operazioni e le periodicità con cui effettuare le verifiche, sono state definite in ottemperanza a quanto previsto dalle leggi e norme vigenti ed in conformità a quanto la buona pratica suggerisce.
Verifica impianti rivelazione fumi Frequenza: Semestrale
Elenco verifiche
Controllo generale impianto per riscontrare la visibilità di tutte le apparecchiature, la corrispondenza alle condizioni di progetto e la corretta copertura dei rivelatori su tutte le aree
Elenco verifiche per centrali ed alimentatori
Controllo della linea di alimentazione dell'impianto, dal quadro elettrico alla centrale di comando.
Controllo dell’efficienza e dello stato di carica degli accumulatori in tampone mediante misurazione a seguito di esclusione dell’alimentazione elettrica da rete per 60 min.
Controllo delle morsettiere ed eventuale serraggio.
Controllo generale delle varie logiche di funzionamento con verifica corrispondenza alla documentazione.
Verifica ricevimento allarmi dai sensori.
Verifica attivazione allarmi, attuatori e segnalazioni varie a seguito simulazione allarme proveniente dai sensori in campo e invio segnalazione a posto presidiato.
Pulizia esterna ed interna.
Se possibile ripristino delle anomalie riscontrate e segnalazioni sul Registro Antincendio.
Elenco verifiche per sensori, moduli, interfacce e apparecchiature in campo.
Verifica fissaggio, deterioramenti, manomissioni.
Verifica funzionamento mediante sollecitazione con apposito strumento (calamita, spray simulatore di fumo ecc.):
Rivelatori ottici di fumo puntiformi:
Pulizia sensore con bombola adeguata ad aria compressa (quando necessario).
Controllo funzionamento del segnale di allarme sulla linea a cui è collegato il sensore eseguendo il test con apposita bomboletta di fumo prescritta dal costruttore.
Rivelatori termici:
Controllo funzionamento del segnale di allarme sulla linea a cui è collegato il sensore eseguendo il test con dispositivo di emissione di aria calda (Phon) a temperatura di intervento del rivelatore (diversa da ogni tipo
di rivelatore con soglie d’intervento derivanti da legislazione statunitense).
Controllo della funzionalità ed efficienza dei ripetitori di allarme (led) per i rivelatori nascosti.
Pulizia dei rivelatori qualora se ne presenti la necessità.
Verifica funzionamento dei pulsanti di allarme manuale eseguendo il test con apposita chiavetta di chiusura del circuito da inserire nella scatola del pulsante.
Verifica dell’integrità della scatola e del vetrino di protezione.
Verifica funzionamento, elettrovalvole, sblocco degli elettromagneti di ritenuta porte, attuatori e segnalazioni varie a seguito simulazione allarme proveniente dai sensori in campo.
Se possibile, ripristino delle anomalie riscontrate e segnalazioni sul Registro Antincendio.
Applicazione di etichetta plastica adesiva riportante data del controllo, nome impresa e firma operatore responsabile.
Verifica dispositivi di allarme ottico‐acustici Frequenza: Semestrale
Elenco verifiche per quanto applicabile
Verifica fissaggio e stabilità apparecchiatura.
Verifica integrità apparecchiature.
Verifica dell’efficienza delle batterie (ove presenti) mediante misurazione a seguito dell’esclusione dell’alimentazione elettrica di rete per 60 min.
Verifica funzionamento dei pulsanti di comando manuale posti in guardiola e relativa attivazione degli allarmi ottici‐acustici.
Verifica del corretto funzionamento di tutti gli allarmi ottico‐acustici mediante ripetute e brevi attivazioni necessarie allo scopo, al fine di causare il minimo disagio.
Verifica porte EI
Manutenzione periodica delle porte tagliafuoco
Frequenza:
Semestrale
Elenco verifiche per tutti i serramenti EI
Controllo generale dello stato del serramento.
Controllo e serraggio di tutte le viti.
Controllo dello stato di ancoraggio del telaio alla struttura portante.
Registrazione di cerniere e precedenze di chiusura.
Controllo di eventuali cedimenti con fuori squadro del serramento e regolazione delle ante affinché non striscino sul pavimento.
Controllo funzionalità maniglie e serrature con prova chiavi.
Controllo dello stato delle battute e della funzionalità ed efficienza delle guarnizioni termo espandenti, con sostituzione delle parti difettose o mancanti.
Controllo corretta apertura e chiusura e dell’insussistenza di eventuali ostacoli alla completa apertura delle ante.
Controllo funzionalità chiudiporta aerei, a pavimento o a molla ed eventuale taratura o caricamento sufficiente per chiudere la porta con un’apertura di 45°.
Controllo e regolazione aste dei rinvii verticali (per porte a doppia anta) con pulizia del foro nella boccola a pavimento.
Controllo dello stato della parte vetrata o oblò.
Controllo esistenza e registrazione targhette omologazione.
Controllo della corretta disposizione dei cartelli di segnalazione.
Lubrificazione di tutti gli organi di movimento (cerniere, serrature, ecc.), eliminando eventuali cigolii.
Pulizia generale del serramento da grasso, colature di olio, polvere, nastro adesivo ecc.
Ritocco verniciatura ed eliminazione eventuali scritte.
Rimozione e smaltimento di qualsiasi tipo di blocco posticcio della porta in posizione di apertura (cunei, cartone, ecc.).
Pulizia dei cartelli.
Applicazione di etichetta plastica adesiva riportante data del controllo, nome impresa e firma operatore.
Annotazioni sul Registro Antincendio.
Elenco verifiche aggiuntive (quando applicabile) per porte ad apertura elettrica ad anta
Controllo della possibilità di apertura a spinta a seguito di mancanza di tensione.
Controllo del funzionamento dell’interruttore comando porta (ON / blocco in apertura / blocco in chiusura).
Controllo del funzionamento dei sensori di sicurezza ad infrarossi alle cerniere.
Elenco verifiche per porte dotate di trattenuta elettromagnetica che viene automaticamente disalimentata in caso di allarme
Controllo che il magnete sia saldamente fissato alla struttura e le contropiastre siano correttamente ancorate
Controllare che il magnete sia alimentato.
Controllo che il pulsante di sgancio funzioni perfettamente.
Controllo cartello di istruzione allo sgancio.
Verifica porte uscite di sicurezza Frequenza: Semestrale
Elenco verifiche
Controllo generale dello stato del serramento.
Controllo e serraggio di tutte le viti.
Controllo dello stato di ancoraggio del telaio alla struttura portante.
Registrazione cerniere e precedenze di chiusura.
Controllo di eventuali cedimenti con fuori squadro del serramento e regolazione delle ante affinché non striscino sul pavimento.
Controllo funzionalità maniglie e serrature con prova chiavi.
Controllo corretta apertura e chiusura e dell’insussistenza di eventuali ostacoli alla completa apertura delle ante.
Controllo funzionalità chiudiporta aerei, a pavimento o a molla ed eventuale taratura o caricamento sufficiente per chiudere la porta con un’apertura di 45°.
Controllo e regolazione aste dei rinvii verticali (per porte a doppia anta) con pulizia del foro nella boccola a pavimento.
Controllo dello stato della parte vetrata o oblò.
Controllo della corretta disposizione dei cartelli di segnalazione.
Lubrificazione di tutti gli organi di movimento (cerniere, serrature, ecc…), eliminando eventuali cigolii.
Ritocco verniciatura ed eliminazione eventuali scritte.
Rimozione e rottamazione di qualsiasi tipo di blocco posticcio della porta in posizione di apertura (cunei, cartone, ecc.).
Pulizia generale del serramento da grasso, colature di olio, polvere, nastro adesivo ecc.
Applicazione di etichetta plastica adesiva riportante data verifica, nome impresa e firma operatore.
Annotazioni sul Registro Antincendio.
Elenco verifiche aggiuntive per porte ad apertura elettrica a scorrimento
Controllo della possibilità di apertura a spinta (“sfondamento”) a seguito di mancanza di tensione e del corretto riaggancio alla struttura.
Controllo del funzionamento dell’interruttore comando porta.
Verifica serrande tagliafuoco EI Frequenza: Semestrale
Elenco verifiche
Controllo generale della serranda (ancoraggio telaio, deterioramenti, ecc.).
Controllo dello stato di apertura della serranda.
Controllo della corrispondenza dello stato sul sistema di supervisione (ove presente).
Controllo della presenza di eventuali ostacoli alla completa chiusura della serranda.
Controllo della funzionalità ed efficienza dei manovellismi.
Controllo e serraggio di tutti gli accoppiamenti meccanici accessibili.
Controllo dello stato del fusibile termostatico (disgiuntore).
Controllo della funzionalità del microinterruttore di fine corsa.
Prova di sgancio e controllo relativa segnalazione in supervisione (ove presente).
Controllo arresto impianto di ventilazione a seguito chiusura serranda.
Annotazioni sul Registro Antincendio.
Verifica e manutenzione estintori Frequenza: Diversa in funzione delle attività
CONTROLLO SEMESTRALE
Verifica che l’estintore sia presente e segnalato con apposito cartello ai sensi della legislazione vigente.
Verificare la presenza dell’estintore, appeso su idonea staffa, piantana o cassetta a m.1,50 al massimo da terra e segnalato con apposito cartello.
Verificare che l’estintore sia chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stesso sia libero da ostacoli.
Pulizia dell’estintore, del supporto, dell’eventuale cassetta e del cartello.
Verificare l’integrità e ancoraggio della staffa di sostegno a muro (ove presente).
Verificare che l’estintore non sia stato manomesso, in particolare non risulti manomesso o mancante il dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali.
Verificare che i contrassegni siano esposti a vista e siano ben leggibili.
Verificare che l’indicatore di pressione indichi un valore compreso all’interno del campo verde.
Verificare che l’estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.
Verificare che l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto (anello) e alla maniglia di trasporto.
Controlli sull’integrità della carica mediante pesata o misura della pressione interna con indicatore di pressione.
Controlli su parti rilevanti dell’estintore quali ugelli ostruiti, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, danneggiamenti del supporto.
Effettuare il lento capovolgimento dell’estintore per smuovere la polvere (escluso estintori carrellati).
Controllare che il cartellino sia presente sull’apparecchio e sia correttamente compilato con i dati caratteristici.
Compilazione del cartellino di manutenzione con la data del controllo, sempre in conformità alla norma UNI 9994 ‐ 1.
Registrazione del controllo sul Registro Antincendio.
Controlli aggiuntivi per gli estintori carrellati
Controllo generale della stabilità e dell’assenza di resistenze al traino.
Controllo delle impugnature del supporto e delle carenature di protezione.
La ditta incaricata della manutenzione non deve mai asportare gli estintori dai luoghi di lavoro; se deve effettuare il ripristino, la revisione o il collaudo, deve provvedere alla loro momentanea sostituzione con estintori dello stesso tipo e analoga capacità di spegnimento.
REVISIONE (periodicità come di seguito indicata)
Tipo di estintore | Tempo massimo di revisione con sostituzione della carica (mesi) |
a polvere | 36 |
A CO2 | 60 |
Nota: La revisione comprende tutti i componenti costituenti l’estintore |
Verifica di conformità al prototipo omologato o di tipo approvato per quanto attiene alle iscrizioni e alla idoneità di eventuali ricambi.
Tutte le verifiche di cui alle fasi di sorveglianza e controllo.
Pulizia dell’estintore, del supporto, dell’eventuale cassetta e del cartello.
Xxxxx e controllo funzionale di tutte le sue parti.
Controllo di tutte le parti di passaggio del gas ausiliario e dell’agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli, per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni.
Controllo dell’assale e delle ruote, quando esistenti.
Eventuale ripristino delle protezioni superficiali.
Sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni.
Sostituzione e smaltimento dell’agente estinguente, conformemente della norma UNI 9994 ‐1:2013.
Sostituzione delle guarnizioni.
Sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio per garantire sicurezza ed efficienza.
Rimontaggio dell’estintore in perfetto stato di efficienza.
Tutte le parti di ricambio e degli agenti estinguenti utilizzati devono essere originali o altri dichiarati equivalenti dal produttore dell’estintore. La sostituzione dell’ agente estinguente deve essere effettuata con la periodicità dichiarata da produttore e, in ogni caso, non maggiore di quella di cui a precedente prospetto.
La data della revisione (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata devono essere riportate in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore.
E’ vietato punzonare tale data sul serbatoio o su componenti dell’estintore soggetti a pressione.
Applicazione di cartellino correttamente compilato c conformemente a quanto indicato dalla norma UNI 9994
‐ 1:2013.
Registrazione del controllo sul Registro Antincendio.
COLLAUDO (periodicità come di seguito indicata)
Tipo di estintore | Tempo massimo di collaudo bombola (anni) |
a polvere non marcati CE | 6 |
a polvere marcati CE | 12 |
a CO2 | 10 |
Estintore a polvere
Pulizia dell’estintore, del supporto, dell’eventuale cassetta e del cartello.
Tutte le verifiche di cui alle fasi di sorveglianza e controllo.
Depressurizzazione dell'estintore, scaricando solo il gas propellente.
Controllo della presenza di pressione residua.
Smontaggio della valvola, controllo della funzionalità e leggibilità dell'indicatore di pressione (manometro).
Svuotamento completo dell'estinguente (polvere) contenuto nel serbatoio ed eliminazione di tutti i residui della vecchia carica.
Verifica dello stato delle lamiere e delle saldature del serbatoio.
Collaudo del serbatoio mediante prova idraulica ai sensi della norma UNI 9994 ‐ 1:2013.
La data della revisione (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata devono essere riportate in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore.
E’ vietato punzonare tale data sul serbatoio o su componenti dell’estintore soggetti a pressione.
Controllo dell'integrità del tubo pescante, eliminando i residui della vecchia carica.
Sostituzione di tutte le guarnizioni e delle parti usurate.
Ricarica con l'estinguente (polvere).
Revisione del dispositivo di sicurezza contro le sovrappressioni.
Revisione del tubo flessibile e controllo della presenza di screpolature o ammaccature.
Rimontaggio della valvola sul corpo di estintore e pressurizzazione dell'estintore alla pressione nominale previo inserimento di anello in materiale plastico di attestazione collaudo.
Controllo successivo alla carica delle perdite di gas propellente.
Rimontaggio di ogni altro componente precedentemente smontato.
Ripristino delle protezioni o verniciature esterne in presenza di inizi di corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi.
Ripristino delle iscrizioni mancanti o illeggibili sull'estintore e sull'etichetta.
Ripristino del dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali.
Controllo delle impugnature del supporto e delle carenature di protezione.
Applicazione di cartellino correttamente compilato conformemente a quanto indicato dalla norma UNI 9994
‐ 1:2013.
Registrazione del controllo sul Registro Antincendio.
Estintori a CO2
Pulizia dell’estintore, del supporto, dell’eventuale cassetta e del cartello.
Tutte le verifiche di cui alle fasi di sorveglianza e controllo.
Controllo della presenza di pressione residua.
Verifica dello stato della bombola.
Collaudo del serbatoio.
Annotazione nel certificato ISPESL d'origine della bombola dell'esito del collaudo.
Punzonatura sul serbatoio di un bollo indicante ente collaudante, mese e anno del collaudo.
Sostituzione di tutte le guarnizioni e delle parti usurate.
Ricarica con l'estinguente biossido di carbonio.
Revisione del dispositivo di sicurezza contro le sovrappressioni.
Revisione del tubo flessibile e controllo della presenza di screpolature o ammaccature.
Rimontaggio della valvola sul corpo di estintore e pressurizzazione dell'estintore alla pressione nominale.
Controllo successivo alla carica delle perdite di gas.
Rimontaggio di ogni altro componente precedentemente smontato.
Ripristino delle protezioni o verniciature esterne in presenza di inizi di corrosione sulle lamiere, sulle saldature e sui fondi.
Ripristino delle iscrizioni mancanti o illeggibili sull'estintore e sull'etichetta.
Ripristino del dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali.
Controllo delle impugnature del supporto e delle carenature di protezione.
Applicazione di cartellino correttamente compilato conformemente a quanto indicato dalla norma UNI 9994 ‐
1:2013.
Registrazione del controllo sul Registro Antincendio.
Controlli aggiuntivi per estintori carrellati
Controllo e lubrificazione dei mozzi e dei cuscinetti delle ruote e controllo delle stesse.
Controllo del fissaggio delle ruote sui mozzi e verifica della resistenza al traino.
Controllo delle impugnature del supporto e delle carenature di protezione.
Verifica armadi e cassette con attrezzature per emergenza antincendio
Frequenza: Semestrale (eccetto sostituzione batterie megafoni: annuale).
Elenco verifiche
Controllo dell’accessibilità degli armadi.
Controllo dell’integrità, del corretto fissaggio a muro e della stabilità dell’armadio stesso.
Controllo della presenza di idonea cartellonistica di segnalazione.
Controllo della corretta funzionalità di serrature e ante (con lubrificazione se necessario).
Controllo della presenza ed esame generale di tutte le attrezzature di dotazione.
Controllo di funzionamento dei megafoni.
Pulizia dell’armadio interna ed esterna.
Controllo della scadenza dei componenti soggetti a sostituzione periodica.
Registrazione esito del controllo sul Registro Antincendio.
Con frequenza annuale: sostituzione delle batterie dei megafoni, controllo e pulizia dei contatti delle batterie, controllo del corretto funzionamento dei megafoni e smaltimento delle batterie rimosse.
Art. 14.5.8.2 – Valutazione delle prestazioni
I materiali usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui al Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione impianto antincendio | €/anno 3.000,00 |
Art. 14.5.9 ‐ Manutenzione degli impianti elettrici
Tale servizio consiste nella gestione e manutenzione degli impianti elettrici asserviti al crematorio compresa la manutenzione della cabina elettrica presente nella palazzina con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
Art. 14.5.9.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria
Impianto elettrico generale, Quadri elettrici
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a
Interventi | Frequenza |
Verifica e controllo tenuta meccanica delle carpenterie e di tutti gli organi meccanici delle stesse (portelle,guide DIN, piastre di fondo cerniere, serrature, ecc). | annuale |
Pulizia interna da polveri, trefoli di rame, ecc. | annuale |
Controllo e serraggio morsetti di qualunque natura (morsettiere e apparecchi). | semestrale |
Verifica e controllo funzionamento strumentazione a bordo quadro. | semestrale |
Verifica e controllo efficienza (test funzionali) di tutte le apparecchiature facenti parte del Q.E – Interruttori di qualsiasi natura e portata, comandi remoti, teleruttori, contattori termici, trasformatori, spie luminose, orologi, ecc. | semestrale |
Verifica e controllo conduttore di terra con misurazione continuità del collegamento conduttore PE principale. | semestrale |
Verifica e controllo eventuali squilibri delle fasi e assorbimenti anomali. | semestrale |
Misurazione del cos ϕ con verifica e controllo corretto funzionamento delle batterie di rifasamento (ove presenti). | semestrale |
Verifica e controllo congruità temperatura interna Q.E. (C.EI. 17/13). | annuale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. | periodica a richiesta, a guasto |
Impianti di terra
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Esecuzione visita periodica di legge insieme all’organo competente. | biennale |
Verifica e controllo tenuta meccanica delle connessioni sui collettori principali e secondari e sui dispersori. | annuale |
Verifica e controllo presenza componentistica accessoria – cartelli protezioni, tombini. | annuale |
Verifica e controllo della continuità sui conduttori equipotenziali. | annuale |
Misura del valore della resistenza di terra. | annuale |
Adempimenti previsti dall’applicazione del D.P.R. n. 462/2001. | normato |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, | periodica a |
non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere | richiesta, a |
prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla | guasto |
perfetta efficienza. |
Impianti protezione scariche atmosferiche
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Esecuzione visita periodica insieme all’organo competente di. legge | biennale |
Verifica e controllo tenuta meccanica delle connessioni sulle calate, sui captatori presenti sulle coperture sui collettori principali e secondari e sui dispersori. | annuale |
Verifica e controllo componentistica accessoria ‐cartelli, presenza protezioni, tombini. | annuale |
Verifica e controllo della continuità sulle connessioni. | annuale |
Misura del valore della resistenza del terreno. | annuale |
Adempimenti previsti dall’applicazione del D.P.R. n. 462/2001. | normato |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, | periodica a |
non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere | richiesta, a |
prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla | guasto |
perfetta efficienza. |
Cabine di trasformazione MT/BT
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Verifica e controllo livello olio trasformatori e interruttori MT. | annuale |
Analisi contenuto PCB olio e denuncia organo competente (ARPAL). | annuale |
Verifica e controllo tenuta meccanica delle connessioni (terminali) e di tutta la bulloneria in genere. | annuale |
Verifica e controllo funzionamento di sezionatori e interruttori generali lato M.T e lato B.T., circuiti ausiliari di protezione e controllo, blocchi a chiave della cella, pulsante emergenza, interruttori automatici e differenziali e comunque tutte le apparecchiature che concorrono al funzionamento dell’impianto. | annuale |
Verifica e controllo della continuità sulle connessioni con il conduttore di terra. | annuale |
Prove di intervento allarmi. | annuale |
Verifica e controllo dello stato di salute di cavi (eventuali danneggiamenti o invecchiamento precoce) | annuale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. | periodica a richiesta, a guasto |
Linee elettriche e canalizzazioni per tutte le tipologie di Impianti
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Verifica e controllo integrità delle canalizzazioni di qualsiasi natura e loro fissaggio | annuale |
Verifica e controllo integrità dei conduttori eventuali danneggiamenti o invecchiamento precoce (esame visivo) | annuale |
Verifica e controllo tenuta meccanica delle connessioni su blindosbarre e di tutta la bulloneria in genere | annuale |
Prove di isolamento tra le fasi e verso massa | annuale |
Verifica e controllo della continuità sulle connessioni con il conduttore di terra | annuale |
Verifica e controllo di morsettiere di derivazione, giunzione cavi (eventuali muffole) | annuale |
Verifica e controllo di manicotti, pressacavi e qualunque elemento di raccordo e giunzione per l’ottenimento della coerenza del grado IP dell’impianto | annuale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. | annuale a richiesta, a guasto |
Punti utenza
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Verifica e controllo integrità e funzionalità di tutti i punti di comando accensione luci (interruttori deviatori, pulsanti accensione a relè ecc) compreso cestello, frutto supporto e mascherine. | semestrale |
Verifica e controllo integrità e funzionalità di tutti i punti presa di forza motrice di qualunque tipologia: serie civile, prese CEE industriali 220/380 interbloccate e non compreso cestello, frutto supporto e mascherine | semestrale |
Verifica e controllo integrità e funzionalità di tutti i gli interruttori di sezionamento e protezione dei punti presa compreso cestello, frutto supporto e mascherine | semestrale |
Verifica e controllo integrità e funzionalità di cicalini ronzatori, spie segnalazione di impianti di qualunque tipo compreso cestello, frutto supporto e mascherine | semestrale |
Verifica e controllo integrità e funzionalità di tutte le protezione dei quadretti di comando e di zona‐ interruttori automatici. magnetotermici, differenziali, fusibili ecc | Semestrale a richiesta, a guasto |
Impianti di illuminazione
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Verifica e controllo integrità corpi illuminanti di qualsiasi tipo in ogni loro parte e accessorio (schermi griglie ottiche, ecc) ed eventuale riparazione e/o sostituzione | semestrale |
Verifica e controllo elemento illuminante di qualsiasi tipologia e sostituzione dello stesso se in fase di esaurimento | semestrale |
Verifica e controllo funzionalità reattori, accenditori e starter ed eventuale sostituzione | semestrale |
Verifica e controllo integrità e funzionalità circuiti di accensione e taratura se necessaria o richiesta | semestrale a richiesta, a guasto |
Verifica e controllo di fissaggi e staffature dei corpi illuminanti di qualsiasi tipo e natura | semestrale |
Pulizia di schermi, ottiche e globi | annuale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. | periodica, a richiesta, a guasto |
Impianti di illuminazione emergenza e sicurezza
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi Frequenza
Verifica e controllo con sostituzione delle lampade o tubi fluorescenti guasti o deteriorati; lampade permanenti e non permanenti | semestrale |
Verifica e controllo con sostituzione di batterie e componenti elettronici guasti o deteriorati | semestrale |
Verifica dell’integrità e leggibilità dell’apparato di segnalazione (solo per apparecchi di segnalazione di sicurezza). | semestrale |
Verifica dell’inibizione a distanza dell’emergenza con modo di riposo se presente | semestrale |
Pulizia degli apparati di segnalazione (pittogrammi) per apparecchi di segnalazione di sicurezza. dello schermo trasparente e schermo riflettente degli apparecchi | semestrale |
Verifica dell’intervento in emergenza e funzionale degli apparecchi | semestrale |
Verifica dell’autonomia dopo il necessario tempo di ricarica | semestrale |
CONTROLLI FUNZIONALI CENTRALINE | |
Verifica dei comandi dei test funzionali | mensile |
Verifica dei comandi dei test di autonomia | mensile |
Verifica e controllo del funzionamento della stampante (provvedere a rifornimento carta e nastro) | mensile |
Verifica delle stampe di anomalie e individuazione degli apparecchi guasti | mensile |
Verifica del collegamento via modem | mensile |
Controllo di funzionamento remoto con software di supervisione | mensile |
Manutenzione Centralina : valgono le istruzioni a bordo macchina, anche nel caso di impiego di soccorritori | mensile |
Preparazione dei report dei risultati delle verifiche da rendere disponibile per il responsabile della tenuta del registro. | semestrale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. | semestrale a richiesta, a guasto |
Impianti di automazione (serrande, cancelli, sbarre, tende, ecc.)
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi Verifica e controllo generale funzionamento impianto | Frequenza semestrale |
Verifica e controllo di interruttori a chiave, pulsantiere, quadri e/o dispositivi di automazione con sostituzione delle schede e componenti elettrici ed elettronici guasti o deteriorati, per qualunque tipologia impianto | semestrale |
Verifica, controllo, pulizia ed ingrassaggio di tutte le parti in movimento (guide di scorrimento, cremagliere, cuscinetti, ruote, cerniere, rulli ,pulegge, alberi, molle ecc) ed eventuale sostituzione | semestrale |
Verifica e controllo di motori elettrici di qualsiasi tipo, motoriduttori, pistoni oleopneumatici compresa la sostituzione in caso di elemento guasto o deteriorato | semestrale |
Verifica e controllo della carpenteria di tutte le tipologia di impianti | semestrale |
Verifica e controllo dispositivi di sicurezza: fotocellule, catarifrangenti, costole mobili, lampeggianti, cicalini, interruttori di sicurezza ecc | semestrale |
Sostituzione olio pistoni e motoriduttori biennale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non periodica, funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente a richiesta, a riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. guasto |
Gruppo elettrogeno
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi Prove di avviamento automatico e manuale con carico | Frequenza Ogni 15 gg. |
Verifica, controllo isolamento alternatore, pulizia alette di raffreddamento e serraggio morsettiere di potenza | semestrale |
Verifica e controllo quadro avviamento automatico: controllo stati funzioni‐ valgono comunque le prescrizioni valide per i quadri elettrici impianto | semestrale |
Verifica e controllo funzionamento caricabatteria e batteria | semestrale |
Verifica e controllo livello elettrolito batteria | semestrale |
Verifica e controllo collegamento del neutro | semestrale |
Verifica e controllo di tutte le strumentazioni di bordo compreso indicatore di livello carburante | semestrale |
Verifica e controllo di tutte le sicurezze (mancanza olio, regolazione dei giri, elettrovalvole carburante) | semestrale |
Verifica e controllo scaldiglia del motore | semestrale |
Lato motore | semestrale |
Motori raffreddati ad acqua e ad aria : verifica e controllo livello olio. | semestrale |
Motori raffreddati ad aria : pulizia alette di raffreddamento, filtro aria e filtro motore. | semestrale |
Motori raffreddati ad acqua : pulizia filtro aria e motore, pulizia alette radiatore, verifica livello acqua di raffreddamento. | semestrale |
Motori raffreddati ad acqua e ad aria: sostituzione olio motore, filtro olio, filtro gasolio. | semestrale |
Verifica e controllo serraggio raccordi , viti e dadi. | semestrale |
Carburante: ripristino livello | Quando necesssita |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. | periodica, a richiesta, a guasto |
Gruppi di continuità e soccorritori
Sopralluogo con verifica dello stato manutentivo generale, ripristini e/o sostituzioni necessarie a garantire la piena funzionalità delle varie componenti, in particolare relativamente a:
Interventi | Frequenza |
Prove di avviamento automatico e manuale con carico | semestrale |
Verifica e controllo interruzione della scarica per minima tensione di batteria. | semestrale |
Verifica e controllo dell’intervento in emergenza al mancare della tensione di | semestrale |
alimentazione | |
Verifica e controllo dell’autonomia e stato della capacità delle batterie in funzione del carico applicato | semestrale |
Verifica e controllo della tensione d’uscita in emergenza e del valore di carico. | semestrale |
Verifica e controllo delle protezioni da corto circuito e sovraccarico del soccorritore in emergenza | semestrale |
Verifica e controllo dei dispositivi di allarme, comando e segnalazione previsti | semestrale |
Verifica e controllo delle funzioni principali delle schede di potenza | semestrale |
Verifica e controllo dell’apparecchiatura in generale ed eventuale serraggio morsettiere e connessioni. | semestrale |
Verifica, controllo e pulizia ventole di raffreddamento e delle schede interne | semestrale |
Verifica e controllo delle batterie ed eventuale ingrassaggio morsetti. | semestrale |
Sostituzione del pacco batterie | biennale |
Verifica e controllo dei report del sistema di autodiagnosi, se previsto. | mensile |
Preparazione dei report dei risultati delle verifiche da rendere disponibile per il responsabile della tenuta del registro. | semestrale |
Riparazione e/o sostituzione di tutti gli elementi che risultassero deteriorati, non periodica, funzionanti o con evidente stato di usura e che dovranno essere prontamente a richiesta, a riparati e/o sostituiti, in modo da riportare l’impianto alla perfetta efficienza. guasto |
Art. 14.5.9.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I materiali usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui al Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione degli impianti elettrici | €/anno 3.500,00 |
Art. 14.5.10 ‐ Manutenzione degli impianti GPL
Tale servizio consiste nella gestione e manutenzione dei 3 impianti GPL industriali asserviti al crematorio con riporto dei dati di verifica in specifico registro;
L’Ama ha in programma di sostituire l’impianto GPL con l’alimentazione dei forni attraverso il gas metano di rete. Pertanto è possibile che nel corso della durata contrattuale avvenga detto passaggio.
Art. 14.5.10.1 ‐ Descrizione dei principali interventi di manutenzione ordinaria
Per i vaporizzatori ad acqua verranno verificati i filtri allo scopo di garantire la pulizia a monte e a valle. Verrà verificata l’efficienza della caldaia. Il corretto funzionamento dei termostati/pressostati di blocco con regolazione sul quadro elettrico. Verificato il termostato di sicurezza sul vaporizzatore. Verificato il termometro ed il manometro sul vaporizzatore. Controllato il regolatore di pressione a servizio della caldaia. Ricollaudata o sostituita la valvola di sicurezza gas. Verificata la pressione del circuito dell’acqua. Verificato il livello dell’antigelo e le eventuali valvole pneumatiche o elettriche normalmente chiuse (di solito fase liquida, talvolta fase gas di riserva) ed aperte (di solito fase gas, talvolta la fase liquida quando l’erogazione naturale è insufficiente).
Dove siano presenti barilotti anticondensa verrà ripulita l’eventuale raccolta di condensa e/o marcante all’interno dello stesso in apposito contenitore.
Verrà controllato il buono stato di conservazione del mantello e verificata la mancanza di rigonfiamenti imputabili ad eventuale congelamento del fluido di scambio.
Per i gruppi di riduzione verrà controllato il funzionamento dei manometri. Verificata la taratura dei regolatori e degli eventuali blocchi di max e/o min pressione, Verrà eseguita la pulizia degli otturatori e degli sfiati.
Art. 14.5.10.2 ‐ Valutazione delle prestazioni
I componenti usurati che dovranno essere sostituiti a seguito delle operazioni di manutenzione di cui al precedente articolo, ad eccezione della minuteria (guarnizioni, lubrificanti, bulloneria, valvolame etc.), saranno compensati dalla tariffa della Regione Lazio del 2012, qualora il prezzo di detti materiali non possa essere dedotto dai prezzi di Capitolato
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui al Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Manutenzione degli impianti GPL | €/anno 5.000,00 |
Art. 14.6 ‐ Servizio di gestione separata dei rifiuti prodotti dall’attività di cremazione e di conduzione dei forni
Il servizio consiste nel carico, trasporto, trattamento e smaltimento dei rifiuti quotidianamente prodotti dal processo di cremazione condotto dall’impianto (in particolare: ceneri pesanti e scorie, ceneri leggere, ceneri di caldaia) nonché di quelli derivanti dalle operazioni periodiche di manutenzione e pulizia dell’impianto stesso e comprensivo di tutte le attività propedeutiche e/o accessorie comunque necessarie allo svolgimento della completa gestione dei rifiuti incluse anche le attività a carattere occasionale, ovvero a frequenza non elevata.
L’appaltatore assume la totale responsabilità del corretto stoccaggio temporaneo, confezionamento, carico e trasporto ai siti di trattamento delle quantità di rifiuti prodotti presso l’impianto crematorio.
A titolo indicativo e non esaustivo, vengono di seguito elencate le attività propedeutiche e/o accessorie al servizio oggetto dell’appalto:
1. carico dei mezzi di trasporto utilizzati;
2. fornitura contenitori (big bag) necessari;
3. fornitura di idoneo luogo di stoccaggio dei big bag e mantenimento del perfetto stato di pulizia del medesimo, in occasione di ogni operazione di movimentazione dei big bag;
4. carico dei mezzi e trasporto dei rifiuti derivanti da queste operazioni mediante mezzi idonei ed autorizzati;
5. smaltimento presso impianti idonei, debitamente autorizzati;
6. esecuzione di analisi chimiche di caratterizzazione dei rifiuti;
7. effettuazione di operazioni di confezionamento a norma dei rifiuti prodotti dalle operazioni di manutenzione/pulizia impianto, con fornitura di idonei contenitori per il loro ricovero e successivo smaltimento finale;
8. impiego di idoneo personale per le operazioni descritte precedentemente.
Quantità e tipologie di rifiuti
Le varie tipologie di rifiuti di seguito individuate:
Codice C.E.R DESCRIZIONE Quantità stimate (36 mesi) | ||
10.14.01* | rifiuti prodotti dalla depurazione di fumo, contenenti mercurio: derivano dalle operazione di depurazione e confluiscono direttamente dalle coclee di estrazione in sacchi a doppio strato (polipropilene interno e iuta fuori), collocati dentro i big bags e depositati temporaneamente in sito idoneo | Tonnellate 12.3 |
16.11.06* | rivestimenti e materiali refrattari, diversi da quelli di cui alla voce 16.11.05: (supporti di appoggio del feretro, pezzi di muratura, etc.) provenienti dalle operazioni di manutenzione del forno crematorio, effettuate tutti i mesi | Tonnellate 9.0 |
15 02 02* | assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose ‐ da confezionare | Tonnellate 1.5 |
18 01 03* | rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti, applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (es. piedini delle casse, che vengono estratti prima della cremazione o materiale assorbente, usato per contenere le perdite di materia cadaverica in caso di percolazione della cassa stessa) | Kilogrammi 90 |
I rifiuti, ad alto rischio infettivo, dovranno essere stoccati in numero congruo di appositi contenitori cubici, da 60 litri, di materiale plastico, dotati di coperchio che ne assicuri la perfetta chiusura e contenenti un sacchetto intercambiabile di polipropilene.
E’ da considerarsi incluso nel costo del sevizio qualunque necessità di caratterizzazione analitica (il cui livello di dettaglio ed approfondimento di seguito indicato, non potrà essere, in nessun caso, inferiore a quanto attuato da AMA S.p.A. con le caratterizzazioni analitiche da essa autonomamente richieste a soggetti terzi specificamente incaricati) di tutte le tipologie di rifiuti oggetto del servizio stesso: tali oneri dovranno essere pertanto presi in considerazione in fase di formulazione dell’offerta.
Modalita’ e condizioni per l’effettuazione del servizio
Nel rispetto di tutta la normativa vigente in materia di rifiuti ed ai fini di una corretta esecuzione del servizio
occorrerà rispettare i seguenti requisiti minimi:
1. Tutte le attrezzature impiegate per la movimentazione ed il trasporto dei rifiuti dovranno essere a perfetta tenuta ed avere idoneo sistema di copertura superiore.
2. I contenitori usati per ricoverare i rifiuti dovranno essere facilmente identificabili, i sacchi impiegati dovranno essere adeguati ed idonei al servizio da svolgere, con accorgimenti tali da evitare dispersioni di materiali a causa di agenti atmosferici, esenti da odori estranei, danneggiamenti, corrosione e comunque mantenuti sempre in buono stato di pulizia e decoro, di colore approvato da AMA S.p.A.
3. Dovrà essere fornita preventivamente la tara di tutti gli automezzi (tara da libretto di circolazione) e di tutti i cassoni (tara da certificato di omologazione) utilizzati per il trasporto. AMA S.p.A., prima dell’effettuazione di ciascun trasporto, si riserverà, in contraddittorio con l’aggiudicatario, e utilizzando gli impianti di pesatura presenti negli Stabilimenti Aziendali, a verificare la tara specifica di ciascun automezzo in assetto di trasporto che l’aggiudicatario utilizzerà per l’espletamento del servizio. La tara delle attrezzature, individuata in contraddittorio, dovrà essere riportata, in modo ben visibile, accanto al numero identificativo dei cassoni utilizzati dall’aggiudicatario per la realizzazione dei trasporti; si specifica che, essendo le tare di tutti i mezzi e delle attrezzature, utilizzate dall’aggiudicatario per i trasporti, soggette alla periodica verifica da parte di AMA S.p.A., all’aggiudicatario compete l’obbligo di comunicare tempestivamente a AMA S.p.A. ogni fatto rilevante che possa avere influenza sui valori precedentemente acquisiti da AMA S.p.A. anche in contraddittorio.
Le ditte partecipanti dovranno possedere:
l’iscrizione all’Albo Nazionale delle Imprese che effettuano la gestione dei rifiuti per l’attività di trasporto per la categoria 5°, classe F o superiori;
essere iscritte al SISTRI per i seguenti codici:
CER 10.14.01* ”Rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti mercurio”;
CER 15.02.02* “Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose (potenzialmente infetti)”
CER 18.01.03* “Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti, applicando precauzioni particolari per evitare infezioni”
CER 16.11.06 “Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce 161105.”
La ditta partecipante dovrà fornire idonea documentazione sugli impianti di recupero a cui conferirà i rifiuti oggetto dell’appalto, trasmettendo copie delle autorizzazioni dei suddetti impianti e copie di idonea documentazione sugli accordi commerciali intercorsi con gli stessi impianti.
4. Per i rifiuti derivanti dal processo di combustione e dalle attività di manutenzione dei refrattari d’impianto (codici CER 10.14.01* e 16.11.06*) dovranno essere previste le seguenti attività:
a. effettuazione del servizio di carico dei mezzi, trasporto, trattamento e smaltimento/recupero secondo il programma di ritiri formulato trimestralmente alla Direzione dei Lavori fermo restando il possesso dei requisiti di cui al precedente punto 3;
b. fornitura dei contenitori a doppia tenuta (polipropilene interno e iuta esterna) per il deposito dei
rifiuti in quantità sufficiente, comunque almeno n. 8 (otto) contenitori sempre presenti in impianto per il rifiuto a codice CER 10.14.01*;
c. carico delle polveri prodotte dalla depurazione di fumo, delle ceneri di caldaia, di tutte le altre categorie di rifiuti confezionate in “sacchi” e di ogni altra tipologia di rifiuti sui mezzi di trasporto mediante propri mezzi idonei di movimentazione dei carichi;
5. Per i rifiuti derivanti da altre operazioni di manutenzione e di pulizia dell’impianto (tutti gli altri codici CER elencati nella presente specifica tecnica) si dovranno prevedere le seguenti attività:
a. effettuazione di operazioni di confezionamento a norma dei rifiuti prodotti dalle operazioni di manutenzione/pulizia impianto con fornitura di idonei contenitori per il loro ricovero e successivo smaltimento/recupero finale; operazioni manuali di confezionamento e deposito; analisi chimiche di caratterizzazione del rifiuto; raccolta, carico dei mezzi, trasporto e smaltimento/recupero;
b. manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale delle aree di stoccaggio dei rifiuti.
L’aggiudicatario è obbligato ad effettuare complete caratterizzazioni analitiche di dettaglio su tutte le tipologie di rifiuti oggetto del presente Capitolato Tecnico, nonché su tutte le altre tipologie di rifiuti eventualmente gestite nel periodo dell’affidamento. L’aggiudicatario è obbligato ad inviare, ad AMA
S.p.A. entro un massimo di 30 giorni solari dalla data del campionamento effettuato in contraddittorio, l’originale delle certificazioni di analisi relative. A tale riguardo si precisa che l’Appaltatore è obbligato ad effettuare, con cadenza annuale le analisi di legge sui rifiuti solidi CER 10.14.11*, 18.01.03*, 15.02.02*, con le seguenti caratterizzazioni analitiche:
1. sul tal quale: pH, PCB (come definiti dal D. Lgs. n. 209/1999), PCDD/PCDF (anche espressi sotto forma di T.E.), sostanza secca, TOC, IPA, berillio, vanadio, cromo esavalente, cromo totale, cobalto, nichel, rame, zinco, arsenico, selenio, argento, cadmio, stagno, antimonio, tellurio, bario, mercurio, tallio, piombo, solfuri, fluoruri, cianuri, umidità;
2. test di cessione (cfr. allegato 3, decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 27 settembre 2010) – sull’eluato: arsenico, bario, cadmio, cromo totale, rame, mercurio, molibdeno, nichel, piombo, antimonio, selenio, zinco, cloruri; fluoruri, solfati, cianuri, DOC, conducibilità.
Tutte le certificazioni dovranno contenere, sulla base delle determinazioni analitiche di cui sopra e/o in virtù di adempimenti normativi applicabili, anche la corretta identificazione dei rifiuti, da parte del laboratorio di analisi, in termini di codici CER e, pertanto, dovranno essere estese anche alla corretta valutazione di pericolosità dei rifiuti.
Gli oneri, per tutte le caratterizzazioni e le analisi dei codici CER di cui sopra, saranno a carico dell’appaltatore.
Ai sensi dell’art. 2, comma 1, del D.M. Ambiente 1° aprile 1998, n. 145 e dell’art. 193 del D. Lgs. 3 aprile 2006,
n. 152, l’appaltatore assume l’obbligo, in occasione di ogni singolo trasporto di rifiuti, dell’emissione del formulario di identificazione dei rifiuti trasportati, in conformità a tutte le prescrizioni normative applicabili, con compilazione preliminare dello stesso per tutti i dati già noti all’atto della richiesta di trasporto, ovvero, in particolare, dati anagrafici delle società, mezzi impiegati, conducente, percorso, destinazione, ecc. L’appaltatore assume altresì l’obbligo del rispetto delle prescrizioni previste nel D.M. 17 dicembre 2009, relativo al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI.
Per ogni carico conferito ad impianto autorizzato di destinazione, l’appaltatore dovrà provvedere alla trasmissione alla Direzione dei Lavori, ENTRO 3 (TRE) GIORNI DALLA PARTENZA, della fotocopia (torni al detentore produttore) del formulario di identificazione completo del relativo cartellino di pesatura rilasciato, controfirmato e datato in arrivo, dal destinatario del rifiuto; la copia originale del formulario (torni al detentore produttore), dovrà pervenire alla Direzione dei Lavori., entro 3 (tre) mesi dalla data di
conferimento dei rifiuti al trasportatore, secondo le previsioni dell’art. 193, comma 3, del D.Lgs. n. 152/06. Inoltre, per ogni carico conferito ad impianto di destinazione autorizzato “... alle operazioni di raggruppamento, ricondizionamento e deposito preliminare, indicate rispettivamente ai punti D 13, D 14, D 15 dell’Allegato B alla parte quarta ...”, l’appaltatore dovrà provvedere alla trasmissione alla Direzione dei Lavori, insieme al formulario di trasporto, del “... certificato di avvenuto smaltimento rilasciato dal titolare dell’impianto che effettua le operazioni di cui ai punti da D 1 a D 12 del citato Allegato B”.
L’appaltatore dovrà provvedere alla medesima attività anche nel caso di avvenuto recupero. Analogamente, dovrà produrre per AMA S.p.A., con periodicità mensile, dichiarazioni di dettaglio relative al destino finale dei carichi di rifiuti ritirati presso l’impianto crematorio
In tali dichiarazioni, a fronte dei FIR rappresentativi dei carichi conferiti e dei relativi quantitativi, dovranno essere descritte le categorie di trattamento preliminare applicate ai vari carichi ed i dati relativi allo smaltimento finale di tutti i materiali, compresa l’indicazione dell’impianto di destinazione finale ed ogni altra informazione utile a rappresentare ad AMA S.p.A. la tracciabilità dei rifiuti conferiti.
Inoltre l’Appaltatore dovrà inviare ad AMA S.p.a. il programma mensile di massima di asporto dei rifiuti ed a comunicare tempestivamente le eventuali variazioni per tale programma legate al verificarsi di eventi straordinari e imprevedibili (ad esempio, fermate improvvise di impianto conseguenti a guasto)
AMA S.p.A. provvederà all’inserimento dei dati specifici di competenza ed alla sottoscrizione del formulario di identificazione;
Valutazione delle prestazioni
Il canone mensile forfettario previsto per l’esercizio, solo e qualora l’impianto dovesse subire un fermo totale a causa dei lavori di riparazione, sarà valutato proporzionalmente alla frazione di 30 giorni, fatte salve le penalità di cui al Capitolato Speciale d’Appalto.
Servizi | |
Servizio di gestione separata dei rifiuti prodotti dall’attività di cremazione e di conduzione dei forni | €/anno 21.000,00 |
Art. 14.7 – Quadro economico.
Gruppo di lavorazioni | Importo | Totali | ||
A Misura | € | 2.915.000,00 | ||
Lavori di manutenzione connessi al servizio | € | 2.915.000,00 |
€ | 450.000,00 | ||
Manutenzione forni | € | 975.000,00 | |
manutenzione SME | € | 336.000,00 | |
Manutenzione impianti triturazione ceneri | € | 30.000,00 | |
Manutenzione Depositi frigo | € | 261.000,00 | |
Manutenzione impianti di climatizzazionie | € | 27.000,00 | |
manutenzione montaferetri | € | 3.000,00 | |
manutenzione impianto antincendio | € | 9.000,00 | |
manutenzione impianti elettrici | € | 10.500,00 | |
manutenzione impianti GPL | € | 15.000,00 | |
Gestione rifiuti prodotti dall'Attività di cremazione | € | 63.000,00 |
A Corpo €
Attività complementari alla cremazione
Oneri per la sicurezza € 203.000,00
Lavori a base d'asta € 5.094.500,00
TOTALE €
2.179.500,00
5.297.500,00