PROTOCOLLO D'INTESA
PROTOCOLLO D'INTESA
tra
Regione Toscana, Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego (ARTI), ANCI Toscana, Ufficio Scolastico Regionale,
Rete toscana dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA) e parti sociali
PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE REGIONALE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e ss.mm.ii;
Visto il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002, emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 47/R del 8/08/2003 e ss.mm.ii;
Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2016-2020, adottato con risoluzione del Consiglio Regionale n. 47 del 15 marzo 2017;
Visto il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2018, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 77 del 27/09/2017;
Vista la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2018, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 75 del 31.07.2018 ed in particolare il Progetto regionale 12 “Successo scolastico e formativo” in base al quale la Regione conferma il proprio impegno per valorizzare al livello delle reti territoriali l’attività di tutti i soggetti che operano nell’ambito dell’apprendimento permanente, formale, non formale e informale;
Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 che reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
Visto l’Accordo di partenariato 2014-2020, adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione Europea;
Vista la Decisione della Commissione C(2014) n. 9913 del 12 dicembre 2014, che approva il Programma Operativo “Regione Toscana – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 – 2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’Occupazione" per la Regione Toscana in Italia;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 17 del 12 gennaio 2015, con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014–2020, così come approvato dalla Commissione Europea con la sopra citata decisione;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 197 del 2 marzo 2015 e successive modifiche, che approva il Provvedimento attuativo di dettaglio (PAD) del POR Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” FSE 2014-2020 e, in particolare, gli Assi A "Occupazione" e C "Istruzione e formazione";
Vista la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni Una nuova agenda per le competenze per l'Europa Lavorare insieme per promuovere il capitale umano,
l'occupabilità e la competitività, Bruxelles, 22.9.2016, che invoca un impegno comune su tre filoni di attività principali:
1. accrescere la qualità e la pertinenza della formazione delle competenze;
2. rendere le competenze e le qualifiche più visibili e comparabili
3. migliorare l'analisi del fabbisogno di competenze e le informazioni correlate per migliorare le scelte professionali.
Vista la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 19 dicembre 2016 sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti (2016/C 484/01), che invita gli Stati membri a offrire agli adulti con un basso livello di competenze, conoscenze e abilità
l'accesso a percorsi che diano loro l'opportunità di acquisire un livello minimo di competenze alfabetiche, matematiche e digitali e/o acquisire un più ampio corredo di competenze, conoscenze e abilità rilevanti per il mercato del lavoro, compiendo progressi verso il conseguimento di una qualifica EQF di livello 3 o 4;
la possibilità di sottoporsi a una valutazione, ad esempio un bilancio delle competenze, per individuare le competenze possedute e le esigenze di miglioramento;
un'offerta formativa che consenta di soddisfare le esigenze individuate dalla valutazione delle competenze e tenga conto, per quanto possibile, delle esigenze del mercato del lavoro locale, regionale e nazionale;
modalità di convalida dell'apprendimento non formale e informale per valutare e certificare conoscenze, competenze e abilità acquisite, inclusa la formazione sul posto di lavoro, e incoraggiare la loro certificazione in vista del conseguimento di una qualifica;
Visto il Decreto Legislativo 16 gennaio 2013 , n. 13 “Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92”;
Visto l’Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sul documento recante “Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente” [Accordo ai sensi dell’articolo 9, comma 2 lett. c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, Repertorio atti, n. 136/CU del 5 dicembre 2013
Visto l’Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sul documento recante “Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali. [Accordo ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, Repertorio atti n. 76/CU del 10 luglio 2014]
Visto l’Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sul documento recante “ Definizioni di standard minimi dei servizi e delle competenze professionali degli operatori con riferimento alle funzioni e ai servizi di orientamento attualmente in essere nei diversi contesti territoriali e nei sistemi dell’Istruzione, della Formazione e del Lavoro”, Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lett. c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, Repertorio atti 136/CU del 13 novembre 2014
Visto il D.M. 30 giugno 2015, “Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell'ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1190 del 9 dicembre 2015, “Modifiche alla DGR 532/2009 come da ultimo modificata con DGR 341/2018, che approva il Disciplinare per
l’attuazione del sistema regionale delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della L.R. 32/2002”;
Vista la Decisione della Giunta Regionale n. 20 dell’11 aprile 2016, “Indirizzi per l’attuazione della strategia Industria 4.0”;
Visto il Piano nazionale Industria 4.0, investimenti produttività e innovazione, presentato il
21 settembre 2016 e rinominato, con riferimento alle linee guida per il 2018, “Piano nazionale Impresa 4.0”;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1092 dell’8 novembre 2016, che ha costituito la Piattaforma regionale di sostegno alle imprese in attuazione della strategia regionale su Industria 4.0;
Vista la Decisione della Giunta Regionale n. 9 del 31 gennaio 2017, “Strategia Regionale Industria 4.0. Competenze per l'economia digitale: primi indirizzi per la formazione 4.0”, che individua le direttrici strategiche dell’intervento regionale in materia di formazione 4.0, e che prevede un’azione integrata e congiunta, tra gli altri, della Regione e della Commissione regionale permanente tripartita, per individuare “le linee di azione regionale che possano contribuire a percorsi di innovazione digitale della manifattura toscana che sviluppino le competenze di tutti i lavoratori, tutelino la qualità del lavoro e innalzino i livelli di occupazione”;
Vista la Decisione della Giunta Regionale n. 11 del 12 febbraio 2018, “Strategia Regionale Industria 4.0. Competenze per l'economia digitale: indirizzi per la formazione 4.0. Anno 2018”, la quale
• conferma che “il confronto con le parti sociali costituirà il metodo di lavoro anche per il 2018, per individuare le linee di azione regionale che possano contribuire a governare la transizione tecnologica, così da coniugare lo sfruttamento delle opportunità produttive offerte dai processi di digitalizzazione e automazione con la partecipazione e la tutela dei lavoratori”;
• prevede: “nell'ambito di politiche finalizzate alla realizzazione di un sistema di apprendimento permanente, la Regione favorisce percorsi finalizzati all'acquisizione delle competenze di base (matematiche, alfabetiche, linguistiche e digitali) e trasversali (capacità di lavorare in gruppo, pensiero creativo, imprenditorialità, pensiero critico, capacità di risolvere i problemi o di imparare ad apprendere e alfabetizzazione finanziaria) per gli adulti, valorizzando il contributo di tutti gli attori del sistema educativo, di istruzione e di orientamento regionale nel quadro della programmazione territoriale regionale”.
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 508 del 17 maggio 2018, “Strategia regionale Industria 4.0. Protocollo d'intesa tra Regione Toscana e Unioncamere Toscana per la realizzazione di interventi coordinati per la formazione, il lavoro e l'apprendimento permanente”;
Visto il Decreto Legislativo 150/2015, che all'art. 1 individua la Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, costituita da soggetti pubblici o privati, tra i quali le Regioni, che, tra le altre funzioni, hanno la responsabilità per quanto riguarda l’esistenza e la funzionalità dei CPI, attuano le politiche del lavoro e assicurano il rispetto dei LEP, e il sistema delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
Vista la Legge 27 dicembre 2017, n. 205 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, che ha sancito in modo definitivo e in tempi certi il passaggio del personale dei centri per l’impiego, ad oggi ancora in forza alle province, in capo alle Regioni o ad Agenzie regionali;
Vista la L.R. 28 dicembre 2015 n. 82, che ha adottato disposizioni di prima attuazione del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, necessarie per l'esercizio della funzione da parte della Regione Toscana;
Vista la Legge regionale 8 giugno 2018, n. 28, “Agenzia regionale toscana per l’impiego (ARTI). Modifiche alla l.r. 32/2002. Disposizioni di riordino del mercato del lavoro”;
Premesso che
- la strategia Europa 2020 pone lo sviluppo di conoscenze, capacità e competenze quale premessa per la crescita economica e dell'occupazione, al fine di migliorare l'ingresso e la progressione nel mercato del lavoro, facilitare le transizioni tra le fasi lavorative e di apprendimento, promuovere la mobilità geografica e professionale;
- in tale prospettiva si afferma l’esigenza di costruire un sistema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze che permetta all’individuo di:
capitalizzare le diverse occasioni di apprendimento che si presentano durante la vita, sia quelle formali, sia quelle informali o non formali;
“spendere” le competenze acquisite per accedere e/o ri-accedere al mercato del lavoro e/o migliorare la propria posizione lavorativa attraverso il conseguimento di documenti che attestino il possesso delle competenze;
accrescere le competenze acquisite, accedendo a percorsi formativi personalizzati ovvero finalizzati alle specifiche esigenze di approfondimento, specializzazione, riqualificazione del singolo;
– con riferimento alla popolazione adulta, considerate le competenze, da un lato, dei Centri per I’Impiego nei processi di inserimento/reinserimento lavorativo e, dall’altro, dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti nei percorsi di istruzione di base, appare opportuno sviluppare e potenziare modalità di raccordo e di funzionamento di questi due attori istituzionali, che intercettino l’utenza e la informino in primis circa l’utilità di un bilancio e di una prima attestazione delle competenze possedute e, in seconda battuta, sui possibili percorsi di qualificazione. In questo quadro può essere fondamentale l’apporto dei Comuni, che nelle varie loro articolazioni hanno maggior contatto con il profilo di utenza destinatario del presente Protocollo;
– è volontà comune delle Parti la realizzazione di un sistema integrato per l'apprendimento permanente, che offra, tra le altre opportunità, servizi formativi rivolti ai cittadini toscani sia disoccupati che occupati, per colmare il divario tra gli ambiti generali del sapere e le competenze più direttamente spendibili nel mercato del lavoro e valorizzare così il capitale umano, promuovendo l’esercizio consapevole dei diritti di cittadinanza, nonché l’inserimento, il reinserimento e la permanenza nel mercato del lavoro;
- il perseguimento degli obiettivi sopra descritti avrà luogo nel pieno rispetto dell’autonomia e delle competenze proprie dei diversi soggetti, in modo compatibile con il sistema di regole proprio di ciascuna fonte di finanziamento e nel rispetto dell'autonomia organizzativa e gestionale di ciascun soggetto;
- dal presente provvedimento non derivano, a carico del bilancio regionale, oneri aggiuntivi rispetto a quanto già previsto nei pertinenti atti di programmazione regionale e comunitaria;
Si conviene quanto segue Art. 1
(Premesse)
Le Premesse formano parte integrale e sostanziale del presente Protocollo.
Art. 2
(Oggetto)
1. Con il presente Protocollo le Parti intendono collaborare per la realizzazione della rete regionale per l’apprendimento permanente, che metta a disposizione dei cittadini toscani un insieme integrato di opportunità per l’individuazione, la validazione e la certificazione delle competenze; per l’acquisizione delle competenze di base e delle competenze trasversali; per l’acquisizione, da parte degli adulti occupati, disoccupati o inoccupati, di una qualifica professionale.
Art. 3
(Ambiti di attività congiunta)
1. Le Parti individuano, quali ambiti di attività integrata
a. il sistema regionale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze;
b. gli interventi coordinati per l’intercettazione della popolazione adulta;
c. l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per gli adulti;
2. Le Parti concordano sull’opportunità di impegnarsi alla collaborazione reciproca per la realizzazione della rete regionale per l’apprendimento permanente e nel definire fin d’ora alcuni elementi sui rispettivi ruoli, compiti e funzioni nella realizzazione degli interventi, rinviando al Tavolo di coordinamento di cui all’art. seguente la definizione degli aspetti operativi:
a. in materia di individuazione, validazione e certificazione delle competenze:
I. l'Agenzia regionale toscana per l'impiego, attraverso la rete regionale dei Centri per l’Impiego situati sul territorio regionale, garantisce l’erogazione del servizio di individuazione e validazione delle competenze;
II. l'Agenzia regionale toscana per l'impiego valuterà possibili accordi di collaborazione con gli Enti Bilaterali, nell’ambito delle normative specifiche di tali Enti, per supportare il centro per l'impiego nell'erogazione dei servizi di identificazione e validazione delle competenze professionali dei lavoratori dei settori economici di interesse;
III. la Regione Toscana rende disponibile un sistema regionale di certificazione delle competenze;
IV. i CPIA collaborano, attraverso la stipula di specifici accordi nell’ambito della rete per l’apprendimento permanente, con i Centri per l’impiego, per l’accesso, l’accoglienza e l’orientamento dei soggetti adulti, nonché per la messa a disposizione e l’organizzazione logistica delle sedi per la
realizzazione delle procedure di validazione e certificazione delle competenze;
V. le Parti sociali promuovono, presso i cittadini e presso le imprese, la conoscenza e il riconoscimento del ruolo della validazione e della certificazione delle competenze, nonché la loro effettiva spendibilità nel mercato del lavoro;
b. in materia di intercettazione della popolazione adulta, sarà promossa la sottoscrizioni di accordi territoriali tra CPIA, CPI e Comuni (tramite i loro uffici dei Servizi Sociali, dei Servizi Educazione e Istruzione, e degli URP, anche in collegamento con le articolazioni della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione di appartenza), per promuovere il raccordo tra questi soggetti e consentire l’accoglienza, la presa in carico e le possibili azioni di orientamento a favore della popolazione adulta in attesa di una collocazione/ricollocazione lavorativa. In particolare,
I. l'Agenzia regionale toscana per l'impiego, attraverso la rete regionale dei Centri per l’Impiego situati sul territorio regionale, si impegna a:
- Informare, orientare e indirizzare gli adulti che hanno abbandonato precocemente gli studi verso i percorsi di istruzione del CPIA sia per l’assolvimento dell’obbligo scolastico sia per il conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore;
- Informare, orientare e indirizzare gli adulti verso i percorsi di istruzione del CPIA anche ai fini di sviluppare le proprie competenze per un migliore inserimento nel mercato del lavoro;
- promuovere presso l'utenza dei Centri per l'Impiego le opportunità formative e di istruzione offerte dal CPIA;
II. l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana si impegna a:
- promuovere e sostenere gli obiettivi del presente accordo attraverso il superamento delle difficoltà individuate quali i criteri per l’assegnazione dell’organico dei docenti, del personale ATA e dei collaboratori scolastici;
III. la Rete Toscana dei C.P.I.A., attraverso i C.P.I.A. presenti sul territorio, si impegna a:
- determinare le modalità, strumenti e tempi di erogazione della didattica in modo da poter accogliere, nella misura del possibile, le esigenze formative degli studenti adulti indirizzati dai Centri per l’Impiego e dai Comuni;
- rispondere alle esigenze formative degli studenti adulti fornendo, a seguito di valutazione delle loro competenze in entrata, corsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana; 1° livello - 1° e 2° periodo didattico (rispettivamente ex – Scuola media e Biennio delle Scuole superiori relativamente alle competenze di base);
- rilasciare, al termine del percorso, o comunque in caso di interruzione dello stesso, una Certificazione delle competenze acquisite, affinché le stesse, possano essere riconosciute dalle altre istituzioni scolastiche a cui, eventualmente, lo studente adulto dovesse rivolgersi;
- predisporre misure di sistema atte a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione realizzati dal C.P.I.A., dalle agenzie formative e quelli realizzati dalle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado del territorio, ivi compresi i corsi serali;
- informare, orientare e indirizzare gli studenti adulti in cerca di occupazione verso i servizi erogati dal CPI di riferimento territoriale;
IV. ANCI Toscana, attraverso i Comuni appartenenti alla propria rete, si impegna a:
- informare, sensibilizzare, e orientare i cittadini che si rivolgono ai propri Servizi URP, Servizi Educazione e Istruzione, e Servizi Sociali alle opportunità di educazione e istruzione degli adulti offerte dai C.P.IA. Toscani;
- informare, sensibilizzare, e orientare i cittadini che si rivolgono ai propri Servizi URP, Servizi Educazione e Istruzione, e Servizi Sociali rispetto ai servizi erogati dai CPI Toscani;
- mettere a disposizione la RETE PAAS per le competenze e servizi digitali a sostegno del territorio e per i cittadini adulti a partire dalle opportunità offerte dai CPIA;
- promuovere in collaborazione con la rete dei CPIA e l’USR della Toscana un tavolo di confronto regionale con gli EELL proprietari degli edifici sede dei CPIA per l’individuazione delle criticità relative alla dotazione degli edifici sede dei CPIA Toscani;
c. in materia di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per gli adulti:
I. la Regione Toscana sostiene la sperimentazione degli opportuni strumenti formativi rivolti ad adulti disoccupati e occupati;
II. l’Ufficio Scolastico Regionale e i CPIA collaborano alla sperimentazione, eventualmente tramite la stipula di specifici atti negoziali;
III. le Parti sociali collaborano per la promozione dei percorsi di IeFP per adulti, nonché per agevolare, anche attraverso la coprogettazione dei percorsi medesimi, l’inserimento occupazionale dei soggetti formati e lo sviluppo delle competenze necessarie per la crescita dei territori e la competitività delle imprese;
Art. 4
(Tavolo di coordinamento)
1. E’ costituito un Tavolo regionale di coordinamento, finalizzato a definire e presidiare in modo condiviso gli aspetti operativi delle attività di cui all’art. 3.
2. Il Tavolo è coordinato dalla Direzione Istruzione e formazione e dalla Direzione Lavoro della Regione Toscana e formato dai rappresentati delle parti firmatarie; si riunisce periodicamente, almeno una volta ogni sei mesi.
3. Al Tavolo possono essere invitati – qualora se ne ravvisi l’opportunità – soggetti ulteriori, rispetto ai sottoscrittori del presente protocollo.
Art. 5
(Attuazione del Protocollo)
1. Al programma degli interventi da realizzare in modo integrato, nonché al monitoraggio periodico delle attività realizzate, si provvede nell’ambito del Tavolo di cui all’art. 4.
Art. 6 (Durata)
1. Il presente Protocollo d'intesa ha la validità di tre anni decorrenti dalla data di sottoscrizione e può essere rinnovato con apposito atto.
Art. 7 (Adesioni)
1. E' prevista l'adesione al presente protocollo da parte di altri soggetti interessati all'attuazione del presente protocollo, previa sottoscrizione del medesimo.
Firenze, 19 ottobre 2018
per la Regione Toscana, Assessora Xxxxxxxx Xxxxxx per ARTI, Direttrice Xxxxxxxxx Xxxxxxx
per ANCI Toscana, Vicesindaco di Firenze Xxxxxxxx Xxxxxx
per l’Ufficio Scolastico Regionale, Direttore Xxxxxxxx Xxxxxxxx
per la Rete toscana dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA), Coordinatrice Xxxxxxxx Xxxxxx
per CGIL Toscana, Xxxxxx Xxxxxxxx
per CISL Toscana, Segretario Generale Aggiunto Xxxx Xxxxx per Confindustria Toscana, Direttore Xxxxxxxx Xxxxxxxx
per Confartigianato Imprese Toscana, Vicepresidente Xxxxx Xxxxx per Confcommercio Toscana, Presidentessa Xxxx Xxxxxx
per CNA Toscana, Presidente Xxxxxx Xx Xxxxxxxxx per Confesercenti Toscana, Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx
per ANMIC Toscana, Vicepresidente ANMIC Livorno Xxxxxxxxxx Xxx Xxxxx
per l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS, Presidente Xxxxxxx Xxxxxxxx
per l’Alleanza delle Cooperative Italiane della Toscana, Presidente Xxxxxxxxxx Xxxxxxx Consigliera di Parità Regione Toscana, Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx