VERBALE CONSIGLIO D’ISTITUTO – A.S. 2019/2020
VERBALE CONSIGLIO D’ISTITUTO – A.S. 2019/2020
N. 2
II giorno 29 del mese di gennaio dell'anno 2020 alle ore 15.00 presso i locali della sede dell'Istituto si è riunito il Consiglio d’Istituto per discutere i seguenti argomenti all’O.d.G.:
1. Approvazione verbale seduta precedente
2. Accordo di collaborazione scuola-comune
3. Regolamento uso dei locali
4. Calendario chiusure plessi e uffici
5. Regolamento divieto di fumo
6. Vademecum procedimento sanzioni disciplinari alunni (allegato al regolamento disciplina)
7. Avvio ristorante didattico
8. Concessione uso locali
9. Radiazione residui attivi
10. Variazione programma annuale
Il D.S., dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxxx, è assente per impedimento oggettivo Sono presenti per la componente docente, i proff.:
● Xxxxxxxx Xxx
● Xxxxxxx Xxxxxxxxx,
● Xxxxxxxxx Xxxxx
● Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
● Xxxxxxxxx Xxxxx
● Xxxxxxx Xxxxxx
● Xxxxxxxxxxx Xxxxx
● Xxxxxxxx Xxxxxxx
Per la componente genitori, sig.ri
● Xxxxxxx Xxxxx
● Xxxxxxx Xxxxxxxx
● Xxxxxxx Xxxxxxxx
Per la componente ATA sig.ri
● Xxxxxx Xxxxxxxx
Per la componente studenti, gli alunni
● Xxxxxx Xxxxxxxx
● Xxxxxxxxxx Xxxxxx
● El Maarofi Mahadia
● Xxxxxxxxxx Xxxxxx
È presente in assemblea per competenza specifica in alcuni punti all’o.d.g. il Direttore dei servizi generali e amministrativi, Xxxxxxxx Xxxxx.
Funge da segretario la prof. ssa Xxx Xxxxxxxx
● Sono assenti giustificati Xxxxxx Xxxxxxx (ATA) e Xxxxxxxx Xxxxx (genitore)
Visto il raggiungimento del numero legale il delegato del Dirigente Scolastico, prof.ssa Xxx Xxxxxxxx, dichiara aperta la seduta.
Prima di procedere alla disamina dei punti all’o.d.g., La prof.ssa Xxxxxxxx chiede di integrare l’o.d.g. con il punto: fissazione limite massimo di Euro 5000,00 di spesa annua della carta di credito.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il punto da integrare
- Verificata l’assenza di osservazioni a riguardo
Delibera n.24/2020
L’ approvazione all’unanimità l’integrazione dell’o.d.g. Ne deriva l’o.d.g. integrato, come di seguito
1. Fissazione del tetto massimo di 5000,00 euro della spesa annua della carta di credito
2. Approvazione verbale seduta precedente
3. Accordo di collaborazione scuola-comune
4. Regolamento uso dei locali
5. Calendario chiusure plessi e uffici
6. Regolamento divieto di fumo
7. Vademecum procedimento sanzioni disciplinari alunni (allegato al regolamento disciplina)
8. Avvio ristorante didattico
9. Concessione uso locali
10. Radiazione residui attivi
11. Variazione programma annuale
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Vista l’integrazione dell’o.d.g.
- Visto il decreto 129/2019, art 19
- Verificata l’assenza di osservazioni a riguardo
Delibera n. 25/2020
L’ approvazione all’unanimità della fissazione in 5000,00 euro del tetto massimo di spesa annuo per la carta di credito.
Punto 1. Approvazione verbale seduta precedente
Il delegato del Dirigente Xxxxxxxxxx chiede all’assemblea se vi siano osservazioni in merito al precedente verbale del Consiglio di Istituto (verbale n. 1 del 17 dicembre 2019), pubblicato all’albo on line.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il testo prodotto
- Verificata l’assenza di osservazioni a riguardo
Delibera n. 26/2020
L’ approvazione all’unanimità del verbale della seduta precedente.
Punto 2. Accordo di collaborazione scuola-comune
Il dirigente scolastico porta l’assemblea a conoscenza dell’intesa instaurata tra l’Istituto Xxxx Xxxxxxxx ed il Comune di Comacchio per consolidare forme strutturate di collaborazione finalizzate a favorire l’integrazione fra la filiera formativa ed il tessuto socio imprenditoriale locale. Si dà visione della bozza del testo intitolato “Accordo di collaborazione fra il comune di Comacchio e l’istituto di istruzione superiore Xxxx Xxxxxxxx per la valorizzazione dei percorsi formativi e il sostegno ai processi occupazionali”.
L’accordo ha validità triennale: la scadenza prevista è fissata al 30 giugno 2022
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il DPR N. 275/1999 recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche
- Visto il decreto 129/2018, art 45, comma 1
- Visto il Decreto Ministeriale n. 774 del 4 settembre 2019 con il quale sono adottate le nuove “Linee guida percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” ai sensi dell’articolo 1, comma 785, legge 30 dicembre 2018, n. 145
- Considerata l’opportunità di espandere le opportunità per i PCTO degli alunni dell’Istituto ed implementare gli sbocchi occupazionali
- Visto e considerato il testo prodotto
- Verificata l’assenza di osservazioni a riguardo
Delibera n. 27/2020
All’unanimità l’adozione dell’“Accordo di collaborazione fra il comune di Comacchio e l’Istituto di Istruzione Superiore Xxxx Xxxxxxxx per la valorizzazione dei percorsi formativi e il sostegno ai processi occupazionali”.
Il Presidente chiede al Consiglio d’Istituto di procedere all’analisi degli ultimi due punti dell’o.d.g. in anticipo rispetto alla tabella dell’o.d.g, al fine di consentire al DSGA Xxxxx Xxxxxxxx di attendere alle proprie attività di competenza e di abbandonare l’assemblea, in quanto non dotato neanche del diritto di voto.
Non essendoci osservazioni contrarie, il Consiglio procede all’analisi dei seguenti punti:
Punto 9. Radiazione residui attivi
Il DSGA illustra il punto 9, spiegando che si rendono necessarie n° 6 radiazioni di residui attivi dal bilancio:
N° | Descrizione | Importo |
1 | Prog. PON Competenze e ambienti per l’apprendimento (REVOCA) | € 39.960,90 |
2 | Prog. PON Orientamento formativo(REVOCA) | € 22.728 |
3 | Prog. PON Potenziamento patrimonio culturale (REVOCA) | € 119.240 |
4 | Prog. PON Percorsi per adulti e giovani adulti (REVOCA) | € 29.971,50 |
5 | Prog. PON Potenziamento percorsi di alternanza scuola lavoro (REVOCA) | € 26.892 |
6 | Prog. PON LAN/WLAN (minor spesa rispetto ad assegnazione) | € 87,40 |
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il programma annuale 2019
- Considerato il programma annuale 2020
- Viste le spese minori effettuate
- Visto il decreto 129/2018
Delibera n. 28/2020
all’Unanimità la radiazione dal bilancio dei residui attivi
Punto 10. Variazione programma annuale 2020
Il DSGA illustra all’assemblea n° 4 variazioni effettuate nell’esercizio 2020, per la necessità di contabilizzare le seguenti voci in entrata:
● Interesse attivi Banca d’Italia di € 0,13;
● Rimborso di somme non dovute o incassate di € 72,61;
● Rimborso spese per progetti previsti nel P.O.F. per evento svolto a favore dell’Arma dei Carabinieri di Comacchio di € 2.655,00;
● Distribuzione differenza avanzo di amministrazione presunto al 31/12/19 di € 3.080,89.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto le variazioni in entrata da contabilizzare
- Visto il programma annuale 2020
- Visto il decreto 129/2019
Delibera n. 29/2020
all’Unanimità la Variazione programma annuale 2020
Effettuata anticipatamente l’analisi dei punti 9 e 10, si passa all’esame degli altri punti dell’o.d.g.
Punto 3. Regolamento uso dei locali
Il delegato del Dirigente riferisce che al Consiglio di Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per l’utilizzazione da parte di soggetti terzi, di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica o in uso alla medesima, nella forma della stesura di un Regolamento. Si considerano e stabiliscono pertanto, secondo i principi generali stabiliti dalla normativa vigente, criteri di concessione, responsabilità a carico del richiedente, obblighi del concessionario, fasce orarie di utilizzo, divieti particolari, canone di concessione e condizioni per concedere concessione gratuita, le condizioni di decadenza, revoca e recesso. Dopo ampia discussione e considerazione del testo prodotto,
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- VISTO l’ art 45 comma 2 lett. d del D.I. 129/2018;
- VISTO l’art 38 D.I. 129/2018;
- VISTI gli artt.10 e 96 D.lvo 297/94 (Testo Unico della Scuola) Uso delle attrezzature delle scuole per attività diverse da quelle scolastiche
- VISTA la L. 23 del 1996
- VISTO l’art. 21 della L. 59/97 ( Autonomia Scolastica)
- VISTO gli artt 8-9 del D.P.R. 275/99, ( Autonomia scolastica)
- CONSIDERATA la convenzione tra la provincia di Ferrara e le scuole d’istruzione secondaria di secondo grado della provincia per la concessione in uso temporaneo a terzi di locali scolastici rif. Prot. 44/2018
- RITENUTA l’opportunità di fissare i criteri e le modalità per la concessione in uso dei locali scolastici
Delibera n. 30/2020
All’unanimità l’adozione del seguente Regolamento che disciplina la concessione in uso temporaneo e precario dei locali scolastici dell’IIS Xxxx Xxxxxxxx.
REGOLAMENTO
Recante la disciplina per la concessione in uso temporaneo e precario dei locali scolastici
Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera n.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
VISTO l’ art 45 comma 2 lett. d del D.I. 129/2018;
VISTO l’art 38 D.I. 129/2018;
VISTI gli artt.10 e 96 D.lvo 297/94 (Testo Unico della Scuola) Uso delle attrezzature delle scuole per attività diverse da quelle scolastiche
VISTA la L. 23 del 1996
VISTO l’art. 21 della L. 59/97 ( Autonomia Scolastica)
VISTO gli artt 8-9 del D.P.R. 275/99, ( Autonomia scolastica)
CONSIDERATO la convenzione tra la provincia di Ferrara e le scuole d’istruzione secondaria di secondo grado della provincia per la concessione in uso temporaneo a terzi di locali scolastici rif. Prot. 44/2018
RITENUTA l’opportunità di fissare i criteri e le modalità per la concessione in uso dei locali scolastici
Con voti unanimi espressi in termini di legge
DELIBERA
di adottare il seguente Regolamento che disciplina la concessione in uso temporaneo e precario dei locali scolastici dell’IIS Xxxx Xxxxxxxx.
Art. 1 PRINCIPI GENERALI
1.1 L'utilizzo delle strutture e dei locali scolastici e delle attrezzature e beni ivi contenuti da parte di terzi deve essere:
- compatibile con le finalità e la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile;
- non interferente con le attività didattiche;
- temporaneo
- tale da favorire i rapporti tra l’istituzione scolastica e il contesto sociale, culturale ed economico del territorio locale e le interazioni con il mondo del lavoro.
1.2 Ogni richiesta di attività proposta da parte di Enti/organismi/persone esterne alla scuola dovrà essere motivata e rivolta al Dirigente scolastico con congruo anticipo rispetto alla data richiesta per la concessione
La domanda di concessione dovrà indicare:
● Il soggetto richiedente;
● Il soggetto responsabile, con allegata copia del documento d’identità;
● data o periodo ed orario per il quale è richiesto l’uso dei locali;
● programma delle attività che saranno svolte;
● accettazione del presente regolamento;
● estremi della polizza assicurativa per la responsabilità civile;
● il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali, quale referente.
1.3 Il Dirigente scolastico risponderà per iscritto, autorizzando l’uso dei locali o negandolo con apposita motivazione.
1.4 Per le iniziative non gestite direttamente dalla scuola, verrà sottoscritta apposita convenzione che prevede esplicitamente la durata massima della concessione in uso dei locali; le principali modalità d’uso; i vincoli nell’uso dei locali e delle attrezzature da destinare esclusivamente alle finalità dell’iniziativa; le misure da adottare in ordine alla vigilanza, alla sicurezza, all’igiene, nonché alla salvaguardia dei beni patrimoniali e strumentali; il regime delle spese di pulizia dei locali e di altre spese connesse all’uso e al prolungamento dell’orario di apertura della scuola; il regime delle responsabilità per danni correlati all’uso dei locali e allo svolgimento delle attività; le circostanze per procedere a eventuale revoca della convenzione.
Art. 2
CRITERI DI CONCESSIONE DEI LOCALI SCOLASTICI
I locali scolastici sono primariamente destinati ad attività:
2.1 pertinenti fini istituzionali e comunque a scopi e attività compatibili con finalità educative, formative, ricreative, culturali, artistiche e sportive e con i compiti dell’istituzione medesima.
2.2. che perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscono all’arricchimento sociale, civile e culturale della comunità scolastica.
2.3 che favoriscono i rapporti fra istituzione scolastica, il territorio e il mondo del lavoro
L’attività svolta dai concessionari non deve interferire con le attività proprie della scuola e non deve recare pregiudizio alcuno al buon funzionamento dell’Istituto.
Art. 3 RESPOMSABILITA’ DEL RICHIEDENTE
3.1 L’istituto e le autorità scolastiche sono esenti da qualsiasi responsabilità per danni arrecati a cose o persone e/o per materiali o oggetti lasciati incustoditi al termine delle attività durante il periodo della concessione dei locali.
3.2. I firmatari assumono in solido con l’Ente/Organizzazione che rappresentano la responsabilità della corretta conservazione e utilizzo dei locali e delle attrezzature oggetto della concessione; i danni eventuali verificatisi nel corso dello svolgimento dell’attività oggetto della concessione sono a loro carico.
3.3. L’istituto Xxxx Xxxxxxxx non fornisce al concessionario alcuna forma di copertura assicurativa; pertanto nulla ha a pretendere dall’Istituto in caso di infortuni che si verificano durante il periodo della concessione.
Art. 4
OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO
4.1. Il concessionario ha l’obbligo di:
● stipulare con l’istituzione scolastica una apposita convenzione;
● assumere incarico di custodia dei locali ricevuti;
● sostenere le spese connesse all’utilizzo dei locali;
● indicare il responsabile dell’uso dei locali;
● prendere visione e osservare le normative e i regolamenti vigenti nel nostro istituto;
● adottare le di misure definite dalle normative in materia di salute e sicurezza, antincendio, primo soccorso e gestione delle emergenze;
● adottare e rispettare il piano di emergenza di Istituto;
● lasciare i locali in ordine e puliti;
● segnalare tempestivamente qualsiasi malfunzionamento/guasti/anomalie/danni di attrezzature e/o locali;
● custodire e rispettare la destinazione d’uso dei locali;
● avere una copertura assicurativa idonea;
● non concedere in sub-concessione i locali/attrezzature.
Art. 5
FASCE ORARIE DI UTILIZZO.
5.1 L'uso dei locali può essere richiesto esclusivamente in orari non interferenti con ordinarie attività scolastiche ma, di norma, solo contestualmente allo svolgimento di attività istituzionali. Negli altri casi la concessione potrà aver luogo solo nel caso in cui i canoni stabiliti siano remunerativi dei costi aggiuntivi di cui verrebbe gravata la provincia per l’attivazione di impianti, secondo quanto previsto dalla convenzione tra la provincia di Ferrara e le scuole d’istruzione secondaria di secondo grado.
Art. 6
DIVIETI PARTICOLARI
● Nei locali scolastici e nelle pertinenze è fatto assoluto divieto di fumare;
● è vietato accedere ad aree/locali a meno di autorizzazione rilasciata dal DS dell’IIS Xxxx Xxxxxxxx;
● è vietato sub concedere l’uso anche parziale dei locali oggetto della concessione;
● è vietato installare strutture fisse o di altro genere, se non specificatamente autorizzate dall’istituzione scolastica;
● è vietato modificare parti o componenti di impianto sulle attrezzature messe a disposizione;
● è vietato lasciare, all’interno dei locali e fuori dall’orario di concessione, attrezzi e quant’altro che pregiudichino la sicurezza dell’edificio e delle attrezzature ivi contenute;
● è vietato utilizzare attrezzature e materiali della scuola per le quali non esista;
● è vietato superare la capienza massima di persone consentita nei locali;
● è vietato l’ostruzione delle vie, percorsi, uscite di esodo con qualsiasi materiale.
Art. 7
CANONE DI CONCESSIONE
7.1 A fronte della concessione dei locali sono previste le seguenti quote da versare all’istituto entro un mese dalla sottoscrizione della convenzione.
Aula Magna Euro 100,00/giorno di attività |
Aula comune Euro 50,00/giorno di attività |
Laboratorio di Informatica Euro 100,00/giorno di attività |
Altri laboratori Euro 150,00/giorno di attività |
Eventuale copertura costi custodia e pulizia /sorveglianza personale collaboratore scolastico; Ore aggiuntive di servizio come da CCNL Scuola vigente pari a Euro 16,60/ora di servizio del Personale Collaboratore Scolastico |
Compenso forfetario per il Personale Amministrativo che curerà gli aspetti burocratici collegati pari a Euro 50,00 |
7.2 Eventuale copertura costi utilizzo materiali di laboratorio supplementari rispetto all’uso delle sole attrezzature sono da quantificare in apposita convenzione con delibera del Consiglio di Istituto.
7.3 Rimarranno a carico del concessionario le spese di pulizia dei locali e, quando dovuta, di sorveglianza.
7.4 Per le concessioni che prevedono un utilizzo prolungato di locali (per più giorni la settimana e per più settimane) i canoni sono ridotti fino al 50% solo se effettuate a favore di soggetti non aventi fini di lucro.
Art 8 CONCESSIONE GRATUITA
8.1 Le condizioni per concedere i locali a titolo gratuito sono disciplinate dalla “Convenzione tra la provincia di Ferrara e le scuole d’istruzione secondaria di secondo grado della provincia di Ferrara per la concessione in uso temporaneo a terzi di locali scolastici”. Rif prot n. 44/2018, scadenza 31/08/2022.
Art. 9
DECADENZA, REVOCA, RECESSO
9.1 Il mancato utilizzo dei locali e/o attrezzature per un congruo tempo (un terzo del tempo previsto) dalla sottoscrizione della concessione, comporta la decadenza della stessa.
9.2 La violazione o il mancato rispetto delle clausole di cui al presente regolamento, della normativa vigente o la carenza di sicurezza comportano la revoca immediata della concessione dei locali e attrezzature. La revoca delle concessioni può essere anche richiesta dalla Provincia per le stesse ragioni.
9.3 La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell’istituzione scolastica.
Punto 4. Calendario chiusura plessi e uffici
Il delegato del Dirigente scolastico propone la chiusura dei plessi e degli uffici nelle seguenti date da attuarsi nel presente anno scolastico, tenuto conto del calendario regionale a.s. 2019/2020 e delle festività del calendario civile(13/08/2020 X. Xxxxxxxx- Patrono, 15/08/2020 Ferragosto)
Sabato 11/04/2020 Sabato 18/07/2020 Sabato 25/07/2020 Sabato 01/08/2020 Sabato 08/08/2020 Mercoledì 12/08/2020 Venerdì 14/08/2020
Sabato 22/08/2020
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il D.P.R. 275/1999
- Visto il D.Lgs n.297/1994
- Sentito per le vie brevi il personale Ata
- Considerato che negli anni scolastici precedenti tale chiusura è stata attuata senza apportare pregiudizio al servizio
Delibera n. 31/2020
La chiusura prefestiva dell’Istituzione scolastica nei giorni Sabato 11/04/2020
Sabato 18/07/2020 Sabato 25/07/2020 Sabato 01/08/2020 Sabato 08/08/2020 Mercoledì 12/08/2020 Venerdì 14/08/2020 Sabato 22/08/2020
Le ore non prestate da parte del personale verranno recuperate con ore straordinarie da effettuare secondo necessità durante l’anno scolastico e/o con fruizione di ferie e festività soppresse.
Punto 5. Regolamento divieto di fumo
Il delegato del Dirigente Scolastico propone l’adozione di un Regolamento divieto di fumo.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto art. 2 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo;
- Legge 24/12/1934 n.2316 art. 25 – (Divieto per i minori di anni 16 di fumare in luogo pubblico
- Direttiva del Presidente del Consiglio 14/12/1995 - Divieto di fumo in determinati locali della pubblica amministrazione o dei gestori di servizi pubblici;
- Circolare Min. San. 28/03/2001 n. 4 Decreto Legislativo 81/2008
- Legge 16.01.2013 n. 3 art. 51 come modificato dall’art. 4 del D.L. 12.09.2013 n. 104 - Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca;
- Visto il Regolamento Divieto di Fumo
Delibera n. 32/2020
All’unanimità l’adozione del seguente REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NELLE STRUTTURE E NEI LOCALI DELL’ISTITUTO
REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NELLE STRUTTURE E NEI LOCALI DELL’ISTITUTO
DELIBERA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO n. DEL
ART. 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La scuola è istituzionalmente impegnata a far acquisire agli allievi comportamenti e stili di vita maturi e responsabili, finalizzati al benessere e improntati al rispetto della qualità della vita, dell’educazione alla convivenza civile e alla legalità. Pertanto sul tema del tabagismo si prefigge di:
● prevenire l’abitudine al fumo;
● incoraggiare i fumatori a smettere di fumare
● garantire un ambiente di lavoro salubre e conforme alle norme vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
● proteggere i non fumatori dai danni del fumo passivo;
● fare della scuola un ambiente “sano”, basato sul rispetto della persona e della legalità e che faciliti negli allievi scelte consapevoli orientate alla salute propria e altrui.
ART. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI
Il presente regolamento è emanato ai sensi della normativa vigente e in particolare:
● Art. 32 della Costituzione che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo;
● Legge 24/12/1934 n.2316 art. 25 – (Divieto per i minori di anni 16 di fumare in luogo pubblico
● Legge 11 novembre 1975, n. 584 - Divieto di fumare in determinati locali e su mezzi di trasporto pubblico;
● C.M. n. 05.10.1976, n. 69 - In sede di applicazione della legge n. 584 dell’11 novembre 1975;
● Direttiva del Presidente del Consiglio 14/12/1995 - Divieto di fumo in determinati locali della pubblica amministrazione o dei gestori di servizi pubblici;
● Legge 28/12/2001, n.448 art. 52 punto 20
● Legge 16.01.2003, n. 3 - Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione;
● art. 51 della L. 3 del 16/01/2003
● Atti di Intesa Stato Regioni in materia di divieto di fumo del 16.12.04;
● Circolare Min. San. 28/03/2001 n. 4
Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004
● Legge 30.12.2004, n. 311;
● Legge finanziaria 2005 (incrementa del 10% le sanzioni precedenti)
● Circolare 2/SAN/2005 14 gen 2005 Circolare 3/SAN/2005 25 gen 2005
● Decreto Legislativo 81/2008 CCNL scuola 2006-2009 D.L. n. 81 del 9-04-2008
● Legge 16.01.2013 n. 3 art. 51 come modificato dall’art. 4 del D.L. 12.09.2013 n. 104 - Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca;
● D.L. 12.09.2013 n. 104 - Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (Convertito da L. 128/2013);
● Decreto Legge 104 del 12 settembre 2013
● D.L. 12.01.2016 n. 6 (in vigore dal 2.2.2016) – finalizzato ad assicurare un elevato livello di protezione della salute
ART. 3. LUOGHI SOGGETTI AL DIVIETO DI FUMO
È stabilito il divieto di fumo, anche per le sigarette elettroniche, in tutti i locali dell'Istituto e sue pertinenze e precisamente: cortili, parcheggi, atri ed ingressi, aule, corridoi, uffici, archivi, biblioteche, scale, ascensori, disimpegni, laboratori, palestre, biblioteca, sale docenti, bagni, spogliatoi, laboratori e ogni locale di pertinenza dell’istituto. Altresì il divieto viene esteso a tutte le aree esterne ed alle scale di emergenza esterne.
Nei locali scolastici e nelle suddette aree sono apposti cartelli con l’indicazione del divieto di fumo, della relativa norma, delle sanzioni applicabili, nonché l’indicazione dei preposti cui spetta vigilare nella struttura.
ART. 4. SOGGETTI PREPOSTI AL CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE DEL DIVIETO DI FUMO
I responsabili preposti al controllo dell’applicazione del divieto di fumo sono individuati dal Dirigente Scolastico nelle persone dei docenti e del personale ATA.
Tutto il personale docente e ATA ha l'obbligo di rilevare eventuali violazioni e di comunicarle ai funzionari incaricati. A tal fine dovrà essere posta particolare cura nella sorveglianza/vigilanza, durante l'intervallo, anche all'esterno dell'edificio, e al cambio dell’ora di lezione.
E' compito dei responsabili preposti:
● vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi dove vige il divieto;
● vigilare sulla corretta osservanza del divieto da parte di tutti i soggetti presenti nella scuola (allievi, personale docente e non docente, genitori, visitatori) e procedere alla contestazione delle infrazioni e verbalizzarle.
ART. 5 – PROCEDURA DI ACCERTAMENTO, CONTESTAZIONE E NOTIFICAZIONE
Nei casi di violazione del divieto, i responsabili, preposti al controllo dell’applicazione del divieto di fumo, procedono alla contestazione immediata al trasgressore, previa redazione in triplice copia del verbale, utilizzando esclusivamente la modulistica dell’amministrazione scolastica. In mancanza di contestazione personale al trasgressore, gli estremi della violazione debbono essere notificati all’interessato entro il termine di 30 giorni dall’accertamento, mediante raccomandata A/R a cura della segreteria dell’Istituto.
Se il trasgressore è minorenne, la notifica dovrà essere inviata ai titolari della responsabilità genitoriale, mediante raccomandata A/R, unitamente al modello predisposto per il pagamento. La compilazione del verbale va previamente preceduta dalla numerazione progressiva e dalla personalizzazione con il timbro dell’Istituto.
Il verbale è sempre in triplice copia:
a. una per il trasgressore (consegnata o notificata)
b. una per l’Istituto Scolastico
c. una per il Prefetto
L’autorità competente a ricevere scritti difensivi è il Prefetto.
ART. 6 – SANZIONI
Come stabilito dall'art. 7 della Legge 584/75 e successive modifiche, e dalla Legge 311/2004 “Legge finanziaria 2005”, i trasgressori sono soggetti ad una sanzione amministrativa cioè al pagamento di una somma da 27,50 € a 275,00 €. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino ai 12 anni di età.
I responsabili dell’applicazione della normativa che non fanno rispettare le disposizioni di legge, sono soggetti al pagamento della sanzione amministrativa da 220,00 € a 2200,00 €.
I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei luoghi dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono anche essere sottoposti a procedimento disciplinare, secondo quanto previsto dalla normativa contrattuale vigente.
ART. 7 - PAGAMENTO DELLE SANZIONI
Ai sensi della normativa vigente, al personale dipendente dell’Ente Scolastico è vietata la riscossione diretta della sanzione amministrativa.
Ai sensi dell’art. 16 della Legge 689/81, il trasgressore può effettuare il pagamento entro 60 giorni dalla contestazione immediata o, se questa non vi è stata, dalla notificazione degli estremi della violazione.
In forza di tale norma il trasgressore può pagare 1/3 del massimo o il doppio del minimo se più favorevole. In applicazione a ciò la violazione del divieto di fumo comporta il pagamento del doppio del minimo, pari a 55,00 €.
Nel caso in cui la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino ai 12 anni di età, l’oblazione consiste nel pagamento di 110,00 €.
Le persone preposte al rispetto del divieto di fumo che non ottemperino alle disposizioni di legge e del presente regolamento sono ammesse a pagare, con effetto liberatorio, entro il termine di 60 giorni, la somma di 440,00 €.
Il pagamento della sanzione amministrativa può essere effettuato:
● in banca o presso gli Uffici Postali utilizzando il modello F23 - Codice tributo 131T e indicando la causale del versamento (Infrazione al divieto di fumo – IIS XXXX XXXXXXXX – verbale n°... del… )
● presso gli Uffici Postali tramite bollettino di conto corrente postale intestato alla tesoreria Provinciale competente per Territorio, indicando la causale del versamento come sopra.
L’interessato dovrà far pervenire, entro 60 giorni, a mano o per posta, la ricevuta del versamento alla segreteria dell’XXX XXXX XXXXXXXX (Xxx X.X. Xxxxxxx, 00 -00000 Xxxx Xxxxx Xxxxxxx (XX)), onde evitare l’inoltro del rapporto al Prefetto territorialmente competente.
ART. 8 - SCRITTI DIFENSIVI
Entro trenta giorni dalla data di contestazione o di notificazione della violazione, l’interessato può far pervenire all’Autorità competente a cui è stato inoltrato il verbale scritti difensivi e può chiedere di conferire con la medesima Autorità.
L’autorità competente a ricevere scritti difensivi è il Prefetto.
ART. 9 - ENTRATA IN VIGORE
Con l’entrata in vigore del presente Regolamento, cessano di avere efficacia le norme con esso incompatibili. Resta valido quanto già comunicato con le precedenti circolari a tutto il personale ed agli allievi dell’Istituto nonché alle relative famiglie ed ai visitatori. Ai fini di una più ampia informazione e sensibilizzazione in materia, il presente "Regolamento" è pubblicato all’Albo e sul sito dell'Istituto Scolastico.
ART. 10 - NORME FINALI
Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento è fatto rinvio alle disposizioni di legge vigenti.
Punto 6. Vademecum procedimento sanzioni disciplinari alunni (allegato al regolamento disciplina)
Il delegato del Dirigente Scolastico propone l’adozione di un Vademecum procedimento sanzioni disciplinari alunni come integrazione al Regolamento disciplina alunni.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il D. Lgs 297/1994, art 10
- Visto il DPR 275/1999, art 38 e art 45
- Visto il DPR 249/98 “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
- Considerato il vigente Regolamento di Istituto
- Dopo aver esaminato in modo approfondito e particolareggiato l’opportunità di rendere efficace un vademecum a integrazione del Regolamento di Istituto
Delibera n. 33/2020
All’unanimità l’adozione del seguente Vademecum
VADEMECUM DISCIPLINARE ALUNNI
FONTI
1. Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297
2. DPR 249/98 “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” 3. DPR 235/2007
4. Nota MIUR n. 3602 del 31/07/2008
5. L.241/1990
6. Regolamento d’Istituto
OBIETTIVI
Le istituzioni scolastiche si ispirano al principio fondamentale della finalità educativa e “costruttiva” e non solo punitiva della sanzione e alla non interferenza tra sanzione disciplinare e valutazione del profitto (art 4, comma 3, DPR 249).
“Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno; tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano; allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica”. ( art.4, comma 5, DPR 235/2007).
All’interno della scuola si possono far svolgere: il volontariato nell’ambito della comunità scolastica, i lavori di segreteria, la pulizia dei locali della scuola, le piccole manutenzioni, il riordino di cataloghi e di archivi presenti nelle scuole, la frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale, la produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola e altro.
I ricorsi contro la sanzione disciplinare vanno presentate all’organo di Garanzia della scuola che decide in merito. L’accettazione di attività alternative alla sospensione equivale a rinuncia all’eventuale ricorso. L’attività alternativa non comporta la cancellazione del provvedimento disciplinare, ma evidenzia che l’allievo ha assunto consapevolezza della manchevolezza del suo operato, di cui il consiglio di classe terrà conto nel momento dell’attribuzione del voto di condotta in sede di scrutinio.
GLI ORGANI COMPETENTI A COMMINARE LE SANZIONI
Le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono riservate alla competenza del Consiglio di Classe e del Consiglio d’Istituto:
a) le sanzioni ed i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo fino a 15 giorni sono sempre adottati dal CONSIGLIO DI CLASSE;
b) le sanzioni che comportano un allontanamento superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal CONSIGLIO DI ISTITUTO.
CONSIGLIO DI CLASSE “ALLARGATO” A TUTTE LE COMPONENTI
Il Consiglio di classe in materia di allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni, secondo l’interpretazione maggiormente conforme al disposto normativo (art. 5 D.Lgs. n. 297/1994) opera nella composizione allargata a tutte le componenti, rappresentanti di studenti e i genitori, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi) .
In un consiglio di classe straordinario, convocato per decidere su eventuali provvedimenti disciplinari, i docenti assenti non devono essere sostituiti da colleghi come accade negli scrutini.
I rappresentanti dei genitori e degli studenti hanno diritto ad esprimersi durante il dibattito nonché di voto al pari dei docenti.
Le deliberazioni sono assunte a maggioranza, non si computano le astensioni. Una volta che la decisione è stata assunta, assume il carattere della collegialità.
Giova in ultimo ricordare che le singole posizioni assunte all’interno degli organi collegiali, nonché l’andamento delle discussioni che hanno poi portato alle deliberazioni, non possono essere rilevate all’esterno, né in alcun modo agli allievi o ai genitori di questi.
PROCEDIMENTO
1. Nota disciplinare dettagliata e oggettiva, priva di qualsiasi forma di pre-giudizio
2. Richiesta di convocazione del consiglio di classe straordinario, di norma da parte del coordinatore, mediante la presentazione di una sintetica e circostanziata relazione redatta dal docente che ha rilevato l’infrazione. Si sottolinea che per la convocazione del cdc straordinario non è necessario rispettare i 5 giorni di preavviso, ravvisandosi la straordinarietà e l’urgenza
3. Valutate le evidenze, convocazione del consiglio di classe straordinario
4. Consegna alla famiglia dell’alunno, e all’alunno, del documento “contestazione di addebito” da cui risulta l’Avvio del procedimento attraverso la modalità indicata di seguito:
● Convocazione della famiglia e consegna brevi manu
● Solo quando la famiglia si rifiutasse di ritirare personalmente: fonogramma della telefonata per registrare il rifiuto, comunicazione telefonica del contenuto della contestazione e invio con raccomandata a/r.
5. Eventuale, in quanto facoltativa, audizione dell’alunno
6. Riunione del consiglio di classe straordinario
7. Compilazione della notifica della sanzione, con definizione precisa della stessa (definizione delle date, dei modi ecc…)
8. Consegna della notifica alla famiglia attraverso una della modalità indicata di seguito:
● Convocazione della famiglia e consegna brevi manu
● Solo quando la famiglia si rifiutasse di ritirare personalmente: fonogramma della telefonata per registrare il rifiuto, comunicazione telefonica della sanzione irrogata e invio con raccomandata a/r.
Tutti i documenti devono essere firmati dal DS e successivamente protocollati. Il documento, in duplice copia, deve essere firmato del genitore , e la copia firmata deve essere inserito nel fascicolo personale dello studente.
Si raccomanda di evidenziare con fonogramma tutte le comunicazioni telefoniche intercorse con la famiglia, la quale deve essere puntualmente avvisata di ogni fase del procedimento disciplinare.
Altresì si ricorda che la mancata notifica alla famiglia dell’avvio del procedimento (se consegnato il documento all’alunno, egli può omettere la comunicazione alla famiglia), così come la mancanza di elementi essenziali, è causa di illegittimità del provvedimento disciplinare. Pertanto i docenti non dovranno ridurre i contenuti dei modelli che seguono ma curarne una accurata compilazione.
VERBALE N°
CONSIGLIO DI CLASSE STRAORDINARIO
Il giorno alle ore si è riunito, presso i locali dell’Istituto di Istruzione Secondaria “Xxxx Xxxxxxxx”, il Consiglio straordinario della classe
Sono presenti i docenti:
Docente | Materia |
È assente giustificato il Prof. /Non risulta assente nessun docente
Verificato il numero legale dei Docenti per poter procedere e individuato come coordinatore e verbalizzante il docente , si passa all’esame dei punti all'ordine del giorno:
Presiede il Dirigente Scolastico Dott.
Punto 1.
La seduta si apre con un intervento del/lla Prof./ssa Xxxxxxx i fatti si apre un’ampia discussione.
Lo studente/I genitori ha/nno presentato memorie scritte in data, delle quali si dà lettura al consiglio di classe.
Lo studente/i genitori non ha/nno fatto pervenire memorie difensive entro il termine indicato sulla notifica dell’avvio del procedimento.
La coordinatrice procede alla lettura delle dichiarazioni scritte dello studente. I docenti procedono quindi alla proposta di sanzione disciplinare.
Il D.S. sentiti e analizzati i fatti insieme ai Xxxxxxx prospetta tutte le possibili soluzioni conseguenti all'accaduto, sottolineandone la gravità.
Vista la violazione dell’art. del Regolamento d’Istituto, si propone la seguente sanzione:
●
Alle ore il consiglio di classe apre alla componente rappresentante dei genitori e degli alunni: sono presenti il Sig/ra in qualità di rappresentante dei genitori e gli studenti in qualità di rappresentanti di classe.
Risultano assenti i rappresentanti dei genitori/studenti.
Il Dirigente Scolastico illustra in modo esaustivo quanto emerso in sede di consiglio di classe.
Viene proposto dal c.d.c. integrato dai rappresentanti di applicare, nei confronti dell'alunno il provvedimento…………………………………………………….
Il c.d.c. allargato alla componente genitori e studenti, delibera all’unanimità/a maggioranza di comminare una sanzione disciplinare consistente in una …………………………………
La delibera di sospensione verrà comunicata, formalmente, alla famiglia dell'alunno.
Avendo esaurito la discussione dell’ordine del giorno, la seduta è tolta alle ore .
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Il Coordinatore di Classe e verbalizzante Il Dirigente Scolastico
Avvio procedimento - Contestazione di addebito
Ai Genitori dell’alunno Classe
Oggetto: Contestazione dell’ addebito allo studente ……………….in relazione ai fatti avvenuti il……………….
e comunicazione di avvio del procedimento
Il Dirigente scolastico,
Preso atto di;
acquisite le dichiarazioni dello studente ( in caso contrario non mettere ) ha accertato che lo studente in data ……………si è reso responsabile di ……………..
Considerato la violazione il Dirigente scolastico,
A) rilevando nel comportamento dello studente la violazione delle norme relative
al Regolamento d’Istituto.
B) considerato, inoltre, che uno dei doveri principali dello studente è stabilito dall’art 3, comma 2 del DPR 249/98 “Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1”
contesta allo studente i fatti avvenuti e comunica l’avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti rammentando che la sanzione prevista dal Regolamento d’Istituto per le contestate violazioni è:
Ai sensi de DPR 249/98 art. 4, co.5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
La presente contestazione di addebito viene notificata alla famiglia.
Il Dirigente Scolastico
Prot.n° del
Ai Genitori dell’alunno |
All’alunno Classe: |
OGGETTO: notifica del provvedimento disciplinare assunto dal Consiglio di Classe nei confronti dell’alunno…………….., in relazione ai fatti avvenuti il …………………
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO | il DPR 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, modificato dal DPR 21 novembre 2007, n.235 e, in particolare, l’art. 4 comma 2 che recita «I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica»;. |
VISTO | il Regolamento di disciplina degli alunni al |
VISTA | la comunicazione prot.n° del |
VISTA | la delibera assunta dal consiglio di classe nella seduta del con la quale è stato deciso di irrogare allo studente la sanzione di …………………. |
NOTIFICA
- Allo studente …………………..è irrogata la sanzione disciplinare di …………………………
La presente notifica viene effettuata
o mediante comunicazione telefonica con fonogramma
o per consegna brevi manu
o Con Raccomandata A/R
In tale periodo i docenti provvederanno a ……… e lo studente dovrà……………
Avverso al provvedimento è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia Interno alla scuola entro 15 giorni dal ricevimento della notifica del medesimo. Il ricorso dovrà essere indirizzato al Dirigente scolastico. L’Organo di Garanzia Interno dovrà decidere entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso. Contro la decisione dell’Organo di Garanzia Interno è ammesso ricorso all’Organo di Garanzia Regionale entro 15 giorni decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’Organo di Garanzia Interno.
È consentito agli interessati l’accesso ai documenti come previsto dalla Legge 241/1990 e successive modifiche.
Lido degli Estensi,
Punto 7. Avvio ristorante didattico
Il Dirigente Scolastico
Il delegato del Dirigente Scolastico propone l’attività di Xxxxxxxxxx e Xxx Xxxxxxxxx quale opportunità didattico- formativa di particolare valenza da realizzarsi nell’ambito delle ore di esercitazione dei laboratori di cucina e sala-bar. L’iniziativa tende anche alla promozione del benessere del personale per la prevenzione del burnout. Al fine di regolamentare il contributo alle spese di laboratorio, analizzati i costi delle materie prime impiegate, si propone un tariffario con le specifiche dei singoli prodotti offerti. Il laboratorio sarà accessibile al personale della scuola con orario di funzionamento flessibile in funzione delle attività didattiche curricolari.
Menù di tre portate completo di aperitivo, bevande e caffè | 12 euro |
Caffè | 0,50 |
Cappuccino | 0,70 |
Orzo | 0,50 |
Cioccolato | 0,70 |
Cioccolato con panna | 1,00 |
Tè al limone | 0,70 |
Latte macchiato | 0,70 |
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il DPR 275/1999
- Vista la L. 107/2015
- Visto il D. Lgl 81/2018
Delibera n. 34/2020
all’Unanimità l’avvio delle attività di ristorante ristorante e bar didattico.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il DPR 275/1999
- Vista la L. 107/2015
- Visto il D. Lgl 81/2018
- Considerato il costo delle materie prime
Delibera n. 35/2020
all’Unanimità la seguente tabella contributo alle spese di laboratorio
Menù di tre portate completo di aperitivo, bevande e caffè | 12 euro |
Caffè | 0,50 |
Cappuccino | 0,70 |
Orzo | 0,50 |
Cioccolato | 0,70 |
Cioccolato con panna | 1,00 |
Tè al limone | 0,70 |
Latte macchiato | 0,70 |
Punto 8. Concessione uso locali
Il Dirigente Scolastico illustra al Consiglio di Istituto la richiesta pervenuta dalla protezione civile di Comacchio, di realizzare nei locali dell’istituto un’attività gratuita di doposcuola e aiuto compiti a favore degli alunni dell’istituto nelle giornate di Lunedì e Giovedì dalle ore14,30 alle ore 16,30.
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- Visto il D. Lgs 297/1994, art 96
- Visto il decreto 129/2018, art 38 e art 45
- Vista la L. 23/1996
- Considerata la Convenzione tra provincia di Ferrara e le scuole d’istruzione secondaria di II Grado della provincia di Ferrara per la concessione in uso temporaneo a terzi di locali scolastici Prot n. 44/2018
Delibera n. 36/2020
all’unanimità la concessione della temporanea concessione dei locali a titolo gratuito alla Protezione Civile di Comacchio per lo svolgimento di attività di doposcuola rivolta agli studenti dell’istituto
Esauriti i punti all’o.d.g., la seduta è tolta alle ore 16,30
Il Presidente Il verbalizzante
Sig.ra Xxxxx Xxxxxxx Prof.ssa Xxx Xxxxxxxx