COMMA 11 - DELIBERA N. 54
COMMA 11 - DELIBERA N. 54
▪RINNOVO CONVENZIONE CON LA CAMERA ARBITRALE AESINA PER LA SOLUZIONE E/O TRANSAZIONE DELLE LITI TRA AMMINISTRAZIONE E CITTADINI.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è uscito il Consigliere Xxxxxxxx.
- Si dà atto che all’inizio della discussione sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
- PRESIDENTE: Come concordato con la Conferenza dei capigruppo, passiamo subito..., a meno che il Sindaco non debba comunicare qualcosa di particolare, prendiamo l’Ordine del Giorno dal punto 11, e poi lo riprendiamo con gli Ordini del Giorno dal punto. Comunico che è ritirato il punto 10, e rinviato il punto 18.
- CONS. XXXXXXX XXXXXXX (C.I.): Il Sindaco dovrebbe fare una comunicazione sulla questione che gli ha chiesto il nostro gruppo, riguardante il Commissariato jesino di Polizia, adesso non lo so se...
- PRESIDENTE: Intanto noi votiamo, quando arriva riprendiamo almeno non disperdiamo le energie.
- CONS. XXXXXXX XXXXXXX (C.I.): Volevo solo ricordare questo. Sono d’accordo, te lo ricordavo.
- PRESIDENTE: Punto 11. Pongo in votazione. VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 21
▪FAVOREVOLI: 21
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: Unanimità. C’è l’immediata esecutività. VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 21
▪FAVOREVOLI: 21
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: Analoga votazione.
COMMA 12 - DELIBERA N. 55
▪ADOZIONE DELLA DELIB. N. 5/258 DEL 30/9/99 DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE ALL’OGGETTO: “PRESA D’ATTO DELLE DIMISSIONI DELLA SIG.RA XXXXXX XXXXXXXXXX DALLA CARICA DI CONSIGLIERE DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE” SURROGA.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Xxxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è entrato il Consigliere Xxxxxxxx; ed è uscito il Consigliere Balestra.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 20
▪FAVOREVOLI: 20
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 1 (“Per Jesi”)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di Xxxxxxxx. Approvato.
COMMA 13 – DELIBERA N. 56
▪ADOZIONE DELLA DELIB. N. 5/529 DEL 30/9/99 DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE ALL’OGGETTO: “PRESA D’ATTO DELLE DIMISSIONI DI XXXXXX XXXXXXXXXX DALLA CARICA DI RAPPRESENTANTE DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE IN SENO ALLA COMMISSIONE CONSILIARE N. 2” SURROGA.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Balestra.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è entrato il Consigliere Balestra; ed è uscito il Consigliere Mastri.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 20
▪FAVOREVOLI: 20
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 1 (“Per Jesi”)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di Xxxxxxxx.
COMMA 14 - DELIBERA N. 57
▪ADOZIONE DELLA DELIB. N. 5/266 DEL 30/9/99 DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE ALL’OGGETTO: “PRESA D’ATTO DELLE DIMISSIONI DELLA SIG.RA XXXXXX XXXXXXXXXX DALLA CARICA DI RAPPRESENTANTE DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE IN SENO AL CENTRO SOCIALE “EL CALCINARO” ” SURROGA.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Mastri.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è uscito il Consigliere Balestra.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 19 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 20
▪VOTANTI: 19
▪FAVOREVOLI: 19
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 1 (“Per Jesi”)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di Xxxxxxxx.
COMMA 15 - DELIBERA N. 58
▪ADOZIONE DELLA DELIB. N. 5/260 DEL 30/9/99 DELLA 5° CIRCOSCRIZIONE ALL’OGGETTO: “PRESA D’ATTO DELLE DIMISSIONI DELLA SIG.RA XXXXXX XXXXXXXXXX DALLA CARICA DI RESPONSABILE E COMPONENTE DELLA XXXX.XX CULTURA, SPORT, TEMPO LIBERO E POLITICHE GIOVANILI”.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento sono usciti i Consiglieri Mastri e Balestra..
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è entrato il Consigliere Balestra.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 20
▪FAVOREVOLI: 20
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 1 (“Per Jesi”)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di Xxxxxxxx.
COMMA 16 - DELIBERA N. 59
▪RACCOLTE DIFFERENZIATE. XXXXXXX CONVENZIONE PER AFFIDAMENTO INCARICO RACCOLTA MATERIALE DI RECUPERO AL GRUPPO MISSIONARIO SAN XXXXXXXXX PER L’ANNO 2000.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Mastri.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 20
▪FAVOREVOLI: 20
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 1 (Xxxxxxxx - D.S.)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di Xxxxxxxx.
COMMA 17 - DELIBERA N. 60
▪RACCOLTE DIFFERENZIATE. AUTORIZZAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE HUMANA PEOPLE TO PEOPLE ITALIA, O.N.L.U.S., AL POSIZIONAMENTO DI CONTENITORI PER IL CONFERIMENTO DI INDUMENTI E SCARPE DISMESSI E RACCOLTA DEGLI STESSI. CONVENZIONE.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Mastri.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
- CONS. XXXXXXXX XXXXX (“Per Jesi”): Io volevo dire che forse è il caso... questi contenitori saranno altre campane ritengo. Io direi che forse è il caso di mettere un limite alla proliferazione delle campane, perché fra un po’ saranno tutte campane sparse per Jesi. Se fosse possibile trovare altri centri di raccolta diversi dalle campane, soltanto questo.
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 18
▪FAVOREVOLI: 18
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 3 (A.N.; F.I.)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di “Forza Italia” e “Alleanza Nazionale”. C’è l’immediata esecutività.
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 18
▪FAVOREVOLI: 18
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 3 (A.N.; F.I.)
- PRESIDENTE: Analoga votazione.
COMMA 19 - DELIBERA N. 61
▪DELIBERAZIONE C.C. N. 18 DEL 07.02.1994 AD OGGETTO: “COOP. EDILIZA “IL RISPARMIO” - ASSEGNAZIONE PRELIMINARE AREA PER REALIZZAZIONE DI N. 6 ALLOGGI NEL PEEP SMIA 2” - MODIFICA.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Mastri.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 21
▪VOTANTI: 17
▪FAVOREVOLI: 17
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 4 (F.I.; A.N.; “Per Jesi”)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di “Forza Italia”, “Alleanza Nazionale” e “Per Jesi”.
COMMA 20 - DELIBERA N. 62
▪CAUSA COMUNE DI JESI C/ XXXXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXX. APPROVAZIONE ATTO DI TRANSAZIONE. RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO.
- Si dà atto che durante la trattazione del precedente argomento è uscito il Consigliere Mastri.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxx; ed è uscito il Consigliere Xxxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 24 Consiglieri -
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Un intervento veloce per prendere atto che questa è una situazione nella quale ci troviamo a causa di un comportamento da parte, non di questa Amministrazione, ma probabilmente dell’Amministrazione precedente, ma comunque di questo Comune; di un comportamento che io definirei negligente; negligente al punto tale che noi siamo costretti ad accettare questa transazione per evitare che si perda una causa che non doveva nemmeno essere iniziata, e che nel caso in cui si dovesse perdere produrrebbe veramente danni molto gravi al Comune. Quindi questo intervento vuole essere una censura alla negligenza del Comune, dalla scorsa Amministrazione. Grazie.
- SINDACO: Le cose non stanno come dice il Consigliere Xxxxxxxxx, nel senso che noi, come Sindaco della vecchia legislatura, avevamo detto che non eravamo interessati ad acquistare questa opera. Siccome però quest’opera ormai da anni è lì posizionata davanti all’ex XXXX, lo scultore, l’artista ha promosso un’azione di arricchimento nei confronti dell’Amministrazione; dicendo che in pratica la città si è arricchita di questa opera, e quindi ha chiesto il pagamento delle sue spettanze, che si aggirano intorno, si aggiravano e si aggirano, intorno ai 50 milioni. Noi sia nella vecchia legislatura, sia nell’attuale legislatura abbiamo contestato questa pretesa, ritenendo che non c’erano e non ci sono delibere di conferimenti di incarichi. Il magistrato ci ha invitati più volte a raggiungere un accordo, perché ritiene di dover seguire una certa giurisprudenza secondo cui anche in assenza di un’espressa delibera della Giunta o del Consiglio Comunale, laddove comunque un’opera è stata comunque utilizzata o di fatto posizionata all’interno della città, bisogna in qualche modo indennizzare l’artista del lavoro, delle spese sostenute. In virtù di questa esortazione che ci ha fatto il magistrato, noi abbiamo discusso in Giunta la possibilità di fare questa transazione: rispetto alla richiesta di 50 milioni, stiamo addivenendo ad una soluzione di circa 30, 31 milioni di spese insomma, di spese da corrispondere all’artista; ecco, questo è quello che noi abbiamo determinato come Giunta. Chiaramente trattasi di un debito fuori bilancio, perché mai c’è stata una delibera del passato per l’acquisto di quest’opera; ecco perché io come Sindaco anche della vecchia legislatura, mi sono sempre opposto a questo acquisto, perché in assenza di delibera non vedo per quale motivo si dovesse acquistare; di fronte a questa azione promossa dagli avvocati dell’artista, abbiamo ritenuto opportuno sottoporre a questo consesso una soluzione transattiva appunto, che prevedesse l’indennizzo dell’artista per le spese sostenute per l’acquisto del marmo, ecc., ecc. E quindi diciamo saniamo, seppur ...?... una situazione nata in coincidenza di una mostra dell’artista, che aveva allestito queste opere e le aveva sparse nei vari ambiti della città. Questa era l’opera che lui voleva in qualche modo cedere al Comune di Jesi dietro corrispettivo in sostanza; siccome non c’erano delle delibere, ma solo una lettera dell’ex Xxxxxxx Xxxxxxxxxx che diceva che intendeva sottoporre alla Giunta l’acquisto di quest’opera a condizione che ci fosse stata una sponsorizzazione da parte... (Interruzione) ...C’è una gran confusione, chiedo al Presidente un po’ di silenzio perché non è facile parlare...
- PRESIDENTE: Il Presidente si appella al buon senso dei Consiglieri.
- SINDACO: ...Con il brusio di fondo anche forte, io vi chiedo scusa ma non ce la faccio. Allora, l’ex Xxxxxxx Xxxxxxxx con una lettera aveva espressamente detto che questa opera sarebbe stata acquistata, previa acquisizione di alcuni finanziamenti mediante sponsorizzazioni di enti locali. Queste sponsorizzazioni non sono venute, tuttavia quest’opera ormai è rimasta lì insediata per tanto tempo, e quindi l’artista voleva in qualche modo che si tenesse conto di questa situazione di fatto; e quindi dell’arricchimento che la città aveva in qualche modo conseguito a seguito di queste installazioni. Xxxx, ripeto noi non eravamo favorevoli, ma per evitare le conseguenze di un contenzioso, e quindi per evitare eventuali spese, abbiamo fatto una proposta transattiva di 30 o 31 milioni, scusate non lo ricordo con precisione; che in qualche modo è stata accettata dai legali dell’artista e in qualche modo condivisa anche dal giudice. Quindi chiediamo ovviamente con un pizzico di amarezza, perché a noi non piace sanare situazioni che si protraggono nel tempo, tra l’altro nate in maniera anche discutibile; anche se capiamo l’impegno, apprezziamo l’impegno dell’ex Xxxxxxx Xxxxxxxxxx che in qualche modo voleva riconoscere a questo artista origine jesina, questo acquisito. Ma oggi con un po’ d’amarezza inseriamo nei nostri debiti, nei nostri capitoli di spesa, anche questo debito fuori bilancio di 31
milioni; ripeto, pur respingendo ovviamente ogni responsabilità, perché non si tratta sicuramente di una scelta che ci compete. Noi abbiamo fin dall’inizio detto che quest’opera non intendevamo acquistarla, non perché contestavamo qualcosa all’artista: perché non ritenevamo una priorità quella appunto di addivenire a questo acquisto. Quindi rispetto all’osservazione di Xxxxxxxxx che fa il suo dovere, fa la sua parte anche bene, io replico dicendo che il Comune non ha nessuna responsabilità ma si è voluta regolarizzare una situazione di fatto che si era protratta nel tempo. Quindi chiedo che si voti, ecco, solo per regolarizzazione fiscale e di bilancio per un acquisto che non c’è mai stato, ma che comunque deve essere fatto oggetto di indennizzo per l’artista, in quanto questi ha lavorato e ha sostenuto delle spese per l’acquisto del materiale ed altro. Grazie.
- CONS. XXXXXXXX XXXXX (“Per Jesi”): Io volevo dire che sono d’accordo con questa delibera, però vorrei osservare che questa vicenda è stata un festival degli errori: primo, degli amministratori, o dell’amministratore che da delle promesse senza essere certo di poterle mantenere; secondo, dell’artista che tutto sommato un’opera alla propria città la poteva anche regalare. Ed essere costretti a pagare una cosa che è stata una promessa non mantenuta, può sembrare una cosa fastidiosa; diciamo che qua è il festival delle brutte figure. Quindi ritengo che questa Amministrazione con questa delibera faccia proprio una bella figura, e quindi la voterò favorevolmente
- PRESIDENTE: Xxxxx in votazione il punto 20. VOTAZIONE
▪PRESENTI: 25
▪VOTANTI: 25
▪FAVOREVOLI: 24
▪CONTRARI: 1 (Belluzzi - C.D.)
▪ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: E’ approvata a maggioranza. C’è l’immediata esecutività. VOTAZIONE
▪PRESENTI: 25
▪VOTANTI: 25
▪FAVOREVOLI: 24
▪CONTRARI: 1 (Belluzzi - C.D.)
▪ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: Analoga votazione.
COMMA 21 - DELIBERA 63
▪CAUSA CIVILE N. 132/89 COMUNE DI JESI C/ XXXXXXXXXX XXXXX SENTENZA DEL TRIBUNALE CIVILE DI ANCONA N. 1118/98. OTTEMPERANZA. RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO.
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti è uscito il Consigliere Paletti; e sono entrati i Consiglieri Spadari, Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è entrato il Consigliere Xxxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 25 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 26
▪VOTANTI: 20
▪FAVOREVOLI: 19
▪CONTRARI: 1 (C.D.)
▪ASTENUTI: 6 (F.I.; A.N.; “Per Jesi”)
- PRESIDENTE: C’è l’immediata esecutività. VOTAZIONE
▪PRESENTI: 26
▪VOTANTI: 20
▪FAVOREVOLI: 19
▪CONTRARI: 1 (C.D.)
▪ASTENUTI: 6 (F.I.; A.N.; “Per Jesi”)
- PRESIDENTE: Analoga votazione.
COMMA 22 - DELIBERA 64
▪L.R. 2/99 - COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE ORCHESTRA REGIONALE DELLE MARCHE - APPROVAZIONE STATUTO
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 25 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 26
▪VOTANTI: 24
▪FAVOREVOLI: 24
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 2 (“Verdi”; C.D.)
- PRESIDENTE: Unanimità con l’astensione di Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxxx. C’è l’immediata esecutività. VOTAZIONE
▪PRESENTI: 26
▪VOTANTI: 24
▪FAVOREVOLI: 24
▪CONTRARI: 0
▪ASTENUTI: 2 (“Verdi”; C.D.)
- PRESIDENTE: Analoga votazione.
COMMA 1 - DELIBERA N. 65
▪COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono usciti i Consiglieri: Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xx Xxxxxxx, Xxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 21 Consiglieri -
- PRESIDENTE: Riprendiamo dal punto 1, la parola al Sindaco per le comunicazioni riguardo alla richiesta del gruppo dei “Comunisti Italiani”.
- SINDACO: Io raccolgo, penso di interpretarlo correttamente, anche il pensiero degli altri gruppi consiliari, il suggerimento del Partito dei Comunisti Italiani, i quali chiedono appunto di poter discutere delle problematiche connesse all’ordine pubblico, ed in particolare sulla dotazione organica del Commissariato di Jesi; che a fronte di un territorio vasto, quasi tutta la Vallesina, e a fronte di esigenze che si acuiscono sempre di più, legate a questa microcriminalità diffusa che si sta espandendo nel territorio, hanno chiesto appunto di poter potenziare l’organico stesso. A noi sembra un argomento di estrema attualità, lunedì mi sembra che ci sia un altro convegno attivato sempre con finalità similari, appunto legate alla battaglia contro la microcriminalità che purtroppo si sta incuneando nel nostro territorio. E quindi ben venga la discussione all’interno di questa aula consiliare in relazione appunto a questa esigenza di rafforzare questo organico del Commissariato. Forse in qualche modo in questa città, in questo territorio della Vallesina si è sottovalutato il fatto che questa microcriminalità si è in qualche modo incuneata. Abbiamo letto anche questa mattina il resoconto della stampa, da cui emerge che alcuni rapinatori vengono da fuori regione, stazionano nella nostra città per qualche giorno, si organizzano per porre in essere alcuni atti delittuosi anche gravi contro il patrimonio; parliamo di rapine a banche ed uffici postali, e poi se ne ritornano bellamente nella loro regione d’origine in sostanza. Ecco, solo questo, siccome noi abbiamo detto sempre con grande forza che gli immigrati, le persone provenienti da fuori regione sono persone assolutamente gradite ad una condizione: che si venga qui, come ha fatto il nostro amico, Consigliere e collega Xxxxxxx, per lavorare o per studiare; nel momento in cui invece si staziona, si viene per qualche giorno, è una cosa anche più grave, per commettere reati la cosa è per noi è di una gravità assoluta. Ecco perché allora noi pensiamo che l’istituzione Commissariato vada potenziata, e quindi vada in qualche modo accresciuta la dotazione organica di questo corpo, di questo ente, che deve sviluppare, deve effettuare tutte quelle opere, tutti quegli interventi sicuramente di prevenzione, circa la commissione di reati in questo territorio. L’avevamo più volte detto che c’erano dei segnali preoccupanti, che noi come Marche, come Vallesina siamo ancora in grado di esibire un buon tessuto socioeconomico, ma che questo tessuto socioeconomico proprio perché buono, rischiava di essere inquinato da fenomeni di immigrazione non gradita. Perché io dico che ci sono due fenomeni di immigrazione: quella gradita e quella non gradita, questa immigrazione non è gradita in sostanza. Allora le Forze dell’Ordine chiaramente devono avere un organico all’altezza, una dotazione organica all’altezza; a noi sembra che 30 persone, mi sembra 30 - 31 persone, questo è l’organico del Commissariato attuale, non siano sufficienti per garantire quell’opera di prevenzione che il territorio a gran voce rivendica in questo momento storico. Ripeto, problemi non vengono più che altro dai residenti nella Vallesina, ma vengono da queste persone, da questi personaggi diciamo che si incuneano in questo tessuto anche sporadicamente, anche marginalmente, ma che commettono reati che creano comunque disagio e allarme sociale. Quindi ringrazio i “Comunisti Italiani”, così come ringrazio tutti quanti voi che vorrete con il vostro contributo arricchire la discussione di questa sera su un argomento delicato, e far sentire nella vostra voce come soggetti che rappresentano l’istituzione, affinché la Questura, il Ministero dell’Interno, il Ministero della Difesa per quanto riguarda l’altro corpo, quello dei Carabinieri, possano capire e comprendere che noi abbiamo l’esigenza, non indiscriminata di accrescere, così, senza senso, arbitrariamente la dotazione organica di questi due corpi; ma che capiscano che in questo momento storico, ulteriore personale da inserire nell’ambito della prevenzione, è da ritenersi importante. Quindi oltre alle comunicazioni, mi auguro che nella prossima seduta ci possa essere addirittura un Ordine del Giorno, che tragga spunto dalla dichiarazioni del Sindaco provocate appunto dalla richiesta dei “Comunisti Italiani”. Fin da oggi chiaramente se queste mie osservazioni, se le osservazioni che verranno fatte da voi, dovessero essere condivise, ci faremo comunque parte dirigente come esecutivo per rappresentare con un atto formale, le esigenze del territorio di vedere potenziato questo organo. Io vi ringrazio fin da ora per quello che sarà il vostro contributo.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Mi unisco al Sindaco nel ringraziare il gruppo dei Comunisti per aver sollecitato una discussione di questo tipo in questo momento; ricordo anche miei precedenti interventi sull’argomento e molti altri interventi del Sindaco; ricordo la riunione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine
Pubblico che si è tenuta in questo Comune. Il problema è un problema che è sottolineato da tempo, e che va comunque sottolineato ancora, e che dovrà essere sottolineato e portato avanti con grande vigore perché è un problema molto serio, è un problema molto sentito a Jesi e nella Vallesina. Devo prendere altresì atto che su questo problema, a differenza anche di altri sindaci di comuni diversi, anche se dello stesso partito, il nostro Sindaco è stato sempre molto sensibile; su quella che è poi la individuazione dei rimedi, a volte non ci siamo trovati d’accordo ma certamente il fatto è un fatto molto grave. Io vorrei aggiungere anche questo: non credo che si possa ormai più parlare di microcriminalità, non è un problema di dimensioni. E’ un problema di criminalità a tutti gli effetti, ed è una criminalità da osteggiare a tutti i costi. Abbiamo anche preso atto che questo tipo di criminalità è una criminalità un po’ particolare, un po’ speciale, un po’ di casa in questa Vallesina: è una criminalità, Xxxxxxx, che io definirei “mordi e fuggi”; perché persone arrivano da fuori, compiono gli atti criminali, e se ne tornano da dove sono venuti. Il problema è che molto probabilmente in questi posti ci saranno dei personaggi, ci saranno dei contatti, ci saranno delle basi, che consentono appunto questo turismo criminale se lo vogliamo definire in questo modo. Io quindi credo che il Commissariato...
- PRESIDENTE: Xxxxxxx, io pregherei un po’ più di attenzione alla discussione da parte di tutti.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Io credo che sia il Commissariato che la Caserma dei Carabinieri abbiano bisogno di un’attenzione maggiore, abbiano bisogno di essere dotati di strutture migliori, di mezzi migliori che attualmente non hanno. Il Commissariato, come ormai è noto, è composto da solo 30 elementi, anzi 31 per la precisione, e mi risulta che così come per i Carabinieri, gli stessi sono oberati da altre funzioni che portano distanti le unità operative dal territorio; e le funzioni in particolare del Commissariato di Polizia sono funzioni di tipo amministrativo, di controllo anche degli immigrati, cioè funzioni di sportello. In più si vanno ad aggiungere altre funzioni che sono gli interrogatori delegati dalla Procura della Repubblica, che comunque impongono presenza negli uffici; e quindi la presenza negli uffici comporta la non presenza sul territorio. Io credo che il Comune ed il Sindaco per il Comune, se oltretutto viene appoggiato dal Consiglio Comunale, quindi anche con più forza, debba poter insistere, (so di sfondare una porta aperta nei confronti del Sindaco), nei confronti delle autorità. Autorità che noi abbiamo purtroppo viste un po’ tiepide da questo punto di vista, c’è una forma di poca sensibilità; si considera ancora che qui comunque, siccome non sono avvenuti fatti di sangue, bene o male ancora, forse non sarà proprio l’isola felice di prima, però tutto sommato si vivacchia. Io dico che questo non è vero, io dico che il problema sta crescendo di intensità, io dico che la nostra popolazione, tra l’altro abituata veramente a vivere una vita più tranquilla, oggi non è preparata rispetto ad altre popolazioni che vivono in condizioni più difficili e per cui sono più, diciamo, temprati ed anche protetti, ed anche autoprotetti, la nostra popolazione non è ancora protetta; e quindi è maggiormente preda di attacchi di questo tipo. Bisognerà che le autorità competenti comprendano che c’è la necessità che le Forze dell’Ordine riescano ad attuare un ufficio, un ufficio interforze, oltre ad una presenza maggiore nel territorio per la prevenzione del... (Interruzione) ...Oltre alla presenza sul territorio, anche dicevo per la prevenzione, anche un ufficio di intelligence, che possa compiere anche delle indagini importanti sui vari fatti di criminalità che vengono verificandosi, per cercare in ognuno quegli elementi che possono essere comuni a tutti gli altri fatti, per cercare quel filo rosso che li lega, e per andare da questo ad individuare i responsabili. Chiaramente l’individuazione di questo filo rosso, può essere fatta solo se c’è un ufficio, c’è un organo che riesce a compiere atti di indagine seri, e possano trarre gli elementi giusti: se il personale manca, se gli strumenti non ci sono, se i mezzi sono scarsi, è chiaro che questo ufficio non potrà essere realizzato. E senza questo ufficio sarà difficile riuscire anche a scovare, anche a scoprire chi compie atti di questo genere. Tra l’altro la presenza sul territorio è molto importante, e accenno velocemente, per necessità di sintesi e per rispetto nei confronti degli altri che dovranno intervenire, cito anche un’altra questione che io credo sia abbastanza importante: bisognerà controllare secondo me anche il fenomeno del pentitismo. Io sono convinto da elementi personali in mio possesso, elementi indiziari in mio possesso, quindi non ho niente di concreto ma sono convinto, che qui vengano inviate molte persone in situazione di vigilanza particolare: o pentiti o persone sotto controllo di protezione; che comunque creano una certa situazione di difficoltà. Io credo ancora nella vecchia metafora della cassa di mele buone che deve rimanere tale, perché se in questa cassa viene inserita una mela che non è buona, molto probabilmente non sarà la mela non buona a diventare buona, ma viceversa potranno essere le mele buone che si trovano vicine a quest’ultima a perdere certi connotati. Io credo che si dovrà intervenire anche in questo, cercando di limitare quanto più possibile questo fenomeno. Io chiedo scusa se mi sono dilungato, avrei certamente molte altre cose da dire, ma ringrazio per l’attenzione e con questo concludo.
- CONS. XXXXXXX XXXXXXX (C.I.): Io ho preso spunto per questo intervento sulla stampa, dall’articolo che ha fatto il Consigliere Straniero Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, che aveva denunciato i disagi della popolazione extracomunitari ...?... affluire in gran quantità, senza avere la possibilità di avere una risposta conseguente dagli uffici di Polizia. Questo per dire come anche una presenza istituzionale, un allargamento della vita democratica alla comunità straniera può dare ottimi spunti anche alle forze politiche del territorio; e credo che, di questo
ringrazio il Consigliere Straniero, e credo che sia una delle prime cose che ci fa valutare positivamente l’ingresso anche nell’attività politica della comunità straniera della nostra città. Quindi a seguito di questo sono andato a chiedere un colloquio alla dottoressa Xxxxxx per capire qual era la situazione, e la dottoressa Xxxxxx mi ha illustrato la situazione che ho illustrato sulla stampa: gli agenti in servizio a Jesi non sono 31 ma sono 30, perché questa settimana ne è stato trasferito un altro; ci sono forti carichi di lavoro straordinario che cominciano a provocare un po’ di malumore nell’ambito delle Forze di Xxxxxxx ed anche per le condizioni di lavori a cui questi agenti sono sottoposti, perché quando sei sulla strada ci vuole anche prontezza di riflessi, se sei troppo caricato di ore di straordinario metti anche a repentaglio la tua stessa condizione di lavoro e di sicurezza quando stai facendo questo lavoro. Pare che ci sia una certa difficoltà da parte della Questura di Ancona, da parte del Questore, di capire che in questo Commissariato che segue 11 comuni da Chiaravalle fino all’alta Vallesina; con un livello di criminalità che ormai non si può più definire microcriminalità, ma è ben radicata: 30 agenti insieme ai Carabinieri non sono in grado di poter effettuare un efficace controllo del territorio. I fatti quotidiani di cronaca nera che si leggono, credo che siano la dimostrazione più efficace di quanto si sta dicendo. E quindi abbiamo chiesto al Sindaco di prendere una forte iniziativa, lui lo può fare con tutte le carte in regola, perché lui, il Sindaco ha detto che forse c’è stata una sottovalutazione del fenomeno della criminalità: sicuramente il Sindaco e le forze che governano questa città non hanno compiuto una sottovalutazione del fenomeno. Io ricordo che nella scorsa legislatura, ci fu il famoso intervento del Sindaco il giorno della festa della Repubblica, il 4 novembre mi sembra del ’98, che fu anche oggetto di aspre polemiche da parte di altri sindaci della zona, ed di una tiepida accoglienza da parte della destra in questo Consiglio Comunale. Io ringrazio il Consigliere Xxxxxxxxx sia per la cortesia che lui ha usato nei nostri confronti, di partiti che hanno un’idea opposta di società, ma ho notato con rispetto i ringraziamenti che ha fatto al nostro partito; io a mia volta lo ringrazio per l’intervento che ha portato, che sicuramente manifesta una certa differenza da ciò che sentivamo qua tre anni fa, quando il Sindaco era più o meno trattato come un mezzo visionario o un allarmista anche da cariche istituzionali della Vallesina. Quindi il Sindaco ha tutta la possibilità e l’autorevolezza di parlare a nome della cittadinanza, e noi gli chiediamo una forte iniziativa istituzionale a partire dal confronto che ci sarà col Sottosegretario agli Interni Xxxxxxx Xxxxxx, mi sembra lunedì prossimo; ci sarà un altro confronto pubblico con la 5° Circoscrizione il 16. I problemi sul tappeto sono tanti, c’è la questione dell’organico, la questione del coordinamento delle forze di Carabinieri e Polizia attraverso una centrale operativa unica, come è previsto dal pacchetto di sicurezza. E forse la sottovalutazione di cui parlava il Sindaco io la intendo, non verso le autorità politiche di questo territorio, ma verso una difficile comprensione da parte delle autorità poliziesche provinciali a capire che questo è un territorio che va tutelato e va rafforzato, per tutti i motivi che diceva anche il Consigliere Xxxxxxxxx, che non sto a ripetere per questioni di brevità. L’unica cosa che volevo dire... (Interruzione) ...Sì, mi permetto un attimino di ironia, perché ho saputo che il Questore di Ancona ha modificato gli orari degli uffici della Polizia, della Pubblica Sicurezza, e in questi orari adesso non sarà più possibile andare negli uffici di Pubblica Sicurezza il sabato mattina: proprio subito dopo l’intervento del Consigliere Straniero Aggiunto, forse per evitare il disagio agli extracomunitari di far la fila il sabato mattina, gli ha tolto l’orario d’ufficio.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Io sarò brevissimo in quanto credo che occorra in un certo senso finalmente passare dalle lamentele alla capacità operativa e che si traduca in fatti questa cosa. Xxxx che noi siamo in una situazione preoccupante sono d’accordo, che noi siamo in una situazione drammatica non sono d’accordo: qui non è il far-west. Una cosa è che praticamente queste iniziative che sono state prese anche in ordini del giorno, mozioni, interpellanze ecc., si traducano presto in fatti, in quanto questa città attende questo, non altre cose. Credo che praticamente lo stesso fatto che il Sottosegretario all’Interno venga qui, e quindi prendiamo atto di questa importante iniziativa, dia uno stimolo in più a che queste azioni si tramutino in fatti concreti. Questa città sta cambiando, sta cambiando nel suo tessuto socioeconomico, sta cambiando come sta cambiando l’Italia; io ho qui i dati di febbraio della nostra città, in cui la nostra città ha avuto l’arrivo di 69 persone da altri comuni, di cui 6 residenti dall’estero. Quindi in un mese di un anno, come ci sono tanti mesi e come ci sono tanti anni. E questa città che sta cambiando..., occorre in un certo senso che noi ci mettiamo nell’ottica di prevedere ogni azione per far sì che i nostri cittadini che vengono a risiedere nella nostra città, siano posti al meglio di poter usufruire dei servizi e delle condizioni che hanno reso questa nostra città all’avanguardia rispetto a tante altre città. E non possiamo..., e soprattutto anche per inefficienza, oppure perché gli organi centrali dello Stato dicono: bene, qui è una zona tranquilla. Io ho sentito praticamente il Prefetto di Ancona, il vecchio Prefetto, dire: ma voi qui state quasi nell’eden, quasi disse, in confronto ad altre realtà. E’ vero, però stare quasi nell’eden non significa essere dimenticati magari per privilegiare altre zone dove ci sono problemi importanti. E’ vero che i nostri sono problemi diversi, ma problemi ci sono, e quindi bisogna affrontarli con misure operative. Quindi chiedo all’Amministrazione Comunale, considerando che il mandato ce l’ha da due anni, di adoperarsi con ogni azione e che si finisca magari il tempo delle raccomandazioni, con ogni azione per far sì che queste cose si realizzino per le motivazioni che ho detto prima: attivarsi il più possibile, con tutti gli organi possibili ed immaginabili per far sì che queste iniziative che questo consesso ha preso sotto
forma di sollecitazioni, sotto forma di ordini del giorno, sotto forma anche di interrogazioni, si tramutino in fatti concreti presso le autorità competenti.
- CONS. XXXXXX XXXX (P.P.I.): Esprimo tutto l’accordo con l’azione intrapresa, la segnalazione, l’attenzione che ha portato a questo problema il collega Xxxxxxx ed il suo partito; e quindi siamo certamente d’accordo con qualsiasi azione il Sindaco voglia promuovere in merito alla tutela delle territorio ed al rafforzamento delle Forze dell’Ordine nel Comune e nel territorio più allargato della nostra Vallesina. Mi richiamo a quanto ho già detto nell’incontro che si è tenuto in questa sala consiliare il giorno in cui era presente appunto il Prefetto e il Comitato per la Sicurezza; due cose essenziali desidero ripetere e ribadire: non bastano strutture e mezzi che desideriamo e che intendiamo chiedere, il rafforzamento di strutture e mezzi, occorre la volontà di lavorare in sinergia, in collegamento ed in coordinamento; se viene meno questa volontà, lì si può insinuare la criminalità che sa benissimo dove potersi insinuare. Recentemente abbiamo letto anche che il nostro corpo dei Vigili Xxxxxx pattuglia il territorio al posto del Commissariato, delle pattuglie del Commissariato di Polizia, proprio per liberare di un onere il Commissariato; quindi voglio dire che l'Amministrazione e il nostro corpo dei Vigili Xxxxxx già hanno dato una dimostrazione, un’azione per coordinarsi, per lavorare e per offrire collaborazione. Quindi non mi stancherò di ripeterlo, questa volontà e questa sinergia di collegarsi e di coniugarsi tra le Forse dell’Ordine, e l’aumento quindi la possibilità di presidiare e di tutelare e di essere nel territorio in forme più efficaci ecco, di quanto finora non sia avvenuto. Non direi..., esprimo soltanto il disaccordo per il punto nell’intervento del collega Xxxxxxxxx, soltanto per quanto riguarda la metafora delle xxxx xxxxx o meno, ecco. D’accordo sul resto perché lì davvero c’è unità di intenti. Ma purtroppo anche se gli intenti e la volontà di una convivenza democratica non ci esime dall’essere accanto a volte a chi non crede e non vive i valori della convivenza democratica, quindi questo non significa che ci sarà un ghetto per una... Xxxx, quindi certamente i valori di educarci al senso della cittadinanza, la quale cittadinanza si spende in un territorio dove ci sono criticità, non ci esime da un supplemento di assunzione di responsabilità proprio per questo motivo.
- CONS. XXXXXX XXXXXXXX (S.D.I.): Ancora una volta in questo consesso noi ci troviamo a dover affrontare un tema, in maniera diretta o indiretta collegato alla sicurezza. In passato già diverse volte è stato affrontato questo problema, è un problema serio, è un problema che tocca da vicino la cittadinanza; è un problema che in passato sicuramente, come è stato già detto, è stato sottovalutato, i gridi di allarme non sono stati ascoltati; ora ci ritorna nuovamente, sempre di più vediamo purtroppo quotidianamente sulla stampa o sui mezzi di comunicazione notizie relative a fatti di criminalità, oramai che è già stato detto non è più il caso di parlare di microcriminalità: è una criminalità d’importazione, bisogna dirlo, una criminalità "mordi e fuggi" come è stato detto. Sempre più spesso, quando vengono colti o in flagrante o a seguito di indagini gli autori delle rapine o dei furti, si nota sempre, abbastanza frequentemente, anche questi, giorni che gli autori sono o siciliani, o napoletani che vengono e poi tornano alle loro terre d’origine, e magari poi vengono scoperti, individuati ed arrestati. E’ importante fare un’azione di prevenzione per eliminare il più possibile il problema criminalità, il controllo del territorio è un atto importante; e per controllare il territorio è estremamente necessario avere forze, strumenti e mezzi. Il problema sollevato dal Consigliere Xxxxxxx ci trova perfettamente d’accordo, le Forze dell’Ordine a Jesi sono sotto dimensionate, soprattutto per quanto riguarda l’organico delle forze di Polizia. E’ inutile parlare di controllo del territorio se non ci sono il personale, gli strumenti e i mezzi; quindi noi non possiamo fare altro che sollecitare interventi...
(Fine Registrazione Nastro 1 Lato A)
... e più forti che ne seguiranno. Grazie.
- PRESIDENTE: Xxxx, credo che questa discussione in qualche modo la potremo approfondire lunedì pomeriggio con la presenza del governo tramite il Sottosegretario Brutti in questa sala, e poi riprendere anche successivamente in Consiglio Comunale.
Giustifico i Consiglieri Montecchiani e Cantarini.
COMMA 2 - DELIBERA N. 66
▪ PRESA D’ATTO DELLA MANCATA COMUNICAZIONE DEI RILIEVI SUI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI DEL 10/9/99 - 29/10/99 E 26/11/99.
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Spadari, Xxxxxx, Xxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Xx Xxxxxxx, Xxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 21 Consiglieri -
VOTAZIONE
▪PRESENTI: 22
▪VOTANTI: | 22 | |
▪FAVOREVOLI | : | 22 |
▪CONTRARI: | 0 | |
▪ASTENUTI: | 0 |
- PRESIDENTE: Unanimità.
COMMA 3 - DELIBERA N. 67
▪ ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE COMUNALE DEL GRUPPO P.P.I. XXXXX XXXXXXXXX IN MERITO ALL’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO SETTIMANALE NELLE SCUOLE DEL 1° CIRCOLO DIDATTICO
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Spadari, Xxxxxx, Xxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Xx Xxxxxxx, Xxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Xxxxxxxx, Xxxxxx, Mocchegiani.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 23 Consiglieri -
- PRESIDENTE: Io ricordo che sugli ordini del giorno e xxxxxxx è consentito un intervento per gruppo e una dichiarazione di voto per gruppo.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXX (P.P.I.): Forse quest’oggi questo argomento che ho portato all’attenzione del Consiglio Comunale giungerà alla fine ad una votazione. Questo Ordine del Giorno ha fatto diversi passaggi, anzi due passaggi in Commissione Scuola, è stato affrontato, sviscerato ed argomentato sotto tutti i suoi aspetti. I fatti sono questi rapidamente: il Consiglio del 1° Circolo Didattico di Jesi, a cui afferiscono ad oggi circa 1140 bambini, ha deliberato con proprio atto del dicembre ’99 che dal prossimo anno tutte le scuole elementari di quel circolo non garantiscono l’apertura del sabato, per quanto riguarda l’articolazione del curricolo formativo, cioè la presenza delle attività cosiddette formative saranno garantite dal lunedì al venerdì. E tutte le scuole a tempo pieno del Xxxxxxxx Xxxxx e della scuola Capannini, prime elementari, si articoleranno su soli cinque giorni a settimana. Noi riteniamo che in una situazione particolare come quella che stiamo vivendo: stiamo in una fase di transizione importante, c’è stata la riforma dei cicli scolastici, ci sono state delle indicazioni, anzi delle decisioni regionali sul dimensionamento scolastico; per cui dall’anno prossimo tutto l’assetto scolastico della nostra città viene ridisegnato, ci sarà una ridistribuzione delle figure dirigenti. Riteniamo pertanto già questo un motivo valido per cui si possa, come dire, prendere un momento di pausa e non arrivare a decisioni così definitive come quelle che vengono deliberate dal Consiglio del 1° Circolo. Questo anche... (Interruzione) ...Questo anche per non pregiudicare l’indirizzo che i dirigenti di nuova nomina e i nuovi Consigli, i rappresentanti diciamo i rappresentanti dei genitori e dei docenti vorranno e potranno dare ai nuovi istituti comprensivi. Poi per entrare nel merito, nello specifico delle decisioni prese dal Consiglio del 1° Circolo, la chiusura di tutte le classi prime a tempo pieno della scuola Conti il sabato, contravviene ad una garanzia che la stessa dirigenza scolastica nel luglio del ’98, con lettera inviata all’Assessorato, protocollo 2295, veniva garantito che chiudendo la scuola a tempo pieno del Capannini il sabato, le famiglie avrebbero visto garantita l’apertura del sabato alle scuole elementari Xxxxxxxx Xxxxx. Dopo un anno da questa garanzia scritta agli atti, questo non è più valido. Quindi non è possibile che nel giro di due, tre anni, famiglie che hanno già bambini iscritti, e per i quali quindi hanno scelto un modulo orario e hanno fratelli da iscrivere, vivano con questo continua incertezza. Inoltre la chiusura della scuola, la settimana corta chiamiamola, non risponde non tanto solo ai bisogni sociali che pure sono forti, perché non tutte le famiglie hanno il sabato libero; i tempi delle famiglie sono vari, sono flessibili. In questa Amministrazione si sta studiando un modo più flessibile di dare risposte ai servizi della primissima infanzia, agli asili nido, forse li apriremo anche di sabato: le scuole adesso le chiudiamo anche di sabato, non tutte ma alcune, ma si sta ormai spargendo a macchia d’olio. Quindi ci sono anche dei problema dei tempi diversi delle famiglie. Poi c’è anche un modo, questo è un punto di vista personale sul quale mi piacerebbe non in questa sede, ma in altre sedi pubbliche discutere; un modo di intendere la scuola e l’azione formativa che è altro rispetto a quello che viene proposto dalla dirigenza scolastica e dal 1° Circolo. In più diciamo questa nuova articolazione oraria mette in seria difficoltà la garanzia di alcuni servizi: la scuola Xxxxxxxx Xxxxx è una scuola che già funziona per 17 sezioni, quando è nata per 15... (Interruzione) ...C’è stato detto in Commissione Scolastica che già tempo immemore questo succedeva e nessuno diceva niente; non va dimenticato che storicamente al Conti sono confluite tutte le iscrizioni del tempo pieno, perché prima a Jesi non c’era tempo pieno. Per cui sarebbe opportuno quanto prima che la scuola Xxxxxxxx Xxxxx ritornasse alla capacità originaria di 15 sezioni, perché in quella scuola i bambini non hanno lo spazio utile per fare un tempo scuola adeguato, ci sono doppi turni di mensa, c’è un sovraffollamento. Non va inoltre dimenticato che per le iscrizioni del nuovo anno scolastico, 11 dei bambini che hanno chiesto di frequentare il Conti provengono da un bacino di utenza di un altro territorio della nostra città, dove è a rischio l’apertura di una nuova sezione. Questa città ha fatto nelle amministrazioni precedenti una scelta di politica scolastica precisa: non ha costruito una cittadella scolastica dove tutti saremmo andati insieme, ha deciso di radicare nei vari quartieri e di costruire dei contenitori scolastici nei quartieri di nuovo insediamento; e allora noi dovremmo tutelare o comunque difendere questa scelta. L'Amministrazione Comunale per motivi di natura strutturale non può rincorrere con i servizi le richieste delle varie dirigenze scolastiche, e non potrà garantire certi servizi, servizi mensa innanzitutto perché
strutturalmente questa scuola non è più in grado di sostenerli. Xxxx, io vorrei concludere con questo appello: qui non si tratta di una difesa di una posizione o di un’altra, di tratta di dire che ragionevolmente nella nostra città è necessario che ci sia un politica scolastica che possa dare soddisfazione al maggior numero di famiglie. L’orientamento preso dal 1° Circolo non va in questa direzione. Quando in Commissione o in altri discorsi fatti in sala consiliare o nelle sale attigue, veniva detto a questo mio Ordine del Giorno che c’era un’ingerenza nei confronti dell’autonomia scolastica, tendo a ricordare che l’autonomia è una risorsa nel momento in cui tutti gli istituti scolastici lavoreranno in sinergia con l'Amministrazione Comunale, che è l’ente preposto ad erogare i servizi. Se l’autonomia deve ridursi o comunque decadere a concorrenza tra gli istituti scolastici, ebbene questa non è l’autonomia che il mio partito vuole, non è la scuola che noi abbiamo sognato per i bambini di questa città. Chi veramente ha a cuore la tutela dei minori, ha a cuore la tutela dei minori di tutta la città; e quindi deve impegnarsi a lavorare in sinergia con l'Amministrazione Comunale: questo non è avvenuto. Grazie.
- PRESIDENTE: La parola al Consiglio.
- CONS. DI XXXXXXX XXXXXXXX (D.S.): Io non penso che l’aver, come dire, pigiato come è stato detto, in questa aula il bottoncino in ritardo fosse pretattica, era una spia che io avevo assunto per capire qual è la considerazione, l’importanza che in questa aula si dà ai problemi della scuola. Perché c’è un’impressione fondata che almeno per quella che è stata anche la presentazione fatta dal collega Xxxxxxxxx, e per quelli che sono in qualche modo gli umori che sono visibili a occhio nudo; che a tutti i costi anche sulla scuola debba prevalere il sociale. Questo nuoce al Consiglio Comunale, perché il Consiglio Comunale diciamo per un malinteso senso delle proprie competenze, interviene su tutto ormai, non salvaguardando competenze esterne, competenze che non sono proprie. In qualche modo lo si è fatto in passato per la famosa vicenda del lunedì, in qualche modo lo si fa anche oggi. Io voglio entrare nel merito del discorso annunciando innanzitutto il voto contrario del gruppo dei "Democratici di Sinistra" a questo Ordine del Giorno; voto contrario che si basa su alcune considerazioni di carattere oggettivo. Non vi è dubbio che esista un problema delle famiglie, non vi è dubbio che l’ente locale debba avere una primazia sul territorio e la debba esercitare anche in materia di politiche formative e scolastiche; ma non vi è dubbio però che l’ente locale debba raccordarsi al territorio non in maniera gerarchica, non esercitando una supremazia, ma in qualche modo sostenendo, intervenendo, raccordandosi in qualche modo aiutando il territorio. E soprattutto, come dire, facendo propri gli stimoli i segnali di novità che vengono dal territorio. Un consiglio di una scuola di Jesi ha preso una decisione esercitando appieno il suo mestiere, interpretando forse in maniera religiosa tutta la normativa sull’autonomia. E senza andare a scomodare l’autonomia sulla quale possiamo dire tutto e il contrario di tutto, va ricordato in questa aula che il testo unico del 1994, che è legge ...?... su cui si fonda l’ordinamento scolastico italiano, assegna alla scuola la funzione esclusiva ed unica di sovrintendere alla strutturazione del curricolo e dell’orario scolastico; quindi non è possibile in alcun modo da parte dell’ente locale ignorare questo fatto, non è possibile da parte dell’ente locale in nessun modo, come dire, meccanicamente dettare alle scuole quelle che sono anche giuste esigenze. Presidente io vorrei parlare cortesemente con un minimo, non dico di attenzione, ma almeno di...
- PRESIDENTE: Prosegua Consigliere.
- CONS. DI XXXXXXX XXXXXXXX (D.S.): ...Di silenzio. Certo, io raccolgo l’invito a proseguire da parte del Presidente. E quindi, dicevo, che non si tratta quindi soltanto di dettare, si tratta di raccordarsi, di concertarsi, di assumere da parte dell’ente locale i problemi degli altri, e ovviamente inserire i problemi degli altri nei problemi propri. Il problema non è del 1° Circolo, il problema è dell’Amministrazione Comunale che ha questo bisogno, che ha risposte da dare ad esigenze giustissime delle famiglie, e che deve ricercare gli strumenti ed i metodi e tutto deve rivedere la propria organizzazione per dare risposte adeguate. Rivedere la propria organizzazione significa anche rivedere un regolamento sulle mense che tuttora è in vigore in questa Amministrazione Comunale, che addirittura delinea quali sono le caratteristiche... (Interruzione) ...In contrasto chiaramente con quelle che sono le funzioni e i compiti dell’ente locale. Si parla di famiglie, si parla di firme raccolte, va chiarito che sono firme non necessariamente di genitori che hanno bambini in prima, e tutto ciò designa anche la strumentalità della richiesta; di firme anche che riguardano ordini diversi di scuole, e quindi non hanno nessuna significatività. A meno che non si voglia esercitarsi nell’arte degli anni ’70, che era quella di costruire comitati, così, aleatori magari ci mettiamo pure un po’ i "boia chi molla" e si va avanti; ma non mi pare che questa sia la linea, come dire, di conflittualità con la quale si debba andare avanti. Quindi va bene il rispetto dei bisogni dei bambini, vanno bene tutti gli stimoli all’Amministrazione locale; ma va bene anche l’autonomia del 1° Circolo, va bene anche la decisione della scuola che esercita probabilmente in maniera troppo veloce rispetto alla lentezza della macchina amministrativa i problemi seri della scuola. Da questo punto di vista personalmente io penso che vada rivista anche la Commissione Scuola..., che ci sia in questo Consiglio Comunale; è anacronistica una Commissione che per detta del Vice Presidente del Consiglio Comunale vede scarse presenze, è
anacronistica una Commissione che in maniera, come dire, a volte anche frettolosa, probabilmente poco vigorosa, probabilmente esercitando anche qualche violenza verbale nei confronti di qualche Presidente del Consiglio di Circolo fa di tutto, fa palestra di idee ma non approfondisce i problemi. Il Comune ha bisogno invece che si mettano in campo nuovi meccanismi di elaborazione e di studi delle questioni; c’è per esempio la questione inerente il Decreto 112 del ’98 che trasferisce a Provincia, a Comune e a Regione, partendo dallo Stato centrale, nuovi compiti, nuove funzioni. Cioè bisogna che il Comune riveda questa faccenda e la riveda secondo i dettami di quelle che sono le indicazioni degli anni 2000 e non di quelli che sono gli anni ’70. Quando in questa città le politiche scolastiche che venivano messe in campo erano politiche scolastiche..., risultavano molto spesso da giochi di interdizione, da veti incrociati, da ...?... di gruppi di opinione, di gruppi politici; erano politiche scolastiche datate. Concludo dicendo semplicemente questo, leggo alcuni dati, si dice che alcune famiglie hanno in qualche modo ribaltato la decisione del 1° Circolo: scuola elementare Negromanti, ci sono 42 iscrizioni, solo 6 chiedono il sabato libero; Kipling, ci sono 49 iscrizioni, solo 3 chiedono il sabato libero. Questo dà l’idea ancora una volta della strumentalità della questione, dà l’idea evidentemente che si vuole avere nei confronti di qualche scuola o un atteggiamento non appropriato; atteggiamento appropriato che io invito a tenere anche da parte dell’Amministrazione, perché questa scuola chiede degli arredi in occasione delle fatto che fra poco diventerà centro europeo di formazione degli insegnanti, ed in futuro centro dei servizi territoriali, che sono le moderne strutture dell’organizzazione scolastica. Bene, questi arredi non trovano risposta nell’ambito dell’Amministrazione Comunale, bisogna ringraziare il Rotary Club che è una struttura comunque privata, una struttura comunque esterna all’Amministrazione, che si fa carico poi di dare finanziamenti, cioè di sovvenzionare, di sponsorizzare questa iniziativa. Quindi più attenzione da parte dell’Amministrazione, più impegno nei confronti delle questioni scolastiche, anche se a merito dell’Assessore Xxxxxxx va ascritto un impegno fortemente positivo da quanto è Assessore, discontinuo anche al passato in termini di positività nei confronti delle questioni delle politiche scolastiche; e soprattutto da parte nostra discussioni sì, magari anche dei bisogni delle famiglie, ma facendo... (Interruzione)
- PRESIDENTE: Concluda.
- CONS. DI XXXXXXX XXXXXXXX (D.S.): Chiedo scusa. Facendo di un fatto nostro, di Consiglio Comunale...
- PRESIDENTE: E’ la seconda ripetizione Xx Xxxxxxx.
- CONS. DI XXXXXXX XXXXXXXX (D.S.): ...Non facendo ingerenze in ciò che non ci appartiene. Chiedo scusa al Presidente.
- PRESIDENTE: Xx Xxxxxxxxx non al Presidente. Xxxxxxx.
- CONS. XXXXXXX XXXXXXX (C.I.): Il nostro partito ritiene sbagliata la posizione che ha assunto il 1° Circolo, la ritiene sbagliata perché parte da un fondamento che non è vero: dal fatto che il sabato non ci sarebbe questa esigenza lavorativa da parte dei genitori, per cui i genitori potrebbero stare con i propri figli. Credo che il mondo del lavoro lo conosciamo un po’ tutti quanti; credo che purtroppo nelle fabbriche i sabati di straordinario o i sabati proprio per la rotazione dei turni siano diventati un fatto comune; credo che chi lavora in Comune il sabato lavori, chi lavora alla U.S.L. il sabato lavori. E poi è del tutto evidente che due genitori che lavorino al sabato, non lascino il proprio bambino di sette anni dentro casa o sul marciapiede, lo affideranno ad un nonno, ad un amico, a qualcuno che lo possa guardare, si arrangerà. Ma da qui a dire che non esiste questo fondamento, questo bisogno delle famiglie, è un’analisi completamente sbagliata; al punto che noi vogliamo aprire gli asili nido anche al sabato mattina su sollecitazione dei genitori che ci chiedono, che hanno questa esigenza. Non esiste questo fondamento, anzi i genitori che saranno obbligati a far fare al sabato mattina al proprio figlio attività educative alternative, costringeranno il loro figlio a stare 40 ore a scuola più il sabato mattino, e probabilmente a pagare se la direzione, se il 1° Xxxxxxx non sarà in grado di fornire questo servizio gratuitamente; prima faccenda di contrarietà. Secondo, se i bambini del tempo pieno al mercoledì dovranno mangiare nei locali della scuola, sapendo che il nostro Comune non è in grado di fornire ulteriori pasti e non è in grado di fornire ulteriori spazi per la mensa a questi bambini, vuol dire come ha dichiarato il 1° Circolo, che i bambini che fanno il tempo modulare andranno a pranzo a casa loro il mercoledì. Credo che questa sia una decisione sbagliata, credo che nel rispetto della distinzione dei ruoli ognuno si assume le sue responsabilità. Io credo che un Consiglio Comunale, e bene ha fatto il Consigliere Xxxxxxxxx a portare questa mozione, consenta a questo Consiglio Comunale di esprimersi se ritiene giusta o no questa decisione; e chieda all’Amministrazione un intervento oppure no, perché il 1° Circolo riveda una posizione se questo Consiglio Comunale la ritenesse sbagliata. Il nostro gruppo la ritiene sbagliata. Così come è sbagliata la concezione dell’autonomia scolastica che pare contraddistinguere questo tipo di provvedimento, un’autonomia scolastica che non si raccorda con l’ente Comune, un’autonomia scolastica che non ha interesse a gestire i servizi necessari alla scuola insieme al
Comune, ma che dice: noi facciamo queste cose, poi dopo i trasporti, la mensa, chi se ne frega. Questa è una concezione sbagliata che mette anche in concorrenza i diversi circoli didattici, e come ha scritto il ministro della scuola, il Ministro della Pubblica Istruzione Berlinguer su "L’Unità" pochi giorni fa, che invitava che il processo di autonomia non fosse in competizione fra le varie autonomie scolastiche, ma ci fosse un sistema di crescita, quindi nell’ambito delle autonomie si trovassero le sinergie per far crescere in modo complessivo tutta la scuola e non in antagonismi circolo didattico con circolo didattico. Crediamo che l’atteggiamento che ha preso il 1° Circolo Didattico sia un comportamento, un atteggiamento sbagliato; voteremo l’Ordine del Giorno del Partito Popolare, e crediamo che sulla base di queste considerazioni sia sbagliato anche il voto contrario dei D.S.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Prendo la parola a titolo personale per sostenere i principi espressi da questo Ordine del Giorno, e per sottolineare che leggendo bene l’"impegna" di questo documento, non vedo nessun tipo di prevaricazione o di mancato rispetto delle competenze amministrative, né dell’autonomia scolastica. Leggendo bene infatti il documento recita come segue: "impegna l'Amministrazione Comunale a chiedere all’organo scolastico di competenza di garantire l’apertura"; "a chiedere", non c’è nessuna imposizione nei confronti dell’organo scolastico; c’è perfetta attenzione e perfetto rispetto. Quindi chi crede che questo documento possa essere un atto ostile nei confronti del 1° Circolo, secondo me modestamente sbaglia. Io credo che questo che viene sollevato dall’Ordine del Giorno è certamente una questione di ordine sociale, e non vedo perché in una questione di carattere sociale il Comune non debba poter esprimere il proprio convincimento, non debba poter esprimere indipendentemente dall’autonomia della scuola il proprio indirizzo. Oltretutto il Comune mette a disposizione i servizi, come giustamente abbiamo ascoltato dal Consigliere Xxxxxxx poco fa; e i servizi sono le mense, i servizi sono i trasporti, i servizi sono la struttura e quant’altro. Quindi che si possa sostenere che questo documento vuole travalicare o vuole prevaricare l’autonomia della scuola, io penso che non possa essere ritenuto giusto. Io credo che sia più che legittimo che il Comune esprima il proprio convincimento; poi nell’ambito del convincimento e della decisione sul merito, ciascuno può ovviamente avere le proprie valutazioni, e su questo eventualmente potrà esprimere il suo voto. Ma io chiedo di essere attenti alla questione che ho trattato, e di non esprimere il voto in relazione alla convinzione, secondo me errata, per cui il Comune votando a favore di questo Ordine del Giorno farebbe un’ingerenza nei confronti dell’autonomia scolastica. Il voto dei Consiglieri dovrà essere favorevole o contrario, a seconda del convincimento che sia giusto o che non sia giusto l’"impegna", di questo Ordine del Giorno. Per quanto mi riguarda sono perfettamente d’accordo con il Consigliere Xxxxxxxxx e voterò a favore del documento.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXXXXX (C.D.): Io credo che questo Ordine del Giorno sia, proprio per le motivazioni esattamente opposte a quelle che ha espresso testé il collega Grassetti, una grave ingerenza dell’Amministrazione Comunale nei confronti dell’autonoma decisione dell’offerta formativa da parte di un circolo didattico. Cioè o l’autonomia esiste o l’autonomia non c’è, né si può vincolare, visto che andiamo verso l’Europa, un processo formativo alla capacità o alla impossibilità da parte del Comune ad offrire servizi; e questa offerta di servizi alla fine si limita a 5 o 10 pasti il mercoledì. Prima di tutto c’è una volontà ben precisa e l’abbiamo verificato. Condivido in pieno l’intervento che ha fatto il collega Xx Xxxxxxx circa l’opportunità di rivedere la funzione e l’organizzazione della Commissione sulla rete scolastica; mi rendo conto che è una Commissione senza gettoni, ma nella passata legislatura, quando Presidente era il collega Xxxxxx, i presenti a questa Commissione erano 3 o 4: Xxxxxxxx, l’Assessore, Montecchiani, Xxxx Xxxxxx ed un collega del P.D.S. Anche nell’ultima occasione, quando abbiamo trattato questo argomento e abbiamo ascoltato il parere prima del Presidente di Consiglio di Circolo, poi successivamente come audizione di carattere tecnico della direttrice didattica, scarse erano le presenze. Io ho l’impressione, e onestamente svolgendo in quell’occasione le funzioni della Presidente della Commissione, ho avuto la sensazione che su questo argomento, su questo Ordine del Giorno si scaricano tensioni e situazioni personalistiche le più disparate. Il Consiglio Comunale dovrebbe invece valutare con obiettività, e rispettare soprattutto l’autonomia scolastica, anche considerato il recente accoglimento da parte del governo della parità tra scuole pubbliche e private, a parer mio con questo Ordine del Giorno è stata offesa la parità scolastica che è una battaglia europea di modernizzazione delle strutture scolastiche. Guai a chi pensa a quella pseudo rinnovata cultura assistenziale di legare la formazione dei futuri cittadini dell’Europa, il processo formativo dei futuri cittadini dell’Europa ad un discorso di erogazione o non erogazione dei servizi che competono all’Amministrazione Comunale. Prima di tutto c’è una questione di principio che va tutelata, io mi rendo conto che siamo in campagna elettorale e parecchi hanno volontà di cavalcare tutti i cavalli e tutti gli argomenti possibili ed immaginabili. In secondo luogo c’è un problema di fondo, e da quel che è venuto fuori nelle due riunioni della Commissione, c’è una chiara volontà da parte di qualche forza politica di non scendere a confronto con chi all’interno delle istituzioni scolastiche, nel rispetto della loro autonomia, elaborano dei processi formativi chiari. In terzo luogo c’è un altro problema: è quello che il Consiglio di Circolo non ha chiesto niente a questa Amministrazione Comunale; perché ritiene opportuno garantire tutto quello che è possibile nel rispetto dell’autonomia e della capacità finanziaria del Consiglio di
Circolo. Credo che tra l’altro un orientamento così chiaramente espresso dalla relazione della direttrice didattica, nella quale afferma che questa decisione è stata presa all’unanimità dal collegio dei docenti, che è stata presa con solo 6 astensioni; all’unanimità dal Consiglio di Circolo, il quale tra l’altro ha anche affermato che la delibera prevede esplicitamente la gradualità della trasformazione, e la realizzazione di un’attività integrativa e di arricchimento dell’offerta formativa il sabato per le famiglie richiedenti; in terzo luogo che all’atto delle iscrizioni 91 genitori che hanno optato per il funzionamento su 5 giorni, 3 genitori, uno nella scuola Capannini ed uno nella scuola Conti, hanno richiesto barrando la voce prevista l’organizzazione attività integrative per il sabato mattina. Allora, di fronte a questo io credo che forse o non c’è chiarezza o non c’è trasparenza, o non c’è la volontà di rispettare le decisioni prese nell’autonomia di un Consiglio di Circolo. E questo è grave per chi ha come me la stessa concezione cristiana dell’impostazione della vita scolastica dei propri figli. Quindi per questo credo che questo Ordine del Giorno sia una grave ingerenza; una grave ingerenza che si sarebbe potuta evitare anche semplicemente con il maggior dialogo, con il maggior affronto, con il maggior accordo con le autorità di circolo. Per questo motivo voterò contro a questo Ordine del Giorno.
- CONS. XXXXXX XXXXXXXX (S.D.I.): Come gruppo socialista noi ci sentiamo di condividere abbastanza le motivazioni che sono a fondamento di questo Ordine del Giorno. E’ vero, l’autonomia scolastica esiste, è stata approvata, si può essere d’accordo o meno su questo principio, su come viene attuato; però noi non riteniamo come già detto dal Consigliere Grassetti che questo Ordine del Giorno, ove venisse approvato, sia manifestazione di un’ingerenza. Per due ordini di motivi: primo perché si impegna a chiedere in sostanza una revisione della decisione già presa, ove ce ne sia richiesta da parte di un numero congruo di famiglie; quindi in definitiva la decisione finale spetterebbe sempre e comunque al Consiglio di Xxxxxxx, che sollecitato dal Consiglio Comunale, che deve intervenire su problematiche di carattere sociale come è questa, perché una decisione riguardante soprattutto la tutela e ...?... dei minori, non può far restare impassibili i Consiglieri Comunali che devono vedere in un’ottica generale di tutela e dell’interesse dell’intera città. Quindi un’eventuale richiesta da parte del Consiglio Comunale, a nostro avviso non lederebbe minimamente l’autonomia che resterebbe immutata; il Consiglio Comunale appunto per tematiche di carattere sociale, come con tutta natura si evidenzia questa portata oggi all’attenzione dal Consigliere Cingolani, può benissimo intervenire come l’ha fatto in passato su altre tematiche; e soprattutto noi non riteniamo che il problema sia di erogazione dei servizi, 5 pasti caldi a settimana o meno. Noi riteniamo che ci possa essere un problema per quelle famiglie dove ci sono entrambi i genitori che lavorano il sabato, e avendo la scuola chiusa come dalla decisione testé presa, si troverebbero in gravi difficoltà. Quindi noi soprattutto vediamo l’esigenza di dare una risposta diversa e positiva a famiglie che si troverebbero in forte difficoltà di fonte ad una decisione così presa. Se c’è la richiesta congrua, così come sottolineato dall’Ordine del Giorno, non vediamo perché il Consiglio di Circolo nella sua autonomia che rimane, sottolineiamo, deve essere, non vediamo perché non possa rivedere e cambiare la sua decisione.
- ASS. XXXXXXX XXXXXX: Mi preme innanzitutto affrontare un aspetto della questione di questa interrogazione: è stata posta in dubbio le legittimità in qualche modo dell’interrogazione stessa, definendola un’ingerenza nell’autonomia della scuola. Xxxxxx attraversando una fase di profonda trasformazione anche, in cui il processo complessivo di riforma della scuola sta andando a compimento, ormai è sufficientemente definito; ed è chiaro che questa riforma ridisegna e ridefinisce le funzioni e i compiti dei vari soggetti, nella scuola nella sua autonomia ma anche dell’ente locale. E quindi è di fondamentale importanza in questa fase così impegnativa, che i rispettivi compiti siano sufficientemente chiari e siano compiti non in contrapposizione, ma compiti che concorrono all’affermazione piena dell’autonomia. I compiti accresciuti dell’Amministrazione Comunale, sono compiti che possiamo definire territoriali, sono compiti accresciuti con riferimento alla, credo che non ci sia molto interesse a questo aspetto; sono compiti, quelli accresciuti dell’Amministrazione, dell’ente locale, che si riferiscono al dimensionamento degli ambiti scolastici, quindi compiti di programmazione territoriale; sono compiti che si riferiscono ai criteri di utilizzazione delle strutture scolastiche, oltreché che di programmazione dei servizi di supporto all’attività scolastica da fare in maniera programmata e concertata. Ma si obiettava: qui si fa riferimento al piano dell’offerta formativa che è di esclusiva competenza della scuola; io proprio su questo aspetto specifico dell’offerta formativa, vorrei limitarmi a richiamare la vostra attenzione sul comma 4 dell’art.3 della legge, quando proprio con riferimento ai piani dell’offerta formativa testualmente si dice: "il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali", quindi anche con riferimento all’offerta formativa, c’è un ruolo di concertazione con l’ente locale. Quindi anche da questo punto di vista questo Ordine del Giorno non costituisce affatto un’ingerenza, quindi l’autonomia non è un’autonomia fai da te, è un’autonomia che richiede un momento di concertazione e di programmazione integrata con l’ente locale; sulla base di compiti specifici molto precisi e molto chiari, che vengono attribuiti ai vari soggetti e che nessuno intende superare. A rafforzare questi concetti che sono i concetti della legge di riforma, è intervenuta proprio nei giorni scorsi, il 2 marzo, la conferenza fra Stato, Regioni, Province e Comuni in cui questi concetti vengono ulteriormente articolati e specificati, e si rafforza ulteriormente anche con preannunciati interventi di carattere finanziario, i compiti dei
comuni con particolare riferimento alla definizione dei criteri di utilizzo delle strutture scolastiche. Ecco, quindi è di fondamentale importanza che in questa fase ognuno abbia chiaro i compiti che deve svolgere; però con riferimento al problema specifico, tra l’altro vorrei ricordare che la legge di riforma ha anche un provvedimento specifico sulla partecipazione, sul rilancio e il ruolo della partecipazione, non solo degli enti locali, ma delle famiglie a processi di gestione della scuola. Dicevo, nel merito della questione è indubbio che sarebbe stata opportuno un maggior approfondimento, una maggior analisi dei bisogni della popolazione; del resto era questo che ci aveva spinto nel ’98 a chiedere alcune assicurazioni alla scuola, e Xxxxxxxxx ha ricordato la risposta della scuola rispetto a queste preoccupazioni, a queste indicazioni che erano allora... (Interruzione) ...Appena due anni fa, era una risposta positiva e rassicurante. Quindi questo bisogno, che non è solo un bisogno sociale, ma giustamente Xxxxxxxxx faceva riferimento anche a valutazioni di altro ordine; giustamente quindi non si può dire che questo bisogno sia emerso in maniera improvvisa, tant’è che era stato oggetto di un confronto e di una corrispondenza, e di diversi interventi da parte dell’ente locale. Quindi credo che sulla pertinenza e sulla piena legittimità di questo Ordine del Giorno non debbano, non possano esserci perplessità o dubbi, proprio con riferimento ai compiti, nuovi compiti e maggiori compiti che a ognuno sono stati attribuiti dalla nuova legge.
- PRESIDENTE: Per dichiarazione di voto. Cingolani.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXX (P.P.I.): Dell’intervento del Consigliere Xx Xxxxxxx invidio l’arte oratoria, la prosa paludata ma non condivido per niente, niente, niente della sostanza dei contenuti proposti. Primo, dei 92 genitori che sono stati intervistati si fa riferimento solamente alle 92 famiglie che quest’anno iscriveranno i loro bambini alla scuola elementare: la scuola non è soltanto di chi farà la scuola elementare, ma è di chi questa scuola frequenta già dal primo anno di scuola materna, fino all’ultimo anno della quinta elementare; per cui quando io dico e riaffermo che è stata fatta un’analisi sommaria, se è strumentale la raccolta di firme che il comitato autonomo ha fatto, più strumentale è l’affermazione di Xx Xxxxxxx quando dice che su 92 famiglie solo 2 hanno chiesto il sabato, solo su quelle che fanno la prima. Noi abbiamo dovuto costituire un comitato autonomo per raccogliere le intenzioni di tutte le famiglie per la scuola è di tutte le famiglie, dal primo anno della scuola materna all’ultimo anno della scuola elementare. Quindi questa strumentalità gliela rimando indietro. Per quanto riguarda poi l’intervento fatto... Ah, Xx Xxxxxxx dice anche che il territorio e l'Amministrazione Comunale deve essere attenta ai segnali di novità che vengono dalle autonomie scolastiche, e che forse questa dirigenza dà dei segnali, o comunque anticipa certe cose; ebbene non bisogna anticipare più di troppo, le novità per poterle calare, radicare nella realtà su queste novità bisogna confrontarsi, confrontarsi in maniera serena in tempi più lunghi e non così rapidi. Per quanto riguarda poi l’intervento di Xxxxxxxx, riprendo alcune sue parole: "è un Ordine del Giorno che si configura come grave ingerenza nei confronti dell’autonomia dell’offerta formativa", e Xxxxxxxx continua dicendo "non si può vincolare l’autonomia formativa alla capacità di gestione dei servizi da parte del Comune"; ma allora l’autonomia avrebbe dovuto prevedere che le scuole stesse si gestissero, di dovevano gestire le mense, i trasporti. No, questo non lo prevede, anzi i comuni come ha poco fa detto Cerioni, saranno i comuni a dover offrire strutture, strutture scolastiche, arredi, ecc. Poi facciamocela finita con questi personalismi, io non sto facendo una crociata contro nessuno: come rappresentante politico sto portando all’attenzione del Consiglio Comunale, come è legittimo che io faccia, un problema che penso interessi la città. Non c’è nessuna crociata personale...
(Fine Registrazione Nastro 1 Lato B)
...Pertanto io ritengo che sarebbe stato e sarebbe ragionevole che in questo momento il Consiglio del 1° Circolo possa andare a rivisitare la situazione, riaprire la discussione, perché questa è la volontà. Oggi stesso il Comitato Autonomo delle Famiglie ha presentato al Provveditore, al Sindaco e all'Assessore una petizione di firme, quando le raccoglie qualcun altro le firme sono sempre valide, quando le raccoglie qualche altra parte si annida sempre il dubbio; sono 50 famiglie, se sono 100 persone, dell'ordine di scuola dalla scuola materna alla scuola elementare del 1° Circolo e non di nessun altro, quindi io penso che queste famiglie meritino la dovuta attenzione da parte di questo Consiglio Comunale.
- CONS. DI XXXXXXX XXXXXXXX (D.S.): Io non ripeterò molte cose dette nel primo intervento. Soprattutto ringrazio il collega Xxxxxxxx per l'intervento che ha fatto, perché mi ha risparmiato in termini di tempo, ma anche evidentemente di comunicazione, ma anche di alcune cose che io condivido pienamente nella loro totalità, vorrei ribadire però alcune questioni. Per intanto non c'è nessun arroccamento da parte del partito di maggioranza relativa. Questo partito di maggioranza relativa si dichiara disponibile a raccogliere le esigenze di tutti da qualsiasi parte provengano, da parte di qualunque scuola, purché abbiano un minimo di ragionevolezza, di sostenibilità. Questo partito di maggioranza relativa ha sempre manifestato, nei confronti anche dei problemi del sociale un sommo rispetto facendone per molto tempo, ma anche attualmente, uno dei propri cavalli di battaglia. Voglio anche chiarire che le ragioni delle contrarietà che noi esprimiamo verso questo Ordine del Giorno non riguardano l'ingerenza vista in termini giuridici, esclusivamente giuridici o solamente giuridici, vista in termini di rispetto sostanziale; il nostro ordinamento giuridico, il nostro ordinamento amministrativo è
costellato da una geografia di organismi che hanno diverse competenze, hanno un diverso ruolo e il tutto si basa sull'armonizzazione di queste competenze e di questi ruoli. La scuola è di tutti, ma è anche degli insegnanti; molto spesso si parla di scuola per il semplice fatto che si è andati a scuola, ma senza così cercare di capire quali sono i reali problemi della scuola. La questione dell'autonomia, fai da te, va bene, però è anche vero che qualche scuola dal 1996 sta chiedendo alle amministrazioni comunali che si sono succedute un tavolo di discussione, questo tavolo permanente l'amministrazione, evidentemente ragionevolmente, non ...?... ma allora non si può gestire soltanto l'autonomia con le lettere, con i dispacci, con l'e-mail, con le comunicazioni e quant'altro; l'autonomia è un fatto che deve occupare chi riguarda tutto l'anno, è uno dei punti nuovi degli ultimi tre anni. In realtà il problema politico è che rispetto all'autonomia le scuole sanno quello che debbono fare, alcune lo fanno bene, alcune lo fanno male, e invece è da parte degli enti locali che manca nella loro generalità la consapevolezza. Quindi ribadiamo anche il fatto, a maggior ragione, di votare contro, sulla base di quanto diceva Xxxxxxxx, che non ho potuto dire io per ragione di tempi, cioè questa scuola non crea aggravio di risorse, garantisce comunque il sabato, comunque è acclarato, per chi si interessa di questioni di scuola, che l'estinzione del curriculum per ragioni oggettive non può avvenire anche al sabato. La storia del pranzo. Signori, ma si tratta di 15 pranzi per 33 settimane, io non penso che sia una cifra, come dire, di enormi proporzioni, però... Xxxxxxx, io non ho interrotto nessuno, un po' di pazienza. Però rispetto a questo si tratta di capire pure quali sono le economie che l'Amministrazione invece realizza. Concludo dicendo semplicemente che per quello che poi riguarda le ragioni complessive del nostro intervento noi non pretendiamo così di dettarle a nessuno, sono espressione di quanto avvertiamo, rispetto a quanto avvertiamo manifestiamo, ribadiamo la contrarietà a questo Ordine del Giorno.
- CONS. XXXXX XXXXXXXXX (F.I.): Io a nome del gruppo di "Forza Italia" dichiaro voto contrario all'Ordine del Giorno in quanto, nonostante le varie motivazioni apportate, non ritengo vengano rispettai i criteri di autonomia scolastica se ci sono ingerenze da parte dell'Amministrazione Comunale, quindi c'è anche la necessità di rispettare l'opinione del 67% dei genitori del 1° Circolo, visto che si sono pronunciati a favore dell'organizzazione su 5 giorni. È vero che mi sembra ci siano dati contrastanti: mentre si parla del 67% nella relazione della Aguzzi, quindi adesso sentiamo da parte del Consigliere Xxxxxxxxx che 50 su 100 genitori hanno firmato una petizione in contrasto con la precedente affermazione; quindi non ritengo ci siano notizie valide e fondate per cui ci si possa orientare in modo diverso. Comunque ribadisco il voto contrario da parte di "Forza Italia".
- CONS. XXXXXX XXXXXXX (C.I.): Sinceramente nell'arco di questo dibattito non ho capito bene se mi trovo in una saletta di una scuola, nel senso che stiamo parlando in seno a un Consiglio di Circolo o se effettivamente siamo, come siamo, in un'aula di Consiglio Comunale. Io credo che sbaglia chi in questa occasione abdica ad un proprio ruolo, che è quello di Consigliere Comunale che deve, ha un dovere preciso e cioè di affrontare le tematiche e i problemi che sono di propria competenza. Dire qui e motivare il voto contrario, perché io avrei capito benissimo che si diceva, il mio voto è contrario perché io condivido la scelta che ha fatto questo circolo, perché didatticamente corretta, ecc. ecc. ecc. e questo lo avrei compreso, abbiamo idee diverse ma l'avrei compreso. Ma motivare il voto contrario a questa mozione richiamandosi al principio dell'autonomia, scusate, ma mi sembra vergognoso, vergognoso. Non siamo, ripeto, qui in un Consiglio di Circolo, siamo in un Consiglio Comunale e noi siamo stati eletti dai cittadini per fare il nostro dovere e scambiare l'ingerenza con quello che invece è un dovere delle persone che sono state elette da questi cittadini, beh, sinceramente un po' mi fa vergognare. Noi voteremo a favore, perché non rinunciamo al nostro ruolo.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXXXXX (C.D.): O l'autonomia scolastica e l'autonomia del processo formativa è una cosa nella quale si crede o no. Questo Consiglio Comunale fa una grave ingerenza, perché entra in una metodologia squisitamente di competenza del Circolo e della direzione didattica. Se personalismi vengono fatti, e chi vi parla di sicuro non è vicino ideologicamente e politicamente al P.D.S., ai D.S., credo da secoli, c'è nel fatto che certi personalismi li fa chi pensa di trasformare su un utilizzo che si fa della scuola o delle strutture scolastiche a livello personale, non chi dà dei giudizi politici sul ruolo, sulla funzione, sulla libertà di autonomia del processo formativo. In secondo luogo è sbagliato dare più importanza alla gestione e ai servizi rispetto a una autonomia della scuola. Chi è stato con noi a Waiblingen in occasione del gemellaggio sa bene quale sarà il futuro e la futura impostazione della scuola europea, e allora, voglio dire, qui o si fanno battaglie di avanguardia, o si fanno battaglie di retroguardia a difesa di vecchi interessi e di un vecchio assistenzialismo che non paga più, non paga più anche considerato che sia nella delibera del Consiglio di Circolo, sia nella relazione che ci ha offerto il responsabile tecnico della direzione didattica, si dice che nulla peserà a carico dell'organizzazione del Comune, che il numero dei pasti e mensa rimarrà invariato e che comunque sia l'attività integrativa prevista nel sabato è garantita in autonomia dal Circolo, dalla direzione didattica e dal Circolo stesso; ecco, quindi non confondiamo le cose. Sono due cose assolutamente diverse. Una cosa fondamentale è che non possiamo condizionare o vincolare il processo formativo dei nostri figli, con un pasto mensa in più o un pasto
xxxxx in meno, perché in questo caso xxxxxxx gestire la politica scolastica ai funzionari del servizio scuola; forse c'è ancora qualcuno qui dentro, e non sei te di sicuro, che preferisce questa strada.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Dichiarazione di voto. Io credo che forse non sono stato chiaro e insieme a me probabilmente non sono stati chiari coloro che hanno sostenuto la mia stessa impostazione. Se è vero, come è vero, che il cittadino ha diritto di esprimere il proprio pensiero e la propria opinione, io credo che anche di più, viva Dio, questo Consiglio Comunale debba poter esprimere il proprio pensiero. Non capisco perché l'espressione del pensiero del Consiglio Comunale debba per forza essere considerato un'ingerenza su un altro organo, non lo capisco, non lo capisco proprio. Io penso che se un Ordine del Giorno chiarisce quella che è l'impostazione di una certa maggioranza nel momento in cui la maggioranza viene evidenziata a seguito del voto, e invita, non costringe, invita un circolo d'istituto a muoversi in un modo diverso da come si è mosso credo..., un consiglio di circolo, grazie Consigliere Di Lucchio, credo che non si compia nessun peccato mortale e chiunque si ponga in una posizione diversa e chiunque creda che questo non è vero, allora quelle persone e costoro dovrebbero rileggere meglio questo Ordine del Giorno di cui condivido pienamente lo spirito. E continuare a dire questo è un atto di ingerenza significa operare in modo ottuso, e l’ottusità non deve essere di nessun organo democratico, tanto meno di un Consiglio Comunale; per cui o capiamo questo concetto, oppure è inutile che continuiamo a discutere, allora evidentemente c’è una preclusione iniziale contro la quale non c’è nessuna possibilità. Ribadisco ancora una volta che io voterò favorevolmente rispetto a questo Ordine del Giorno.
- PRESIDENTE: Xxxx, allora dichiaro chiusa la discussione... (Interruzione) ...Lo facciamo, c’è il numero legale Consigliere. Allora, metto in votazione il punto 3 all’Ordine del Giorno.
VOTAZIONE:
▪ PRESENTI: 24
▪ VOTANTI: 22
▪ FAVOREVOLI: 9 (A.N.; C.I.; P.R.I.; S.D.I.; P.P.I.)
▪ CONTRARI: 13
▪ ASTENUTI: 2 (Polita; "Verdi")
- PRESIDENTE: L’Ordine del Giorno, sottoriportato, è respinto a maggioranza.
PARTITO POPOLARE ITALIANO GRUPPO CONSILIARE
ORDINE DEL GIORNO
“Ripristino del tempo scuola dal lunedì a sabato nelle scuole materne e nelle prime classi a tempo pieno del I Circolo Didattico”
PRESO ATTO
▪Che il Consiglio del I Circolo ha deliberato che dall’anno scolastico 2000-2001 le famiglie che intenderanno far frequentare per la prima volta i loro figli le scuole materne (Negromanti, Kipling, Rodari, Sbriscia) o le elementari a tempo pieno (Capannini, Conti) del territorio di competenza, potranno contare solo sulla “settimana corta”, cioè su una articolazione dell’orario scolastico settimanale da lunedì a venerdì;
▪Che numerose famiglie di quel distretto scolastico di competenza, soprattutto quelle con un orario di lavoro su sei giorni settimanali, si troverebbero penalizzate da tale decisione;
▪Che l’organizzazione del tempo pieno di 5 giorni alla Scuola Xxxxxxxx Xxxxx, di nuova istituzione, dovrebbe comportare un ampliamento del servizio mensa e ciò in violazione delle indicazioni fornite ai dirigenti scolastici dai servizi educativi del Comune;
CONSIDERATO
▪Che i “tempi della Famiglia” sono tra loro diversi e che pertanto, pur nella tutela dei bisogni del bambino, devono poter trovare soddisfazione da parte dell’istituzione pubblica, scuola compresa;
▪Che, potendo il Circolo Didattico in oggetto contare su più scuole materne ed elementari, potrebbe e dovrebbe modulare l’orario scolastico settimanale in modo tale da rispondere alle esigenze delle famiglie tutte;
▪Che il Consiglio di Circolo, pur nel rispetto della sua autonomia decisionale, dovrebbe deliberare per la sua parte di competenza raccordandosi con l’Ente Comunale che poi deve erogare i servizi (spazi, mensa, trasporto. );
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
A chiedere all’organo scolastico di competenza di garantire l’apertura del sabato nelle scuole materne laddove ce ne fosse la richiesta di un numero congruo di famiglie (almeno 15) e l’istituzione di una sezione a tempo pieno al X. Xxxxx dal lunedì al sabato essendo già il tempo pieno della scuola Capannini articolato su soli 5 giorni.
Xxxxx Xxxxxxxxx Consigliere P.P.I
Jesi 15.01.2000
COMMA 4 - DELIBERA N. 68
▪ ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE COMUNALE DEI VERDI XXXXXXXX XXXXXXXXX SULLA DIFFUSIONE E APPLICAZIONE DELLA BIOEDILIZIA NEL TERRITORIO COMUNALE.
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Spadari, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Mocchegiani.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono entrati i Consiglieri: Xxxxxx, Mocchegiani; e sono usciti i Consiglieri: Xx Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Brazzini, Xxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXXX ("Verdi"): Mi limito solamente a leggere l’Ordine del Giorno perché è molto semplice e si riferisce ad un concorso che lo I.A.C.P. Marche ha fatto nella provincia di Ancona, e l’assegnazione al premio che verrà adesso realizzato questo progetto nell’area SMIA 2. Allora, "Il Consiglio Comunale, premesso che la direttiva C.E.E. 106 dell’89 sui materiali da costruzione prevede l’obbligo rispetto ai requisiti essenziali, come il N. 3 che riguarda igiene salute e ambiente; il N. 5 protezione contro il rumore; il
N. 6 risparmio energetico. Premesso che molti materiali ancora usati nell’edilizia contribuiscono sia a far insorgere patologie in coloro che passano molto del loro tempo all’interno degli edifici, sia ad inquinare l’ambiente con scarti di lavorazione a volte pure tossici. Premesso che l’uso di materiali tradizionali, tipo pietra e mattoni, consente un notevole risparmio energetico oltre che garantire stabilità termica, maggior produzione campi elettromagnetici, minore rumorosità degli ambienti interni. Considerato che il 24 novembre del ’99 è avvenuta la premiazione del concorso bandito dal Consorzio I.A.C.P. Marche, e che il progetto primo classificato al suddetto concorso pubblico introduce nel panorama locale stimolanti elementi..."
- PRESIDENTE: Xxxxxx, xxxxx Xxxxxxxxx, o i Consiglieri seguono tutto il Consiglio, oppure io sospendo la seduta.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXXX ("Verdi"): "Considerato che il progetto primo classificato al suddetto concorso pubblico introduce nel panorama locale stimolanti elementi innovativi, nel rispetto della direttiva
C.E.E. 106 dell’89 e del D.P.R. 246 del ’93, tra i quali ricordiamo le tecniche di bioedilizia e i principi costruttivi a tutela della salute degli utenti; considerato che da scrupolose stime i costi di realizzazione degli alloggi utilizzando tecniche di bioedilizia ...?... poco superiori a quelli delle case popolari; che per la realizzazione delle suddetto progetto il Comune di Jesi ha assegnato al Consorzio I.A.C.P. Ancona un lotto della SMIA 2, e che è in fase di ultimazione la progettazione esecutiva, e inoltre il consorzio dispone già della copertura dei costi per la realizzazione degli alloggi; impegna il Sindaco e la Giunta a mettere in atto soluzioni che possono sviluppare in città e tra le imprese edili la diffusione e la ...?... dei principi di bioedilizia, in riferimento alle nuove costruzioni e anche alle ristrutturazioni; ad organizzare entro la fine dell’anno un incontro-dibattito pubblico, in cui si illustrano i vantaggi delle suddette tecniche costruttive, anche in riferimento agli altri esempi jesini; a sottoporre all’esame delle Commissioni Consiliari una proposta che introduca elementi di bioarchitettura sia nel piano regolatore generale, sia nel regolamento edilizio comunale".
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Per dire che noi voteremo a favore di questo Ordine del Giorno, tengo a precisare comunque che come già giustamente evidenziato, questa Amministrazione già ha fatto dei passi importanti praticamente verso questo campo. Già il fatto stesso che all’interno di un’importante realizzazione del Comune di Jesi, cioè la scheda progetto SMIA 2, il Consorzio I.A.C.P., Istituto Autonomo Case Popolari, preveda un intervento di bioarchitettura, è una cosa importante. Quindi io vorrei dire che quando si sente magari sulla stampa, su certi organi, che questa Amministrazione non mette in essere delle importanti opere che vanno incontro ad una gestione compatibile con l’ambiente, questa è una colossale forzatura. Io voglio che non siano solamente delle mere parole, che soprattutto all’interno del nostro strumento urbanistico e quindi del regolamento edilizio che poi non esiste il regolamento edilizio comunale, perché è il regolamento edilizio tipo della Regione Marche; siano inseriti questi elementi tenendo anche conto delle compatibilità, che sono economiche, delle stesse. Quindi noi voteremo a favore di questo Ordine del Giorno.
- PRESIDENTE: Non ho altri interventi, pongo in votazione il punto 4 all’Ordine del Giorno. VOTAZIONE:
▪ PRESENTI: 21
▪ VOTANTI: 18
▪ FAVOREVOLI: 18
▪ CONTRARI: 0
▪ ASTENUTI: 3 (S.D.I.)
- PRESIDENTE: E’ approvato all’unanimità con l’astensione del gruppo socialista.
COMMA 5 - DELIBERA N. 69
▪ ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE STRANIERO AGGIUNTO EKORIKO XXXXXX SULLA NECESSITA’ DI REPERIRE ALLOGGI A COSTI AGEVOLATI PER LE FAMIGLIE STRANIERE RESIDENTI A JESI.
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xx Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Brazzini.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono entrati i Consiglieri: Brazzini, Xxxxxxxxx, Xx Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx; ed è uscito il Consigliere Xxxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 25 Consiglieri -
- CONS. XXXXXXX XXXXXX (Cons. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx): Signor Presidente mi limito a leggere. "Premesso che il fenomeno dell’immigrazione degli stranieri nelle città italiane è un fatto a cui dover dare necessarie risposte, che anche la città di Jesi è sede di residenza di un gran numero di famiglie straniere, che le suddette famiglie, oltre a dover superare i problemi connessi all’inserimento sociale, hanno enorme difficoltà a poter reperire un locale adeguato ad alloggio e qualora ci fosse a costi superiori alle loro possibilità; considerato che anche a Jesi si assiste quotidianamente a numerosi fenomeni di degrado sociale, in cui il più delle volte sono vittime gli immigrati; invita il Sindaco e la Giunta a trovare soluzioni strutturali tali da risolvere i problemi degli immigrati connessi all’abitazione; nella fattispecie si propone la messa a disposizione di opportunità abitative, in cui le famiglie straniere con residenza a Jesi possano alloggiare a costi agevolati, così come avviene in molte città italiane".
- CONS. XXXXXX XXXXXXXX (A.N.): Sì, io invito il collega Consigliere a poter prendere in esame un emendamento che il mio collega Xxxxxxxxx sta buttando giù, di cui poi daremo lettura, del senso e del tenore che purtroppo Jesi, non certo per colpa dei partiti di opposizione, ha dei prezzi veramente esorbitanti sia a livello di locazione che a livello di acquisizione degli immobili. Quindi è una realtà contro la quale dobbiamo cozzare purtroppo, non per colpa nostra ripeto, e quindi se è disponibile a modificarlo questo Ordine del Giorno noi potremmo anche votarlo.
- PRESIDENTE: Se qualcuno me lo porta, una volta steso, qui lo leggo poi.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): No, aspettiamo, cioè io vorrei leggere l’emendamento del Consigliere Grassetti. Cioè bisogna vedere se è quell’Ordine del Giorno su cui io penso che sia favorevole, bisogna vedere se snatura o non snatura, c’è un emendamento quindi...
- PRESIDENTE: La parola a Grassetti che ne dà lettura.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.):L’emendamento nasce dalla presa d’atto che a Jesi, se è vero come è vero, che vi sono persone in difficoltà appunto appartenenti al mondo degli immigrati, è altrettanto vero che molti dei nostri jesini si trovano in condizioni certamente non invidiabili; per cui io credo che un documento di questo tipo, noi crediamo che un documento di questo tipo debba poter essere emendato in modo da consentire i vantaggi nei confronti degli immigrati in difficoltà, anche agli jesini in difficoltà, nel principio secondo il quale indipendentemente dalla provenienza delle persone, indipendentemente dalla loro cultura, indipendentemente dal colore della pelle, la difficoltà è difficoltà per tutti. E non sarebbe giusto aiutare una parte delle persone che sono in difficoltà e tralasciare l’attenzione nei confronti di altri, per questo l’emendamento è il seguente: prima del "considerato" noi aggiungeremmo "che pure altre famiglie jesine devono affrontare seri problemi economici ed abitatitivi"; poi diciamo "considerato", lasciando quello che già è stato scritto dal Consigliere Straniero, noi aggiungeremmo "ed anche altri cittadini di Jesi in difficoltà", in modo che il periodo si legga come segue: "che anche a Jesi si assiste quotidianamente a numerosi fenomeni di degrado sociale, in cui il più delle volte sono vittime gli immigrati ed anche altri cittadini di Jesi in difficoltà; invita il Sindaco e la Giunta a trovare soluzioni strutturali tali da risolvere i problemi degli immigrati connessi all’abitazione e degli altri jesini in difficoltà", questa è un’altra aggiunta, "e nella fattispecie si propone la messa a disposizione di una struttura in cui le famiglie straniere e jesine in difficoltà con residenza a Jesi, possano alloggiare a costi agevolati, così come avviene in molte altre città italiane". Questo è l’emendamento. Grazie. Laddove dice "a disposizione di una struttura" noi metteremo "di strutture" in cui le famiglie straniere... onde evitare voglio dire che si crei un ghetto insomma.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Credo che altri gruppi stiano presentando ulteriori emendamenti sui quali ci esprimeremo quando saranno presentati. Io vorrei però fare delle considerazioni su sia l’Ordine del Giorno del Consigliere Straniero Aggiunto, che sull’emendamento del Consigliere Grassetti, di "Alleanza Nazionale". Il fenomeno descritto dal Consigliere Straniero Aggiunto è vero: il fenomeno in cui determinate, queste determinate persone che vengono nel nostro paese per ricercare un lavoro, e che molte volte sono oggetto anche di..., altre persone che si approfittano delle stesse facendo pagare affitti esorbitanti in quanto queste persone sono in questo momento una categoria debole nella nostra società. Dobbiamo dire che noi siamo per l’integrazione, noi siamo per una società aperta, la nostra società questa cambiando, e queste persone ,che sono anello debole, devono essere tutelate, anche perché lavorano, producono, e soprattutto perché cercano un futuro, una vita migliore. Però da qui, da questo fenomeno a dire che Jesi, anche come sottolineato molte volte dal Consigliere Grassetti sulla stampa: il Comune di Jesi ha in questo momento tutta una serie di strutture, tutta una serie di incentivi, tutta una serie di aiuti verso queste persone in difficoltà, cittadini italiani; ed è ora di farsela finita di far sembrare questa città come il Ruanda - Burundi, cosa che non è vera. E sì bisogna sottolinearlo con forza anche sulla stampa, perché praticamente c’è una strana tendenza di denigrazione da parte dell’opposizione, che vuole far sembrare questa città come praticamente un’appendice del Ruanda - Burundi, cosa che non è vera. Allora, il problema è: c’è una legge regionale di tutela, di assegnazione a costi, a canoni agevolati fatta a cittadini italiani e approvata dall’attuale maggioranza regionale; c’è tutta una serie di regolamenti che fa sì che il Comune metta a disposizione delle strutture a canoni agevolati; e sono parecchie, tanto che il Consigliere Grassetti lo sa, perché ha un’interrogazione in merito, e sa pure quanti sono gli appartamenti a canone agevolato che il Comune di Jesi conferisce e dà in questa città. Bisogna migliorare, tutto bisogna migliorare, però certi emendamenti che snaturano l’Ordine del Giorno e che soprattutto sono strumentali; e quindi che approvandoli darebbero un altro senso a questa cosa. E quindi noi sull’emendamento del Consigliere Grassetti ci esprimeremo contro; ci permetteremo di valutare l’emendamento che so che altri gruppi presenteranno; voteremo a favore dell’Ordine del Giorno del Consigliere Straniero Aggiunto.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXX (P.P.I.): Dunque, io vorrei fare un invito ai colleghi Consiglieri a chiamare il Consigliere con il nome: ci chiama Consigliere Ekoriko e non ci chiama Consigliere Straniero Aggiunto, perché si chiama in questo modo. Quindi è un invito, non è... Quindi l’Ordine del Giorno portato in quest’aula dal Consigliere Ekoriko è un Ordine del Giorno che mette sul tappeto un problema che esiste, che tutta la città conosce; e sicuramente i problemi di degrado sociale, per quanto riguarda la ricerca dell’abitazione e l’individuazione di un’abitazione, è maggiore, sicuramente maggiore per i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno che non per i cittadini jesini, per i quali già da tempo l'Amministrazione Comunale, come ha ricordato il Consigliere Balestra, ha messo in atto tutta una serie di interventi per potere in qualche modo fronteggiare le loro esigenze. Io voglio discutere sulla sostanza di questo Ordine del Giorno, porta alla luce un problema reale: personalmente, una posizione personale, non ritengo utile l’individuazione di una struttura, ciò non farebbe altro ancora una volta di marginalizzare un problema. A me piacerebbe che gi stranieri diventassero sale, diventassero gente tra la ente di Jesi, e non collocati in strutture particolari; quindi noi condividiamo a pieno questo Ordine del Giorno, lo appoggeremo. Quello che chiediamo al Consiglio Comunale e alla Giunta è in qualche modo di rendersi garante insomma di contatti tra le organizzazioni degli inquilini, le organizzazioni degli stranieri in Vallesina, perché si possa arrivare all’individuazione di formule che possano coniugare le esigenze sia degli stranieri che per determinati motivi si trovano in situazioni di disagio o di difficoltà nella ricerca dell’alloggio, ed anche le legittime esigenze e diritti dei proprietari che mettono a disposizione queste abitazioni.
- CONS. XXXXXX XXXXXXXX (S.D.I.): Innanzitutto ringrazio il Consigliere Ekoriko per avere presentato questo Ordine del Giorno che solleva un problema reale. E’ un problema che come già sottolineato non tocca solamente gli stranieri, li tocca sicuramente in misura maggiore, ma anche gli jesini hanno un problema relativamente alla casa. Io inquadrerei l’Ordine del Giorno di questa sera in una tematica leggermente più vasta, quella attinente alla politica abitativa, alla politica della casa; è un problema forte a Jesi, è un problema che riguarda, ripeto, sia gli stranieri ma anche gli jesini ne è prova l’elevato numero di domande che sono pervenute all’ultimo bando di case... per l’assegnazione di case popolari: oltre 200. Questa è la prova tangibile del problema abitativo nella nostra città. Occorre dare risposte, occorre dare risposte immediate a tutti, agli stranieri e agli jesini; e sappiamo che ci sono in atto politiche, interventi, grazie agli strumenti legislativi appropriati. Questo Ordine del Giorno noi lo condividiamo ecco, vedremo meglio un allargamento. Ci lascia perplessi come già sottolineato da Xxxxxxxxx e da Xxxxxxxxx il discorso di una "messa a disposizione di una struttura": non vorremmo che questa diventasse una sorta di ghetto dove ci vanno solamente gli stranieri, quelli che non hanno soldi, che non hanno mezzi finanziari, che non possono permettersi di abitare in zone migliori o in case di livello diverso, di qualità migliore. Quindi, ecco, un problema da evitare è la creazione di ghetti. E per risolvere un problema abitativo in generale a mio avviso, io invito l'Amministrazione, in particolare l’Assessore a cercare di mettere in moto in maniera naturale il mercato delle locazioni, usufruendo anche di strumenti legislativi;
come quelli consentiti dall’ultima legge delle locazioni, in particolare al comma 4 dell’art.2, dove si prevedono aliquote I.C.I. ridotte, inferiori all’aliquota minima, ridotta per la prima casa, per coloro che affittano le abitazioni in base ai contratti tipo stipulati con l’associazione degli inquilini, quindi in base al meccanismo tre più due. E questo secondo il mio avviso potrebbe essere una proposta positiva, un’iniziativa che se adottata potrebbe favorire e agevolare ancor di più il mercato libero delle locazioni, e questo andrebbe sicuramente in favore sia degli stranieri che degli jesini.
- CONS. XXXXXX XXXXXXX (C.I.): Io credo che questo Ordine del Giorno vada valutato non nella lettera ma nel senso, perché è chiaro che neanch’io... penso che bisogna che alla Giunta, all’Amministrazione Comunale arrivi questo segnale: c’è questo problema, gli stranieri con regolare permesso di soggiorno vengono per lavorare qui, e che cosa succede? Succede qui quello che succede altrove, e cioè gli stranieri vengono ammucchiati negli appartamenti, stipati negli appartamenti con lauto guadagno di chi affitta in nero questi appartamenti. Perché questo è il problema, questo non succede con i poveri jesini Xxxxxxxxx; quindi io capisco che voi, tu hai presentato quell’emendamento con una sorta di pudore, perché qui è stato definito l’emendamento come strumentale, io dico è xenofobo. Perché quell’emendamento..., hai avuto il pudore di non dire che sei contrario a questo Ordine del Giorno, per cui l’hai dovuto mitigare dicendo: oh, un momento, mica ci sono solo i poveri neri o rumeni, o indiani, ci sono anche i poveri jesini; come se noi non lo sapessimo. Solo che i poveri jesini non vengono stipati a decine negli appartamenti a 500 mila lire a letto ciascuno. Non succede questo ai poveri jesini, succede solo agli stranieri che vengono qui; e chi ci guadagna sono quegli inquilini che non fanno neanche i contratti regolari. Per cui il senso bisogna capire di questo Ordine del Giorno, e il senso è quello di dire all’Amministrazione: Amministrazione veglia su questa questione, sii garante rispetto ad una cosa veramente che non fa onore alla città di Jesi che ha ben altre tradizioni, rispetto a quello che accade da parte di alcuni che ci lucrano su questa situazione; per cui veglia e possibilmente metti in atto iniziative tali che rendano possibile fare quello che avviene già in altra maniera. Lo diceva Xxxxxx: fare in modo che ci siano degli accordi con le associazioni degli inquilini e con le associazioni anche dei piccoli proprietari, perché si facciano dei contratti garantiti, dove appunto c’è una sorta di vigilanza da parte dell’Amministrazione. Io credo che questo sia il senso che c’è in questo Ordine del Giorno: Amministrazione vigila perché tra i tuoi cittadini c’è chi si approfitta di queste persone che stanno in condizioni di difficoltà. E io credo che da questo punto di vista noi sicuramente votiamo a favore, come credo tutta la maggioranza; anche se appunto, ripeto, non condivido alla lettera, nel senso che anch’io ritengo che non debba essere individuato un unico immobile dove poi sistemare..., anche perché se la strada, e io credo che la strada migliore sia appunto quella di collegarsi con le organizzazioni sindacali, con le associazioni dei piccoli proprietari, proprio per fare questi contratti di affitto vigilati; eh, allora la strada non è quella di un unico immobile. Ma è quella di avere su tutto il territorio jesino la possibilità di avere questi contratti particolari; in questo senso io propongo alla Giunta, a questa Amministrazione di muoversi.
- ASS. XXXXXXX XXXXX: Il problema che è stato posto in questo Ordine del Giorno è un problema vero, autentico, e direi in certi casi quasi drammatico. La nostra città sta vivendo da qualche anno questo saldo di immigrazione positivo, ma che evidentemente portando anche una ricchezza, perché comunque una ricchezza di popolazione e anche una ricchezza di contenuto all’interno della popolazione, è anche sicuramente un arricchimento della città; porta con sé comunque anche questi problemi, in particolare il problema della casa. Noi ci troviamo a viverlo quasi quotidianamente, nel momento in cui ad esempio troviamo l’immigrato che è venuto ad abitare nella nostra città da solo, tenta il ricongiungimento al coniuge, e dopo aver trovato con grossissime difficoltà miniappartamenti e non ce ne sono tantissimi. Poi si trova che per la legge regionale giusta a questo punto, perché è una legge regionale che tutela la salubrità, l’igienicità, anche la dignità evidentemente degli alloggi, impone comunque una certa metratura; tale che nel momento in cui si chiede il ricongiungimento al coniuge, chi ha lavorato tanto per trovare quell’appartamento si trova che l’appartamento già piccolo, comunque non è più consono; per cui sono problemi effettivamente drammatici. Ci troviamo anche a verificare spesso nel momento in cui vengono richieste concessioni edilizie, e qui mi riallaccio al discorso che faceva la Consigliera Cesini che è verissimo, purtroppo è verissimo, in cui vengono ristrutturati degli appartamenti con destinazioni non chiarissime, o anche con soluzioni non altrettanto chiare, che fanno pensare però a che cosa possano servire. Tanto che il più delle volte non diamo, eh mi dispiace, non diamo concessione edilizia in questo senso, se non si capisce a che cosa servono; e se non si capiscono quei locali che sono messi genericamente disbrigo, o locali poliutilizzo o cose di questo genere, ma poi uno immagina quale utilizzo possa essere; per cui se non è chiarito o non è a norma evidentemente queste concessioni edilizie non vengono date. Detto tutto questo però evidentemente questo non risolve affatto i problemi, pone il dito sui problemi per dire che effettivamente questi problemi ci sono. Alcune soluzioni, chiamiamole così, temporanee insomma sono state trovate, possono dare una minima risposta anche con questo discorso, con gli I.A.C.P., che sicuramente darà risposta agli jesini, perché anche agli jesini di deve dare; ma darà risposta anche evidentemente a quella fascia di popolazione, ed in particolare agli immigrati che si trovano in condizioni di estremo disagio. Già nella
relazione di programma elettorale di questa maggioranza era stato posto in evidenza questo problema, tant’è che si diceva appunto che era opportuno intervenire per dare, per costruire insomma, per avere di tipologia diversa rispetto a quelle che sono state realizzate, per dare la possibilità a cittadini meno abbienti per motivi vari, di avere comunque una loro abitazione. Questo quindi lo abbiamo ben presente, lo abbiamo ben presente adesso, lo avevamo...
(Fine Registrazione Nastro 2 Lato A)
...quanto è stato chiesto e dal Consigliere dello S.D.I. e dalla Consigliera Cesini, cioè di intervenire attraverso affitti agevolati, noi lo stiamo già facendo; c’è già un accordo per cui mi pare che l’I.C.I., poi c’è qui l’Assessore al Bilancio che può intervenire, mi pare che sia stata abbassata addirittura al 2%... (Interruzione) ...Per dare modo appunto a quei proprietari che avessero a disposizione delle abitazioni sfitte, quindi di poterle utilizzare addirittura con abbattimento dell’I.C.I. rispetto alla prima casa che viene pagata appunto dai cittadini. Quindi voglio dire non solo una casa in affitto che ha un I.C.I. abbastanza elevata, data in affitto comunque piuttosto che tenuta libera, ha un abbattimento notevole dell’ICI; purché evidentemente poi gli affitti siano affitti concordati e ci auguriamo siano effettivamente solo quegli affitti concordati, non altro come purtroppo in certe situazioni temiamo che siano. Questo per dire evidentemente che questo problema diventa sempre più impellente, è un problema a cui cerchiamo, con gli strumenti che abbiamo, di dare una risposta; sicuramente in futuro penso che saranno necessari risposte ancora, anzi sicuramente maggiori di quelle che siamo in grado di dare in questo momento.
- ASS. XXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXX: Io parlo come Assessore al Patrimonio, e posso dire che per quanto riguarda i problemi sollevati giustamente dal Consigliere Ekoriko con il suo Ordine del Giorno, noi abbiamo attuato tre direttive a livello di Amministrazione Comunale, a livello di Assessorato, oltre alle altre che hanno opportunamente illustrato i colleghi di Giunta. Innanzitutto a livello di patrimonio voi sapete benissimo che in collaborazione con i Servizi Sociali, abbiamo degli alloggi destinati per far fronte a certe emergenze, a prescindere dalla nazionalità e dal colore di chi viene a fare le richieste. Le condizioni sono quelle del bisogno, c’è un apposito regolamento, e questo è anche uno dei motivi per cui il nostro patrimonio non rende come se fosse in mano al privato: perché la funzione nostra a livello di patrimonio immobiliare comunale e soprattutto gli alloggi, è quella non soltanto di avere reddito, ma anche di costituirne uno strumento per interventi sociali nel settore abitativo. Il secondo indirizzo di intervento è quello relativo al canone controllato: quell’accordo raggiunto verrà messo in discussione giovedì o venerdì prossimo, perché nel frattempo abbiamo appurato che alcuni parametri per il riconoscimento di Jesi quale città ad alta tensione abitativa non li abbiamo, per cui il riconoscimento non potrà avvenire, l’Ordine del Giorno che abbiamo votato in Consiglio Comunale, alcuni mesi fa. Allora abbiamo richiamato, riconvocato tutte le parti che hanno stipulato quell’accordo, l’accordo per il canone controllato, estendendolo anche ad una parte che era stata esclusa, per giovedì, venerdì prossimo; al fine di rendere ancora più appetibile, visto che non abbiamo le detrazioni IRPEF derivanti dallo stato di città ad alta tensione abitativa, il ricorso a contratti di affitto a canone controllato. L’altro discorso che abbiamo impostato in collaborazione con i Servizi Sociali e l’Istituzione Centro Servizi Sociali, è quello della somma che abbiamo ...?... al fondo di riserva, 80 milioni, vi ricordate, nell’ultimo Consiglio Comunale; che servirà a metà anno a far fronte ad alcune esigenze per le fasce più disagiate. Va emergendo il bisogno di un intervento proprio nel settore abitativo: contribuzione a canone troppo alto per famiglie che non hanno possibilità, o che non hanno immobili tali da poter garantire una vita decente alla propria famiglia; l’Assessore Xxxxxxx prima parlava del caso anche per quanto riguarda i non italiani, del ricongiungimento familiare, un caso che riguarda anche gli italiani che non hanno l’obbligo del ricongiungimento familiare in certi canoni, ma si ricongiungono, trasferiti per motivi di lavoro a Jesi, provenienti anche da altri parti d’Italia, con la famiglia. Io non condivido però nell’Ordine del Giorno di Ekoriko il discorso di fare immobili appositi: sono contrario a qualsiasi forma che possa divenire emarginazione in qualsiasi settore. L’Assessore Xxxxxxx diceva che c’è possibilità di alloggio anche con gli I.A.C.P., i meccanismi saranno uguali e validi i regolamenti per tutti; ecco, non creiamo rischi di emarginazione. Come non sono d’accordo con la proposta dl Consigliere Xxxxxxxxx: la cosa che noi dobbiamo garantire è l’equità di trattamento a prescindere da qualsiasi differenza che possa essere in questo caso, a prescindere da qualsiasi differenza di nazionalità; non c’è altra regola che ci può tenere, perché altrimenti rischieremo di andare incontro a discorsi pericolosi, soprattutto in questi tempi.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Presentando questo emendamento non immaginavo certamente che ne fossero conseguite reazioni di questo tipo e dichiarazioni oltretutto di natura gravissima. Dichiarazioni che io respingo. Insomma si è arrivati a sostenere che questo è un emendamento xenofobo, addirittura adesso ho sentito che può comportare conseguenze pericolose. Beh, io respingo, respingo con forza queste dichiarazioni; sono dichiarazioni che secondo me sono ingiuste, sono cattive e consentitemelo anche offensive. E allora è bene che io, visto che sono stati sollevati questi sospetti, è bene che io dica quello che penso in relazione ad una situazione come quella di fronte alla quale noi ci troviamo. Io credo che i cittadini stranieri che vengono a lavorare da noi e che sono regolari, hanno il profondo diritto di lavorare, hanno il profondo diritto di ottenere
rispetto da tutti gli altri; e hanno il profondo diritto anche di essere considerati parte della nostra popolazione, se nella nostra popolazione verranno a vivere. Io credo che la cosa più bella che si potrà vedere fra qualche tempo, e già in qualche caso c’è occasione di poterlo osservare, e vedere un ragazzino di pelle scura che parla il dialetto jesino. Ed è una cosa che oltre che simpatica, chiedo scusa Consigliere Xxxxxxxx se ho suscitato una certa reazione, chiedo scusa, chiedo scusa Consigliere Xxxxxxxx... (Interruzione) ...Io credo che oltre ad essere una cosa simpatica è una cosa che indica un profondo cambiamento: quel cambiamento in virtù del quale io credo che noi italiani abbiamo qualcosa in più rispetto agli altri, perché abbiamo avuto sempre possibilità di mescolare anche razze, di mescolare tradizioni, e mescolare culture per tutta la nostra storia. Quindi io credo che i nostri ospiti abbiano profondo diritto di stare con noi, e anche di non essere più ospiti, ma di diventare come noi e senza alcun problema, anzi io lo auspico. Questo per dimostrare che non c’è nessun tipo di xenofobia, e se qualcuno ha ritenuto che lo spirito che mi ha condotto a proporre questo emendamento sia uno spirito xenofobo, bene, io rispondo che secondo me si è sbagliato di molto. E allora voglio dire che però questa situazione nel momento in cui... Ah, tra l’altro contesto, e questo bisogna che io lo faccia, contesto questa brutta abitudine di inserire in contesti diversi la destra e la sinistra, nel senso che la sinistra è composta di tutte persone buone, brave, che accettano gli altri, e la destra per forza debba essere cattiva, chiusa e xenofoba. Non è vero, non è vero... (Interruzione)
- ...?...: E’ un Ordine del Giorno presentato dal collega che credo meriti l’attenzione e il dovuto rispetto.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Che a Jesi avvengano fatti come quelli a cui ha fatto riferimento la collega Xxxxxx, per i quali vi sono degli atteggiamenti particolarmente lucrosi ed ingiusti nei confronti degli extracomunitari, se è vero come è vero che succedono, è anche giusto che questi fatti debbono essere colpiti e debbono essere colpiti da un’Amministrazione attenta. E prendo atto da quanto ho sentito dall’Assessore Xxxxxxx, e prendo atto con piacere di questo, che concessioni a chi vuole ristrutturare appartamenti dove c’è il sospetto che si possano realizzare questi xxxxx xxxxxxxx, non vengano dati. E allora però per evitare che avvengano questi fatti, non è giusto squilibrare il rapporto dall'altra parte... (Interruzione) ...Cerco di terminare brevemente, grazie. E quindi avvantaggiare una situazione di disagio e di difficoltà di fronte ad altre situazioni: allora, non c’è nessuna strumentalizzazione, è un principio nel quale credo fortemente se è vero come è vero che sono uguali a noi, perché così devono essere per tutto quanto ho espresso fino adesso, è anche vero che la fascia di disagio non deve avere un colore; il disagio è tale se il disagiato è nero o se il disagiato è bianco, se il disagiato proviene da un paese extracomunitario o se il disagiato è jesino. L’emendamento a questo Ordine del Giorno aveva questo, ed ha questo principio, ha questo intento: riconoscere le difficoltà quando le difficoltà ci sono in relazione alle singole domande, e dare risposte alle stesse agevolando chi è in difficoltà. Quindi con questo io spero di aver fatto chiarezza, di aver fatto luce e di aver sottolineato quello che secondo me è stato un errore di valutazione; che ripeto, collega Xxxxxx non c’eri nel momento in cui l’ho espresso, è un errore che a me è dispiaciuto moltissimo e che veramente considerare xenofobo questo emendamento all’Ordine del Giorno, per me è veramente... cioè ha costituito un gran dispiacere.
- CONS. XXXXXX XXXXXXX (C.I.): Prendo atto di quello che dice Xxxxxxxxx, sta di fatto che evidentemente c’è una differenza di fondo, quella che tu sostieni, differenza tra destra e sinistra, di nuovo l’hai dimostrata con le tue parole. Perché? Perché quando tu dici è un diritto dello straniero, diciamo così, dell’extracomunitario ad avere rispetto, ma questo non è un diritto: uno nasce, un essere umano nasce e ha la sua dignità di essere umano, a prescindere da quello che fa e da dove viene, uno. Due, no, aspetta la conseguenza, la differenza di fondo che esprimiamo in questi concetti è questa: quando tu dici la cosa più bella è vedere che diventino come noi, questa è la differenza di fondo, culturale, tra destra e sinistra, è l’idea dell’integrazione. Perché l’integrazione significa non diventare come un altro, perché noi non siamo un metro di misura di nulla; noi abbiamo la cultura, io dico noi di sinistra abbiamo questa cultura del rispetto delle differenze, perché io non pretendo che un essere umano che viene da un’altra città, da un’altra cultura diventi come me; perché questo significa proprio qualcosa che è contrario alla dignità di quella persona, che viene con una sua cultura, con una sua religione, con le sue usanze. E io non voglio che diventi come me, perché io ho da imparare qualcosa da questa differenza; come l’altro diverso da me ha da imparare qualcosa: integrazione è esattamente questo, e cioè confronto vero, reale delle differenze. Io non voglio che un’altra persona che ha un’altra cultura diventi come me, perché questa, l’omogeneizzazione, significa la vittoria del più forte; e ricordiamoci che in questo mondo oggi il più forte è bianco, maschio, con le armi e con i soldi.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXXXX (D.S.): Presidente io mi scuso per l’atto indegno prima mostrato, ma questo è stato suscitato da un atteggiamento del collega Xxxxxxxxx che ha preso a prestito da un noto attore napoletano, Xxxxx Xxxxxx; lui nasconde nel suo intervento, tra virgolette buonista, un sentimento della concezione della politica dell’ospitalità diversa, naturalmente diversa tra uno schieramento e l’altro. Non c’è diciamo da scandalizzarsi se le politiche in merito all’integrazione abbiano natura di soluzione diversa. C’è una soluzione diversa. Esistono leggi in Parlamento votate da "Alleanza Nazionale", che sono diverse da quelle proposte dal
governo attuale; e il presunto assioma che lui ha evidenziato, si fonda su una politica coniale dell’Africa francofona, che è quella dell’assimilazione. Beh, il collega Xxxxxxxxx sostanzialmente si rifà... (Interruzione) ...Si rifà a questo tipo di concetto: apparentemente il differente può assurgere ad avere la qualità di cittadino nazionale, laddove ha colmato la differenza; cioè assurgendo a quella normalità di stato di cittadino italiano. Questa è un tipo di atteggiamento che non ritrova riscontro storicamente nei partiti progressisti, o che si richiamano comunque ad una idealità di uguaglianza di fondo. Sta qui tutta la differenza; quindi resta poi difficile però e pervicace il buonismo del suo intervento, che è un falso buonismo. Per questo noi voteremo contro il suo emendamento.
- CONS. XXXXXX XXXXXXXX (A.N.): Dopo aver ascoltato l’intervento della collega Xxxxxx, opinabile finché si vuole, ma che comunque è rimasto nei limiti della decenza, quello del Consigliere Xxxxxxxx veramente, detto alla jesina fa cadere le brache. Impregnato di dichiarazioni politiche, poi proprio da lui che ha provenienze strane; e a questi signori, a questa maggioranza io voglio ricordare solamente gli scandali di qualche anno fa, successi nella nostra città, sotto le vostre amministrazioni, dove stipavate stranieri venuti a Jesi per motivi di studio, a strati e ci lucravate sopra tutti, personaggi politici compresi. Quindi fate mea culpa e non fate solo demagogia come state facendo stasera.
- SINDACO: Io sarò brevissimo. Io condivido ovviamente l’Ordine del Giorno di Ekoriko, noi come Amministrazione Comunale in questi ultimi anni in cui si è diffuso il fenomeno di questa immigrazione di persone da altri stati, abbiamo dato alcune risposte; non tutte però, non siamo stati in grado di darle tutte. In alcuni casi in sede di emergenze alcuni di voi, stranieri, graditi, hanno trovato una risposta insomma. C’era per esempio una famiglia che abitava mi sembra in Via Roma, che aveva il tetto lesionato, con qualche pericolo per l’incolumità e come abbiamo reperito un alloggio gliel’abbiamo dato in sostanza; invitando nel frattempo questa famiglia a fare anche la domanda per le case popolari, per un alloggio popolare I.A.C.P., in quanto come punteggio avrebbe potuto un domani beneficiare anche di un alloggio in questo senso. Ne abbiamo date anche altre di risposte, però come Comune non riusciamo a dare diciamo così una risposta a tutti quanti, perché c’è un flusso continuo di persone che vengono da altre regioni d’Italia, e che vengono da altri paesi, che meritano tutti grande attenzione, grande disponibilità e grande solidarietà. Nel futuro prossimo all’interno di quel progetto di realizzazione di 54 alloggi, di cui faceva poc’anzi menzione la collega Xxxxxxx, noi pensiamo che qualche risposta verrà data anche a voi all’interno di questa graduatoria che rispetta criteri rigorosi. Complessivamente pensiamo che la vostra permanenza in città, ormai la tua è stata una scelta definitiva come quella di tanti altri, possa trovare accoglienza in termini di offerta di abitazione in senso concreto; quindi non con tante chiacchiere, con dei fatti. Io penso che i cittadini abbiano colto l’importanza che ci sia questo arricchimento di culture, che gli stranieri ormai diventati italiani in senso ideale, ormai diventati come noi insomma a livello di comportamento, di condotta di vita, possano in qualche modo integrarsi totalmente nella nostra cultura; e darci la possibilità di imparare qualche cosa da voi, così come voi state imparando qualche cosa da noi. Quindi un confronto costante tra culture che sicuramente arricchisce e non crea difficoltà. L’unica piccola riserva che formulo, Xxxxxx, sul discorso di questo Ordine del Giorno, è quando tu dici che: "il Comune metta a disposizione una struttura in cui le famiglie straniere con residenza a Jesi possano alloggiare a costi agevolati". Ecco, io non parlerei di una "struttura", parlerei di facilitare la residenzialità vostra, ma non in una struttura, perché poi sarebbe una cosa un po’ riduttiva insomma, sembrerebbe un qualcosa che emargina un po’; ecco, noi non vogliamo emarginati, noi vogliamo che voi arricchiate questa realtà e vi arricchiate attraverso questo confronto con noi, non sicuramente una struttura. E’ molto bello invece vedere voi, gli stranieri e anche persone che vengono da altre regioni, che invece si inseriscono in termini di residenzialità nelle varie realtà, nei vari quartieri cittadini. Quindi non in un solo quartiere, non in una sola struttura, non in un solo palazzo o un condominio, complesso, ma nei vari ambiti cittadini, ecco. Quindi io mi permetto di suggerirti di usare il plurale: nelle strutture, intese come contenitori abitativi che possano ricomprendere case in cui potere abitare, che vanno non so, dal quartiere Borgo Minonna a Colle Paradiso, dai borghi al Corso Matteotti per intenderci; quindi una omogenea ripartizione, una omogenea accoglienza come offerte abitative di tutta la città. Mi permetto di dire questo perché noi vi sentiamo molto vicino a noi ormai, e noi vicino a voi, per cui i discorsi di convogliarvi in un’unica struttura sarebbe secondo noi un po’ riduttivo insomma, poco rispettoso della vostra persona. Siccome noi italiani ci siamo passati nei primi anni del Novecento, siamo andati negli Stati Uniti a lavorare e siamo stati maltrattati, io penso che ci si possa anche richiamare a principi laici, senza scomodare quelli cristiani, e dire che non vorremmo che gli altri venissero trattati come noi siamo stati trattati circa cento anni fa. Quindi, ecco, per questo vi offriamo questa disponibilità diciamo così politica, intesa come accezione più ampia, come Consiglio Comunale inteso come maggioranza ed opposizione. Quindi, l’avevo detto prima a proposito del problema dell’ordine pubblico: gli immigrati siano essi stranieri, siano essi di altre regioni, sono graditissimi in questa città, a quelle condizioni che dicevamo poc’anzi; speriamo di essere anche noi pronti a darvi quelle opportunità abitative, senza troppe rigidità, come diceva prima la Mammoli, sul discorso delle dimensioni; perché avete il diritto di abitare dove meglio preferite, dove ci sono opportunità di lavoro, dove ci
sono opportunità di aggregazione, vi sono opportunità collegate ad un tessuto socioeconomico come il nostro, che forse qualcosa può offrirvi. Quindi andiamo avanti così, cerchiamo tutti insieme di risolvere i vostri problemi che poi sono anche i nostri. Grazie.
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Dunque, noi voteremo a favore di questo Ordine del Giorno; e anche noi abbiamo notato questo discorso della struttura a cui ha fatto cenno il Sindaco. Io credo che sia un errore in cui è incorso Xxxxxxx, insomma non credo che gli stranieri vogliano una struttura che poi naturalmente assume la funzione, la struttura proprio di ghetto. Quindi io credo che bisogni trovare un’espressione più felice per parlare, per indicare quello che effettivamente vuole Xxxxxxx. Allargando poi il discorso al problema dell’immigrazione, io non posso che concordare con quanto ha detto la Consigliera Cesini: ci sono profonde differenze nel modo in cui il centro-destra affronta il problema dell’immigrazione, e il modo in cui il centro- sinistra affronta il problema dell’immigrazione. Noi vogliamo un’immigrazione controllata, noi vogliamo che coloro che entrano nel territorio della Repubblica Italiana abbiano già pronto un contratto di lavoro, e noi vogliamo che coloro che vengono ad abitare nel territorio della Repubblica Italiana rispettino le leggi italiane, così come noi le rispettiamo. La sinistra invece ha un atteggiamento completamente diverso, credo di aver capito che sono per un’immigrazione pressoché incontrollata, che poi ha dato i frutti che tutti noi vediamo. Quindi, ecco, ribadisco che voteremo a favore di questo Ordine del Giorno, e invitiamo a trovare un’espressione più consona che sostituisca la parola "struttura".
- ASS. XXXXXXX XXXXXX: Solo per dire questo: indubbiamente il bisogno complessivo della casa, è uno dei bisogni sociali emergenti e crescenti, però va tenuto conto che è un bisogno fortemente differenziato e diversificato; è indiscutibile, non ripeto quanto altri Consiglieri Comunali hanno già espresso, è indiscutibile che il problema dell’abitazione per gli immigrati, ha una acutezza, gravità, ma anche ha elementi di specificità molto particolari, che non ripeto; sono quelli che in particolare la Consigliera Cesini ha illustrato. E che quindi implicano una serie di problemi diversi, aggiuntivi, che richiamano problematiche molto diverse. Questo Ordine del Giorno è molto importante, credo che sarebbe un segnale importante, anche sotto il profilo politico generale, sotto il profilo culturale ecc., che si arrivasse ad una votazione unanime, per confermare questo impegno. Allora da questo punto di vista credo che sia opportuno che questo Ordine del Giorno mantenga la sua specificità, proprio perché specifici e particolari sono i problemi; il che non significa eludere e ignorare altri bisogni analoghi, che non hanno però queste caratteristiche, queste particolarità, che non ci richiamano ad aspetti più generali. Quindi mi permetto di invitare il Consigliere Xxxxxxxxx a ritirare il suo emendamento, proprio per rafforzare la specificità di questo impegno, e per sottolineare la specificità di questo problema e di questo bisogno, che è particolare, che ha elementi propri, di gravità propria. Così come mi permetto anch’io di suggerire la modifica del riferimento alla struttura unica, perché veramente sarebbe una scelta sbagliata. Colgo l’occasione per dire che in maniera minima, molto graduale, stiamo anche sperimentando quelle forme di intervento che si chiedevano, di sensibilizzazione, di controllo, ecc. Tra questi interventi, che fra l’altro ci vedono collaborare con tutte le associazioni di volontariato; nell’ambito di questi interventi stiamo anche sperimentando, in maniera molto minima, anche delle forme di garanzia, in modo che si possa arrivare ad affitti in qualche modo garantiti, ma in linea con le leggi. Perché tra l’altro il problema, la cosa più paradossale è che questo problema questa investendo lavoratori immigrati che hanno risolto il problema del lavoro, e che paradossalmente non riescono ad avere riconosciuto il diritto all’abitazione, per quei problemi specifici che devono... E quindi ecco, l’appello è di tenere presente questa specificità, e conservare l’Ordine del Giorno, così come è stato proposto, e il cui voto unanime credo che possa rappresentare un segnale importante in questo momento.
- CONS. XXXXXXX XXXXXX (Consigliere Straniero): Sì, Signor Presidente, io intendo rettificare "una struttura", che ho scritto qui, in "strutture".
- SINDACO: Xxxxx, chiamale "proposte abitative", chiamale in generale, "proposte abitative", "opportunità abitative", invece che "strutture", ecco.
- PRESIDENTE: Oppure "di strutture". "Unità abitative" mettiamo? Allora, mettiamo "opportunità abitative" al posto di "una struttura", va bene.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): L’intervento dell’Assessore Xxxxxxx ha dimostrato che quando un problema viene affrontato con apertura, e con moderazione e con senso democratico, allora la questione può essere vista da un altro punto di vista. In buona sostanza prendo atto del fatto che l'Amministrazione ha riconosciuto la necessità di porre attenzione anche al disagio che c’è nella città di Jesi, da parte degli abitanti della città di Jesi. Preso atto di questo, aggiungo solamente che la differenza di razze chiaramente, la differenza tra le persone esiste come ha detto la collega Xxxxxx, e non c’è alcun dubbio su questo; ma è anche vero che con
il passar del tempo, e qualcuno guarda un po’ più in là, rispetto a quello che è il domani, abitando insieme prima o poi ci fonderemo, avremo le stesse tradizioni, avremo lo stesso modo di parlare, avremo lo stesso tipo di cultura. Quindi la differenza è importante finché resta tale, ma diventa altrettanto importante nel momento in cui la differenza dell’altro diventa parte di noi stessi; perché la cosa costituisce un arricchimento dell’individuo. Chiarito questo, e preso atto ancora una volta dell’intervento dell’Assessore Xxxxxxx, io in questo senso sono ben disponibile a ritirare l’emendamento presentato.
- PRESIDENTE: Xxxx, rifaccio il punto. Possiamo mettere in votazione l’Ordine del Giorno così come presentato dal Consigliere Ekoriko, con la diversa formulazione di "opportunità abitative" che emenda la formulazione di "una struttura". Quindi io metto in votazione questo Ordine del Giorno così proposto.
VOTAZIONE:
▪ PRESENTI: 26
▪ VOTANTI: 26
▪ FAVOREVOLI: 26
▪ CONTRARI: 0
▪ ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: Unanimità.
- SINDACO: Ekoriko speriamo che nel futuro avrai anche diritto di voto, così almeno...
COMMA 6 - DELIBERA N. 70
▪ ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE RELATIVA ALL’OASI RIPA BIANCA.
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxx, Xxxxxxx, Lancione, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx; ed è uscito il Consigliere Xxxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è entrato il Consigliere Belluzzi; ed è uscito il Consigliere Di Lucchio.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 25 Consiglieri -
- PRESIDENTE: Io prego il Consiglio di seguire.
- ASS. XXXXXXX XXXXXX: Xxxxxxxxtemi di fare un attimo il punto della situazione in cui quindi inquadrare anche questo Ordine del Giorno che la Giunta propone. Lo stato della situazione è questo: la Giunta Regionale come sappiamo ha iniziato, ha attivato il procedimento per la costituzione della riserva naturale orientata; è un procedimento iniziato che avrà il suo percorso, e per quanto ci riguarda intendiamo far sì che questo percorso sia un percorso il più partecipato possibile, che coinvolga tutti i soggetti interessati a questa problematica. Comunque l’esito di questo procedimento potrà modificare sostanzialmente l’attuale competenza dell’Amministrazione Comunale per quanto riguarda l’area didattica dell’oasi; nel senso che gran parte di queste competenze e dei relativi impegni finanziari, dovrebbero essere trasferiti semmai a questa nuova entità, che sarebbe gestita, amministrata in maniera diversa. Questo ci porta alla opportunità, direi quasi all’impossibilità di affrontare adesso, in questo momento, il rinnovo della convenzione, perché andremmo a rinnovare una convenzione per una gestione che molto probabilmente sarà sostanzialmente e notevolmente modificata, per quanto riguarda i compiti dell’Amministrazione Comunale in un prossimo futuro. Quindi da questo punto di vista abbiamo formulato già nella Commissione Consiliare la proposta di una proroga, perché ci sembra la soluzione più ovvia, di una proroga di alcuni mesi della situazione attuale; tale tra l’altro da consentirci il rispetto degli impegni presi con le scuole per i prossimi mesi. E di avere poi gli elementi più certi, per andare ad una eventuale riformulazione di questa convenzione, che tenga conto dei nuovi compiti che ancora una volta l’eventuale riserva che la Regione dovesse attivare, comporterebbero per l'Amministrazione Comunale. Sostanzialmente quindi questa situazione intendiamo comunque affrontarla con un momento articolato di partecipazione e di confronto, che ci porti poi a formulare nei confronti della Regione stessa degli indirizzi, perché questo poi nell’ambito di questo procedimento avviato dalla Regione, questo è il compito dell’Amministrazione Comunale. Quello, insieme all’Amministrazione Provinciale, di formulare degli indirizzi per quanto riguarda questa scelta. Con l’occasione questo Ordine del Giorno richiama comunque l’impegno della Regione per quanto riguarda gli aspetti più generali della tutela del fiume, quindi è un tentativo di fare la sintesi possibile oggi, allo stato ...?..., in questo momento, con riferimento a queste problematiche insomma.
- PRESIDENTE: Il Consiglio.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXX (S.D.I.): Xxxxxx, riguardo a questo Ordine del Giorno presentato dalla Giunta Comunale, io ho qualche perplessità; nel senso che nel punto 1 dove dice che: "l'Amministrazione Comunale si impegna ad attivare un serrato, analogo percorso durante la proroga della gestione della vecchia convenzione". Eh, io qui ho qualche dubbio, perché se noi riportiamo avanti ancora la convenzione con la proroga, come chiesto dalla Giunta Comunale, all’art. 13 della convenzione allora stipulata, qui si parla da parte dell’Amministrazione Comunale che aveva stipulato questa convenzione, leggo testualmente l’art. 13: "allorché l’area in oggetto sarà ricompresa e riconosciuta dalla Regione Marche come riserva naturale regionale orientata, l'Amministrazione Comunale si impegna per quanto di sua competenza a mantenere al WWF la gestione delle attività indicate dalla presente convenzione; l’area protetta regionale resterà inserita nel sistema nazionale delle oasi e riserve gestite dal WWF, senza incrementi di oneri di gestione posti a carico del Comune di Jesi, salvo risultino coperti da specifici contributi regionali per la gestione dell’area". Quindi, eh, io sinceramente, noi come gruppo saremmo un po’ attenti, anche se siamo d’accordo su alcuni punti illustrati dalla Giunta, a votare favorevolmente questo Ordine del Giorno; anche perché ci potremmo trovare domani, quando xxxxxxxx a riformulare questa nuova convenzione con chicchessia, con questo passo qua, con l’art. 13 che impegna l'Amministrazione Comunale. Quindi qui stiamo parlando... che abbiamo assunto tanti impegni con questo WWF, e sinceramente continuare su questa linea, anche perché questa convenzione mostra molte carenze riguardo anche ai criteri che allora sono stati adottati. Perché non è vero che nessuno pretende che siano documentate le spese, perché io qui ho una delibera della Giunta Regionale proprio per quanto riguarda la concessione, la liquidazione di contributi, che a parte il fatto che sono il 50% della spesa ammissibile, "tra le spese ammissibili non potranno figurare quelle per il funzionamento dell'associazione o ente promotore, quali: spese generali, di personale, per uso di attrezzature e di uffici, pranzi, pernottamenti, spese di viaggio e simili,
né l’IVA qualora il richiedente svolga la propria attività in regime di impresa". Quindi, voglio dire, prima di procedere a questo discorso, sinceramente noi abbiamo moltissimi, moltissimi dubbi; non tanto perché vogliamo fare, come qualcuno ha detto, campagna elettorale a favore dei cacciatori per poter portare voti, perché se così fosse io domenica scorsa avrei detto che ero candidato alle elezioni regionali di fronte a 3-400 cacciatori, e invece lo dico qui e non lo dico davanti ai cacciatori per far valere le mie ragioni e quelle dei "Socialisti Democratici". Quindi concludo qui, anche perché penso che l’Assessore dovrà dare delle spiegazioni prima di dare adito ad altre discussioni su quant’è questa proposta all’Ordine del Giorno. Grazie.
- ASS. XXXXXXX XXXXXX: Chiedo scusa, la mia informazione non è stata completa. Per quanto riguarda gli impegni della vecchia convenzione, relativamente all’individuazione dell’ente gestore della futura..., dell’eventuale riserva naturale orientata, va ricordato che la procedura e la competenza per l’individuazione dell’ente gestore, in base alla Legge 15 mi pare, adesso non.... 15, allora avevo detto bene. E' stabilito il procedimento per l'individuazione e la nomina dell’ente gestore, è stabilito dalla stessa legge. E più precisamente è la Conferenza dei Servizi che indica i criteri per l’individuazione dell’ente gestore, anche sulla base dei pareri della Commissione tecnico-scientifico regionale; ed è poi il Consiglio di Amministrazione, formato da Regione, Provincia e Comune, che procede alla nomina. Quindi da questo punto di vista la vecchia convenzione non è..., indica degli impegni che l'Amministrazione Comunale non può garantire in prima persona, perché non è titolare di questa funzione di nomina. Ripeto, l’opportunità di una proroga provvisoria deriva unicamente dal fatto di assicurare quella continuità di gestione, fino a quando, non solo per far fronte agli impegni già assunti con le scuole, fino a quando non sapremo in che termini si andrà a rinnovare questa gestione. Perché se nel frattempo la Regione porterà a compimento l’istituzione della riserva, allora le modalità di individuazione e di nomina dell’ente gestore sarà quello che la Legge 15 prescrive; e da questo punto di vista tra l’altro la titolarità della funzione specifica che l'Amministrazione Comunale, che attualmente era quella della parte didattica, verrà per la maggior parte, per la gran parte ricompresa nelle funzioni della riserva. Quindi l'Amministrazione non avrà più un suo ambito di gestione diretta, come... Se invece questo procedimento della Regione non approderà a nulla, allora vedremo...
(Fine Registrazione Nastro 2 Lato B)
..non interrompere gli impegni gestionali dell’area didattica, fino a quando non sapremo come quest’area andrà ricollocata nell’ambito delle scelte che la Regione farà. E sa questo punto di vista tutti gli impegni presi nella precedente convenzione non possono essere assicurati in quei termini, perché appunto le competenze e il procedimento per l’individuazione dell’ente gestore, segue un altro precorso che è quello indicato dalla Legge 15.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Bisogna fare alcune considerazioni su questo Ordine del Giorno presentato dalla Giunta Comunale. Innanzitutto questo Ordine del Giorno ricorda alcuni atti amministrativi che sono stati posti in essere da questa città, da queste amministrazioni, ed anche da altri enti. Sottolineo una cosa importante, che ho già sottolineato l’altra volta: che il problema fiume, che è un problema serio e reale a prescindere dalle varie strumentalizzazioni politiche, soprattutto io ritengo elettoralistiche in molti punti; e quindi la posizione della Giunta la puntualizza anche in base al programma elettorale. C’è in atto, ci sono in atto diversi procedimenti, e noi riteniamo che durante questi procedimenti non si possa far altro che prorogare la vecchia convenzione fatta con il WWF; però occorre secondo noi far sì che tutte le misura legislative previste nelle leggi, perché molte cose stanno scritte lì, bisogna applicarle precisamente ed in toto, perché la legge è legge e noi per alcuni problemi non possiamo saltarla per un motivo o per un altro. E facendo queste considerazioni sulla legge, certamente occorre che durante questa proroga della convenzione sia fatto un percorso partecipativo come del resto già enunciato in quei punti che ho detto prima; con tutte quelle associazioni che intendono farne richiesta, e del resto sono previste anche dalla legge stessa. E soprattutto occorre tener presente, e qui la Legge 15 non dice solamente questo, ma dice anche altre cose di cui tenere conto; la Legge 15 del ’94, che riguarda la disciplina dell’attività faunistico venatoria, che è una legge regionale che riprende un’altra legge nazionale che dice alcune cose. E noi riteniamo che quelle cose che stanno scritte lì vadano rispettate; lo so che non è compito del Comune di Jesi fare ciò, è compito di altri enti. E non si può saltare per un motivo o per un altro, la legge è lì, chiara, e bisogna, occorre rispettarla; ci sono dei limiti, ci sono dei limiti particolari e quindi occorre anche lì rispettarli. Poi c’è anche un percorso che è previsto anche dal nostro P.R.G. attuale, che occorre attuare anche questo, perché il Piano Regolatore Generale è uno strumento urbanistico del Comune di Jesi, votato da questo Comune; ed occorre porre in essere tutte le misure che il Piano Regolatore prevede, prima di pensare magari ad altre cose. Quindi noi riteniamo che sia importante fare anche questo. Quindi percorso partecipativo durante il rinnovo, tenere conto dei limiti previsti, ma questo non è compito del Comune ma è compito di altri enti che o devono fare; dopo tutto gli altri enti devono rispettare leggi che loro stessi hanno votato. Coinvolgere tutti i soggetti che sono o dicono a parole, che vogliono fare, che si interessano a questa cosa, a questa risorsa, a questo problema importante che è il fiume, e dobbiamo sottolinearlo con forza: il fiume è in uno stato di particolare degrado. Facciamo notare, ed è giusto che la Giunta
lo abbia ricordato, che nell’anno in corso la Regione Marche ha votato una legge di disciplina del suolo, che stabilisce precisi ambiti, crea un’attività di bacino, che deve fare tutta una serie di interventi di bonifica, di ristrutturazione, di pulitura del fiume Esino; quindi chiediamo con forza che tutte le misure, adesso è in campagna elettorale, ma che la nuova Giunta Regionale ed il nuovo Consiglio Regionale, avrà da qui in avanti una nuova legislatura, ponga in essere questi problemi, perché la maggior parte delle competenze sono di Regione e Provincia. Questi sono i punti cardine, questo secondo noi è la giustezza di questo Ordine del Giorno che mette le cose come effettivamente sono, e quindi ...?... durante questo periodo non è pensabile, è giusta una proroga della convenzione con il WWF, della vecchia convenzione, sapendo che è una convenzione a tempo; in attesa di altre cose che sicuramente avverranno durante questa proroga. Non vedo caro Brazzini cosa ci sia di strano su tutto questo problema, non c’è nulla di strano e quindi noi voteremo a favore di questo Ordine del Giorno.
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Dunque, la nostra posizione sull’oasi Xxxx Xxxxxx è ormai nota sia la Consiglio Comunale che all’intera cittadinanza. Noi siamo contrari, siamo nettamente contrari a questa oasi, al modo in cui questa oasi è stata gestita e alle finalità che quest’oasi persegue; più particolare noi diciamo che una città come Jesi, che ha problemi sociali importanti quali il salvo conguaglio, quali la difficoltà a dare risposte concrete per quanto riguarda il problema dell’assistenza agli anziani; che ha problemi di bilancio, perché ci sono problemi di bilancio, non può permettersi il lusso di spendere centinaia di milioni per soddisfare i pruriti ambientalisti di qualche giovanotto che vuole sentire la cesena fischiettare a maggio. Su questo vogliamo essere molto chiari. Ed ora dalle proposte che a volte si vogliono, che a volte sono necessarie e che a volte sono utili, passiamo alle nostre proposte; e qui credo di poter interpretare le aspirazioni e le ispirazione dell’intero Polo per le Libertà. Noi dal 1994, cioè esattamente da quando venne discusso il primo bilancio di previsione dell’Amministrazione Polita, e debbo essere sincero, non fummo i soli ma eravamo in compagnia della Consigliera repubblicana Xxxxx Xxxxxxxxx; dicevo, dal 1994 chiediamo opere di difesa idraulica, chiediamo opere ed interventi di consolidamento degli argini, e chiediamo l’eliminazione della vegetazione infestante dall’alveo del fiume Esino. E vogliamo e vorremmo anzi che questi interventi riguardassero l’intera asta fluviale del fiume Esino: cioè noi siamo contrari a concentrare inutilmente centinaia e centinai di milioni in un appezzamento di 18 ettari di terreno, cosicché non portiamo a casa nulla di concreto. Queste nostre richieste le abbiamo formulate all’Amministrazione Comunale per quanto di sua competenza, le abbiamo proposte alla Provincia per quanto di sua competenza, le abbiamo proposte alla Regione per quanto di sua competenza. Sempre dal 1994, noi chiediamo interventi di recupero e di risanamento riguardanti corsi d’acqua minori, tanto per intenderci i fossi; non so se gli ambientalisti nostrani sanno che nell'agro del Comune di Jesi ci sono più di 30 fossi. Io non so se questi ambientalisti nostrani hanno visitato mai i fossi, però io vi dico, siccome li visito, siccome ci passo e siccome li vedo, vi dico che hanno urgente bisogno di interventi manutentivi; perché è necessario ripulirli, perché se non li ripuliamo l’acqua non scorre. E badate bene che con le centinaia di milioni di milioni che già abbiamo speso per questa famigerata oasi, e con i miliardi che si prevede di spendere con questa famigerata oasi, si potevano fare cose importanti che riguardavano l’intero ecosistema fluviale e anche i corsi d’acqua minori. Io vedo che nell’Ordine del Giorno presentato dalla Giunta Comunale su questo problema dell’oasi, intravedo delle posizioni già più positive rispetto al passato, vedo che c’è una visione globale del problema del fiume Esino. E quindi in qualche modo esprimo apprezzamento su questa visione globale; però preannuncio fin d’ora il nostro voto sfavorevole su questo Ordine del Giorno, perché vogliamo mantenere ben distinta la nostra posizione da quella della maggioranza per quanto riguarda il problema della gestione dell’oasi. Sulla quale gestione dell’oasi abbiamo forti, fortissime riserve, e relativamente alla gestione dell’oasi abbiamo interessato la Procura della Repubblica di Ancona.
- CONS. XXXXXX XXXX (P.P.I): Riteniamo che questo Ordine del Giorno sia senz’altro completo rispetto alla enucleazione della problematica legata alla costituzione dell’oasi di Ripa Bianca, così come in questi ultimi mesi il dibattito tra l’altro l’ha evidenziato. E’ un Ordine del Giorno che chiede agli enti sovracomunali, in particolare Provincia e Regione, di esercitare pienamente le loro competenze rispetto a questa problematica; è un Ordine del Giorno che chiede di collegarsi con tutti quei soggetti che sono motivati e orientati a risolvere le problematiche del fiume Esino e del suo risanamento, non solo del fiume Esino ma di tutto il suo reticolo fluviale. Io uso le parole "motivati" e "orientati", e non a difendere interessi di gruppi. E’ un Ordine del Giorno che impegna l'Amministrazione e le Amministrazioni sovracomunali, alla manutenzione straordinaria del reticolo dei corsi d’acqua; e impegna soprattutto a tenere costante l’attenzione, e quindi anche gli impegni finanziari su aspetti ambientalisti che sono legati con la nostra vita quotidiana. E non sono legati a, come si è espresso in maniera quasi da circo il Consigliere Mocchegiani, ai pruriti di qualche giovane; non è assolutamente questo il senso, il significato di questo Ordine del Giorno, che anzi sposta l’attenzione su una prospettiva e su collegamenti più ampi, rispetto ad un dibattito molto più stretto in cui l’opposizione riserva e vuole ghettizzare questo argomento. Quindi mi pare che si debba dare atto alla Giunta di questa visione invece più ampia, in cui trova spazio certamente il percorso da fare nel frattempo della proroga della convenzione con
il WWF; il percorso da fare con questa associazione di concerto anche con altre. E quindi naturalmente dico già l’espressione del voto favorevole del Partito Popolare.
- CONS. XXXXXXX XXXXXXX (C.I.): Non era intenzione del nostro gruppo intervenire, perché ...?... già parecchio come ho detto in tutte le sedi, sulla stampa, in altri Consigli Comunali; però l’intervento del Consigliere Mocchegiani è un intervento che inevitabilmente non poteva rimanere senza risposta. Soprattutto nello spregio che ha fatto a quella specie animale che non ho capito bene quale sia anche..., non sono un cacciatore ...?... un ambientalista, un animalista per cui... Ha detto che sentire cinguettare non so quale tipo di animale, cioè proprio lo spregio della parte peggiore del sentimento del cacciatore. Mio padre era un cacciatore e non era un predatore, io ho grande rispetto di mio padre che era un cacciatore e non era un predatore; non andava mai nelle riserve, non cacciava vicino alle riserve per uccidere gli animali che passavano da quelle parti; stava lontano dalle cose coloniche dei contadini, rispettava le norme. Lui era così, e non l’ho mai sentito in uno dei suoi discorsi questo disprezzo verso gli animali. E questo è un aspetto che veramente è significativo anche del clima che sta montando attorno a questa questione dell’oasi, in cui si cerca di andare a caccia del voto dei cacciatori: a caccia del voto dei cacciatori istigando quelli che sono i peggiori istinti; che sono anche presenti nell’animo di un cacciatore che chiaramente sparando ha un’aggressività nel momento in cui fa questo gesto che non è uno sport, è un’altra cosa. Per cui effettivamente rimarco che questa è una posizione assolutamente non condivisibile; questo è un Ordine del Giorno che in sé non è che sia niente di decisivo: una cosa importante che dice è che viene prorogata la gestione del WWF, cosa su cui noi siamo assolutamente d'accordo. E' di tutta evidenza che c’è un problema che riguarda tutto il fiume, interventi probabilmente importanti che vanno concordati con Regione, Provincia, perché vengano fatti, perché ce n’è bisogno. E’ assolutamente evidente che le associazioni venatorie, pescatorie se invece di far uscire i peggiori pruriti del predatore sono capaci di far uscire quello che è l’amore per la natura, che è presente in chi va a caccia, chi va a pesca, si metta a disposizione delle istituzioni anche in un compito concertativo di sorveglianza dell’ambiente; questo è assolutamente positivo. Quando prevale l’istinto di predazione è assolutamente un istinto negativo.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Xxx, io avevo promesso a me stesso questa sera di non arrabbiarmi più, sto cercando di sforzarmi per cercare di evitarlo, ma veramente dall’altra parte ce la stanno mettendo tutta. Tuttavia io cercherò ancora una volta di fare violenza a me stesso e di essere calmo. Di fatto abbiamo assistito nuovamente all’aggressione da chi la pensa diversamente da noi. Allora nel momento in cui una persona esprime un concetto e non mi sembra che ci siano state frasi particolarmente offensive o volgari, c’è l’attacco immediato e sistematico nei confronti dell’avversario. Questo va stigmatizzato, va sottolineato con forza. Allora portiamo avanti le nostre, e qui io lo dico a me per primo senza voler dare lezioni a nessuno, portiamo avanti le nostre idee, ma non attacchiamo personalmente chi non la pensa come noi... (Interruzione) ...Xxxx, attacchiamo i manifesti. Allora, perché è veramente uno sport che non paga; lo sport che paga invece è un altro. Comunque ritornando un attimo a questo Ordine del Giorno, io credo, come ha sostenuto il collega Mocchegiani, che questo Ordine del Giorno in qualche modo prova un po’ a riequilibrare una situazione che fino ad oggi era spostata tutta da un’altra parte; non è assolutamente, come diceva il collega Brazzini campagna elettorale questa, perché se ben si ricorda, e se andiamo a vedere le registrazioni di questo Consiglio Comunale, questa canzone e questo ritornello da questa parte dei banchi c’è sempre stato. E allora con riferimento all’oasi, io ribadisco ancora una volta che non credo che questa iniziativa possa essere quella che possa nel modo migliore dimostrare l’amore per la natura; l’amore per la natura si dimostra diversamente: si dimostra andando in mezzo alla natura, facendo sport in mezzo alla natura e godendosi quelli che sono i regali della natura stessa. E non chiudendo spazi riservati come xxxxxxx dentro le abitazioni, dove ci si mette il cellofan e siccome sono belli non bisogna neanche entrarci. La natura va vissuta e va goduta. Credo anche che non debba essere spezzato o disatteso l’equilibrio naturale, come per esempio nel caso che si sta verificando nella nostra oasi, dove c’è stato un eccessivo aumento di un certo tipo di animale, faccio riferimento alla nitticora, che è ittiofaga e che mangia grandi quantità di pesce così sbilanciando il numero dei pesci nel fiume. Io penso che invece l’equilibrio va lasciato a quello che è la didattica della natura. Tra l’altro non condivido, non condividiamo, e qui ribadisco il concetto espresso dal collega Mocchegiani, tutta questa abbondanza di denaro che piove su questo spazio ristretto; che poi sia denaro che viene dal Comune o che viene dalla Regione, sempre denaro pubblico è, per cui non condivido la pioggia di denaro pubblico su una zona così ristretta; quando si riconosce anche in questo Ordine del Giorno, nella maggior parte dei luoghi del nostro fiume c’è veramente necessità di un intervento conservativo e migliorativo della situazione. Ripeto, se è vero come è vero che questo Ordine del Giorno in qualche modo tenta di riequilibrare le cose, non capisco perché la Giunta presenti un Ordine del Giorno affinché il Consiglio Comunale impegni la Giunta stessa a compiere determinate azioni; la Giunta, e l’abbiamo visto in tante altre occasioni, quando ha interesse e quando ha... (Interruzione)
- PRESIDENTE: Xxxxxxxx, calmo.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Pochi secondi, faccio subito, dicevo la Giunta quando vuole compiere degli atti, li compie, abbiamo visto che spesso e volentieri addirittura compie degli atti di indirizzo e poi dopo ci chiede la ratifica. Io credo che questo Ordine del Giorno poteva anche non essere presentato, o perlomeno poteva essere presentato da un gruppo consiliare. Detto questo, mi associo alla dichiarazione circa la volontà di voto da parte del Consigliere Mocchegiani, per cui esprimeremo voto contrario anche per dissociarci da una certa impostazione su come va, su come adesso è stata gestita l’oasi.
- PRESIDENTE: Per un intervento, Xxxxxxxx.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXXXXX (C.D.): Questo è il classico Ordine del Giorno buonista che prepara una futura deliberazione che probabilmente verrà presentata al prossimo Consiglio Comunale, con la quale l'Amministrazione Comunale sostanzialmente proporrà il rinnovo, la proroga della convenzione attualmente in atto con il WWF per altri sei mesi. Allora, perché la proroga di sei mesi e perché l’Ordine del Giorno buonista? Eh, ma perché il 16 aprile si vota. Io questi giorni leggo i giornali e vedo carissimi miei amici cacciatori, che hanno fatto strage di passeri, che partecipano alle riunioni degli ambientalisti; cari compagni di scuola e amici che sì e no hanno tirato con la fionda quando giocavamo in Piazza Xxxxxxxx XX, che partecipano alle riunioni dei cacciatori; addirittura accompagnati da altri autorevoli personaggi che garantiscono dicendo: ma il candidato Xxxxxxxx è un noto cacciatore, ambientalista, ecc. Questa è una farsa; condivido in pieno l’impostazione dell’intervento del collega Mocchegiani: questo è un Ordine del Giorno che nasconde due ipocrisie evidenti. La prima è che tutto sommato si vuole, non rinnovare o prorogare per sei mesi la convenzione con il WWF, ma si vuole prorogare la convenzione con il WWF per ulteriore periodo di tempo; ignorando il fatto stesso che in alcune comunicazioni scritte l'Amministrazione Comunale abbia completamente ignorato associazioni venatorie e di pescatori, ecc. Qui c’è un rinvio ad una decisione della Regione per cui si fa un’affermazione di principio: "ritenuto che possa escludersi la costituzione di una riserva all’interno del territorio", sappiamo benissimo che però se in Regione questa maggioranza o una maggioranza simile a questa delibererà nella prossima legislatura un’xxxx xx 000, xx 000, xx 000 xxxxxx, noi purtroppo la dovremo subire per cui ci dovremo adeguare. C’è una falsità ideologica che è quella che ci si ricollega al discorso del piano regolatore, io forse qui sono l’unico Consigliere Comunale che era presente quando votammo contro il piano regolatore, e fu uno dei motivi per cui votai contro il piano regolatore, e anche nello stesso piano era stato inserito il discorso dell’oasi di Xxxx Bianca; cioè voglio dire non nascondiamoci dietro i falsi problemi: qui c’è un problema con i socialisti che, parliamoci chiaro, vogliono un altro tipo di gestione dell’oasi; c’è un problema della maggioranza che andrebbe avanti così, anche in linea con quella che è e che purtroppo sarà la futura maggioranza regionale; e questo è un classico Ordine del Giorno elettorale che riafferma alcuni principi estremamente generici, senza però far sì che questa Amministrazione Comunale faccia niente di quello che sottolineato il collega Mocchegiani, relativamente alle necessità di risistemazione del fiume Esino. Cioè non si fanno Ordini del Giorno per dire bisogna pulire le sponde del fiume Esino o gli argini del fiume Esino, bisogna sistemare il letto del fiume Esino. Se c’è volontà politica si prendono delle iniziative concrete, si contraggono dei mutui, si fanno progetti da parte dei lavori pubblici, per sistemare per quanto è nostra competenza il fiume Esino. Ecco, quindi questo è un Ordine del Giorno squisitamente elettorale, rinvia i problemi di sei mesi; prepara una futura delibera del Consiglio Comunale in cui prorogheremo l’incarico della gestione dell’oasi al WWF e tutto. Xxxx, per questo motivo voterò contro questo Ordine del Giorno.
- SINDACO: Noi chiaramente come Giunta difendiamo questo Ordine del Giorno perché esprime un qualche equilibrio insomma, non l’assunzione quindi di una posizione estremistica di fronte al problema dell’oasi. Xxxxxxx cercato non di mediare, ma di trovare una posizione di sintesi che possa in qualche modo dare la possibilità di ottenere al WWF una proroga della gestione tutto sommato significativa, per altri versi però senza omologare pretese da parte di qualcuno che parla, che avrebbe potuto parlare, o dovuto parlare di oasi orientate che potessero in qualche modo occupare tutto il territorio della Vallesina, ecco. Quindi la nostra posizione è una posizione mediata insomma, una posizione equilibrata e la rivendichiamo perché ci sembra che molto spesso cercare una sintesi tra posizioni estreme sia una cosa doverosa. Noi difendiamo questa pratica anche perché pensiamo che in questi anni di gestione dell’oasi da parte del WWF, non vi siano state quelle storture che da qualche parte si è voluto affermare; quindi pensiamo che si possa arrivare ad una proroga senza riserve di nessuna sorta. Nello stesso tempo però teniamo pure a replicare ai Consiglieri Comunali, ai colleghi Consiglieri Comunali che hanno sollevato alcune perplessità anche di carattere amministrativo; e quindi laddove si dice che il Comune di Jesi non si è fatto parte diligente per intervenire di concerto con Regione e Provincia su opere di risanamento e difesa idraulica del fiume Esino, qui non possiamo essere d’accordo. Alcuni interventi sono stati fatti nei limiti delle risorse, nei limiti delle priorità che erano state individuate all’interno del letto del fiume Esino e quindi del corso del fiume Esino. Opere di risanamento delle sponde che si erano rese necessarie a fronte di alcuni smottamenti che si erano realizzati. Nello stesso tempo il Comune di Jesi ha iniziato anche quelle opere di risanamento dei fossi, di cui parlava il Consigliere Mocchegiani, risanamento che già ha avuto
diciamo così il primo punto di avvio riguardo al fosso dell’Acquaticcio insomma, ed altri ne faremo nei prossimi mesi. Perché il problema esiste come dice Mocchegiani, ma non stiamo inerti come dite in qualche modo strumentalmente voi; strumentalmente tra virgolette, non deve essere interpretata come una critica. Noi stiamo intervenendo anche sui fossi, quindi quello che è di nostra competenza per quanto riguarda il fiume, che forse è il problema più sentito dalla cittadinanza, noi sappiate che non stiamo con le mani in mano e in questi anni l’abbiamo dimostrato. Per quanto riguarda la questione dei risvolti sul bilancio, i risvolti sul bilancio di questa proroga che noi in qualche modo andiamo a proporre a questo Consiglio Comunale seppure in forma anticipatoria, è una somma di 50 milioni circa che noi abbiamo stanziato quando abbiamo allestito questa oasi, quando abbiamo riconosciuto questo sostegno all’oasi didattica di Xxxx Bianca. E’ una somma che in un bilancio di 73 miliardi può significare abbastanza poco, ma che comunque noi spendiamo con la consapevolezza che ha una sua valenza insomma come spesa; che non è quindi una spesa fine a se stessa. Però raccogliamo anche i suggerimenti del Consigliere Mocchegiani, dove dice facciamo attenzione a come spendiamo i soldi; a noi va bene, noi facciamo attenzione, ecco. Facciamo attenzione anche a come spendiamo questi soldi, ed io ho visto, ho presenziato all’inaugurazione dell’oasi di Ripa Bianca, ed ho presenziato insieme ad altri amici, ad altri conoscenti anche ad altri accessi in questa oasi: abbiamo visto sempre una bella partecipazione di pubblico, cacciatori o non cacciatori, comunque persone che amavano l’ambiente, e che proprio attraverso questa oasi hanno visto il realizzarsi di questo polmone di verde, che in una zona a ridosso della zona industriale, artigianale, tutto sommato non guasta. Ecco, io vorrei che questo Consiglio Comunale, al di là delle posizioni che possono essere diverse, cogliesse proprio l’importanza sotto il profilo urbanistico, sotto il profilo degli standards abitativi e sotto il profilo della qualità della vita, che può assumere un oasi, un polmone di verde come questo di qualche ettaro. Poi se questa oasi dovesse essere ampliata, auspichiamo che possa avvenire senza pregiudicare gli interessi di altre associazioni che hanno a cuore comunque la natura, seppure con una chiave di lettura un po’ diversa. Quindi non è un Ordine del Giorno buonista, come si è voluto da qualche parte assumere, ma è un Ordine del Giorno e lo difendiamo forse con un pizzico di immodestia equilibrati, e lo difendiamo, speriamo che possa essere votato dalla maggioranza di questo Consiglio. Sul discorso legato alle risorse, ecco, vediamo poi..., noi raccogliamo questa esortazione a fare molta attenzione su come spendiamo i soldi, anche questi 50 milioni, su come si debbano spendere questi 50 milioni; però vorremmo che la stessa attenzione, e lo diciamo con i toni molto bassi Consigliere Mocchegiani, con i toni molto bassi, che la stessa attenzione venisse usata anche da chi su un altro problema che tu hai lambito, quello del salvo conguaglio, nel passato magari auspicava l’azzeramento di quell’azione di rivalsa, laddove invece quell’azzeramento avrebbe sì provocato effetti laceranti sul nostro bilancio. Quindi io raccolgo tuoi suggerimenti, perché in un’ottica di tenere bassi i toni è giusto che noi siamo sensibili anche a spendere 1 milione o 100 mila lire; però vi chiediamo la stessa sensibilità e vi esortiamo affinché problemi delicatissimi, che avrebbero potuto, per fortuna non hanno ...?..., avrebbero potuto avere effetti laceranti sul nostro bilancio, come quello del salvo conguaglio, possano essere affrontati con la stessa sensibilità. Noi lo dimostriamo nel nostro piccolo, chiediamo che anche da parte di tutte le forze politiche su un problema così delicato, che andremo a trattare nel prossimo punto all’Ordine del Giorno, ci sia la stessa omogeneità di intenti. Quindi chiediamo che si voti, speriamo che le repliche siano brevi, le repliche, le dichiarazioni di voto siano brevi, perché abbiamo altre questioni molto delicate da trattare, e quindi che si voti sperando ovviamente che il voto sia di consenso, pur rispettando le diversità di opinione. Grazie.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.):Io credo che la bontà di questo Ordine del Giorno stia nel fatto che cerca di superare la contrapposizione che in un certo senso ha un po’ stancato, soprattutto in questi termini, con queste polemiche dirette ed indirette tra e tra, tra posizioni di dire da una parte e da un’altra... io le chiamo di estremismi; perché la verità signori xxxx, allora noi assistiamo da una parte ad un’organizzazione, pur rispettabile che dice, cioè i cacciatori signori miei non sono il demonio, e lo stesso WWF la stessa cosa; cerchiamo di superare queste contrapposizioni che fanno scadere il dibattito e fanno perdere il giusto punto di vista, che è stato secondo me non buonista, ma raggiunto. Anche perché fondamentalmente richiama degli atti, delle leggi che devono essere rispettate e che servono a far superare queste contrapposizioni, questo è il punto. Noi abbiamo assistito per giorni e giorni a sterili polemiche che fondamentalmente non servivano a nulla, quando bastavano il rispetto della legge, una concertazione seria che serviva anche a far venire fuori le posizioni vere e non propagandistiche, che venivano fuori alla prova dei fatti; perché solamente sentendo tutti si possono mettere alla prova i vari soggetti che ci sono. Questo è il problema. Cercando di superare ideologie di qualsiasi tipo, cercando il rispetto... (Interruzione) ...Noi come ente dobbiamo fare perché messi in essere da organismi superiori, e questo doveva essere fatto fin dall’inizio. Ora io credo che debba... sia venuto il momento di fare ciò, la Giunta con questo Ordine del Giorno presentato a questo consesso, si impegna a farlo, noi siamo d’accordo a farlo e che si faccia; e che veramente finiscano queste polemiche sterili, che non servono a nulla, servono solo a produrre pagine di giornali e servono soprattutto a perdere di vista il vero problema che abbiamo di fronte a noi: che è il problema del fiume, che è il problema della gestione di questo, che è il problema anche della gestione delle riserve in sé per sé, che è il problema della gestione faunistico-venatoria in questa zona, punto. Cerchiamo quindi di affrontare i problemi con meno ideologia soprattutto, che si è sentita ancora in
questo Consiglio Comunale, cercando soprattutto di mettere il pallino al centri del dibattito.
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Dunque, non entro in polemica con la Consigliera Meloni e con il Consigliere Xxxxxxx, in quanto hanno detto, Xxxxxxx, in quanto hanno detto cose che non meritano risposte; però una cosa mi ha colpito dell’intervento sia della Consigliera Meloni che del Consigliere Xxxxxxx, e cioè l’intolleranza che traspariva chiaramente dalle loro parole. E per essere ancora più franco devo dire che non mi stupisce che vi sia intolleranza nelle parole di Xxxxxxx, del comunista Xxxxxxx, ma mi stupisce, mi sorprende che vi sia intolleranza nelle parole della popolare Meloni. Ed ora qualche risposta, qualche sassolino dalla scarpa me lo voglio togliere anch’io. Si è detto della caccia di voti, in poche parole ha detto: Mocchegiani assume questa posizione perché va a caccia di voti. A parte il fatto che non sono candidato da nessuna parte, quindi no capisco proprio per quale motivo dovrei andare a caccia di voti; però io vi voglio dire un particolare che è significativo e sintomatico: domenica scorsa a Jesi si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato circa 400 cacciatori, ebbene i politici presenti a questa riunione erano 10, di cui 1 del centro-destra, 9 del centro-sinistra, evidentemente tutti a caccia di voti. E per dirvi come intendo io la politica, a questa riunione io non sono andato perché non volevo strumentalizzare la mia presenza in questa riunione, per me ve lo dico molto francamente, sarebbe stato molto semplice fare un discorso ed aizzare questi 3-400 cacciatori soprattutto sul problema dell’oasi del WWF. E poi debbo replica, e questo lo faccio molto, molto volentieri, al discorso che ha fatto Xxxxxxx sul disprezzo degli animali che traspariva dalle mie parole; allora io voglio essere ancora, come è mia consuetudine molto chiaro, e spero di essere compreso dal Consiglio Comunale: io amo, rispetto la natura in tutte le sue manifestazioni; per dire, per fare capire al Consigliere Xxxxxxx quanto a me piaccia la natura, sappia che io con cadenza bisettimanale faccio visita al Parco Nazione dei Sibillini, ho fatto degli studi, ho fatto delle statistiche, e magari un giorno te ne potrò parlare. Ho visitato tutti i parchi nazionali d’Italia, ad eccezione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano; ho fatto una settimana adesso proprio, è finita sabato, al Parco Nazionale dell’Adamello-Brenta, con scarponi e ramponi, non con gli sci. Questo per dire il rapporto che io ho con la natura, cioè io ho gli stivali, ho gli scarponi, io ci vado nella natura, non guardo le diapositive. E da ultimo voglio anche rispondere a quanto ha detto Xxxxxxxx, che parla di estremismi: qui non è questione di estremismi Balestra, la questione qui come in tanti altri problemi, è che io credo che sia dover di ciascun Consigliere Comunale dire chiaramente come la si pensa su un problema. Quando dobbiamo dire che una cosa è bianca, dobbiamo dire che questa cosa è bianca, se questa cosa è nera dobbiamo dire che questa cosa è nera; bisogna prendere posizioni chiare, è un nostro dovere, non possiamo sempre dire che una cosa è grigia. A me piace prendere posizione e dire chiaramente come la penso, e mi piacerebbe che tutti avessero questo atteggiamento di fronte ai problemi che di volta in vota vengono sottoposti alla nostra attenzione. Concludo ribadendo il nostro voto negativo.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXX (S.D.I.):Xxxxxx, per dichiarazione di voto dico che in pratica noi voteremo... ci asterremo dal votare questa delibera, anche perché abbiamo visto che da parte della Giunta Comunale c’è una certa apertura per quanto riguarda le nostre proposte; innanzitutto la concertazione fra le associazioni ambientaliste, venatori, ittiche e gli enti locali, che spero si possa fare nel più breve tempo possibile, anche per non portare troppo alla lunga quello che dovrà essere presumibilmente una proroga, se passerà al Consiglio Comunale quando verrà portata. E speriamo che anche questa venga portata presto, per colmare questo vuoto che attualmente c’è nella gestione dell’oasi di Ripa Bianca; quindi mi auguro che appunto venga portata e venga discussa, e magari con degli accorgimenti possa essere approvata. Quindi rinnovo la nostra astensione per quanto riguarda questa delibera. Grazie.
- CONS. XXXXXX XXXX (P.P.I.): Ho registrato che l’intervento del collega Mocchegiani sia stato per nove decimi di etichettature degli interventi precedenti e soltanto un decimo per la dichiarazione di voto. Non volevo intervenire per dichiarazione di voto perché l’avevo già detto prima; mi tocca in questo caso soltanto per rispondere a quella etichettatura che il collega Mocchegiani mi ha voluto regalare di intolleranza, che respingo fermamente, anche perché io non sono stata intollerante riguardo alle motivazioni e all’intervento fatto sua una questione, che poi contraddistingue sempre Mocchegiani rispetto ai colleghi del suo gruppo, nel merito, nella signorilità con cui conduce i suoi interventi. Quindi il rammarico è per una caduta di tono riguardo al mio intervento che ha voluto sottolineare una semplice frase, che era assolutamente stonata rispetto al suo intervento: "pruriti di qualche giovanotto". Quindi se questo è atteggiamento di intolleranza, penso che possa essere giudicato da tutti. Riguardo ai suoi interventi mai mi sono permessa di dare voti sul fatto valoriale, etico, ecc., perché ritengo che le motivazioni della minoranza abbiano tanta dignità quanta...
(Fine Registrazione Nastro 3 Lato A)
...rispetto alle espressioni che io ho voluto fare nell’intervento precedente. Ritengo doverosa questa precisazione, chiedo scusa del tempo, e naturalmente il voto è favorevole non per il buonismo, ma per il percorso che è esemplificato nella deliberazione di Giunta.
- CONS. XXXXXXX XXXXXXX (C.I.):Visto che le cose come giustamente dice Mocchegiani devono essere bianche o nere, definiamo qual è il nocciolo del discorso. Tutta questa contestazione sulla gestione dell’oasi cade in un momento in cui si deve stabilire se fare una riserva naturale protetta, quindi dare compimento alla riserva naturale protetta di 300 ettari, come previsto, come chiesto da questa Amministrazione, come nelle previsioni della Regione. E quindi si alza questo fuoco di sbarramento per impedire la formazione di questa riserva naturale protetta, con dei modi, dei termini a mio giudizio anche non accettabili; un autorevole, credo, dirigente dell’associazione dei pescatori sosteneva un mese fa che non si sarebbe più potuto pescare lungo tutto il fiume Esino, perché la Regione stava pensando di fare un divieto di pesca da qui fino alla foce, per dire la disinformazione che ha circolato in certi ambienti. Questo è il nocciolo della questione, sono circolate cose che non sono vere, si è cercato appunto, ripeto, di attivare i peggiori istinti che ci possono essere; e che sono anche in insiti in un certo ambito, si è fatto in un modo molto strumentale. Sarebbe opportuno invece ricondurre tutto quello che è la caccia, la pesca e il necessario rispetto di zone protette nel nostro territorio, in un’opera di concertazione che va fatta in Regione, e di cui questo documento prende atto. Ma sapendo benissimo che l’obiettivo è non fare l’oasi naturale protetta, e l’obiettivo è di avere più territorio possibile per andare a caccia. Io non voglio negare il diritto di caccia, perché non è questo l’intendimento, però non si può neanche strumentalmente agitare questioni sulla gestione dell’oasi, per avere un altro tipo di obiettivo, che è quello di evitare una riserva naturale protetta, che credo che sia un obiettivo di questa Amministrazione che vada perseguito.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXXX ("Verdi"): Per dire brevemente che io mi astengo sull’Ordine del Giorno, sia per le motivazioni apportate nell’intervento all’ultimo Consiglio Comunale, quando si è parlato sempre della stessa tematica; sia perché questo Ordine del Giorno secondo me è un po’ transgenico, nel senso positivo della parole, nel senso che non ha proprio una radice, non è che si schieri con qualcuno, non perché ci si debba schierare per forza. Però, ecco, è una sintesi abbastanza suprema, talmente suprema che ho paura di votarla, quindi mi astengo anch’io mi metto nella parte neutra senza, così, senza dar troppa fiducia a qualcuno.
- PRESIDENTE: Xxxxx in votazione il punto 6 all’Ordine del Giorno. VOTAZIONE:
▪ PRESENTI: 26
▪ VOTANTI: 21
▪ FAVOREVOLI: 13
▪ CONTRARI: 8 (F.I.; A.N.; "Per Jesi"; U.D.R.; C.D.)
▪ ASTENUTI: 5 (S.D.I.; "Verdi")
- PRESIDENTE: E’ approvato a maggioranza.
COMMA 7 - DELIBERA N. 71
▪ ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA COMUNALE SUL "SALVO CONGUAGLIO"
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx; ed è uscito il Consigliere Xx Xxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è entrato il Consigliere Xx Xxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Bravi, Uncini.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 23 Consiglieri -
- ASS. XXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXX: Questo atto che la Giunta oggi sottopone alla votazione del Consiglio Comunale è un atto ricognitivo e di indirizzo di quanto fatto in questi due anni per una vicenda che si trascina dai primi anni ’80 nella nostra città, e che riguarda 425 famiglie che hanno costruito gli alloggi nelle cooperative edilizie o avvalendosi della legge cooperativistica nella nostra città. Quando abbiamo riesaminato la questione, c’erano alcuni punti che erano controversi e che potevano dar adito in corso di causa ad aleatorietà forti per entrambe le parti. C’era il punto della prescrizione; c’era il punto della mutazione delle aree basata sul principio della edificabilità; c’era la questione degli interessi; c’era la questione dell’equità da ristabilire per quelle famiglie che a distanza di pochi metri da altre residenti in un altro palazzo, avevano acquistato l’area in diritto di superficie minore quindi, rispetto al diritto di proprietà, pagando lo stesso prezzo. Tutte cose che si sono verificate all’epoca legittimamente, qui tengo a dirlo, perché quelle e solo quelle erano le leggi vigenti all’epoca; mentre su alcuni punti ...?... la questione, la prescrizione, la valutazione delle aree in base all’edificabilità, la Giunta avvalendosi anche dei pareri tecnici, è sicura che sono questioni per noi pacifiche anche di fronte ad un giudizio, non c’è prescrizione della valutazione delle aree in base al requisito di edificabilità, è esatta. Aleatorietà anche in base a giurisprudenza divenuta nel frattempo anche consolidante, perché parliamo di vent’anni, non è che parliamo di tre, quattro anni, diventata consolidata; aleatorietà c’erano, dico aleatorietà, quindi possibilità di avere torto o ragione da ambo le parti. Sulla questione degli interessi calcolati sulla rivalutazione monetaria, la famosa questione che abbiamo altre volte esaminato del debito di valore, del debito di valuta; come scocciava anche alla Giunta, scusatemi il termine, non poter ristabilire un minimo di equità e riparare a leggi dello Stato vigenti all’epoca, per quel discorso che facevo: diritto di superficie, diritto di proprietà pagato allo stesso modo. Oggi noi vi chiediamo, anche perché vogliamo il vostro sostegno, un Ok preliminare per queste questioni: procedere alla formalizzazione degli accordi fra le parti, i cui primi versamenti sono previsti anche in caso di rateizzazione, per il 31 marzo 2000; e i cui piani di rientro prevedono comunque al massimo tre rate, l’ultima delle quali scade entro il corrente esercizio finanziario. Ci impegniamo con questo Ordine del Giorno a portare una delibera al prossimo Consiglio del 31 marzo, ove ci fossero delle difficoltà oggettive potremmo posticiparlo di qualche settimana, ma ci impegniamo per il 31 marzo; in cui si faccia il punto sulle transazioni raggiunte. Ad oggi la sensazione, non ho avuto tempo questa mattina di poter verificare perché sono stato letteralmente sommerso da cittadini interessati al problema, sia il sottoscritto che gli uffici, a dire la verità, che collaborano ottimamente. La sensazione è che siamo intorno alle 275 adesioni, contro le 225 che avevamo raggiunto qualche mese fa; porteremo una delibera in cui vi faremo il punto delle transazioni raggiunte, in cui affronteremo anche le questioni urbanistiche; tanto per essere chiari, perché il nostro impegno è questo, cioè la concreta individuazione della parcellizzazione e delle aree da trasformare, da superficie a proprietà, che sarà fatto dai nostri uffici senza costi per gli interessati; anche perché questi sono dati necessari al notaio, si tratterà di fare una verifica dei vecchi atti e di vedere se corrispondono. Le questioni legali, abbiamo già contattato un notaio che sta studiando la questione, e saremo precisi poi, nella delibera del 31, su quale sarà stata la soluzione adottata da questo notaio; porteremo una delibera che, sempre come questione legale, vi presenterà gli atti di transazione e quietanza, che sono atti composti in due fasi che andremo poi a stilare definitivamente con gli interessati. Xxxxxxxxx le questioni finanziarie, e sarà un peso che ci dovremo sobbarcare; l’incidenza sul bilancio sarà relativa solamente per quella parte con cui avremo raggiunto le transazioni, lasceremo intatto il credito al 100% per le parti con cui non avremo raggiunto transazione; perché le azioni che faremo, poi vi dirò come saranno, e prevederanno comunque minimo il 100% di richiesta di fronte al giudice. Xxxxxxxxx il piano dei pagamenti completo per coloro che hanno aderito, porteremo anche una proposta in cui chiederemo il consenso del Consiglio per il recupero verso coloro che hanno aderito alla transazione; e che comunque ammesso che il credito fosse stato 10 milioni, e la nostra proposta è 7, prevederà un’azione fatta per gli interi 10 milioni; oltreché per gli interessi che decorrono dal 1° gennaio ’98 ad oggi, che adesso erano bloccati di comune accordo, al solo scopo di prendere tempo per studiare approfonditamente gli atti, e raggiungere le transazioni. Non esisterà più la ragione del blocco degli interessi dall’1 gennaio ’98. Quantificheremo oltre a questi importi, le spese sostenute nella richiesta che faremo di fronte al giudice, per cui, e non lo dico, credetemi, non lo dico per mettere terrore o impaurire nessuno, nemmeno i cittadini interessati che ci stanno ascoltando; lo dico perché sarà così, non è per mettere paura, l’ho detto oggi a tutti quelli che sono venuti a trovarmi su in Assessorato. Per cui a chi doveva 10 e oggi chiediamo 7, non è lontano dal vero che
chiederemo 12 e mezzo, 12 milioni e 800 mila lire; con la disponibilità poi di fronte al giudice, e vorremmo evitare questo perché comporta spese per noi, per i cittadini, per le famiglie interessate che resistono; con poi l’intenzione di chiedere la transazione di fronte al giudice. A quel punto arriva il terzo, super partes, e dirà cosa è giusto. Le transazioni che faremo, per essere chiari non per, mi scusi Presidente ma bisogna che siamo chiari fin da adesso...
- PRESIDENTE: Assessore bisogna che anche lei sia rispettoso dei tempi del Consiglio.
- ASS. XXXXXX XXXXXXXXX XXXXXXXX: Io sto illustrando, se ritenete sufficiente l’illustrazione io posso anche smettere. Le transazioni che faremo saranno a saldo e stralcio di ogni pretesa. L’obiettivo che c’eravamo dati con la mozione programmatica, era quello di evitare cause, di non disastrare troppo il bilancio su questa questione, di garantire un trattamento equo tra i cittadini, soprattutto per quelli interessati al discorso superficie e proprietà; di contemperare le esigenze delle 425 famiglie con quelle delle 12 mila famiglie jesine, comprese le
425. Perché chi chiede di rivedere una questione che non gli sembra essere stata affrontata in maniera giusta, non può essere tacciato di essere un individuo che non vuol pagare sulle spalle degli altri. Non hanno mai detto che non vogliono pagare. E se noi siamo riusciti oggi a fare questa proposta che ci risolve determinati problemi, non è perché prima non è stata voluta fare: è perché alcune questioni, tipo quella del diritto di superficie, del diritto di proprietà, si è potuta maturare solo in queste ultime settimane. Tant’è vero che il sottoscritto era quello che sosteneva in un’assemblea pubblica con i cittadini, che quando ero all’opposizione mi ero sbagliato a dire che la superficie dovesse essere valutata diversamente dal diritto di proprietà. Perché a novembre, quando fu fatta quella riunione, la legge non ci dava questa possibilità, ottobre, quando è stato. Gli impegni che ci siamo presi sono questi, noi su questi nel rispetto pieno della maggioranza di governo di questa città, chiediamo il sostegno del Consiglio Comunale.
- PRESIDENTE: Xxxx, la parola al Consiglio.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXX (S.D.I.): Visto che hanno tutti paura di parlare. Dunque, noi per quanto riguarda la vicenda del salvo conguaglio rimaniamo ancora nelle nostre opinioni, riguardo a questa situazione che è stata estremamente ingarbugliata, dovuta ad una gestione secondo noi iniziale di tutta la vicenda, del problema; che ci siamo permessi sempre di criticare negativamente. E ricordiamo, vorremmo ricordare che molti cittadini a tal proposito sono stati costretti a ricorrere a tecnici ed avvocati, perché ritenevano che quello che stava facendo l'Amministrazione Comunale secondo loro non era giusto; quindi con esborso anche di denaro per dover sanare questa situazione. E quindi anche se sono stati accolti alcuni suggerimenti nostri, come il passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà, e ribadiamo ancora molte perplessità sul percorso; però prendiamo atto delle difficoltà di cui si è fatto carico questa Amministrazione per cercare di risolvere questa vicenda, ma per quanto detto inizialmente ci sentiamo di dichiarare un voto di astensione. Grazie.
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Dunque, a nostro avviso sulla questione ormai annosa del salvo conguaglio, sono stati commessi tanti errori, tante imprecisioni che abbiamo sempre denunciato e che continuiamo a denunciare. Inizialmente ad esempio fu utilizzato il meccanismo, la clausola del salvo conguaglio, nonostante una sentenza della Corte Costituzionale avesse dichiarato illegittimo questo tipo di procedimento, e nonostante questo si continuò ad impiegare il meccanismo del salvo conguaglio. E questa è una colpa ovviamente che non faccio a questa Amministrazione Comunale, in quanto si tratta di atti risalenti alla metà degli anni ’80; così come non possiamo non rilevare come, sempre all’epoca della stipula delle convenzioni, alcune convenzioni con le cooperative furono fatte con il salvo conguaglio, vale dire a prezzo non determinato e altre convenzioni invece vennero fatte a prezzo pieno, cioè a prezzo determinato; e questo è un mistero al quale non è stata mai data risposta precisa. Voi pensate che in Via Xxxxxx Xxxxx ci sono dei condomini che hanno un muro divisorio a confine, quindi praticamene sono condomini attaccati; dei quali l’uno deve pagare il salvo conguaglio in quanto la convenzione fu fatta con il conguaglio, l’altro che non deve fare il salvo conguaglio in quanto la convenzione fu fatta a prezzo pieno. Anche in questo caso però, voglio essere onesto e chiaro, la colpa non ricade evidentemente su questa Amministrazione Comunale, ma sulle Amministrazioni Comunali precedenti; però vi sono degli errori che ricadono su questa o sulla precedente Amministrazione Comunale. Ad esempio i conteggi che sono stati prodotti, e sulla base dei quali sono state richieste le somme agli assegnatari di alloggi, sono conteggi errati per eccesso. E questo è confermato non solo e non tanto dalla perizia fatta dal tecnico incaricato dalle cooperative, quando dal fatto che l'Amministrazione Comunale, preso atto della perizia fatta dall’ingegner Borocci, ha immediatamente ridotto le proprie pretese. Un altro errore che a me sembra grave, che a me sembra imperdonabile addirittura, è che quando sono state fatte le transazioni con le ditte espropriate, il Comune nel dare i soldi alle ditte espropriate e nel determinare le somme, ha accumulato interessi e rivalutazione monetaria; cosa che non si può fare nel nostro ordinamento. Altra cosa che io sottopongo all’attenzione del Consiglio Comunale è il problema del comprensorio Campolungo, la zona
di Via Xxxxxx Xxxxx tanto per intenderci; in quella zona lì sono stati espropriati dei terreni agli Istituti Riuniti di Beneficenza, anche in questo caso utilizzando il meccanismo del salvo conguaglio. Ebbene, a seguito della fusione fra Istituti Riuniti di Beneficenza e Comune di Jesi, il Comune di Jesi non ha pagato il conguaglio agli Istituti Riuniti di Beneficenza; c’è un atto amministrativo, una delibera nella quale si riconosce che l’II.RR.B., che gli ex Istituti Riuniti di Beneficenza sono creditori di una certa somma. Ora, se il Comune non ha pagato il conguaglio agli espropriati Istituti Riuniti di Beneficenza, qualcuno mi deve spiegare a quale titolo chiede a suo volta il conguaglio agli assegnatari di alloggi. Ma l’errore più grave che secondo me è stato compiuto in questa procedura del salvo conguaglio, è che l'Amministrazione Comunale nello stipulare le transazioni con le ditte espropriate, ha tenuto fuori dalla partita le cooperative o gli assegnatari di alloggi; cioè le persone sulle quali poi i risultati di quella transazione andavano a determinare gli effetti. Perché in sostanza il Comune ha pagato una certa somma alle ditte espropriate sulla base della transazione, ben sapendo che questa somma poi la doveva ripetere gli assegnatari di alloggi. Allora logica vuole, ma anche correttezza giuridica vuole che le cooperative e gli assegnatari gli alloggi dovevano essere informati, dovevano essere tenuti al corrente di queste transazioni... (Interruzione)
- PRESIDENTE: Se ti avvii a concludere...
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Vi posso dire per esperienza professionale diretta, in quanto ho seguito la vicenda del salvo conguaglio a Monte San Xxxx, che lì la questione del salvo conguaglio è durata 3 mesi, è durata 90 giorni; e stop per il semplice fatto che l'Amministrazione Comunale, nel momento in cui ha stipulato le transazioni con le ditte espropriate, ha chiesto l’assenso su quelle transazioni agli assegnatari di alloggi. Per cui gli assegnatari di alloggi non hanno potuto fare alcunché di fronte alle richieste del Comune: hanno pagato. Ripeto, la vicenda del salvo conguaglio nel Comune di Monte San Xxxx è durata 90 giorni, e a fronte dei 13, 14 anni del Comune di Jesi. Ora, io voglio essere chiaro, l’ho già detto prima e lo ribadisco: a me piace dire bianco quando una cosa è bianca, e piace dire nero quando una cosa è nera. Io credo che il Comune ultimamente sulla vicenda del salvo conguaglio abbia corretto il tiro, si sia reso conto che alcune imprecisioni erano state commesse nel passato, ed abbia corretto il proprio atteggiamento. Quello che non mi piace, quello che non credo sia corretta, è la perentorietà di certe affermazioni dell'Amministrazione Comunale, che dovrebbero essere più caute; anche perché si vanno a toccare interessi patrimoniali di centinaia e centinaia di famiglie. Detto questo, preannuncio fin d’ora il nostro voto negativo su questo Ordine del Giorno, perché intendiamo mantenere una posizione distaccata, diversa rispetto a quella dell’Amministrazione Comunale sul problema del salvo conguaglio; però ribadisco che nonostante gli errori del passato, una qualche correzione di tiro da parte dell’Amministrazione Comunale c’è stata, e noi l’apprezziamo.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): Ristabilire un principio di equità, ristabilire l’interesse generale, che è anche dovuto in quanto praticamente il bilancio del Comune è nell’interesse generale di tutti i cittadini; soprattutto chiudere nel migliore modo possibile, garantendo la legalità delle cose, questa questione che si porta avanti da fin troppo tempo, cercando di addivenire ad una soluzione, la migliore possibile e la più legale possibile. Cioè legale possibile non esiste... Questa è la cosa e lo spirito di questo Ordine del Giorno che condividiamo, e le mosse che ha fatto durante questi due anni l'Amministrazione Comunale che vanno verso questa direzione. Quindi per queste cose, credo che dovremmo portare a termine questo percorso nel più breve tempo possibile, condividiamo: se non è proprio il 31 di marzo, i primi di aprile; cioè questo percorso portarlo avanti per garantire e chiudere una faccenda che è dieci anni che si porta avanti, non è più possibile. Dobbiamo in un certo senso cercare di risolverlo. Adesso non farò la dichiarazione di voto, ma già da adesso preannuncio che il nostro gruppo consiliare voterà a favore di questo Ordine del Giorno, invitando l'Amministrazione ad essere il più celere possibile nella conclusione di questa faccenda.
- CONS. XXXXXX XXXX (P.P.I.): Io voglio sottolineare e dare atto all’Amministrazione, e soprattutto all’Assessore Xxxxxx, dell’equilibrio con cui in questo ultimo anno hanno affrontato questa ormai annosa questione del salvo conguaglio, che davvero risulta protrarsi nel tempo quasi un tempo non opportuno per poter risolvere giuste questioni. L’equilibrio credo che sia ascritto soprattutto alle molteplici ipotesi, incontri effettuati con le parti interessate, ritagliando e aggiustando le richiesta sulla base di riconosciute, giuste esigenze da una parte, e naturalmente la legalità e l’equità dall’altra. Quindi credo che questo equilibrio debba essere riconosciuto e anche sottolineato, perché nella pur delicatissima questione ci sono stati già più del 50%, mi pare di aver capito, dei cittadini, delle famiglie che hanno accolto la proposta dell’Amministrazione; e credo che la strada sia stata condotta per certi versi anche insieme. Dall’altra parte io credo che la strada e il recupero giudiziale sia doveroso, nel momento in cui non si accoglie, non si accetta un percorso transattivo, la parola in questi casi passa ai ricorsi giudiziali. Quindi aspettiamo, siamo d’accordo nel percorso che ci viene chiesto dalla Giunta, e quindi vedremo poi gli appositi, il successivo atto deliberativo; ma mi pare che in questa fase i segnali positivi conducano a persistere su questa strada di equilibrio e di equità dimostrata finora. La parte che vorrà
ricorrere e spendere ulteriormente per i ricorsi, naturalmente ha la libertà di farlo.
- PRESIDENTE: Il Sindaco per la replica.
- SINDACO: Io ho seguito con attenzione tutti quanti gli interventi. Devo esordire innanzitutto con un apprezzamento al collega Xxxxxx per il grande impegno che ha profuso in questa vicenda, non è un tirar le somme perché ancora non siamo alla fine; però l’atto di questa sera, l’atto che andiamo a votare come Ordine del Giorno, è un atto sicuramente importante; perché serve per avere il supporto politico a che in questo percorso venga sostenuto ovviamente dalle forze, sicuramente di maggioranza, ce lo auguriamo, speriamo anche da qualche forza dell’opposizione che abbia una chiave di lettura, che dia una chiave di lettura serena della vicenda. Sentivo prima il Consigliere Mocchegiani che, pur preannunciando un voto negativo, riconosceva..., scusate è un argomento un po’ delicato, vorrei un attimo di attenzione se possibile. Che pur preannunciando un voto negativo, comunque apprezzava in qualche modo lo sforzo si questa Amministrazione nell’addivenire ad un accordo transattivo con le parti. Ecco, io visto che siamo in un’atmosfera di buonismo o di quasi buonismo, devo dire che del pari apprezzo il fatto che finalmente, non faccio riferimento ad una forza politica in particolare, ma dico in generale, finalmente non si parla più di prescrizione. Perché era questo l’argomento che più aveva preoccupato l'Amministrazione, non perché la prescrizione fosse maturata, ma perché la prescrizione aveva illuso qualcuno che si fosse maturata, e che quindi avesse fatto perdere il diritto al Comune di Jesi di fare un’azione di rivalsa, ecco. Quindi ridimensionati i toni, abbassate le tensioni, quindi scongiurato il problema della prescrizione che non esiste, ormai lo sappiamo tutti, mettere in discussione alcune modalità di calcolo ci può stare insomma. Ecco, questo lo diciamo, pensiamo, per onestà intellettuale, perché effettivamente se per la prescrizione abbiamo certezze assolute, sulla modalità di calcolo possiamo pure interrogarci, perché è giusto che ci si metta in discussione. E allora bene ha fatto l’Assessore Xxxxxx, bene ha fatto l’esecutivo, lo diciamo con un pizzico di immodestia forse, a formulare una proposta transattiva che preveda una decurtazione dell’azione di rivalsa del 30%, frutto di un ricalcalo degli interessi e della svalutazione. Frutto di una volontà di tener fede ad un impegno che c’eravamo assunti due anni or sono, quando durante la campagna preelettorale, di fronte a tanti cittadini che erano interessati a questo argomento, noi ci assumemmo la responsabilità solenne di tentare in tutti i modi, arrampicandoci magari sugli specchi, lasciatemi passare questa metafora, per arrivare ad un accordo. Siamo arrivati a questa proposta che prevede appunto il 30% di decurtazione, ma non finisce lì: abbiamo anche in qualche modo previsto la rinuncia degli interessi maturati, di questi tre anni, cioè da quando abbiamo pagato, abbiamo liquidato gli espropriati come era giusto che noi facessimo, e che avessimo fatto, alla data odierna. Quindi la rinuncia agli interessi presuppone un altro lievitare della decurtazione. Un’altra piccola valutazione che devo fare riguarda un comportamento di altri comuni che hanno dovuto affrontare, che stanno affrontando problemi come il nostro; il Comune di Firenze ha agito con esecuzione esattoriale nei confronti di coloro che si erano rifiutati di rimborsare il cosiddetto salvo conguaglio: hanno mandato l’esattore a casa di queste persone, ed hanno agito con i pignoramenti mobiliari, ecco. Noi abbiamo sempre detto invece, quindi con un’ottica più conciliativa, abbiamo detto: guardate che se siete convinti di nulla dovere o di dovere di meno, affrontiamo serenamente un giudizio davanti a chi sarà scelto come magistrato, e vedremo chi poi avrà ragione. L’abbiamo detto senza presunzione, però abbiamo scongiurato qualsiasi forzatura, qualsiasi vessazione nei confronti di chi sceglieva, o di chi avesse scelto o sceglierà la strada del contenzioso. Noi l’abbiamo voluta evitare fino in fondo, tant’è vero che abbiamo sempre detto: meglio una transazione un po’, così, sofferta, piuttosto che un contenzioso che ci costringerebbe ad affrontare spese legali per diverse centinaia di milioni, oltre che altre spese tecniche, ecco. Noi abbiamo scelto la strada dell’equilibrio, prima parlavamo di equilibrio a proposito dell’oasi, pensiamo che anche in questo caso abbiamo scelto la strada dell’equilibrio. Quando abbiamo proposto di equiparare il diritto di superficie a quello di proprietà, per dar modo a chi aveva acquistato in superficie, di poter trasformare il proprio diritto in proprietà piena; anche lì abbiamo cercato di comprendere le ragioni, l’abbiamo fatto forse più con il cuore che con la mente, la ragione di chi tutto sommato aveva pagato la stessa cifra acquistando un diritto un po’ diverso, e quindi aveva l’aspettativa che venissero equiparate le due soluzioni. Xxxxx arrivati a questa conclusione appunto pensando di aver fatto prevalere, come dicevo prima un po’ coreograficamente, il cuore rispetto alla mente. Un’altra annotazione la devo fare con riferimento ad alcuni comuni, ad uno in particolare che ha il problema del salvo conguaglio. Xxxxxx, anche qui non vorrei che venisse interpretato come polemica, perché poi non la voglio fare, anche se però siamo rimasti un po’ sorpresi. Vi è un Comune retto da una coalizione molto diversa dalla nostra, per intenderci dal Polo, in cui si sta facendo l’azione di rivalsa chiedendo il 100%; dopo che gli espropriati erano stati liquidati con gli stessi criteri sostanzialmente che abbiamo usato noi all’epoca, e con un’azione di rivalsa che non prevede sconti, che non prevede la trasformazione del diritto di superficie in proprietà a zero lire. E in quel caso l’opposizione, l’opposizione, che è de “L’Ulivo” per intenderci, non so se allargato o meno, non conosco bene i dettagli di queste coalizioni; lì l’opposizione non ha in nessun modo sollevato il problema della prescrizione, responsabilmente. Perché questo? Io chiederei attenzione anche a chi forse non coglie questo aspetto. L’opposizione in quel caso se non ha supportato totalmente questo tipo di rivalsa, comunque ha responsabilmente lasciato da parte il problema della prescrizione, perché ha compreso che il rifiuto da parte di tanti cittadini nel rimborsare, o comunque
nell’arrivare a un accordo, avrebbe avuto effetti devastanti sul bilancio di questo Comune che ha come noi il problema del salvo conguaglio. Xxxx, io ritengo che i toni della discussione, anche le chiavi di lettura di queste problematiche di carattere giuridico sono anche delicate, per carità, e sofisticate, debbono essere ridimensionate di molto come stiamo facendo questa sera; lo stiamo facendo tutti quanti insieme, maggioranza ed opposizione, Giunta ed i vari gruppi consiliari. Perché secondo me dobbiamo avere grande senso di responsabilità in questo momento in cui il bilancio di fronte alla riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato, soffre un pochettino, il nostro bilancio come quello di tutti i comuni italiani. E quindi dover pensare che a fronte di una prescrizione, e di un buonismo che non aveva ragione di essere, noi avessimo potuto rinunciare a 3 miliardi e mezzo di rivalsa, io penso che era da irresponsabili. Era un qualcosa che avrebbe provocato un’azione della Corte dei Conti nei nostri confronti feroce, giustamente feroce; e noi con il cuore in mano, a volte discutendo, a volte beccandoci anche qualche improperio, ci siamo dovuti trovare di fronte ad un problema come questo, che avremmo potuto tranquillamente e furbescamente eludere, e dire: va bene, in fin dei conti lasciamo stare ai posteri la risoluzione. Invece l’abbiamo affrontata di petto, prendendoci tante critiche, qualcuna magari anche giusta, perché quella lettera famosa del ferragosto del ’97 ce la potevamo evitare, lì abbiamo commesso degli errori. Ma nella sostanza abbiamo posto in essere atti corretti, perché era giusto conguagliare, indennizzare chi aveva subìto degli espropri all’epoca, ricchi o poveri che fossero, agricoltori o imprenditori che fossero. Era giusto poi agire in sede di rivalsa, non potevamo chiaramente abbonare cose che avrebbero avuto effetti devastanti: parliamo di 3 miliardi e mezzo, non parliamo di cifre modeste, ecco. Quindi fatte queste valutazioni, io penso che la discussione di questa sera possa farci addivenire ad una sintesi, anche chi magari non aderirà totalmente all’Ordine del Giorno, magari con un’astensione; ma anche chi voterà contro avrà la consapevolezza e la coscienza secondo me, proprio in virtù di un’onestà intellettuale che riconosco alla fine in tutti, anche in chi magari per motivi politici in una prima fase ha assunto una posizione diversa da noi; ecco, arriveremo alla conclusione, quindi a trovare una sintesi più o meno esplicita in tutti gli spazi consiliari. Alcune annotazioni le devo fare, perché l’intervento ad esempio di Mocchegiani è stato sul profilo amministrativo critico, e io allora debbo in qualche modo confutarlo, senza dilungarmi troppo, ma alcune argomentazioni le debbo contestare, sempre con quei toni che dicevo poc’anzi. Per esempio la fusione con gli II.RR.B., si è detto il Comune di Jesi non ha pagato niente agli ex II.RR.B. per il salvo conguaglio, quindi non può pretendere, o è ingiusto che pretenda oggi il rimborso da parte di quei cittadini che hanno costruito nelle aree II.RR.B. Ecco, non è propriamente così: il Comune, è vero, non ha dato soldi agli ex II.RR.B. per il conguaglio, non ha dato soldi è vero quello che dice Mocchegiani; però non ha dato soldi per il salvo conguaglio, perché il Comune a sua volta era creditore degli II.RR.B.., avendo anticipato per anni, anni e anni tante rate di mutui, che gli ex II.RR.B., indebitati come erano all’epoca, erano impossibilitati a pagare. Ed il Comune, io mi ricordo, già nell’Amministrazione del ’94, quando ci siamo insediati, cominciò fin dai primi mesi a pagare tante rate di mutui, che venivano i vecchi presidenti che comunque erano persone serie, impegnate, e dicevano: guarda, noi non c’abbiamo risorse per pagare quei mutui, quelle rate di mutui; allora il Comune diceva: noi abbiamo una situazione finanziaria diversa, dignitosa, le paghiamo noi. Quindi facendo la rendicontazione, ecco perché non vi è stato un passaggio formale di denaro, ma di fatto un pagamento c’è stato. Allora noi abbiamo detto nel corso degli anni paghiamo noi queste rate dei mutui; quando abbiamo fatto la compensazione, come si fa in banca, come si fa fra soggetti che hanno reciprocamente credito, quando abbiamo la liquidazione abbiamo tenuto conto sia di quello che dovevamo pagare, per il salvo conguaglio agli II.RR.B. espropriati, sia quello che dovevamo recuperare per queste rate di mutuo che noi avevamo anticipato. Ecco, gli atti amministrativi dicono questo, quindi non c’è stato un passaggio materiale di denaro, ma poi la compensazione è come se configurasse di fatto un passaggio di denaro; e gli atti amministrativi se voi li controllate dicono questo. Ed il dottor Xxxxxxxxx, che è il Ragioniere Capo, e l’attuale Direttore Generale possono controllare. Sulla diversità di cooperative, ci sono alcune che hanno il conguaglio e altre no; ma la spiegazione è semplice: abbiamo di fronte alcune cooperative che hanno costruito con aree che sono state acquisite dal Comune all’epoca, dagli espropriati, senza che gli espropriati rivendicassero il conguaglio, e quindi hanno accettato il prezzo così come è stato offerto dal Comune; altri espropriati che invece hanno detto cediamo al Comune bonariamente queste aree, salvo conguaglio. Quindi chi ha costruito su aree in cui il proprietario non ha fatto azione giudiziale contro il Comune, non ha avuto queste clausole; chi invece ha costruito su aree il cui proprietario ci ha citato in giudizio, chiedendo miliardi, miliardi e miliardi; in una prima fase forse qualcuno lo saprà, i miliardi non erano i 6 e mezzo che poi abbiamo pagato, erano il doppio e forse anche di più, con tutte le spese legali e tecniche. Noi abbiamo dovuto chiaramente agire, cioè conguagliare e poi agire per la rivalsa. Ecco perché abbiamo questa disparità di situazione, legata alle azioni giudiziarie promosse dai privati, non sicuramente dalla nostra volontà di cedere ad una cooperativa X l’area senza salvo conguaglio, e all’altra invece con il salvo conguaglio. Non c’era una disparità di trattamento, c’era un’oggettiva contingenza legata appunto al fatto di questo contenzioso che abbiamo dovuto subire. Il discorso del mancato coinvolgimento dei cittadini..., xxxxx Xxxxxxxxxxx, io ti ho seguito con molta attenzione, ti pregherei di cogliere alcune mie repliche insomma. Non abbiamo coinvolto i cittadini nelle transazioni: avremmo voluto coinvolgerli nelle transazioni, ma io rammento a me stesso, ma rammento anche a voi, che noi circa quattro mesi prima di procedere alla liquidazione delle somme agli
espropriati convocammo un’assemblea che si tenne proprio qui, anzi due assemblee, ben due assemblee che si tennero proprio qui; tutte le cooperative, tutti gli assegnatari, forse non al 100% ricevettero la nostra convocazione, però questa aula era pienissima mi ricordo, proprio per dire: guardate, che noi siamo nell’imminenza di liquidare gli espropriati perché oggi come oggi possiamo liquidare con 6 miliardi tutti quelli che ieri ne chiedevano 12-15, io mi ricordo sulla stampa addirittura si parlava di 20 miliardi, forse esagerando un po’ da parte di qualcuno. E mi ricordo... guardate con 6 miliardi ce la possiamo cavare, possiamo compensare le spese legali, possiamo in qualche modo eliminare altre spese di registrazione, altre spese tecniche. Xxxx, questo è quello che dicemmo, io sono testimone e c’era con me la dottoressa Xxxxxxxxxxx e c’era con me anche l’ingegner Xxxxxxxxx e anche il nostro povero Xxxxxx ...?..., che potrebbero testimoniare che in quel momento noi ricevemmo solamente grosse critiche perché ci eravamo azzardati nel fare questa azione. Perché qualcuno non si rendeva conto che se non avessimo fatto l’azione di rivalsa, e non avessimo nei confronti delle cooperative..., saremmo incorsi nei fulmini della Corte dei Conti; avete visto i dati su “Italia Oggi” recentissimamente pubblicati sulle azioni di responsabilità fatte dalla Corte dei Conti? Negli ultimi anni la Corte dei Conti ha fatto azioni di responsabilità nei confronti di pubblici amministratori, recuperando miliardi in tutta Italia. Noi non volevamo incorrere in questi rischi, ecco perché responsabilmente abbiamo liquidato gli espropriati conguagliandoli, e abbiamo fatto l’azione di rivalsa. Poi sul calcolo degli interessi per carità, non abbiamo il Vangelo in mano, può anche darsi, potrebbe anche darsi che abbiamo dato qualche soldo in più; noi non siamo convinti, siamo convinti che i nostri tecnici abbiamo calcolato per il meglio. Ma ammesso e non concesso che avessimo sbagliato, avessimo dato qualche soldo in più agli espropriati, sicuramente non i 12 - 15- 18 miliardi che questi pretendevano in un primo momento, sicuramente oggi, sempre in ipotesi non concessa, facendo un’azione di rivalsa e riducendo del 30% le somme pagate, rinunciando a tre anni e mezzo di interessi, sicuramente riequilibriamo tutto quello che può esserci stato in termini di refuso nel calcolo degli interessi, della svalutazione, che ripeto noi non contestiamo. Un’ultimissima annotazione, scusatemi se mi dilungo ma gli argomenti sono stati parecchi: vi sono comuni che stanno guardando a noi con interesse per vedere come stiamo gestendo gli ultimi atti conclusivi di questa vicenda. Questo vuol dire che non siamo i soli, già lo sapevamo che c’erano anche le grandi città coinvolte in questo problema, da Bologna, Roma, Milano, Cagliari, Firenze, ecc., ecc., e qua vicino a noi Falconara, Sirolo, in qualche modo anche Ancona; non conoscevo la realtà di Monte San Xxxx ma probabilmente Monte San Xxxx avrà avuto coinvolti 10- 15 cittadini ...?... cooperativa a Monte San Xxxx negli anni ’80 si riduceva a poche unità, non come noi che invece proprio grazie a questa cooperativa, a questo movimento cooperativo abbiamo dato grandi risposte in termini abitativi, di residenzialità dignitosa a questa città. Xxxxx Xxx Xxxx forse avrà avuto, così, un contenzioso talmente ridotto che penso che non possa fare scuola. Forse la facciamo noi scuola in questo momento, raggiungendo un accordo come auspichiamo sul salvo conguaglio, che è stata una questione lacerante...
(Fine Registrazione Nastro 3 Lato B)
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXX (D.S.): ...Punti remunerativi, se in qualche momento i toni si sono un po’ alzati è perché la posta in palio era molto alta, era alta per chi ha fatto grandi sacrifici con scelte tra l’altro poi rivelatisi brillanti, parlo degli assegnatari, e chi, come noi, voleva evitare di correre grossi rischi con la Corte dei Conti, come dicevo poc’anzi, xxxxxxxxxxx ad un’azione di rivalsa che non potevano rinunciare, responsabilmente non potevano rinunciare, ci siamo persi alcune amicizie per questo motivo qui, io lo dico con molta franchezza, avevamo degli amici che poi per un po’ di tempo non ci hanno più parlato, perché pensavano che noi comunque facevamo una forzatura; oggi queste persone hanno un po’ rivisto la loro posizione, hanno capito, perché ormai la cosa è diffusa che non potevamo abdicare su un’azione di rivalsa che invece dovevamo obbligatoriamente esercitare per non far correre rischio a questo comune di andare in dissesto finanziario e per non far correre rischio a tutti quanti noi e a tutti quanti voi di doversi imbarcare in azioni di responsabilità amministrativa da parte, come dicevo prima, della Corte dei Conti. Quindi noi chiaramente invitiamo questo Consiglio a votare a favore, di modo che noi abbiamo le linee di programmazione in ordine agli atti amministrativi consequenziali che il Direttore Generale di concerto con gli uffici andrà a predisporre nei prossimi giorni. Vi ringrazio per l’attenzione.
- PRESIDENTE: Per dichiarazioni di voto Xxxxxxx.
- CONS. XXXXXXX XXXXXX (F.I.): Perché il Sindaco non dice le cose con chiarezza? Il Comune al quale lui faceva riferimento è Sirolo e a proposito della dichiarazione di voto...
- PRESIDENTE: Xxxxxxx è una dichiarazione di voto non è un’interpellanza.
- CONS. XXXXXXX XXXXXX (F.I.): E’ una dichiarazione di voto, scusa un attimino. E a proposito di Sirolo lo avverto che la situazione si è chiusa senza alcun contenzioso, perché quel Comune ha chiesto le cose giuste. Va bene, a parte questo, la questione salvo conguaglio viene trattata da questa Amministrazione in maniera che definirei assurda; ad esempio perché avete creato un unico calderone fra le cooperative di Via Xxxxxx Xxxxx e
quelle di Via Fonte Piccitù? Sono situazioni completamente diverse e l’Amministrazione ne ha avuta dimostrazione, infatti dalla zona Xxxxxx Xxxxx sono arrivate soltanto 10-15 adesioni contrariamente a quelle altre, dove i costi per la definizione per il salvo conguaglio sono nettamente inferiori dai due-tre milioni di zona Piccitù contro i sette-otto milioni di via Xxxxxx Xxxxx. Non si riesce inoltre a capire per quale motivo si continui a fare quel terrorismo psicologico nei confronti di questi cittadini, che credevano di poter costruire una modesta casetta con qualche lira di risparmio ed invece si sono trovati doppiamente beffati: primo, perché hanno realizzato una casa con caratteristiche che sono simili a quelle delle popolari; secondo, perché alla luce del salvo conguaglio il costo è quello di mercato, quindi non gli è stato dato niente di particolare, anzi forse hanno trovato un prezzo maggiore. Torniamo al terrorismo psicologico che a mio modo di vedere è veramente terrorismo psicologico tipo: o pagate oppure il prezzo vi verrà innalzato del 50%; ma che razza di discorsi sono? L’avete detto voi prima: o pagate... facendo per esempio riferimento a Via Xxxxxx Xxxxx, prima hai parlato che invece di 7.500.000...
- PRESIDENTE: E’ una dichiarazione di voto, dichiara il voto del tuo gruppo Xxxxxxx.
- CONS. XXXXXXX XXXXXX (F.I.): Appunto, questo per dichiarare il voto del mio gruppo con molta chiarezza e addirittura dite “procedendo al recupero coatto”, ma vi rendete conto che ci sono dei vecchietti che praticamente quando gli è arrivata questa lettera “recupero coatto” questi si sono convinti che magari qualcuno arriva e li butta fuori di casa, cioè stateci attenti, mica sono tutti quanti avvocati, no, no, no, io ti ho detto che c’è qualche... me l’hanno detto guarda, ho incontrato delle persone che mi hanno detto “ma che voglio fare il recupero coatto cos’è questa cosa”. Comunque pertanto poiché la questione viene trattata in maniera non corretta e non chiara, ad esempio la prescrizione, che è ancora aperta, stiamo ancora in guardia perché non è ancora chiusa questa questione. E comunque poiché c’è il pericolo di creare un’ingiustizia nei confronti di centinaia di cittadini noi di Forza Italia voteremo contro questo Ordine del Giorno. Grazie.
- CONS. XXXXXXXX XXXXX (“Per Jesi”): Io vorrei ricordare che questa questione fu tirata fuori per la prima volta proprio dal mio gruppo quando in occasione dell’assorbimento dell’II.RR.B. si cominciava a vociferare dell’assorbimento dell’II.RR.B., prima era stato commissariato e poi dopo è stato assorbito, si era paventato che questa questione di salvo conguaglio passasse in cavalleria. Quindi a nostro giudizio questa soluzione doveva essere raggiunta perlomeno quattro anni fa, non so perché non ci si è arrivati, non ci si è voluti arrivare, forse ci si è resi conto tardi che questa era una questione che bisognava affrontare e che comunque bisognava richiedere soldi ai cittadini; non sono d’accordo sulla metodologia che è stata seguita per arrivare a questa soluzione, ma questo Ordine del Giorno che ci viene proposto comunque vuole essere un sistema per porre fine a questa annosa vicenda, quindi il gruppo “Per Jesi” voterà a favore ugualmente.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Grazie Presidente. Noi crediamo che nella storia che ci ha condotti a questa sera e a questo Ordine del Giorno vi siano stati dei grossi errori e vi siano stati dei momenti difficili, ma soprattutto c’è stato lo scontro tra l’interesse dell’ente pubblico, e quindi di tutti i cittadini, a recuperare somme che il Comune, che le casse del Comune dovevano comunque recuperare ed introitare, dicevo, il contrasto tra questo interesse e l’interesse invece di alcuni cittadini, i quali si sono visti richiedere delle somme che hanno creduto essere eccessive rispetto a quanto probabilmente era il loro progetto. Quindi a seguito di questo contrasto io vorrei sottolineare una sorta di incertezza da parte della pubblica amministrazione che è legata e vincolata fra queste due opposte esigenze e non ha saputo cogliere la giusta soluzione per risolvere il problema; il tutto si è certamente riverberato sui conti pubblici con conseguenze che poi hanno pagato, stanno pagando tutti quanti i cittadini. Mi rendo perfettamente conto della difficoltà in cui versano coloro che hanno avuto accesso appunto ai vantaggi iniziali dell’edilizia popolare, ma poi alla fine, come è già stato detto, si sono accorti che tutto sommato pur avendo usufruito di agevolazioni tutto sommato poi non hanno veramente risparmiato rispetto a quello che poteva essere un progetto di tipo privato. Comunque la nostra posizione è una posizione diretta a spingere l’Amministrazione Comunale a recuperare quanto prima queste somme e però che nel conteggio si vada a cercare quella che è la giusta quantificazione, perché coloro che dovranno pagare non siano ingiustamente pressati oltre a quello che invece è quello che loro debbono dare. Quindi pur con le critiche rispetto all’iter passato per come l’Amministrazione si è mossa, adesso con un filo di speranza che la questione possa finalmente risolversi, noi pensiamo di poter votare l’astensione.
- PRESIDENTE: Non ho altre dichiarazioni di voto. Pongo in votazione il punto 7 all’Ordine del Giorno. VOTAZIONE
• PRESENTI: 24
• VOTANTI: 19
• FAVOREVOLI: 15
• CONTRARI: 4 (F.I.; C.D.; U.D.R.)
• ASTENUTI: 5 (S.D.I.; A.N.)
- PRESIDENTE: E’ approvato a maggioranza.
COMMA 8 - DELIBERA N. 72
• MOZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI A.N. XXXXXXX XXXXXXXXX RELATIVA AL COORDINAMENTO TRA GLI UFFICI COMUNALI
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Lancione, Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx; e sono usciti i Consiglieri: Xxxxxx, Bravi.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono usciti i Consiglieri: Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Xxxxxx xxxxxxxxxxx Presidente vista anche l’ora e vista la non eccessiva complessità né politica né tecnica del documento. E’ un documento che si propone di facilitare la vita ai cittadini utenti del servizio pubblico e nel contempo migliorare la qualità del servizio della Pubblica Amministrazione. In buona sostanza questa mozione visto che quando vi è un cambio di residenza da parte del cittadino lo stesso si trova in difficoltà, perché deve rivolgersi per comunicare lo stesso fatto e cioè il cambio di residenza a diversi uffici vuole, ripeto la mozione, vuole risolvere questo piccolo problema consentendo al cittadino medesimo una sola comunicazione ad un solo ufficio che dovrebbe provvedere ad informare a sua volta l’altro. Quindi mi limito soltanto a leggere “l’impegna” che poi chiedo appunto che venga votato: “impegna l’Amministrazione Comunale ad organizzarsi entro 9 mesi dall’approvazione di questo documento” non penso che vi siano problematiche particolari o eccessive difficoltà per realizzarlo “al fine di consentire al cittadino che cambia residenza di adempiere agli obblighi di comunicarlo al Comune con un’unica dichiarazione. Grazie.
- ASS. XXXXXXXX XXXXX: Negli allegati alla relazione al bilancio il Consigliere Grassetti come tutti i Consiglieri Comunali avranno potuto notare che noi ci siamo posti il problema in un’ottica anche più vasta nel discorso dell’informatizzazione, quindi della programmazione che abbiamo fatto per arrivare al sistema informativo comunale integrato, sicuramente ci stiamo attivando per far si che l’inconveniente al momento dovuto non, come dire, a colpe politiche, ma ad uno stato di fatto tecnico, sarà superato perché vogliamo proprio collegare l’anagrafe con i tributi e quindi il cittadino per fare una variazione di residenza deve rivolgersi solo ad uno sportello; addirittura, aggiungo, che con l’introduzione di nuovi sistemi di procedure informatizzate ecc. sarà possibile, quando saremo a regime, per qualcuno addirittura farle anche da casa. Quindi prendiamo atto di quanto dichiarato dal Consigliere Xxxxxxxxx, ribadiamo però che queste cose l’avevamo già verificate e abbiamo messo all’opera e stiamo mettendo all’opera tutti i meccanismi per addivenire a quanto auspicato non solo da Xxxxxxxxx ma sicuramente da tutti noi per evitare chiaramente i disagi dei cittadini. Grazie.
- PRESIDENTE: Xxxx. Pongo il votazione il punto 8 all’Ordine del Giorno. VOTAZIONE
• PRESENTI: 21
• VOTANTI: 21
• FAVOREVOLI: 21
• CONTRARI: 0
• ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: Unanimità, è approvato.
COMMA 9 - DELIBERA N. 73
• MOZIONE DEI GRUPPI CONSILIARI DI FORZA ITALIA E CATTOLICI DEMOCRATICI JESINI SULLA REALIZZAZIONE DEL’INTERPORTO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI JESI
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Lancione; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Bravi, Xxxxxxxx.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxxx, Bravi; ed è uscito il Consigliere Brazzini.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 21 Consiglieri -
“OGGETTO: MOZIONE DEI GRUPPI CONSILIARI DI FORZA ITALIA E CATTOLICI DEMOCRATICI JESINI SULLA REALIZZAZIONE DELL’INTERPORTO NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI JESI.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI JESI
Premesso
= che la realizzazione dell’interporto nel territorio del Comune di Jesi appare una occasione di sviluppo e di occupazione estremamente importante per la Città di Jesi e per la intera Vallesina;
= che, dunque, è opportuno individuare e cercare di superare tutti gli ostacoli che rendono più difficoltosa e problematica la realizzazione della struttura;
= che, certamente, la procedura concorsuale a carico del CEMIM – con tutto il contenzioso ad essa connesso – appare il più serio ostacolo sulla strada della realizzazione dell’interporto;
= che la procedura concorsuale a carico del CEMIM presenta importanti novità:
- il patrimonio CEMIM è stato valutato con perizia del Tribunale di Ancona in circa 13 miliardi di lire;
- la Commissione Provinciale IVA ha riconosciuto un credito IVA di £ 1,7 miliardi (sentenza n° 52/98 del 6-27/3/1998);
- l'amministrazione fallimentare ha recuperato alla massa attiva la somma di £ 3 miliardi a seguito di transazione con amministratori, sindaci e società di certificazione;
- per contro, lo stato passivo reso esecutivo dal Tribunale di Ancona in data 30/3/1995 ammonta a £ 8.619.042.549;
= che suddetti dati finanziari possono essere valutati positivamente ai fini della realizzazione della struttura interportuale;
= che alla luce di essi dati finanziari appare altresì opportuno che l'Amministrazione Comunale dia ancor più importanza al problema interporto.
Tutto ciò premesso CHIEDE
che la Giunta Comunale voglia assumere tutte le opportune iniziative che favoriscano l’acquisizione delle aree da parte di INTERPORTO MARCHE SPA al fine di evitare che i ritardi nella cantierizzazione della struttura determinano la decadenza dai contributi comunitari o non, previa verifica che detta decadenza non abbia già avuto luogo”.
FORZA ITALIA
XXXXXXXXX XXXXX XXXXX XXXXXXXXXXX XXXXXX XXXXXXX CATTOLICI DEMOCRATICI JESINI
XXXXXXXXXX XXXXXXXX
- PRESIDENTE: Io direi uno dei due gruppi proponenti per l’illustrazione.
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Sarò breve vista anche l’ora che abbiamo raggiunto. Già nel maggio del 1998 nell’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale avevamo presentato un Ordine del Giorno relativo al problema interporto proprio per stimolare la Giunta Comunale a prendere posizione su una questione che a nostro modo di vedere è una questione importantissima. Ora noi ripresentiamo questa mozione innanzitutto, perché siamo sempre più convinti che l’interporto è un’occasione irripetibile di sviluppo economico ed occupazionale per Jesi e per tutto il comprensorio della Vallesina; in secondo luogo perché la procedura concorsuale a carico del CEMIM presenta delle novità che impongono alcune riflessioni. Le novità sono le seguenti: l’ingegnere Xxxx, cioè il perito nominato dal Tribunale di Ancona ha depositato in sede fallimentare una perizia in base alla quale i beni del fallimento CEMIM vengono stimati in circa 13 mila milioni, 13 miliardi di lire; poi la Commissione Provinciale I.V.A. ha riconosciuto un credito I.V.A. di un miliardo e 700 milioni con sentenza divenuta definitiva alla fine del 1998; infine il Giudice Delegato ha autorizzato il curatore del fallimento CEMIM a promuovere un’azione di recupero di mezzo miliardo nei confronti della Regione Marche. Pertanto alla luce di questi nuovi dati il fallimento CEMIM presenta il seguente quadro finanziario: c’è uno stato passivo esecutivo sin dal marzo del 1985 che ammonta a 8 miliardi e 619 milioni, cioè i debiti cristallizzati ammontano a 8 miliardi 619 milioni; l’attivo il potenziale attivo ammonta a
circa 18 miliardi di lire. In questo contesto è ovvio, è scontato che non possiamo esimerci dal prendere in seria considerazione l’ipotesi concordataria. Noi sin dal maggio del 1998 avevamo suggerito di seguire questa strada e ora siamo ancor più convinti che questa sia la strada da seguire soprattutto alla luce dei fatti che ho testé illustrato. Quali sono i vantaggi di questa ipotesi concordataria? Innanzitutto con il ritorno in bonis del CEMIM verrebbe eliminato circa l’80% del contenzioso esistente e sono tutti concordi nel ritenere che il contenzioso esistente è quello che paralizza la realizzazione dell’Interporto; in secondo luogo con il ritorno in bonis del CEMIM non dovremmo spendere 13 miliardi per riacquisire le aree, in quanto le aree sono già nel patrimonio del CEMIM e non dovremmo esperire le procedure per la messa in vendita delle aree e quindi avremmo un duplice risparmio: un risparmio di tempo, ma soprattutto un risparmio importante di denaro. Infine terzo aspetto, ed è quello che a me sembra il più importante di tutti, con il ritorno in bonis del CEMIM avremmo di nuovo in una società tornata in bonis le Ferrovie dello Stato nella compagine sociale con, fra l’altro, una partecipazione piuttosto importante, a detta di molti la presenza delle Ferrovie dello Stato nella compagine sociale è condizione irrinunciabile per la realizzazione della struttura. Alla luce di queste considerazioni noi riteniamo che sia giunto il momento di prendere posizioni chiare sull’Interporto e con piacere abbiamo visto qualche tempo fa che un autorevole esponente del “Partito Popolare” è sulla nostra stessa posizione, ed è per questo che invito il Consiglio Comunale ed anche la Giunta Comunale a valutare positivamente la nostra mozione. Non dobbiamo avere paura dei fantasmi del passato, questo deve essere chiaro, anzi proprio quello che è successo in passato deve servirci da stimolo perché l’opera venga realizzata nel massimo della trasparenza. Prima di concludere il mio intervento io vorrei alcuni chiarimenti dal Sindaco. Nel corso della penultima seduta del Consiglio Comunale io e il mio collega Xxxxx avevamo chiesto che il Sindaco, con la chiarezza che un argomento così importante richiede, ci dicesse che cosa intende fare, come intende votare all’assemblea straordinaria dei soci del CEMIM che avrà luogo il 15 aprile. Su questo punto pretendiamo chiarezza. In quella sede il Sindaco rispose: voterò secondo coscienza”, questa è una risposta che non ci trova affatto soddisfatti; secondo coscienza posso votare io quando voto nel Consiglio d’Amministrazione della mia società, siccome al Sindaco non sarà sfuggito sicuramente il particolare che lui è nell’assemblea del CEMIM non in quanto Signor Xxxxx Xxxxxx, ma in quanto rappresentante dell’Ente Comune di Jesi, allora io chiedo al Sindaco Xxxxx Xxxxxx di usarci la correttezza istituzionale di dirci con chiarezza, di dirlo non tanto ai proponenti di questo Ordine del Giorno, ma all’intero Consiglio Comunale la posizione che intenderà prendere all’assemblea straordinaria dei soci del CEMIM che avrà luogo fra 5 giorni.
- SINDACO: Comincio dalla fine, perché poi arrivo alla conclusione, sono argomenti un po’ delicati e quindi chiederei un attimo un po’ di aiuto insomma. Quando io rispondendo sulla stampa alle vostre esortazioni dissi: voterò secondo coscienza, aggiunsi pure un’altra frase, dissi secondo coscienza e solo nell’interesse della collettività, e poi dirò secondo il mio modesto punto di vista quali sono gli interessi della collettività. Andando un po’ al sodo e alla sintesi di tutto questo discorso e quindi alla conclusione dico che io voterò contro l’ipotesi del concordato fallimentare. Adesso andiamo a ritroso per vedere perché io voterò contro questa ipotesi di concordato fallimentare, e le motivazioni sono legate... voterò contro, e poi raccoglierò anche le indicazioni che emergeranno dalla votazione dell’Ordine del Giorno, perché vi sono molte perplessità di carattere amministrativo su una ipotesi di concordato fallimentare, non in senso stretto per il fatto che poi ci potrebbe essere il ritorno in bonis, no, non per quello, per motivi di carattere tecnico e adesso li elenco. Il primo, il concordato fallimentare potrebbe o dovrebbe determinare la fusione, secondo gli intendimenti ..?.. e anche di quelli che tu illustravi poc’anzi, di determinare la fusione tra il vecchio CEMIM e l’attuale Interporto Marche S.p.A.. A questa conclusione noi vorremmo non arrivarci per parecchi motivi, ne elenco due in particolare: il primo, che la Regione Marche quando conferì la concessione all’Interporto Marche S.p.A. mise la prescrizione a livello normativo che le due società quella in procedura concorsuale e la nuova rimanessero marcatamente separate, questa è la prima motivazione non ..?.., ma comunque che merita un po’ di attenzione; l’altra motivazione è legata al fatto che il CEMIM non ha uno stato passivo consolidato, ma vi sono alcune cause di opposizione allo stato passivo per alcuni clienti esclusi tra cui quello della Regione e quello dell’Architetto Tomellini per qualche miliardo insomma, quello del signor Xxxxxxxxx, che se venissero accolte, parlo di opposizioni allo stato passivo, farebbero lievitare notevolmente la massa passiva fallimentare e quindi a seguito della fusione il nuovo Interporto Marche S.p.A., che ha una situazione di bilancio xxxxxx, si trascinerebbe dietro con sé qualche miliardo di debiti in sostanza. Altra annotazione: noi pensiamo che queste due società debbano rimanere comunque separate, perché all’acquisto dei cespiti immobiliari si potrà e si potrebbe addivenire con due soluzioni molto, molto più lineari, senza quindi forzature, senza creare questi osmosi che possono anche essere evitate. La prima riguarda il fatto che si può procedere all’acquisto bonario di queste aree da parte dell’Interporto Marche S.p.A. dalla curatela fallimentare e quindi dal liquidatore salvo la facoltà, sulla base di 6 miliardi e mezzo come da ...?... ingegnere Xxxxxxxxx, salvo la facoltà della curatela fallimentare di agire e quindi del liquidatore di agire per il conguaglio, salvo conguaglio, ancora esiste, ecco vede, quindi qualcuno dice che non esiste ed esiste invece, le cause ce ne sono tantissime ancora in piedi, salvo conguaglio, sì, perché pattiziamente le parti possono concordare che il soggetto cedente, in questo caso il curatore fallimentare, il
liquidatore possano, i liquidatori in particolare possano rivalersi per l’integrazione e quindi per il conguaglio. L’altra questione, che forse è anche più lineare e sarebbe anche più trasparente, riguarda il fatto che l’Interporto Marche S.p.A. potrebbe comprare queste aree pagandole 6 miliardi e mezzo, 7, quella che poi sarà la decisione dell’amministrazione dell’Interporto Marche S.p.A. le potrà pagare concorrendo alla seconda, alla terza o alla quarta asta, questa sarebbe una procedura correttissima, a quel punto l’Interporto Marche S.p.A. sborsando i soldi, sborsando somme così come stabilite, noi ci auguriamo, dall’ingegnere Romagnoli in sede di stima, in sede di progetto complessivo del nuovo Interporto, del nuovo centro intermodale potrebbe, parlo della nuova società, veramente cominciare a pensare di cantierare queste opere quanto meno con riferimento al primo lotto. Noi pensiamo che tutte queste argomentazioni possano essere da sole sufficienti per convincere sotto il profilo amministrativo, senza voler infierire contro nessuno, perché non vogliamo infierire contro nessuno, abbiamo troppo rispetto per gli altri, potrebbero, dicevo, darci la possibilità di cantierare questo Interporto senza forzature e senza creare rischi a chi attualmente amministra la nuova società, che si vedrebbero, in caso di fusione, in caso di ..?.. fra due società, si vedrebbero accollare debiti che riguardano una passata gestione, parlo appunto dei crediti di Tomellini, Garbuglia e della Regione Marche. Un’ultimissima annotazione riguarda l’aspetto legato ai tempi. Partecipando alla terza asta o alla quarta asta o alla seconda asta, cioè nel momento in cui la nuova società acquisisce le aree si potrà con i fondi comunitari, con i fondi della Regione, la Regione ha stanziato anche recentemente altri finanziamenti, con i 30 miliardi del Ministero dei Trasporti si potrebbe subito comunque cantierare insomma, ecco, quindi fare l’appalto. Queste riflessioni poi non sono tra l’altro frutto di strumentalizzazioni politiche, io le stesse riflessioni che mi sono permesso di fare anche in un’altra circostanza le ho viste recentemente pubblicate sulla stampa anche dal Presidente della Camera di Commercio e dell’Artigianato che è il Presidente Xxxxxxxx, che sicuramente non ha appartenenze partitiche, anche lui in quella circostanza sollevò alcune perplessità su questa ipotesi di fusione, su questa preoccupazione legata all’eventuale accoglimento di opposizione allo stato passivo di crediti che potrebbero riemergere accanto a qualche attivo che esiste, effettivamente i 3 miliardi di attivo esistono anche si sono assottigliati per tutta questa pletora di contenzioso che il curatore ha deciso di porre in essere contro il Comune di Jesi. Un’ultimissima annotazione e poi concludo, perché sono stato esortato ad essere molto breve. Un’ipotesi di concordato fallimentare di fronte ad uno stato passivo che si aggira sui, poi posso anche essere impreciso, sui 10-11 miliardi determinerebbe la necessità di esborsare a favore dei soci del vecchio CEMIM una somma pari appunto al 60-70% tant’è la percentuale ipotizzata in sede di concordato, e noi vorremmo sapere questi 7-8 miliardi, 6 miliardi e mezzo chi li garantisce, non ci sembra che dall’ipotesi di concordato fallimentare emergano garanzie bancarie o garanzie personali di soggetti che veramente vogliono garantire questa somma ai creditori che eventualmente dovessero aderire a questa ipotesi di concordato. Questo è un altro argomento che secondo noi pur non essendo esperti di diritto fallimentare sono argomentazioni dicevo che sono abbastanza convincente. Quindi ricapitolando: problemi di carattere amministrativo; problemi di carattere tecnico; poi non ci sembra che vi siano tutte le garanzie in sostanza; poi problemi di carattere legislativo, la Regione ha assolutamente dichiarato che le due società devono rimanere separate. Per questo motivo voterò contro, ripeto, non per infierire contro qualcuno, per creare pregiudizi a qualcuno, ma perché riteniamo che gli interessi della collettività si perseguono proprio tenendo separate e divaricate le due questioni evitando che la nuova società corra rischi di assorbire dei debiti che non ha; le aree possono essere acquistate nella forma più classica, voi che fate diritto fallimentare, procedure fallimentari, siete sicuramente più esperti di me e che è quella appunto dell’acquisto tramite l’asta fallimentare, ci sembrerebbe la procedura più lineare, più trasparente più serena ecco. Chiedo quindi che la maggioranza e chi vorrà anche dell’opposizione possa anche condividere questo tipo di convincimento. Io preannuncio questo mio voto nell’assemblea di giovedì prossimo, di mercoledì prossimo, dunque motivata, la motiverò così come ho fatto tre anni fa con le argomentazioni che oggi ho illustrato. Grazie.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Sulla questione Interporto “Alleanza Nazionale” recentemente ha sottoscritto un documento che impegna i gruppi consiliari della Vallesina e anche i gruppi consiliari presso organi sovracomunali su alcuni principi in virtù dei quali io vado a presentare alcuni emendamenti, proporre alcuni emendamenti a questo documento. Noi crediamo che l’intermodalità sia molto importante e che nella nostra economia e al nostro tempo sia effettivamente una iniziativa da condividere, crediamo però che la stessa debba essere o possa essere realizzata solamente in contesti ove sia possibile un impatto ambientale favorevole. Quindi a fronte della situazione noi sappiamo che nel progetto dell’Interporto della Vallesina, dell’Interporto di Jesi vi era già stata una verifica dell’impatto ambientale, però, se non erro, mi risulta che la verifica medesima risalirebbe al 1989. Da allora in poi nella Vallesina sono stati realizzati altri percorsi, sono state realizzate altre strutture e la situazione dal punto di vista ambientale è un po’ cambiata considerando la presenza nella Vallesina delle tre centrali turbogas, considerando la raffineria non lontana, considerando l’aeroporto in linea d’area anche abbastanza vicino, considerando la superstrada e quant’altro. Crediamo fermamente che comunque nell’eventuale realizzazione dell’Interporto sia necessaria, prioritaria ed insostituibile la compartecipazione e la presenza delle Ferrovie dello Stato, senza la quale l’Interporto diventerebbe un magazzino per camion, e crediamo anche che l’opera debba essere compiuta entro termini accettabili, che noi nel nostro documento
abbiamo indicato nel 30 giugno del 2000, oltre il quale o sarà iniziata ogni opera per la realizzazione della struttura oppure bisognerà pensare a dare all’area una finalizzazione di tipo diverso. E sulla scorta di questi principi noi proponiamo al documento i seguenti emendamenti: nella pagina seconda, la pagina retrostante aggiungere al primo periodo dopo “che i suddetti dati finanziari possono essere valutati positivamente ai fini della realizzazione della struttura interportuale, sempre che sia valutato l’impatto ambientale attuale in zona vasta”; poi dopo il “chiede” noi vogliamo emendare come segue il periodo: “che la Giunta Comunale voglia assumere tutte le opportune iniziative che favoriscano l’acquisizione delle aree da parte” e qui noi vorremmo sostituire “Interporto Marche” con “di chi spetti”, sarà il caso di vedere eventualmente qual è il soggetto che avrà il diritto; e poi aggiungere questo periodo: “che nel caso prima di realizzare la struttura intermodale sia espletata una valutazione d’impatto ambientale attuale in zona vasta” e poi aggiungere che “nel caso in cui non fosse possibile realizzare l’Interporto entro il 30 giugno 2000 si dovrà provvedere una diversa finalizzazione dell’area”. Questi sono gli emendamenti che noi proponiamo e che se votati ci darebbero la possibilità di votare anche favorevolmente il documento.
- PRESIDENTE: Xx xxxxxx ai proponenti di pronunciarsi sugli emendamenti proposti.
- CONS. XXXXXXXXXXX XXXXX (F.I.): Per quanto riguarda l’acquisizione delle aree da parte di chi spetti siamo d’accordo, perché sostanzialmente non vengono alterati i termini della questione; per quanto riguarda invece gli altri due emendamenti che richiedono una nuova valutazione impatto ambientale voteremo contro, perché la valutazione impatto ambientale esiste già ed è agli atti e perché crediamo che una spesa ingente quale è quella che sopporteremo per una nuova via è una spesa inutile, in quanto la valutazione esiste già ed è di fonte ministeriale. L’ultimo emendamento che prevede un termine entro il 30 giugno 2000 non può essere accolto, in quanto effettivamente insomma il 30 giugno 2000 cade fra 30 giorni, 40 giorni, quindi credo che sia non accoglibile.
- PRESIDENTE: Io non ho altri interventi, se non ce ne sono io passo alle votazioni, se Grassetti, ripeto, mi porta qui gli emendamenti. Belluzzi.
- CONS. XXXXXXXX XXXXXXXXXX (C.D.): Per dichiarazione di voto e per fare alcune considerazioni sulla mozione che abbiamo presentato insieme ai colleghi di “Forza Italia”. Faccio una premessa. Sul problema dell’Interporto non si giocano questioni di carattere morale o questioni di carattere personale, si giocano questioni di carattere politico; se le scelte che verranno effettuate nei prossimi mesi, anzi nei prossimi giorni siano o non siano determinanti perché la realizzazione dell’Interporto avvenga o no. Qui non c’è un problema di valutazione, il CEMIM non è più un argomento per giudicare o no una classe politica o una classe amministrativa che ha gestito questa società o che ha avuto nel passato responsabilità penali in merito al problema dell’Interporto, c’è stato un giudizio nella storia, nella magistratura, negli atti della magistratura e negli altri atti, il problema è di carattere politico, se il Comune, la Provincia, la Regione, gli altri enti che fanno parte del vecchio CEMIM vogliono o no contribuire alla realizzazione dell’opera, a dare una accelerazione a tutta una serie di processi e procedure che favoriscano la realizzazione all’Interporto o no, il problema è quindi politico. Questa nuova classe politica comunale, questa nuova classe politica regionale, le forze che amministrano la Regione vogliono o non vogliono realizzare l’Interporto? Ogni altro sistema, ogni altro metodo al di là di quello che è il concordato fallimentare significa rinviare i problemi, significa un dire “no” alla realizzazione all’Interporto, la verità è questa. Il collega Mocchegiani ha illustrato la mozione, esistono disparità di orientamenti relativamente al discorso della valutazione, esiste una perizia del Tribunale che è di 13 miliardi, esiste un problema d’immediatezza e di urgenza, caro Sindaco, e qui sono perfettamente d’accordo con te, nessuno, nemmeno i proponenti di questa mozione vogliono che si faccia una commistione tra vecchia e nuova società, i due fatti devono rimanere esplicitamente distinti: la vecchia società con il concordato fallimentare verrà messa in liquidazione e la nuova società non farà una fusione con la vecchia società. Ma questo per evitare tutta una serie di lungaggini procedurali che faranno sì che ci sarà un asta, due aste, tre aste, finché alla fine verrà definito il fallimento della vecchia società con tutte le eccezioni giuridiche che ci sono state, ci sono le eccezioni al fallimento, ci sono eccezioni sulle valutazioni che sono state fatte ecc. Qui ti escludo, sia a nome personale che a nome del collega Mocchegiani, che noi non parliamo di fusione tra le due società, lungi da noi, siamo anche noi contrari a questa soluzione; noi vogliamo che il Comune si attivi affinché il passaggio delle aree tra la vecchia società e la nuova società Interporto Marche S.p.A. avvenga nei tempi più brevi, per un semplice motivo, perché altrimenti si perderanno i finanziamenti, altrimenti significa dire “no” alla realizzazione all’Interporto. Do atto al Presidente Xxxxxxxx di avere fatto l’impossibile per trasformare quel finanziamento di 11 miliardi e 500 milioni che era con fondi comunitari sostituiti con 11 miliardi e 500 milioni circa di contributo regionale, ma sappi che con il contributo regionale si è solo compensata la prima tranche di finanziamenti comunitari che sono stati persi sostanzialmente, perché erano una tranche di finanziamenti comunitari, quali anticipazione di successivi finanziamenti comunitari. Xxxx, se noi vogliamo perdere
ulteriormente tempo la strada può essere quella di andare avanti fino in fondo, cioè di andare avanti così; se noi vogliamo accelerare il problema del passaggio delle aree relative all’Interporto alla nuova società l’unica soluzione immediata è quella dell’accettazione del concordato fallimentare, come credo che sia l’Ordine del Giorno della riunione del 15 marzo. Concordiamo con quella parte, con l’ipotesi che è stata aggiunta da Grassetti; riteniamo inutili ulteriori valutazioni impatto ambientale, perché ci sono due tipi di valutazioni già fatte: una che ha costato 70 milioni e una che ha costato 350 milioni, è una valutazione impatto ambientale che è stata fatta propria dal Ministero dell’Industria. Quindi noi invitiamo il Consiglio Comunale, invitiamo il Sindaco nella riunione del 15 marzo a votare a favore di questa soluzione, che non è un condono della responsabilità politica di una classe che ha governato la Regione, è soltanto dare un’opportunità definitiva di chiudere la questione dell’Interporto Marche realizzando l’Interporto in questa realtà in tempi brevi.
- SINDACO: Io sono telegrafico, veramente, almeno andiamo subito alla votazione. La prima riguarda il discorso che faceva prima il Consigliere Grassetti sul via, avete ragione voi secondo me, nel senso che qui esiste l’ultima diciamo decisione del Ministero risale a pochissimi mesi fa, intorno al luglio ‘99, quindi pensiamo di poter assicurare sotto questo profilo Grassetti, non c’è bisogno di altri ...?..., insomma è sufficiente quello che hanno forse. L’altra questione sui termini mi pare che i tempi sono un po’ troppo brevi, mi pare che il 30 giugno ai un tempo troppo accelerato, non so se si riesce ad acquisire le aree con lo strumento migliore, per carità, entro il 30 giugno. La questione complessiva vi sono tre tipi, secondo me, io non sono un esperto, vi sono tre tipi di modalità di acquisizione delle aree: o tramite asta, o tramite cessioni bonarie salvo conguaglio, oppure tramite la fusione tra le due società previo concordato fallimentare... (Interruzione) ...Il bonis... (Interruzione) ...Allora tanto vale che li compra alle aste o tramite una cosa... (Interruzione) ...Ma non è più rapida perché devi tornare in bonis, fare il concordato fallimentare vuole dire oggi come oggi garantire questi 7-8 miliardi di pagamento senza che nessuno garantisce, dove sono le garanzie? Infatti lo stesso Presidente Xxxxxxxx della Camera di Commercio, penso che sia sopra le parti, dice: ma come si fa a dire va bene il concordato fallimentare laddove non vi sono garanzie se non le aree? Se venissero persi i finanziamenti comunitari, se venissero persi i finanziamenti regionali poi queste aree ritornerebbero agricole e con un valore infimo, insomma allora è meglio secondo me procedere nelle aste, quindi con l’introito diciamo delle aste e allora sì, il liquidatore potrà sottoporre nuovamente all’attenzione dei soci dell’ex CEMIM una proposta di concordato. Oggi secondo me è prematura questa, ecco l’interesse della collettività non è questo, l’interesse della collettività ad un concordato sarà solamente quando un domani ci saranno o garanzie personali o garanzie di liquidità sufficienti per far sì che i vecchi creditori, i vecchi soci del CEMIM abbiano almeno la certezza di recuperare il 70-80% in sede di concordato fallimentare. Oggi ci sono solamente, buoni interessi, buone intenzioni, volontà di procedere ad una tacitazione del 70-80% dei vecchi crediti, ma non c’è niente che dia certezza al riguardo, ecco perché mi permetto anche per questo motivo di votare contro.
- PRESIDENTE: Io ho tre emendamenti proposti dal gruppo consiliari di “Alleanza Nazionale” di cui solamente uno fatto proprio dai proponenti, che è quello che dice “sempre che sia valutato l’impatto ambientale”, che io poi l’ho chiamato emendamento 1... (Interruzione) ... Degli esperti, quindi sono quattro gli emendamenti. Io ho un emendamento che a pagina 2 sulla premessa ad un certo punto dopo “struttura intermodale” alla seconda riga dice sempre...
(Fine Registrazione Nastro 4 Lato A)
...Xxxxxxxxx dice sempre che dopo “la struttura interportuale,” aggiunge “sempre che sia valutato l’impatto ambientale in zona vasta”, questo è fatto proprio? No. Metto in votazione questo emendamento.
VOTAZIONE
• PRESENTI: 22
• VOTANTI: 22
• FAVOREVOLI: 1 (Grassetti)
• CONTRARI: 21
• ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: E’ respinto a maggioranza con uno favorevole e zero astenuti. Poi ho l’emendamento. Poi ho l’emendamento fatto proprio che dice dopo “Interporto Marche” che sostituisce “Interporto Marche S.p.A.” con “chi spetti”, questo è fatto proprio, quindi rimane tale. Poi punto 2, altro emendamento di Grassetti che è un comma aggiuntivo dopo la dizione “già avuto luogo” che dice “che nel caso prima di realizzare la struttura intermodale sia espletata una valutazione di impatto ambientale in zona vasta”. Quindi questo lo metto in votazione.
VOTAZIONE
• PRESENTI: 22
• VOTANTI: 21
• FAVOREVOLI: 1 (Grassetti)
• CONTRARI: 20
• ASTENUTI: 1 ("Per Jesi")
- PRESIDENTE: E’ respinto a maggioranza con uno favorevole e un’astensione, Xxxxxxxx. L’ultimo emendamento, altro comma aggiuntivo di Xxxxxxxxx, che recita “che nel caso in cui non fosse possibile realizzare l’Interporto entro il 30 giugno 2000 si dovrà prevedere una diversa finalizzazione dell’area”. Metto in votazione questo emendamento.
VOTAZIONE
• PRESENTI: 22
• VOTANTI: 22
• FAVOREVOLI: 2 (Xxxxxxxxx; Xxxxxxxx)
• CONTRARI: 20
• ASTENUTI: 0
- PRESIDENTE: E’ respinto a maggioranza con due voti favorevoli e nessun astenuto. Metto in votazione l’Ordine del Giorno così come formulato con l’emendamento fatto proprio dal gruppo proponente.
VOTAZIONE
• PRESENTI: 22
• VOTANTI: 20
• FAVOREVOLI: 5 (C.D.; F.I.; U.D.R.)
• CONTRARI: 15
• ASTENUTI: 2 (A.N.; "Per Jesi")
- PRESIDENTE: E’ respinto a maggioranza.
COMMA 23 - DELIBERA N. 74
• INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DELL’U.D.R. XXXXX XXXXXXXX SULLA SICUREZZA STRADALE
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Lancione; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Brazzini.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 21 Consiglieri - “Oggetto: Interrogazione sulla sicurezza stradale.
Gli incidenti stradali rappresentano uno dei mali peggiori della nostra società.
Ogni giorno sembra di assistere ad un bollettino di guerra. Se andassimo a quantificare le somme che la collettività spende per coloro che subiscono menomazioni fisiche in seguito ad incidenti, ci renderemmo conto di che cosa voglia dire lavorare sulla sicurezza stradale. Senza considerare poi i problemi psicologici derivanti dal verificarsi dei sinistri. Lavorare sulla sicurezza stradale consentirebbe, quindi, una grossa fonte di risparmio per la società. Sarebbe pertanto opportuno e necessario svolgere una azione di controllo su tutte quelle norme che riguardano la sicurezza stradale, nonché azioni rivolte ad informare ed educare, che consentono il miglioramento della qualità della vita e del benessere sociale. Premesso tali considerazioni, si interroga la S.V. per conoscere quale comportamento e quali iniziative questa Amministrazione stia assumendo o intenda assumere nel settore della sicurezza stradale e verso coloro che vi operano, anche alla luce di una recente modifica al codice della strada che prevederebbe un incentivo di minimo il 10%, preso dalle contravvenzioni, per quei soggetti che svolgano interventi proprio nel campo della sicurezza stradale.”
Gradirei una risposta scritta e orale al prossimo Consiglio Comunale.
Jesi lì 20 gennaio 2000 Il Consigliere Comunale
Xxxxx Xxxxxxxx
- PRESIDENTE: Il proponente.
- CONS. XXXXXXXX XXXXX (U.D.R.): Cerco di essere breve più del solito visto l’orario. Gli incidenti stradali rappresentano uno dei mali peggiori della nostra società, se andassimo a quantificare le somme che la collettività spende per coloro che subiscono menomazioni fisiche in seguito ad incidenti ci renderemmo conto di che cosa voglia dire lavorare sulla sicurezza stradale, senza considerare i problemi psicologici che derivano dal verificarsi di questi sinistri. Lavorare sulla sicurezza stradale consentirebbe una grossa fonte di risparmio per la società, sarebbe pertanto opportuno e necessario svolgere un’azione di controllo su tutte quelle norme che riguardano la sicurezza stradale, nonché le azioni rivolte ad informare e ad educare che consentano il miglioramento della qualità della vita e del benessere sociale; premesso tali considerazioni si interroga per conoscere quale comportamento e quali iniziative questa Amministrazione stia assumendo e intenda assumere nel settore della sicurezza stradale verso coloro che vi operano, anche alla luce di una recente modifica al codice della strada che prevede un incentivo di minimo il 10% preso dalle contravvenzioni per quei soggetti che svolgano interventi proprio nel campo della sicurezza stradale.
- SINDACO: Grazie di questa interpellanza, perché ci permette di chiamare in qualche modo anche quel famoso discorso della modifica legislativa legata all’art. 208, il famoso 10%, che riguarda appunto il fatto che stiamo spostando l’operatività di alcuni esponenti della Polizia Municipale da attività amministrative ad attività di controllo e di sicurezza stradale e quindi questa interpellanza va letta in una chiave sicuramente positiva, che poi corrisponde un po’ ad una chiave di lettura che ...?... il problema della sicurezza stradale in sostanza; sicurezza stradale che noi cerchiamo in qualche modo di migliorare anche attraverso un’opera educativa, la Polizia Municipale ormai da circa tre anni, tre anni e mezzo sta portando avanti tutta una campagna di educazione nelle scuole proprio per far capire fin dall’adolescenza l’importanza di una corretta condotta di guida e di transito nell’ambito dell’assicurazione stradale. Quindi siamo d’accordo con tutto quello che contiene, che ..?.. questa interpellanza; siamo d’accordo pure sul fatto che gli incidenti stradali sono purtroppo la piaga di questo nostro paese. Se mi permettete una piccola ...?..., lasciatemela passare, poi anche se molti non saranno d’accordo, io condivido pure l’ultima proposta di riforma del Ministro Bianco che prevede la chiusura alle tre... (Interruzione) ...Sì, anch’io, io sarei anche più restrittivo se è per questo... (Interruzione) ...Alle tre, io so che il
P.D.S. e “Forza Italia” non saranno d’accordo, però io condivido la proposta del Ministro Xxxxxx che prevede l’anticipazione delle chiusure delle discoteche alle tre e la non vendita degli alcolici dalle una alle tre dopo mezzanotte e la diminuzione dei decibel. Forse anche una campagna più responsabile da parte dei massimi sistemi su questo argomento forse farebbe ridurre un po’ anche l’incidenza di questi incidenti, di questi sinistri stradali, è soprattutto quelli che creano anche più preoccupazione a livello di coscienze e a livello anche
emotivo, i famosi incidenti legati al sabato sera e anche all’uso di stupefacenti e di alcolici in coincidenza della frequentazione di discoteche. Quindi io vorrei qui ...?... il discorso complessivo, secondo me il Ministro, poi so che trasversalmente i due poli non saranno molto d’accordo, io però come cittadino mi permetto di dire che la sicurezza sulla strada è quello che abbiamo detto poc’anzi che si sta sviluppando in questa città, ma anche quello che finalmente ai massimi sistemi si sta facendo su questo argomento.
- CONS. XXXXXXXX XXXXX (U.D.R.): Soddisfatto.
COMMA 24 - DELIBERA N. 75
• INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DELL’U.D.R. XXXXX XXXXXXXX SULL’IMPIANTO SEMAFORICO POSTO ALL’INCROCIO XXX XXXXXXXXX - XXXXXXX 00
- Xx dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Lancione; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Brazzini.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 21 Consiglieri -
“Da circa due settimane i semafori posti in prossimità dell’incrocio Via ...?... – Statale 16 – Ingresso Superstrada Jesi Est funzionano solo in lampeggio. L’incrocio in questione presenta in questo modo una pericolosità che credo non venga avvertita da coloro che dovrebbero porre rimedio al malfunzionamento. Ritengo anche che due settimane siano più che sufficienti per accorgersi del fatto, e mi vorrei rifiutare di credere che tale parziale funzionamento venga ritenuto idoneo a rendere scorrevole e sicuro il traffico. Chiedo di conoscere se l'Amministrazione è a conoscenza del fatto segnalato, se ritiene necessario attivarsi per porvi rimedio, se ritiene percorribile un’ipotesi alternativa che renda superfluo l’impianto semaforico. Certo di risposte esaurienti ed esaustive nel prossimo Consiglio, ringrazio, con cordiali saluti”
Jesi 21 gennaio 2000 Xxxxx Xxxxxxxx
- PRESIDENTE: E sulla 24?
- CONS. XXXXXXXX XXXXX (U.D.R.): Se vogliamo passare a quella successiva, molto rapidamente, io non sono soddisfatto della risposta invece, dopo ce n’è un’altra sui semafori, cioè non sono soddisfatto per un motivo, che se io comincio dicendo che ci sono stati 14 giorni di non funzionamento non mi si può rispondere che è stato prontamente riparato, perché è una presa in giro. Sbaglio? Insoddisfatto, perché se io dico che ci sono state due settimane di non funzionamento non mi potete rispondere che è stato prontamente riparato, perché due settimane sono tante, due settimane continuative, cioè lo faccio perché ci vado a lavorare tutti i giorni.
- PRESIDENTE: Il punto 25 viene rinviato mancando il proponente.
COMMA 26 - DELIBERA N. 76
• INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DEL GRUPPO DI A.N. XXXXXXX XXXXXXXXX SULLA POSSIBILE CHIUSURA AL TRAFFICO DI VIA X. XXXXX PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Lancione; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Brazzini.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 21 Consiglieri -
Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxxxx
“GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE
INTERROGAZIONE
Il sottoscritto Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxxxx
PREMESSO
- che, come da notizie apparse sulla stampa, codesta Amministrazione ha progettato di realizzare opere nella zona “Mercato delle Erbe”,
- che per questo sembra prevista la chiusura del traffico;
- che tale fatto ha generato seria preoccupazione nei commercianti che operano nel mercato coperto della zona, nei residenti e in quanti si avvalgono della struttura per acquisti e approvvigionamenti alimentari e non;
- che appare opportuno che la Città venga per tempo messa al corrente su tale progetto;
per tutto quanto sopra, il sottoscritto Consigliere, rivolto al sig. Sindaco e ai Sigg. Assessori competenti la seguente
INTERROGAZIONE
diretta ad ottenere risposte sui quesiti in appresso:
1) Se sia vero che verrà chiusa al traffico la zona di via Xxxxxxx Xxxxx e comunque altra che interessi direttamente o indirettamente il mercato coperto e le altre unità commerciali limitrofe;
2) Se del caso per quale preciso motivo;
3) Quando;
4) Con quali modalità;
5) Quale sia con precisione la zona che verrà chiusa;
6) Per quanto tempo resterà chiusa;
Si chiede risposta scritta ed orale alla prossima seduta del Consiglio Comunale”. Jesi, lì 29 febbraio 2000
Xxxxxxx Xxxxxxxxx
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Io credo una cosa Presidente, approfitto...
- PRESIDENTE: Credo che sia dignitosa vista l’ora una proposta scritta della Giunta.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): E’ arrivata per altro. Però Presidente io approfitto della situazione, dell’occasione, dell’ora e del momento per dire che molto probabilmente bisognerà trovare uno spazio un po’ più dignitoso per le interrogazioni, perché sempre si arriva in un’ora in cui poi non c’è più realmente possibilità e quando un Consigliere vuole illustrare un’interrogazione e magari sentire una risposta di un certo tipo si sente anche un po’ sadico nel momento in cui non intende rinunciare a quella che è la sua richiesta.
- PRESIDENTE: Xx comprendo benissimo lo stato di frustrazione dei Consiglieri, riguardo alla proposta che tu fai io ho delle idee da tempo, ne parliamo in commissione ...?...
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): ...?...Una porta aperta infatti.
- PRESIDENTE: Comunque credo che anche ampia soddisfazione venga data dalla stampa ancor prima del Consiglio Comunale.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Però non è la stessa cosa, anche perché dalla stampa ho letto che questa interrogazione è stata fatta non ho capito bene se per campagna elettorale o che altro, dimenticando che da due anni a questa parte sto probabilmente scocciando anche troppo questa Amministrazione con documenti dello stesso tipo o forse anche di una portata diversa. Quindi non è per motivi elettorali che io ho fatto questa interrogazione, ma perché la stessa nasce effettivamente da preoccupazioni e da esigenze dei commercianti, sia del mercato sia di Via Mura Occidentali, i quali veramente sono seriamente preoccupati principalmente per il fatto che non sono stati avvertiti per tempo e che l’eventuale avvertimento dato ai rappresentanti sindacali dei commercianti stessi non è certamente servito ad informarli correttamente. Faccio presente che
l’Amministrazione quando ha intenzione di propagandare veramente per esempio una propria iniziativa non lesina strumenti di comunicazione quali manifesti, quali organi di stampa, quali incontri forum e quant’altro. Questo era, visto il numero dei giorni in cui questi lavori stanno realizzandosi, questo era probabilmente un tema molto importante, perché, come voi sapete meglio di me, i commercianti sono anch’essi lavoratori. Allora le risposte io le ho avute in forma scritta, ma penso che forse qualche altra risposta, visto che c’è l’Assessore qui potrebbe anche fornirmela, per esempio come pensa l’Assessore di riuscire a risolvere la questione e a fare terminare i lavori in 40 giorni quando l’impresa, l’abbiamo visto in questi giorni specialmente in Via Mura Occidentali, sta lavorando con tre soli operai, lavora molto lentamente e con orari molto limitati, perché mi risulta che alle 16.00 interrompano i lavori, tra l’altro se fosse possibile organizzare turni diversi, e faccio riferimento in particolare anche ai lavori del mercato, dove penso che le domande e le interrogazioni, i punti di interrogazione che io ho fatto andrebbero evasi un po’ meglio rispetto alla risposta scritta che ho avuto, che se non ce l’hai te la faccio avere, così la puoi controllare.
- ASS. XXXXXXXXXXXX XXXXXXX: Le questioni poste da Xxxxxxxxx sono due: una quella relativa ai problemi di Via Xxxxxxx Xxxxx, e uno invece quello relativo al problema della cantierazione dei lavori. Per quanto riguarda il problema della cantierazione dei lavori in appalto appunto che riguarda Via Mura Occidentali, Corso Matteotti e Via Garibaldi anche questa sera alle ore 14.30 ci siamo incontrati nella sede della Confcommercio con i commercianti appunto di via Mura Occidentali per concordare insieme quelle misure che in qualche modo vadano incontro alle difficoltà che comunque i commercianti hanno riguardo ai cantieri aperti. Si è concordato insieme alla ditta che comunque l’orario di lavoro sarà di 12 ore giornaliere, quindi dalle sette del mattino alle sette del pomeriggio, alle 19.00 del pomeriggio, lavoreranno di sabato e di domenica, stamattina abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Prefettura un’autorizzazione a fare circolare i mezzi pesanti anche di sabato pomeriggio e la domenica, quando sapete che non possono circolare, domani mattina la Prefettura appunto firmerà questa autorizzazione; il discorso dei 40 giorni non è il limite per il completamento dei lavori, i 40 giorni derivano dal fatto che noi in data novembre ‘99 abbiamo stipulato un accordo con l’associazione dei commercianti, dove abbiamo previsto la sospensione dei cantieri, che è la sospensione nel periodo natalizio, tant’è che non hanno iniziato i lavori in quel periodo anche se l’appalto parte da novembre ‘99, e il periodo di Pasqua fino ai primi di maggio, quindi l’8 aprile, che sarebbe i 40 giorni dalla consegna dei lavori, i primi di marzo, significa che dopo 40 giorni, quindi all’8 aprile la ditta che attualmente sta lavorando in quel cantiere sospenderà i lavori, quindi renderà agibile sul piano viario tutta Via Mura Occidentali fino ai primi di maggio, fino a dopo la festa di San Xxxxxxxx; poi il tempo complessivo per i lavori di tutto il cantiere, dell’appalto complessivo, parliamo di un appalto di circa 700 milioni ha 150 giorni di lavori, di giornate lavorative. Ripeto, noi abbiamo garantito, venerdì ci rivediamo di nuovo nella sede della Confcommercio per fare il punto della situazione, cerchiamo insieme ai commercianti, ripeto, insieme, di esaminare tutte quelle soluzioni che in qualche modo incidano positivamente sul disagio che comunque avranno. Riguardo invece Via Xxxxxxx Xxxxx, quella via non rientra nell’attuale appalto, abbiamo comunque intenzione, terminati i lavori dell’attuale appalto, invece inserire anche quel tratto di Via Xxxxxxx Xxxxx che di fatto completa tutta la stecca Xxx Xxxxxxxxx - Xxxx Xxxxxxxxxx, quindi diciamo intorno a settembre-ottobre, adesso vediamo i tempi dell’attuale appalto, cantiereremo anche quel tratto di Xxx Xxxxxxx Xxxxx. Xxx Xxxxxxx Xxxxx, xx anticipo, che avrà un problema fra qualche settimana, e dovremmo anche qui vedere come risolverlo; il problema è relativo al montaggio delle strutture per la manutenzione delle mura, la ditta che sta ristrutturando le mura fra pochi giorni arriverà in Via Xxxxxxx Xxxxx, quindi lì c’è il ponteggio appunto per l’intervento sulle mura e impedirà sicuramente parte dei parcheggi a pagamento a ridosso delle mura, quindi anche per questo Via Xxxxxxx Xxxxx in qualche modo sarà interessata negativamente dai lavori in corso, ripeto, adesso vediamo di trovare una soluzione insieme ai rappresentanti delle attività commerciali all’interno di Via Xxxxxxx Xxxxx di concordare con loro, vediamo, interventi di che natura, comunque li coinvolgeremo sicuro rispetto a questi problemi. Dicevi di aprile?... (Interruzione) ...Xxxxxx.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Assessore io ho la soddisfazione a fronte del chiarimento, che prima non c’era stato, e con ogni riserva in relazione a quella che poi sarà l’effettiva portata degli interventi anche con riguardo ai singoli commercianti, comunque grazie. Signor Presidente mi risulta che non è finita qui. C’è un punto 26, anzi un punto 27 che contiene un’altra interrogazione e l’interrogante c’è, chiedo scusa.
COMMA 27 - DELIBERA N. 77
▪INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE DEL GRUPPO DI A.N. XXXXXXX XXXXXXXXX IN MERITO ALLE PROBLEMATICHE LEGATE AL TRAFFICO DI VIA XXXXXXXX
- Si dà atto che durante la trattazione dei precedenti argomenti sono entrati i Consiglieri: Xxxxxxx, Lancione; e sono usciti i Consiglieri: Mastri, Brazzini.
- Si dà atto che durante la trattazione del presente argomento è uscito il Consigliere Animali.
- Sono presenti in aula il Sindaco e n. 20 Consiglieri -
Consigliere avv. Xxxxxxx Xxxxxxxxx
“GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE
INTERROGAZIONE
Il sottoscritto Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxxxx
PREMESSO
- che il traffico in via Xxxxxxxx, specialmente nelle ore di punta e nella strettoia, assume intensità elevate;
- che per questo, date anche le strette dimensioni della via, vi sono seri problemi di parcheggio delle autovetture che, in particolare nelle ore più difficili, è gravemente disordinato;
- che la situazione è senza dubbio difficile per tutti ma segnatamente lo è per i residenti, i quali non hanno la possibilità di parcheggiare agevolmente sulla medesima, né sulle altre prossime;
- che tale stato comporta notevoli sacrifici per questi ultimi (non pochi anziani), i quali spesso accedono alle loro abitazioni con pesi ed ingombri (un esempio per tutti la spesa) e sono costretti a perdere molto tempo per parcheggiare e non di rado trovano lo spazio a troppa distanza dalle loro case, anche in condizioni meteorologiche difficili;
- che sarebbe opportuno, a modesto avviso di questo consigliere, prevedere l’istituzione di parcheggi riservati per i residenti medesimi ed un attento controllo, a cura dell’Amministrazione, all’adempimento della delibera da parte di tutti gli automobilisti;
- che il provvedimento non sarebbe penalizzante per il traffico, atteso il non elevato numero dei soggetti eventualmente beneficiari del permesso.
Per tutto quanto sopra, il sottoscritto propone formale
INTERROGAZIONE
al sig. Xxxxxxx e ai sigg.ri Assessori competenti, al fine di conoscere quale sia il loro intendimento in relazione alla problematica illustrata”.
Jesi, lì 29 febbraio 2000 Avv. Xxxxxxx Xxxxxxxxx
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): L’interrogazione è velocissima, l’illustro in un attimo. Fa riferimento alla situazione del traffico in Via Xxxxxxxx dove i residenti hanno grosse difficoltà di parcheggi e ce l’hanno in molti momenti della giornata e trovano difficoltà; trovano difficoltà principalmente quando debbono... (Interruzione) ...Via Xxxxxxxx, Ristorante Cinese ex Xxxxxx... (Interruzione) ...Non ci sono parcheggi, lì ci sono i parcheggi eventualmente se ci sono, ci sono praticamente di fianco penso sia largo Grammercato, lì dove c’è la farmacia del mercato ecc. Allora il problema è questo: poiché come tutti i residenti quando arrivano presso la propria abitazione con le autovetture spesso vi arrivano con pesi o le signore che vanno a fare la spesa o anche i signori, visto che ci sono pari opportunità, o con ingombri o che altro, spesso e volentieri sono costretti a perdere molto tempo per trovare un posto vicino a casa o addirittura a parcheggiare molto lontano; se consideriamo che tra i residenti certamente vi sono anche persone anziane o potrebbero anche esservi persone in difficoltà per altri motivi, io chiedevo se l’Amministrazione valutasse a fronte di problemi di questo tipo la possibilità di assegnare alcuni posti riservati nei parcheggi ai residenti medesimi proprio per ovviare a questi problemi.
- ASS. XXXXXXXXXXXX XXXXXXX: Via Xxxxxxxx dal momento che non è interessata da particolari attività commerciali o da altro, quindi non credo che abbia particolari problemi per quanto riguarda i parcheggi; poi i parcheggi regolamentati con relativi permessi sono le altre zone: la ZTL e il Viale della Vittoria per quanto riguarda la questione appunto relativa ad un parcheggio con disco orario, siccome Via Xxxxxxxx non è interessata da nessuna di queste regolamentazioni non credo, adesso eventualmente facciamo una verifica rispetto alle esigenze, facciamo fare una relazione magari agli uffici competenti per quanto riguarda un’analisi del traffico e della necessità dei parcheggi, quindi, ripeto, in questo momento non sono in grado di risponderti in senso positivo a questa tua richiesta, anzi credo che per questa questione non ci sia nessuna disponibilità, nel senso che non è previsto nessun intervento in tal senso. Faccio invece una considerazione che Via Xxxxxxxx, questo sì, ma è dovuto dal cantiere che si è aperto lì nell’area ex Xxxx, sia interessata in questo periodo e forse per altri mesi dal transito di mezzi pesanti dovuto appunto ai cantieri aperti in quella zona. Quindi particolare difficoltà e anche in qualche momento di pericolo, ripeto, per quanto riguarda il momentaneo problema relativo al
cantiere Ex Sima, ma per quanto riguarda il problema relativo ai parcheggi, ripeto, non riteniamo che ci sia questa esigenza manifestata con questa tua interrogazione.
- CONS. XXXXXXXXX XXXXXXX (A.N.): Io devo considerare questa risposta, Assessore, come una risposta definitiva o come una prima ...?... risposta per un rinvio, visto che hai fatto riferimento alla volontà di andare a controllare e vedere? Allora se debbo considerarla come appunto un primo momento, io chiedo che resti all’Ordine del Giorno questa interrogazione, per avere una risposta definitiva... è possibile al prossimo Consiglio Comunale?... (Interruzione) ...Xxxx, grazie.