ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 13
“MARGHINE AL CENTRO
Turismo, Sport, Cultura e Natura”
Unione di Comuni Marghine
(Approvato con Delibera Giunta Regionale n°24/27 del 16 maggio 2017)
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 13 "MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura"
L’anno duemiladiciassette, il giorno nove del mese di giugno, tra la Regione Autonoma della Sardegna, rappresentata dal Presidente della Regione Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e dall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx
E
L’Unione di Xxxxxx Xxxxxxxx, rappresentata dal Presidente Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx La Provincia di Nuoro, rappresentata dall'Amministratore Straordinario Xxxx Xxxxxxxxxx
Premesso che
- il Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 è stato approvato dal Consiglio Regionale con Risoluzione n. 6/5 del 24.2.2015 e prevede nell'ambito delle sue strategie, la Strategia 5.8 "Programmazione Territoriale", la quale ha come obiettivo principale quello di mettere a sistema le esperienze derivanti dalle precedenti stagioni dello sviluppo locale attivate in Sardegna, integrando e territorializzando le politiche, gli strumenti e le risorse della Programmazione 2014-2020 con quelle ordinarie della Regione, anche nella logica di specializzarne il relativo utilizzo, favorendo il miglioramento qualitativo e duraturo del grado di coesione sociale di un’area e contribuendo ad attivare percorsi virtuosi di crescita del territorio regionale;
- la Legge Regionale 04 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, prevede all’art. 3 che la Regione promuova attraverso le proprie politiche le Unioni di Comuni, con particolare riguardo alle aree con maggiore disagio socio-economico e ai piccoli comuni, ispirando gli strumenti della programmazione e le politiche di sviluppo ai valori della coesione e della diffusione equilibrata della crescita economica e sociale;
- con la Deliberazione G.R. n. 9/16 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per la realizzazione del modello di Governance per la Programmazione Unitaria 2014-2020", il Direttore pro tempore del Centro Regionale di Programmazione è stato nominato coordinatore dell'Unità di progetto di coordinamento tecnico della Programmazione Unitaria, con il mandato ad adottare gli atti necessari
per la costituzione dell'Unità di progetto e delle segreterie tecniche della Cabina di regia e dell'Unità di progetto nonché, di concerto con il Direttore generale dell'Organizzazione e del Personale, i conseguenti atti organizzativi;
- la Deliberazione G.R. n. 9/22 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per l'attuazione della Programmazione territoriale", da mandato agli uffici dell’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio di procedere con la pubblicazione di una Manifestazione di Interesse per la presentazione delle proposte progettuali individuando nel Centro Regionale di Programmazione la struttura tecnica di supporto per la gestione e l’assistenza nella definizione dell’idea progettuale ed affidando alla Cabina di regia della Programmazione Unitaria, integrata con l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, la verifica della coerenza con gli indirizzi contenuti nel Programma Regionale di Sviluppo, delle proposte progettuali provenienti dagli Enti locali in forma aggregata e le relative fonti di finanziamento nel quadro della programmazione unitaria, che saranno approvate con Delibera di Giunta;
- la Deliberazione G.R. n. 43/13 del 19 luglio 2016 " Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia
5.8 Programmazione Territoriale - Indirizzi operativi" evidenzia che la valorizzazione delle aree interne rappresenta un importante motore di sviluppo per il territorio regionale, anche in considerazione del potenziale di ricchezze naturali, paesaggistiche e di saperi tradizionali significativo per favorire processi di sviluppo economico-produttivo, prevedendo uno specifico percorso di governance teso a garantire la realizzazione delle integrazioni tra Fondi (FESR, FSE, FEASR, FEAMP, FSC, PAC) ed il conseguimento delle sinergie che ne derivano, così come anche indicato dal Reg. (UE) n. 1303/2013 e dall’Accordo di Partenariato 2014-2020;
- la Determinazione del Centro Regionale di Programmazione n. 3114 REP n. 138 del 08.04.2015 approva l'Avviso e la Manifestazione di Interesse finalizzata all'acquisizione di proposte per la realizzazione di progetti in attuazione della Strategia regionale della Programmazione Territoriale;
- l'Unione di Comuni Marghine, presenta la Manifestazione di Interesse acquisita con Prot. CRP n.
2196 del 08/03/2016, identificata con il codice PT-CRP-13;
- l'art. 8 del sopra citato Avviso, fa riferimento all'art. 5 comma 16 della L.R. n. 5 del 9.03.2015 (legge finanziaria 2015) e alla Deliberazione G.R. n. 9/22 sopra indicata, relativamente all'attività di ricognizione degli Accordi di Programma sottoscritti cui non sono seguiti provvedimenti di delega o convenzione, e dei Progetti di Sviluppo Locale di cui sono stati avviati solo gli interventi a sostegno delle imprese, al fine di avviare i tavoli di confronto con i soggetti interessati, per integrare o modificare la strategia e selezionare gli interventi ritenuti prioritari ed efficaci;
- tra gli Accordi che rientrano nella casistica di cui al sopra citato art. 8, è ricompreso l'Accordo di Programma del Progetto di Sviluppo Locale "Area di crisi di Tossilo", sottoscritto il 15 settembre 2010 e approvato con D.P.G.R. n. 139 del 05.10.2010, in base all'art. 2 comma 38 della Legge Regionale 7 agosto 2009, n. 3 "Interventi a sostegno delle attività produttive nelle aree di crisi" e alla Deliberazione G.R. n. 48/10 del 27 ottobre 2009 "Attuazione art. 2 Comma 38 L.R. 7 agosto 2009, n. 3 - Interventi a sostegno delle attività produttive nelle aree di crisi";
- sempre in base alla L.R. 3/2009, ART. 2, commi 37 e 38 e alla Deliberazione G.R. n. 12/15 del 25.03.2010, l'area dell'insediamento industriale di Tossilo è rientrata nel percorso dei Progetti di Filiera e Sviluppo Locale (PFSL) con il Progetto di Sviluppo Locale (PSL) della Sardegna Centrale - Area di crisi di Ottana, Pratosardo, Siniscola e estensione Tossilo approvato con Deliberazione
G.R. n. 33/42 del 31 luglio 2012;
- attraverso i sopra citati Progetti di Sviluppo Locale, sono stati realizzati positivamente gli investimenti a favore delle PMI e la riqualificazione del capitale umano (in particolare dei soggetti in uscita dai precedenti cicli industriali). Pertanto, in generale nell'ambito del Piano di Rilancio del Nuorese e, in particolare con la Programmazione Territoriale, il territorio ha rappresentato con la Manifestazione di Interesse l'esigenza di procedere al potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali dell’area, soprattutto su quelle che potessero caratterizzare l’area per un’offerta regionale basata sulla valorizzazione selettiva delle risorse locali sottoutilizzate. In particolare, ci si è concentrati sulle infrastrutture in ambito economico e sociale, per favorire da un lato la connessione del paesaggio rurale attraverso una rete di percorsi naturalistici e culturali, che interpreta il territorio in modo unitario, proponendo un’offerta turistica integrata, e dall'altro migliorando la qualità della vita della popolazione con il potenziamento dei servizi e dell'accessibilità, strutturando un sistema di governance locale per il rafforzamento della capacità amministrativa e per la messa in rete dell’offerta territoriale del Marghine;
- con la Determinazione del Centro Regionale di Programmazione n. 4708 REP n. 418 del 31.05.2016 approva gli esiti di ammissibilità e coerenza strategica della proposta progettuale PT- CRP-13 e da avvio alla fase negoziale;
- in data 13.07.2016 con il tavolo istituzionale si avvia la fase negoziale;
- in data 19.10.2016 sono state avviate le attività di co-progettazione che hanno portato alla definizione del Progetto di Sviluppo;
- con la Deliberazione di Giunta Regionale 5/1 del 24.1.2017 "Fondo di Sviluppo e Coesione 2014- 2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 luglio 2016. Definizione delle Linee d’Azione e delle tipologie di intervento ammissibili" è stato individuato il Centro Regionale di
Programmazione quale Direzione Generale competente per l'Area Tematica 4 Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali, linea di Azione 4.1 "Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio-Programmazione Territoriale e sono state assegnate le risorse a valere sul ciclo di programmazione FSC 2014-2020;
- in data 06.05.2017 si è tenuto il tavolo di partenariato istituzionale e socio economico, che ha condiviso il Progetto di Sviluppo denominato "MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura";
- nella medesima data è stato consegnato all’Assessore della Programmazione, dal Presidente dell’Unione di Xxxxxx Xxxxxxxx – Soggetto Attuatore Unico, il Protocollo di Intesa sottoscritto dal partenariato istituzionale e socioeconomico del territorio, nel quale si da atto della condivisione dei contenuti del progetto con l’impegno di dare continuità alla collaborazione avviata nell’ambito del percorso della Programmazione Territoriale, anche nelle fasi di attuazione del Progetto;
- in data 16.05.2017 si è tenuta la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria che ha validato le risultanze delle attività del tavolo di partenariato e l'individuazione delle fonti di finanziamento del Progetto di Sviluppo denominato "MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura", rinviando l'approvazione dello Schema di Accordo, del Progetto di Sviluppo Territoriale e dell’Allegato Tecnico a successiva Deliberazione della Giunta regionale, con mandato per la sua sottoscrizione;
Coerentemente con
- il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019, ed in particolare:
▪ Strategia 5.8 - Programmazione Territoriale, che prevede un approccio allo sviluppo locale inteso come mainstream delle singole linee strategiche, individuate per conseguire coesione e competitività nella Regione nel suo complesso, in modo armonico, sostenibile e diffuso. Tale approccio risulta potenziato grazie all'attivazione di un sistema di governance della Programmazione Unitaria 2014-2020 e da una visione operativa dei diversi Fondi, che consentono la valorizzazione del potenziale di sviluppo dei territori. I percorsi di finanziamento dei progetti sono attivati per quei territori che hanno la capacità di leggere e affrontare i problemi alla scala locale, costruendo strategie territoriali di tipo integrato, con azioni coordinate che facciano riferimento agli obiettivi degli Assi prioritari dei diversi Programmi Operativi e consentano di conseguire la strategia dell'area, oppure di intervenire su filiere locali definite che siano in grado di incrementare la competitività del sistema produttivo regionale.
▪ Strategia 5.7 - Politiche per le aree interne e rurali, che prevede una strategia integrata per le aree interne e rurali, al fine di favorire il contrasto attivo al fenomeno dello spopolamento attraverso un intervento teso al rilancio della produzione di beni e servizi prodotti a livello territoriale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro ed al miglioramento dei servizi di comunità. La strategia regionale per le Aree interne e rurali comprende inoltre azioni dirette a valorizzare gli attrattori naturali e culturali, migliorandone i sistemi di fruizione, in quanto direttamente connessi allo sviluppo del turismo sostenibile e all’incremento della qualità dell’offerta integrata in termini di servizi innovativi.
▪ Ancora per la Strategia n. 5 "Il territorio e le reti infrastrutturali" si richiama la 5.3 “Il piano delle infrastrutture” e la 5.7 “Politiche per le aree interne e rurali”; la Strategia n. 2 "Creare opportunità di lavoro", con riferimento alla 2.9 "Il turismo sostenibile"; la Strategia n. 3 “Una società inclusiva”, nel dettaglio la 3.3 “Politiche per il sostegno e l’inclusione sociale” e la 3.4 “Promozione delle attività sportive”; la Strategia n. 4 "I beni comuni", in particolare la 4.8 “Il sistema delle aree protette” e la 4.11 "Il piano per i beni culturali”; infine, la Strategia 6 “Istituzioni di alta qualità”, con particolare riferimento alla 6.2 “Riforma degli enti locali territoriali”, e la Strategia n. 1“Investire sulle persone” relativamente alla 1.1 “Progetto Iscol@“;
- il POR FESR 2014-2020:
▪ Asse Prioritario VI "Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici" - OT 6 "Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse" - Priorità di investimento 6.c "Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale" - Obiettivo Specifico 6.6 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale" - Azione 6.6.1 "Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo" - Obiettivo Specifico 6.7 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione" - Azione 6.7.1 "Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo"; Azione 6.7.2 "Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate"; - Obiettivo Specifico 6.8 "Riposizionamento competitivo delle destinazioni
turistiche" - Azione 6.8.3 "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche".
▪ la Strategia di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3), che ispira l'intera programmazione comunitaria regionale ed è finalizzata ad individuare le eccellenze della Sardegna al fine di costruire una visione prospettica delle politiche regionali in materia di ricerca ed innovazione. Il PST “MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura” agisce prevalentemente nell'ambito “Turismo, cultura e ambiente” che viene selezionato dalla S3 come prioritario, nell’ottica di liberare nuove energie territoriali, in una logica di programmazione unitaria delle risorse.
- il PSR 2014-2020:
▪ Misura 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese" - Sottomisura 6.2 "Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra - agricole nelle zone rurali”, sostiene la fase di start-up di nuove imprese per attività extra agricole, che hanno come oggetto della propria attività lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi nei settori chiave ed emergenti dell’economia rurale.
▪ Misura 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese" - Sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra – agricole" - Tipo di intervento
6.4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole per la creazione e sviluppo di attività extra – agricole”.
- FSC 2014-2020, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 46/5 del 10.08.2016 “Presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 Luglio 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Sardegna e approvazione degli interventi da finanziare con le risorse FSC del periodo di programmazione 2014-2020”: Area Tematica n. 4 “Turismo, cultura, valorizzazione risorse naturali” - Linea di azione “Programmazione Territoriale” e di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 5/1 del 24.1.2017 "Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 luglio 2016. Definizione delle Linee d’Azione e delle tipologie di intervento ammissibili" ed in particolare l'Area Tematica 4 Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali, linea di Azione 4.1 "Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio-Programmazione Territoriale;
- gli altri strumenti di programmazione territoriale ed, in particolare, le azioni ricomprese nel PdA del GAL, approvato con Determinazione n. 16532-550 del 28.10.2016.
- il Regolamento di funzionamento del Partenariato allargato ed in particolare l'Allegato 1 recante un Modello di Governance del processo partenariale del POR FESR 2014-2020, approvato in data 29 settembre 2016, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7.01.2014 recante un “Codice Europeo di Condotta sul Partenariato”, anche nell'ottica di garantire un coinvolgimento efficace di tutte le forze economico-sociali attive sul territorio e rappresentative della realtà locale;
Considerato che
- le fasi del processo sono state realizzate in stretto raccordo tra la parti che, insieme all’Amministrazione Regionale, hanno costituito un Tavolo partenariale di co-progettazione, ai fini della condivisione della strategia di sviluppo, degli obiettivi, delle azioni e delle modalità di attuazione del Progetto di Sviluppo Territoriale.
Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) Il Progetto di Sviluppo e l’Allegato Tecnico (allegato A)
b) Quadro finanziario dell’Accordo (allegato B);
Articolo 2
Oggetto e Finalità dell'Accordo
Il presente Accordo approva il progetto di sviluppo territoriale denominato “MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura", a seguito della presentazione della Manifestazione di Interesse e della definizione dello stesso in co-progettazione con l'Unione di Comuni Marghine, ne disciplina le modalità di attuazione e definisce gli impegni dei soggetti sottoscrittori.
Il progetto si pone l'obiettivo di rivitalizzare il quadro demografico del territorio e migliorare i servizi essenziali per la popolazione, riducendo il divario tra aree rurali e aree maggiormente sviluppate in termini di opportunità di lavoro e offerta di servizi.
Articolo 3
Progetto di Sviluppo Territoriale MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura
Il progetto “MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura” mira al rafforzamento dell’identità locale attraverso l’avvio di un percorso fondato sulla costruzione di un offerta turistica territoriale che integri la valorizzazione e la tutela ambientale con la qualità della vita.
Il progetto “Marghine al centro”, in continuità con le precedenti esperienze programmatiche – a partire dall’Accordo di Programma Area di crisi di Tossilo – mette a valore e aggiorna la strategia rispetto all’iniziale vocazione maggiormente legata all’industria e propone una nuova prospettiva attraverso il potenziamento delle infrastrutture in ambito economico e sociale.
Sulla base di tali presupposti, la strategia generale del progetto mira a migliorare l’attrattività e la competitività del Marghine attraverso un sistema integrato territoriale che crei, da un lato, la connessione del paesaggio rurale valorizzando una rete di percorsi naturalistici e culturali che interpreta il territorio in modo unitario e, dall’altro, migliori il benessere sociale ed economico, offrendo servizi qualificati e più efficienti alla popolazione (accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero).
Il progetto si articola in 3 azioni tematiche:
AZIONE 1 – "Valorizzazione turistica dell’offerta ambientale e culturale"
L'azione prevede una rete di percorsi che mette in connessione aree naturalistiche ed archeologiche e percorsi legati alla religiosità, attraverso l’intero territorio, valorizzando inoltre gli attrattori culturali già fruibili e innalzando il grado di accessibilità turistica complessiva dell’area.
L’azione opera nella prospettiva della diversificazione dell’economia locale nell’ottica di favorire il consolidamento delle attività d’impresa esistenti, così come la creazione di nuove opportunità lungo la filiera turistica allargata. L’azione riporta a unitarietà i diversi attrattori definendo un percorso circolare che abbraccia l’intera Unione di Comuni, attraverso interventi finalizzati ad incentivare la riscoperta e la fruizione del paesaggio nella sua dimensione di rete territoriale. Ciò avviene attraverso l’infrastrutturazione fisica e concettuale dei percorsi, con il recupero e la valorizzazione degli antichi sentieri, dei luoghi della cultura e del patrimonio identitario e la previsione di centri di raccordo per le attività di informazione e di erogazione di servizi turistici.
L’azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
•13.01.1 Rete dei percorsi naturalistici del Marghine
•13.01.2 Rete dei percorsi dell'identità del Marghine
•13.01.3 Percorsi della religiosità
AZIONE 2: “Miglioramento dei servizi essenziali per il territorio”
L’azione è finalizzata a migliorare il benessere sociale ed economico del territorio, offrendo servizi qualificati e più efficienti alla popolazione. In particolare l’azione prevede attenzione specifica verso il benessere e la qualità della vita comunitaria e ricreativa, attraverso una serie di interventi volti alla riqualificazione, messa a norma e adeguamento degli impianti sportivi del territorio, con attenzione non esclusivamente al livello locale ma anche nell’ottica della progressiva strutturazione di un’offerta sportiva e di turismo attivo su una dimensione regionale.
L’azione interviene,inoltre, indirettamente - valorizzando interventi già previsti nell’ambito di altre politiche regionali - per migliorare i servizi primari di accessibilità generale e turistica e l’istruzione.
L'azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
•13.02.1 Miglioramento dell'accessibilità generale e turistica
•13.02.2 Miglioramento dei servizi scolastici
•13.02.3 Rete dell'offerta del tempo libero e del benessere
AZIONE 3: “Governance territoriale”
L'azione prevede la definizione e l’implementazione di un modello di governance, basato su un Soggetto Attuatore Unico per la realizzazione della strategia di sviluppo del progetto “Marghine al centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura”, prevedendo la creazione di un ufficio unico di progetto e specifiche azioni di accompagnamento del territorio nel processo di definizione del nuovo assetto organizzativo e favorendo il rafforzamento della capacità amministrativa e della qualità istituzionale degli enti sovra locali. L’azione prevede altresì un intervento a regia pubblica di coordinamento generale dell’offerta territoriale del Marghine, nell’ottica di costruire e promuovere, nel più ampio livello territoriale del Nuorese e della Sardegna, il prodotto turistico “Marghine”, favorendo il coinvolgimento del tessuto economico locale, prevedendo specifici interventi di marketing interno e esterno.
L'azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
•13.03.1 Coordinamento generale del progetto
•13.03.2 Coordinamento dell'offerta territoriale ambientale e culturale
•13.03.3 Supporto generale alle amministrazioni relativamente ai percorsi di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA
Articolo 4
Quadro riassuntivo finanziario del progetto per fonte di finanziamento
Il quadro complessivo delle risorse finanziarie previste nell’ambito del Progetto di Sviluppo Territoriale “MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura” prevede la seguente articolazione per fonte di finanziamento e Azione:
Azione | Denominazione Azione | Fondi FSC 2014- 2020 | Fondi PO FESR 2014-2020 | Fondi Altra Fonte | Investimento Totale |
Azione 13.01 | Valorizzazione turistica dell'offerta ambientale e culturale | 3.090.000,00 | 4.288.000,00 | 7.378.000,00 | |
Azione 13.02 | Miglioramento dei servizi essenziali per il territorio | 3.500.000,00 | 11.733.062,00 | 00.000.000,21 | |
Azione 13.03 | Governance | 422.000,00 | 700.000,00 | 1.122.000,00 | |
Totale complessivo | 6.590.000,00 | 4.710.000,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,21 | |
di cui | |||||
Interventi Nuova Finanza | 11.300.000,00 | ||||
Interventi Nuova Finanza già Programmati (percorsi di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA LR n. 32/2016 - DGR 6/28 del 31.01.2017) | 700.000,00 | ||||
Interventi già valorizzati nell’ambito di ulteriori politiche | 11.733.062,21 |
Sommano
57.155.497,00
Ulteriori risorse nell’ambito della Programmazione FSC 2014-2020 – Patto per la Sardegna
Articolo 5
Quadro riassuntivo finanziario dell’Accordo per fonte di finanziamento
Le risorse finanziarie previste nel presente Accordo di Programma sono pari a euro 23.733.062,21 e trovano copertura secondo l’articolazione per fonte di finanziamento e Xxxxxx, di seguito riportata e meglio dettagliata nell’Allegato B (Quadro finanziario dell’Accordo).
Azione | Denominazione Azione | Fondi FSC 2014-2020 | Fondi PO FESR 2014- 2020 | Fondi Altra Fonte | Investimento totale |
Azione 13.01 | Valorizzazione turistica dell'offerta ambientale e culturale | 3.090.000,00 | 500.000,00 | 500.000,00 | |
2.108.000,00 | 2.108.000,00 | ||||
480.000,00 | 480.000,00 | ||||
1.200.000,00 | 1.200.000,00 | ||||
3.090.000,00 | |||||
Azione 13.02 | Miglioramento dei servizi essenziali per il territorio | 3.500.000,00 | 11.733.062,21 | 15.233.062,21 | |
Azione 13.03 | Governance | 422.000,00 | 700.000,00 | 422.000,00 | |
700.000,00 | |||||
Totale complessivo | 6.590.000,00 | 4.710.000,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,21 |
Articolo 6
Struttura di indirizzo e governance dell’Accordo
Ai fini del controllo dell’operatività dell’Accordo è costituita, presso il Centro Regionale di Programmazione, una struttura consultiva di indirizzo e governance dell’Accordo, composta dai sottoscrittori del presente accordo o loro delegati, con il supporto del Responsabile dell’Accordo - Centro Regionale di Programmazione, dalle Autorità di Gestione dei Programmi Operativi 2014-2020 FESR, FSE; FEASR, ed FSC e dagli Assessorati competenti.
La struttura di indirizzo e governance dell’Accordo, in particolare:
- individua gli ostacoli di fatto e di diritto che si frappongono all’attuazione dell’Accordo di Programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
- vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’Accordo di Programma;
- esprime le proprie valutazioni sul rapporto inerente lo stato di avanzamento del Progetto, assumendo ogni iniziativa utile al superamento delle eventuali criticità;
- valuta l’opportunità di eventuali modifiche del Progetto e le variazione delle Azioni previste nello stesso, formulate in base a motivate e specifiche esigenze funzionali, da attuarsi secondo quanto previsto nel successivo art.13.
Articolo 7
Gruppo Tecnico Regionale di supporto per l'attuazione del Progetto
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo (CRP), si impegna a costituire nell'ambito dell'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria, uno specifico Gruppo Tecnico Regionale di supporto per l'attuazione del Progetto e che vede impegnati gli Assessorati competenti e il Soggetto Attuatore degli interventi, anche per supportare la corretta spendita dei fondi della programmazione unitaria 2014-2020, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto.
Il Gruppo tecnico regionale di supporto si occupa di:
- supportare il territorio nella definizione della convenzione attuativa ai fini di ottenere da parte del soggetto attuatore i crono programmi procedurali e finanziari delle azioni individuate, nonché ogni ulteriore elemento utile alla definizione della Convenzione attuativa.
- il Soggetto Attuatore si impegna a garantire il raccordo con le amministrazioni coinvolte, attraverso la struttura di governance territoriale del Progetto.
Articolo 8
Governance territoriale del Progetto
La responsabilità dell'attuazione e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel Progetto di Sviluppo denominato "MARGHINE AL CENTRO - Turismo, Sport, Cultura e Natura" è in capo all'Unione di Comuni Marghine – Soggetto Attuatore, che si avvale del Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto costituito da personale tecnico-amministrativo individuato all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto.
Articolo 9
Impegni dei Soggetti Sottoscrittori dell’Accordo
La Regione Autonoma della Sardegna e l’Unione di Comuni Marghine, in considerazione della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti, si impegnano a promuovere armonica e reciproca collaborazione ispirata ai principi costituzionali di leale cooperazione nell’esecuzione dell’Accordo di Programma per la migliore realizzazione degli obiettivi in esso indicati.
La Regione Autonoma della Sardegna e l’Unione di Comuni Marghine, si impegnano a garantire l’individuazione all’interno del proprio personale di adeguate professionalità tecniche da mettere a disposizione per l'attuazione dell'Accordo e del Progetto.
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo,
- si impegna a costituire nell'ambito dell'Unità Tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria, uno specifico Gruppo Tecnico di supporto per l'attuazione del Progetto e che vede impegnate le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi, gli Assessorati competenti ed il Soggetto Attuatore delle Azioni, anche per supportare la corretta spendita dei fondi della Programmazione Unitaria 2014-2020, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto;
- Il Centro Regionale di Programmazione, Responsabile dell'Accordo, favorisce l’ottimale conseguimento degli obiettivi del presente Accordo, secondo le indicazioni della struttura di indirizzo e Governance dell’Accordo, di cui al precedente art. 6.
L'Unione di Xxxxxx Xxxxxxxx, attraverso il soggetto attuatore e responsabile del progetto, si impegna altresì:
- a costituire il Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto, di cui al precedente art. 8, composto da personale tecnico-amministrativo individuato all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto;
- a nominare un referente tecnico unico, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo. Il referente tecnico unico partecipa ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto ed è responsabile del raccordo con il livello tecnico e istituzionale della struttura di governance territoriale;
- a rispettare gli ulteriori impegni previsti nella convenzione attuativa dell’Accordo;
- ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, compresi eventuali accordi di collaborazione, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nelle Schede di progetto e connesse al rispetto della tempistica, che verranno disciplinati nella convenzione di attuazione.
Tutte le parti si obbligano ad attivarsi per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo.
Articolo 10
Modalità attuative dell'Accordo
Le modalità di attuazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma verranno disciplinate nell'apposita convenzione attuativa in capo al Responsabile dell'Unità tecnica di progetto della Programmazione Unitaria, da sottoscriversi con il Soggetto Attuatore del progetto.
Il Soggetto Attuatore del progetto è individuato nell’Unione di Comuni Marghine, che opera come Centrale Unica di Committenza.
E’ fatta salva l’individuazione di un diverso soggetto attuatore qualora espressamente previsto nelle Azioni individuate nell’ambito di atti di programmazione specifici.
Le modalità di attuazione verranno definite con gli assessorati responsabili per le singole Linee di Azione e/o Schede Azione dei Programmi Operativi, competenti all'istruttoria e alla gestione, nonché alla verifica dei crono programmi di attuazione relativi alle Azioni del progetto.
Il Soggetto Attuatore è tenuto al rispetto dei seguenti obblighi e di quanto previsto nella convenzione attuativa:
- incaricare un referente tecnico secondo quanto indicato al precedente art. 9, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo;
- presentare al Centro Regionale di Programmazione con cadenza trimestrale lo stato di avanzamento del Progetto;
- rispettare la normativa vigente in materia di appalti pubblici e le disposizioni contenute nella normativa di settore;
- rispettare la normativa vigente in materia di Valutazione di incidenza e di Valutazione di impatto Ambientale;
- garantire in tutte le fasi di attuazione il rispetto degli obiettivi orizzontali dello sviluppo sostenibile e di pari opportunità tra donne e uomini e di non discriminazione, in base agli artt. 7 e 8 del Reg. (UE) 1303/2013.
- Il Soggetto Attuatore del Progetto di Sviluppo si impegna sin d'ora ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nell’allegato tecnico del Progetto di Sviluppo e il rispetto della tempistica, disciplinate nella convenzione di cui sopra.
Articolo 11
Modalità di trasferimento delle risorse e modifiche al Quadro Finanziario dell’Accordo
Nel Quadro Finanziario dell’Accordo (Allegato B) sono individuate le Azioni ed il dettaglio delle Sub Azioni, la Direzione Generale dell’Assessorato Regionale responsabile per l'attuazione, il Soggetto attuatore dell’Azione e/o dell'intervento per il territorio, la fonte finanziaria e il fabbisogno di risorse individuato.
In seguito alla stipula della Convenzione attuativa, con la quale vengono definite le modalità di attuazione degli interventi pubblici e sulla base dei crono programmi procedurali e finanziari contenuti nella medesima, si procederà all’individuazione definitiva dei Centri di Spesa Regionali competenti al trasferimento delle risorse al Soggetto Attuatore.
Le parti danno atto che il quadro complessivo delle risorse, così come le risorse identificate per Xxxxxx e Sub-Azione, rappresentano una quantificazione individuata nell'ambito delle attività negoziali pre-Accordo, che sarà sottoposta ad accertamento attraverso la verifica della fattibilità tecnico-amministrativa preliminare e propedeutica all'attuazione degli interventi. La mancanza di fattibilità delle operazioni inserite all’interno delle Azioni del progetto comporta la decurtazione delle risorse dalla quantificazione finanziaria prevista nel quadro complessivo delle risorse del progetto, così come determinato nella tabella di cui al precedente art. 5 e nell’allegato B – Quadro finanziario dell’Accordo.
Le Azioni del progetto, come descritte nell’Allegato Tecnico, che prevedono aiuti alle imprese sono attuate dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso specifici bandi, secondo le procedure previste in relazione alla fonte di finanziamento individuata.
Gli importi indicati nelle schede azione sono quantificati sulla base delle esigenze espresse dal territorio e costituiscono un fabbisogno stimato. L’assegnazione delle risorse è comunque legata all’effettiva presentazione delle istanze da parte delle imprese in sede di bando e l’effettivo stanziamento è definito a seguito della conclusione dell’istruttoria e dei conseguenti atti di concessione.
Le risorse non utilizzate rientrano nel circuito finanziario del Programma Operativo di riferimento.
Le parti danno atto che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente, le regole e le procedure di trasferimento delle risorse, controllo, rendicontazione e certificazione e decertificazione delle spese, proprie della fonte di finanziamento.
Articolo 12
Tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
L’Accordo impegna i Sottoscrittori fino alla completa realizzazione delle Azioni previste nel progetto.
Il Progetto di Sviluppo dovrà essere realizzato nel termine di 36 mesi, decorrenti dalla sottoscrizione della convenzione attuativa con il Soggetto Attuatore.
Il Soggetto Attuatore delle Azioni e delle Sub-Azioni deve garantire la corretta attuazione nei tempi previsti dal cronoprogramma generale del Progetto, nonché dai cronoprogrammi inseriti nella Convenzione Attuativa per le singole Azioni.
Saranno ammesse variazioni non sostanziali degli interventi, rispetto agli obiettivi delle Azioni e delle Sub- Azioni, previa autorizzazione del Responsabile dell’Accordo (Centro Regionale di Programmazione), sentito il Responsabile Regionale dell’attuazione dell’Azione e/o intervento, mentre le modifiche sostanziali verranno attuate secondo le modalità previste nel successivo art. 13.
Articolo 13
Modifica dell'Accordo, riprogrammazione delle Azioni, economie
Le modifiche dell'Accordo saranno disciplinate dalla L.R. n. 14/1996 e successive modifiche, L.R. 37/1996 e L.R. 32/1997, che sancisce le modalità di definizione degli Accordi di Programma, prevedendo anche la possibilità di successivi atti aggiuntivi, in relazione ad ulteriori opere ed interventi integrativi del programma, da approvarsi con deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore della Programmazione.
Con le medesime modalità si potrà procedere alla rimodulazione dell’Accordo, laddove si richiedano modifiche di natura sostanziale relative alle caratteristiche dell’intervento, ovvero a significativi scostamenti temporali nella realizzazione dell’operazione.
Potranno essere previsti ulteriori atti integrativi, tenuto conto anche degli esiti del monitoraggio, al fine di definire eventuali iniziative coerenti con le finalità dell'Accordo, anche utilizzando le economie derivanti dall’attuazione degli interventi oggetto dell’allegato tecnico, in osservanza delle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento.
Articolo 14
Esercizio del potere sostitutivo e sanzioni per inadempimento
L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento imputabile.
Il responsabile regionale dell’attuazione dell'Azione, individuato nella Convenzione Attuativa, qualora accerti inadempienze a carico del Soggetto Attuatore provvede a:
- contestare l’inadempienza, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine;
- disporre, decorso infruttuosamente il predetto termine, gli interventi necessari, anche di carattere sostitutivo;
- dichiarare l’eventuale decadenza dell’intervento.
A seguito dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’intervento, il Responsabile dell’attuazione dell'Azione, ai sensi dell’art. 8 della L. n. 241/90 e s.m.i., comunica al Soggetto Attuatore l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento.
Qualora uno dei soggetti sottoscrittori non adempia ad una o più impegni previsti nell’Accordo, compromettendo così l’attuazione di un’Azione, sono poste a suo carico le spese sostenute per le attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l’Accordo stesso.
Articolo 15
Risoluzione in via amministrativa dei conflitti
Il Soggetto responsabile dell’Accordo di cui all’art. 6, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo medesimo, su istanza di uno dei soggetti sottoscrittori, del responsabile regionale dell’attuazione dell’Azione o anche d’ufficio, invita le parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di risoluzione dei conflitti.
Qualora si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige un verbale che impegna le parti all'osservanza degli impegni concordati.
Qualora le controversie permangono, la questione viene rimessa alla struttura di indirizzo di cui all’articolo 6.
Articolo 16
Trasparenza e Anticorruzione - Adozione Patti di Integrità
Il Soggetto Attuatore Unico del progetto e la Centrale Unica di Committenza si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, nonché all'adempimento degli obblighi in materia di anticorruzione di cui alla Legge n. 190 del 2012 e di pubblicità e trasparenza previsti dal D.lgs n. 33/2013, con le modifiche di cui al D.lgs n. 97/ 2016.
Al fine di dare attuazione agli obblighi in materia di trasparenza e anticorruzione, il soggetto attuatore provvederà a nominare un Responsabile/Referente per la Trasparenza e l'Anticorruzione e a darne tempestiva comunicazione .
Il Soggetto Attuatore si impegna alla adozione e all'utilizzo dei Patti di integrità da applicare nelle procedure per l'esecuzione di lavori e l'acquisizione di forniture e servizi avviate a valere sulle risorse trasferite in
ossequio a quanto previsto dalla D.G.R n.30/16 del 16.06.2015 e a condividere i modelli dei patti di integrità adottati nell'ambito del protocollo d'Intesa sottoscritto in data 15 giugno 2015 dal Presidente della Regione e da Transparency International Italia.
Al fine di garantire il monitoraggio delle misure di prevenzione della corruzione in conformità alla D.G.R n.8/8 del 19 febbraio 2016 di adozione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione 2016-2018, il Soggetto Attuatore si impegna a comunicare semestralmente, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno, lo stato di attuazione dei Patti di Integrità.
Le parti si riservano la facoltà di attivare l'istituto della vigilanza collaborativa di cui all'art. 6 del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e dell'art.4 del Regolamento in materia di vigilanza e di accertamenti ispettivi dell'Autorità, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014.
Articolo 17
Sottoscrizione, effetti e tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
Il presente Accordo, a seguito dell’approvazione con Deliberazione di Giunta Regionale, viene sottoscritto in formato digitale dai legali rappresentanti degli enti firmatari e successivamente approvato con decreto del Presidente della Regione Sardegna e pubblicato nell’apposita sezione del sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx nonché, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.
Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del decreto del Presidente della Giunta che da esecutività al presente Accordo, le Parti si impegnano, ciascuna nei limiti sopra indicati, a dare attuazione agli impegni previsti nell'Accordo.
AI presente Accordo di Programma si allegano i seguenti documenti, che costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso: Allegato A) Progetto di Sviluppo e allegato tecnico, Allegato B) Quadro finanziario dell’Accordo.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Regione Autonoma della Sardegna Presidente
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
(Firma digitale)
Regione Autonoma della Sardegna Assessore Programmazione, Bilancio, Credito e
Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx
(Firma digitale)
Unione di Xxxxxx Xxxxxxxx Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx
(Firma digitale)
Provincia di Nuoro Amministratore Straordinario Xxxx Xxxxxxxxxx
(Firma digitale)
PT-CRP 13 – Marghine al Centro
Unione dei Comuni del Marghine
BIRORI BOLOTANA BORORE BORTIGALI DUALCHI LEI MACOMER
NORAGUGUME SILANUS SINDIA
SOMMARIO
1.1 ELENCO DEI COMUNI ADERENTI 3
1.2 LE FUNZIONI FONDAMENTALI E I SERVIZI GESTITI IN ASSOCIAZIONE 3
2. IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO 5
3. INFORMAZIONI GENERALI SUL PROCESSO 21
3.1 INCONTRI DI CO-PROGETTAZIONE 21
3.2 IL PERCORSO DI DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA 23
4. FABBISOGNI E ANALISI SWOT 27
4.1 PRINCIPALI FABBISOGNI DELL’AREA SOTTOFORMA DI SINGOLI PROBLEMI SPECIFICI 27
5. LA STRATEGIA DEL TERRITORIO 34
5.1 OBIETTIVI GENERALI, OBIETTIVI SPECIFICI E RISULTATI ATTESI 37
5.2 IL CONTRIBUTO DEL PROGETTO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO E DEI PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI 40
6. IL MODELLO DI GOVERNANCE DEL PROGETTO 46
Programmazione Territoriale
Progetto di sviluppo territoriale PST PT-CRP-13 MARGHINE AL CENTRO – Turismo, Sport, Natura, Cultura
Unione dei Comuni del Marghine
1.1 ELENCO DEI COMUNI ADERENTI1
Comune | Unione di Comuni |
Birori | Unione di Comuni del Marghine |
Bolotana | |
Borore | |
Bortigali | |
Dualchi | |
Lei | |
Macomer | |
Noragugume | |
Silanus | |
Sindia |
1.2 LE FUNZIONI FONDAMENTALI E I SERVIZI GESTITI IN ASSOCIAZIONE
L’unione di Comuni Marghine è stata istituita nel 2009 in attuazione dell’art. 11 della L. R. del 2 agosto 2005 n. 12 e ai sensi della Deliberazione della G.R. n. 71/43 del 16 dicembre 2008, in seguito alla cessazione della Comunità Montana n. 8 Marghine Planargia.
Gestisce in associazione le seguenti funzioni:
• Sistema informatico associato;
• Servizio nucleo valutazione;
1
• Sistema bibliotecario;
• Centrale Unica di Committenza;
• Servizio Polizia Locale;
• Plus;
• Servizio per il rilascio della autorizzazioni idraulico geologiche;
• Servizio per il rilascio della autorizzazioni paesaggistiche;
• GIS Territoriale.
2. IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Caratteristiche del territorio e presenza di beni culturali e ambientali di pregio
Il Marghine è una regione storica della Sardegna centro-occidentale, con una superficie di circa 534 Kmq e una popolazione di 22.282 residenti. La regione prende il nome dall'omonima catena montuosa e occupa una posizione strategica lungo i principali assi di comunicazione della Sardegna. Il territorio in esame coincide con quello dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) del Marghine e con l’ambito geografico del GAL Marghine: i comuni di Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Lei, Macomer, Noragugume, Silanus e Sindia sono centri dell’entroterra regionale geograficamente contigui che da sempre hanno intessuto tra loro solide reti di relazione in ambito sociale, culturale ed economico.
La geomorfologia del territorio è segnata dalla presenza della catena del Marghine, che costituisce una vera e propria linea di margine tra l’altopiano basaltico di Campeda a nord e quello, anch’esso basaltico, di Abbasanta a sud. La catena, che presenta una morfologia assai differente nei diversi settori, si sviluppa con una serie imponente di rilievi con direzione SW-NE, caratterizzati da versanti ripidi sul lato meridionale e pendenze più morbide sul lato settentrionale. La parte nord-occidentale del Marghine, circa 900-1000 m di altitudine, è conosciuta con il nome di Badde Salighes, che comprende anche le cime più elevate della zona (Punta Palai 1200 m s.l.m. e Monte Lammeddari 1118 m s.l.m.) ed è caratterizzata da una morfologia tipicamente montana, con dislivelli ed acclività anche notevoli nella sua parte centro- meridionale ma con un addolcimento rilevante della giacitura nella zona più settentrionale. Ad Ovest la catena degrada, con un tacco caratterizzato da una serie di dirupi e pianori (come quello sul quale sorge la città di Macomer), dai 798 metri del Monte Pitzolu a circa 420 metri dell’altopiano basaltico di Abbasanta, con un dislivello di circa 350 metri. In pratica tutto il versante Sud Ovest della catena, fino a Punta Lammeddari, è caratterizzato da incisioni molto profonde e versanti ripidi. Da Macomer, dove interagisce profondamente con gli altopiani basaltici di Campeda, il rilievo trachitico aumenta di altitudine, man mano che si procede verso NE, fino a Monte Rasu (1259 m s.l.m.) nel Goceano. La catena Marghine-Goceano prosegue nei
rilievi di Alà dei Sardi, dando luogo al complesso montuoso più lungo dell’isola, circa 100 Km, e fungendo da separatore tra i bacini idrografici del Coghinas e del Temo a Nord e del Tirso a Sud. Interessante è la vetta del M.te Santo Padre, che domina Bortigali e con la sua forma imponente rappresenta la forma più caratteristica delle montagne del Marghine; all’estremità della fascia più occidentale al confine col Montiferru, è situato il Monte Sant’Xxxxxxx di 000 x x.x.x., xx xxxxxxxxxx di Macomer.
Sotto il profilo idrografico dalle falde settentrionali del Marghine si originano il Rio Buttule e il Rio Santa Lucia, due dei principali affluenti del Rio Mannu di Ozieri; il versante meridionale è interessato dal corso del Rio Murtazzolu, che nasce nel Monte S’Archinale (84 m) ed è affluente del Tirso. Le principali limitazioni d’uso del territorio sono le forti pendenze, gli ampi affioramenti rocciosi, l’erosione in xxxxx xxxxx xxxx xxxxx xx xxxxxxxx protezione, il costante e diffuso pericolo di erosione e la scarsa profondità dei suoli. L’attuale uso prevalente in tutta la zona è il pascolo, sia nudo che alberato; sono presenti alcune aree di copertura forestale (lecci, roverelle, aceri), intensamente pascolate, mentre l’agricoltura è limitata alle aree climaticamente più favorevoli nei versanti a sud e ai terrazzamenti realizzati per la messa a coltura della vite e dell’olivo, generalmente poste sotto i 600 m.
Il ricco sistema ambientale è caratterizzato da un’ampia varietà tipologica e da un elevato livello di naturalità, dalla presenza di habitat di interesse ecologico rilevanti in ambito mediterraneo per la conservazione della biodiversità e inseriti negli obiettivi di protezione delle Direttive europee. Tra le aree di pregio, nel territorio del Marghine sono presenti in particolare alcuni Siti di Interesse Comunitario (nel dettaglio SIC XXX000000 “Altopiano di Campeda” e SIC XXX000000 “Catena del Marghine e del Goceano”), Zone di Protezione Speciale (ZPS ITB023050 “Piana di Semestene, Bonorva, Macomer e Bortigali” e ZPS ITB023051 “Altopiano di Campeda”) e altre aree di interesse naturalistico previste dalla L.R. 31/89 e non ancora istituite. Tra le altre, il SIC “Catena del Marghine e del Goceano” appartiene alla regione biogeografia mediterranea e si estende per una superficie di 14.984 ettari, coperti da vegetazione molto varia, in parte ricadenti nel versante del Marghine afferente ai comuni di Bolotana, Lei, Silanus e Bortigali. Data la spiccata valenza naturalistica l’area è da tempo al centro di azioni volte alla sua
tutela che trovano attualmente espressione nel Piano di Gestione del SIC: l’area rientra inoltre nella perimetrazione del Parco Naturale “Marghine – Goceano”, previsto con la Legge Regionale
n. 31 del 1989 ma non ancora istituito, con una estensione complessiva di 36.782 ha. Fra le aree di particolare interesse naturalistico si evidenziano: la presenza del giardino storico di Badde Salighes a Bolotana, con numerose specie arboree esotiche: le formazioni a Taxus baccata e Ilex aquifolium di “Mularza Noa” (Bolotana), con alberi di grandi dimensioni; l’area del Monte Sant’Xxxxxxx tra Macomer e Borore ricadente nel complesso forestale “Montiferru- Planargia” e con la presenza di due cantieri forestali, “Sant’Xxxxxxx” (Comune di Macomer, con una estensione di circa 277 ha) e “Torrigas” (Comune di Borore, con una superficie di 639 ha), entrambi in occupazione temporanea da parte dell’Ente Foreste della Sardegna.
Il diffuso patrimonio storico-archeologico, culturale e identitario si contraddistingue per l’elevata concentrazione di monumenti di epoca prenuragica e nuragica, tra gli altri: l'area del Tamuli (Macomer), nuraghe risalente all'Età del Bronzo medio presso il quale si trovano tre tombe dei giganti e sei bétili poste a tutela dell’area funeraria; la necropoli di Filigosa, dove alle domus de janas si affianca il nuraghe di Santa Barbara, con quattro torri laterali (Macomer); le tombe dei giganti di Palattu e di Lassia (Birori); la Chiesa di Santa Sabina (Silanus) che coesiste nello stesso paesaggio campestre con il nuraghe omonimo e una tomba dei giganti; il Nuraghe Orolo (Bortigali) un complesso trilobato particolarmente importante per via della sua posizione, delle dimensioni e dello stato di conservazione; l'area archeologica di Duos Nuraghes a Borore, caratterizzata dall'essere nell'immediata periferia del centro abitato oltre che di importante interesse storico (una delle due torri risulta al momento la più antica della Sardegna e vi sono stati rinvenuti vinaccioli riconducibili all varietà “Cannonau”) e, sempre a Borore, l’area di Imbertighe, uno degli esempi più interessanti di tomba dei giganti in Sardegna . A Bolotana è inoltre apprezzabile Villa Xxxxxx, graziosa villa liberty fatta erigere negli ultimi decenni dell'Ottocento dall'omonimo ingegnere e circondata da un apprezzato giardino ricco di specie esotiche. Il Museo del Pane Rituale di Borore avvicina il visitatore al processo tradizionale di produzione di un bene etnoantropologico intangibile com’è il pane; il museo etnografico "Le arti antiche" di Macomer espone una ricca collezione documentaria databile tra il XVIII e XX secolo, riferita alla civiltà contadina e pastorale tipica e al lavoro dei maestri artigiani della zona. Il
Centro Culturale Casa Attene a Macomer ha una funzione di centro di documentazione e vi trovano spazio una sala espositiva per mostre temporanee e conferenze, una biblioteca, due sale per laboratori didattici, due sale multimediali con postazioni interattive e video tematici sul patrimonio culturale del Marghine. I numerosi beni architettonici (tra cui gli edifici religiosi, i musei e gli edifici civili) in quasi tutti i comuni2 comprendono anche i centri storici, che per l’invariato tessuto urbano e per le caratteristiche costruttive, tecnologiche e architettoniche del patrimonio edilizio sono stati inclusi nel Repertorio Regionale dei centri storici della Sardegna. Il territorio vanta inoltre la presenza di attrattori di tipo religioso-architettonico, articolata in una rete di espressioni del culto e della religiosità capillare su base comunale; il Comune di Nuragugume partecipa al "Cammino di Santu Jacu" quale parte dell’offerta regionale degli itinerari dello spirito, declinati in Cammini di Sardegna e destinazioni di pellegrinaggio. Il patrimonio identitario incorporato nei saperi e nelle produzioni tipiche e tradizionali si radica, tra gli altri, nelle molteplici e capillari espressioni della tradizione alimentare e artigianale della cultura contadina.
Descrizione della struttura demografica della popolazione
L’attuale struttura insediativa si è consolidata nel tempo a partire dai primi insediamenti, e risulta composta da centri che si dispongono pressoché parallelamente alla linea di cresta della catena montuosa secondo due schieramenti: Macomer, Birori, Bortigali, Silanus, Lei e Bolotana più a nord; Borore, Dualchi, Noragugume più a valle. Il comune di Sindia risulta parzialmente disallineato rispetto a tale schieramento, localizzato a nord-ovest di Macomer al confine con la regione storica della Planargia. In particolare, i comuni del versante sud hanno territori caratterizzati da forme allungate in direzione nord-sud (dalla linea di cresta della catena montuosa guardano alle piane della valle del Tirso) e si dispongono lungo le fasce altimetriche intermedie in risposta alle esigenze di un’economia mista di montagna e pianura, ad un’altitudine quasi costante prossima ai 500 metri s.l.m.. Tali centri hanno caratteristiche insediative tra loro molto simili, con l’eccezione di Macomer che, grazie alla sua posizione baricentrica rispetto ai principali assi di comunicazione, è divenuta in tempi brevi il principale centro economico del
2
Fanno eccezione i comuni di Birori e Sindia.
Marghine seguendo un percorso evolutivo urbano differente. Una centralità, questa, che segna la presenza di un polo attrattore individuato sulla base degli spostamenti giornalieri per lavoro rilevati nel Censimento della Popolazione (il c.d. Sistemi Locali del Lavoro – SLL) e comprendente la totalità dei centri del Marghine. Nonostante le modificazioni e le diffuse sostituzioni dell’edilizia storica, specie tra gli anni settanta e i primi anni novanta, è ancora leggibile la trama dei percorsi storici e il legame tra la varietà morfologica del territorio, le attività di sostentamento, la disponibilità di risorse e materie prime e il carattere formale e materico dei nuclei urbani storici. Lo strumento di pianificazione urbanistica adottato a livello comunale è il Piano Urbanistico Comunale, la cui ultima variante adottata è databile agli anni Duemila; tra gli ulteriori strumenti di pianificazione in vigore si rileva in particolare la diffusa presenza di Piani Particolareggiati del centro storico pienamente operativi. Il paesaggio rurale è segnato da una fitta maglia di muretti a secco, dalle colture della vite e dell'olivo e da una diffusa presenza di allevamenti. Un elemento caratterizzante è rappresentato dall’area industriale di Macomer, sorta a partire dagli anni settanta nella prospettiva di uno sviluppo economico non più legato esclusivamente al mondo agropastorale, e che attualmente risente di una crisi profonda conseguente alle sue specializzazioni produttive.
Sotto il profilo demografico il Marghine vive un endemico processo di spopolamento, evidenziato in modo inequivocabile dall’andamento costantemente negativo del tasso di crescita della popolazione. L’area si caratterizza, infatti, per la bassa natalità, l’elevato tasso di emigrazione e, seppure di segno positivo, il modesto grado di attrazione della popolazione straniera, che congiuntamente determinano una struttura della popolazione relativamente anziana, un contributo progressivamente decrescente da parte delle classi più giovani e in età lavorativa, e spiegano un bilancio demografico costantemente di segno negativo: dal 1991 la flessione demografica si attesta a -14% di contro a una popolazione regionale pressocchè invariata. Altro fenomeno caratteristico è il basso indice insediativo, che nonostante il peso assunto dal comune di Macomer (il 46% della popolazione totale) è sintomo di una forte dispersione della restante quota di popolazione sul territorio, imputabile alla particolare morfologia e, almeno in parte, alla geografia dei servizi presenti sul territorio.
La verifica su base censuaria dei livelli di istruzione indica a livello d’area una incidenza degli universitari inferiore alle medie regionali, con un differenziale significativo, pari a circa due punti percentuali, che tende ad annullarsi nel solo comune di Macomer. Per tutti gli altri titoli di studio l’incidenza sulla popolazione residente in età scolare è perlopiù in linea con i valori regionali, con un’eccedenza nel caso della licenza di scuola elementare e un dato meno che proporzionale per la popolazione analfabeta e alfabeta priva di titolo di studio. Dal confronto con altri SLL regionali di dimensioni e di collocazione geografica assimilabile al sistema di Macomer, dai valori assoluti si evidenzia comunque una maggior vicinanza ai livelli più elevati della scala (solo Tempio Pausania può contare su un maggior numero di laureati) ed una distribuzione maggiormente concentrata sui livelli medi e medio-bassi dell’istruzione.
Sul mercato del lavoro i dati per il SLL al 2014 evidenziano come il progressivo invecchiamento della popolazione si traduca strutturalmente in un tasso di attività estremamente modesto, inferiore alla media regionale di circa diciassette punti percentuali; in maniera analoga il tasso di occupazione si discosta in negativo dal dato allargato di tredici punti. Il solo tasso di disoccupazione riferito alla popolazione residente presenta valori confortanti e al di sotto della media regionale di circa due punti percentuali. In valore assoluto, nel lungo periodo si registra un calo della forza lavoro, in parte speculare alla flessione demografica; confermando i differenziali rispetto alla media regionale, nel lungo periodo, dopo una lenta ripresa, i tassi di attività e di occupazione hanno intrapreso una fase di contrazione a partire dal 2013, quando anche il tasso di disoccupazione registra un nuovo aumento. La struttura occupazionale per settori di attività economica nel 2014 evidenzia il netto primato del commercio e delle attività industriali, ciascuno con circa un quinto degli addetti totali alle unità locali. Nel secondo caso si sottolinea, inoltre, il contributo pressocchè raddoppiato rispetto all’incidenza osservata in ambito regionale. Distanziati, seguono il comparto delle costruzioni e della sanità e del’assistenza sociale con circa il 9% sul totale, per quest’ultimo con un contributo più che proporzionale rispetto alla media allargata; a seguire il settore dei trasporti, delle attività professionali e dei servizi turistici (ciascuno con circa il 6% degli addetti), in quest’ultimo caso con un differenziale negativo rispetto alla media regionale di circa cinque punti percentuali.
Le specializzazioni e le caratteristiche produttive del territorio
La configurazione del sistema produttivo evidenza la convivenza tra un tradizionale e consistente orientamento verso il settore primario e il peso più che proporzionale delle attività manifatturiere e del segmento commerciale che ancora oggi caratterizzano il territorio. Il Marghine, come altri territori della Sardegna, ha visto affiancate alcune vocazioni strettamente connesse con i saperi locali tradizionali, con un’industrializzazione avviata nella Sardegna centrale attraverso programmi d’incentivazione statali, secondo un modello di sviluppo top-down basato su investimenti esterni.
Con riferimento al settore primario, i dati del Censimento dell’Agricoltura confermano il radicamento e l’importanza delle attività agro-pastorali nella regione: oltre all’evidenza dettata da un uso marcatamente agricolo del suolo, emerge un diffuso valore medio della SAU per azienda sensibilmente superiore alla media regionale, il che testimonia l’importanza del settore agricolo anche in comuni di ridotte dimensioni. L’orientamento colturale delle superfici evidenzia una netta specializzazione a prati permanenti e pascoli, a riprova della preponderanza della vocazione zootecnica del territorio.
A seguire emerge la presenza dei seminativi e delle colture arboree tradizionali di vite e olivo (Bolotana, Borore, Macomer e Silanus), con la presenza di alcuni frantoi oleari di medie e piccole dimensioni, privati e cooperativi, localizzati nei centri di Bolotana e Macomer. Gli allevamenti sono prevalentemente a carattere estensivo e sono riferibili al comparto ovicaprino da latte (con una produzione stimata di circa 300 mila quintali, pari al 9% sul totale regionale) e a quello bovino (nel segmento sia del latte, con circa il 4% del totale raccolto sul territorio regionale, sia della carne) frequentemente di razza autoctona; rispetto alle precedenti rilevazioni censuarie si osserva un aumento del numero di imprese e una contestuale riduzione dei capi. Si sottolinea, inoltre, l’attenzione del territorio per la qualità delle produzioni, in considerazione dell’elevato numero di operatori iscritti nell'Elenco Regionale degli Operatori dell'agricoltura Biologica, delle aziende con coltivazioni certificate IGT-DOP e della presenza di aziende con coltivazioni biologiche concentrate in alcune realtà comunali (in particolare nei comuni di Silanus, Sindia, Macomer e Bortigali).
Al contempo si è assistito a un crescente orientamento delle produzioni verso l’agroindustria specializzata nella lavorazione lattiero-casearia, delle carni e della lana. Da alcune tra le più importanti industrie di trasformazione del latte presenti in ambito regionale (Bortigali e Macomer) e dai diffusi minicaseifici aziendali distribuiti sul territorio (Bolotana, Borore, Bortigali, Macomer, Silanus e Sindia) derivano le produzioni di Pecorino Romano DOP, di pecorini semicotti e canestrati, del Fiore Sardo DOP (con 11 operatori autorizzati nel Marghine e circa il 12% della produzione regionale), del Pecorino Sardo DOP, dei formaggi a pasta molle, ricotte gentili e salate; fra i vaccini si citano quelli a pasta filata (casizolu e provolone) e la Fresa, distintiva del Marghine e prodotta con il latte vaccino proveniente anche dagli allevatori locali.
Tra le principali aziende dell’industria alimentare, oltre ai due caseifici di riferimento si posizionano realtà aziendali che operano nel commercio all'ingrosso di materie prime agricole (Bortigali) e nella lavorazione delle carni (Borore e Macomer). In particolare, la filiera della carne rappresenta uno dei settori di punta in virtù sia delle dimensioni e della capacità produttiva, sia della presenza sul territorio di tutte le componenti della catena della produzione del valore; a questa si aggiunge la presenza di alcune realtà dedite alla produzione di insaccati (Macomer e Silanus).
Dalla tradizione pastorale e contadina derivano numerosi altri prodotti gastronomici, tra cui meritano essere ricordati i pani rituali, diffusi in tutti i paesi del territorio, i pani tradizionali come il pane "cun bèrdas, su zichi, pane e fresa, ecc, e i dolci: in questo caso la presenza di forni artigianali e di laboratori dolciari risulta estremamente capillare sull’intero territorio. All’azienda agricola multifunzionale è inoltre riconosciuto un ruolo centrale anche nello sviluppo di servizi didattici, per la crescita delle fattorie sociali e per l’erogazione di servizi a matrice ristorativa e turistica (Macomer, Noragugume, Silanus e Sindia).
L’analisi strutturale su industria e servizi mostra il peso prevalente delle unità locali operanti nel settore commerciale, con circa un terzo sul totale e un contributo più che proporzionale rispetto al dato regionale; seguono il comparto delle costruzioni, delle attività professionali e delle attività manifatturiere, in quest’ultimo caso con un’incidenza superiore di tre punti percentuali rispetto alla media.
Con una incidenza dell’8% circa sul totale, il settore turistico sperimenta dal canto suo un relativo sottodimensionamento, pari a circa due punti percentuali in meno rispetto al contributo osservato in Sardegna.
La struttura dimensionale evidenzia la prevalente presenza di microimprese, con valori in linea alla media regionale e pari al 96% sul totale: un dato, questo, che tende ad attenuarsi in corrispondenza del settore manifatturiero, grazie al contributo più che proporzionale della classe di addetti 10-49, ma che finisce per coinvolgere la globalità delle unità locali nel settore ricettivo e ristorativo (96% a livello regionale), inducendo diffusamente una bassa propensione alle reti organizzative.
Sotto il profilo territoriale si conferma la centralità del comune di Macomer, con oltre la metà delle unità locali (UL) operanti nell’area, e un’incidenza che tende ad approfondirsi soprattutto in corrispondenza del settore commerciale. Il trend di lungo periodo lascia pressocchè invariato il numero di UL ma produce al contempo significative modifiche nella geografia interna per sezioni di attività: in quelle più significative tali cambiamenti possono sintetizzarsi con il marcato arretramento delle attività industriali e del settore commerciale, a fronte di un contestuale avanzamento delle unità locali attive nei servizi dell’alloggio e della ristorazione così come nella sanità e nell’assistenza sociale.
Legati alle produzioni dell’artigianato tipico e tradizionale, meritano di essere ricordati gli operatori del settore tessile riferibili ai comuni di Bolotana, Macomer, Lei e Noragugume; di interesse anche l'artigianato del legno, con una fitta rete di laboratori artigiani impegnati, tra gli altri, nella produzione di cassapanche e maschere tradizionali. Oltre alle numerose imprese della lavorazione del ferro, si segnalano alcuni laboratori dediti alla lavorazione della pelle per la produzione di scarpe e finimenti per l'attività equestre, delle ceramiche, delle pietre e dei metalli preziosi.
Il settore tessile che a lungo ha caratterizzato il SLL di Macomer è oggi un settore dismesso, dopo essere entrato in crisi negli anni Novanta ed essere stato liquidato in quelli successivi, con un trasferimento delle produzioni nell’est europeo, in paesi che offrivano a questo tipo di attività costi di produzione inferiori. Nel 2010 una porzione del territorio del Marghine è stata individuata
come Area Pilota per la sperimentazione di un nuovo modello di sviluppo all'interno dell'Area di Crisi di Tossilo (comuni di Birori, Borore, Bortigali, Macomer e Sindia), da attivarsi attraverso un Progetto di Filiera e di Sviluppo Locale (PFSL) che, attraverso l’adozione di un approccio bottom-up nell'individuazione dei settori prioritari di intervento e una gestione multilivello, oltre alla realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali funzionali al perseguimento della strategia di sviluppo, ha operato nei settori dell’agroindustria (lattiero caseario e lavorazione carni); della meccanica e delle lavorazioni artigianali e industriali meccaniche; dei trasporti, in particolare ferroviari; dell’energia e ambiente (gestione e smaltimento dei rifiuti); della ricettività e dell’ospitalità; e infine dei servizi alle imprese e alla persona.
Nel complesso il sistema dei servizi alle imprese risente della limitata dimensione delle strutture aziendali, con difficoltà ad organizzare alcuni importanti servizi come la logistica, il credito, l’internazionalizzazione, il marketing, la formazione, la ricerca, la commercializzazione.
Il sistema turistico dell’area risulta di modesta consistenza, scarsamente radicato nelle dinamiche economiche territoriali e poco strutturato nelle relazioni tra componenti complementari in un’ottica di prodotto turistico-territoriale. Nel 2015 il settore turistico-ricettivo ufficiale appare di modesta entità e scarsamente strutturato. Si registra infatti la presenza di appena 18 strutture e 279 posti letto, con una capacità produttiva per il 70% concentrata in un comparto alberghiero formato da cinque strutture di medio-bassa categoria e di medio-piccole dimensioni, e di cui tre localizzate a Macomer e una ciascuna nei comuni di Birori e Bolotana. Le tredici unità operanti nel comparto extralberghiero sono in dieci casi riferibili a B&B e risultano prevalentemente concentrate nei comuni di Bortigali, Macomer, Silanus e Sindia; a questi si aggiungono due agriturismo dotati di capacità ricettiva (Silanus e Sindia) e un alloggio in affitto gestito in forma imprenditoriale (Macomer). Se poco meno dell’80% dei posti letto totali opera rispettivamente nei comuni di Bolotana, Macomer e Birori, i centri di Borore, Dualchi e Nuragugume risultano privi di qualunque forma di ricettività. Gli indici di densità della capacità ricettiva rispetto alla dimensione demografica e territoriale del Marghine mostrano il marcato sottodimensionamento del comparto rispetto alla media, con valori che si attestano al di sotto del 10% del dato regionale; si tratta di un dato pressocchè stabile nel tempo considerato che nel corso dell’ultimo decennio la capacità
ricettiva totale espressa dal territorio risulta invariata, nonostante la presenza aggiuntiva di alcuni esercizi in ambito complementare3.
Sul fronte della domanda, in virtù del ruolo espresso sulla ricettività d’area e della varietà tipologica delle strutture che vi operano il Comune di Macomer orienta in misura significativa il profilo del’'intero movimento turistico ufficiale registrato nel territorio. Con oltre 2,2 mila arrivi e 4 mila presenze nel 2015, il centro si caratterizza per l’incidenza estremamente rilevante del mercato nazionale, e in misura particolare del mercato interno regionale, sul totale dei flussi, soprattutto se confrontato con i dati medi regionali. Anche la permanenza media presso le strutture ufficiali (meno di due pernottamenti) risulta sensibilmente inferiore al dato allargato, suggerendo la presenza di una clientela in transito o di natura professionale riferibile perlopiù al mercato interno. La distribuzione mensile del movimento rivela una composizione estremamente equilibrata dei flussi nell’arco dell’anno, profondamente distante dal profilo regionale, con la centralità dei mesi di aprile, giugno e settembre che si discosta dalla estrema concentrazione del movimento in epoca estiva indotta dal prodotto marino-balneare della Sardegna. Sebbene di modesta entità rispetto ai flussi totali, anche il mercato straniero si articola in modo equilibrato rispetto alle possibili aree geografiche di provenienza, con un peso rilevante sia dei mercati extracomunitari che dei paesi europei non UE; ciò differentemente da quanto avviene in ambito regionale, dove è di gran lunga prevalente la componente di flusso associata al mercato comunitario. Sotto il profilo dinamico, a partire dal 2013 si registra un progressivo e costante incremento del movimento, confermato anche nei primi nove mesi del 2016, e imputabile in parte a una maggiore copertura statistica della rilevazione e in parte a un plausibile, effettivo aumento dei flussi, soprattutto nella componente nazionale che nel 2015 giustifica i due terzi dei pernottamenti aggiuntivi realizzati nel comune, e nel 2016 la totalità degli incrementi in considerazione della flessione degli stranieri. Le indagini realizzate presso strutture e clienti dell’intera regione confermano una fruizione turistica di breve durata, di tipo occasionale, di
3
L’aggiornamento delle strutture effettuato su base anagrafica non sembra alterare in misura sostanziale le dotazioni ricettive presenti sul territorio. In ambito alberghiero tale ricognizione rivela la presenza di due esercizi aggiuntivi, localizzati nel comune di Bolotana per complessivi 25 posi letto; a livello extralberghiero si segnala la presenza di due ulteriori strutture agrituristiche dotate di ricettività operanti nel comune di Sindia, per circa 10 posti letto addizionali.
provenienza perlopiù regionale e dal resto della Penisola, legata a spostamenti di tipo itinerante, a specifici eventi o a ragioni lavorative piuttosto che a motivazioni di viaggio riferibili a periodi di vacanza.
A un comparto ricettivo di modesta entità, sul fronte dell’intermediazione si accompagna la presenza di una sola agenzia di viaggi e di un operatore (entrambi operanti a Macomer e perlopiù concentrati sul movimento outgoing) che nel campo della cooperazione confeziona proposte per specifici target di clientela (colonia, campi scuola, gruppi). L’ampia adesione all’Associazione Borghi Autentici d'Italia (comuni di Bolotana, Borore, Bortigali, Lei, Noragugume, Silanus) e la presenza di due c.d. Comunità Ospitali (Bolotana e Silanus) consente in questo senso di avere un’ulteriore proiezione commerciale, oltreché informativa e promozionale, sui mercati di riferimento.
Dal canto suo il comparto della ristorazione si articola in un ampio numero di attività, con localizzazioni capillari a livello territoriale, la presenza a Macomer di due Ristoranti Tipici Regionali e una vasta offerta di soluzioni all’interno del possibile ventaglio di prestazioni (ristoranti, pizzerie, trattorie, servizio di catering,ecc.). Oltre alla presenza di alcuni Negozi Storici Regionali (Borore e Sindia), un fattore di potenziale interesse è legato alla comparsa dei Centri Commerciali Naturali (Borore, Macomer e Silanus), consorzi volontari tra imprenditori del settore artigianale e commerciale, società di servizio e di rappresentanza di categoria, con la finalità di valorizzare e riqualificare il commercio in armonia con il contesto culturale, sociale e architettonico, e in vista di un rilancio economico e sociale dei contesti urbani.
Con riferimento alle attività ricreative oggetto di possibili percorsi di valorizzazione in chiave turistica, sul territorio si annovera la presenza di diversi operatori culturali, ambientali e sportivi che si rivolgono a una variegata tipologia di clientela. Accanto alla rete museale presente sul territorio, in particolare si articola la presenza di associazioni private che propongono approfondimenti sui vari temi della lettura dei libri, della visione di opere cinematografiche, di recupero delle tradizioni popolari, di approfondimenti storici sulla vita delle popolazioni del territorio. Le società cooperative che curano la gestione degli attrattori culturali (Bolotana, Macomer e Silanus) integrano comunemente la propria offerta con servizi legati
all’escursionismo e alla didattica; lo stesso avviene per alcune realtà attive prevalentemente nello studio, raccolta ed esposizione di interesse artistico e storico (Lei e Macomer). La presenza a Bolotana di un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS) e di alcune fattorie didattiche e sociali garantiscono un’offerta pressocchè dedicata nel campo dell’educazione ambientale. L’offerta in ambito sportivo si articola prevalentemente nella pratica dell’equitazione (Bolotana, Borore, Bortigali e Macomer), del trekking (Bolotana e Macomer), del cicloturismo (Silanus) e di altre attività outdoor che in chiave promozionale trovano un punto di sintesi nella Fiera della Caccia, della Pesca e del Tempo Libero che si tiene annualmente a Macomer presso la struttura fieristica di Monte di Sant’Xxxxxxx. Ulteriori eventi e manifestazioni che operano in qualità di attrattori in ambito produttivo, sportivo e culturale sono la Fiera del libro e la Sardinia Ultramarathon di Macomer, i motoraduni, le manifestazioni espositive e le mostre - mercato (d'interesse nazionale, regionale e provinciale) delle attività produttive della Sardegna Centrale e di bestiame ovino, caprino, bovino ed equino.
Dal punto di vista del reddito, il Marghine mostra valori inferiori rispetto alla media, con una variabilità nella distribuzione comunale che, in riferimento al contesto provinciale, si articola dal secondo posto di Macomer fino al cinquantesimo di Noragugume. Nel complesso il territorio fa registrare valori che si attestano intorno al 90% del reddito medio regionale.
I servizi presenti sul territorio: socio-sanitari, scolastici, trasporto pubblico
Relativamente al sistema della mobilità, il territorio si colloca in posizione strategica rispetto ai principali assi di comunicazione della Sardegna, lungo importanti infrastrutture di trasporto della rete stradale e ferroviaria regionale: la S.S. 131 (Cagliari-Sassari), la trasversale sarda S.S. 129 (Macomer– Nuoro) che si collega con la S.S. 131 d.c.n. (Abbasanta-Nuoro-Olbia), la X.X 000 xxx (Xxxxxxx - Xxxx), la dorsale delle Ferrovie dello Stato Cagliari - Porto Xxxxxx - Golfo Aranci, la rete delle Ferrovie della Sardegna (Nuoro - Bosa). Lungo le pendici meridionali della catena montuosa si snoda la Xxxxxx xxxxxxx 000 xxxxxxxxxxx Xxxxx (Xxxxxxx-Xxxxx), che unisce tra loro i centri abitati di Macomer, Birori, Bortigali, Silanus e Lei; poco distante dall'asse viario si trova Bolotana, mentre la Xxxxxx xxxxxxx 000 xxx (Xxxxxxx-Xxxx) unisce il centro di Macomer con quello di Sindia. I centri di Borore, Dualchi e Noragugume sono connessi dalla Xxxxxx
xxxxxxxxxxx x. 00. Il Marghine è servito longitudinalmente dalla dorsale delle Ferrovie dello Stato Cagliari - Porto Xxxxxx - Golfo Aranci, e trasversalmente dalla rete delle Ferrovie della Sardegna (Nuoro – Macomer - Bosa). La mobilità del territorio è inoltre garantita del servizio extraurbano dell’ARST (Azienda Regionale Trasporti). Si segnala la presenza nella zona industriale di Macomer (Tossilo) di un Inceneritore e dell’invaso idrico di Rio Mortazzolu ubicato nel territorio comunale di Birori. Le dotazioni riferibili all’infrastrutturazione economico-industriale sono capillari e riconducibili prevalentemente ad aree PIP di dimensioni variabili a seconda della localizzazione.
Le dotazioni nel settore dell’istruzione si articolano in tre Istituti comprensivi, che consentono la copertura su tutto il territorio, seppure con notevoli differenze. I paesi più penalizzati, che soffrono della carenza di strutture educative pubbliche, sono Noragugume, Dualchi e Birori dove è presente la sola scuola dell'infanzia. Ciò comporta che i bambini in età scolare debbano spostarsi nei paesi limitrofi per poter proseguire il percorso scolastico. Nei restanti comuni del Marghine, le strutture scolastiche pubbliche sono distribuite in modo da consentire un’adeguata presenza. Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche di II grado, esse sono presenti nel solo comune di Macomer, che raccoglie le iscrizioni degli studenti dei centri limitrofi; sono presenti un Liceo, un Istituto Professionale, un Istituto tecnico e un Liceo di una scuola paritaria. In particolare, la presenza di un Istituto Tecnico con un percorso Turistico costituisce un potenziale in vista di un percorso di ampliamento e qualificazione dei servizi turistici offerti sul territorio, integrando le competenze dell’ambito professionale con quelle linguistiche e informatiche. Completa l'offerta formativa la Fondazione ITS Macomer, un Istituto Tecnico Superiore per la formazione secondaria non universitaria su tematiche strettamente connesse all'economia locale; per il biennio 2014-2016 è stato avviato il “Corso per Tecnico superiore responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agro- alimentari e agro- industriali”, per offrire personale qualificato in settori strategici per il territorio. La costituzione dell'ITS è avvenuta anche grazie ai contributi ricevuti dall'Accordo di Programma PFSL Tossilo.
Nel settore dei servizi sociali e sanitari troviamo una variegata offerta di operatori e iniziative che si integrano con l’organizzazione sanitaria del Distretto Marghine della ASL 3 di Nuoro
(Allegato 3). La forte presenza di attività in campo sociale (cooperative, associazioni no profit, volontariato, ecc.) rappresenta un punto fondamentale per migliorare l’offerta di servizi di tipo socio sanitario alla popolazione, e per creare nuove opportunità occupazionali in risposta al progressivo processo di invecchiamento della popolazione dell’area, della crisi occupazionale che attraversa la regione e dell’appetibilità socioeconomica dell’intera area.
Il territorio si contraddistingue, tra gli altri, per la presenza di un’offerta legata alle attività sportive importante sotto molteplici punti di vista: la consistenza assoluta e relativa (rispetto alla dimensione demografica) delle dotazioni, la varietà tipologica delle discipline praticabili, la capillarità dell’offerta sotto il profilo territoriale, la vitalità dell’associazionismo che anima le attività in ambito comunale.
Il Marghine registra innanzitutto un ampio patrimonio impiantistico sportivo, quantificabile in 54 unità funzionanti, di proprietà pubblica e privata, e aperte al pubblico, a loro volta articolate in complessivi 75 spazi di gioco. In media l’area presenta una densità di 2,4 impianti e di 3,4 spazi di gioco ogni 1.000 abitanti, con in particolare il centro di Noragugume che presenta i valori di gran lunga più elevati all’interno del raggruppamento di comuni. La gran parte delle dotazioni è riferibile alle amministrazioni comunali, sia per ciò che concerne la proprietà che, sebbene in misura leggermente inferiore, alla gestione delle strutture, mentre in misura inferiore sono presenti strutture ascrivibili ad altre amministrazioni pubbliche e a soggetti privati, in quest’ultimo caso presenti più frequentemente in ambito gestionale. L’articolazione degli spazi di gioco in funzione delle discipline sportive in essi praticabili vede la netta prevalenza degli impieghi polivalenti di una medesima struttura: il calcio a 5, la pallavolo e la pallacanestro ne rappresentano le principali espressioni, seguite dal tennis e dalle attività ginnico – motorie; il calcio rappresenta la quarta tipologia per frequenza assoluta, talvolta in combinazione con l’atletica leggera. Si segnalano specifiche situazioni di vetustà per strutture e impianti, così come il mancato completamento di lavori avviati in occasione di precedenti fasi della programmazione regionale.
Tra le differenti espressioni della società civile, le associazioni sportive rappresentano in secondo luogo un importante esempio della vitalità associativa del territorio, capace nella
circostanza di rendere fruibile il potenziale associato alle dotazioni impiantistiche dislocate nella regione. Si registra nel dettaglio la presenza di oltre cinquanta realtà presenti in modo capillare sul territorio, prevalentemente concentrate nel comune di Macomer e in misura sensibilmente inferiore nei centri di Borore e Bolotana; si tratta di associazioni senza personalità giuridica che operano su una vasta gamma di discipline sportive, la cui distribuzione ricalca solo in minima parte quella dell’impiantistica disponibile e che vede il contributo prevalenza della ginnastica, dell’attività motoria di base e delle arti marziali.
Nonostante la rilevante consistenza del settore in termini sia di impianti che di società sportive, si segnalano, al contempo, l’estrema parcellizzazione delle procedure di accesso alle strutture per una fruizione che risulta modellata esclusivamente sui fabbisogni dell’utenza locale, nonché la sporadicità delle occasioni di collaborazione che tra tali realtà si realizzano, sia in ambito progettuale che in sede operativa, in corrispondenza della gestione di isolate strutture o in occasione di specifici eventi sportivi.
Sotto il profilo energetico le amministrazioni comunali che partecipano all’Unione dei Comuni hanno aderito nel settembre 2011 al Programma Sardegna CO2.0 – Progetto Smart City in qualità di Comunità Pioniera che nel 2013 ha approvato un proprio Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES).
3. INFORMAZIONI GENERALI SUL PROCESSO
Oggetto | Data |
Presentazione manifestazione di interesse | Prot. n. 401 del 01.03.2016 |
Comunicazione ammissibilità e coerenza strategica | Nota prot. n. 4697 del 31.05.2016 del CRP |
Attivazione Fase Negoziale | 13.07.2016 tavolo istituzionale |
Approvazione del Progetto Territoriale da parte del Tavolo Istituzionale | 05.05.2017 |
3.1 INCONTRI DI CO-PROGETTAZIONE
Tavolo istituzionale Unione di Comuni Marghine 13.07.2016 | CRP 13.07.2016 | Ufficio Gabinetto Programmazione C.R.P. UdC Marghine Comune di Birori Comune di Bolotana Comune di Borore Comune di Bortigali Comune di Dulachi Comune di Lei Comune di Macomer Comune di Noragugume Comune di Silanus Comune di Sindia |
Incontro organizzativo 08.07.2016 | CRP | Ufficio Gabinetto Programmazione C.R.P. UdC Marghine Comune di Bolotana |
Incontro di coordinamento 19.10.2016 | CRP | Ufficio Gabinetto Programmazione C.R.P. |
UdC Marghine Comune di Bolotana Comune di Macomer | ||
Incontro di coordinamento 01.02.2017 | CRP | Ufficio Gabinetto Programmazione C.R.P. UdC Marghine Comune di Birori Comune di Bolotana Comune di Borore Comune di Bortigali Comune di Dulachi Comune di Lei Comune di Macomer Comune di Noragugume Comune di Silanus Comune di Sindia Assistenza Tecnica Partenariato |
Incontro organizzativo 11.04.2017 | CRP | C.R.P. Assessorato Ambiente Assessorato Beni Culturali Assessorato Turismo Assistenza Tecnica BIC |
Incontro di coordinamento 21.04.2017 | CRP | Ufficio Gabinetto Programmazione C.R.P. UdC Marghine Comune di Birori Comune di Bolotana Comune di Borore Comune di Bortigali Comune di Macomer Comune di Noragugume Comune di Sindia Assistenza Tecnica |
BIC |
3.2 IL PERCORSO DI DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA
La sub regione storica del Marghine è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi pubblici, realizzati utilizzando diversi strumenti operativi ma caratterizzati tutti da unico filo conduttore: il sostegno alla competitività delle imprese già localizzate nel territorio e la creazione di nuove opportunità occupazionali, inquadrate in una prospettiva strategica di intervento che considera il territorio come sistema integrato.
L’importanza e la conseguente attenzione riservata all’area nasce dal riconoscimento della tradizionale centralità, del Marghine, risalente agli albori della industrializzazione della Sardegna antecedente ai Piani di Rinascita. A testimonianza di ciò l’ Amministrazione regionale aveva già individuato l’insediamento industriale di Tossilo quale area sperimentale per l'attuazione dello strumento di intervento denominato PFSL, “Progetto di Filiera e Sviluppo Locale” (D.G.R. 12/15 del 25 marzo 2010), che rappresentava allora lo strumento principale di intervento anche per il Progetto di Sviluppo Locale della Sardegna Centrale, oltre che di altre aree svantaggiate dell'intera isola (Porto Xxxxxx, La Maddalena, Oristano, Portovesme e Marmilla).
In questo quadro di interventi le specializzazioni individuate per l'area industriale di Tossilo erano l'agroalimentare, le imprese manifatturiere e artigianali, i servizi alle imprese e la logistica, rispetto alle quali l'Accordo di Programma per l'Area di Crisi di Tossilo sottoscritto il 15 settembre 2010, interveniva con un programma di sostegno alle imprese esistenti e di nuova costituzione, con interventi di orientamento all'impresa e naturalmente con interventi di adeguamento infrastrutturale e dei servizi connessi alle aree ed alle attività produttive.
L’attuazione del PFSL e il perseguimento degli obiettivi prefissati, caratterizzati da un’attenzione marcata per gli investimenti a favore delle PMI e la riqualificazione del capitale umano (in particolare dei soggetti in uscita dai precedenti cicli industriali) nel sostanziale
raggiungimento degli indicatori e dei target (numero di imprese finanziate e posti di lavoro creati) ha spinto il territorio ad interrogarsi sulla necessità di un potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali dell’area, soprattutto su quelle che potessero caratterizzare l’area per un’offerta regionale basata sulla valorizzazione selettiva delle risorse locali sottoutilizzate.
A fronte della difficoltà complessiva che le attività produttive tradizionali attraversano, sia per quanto riguarda le attività manifatturiere industriali e artigianali che i servizi alle imprese, soprattutto delle aree interne, il PSFL di Tossilo ha palesato la possibilità che alcuni settori potessero fungere da traino territoriale, quindi non solo come settori di difesa dell’occupazione, ma come indicatori di potenziali nuove specializzazioni. A titolo esemplificativo per l’area si possono citare i settori dell’agroalimentare e della logistica, da sempre presenti nell’area, ma visti in un’ottica innovativa sia per tecnologia che per organizzazione.
E' evidente che le dinamiche di ristrutturazione economica avvenute in tutta la Sardegna ma con particolare riflesso nelle aree di antico insediamento industriale, hanno inciso pesantemente sia sul reddito delle aree interne che sulle dinamiche sociali territoriali, rendendo necessario operare verso un ripensamento del modello delle attività produttive da stimolare in aree dove la pur rilevante tradizione industriale non è stata in grado di reggere alle profonde modificazioni avvenute negli ultimi anni nell'economia italiana ed internazionale.
In questa prospettiva gli interventi previsti nel PFSL Area di crisi di Tossilo ed, in generale, nei successivi programmi attivati per l’area, hanno rappresentato non solo una risposta alle difficoltà economiche di un territorio ma anche un primo passo verso una ridefinizione dell'impostazione stessa delle linee di sviluppo locale, da orientare maggiormente verso la valorizzazione delle specificità locali, in primo luogo ambientali e culturali, e verso una più intensa attenzione verso la qualità della vita ed il benessere delle comunità.
Gli interventi attuati sinora sono stati indirizzati prevalentemente al settore privato, sia dal lato delle imprese, che dal lato dei lavoratori, con la finalità di sostenere gli investimenti delle imprese e una crescita di competenze dei lavoratori e dei giovani, stimolando quindi il tessuto economico nel suo complesso, in particolare nei settori tradizionalmente radicati nel Marghine,
cioè manifatturiero, agroalimentare (in particolare lavorazione delle carni), energia, servizi alle imprese, trasporti e logistica.
Come naturale continuazione del primo intervento sperimentale, il presente Piano di Sviluppo Territoriale è teso alla costruzione di un percorso di sviluppo fondato sulla costruzione di una attrattività turistica del Marghine, attraverso il miglioramento dell’offerta territoriale mediante il potenziamento delle infrastrutture in ambito economico e sociale, favorendo la connessione del paesaggio rurale attraverso una rete di percorsi naturalistici e culturali che interpreta il territorio in modo unitario, proponendo un’offerta turistica integrata. Allo stesso tempo, il Progetto tende al miglioramento del benessere sociale ed economico del territorio, offrendo servizi qualificati e piu’ efficienti alla popolazione (accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero). Infine è prevista la costruzione di un sistema di governance per la messa in rete dell’offerta territoriale del Marghine e per il rafforzamento della capacità amministrativa dell’Unione di Comuni quale soggetto attuatore del PST.
Sulla base delle considerazioni sopra riportate, l’Unione di Comuni del Marghine ha presentato la manifestazione di interesse in ragione di quanto previsto dall’art. 8 dell’Avviso della Programmazione Territoriale che, in attuazione dell’art. 5 comma 16 della L.R. n. 5 del 9.10.2015 e della della D.G.R. n. 9/22 del 10.3.2015, prevede una procedura specifica in relazione ai Progetti di Sviluppo Locale di cui sono stati avviati solo gli interventi a sostegno delle imprese, al fine di avviare tavoli di confronto con i soggetti interessati, per integrare o modificare la strategia e selezionare gli interventi ritenuti prioritari ed efficaci. In particolare, infatti, tra gli obiettivi che la Programmazione Territoriale si prefigge vi è quello di recuperare la progettualità che i territori hanno espresso nelle precedenti stagioni dello sviluppo locale. Da questo punto di vista, le cosiddette "Aree di crisi" e i "Territori svantaggiati", che sono stati oggetto di interventi nella precedente programmazione 2007-2013, possono trovare ulteriore slancio per innescare processi di sviluppo virtuosi, attraverso una rilettura del contesto ed un aggiornamento della strategia alla luce degli indirizzi della Programmazione Unitaria 2014- 2020.
In ragione di tale specificità, l’Unione di Comuni del Marghine con deliberazione dell’Assemblea
dei Sindaci n. 11 del 21.06.2016 Marghine, pur riaffermando il pieno supporto al Piano di Rilancio del Nuorese e l’intenzione di avvalersi delle azioni generali di sistema e relative agli incentivi per le imprese riferite all’intero ambito provinciale del Nuorese, ha confermato la volontà di riavviare i tavoli di confronto con la Regione per la ridefinizione ed il completamento della strategia attivata nella precedente programmazione 2007-2013 per le Aree di crisi, nell’ambito del percorso specifico previsto dalla Programmazione Territoriale.
A tal fine sono stati, quindi, attivati con l’Unione di Comuni del Marghine tavoli di confronto con la parte istituzionale nell’ottica di definire i fabbisogni infrastrutturali e relativi alle azioni di sistema – interventi di natura prettamente pubblica – necessari ad integrare la strategia, completando il percorso avviato con l’Accordo di Programma PFSL Area di crisi di Tossilo e il PSL Sardegna Centrale, in continuità con la precedente Programmazione Unitaria 2007-2013. La strategia di sviluppo del territorio così ridefinita e aggiornata è stata poi condivisa con il partenariato economcio-sociale, con le imprese e le comunità.
Il Progetto di Sviluppo “Marghine al Centro” si realizza in piena integrazione con il Piano di rilancio del Nuorese, che interviene a livello provinciale con azioni di sistema ed incentivi per le imprese, valorizzando quanto previsto per il Marghine a livello infrastrutturale relativamente alla creazione di un’offerta turistica integrata del territorio ed al potenziamento dei servizi per il miglioramento della qualità della vita.
4.1 PRINCIPALI FABBISOGNI DELL’AREA SOTTOFORMA DI SINGOLI PROBLEMI SPECIFICI
L’analisi di contesto e le indicazioni provenienti dal percorso di co-progettazione pongono la necessità di individuare formule innovative di valorizzazione, salvaguardia, tutela e gestione integrata del sistema territoriale in un’ottica di accessibilità diffusa e di inclusione sociale. I principali fabbisogni degli attori locali si ricollegano alla progressiva erosione del tessuto economico locale, alimentata da un oramai maturo processo di deindustrializzazione che, unitamente alle conseguenti tensioni occupazionali e crescenti criticità sul fronte demografico, si traducono in un ininterrotto processo di invecchiamento e spopolamento dell’area.
Anche in considerazione della tipologia di interventi realizzati in occasione del precedente ciclo di programmazione4, si rinnova in questa sede l’esigenza di incrementare l’attrattività del sistema territoriale sostenendo da un lato la valorizzazione del capitale associato alle risorse naturalistiche e culturali, dall’altro consolidando le componenti dell’insediamento riconducibili alla residenzialità e in particolare riferibili allo sport, al tempo libero e al benessere comunitario. Ciò al fine di contrastare il fenomeno dello spopolamento attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro e l’innalzamento del livello di benessere economico e sociale delle comunità.
L’asimmetrica presenza di posti letto, il tratto microimprenditoriale degli operatori turistici e lo stato embrionale di alcune proposte associate all’ambiente e alla cultura, sono tutti elementi che suggeriscono la necessità di convergere verso la definizione di un sistema turistico- territoriale capace di riportare a unità e di mettere a valore l’attuale frammentarietà di potenzialità, attrattori e attività.
In tale direzione emerge, in particolare, l’esigenza da un lato di completare alcuni interventi di
4
Nel dettaglio, il Progetto di Filiera e Sviluppo Locale nell’Area di Crisi di Tossilo del 2010 (vedi la Deliberazione 12/15 del 25 marzo 2010) e, a completamento, il Progetto di Sviluppo Locale della Sardegna Centrale, approvato nel luglio 2012, programma di interventi in attuazione dell'art. 2 (commi 37 e 38) della L.R. 2 del 2009
recupero e di apertura al pubblico delle emergenze ambientali, culturali e religioso- architettoniche presenti nell’area, dall’altro di ripristinare e ampliare gli storicizzati elementi di connessione tra gli attrattori, in modo da ricongiungerli sia sotto il profilo concettuale sia sotto il piano infrastrutturale e renderli accessibili al pubblico in chiave sistemica. Oltre la valorizzazione congiunta con le risorse ad oggi già fruibili, si sottolinea inoltre l’esigenza di sostenere la realizzazione di nuove attrattive coerenti con la proposta turistica territoriale.
La presenza di una ricettività di modesta consistenza e la ridotta affluenza di turisti perlopiù in transito o giunti per motivi professionali sono espressione, tra gli altri, in un basso radicamento del settore nella struttura economica locale, nelle inadeguate ricadute occupazionali, in una carente integrazione con altri settori di attività economica e nell’utilizzo inefficiente delle risorse territoriali.
Coerentemente con la vocazionalità del territorio e con gli interventi da realizzarsi sul fronte degli attrattori ambientali e culturali, nasce da qui l’esigenza di sostenere ulteriormente l’ampliamento del parco ricettivo locale, la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture esistenti e la creazione d’impresa nel segmento dell’intermediazione e dei servizi turistici, soprattutto di natura ricreativa, in vista della diversificazione dei target di domanda verso motivazioni di vacanza e principalmente riferibili ad alcuni segmenti del turismo attivo (quali equiturismo, trekking, cicloturismo e sport acquatici), al turismo ambientale e a quello culturale in alcune sue articolazioni (enogastronomico, spirituale e archeo-etno-antropologico).
L’endemico processo di spopolamento alimentato dai modesti tassi di natalità e dalla componente migratoria del bilancio demografico sottende le tensioni economiche e occupazionali degli ultimi decenni e i divari esistenti in termini di accesso ai servizi. In questo senso emerge la necessità di consolidare l’attrattività residenziale attraverso il completamento del percorso di integrazione nelle dotazioni di servizio già avviato nel corso del ciclo di programmazione regionale.
In particolare, la comunità territoriale individua nelle dotazioni e nella vitalità associativa in ambito sportivo e ludico-ricreativo i punti di forza su cui articolare un’azione tesa a creare nuove opportunità di sviluppo economico da un lato, e a consolidare i livelli di qualità della vita
e il senso di comunità dall’altro. Nel primo caso gli impianti sportivi vengono interpretati come l’oggetto di auspicabili iniziative di recupero e di potenziamento in vista di un più ampio processo di valorizzazione in chiave economico-produttiva che vede nella valorizzazione in chiave turistica e nell’organizzazione di eventi in ambito sportivo le principali direttrici dello sviluppo. Nel secondo caso le strutture per il tempo libero e per il benessere vengono intese come l’ambito su cui intervenire al fine di garantire un più elevato livello di qualità della vita e di coesione sociale alla più ampia gamma di utenti, attraverso la partecipazione ad attività individuali e collettive di tipo ricreativo.
In entrambi i casi l’Unione dei Comuni viene vista come il soggetto che presiede alla messa a sistema e alla valorizzazione delle dotazioni esistenti, nonché alla loro promozione verso l’esterno. In presenza di un elevata frammentazione delle risorse e degli operatori economici, così come di una bassa propensione degli attori locali alle reti organizzative, l’attuazione del PST “Marghine al Centro” deve più in generale prevedere una governance territoriale di sistema capace, attraverso la corretta attuazione alla strategia di sviluppo, di generare reddito per gli operatori interessati, di coinvolgere la molteplicità degli attori locali attorno alle scelte di sviluppo territoriale, e di integrarsi con il quadro programmatorio definito dall'Accordo Sardegna Centrale - Tossilo e dal Piano di Azione del GAL Marghine.
Punti di Forza | Punti di Debolezza |
1.Attrattori ambientali e Culturali Rilevante dotazione di attrattori ambientali e culturali di pregio e fruibili Riscoperta e rivitalizzazione dei nessi e delle relazioni legati ai riti e ai percorsi votivi 2.Sistema produttivo | 1.Attrattori ambientali e Culturali Mancata accessibilità e valorizzazione di una componente aggiuntiva di attrattori ambientali e culturali di pregio Assenza di una visione sistemica nei processi di valorizzazione delle dotazioni ambientali e culturali |
Tradizionale orientamento zootecnico del tessuto economico Elevata dimensione media delle aziende agro- zootecniche a carattere estensivo Rilevanti realtà imprenditoriali e competenze tecniche nella filiera delle carni e nel settore lattiero caseario Elevata incidenza delle produzioni agroalimentari biologiche, certificate, tipiche e tradizionali 3.Turismo Crescente numero di unità locali attive nei servizi dell’alloggio e della ristorazione Flussi turistici distribuiti in modo equilibrato nel corso dell’anno Proiezione di alcuni comuni sui circuiti promozionali regionali e nazionali Variegata articolazione dei flussi stranieri per aree di provenienza Presenza di operatori, manifestazioni ed eventi riferibili alla fruizione attiva del territorio | 2.Sistema produttivo Progressiva deindustrializzazione della struttura produttiva Limitata dimensione aziendale prevalente Bassa propensione degli operatori economici alle reti organizzative Diffusa sottocapitalizzazione delle imprese Sistema dei servizi alle imprese sottodimensionato Modesta diversificazione dell’economia rurale 3. Turismo Inadeguata consistenza e densità delle imprese attive del settore turistico-ricettivo Capacità ricettiva stabile nell’ultimo decennio Modesta incidenza del comparto “alloggio e ristorazione” sulla struttura economica dell’area Modesto volume di arrivi e presenze Basso livello di utilizzazione della capacità produttiva in ambito ricettivo |
Consolidata presenza di attori economici attivi nella gestione culturale e ambientale Posizione strategica rispetto alle principali vie di comunicazione regionali Presenza di un Istituto superiore ad indirizzo turistico Diffusa presenza di variegate espressioni e molteplici operatori dell’artigianato artistico 4. Servizi sul territorio Consistenza degli impianti sportivi, varietà tipologica delle discipline praticabili e capillarità territoriale dell’offerta Vitalità dell’associazionismo che anima le attività sportive in ambito locale Diffusione su scala territoriale delle strutture sportive e per il tempo libero 5. Popolazione e mercato del lavoro Tasso di disoccupazione inferiore alla media | Basso grado di internazionalizzazione del movimento turistico Prevalente accoglienza di turisti in transito o per motivi di lavoro Permanenza media dei turisti bassa Modesta consistenza dell’intermediazione e dei servizi turistici riferibili ad attività ricreative Sistema di offerta turistico-territoriale poco strutturato e integrato con settori di attività complementari 4. Servizi sul territorio Carente e asimmetrica presenza di servizi a sostegno della residenzialità Dotazioni sportive talvolta incomplete e poco fruibili Sporadica cooperazione progettuale e operativa tra associazioni sportive 5. Popolazione e mercato del lavoro Basso indice insediativo Consolidato processo di spopolamento Progressivo invecchiamento della base |
demografica Contesti urbani frammentati e in parziale degrado Minore incidenza dei titoli di studio più elevati sulla popolazione in età scolare Tassi di attività e di occupazione ampiamente al di sotto della media | |
Opportunità | Rischi |
1.Attrattori ambientali e Culturali 2.Sistema produttivo Forti potenzialità derivanti dall’integrazione tra i settori dell’economia rurale: agricoltura, artigianato, turismo Consistente domanda interessata a contenuti salutistici e di tracciabilità dei prodotti alimentari 3. Turismo Dinamica positiva della domanda turistica regionale Domanda turistica crescente per molteplici espressioni del turismo naturalistico, culturale e | 1.Attrattori ambientali e Culturali 2.Sistema produttivo 3. Turismo Elevata concorrenzialità sul mercato turistico Conflittualità tra attività industriali attive e dismesse e prodotti turistici nell’immagine percepita del territorio |
attivo Crescente accesso alle tecnologie di informazione nell’ambito dei processi di informazione e vendita di prodotti e servizi turistici 4. Servizi sul territorio Crescente domanda di servizi legati alla pratica sportiva e al benessere psico-fisico 5. Popolazione e mercato del lavoro | Predominante specializzazione regionale sul prodotto turistico marino-balneare Pressione tariffaria sui trasporti marittimi e aerei da e verso la destinazione “Sardegna” 4. Servizi sul territorio Aumento dei fenomeni di emarginazione sociale legati alle nuove povertà 5. Popolazione e mercato del lavoro Progressiva concentrazione demografica lungo la fascia costiera dell’isola |
5. LA STRATEGIA DEL TERRITORIO
Il Progetto di Sviluppo Territoriale del Marghine definisce in modo deciso la volontà del territorio di riorganizzare le future prospettive di sviluppo su un rafforzamento dell'identità locale, mai scomparsa nemmeno quando, tra gli anni settanta ed ottanta del secolo scorso, prevaleva una idea dello sviluppo fondata sugli investimenti industriali, e che rappresenta ora la base per una nuova prospettiva, tesa ad integrare la valorizzazione e la tutela ambientale con la qualità della vita e l'avvio di un percorso economico fondato sulla costruzione di una offerta turistica di qualità.
Tale impostazione era stata, peraltro, già individuata dal Progetto di Sviluppo Locale della Sardegna Centrale che fondava la strategia di sviluppo attorno alla definizione di “una nuova offerta turistica identitaria integrata con le produzioni locali”, in cui la fruibilità del patrimonio culturale e ambientale aveva un ruolo centrale, assieme alla costruzione di una offerta turistica organizzata e dimensionalmente adeguata. Il PST, in continuità con tale impostazione, interviene nella costruzione di un’offerta territoriale del Marghine attraverso il potenziamento delle infrastrutture in ambito economico e sociale. Le Azioni intendono, da un lato, costruire la connessione del paesaggio rurale attraverso una rete di percorsi naturalistici e culturali che interpreta il territorio in modo unitario, proponendo un’offerta turistica integrata; dall’altro, migliorare il benessere sociale ed economico del territorio, offrendo servizi qualificati e piu’ efficienti alla popolazione (accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero). Trasversalmente, è prevista un’Azione di Governance Territoriale, per la messa in rete e l’organizzazione funzionale dell’offerta territoriale del Marghine e per il rafforzamento della capacità amministrativa dell’Unione di Comuni quale soggetto attuatore del PST.
L'attuazione della strategia del PST è stata quindi organizzata in 3 azioni:
Azione 13.01 Valorizzazione dell'offerta ambientale e culturale.
L’azione prevede una rete di percorsi che mette in connessione aree naturalistiche ed archeologiche e percorsi legati alla religiosità, attraverso l’intero territorio, valorizzando inoltre gli
attrattori culturali già fruibili e innalzando il grado di accessibilità turistica complessiva dell’area, anche attraverso alcuni centri di promozione e informazione.
L’azione prevede tre sub-azioni:
13.01.1 Rete dei percorsi naturalistici del Marghine
13.01.2 Rete dei percorsi dell'identità del Marghine
13.01.3 Percorsi della religiosità
Azione 13.2 Miglioramento dei servizi essenziali per il territorio.
L’azione è finalizzata a migliorare il benessere sociale ed economico del territorio, offrendo servizi qualificati e più efficienti alla popolazione. In particolare l’azione prevede attenzione specifica verso il benessere e la qualità della vita comunitaria e ricreativa, attraverso una serie di interventi volti alla riqualificazione, messa a norma e adeguamento degli impianti sportivi del territorio, con attenzione non esclusivamente al livello locale ma anche nell’ottica della progressiva strutturazione di un’offerta sportiva su una dimensione regionale.
L’azione interviene inoltre indirettamente valorizzando interventi già previsti nell’ambito di altre politiche regionali per migliorare i servizi primari di accessibilità generale e turistica e l’istruzione.
Tale azione prevede tre sub-azioni:
13.02.1 Miglioramento dell'accessibilità generale e turistica
13.02.2 Miglioramento dei servizi scolastici
13.02.3 Rete dell'offerta del tempo libero e del benessere
Azione 13.3 Governance territoriale.
L’azione prevede la definizione e l’implementazione di un modello di governance, basato su un Soggetto Attuatore Unico, che dia corretta attuazione alla strategia di sviluppo del progetto, favorendo il rafforzamento della capacità amministrativa e della qualità istituzionale degli enti sovra locali, investiti di un ruolo ormai sempre più centrale nella guida dei processi di sviluppo di area
vasta. E’ inoltre previsto un intervento a regia pubblica di coordinamento generale dell’offerta territoriale del Marghine, nell’ottica di costruire e promuovere, nel più ampio livello territoriale del Nuorese e della Sardegna, il prodotto turistico “Marghine”, favorendo il coinvolgimento del tessuto economico locale.
Tale azione prevede tre sub-azioni:
13.03.1 Coordinamento generale del progetto
13.03.2 Coordinamento dell'offerta territoriale ambientale e culturale
13.03.3 Coordinamento dei percorsi di utilizzo della Tossilo SpA
5.1 OBIETTIVI GENERALI, OBIETTIVI SPECIFICI E RISULTATI ATTESI
In considerazione dell’analisi di contesto e dei fabbisogni emersi a livello locale, il Progetto di Sviluppo Territoriale “Marghine al centro” si pone l’obiettivo di ridurre il divario rispetto alle aree maggiormente sviluppate della Regione in termini di opportunità di lavoro e di offerta di servizi (obiettivo generale).
Per colmare il complessivo ritardo di sviluppo, il progetto si pone come obiettivo specifico l’aumento del grado di competitività nel più ampio scenario di mercato a livello locale, nazionale e internazionale e di attrattività del sistema locale in un’ottica di qualità della residenzialità (obiettivo specifico).
Pertanto, alla luce dei vincoli e dei punti di forza che agiscono a livello strutturale e per il miglioramento dei livelli di benessere economico e sociale della collettività, il progetto opera in vista dell’innalzamento dell’appetibilità del contesto locale, attraverso la rivitalizzazione e la diversificazione del tessuto economico locale da un lato e il contestuale recupero e ampliamento delle dotazioni infrastrutturali e di servizio dell’insediamento dall’altro.
In tale direzione, l’articolazione strategica e operativa del PST prevede output progettuali che concorrono sinergicamente al raggiungimento dei seguenti risultati attesi:
• valorizzazione degli attrattori naturali e culturali del territorio;
• miglioramento della qualità della vita per i cittadini.
A tal fine le azioni tematiche individuate, a loro volta articolate in rispettive sub-azioni e relativi interventi, concorrono congiuntamente al raggiungimento dei risultati attesi:
• realizzando la messa a sistema dei comuni dell’area attraverso l’implementazione di un sistema di percorsi a matrice naturalistico-ambientale e culturale che, valorizzando le emergenze già fruibili sul territorio e innalzando il grado di accessibilità per ulteriori risorse a valenza turistica, risulta capace di inquadrare il Marghine nelle vesti di attrattore turistico
unitario;
• garantendo una maggiore appetibilità del territorio attraverso l’azione sul sistema dei servizi primari in particolare legati all’accessibilità, alla mobilità e all’istruzione, con il ripristino e il completamento delle rispettive infrastrutture, e per il tramite della riqualificazione, integrazione e messa a rete dell’offerta locale delle dotazioni di servizio direttamente riconducibili allo sport, al tempo libero e al benessere fisico delle comunità;
• costruendo un sistema di governance unitaria per il coordinamento dell’offerta territoriale ambientale e culturale e, più in generale, per il rafforzamento della capacità amministrativa dell’Unione dei Comuni in qualità di soggetto attuatore dell’intero Progetto di Sviluppo Territoriale.
In sintesi, le azioni tematiche individuate e i rispettivi interventi del PST “Marghine al centro” concorrono congiuntamente al raggiungimento dei diversi risultati attesi così indicato nella seguente figura:
Il Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 individua la dimensione territoriale come centrale per lo sviluppo economico regionale, lo attribuendo alle politiche di sviluppo locale un ruolo di integrazione delle diverse linee strategiche, con la finalità di favorire una maggiore competitività regionale e, nel contempo, una costante attenzione alla qualità della vita delle persone.
• In questa prospettiva, l’approccio strategico che caratterizza l’azione di governo nell’attuazione della politica regionale per lo sviluppo locale si fonda su:la programmazione unitaria delle risorse: un sistema integrato di modalità attuative, strumenti di programmazione, progettazione e pianificazione territoriale ed una articolazione di obiettivi per tutte le fonti finanziarie attivabili;
• la concentrazione e la specializzazione delle risorse per definire adeguata “massa critica”, tale da affrontare realisticamente le criticità presenti e per utilizzare fonti mirate per problemi specifici;
• l’attivazione di efficaci sinergie tra enti/istituzioni ed operatori privati e pubblici (governance multilivello),
Tali elementi vengono declinati a livello locale, favorendo il coinvolgimento dei territori nelle scelte strategiche regionali, attribuendo centralità agli enti locali, i quali devono avere la capacità di operare scelte decise, costruendo i presupposti per l'attivazione di processi di sviluppo coerenti con le specificità proprie dell’area di riferimento.
Alla luce della strategia, delle azioni tematiche e degli interventi individuati, il Progetto di Sviluppo Territoriale “Marghine al centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” risponde alle caratteristiche sopraindicate e contribuisce all’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 attraverso l’integrazione delle risorse comunitarie nazionali e regionali, concentrando e territorializzando le politiche di sviluppo nell’ottica dell’approccio unitario della
programmazione, con una visione organica dello sviluppo del territorio, che valorizza, integra e completa le esperienze derivanti dalle precedenti stagioni dello sviluppo locale del territorio e le ulteriori politiche regionali in fase di attuazione su scala locale.
Il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019, e in particolare la Strategia 5.7 - Politiche per le aree interne e rurali, prevede un’azione integrata per le aree interne e rurali, volta a favorire il contrasto attivo al fenomeno dello spopolamento attraverso un intervento teso al rilancio della produzione di beni e servizi prodotti a livello territoriale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro ed al miglioramento dei servizi di comunità. La strategia regionale per le Aree interne e rurali comprende, inoltre, azioni dirette a valorizzare gli attrattori naturali e culturali, migliorandone i sistemi di fruizione, in quanto direttamente connessi allo sviluppo del turismo sostenibile e all’incremento della qualità dell’offerta integrata in termini di servizi innovativi.
Inoltre il Progetto di Sviluppo Territoriale rientra pienamente nell’ambito della Strategia 5.8 - Programmazione Territoriale, la quale prevede un approccio allo sviluppo locale inteso come mainstream delle singole linee strategiche, individuate per conseguire coesione e competitività nella Regione nel suo complesso, in modo armonico, sostenibile e diffuso. Tale approccio risulta potenziato grazie all'attivazione di un sistema di governance della Programmazione Unitaria 2014-2020 e da una visione operativa dei diversi Fondi strutturali, che consentono la valorizzazione del potenziale di sviluppo dei territori. I percorsi di finanziamento dei progetti sono attivati per quei territori che hanno la capacità di leggere e affrontare i problemi alla scala locale, costruendo strategie territoriali di tipo integrato, con azioni coordinate che facciano riferimento agli obiettivi degli Assi prioritari dei diversi Programmi Operativi e consentano di conseguire la strategia dell'area, oppure di intervenire su filiere locali definite che siano in grado di incrementare la competitività del sistema produttivo regionale.
In tal senso il Progetto di Sviluppo Territoriale “Marghine al centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” richiama la Strategia n. 5 "Il territorio e le reti infrastrutturali", nel dettaglio la 5.3 “Il piano delle infrastrutture” e la 5.7 “Politiche per le aree interne e rurali”; la Strategia n. 2 "Creare opportunità di lavoro", con riferimento alla 2.9 "Il turismo sostenibile"; la Strategia n. 3 “Una
società inclusiva”, nel dettaglio la 3.3 “Politiche per il sostegno e l’inclusione sociale” e la 3.4 “Promozione delle attività sportive”; la Strategia n. 4 "I beni comuni", in particolare la 4.8 “Il sistema delle aree protette” e la 4.11 "Il piano per i beni culturali”; infine, la Strategia 6 “Istituzioni di alta qualità”, con particolare riferimento alla 6.2 “Riforma degli enti locali territoriali”, e la Strategia n. 1“Investire sulle persone” relativamente alla 1.1 “Progetto Iscol@“.
Nell’allegato tecnico al PST, il dettaglio informativo relativo alle singole azioni e sub-azioni rende conto della coerenza specifica dei singoli interventi con le strategie indicate. Con riferimento alle politiche regionali già in fase di attuazione, si richiama, in particolare, il supporto fornito alle amministrazioni aderenti nell’ambito dei percorsi di reinserimento dei lavoratori della Tossilo SpA in attuazione della legge regionale 5 dicembre 2016, n. 32, art. 1, comma 46 e della DGR 6/28 del 31.01.2017. Relativamente alla riqualificazione e alla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica si registra l’intervento sostenuto dall’Amministrazione regionale all’interno del Programma “Iscol@” relativo alla progettazione delle opere relative agli edifici di Macomer e Borore.
Coerentemente con la strategia territoriale, le politiche regionali hanno inoltre finanziato rilevanti interventi infrastrutturali orientati al miglioramento del grado di accessibilità dell’area, sia in ambito generale che sul fronte strettamente turistico. Nello specifico il Piano Regionale delle Infrastrutture (DGR 22/1 del 07.05.2015) ha finanziato la messa in sicurezza e il ripristino funzionale di alcuni tratti della rete stradale secondaria e il completamento dell’itinerario ciclabile lungo la tratta Ozieri/Chilivani – Bosa della rete cicloturistica regionale.
I fondi regionali hanno inoltre finanziato i progetti di ripristino e valorizzazione della rete (Piano Trenino Verde 2016-2018 – L.R. 6/2016) e delle strutture lungo la tratta Macomer - Bosa del Trenino Verde; in particolare nell’ambito del bando relativo al Fondo per il finanziamento della progettazione e/o della realizzazione delle opere di competenza degli enti locali in attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 5 del 9/3/2015 hanno trovato finanziamento gli interventi di riqualificazione di 5 stazioni ferroviarie e di 22 caselli precedentemente di proprietà di Ferrovie dello Stato.
Oltre al contributo apportato dal PST all’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo e delle
altre politiche regionali in fase di attuazione, può essere valutato il contributo del progetto all’attuazione dei Programmi Operativi Regionali. Per quanto attiene la Strategia di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3), che ispira l'intera programmazione comunitaria regionale, questa è finalizzata ad individuare le eccellenze della Sardegna al fine di costruire una visione prospettica delle politiche regionali in materia di ricerca ed innovazione. Il PST “Marghine al Centro”” agisce nell’ambito “Turismo, cultura e ambiente”, selezionato come prioritario per liberare nuove energie territoriali, facendo riferimento a specifiche leve operative, quali:
• “analisi di ulteriori segmenti di clientela e quindi strutturazione di nuovi prodotti turistici che sfruttino i vantaggi comparati della destinazione per l’attrazione di flussi turistici nelle zone interne”;
• “interventi per il recupero e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e interventi infrastrutturali per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli attrattori”;
• “sensibilizzazione e incentivazione all’adozione di nuove tecnologie per aumentare la fruibilità delle risorse culturali e ambientali e accrescere l’appetibilità delle offerte commerciali”.
Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 della Regione Sardegna è il principale strumento di finanziamento per il settore agricolo, agro-industriale e forestale e per lo sviluppo rurale dell’Isola. Il PSR è anche lo strumento di programmazione della politica di sviluppo rurale finanziata dal FEASR. I Gruppi di Azione Locale (GAL), attraverso la predisposizione e l'attuazione dei Piani d'Azione (PdA) - strumento programmatorio per la definizione e l'attivazione della strategia di sviluppo locale di ogni GAL - partecipano all'attuazione del PSR 2014-2020.
Nel territorio del Marghine il Piano di Azione è stato costruito attraverso un processo di tipo partecipativo da cui è scaturita la scelta degli ambiti tematici strategici per lo sviluppo dell’area rurale. Nel dettaglio, dal processo è emerso che le linee caratterizzanti la strategia di sviluppo locale sono:
1. “Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali” con particolare attenzione per le filiere zootecniche per la produzione di formaggi e carni.
Le azioni individuate intendono dare continuità alle iniziative realizzate nella passata programmazione, mettendo in stretta relazione la qualità dei prodotti agroalimentari locali con la qualità dell’ambiente di origine, e in particolare la biodiversità dei pascoli naturali del Marghine. Gli operatori locali propongono un nuovo modello organizzativo della filiera locale basato tra gli altri sulla ricerca scientifica, sulla promozione delle produzioni attraverso l’implementazione di un paniere dei prodotti, sull’informazione rivolta ai consumatori e sul rafforzamento delle relazioni tra gli operatori territoriali.
2. “Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali”.
Gli interventi orientati all’inclusione sociale sono stati concepiti in maniera complementare rispetto allo sforzo di restituire slancio economico e dignità sociale al comparto agro-pastorale. Ciò si traduce in interventi di inclusione attiva di soggetti svantaggiati mediante inserimenti lavorativi in agricoltura, e interventi in ambito socio-riabilitativo connessi con il mondo rurale e con la tradizione equestre del territorio. Inoltre si prevedono interventi di sensibilizzazione e di educazione al consumo locale e sostenibile, orientati a diversi target di destinatari: bambini e ragazzi della scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, con una particolare attenzione agli allievi che presentano maggior rischio di esclusione e abbandono scolastico, ai docenti e alle famiglie in modo tale da garantire una diffusione capillare delle conoscenze legate al territorio, alle produzioni locali e al patrimonio ambientale.
Allo stato attuale, il Piano di Azione del GAL Marghine rientra fra quelli finanziati dalla Regione Sardegna - Assessorato Agricoltura e Riforma Agro Pastorale - con Determinazione del Direttore del Servizio Regionale del Territorio e delle Comunità Rurali n. 16532/550 del 28/10/2016. Le linee di intervento individuate completano ed integrano il quadro delle azioni individuate nell’ambito del Progetto di Sviluppo Territoriale “Marghine al centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura”, nell’ottica della integrazione e della complementarietà dei diversi programmi operativi.
Le azioni previste nel Progetto di sviluppo Territoriale garantiscono infine l’integrazione con la
Programmazione delle risorse FSC 2014-2020, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 46/5 del 10.08.2016 “Presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 Luglio 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Sardegna e approvazione degli interventi da finanziare con le risorse FSC del periodo di programmazione 2014-2020”, con particolare riferimento all’Area Tematica n. 4 “Turismo, cultura, valorizzazione risorse naturali” - Linea di azione 4.1.1 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale”.
6. IL MODELLO DI GOVERNANCE DEL PROGETTO
La governance territoriale del PST “Marghine al Centro”, in attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 2/2016 e nel rispetto degli indirizzi generali della DGR 9/22 del 10 marzo 2015, attribuisce un ruolo centrale in capo all’Unione di Comuni, sia nella fase di programmazione, sia nella fase attuativa, individuando in quest’ultimo caso, l’ Unione dei Comuni Marghine come Soggetto Attuatore Unico, responsabile quindi di tutte le fasi di attuazione dei singoli interventi.
Il Soggetto Attuatore Unico costituisce un Ufficio di Progetto composto da personale tecnico amministrativo individuato anche nell’ambito dei ruoli delle amministrazioni locali coinvolte nel progetto ed opera anche come Centrale Unica di Committenza. L'Ufficio di Xxxxxxxx è responsabile delle attività di coordinamento, attuazione, monitoraggio e rendicontazione. La Regione Sardegna garantirà un supporto costante al Soggetto Attuatore nella gestione di tali attività attraverso il Gruppo Tecnico regionale di Supporto, una unità tecnica composta dai referenti di tutte le Direzioni Generali competenti in relazione al progetto per materia, nonché dal coordinatore dell'Unità tecnica della Programmazione Unitaria,
L’Ufficio di Xxxxxxxx dovrà garantire il raccordo tecnico-istituzionale sia col livello regionale, partecipando ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto, sia a livello territoriale nei confronti della amministrazioni locali coinvolte nel progetto di sviluppo.
Con questo modello di governance si intende sostenere la corretta attuazione della strategia di sviluppo del Marghine, nonché una reale crescita della capacità istituzionale delle amministrazioni pubbliche locali, favorendo da un lato l’integrazione funzionale tra le azioni previste nel progetto e gli altri strumenti attivati nell’ambito delle politiche di sviluppo della Regione Sardegna, dall’altro, il potenziamento dell'interazione istituzionale e del dialogo con gli operatori economici, con le organizzazioni territoriali e la popolazione.
ASSESSORADU DE SA PROGRAMMATZIONE, BILANTZU E ASSENTU DE SU TERRITÒRIU ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO
ALLEGATO TECNICO
PROGETTO DI SVILUPPO TERRITORIALE (PST) – PT CRP 13
Marghine al Centro
Unione di Comuni Marghine
Centro Regionale di Programmazione
Birori | Borore | Dualchi | Macomer | Silanus |
Bolotana | Bortigali | Lei | Noragugume | Sindia |
Sommario
Azione 1 - Valorizzazione turistica dell'offerta ambientale e culturale Errore. Il segnalibro non è definito.
Azione 2 - Miglioramento dei servizi essenziali per il territorio 14
Azione 3 - Governance Territoriale 23
2. RISULTATI ATTESI E INDICATORI 31
3. CRONOPROGRAMMA DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO 33
4. CARTOGRAFIE 35
5. QUADRO RIASSUNTIVO FINANZIARIO DEL PROGETTO PER FONTE DI FINANZIAMENTO 37
PROGETTO PT CRP 13 - “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” SCHEDA AZIONE PT CRP 13.01 | |
TITOLO | Valorizzazione turistica dell'offerta ambientale e culturale |
TEMA | Turismo, attrattori ambientali e culturali |
COERENZA INTERNA DELL’INTERVENTO CON IL PROGETTO CRP PT 13 “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” | |
Obiettivo generale | Ridurre il divario con le aree maggiormente sviluppate della Regione in termini di opportunità di lavoro e di offerta di servizi |
Obiettivi specifici | Aumentare la competitività e l'attrattività del sistema Marghine |
Risultati Attesi | R1. Valorizzazione degli attrattori naturali e culturali R2. Miglioramento della qualità della vita per i cittadini |
CONTENUTO TECNICO |
Descrizione dell’Azione 13.01 | L’azione prende le mosse dall’inespresso potenziale incorporato nel patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio del Marghine e dalla crescente rilevanza assunta dal movimento turistico riferibile ai segmenti del turismo ambientale e culturale a livello regionale e allargato. Parte delle dotazioni locali risulta fruibile al pubblico in virtù dell’azione svolta dagli operatori locali, pubblici e privati, attivi nella gestione degli attrattori culturali; vi sono poi risorse, turisticamente rilevanti, il cui grado di accessibilità rappresenta l’oggetto di un possibile intervento di valorizzazione. L’analisi di contesto evidenzia la presenza di un’offerta turistica embrionale, di modesta densità e i cui attori economici risultano territorialmente polarizzati e contraddistinti da una marcata frammentazione microimprenditoriale. L’inefficiente utilizzo delle risorse e lo scarso radicamento nel tessuto economico locale rappresentano le dirette conseguenze di tale profilo, con inadeguate ricadute occupazionali e una carente integrazione con i settori di attività economica più direttamente riconducibili alla matrice agropastorale dell’area. I modesti tassi di occupazione della capacità ricettiva sottendono la presenza di un movimento turistico di modesta entità e scarsamente internazionalizzato, perlopiù in transito lungo le principali vie di comunicazione oppure giunti per motivi di natura professionale, ma raramente animati da motivazioni di vacanza in senso stretto. Emergono inoltre l’estrema parcellizzazione dell’attuale proposta territoriale, i limiti di accessibilità a una consistente fetta di patrimonio e l’assenza di una visione sistemica nei processi di valorizzazione di tali dotazioni. Al contempo, il contesto ambientale si contraddistingue per la varietà morfologica, per la numerosità delle aree di rilevante interesse naturalistico segnate da una trama di attraversamenti storici e da percorsi escursionisti strutturati, per un paesaggio costellato da una ricco patrimonio archeologico prevalentemente di epoca nuragica e prenuragica a rilevanza regionale. A ciò si associa il patrimonio culturale custodito nelle strutture museali che accolgono le raccolte delle campagne di scavo e dei saperi contadini, nel carattere formale e materico dei nuclei urbani storici e dei palazzotti ottocenteschi, nel patrimonio architettonico e identitario incorporato nelle espressioni della religiosità. L’azione prevede l’implementazione di un sistema di percorsi a matrice naturalistico-ambientale e culturale che, valorizzando le valenze ambientali e culturali già fruibili sul territorio e innalzando il grado di accessibilità per ulteriori risorse a valenza turistica, risulta capace di inquadrare il Marghine come attrattore turistico unitario. Sostenendo il consolidamento delle attività d’impresa esistenti, così come la creazione di nuove opportunità lungo la filiera turistica allargata, l’azione opera nella prospettiva della diversificazione dell’economia locale e dell’innalzamento dei livelli complessivi di benessere della popolazione. L’azione riporta a unitarietà i diversi attrattori definendo un percorso di forma circolare che abbraccia l’intera Unione dei Comuni, attraverso interventi finalizzati a incentivare la riscoperta e la fruizione del paesaggio nella sua dimensione di rete territoriale. Ciò avviene attraverso l’infrastrutturazione fisica e concettuale dei percorsi, con il recupero e la valorizzazione degli antichi sentieri, dei luoghi della cultura e del patrimonio identitario e la previsione di un centro di raccordo per le attività di informazione e di erogazione di servizi turistici a livello centralizzato rispetto all’intera rete dei percorsi. La maggiore accessibilità e la sintesi delle emergenze turisticamente rilevanti sono i presupposti per lo sviluppo di nuovi prodotti turistico- territoriali rivolti a target di clientela differenziati rispetto all’attuale configurazione della domanda, in primis facendo leva sulla motivazione di viaggio e sulla provenienza del potenziale turista. L’aggregazione territoriale si avvantaggia in tal senso degli interventi già realizzati o in corso di realizzazione nel corso del ciclo di programmazione regionale, oltre che della posizione strategica e baricentrica rispetto alle principali infrastrutture della mobilità regionale. |
L’articolazione tematica dei percorsi ripercorre gli elementi distintivi dei luoghi, lungo una componente naturale caratterizzata da varietà tipologica, elevato livello di naturalità e presenza di habitat di rilevante interesse ecologico da un lato; e la componente antropizzata riconducibile ai luoghi e ai servizi dell’abitare, agli spazi e ai saperi della produzione e ai luoghi del culto e della spiritualità dall’altro. Su queste basi l’azione si specifica in una serie di interventi puntuali che, agendo sulle condizioni di accessibilità e di fruibilità, e contestualmente integrando l’offerta di attrattive coerenti con la proposta territoriale, vengono declinati in tre differenti sub-azioni cui corrispondono altrettanti tematismi di prodotto turistico: 1. Sub-azione 13.01.1 Rete dei percorsi naturalistici del Marghine 2. Sub-azione 13.01.2 Rete dei percorsi dell'identità del Marghine 3. Sub-azione 13.01.3 Percorsi della religiosità | |
Titolo Sub-azione 13.01.1 | Rete dei percorsi naturalistici del Marghine |
Descrizione sub azione 13.01.1 | La sub-azione 13.01.1 connette le aree naturalistiche e archeologiche presenti sul territorio attraverso interventi distribuiti sulla quasi totalità dei comuni dell’area e riferiti a distinte modalità di fruizione associate alle espressioni del turismo naturalistico, attivo (quali la pratica del trekking, del mountain biking, dell’equitazione, del cicloturismo, del tiro a volo sportivo e degli sport acquatici) e culturale. La rete dei percorsi si sviluppa definendo un percorso di forma pressocchè ovoidale, che attraversa una pluralità di attrattori ambientali resi accessibili attraverso opere di ripristino e di completamento della sentieristica, dei punti di sosta e di ristoro e delle strutture di informazione e accoglienza, opere le quali risultano funzionali alla fruizione degli attrattori da parte di una pluralità di target di utenza. Gli interventi sono volti al potenziamento del grado di infrastrutturazione della regione in vista di un miglioramento della percorribilità dei percorsi, e spaziano dal completamento delle iniziative di recupero e di adeguamento del sistema di camminamenti e dei percorsi natura, talvolta configurandosi come complementi di interventi già precedentemente finanziati; alla riqualificazione e al completamento di strutture finalizzate all’informazione e all’accoglienza, in alcuni casi mediante il recupero e la valorizzazione dei rifugi distribuiti sul territorio; alla riqualificazione di un’offerta di servizi tipo ricreativo associata alla pratica di attività outdoor quali il tiro a volo sportivo e l’equitazione. Le modalità esecutive degli interventi prevedono, tra gli altri, l’impiego di tecniche e materiali comuni per l’intero ambito al fine di creare continuità, uniformità e riconoscibilità degli interventi; la riqualificazione degli elementi caratterizzanti le fasce laterali del percorso, a partire da una approfondita indagine sulle tipicità che caratterizzano la maglia rurale; e la segnalazione dei punti di interesse lungo il percorso, attraverso l’inserimento di un’adeguata e uniforme segnaletica e cartellonistica sull’intero territorio. |
Descrizione degli interventi previsti | Ricalcando antichi sentieri e camminamenti, e preesistenti direttrici di attraversamento e di connessione tra attrattori, e tra questi e i centri abitati, gli interventi previsti nell’ambito della sub-azione 13.01.1 sono prioritariamente rivolti in primo luogo alla riqualificazione e all’adeguamento della sentieristica esistente per una fruizione, talvolta congiunta, degli elementi paesaggistici, ambientali e archeologici presenti sul territorio: vanno in questa direzione le iniziative nei comuni di Birori e di Dualchi, in entrambe i casi su una pluralità di localizzazioni a carattere naturalistico-ambientale; i percorsi che da Baddesalighes conducono alla montagna di Lei (Bolotana) unitamente al |
ripristino, alla mappatura e alla georeferenziazione dei sentieri di montagna in comune di Lei; l’itinerario che conduce alle emergenze archeologiche e all’antica borgata di Padru Mannu (Bortigali); i percorsi di accesso e di collegamento dei centri con distinti siti archeologici (Bortigali, Macomer, Silanus e Sindia). In secondo luogo l’azione prevede la riqualificazione e il completamento di alcune strutture da destinare a punti di sosta e di informazione lungo la rete dei percorsi: è questo il caso del centro polifunzionale di Ortachis in comune di Bolotana da destinare a punto di informazione e accoglienza, e dell’area di sosta e di ristoro nella “Baita Comunale” e nelle “Barraccas” in comune di Lei. In chiave programmatica la sub-azione prevede inoltre: l’infrastrutturazione dell’invaso sul rio Murtazzolu per la pratica degli sport acquatici (Birori); a Bortigali la riqualificazione del centro ippico comunale, attraverso il potenziamento delle dotazioni del campo gara e del campo prova, e la realizzazione del campo di tiro al volo sportivo; la realizzazione dei percorsi sportivi (ippovie e ciclovie) e del percorso archeologico in comune di Sindia; la riqualificazione dei percorsi di accesso alle emergenze archeologiche e al sentiero natura che conduce alla frazione montana di Mulargia (Bortigali). | ||||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo € | Tipologia interventi | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.01.1 | Birori | Recupero e adeguamento dei camminamenti | 500.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale in coerenza con FESR 2014-2020 Az. 6.6.1 |
Bolotana | Completamento del Centro polifunzionale di Ortachis e valorizzazione dell'area archeologica di Pabude | 500.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.7.1 | |
Bortigali | Riqualificazione itinerario “Funtana Longa - Su Au 'e Sa Domo” | 108.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FESR 2014-2020 Az. 6.7.1 |
Bortigali | Riqualificazione dell’itinerario “Iscala – Mudolau – Orolo – Sa Coa ‘e su lavru” | 190.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale in coerenza con FESR 2014-2020 Az. 6.6.1 | |
Dualchi | Rete di camminamenti | 450.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale in coerenza con FESR 2014-2020 Az. 6.6.1 | |
Lei | Ripristino della sentieristica della Montagna di Lei | 450.000,00 | Infrastrutture e acquisizione beni e servizi | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale in coerenza con FESR 2014-2020 Az. 6.6.1 | |
Macomer | Percorsi per il miglioramento della fruizione e valorizzazione delle aree archeologiche a Macomer | 500.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.7.1 | |
Silanus | Miglioramento dei percorsi naturalistici a Silanus | 300.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.7.1 |
Sindia | Riqualificazione e miglioramento della fruibilità dei percorsi naturalistici a Sindia | 500.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FESR 2014-2020 Az. 6.6.1 | |
Birori | Area attrezzata sul rio Murtazzolu | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | Programmatico | |
Bortigali | Riqualificazione per la valorizzazione dell’itinerario “Bortigali, Iscala, Nuraghe Sa Corte” denominato "Su camminu Etzu – Cammino dell’Identità" | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | Programmatico | |
Bortigali | Completamento e Riqualificazione dell’itinerario “Burgusada – Su Ludrau e Cannarza” | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | Programmatico | |
Bortigali | Realizzazione di un campo di tiro al volo sportivo | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Bortigali | Riqualificazione del Centro Ippico | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Sindia | Percorsi di turismo attivo | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | Programmatico | |
Totale sub-azione 13.01.1 | 3.498.000,00 |
Titolo Sub-azione 13.01.2 | Rete dei percorsi dell'identità del Marghine |
Descrizione sub azione 13.01.2 | La rete dei percorsi dell’identità prende spunto dall’articolato patrimonio culturale del Marghine, custodito, tra gli altri, nei luoghi della cultura che accolgono le raccolte delle campagne di scavo e dei saperi contadini, e nella valenza storico-architettonica dei nuclei urbani e degli edifici presenti sul territorio. La sua definizione si ricollega concettualmente e operativamente alla rete dei camminamenti quale rete infrastrutturale posta a connessione tra le aree naturalistiche e archeologiche del territorio. La rete risulta strutturata attorno ai punti di forza del Museo del Pane Rituale di Borore e del Museo Archeologico del Marghine a Macomer, e si snoda attraverso l’intero territorio lungo le strutture esistenti e i centri di produzione culturale aventi anche funzioni di raccordo per l’intera proposta territoriale. Su queste basi la sub-azione 13.01.2 si articola da un lato in una serie di interventi volti alla riqualificazione e al completamento delle iniziative di recupero già avviate di strutture museali esistenti; dall’altro, attraverso la valorizzazione di strutture a valenza storico- architettonica presenti in loco, nell’allestimento di collezioni caratteristiche sotto il profilo territoriale e nella realizzazione di un centro servizi per il presidio centralizzato delle attività di informazione e di erogazione di servizi turistici a supporto dell’intera rete dei percorsi. |
Descrizione degli interventi previsti | Gli interventi previsti nell’ambito della sub-azione 13.01.2 sono prioritariamente orientati alla riqualificazione e al completamento di alcune strutture museali presenti sul territorio, nella gran parte dei casi già attive e in alcuni altri casi che necessitano di specifici interventi funzionali all’avvio delle attività. In tale direzione operano le iniziative riferite alla ristrutturazione e all’adeguamento del Museo del Pane Rituale a Borore; il completamento del percorso di recupero e di valorizzazione dell’ex lanificio ALAS a Macomer, in qualità patrimonio di archeologia industriale a servizio dell'offerta di servizi integrati e culturali a livello comunale e sovracomunale; il completamento del Museo Archeologico del Marghine di Macomer, mediante opere di adeguamento tecnologico e funzionale dell’edificio. E’ inoltre previsto l’allestimento di una struttura nel comune di Bortigali attraverso la valorizzazione degli spazi dell’ex rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale da adibire a museo di “Radio Sardegna”: l’intervento celebra la nascita della prima radio libera d’Italia (“Radio Brada”) e prevede l’adeguamento funzionale e l’allestimento (postazioni multimediali, postazione radio, bacheche informative) dei locali dell’ex scuola elementare, unitamente alla riqualificazione degli spazi esterni antistanti l’ex rifugio. In secondo luogo, a completamento delle iniziative in campo e con funzioni di hub rispetto all’intera proposta progettuale in campo turistico-territoriale, presso Villa Pasquini (Macomer) è prevista la realizzazione del centro di diffusione del turismo culturale e ambientale, attraverso la riqualificazione e l’adeguamento degli spazi da adibire a incubatore progettuale e centro di informazione e promozione rivolto ai turisti. |
In via programmatica, inoltre, si registrano gli interventi relativi alla riqualificazione di una struttura da adibire a casa museale e centro informazioni nel comune di Birori, al recupero a fini produttivi e culturali dell’ex mercato civico e alla creazione del percorso multimediale delle emergenze archeologiche e architettoniche del territorio di Borore, alla riqualificazione dell'area circostante la stazione ferroviaria nel comune di Sindia, e alla riconversione degli ex Istituti scolastici di Macomer (in località bara) e di Sindia in strutture polifunzionali con finalità turistiche. | ||||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo € | Tipologia interventi/lavori | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.01.2 | Borore | Ristrutturazione e completamento del Museo del Pane rituale di Borore | 500.000,00 | Infrastrutture e acquisizione beni e servizi | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale |
Bortigali | Il museo di “Radio Sardegna” | 330.000,00 | Infrastrutture e acquisizione beni e servizi | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.7.1 Az. 6.7.2 | |
Macomer | Completamento dell'Ex Alas patrimonio di archeologia industriale | 1.000.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale | |
Macomer | Il Museo archeologico del Marghine | 150.000,00 | Infrastrutture e acquisizione beni e servizi | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.7.1 Az. 6.7.2 |
Macomer | Valorizzazione Villa Pasquini come punto centrale della rete dei percorsi | 800.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.8.3 | |
Birori | La casa museale di Birori | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | Programmatico | |
Borore | Miglioramento della fruizione dell'area di Duos Nuraghes | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | Programmatico | |
Borore | Adeguamento dell'ex Mercato Civico | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | Programmatico | |
Macomer | Lavori di Riqualificazione e riconversione dell’ Ex Istituto Scolastico in località Bara in struttura polifunzionale con finalità didattiche e turistiche | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | Programmatico | |
Sindia | Lavori di valorizzazione turistica dell'area circostante la Stazione ferroviaria | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | Programmatico | |
Sindia | Lavori di Riqualificazione e riconversione dell’Ex Istituto Scolastico in struttura polifunzionale turistica | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | Programmatico | |
Totale sub-azione 13.01.2 | 2.780.000,00 |
Titolo Sub-azione 13.01.3 | Percorsi della religiosità | |||||
Descrizione sub azione 13.01.3 | I percorsi della religiosità interpretano il patrimonio intangibile incorporato in un ulteriore tratto distintivo della dimensione culturale del Marghine, ovvero quello associato alla religiosità. I percorsi gravitano attorno alle centralità dei cammini spirituali a valenza regionale che attraversano il territorio e si proiettano verso il recupero dei luoghi di culto, delle rispettive pertinenze e dei percorsi campestri di pellegrinaggio presenti nell’area. In questa direzione i percorsi si riconnettono concettualmente con la proposta di valorizzazione turistico-territoriale definita dalla rete dei percorsi naturalistici e dell’identità con cui trovano il punto di raccordo nel centro servizi di Villa Pasquini a Macomer. A tal fine operano le iniziative per il recupero e la valorizzazione di immobili a valenza storico-architettonica per l’accoglienza dei pellegrini, nonché gli interventi di recupero delle architetture ecclesiastiche, delle aree di pertinenza e dei percorsi di pellegrinaggio. | |||||
Descrizione degli interventi previsti | Gli interventi previsti dalla sub-azione 13.01.3 in via prioritaria si articolano da un lato nella valorizzazione degli elementi riconducibili al Cammino di valenza regionale di “Santu Jacu" e riferibili alla tappa nel comune di Noragugume: nello specifico l’intervento prevede il restauro e l’adeguamento funzionale della Casa Aragonese in vista della creazione di un centro di accoglienza per i pellegrini. Dall’altro è previsto il restauro conservativo della chiesa parrocchiale di San Pantaleo e della chiesa campestre di Sant’Xxxxxxx da Padova localizzate in comune di Macomer: nel primo caso sono previste opere di sistemazione degli interni e degli esterni; nel secondo caso si interviene attraverso la riqualificazione del percorso storico e dei luoghi di riposo e di ristoro per i pellegrini nel bosco della montagna di S’Xxxxxxx, e contestualmente con il recupero conservativo dell’omonima chiesa campestre. In via programmatica nel comune di Birori è prevista la sistemazione e l’adeguamento delle aree di pertinenza di tre chiese, con opere di consolidamento e la realizzazione dei percorsi di accesso tali da rendere fruibili e visitabili gli spazi esistenti. | |||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo | Tipologia interventi/lavori | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione | Macomer | Realizzazione percorso spirituale religioso San Pantaleo Monte di Sant'Xxxxxxx | 700.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | FESR 2014-2020 Az. 6.6.1 Az. 6.7.1 |
13.01.3 | Strategia 4.11 | |||||
Noragugume | La Casa Aragonese - Centro di accoglienza per i pellegrini del Cammino di Santu Jacu | 400.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR 2014-2020 Az. 6.8.3 | |
Birori | Percorsi religiosi – l'itinerario di Birori | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | Programmatico | |
Totale sub-azione 13.01.3 | 1.100.000,00 | |||||
Totale Azione 13.01 | 7.378.000,00 | |||||
Attuazione | Unione dei Comuni del Marghine |
PROGETTO PT CRP 13 – “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” SCHEDA AZIONE PT CRP 13.02 | |
TITOLO | Miglioramento dei servizi essenziali per il territorio |
TEMA | Qualità della vita |
COERENZA INTERNA DELL’INTERVENTO CON IL PROGETTO CRP PT 13 “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” | |
Obiettivo generale | Ridurre il divario con le aree maggiormente sviluppate della Regione in termini di opportunità di lavoro e offerta di servizi per i sistemi produttivi, in integrazione con gli interventi previsti per l'area di Tossilo |
Obiettivi specifici | Aumentare la competitività e l'attrattività del sistema Marghine |
Risultati Attesi | R1. Valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio R2. Miglioramento della qualità della vita per i cittadini |
CONTENUTO TECNICO | |
Descrizione dell’Azione 13.02 | I Progetti di Sviluppo Territoriale si inseriscono nella più ampia cornice strategica del MasterPlan per le Aree Interne, valorizzando gli investimenti messi in campo dalla Giunta Regionale nell’ambito delle politiche su scuola e capitale umano, infrastrutture, trasporti e mobilità, altri servizi coerenti con il percorso di sviluppo del territorio. Da questo punto di vista l’azione valorizza una serie di interventi già finanziati attraverso altri strumenti rispondendo, nell’ottica dell’integrazione degli strumenti programmatici e delle fonti finanziarie, ad |
esplicite esigenze evidenziate dal territorio nella manifestazione di interesse e durante il percorso di co-progettazione. In particolare, l'accessibilità è, infatti, intesa non solo a rafforzamento dell'offerta turistica, ma anche e soprattutto quale elemento importante per la qualità della vita dei residenti e elemento necessario a favorire opportunità di crescita dell'attività delle imprese locali. Anche in considerazione del favorevole posizionamento lungo il principale asse viario della Sardegna in direzione nord-sud, l’azione opera da un lato nella messa in sicurezza e del ripristino funzionale di alcuni tratti della viabilità secondaria ritenuti di particolare rilevanza nella connessione di differenti bacini di mobilità e di insediamento; dall’altro a fini turistici attraverso il completamento dell’infrastrutturazione ciclistica regionale e il recupero della rete e dei manufatti ex Ferrovie dello Stato. L’azione interviene poi in relazione al miglioramento dei servizi scolastici ed alla dimensione più prettamente legata al benessere sociale attraverso un deciso intervento sulle strutture sportive e del tempo libero. In tal senso prende le mosse dalla presenza di un’offerta di primaria importanza legata alle attività sportive per consistenza delle dotazioni, varietà tipologica delle discipline praticate, capillarità degli impianti sotto il profilo territoriale, numerosità e vitalità dell’associazionismo che anima le attività. A tale patrimonio si associano al contempo situazioni di vetustà di strutture e impianti, il mancato completamento di lavori di recupero e di valorizzazione già avviati in occasione di precedenti fasi di programmazione, la frammentarietà e la sporadicità delle forme di collaborazione tra associazioni in ambito progettuale. L’azione opera pertanto a sostegno della riqualificazione e del completamento delle dotazioni riconducibili allo sport, al tempo libero e al benessere fisico, quali elementi cruciali delle dinamiche aggregative della comunità e dunque della qualità della residenzialità. | |
Titolo Sub-azione 13.02.1 | Miglioramento dell'accessibilità generale e turistica |
Descrizione sub azione 02. 1 | L'accessibilità rappresenta un elemento decisivo per le opportunità di sviluppo di un'area interna, sia nella prospettiva di un rafforzamento dell'offerta turistica che di crescita delle attività tradizionali. Il Marghine, favorito da una collocazione geografica lungo l'asse principale di scorrimento della Sardegna in direzione nord-sud, la SS 131, ha migliorato grazie ad una serie di interventi programmati o recentemente realizzati anche l'accessibilità sulla direttrice est-ovest, lungo la SS 129 e la SS 129bis, con interventi inseriti nel Piano Regionale Infrastrutture (DGR 22/1 del 07.05.2015). La presente sub-azione interviene, inoltre, nell’ottica di favorire il miglioramento dell'offerta turistica grazie ad opere ed interventi che consentono di costruire prodotti turistici specifici oltre che un migliore collegamento con la zona costiera della Planargia, raggiungibile più agevolmente grazie al ripristino della circonvallazione di Sindia sulla SS 129bis, oltre che grazie agli interventi sulla tratta Bosa – Macomer del Trenino Verde relativamente alla riqualificazione delle rete. Inoltre, va evidenziato il progetto finanziato nell’ambito del bando relativo al “Fondo per il finanziamento della progettazione e/o della realizzazione delle opere di competenza degli enti locali” in attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 5 del 9/3/2015 e della DGR 67/4 del 29.12.2015, relativamente alla riqualificazione di una serie di strutture ex FdS; il quale rappresenta la base anche della proposta del territorio per un “turismo ByRails”, ovvero la possibilità di percorrere le strade ferrate a scartamento ridotto dell’isola mediante un innovativo quadriciclo con pedalata assistita che può spostarsi indifferentemente su strada e su |
rotaia. Il Marghine è infine inserito nella Rete degli itinerari ciclabili regionali, approvata con DGR 6/22 del 31 gennaio 2017, con una tratta inserita tra le direttrici principali che lo connette alla costa prevedendo un collegamento da Macomer a Bosa, ed alle aree più interne con un collegamento con la stazione Tirso ad Illorai, attraversando il territorio sull'asse est-ovest. | ||||||
Descrizione degli interventi previsti | L'asse di collegamento stradale est -ovest del Marghine viene migliorato sia verso l’interno, grazie allo svincolo di accesso al centro abitato di Bortigali sulla SS 129, che verso la costa, grazie al ripristino della circonvallazione di Sindia che agevola lo scorrimento lungo la SS 129bis, che collega Macomer alla costa. Gli interventi sulla tratta ferroviaria Bosa-Macomer consentiranno un rafforzamento dell'offerta turistica grazie alla corrispondente linea del Trenino Verde e alla riqualificazione di una serie di strutture, quali le stazioni e i caselli ferroviari, che insistono attorno alla suddetta tratta e che rappresenteranno, a conclusione del progetto, un reale salto di qualità nella promozione territoriale. Con riferimento agli interventi sulla tratta del Trenino Verde, intesi sia come miglioramento della percorribilità della stessa che come costruzione di una attrattività turistica specifica grazie all'intervento legato al “Turismo ByRails”, va evidenziato come tali interventi abbiano una ricaduta territoriale più estesa rispetto all’Unione di Comuni del Marghine, che rafforza le connessioni territoriali migliorandone le opportunità di valorizzazione turistica. Analogo discorso per la realizzazione della rete regionale degli itinerari ciclabili che, quando completata, rappresenterà l'asse portante di percorsi ciclabili realizzati su base locale lungo l’intero territorio regionale e che rafforzerà la funzione di cerniera tra la costa di Bosa-Alghero e la Sardegna centrale attraverso il Marghine. | |||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo € | Tipologia interventi | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.02.1 | Bortigali | Miglioramento dell'accessibilità lungo la SS 129 | 300.000,00 | Messa in sicurezza dello svincolo sulla SS 129 di accesso al centro abitato di Bortigali | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | Piano Regionale Infrastrutture (DGR 22/1 del 07.05.2015) Nuovi interventi riprogrammazione DGR 62/19 del 9.12.2015 (**) |
Macomer | Ripristino e messa in sicurezza muro controscarpa Antico Castello ex SS 131 | 85.050,00 | Ripristino e messa in sicurezza muro controscarpa Antico Castello ex SS 131 | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | Piano Regionale Infrastrutture (DGR 22/1 del 07.05.2015) (**) | |
Sindia | Circonvallazione di Sindia | 2.705.000,00 | Messa in sicurezza e ripristino funzionale della circonvallazione lungo la SS 129bis | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | Piano Regionale Infrastrutture (DGR 22/1 del 07.05.2015) (**) | |
Ricaduta territoriale non unicamente nel Marghine | Piano Trenino Verde 2016- 2018 Macomer-Bosa | 3.284.205,00 | Interventi sulle traverse, risanamento massicciata, rincalzatura ed attività generali | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 Strategia 2.9 | LR 6/2016 (Finanziaria) / Fondi Arst (**) | |
Ricaduta territoriale non unicamente nel Marghine | Itinerario ciclabile Ozieri/Chilivani - Illorai (Stazione Tirso) - Macomer - Bosa (164,17 km) | 500.000,00 | Progettazione e attuazione interventi immediatamente realizzabili con il finanziamento disponibile | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 Strategia 2.9 | Piano Regionale delle Infrastrutture. Realizzazione rete regionale itinerari ciclabili. DGR 6/22 del 31.01.2017 (progettazione) (**) | |
Ricaduta territoriale non unicamente nel Marghine | Turismo by rail (Associazione di comuni di Bosa, Flussio, Macomer, Sindia, Suni, Tinnura, Tresnuraghes) | 4.773.807,21 | Riqualificazione strutture ex FdS su 5 stazioni ferroviarie e 22 caselli | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 Strategia 2.9 | Fondo per il finanziamento della progettazione e/o della realizzazione delle opere di competenza degli enti locali in attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 5 del 9 marzo 2015 e della Delib.G.R. n. 67/4 del 29.12.2015 (**) |
Macomer | Lavori per la realizzazione del centro di mobilità sostenibile | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | Programmatico | |
Totale sub-azione 13.02.1 | 11.648.062,21 | |||||
Titolo Sub-azione 13.02.2 | Miglioramento dei servizi scolastici | |||||
Descrizione sub azione 13.02.2 | La Strategia 1 “Investire sulle persone” del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 riconosce il ruolo centrale delle risorse umane per la costruzione dei presupposti del futuro sviluppo ed il raggiungimento di livelli di istruzione adeguati quale elemento strategico per l'attuazione di politiche in grado di innescare processi di sviluppo per il territorio. In questa prospettiva il programma Iscol@- Scuole del Nuovo Millennio rappresenta lo strumento strategico per il superamento delle differenze territoriali nell'offerta scolastica che si registrano nell'isola e per la costruzione di una reale uguaglianza nelle opportunità di crescita individuale che vengono offerte alle giovani generazioni. | |||||
Descrizione degli interventi previsti | La sub-azione si riferisce agli interventi previsti nel programma Iscol@ - Scuole del Nuovo Millennio (Asse 1) relativamente alla progettazione delle opere di riqualificazione degli edifici scolastici nei comuni di Macomer e Borore. | |||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo € | Tipologia interventi/lavori | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.02.2 | Macomer- Borore | Scuole del Nuovo Millennio | 85.000,00 | Riqualificazione di un edificio per la creazione di un polo scolastico | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | Programma Iscol@ Asse I Progettazione (DGR 29/7 del 29.04.2015; DGR 20/18 del 12/04/2016;DGR 46/38 del 10.08.2016) (**) |
Totale sub-azione 13.02.2 | 85.000,00 |
Titolo Sub-azione 13.02.3 | Rete dell'offerta del tempo libero e del benessere |
Descrizione sub azione 13.02.3 | La sub-azione prevede la riqualificazione e il completamento delle dotazioni sportive, del tempo libero e del benessere fisico presenti sul territorio, quali elementi cruciali delle dinamiche aggregative della comunità e dunque della qualità della residenzialità. Data la rilevanza assunta sul fronte educativo, formativo e di coesione per l’intero territorio, il potenziamento degli spazi dedicati alla socialità ed alle iniziative di carattere ricreativo influenzano le tradizionali forme della convivenza comunitaria tanto nella prospettiva di un innalzamento nei livelli di benessere e di qualità della vita delle popolazioni, quanto nell’ottica di accrescere la solidarietà sociale, la partecipazione, l’incontro tra le persone. Gli interventi risultano prioritariamente orientati a garantire la più ampia accessibilità alle strutture e a gli impianti sportivi rispetto ai vari tipi di utenza residenziale e alle differenti soluzioni localizzative esistenti su base comunale. In tal senso l’Unione dei Comuni opera come soggetto promotore dell’offerta sportiva a livello intercomunale, e come punto di raccordo rispetto alle disponibilità rese dai gestori degli impianti comunali. In questa prospettiva gli interventi sono tesi all’innalzamento del grado di fruibilità, al potenziamento delle strutture esistenti e alla realizzazione di nuovi spazi di gioco organicamente inseriti nel sistema di fruizione a rete. |
Descrizione degli interventi previsti | Gli interventi sono prioritariamente rivolti al potenziamento e alla riqualificazione degli impianti sportivi che, per caratteristiche tecniche e dimensionali sono rivolti a un’utenza prettamente residenziale delle comunità interessate; ciò si integra con la realizzazione di nuove funzioni e di servizi in spazi dedicati dei centri abitati da destinare ad attività ludico-ricreative. Nel dettaglio tali interventi si articolano di volta in volta nella riqualificazione, nell’adeguamento tecnologico e nel completamento di impianti e strutture sportive polivalenti a Bolotana Borore; Bortigali; Macomer; Silanus e Sindia. In via programmatica la sub-azione prevede, inoltre, la riqualificazione degli impianti di Birori, la realizzazione di un campo di calcetto nel comune di Borore, la realizzazione del parco della salute, del percorso vita e di un impianto polivalente a Bortigali, la riqualificazione e l'adeguamento tecnologico e alle norme di sicurezza della struttura sportiva di Lei, il completamento e la messa in sicurezza del campo di calcio di Noragugume. |
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo € | Tipologia interventi/lavori | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.02.3 | Bolotana | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Bolotana | 300.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale |
Borore | Lavori di ristrutturazione e completamento degli impianti sportivi | 500.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale | |
Bortigali | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Bortigali | 100.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale | |
Macomer | Lavori di efficientamento energetico e di sicurezza degli impianti sportivi del complesso Scalarba, Calcio, Tennis e Atletica | 1.800.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale | |
Silanus | Adeguamento funzionale e messa a norma impianti sportivi comunali in località | 500.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - |
Caramarzos | Programmazione Territoriale | |||||
Sindia | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Sindia | 300.000,00 | Infrastrutture | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 LdA 4.1.1 - Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio - Programmazione Territoriale | |
Birori | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Birori | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Borore | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Borore | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Bortigali | Realizzazione Parco della Salute | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Bortigali | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Bortigali | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Lei | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Lei | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | Programmatico |
Noragugume | Potenziamento e riqualificazione degli impianti di Noragugume | - | - | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 Strategia 3.4 | Programmatico | |
Totale sub-azione 13.02.3 | 3.500.000,00 | |||||
Totale Azione 13.02 | 15.233.062,21 | |||||
Attuazione | Soggetto Attuatore Unico - Unione dei Comuni del Marghine (**) Soggetto Attuatore individuato nell’ambito degli specifici atti di programmazione |
Sono inoltre previsti nell’ambito della Programmazione FSC 2014-2020 – Patto per la Sardegna, i seguenti interventi:
Macomer | Revamping del termovalorizzatore per rifiuti urbani di Macomer | 42.155.497,00 | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | FSC 2014-2020 Patto per la Sardegna/Bilancio RAS DGR 46/5 del 10.8.2016 |
Sindia-Suni | S.S. 129 Sindia-Suni | 15.000.000,00 | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 | FSC 2014-2020 Contratto programma ANAS 2016 – 2020 DGR 46/5 del 10.8.2016 |
PROGETTO PT CRP 13 - “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” SCHEDA AZIONE PT CRP 13.03 | |
TITOLO | GovernanceTerritoriale |
TEMA | Azione di sistema |
COERENZA INTERNA DELL’INTERVENTO CON IL PROGETTO CRP PT 13 “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura” | |
Obiettivo generale | Ridurre il divario con le aree maggiormente sviluppate della Regione in termini di opportunità di lavoro e offerta di servizi per i sistemi produttivi |
Obiettivi specifici | Aumentare la competitività e l'attrattività del sistema Marghine |
Risultati Attesi | R1. Valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio R2. Miglioramento della qualità della vita per i cittadini |
CONTENUTO TECNICO | |
Descrizione dell’Azione 13.03 | L'attivazione di una governance territoriale è un elemento indispensabile per l'attuazione del PST, un progetto complesso non solo per l'entità degli interventi ed il coinvolgimento di una pluralità di soggetti ma soprattutto perchè sarà in grado di incidere sulla situazione territoriale adottando un principio di integrazione e condivisione delle scelte di sviluppo. |
La strategia di sviluppo fondata sulla valorizzazione delle specificità locali, in primo luogo ambientali e culturali, e verso una più intensa attenzione verso la qualità della vita ed il benessere delle comunità, sarà attuata attraverso la costituzione di una rete di percorsi a prevalente matrice ambientale e culturale che potrà attivare percorsi di crescita economica e sociale solo se interpretati e gestiti in modo unitario.L'esigenza di governace riguarda quindi non solo il decisivo momento dell'attuazione delle singole operazioni, che rappresenta comunque un momento di complessità amministrativa e tecnica, ma anche la gestione dell'offerta territoriale che si vuole rafforzare con il PST, che dovrà essere interpretata in modo unitario per riuscire a costruire la capacità del Marghine di diventare un attrattore turistico unitario. La governance territoriale viene sostenuta dalla sub-azione di coordinamento dell'offerta ambientale e culturale, che prevede la costituzione di reti di operatori del territorio ed in particolare l’implementazione di un sistema di percorsi a matrice naturalistico- ambientale e culturale che, valorizzando le valenze già fruibili sul territorio e innalzando il grado di accessibilità per ulteriori risorse, intende rafforzare il Marghine come come attrattore turistico unitario e quindi contribuire all'attivazione di percorsi di sviluppo locale fondati sulla valorizzazione dell'identità locale, con una proiezione verso l'estero e verso il territorio regionale e nazionale grazie a interventi di marketing specificamente indirizzati, integrandosi a tal fine con le attività coerenti già in essere nel territorio. E' inoltre presente una sub-azione per il supporto alle amministrazioni che hanno aderito alla definizione di percorsi di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA, in attuazione di quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 6/28 del 31 gennaio 2017. L'azione prevede tre sub-azioni: 13.03.1 Coordinamento generale del progetto 13.03.2 Coordinamento dell'offerta territoriale ambientale e culturale 13.03.3 Coordinamento dei percorsi di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA | |
Titolo Sub-azione 13.03.1 | Coordinamento generale del progetto |
Descrizione sub azione 13.03.1 | La Governance del PST sarà gestita da un ufficio di progetto composto dal Referente Tecnico di Progetto e da personale tecnico- amministrativo individuato all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione delle Azioni previste nel Progetto di Sviluppo Territoriale. L’Ufficio unico di progetto opererà anche come Centrale Unica di Committenza per gli interventi previsti nel progetto di sviluppo. L’Ufficio Unico di Progetto è coordinato dal Referente Tecnico del Progetto, al quale compete la responsabilità gestionale e l’attuazione degli interventi previsti nell’Accordo. La Regione Sardegna garantirà un supporto costante al Soggetto Attuatore nella gestione delle attività di attuazione, monitoraggio e rendicontazione del PST attraverso il Gruppo Tecnico regionale di Supporto, una unità tecnica composta dai referrenti di tutte le Direzioni |
Generali competenti in relazione al progetto per materia, nonché dal coordinatore dell'Unità tecnica di programmazione Unitaria. Il Referente Tecnico partecipa ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto ed è responsabile del raccordo tra il livello regionale e il livello locale. | |||||
Descrizione degli interventi previsti | Gli interventi previsti sono i seguenti: − Creazione di un ufficio unico di progetto, in capo all'Unione dei comuni per l'attuazione del progetto ed il supporto alla definizione dell'organizzazione per la gestione unitaria − Accompagnamento al soggetto attuatore degli interventi previsti dal progetto realizzata da parte della Regione Sardegna attraverso azioni informative, di animazione e di supporto tecnico per l’attuazione del progetto, finalizzate al potenziamento delle competenze tecniche locali (informazione - animazione - gestione interventi etc). | ||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Tipologia interventi | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.03.1 | Tutti i comuni | Creazione di un ufficio unico di progetto | Azioni immateriali | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 6.2 | Azione realizzata a carico dell’Unione dei comuni (senza oneri finanziari sul progetto) |
Tutti i comuni | Accompagnamento al soggetto attuatore degli interventi previsti dal progetto | Azioni immateriali | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 6.2 | Azione realizzata dalla RAS nell’ambito del Gruppo Tecnico Regionale di supporto al soggetto attuatore unico (senza oneri finanziari sul progetto) | |
Totale sub-azione 13.03.1 | - |
Titolo Sub-azione 13.03.2 | Coordinamento dell'offerta territoriale ambientale e culturale |
Descrizione sub azione 13.03.2 | La crescente competizione di mercato determina i risultati delle destinazioni turistiche sulla base degli attrattori (naturali, culturali, enogastronomici, ecc.), delle infrastrutture e dei servizi pubblici, dei servizi turistici e dell’immagine che, sia in termini di “visitabilità” che di “accessibilità”, ogni territorio offre di sé. Gli attrattori territoriali sono sicuramente uno degli elementi che incidono maggiormente sulla scelta di viaggio e in tale ottica la promozione del territorio non può prescindere dalla realizzazione di specifiche azioni di marketing. Inquadrando l’intera area in qualità di attrattore unitario, i percorsi turistici sviluppati lungo il tematismo naturalistico, identitario e spirituale (Azione 13.01) richiedono in questo senso specifiche azioni di rete e di sistema finalizzate da un lato a facilitare, sotto il profilo informativo, la visita presso le emergenze distribuite sul territorio; dall’altro a ricostruire e veicolare sul fronte della promozione l’unitarietà della proposta turistica radicata nell’area, sia in termini di attrattori sia di attori economici che vi operano. Ciò in considerazione della coesistenza di proposte turistiche e di target di clientela, con rispettive esigenze e comportamenti di consumo, tra loro differenziati. In tale direzione la sub-azione del Progetto di Sviluppo Territoriale denominata “Visit Marghine” è un’operazione a regia pubblica, volta a costruire e promuovere, nella più ampia destinazione Sardegna, il prodotto “Marghine”. A tal fine la sub-azione riporta a sintesi la molteplicità e la complementarietà di attrattori e di proposte di viaggio attraverso l’infrastrutturazione, sia fisica che immateriale, dei servizi di informazione e di guida alla scoperta del territorio da un lato; e l’implementazione di un sistema integrato di promozione turistica contestualmente articolato sulle tradizionali strategie di promozione e sugli strumenti del web marketing dall’altro. La sub-azione risulta strettamente connessa, tra gli altri, con la realizzazione del centro di diffusione del turismo ambientale e culturale presso Villa Pasquini a Macomer (sub-azione 13.01.2), alla mappatura e alla georeferenziazione dei sentieri naturalistici (sub-azione 13.01.1), nonché agli interventi in tema di accessibilità turistica già finanziati con fondi regionali per il completamento della rete cicloturistica regionale e il ripristino e la valorizzazione della rete e dei manufatti del Trenino Verde (sub-azione 13.02.1). |
Descrizione degli interventi previsti | L’implementazione del sistema di percorsi a matrice naturalistico-ambientale e culturale si articola in prima battuta nella progettazione e realizzazione di un sistema informativo e di orientamento rivolto al turista che “attraversa” il territorio, sviluppato su una duplice versione in considerazione della tipologia di supporto impiegato. La segnalazione e la descrizione degli attrattori e dei punti di sosta, nonché degli operatori turistici presenti sul territorio, avviene in un caso attraverso l’ideazione e il posizionamento di una cartellonistica integrata per la rete dei sentieri che, declinata in funzione dei singoli tematismi, orienta e informa i visitatori e risulta al contempo coerente, per tipologia e localizzazione, con il contesto paesaggistico, con le linee guida regionali e ove possibile con quanto già esiste sul territorio in tema di segnaletica. Le modalità esecutive dell’intervento prevedono l’impiego di tecniche e di materiali comuni per l’intero ambito al fine di ricreare continuità, uniformità e riconoscibilità |
dell’intervento sull’intero ambito territoriale, nonchè per assicurare quanto più possibile un adeguato grado di interattività con il potenziale fruitore. Lo strumento di informazione e di orientamento per il turista è nel secondo caso rappresentato da una App per smartphone e tablet, compatibile con i sistemi Android iOS e scaricabile gratuitamente, che in sinergia con gli altri interventi previsti è ideata e strutturata in modo da offrire al turista informazioni utili alla fruizione dei percorsi, degli attrattori e dei servizi in considerazione del fatto di essere già presenti sul territorio o alternativamente a supporto della programmazione e confezionamento di un periodo di permanenza sul territorio. Oltre al supporto meramente informativo, l’intervento di coordinamento dell’offerta territoriale si esplica nell’implementazione di un sistema integrato di promozione capace di combinare i tradizionali canali offline con quelli più innovativi associati al web e, in seconda battuta, ai social media. Sul fronte online è prevista la messa in rete di un portale informativo capace di proiettare verso l’esterno e in termini immateriali l’immagine e i contenuti delle proposte di viaggio del Marghine. Le tecnologie informatiche offrono contenuti digitali immediatamente “conoscibili e fruibili” da parte del potenziale turista e, unitamente al web 2.0, ne sostengono l’ampia diffusione, modificando al contempo le modalità di rappresentazione dei luoghi e di acquisto, in ultima istanza le modalità di scelta delle destinazioni di viaggio. Pertanto l’accessibilità online, libera e gratuita, a una base di dati, di informazioni e di immagini inerenti la località rappresenta, tanto per il soggetto pubblico che per quello privato, un elemento imprescindibile della proposta turistico-territoriale. Nel caso del Marghine tali elementi sono declinabili nella descrizione dei percorsi tematici, delle modalità di accesso agli itinerari, delle modalità e dei tempi di percorrenza, degli attrattori e degli operatori turistici articolati su base tematica, ecc. Il popolamento e l’aggiornamento dei database contenenti tutte le informazioni rilevanti sono garantiti dagli operatori riconducibili al centro di diffusione attivato presso Villa Pasquini, attraverso attività di back office che, articolate su un protocollo di aggiornamento, consentono in seconda battuta al soggetto attuatore di coordinare, uniformare e integrare le attività sul territorio e il sistema on web. Nella sub azione 13.03.2 è anche inserito uno specifico intervento di marketing esterno, il quale prevede la realizzazione di un’azione di cooperazione internazionale finalizzata all’attivazione di una rete di promozione turistica con il Galles, regione di provenienza dell’Ingegnere Gallese Xxxxxxxx Xxxxxx, che in Sardegna svolse un ruolo importante nella realizzazione della rete ferroviaria sarda, nonché di una serie di ulteriori investimenti in ambito silvo-forestale e agricolo, anche in un’ottica produttivo-funzionale legata alle realizzazioni ferroviarie. Giunto in Sardegna nel 1865, si stabilì inizialmente a Cagliari e successivamente in prossimità dell’altopiano di Campeda, dove costruì Villa Xxxxxx in località Badde Salighes. Il parco botanico di Villa Xxxxxx è riconosciuto a livello europeo tra i più importante per il numero di varietà di piante presenti. Tale struttura è stata recentemente oggetto di una riqualificazione, nell’ottica di una sua valorizzazione a fini turistico-culturali. Tale progetto rientra tra gli interventi più importanti portati avanti negli anni dall’Unione di Comuni del Marghine. La figura di Xxxxxx, la cui fama è ben nota in Sardegna, lo è molto meno nel suo paese d’origine. Da questo punto di vista, l’Unione di Comuni del Marghine attraverso la sub-azione 13.03.2 intende attivare una serie di iniziative di gemellaggio a fini di una reciproca promozione turistica tra le due regioni, nell’ottica di diffondere la conoscenza della figura di Xxxxxxxx Xxxxxx e favorire lo sviluppo di attività di promo-commercializzazione turistica. Sempre nell’ottica del marketing territoriale, la Sub-azione 13.03.2 intende intervenire anche a livello “interno” potenziando la Fiera del |
Libro, evento ormai da anni di riconosciuto rilievo regionale, con l’avvio del Festival della Letteratura Sportiva. Tale iniziativa, infatti, integra e valorizza la sub-azione 13.02.3 e, nel contempo, favorisce l’attrattività territoriale turistica potenziando un attrattore eventistico già presente nel territorio. Partendo daMacomer, sede del Festival del Libro, il Festival della Letteratura Sportiva, si pone l’obiettivo di valorizzare il connubio sport-letteratura attraverso l’organizzazione stabile di una manifestazione itinerante e articolata su una pluralità di appuntamenti nel corso dell’anno da tenersi sull’intero territorio del Marghine, sostenendo la stretta collaborazione tra le numerose associazioni sportive presenti e favorendo la diffusione della cultura sportiva tra le nuove generazioni. L’intervento prevede l’ambientazione dei numerosi eventi culturali in programma presso gli impianti sportivi dedicati, di volta in volta declinati su una specifica disciplina sportiva. Il festival verrà organizzato con il diretto coinvolgimento delle associazioni locali e delle scolaresche in qualità di principali destinatari dell’iniziativa. | ||||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo € | Tipologia interventi/lavori | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.03.2 | Tutti i comuni | Coordinamento dell'offerta territoriale ambientale e culturale | 422.000,00 | Azioni Immateriali | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | FESR 2014-2020 Az. 6.8.3 |
Tutti i comuni | Cartellonistica integrata per la rete dei sentieri del Marghine | Acquisizione di beni e servizi | ||||
Tutti i comuni | Marketing interno ed esterno | Azioni Immateriali | ||||
Totale sub-azione 13.03.2 | 422.000,00 |
Titolo Sub-azione 13.03.3 | Supporto generale alle amministrazioni relativamente ai percorsi di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA | |||||
Descrizione sub azione 13.03.3 | La Giunta regionale, con la Deliberazione 6/28 del 31 gennaio 2017, ha definito un percorso di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA in attuazione della L.R. 32, Art1, comma 46 del 5 dicembre 2016, nel quadro degli interventi regionali di risposta alla crisi del Marghine iniziati nel 2010 con la sottoscrizione dell'Accordo di Programma per l'Area di Crisi di Tossilo e continuati con il Progetto di Sviluppo Locale della Sardegna Centrale approvato nel luglio 2012, finalizzati tra le altre cose al sostegno a processi di risanamento e innovazione delle imprese e alla qualificazione e riqualificazione dei lavoratori. In una prospettiva di integrazione tra lo sviluppo locale e specifici interventi sul versante dell'occupazione volti a rafforzare la coesione sociale e la competività dell'area, i comuni del Marghine hanno dichiarato la propria disponibilità ad assumere un ruolo attivo nell'individuazione di percorsi di utilizzo dei lavoratori della Tossilo SpA. | |||||
Descrizione degli interventi previsti | I lavoratori della tossilo SpA sono caratterizzati da alte professionalità e da competenze tali da potere essere inseriti in strutture organizzative operanti nei servizi ambientali e nella gestione e manutenzione di impianti anche innovativi. Sono quindi previste attività di coordinamento e supporto alle amministrazioni aderenti all'intervento per l'avvio dei percorsi di utilizzo dei lavoratori cosi distribuiti: Enas: 3 lavoratori Comune di Macomer: 6 lavoratori Comune di Borore: 2 lavoratori Comune di Bolotana: 2 lavoratori | |||||
Elenco sub - azioni previste | Localizzazione | Titolo | Importo | Tipologia interventi/lavori | Coerenza con il Programma Regionale di Sviluppo | Programma/Asse/Azione |
Sub – azione 13.03.3 | Macomer- Borore- Bolotana | Coordinamento e supporto alle amministrazioni aderenti all'intervento per l'avvio dei percorsi di utilizzo dei lavoratori (Enas; Comune di Macomer; Comune di | 700.000,00 | Azioni immateriali | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 6.2 | Legge regionale n.32 del 5 dicembre 2016. Art. 1 comma 46 |
Borore; Comune di Bolotana) | (**) | |||||
Totale sub-azione 13.03.3 | 700.000,00 | |||||
Totale Azione 13.03 | 1.122.000,00 | |||||
Attuazione | Unione dei Comuni del Marghine (**) Soggetto Attuatore individuato nell’ambito degli specifici atti di programmazione |
PROGETTO PT CRP 13 – “Marghine al Centro – Turismo, Sport, Cultura e Natura”
2. RISULTATI ATTESI E INDICATORI
Risultato atteso di Progetto | R1. Valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio R2. Miglioramento della qualità della vita per i cittadini |
INDICATORE DI RISULTATO (gli indicatori di risultato sono collegati all’obiettivo specifico) | ||||
Descrizione indicatore | Unità di riferimento | Baseline | Target | Fonte dati |
1. Incremento % valore aggiunto turistico 2. Incremento % del Tasso di Occupazione/ tasso di attività 3. Incremento % valore aggiunto turismo /totale Regione Sardegna | % | 0 | 2% | ISTAT |
INDICATORE DI REALIZZAZIONE (sono legati ai risultati) | ||||
Descrizione indicatore | Unità di riferimento | Baseline | Target | Fonte dati |
I. 1 Variazione % giornate di presenza annuale dei turisti nei mesi di spalla e invernali I. 2 Variazione % accessi alle strutture sportive | % | 0 | 2% | ISTAT/RAS Unione di Comuni del Marghine |
3. CRONOPROGRAMMA DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
I 36 mesi per la realizzazione del Progetto sono computati a partire dal trimestre in cui viene sottoscritta la convenzione attuativa
FASI | Attività | 0000 | 0000 | 0000 | 0000 | ||||||||||||
I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | I | II | III | IV | ||
Approvazione Progetto e sottoscrizione Accordo | X | ||||||||||||||||
Adempimenti | Presentazione cronoprogrammi singoli interventi e loro approvazione | X | |||||||||||||||
RAS/Soggetto | |||||||||||||||||
Attuatore | Presentazione Ufficio Unico di Progetto | X | |||||||||||||||
Sottoscrizione convenzione attuativa | X | ||||||||||||||||
Progettazione | Dalla redazione documento preliminare alla progettazione esecutiva e predisposizione documenti di gara | X | X | X |