INDICAZIONI GENERALI DELLA CONCESSIONE
CAPITOLATO SPECIALE PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER I COMUNI DI CALCATA (VT), MAGLIANO ROMANO (RM) E MAZZANO ROMANO (RM) PER GLI ANNI SCOLASTICI 2017-18 / 2018-19 / 2019-20.
TITOLO I
INDICAZIONI GENERALI DELLA CONCESSIONE
Art. 1 – Definizioni e linee guida
Per “Impresa Appaltatrice” o “I.A.” si intende l’impresa risultata aggiudicataria, alla quale viene affidato il servizio di refezione scolastica a favore degli alunni frequentanti le scuole dei Comuni di Mazzano Romano, Magliano Romano e Calcata.
Per “ente appaltante ovvero Amministrazione Comunale” o “A.C.” si intende l’amministrazione comunale di Mazzano Romano che affida all’I.A. il servizio summenzionato.
Art. 2 - Oggetto della concessione
La gestione in concessione del servizio di refezione scolastica dei Comuni di Mazzano Romano, Magliano Romano e Calcata ha per oggetto le seguenti prestazioni a carico del concessionario, di seguito denominato I.A.:
l’approvvigionamento delle derrate e generi alimentari, la preparazione e la cottura dei pasti con linea calda (cioè il giorno stesso della loro consumazione) presso centri di cottura siti negli edifici scolastici come di seguito dettagliato, comprese le diete personalizzate/speciali in monoporzione, nonché eventuali cestini da viaggio per pasti freddi completi;
in favore della scuola dell’infanzia sita nel Comune di Calcata il trasporto dei pasti, in appositi contenitori termici multiporzione dal centro di cottura di Mazzano Romano al plesso scolastico di destinazione (Calcata); in favore della scuola primaria di Magliano Romano il trasporto dal centro di cottura situato presso la scuola dell’infanzia di Magliano Romano alla scuola primaria dello stesso comune.
la fornitura di tovaglie e tovaglioli di carta per la consumazione dei pasti in ciascun refettorio;
presso ciascun refettorio, la distribuzione dei pasti, l’allestimento e il successivo sbarazzo dei tavoli, il lavaggio e lo stoccaggio di tutto quanto utilizzato per la consumazione dei pasti, la pulizia dei refettori;
il ritiro ed il lavaggio dei contenitori termici, la pulizia del Centro di cottura pasti e di tutto quanto utilizzato per la preparazione dei pasti;
la fornitura di tutto il materiale, i prodotti e le attrezzature occorrenti per le operazioni di lavaggio, pulizia e sanificazione effettuate sia nei refettori che nei Centri di cottura pasti;
l’allestimento dei Centri di cottura pasti con le attrezzature, gli arredi e l’utensileria eventualmente proposte nell’offerta di gara, che alla scadenza del contratto di concessione resteranno di proprietà comunale;
la manutenzione ordinaria di tutte le attrezzature del Centro di cottura pasti;
l’installazione di n. 2 impianti di potabilizzazione dell’acqua da collocare presso i centri di cottura, siti rispettivamente nel plesso scolastico di Mazzano Romano e nella scuola comunale per l’infanzia di Magliano Romano, nell’ipotesi di temporanea non potabilità dell’acqua per superamento dei valori ammessi;
la gestione delle iscrizioni al servizio di refezione scolastica, la predisposizione e la vendita dei buoni pasto secondo le modalità indicate nell’offerta di gara, la riscossione e l’incameramento delle tariffe versate dall’utenza;
la rilevazione quotidiana delle presenze e la prenotazione dei pasti da preparare, che sarà effettuata in collaborazione con il personale della Scuola;
ogni altro onere assunto in sede di gara con la presentazione dell’offerta tecnica.
Resta a carico di ciascun comune destinatario del servizio:
l’obbligo di corrispondere all’I.A. l’eventuale differenza fra il prezzo pasto unitario, quale risulterà dall’esito di gara, e la tariffa intera applicata all’utenza, di cui all’art. 7 del presente Capitolato;
il pagamento dei pasti consumati a mensa dagli adulti aventi diritto, individuati all’art. 7, punto 3, del presente Capitolato;
la messa a disposizione gratuita dell’I.A. concessionaria di n. 2 centri di cottura, rispettivamente presso il Comune di Mazzano Romano e presso il Comune di Magliano Romano, nonché di un locale per la gestione delle iscrizioni e la vendita dei buoni pasto presso ciascun istituto scolastico;
la fornitura degli arredi, delle attrezzature e degli utensili in dotazione a ciascun refettorio (tavoli, sedie, armadi, carrelli, lavastoviglie, frigoriferi);
la manutenzione straordinaria delle parti murarie, delle parti strutturali, degli impianti e delle attrezzature presenti in ciascun refettorio e centro di cottura pasti, qualora necessaria, salvo guasti e riparazioni dovuta ad incuria della I.A.;
il pagamento delle utenze relative ai centri di cottura.
Art. 3 - Modalità di svolgimento del servizio e Centro di cottura pasti
Fermo restando il rispetto di tutto quanto previsto dall’art. 2, il servizio dovrà essere reso in favore dei diversi plessi scolastici, per cinque giorni alla settimana secondo il calendario scolastico, secondo le modalità di seguito specificate.
In relazione al Comune di Mazzano Romano :
i pasti dovranno essere preparati utilizzando il centro di cottura collocato all’interno dell’edificio scolastico sito in Via XXV Aprile;
il personale dell’aggiudicatario dovrà inoltre allestire il refettorio e provvedere allo sporzionamento dei pasti;
è altresì compito del personale provvedere al successivo sparecchiamento e pulizia e sanificazione del centro cottura e del locale destinato a refettorio.
In relazione al Comune di Magliano Romano:
i pasti dovranno essere preparati utilizzando il centro di cottura collocato all’interno dell’edificio scolastico della scuola comunale per l’infanzia sita in Xxxxxxxx Xxxxxx, xxx xxxx’Xxxxxxxx x. 00 e, per quelli destinati agli utenti della scuola primaria, da lì trasportati in idonei contenitori multiporzione presso il plesso dell’Istituto Comprensivo Padre Xxx sito in Xxxxxxxx Xxxxxx, xxx Xxxxxx x. 00;
il personale dell’aggiudicatario dovrà inoltre allestire i refettori e provvedere allo sporzionamento dei pasti;
è altresì compito del personale provvedere al successivo sparecchiamento, pulizia e sanificazione del centro cottura e dei locali destinati a refettorio.
Con riferimento alla scuola primaria di Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxx Xxxxxx x. 00, per l’anno scolastico 2017/2018 il servizio di refezione potrebbe essere sospeso per il periodo utile ai lavori d i ristrutturazione dell’edificio scolastico.
In relazione al Comune di Calcata:
i pasti dovranno essere preparati utilizzando il centro di cottura collocato all’interno dell’edificio scolastico della scuola primaria sita in Mazzano Romano, Via XXV Aprile e da
lì trasportati in idonei contenitori multiporzione presso la scuola dell’infanzia sita in Calcata in xxx Xxxxxxxx Xxxxxx 0, plesso dell’Istituto Comprensivo XXV Aprile di Civita Castellana;
il personale dell’aggiudicatario dovrà inoltre allestire il refettorio e provvedere allo sporzionamento dei pasti;
è altresì compito del personale provvedere al successivo sparecchiamento e pulizia del locale destinato a refettorio;
Art. 4 - Durata della concessione
La durata della presente concessione decorre dalla data di attivazione del servizio di refezione scolastica, presuntivamente fissata dal 25 settembre 2017 al 5 giugno 2020, con interruzione estiva del servizio da giugno a settembre, secondo il calendario scolastico, salvo motivate esigenze organizzative che impongano di posticipare l’avvio del servizio. La concessione decadrà di pieno diritto, senza necessità di alcuna comunicazione, preavviso o messa in mora da parte dell’A.C., alla sua scadenza naturale.
Art. 5 - Tipologia dell’utenza ed estensione del contratto
L’utenza è composta dagli alunni e dal personale docente e non docente avente diritto al pasto dei seguenti istituti scolastici:
scuola dell’infanzia e primaria a tempo pieno del Comune di Mazzano Romano (Istituto Scolastico Comprensivo di Campagnano, plesso di Mazzano Romano sito in Via XXV Aprile) e dal personale docente e non docente avente diritto al pasto;
scuola primaria sita in Xxxxxxxx Xxxxxx (xxx Xxxxxx 00, plesso dell’Istituto Comprensivo di Padre Xxx xx Xxxxxxxxx); scuola comunale per l’infanzia “Xxxxx Xxxxxxxxxx” (sita in Xxxxxxxx Xxxxxx, xxx xxxx’Xxxxxxxx x. 00); personale docente e non docente avente diritto al pasto di entrambi gli istituti scolastici;
scuola dell’infanzia sita in Calcata, (in via Xxxxxxxx Xxxxxx, plesso dell’Istituto Comprensivo XXV Aprile di Civita Castellana) e dal personale docente e non docente avente diritto al pasto;
L’I.A. dovrà consegnare i pasti, franchi da ogni spesa, nell’orario stabilito da ciascun comune destinatario del servizio.
Ciascun Comune destinatario del servizio si riserva la facoltà di chiedere all’I.A. la fornitura di ulteriori quantitativi di pasti destinati ad altre tipologie di utenti e/o ad altri servizi o attività organizzate dall’Ente, che dovranno essere erogati alle stesse condizioni economiche e contrattuali previste per il servizio di mensa scolastica, salvo maggiori costi adeguatamente motivati e quantificati.
Art. 6 – Importo dell’appalto e numero complessivo dei pasti
In base ai dati statistici, il numero medio presunto dei pasti settimanali che dovranno essere forniti, compresi quelli destinati al personale docente e non docente avente diritto dei vari plessi scolastici, di cui al succitato articolo 5, ammonta a circa 1473 unità, così suddivisi approssimativamente per plesso scolastico:
N. di pasti presunti settimanale alunni | N. di pasti presunti settimanale adulti | |
Scuole dell’infanzia e primaria a tempo pieno del Comune di Mazzano Romano Istituto Scolastico Comprensivo Campagnano | Infanzia 76 giornalieri 380 settimanali Primaria 137 giornalieri (la classe 2B composta da 19 alunni mangia 1 sola volta a settimana) 609 settimanali | 80 |
Scuola comunale per l’infanzia di Magliano Romano “Xxxxx Immacolata” Via dell’Ospedale 27 | 31 giornalieri 155 settimanli | 15 |
Scuola primaria del Comune di Magliano Romano Istituto Scolastico Comprensivo Padre Xxx xx Xxxxxxxxx | 64 giornalieri (lunedì rientrano tutte le classi – il mercoledì rientra solo la classe 4 (12) e la classe 5 (11) 87 settimanali | 12 |
Scuole dell’infanzia del Comune di Calcata Istituto Scolastico Comprensivo XXV Aprile di Xxxxxx Xxxxxxxxxx | 00 giornalieri 125 settimanali | 10 |
TOTALE | 1356 | 117 |
Pertanto l’importo dell’appalto, valutato per gli anni scolastici 2017-18 / 2018-19 / 2019-20 e calcolato su circa 32 settimane di svolgimento del servizio, assumendo come costo unitario a pasto l’importo di € 3,80, esclusa IVA, da sottoporre a ribasso in sede di gara, a cui si aggiungono € 0,018 relativi agli oneri di sicurezza, non soggetti a ribasso, risulta:
Importo annuale 179.965,25 oltre IVA (179.116,80 + 848,45 relativi agli oneri di sicurezza)
Importo complessivo 539.895,75 oltre IVA (537.350,40 + 2.545,35 relativi agli oneri di sicurezza)
Tale importo è meramente presuntivo e non vincola l’Amministrazione aggiudicatrice in quanto verranno pagati esclusivamente i pasti realmente forniti.
In ogni caso l’I.A. dovrà assicurare i pasti per l’effettiva presenza giornaliera, senza che nulla abbia a pretendere dall’A.C. per eventuali incrementi o riduzioni dell’utenza che potranno determinarsi.
Il numero giornaliero dei pasti ha valore puramente indicativo e non costituisce impegno per i Comuni destinatari del servizio. Il numero giornaliero dei pasti sarà quantificato sulla base delle richieste presentate dagli alunni e dagli insegnanti.
Art. 6 – Prezzo del pasto
Il prezzo unitario del pasto è quello risultante dall’esito di gara. Nel prezzo unitario del pasto sono ricompresi e con esso interamente compensati tutti gli oneri che il presente Capitolato pone a carico dell’I.A. per la gestione complessiva del servizio.
Art. 7 – Proventi della concessione
Spettano all’I.A.:
1. i proventi derivanti dalla vendita all’utenza dei buoni pasto, sulla base delle tariffe prestabilite da ciascun Comune destinatario del servizio;
2. i proventi dell’eventuale differenza fra il prezzo del pasto unitario, quale risulterà dall’esito di gara, e la tariffa intera applicata all’utenza da ciascun comune. Tali proventi andranno attestati a ciascun Comune destinatario del servizio con emissione di fattura degli importi dovuti in relazione ai pasti per gli stessi somministrati;
3. i proventi per la fornitura dei pasti consumati presso le mense scolastiche dagli adulti aventi diritto e cioè il personale docente delle classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria a tempo pieno, in servizio durante la refezione, e l’eventuale personale che svolga mansioni presso i refettori per conto del Comune, con relativo addebito e fatturazione a ciascun comune destinatario del servizio.
4. I proventi per la fornitura dei pasti consumati presso le mense scolastiche da alunni per i quali siano previsti esoneri o riduzioni.
Restano a carico dell’I.A. le minori entrate per la vendita dei buoni pasto a tariffa ridotta e per le esenzioni offerte come gratuità dalla ditta in sede di gara.
L’I.A. incasserà direttamente dagli utenti gli importi dei pasti erogati nel rispetto delle varie tariffe comunali, provvedendo altresì ai solleciti e alle azioni di recupero forzoso.
Art. 8 – Buoni pasto alunni
Per la vendita dei buoni pasto prepagati, l’I.A. dovrà applicare all’utenza le tariffe fissate da ciascun Comune destinatario del servizio.
I buoni pasto dovranno essere predisposti a cura e spese dell’I.A., con le modalità indicate nell’offerta tecnica di gara, e dovranno essere direttamente acquistati dalle famiglie presso il punto vendita messo a disposizione da ciascun Comune destinatario del servizio e gestito dall’I.A., ovvero in eventuali altri punti vendita che l’I.A. volesse istituire sul territorio cittadino.
Tali punti vendita dovranno comunque essere previsti presso gli edifici scolastici dei Comuni di Calcata, Magliano Romano e Mazzano Romano.
Sarà cura dell’aggiudicatario raccogliere le iscrizioni al servizio di refezione scolastica. Le iscrizioni raccolte dovranno essere trasmesse ai vari Comuni destinatari del servizio entro dieci giorni dall’avvio del servizio.
Art. 9 – Morosità
L’I.A. ha il diritto di procedere, sotto la propria responsabilità e a proprie spese, al recupero coattivo delle tariffe dovute e non pagate dagli utenti morosi, e rimarranno a suo carico le somme non riscosse, senza possibilità di esigere indennizzo alcuno da parte ciascun Comune destinatario del servizio.
Inoltre, l’I.A. non potrà precludere l’iscrizione e/o la fruizione del servizio mensa agli utenti che risultino morosi per meno di tre mensilità. Nessuna sospensione del servizio potrà essere effettuata nel caso in cui la morosità sia inferiore alle tre mensilità e comunque previa comunicazione all’amministrazione comunale di riferimento.
Infine ciascun Comune destinatario del servizio, su determinazione dei Servizi Sociali dell’Ente, e compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, si riserva di rimborsare in tutto o in parte all’I.A. i pasti consumati dagli utenti per i quali si accerterà un’effettiva e grave situazione di disagio socio-economico.
Art. 10 – Liquidazione corrispettivi dovuti da ciascun Comune destinatario del servizio
La liquidazione dei corrispettivi dovuti da ciascun Comune destinatario del servizio all’I.A. per i proventi di cui ai punti 2, 3 e 4 dell’art. 7 del presente Capitolato Speciale (eventuale differenza tariffa intera utenti/costo pasto da gara e pasti adulti), avverrà su presentazione di regolari e distinte fatture trimestrali, entro il termine di 60 giorni dalla relativa data di protocollazione. L’I.A. dovrà presentare distinte e separate fatture a ciascun Comune in relazione ai pasti effettivamente forniti ai singoli plessi. Ciascuna fattura dovrà essere emessa indicando il numero dei pasti effettivamente somministrati nelle scuole agli aventi diritto.
Il costo del pasto adulti dovrà essere fatturato separatamente e a ciascun Comune destinatario del servizio.
Per ottenere il risarcimento di eventuali danni contestati all’I.A., il rimborso di spese e le penalità irrogate, le parti convengono che ciascun Comune destinatario del servizio potrà rivalersi mediante ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi di cui sopra o, in subordine, a mezzo di incameramento di cauzione.
I comuni destinatari del servizio non assumono alcuna responsabilità per pagamenti eseguiti all’Amministratore, Procuratore o Direttore dell’I.A. decaduto, qualora la decadenza non sia stata tempestivamente comunicata all’Ente.
Art. 11 - Calendario per l’erogazione del servizio
L’erogazione dei pasti avverrà dal Lunedì al Venerdì, secondo il calendario stabilito dalle diverse Istituzioni scolastiche, nei mesi e nei giorni di effettivo funzionamento delle scuole.
Ciascun comune destinatario del servizio si impegna a comunicare all’I.A. la data di inizio effettivo del servizio.
L ’I.A. si impegna, laddove richiesto, a dare avvio all’esecuzione della prestazione nelle more
della conclusione del contratto ai sensi dell’art. 32 comma 13 D. Lgs 50/2016
Art. 12 - Prenotazione dei pasti
La prenotazione dei pasti da consegnare giornalmente presso i diversi plessi scolastici, con la specifica distinzione fra pasti alunni e pasti adulti e l’indicazione di eventuali diete speciali, verrà effettuata dal personale scolastico per conto del Comune, con le modalità di rilevamento che l’I.A. intenderà adottare e che espliciterà in sede di gara, con la presentazione della relativa offerta.
Qualora dovessero verificarsi discrepanze tra il numero di utenti presenti e prenotati e il numero dei pasti inviati dall’I.A., questa dovrà immediatamente provvedere al recapito dei pasti mancanti.
Art. 13 - Sciopero e/o interruzione del servizio
L’I.A. si obbliga a rispettare e a far rispettare ai propri dipendenti le disposizioni di cui alla Legge 12/06/90 n. 146 “Sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali”.
Nessun risarcimento potrà essere richiesto dall’I.A. per l’eventuale sospensione del servizio mensa in conseguenza della sospensione delle attività scolastiche per sciopero, a condizione che l’Ufficio Scuola di ciascun comune destinatario del servizio o il Dirigente Scolastico o chi ne fa le veci ne abbia dato tempestiva comunicazione alla ditta e, in ogni caso, entro e non oltre le ore 9,30 del giorno interessato.
Le interruzioni totali del servizio per causa di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti.
Per forza maggiore si intende qualunque fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori del controllo dell’I.A., che quest’ultima non possa evitare con l’esercizio della diligenza richiesta dal presente capitolato.
Art. 14 - Spese inerenti al servizio e al contratto
Tutte le spese, nessuna esclusa, necessarie alla realizzazione del servizio di refezione scolastica richiesto dall’A.C. sono interamente a carico dell’I.A.; sono inoltre a carico dell’ dell’I.A. tutte le spese relative a imposte o tasse connesse all’esercizio dell’oggetto del contratto.
Tutte le spese, imposte e tasse, nessuna eccettuata, inerenti e conseguenti alla gara ed alla stipulazione, scritturazione, bolli e registrazione del contratto di concessione, ivi comprese le relative eventuali variazioni nel corso della sua esecuzione nonché quelle relative al deposito della cauzione, sono a carico dell’I.A..
Art. 15 - Cauzione definitiva
Prima della stipula del contratto, l’I.A. aggiudicataria dovrà prestare cauzione, in misura pari al 10% dell’importo complessivo della concessione, a garanzia dell’integrale rispetto degli obblighi contrattuali secondo quanto previsto dall’articolo 103 del D. Lgs 50/2016.
La cauzione potrà essere prestata mediante deposito di denaro contante o fidejussione bancaria o assicurativa di pari importo; la fidejussione, dovrà prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione.
Alla cauzione definitiva dovrà essere allegata copia fotostatica del documento d’identità del soggetto firmatario la fideiussione ed una dichiarazione del direttore della banca o direttore di agenzia dalla quale risultino gli estremi della procura in base alla quale l’agente firma la suddetta polizza.
Il deposito cauzionale è svincolato e restituito all’I.A. solo a conclusione del rapporto, dopo che sia stato accertato il regolare soddisfacimento degli obblighi contrattuali. Resta salvo per l’A.C. l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la cauzione risultasse insufficiente. L’I.A. è obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’A.C. si sia dovuto avvalere, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto.
L’importo della cauzione è precisato nella lettera di comunicazione dell’aggiudicazione della presente concessione.
La mancata costituzione della cauzione definitiva determina la revoca dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria da parte dell’A.C., che aggiudica la concessione al concorrente che segue nella graduatoria.
Art. 16 - Assicurazioni
A copertura dei rischi connessi all’attività descritta nel presente Capitolato, ivi compresi incendi, scoppi ed intossicazioni alimentari, l’I.A. dovrà stipulare con una primaria Compagnia di Assicurazione operante almeno a livello nazionale, una polizza di responsabilità civile per danni a terzi (RCT) nella quale sia esplicitamente indicato che i Comuni destinatari del servizio vengano considerati “terzi” a tutti gli effetti.
Detta polizza dovrà prevedere massimali non inferiori a:
2.000.000,00 di Euro per sinistro, col limite di 1.000.000,00 Euro per ogni persona danneggiata (per morte o lesioni personali) e di 200.000,00 Euro per danni a cose, relativamente alla Responsabilità civile verso terzi (RCT);
La polizza dovrà essere esclusiva per i servizi oggetto della presente concessione, con esclusione di polizze generali dell’I.A. già attive.
L’I.A. si impegna a fornire all’A.C. copia della polizza all’atto della firma del contratto, a pena di decadenza dall’aggiudicazione.
L’I.A. si fa interamente carico di ogni responsabilità per danni che, in relazione all’espletamento del servizio, possono derivare al Comune o a terzi, persone o cose, ivi compresa la responsabilità del buon funzionamento degli impianti adoperati e quella riguardante gli infortuni del personale addetto nonché per l’addestramento del personale stesso in materia di prevenzione.
I Comuni destinatari del servizio non si assumono alcuna responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero derivare all’I.A. o ai suoi dipendenti nell’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente Capitolato o per qualsiasi altra causa.
In caso di Raggruppamento temporaneo di imprese la polizza assicurativa prestata dalla mandataria capogruppo deve coprire anche i danni causati dalle imprese mandanti.
Art. 17 - Subconcessione del servizio e cessione del contratto
Non è ammessa la subconcessione totale o parziale del servizio oggetto del presente Capitolato. È tassativamente vietata la cessione del contratto a terzi a pena di nullità.
Art. 18 - Licenze e Autorizzazioni
L’I.A. deve essere in possesso delle autorizzazioni preventive, delle autorizzazioni sanitarie e delle licenze commerciali per l’espletamento di quanto richiesto dal presente Capitolato.
Art. 19 – Specifiche Tecniche
Sono allegati al presente Capitolato, diventandone parte integrante e sostanziale i seguenti documenti:
1. Indicazioni nutrizionali per la scuola dell’infanzia e primaria comprensivi di menù con grammature degli alimenti (allegato 1);
2. Tabelle merceologiche dei prodotti alimentari (allegato 2).
Art. 20. Modalità di aggiudicazione del servizio.
Ai sensi del combinato disposto degli artt. 164 e segg. del D. Lgs. 18.04.2016 n. 50 (Codice dei Contratti), la procedura di gara di cui al presente disciplinare è assoggettata alle norme di cui alla parte III del citato decreto legislativo ed è soggetta alla disciplina di cui alla parte I ed alla parte II del Codice dei Contratti per quanto compatibile, relativamente ai principi generali, alle esclusioni, alle modalità e alle procedure di affidamento, alle modalità di pubblicazione e redazione dei bandi e degli avvisi, ai requisiti generali e speciali e ai motivi di esclusione, ai criteri di aggiudicazione, alle modalità di comunicazione ai candidati e agli offerenti, ai requisiti di qualificazione degli operatori economici, ai termini di ricezione delle domande di partecipazione alla concessione e delle offerte, alle modalità di esecuzione in quanto trattasi di affidamento in regime di concessione di servizi di trasporto scolastico
La concessione del servizio di che trattasi, sarà affidata con procedura negoziata di cui all’articolo 36 del Decreto Legislativo 18 Aprile 2016, n. 50. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95, comma 3, del D. Lgs. 50/2016.
Non saranno ammesse offerte parziali o in aumento rispetto al prezzo unitario indicato a base d’asta. I criteri di aggiudicazione mediante punteggio saranno i seguenti:
OFFERTA TECNICA
Per la valutazione dell’offerta tecnica la Commissione dispone di 80 (ottanta) punti complessivi così ripartiti;
1) Qualità e varietà dei prodotti
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 23 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Prodotti biologici – a denominazione protetta – da produzione integrata. Il concorrente dovrà indicare mediante autocertificazione il rapporto che si impegna a garantire nella fornitura dei pasti oggetto del presente appalto tra quantità di prodotti biologici e/o a denominazione protetta e/o provenienti da sistemi di produzione integrata rispetto al quantitativo complessivo delle derrate alimentari utilizzate con riferimento ai seguenti prodotti: frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine. | Punti 10 | La Commissione provvede all’attribuzione di punteggi direttamente proporzionali alla quota percentuale maggiore rispetto alla percentuale minima indicata nell’articolo 26 del presente Capitolato relativamente ai seguenti alimenti: frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine che l’offerente si impegna a fornire nel servizio. Ad esempio per chi dovesse fornire formaggio biologico pari al 41% del totale, la percentuale maggiore è pari ad 1. |
2 | Prodotti della filiera corta e prodotti tipici locali. Il concorrente dovrà indicare mediante autocertificazione il rapporto che si impegna a garantire nella fornitura dei pasti oggetto del presente appalto tra quantità di prodotti della filiera corta (Km 0) e prodotti tipici locali rispetto al quantitativo complessivo delle derrate alimentari utilizzate. | Punti 8 | Il punteggio sarà attribuito sulla base del rapporto tra quantitativo specifico offerto rispetto al quantitativo totale nella seguente misura >del 25% = punti 3 >del 50% = punti 5 >del 75% = punti 8 |
3 | Prodotti freschi. Il concorrente dovrà indicare mediante autocertificazione il rapporto che si impegna a garantire nella fornitura dei pasti oggetto del presente appalto tra quantità di prodotti freschi rispetto al quantitativo complessivo delle derrate alimentari utilizzate. | Punti 5 | Il punteggio sarà attribuito sulla base de rapporto tra quantitativo specifico offerto rispetto al quantitativo totale nella seguente misura >del 25% = punti 1 >del 50% = punti 4 >del 75% = punti 5 |
TOTALE PUNTI MAX | 23 |
2) Organizzazione del servizio e formazione del personale
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 19 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Caratteristiche generali del servizio. Progetto organizzativo del servizio con indicazione del piano gestionale e modalità di espletamento con descrizione dei processi produttivi, modalità di confezionamento, distribuzione pasti, allestimento degli spazi utilizzati per il refettorio, indicazione del numero di personale addetto alla produzione e distribuzione con indicazione specifica degli aspetti migliorativi rispetto a quanto previsto nel Capitolato di Gara. | Punti 10 | La Commissione procede alla valutazione del Progetto predisposto dal concorrente con particolare riguardo agli aspetti migliorativi del servizio rispetto alle condizioni minime previste dal Capitolato di Gara |
2 | Rapporti con l’utenza – iscrizione, pagamenti e gestione insolvene Il concorrente dovrà indicare le modalità con le quali intende gestire il servizio nei confronti dell’utenza con riferimento alle modalità di iscrizione e pagamento da parte delle famiglie con l’incentivazione per sistemi di registrazione e pagamento elettronici. Dovrà altresì indicare le modalità e le tempistiche di gestione delle eventuali situazioni di insolvenza | Punti 7 | Il sistema sarà valutato in relazione alle sue funzionalità, alla semplicità ed efficienza delle modalità usate ed alle tempistiche specifiche di iscrizione, prenotazione, di registrazione dei pasti e di gestione dei buoni. Sarà valutata la modalità e le tempistiche di gestione dei pagamenti, delle eventuali diverse tipologie di pagamento a disposizione dell’utenza, che devono prevedere la massima agevolazione per i genitori paganti. Saranno valutate le modalità e le tempistiche di gestione delle eventuali situazioni di insolvenza. |
2 | Formazione del personale. Proposte di progetto di percorsi di formazione e riqualificazione del personale | Punti 2 | Il punteggio sarà attribuito sulla base dei progetti presentati con riguardo alla loro applicabilità e coerenza con il servizio in concessione. |
TOTALE PUNTI MAX | 19 |
3) Attrezzature, arredi, stoviglierie
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 13 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Fornitura di arredi per i refettori quali ad esempio tavoli o sedie | Punti 4 | Incremento degli arredi dei refettori Comunali |
2 | Sostituzione di singoli elementi della cucina con altri nuovi nel periodo di concessione del servizio | Punti 4 | La Commissione valuterà gli apporti di singoli elementi dei centri di cottura quali ad esempio frigoriferi o bollitori |
3 | Descrizione della stoviglieria utilizzata ed indicazione delle relative caratteristiche. | Punti 5 | Materiale: a) monouso = punti 1 b) mater bi (bioplastica) = punti 4 c) ceramica = punti 5 |
TOTALE PUNTI MAX | 13 |
4) Menù e progetti educativi - alimentari
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 7 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Menù per ricorrenze particolari di rilevanza locale o nazionale | Punti 2 | Punti 0,5 a giornata sino ad un massimo di 2 punti |
2 | Giornate alimentari a tema, menù regionali o etnici, ecc | Punti 2 | Punti 0,5 a giornata sino ad un massimo di 2 punti |
3 | Iniziative formative, divulgative e promozionali rivolte ad insegnanti, genitori e bambini, sulla corretta educazione alimentare | Punti 3 | sarà valutata con l’attribuzione del punteggio la proposta contenente iniziative formative e/o divulgative e/o promozionali rivolte ad insegnanti, genitori e bambini, sulla corretta educazione alimentare, debitamente calendarizzate, con la predisposizione e consegna agli utenti di avvisi e/o comunicazioni da esporre presso la Scuola e il Comune. |
TOTALE PUNTI MAX | 7 |
5) Piano per la destinazione del cibo non somministrato
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 5 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Piano predisposto da parte del concorrente per il recupero del cibo non somministrato e/o prossimo alla scadenza per la successiva destinazione ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale corredato da uno specifico protocollo sottoscritto tra Fornitore e Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale per la distribuzione i prodotti alimentari agli indigenti o ad altra idonea documentazione | Punti 5 | La Commissione procede alla valutazione del Piano predisposto dall’offerente. Saranno valutati il numero di accordi/protocolli stipulati con riferimento ai diversi Comuni interessati dal servizio. |
TOTALE PUNTI MAX | 5 |
6) Insonorizzazione dei refettori
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 8 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Progetto che preveda l’installazione di dispositivi di riduzione del rumore percepito nei refettori dei Comuni coinvolti con allegata specifica Scheda per la Riduzione del Rumore che riporti le seguenti indicazioni: il dispositivo che si intende utilizzare; il luogo di istallazione; la copia delle schede tecniche che ne evidenziano le caratteristiche principali; una proposta circa la sua installazione ed un calcolo dei miglioramenti, in termini di riduzione del rumore, che tale dispositivo permette di ottenere | Punti 8 | La Commissione procede alla valutazione del progetto presentato dall’offerente . Per il refettorio del Comune di Mazzano Romano fino ad un massimo di 4 punti. Per il refettorio del Comune di Magliano Romano fino ad un massimo di 3 punti. Per il refettorio del Comune di Calcata fino ad un massimo di 1 punto. |
TOTALE PUNTI MAX | 8 |
7) Clausole sociali
Per la valutazione del presente criterio, la commissione dispone di 5 punti che saranno assegnati secondo i seguenti sottocriteri:
Descrizione sottocriteri | Punteggio xxxxxxx | Xxxxxxx attribuzione punteggio | |
1 | Offerta di pasti gratuiti giornalieri da destinare ad esigenze sociali | Punti 5 | Punti 0,5 per ogni pasto offerto sino ad un massimo di 5 punti |
TOTALE PUNTI MAX | 5 |
Ogni elemento di valutazione dovrà essere contenuto in un’apposita scheda sintetica o in una relazione descrittiva (per un massimo di 6 cartelle da 25 righe ciascuna), e accompagnata dagli allegati necessari. La stazione appaltante si riserva di non prendere in considerazione gli elementi della relazione contenuti nelle pagine successive a quelle previste. In tale relazione dovranno essere descritti dettagliatamente gli elementi offerti, i vantaggi conseguenti e le modalità specifiche di attuazione.
Per quanto concerne la valutazione degli elementi qualitativi della Tabella relativa ai criteri della valutazione dell'offerta tecnica, la Commissione procederà all’assegnazione di coefficienti variabili tra zero e uno.
La valutazione delle offerte in relazione ai criteri e sub-criteri tecnici di natura qualitativa sarà effettuata mediante l’attribuzione di un punteggio discrezionale da parte di ciascuno dei componenti della Commissione. I coefficienti, variabili tra zero ed uno, da assegnare a ciascun criterio o sub- criterio avente natura qualitativa sono determinati:
1. mediante l’attribuzione discrezionale del coefficiente, da parte di ogni commissario, sulla base dei seguenti criteri motivazionali:
1) ottimo = 1 (giudizio sintetico: l'elemento valutato è ritenuto molto significativo, qualificante e completo rispetto al servizio di ristorazione scolastica);
2) buono = 0,80 (giudizio sintetico: l'elemento valutato è ritenuto significativo e rilevante rispetto al servizio di ristorazione scolastica);
3) discreto = 0,60 (giudizio sintetico: l'elemento valutato è ritenuto sufficientemente significativo rispetto al servizio di ristorazione scolastica);
4) sufficiente = 0,40 (giudizio sintetico: l'elemento valutato è ritenuto poco significativo rispetto al servizio di ristorazione scolastica);
5) insufficiente = 0,00 (giudizio sintetico: l'elemento valutato è ritenuto non significativo rispetto al servizio di ristorazione scolastica).
2. determinando la media dei coefficienti che ogni commissario ha attribuito alle proposte dei concorrenti su ciascun criterio o sub-criterio.
3. attribuendo il coefficiente uno al valore medio massimo e proporzionando linearmente a tale media massima gli altri valori medi.
Per la valutazione delle offerte relative ai criteri e sub-criteri tecnici di natura quantitativa verranno attribuiti i punteggi come già indicato nella descrizione dei medesimi punti.
OFFERTA ECONOMICA
All’offerta economica sarà attribuita un punteggio fino ad un massimo di 20 (venti) punti.
Il punteggio minimo, pari a zero, è attribuito all’offerta che non presenta sconti rispetto al prezzo a base di gara, mentre il punteggio massimo all’offerta che presenta lo sconto maggiore.
Il punteggio attribuito alle offerte è calcolato tramite un’interpolazione lineare tra sconto minimo e sconto massimo.
In simboli:
ai = a / max
dove:
ai = Coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i), variabile tra 0 e 1
a = Valore (ribasso) offerto dal concorrente a
max = Valore (ribasso) dell’offerta più conveniente
Quando il concorrente a non effettuata alcuno sconto a assume il valore 0, così come il coefficiente
ai; mentre per il concorrente che offre il maggiore sconto ai assume il valore 1.
Tutte le operazioni matematiche per la determinazione dei coefficienti verranno espressi con un massimo di n. 2 decimali (con arrotondamento del secondo decimale all’unità superiore se il terzo decimale è maggiore o uguale a 5, ovvero senza tale arrotondamento se il terzo decimale è uguale a 5).
Miglior offerente sarà il concorrente che avrà totalizzato il punteggio più elevato derivante dalla sommatoria dell’offerta economica e dell’offerta tecnica. In caso di punteggio complessivo pari, si procederà all’aggiudicazione a favore del soggetto che avrà totalizzato il punteggio più elevato per l’offerta economica.
Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta, purché valida.
TITOLO II PERSONALE
Art. 21 – Personale e Clausola sociale di assorbimento della mano d’opera impiegata dal precedente aggiudicatario.
’I.A. ha l’obbligo di assorbire ed utilizzare prioritariamente nell’espletamento del servizio,
Ogni attività inerente al servizio affidato in concessione deve essere svolta da personale alle dipendenze dell’I.A..
L
qualora disponibili, i lavoratori che già vi erano adibiti quali soci lavoratori o dipendenti del precedente aggiudicatario, purché il numero dei lavoratori e la loro qualifica siano
armonizzabili con l’organizzazione d’I.A. della ditta aggiudicataria e con le esigenze tecnico- organizzative previste. Il personale da riassorbire è indicato nell’allegato_3_al presente
capitolato.
Tutto il personale impiegato nel servizio richiesto deve possedere adeguata professionalità e deve conoscere le norme di igiene della cottura e le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il Comune si riserva il diritto di chiedere la sostituzione del personale non idoneo allo svolgimento delle mansioni assegnate, per comprovati motivi. In tal caso l’I.A. provvederà ad effettuare la sostituzione entro tre giorni dalla presentazione della relativa richiesta, senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per il Comune.
Art. 22 - Idoneità Sanitaria
Tutto il personale preposto alla preparazione, al trasporto e alla distribuzione dei pasti deve essere munito di Libretto di Idoneità Sanitaria valido, secondo le norme vigenti in materia.
Art. 23 - Igiene e vestiario del personale
Tutto il personale addetto alla preparazione, al trasporto e alla distribuzione dei pasti deve curare scrupolosamente l’igiene personale. Il personale non deve avere smalti sulle unghie, né indossare anelli e braccialetti durante il servizio, al fine di non favorire l’insorgere di eventuali contaminazioni batteriologiche delle pietanze. L’I.A. deve fornire a tutto il personale gli indumenti di lavoro come prescritto dalle vigenti norme in materia di igiene, da indossare durante le ore di servizio.
Dovranno essere previsti indumenti distinti per la preparazione, per il trasporto degli alimenti e per i lavori di pulizia. Tali indumenti dovranno essere provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome dell’I.A. ed il nome del dipendente. L’I.A. deve altresì fornire ai componenti della Commissione Mensa camici monouso, mascherine e cuffie in occasione dei sopralluoghi che essi effettueranno presso la cucina centralizzata.
Art. 24 - Rispetto degli obblighi previdenziali
L’I.A. deve attuare l’osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alla sicurezza e all’igiene dei luoghi di lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori.
Art. 25 - Applicazioni contrattuali
L’I.A. deve inoltre attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente contratto, le condizioni normative e retributive previste dai contratti collettivi di lavoro.
TITOLO III
SPECIFICHE MERCEOLOGICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI OCCORRENTI PER LA PREPARAZIONE DEI PASTI
Art. 26 - Specifiche tecniche delle tabelle merceologiche delle derrate e generi alimentari
Le derrate e generi alimentari impiegati per la preparazione dei pasti dovranno essere di prima qualità, preferibilmente prodotti della filiera corta e prodotti freschi.
Le caratteristiche merceologiche delle suddette derrate e generi dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia, che qui si intendono tutte richiamate, nonché alle schede tecniche e commerciali presentate dall’I.A. in sede di gara.
In particolare:
Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine devono provenire:
- per almeno il 40% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi regolamenti attuativi,
- per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata” (con riferimento alla norma UNI 11233:2009), da prodotti IGP DOP e STG – come riportato nell’Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari e Regolamento (CE) n. 509/2006) e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali, regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350. Per quanto riguarda le uova, la quota non proveniente da allevamenti biologici, deve provenire da allevamenti all’aperto di cui al codice 1 del Regolamento 589/2008 della Commissione Europea in applicazione del Regolamento 1234/2007 relativo alla commercializzazione ed etichettatura delle uova. I prodotti ortofrutticoli devono essere stagionali, rispettando i “calendari di stagionalità” definiti da ogni singola stazione appaltante.
Carne deve provenire,
- per almeno il 15% in peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i Regolamenti (CE) n. 834/07 e relativi regolamenti attuativi e,
- per almeno il 25% in peso sul totale, da prodotti IGP e DOP – come riportato nell’Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del
20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari) – e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali, regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350.
Pesce deve provenire,
- per almeno il 20%, espresso in percentuale di peso sul totale, da acquacoltura biologica, in accordo con i Regolamenti (CE) n. 834/07 e relativi regolamenti attuativi (tra i quali il Regolamento 710/2009 che riguarda l'introduzione di modalità di applicazione relative alla produzione di animali e di alghe marine dell'acquacoltura biologica) o pesca sostenibile (rispettando i criteri della certificazione MSC - Marine Stewardship Council od equivalenti)
Il pesce somministrato nelle mense, in ogni caso, se surgelato, non deve essere ottenuto da prodotti ricomposti.
Sono fatte salve le disposizioni legislative vigenti, che stabiliscono criteri più restrittivi di quelli fissati dal presente paragrafo.
È tassativamente vietato l’utilizzo di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici.
Art. 27 - Approvvigionamento derrate alimentari
L’approvvigionamento delle derrate alimentari dovrà effettuarsi in tempi e modi razionalizzati ed ottimizzati in ragione della natura dei prodotti e delle condizioni ambientali e strutturali delle sedi di stoccaggio e conservazione.
Nel rifornimento delle derrate non deperibili si eviteranno stoccaggi prolungati delle merci. Per i prodotti deperibili si dovranno organizzare forniture con cadenza settimanale o infrasettimanale, in modo da garantire il mantenimento dei requisiti di freschezza fino al loro consumo. La fornitura di pane dovrà avere cadenza giornaliera.
Le merci dovranno essere mantenute in confezione originale integra fino al momento dell’utilizzo presso i locali di preparazione pasti.
Le dimensioni delle confezioni dovranno essere standardizzate ed ottimizzate in relazione alla deperibilità del prodotto, nonché alle esigenze ed ai tempi di consumo. Si dovrà optare per pezzature commerciali il cui contenuto soddisfi il fabbisogno giornaliero, senza avanzi di parte del prodotto sfuso.
L’I.A. è tenuta a conservare presso la cucina centralizzata la documentazione relativa alla fornitura delle derrate. I registri di carico e scarico delle merci dovranno essere costantemente aggiornati e disponibili per eventuali controlli.
Art. 28 - Garanzie di qualità
A garanzia della qualità degli alimenti e delle pietanze preparate, l’I.A. deve:
acquisire dai fornitori e rendere disponibili ai comuni destinatari del servizio, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti Leggi in materia che si intendono tutte richiamate;
rendersi disponibile a dichiarazioni di conformità delle derrate e generi alimentari alle specifiche tecniche delle tabelle merceologiche, di cui all’allegato n. 2;
disporre di una procedura di qualificazione dei fornitori e di un elenco di fornitori omologati, e possedere un proprio sistema di qualità interno, la cui documentazione e le cui procedure devono essere trasmesse al Comune.
TITOLO IV
MENÙ PER TUTTE LE UTENZE E GRAMMATURE
Art. 29 – Menù e quantità
L’I.A. deve garantire la somministrazione di tutte le preparazioni previste dal menù, che allegato al presente capitolato ne costituisce parte integrante , e nelle quantità previste dallo stesso.
I pesi indicati s’intendono a crudo ed al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali di peso dovuti allo scongelamento; i pesi indicati si riferiscono, inoltre, sempre alla parte “edibile” (es. per la
frutta, al frutto privato della buccia e semi, per le carni al tessuto muscolare privato dell’osso e del grasso esterno, per il pesce, alla polpa senza lische, pinna e pelle), salvo diversa indicazione della tabella delle quantità degli alimenti.
Le pietanze dovranno essere realizzate mediante tassativo utilizzo di prodotti di 1^ qualità (facendo riferimento, per gli alimenti espressamente indicati, alle tabelle merceologiche di cui all’allegato 2) .
Potranno essere utilizzati prodotti di provenienza non comunitaria solo se ciò è esplicitamente contemplato nelle corrispondenti tabelle merceologiche o nel caso di comprovata impossibilità a reperire i medesimi generi di produzione italiana, dandone preventiva comunicazione all’Ufficio dell’A.C..
Art. 31 - Struttura dei menù
La struttura del menù per le utenze scolastiche è la seguente:
- un primo;
- un secondo;
- un contorno;
- pane;
- frutta fresca di stagione;
- acqua oligominerale.
Art. 32 - Trasformazione delle derrate e produzione del pasto
In via generale i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata, con divieto di ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. E’ consentita la preparazione di alcuni cibi il giorno precedente al consumo limitatamente ad arrosti, roast-beef, brasati, bolliti, polpette, purché entro e non oltre i 20 minuti successivi alla cottura vengano sottoposti a refrigerazione con abbattitore rapido di temperatura secondo le normative in vigore, siano posti in recipienti idonei e conservati in frigorifero a temperatura non superiore a + 4° C. E’ tassativamente vietato raffreddare i prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad immersione in acqua.
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e organolettica.
Per il raggiungimento delle finalità sopraddette si richiama l’applicazione della normativa vigente, le indicazioni derivanti dal piano di autocontrollo, la separazione funzionale dei flussi relativi a carni/verdure/uova/formaggi e salumi, l’accurata pulizia e disinfezioni degli utensili e delle superfici, l’impiego di corrette protezioni (coperchi, pellicole, ecc.), la gestione ottimale della rotazione delle derrate, i procedimenti di scongelamento.
Al fine di garantire il rispetto dei parametri termici durante le varie fasi preparatorie e produttive del pasto e di introdurre eventuali correttivi di procedura, devono essere messi a disposizione del personale termometri atti a misurare direttamente le temperature dell’alimento nei vari momenti di trasformazione della stesso.
L’I.A. libera il Comune da qualsiasi responsabilità in ordine alla qualità igienico-sanitaria delle trasformazioni alimentari e della distribuzione, assumendosi tutti gli oneri previsti dal D.Lgs. n. 155/97.
Art. 33 - Pentolame per la cottura
La cottura di tutti i cibi deve avvenire preferibilmente in pentole di acciaio inox o vetro pirex, o comunque del tipo previsto dalla normativa vigente nel settore.
Art. 34 - Condimenti
Gli alimenti che compongono i pasti dovranno essere completi di condimenti e quanto altro occorre per rendere graditi i cibi.
Per i condimenti a crudo di pietanze, verdure, sughi, piatti cotti o preparazione di salse si dovrà usare esclusivamente olio extra vergine di oliva (acidità max 0,8%).
Il condimento con formaggio grattugiato dei primi piatti e delle altre preparazioni, dovrà essere aggiunto al piatto dall’operatore addetto alla distribuzione, dietro richiesta del commensale.
Art. 35 - Modifiche temporanee ai menù
È consentito all’I.A., in via temporanea e straordinaria, di effettuare una variazione dei piatti previsti nei menù, esclusivamente nei seguenti casi:
mancata reperibilità delle derrate per cause di forza maggiore;
guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto;
interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica;
avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili.
Tale variazione potrà in ogni caso essere effettuata previa autorizzazione rilasciata da ciascun comune destinatario del servizio e comunque seguita da conferma scritta da parte dello stesso. L’autorizzazione rilasciata dal comune deve essere portata a conoscenza, a cura dell’I.A., di tutte le istituzioni scolastiche interessate.
Art. 36 - Modifiche definitive ai menù
L’A.C. si riserva di apportare eventuali correttivi al menù, in caso di non costante gradimento di talune pietanze da parte dell’utenza, e di apportare eventuali variazioni in aumento o diminuzione (fino a +/- 10%) alle grammature di quegli alimenti che dovessero risultare inadeguate rispetto ai reali consumi dell’utenza.
L’I.A. si impegna ad accettare, senza alcun onere aggiuntivo per l’A.C. o per l’utenza, le eventuali richieste di variazioni del menù e delle grammature sopraindicate, che dovranno essere comunicate con un preavviso di almeno 10 giorni.
Nel caso in cui l’A.C. intenda procedere alla sostituzione integrale del menù e/o delle tabelle dietetiche, l’eventuale differenza del prezzo pasto sarà determinata dalle parti consensualmente, sulla base dei costi esposti e riconosciuti.
Art. 37 - Menù alternativi
Nei casi di necessità determinati da motivazioni di salute o religiose, l’I.A. è obbligata a fornire, in sostituzione del pasto previsto dal menù del giorno, diete speciali e menù alternativi, da sottoporre all’approvazione del competente ufficio SIAN presso l’ASL qualora non venga utilizzato il menù predisposto già approvato dagli enti competenti.
Art. 38 - Diete speciali
L’I.A., su presentazione di certificato medico e su richiesta di ciascun Comune destinatario del servizio deve approntare diete speciali per gli utenti interessati. Non possono essere presi in considerazione certificati medici in cui siano indicate le diete in modo generico, senza la precisazione degli alimenti che non devono essere somministrati all’utente per problemi di salute.
Per la fornitura di diete speciali, ove nel certificato ovvero nella richiesta presentata al Comune, non sia indicata la durata della dieta, questa s’intende per un periodo di non oltre 20 giorni scolastici. Per quanto riguarda le caratteristiche merceologiche e dietetiche degli alimenti impiegati per la preparazione delle diete speciali e per la struttura del menù dovrà essere fornita idonea relazione da parte di un nutrizionista.
Le diete speciali devono essere confezionate in piatti monoporzione con coperchio e con il nominativo dell’utente destinatario.
Per la scelta dei prodotti in caso di intolleranza al glutine, dovrà essere utilizzato il Prontuario dell’Associazione Italiana di Celiachia. Per la preparazione dei pasti per i celiaci si dovranno
utilizzare flussi produttivi e attrezzature separate (per conservazione, preparazione e distribuzione dei pasti). E’ obbligo dell’I.A. attenersi ai prontuari dietetici per celiaci.
L’ordinazione delle diete speciali viene effettuata con le stesse modalità relative ai pasti del menù.
Art. 39 - Diete in bianco
L’I.A. si impegna alla predisposizione di xxxxx in bianco, qualora ne venga fatta richiesta entro le ore 9,30 dello stesso giorno. Le diete in bianco che non necessitano di certificato medico sono costituite da pasta o riso in bianco, da una porzione di verdura, da una porzione di carne o pesce ai ferri cotto al vapore o lessato e frutta, o da altre pietanze che verranno concordate fra le parti, con le stesse grammature previste per gli altri utenti.
Art. 40 - Pasti freddi
In occasioni di gite scolastiche e su richiesta fatta con anticipo di almeno 3 giorni dalla Scuola, l’ I.A si impegna a fornire e consegnare al plesso di destinazione, indicativamente entro le h. 8,30 del giorno prestabilito, cestini da viaggio o pasti freddi equivalenti a quelli del normale servizio mensa. Ciascun comune destinatario del servizio potrà inoltre richiedere all’I.A. di fornire all’utenza pasti freddi sostitutivi nel caso di sciopero del personale del Centro di cottura pasti, oppure nel caso di interruzione del servizio per cause di forza maggiore.
Art. 41 - Introduzione di nuovi piatti
Qualora l’I.A. intendesse preparare nuove pietanze, dovrà inoltrare richiesta scritta l’A.C.. Sarà cura dell’I.A., una volta che tali eventuali variazioni abbiano acquisito l’ esplicita e preventiva autorizzazione dell’A.C., sottoporre i menù variati e la tabella delle grammature, che tenga conto dei diversi gradi di scolarità, all’approvazione del SIAN. Gli oneri di approvazione saranno a carico dell’I.A. e le modifiche apportate non potranno comportare costi aggiuntivi del buono pasto.
Art. 42 - Derrate non consumate e avanzi
Nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, le derrate e i generi alimentari integri non consumati potranno essere ritirati dalle associazioni Onlus che ne facciano richiesta all’I.A., mentre gli avanzi dovranno essere eliminati .
TITOLO V
NORME PER LA VEICOLAZIONE E CONSEGNA DEI PASTI
Art. 43 - Contenitori
In relazione a pasti che dovranno essere consegnati negli edifici diversi dai centri di cottura, gli alimenti, immediatamente dopo la cottura, dovranno essere riposti in contenitori d’acciaio multiporzioni e sistemati in box termici in grado di conservare la temperatura sopra i 65° C fino alla consegna ai plessi scolastici di destinazione. Per i pasti freddi la temperatura non dovrà superare i 10° C.
Il pane dovrà essere confezionato in sacchetti microforati anche multirazione ad uso alimentare e riposto in ceste adatte al trasporto di alimenti confezionati.
Art. 44 - Mezzi di trasporto
I veicoli adibiti al trasporto dei pasti devono essere in numero idoneo a garantire con tempestività la consegna dei pasti nei diversi plessi di destinazione; inoltre devono possedere i requisiti igienico- sanitari di cui all’art. 43 del D.P.R. 327/80 e tutte le autorizzazioni previste dalla vigente normativa
per lo specifico uso cui sono destinati. Tali autorizzazioni dovranno essere depositate presso l’A.C. prima dell’avvio del servizio.
I mezzi utilizzati devono essere coibentati e rivestiti internamente di materiale lavabile. È fatto obbligo all’I.A. di provvedere giornalmente alla pulizia dei mezzi di trasporto utilizzati.
Art. 45 - Orari di trasporto, modalità e orario di consegna dei pasti
L’I.A. deve garantire la consegna dei pasti a tutti gli utenti per i quali è stata comunicata la prenotazione, secondo le preparazioni previste dal menù giornaliero e nelle quantità previste dalle tabelle dietetiche.
L’I.A. deve consegnare i pasti, franchi da ogni spesa, nei plessi scolastici indicati dall’A.C., nei giorni dal lunedì al venerdì e negli orari che si provvederà a comunicare all’inizio di ciascun anno scolastico, anche in caso di gravi imprevisti (chiusura strade causa incidenti vari, guasti agli automezzi, ecc.).
All’uopo l’I.A. dovrà prevedere un piano di emergenza da attuarsi in tali situazioni, che consenta comunque la consegna con non più di 30 minuti di ritardo rispetto all’ora normalmente prevista per l’inizio della somministrazione.
L'I.A. dovrà rendersi disponibile a successive variazioni degli orari di consegna conseguenti all'eventuale introduzione di doppi turni, concordati con i Responsabili dei vari Istituti scolastici o conseguenti le modifiche legate ad eventuali riforme del sistema scolastico.
L'I.A. è tenuta ad effettuare la consegna dei pasti anche in sedi diverse da quelle indicate, conseguentemente ad eventuali spostamenti di Scuole in altri edifici. Per i pasti recapitati presso ciascun refettorio, l'I.A. emetterà bolla di consegna con l'indicazione del numero dei contenitori e del numero dei pasti consegnati, nonché dell'ora di partenza del mezzo dalla cucina e di consegna presso il refettorio.
In caso di rilievo di non conformità anche parziale dei pasti al momento della consegna, accertata dalla commissione del comune interessato o dal personale preposto, l’I.A. dovrà sostituirli con pietanze alternative entro 30 minuti dall’avvenuta comunicazione via fax. telefono e/o posta certificata dell’Ufficio Scuola del Comune destinatario del servizio, e non sì darà luogo al pagamento dei pasti non conformi respinti.
TITOLO VI
SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEI PASTI
Art. 46 - Orario di distribuzione dei pasti
La distribuzione dei pasti dovrà essere effettuata negli orari concordati e definiti con le istituzioni scolastiche. Tali orari dovranno essere scrupolosamente rispettati, salvo diverse esigenze organizzative che saranno indicate dagli Uffici competenti di ciascun comune destinatario del servizio.
Art. 47 - Distribuzione dei pasti
Il personale addetto alla distribuzione dovrà:
avere un comportamento professionalmente corretto sia nei confronti degli alunni sia nei confronti del personale scolastico;
essere munito di cartellino di riconoscimento;
imbandire i tavoli;
procedere alla distribuzione solo dopo che tutti i commensali abbiano preso posto a tavola;
prima di iniziare il servizio, effettuare l'operazione di taratura, che consiste nel valutare la
quantità di cibo espressa in volume o peso da distribuire ad ogni commensale, facendo riferimento alle tabelle delle grammature a cotto e a crudo;
non mettere olio, aceto e sale sui tavoli, ma procedere al condimento delle pietanze direttamente nel contenitore in arrivo;
distribuire il secondo piatto dopo che gli utenti hanno consumato il primo piatto, a meno che non siano in atto soluzioni organizzative tipo self-service, secondo gli accordi intercorsi con l'Autorità scolastica;
distribuire la frutta o altro dopo la consumazione del secondo piatto, sempre che non si siano concordate altre modalità con l'Autorità scolastica;
provvedere, nelle scuole dell'infanzia, al taglio della carne e alla sbucciatura della frutta.
Art. 48 - Tabella dei pesi a cotto
L'I.A. predispone una tabella relativa ai pesi a cotto di ogni singola preparazione del menù stagionale e per ogni ordine di scuola. Le tabelle dei pesi a cotto devono pervenire al competente ufficio comunale ed essere utilizzate dagli operatori addetti allo scodellamento.
L'I.A. deve garantire la somministrazione di tutte le preparazioni previste dal menù nelle quantità previste dalle tabelle dietetiche collegate al menù.
Per la criticità rappresentata dal parametro temperatura e l'esigenza che i cibi caldi e freddi rispondano a quanto previsto dalle disposizioni legislative e dai manuali di corretta prassi igienica, l'I.A. dovrà dotare il proprio personale operante nei centri di ristorazione di termometri ad infissione idonei alla rilevazione della temperatura dei cibi provenienti dal Centro di cottura pasti.
TITOLO VII CONTROLLI DI QUALITÀ
Art. 49 - Disposizioni igienico-sanitarie
Per quanto concerne le norme igienico-sanitarie, si fa riferimento alla Legge n. 283 del 30/04/1962 e al suo regolamento di esecuzione n. 327 del 26/03/80 e successive modificazioni ed integrazioni, al D.Lgs. n. 193 del 6/11/2007, ai Regolamenti CE 852/2004, 853/2004, 854/2004 e 882/2004, nonché a quanto previsto dal Regolamento locale di igiene, dalla normativa Regionale vigente e a quanto espressamente previsto dal presente Capitolato.
Art. 50 - Diritto di controllo del Comune
E’ facoltà di ciascun Comune destinatario del servizio effettuare in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, a mezzo dei soggetti deputati o formalmente incaricati, controlli presso i punti di cottura centralizzati ed i refettori, per verificare la rispondenza del servizio erogato dall’I.A. alle prescrizioni sia legislative, sia contrattuali del Capitolato speciale e a quanto dichiarato in sede di offerta tecnica dall’I.A. medesima.
Ai fini dell’esercizio del predetto controllo, ciascun comune può impiegare sia personale proprio sia personale esterno incaricato specificamente per lo scopo e, eventualmente, adottare un proprio piano di controllo qualità; ha inoltre facoltà di disporre, senza limitazione di orario, la presenza presso la cucina centralizzata ed i refettori di un proprio incaricato.
Art. 51 - Soggetti deputati al controllo
Oltre agli organismi competenti e formalmente individuati dalle normative in vigore ed il personale deputato dipendente del Comune, possono esercitare operazioni di vigilanza e controllo di cui all’art. 50 del presente Capitolato anche:
le società o i professionisti specializzati incaricati da ciascun comune destinatario del servizio;
i componenti della Commissione Mensa di ciascun Comune (costituita da rappresentanti del Comune, dei genitori e degli insegnanti);
Nessun organismo deputato al controllo può intervenire direttamente sul personale alle dipendenze dell’I.A., ma ogni rilievo, comunicazione, istanza deve essere rivolta unicamente all’Ufficio Scuola del ciascun comune destinatario del servizio.
Ogni ispezione o controllo deve svolgersi senza interferenze con lo svolgimento del servizio, e di contro l’I.A. garantisce la piena collaborazione per l’effettuazione delle verifiche.
L’I.A. è tenuta a mettere a disposizione dei rappresentanti della Commissione Mensa e di tutti i visitatori autorizzati idoneo vestiario (camici, copriscarpe e copricapi monouso) da indossare durante la visita della cucina centralizzata; a tutti questi soggetti non è consentita alcuna operazione di manipolazione dei pasti e/o delle attrezzature.
La Commissione Controllo Mensa assume un rilievo primario esercitando:
a. un ruolo di collegamento tra l’utenza e ciascun comune, facendosi carico di riportare le diverse istanze che pervengono dall’utenza stessa;
b. un ruolo di monitoraggio dell’accettabilità del pasto, anche attraverso schede di valutazione, opportunamente predisposte;
c. un ruolo consultivo, per quanto riguarda le variazioni del menù scolastico, nonché le modalità di erogazione del servizio;
d. un ruolo di verifica sulla corretta attuazione delle specifiche clausole contrattuali.
E’ fatto obbligo all’I.A. di partecipare alle riunioni della Commissione Mensa. I rappresentanti dell’I.A. che partecipano alle riunioni dovranno possedere autonomia gestionale ed essere in grado di rispondere adeguatamente agli eventuali quesiti della Commissione stessa.
Art. 52 - Tipologia dei controlli
I controlli possono riguardare ispezioni a vista, controlli sensoriali, accertamenti analitici.
a) Le ispezioni a vista mirano a verificare le autorizzazioni e le certificazioni e a valutare quanto segue, indicato solo a titolo esemplificativo:
- registro pulizia e disinfestazioni;
- modalità di stoccaggio degli alimenti nelle celle;
- temperatura dei frigoriferi e dei congelatori;
- data di scadenza dei prodotti;
- modalità di lavorazione delle derrate;
- modalità di cottura degli alimenti;
- modalità di distribuzione delle pietanze;
- lavaggio e impiego sanificanti;
- modalità di sgombero rifiuti;
- verifica corretto uso impianti e attrezzature;
- caratteristiche dei sanificanti;
- modalità di sanificazione;
- stato igienico degli impianti, delle attrezzature e dell’ambiente;
- stato igienico e sanitario del personale;
- stato igienico dei servizi;
- organizzazione del personale;
- controllo organico del personale;
- professionalità degli addetti;
- controllo quantità delle derrate in relazione tabelle dietetiche e nutrizionali e relative grammature;
- controllo sulla qualità di tutte le derrate e, in particolare riferimento, ai prodotti biologici, DOP e IGP;
- controllo della corrispondenza delle derrate alle tabelle merceologiche;
- modalità di manipolazione degli alimenti;
- controllo funzionamento impianti tecnologici;
- controllo attrezzature;
- controllo abbigliamento di servizio del personale;
- controllo modalità di trasporto dei pasti e derrate;
- controllo della conformità dei mezzi di trasporto alle normative e alle prescrizioni del presente Capitolato.
L’A.C. si riserva, inoltre, l’effettuazione di ogni ulteriore controllo ritenuto necessario.
b) I controlli sensoriali riguardano la verifica degli standard dei prodotti e vengono effettuati su campioni prelevati dal personale dipendente dell’I.A. o dai tecnici incaricati di ciascun comune. E’ inoltre consentito il controllo sull’appetibilità ed il gradimento dei cibi, anche con assaggio dei piatti previsti dal menù.
c) Gli accertamenti analitici sono tesi a rilevare gli indici microbiologici, chimici, fisici e merceologici attestanti la qualità e la salubrità dei prodotti; essi possono essere compiuti sia dai laboratori dell’A.S.L., sia dai laboratori dei soggetti eventualmente incaricati da ciascun comune. Prelievi e campionatura vengono condotti con le modalità conformi agli accertamenti previsti e non possono comportare alcun onere per il Comune, particolarmente in relazione alle quantità utilizzate.
Art. 53 - Blocco delle derrate e conservazione dei campioni
I controlli potranno dar luogo al blocco di derrate e generi alimentati. I tecnici incaricati da ciascun comune provvederanno a far custodire tali derrate e generi in un magazzino o in frigorifero (se deperibili) e a far apporre sulle stesse un cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”.
Il comune provvederà entro 3 giorni a far accertare le condizioni igieniche e merceologiche dell’alimento e a darne tempestiva comunicazione all’I.A.; qualora i referti diano esito positivo, all’I.A. saranno addebitate le spese di analisi. Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’I.A. dovrà prelevare quotidianamente almeno 100 gr. di ciascuna preparazione indicata dal menù e mantenerla in frigorifero per almeno 72 ore a +4° in zona identificabile con apposito cartello; ogni alimento dovrà essere riposto in contenitori monouso con indicata la natura del contenuto e il giorno di preparazione.
Art. 54 - Osservazioni – Contestazioni – Prescrizioni
Prima di procedere all’applicazione delle penalità, l’A.C. dovrà contestare all’I.A. i rilievi inerenti alle non conformità al servizio. L’I.A. ha facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre otto giorni dalla notifica della contestazione. Se entro il predetto termine l’I.A. non fornisce alcuna giustificazione, ovvero qualora la stessa non fosse ritenuta accoglibile, verranno applicate le penali previste all’art. 76 del presente Capitolato.
Le contestazioni, le diffide ad adempiere e le penalità applicate sono comunicate all’I.A. mediante l’invio di raccomandata con avviso di ricevuta, o notifica del messo comunale.
Art. 55 - Piano di Autocontrollo
L’I.A. deve essere in possesso di un piano di autocontrollo per la cucina centralizzata ed i mezzi adibiti al trasporto, elaborato secondo i principi contenuti nel D.Lgs. n. 193/2007, che dovrà essere messo a disposizione dei tecnici incaricati da ciascun comune per eventuali controlli di conformità, se richiesto.
TITOLO VIII
PULIZIA E IGIENE DEL PERSONALE E DELLE STRUTTURE DI PRODUZIONE E CONSUMO
Art. 56 - Pulizia ed igiene del personale
Tutto il personale addetto alla preparazione, al trasporto e alla distribuzione dei pasti deve curare scrupolosamente l’igiene personale. E' indispensabile lavarsi accuratamente le mani:
- dopo aver utilizzato i servizi igienici;
- passando dalla manipolazione dei cibi crudi a quelli cotti;
- dopo ogni pausa pranzo;
- ad ogni cambio di lavorazione;
- dopo aver maneggiato rifiuti, terra, sporcizia;
- dopo ogni volta che ci si soffi il naso. Occorre inoltre:
- indossare sopravvesti e grembiuli puliti e cambiarli ogni volta che si passa dalla manipolazione del crudo alle manipolazioni del cotto e ogni volta che si sporchino durante le operazioni di preparazione degli alimenti;
- indossare cuffia o cappello adeguatamente calzato in modo da contenere all'interno tutta la capigliatura;
- non indossare anelli (compresa la fede nuziale), braccialetti, ed altri monili;
- asciugare le mani sempre con asciugamani di carta a perdere;
- mantenere le unghie corte, pulite e senza smalto;
- mantenere un buon livello di pulizia e igiene della persona e della propria capigliatura;
- ricordare che è assolutamente vietato assaggiare cibo con le dita, starnutire o tossire sul cibo.
Art. 57 – Pulizia ed igiene degli ambienti di produzione e consumo
Gli ambienti della cucina centralizzata (cucina-bagni-magazzini) dovranno essere tenuti costantemente puliti e al riparo da mosche, scarafaggi e animali in genere. Al termine delle operazioni di stoccaggio, di preparazione, cottura e distribuzione degli alimenti, tutte le attrezzature impiegate dovranno essere pulite da ogni residuo. L’I.A. provvederà altresì giornalmente alla disinfezione dei macchinari, maniglie di porte, celle, manopole di forno ed attrezzature varie, servizi igienici e pavimenti.
In particolare, dovrà essere curata la pulizia delle stoviglie e del pentolame con detersivi idonei che non lascino tracce ed odori residui. I banchi, i xxxxxxxx e i contenitori dovranno essere tenuti costantemente puliti.
E' compito del personale assegnato ai refettori provvedere, dopo il consumo del pasto, allo sbarazzo dei tavoli, al rigoverno, alla pulizia e all’igienizzazione dei locali, degli arredi e delle attrezzature utilizzate per l'erogazione del servizio (refettori, magazzino, dispense, servizi igienici quando unicamente usati dal personale dell'I.A., spogliatoi).
Nel caso il servizio si svolga in più turni, tra l'uno e l'altro si dovrà provvedere a rigovernare e
sistemare i tavoli. In tutti i luoghi interessati al servizio devono essere forniti i detersivi per lavastoviglie con la necessaria assistenza tecnica periodica per il loro utilizzo.
Art. 58 - Modalità di esecuzione delle pulizie
Nell'esecuzione delle pulizie occorre rispettare le seguenti norme di igiene e regole fondamentali:
- le pulizie possono essere iniziate solo quando gli alimenti sono stati allontanati dai vari reparti e riposti nei frigoriferi o nei magazzini. E' comunque ammesso rimuovere residui dì lavorazione dai pavimenti o dalle attrezzature (affettatrici, pelapatate, ecc.) se questi sono lontani da altri alimenti in lavorazione e senza far polvere;
- le apparecchiature elettriche devono essere scollegate dalla rete mediante il distacco della spina dalla presa a muro;
- tutte le stoviglie e le attrezzature (gastronomiche, teglie, pinze, ecc.) utilizzate per l'allestimento e la distribuzione dei cibi, devono, una volta pulite, essere riposte in idoneo luogo chiuso;
- le indicazioni riportate nelle schede tecniche e sulle etichette dei prodotti chimici di pulizia devono essere rispettate scrupolosamente (diluizioni, modalità d'impiego, ecc,);
- il personale di mensa deve essere informato circa le corrette modalità d'impiego e fornito di attrezzature che consentano il corretto utilizzo dei prodotti (mascherine, misurini, guanti, dosatori, spruzzette, ecc.);
- il materiale di pulizia e le attrezzature impiegate nelle operazioni di sanificazione (scope, stracci, ecc) devono essere sempre conservati e riposti dopo l'uso in luogo separato, appartato, destinato unicamente allo scopo;
- ogni anomalia riscontrata durante le operazioni di pulizia, ristagni inconsueti, odori strani, scarichi intasati, guasti in genere, deve essere prontamente segnalata al Responsabile del Centro Cottura Pasti;
- all'interno del locale cucina e nei refettori devono essere appesi cartelli volti a ricordare le fondamentali regole da rispettare in materia di pulizia della persona, indumenti e divieti. Il personale deve essere informato sull'importanza dei contenuto degli stessi.
Art. 59 - Detergenti e sanificanti
I prodotti detergenti e sanificanti devono:
- essere utilizzati secondo le indicazioni delle case produttrici e le schede tecniche relative ad ogni prodotto devono essere conservate presso i luoghi d'impiego a disposizione del personale;
- essere sempre conservati in armadi chiusi ed essere contenuti nelle confezioni originali con la relativa etichetta;
- essere autorizzati dal Ministero della Sanità e si dovrà preferire, se disponibili, prodotti ecocompatibili.
L’aggiudicatario deve utilizzare prodotti detergenti conformi alla vigente normativa sui detergenti (Reg. CE 648/2004 e D.P.R. 6 febbraio 2009 n.21) e, nel caso di prodotti disinfettanti o disinfestanti, conformi al D.lgs. 25 febbraio 2000 n. 174 sui biocidi e al D.P.R. 6 ottobre 1998 n. 392 sui presidi medico-chirurgici
L’acquisto dei detergenti è a carico dell’aggiudicatario.
Art. 60 – Rifiuti e derattizzazione
L’I.A. deve provvedere alla raccolta e smaltimento dei rifiuti della cucina centralizzata e dei refettori; essa dovrà inoltre provvedere allo smaltimento degli olii e dei grassi vegetali e/o animali residui della cottura.
I rifiuti devono essere raccolti in appositi sacchetti posti in contenitori chiusi con apertura a pedale, mantenuti in buone condizioni igieniche e facilmente pulibili e disinfettabili con adeguate operazioni di detersione e disinfezione da effettuarsi giornalmente.
I contenitori dei rifiuti devono essere dislocati nella zona di preparazione dei pasti e, nei refettori, in quella di lavaggio delle stoviglie, e devono essere mantenuti chiusi e lontani dalla zona di somministrazione dei cibi.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti si deve effettuare con modalità atte a garantire la salvaguardia da contaminazione e il rispetto delle norme igieniche, con particolare attenzione alla normativa inerente i rifiuti speciali.
L'organizzazione e il trattamento dei rifiuti prevede la differenziazione tra frazione umida e secca e, per quest'ultima, la separazione tra carta, vetro, plastica, lattine, ingombranti, nonché il trattamento specifico nel caso di rifiuti speciali.
L’I.A. provvede al trasporto dei rifiuti di cucina e di refettorio ai punti di accumulo e di raccolta di riferimento delle rispettive strutture, così come i rifiuti speciali ed i rifiuti che prevedono modalità particolari di smaltimento devono essere smaltiti a cura e spese dell’I.A..
Sono a carico dell’I.A. gli interventi di disinfestazione e di derattizzazione della cucina centralizzata (cucina-bagni-magazzini), con cadenza almeno semestrale.
TITOLO IX
NORME DI PREVENZIONE, SICUREZZA E ANTINFORTUNISTICA SUI LUOGHI DI LAVORO
Art. 61 - Disposizioni in materia di sicurezza e DUVRI.
Al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, è fatto obbligo all'I.A. di attenersi strettamente a quanto previsto dalla normativa in materia di "Miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori" di cui al D.Lgs. n. 81 del 9/04/2008.
L’I.A., entro 60 giorni dall’inizio del servizio, dovrà redigere la relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro. Il documento dovrà essere trasmesso all’A.C. che si riserva di indicare ulteriori prescrizioni, che l’ I.A. dovrà recepire entro un tempo massimo di 90 giorni dall’inizio delle attività.
Resta a carico dell’I.A. la dotazione, per tutto il personale impiegato nel servizio, di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) e ad Uso Promiscuo, necessari all’espletamento del lavoro in sicurezza.
Art. 62 - Impiego di energia
L’impiego di energia elettrica, gas e vapore da parte del personale dell’ I.A. deve essere effettuato da personale che conosca la manovra dei quadri di comando e delle saracinesche di intercettazione. Per quanto riguarda la sicurezza antinfortunistica, ogni responsabilità connessa è a carico dell’I.A..
Art. 63 - Segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro
L’ ’I.A. deve predisporre e far affiggere, a proprie spese, cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all’interno dei locali di preparazione e cottura, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.
Art. 64 - Piano di evacuazione
L’I.A. che risulterà aggiudicataria dovrà predisporre, entro sessanta giorni dall’avvenuta aggiudicazione, un piano di allontanamento repentino dai centri di pericolo, nell’eventualità di incidenti casuali quali terremoti, incendi, attentati interni ed esterni, allagamenti.
A tal fine l’I.A. dovrà effettuare una mappatura dei locali, con un piano prestabilito e verificato di fuga dal luogo dell’incidente, nel massimo della sicurezza, certificando gli avvenuti addestramenti.
Art. 65 - Norme di sicurezza nell’uso dei detergenti e dei sanificanti
Il personale addetto alle operazioni di sanificazione deve obbligatoriamente fare uso di mascherine e guanti, quando l’utilizzo di tali indumenti è consigliato dalle schede di sicurezza.
TITOLO X
STRUTTURE, ATTREZZATURE, ARREDI CUCINA CENTRALIZZATA COMUNALE
Art. 66 - Consegna dei locali all'I.A.
Ciascun comune destinatario del servizio mette a disposizione dell’ I.A., in comodato gratuito, i locali che ospiteranno il Centro di cottura pasti, completi degli impianti tecnologici e degli allacciamenti elettrici, idrici e alle fognature necessari al funzionamento del Centro.
Tale Centro di cottura pasti non potrà essere utilizzato per scopi che non riguardino la refezione scolastica dei Comuni di Mazzano Romano, Magliano Romano e Calcata, se non previa apposita autorizzazione che il Comune potrà rilasciare all’I.A. con definizione del relativo corrispettivo, fino a raggiungere la capacità massima produttiva del Centro.
I locali dei Centri di cottura pasti centralizzati, compresi magazzini e ripostigli dovranno essere mantenuti dall’I.A. in stato di massima cura e pulizia. L’ingresso alle cucine e dispense è rigorosamente vietato ai non addetti al servizio, fatta eccezione per gli incaricati della manutenzione straordinaria e del controllo per conto del Comune e per i soggetti da questo espressamente autorizzati.
Art. 67 – Attrezzature, arredi e utensileria
L'I.A. si impegna a fornire ed installare, a sua totale cura e spese, le attrezzature, gli arredi e l’utensileria eventualmente indicati in sede di offerta di gara nonché un idoneo impianto di depurazione dell’acqua da arsenico e fluoruro nelle ipotesi di temporanea non potabilità presso il centro di cottura sito in Mazzano Romano. L'I.A. dovrà garantire, per i beni forniti e installati, il rispetto delle vigenti norme in materia di antincendio, antinfortunistica, igienico- sanitaria, igiene ambientale e tutela della salute dei lavoratori.
Ciascuna attrezzatura, arredo ed utensile dovrà avere le caratteristiche tecniche ed i requisiti offerti dall’I.A. in sede di gara.
L'installazione di tutte le attrezzature ed arredi dovrà avvenire a regola d’arte, dovrà essere realizzata sotto la piena responsabilità civile e penale dell'I.A. aggiudicataria, ed ultimata entro l’inizio dell’avvio del servizio. Qualora l’allestimento del Centro non sia stato completato entro il termine suddetto, all’I.A. aggiudicataria verrà applicata una penale di € 50,00 per ogni giorno di ritardo.
Art. 68 - Divieto di variazione della destinazione d'uso
L’I.A., per sé ed aventi causa a qualunque titolo, si obbliga irrevocabilmente sin d'ora e per tutta la durata della concessione a non mutare mai, a pena di risoluzione del contratto, per qualsiasi ragione o motivo, la destinazione d'uso dei locali ad essa affidati.
Art. 69 - Licenze e Autorizzazioni
L’I.A. dovrà provvedere all'acquisizione, a proprie cure e spese, presso le competenti autorità, delle autorizzazioni sanitarie, delle licenze commerciali nonché delle autorizzazioni necessarie ai sensi di legge, per l'espletamento di quanto richiesto dal presente capitolato.
Tutte le licenze ed autorizzazioni saranno intestate alla Stazione appaltante e/o al Legale Rappresentante dell'I.A., conformemente a quanto previsto dalle normative vigenti.
Art. 70 – Inventario di consegna beni e relative manutenzioni
Ultimato l’allestimento dei centri di cottura pasti, l’I.A. e ciascun comune stileranno in contraddittorio un inventario delle attrezzature installate, degli arredi e degli utensili forniti, che verranno presi in consegna dall'I.A.. L’I.A. dovrà altresì trasmettere a ciascun comune destinatario del servizio i manuali tecnici e di funzionamento di tutte le attrezzature installate e i relativi certificati di conformità alle normative vigenti.
E’ a totale carico dell’I.A. qualsiasi onere inerente alle manutenzioni ordinarie dei predetti beni, ed eventuali sostituzioni integrali e/o parziali di essi, che si dovessero rendere necessarie a causa di usura, danneggiamenti o furti.
Art. 71 – Collaudo dei beni
Il personale dell’Ufficio Tecnico di ciascun comune, alla presenza di un rappresentante dell’I.A., eseguirà il collaudo delle attrezzature e degli arredi del centro di cottura pasti e dei refettori entro 30 giorni dalla loro avvenuta installazione, per accertare che la qualità e la quantità dei materiali forniti, le relative modalità di installazione e funzionamento rispondano alle condizioni contrattuali, ai requisiti e alle schede tecniche presentate dall’ I.A. in sede di gara.
Se durante il collaudo dovessero risultare manchevolezze o deficienze, queste dovranno essere verbalizzate e sarà fissato un termine entro il quale l’I.A. dovrà provvedere alla loro eliminazione, pena la rivalsa sulla cauzione, fatta comunque salva l'esecuzione d'ufficio.
Art. 72 - Verifica periodica degli immobili, degli impianti e delle attrezzature
In qualunque momento, ciascun comune destinatario del servizio potrà verificare lo stato dei locali, degli impianti, delle attrezzature, degli arredi ed utensili, con l'intesa che alle eventuali mancanze dei beni forniti dall’I.A., questa dovrà sopperire con la necessaria sostituzione entro i successivi 20 giorni dal riscontro.
Trascorso tale termine, in caso di inadempienza da parte dell'I.A., l'Amministrazione Comunale provvederà al reintegro del materiale dandone comunicazione scritta all'I.A. e addebitando alla stessa un importo pari alla spesa sostenuta, maggiorata del 25% a titolo di penale.
Qualora le attrezzature di uso corrente (pentole, posate, etc.) non fossero sufficienti per effetto dell’eventuale aumento di utenza o perché deteriorate dall’uso, l’I.A. provvederà celermente ad acquistarne di nuove o a sostituirle.
Art. 73 - Riconsegna al Comune degli immobili, degli impianti, delle attrezzature, degli arredi e degli utensili
Alla scadenza del contratto tutte le attrezzature, gli arredi e gli utensili forniti dall’I.A. quali risultano dall'inventario di cui all'art. 70 del presente Capitolato, resteranno di proprietà del Comune.
L’I.A. dovrà riconsegnare al Comune i locali, gli impianti, le attrezzature, gli arredi e gli utensili del Centro di cottura pasti in perfetto stato di pulizia, di funzionamento e di manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all'utilizzo.
Qualora si ravvisassero danni arrecati ai predetti beni dovuti ad imperizia, incuria, mancata o scadente manutenzione, questi verranno stimati ed addebitati all'I.A..
Art. 74 - Oneri a carico dell’I.A.
Sono a carico dell’I.A. i seguenti oneri concernenti il funzionamento e la manutenzione del Centro di cottura pasti:
le spese per gli interventi di disinfestazione e di derattizzazione dei locali;
le spese per la manutenzione ordinaria delle attrezzature e degli arredi del Centro di cottura pasti, ed eventuali sostituzioni integrali e/o parziali di essi, che si dovessero rendere necessarie
a causa di usura, danneggiamenti o furti;
L’I.A. si impegna e si obbliga a mantenere, comunque, la cucina centralizzata e le attrezzature ivi presenti in perfetto stato di conservazione ed efficienza, così da poterle riconsegnare al Comune, al termine della convenzione, in perfetto stato di funzionalità.
Art. 75 – Manutenzione straordinaria
Gli oneri di straordinaria manutenzione delle parti murarie, delle parti strutturali e degli impianti del Centro di cottura pasti sono a carico dei comuni destinatari del servizio.
TITOLO XI PENALI
Art. 76 - Inadempienze e penalità
L’A.C., a tutela delle disposizioni contenute nel presente Capitolato, per fatti, atti e comportamenti qualificati come inadempimenti e di seguito classificati, che non siano stati causati da situazioni imprevedibili, e si riserva di applicare le seguenti penalità:
€ 50,00 per ogni giorno ritardo nell’allestimento del Centro di cottura pasti rispetto al termine ultimo di cui all’art. 67 del Capitolato;
fino a € 500,00 per ogni violazione di quanto stabilito dai menù;
fino a € 500,00 per ogni violazione dì quanto previsto dalle Tabelle Merceologiche;
fino a € 500,00 per ogni caso di ritrovamento di corpi estranei nei pasti consegnati dall’I.A.;
fino a € 500,00 per ogni analisi microbiologica giudicata non conforme rispetto a quanto previsto dalle norme igieniche sugli alimenti;
fino a € 500,00 per ogni analisi microbiologica rilevante germi patogeni, salvo i provvedimenti dell’autorità Amministrativa e Giudiziaria;
fino a € 250,00 per carenza igienica dei mezzi di trasporto dei pasti;
fino a € 500,00 per ogni caso di mancato rispetto delle norme igieniche ambientali;
fino a € 250,00 per ogni mancato rispetto delle norme igieniche sanitarie riguardanti la conservazione delle derrate o quanto altro previsto dalla legge in materia;
fino a € 500,00 per mancata consegna agli incaricati del Comune della documentazione inerente la messa in atto del sistema HACCP;
fino a € 250,00 per non conformità operative rispetto a quanto previsto nel Manuale per l’autocontrollo igienico (M.A.I.).
Per qualsiasi altra inadempienza (ad es. pasta cruda o scotta, carne poco o troppo cotta, cibi non cucinati a “puntino”, presenza di ossa, lische etc. o per fornitura di pane duro, frutta o verdura mal lavata, presentazione del cibo non curata, ovvero con caratteristiche sensoriali quali aspetto, colore e consistenza che ne determinino il non gradimento), sarà applicata una penale da € 50,00 a € 250,00 a discrezione dell’A.C..
Nel caso in cui tali violazioni o altre non espressamente citate risultassero gravi, ovvero ripetute, l’A.C. si riserva di applicare ulteriori penali, in relazione alla loro gravità, fino ad un massimo del 10% del corrispettivo mensile per i pasti per gli adulti somministrati. L’importo delle penalità verrà detratto in sede di liquidazione delle competenze maturate.
Indipendentemente dall’applicazione di tali penalità, qualora l’I.A. per qualsiasi causa durante il corso del contratto sospendesse il servizio per più di tre giorni, o non lo eseguisse in modo regolare,
completo o tempestivo, il Comune potrà provvedervi come crederà opportuno a spese, rischio e responsabilità dell’I.A. inadempiente, senza che questa possa opporvisi. A suo carico saranno poste tutte le passività derivanti da detta sospensione o dall’irregolare, incompleta o tardiva esecuzione.
Art. 77 - Ipotesi di risoluzione del contratto
Nel caso di inadempienze gravi, ovvero ripetute, l’A.C. avrà la facoltà di risolvere il contratto, previa notificazione scritta all’I.A. in forma amministrativa, con tutte le conseguenze di legge che la risoluzione comporta, ivi compresa la facoltà di affidare la concessione a terzi in danno dell’I.A. e salva l’applicazione delle penali prescritte.
In ognuna delle ipotesi sopra previste l’A.C. non compenserà le prestazioni non eseguite, ovvero non esattamente eseguite, salvo il suo diritto al risarcimento dei maggiori danni. Le parti convengono che, oltre a quanto è genericamente previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del Contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:
a) apertura di una procedura concorsuale a carico dell’I.A.;
b) messa in liquidazione o altri casi di cessazione dell’attività dell’I.A.;
c) abbandono della concessione, salvo che per causa di forza maggiore;
d) motivi di pubblico interesse;
e) impiego di personale non dipendente dall’I.A.;
f) mancata fornitura o installazione delle attrezzature e/o degli arredi offerti in sede di gara;
g) mancato impiego del numero di unità lavorative giornaliere indispensabili per il corretto svolgimento del servizio;
h) mancato rispetto del monte ore lavorativo giornaliero richiesto dal Capitolato ed eventualmente incrementato dall’I.A. nell’offerta di gara;
i) utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dalle specifiche Tecniche relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche;
j) casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata imperizia dell’I.A.;
k) inosservanza delle norme di legge relative alla sicurezza e all’igiene dei luoghi di lavoro e al personale dipendente, e mancata applicazione dei contratti collettivi;
l) interruzione non motivata del servizio;
m) subconcessione totale o parziale del servizio;
n) cessione del contratto a terzi;
o) violazione ripetuta delle norme di sicurezza e prevenzione;
p) ulteriore inadempienze dell’I.A. dopo la comminazione di n. 5 penalità per gravi inadempienze nel corso del medesimo anno scolastico;
q) mancata esibizione delle documentazioni inerenti l’HACCP e delle autorizzazioni sanitarie per il trasporto dei cibi ai tecnici incaricati dei controlli;
r) ogni altra fattispecie prevista dal presente Capitolato come causa di risoluzione contrattuale.
In caso di risoluzione anticipata del contratto, l'importo da rimborsare all'I.A. per gli investimenti effettuati nell’allestimento del Centro di cottura pasti sarà stimato come segue:
s) alla spesa iniziale di acquisto dei predetti beni, adeguatamente comprovata da fatture e relativi pagamenti, dovrà essere sottratto l’importo derivante dal prodotto della quota di ammortamento della spesa per ciascun pasto così come calcolata nell’offerta economica di gara, e il numero complessivo dei pasti forniti dall’avvio della concessione;
t) al valore che ne consegue, dovrà essere detratto il danno arrecato al Comune da parte dell'I.A.;
u) l'importo risultante dalla differenza dei valori di cui al punto 2 costituirà la somma da rimborsare.
E’ facoltà del Comune stabilire se l’importo, come sopra determinato, dovrà essere rimborsato
dall’Ente medesimo o dal Soggetto subentrante nella gestione del servizio.
Art. 78 -Disdetta del contratto da parte dell'I.A.
Qualora l'I.A. intendesse disdire il contratto prima della scadenza dello stesso, senza giustificato motivo o giusta causa, il Comune si riserva di trattenere senz'altro, a titolo di penale, tutto il deposito cauzionale e di addebitare le maggiori spese comunque derivanti per l'assegnazione del servizio ad altra ditta, a titolo di risarcimento danni.
In questo caso nulla è dovuto all'I.A. per gli investimenti messi in atto per l'attivazione del contratto.
Art. 79 - Ipotesi di recesso
L’A.C. si riserva la facoltà insindacabile di rescindere il contratto in qualsiasi momento, nel caso in cui l’Ente, ovvero uno dei comuni destinatari del servizio, dovessero nel frattempo sospendere il servizio di refezione scolastica per qualunque motivo o decidere di erogarlo con modalità diverse, dando all’I.A. un preavviso di 30 (trenta) giorni.
L’ I.A. avrà diritto al rimborso della spesa non ancora ammortizzata, al netto dell'I.V.A, che essa ha sostenuto per l'acquisto dei beni strumentali della cucina.
Tale rimborso sarà determinato sulla base del criterio di cui all’art. 77, comma 3, punto 1, del presente Capitolato.
Art. 80 – Rispetto degli obblighi di cui all’art. 53 D. Lgs 165/2001 e s.m.i
L’aggiudicatario si impegna a non concludere contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti o incaricati di ciascuno dei comuni destinatari del servizio che abbiano esercitato nei loro confronti poteri autoritativi o negoziali per conto del Comune medesimo nei tre anni di servizio.
Art. 81 – Codice di Comportamento e clausola risolutiva
L’aggiudicatario accetta gli obblighi di comportamento fissati dal Codice di comportamento dei Dipendenti pubblici approvato con DPR n. 62 del 2013 e dal codice di comportamento aziendale dei Comuni di Calcata, Magliano Romano e Mazzano Romano che in questa sede si hanno per integralmente riportati e trascritti anche se non materialmente allegati, impegnandosi a rispettarne le prescrizioni e a farli rispettare da ciascun proprio dipendente o collaboratore nello svolgimento del presente appalto.
Costituisce motivo di risoluzione del presente contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c. la violazione degli obblighi di comportamento di cui al DPR 62/2013 e al codice di comportamento aziendale, qualora abbiano influito in maniera determinante sulla corretta esecuzione della fornitura.
TITOLO XII CONTROVERSIE
Art. 82 - Controversie
Per qualsiasi controversia, l’I.A. non potrà sospendere la fornitura né rifiutarsi di dare esecuzione alle disposizioni del Comune, ma potrà fare le proprie riserve entro 15 giorni dall’evento.
Art. 83 - Foro competente
Il Foro competente è quello del Tribunale di Tivoli. L’I.A. dovrà eleggere il domicilio legale presso il Comune di Mazzano Romano.
Art. 84 - Rinvio
Per tutto quanto non previsto nel presente Capitolato, sono applicabili le vigenti disposizioni regolanti la tipologia della concessione in oggetto.
Mazzano Romano,
Il Responsabile dell’Area I
Demografici – XX.XX. – Servizi Sociali – Istruzione Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx
Allegati:
1. Indicazioni nutrizionali per la scuola dell’infanzia e primaria comprensivi di menù con grammature degli alimenti (allegato 1)
2. Tabelle merceologiche
3. Elenco delle figure professionali da riassorbire