INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Ministero dell’Economia e delle Finanze | Regione Autonoma della Sardegna | Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie CNIPA |
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
ALLEGATO TECNICO
Indice
1 Introduzione 5
2 Contesto di riferimento. 6
3 Descrizione degli interventi 7
4 Piano finanziario degli interventi 10
5 Intervento SI01: e-Government (backoffice e frontoffice) per la Xxxxxxx Xxxxxxxx 00
5.1 Premessa 11
5.2 Obiettivi 11
5.3 Descrizione 12
5.4 Quadro economico complessivo 15
5.5 Azione 01 (Codice SI01_01) 16
5.6 Azione 02 (Codice SI01_02) 18
5.7 Azione 03 (Codice SI01_03) 22
5.8 Azione 04 (Codice SI01_04) 25
5.9 Azione 05 (Codice SI01_05) 28
5.10 Azione 06 (Codice SI01_06) 31
5.11 Azione 07 (Codice SI01_07) 39
5.12 Azione 08 (Codice SI01_08) 44
5.13 Scheda Azione 09 (Codice SI01_09) 47
5.14 Azione 10 (Codice SI01_10) 51
5.15 Azione 11 (Codice SI01_11) 54
5.16 Azione 12 (Codice SI01_12) 59
6 Intervento SI02: Connettività Regionale 63
6.1 Obiettivi del progetto 63
6.2 Caratteristiche della situazione attuale 67
6.3 Le soluzioni individuate 77
7 Intervento SI03: Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR) 86
7.1 Premessa 86
7.2 Obiettivi 86
7.3 Il Progetto 89
7.4 STRUTTURA DEL XXXX 00
0.0 Xxxxxxx delle informazioni trattate nel SITR. 95
7.6 Riepilogo delle acquisizioni e degli interventi 102
7.7 Stato di avanzamento del progetto 106
8 Intervento SI04: Centri Servizi Territoriali (CST) 108
8.1 OBIETTIVI PROGETTUALI 108
8.2 SITUAZIONE ATTUALE 109
8.3 SOLUZIONE PROGETTUALE 112
8.4 PIANO DI REALIZZAZIONE 119
8.5 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI 120
8.6 MONITORAGGIO E ANALISI DEI BENEFICI OTTENUTI 121
9 Intervento SI05: Centri di Accesso Pubblico a Servizi Digitali Avanzati 123
9.1 OBIETTIVI 123
9.2 STATO DELL’ARTE 125
9.3 SOLUZIONE PROGETTUALE 140
9.4 PIANO DI REALIZZAZIONE 149
9.5 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI 150
9.6 MONITORAGGIO E ANALISI DEI BENEFICI OTTENUTI 151
10 Intervento SI06 e SI07: Progetti di Sanità Elettronica 153
10.1 Generalità 153
10.2 Contesto di riferimento 154
10.3 obiettivi progettuali. 156
10.4 Architettura Infrastrutturale di base 157
10.5 Progetto Telemedicina Specializzata Obiettivo 1 – delibera CIPE 17/2003 159
10.6 Progetto Rete dei Medici di Medicina Generale – delibera CIPE 17/2003 167
10.7 Organizzazione dei progetti sanità elettronica 176
10.8 MONITORAGGIO 177
11 Intervento SI08: Centri Territoriali per l’Aggregazione dei processi di Acquisto degli Enti Locali delle Regioni del Mezzoggiorno (CAT)
179
11.1 OBIETTIVI PROGETTUALI 179
11.2 SITUAZIONE ATTUALE 179
11.3 SOLUZIONE PROGETTUALE 180
11.4 PIANO DI REALIZZAZIONE 186
11.5 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI 187
11.6 MONITORAGGIO E ANALISI DEI BENEFICI OTTENUTI 188
12 Intervento SI09: SARDINIAN QUALIFIED COMMUNITY NETWORK (SQCN) 189
12.1 OBIETTIVI PROGETTUALI 189
12.2 SITUAZIONE ATTUALE 190
12.3 SOLUZIONE PROGETTUALE 197
12.4 PIANO DI REALIZZAZIONE 208
12.5 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI 214
12.6 MONITORAGGIO E ANALISI DEI BENEFICI OTTENUTI 214
13 Intervento SI10: Interoperabilità e Cooperazione Applicativa tra le Regioni (ICAR) 216
13.1 OBIETTIVI PROGETTUALI 216
13.2 LA SITUAZIONE ATTUALE 221
13.3 SOLUZIONE PROGETTUALE 230
13.4 PIANO DI REALIZZAZIONE 236
13.5 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI 240
13.6 MONITORAGGIO E ANALISI DEI BENEFICI OTTENUTI 240
1 Introduzione
Il Piano Nazionale di e-Government avviato con DPCM del 14 febbraio 2002 ha visto la Regione Autonoma della Sardegna impegnata ad organizzarsi per rispondere alle sollecitazioni che il QCS 2000-2006 poneva, quali: struttura organizzativa, capacità di trasformare in tempi brevi i programmi in progetti operativi, organizzazione del lavoro per progetti, rafforzamento del processo partenariale, l’ avvalersi di competenze esterne per il tempo strettamente necessario.
A fine 2004 quel processo di adeguamento non è stato completato.
L’impegno del POR ha in parte messo in ombra la portata dei cambiamenti strutturali e organizzativi che il piano Nazionale di e-Government generava e richiedeva ai destinatari. I progetti della 1° fase del piano, definiti ed in corso di definizione, hanno evidenziato la necessità di coordinamento settoriale e territoriale attraverso strutture a ciò deputate.
La deliberazione della Giunta Regionale n. 13/28 del 29 Aprile 2003 di “Approvazione della Strategia per la Società dell’Informazione”, valutava necessario che, “al fine di evitare ridondanze, sfasamenti e incoerenze tra le iniziative da intraprendere, le attività di pianificazione, regia e gestione “ fossero “attuate da organismi unici e centralizzati”. A tal fine la stessa deliberazione disponeva “di dare mandato all’Assessore degli Affari Generali di individuare e attivare tutte le possibili attività di coordinamento, armonizzazione e supporto per la globalità delle attività della Regione in questo campo … (omissis)”.
Il medesimo concetto è stato espresso dal Valutatore indipendente del POR Sardegna, il quale ha allegato al “Rapporto di Valutazione Intermedia” del dicembre 2003, un’ estesa “Analisi del percorso seguito o proposto per la Strategia per lo sviluppo della Società dell’Informazione”. Nelle “Indicazioni e suggerimenti” finali si raccomandava l’attuazione delle disposizioni contenute nella DGR dianzi richiamata, evidenziando le difficoltà dell’Amministrazione Regionale nel tradurre in atti operativi indicazioni strategiche corrette.
Più recentemente con le delibere della Giunta Regionale nn. 30/38 del
20.07.04 e 32/1 del 3.08.04, si è preannunciato un disegno di legge regionale di
riorganizzazione che disciplini la materia, decisa l’attivazione delle funzioni di coordinamento, impulso e indirizzo della Presidenza tramite un nuovo servizio presso la Direzione Generale della Presidenza denominato “Servizio per l’innovazione tecnologica e per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni” e si è confermata la permanenza del “Servizio per il sistema informativo dell’Amministrazione Regionale” presso la Direzione Generale dell’Assessorato degli Affari Generali, Personale e Riforma.
Le iniziative per una riforma della struttura tecnico – amministrativa regionale generate dai numerosi e complessi interventi di e-Government e più in generale per lo sviluppo della Società dell’Informazione, dovranno essere analizzate anche nel quadro della riforma del Governo Locale avviata dal Consiglio Regionale della Sardegna con la L.R. 4/97 ed in corso di approfondimento ed estensione. Questi eventi si rifletteranno profondamente sull’intero apparato Istituzionale Regionale, comportando trasferimento di competenze dalla Regione alle Province e di fatto portando all’ordine del giorno l’esigenza di una ridefinizione del ruolo delle Comunità Montane.
2 Contesto di riferimento
I progetti del presente Accordo di Programma Quadro, si inseriscono all’interno di un piano coerente di sviluppo informatico predisposto dalla Regione Sardegna. Tali progetti rappresentano il punto di continuità del processo di razionalizzazione e di miglioramento dell’efficienza ed efficacia amministrativa della Regione, da realizzarsi attraverso:
• un profondo miglioramento del processo burocratico funzionale;
• l’avvio di un nuovo modello partecipativo, all’interno del quale il dipendente della P.A., il cittadino e l’impresa rivestiranno un ruolo diretto nella valutazione dell’attività amministrativa.
La Regione attraverso il presente accordo persegue l’obiettivo di modificare il proprio modus operandi, per dare maggiore centralità all’utente (imprese, cittadini ed Enti Locali ) rispetto ai precedenti modelli autoreferenziali al fine di ottenere una serie di benefici misurabili, quali:
• snellimento di processi e procedure;
• passaggio dalla “cultura della norma” a quella del risultato: introduzione di managerialità;
• valorizzazione del ruolo del funzionario pubblico;
• sviluppo della cultura dell’Isola Digitale.
Inoltre gli interventi previsti sono stati ideati secondo un’ottica evolutiva, non solo come piattaforma per i servizi interni ed esterni all’Amministrazione Regionale, ma anche come punto di raccordo delle numerose iniziative previste all’interno del piano nazionale di egovernment e del programma Operativo Regionale (POR) Sardegna 2000-2006.
3 Descrizione degli interventi
L’affermazione contenuta nel XXXX 0000-0000: “Il miglioramento del livello di servizio della Pubblica Amministrazione nei confronti del cittadino e delle imprese”, attraverso l’uso della nuove tecnologie, è un obiettivo della Regione, anche come catalizzatore di cambiamenti di portata più ampia. Il piano di e- government individua gli obiettivi essenziali per l’ammodernamento della PA: potenziamento dei servizi in rete ai cittadini e alle imprese, miglioramento dell’efficienza della PA, valorizzazione delle risorse umane, trasparenza e qualità dei servizi”.
Spetta quindi agli Enti locali ed in particolare alla Regione svolgere il ruolo del protagonista in questo processo di ammodernamento della P.A. indirizzandosi non soltanto verso le infrastrutture e le dotazioni di base ma nel concreto utilizzo delle potenzialità del web per migliorare l’efficienza degli uffici e fornire risposte adeguate e servizi di qualità alle esigenze dei cittadini e imprese.
In tale ottica appare estremamente importante l'approccio "Bottom Up" al processo di integrazione delle diverse realtà. Solo in questo modo si potranno raggiungere in modo graduale gli obbiettivi previsti, fino ad arrivare al tanto auspicato front office unico.
Tra i progetti inseriti nell’ APQ Società dell’Informazione della Regione Sardegna, si attribuisce rilievo strategico alle iniziative pilota che concernono i
“Centri Servizi Territoriali - CST”, la “Sardinian Qualified Community Network - SQCN” ed il “Centro Servizi Regionali per l’e-Government e la società dell’informazione”.
Il primo progetto, facente parte del programma “Per il Sud e non solo” coordinato dal MIT-CNIPA, viene ritenuto il prototipo di una struttura che potrà incardinarsi nella nuova articolazione del Governo Locale conseguente alla suddivisione amministrativa in otto Province, nella prospettiva che, alla conclusione della fase sperimentale, si possa costituire una rete di CST che comprenda tutto il territorio Regionale, articolata secondo la ripartizione Provinciale.
Il secondo progetto “Sardinian Qualified Community Network - SQCN”, facente parte della seconda fase del Piano Nazionale di e-Government, è un’azione a regia CNIPA inserita nel programma rivolto a costituire, in Italia e in Europa, il Sistema Pubblico di Connettività. Tramite esso si costituirà una infrastruttura di base sulla quale veicolare servizi di connettività, applicativi e sicurezza venendo così a costituire il motore tecnologico indispensabile per cogliere gli obiettivi perseguiti nei diversi progetti finalizzati all’erogazione di servizi a cittadini ed imprese.
Il “Centro Servizi Regionali”, previsto all’interno del progetto di e- Government Regionale, costituirà, unitamente ai due suddetti progetti, la struttura di governance della “Strategia per lo sviluppo della società dell’informazione in Sardegna”. Con questa struttura si intende contribuire all’attuazione delle disposizioni del Governo Regionale menzionate in premessa, tramite un intervento che potrà utilmente supportare le decisioni per la costituzione di “organismi unici e centralizzati che dovrebbero evitare ridondanze, sfasamenti e incoerenze tra le iniziative da intraprendere”, conformemente alle raccomandazioni di pari contenuto incluse nel Rapporto di Valutazione Intermedia del POR Sardegna.
Anche per il Centro Servizi Regionali alla conclusione della fase sperimentale, prevista per il 2007, il sistema di Governo Regionale e Locale, unitamente al processo partenariale che si avvierà in proposito, dovrà decidere, avvalendosi dell’esperienza svolta con i suddetti progetti pilota, le forme più opportune per dare carattere strutturale e stabile alle soluzioni capaci di soddisfare
le esigenze di pianificazione, regia e gestione della Società dell’Informazione più volte e da più fonti indicate come indispensabili per supportare il processo di innovazione che la Sardegna si propone di intraprendere.
In dettaglio, gli interventi previsti nel presente Accordo di Programma Quadro in Materia di Società dell’Informazione sono i seguenti:
Programma di iniziativa regionale:
• e-Government (backoffice e frontoffice) per la Xxxxxxx Xxxxxxxx (XX00);
• Connettività regionale (SI02);
• Sistema Informativo Territoriale Regionale (SI03).
Programma per il sud e non solo:
• Centro Servizio Territoriali per l’e-Government nei piccoli e medi comuni (SI04);
• Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (SI05);
• Servizi di telemedicina specializzata (SI06);
• Rete dei medici di medicina generale (SI07);
• Centro Territoriale per l’Aggregazione dei Processi d’Acquisto degli Enti Locali (SI08).
Sistema Pubblico di Connettività
• Progetto Regionale SQCN (SI09);
• Progetto Interregionale ICAR (SI10).
4 Piano finanziario degli interventi
Iniziativa | Codice | Intervento | Importo Totale |
Programma di iniziativa regionale | SI01 | e-Government (backoffice e frontoffice) per la Regione Sardegna | 24.000.000 |
SI02 | Connettività regionale | 6.000.000 | |
SI03 | Sistema Informativo Territoriale Regionale | 9.000.000 | |
Programma per il sud e non solo | SI04 | Centro Servizio Territoriali per l’e- Government nei piccoli e medi comuni (CST) | 2.520.000 |
SI05 | Centri di Accesso Pubblico ai Servizi Digitali Avanzati (CAPSDA) | 1.727.000 | |
SI06 | Servizi di telemedicina specializzata | 2.000.000 | |
SI07 | Rete dei medici di medicina generale | 4.857.000 | |
SI08 | Centro Territoriale per l’Aggregazione dei Processi d’Acquisto degli Enti Locali (CAT) | 1.500.000 | |
Sistema Pubblico di Connettività | SI09 | Progetto Regionale (SQCN) | 2.129.080 |
SI10 | Progetto Interregionale (ICAR) | 1.492.920 | |
Totale | 55.226.000 |
5 Intervento SI01: e-Government (backoffice e frontoffice) per la Regione Sardegna
5.1 Premessa
L’intervento si propone fornire all’Amministrazione Regionale metodologie e strumenti per consentirle di intraprendere un proprio percorso di innovazione organizzativa e dei processi di lavoro al fine di migliorare la sua capacità di rispettare i principi cardine di efficienza, efficacia, trasparenza, economicità ed adeguatezza dell'azione amministrativa e di favorire un cambiamento culturale nella gestione delle risorse con il riordino e potenziamento di meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione di costi, rendimenti e risultati dell'attività svolta.
L’intervento in esame è stato progettato:
• tenendo conto delle reali esigenze e necessità dell'Amministrazione, delle esperienze maturate nelle altre Regioni italiane ed europee sia ricadenti in obiettivo 1 che in altre aree obiettivo ed è coerente con le indicazioni sia di tipo strategico (eEurope2005, Visione Condivisa, Piano Nazionale di e-government, etc.) che tecnologico definite a livello centrale e interregionale (CNIPA, CISIS, Q3I);
• tenendo conto della necessità di adeguarsi alle esigenze specifiche del territorio. In particolare si è tenuto conto del livello di avanzamento che il processo di informatizzazione ha raggiunto sia a livello centrale che locale;
• utilizzando un approccio progettuale che permetta di sviluppare sia le soluzioni di tipo trasversale a tutta l'Amministrazione (per esempio posta elettronica, firma digitale, gestione documentale, etc.) sia di fornire modelli organizzativi e tecnologici sui quali basare le soluzioni verticali delle singole partizioni organizzative.
5.2 Obiettivi
Gli obiettivi programmatici principali sono stabiliti nella LI 4, contenuti nel documento “Strategia della Società dell’Informazione”, che prevede di:
• reingegnerizzare i processi nell’ottica dell’orientamento dei servizi verso i cittadini e le imprese e non secondo logiche funzionali interne alle Amministrazioni;
• ammodernare gli strumenti organizzativi e operativi della Pubblica Amministrazione e favorirne l’integrazione;
• riprogettare i procedimenti amministrativi per mettere le basi per la gestione dei flussi documentali;
• favorire una partecipazione più attiva del cittadino alla vita politica e istituzionale;
• sviluppare servizi pubblici per le aziende, per i professionisti e per il commercio;
• favorire il ricorso alle procedure telematiche come ordinario sistema di gestione delle funzioni pubbliche;
• realizzare un front office unico per l’erogazione dei servizi integrati al cittadino.
5.3 Descrizione
L’intervento e-Government (backoffice e frontoffice) per la Regione Sardegna è stato articolato in tre linee progettali a loro volta suddivise in Azioni omogenee allo scopo sia di semplificarlo, sia di renderlo specifico, misurabile, realizzabile e realistico e con uno sviluppo temporale ben definito. Le azioni soddisfano i seguenti vincoli:
• la progettazione e realizzazione di ciascuna azione non deve avere durata superiore ai 24 mesi (in caso contrario è opportuno definire più azioni consecutive, realizzando la prima e vincolando la realizzazione delle altre ad una verifica successiva). Tale vincolo appare necessario data la rapidità di evoluzione sia della tecnologia che delle normative nazionali e comunitarie;
• successivamente alla realizzazione è possibile prevedere una fase di gestione di durata non superiore ai 12 mesi;
• per ciascuna azione devono essere individuati obiettivi misurabili e specifici con cadenza almeno annuale. Questo vicolo assicura una misurazione oggettiva dei costi-benefici, obbliga ad una verifica
stringente della concreta realizzabilità e specificità dell’azione e consente di monitorare e verificare l’azione stessa;
• i bandi di gara corrispondenti alle azioni non dovrebbero essere di entità superiore ai 3/3,5 Milioni di Euro;
o è possibile accorpare azioni coerenti fino al raggiungimento di questa entità;
o le azioni di entità superiore dovranno essere suddivise in sotto- azioni ciascuna di entità inferiore alla cifra di cui sopra.
1) Linea progettuale “Sistemi Base”
Questa linea include le azioni rilevanti al fine di garantire l’ammodernamento tecnologico, funzionale ed organizzativo delle partizioni burocratiche dell’Amministrazione Regionale. Si suddivide nelle seguenti Azioni:
• Completamento rete Intranet Regionale (vedi paragrafo “Scheda Azione 01”);
• Sistema d’Interoperabilità Regionale (vedi paragrafo “Scheda Azione 02”)
• Servizi finalizzati alla evoluzione organizzativa ed operativa dell’Amministrazione Regionale (vedi paragrafo “Scheda Azione 03”);
• Portale Internet (vedi paragrafo “Scheda Azione 04”);
• Centro Servizi Regionali (“Scheda Azione 05”).
2) Linea progettuale “Sistemi specifici”
Questa linea riguarda azioni di più ampio respiro, strategiche ed innovative nell’attuale contesto regionale. Tale azioni hanno anche una forte valenza “politica”. Si suddivide nelle seguenti Azioni:
• Sistema contabile integrato (“Scheda Azione 06”);
• Servizi di e-government ai cittadini (“Scheda Azione 07”);
• Servizi di e-government alle imprese (“Scheda Azione 08”).
3) Linea progettuale “Sistemi applicativi”
Questa linea riguarda azioni relative ad applicativi destinati alle strutture organizzative operative. Essa risulta di particolare importanza ai fini della efficienza, efficacia ed adeguatezza della macchina amministrativa, consente di innovare quei settori verticali che, a detta delle strutture coinvolte, necessitano realmente di interventi funzionali e permette, già in fase di progettazione, un coinvolgimento delle strutture decentrate.
Sono già state individuate le seguenti azioni:
• Sistema Integrato per la gestione del patrimonio ambientale e culturale (“Scheda Azione 09”);
• Sistema per la gestione delle informazioni statistiche (“Scheda Azione 10”);
• Sistemi di Knowledge Management per il Settore Turistico (“Scheda Azione 11”);
• Rete Regionale dei Musei dell’Artigianato (“Scheda Azione 12”).
Le azioni sviluppate all’interno di questa linea si integrano, ovviamente, sia dal punto di vista tecnologico che funzionale nelle architetture definite nelle due linee precedenti. Allo stato attuale sono state individuate le azioni sopra descritte, ma sarà possibile, successivamente, specificare ulteriori altre azioni.
5.4 Quadro economico complessivo
La tabella che segue riassume gli importi delle singole azioni.
AZIONE | Importo in Euro |
SI01_01 | 1.140.000 |
SI01_02 | 1.190.000 |
SI01_03 | 1.800.000 |
SI01_04 | 475.000 |
SI01_05 | 3.570.000 |
SI01_06 | 5.650.000 |
SI01_07 | 2.740.000 |
SI01_08 | 1.600.000 |
SI01_09 | 2.120.000 |
SI01_10 | 580.000 |
SI01_11 | 980.000 |
SI01_12 | 2.155.000 |
TOTALE | 24.000.000 |
Si rimanda alla descrizione delle singole azioni per il dettaglio del quadro economico.
5.5 Azione 01 (Codice SI01_01)
“COMPLETAMENTO RETE INTRANET REGIONALE”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di ultimare la rete interna dell’Amministrazione Regionale, perfezionando, razionalizzando ed uniformando i sistemi hardware e software di connettività esistenti.
DESCRIZIONE
Gli interventi specifici previsti nella presente linea d’azione sono i seguenti:
• analisi della situazione attuale con individuazione degli elementi di criticità e ridondanza;
• predisposizione della progettazione della rete interna;
• realizzazione degli interventi necessari al fine di completare, omogeneizzare, razionalizzare e semplificare le strutture esistenti (apparecchiature hardware, protocolli di comunicazione e servizi di connettività offerti da operatori telecom esterni);
• realizzazione di strumenti per il monitoraggio della rete con politiche di load balacing; fault tolerance, etc.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 6 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perché la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati in base ai seguenti parametri:
• numero di sedi della Regione Sardegna circa 80;
• numero di sedi in cui necessita l’ammodernamento degli strumenti hardware e software di connettività (switch, router e rack) e il ripristino/creazione del cablaggio interno circa 20.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_01 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE PER LAN PRESSO SEDI | 150.000 | |
2 | CABLAGGI VARI PRESSO SEDI | 150.000 | |
3 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE PER SISTEMA CENTRALE | 180.000 | |
4 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 460.000 | |
5 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 990.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 130.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 20.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 150.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 1.140.000 |
5.6 Azione 02 (Codice SI01_02)
“SISTEMA D’INTEROPERABILITA’ REGIONALE” OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di dotare l’Amministrazione Regionale di un sistema di interoperabilità e di cooperazione applicativa tra le diverse partizioni organizzative (inclusi gli Enti Regionali).
DESCRIZIONE
Tale frammentazione non potrà essere superata da una - certamente impraticabile e forse neppure auspicabile - unificazione di un Sistema Informativo Regionale che, in tempi accettabili, reingegnerizzi i diversi procedimenti in una logica di sistema. Il paradigma del programma di e-Government non pretende infatti di ridurre ad unità la complessità presente in tutti i sistemi informativi della Pubblica Amministrazione, ma più semplicemente – e realisticamente – di costruire delle interfacce applicative tramite le quali applicazioni diverse possano scambiarsi dati automaticamente all’interno di procedimenti complessi.
1 L.R. 1/1977 “ Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati regionali”
Per la Regione Sardegna questa situazione non riguarda solo i rapporti con le altre Amministrazioni, ma anche quelli tra i 12 propri Assessorati (18 Direzioni Generali e vari Uffici Speciali) e tra questi e la Presidenza. Si rende quindi necessario definire per quelle applicazioni in uso all’interno di un Assessorato che possono aver rilevanza per altri Assessorati Regionali o per altre Amministrazioni esterne l’architettura generale e le interfacce necessarie per consentire lo scambio di dati tra programmi applicativi diversi senza intervento dell’operatore umano.
Queste interfacce tra diverse realtà applicative nel Sistema Pubblico di Connettività – ed in generale nella letteratura tecnica – vengono denominate “porte applicative” e “porte di dominio”. Nella fattispecie di entità organizzative all’interno di una singola Amministrazione (il caso degli Assessorati regionali) si parla di “porte di intra-dominio”, la sommatoria delle quali va a costituire la porta di dominio dell’Amministrazione Regionale.
In tale contesto con questa azione si vogliono definire le strutture logiche “porte applicative” per le applicazioni software (di interesse anche per altre strutture) interne ai diversi Assessorati ed alla Presidenza, quindi la porta di intra- dominio di ciascun Assessorato e Presidenza, ed infine la porta di dominio della Regione Autonoma della Sardegna.
La presente azione, unitamente alle altre previste all’interno dell’APQ Sardegna Società dell’Informazione, costituiranno l’infrastruttura logica necessaria per dare concretezza agli interventi di e-Government e consentire i benefici in termini di efficienza e trasparenza che solo un corretto approccio può dare.
Gli interventi previsti dal questa azione, che possono anche essere definiti come “costruzione di un layer di interoperabilità” oppure “portale di interoperabilità”, dovranno essere coordinati con la Intranet regionale prevista e descritta in altra azione. Analoga integrazione dovrà essere realizzata con il portale informativo dell’Amministrazione regionale, pure in corso di rinnovamento radicale, realizzando quindi un “Front Office Regionale Unico” che potrà efficacemente semplificare i rapporti degli utenti (privati, imprese ed amministrazione) con la Regione, tramite un’azione che rispetti la complessità dei procedimenti e la ricchezza delle risorse informative presenti nei diversi Assessorati
e nella Presidenza Regionale e che costituisce il doveroso completamento degli interventi rivolti a costruire il Sistema Pubblico di Connettività a partire dagli interventi programmati nel territorio e presso la PA locale.
Oltre a quanto descritto precedentemente l’azione in esame prevede esplicitamente la realizzazione del sistema unificato di accesso al sistema (Global Sign On) multidominio e multipiattaforma che includa sistemi di autenticazione forte.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perché la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati tenendo conto sia dell’impianto complessivo di questo intervento, sia delle altre applicazioni attualmente in essere presso l’Amministrazione Regionale. Attualmente i costi di integrazione tra applicativi sono stimati, in letteratura, intorno al 10% del costo complessivo. Nel caso di un intervento strutturale ex-novo, come quello previsto nel presente progetto, i costi possono sicuramente essere ridotti del 50%.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_02 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE | 100.000 | |
2 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 800.000 | |
3 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 950.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 200.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 40.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 240.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 1.190.000 |
5.7 Azione 03 (Codice SI01_03)
“SERVIZI FINALIZZATI ALLA EVOLUZIONE ORGANIZZATIVA ED OPERATIVA DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di dotare l’Amministrazione Regionale, di una piattaforma per lo svolgimento delle funzioni operative della struttura burocratica e la realizzazione delle comunicazioni interne ed esterne in forma digitale.
In tal modo si intende migliorare l’efficienza amministrativa e, attraverso un sistema documentale facilmente accessibile, la trasparenza della stessa attività. L’infrastruttura è ritenuta essenziale anche per consentire un’efficace interazione con gli altri livelli della Pubblica Amministrazione, sia centrale che locale. Quest’ultima sarà accentuata con l’entrata a regime del decentramento amministrativo centrato sull’istituzione delle nuove Province2 Regionali, per le quali sono previste azioni specifiche di supporto per la costituzione di Sistemi Informativi conformi alle recenti specifiche CNIPA del Sistema Pubblico di Connettività.
DESCRIZIONE
Gli interventi specifici previsti nella presente linea d’azione sono i seguenti:
• un sottosistema per la gestione del protocollo informatico;
• sistema di posta elettronica per tutti i dipendenti;
• sistemi per la firma digitale da parte di tutti i dirigenti dell’Amministrazione Regionale;
• un sottosistema per la gestione documentale in forma elettronica;
2 L.R. 4/1997
• un sistema di posta certificata per ogni unità organizzativa dell’Amministrazione Regionale;
• sistema di workflow per la gestione dei processi dell’Amministrazione Regionale;
• un sottosistema di messaggistica interna coordinato con il sistema di posta elettronica (tale sistema include le funzionalità di news, bacheca, etc.).
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perché la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati in base ai seguenti parametri:
• circa 60 unità organizzative con proprio protocollo e 800.000 numeri di protocollo complessivi;
• 160 servizi con 250 dirigenti e 4.300 dipendenti;
• 2.000 procedimenti amministrativi distinti.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_03 | |||
REALIZZAZIONE | |||
SOFTWARE PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO | 150.000 | ||
1 | |||
SOFTWARE PER LA GESTIONE DOCUMENTALE | 350.000 | ||
2 | |||
SOFTWARE PER LA GESTIONE DEL WORKFLOW | 150.000 | ||
3 | |||
SOFTWARE PER LA POSTA ELETTRONICA E FIRMA DIGITALE | 50.000 | ||
4 | |||
5 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 800.000 | |
6 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 1.600.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 180.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 20.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 200.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 1.800.000 |
5.8 Azione 04 (Codice SI01_04)
“PORTALE INTERNET”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di dotare l’Amministrazione Regionale di un Portale Internet che rappresenta il punto di accesso o front office unico sia per i servizi digitali regionali ai cittadini, alle imprese e agli Enti Locali sia per gli applicativi destinati agli utenti interni. Il Portale Regionale includerà anche i servizi tipici dei siti internet istituzionali.
Il Portale Regionale ha come obiettivo ultimo trasmettere al cittadino ed alle imprese una visione unitaria della Amministrazione Regionale configurandosi altresì quale strumento di cooperazione tra le diverse Amministrazioni.
DESCRIZIONE
Il Portale Regionale costituisce il punto di accesso dei servizi digitali dell’Amministrazione Regionale e rende disponibile all’esterno le informazioni relative al funzionamento della Regione, agli iter procedurali della Pubblica Amministrazione ed alle modalità di erogazione dei servizi agli utenti. Esso fornisce informazioni e servizi su:
• linee guida ai servizi digitali offerti sia dall’Amministrazione Regionale che da altre Amministrazioni Centrali e Locali;
• checklist per ogni evento della vita, nelle quali sono indicate tutte le attività a cui pensare e tutto quello che occorre sapere in proposito;
• informazioni sulle attività relative agli eventi della vita più importanti, suggerendo come comportarsi e cosa è necessario non dimenticare;
• composizione di una vetrina di contenuti organizzati per aree tematiche trasversali rispetto agli eventi della vita, relativi alle nuove tecnologie e alla società digitale;
• predisposizione di un indirizzario delle Pubbliche Amministrazioni;
• motore di ricerca dei contenuti del portale.
Attraverso il portale è inoltre possibile per cittadini ed imprese eseguire le seguenti attività:
• compilazione della modulistica on-line;
• invio informazioni alla Amministrazione Regionale;
• visualizzazione stato pratiche.
L’architettura generale del Portale risponde alle caratteristiche massime di sicurezza e riservatezza dei dati. Al fine di garantire la manutenzione delle informazioni sono, ovviamente, previsti strumenti di Content Management con gestione dei privilegi per la pubblicazione delle informazioni.
Inoltre sono previsti strumenti statistici per l’analisi degli accessi e profilazione degli utenti.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perchè la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati tenendo conto dell’evoluzione dei costi standard di mercato relativamente ad iniziative similari.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_04 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE | 100.000 | |
2 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 300.000 | |
3 | ALTRI COSTI | 20.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 420.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 50.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 5.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 55.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 475.000 |
5.9 Azione 05 (Codice SI01_05)
“CENTRO SERVIZI REGIONALI”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di costituire un Centro Servizi destinato a progettare, portare a sistema e gestire le diverse iniziative nel campo dell’e- Government e della Società dell’Informazione, sin qui programmate ed avviate, con un approccio puntuale e settoriale, nonché l’obiettivo di colmare le lacune tecnologiche e organizzative tuttora presenti nel pur ricco panorama di progetti di e- Government avviati o programmati in Sardegna.
DESCRIZIONE
Seppure i diversi progetti ed azioni sono stati e saranno affidati per la realizzazione ad imprese, selezionate con procedura di gara ai sensi di legge, tramite contratto di tipo “chiavi in mano”, ciò non di meno si pongono non semplici problemi di monitoraggio, di verifica di corrispondenza tra prescrizioni contrattuali e stati di avanzamento dei lavori, di coordinamento operativo – sia contenutistico che temporale e territoriale – tra le diverse imprese impegnate nella realizzazione di diversi progetti.
I progetti e le azioni inseriti all’interno del presente APQ, per passare alla fase realizzativa devono affrontare una non semplice fase di start-up che comprende non soltanto procedimenti amministrativi conformi alle disposizioni di legge (gare d’appalto), ma anche stesura di disciplinari tecnici, suddivisione in attività temporalmente stabilite (definizione delle milestone) con precisazione dei prodotti attesi da ciascuna attività (definizione dei deliverable) e relativa quantificazione economica.
Tale complesso di attività potrà svolto direttamente dal Centro Servizi Regionale in collaborazione con i servizi operativi dell’Amministrazione Regionale.
Il centro Regionale Servizi avrà anche il compito di gestire e monitorare la realizzazione di quanto previsto dalle gare d’appalto.
Infine, in prospettiva, esso avrà anche il compito di gestire le strutture tecnologiche realizzate col presente APQ erogando, se necessario, direttamente i servizi all’Amministrazione Regionale in modalità ASP.
In conseguenza della caratteristica della presente azione di sostegno tecnico
- operativo alla predisposizione degli atti necessari per avviare la realizzazione degli altri progetti, essa sarà avviata immediatamente dopo la stipula dell’APQ al cui interno si inserisce.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati tenendo conto di:
• necessità di innovare gli strumenti di produttività individuale dei singoli utenti (sia hardware che software);
• dotazioni standard per la gestione di tutti gli applicativi ed erogazione di servizi (analogia con server farm);
• dotazione di risorse umane adeguate agli obiettivi dell’azione.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_05 | |||
REALIZZAZIONE | |||
COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE DI PRODUTTIVITA’ | 1.300.000 | ||
1 | INDIVIDUALE (CIRCA 1000 POSTAZIONI) | ||
2 | SOFTWARE DI BASE SPECIALISTICO | 50.000 | |
3 | SERVER | 100.000 | |
4 | APPARATI ATTIVI E PASSIVI PER ATTIVAZIONE LAN | 20.000 | |
5 | UPS, RACK , CAVI, E ALTRO | 150.000 | |
6 | SISTEMI DI BACKUP | 400.000 | |
7 | SOFTWARE DI BASE PER SERVER ED ALTRO | 150.000 | |
8 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 700.000 | |
9 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 2.970.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 500.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 600.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 3.570.000 |
5.10 Azione 06 (Codice SI01_06)
“IL SISTEMA CONTABILE INTEGRATO”
OBIETTIVI
Obiettivo dell’azione è la realizzazione di un sistema informativo contabile integrato ad effettivo supporto dei processi decisionali dell’amministrazione regionale.
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema informativo contabile integrato, costituito da diversi moduli, in grado di fornire ai centri decisionali informazioni di carattere economico, finanziario, monetario e patrimoniale, idonee a supportare le esigenze conoscitive che caratterizzano la gestione dell’amministrazione regionale, secondo le linee di riforma previste dall’Art. 2, L.R. n.3/2003.
Il sistema contabile progettato soddisfa le necessità informative del controllo interno di gestione quale funzione necessaria per il monitoraggio circa l’attuazione di politiche nell’ottica della gestione a controllo budgetario, consentendo la correlazione tra costi e risultati dell’azione amministrativa, attivando così i processi di valutazione.
DESCRIZIONE
La caratteristica principale dell’azione è costituita dall’integrazione dei sistemi contabili realizzabile in termini di processo nelle diverse fasi dell’iter amministrativo, contrariamente a quanto si può verificare nei sistemi che prevedono un mero scambio elettronico di dati tra diversi uffici.
Il sistema progettato prevede l’alimentazione delle specifiche banche dati da parte dei soggetti preposti alla produzione delle informazioni di propria competenza, secondo una catena logica che consente di eliminare la ridondanza dei dati, consentendo l’utilizzo comune delle informazioni inserite. Quindi, permette di esaminare a posteriori i fenomeni contabili sotto diverse angolazioni in relazione
alle diverse fasi contabili in cui si articolano i processi di acquisizione e di impiego di risorse.
Presupposto per la realizzazione del sistema gestionale è la possibilità di predisporre e validare in forma elettronica gli atti amministrativi aventi valenza contabile, siano essi delibere, decreti, documenti interni, etc.
Si prevede la gestione sia di dati previsionali e sia di consuntivo, aggregabili e scomponibili a seconda delle necessità informative, fornendo la possibilità di conoscere in tempo reale lo stato delle pratiche, ripercorrendo l’intero processo amministrativo attraverso l’esame dei documenti che lo costituiscono.
La realizzazione del progetto garantirà un flusso integrato di informazioni evitando inserimenti multipli perché basato sul concetto dell’immissione del dato elementare da parte di chi lo genera, garantendo cosi l’univocità dell’informazione.
E’ chiaro che un’azione in tal senso, in quanto caratterizzata da una gestione delle informazioni per processi e non più per funzioni, presuppone che l’organizzazione dell’Amministrazione regionale debba essere adeguata alle nuove logiche attraverso la reingegnerizzazione dei processi.
Ciò implica, inoltre, la necessità di affrontare tempestivamente un percorso formativo volto sia a sensibilizzare il personale ad una cultura del controllo interno di gestione in senso lato, sia all’addestramento sull’utilizzo delle nuove strumentazioni informatico-contabili.
Comportando un certo grado di complessità, la realizzazione del sistema informativo contabile integrato è ispirata a principi di gradualità, prevedendo l’immediata attivazione dei moduli che fungono da cardine del sistema e consentendo, conseguentemente, l’attivazione degli altri moduli, sempre nell’ottica d’integrazione dei processi. Ciò implica la definizione di un modello “scalabile”, una sorta di “architettura a tendere”, all’interno del quale si realizzano gli elementi coordinati di seguito riportati, riservando ad eventuali progetti successivi il compito di perfezionare e completare la realizzazione del modello stesso, con personalizzazioni che consentono di assorbire ulteriori gestioni contabili inizialmente scollegate.
L’azione prevede l’attivazione dei moduli seguenti.
• Contabilità finanziaria
E’ il sistema che intende fornire gli strumenti per una razionale formazione ed aggiornamento del bilancio di previsione avente carattere autorizzatorio, per la gestione della spesa e delle entrate, sia in conto competenza, sia in conto residui. Prevede la gestione a preventivo ed a consuntivo di competenza e di cassa.
Le codifiche elementari sono basate su U.P.B. e capitoli.
Tale sistema prevede la gestione dei funzionari delegati. Inoltre, prevede varie gestioni finanziarie tra cui quella quella del cassiere, degli scoperti di tesoreria e dei mutui. Il sistema è in grado di interagire con il Tesoriere per la gestione del flusso dei mandati e delle riversali e con l’Unione Europea per il flusso di controllo dell’attuazione di programmi con finanziamento comunitario.
Sotto il profilo dell’integrazione si rilevano collegamenti funzionali con tutti gli altri moduli poiché il modulo in questione funge da elemento guida nel sistema di controllo autorizzatorio.
• Contabilità economico patrimoniale
E’ il sistema che fornisce informazioni a consuntivo attraverso la rilevazione dei fatti amministrativi aventi rilevanza esterna (quali liquidazioni attive e passive, riscossioni, pagamenti, rettifiche ed assestamenti, ecc.) secondo la tecnica contabile della partita doppia.
Le codifiche dei movimenti contabili sono basate su un piano dei conti in cui figurano conti di natura patrimoniale ed economica e su anagrafiche di creditori e debitori uniche ed integrate nell’ambito dell’intero sistema contabile.
L’integrazione del sistema consente di ottenere informazioni di confronto tra i dati della contabilità finanziaria e della contabilità economico patrimoniale anche per singola pratica.
• Contabilità economica analitica
E’ il sistema che rileva fatti amministrativi d’interna gestione e fornisce informazioni economiche circa la rispondenza dei risultati conseguiti rispetto a quanto previsto nel budget, secondo un’articolazione analitica dei valori imputabili a centri di costo e di profitto, strutture organizzative, funzioni, missioni, commesse, etc.
• Controllo di gestione
E’ il sistema preposto all’elaborazione di informazioni direzionali sotto due distinte angolazioni:
o informazioni di carattere economico e finanziario attraverso l’utilizzo delle informazioni contabili prodotte dai sopra menzionati moduli;
o informazioni di carattere quantitativo (non monetarie) attraverso la misurazione dello stato di avanzamento dei programmi operativi definiti.
Il controllo di gestione, quale utente finale del sistema delle misurazioni contabili, beneficia di un sistema di reporting allo scopo di fornire un valido supporto informativo ai centri decisionali.
• Gestione degli approvvigionamenti
E’ il sistema preposto alla gestione delle problematiche di programmazione, esecuzione e rilevazione degli acquisti dei beni di consumo e dei servizi da impiegare nei processi produttivi/amministrativi interni all’amministrazione regionale. Nell’operatività del sistema rientrano sia gli uffici centralizzati preposti istituzionalmente all’acquisizione dei fattori produttivi per l’intera amministrazione, i quali ricevono in via telematica le richieste di approvvigionamento, sia gli uffici che conducono tali acquisizioni in modo diretto.
Il sistema utilizza la gestione del magazzino limitatamente ad alcune tipologie di beni di consumo da definire caso per caso.
Sotto il profilo dell’integrazione, il sistema fornisce informazioni contabili ad elevato valore economico/finanziario, rivestendo la funzione di
cerniera tra il sistema autorizzatorio della contabilità finanziaria, il sistema della contabilità economico patrimoniale in cui si rilevano le operazioni di scambio con l’esterno ed il sistema della contabilità economica analitica in cui si misura il consumo dei fattori produttivi dei centri produttivi.
• Gestione delle risorse umane
E’ il sistema che consente la gestione delle problematiche del personale attraverso l’integrazione di tutte le procedure tipiche del settore. Gli aspetti gestionali interessano, in particolar modo:
o la gestione della pianta organica e dei concorsi;
o la gestione giuridica;
o la rilevazione delle presenze;
o la gestione paghe e contributi;
o la gestione delle trasferte;
o la gestione degli interventi formativi;
o la gestione dei carichi di lavoro;
o la gestione degli obiettivi attribuiti, anche con riferimento ad entità organizzative.
I dati contabili prodotti dal sistema in esame consentono l’aggiornamento automatico della contabilità finanziaria, della contabilità economico patrimoniale ed anche della contabilità analitica, fornendo utili informazioni non soltanto in termini di consuntivo, bensì anche per la formazione del budget.
• Gestione delle immobilizzazioni
E’ il sistema preposto alla gestione delle immobilizzazioni siano esse materiali, immateriali o finanziarie, sotto il profilo dell’acquisizione, utilizzo, manutenzione, rivalutazione, svalutazione e dismissione.
Le codifiche gestibili nel sistema si riferiscono, principalmente, all’anagrafica del bene, al piano di ammortamento assegnato ed alla
conseguente aliquota di ammortamento, al centro di costo/responsabilità a cui il bene è attribuito.
Sotto il profilo dell’integrazione, si rilevano importanti connessioni con la contabilità finanziaria ed economico patrimoniale, con la contabilità analitica e degli approvvigionamenti e, inoltre, con il sistema di gestione dei programmi di manutenzione.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perchè la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18.
QUADRO ECONOMICO
L’azione in esame risulta la più complessa del progetto ed al fine di quantificare correttamente il quadro economico è stata suddivisa in tre sotto-azioni:
• Contabilità economico/finanziaria;
• Gestione risorse umane;
• Gestione approvvigionamenti e immobilizzazioni.
Per ciascuna di queste sotto-azioni sono stati analizzati sia lo stato dell’arte degli applicativi presenti nel mercato nazionale sia le esperienze recenti maturate dalle regioni Xxxxxx Xxxxxxx, Umbria e Basilicata. Tali analisi hanno fornito il seguente quadro economico:
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_06 SOTTO-AZIONE Contabilità economico/finanziaria | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | SOFTWARE GESTIONE FINANZIARIA | 800.000 | |
2 | SOFTWARE CONTABILITA’ ECONOMICO-PATRIMONIALE | 500.000 | |
3 | SOFTWARE CONTABILITA’ ANALITICA | 300.000 | |
4 | SOFTWARE CONTROLLO DI GESTIONE | 400.000 | |
5 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 550.000 | |
6 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 2.650.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 300.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 350.000 | ||
Totale SOTTO-AZIONE: Euro 3.000.000 |
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_06 SOTTO-AZIONE Gestione risorse umane | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | SOFTWARE GESTIONE RISORSE UMANE | 400.000 | |
2 | RECUPERO DATI DAL 1990 | 200.000 | |
3 | HARDWARE GESTIONE PRESENZE | 200.000 | |
4 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 300.000 | |
5 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 1.150.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 200.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 250.000 | ||
Totale SOTTO-AZIONE : Euro 1.400.000 |
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_06 SOTTO-AZIONE Gestione approvvigionamenti e immobilizzazioni | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | SOFTWARE GESTIONE ACQUISTI | 300.000 | |
2 | SOFTWARE GESTIONE IMMOBILIZZAZIONI | 300.000 | |
3 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 250.000 | |
4 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 950.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 200.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 300.000 | ||
Totale SOTTO-AZIONE : Euro 1.250.000 |
Totale -AZIONE: Euro 5.650.000
5.11 Azione 07 (Codice SI01_07)
“SERVIZI DI e-GOVERNMENT AI CITTADINI”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo sia sviluppare le infrastrutture tecnologiche ed organizzative necessarie ad erogare, per via telematica, specifici servizi ai cittadini sia, contemporaneamente, migliorare l’efficienza e l’efficacia delle strutture regionali relativamente alla gestione delle banche dati degli Assistiti dal Sistema Sanitario delle ASL.
L’azione ha come obiettivi:
• erogare in automatico ai cittadini una serie di servizi, a seguito di una denuncia di variazione anagrafica, senza che questi abbiano necessità di presentare ulteriori richieste;
• risolvere il problema dell’allineamento dei dati degli Assistiti, contenuti nelle Banche Dati della Regione, con le informazioni anagrafiche (e relativi codici fiscali) presenti nelle banche dati informatizzate delle Anagrafi Comunali in maniera definitiva e duratura.
DESCRIZIONE
L’azione si basa sul fatto che l’aggiornamento costante ed automatico delle informazioni anagrafiche degli Assistiti dal Sistema Sanitario avvenga inviando, in maniera completamente automatica, le variazioni dei dati registrate nei comuni (tutti i Comuni hanno informatizzato l’Anagrafe comunale) alle basi dati della Regione utilizzando opportuni strumenti informatici.
L’azione prevede:
• la diffusione e l’utilizzo, in tutti i comuni della Sardegna del sistema S.A.I.A (Sistema di Accesso ed Interscambio Anagrafico). Il S.A.I.A. (progettato, realizzato e gestito da Ancitel) è il sistema di scambio dei dati delle
variazioni anagrafiche del Ministero dell’Interno attivo dal 10 Giugno 1993 (inizialmente con la denominazione di INTE.G.R.A. poi convertita in S.A.I.A.) e viene utilizzato per aggiornare la Banca Dati INA, quella dei Pensionati dell’INPS, quella dei contribuenti dell’Anagrafe Tributaria e quelle degli intestatari di Patenti o di veicoli della Motorizzazione Civile;
• la realizzazione della banca dati centralizzata degli Assistiti dal Sistema Sanitario, aggiornata automaticamente tramite procedura S.A.I.A, analogamente a quanto avviene col Ministero dell’Interno, ovvero utilizzando gli stessi strumenti e metodologie;
• l’erogazione in automatico, a seguito di variazioni anagrafiche, effettuate dai cittadini presso le anagrafi comunali, dei seguenti servizi:
1. invio, per posta, dell’elenco dei medici pediatri, con modulo per la scelta del medico, presso l’abitazione dell’assistito a seguito della registrazione nell’Anagrafe comunale della nascita di un figlio;
2. invio, per posta, dell’elenco dei medici di base, operanti in un certo territorio, a seguito della registrazione nell’Anagrafe comunale di cambio di residenza, affinché l’assistito possa esercitare il suo diritto di scelta del medico di base;
3. invio, per posta da parte Ministero delle Finanze, dei tesserini dei Codici Fiscali per i neonati a seguito della registrazione nell’Anagrafe comunale della nascita;
4. invio, per posta, delle etichette autoadesive per Patenti e Libretti di Circolazione, a seguito della registrazione nell’Anagrafe comunale di cambio di residenza;
5. sospensione automatica della erogazione delle pensioni ai deceduti senza la necessità, da parte dei parenti di attivare ulteriori pratiche burocratiche.
I primi due servizi saranno gestiti direttamente dalla Regione Sardegna, mentre i successivi sono automaticamente attivati tramite l’utilizzo del S.A.I.A.
Attualmente circa 60 comuni della Sardegna su 377 hanno da tempo attivato il sistema S.A.I.A. in modo stabile e continuo e, nel corso del corrente anno Ancitel Sardegna, a seguito di accordi fra ANCI e Ministero dell’Interno, ha effettuato corsi di formazione a cui hanno partecipato più di 200 Comuni della Regione. Le variazioni anagrafiche gestite tramite il sistema S.A.I.A. sono circa il 25% delle
95.000 variazioni che ogni anno vengono registrate dalle anagrafi comunali in Sardegna.
Elemento fondamentale dell’azione è quello di incentivare e supportare i comuni della Sardegna nell’utilizzo del sistema. A tale fine sono previste le seguenti attività:
• Informazioni. Mailing e numeri speciali newletter da inviare a tutti i Comuni della Sardegna su come procedere e come adeguare le proprie procedure ed i comportamenti dei Servizi Demografici per collegarsi al SAIA in automatico e non avere per il rilascio delle nuove CIE a causa del mancato allineamento dei dati nell’I.N.A;
• Seminari. Incontri di una giornata con i responsabili dei Servizi Demografici e dell’Informatica al fine di renderli edotti degli strumenti, delle tecniche e delle metodologie utilizzabili;
• Incontri di assistenza tecnica. Incontri da tenersi presso i Comuni per una analisi dettagliata degli strumenti tecnici di dotazione, per una attivazione dimostrativa degli strumenti stessi ed una definizione dettagliata della strategia da perseguire per divenire operativi in modalità completamente automatica;
• Affiancamento operativo in loco. Utilizzo di risorse professionali presso i Comuni maggiormente in difficoltà al fine di affiancarli operativamente nella “pulizia” dei dati contenuti nell’Anagrafe Comunale e nell’avvio concreto del S.A.I.A.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
E’ prevista una esplicita azione di formazione dei responsabili delle anagrafi comunali all’utilizzo del S.A.I.A.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati tenendo conto di:
• Realizzazione della banca dati centrale e dei servizi al cittadino come descritto precedentemente;
• Xxxxxxxxxxxxx xxx X.X.X.X. xxxxxx x xxxxx 000 xxxxxx xxxxx Xxxxxxxx che ad oggi non utilizzano lo strumento;
• Manutenzione banche dati regionali presso ASL (circa 1.650.000 assistiti);
• Manutenzione banche dati comunali;
• Supporto e formazione per i comuni.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_07 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE SISTEMA CENTRALE | 200.000 | |
2 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE COMUNI | 320.000 | |
3 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI SISTEMA CENTRALE | 300.000 | |
4 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI COMUNI | 1.000.000 | |
5 | SUPPORTO E FORMAZIONE COMUNI | 470.000 | |
6 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 2.390.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 300.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 350.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 2.740.000 |
5.12 Azione 08 (Codice SI01_08)
“SERVIZI DI e-GOVERNMENT ALLE IMPRESE”
OBIETTIVI
La presente azione ha finalità analoghe a quella descritta precedentemente (Servizi di e-Government ai cittadini) ma contenuti maggiormente focalizzati in quanto rivolta ad un’utenza più strutturata e facilmente raggiungibile attraverso le organizzazioni di categoria.
DESCRIZIONE
L’azione prevede di individuare nella fase di progettazione esecutiva, in seguito ad una consultazione con le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative in Sardegna, un procedimento amministrativo a gestione Regionale da svolgersi tramite metodi ed infrastrutture di e-Government che riguardi le imprese dei seguenti settori (un procedimento per ogni settore):
• commercio;
• costruzioni;
• agro-alimentare;
• industria;
• servizi.
Per i procedimenti individuati con la metodologia descritta precedentemente, si provvederà ad impostare presso il Centro Regionale Servizi la procedura software da gestirsi in modalità condivisa (tecnologia ASP) con input dei dati direttamente da parte dell’impresa interessata o da parte dell’organizzazione di categoria. L’azione prevede l’utilizzo degli strumenti di riconoscimento forte (conformi a DPR 117/2004) e posta elettronica certificata necessari per dare validità giuridica alla trasmissione telematica degli atti necessari.
L’azione dovrà inoltre, necessariamente, prevedere gli opportuni strumenti normativi per incentivare l’uso delle tecnologie telematiche da parte delle imprese.
Sul versante degli Assessorati Regionali titolari dei procedimenti oggetto dell’intervento, l’azione prevede la formazione e l’affiancamento consulenziale dei dipendenti dell’Amministrazione che saranno incaricati della gestione del procedimento tramite lo strumento informatico – telematico appositamente sviluppato.
L’azione, della durata di 24 mesi, impegnerà il primo anno nello sviluppo, test e collaudo degli applicativi software. I successivi 12 mesi saranno impegnati nelle azioni, da attivarsi anche nelle sedi delle Associazioni interessate distribuite in tutto il territorio Regionale, di formazione degli addetti alla gestione del procedimento.
Durante il periodo di svolgimento della presente azione per tutti i procedimenti oggetto d’intervento non verrà abbandonata la gestione tradizionale del procedimento, come preesistente all’iniziativa in argomento. Una volta consolidati ed apprezzati i risultati del nuovo modo di gestione – e quindi non entro il primo anno di avvio – saranno i dirigenti dei servizi Regionali competenti, ed i rappresentanti delle Associazioni interessate, a decidere circa la dismissione del modo di gestione precedente.
All’azione qui descritta si attribuisce anche il particolare valore di intervento pilota rivolto a costruire specifici contenuti da gestire attraverso l’infrastruttura di e- Government attivata con le numerose iniziative allo scopo programmate ed avviate. In luogo di una promozione generica basata su tecniche pubblicitarie tipiche degli strumenti di comunicazione di massa, si è valutato che azioni del tipo qui descritto incidano più in profondità e possano significativamente accelerare il conseguimento degli obiettivi generali perseguiti dal Piano Nazionale di e-Government e dalla Strategia per lo sviluppo della società dell’informazione in Sardegna.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
L’azione prevede la formazione e l’affiancamento di consulenti ai dipendenti dell’Amministrazione incaricati della gestione del procedimento che sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati tenendo conto della necessità di realizzare:
• la re-ingegnerizzazione dei procedimenti individuati;
• gli strumenti software opportuni per la loro gestione in forma telematica,
• la comunicazione e diffusione dei nuovi servizi presso le aziende.
I servizi saranno erogati in modalità ASP tramite le apparecchiature e software di base del Centro Servizi Regionale.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_08 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | SERVIZI PER RE-INGEGNERIZZAZIONE | 450.000 | |
2 | SOFTWARE PER GESTIONE DEI PROCEDEIMENTI | 400.000 | |
3 | DIFFUSIONE E COMUNICAZIONE | 400.000 | |
4 | ALTRI COSTI | 100.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 1.350.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 200.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 250.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 1.600.000 |
5.13 Scheda Azione 09 (Codice SI01_09)
“SISTEMA INTEGRATO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di realizzare un sistema integrato per la gestione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale (SICPAC) della Regione Sardegna con particolare attenzione alle realtà territoriali medie e piccole.
DESCRIZIONE
Il SICPAC è un insieme di tecnologie e di modelli di gestione in grado di supportare le istituzioni locali (musei, aree archeologiche, siti naturali, monumenti, chiese, castelli, etc.) nella erogazione, aggiornamento e potenziamento dei servizi che offrono alla loro utenza.
Il SICPAC consente alla singola istituzione culturale di rafforzare la propria immagine attraverso i collegamenti con le altre istituzioni servendosi di reti tecnologiche studiate e progettate sulla specifica situazione della Regione Sardegna di cui tali istituzioni fanno parte e affinché il territorio che li ospita, espressione di tanti distretti culturali differenti, possa valorizzare e promuovere la propria valenza identitaria.
Il SICPAC è concepito sulla base di due idee fondamentali:
• L'importanza delle reti di musei. La logica sottesa alla realizzazione di una rete di musei è quella di ottimizzare le singole risorse di ciascun museo che ne fa parte attraverso la condivisione di attività e servizi strategici e garantendo relazioni sinergiche tra i musei. La gestione combinata di una rete di musei consente alta visibilità anche alle realtà “minori” solitamente escluse dai tour operators, offre itinerari integrati e servizi addizionali che rendono più piacevole l'esperienza di visita permettendo ai musei di
diventare “costruttori della conoscenza” anziché essere semplici curatori e custodi.
La rete di musei garantisce diversi vantaggi:
o favorisce scambi di informazioni in tempo reale;
o sviluppa una politica di scambio delle mostre temporanee tra i partners;
o sviluppa una politica di ricerca collettiva;
o incoraggia l'acquisizione di nuove collezioni.
• Internet e il potenziale delle nuove tecnologie. Gli innegabili vantaggi offerti da Internet possono stimolare gli amministratori dei beni culturali e ambientali a servirsi delle nuove tecnologie e a considerarle come investimenti indispensabili per la produttività del patrimonio culturale o ambientale. Spesso però, le esigue risorse a disposizione di un singolo bene del patrimonio rendono impossibile sostenere investimenti di questo calibro.
Il SICPAC è stato progettato con lo scopo di superare i problemi con cui il singolo amministratore si scontra:
o problemi economici legati all’acquisto delle infrastrutture necessarie;
o limiti tecnologici: legati alla carenza di efficienti sistemi di telecomunicazione;
o mancanza di conoscenza: legata alla carenza di personale adeguato da impiegare nei nuovi servizi.
Il SICPAC intende gestire, controllare e supportare le istituzioni culturali andando oltre le funzioni convenzionali quali informazioni, gestione della biglietteria, bookshops, caffetterie, etc., ma intende supportare l'aspetto tecnologico ritenuto come il requisito fondamentale per lo sfruttamento estensivo del patrimonio culturale e ambientale. Pertanto è possibile individuare 2 diverse classi di potenziali users che si serviranno del SIPAC in accordo con le proprie necessità. Una classe di primo livello rappresentata dalle istituzioni culturali (ovvero gestori di musei e siti
ambientali museabili), ed una classe di secondo livello rappresentata da tutti coloro che fruiscono del patrimonio culturale sia direttamente sia attraverso le ricadute positive che la sua valorizzazione comporta, tra cui:
• Turisti, Utenti di Internet;
• Facilities turistiche: hotels, ristoranti, B&B, negozi;
• Promotori di eventi: teatri, cinema, gallerie, associazioni culturali, club sportivi;
• Travel operators: locali, nazionali e internazionali;
• Strutture didattiche: scuole, studenti, università, ricercatori;
• Media Publisher: riviste specializzate, quotidiani, televisioni tematiche.
Accanto a questi, si possono individuare altre categorie:
• Policy makers (locali, nazionali, europei), economisti e agenzie di sviluppo;
• Centri di informazioni locali;
• Banche ed altre istituzioni finanziarie.
Naturalmente, ciascuno di essi sarà interessato ad un diverso risultato che sarà conseguito dal SICPAC. I policy makers e i centri di informazione locali saranno interessati alla promozione del patrimonio culturale locale e del territorio. Le banche e le altre istituzioni finanziarie potrebbero, da un lato, essere interessate al benessere generale che si svilupperebbe nella varie realtà locali supportate dal SICPAC e alle transazioni finanziarie che si instaurerebbero, e dall'altro, potrebbero diventare sponsor del processo.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
E’ prevista una esplicita azione di formazione dei responsabili delle infrastrutture museali oggetto dell’azione.
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati in base ai seguenti parametri:
• nel territorio Regionale esistono circa 250 musei (non tutti attivi) ed un numero non ancora bene precisato di siti ambientali museabili;
• si propone di inserire nel sistema, in prima istanza, circa 60 musei e 20 siti ambientali museabili;
• il sistema integrato prevede comunque una parte centrale che in prima istanza può essere assimilata ad un centro servizi e sarà localizzato presso il Centro Servizi Regionale.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_09 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE PER MUSEI E SITI | 800.000 | |
2 | COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE SITEMA CENTRLE | 200.000 | |
3 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI SISTEMA CENTRALE | 300.000 | |
4 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI COMUNI | 400.000 | |
5 | SUPPORTO E FORMAZIONE MUSEI | 160.000 | |
6 | ALTRI COSTI | 40.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 1.900.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 200.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 20.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 220.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 2.120.000 |
5.14 Azione 10 (Codice SI01_10)
“SISTEMA PER LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
STATISTICHE”
OBIETTIVI
L’azione ha come obiettivo quello di dotare l’Amministrazione Regionale, di una piattaforma intergrata per l’acquisizione, analisi ed elaborazione delle informazioni statistiche di carattere socio-economico al fine sia di acquisire elementi oggettivi per la conoscenza del territorio regionale sia di incrementare le potenzialità di sviluppo del territorio, identificando opportunità ed eccellenze locali, misurando il “valore” del territorio secondo parametri effettivi, creando un modelli confrontabili con altre regioni che possono essere utilizzati per l’impostazione di adeguati piani di sviluppo.
DESCRIZIONE
Il sistema in esame ha le seguenti caratteristiche:
• supporto per l’acquisizione, normalizzazione e georeferenziazione delle informazioni statistiche attraverso le più avanzate tecniche di gestione di banche dati su base relazionale;
• integrazioni di informazioni provenienti da fonti diverse;
• organizzazione delle informazioni statistiche secondo classi omogenee (Territorio, Demografia, Economia, Cultura, Livelli di Benessere, etc.);
• definizione delle variabili determinanti lo sviluppo;
• supporto per la elaborazione dei dati per sottosistemi territoriali determinati (comuni, comunità montane, province, etc.) e per l’analisi delle relazioni spaziali fra le variabili socio- economiche;
• supporto per le strategie di politica economica territoriale e settoriale e per la valutazione d’impatto di singoli investimenti.
Il sistema fornisce strumenti per:
• Conoscere il territorio. Soluzioni per la lettura delle vocazioni del territorio, siano esse industriali, agricole o di servizio, o, più spesso, una combinazione di queste. Strumenti per l’analisi dei punti di forza e di debolezza del territorio e per la comparazione con territori concorrenti.
• Pianificare e monitorare gli interventi. Impostazione di piani strategici di sviluppo, simulazione dell’impatto dei progetti sulla competitività di medio periodo, selezione dei progetti in relazione all’incidenza sui fattori di competitività, monitoraggio e quantificazione del ritorno degli investimenti in un’ottica di valutazione alternativa fra costi e benefici.
L’azione prevede la realizzazione di un sistema centrale per la gestione delle banche dati in maniera da omogeneizzare la distribuzione delle informazioni e la creazione di sistemi periferici per la visualizzazione, l’analisi e l’elaborazione di tali informazioni. L’architettura prevista è dunque di tipo client-server. I client possono essere:
• semplici browser (client leggeri) nel caso di sola visualizzazione delle informazioni;
• client pesanti nel caso siano richieste le funzionalità complesse di elaborazione delle informazioni.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 12 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perchè la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18
QUADRO ECONOMICO
I costi della presente azione sono stati calcolati tenendo conto di:
• distribuzione ed installazione di almeno un client pesante per circa 50 servizi dell’amministrazione;
• la sola visualizzazione delle informazioni statistiche (client leggero) potrà essere consentita a tutta l’amministrazione;
• il sistema integra le informazioni provenienti da circa 10 banche dati diverse (ISTAT, ANCI, Osservatorio Industriale, Camera di Commercio, Ministero dell’Economia, etc.)
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_10 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | SOFTWARE GESTIONE BANCHE DATI | 200.000 | |
2 | SOFTWARE ELABORAZIONE INFORMAZIONI | 100.000 | |
3 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 200.000 | |
46 | ALTRI COSTI | 20.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 520.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 50.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 10.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 60.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 580.000 |
5.15 Azione 11 (Codice SI01_11)
“SISTEMI DI KNOWLEDGE MANAGEMENT NEL SETTORE TURISTICO”
OBIETTIVI
L’azione intende realizzare un sistema che favorisca la condivisione e la classificazione della conoscenza nel settore del turismo in Sardegna attraverso le seguenti fasi:
1. studio e formalizzazione di una ontologia del settore turistico, attraverso l’identificazione e la descrizione dei concetti fondamentali utilizzati nel contesto delle organizzazioni turistiche pubbliche e private e significativi per la classificazione delle risorse informative;
2. realizzazione e messa in opera di un sistema per la condivisione della conoscenza, basato sulla classificazione, gestione e condivisione delle risorse informative e mirato a fornire un supporto ai processi decisionali dei soggetti pubblici e privati operanti in Sardegna nel settore del turismo;
3. sperimentazione del suddetto sistema nell’ambito delle organizzazioni regionali operanti nel settore del turismo in Sardegna;
4. azioni di a livello amministrativo e politico che, a fronte di un’analisi dei risultati della sperimentazione:
o individuino interventi di tipo normativo, organizzativo e formativo che migliorino l’efficacia del sistema di condivisione della conoscenza;
o favoriscano la diffusione di analoghe soluzioni per la condivisione della conoscenza basate sul riuso di quanto già realizzato e sperimentato.
DESCRIZIONE
Il sistema proposto è un ambiente virtuale di lavoro collaborativo che coinvolge i principali soggetti pubblici e privati, operanti in Sardegna nel settore del turismo, in uno scambio di idee e contenuti che favorisca un miglioramento continuo dei servizi.
Il sistema proposto si basa sull’integrazione di tre componenti fondamentali:
• un sistema di gestione dei contenuti;
• un sistema di classificazione basato su ontologie;
• un ambiente di lavoro collaborativo basato sul web.
L’uso di schemi descrittivi basati su ontologie consente, attraverso la formalizzazione di un contesto operativo comune, di superare le limitazioni dei tradizionali sistemi di gestione dei contenuti e rendere possibile un’effettiva condivisione delle informazioni in una determinata comunità di interesse.
L’utilizzo di strumenti di lavoro collaborativo rende più agevole la partecipazione dell’intera comunità di interesse sia al processo di condivisione delle informazioni che a quello, inevitabile, di aggiornamento ed evoluzione delle ontologie.
Il sistema deve essere in grado di gestire tutte le tipologie di contenuti che possano risultare utili nell’ambito dei processi di razionalizzazione e programmazione del turismo sardo, come per esempio:
• leggi e normative (regionali, nazionali e comunitarie) e relativa documentazione esplicativa;
• iniziative e progetti relativi al turismo sardo;
• studi e ricerche di mercato;
• “staff directories” che, attraverso l’individuazione e la classificazione delle competenze, aiutino a mettere in contatto le persone tra di loro;
• documentazione e risorse relative a “best practices”;
• rapporti di riunioni, visite, review, etc.;
• flussi di informazioni, di tipo prevalentemente informale, scambiate attraverso strumenti di groupware quali wiki o weblog;
• contenuti audiovisivi, opportunamente digitalizzati e indicizzati, quali ad esempio: video promozionali, documentari, filmati storici, discorsi, cronache di eventi, ecc.
La seguente figura individua lo schema funzionale del sistema:
gestione ontologia
Ontologia
esperti del dominio
Strumenti informali
discussione, partecipazione
Wiki Weblog
inserimento e classificazione
Strumenti formali
utilizzatori finali
Content Management System
esperti del dominio
Base di conoscenza
validazione
disseminazione
ricerca, navigazione
L’azione in esame si propone di raggiungere i seguenti risultati:
• migliore efficacia a livello decisionale;
• migliore accesso alle risorse informative concernenti la filiera del turismo;
• incremento dello scambio di idee e di informazioni tra le organizzazioni operanti nel settore del turismo e tra le persone che fanno parte delle organizzazioni stesse;
• creazione di nuove conoscenze e di idee innovative per un turismo sostenibile in Sardegna;
• creazione di una “best practice”da riproporre e riutilizzare in altri contesti della pubblica amministrazione regionale.
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
Non si è prevista specifica attività formativa all’interno della presente azione perché la stessa sarà realizzata all’interno della misura POR 3.18.
QUADRO ECONOMICO
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_11 | |||
REALIZZAZIONE | |||
1 | STUDIO E FORMALIZZAZIONE DI UNA ONTOLOGIA | 210.000 | |
2 | SISTEMA DI GESTIONE DEI CONTENUTI; | 150.000 | |
3 | SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE BASATO SU ONTOLOGIE | 180.000 | |
4 | AMBIENTE DI LAVORO COLLABORATIVO BASATO SUL WEB | 100.000 | |
5 | SERVIZI SISTEMISTICI E PROFESSIONALI | 200.000 | |
6 | ALTRI COSTI | 50.000 | |
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 890.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 80.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 10.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 90.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 980.000 |
5.16 Azione 12 (Codice SI01_12)
“RETE REGIONALE DEI MUSEI DELL’ARTIGIANATO”
OBIETTIVI
La presente azione si configura come un intervento di innovazione dei servizi di scala regionale, volto a valorizzare (mediante nuovi servizi di informazione, comunicazione e promozione sia di tipo localizzato - presso i Comuni della Sardegna - sia in rete) il patrimonio storico e culturale dei saperi e delle produzioni tipiche ed identitarie dell’artigianato.
L'intervento, che vedrà i Musei locali dell’artigianato come nuclei di aggregazione ed erogazione dei servizi tematici sul territorio, avrà per fine l'enucleazione, la caratterizzazione e la valorizzazione (mediante soluzioni multimediali interattive, servizi integrati su Internet e soluzioni di comunicazione tradizionale e in rete) dei saper fare locali e delle attività produttive localmente storicizzate, in chiave di sottolineatura della valenza identitaria delle produzioni e dei mestieri, favorendone la promozione a livello sia regionale sia internazionale.
L’azione è esplicitamente mirata a generare ricadute durature in termini di sviluppo sostenibile del territorio e di sostegno all'occupazione / non disoccupazione di numerose aree della Regione, favorendo la crescita di circuiti turistici alternativi e destagionalizzati e il consolidamento di produzioni di qualità ispirate alle tecniche tradizionali e promosse in chiave identitaria.
Il progetto, che è preceduto da attività di analisi e di modellizzazione delle conoscenze e delle eccellenze identitarie sul territorio, prevede un idoneo complemento di attività di comunicazione pubblica e di formazione, e potrà consolidarsi nel tempo mediante la messa in opera di un Centro Servizi permanente dedicato alla gestione alla promozione del circuito dei Musei dell’Artigianato e delle attività a valore aggiunto a questi correlate.
DESCRIZIONE
Il progetto, che vuole ispirasi alle migliori pratiche del settore a livello europeo, si articola in una sequenza di attività tra loro coordinate:
• Una attività volta ad acquisire il quadro completo delle conoscenze sul sistema dei Musei dell’Artigianato e più in generale sul sistema dei saperi e dei valori identitari legati alle attività artigianali nelle diverse aree della Sardegna. La redazione di uno Studio di Sistema consentirà di alimentare un Modello di analisi territoriale dinamico, basato su soluzioni di informatica geografica, che consentirà di rappresentare ed analizzare le risorse del sistema, di evidenziare i suoi punti di forza e di debolezza e di pianificare le azioni di valorizzazione e promozione, suggerendo l’opportunità di eventi, la configurazione di itinerari, il raccordo con gli operatori economici locali e con le Camere dei Commercio, etc.
• Una attività relativa alla revisione degli apparati didascalici dei Musei, che comprende l’allestimento di punti di accoglienza e di percorsi informativi interattivi basati su appositi sistemi informativi modulari, a diversi livelli di approfondimento in funzione del ruolo gerarchico svolto da ciascun Museo nell’ambito del Sistema. Obiettivo dei sistemi informativi sarà una migliore “leggibilità” informativa e didattica delle collezioni museali, e la creazione di suggestioni storico-culturali volte a valorizzare le conoscenze e gli stili di vita propri dell’artigianato, sottolineando la valenza identitaria e qualitativa delle produzioni artigiane. I punti di informazione opereranno inoltre come centri di irradiamento per la scoperta delle risorse produttive e ricettive del territorio, favorendo la visibilità delle produzioni artigiane locali e la amplificazione delle potenzialità legate al turismo alternativo.
• Attività volte a mettere a punto di soluzioni a supporto della “fruizione diffusa” dei territori legati alle attività artigiane, mediante individuazione di itinerari tematici, la predisposizione di cartellonistica tematica, e la realizzazione di nuovi servizi basati su audioguide digitali satellitari.
• Attività mirate alla realizzazione di un modello di partenariato con gli operatori economici e gli altri servizi pubblici e privati a valore aggiunto (dal trasporto alla ristorazione) che insistono nelle aree interessate, supportandoli attraverso una smart card multiservizi.
• La realizzazione di un Centro Servizi di Sistema operante su Internet, volto a garantire il governo tecnico-gestionale, la valorizzazione e la promozione del Sistema Museale e delle risorse produttive e turistiche connesse. Il Centro Servizi, che utilizzerà le soluzioni integrate sviluppate nell’azione SI09_01, connetterà in rete i sistemi informativi modulari creati a livello locale, fornendo un ampio ventaglio di servizi specifici dalla catalogazione delle collezioni alla visita virtuale dei musei, alla commercializzazione elettronica di merchandising e prodotti artigiani, alla promozione di itinerari tematici e di pacchetti ricettivi ed enogastronomici coordinati.
• La realizzazione di attività coordinate di comunicazione e promozione del sistema, mediante la messa a punto di materiali di comunicazione cartacea e digitale (brochure sui servizi e gli itinerari del Sistema, guida di sistema su tutte le risorse culturali, produttive e ricettive del circuito, poster illustrativo, cartoline, mini-CD di promozione) e la messa in opera di una campagna di promozione su web e su stampa di settore (uscite di presentazione pubblicitaria e redazionale su stampa nazionale; organizzazione di un convegno nazionale di presentazione ad esempio in collaborazione con Federculture, etc.).
TEMPISTICA
mesi.
Realizzazione: gli interventi previsti sono da realizzarsi nell’arco di un 24 Gestione: è prevista una fase di gestione del sistema della durata di 12 mesi.
FORMAZIONE
L’azione comprende interventi formativi mirati presso i gestori dei Musei dell’Artigianato.
QUADRO ECONOMICO
L’azione prevede, inizialmente, di operare su circa 20 Musei dell’Artigianato distribuiti su tutto il territorio regionale.
RIEPILOGO DEI COSTI - SI01_12 | |||
REALIZZAZIONE | |||
STUDIO DI SISTEMA E MODELLO DI ANALISI TERRITORIALE DINAMICO: | 45.000 | ||
1 | |||
2 | REVISIONE E ADEGUAMENTO DEGLI APPARATI DIDASCALICI DEI MUSEI ED ALLESTIMENTO DI PUNTI DI ACCOGLIENZA E DI PERCORSI INFORMATIVI INTERATTIVI BASATI SU APPOSITI SISTEMI INFORMATIVI MODULARI: | 1.050.000 | |
3 | INDIVIDUAZIONE DI ITINERARI TEMATICI, PREDISPOSIZIONE DI CARTELLONISTICA TEMATICA E REALIZZAZIONE DI NUOVI SERVIZI BASATI SU AUDIOGUIDE DIGITALI SATELLITARI: | 180.000 | |
4 | REALIZZAZIONE DI UN MODELLO DI PARTENARIATO CON GLI OPERATORI ECONOMICI E GLI ALTRI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI A VALORE AGGIUNTO, CON IDEAZIONE E REALIZZAZIONE DI UNA SMART CARD MULTISERVIZI: | 60.000 | |
REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SERVIZI DI SISTEMA OPERANTE SU | 150.000 | ||
5 | INTERNET: | ||
ATTIVITÀ COORDINATE DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DEL SISTEMA: | 200.000 | ||
6 | |||
INTERVENTI FORMATIVI MIRATI: | 60.000 | ||
7 | |||
ACQUISIZIONE DELLE RELATIVE APPARECCHIATURE HARDWARE: | 210.000 | ||
8 | |||
TOTALE REALIZZAZIONE - Euro: | 1.955.000 | ||
GESTIONE | |||
1 | SERVIZI DI ASSISTENZA, CONDUZIONE E MANUTENZIONE | 190.000 | |
2 | ALTRI COSTI | 10.000 | |
TOTALE CONDUZIONE E GESTIONE - Euro: | 200.000 | ||
Totale AZIONE: Euro 2.155.000 |
6 Intervento SI02: Connettività Regionale
6.1 Obiettivi del progetto
Il presente progetto intende realizzare la prima fase di infrastrutturazione ed avvio della Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) secondo il nuovo modello del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) (come previsto nell’ambito della Misura 6.3. “Società dell’Informazione” del Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006) attraverso la messa a disposizione di servizi di connettività IP, in banda larga e dial-up.
Per fare ciò si intende partire dalle sedi de progetto X.X.X.X.X. (Moduli di Apprendimento su Rete Tecno-Educativa) della Sardegna. Tale progetto, approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione, fa parte dell’intesa istituzionale Stato- Regione Autonoma della Sardegna, siglata il 21 aprile 1999 e attuato con l’APQ n°3 e si articola in quattro linee di azione principali: una intranet per il sistema scolastico regionale; consorzi tra scuole di comuni vicini; multimedialità in classe; interventi per l’integrazione degli studenti portatori di handicap. A supporto delle quattro linee è prevista la realizzazione di un Centro Servizi Telematici.
6.1.1 La rete intranet per il sistema scolastico regionale
Questa azione prevede i collegamento di tutte le sedi delle scuole medie e le sedi delle scuole medie superiori del territorio regionale tra di loro (per un complesso circa 150.000 studenti coinvolte e oltre 15.000 docenti una Intranet le cui sedi stesse costituirebbero i nodi indipendenti e, in seguito, nell’ambito della Sistema Pubblico di Connettività Regionale, anche i provveditoratorati, le province, i comuni, le due principali sedi istituzionali regionali (Presidenza della Giunta e Presidenza del Consiglio regionale), gli assessorati regionali ed enti regionali, ASL ecc.
A questo scenario si potranno aggiungere partner esterni, che pur non facendo parte della rete dedicata alle scuole (Intranet) avranno dei canali preferenziali di collegamento attraverso Internet, per esempio università, centri di ricerca, case editrici scolastiche, organizzazioni che si occupano dell'aggiornamento professionale degli insegnanti.
L'uso dell'Intranet è diretto nella prima fase:
1. alla costruzione collaborativa (intrascolastica) delle conoscenze utilizzando le tecnologie della telecomunicazione e di software di workgroups;
2. allo sviluppo di una "comunità di apprendimento", basata sull'utilizzazione della rete e delle più moderne tecnologie software per la collaborazione e la cooperazione, al fine di favorire l'innalzamento del livello di efficienza ed efficacia dell'insegnamento scolastico e, attraverso questo, della qualità complessiva del sapere diffuso. Va in proposito ricordato che le comunità di pratica (o gruppi di apprendimento) svolgono due grandi compiti di formazione del capitale umano: il trasferimento di conoscenze e rinnovazione. Da questi gruppi, spesso invisibili, dipende quindi l'apprendimento in seno a un sistema o a un'organizzazione;
3. allo sviluppo e all'utilizzazione di materiali didattici, i cui contenuti siano tali da assicurare il raggiungimento degli obbiettivi essenziali ministeriali;
4. all'applicazione di strategie didattiche tese a incrementare e rafforzare il rapporto tuttora debole tra il quadro della riforma scolastica, soprattutto per ciò che concerne i contenuti e le metodologie, e le azioni intraprese per introdurre l'innovazione tecnologica nella scuola (oggi le azioni sono essenzialmente tecniche: si cerca di familiarizzare la scuola con le nuove tecnologie, senza che appaia evidente l'esigenza di modificare, proprio in stretta connessione con la loro applicazione all'attività didattica, alcuni aspetti della pratica formativa tradizionale);
5. al coinvolgimento diretto di docenti e studenti e loro collaborazione attiva al progetto in tutte le sue fasi;
6. alla comunicazione veloce e alla condivisione delle informazioni in un ambiente educativo quale quello della scuola, con l’obbiettivo, ad esempio, di fare uscire dall'isolamento in cui oggi spesso si trovano gli istituti di minori dimensioni, ubicati in piccoli comuni e con una limitata disponibilità di docenti, mettendoli in condizione non solo di entrare a far parte di un circuito vasto quanto si vuole di scambio di informazioni e di esperienze; ma anche di impostare un "medesimo progetto didattico in, collaborazione con
altri Istituti, dislocati in aree diverse del territorio regionale, non necessariamente contigue o vicine (essendo la distanza ovviamente irrilevante ai fini della qualità e della velocità della comunicazione).
Il complesso di queste azioni mira alla formazione e al rafforzamento di un brainpower collettivo e alla valorizzazione, nell'ambito del sistema scolastico, di tutto quel materiale conoscitivo - sapere, informazione, proprietà intellettuale, esperienza, collaborazione, l'insieme delle conoscenze condivise all'interno del sistema stesso e fra questo e i suoi destinatari e utenti - che può essere messo a frutto per produrre sempre nuovo capitale intellettuale e una sempre maggiore ricchezza di intelligenze. Proprio per questo tutte le azioni elencate sono di importanza strategica.
6.1.2 Dal progetto Xxxxx al Sistema Regionale di Connettività (SCR)
Per il tramite delle scuole sarà possibile estendere i servizi di connettività a larga banda in tutti i Comuni della Sardegna premettendo alle PAL di attestarsi sulla Rete Regionale secondo le modalità ipotizzate e descritte in seguito.
L’appalto concorso bandito a suo tempo per la realizzazione del Progetto XXXXX non prevedeva espressamente la realizzazione della infrastruttura di rete privata o proprietaria sulla considerazione del fatto che la fornitura dei servizi di accesso e di trasporto erano previsti nell’ambito della RUPAR regionale. Per questo i costi di interconnessione nella prima fase erano stati previsti per il collegamento ad Internet del Centro Servizi e quelli tra il Centro Servizi e la Cabina di Regia del progetto.
In assenza della realizzazione della RUPAR nei tempi previsti e prevedendo l’evoluzione del RUPAR stessa secondo il nuovo modello del Sistema Pubblico di Connettività (SPC), la realizzazione della connettivià Intranet per le esigenze del Progetto XXXXX rappresenta, di fatto, una prima e consistente infrastrutturazione di servizi trasmissivi in modalità IP con copertura territoriale estesa a tutta la regione Sardegna.
Se si considera, inoltre, che le piccole comunità scarsamente dotate dei servizi essenziali e di infrastrutture abilitanti registrano preoccupanti fenomeni di spopolamento a favore dell’urbanizzazione delle aree di pianura e costiere, il
progetto si carica di maggiori significati che vanno al di la della missione di partenza e del suo target di riferimento (favorire lo sviluppo di servizi, contenuti e applicazioni interattive e multimediali, per la comunità scolastica) in quanto non solo si somma ma potenzia altre iniziative di enorme importanza sociale per le zone interne già in atto.
Il progetto offrirà la piena funzionalità della suite di protocolli TCP/IP su tecnologie standard per garantire: l'integrazione con realtà esterne; la possibilità di procedere a rapidi aggiornamenti a seguito dell'affermarsi di nuove tecnologie; la piena compatibilità con qualsiasi applicazione progettata su tale tecnologia; la scalabilità dell'infrastruttura per aggiornarne il dimensionamento a fronte della inevitabile crescita della richiesta di banda da parte dell'utenza, offrendo uno strumento di indubbia longevità tecnologica che permetta di salvaguardare gli investimenti effettuati.
Il servizio di connettività IP si baserà su una infrastruttura che rispetterà le indicazioni rilasciate dal Centro Nazionale per Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) per la realizzazione del SPC Regionale, connesso a quello nazionale ed internazionale. In questo modo gli utenti potranno in ogni momento, nel rispetto delle autorizzazioni e in condizioni di sicurezza, accedere ai dati ospitati su ogni altro sistema connesso, indipendentemente dalle reti attraversate e dalle tecnologie di trasmissione impiegate.
Con la fornitura della rete di accesso alle scuole, la Regione Autonoma della Sardegna vuole promuovere lo sviluppo e l’inclusione di una fascia di utenza che più di ogni altra rappresenta il giusto veicolo per diffondere su tutto il territorio regionale i vantaggi derivanti dall’uso della larga banda.
6.2 Caratteristiche della situazione attuale
schema attuale della RR
Fonte: Strategia per lo Sviluppo della Società dell’Informazione in Sardegna (Parte A)
6.2.1 ESISTENZA DI INFRASTRUTTURE DI CONNETTIVITA’ SUL TERRITORIO REGIONALE3
La Regione Autonoma della Sardegna è dotata di una rete geografica per la trasmissione di dati e fonia basata su dispositivi impieganti la tecnologia ATM (Asyncronous Transfer Mode), e che interconnette le principali sedi dell'Amministrazione, creando una dorsale alla quale sono state attestate anche sedi amministrative secondarie e alcune aziende sanitarie. I nodi primari della rete sono localizzati nei siti di Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro. Ad essi si affiancano le sedi definibili come secondarie nell’architettura gerarchica della dorsale: Iglesias, Tempio Pausania e Lanusei; le sedi secondarie sono
collegate alle sedi principali a loro più vicine. La struttura trasmissiva è costituita da Circuiti Diretti Numerici (CDN) che interconnettono i 7 POP suddetti, più un ottavo nodo di servizio presente nella sede di Cagliari. Ad oggi, la rete informatica della Regione Sardegna è equipaggiata, prevalentemente, con apparati del produttore Cisco Systems. La componente geografica della rete della Regione Sardegna, sfrutta i servizi di trasporto messi a disposizione da otto dispositivi della famiglia Cisco IGX per la realizzazione dell’infrastruttura di trasporto ATM. Su di essa convergono sia i flussi informativi dati sia quelli fonia pertinenti le comunicazioni fra le varie strutture afferenti la rete. La raccolta delle connessioni telematiche periferiche e la loro veicolazione sul backbone, viene realizzata tramite l’impiego di Routers Cisco Systems appartenenti alla Famiglia 3600 e 2600. La sede di Cagliari situata presso il CED ospita due nodi di accentramento di traffico dati e fonia che si occupano della gestione rispettivamente degli Swith ATM e dei router IP e rappresenta il nucleo centrale centro di gestione e controllo della infrastruttura telematica regionale.
3 Fonte: Rapporto Innovazione Regionale 2004 a cura del CRC Sardegna
Il primo sottosistema è costituito dalle applicazioni Stratasphere / StrataView+, mentre il secondo dalle applicazioni CiscoWorks, ambedue prodotti della Cisco Systems e installati su piattaforma SUN. Il sottosistema di gestione della rete ATM, lo Stratasphere/StrataView+, è costituito da una serie di applicazioni di gestione che realizzano le funzioni base di configurazione, gestione dei fault, performance monitoring, raccolta dei dati statistici, visualizzazione della topologia della rete.
Con il sottosistema CiscoWorks si gestiscono e controllano i router presenti in rete. Le applicazioni che costituiscono il pacchetto offrono tutte quelle funzionalità normalmente gestite dai classici sistemi di Network Management basati sul protocollo di gestione della famiglia TCP/IP, l'SNMP, il monitoraggio dello stato dei dispositivi e delle interfacce, la configurazione dei sistemi o la gestione di allarmi ed eventi.
Per quanto concerne la componente di rete locale del Centro Elaborazione Dati di Cagliari, si evidenzia l’utilizzo di un router Cisco 7200 quale fulcro della LAN. Tale router svolge sia funzioni di instradamento dei pacchetti IP fra le varie sottoreti componenti l’infrastruttura locale, sia attività di interfacciamento con l’Host IBM e la conseguente veicolazione del traffico SNA verso le utenze locali e remote. Una coppia di router Cisco 3640 è incaricata di soddisfare le esigenze di connettività verso il backbone della rete regionale. Due Firewalls vengono utilizzati per le operazioni di securizzazione della rete, per la creazione di una Area protetta ove sono posizionati i server con contenuti pubblici, ed infine, per l’interconnessione ai routers dei Service Providers che forniscono connettività Internet all’Amministrazione Pubblica. Il CED funge inoltre da routing fra le varie LAN della MAN attuale di Cagliari. Due Netscreen fanno da firewall e da gestore delle connessioni esterne da e verso la server farm e la rete dati. Tre connessioni verso internet (rispettivamente 2Mb con Telecom, 2Mb con Wind e una connessione realizzata con due cannoni ottici da 100Mb - ciascuno verso la sede di Tiscali) danno connettività alla rete verso internet.
La connessione con Tiscali viene utilizzata anche per la connessione della MAN di Cagliari, realizzata con VPN attraverso tramite circuiti HDSL a 2Mb.
La nuova rete geografica
L’infrastruttura della Nuova Rete Geografica ricalcherà, almeno inizialmente, la topologia della rete attuale apportando, però, significativi miglioramenti in termini di banda trasmissiva disponibile, affidabilità delle comunicazioni e quantità/qualità dei servizi veicolabili all’utenza. Nello studio progettuale della nuova rete i requisiti principali saranno l’affidabilità, la semplicità di gestione e manutenzione e la sicurezza. Per soddisfare tali requisiti la veicolazione Dati, Video e Voce sarà basata interamente sul protocollo IP (Internet Protocol) con la possibilità di separare logicamente i flussi informativi generati da differenti istituzioni pubbliche e/o private garantendo pertanto sicurezza e riservatezza delle informazioni trasferite sul backbone regionale. Tecnicamente questa operatività sarà resa possibile dall’utilizzo del protocollo MPLS (Multiprotocol Label Switching) in tutti i dispositivi di instradamento del traffico IP interconnessi alla Rete Telematica Regionale. La realizzazione della nuova Rete Telematica Regionale,
comprendente lo sviluppo delle Reti Metropolitana a Larga Banda, consentirà la veicolazione dei traffici informativi con migliore efficienza ed efficacia. Questa iniziativa prevede la realizzazione delle reti metropolitane in fibra ottica nelle città di Sassari, Cagliari e Tempio Pausania a loro volta nodi della Rete Telematica Regionale.
La “continuità territoriale telematica”.
Figura 1: schema del progetto JANNA
Fonte: Xxx.xx all’industria RAS, Consorzio JANNA
elaborazione CRC Sardegna
Per realizzare la “continuità territoriale telematica” tra la Sardegna e il resto del territorio nazionale attraverso la posa di un cavo sottomarino e la realizzazione di un sistema di connessione a fibra ottica, tale da consentire il trasporto dell’informazione da e verso il restante territorio nazionale, con l’effetto di rendere più competitivi i costi di connessione, di manutenzione e di realizzazione di nuove reti, con l’art. 6, comma 7, della L.R. 24 aprile 2001 n. 6 (legge finanziaria 2001) la Regione Autonoma Sardegna ha predisposto uno stanziamento di € 15.493.706,97 destinato alla realizzazione di nuove infrastrutture e servizi nel settore ICT.
La Giunta Regionale con la Deliberazione n.° 46/15 del 18.12.20014 stabiliva la costituzione, tra la Regione e gli operatori del settore delle telecomunicazioni interessati e aventi il centro direzionale della propria attività nel territorio della Sardegna, di una “Società Consortile per Azioni” senza fine di lucro, avente ad oggetto la realizzazione delle opere e degli impianti utili al collegamento telematico della Sardegna con il restante territorio nazionale, l’eventuale costruzione della rete di diffusione regionale e la successiva gestione e
manutenzione di tutti gli impianti realizzati. Tale Società, denominata “Janna S.c.p.A.” è stata costituita in data 2.08.2002 e successivamente, con sottoscrizione di apposito accordo di programma sono subentrate le società Interoute, Xxxx.xxx e Tiscali Spa. L’Accordo di Programma5 prevede le modalità di attribuzione del
«diritto d’uso» delle coppie di fibre ottiche tra i soci utilizzatori e a ciascun socio
4 xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xx-00-00-00-x0/Xxxxxxxx%0000.xxx xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xx-00-00-00-x0/Xxxxxxxx%00Xxxxxxxx%00x.%000.xxx
5 xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xx-00-00-00-x0/xxxxxxx-xxxxxxxxx.xxx
viene garantita l’attribuzione in uso gratuito di un numero di coppie non inferiore alla quota di partecipazione al capitale sociale. Qualora i soci utilizzatori richiedano l’attribuzione in uso di coppie di fibre, per la diretta utilizzazione, eccedenti la proporzione rispetto alla quota di partecipazione, potrà essere applicato un canone non superiore alla somma degli ammortamenti e delle manutenzioni, suddivisi proporzionalmente tra gli utilizzatori medesimi. Con l’acquisizione del diritto d’uso esclusivo, ciascun Socio, compresa la Regione, potrà disporre liberamente e in via autonoma, senza necessità di alcun consenso da parte della Società o degli altri soci, delle coppie di fibre assegnategli, mediante cessione a terzi di capacità trasmissiva o cessione temporanea del diritto d’uso. La cessione a terzi di capacità trasmissiva o del diritto d’uso dovrà essere effettuata sempre a titolo oneroso, con applicazione dei prezzi normalmente praticati nel mercato, che non potranno in ogni caso essere inferiori al prezzo di costo. Il diritto d’uso si estinguerà a seguito della cessazione del rapporto sociale per qualsiasi causa. La Regione successivamente potrà cedere le quote della propria partecipazione, previa perizia di stima, ad altre imprese interessate.
L’attore principale a livello Regionale che gestisce i fondi di provenienza pubblica è l’Assessorato all’Industria.
Il giorno 19.05.2004 è stato firmato il contratto per la realizzazione dell’infrastruttura, che sarà pronta entro nove mesi, composta da due cavi da 48 fibre di cui 24 coppie su ciascun cavo saranno di proprietà Regionale.
In prospettiva sarà possibile la creazione di un IXP (Internet Exchange Point) o un NAP (Neutral Access Point) paritetico al NAMEX di Roma o al MIX di Milano (si può prendere come riferimento il Consorzio TOP-IX della Regione Piemonte) che in base alle possibili opzioni future legate al ridisegno delle relazioni dell’Unione Europea con il Mediterraneo Sud-Occidentale o Nord-Africa, apre scenari inediti alla Sardegna come ponte su Internet per i Paesi del Mediterraneo.
6.2.2 LO STATO ATTUALE DELL’OFFERTA SUL TERRITORIO REGIONALE
Per quanto riguarda la competizione, gli operatori in possesso di infrastrutture backbone in fibra ottica all’interno della Regione sono
complessivamente 2, a fronte dei 19 operatori monitorati dall’Osservatorio Banda Larga a livello nazionale.
In termini di variazione rispetto al 2002, la Regione si pone in fascia bassa per la copertura (la quantità di fibra ottica posata è rimasta praticamente invariata) ed in fascia media per la competizione (numero di operatori rimasto invariato a fronte di una riduzione a livello nazionale pari ad 1 unità).
Inoltre il rapporto 2003 del CENSIS/Il sole 24 ore, pubblicato nell’agosto 2003, pone la Sardegna al 16° posto in Italia in quanto a penetrazione della banda larga sul territorio.
L’unica infrastruttura che permette una copertura quasi capillare è quella della rete pubblica di telecomunicazioni attraverso la formula ULL. Anche in Sardegna, come nel resto d’Italia, questa rete presenta un buono stato di manutenzione e una sezione inferiore solo al quella della rete tedesca. Questo elemento prefigura la possibilità di estendere la banda larga in tecnologia HDSL su portanti in rame. Tale tecnologia come noto estende le capacità di utilizzo della rete di distribuzione tradizionale consentendo il trasporto di servizi basati sul priomo livello della gerarchia plesiocrona E1 normalizzata da ITU-T (2.048 Kbit/s).
L’elemento di maggiore criticità rimane però la disponibilità sul territorio regionale della connettività da parte degli operatori privati.
Le tre fasce6 si differenziano per la numerosità delle tecnologie disponibili e leprestazioni associate alle diverse tecnologie, nonché per il livello di competizione (tra tecnologie, ma di fatto anche in termini di operatori presenti):
• la prima (zona verde), nella quale sono presenti diverse offerte tecnologiche in un contesto altamente competitivo. In particolare, il livello competitivo e di innovazione di servizio viene innalzato dalla presenza di offerte basate sull’ULL (Unbundling Local Loop), che si aggiungono alle offerte xDSL (dell’operatore Telecom Italia e degli altri operatori che utilizzano il servizio wholesale fornito da Telecom Italia), alle offerte satellitari e, su territori più
Between
6 Fonte: CRC Sardegna, “Rapporto Innovazione 2004” su dati messi a disposizione da
ristretti, alle modalità di accesso in fibra ottica o WLL (Wireless Local Loop);
• la seconda (zona gialla), costituita dai territori dove di fatto non sono ancora presenti offerte ADSL di altri Operatori alternative all’offerta ADSL dell’operatore Telecom Italia (e degli altri operatori che utilizzano le modalità wholesale), oltre alla copertura satellitare. Ad oggi vi sono una cinquantina di operatori che configurano la propria offerta sulla base dell’offerta wholesale di Telecom Italia;
• la terza (zona rossa) si contraddistingue per una copertura del territorio che si limita alle tecnologie satellitari, che come già detto presenta una soluzione per l’accesso a banda larga relativamente costosa, e un livello di competizione relativamente limitato.
A fine 2003 la Regione si colloca nella fascia bassa sia in termini di estensione della zona verde (meno del 20% della popolazione, a fronte di un dato nazionale del 25%) sia in termini di variazione della zona verde rispetto al 2002 (quota aggiuntiva di copertura della popolazione inferiore a 8 punti % a fronte di un
+12 a livello nazionale).
A livello provinciale, solo la provincia di Cagliari è in zona verde.
Da una rilevazione fatta per la predisposizione del presente
progetto in realtà la diffusione della connettività xDSL risulta leggermente più estesa anche se non considerabile soddisfacente.
Tenendo presente che i tempi di latenza delle connessioni satellitari non consentono di raggiungere gli standard più elevati di servizio così come dalla classificazione fornita dal CNIPA per il SPC si considera prioritario e strategico disporre di connessioni su cavo a larga banda.
Per quanto riguarda la fibra ottica, a dicembre 2003 l’Osservatorio Banda Larga (Between) ha rilevato che la copertura con infrastrutture backbone nella Regione Sardegna si colloca nella fascia di dotazione bassa (al di sotto dei 5 km fibra/km2 superficie), a fronte di un valore nazionale pari a 12 km fibra/km2 superficie.
6.2.3 LO STATO ATTUALE DELLA DOMANDA SUL TERRITORIO REGIONALE7
Il 2004 è l'anno in cui è prevista una sensibile crescita dell'offerta di servizi di e-government da parte degli EELL e si auspica una crescita proporzionale degli indici di fruizione di tali servizi.
Un’altra importante novità è destinata a modificare radicalmente il rapporto tra cittadini imprese e pubblica amministrazione: il 1 gennaio infatti è divenuto obbligatorio per tutti gli EELL adottare un sistema di protocollo informatico.
Cittadini
Dall’analisi dell’utilizzo e dell’interesse da parte delle famiglie per i servizi di pubblica utilità on line, è possibile distinguere tra domanda reale (ovvero l’entità dell’utilizzo) e domanda potenziale (il bacino di utenza interessato a tali servizi).
In relazione all’indagine condotta sulla domanda reale di servizi della Pubblica Amministrazione in Sardegna utilizzati tramite siti web di pubblica utilità è emerso quanto segue:
• il 33% delle famiglie si è collegato a siti della Pubblica Amministrazione, a fronte di un dato medio nazionale del 30%;
• il 8% si è collegato a siti di strutture sanitarie, a fronte di un dato medio nazionale del 7%;
• il 40% si è collegato a siti di altri servizi pubblici locali (trasporti, municipalizzate, ecc.), a fronte di un dato medio nazionale del 35%.
Dall’indagine si rileva che i servizi on line sono utilizzati prevalentemente per ottenere informazioni, per scaricare ed inviare modulistica, per effettuare pagamenti di prestazioni o oneri, per prenotazioni sanitarie.
E’ emerso pure che la quota di famiglie che utilizzano i servizi on line della Pubblica Amministrazione e della Sanità si riduce al crescere del livello di complessità dell’interazione.
Per valutare la domanda potenziale di servizi on line, è stato misurato l’interesse da parte di tutte le famiglie per tali servizi.
Il 48% delle famiglie ha dichiarato di essere molto o abbastanza interessato ai servizi di eGovernment, a fronte di un dato medio nazionale del 43%. Il 58% ha dichiarato di essere molto o abbastanza interessato ai servizi sanitari on line, a fronte di un dato medio nazionale del 53%.
L’analisi della domanda evidenzia il diverso grado di interesse verso tali servizi che esiste tra le famiglie con e senza collegamento ad Internet.
Imprese
La distribuzione delle aziende non è affatto omogenea sul territorio regionale. Infatti, si ha una maggiore concentrazione delle aziende nelle aree urbane, in particolare nell’area metropolitana di Cagliari, nell’area di Sassari e in quelle di Nuoro e Oristano.
Nella provincia di Sassari è presente anche un importante insediamento di aziende operanti presso il polo industriale di Olbia.
L'Osservatorio Industriale della Sardegna ha censito nel 2004 più di 2971 aziende nel settore della Società dell’Informazione (85% ICT e 15% telecomunicazioni ) con oltre 9110 addetti dunque con un sorpasso degli addetti nell'industria chimica (8500) con la seguente distribuzione regionale: 54% in
7 Fonte: Rapporto Innovazione Regionale 2004 a cura del CRC Sardegna su elaborazione dei dati dell’Osservatorio Banda Larga (Between)
provincia di Cagliari; 30% in provincia di Sassari; 10% in provincia di Nuoro; 6% in provincia di Oristano.
L’analisi della domanda considera la particolare realtà imprenditoriale isolana. Le valutazioni vengono riferite alla tipologia di impresa distinta per Microimpresa, PMI, Imprese medio-grandi.
Una serie di dati identifica certe debolezze del sistema delle imprese sarde. E’ il caso, ad esempio, della prevalenza nell’isola di imprese autonome, non legate cioè ad alcun rapporto di sub fornitura o di committenza con altre, mentre sono proprio le interconnessioni tra imprese che sostengono gran parte delle performance di produttività del settore.
La Sardegna si colloca all’ultimo posto tra le aziende del Mezzogiorno che hanno accesso alla rete, con il solo 6,7% delle imprese. Il gap tecnologico diventa ancora più evidente quando sia analizzano i dati relativi alle imprese che dispongono di un sito Web. Il numero di aziende informatizzate in Sardegna nell’anno 2000 è pari al 45,8%, a fronte di una media italiana del 51,8%.
In tale contesto si inseriscono le diverse azioni poste in essere dalla Regione e finalizzate ad una partecipazione fattiva alla realizzazione della Società dell’Informazione in Sardegna.
Un ruolo importante è svolto dalle amministrazioni locali che, in virtù della normativa di riforma, hanno intensificato il contributo dato al processo di informatizzazione e digitalizzazione.
Categorie di utenza
Per quanto riguarda la categoria di utenza è possibile individuare in forma schematica le seguenti:
• 377 comuni
• 25 comunità montane
• 8 provincie
• 545 scuole
• 8 asl e un’Azienda Ospedaliera
A questi si sommano le associazioni di impresa e le associazioni di Enti Locali nonché le forze dell’ordine.
Se si considera l’evoluzione verso un frontoffice unico della PA il bacino di utenza globale supera ampiamente il 1.680.000 abitanti della Sardegna.
Distribuzione geografica dell’utenza
Come già detto il bacino di utenza è esteso a tutto il territorio regionale con picchi di distribuzione sia di residenti che di imprese nelle aree urbane dei quattro capoluoghi di Provincia con netta predominanza dell’area metropolitana di Cagliari.
6.3 Le soluzioni individuate
Requisiti minimi per la Intranet del progetto XXXXX
Nel progetto XXXXX sono state indicate 546 sedi scolastiche di vario ordine, suddivise ai fini del progetto, in tre diverse tipologie in funzione delle attività previste per ogni sede. In tutte le sedi esiste già un'Aula Informatica che
consentirà agli studenti di avvalersi di tutti i servizi messi a disposizione dal progetto, attraverso il Centro Servizi, per mezzo del servizio di connettività IP, oggetto del presente progetto.
Scuole Standard (STD)
È stata valutata la banda minima garantita necessaria ad ogni tipologia di scuola per realizzare le attività programmate e, per le scuole indicate come scuole di base (STD), è stata prevista una connessione che garantisca una larghezza di banda pari a 128 Kb/s.
Scuole consorziate (CON)
La necessità di condividere attività didattiche e risorse umane per garantire infrastrutture scolastiche nelle zone più isolate a fatto nascere l'esigenza di riunire alcune scuole, definite scuole consorziate (CON), in gruppi di lavoro che mediante sistemi di formazione a distanza sono in grado di mettere in comune competenze ed esperienze. Il sistema di interconnessione, e in particolare le caratteristiche del profilo di accesso previsto per tali sedi, deve garantire le prestazioni minime necessarie allo scambio tra le varie scuole di documenti e applicazioni in tempo reale, supportando parallelamente servizi di comunicazione interpersonale di vario tipo, dalla messaggistica alla conferenza, fornendo servizi di qualità elevata.
Per gestire la tipologia di traffico generato dalle scuole consorziate si è calcolato che il minimo sufficiente è una linea di accesso che offra una banda garantita pari a 384 Kb/s.
Multimedialità in classe.
Queste scuole rappresentano le scuole pilota di un progetto che ha lo scopo di valutare quale sia l'impatto delle tecnologie informatiche nel processo di insegnamento. Le attività particolari previste in questo caso vedono l'adozione di strumenti multimediali in classe per trasformare una lezione intesa in senso tradizionale in un momento di cooperazione che porti allo sviluppo di un prodotto
complesso in grado di evidenziare tutte le particolarità del contenuto informativo. Le scuole MMC, oltre che utilizzare in modo esteso applicazioni e strumenti multimediali, dispongono di una infrastruttura telematica più complessa delle altre, dal momento che più classi della stessa sede partecipano al progetto. Per questo motivo la banda prevista per le scuole MMC risulta è pari a 512 Kb/s.
Nella seguente tabella vengono riportate schematicamente le ripartizioni degli accessi per tipologia di profilo e tipologia di Istituto scolastico previste nella prima fase.
Tipologia scuole | Numero totale | profilo HDSL | profilo ISDN |
Standard (STD) | 419 | 274 | 145 |
Consorziate (CON) | 100 | 100 | 0 |
Multimedialità in classe (MMC) | 26 | 26 | 0 |
Totale Scuole | 545 |
Tabella 1
Si prevede inizialmente la differenziazione dei profili di accesso previsti per il collegamento delle sedi scolastiche alla Intranet del progetto XXXXX a due alternative, un profilo A, definito come profilo di accesso per il servizio IP in modalità dedicata con tecnologia HDSL, ed un profilo B, definito come profilo di accesso in modalità commutata con tecnologia ISDN.
Per la necessità di fornire alti standard qualitativi soprattutto per le sedi MMC ma soprattutto per la previsione della attestazione delle sedi Comunali sul Sistema Regionale di Connettività (SCR) si considera necessario stabilire per il profilo A la connessione HDSL a 2Mbit da subito e a regime la trasformazione del profilo B da ISDN a HDSL a 2Mbit. Questo permetterà di fornire servizi ASP, videoconferenza, multicast, document management, etc., soprattutto nelle aree marginali che soffrono di scarsità di infrastrutture e servizi e a maggiore rischio di isolamento. Dunque la realizzazione della connettività del progetto XXXXX è strumentale alla disponibilità di larga banda in tutti Comuni della Sardegna.
Requisiti generali
Il servizio di interconnessione dovrà realizzare la connettività IP per l’erogazione di servizi da parte di un Centro Servizi su una dorsale privata a beneficio di tutte le sedi scolastiche del progetto XXXXX (546 su tutti il territorio regionale), con connessione ad Internet attraverso un collegamento opportunamente dimensionato, in grado di fornire un servizio di qualità per la navigazione dalle singole postazioni. Il dimensionamento della dorsale dovrà consentire l’interconnessione futura di sedi di Enti pubblici o governativi che intendono collegarsi alla intranet.
In base alle considerazioni fatte nel paragrafo 1 rispetto alla situazione attuale delle infrastrutture, il servizio di interconnessione utilizzerà l’infrastruttura fisica della rete pubblica di TLC. Ove non vi fosse la disponibilità della rete in rame si ricorrerà a soluzioni alternative e complementari quali collegamenti che prevedono l’impiego di portanti radio terrestri (Wireless Local Loop o Fixed Wireless Access su reti wi-fi o PDH) o, in caso estremo, l’utilizzo di link satellitari bidirezionali.
La struttura complessiva della rete proposta sarà del tipo Hub-and-Spoke con architettura a stella: ognuna delle scuole sarà collegata direttamente al Centro Servizi attraverso la dorsale che andrà dimensionata, in base alla tabella 1, a 34 MB/s, a sua volta affiancata da una seconda linea di pari larghezza di banda utilizzata a scopo di backup, attestate su due router distinti per poter garantire il massimo dell’affidabilità e ridondanza.
La rete di trasporto prevista offrirà una serie di vantaggi in termini di ottimizzazione e ingegnerizzazione del traffico, garanzia di banda disponibile, sicurezza, riservatezza, sicurezza, alte prestazioni, connessioni tutti a tutti tipiche di una rete intranet dedicata. Oltre a questo verrà garantito il controllo del delay e dello jitter al fine di assicurare la fornitura di servizi di connettività di alta qualità, come quelli necessari a supportare applicazioni multimediali o traffico VoIP.
6.3.1 Caratteristiche della ipotesi progettuale
La rete di trasporto di tipo privato sarà implementata in tecnologia Multiprotocol Label Switch (MPLS), per offrire una serie di vantaggi in termini di ottimizzazione e ingegnerizzazione del traffico, garanzia di banda disponibile e sicurezza. Infatti, le infrastrutture MPLS ben si prestano alla realizzazione della Intranet da predisporre per il progetto XXXXX in quanto sono caratterizzate da riservatezza, sicurezza, alte prestazioni, connessioni tutti a tutti tipiche di una rete intrane t dedicata. Oltre a questo mettono a disposizione funzionalità di garanzia sulla larghezza di banda, controllo del delay e dello jitter che risultano necessarie alla fornitura di servizi di connettività di alta qualità, come quelli necessari a supportare applicazioni multimediali o traffico VoIP. Questo tipo di tecnologia rappresenta un servizio di interconnettività a copertura geografica all’avanguardia e seguito dai maggiori carrier a livello mondiale. La caratteristica più importante è la capacità di sostituirsi alle tecnologie tradizionali impiegate nella realizzazione di reti geografiche, pubbliche e private eliminando tutti i disagi derivanti dalla messa in opera delle tecnologie trasmissive o la complessità che inevitabilemente deriva dalla realizzazione di dorsali che necessitano di magliature complesse mediante tecnologie standard. Grazie a ciò verranno forniti servizi su rete routata basata su un’infrastruttura in cui tutta l’intelligenza risiede nei dispositivi perimetrali determinando alta efficienza e scalabilità.
Ogni sede sarà dotata di un router di accesso del tipo CISCO 1721. Tale apparato garantisce ottime performance nel caso di connessione HDSL e pur essendo sovradimensionato nel caso di connessione dialup sarà installato anche per il profilo IDSN in modo da garantire la facilità di migrazione verso la tecnologia HDSL, prevista per tutte le scuole entro due anni dalla partenza del progetto. Il router integra un firewall, che pur non essendo strettamente necessario nella configurazione attuale proposta (rete chiusa), potrà essere facilmente configurato in caso di evoluzioni, in modo da gestire la sicurezza con gli stessi livelli di affidabilità offerti dal Centro Servizi.
Nello schema generico dell’infrastruttura sono stati identificati gli elementi principali del progetto, costituiti dalle sedi scolastiche, dal centro servizi e dall’infrastruttura della dorsale.
In particolare lo schema mette in risalto i due schemi di accesso previsti per le scuole: una modalità di accesso in dial-up ed una modalità di accesso dedicata.
La dorsale che realizza la Intranet è quella denominata nella figura come “Backbone IP”, mentre la seconda ‘nuvoletta’ rappresenta essenzialmente la rete di accesso PSTN ISDN in tutta la sua capillarità. L’accesso ISDN verrà utilizzato da tutte le sedi che non potranno usufruire da subito di un servizio a banda larga garantito dalla dorsale IP.
Sono previsti dei gateway che si occuperanno dell’instradamento delle connessioni attivate sulla rete PSTN verso la dorsale IP, uniformando in questo punto il traffico delle sedi connesse in modalità dedicata a quelle connesse in modalità dial-up.
La scelta della tecnologia HDSL è motivata da caratteristiche di affidabilità e capillarità.
Il Centro Gestione di rete, attivo per tutta la durata del progetto, sarà dotato di strumenti necessari alla collezione di informazioni sull'utilizzo dell'infrastruttura da parte degli utenti, fornendo dati fondamentali per il continuo dimensionamento dei collegamenti strategici.
Il sistema che implementa il servizio offerto potrà effettuare un controllo continuo delle attività svolte sull'infrastruttura memorizzando in opportuni file di 'log' le connessioni tra nodi interni all'infrastruttura.
La realizzazione del progetto prevede inoltre dei servizi di assistenza e manutenzione articolati su tre linee:
• CONTACT DATA CENTER
• HELP DESK - ASSISTENZA ON-LINE
• INTERVENTI ON-SITE
Verrà definito un programma personalizzato nel quale verranno definite le diverse funzionalità basate su livelli di SLA (Service Level Agreement) certi, affidabili, efficaci. In tal senso è stato eseguito uno studio funzionale teso ad analizzate preventivamente le possibili situazioni e/o esigenze/criticità che in fase di esercizio si possono verificare. Il risultato ha evidenziato una matrice operativa nella quale garantire parametri di Qualità del Servizio con una infrastruttura tecnologica avanzata regionale (Multiservices Networking) con compiti di gestione e monitoraggio in “real time” dell’intera piattaforma XXXXX per singolo istituto scolastico e Centro Servizi.
Il CONTACT DATA CENTER consentirà una totale gestione degli eventi in tempo reale: verificando costantemente i livelli di efficienza del servizio sito per sito; garantendo un supporto informativo ai diversi istituti scolastici ed al centro servizi con una attività di Help Desk che costituisce per i diversi fruitori un certo, costante e soprattutto immediato punto di riferimento, al quale potersi rivolgere per informazioni, segnalazioni di eventi,anomalie , interruzioni del servizio.
Il Servizio di HELP DESK attraverso il Servizio Voice over IP di Internet o tramite la posta elettronica o, in alternativa, il NUMERO VERDE, servirà a garantire ai diversi fruitori un punto di contatto concreto, chiaro e affidabile. Lo
scopo è non solo quello di costituire un centro di riferimento UNICO al quale affidare le segnalazione di anomalie o eventi che a vario titolo creano condizioni di interruzioni del servizio, ma garantire un costante supporto informativo su tematiche legate ai servizi di rete di accesso e trasporto primario
Gli INTERVENTI ON-SITE infine serviranno a risolvere eventuali problemi non affrontabili con i primi due livelli di assistenza.
Piano di massima del progetto
Il progetto avrà una durata complessiva di 36 mesi
In questa sezione si fornisce una descrizione del piano di lavoro previsto. Le macro-attività previste per la realizzazione del sistema sono state suddivise in fasi.
Ciascuna fase è suddivisa in Attività. Il completamento delle fasi coincidono con le principali Milestone del progetto. Ciascuna attività produrrà uno o più Deliverable. Il progetto prevede, in aggiunta alle attività di Project Management e Quality Assurance che si estendono per tutta la durata del progetto, le seguenti Fasi principali per la parte di connettività a larga banda: Analisi e progettazione; Realizzazione; Test, Integrazione e Collaudo; Gestione in Outsourcing, Garanzia e Manutenzione. Il seguente XXXXX mostra la distribuzione temporale delle fasi e relative attività ad esse attinenti, le principali Milestone e Deliverable di progetto.
Nella prima fase di attivazione (M1), 45 giorni dall’affidamento del servizio, verranno collegati 62 Istituti scolastici con profilo HDSL. Nella seconda fase di attivazione (M2), entro 165 giorni dall’affidamento, verranno collegati i restanti 483 Istituti dei quali 338 con profilo HDSL e 145 con profilo ISDN. Alla terza Milestone (M3) tutte le scuole dovranno essere collegate con profilo HDSL a 2Mbps.
Segue la fase di esercizio e di manutenzione secondo le specifiche.
6.3.2 Analisi del rischio
Per quanto riguarda i rischi connessi alla realizzazione del progetto non si prefigurano particolari elementi. Assume invece rilievo l’integrazione della rete in progetto con il SRC ossia le modalità di attestazione delle PAL alla rete XXXXX. Infatti si aprono diversi fronti di valutazione in termini di sicurezza e opportunità.
Attualmente il modello previsto è il seguente:
Intranet
Rete
Rete
Intranet
SP
Intranet
Centro
6.3.3 Analisi costi-benefici
In prima battuta il beneficio atteso è legato alla formazione e al rafforzamento di un brainpower collettivo e alla valorizzazione, nell'ambito del sistema scolastico, di tutto quel materiale conoscitivo - sapere, informazione, proprietà intellettuale, esperienza, collaborazione, l'insieme delle conoscenze condivise all'interno del sistema stesso e fra questo e i suoi destinatari e utenti - che può essere messo a frutto per produrre sempre nuovo capitale intellettuale e una sempre maggiore ricchezza di intelligenze.
In seconda battuta, per quanto riguarda la connessione delle PAL sarà finalmente possibile disporre di connettività a banda larga in tutti i comuni della Sardegna con la possibilità di elaborare diverse soluzioni di attestazione sul SRC. Ci si aspetta, inoltre, un contenimento dei costi e del tempo di realizzazione delle applicazioni di dominio legate sia alla gestione di rete che dei servizi e della sicurezza sia per le singole PAL che per l’intero sistema regionale.
7 Intervento SI03: Sistema Informativo Territoriale Regionale (SITR)
7.1 Premessa
Il progetto è finalizzato alla realizzazione del Sistema Informativo Territoriale della Regione Autonoma della Sardegna (RAS).
Il SITR, in quanto strumento condiviso per il governo del territorio, aderisce ai principi dell’attesa direttiva dell’Unione Europea basata sull’iniziativa “INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe” (INSPIRE) che ha l’obiettivo di rendere disponibili informazioni geografiche pertinenti, armonizzate e di qualità per la formulazione, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione della politica comunitaria.
Per come è stato progettato il SITR, verrà appaltato e sarà realizzato per essere integrato nel SPC (sistema pubblico di connettività) possedendo tutte le caratteristiche di interoperabilità, cooperazione applicativa, multifunzionalità e multi forniture ed utenza quali principi applicati nel progetto stesso. Il SITR dunque è già predisposto per poter estendere, nel contesto dello sviluppo della banda larga, i servizi in esso previsti nell’ottica di condivisione non solo tra tutti i soggetti presenti nella Regione (Enti Pubblici, imprese private e cittadini) ma anche applicando il principio della condivisione applicativa e della interoperabilità di quanto da sviluppare a beneficio delle altre Regioni. In questo senso la RAS ha proposto, nell’ambito del Progetto 5- Estensione dei servizi informativi integrati per la gestione del territorio del CIPE- MIT, il progetto denominato SIT2COM quale logica estensione del Progetto SITR. In particolare si può affermare che il progetto SITR ed il SIT2COM risultano coerenti sia per quanto riguarda l’infrastruttura da realizzare e la strutturazione dei dati e del catalogo, sia per le modalità di cooperazione applicativa.
7.2 Obiettivi
Il SITR intende soddisfare le seguenti esigenze dell’Amministrazione finalizzate al governo del territorio:
• ottemperare a quanto programmato dal POR
• soddisfare le necessità della utenza interna alla RAS
• soddisfare le necessità della utenza istituzionale e privata esterna alla RAS
• migliorare i servizi ai cittadini
• svolgere un ruolo di catalizzatore ed integratore per le iniziative relative ai dati ed ai servizi cartografici e territoriali in Sardegna
• ottimizzare le spese sinora eseguite presso la RAS in termini di cartografia e di dati con indirizzo territoriale
• realizzare la IDT di concerto con la iniziativa INSPIRE e rappresentare un punto di riferimento in EU
• integrarsi e rendersi interoperabile con altre iniziative nazionali ed Europee (SIGMATER, PON ATAS, Portale Cartografico, INSPIRE, etc.)
Dal punto di vista tecnologico gli obiettivi del presente progetto e della realizzazione del SITR sono:
• Dotare la RAS dell’infrastruttura dei dati territoriali per eseguire le elaborazioni ad essi relative rendendo tutti i dati ad oggi esistenti e quelli che si rendessero disponibili accessibili in rete sia dal punto di vista della conoscenza ( metadati) che da quello della utilizzazione .
• Dotare la RAS di un set espandibile di servizi di geoprocessing , sviluppati ad hoc ,basati su di uno o più sistemi informativi territoriali in grado di soddisfare le necessità di una utenza varia ed articolata.
• Dotare la RAS di un sistema fault tolerant in grado di gestire la infrastruttura dei dati , i relativi servizi ed i servizi di geo processing , il sistema stesso dovrà essere dotato di tutti quei sistemi di gestione e controllo atti a gestire accessi, autorizzazioni e sicurezza stessa.
• Rendere disponibili e fornire alla RAS specifici strumenti tecnologici ed applicativi in grado per rendere disponibili e funzionanti tutte le dotazioni .
• Eseguire e mettere in linea specifiche procedure ( servizi ) sviluppati ad hoc per l’utente finalizzate alla conoscenza e governo del territorio.
• Realizzare tutte le necessarie infrastrutture , fornire le apparecchiature e quanto altro richiesto nel capitolato alfine di rendere il SITR funzionante.
• Rendere disponibili le risorse per la manutenzione evolutiva e quanto altro richiesto dalla Amministrazione nel Capitolato per la realizzazione del SITR.
Alcuni principi sono stati considerati essenziali nella fase di redazione dello Studio di Fattibilità, essi sono stati fatti propri dall’Amministrazione e quindi rappresentano i vincoli progettuali e realizzativi del SITR :
• I termini e le condizioni di accesso ed uso dell’informazione geografica devono essere disegnati per facilitarne e promuoverne il miglior uso da parte dei singoli e delle organizzazioni e deve essere chiaramente definito che cosa è accessibile;
• I termini e le condizioni di uso dell’informazione geografica del settore pubblico devono essere disponibili gratuitamente come parte di un servizio di metadati;
• Deve essere possibile prendere visione gratuitamente dell’informazione del settore pubblico, inclusa l’informazione geografica;
• L’utilizzo dell’informazione geografica deve essere massimizzato attraverso incentivi alla condivisione dei dati;
• Devono essere sviluppati regimi innovativi di finanziamento per massimizzare una produzione ed un uso sostenibile e basato sulla efficacia dei costi dell’informazione geografica (es. cofinanziamenti), compatibili con il tipo dei dati (dati di riferimento, dati di interesse generale, dati tematici. );
• L’uso di licenze è appropriato per garantire gli investimenti ed i diritti di proprietà intellettuale dei produttori di dati e chiarificare i termini e le condizioni di uso;
• L’armonizzazione dei diritti e delle licenze deve iniziare in collaborazione con i principali fornitori di dati ed utenti;
è necessario:
• Definire i prodotti, limiti dei prodotti stessi e accordarsi sulle responsabilità per i servizi derivanti dalle informazioni;
• Riconoscere che la responsabilità dipende dalla ambizione del servizio e dalle ragionevoli attese dell’utente;
• Riconoscere che è necessario una contrattualistica e una legislazione ad hoc.
I dati saranno raccolti e mantenuti ad un livello che consente la massima efficacia in modo che sia possibile combinare in continuo (senza soluzione di continuità) informazioni territoriali provenienti da diverse fonti in Europa e condividerle con numerosi utilizzatori e applicazioni.
Il progetto mira alla condivisione con tutti gli altri livelli delle informazioni raccolte ad un dato livello: in forma dettagliata per indagini approfondite; in forma generale per scopi strategici.
L’abbondanza, la facilità di individuazione, comprensione ed interpretazione delle informazioni rappresenta la base per una buona governance a tutti i livelli.
7.3 Il Progetto
Il SITR sarà formato da due componenti principali che tra di loro si integrano ed interagiscono: il SI e la IDT.
Il SI è il vero e proprio Sistema Informativo in grado di erogare servizi. Tali servizi, una volta a regime, potranno essere erogati sia internamente che esternamente all’Amministrazione regionale ad altre amministrazioni, ad enti pubblici e privati ed ai privati cittadini. Essi sono tipicamente i servizi di geo- processing evoluti (dall’analisi spaziale sui costituenti il data base geografico, alla verifica di congruenza topologica tra gli elementi anche nuovi da immettere, a quanto altro necessita per la utilizzazione dei dati cartografici e territoriali nelle procedure di governo del territorio) ed altri servizi più complessi che prendono il nome di procedure o servizi complessi. Oltre a questi il SI contiene servizi che migliorano la gestione dell’intero sistema, ad esempio servizi per il controllo accessi all’infrastruttura, per il coordinamento del sistema e dei servizi.
I servizi erogati dal SI saranno disponibili sia nella Intranet della RAS per gli utenti interni, che attraverso Internet per l’esterno cioè per gli enti al di fuori della RAS, siano essi altri enti pubblici che privati. L’accesso ai servizi presenti nel SI avviene mediante delle interfacce conformi ai vincoli tecnici indicati nei documenti di e-government e nelle specifiche OGC (Open GIS Consortium) per le architetture Web Services. In particolare si farà riferimento al protocollo SOAP, al formalismo WSDL e allo standard XML, al fine di consentire la cooperazione applicativa e l’interscambio dei dati tra architetture eterogenee.
I servizi correranno sull’infrastruttura dei dati territoriali (IDT) al pari dei dati territoriali.
Il principio fondamentale alla base del SITR sarà quello dell’incremento naturale, eseguito ad opera dei singoli utenti istituzionali (dapprima i Servizi della RAS e poi altri enti esterni), a seguito dello sviluppo iniziale di un catalogo (registry) di risorse finalizzato a soddisfare le necessità di procedure dei vari Assessorati e DG della RAS. Il catalogo sarà di tipo dinamico, e verrà aggiornato (manualmente e automaticamente dove possibile) di volta in volta in relazione alle risorse del SITR. Le informazioni del catalogo descriveranno (specificandone il nome, categoria d’appartenenza, creatore, descrizione sommaria, ecc…) i dati geografici ed i servizi di elaborazione forniti mediante Web Services messi a disposizione dal sistema.
Dal punto di vista dell’architettura di sistema si tratta, di fatto, di creare una prima entità federata (realizzata da diversi computer serventi-servers, appunto federati) che contempli i servizi che gli utenti vogliono condividere. Ad es. il servizio di geoprocessing che permette di trovare tutte le entità di un tipo definito nell’ambito di una certa area che circonda un elemento della cartografia, può agevolmente essere erogato da un Geo Web Server utilizzando i dati esistenti in un Geo Data Server che risiede presso un altro utente.
Gli utenti (cioè i Servizi della RAS) potranno utilizzare e mettere a disposizione della infrastruttura i Geo Services (cioè servizi per compiere analisi ed operazioni spaziali, di cartografia tematica etc.) ed analogamente fare per i dati e con i dati. Cosicché un utente potrà collegarsi ad un data base accreditato alla rete
ed usare i suoi dati ovvero rendere disponibile sulla rete i suoi dati avendoli precedentemente dichiarati sul catalogo dei metadati. E’ ovvio che le procedure tecniche ed amministrative condivise e condivisibili tra più servizi saranno rese disponibili per essere condivise sin dall’inizio.
Di fatto si tratta di realizzare una situazione rappresentabile come in figura seguente:
CATALOGO
SITR
CARTOGRAFIA
IDT
DB Geo
Procedura
Procedura
DB Geo
Procedura
Ente 1
Ente 2
Ente 3
Gli Enti utenti hanno accesso sia a DB di dati territoriali che a procedure (i sopradetti servizi siano essi semplici che complessi); la cartografia risulta essere un DB come altri pur essendo la principale fonte di informazioni e dati territoriali ed a meno di attività specialistiche di creazione di nuova cartografia e di gestione della esistente che rimarranno in capo al Servizio Informativo e Cartografico Regionale già Servizio della Pianificazione Territoriale e Cartografia (SPTC).
Di fatto con il modello scelto non si avranno più data base che non possono essere condivisi né tanto meno procedure che non possono utilizzare dati che esistono in data base esterni all’ambito di sviluppo della procedura stessa.
A questo proposito si ricorda che la RAS è già impegnata nell’attività di trasformazione della Carta Tecnica Regionale Numerica in Database geografico. Il modello logico del database è stato sviluppato a partire dalle “specifiche di
contenuto dei Database Topografici di interesse generale” definite nell’ambito dell’Intesa GIS Stato-Regioni .
Verrà individuato nel Laboratorio del SITR, già in funzione presso il SPTC il custode tecnico ed amministrativo dei Data Web Services e dei Geo Web Services funzionanti con architettura federata.
Per quanto riguarda i dati cartografici e territoriali essi saranno oggetto di sistematizzazione, stoccaggio e catalogo su di uno o più geo-data server finalizzato allo scopo di:
• Permettere l’accesso alla scoperta, conoscenza e valutazione dei dati attraverso un opportuno sistema di metadati;
• Permettere l’accesso al test dei dati attraverso il caricamento di parte di essi per valutazione etc.;
• Scaricamento di tutti i dati o di una parte di essi per l’utilizzo in locale;
• Individuazione dei dati da usare nel web service.
In pratica l’utente, in funzione dei propri privilegi ed autorizzazioni (ad utilizzare le funzionalità del sistema), potrà con riferimento ai dati:
• Individuare se ci sono i dati che gli interessano e se sono utili per le elaborazioni che intende compiere;
• Utilizzare i dati che ha individuato in procedure (o servizi) proprie;
• Utilizzare i web services (servizi) sui dati precedentemente individuati.
L’altra componente fondamentale del SITR è la infrastruttura di dati territoriali (IDT). Definita come “il servizio realizzato da componenti di rete, hw, sw e di sistema in grado di offrire agli utenti (uffici della RAS, province, comunità montane, comuni) sia la fornitura di cartografia di base che i servizi sui dati territoriali”. L’infrastruttura deve essere in grado di assicurare il flusso dei dati dal produttore, manutentore, custode all’utilizzatore di servizi e all’utilizzatore di dati.
L’infrastruttura deve permettere in funzione dello stato e dell’autorizzazione dell’utente di potere mettere in connessione sull’infrastruttura stessa i dati e le informazioni territoriali da esso prodotti e posti in condivisione.
E’ chiaro che un tale modello comporta un aumento del valore aggiunto estraibile dai dati stessi, i quali per essere condivisi e sempre aggiornati dal loro custode possono realmente fornire la soluzione alle necessità dell’utente finale tramite notevoli economie di scala. Si pensi ad esempio che l’utente non si deve peritare di procurarsi i dati distribuiti sull’infrastruttura, egli invece li utilizza in quanto certificati da chi li ha messi in condivisione e ne assicura la manutenzione.
Di fatto si tratta di realizzare un sistema quale quello descritto nella Fig. seguente.
Per quanto concerne il software necessario per eseguire le procedure basate sui dati territoriali, che vengono generalmente chiamate GIS (Geographic Information System) e che risulta generalmente oneroso da diversi punti di vista, esso non dovrà essere necessariamente oggetto di acquisto da parte del singolo Servizio o ufficio che desidera usare quei dati. Infatti i servizi (Web Services) saranno disponibili sull’infrastruttura dei dati territoriali, accessibili ed utilizzabili, essi erogheranno i risultati direttamente all’utente senza la necessità che esso si
preoccupi dell’acquisizione di software specializzato, della loro messa a punto e manutenzione che sarà in capo di chi rende i servizi disponibili ed accessibili.
7.4 STRUTTURA DEL SITR
7.5 Sintesi delle informazioni trattate nel SITR.
Poiché il SITR si pone come un sistema aperto e federato basato sull’infrastruttura di dati territoriali, esso deve essere in grado, attraverso i suoi componenti, di trattare tutte le informazioni che oggi vengono processate all’interno dello Assessorato e quindi non solo i cosiddetti dati cartografici o geografici.
Il fatto di utilizzare opportuni strumenti e tecniche di standardizzazione sia per il trattamento dei dati così come dei servizi su di essi applicabili permette che al suo interno ( cioè nel Data base unico del SITR) possano trovare posto dati di tutti i tipi che possono a loro volta essere trattati da servizi condivisi e standard.
E’ opportuno comunque riassumere le tipologie di dati che il SITR deve potere contenere e con i quali deve potersi interfacciare gran parte dei quali già sono in possesso della RAS:
• Dati cartografici e geografici di tipo vettoriale;
• Dati raster ( foto aeree, immagini di mappe , etc.) georeferenziati;
• Dati alfa numerici con indirizzo territoriale;
• Dati alfanumerici senza indirizzo territoriale;
• Dati da GPS ed altri sistemi di georeferenziazione;
• Dati catastali;
• Dati di processo e produzione pere dalle procedure di WorkFlow;
• Dati iconici e multimediali.
Modalità di lavoro nel SITR e Workflow
Appare chiaro che il SITR si configura come un sistema complesso formato da elementi semplici.
E’ quindi chiaro che esso potrà funzionare al meglio solo se al suo interno sarà garantito un opportuno sistema di controllo e gestione del workflow ( flusso di lavoro). Tale workflow va inteso come l’automazione del processo, in toto o in parte, durante il quale documenti, informazioni o obbiettivi vengono trasmessi da un partecipante all’altro alfine di agire in accordo con un set di regole procedurali precise e definite.
E’ necessario quindi che l’Amministrazione si doti di uno strumento adatto alla gestione del flusso delle attività internamente al SITR.
Per quanto riguarda quindi l’infrastruttura necessaria a realizzare i servizi di workflow, essa si dovrà basare su uno o più motori di workflow di tipo transazionale, che realizzano servizi applicativi per la definizione, lo svolgimento ed il controllo di processi strutturati pilotati sia da documenti che da dati.
I requisiti base di questo sistema sono:
• workflow basato su un'architettura aperta e sintonizzato con la intera architettura del SITR
• esistenza di strumenti di recovery e di rollback
• ampia scalabilità
• integrazione diretta (es. con capacità di riconoscere pagine html ed i comandi in esse contenuti) con web browser
• supporto comunicazioni sincrone (es. audio, chat)
• minimi requisiti per il desktop
• scalabilità del mail system (es. possibilità di modificare le dimensioni del mailstore, al crescere delle esigenze)
• costruzione delle e-form, mediante html, con supporto Java e ActiveX, oppure con VisualBasic o oggetti tipo Excel
• disponibilità di uno strumento di tracciamento dello stato
• utilizzo sia off-line (fuori sede) sia on-line
• configurazione del workflow legando i processi ai ruoli e non alle persone, con possibilità di costruire una base dati di tipo "ruolo-persona/e".
• Inoltre, dovrà essere presente nel SITR un prodotto specifico di document management, basato su lo standard Dublin Core. A questo sistema vanno affiancati strumenti di imaging (per l’acquisizione dei documenti cartacei) e di archiviazione ottica conforme alla vigente normativa.
In particolare, le funzionalità che vanno rese disponibili sono:
o L'acquisizione dei documenti tramite scanner o altre fonti;
o La visualizzazione e stampa;
o L’archiviazione ottica;
o L’indicizzazione e ricerca dei documenti mediante utilizzo di opportuni motori di text/retrieval.
Va considerato che la soluzione deve provvedere alla gestione di un volume di documentazione medio/basso.
Il sistema si deve basare su un’unica base di dati documentale (document warehouse) che confluisce e fa parte del DB unico del SITR. L’accesso a tale base dati deve avvenire secondo regole standard di larga diffusione ed affidabilità (come quelle ODMA e DMA definiti dall’AIIM Association for Information and Image Management). E’ importante che il sistema di document management sia pensato da subito come destinato ad essere accedibile, con le dovute garanzie di sicurezza, dagli utenti esterni ed anche da applicazioni. Per la realizzazione del sistema di document management, saranno di riferimento il DPR 517/97 “documento informatico” e il DPR 428/98 “protocollo informatico”.
Oltre al sistema di WFM di cui sopra si ritiene che la conduzione del progetto del SITR si debba dotare sin dall’inizio di un ulteriore strumento atto a permettere la circolazione della documentazione tra i partecipanti e le figure istituzionali in esso presenti. Si tratta quindi di un sistema di pubblicazione e distribuzione di documenti con funzionalità di liste di posta elettronica e quanto altro necessario per la conduzione e controllo del progetto.
Specifiche applicative
L’architettura da sviluppare deve prevede la possibilità di integrare le varie soluzioni software presenti sul mercato con quelle già utilizzate dalla RAS. L’architettura software deve tenere conto della capacità di ciascun software ad essere esteso, e dell’importanza sia strategica che funzionale che tale software ricopre per la RAS. Inoltre nella valutazione vanno definiti anche i costi ed i tempi di realizzazione di tutta l’infrastruttura di comunicazione su cui si basa la fornitura del servizio.
Di seguito si riportano chi sono gli attori nel SITR quali sono le loro competenze, mansioni ed attività e come si configurano nella architettura del sistema:
Registry Catalogo dei servizi
DB Catalogo Metadati
Dati regionali certificati
DB Condivisi
Data e service provider interno
Procedure Amministrative
DB interno unico
Interscambio dati e servizi interni SOAP SERVER
Procedure Interne
Leader
Analisi spaziali, …etc. | ||
Procedure GIS |
Servizi/ Applicazioni comuni condivise |
Il progetto, attraverso la formalizzazione delle specifiche dell’infrastruttura di comunicazione, definisce quali sono i servizi di base per l’accesso ai dati (secondo lo standard OpenGIS) e per i servizi. Questo implica la realizzazione dei vari protocolli di scambio specificati dallo stack di comunicazione dei web service (vedi paragrafo relativo).
Un primo impegno sarà quello di analizzare i dati in possesso della RAS al fine di trovare gli elementi chiave per una migliore definizione delle operazioni da definire, sia in termini servizi che lavorano sui dati sia per una migliore definizione dei servizi a corredo del sistema (definizione delle politiche di sicurezza, definizione di permessi, ecc…)
I servizi su database che il sistema di interscambio del leader deve garantire
sono:
• La copia completa di un dataset
• La copia (lettura) parziale di un dataset
• Aggiunta, cancellazione e modifica di un dataset
• Query sui dati
• Recupero dello schema del dataset
• Recupero delle proprietà del servizio
• Recupero dello schema del servizio
• Ed ogni altra funzione che venga definito da OGC al quale il sistema si vuole allineare
L’operazione di Query, inoltre merita un approfondimento nella specifica delle operazioni da fornire; infatti le condizione da applicare per l’interrogazioni sono diverse, in relazione al tipo di dato trattato. In generale ed almeno:
• Su tutti i dati si deve avere la condizione di uguaglianza di due elementi.
• Su dati numerici si devono avere le condizione di ”maggiore o minore di”
• Su dati testuali è importante disporre di funzioni per controllare se
o un testo t1 è incluso in un altro t2
o un testo t1 inizia con un testo t2
o un testo t1 termina con un testo t2
• Su dati geometrici sono importanti le condizioni per verificare :
o Le sovrapposizioni di figure geometriche, ovvero dato un poligono p si controllano tutti i poligoni che si sovrappongono.
o I poligoni contenuti, ovvero dato un poligono p quali sono i poligoni contenuti in p
o I contenitori di un poligono, ovvero dato un poligono p, quali sono i poligoni che lo contengono
o Dimensionally Extended 9 Intersection Model (DE9IM) Operators per la specifica di funzioni booleane per la verifica dell’esistenza di una specifica relazione topologica the due figure.