GIANFRANCO GAGLIARDI
Firmato digitalmente da
XXXXXXXXXX
XXXXXXXXX
CN = XXXXXXXXX
XXXXXXXXXX
C = IT
REALIZZAZIONE
DI
UN
IMPIANTO
FOTOVOLTAICO
DENOMINATO “STRAZZERI”, DI POTENZA COMPLESSIVA
20,119 MWp POSIZIONATO A TERRA, COMPOSTO DA 4 LOTTI DI IMPIANTI, SITO IN CONTRADA IUNGETTO SNC COMUNE DI CATANIA (CT)
COMMITTENTE: SUNCORE 5 AMARANTO 1 S.R.L
SITO INSTALLAZ.: C.da Iungetto snc - Catania (CT)
OGGETTO: IMPIANTO DI PRODUZIONE LIVELLO PROGETT.: PROGETTO DEFINITIVO ELABORATO: RELAZIONE TECNICA GENERALE
REVISIONE: DATA:
1
24/01/2020
PROGETTISTA: DOTT. XXX. XXXXX XXXXXXXXXX
SOMMARIO
COMMITTENTE 3
LOCALIZZAZIONE ED INQUADRAMENTO CATASTALE DEL SITO DI INSTALLAZIONE 3
CARATTERISTICHE DEL SITO DI INSTALLAZIONE 4
SCHEDA SINTETICA DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO 4
DATI GENERALI IMPIANTO FOTOVOLTAICO 4
CRITERI ADOTTATI PER LE SCELTE PROGETTUALI 4
NORMATIVA DI RIFERIMENTO 5
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEI MATERIALI PRESCELTI 5
IMPIANTO FOTOVOLTAICO – CARATTERISTICHE DI DETTAGLIO 5
QUADRI ELETTRICI 8
CAVI ELETTRICI 9
MISURE DI PROTEZIONE E SICUREZZA 9
RADIAZIONE SOLARE DISPONIBILE NELLA LOCALITA’ IN OGGETTO 11
STIMA DEL RENDIMENTO ENERGETICO DELL’IMPIANTO 12
STIMA DELLA PRODUZIONE ENERGETICA DELL’IMPIANTO 13
VERIFICHE TECNICO - FUNZIONALI (COLLAUDO) 13
COMPATIBILITA’ ELETTROMAGNETICA (EMC) 13
PIANO DI DISMISSIONE E DI RIPRISTINO DEL SITO 13
PREMESSA
La presente relazione è tesa a definire gli aspetti tecnici relativi ad un impianto di potenza complessiva pari a 20,119 MWp, composto da un impianto fotovoltaico posizionato a terra, da installare nel Comune di Catania (CT) – C.da Iungetto snc.
Lo scopo del presente documento è quello di fornire tutti gli elementi atti a dimostrare la rispondenza del progetto definitivo alle finalità dell’intervento.
COMMITTENTE
SOCIETA’: SUNCORE 5 AMARANTO 1 S.R.L
Sede legale: CAMPOBASSO (CB), XXXXXXXX XXX XXXXXXXX XX XXXXX 000 XXX 00000– P.IVA 01810160703
LOCALIZZAZIONE ED INQUADRAMENTO CATASTALE DEL SITO DI INSTALLAZIONE
Sito di installazione: C.da Iungetto - Catania (CT) Coordinate geografiche: Lat 37.447047°, Long 15.001090°
Immobili censiti catastalmente al NCEU Comune CATANIA (CT): Lotto 1: F.42 P.123
Lotto 2: F.46 P.17
LOTTO 3: F.46 P. 44, 102, 455
LOTTO 4: F. 46 P. 86,87
CARATTERISTICHE DEL SITO DI INSTALLAZIONE
I moduli fotovoltaici saranno collocati a terra, su un terreno adibito ad attività agricole.
SCHEDA SINTETICA DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO
DATI GENERALI IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Modulo fotovoltaico utilizzato Longisolar LR4-72HBD 435M
Numero Moduli Fotovoltaici 00000
Xxxxxxx nominale totale dell’impianto 20,119 MWp
630
Inverter utilizzato Santerno TG900 1500V TE-
Numero inverter 9x 2MW + 2 x 1MW
Connessione alla rete elettrica Media tensione 20 kV
TIPOLOGIA DI INSTALLAZIONE
IMPIANTO A TERRA CON INSEGUITORI MONOASSIALI SOLTIGUA iTRACKER
Allineamento N-S
Esposizione del generatore fotovoltaico
Inseguimento E-O
Radiazione globale annua unitaria (basato su dati PV-GIS) 1990 kWh/m2·anno Potenza nominale impianto 20,119 MWp
Rendimento energetico impianto stimato 80% Fattore di riduzione per ombreggiamenti stimato 95%
Producibilità netta unitaria, per il 1° anno 1530 kWh/kWp/anno
Producibilità netta impianto, per il 1° anno 30,80 MWh/anno
CRITERI ADOTTATI PER LE SCELTE PROGETTUALI
Al presente progetto definitivo si giunge dopo l’effettuazione di verifiche progettuali inerenti la fattibilità dell’intervento dal punto di vista tecnico-economico. I criteri seguiti per la progettazione dell’impianto e delle strutture sono in linea con gli usuali criteri di buona tecnica e di regola dell’arte applicati conformemente alle normative obbligatorie vigenti.
In particolare, la progettazione è stata elaborata conformemente alle disposizioni del D.M. 5-5-2011 e s.m.i. “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.” come integrate dalle deliberazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
L’impianto fotovoltaico e i relativi componenti rispettano, ove di pertinenza, le prescrizioni contenute nelle norme tecniche di seguito elencate. Si applicano inoltre i documenti tecnici emanati dai gestori di rete e le deliberazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas riportanti disposizioni applicative per la connessione ed esercizio di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica pubblica.
Si precisa che l’elenco sotto riportato non è da intendersi esaustivo; ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamate si considerano applicabili, ove di pertinenza.
CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
CEI 64-8, parte 7, sezione 712: Sistemi fotovoltaici solari (PV) di alimentazione;
CEI 11-20;V1: Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria;
CEI EN 61727 (CEI 82-9): Sistemi fotovoltaici (FV) - Caratteristiche dell'interfaccia di raccordo con la rete;
CEI EN 61215 (CEI 82-8): Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo;
CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa tensione;
CEI EN 60439 (CEI 17-13): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT);
CEI EN 60099-1 (CEI 37-1): Scaricatori - Parte 1: Scaricatori a resistori non lineari con spinterometri per sistemi a corrente alternata ;
CEI EN 62305 (CEI 81-10): Protezione contro i fulmini;
CEI 0-2: Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici; UNI 10349: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici;
CEI 13-4: Sistemi di misura dell'energia elettrica - Composizione, precisione e verifica; CEI EN 62053-21 (CEI 13-43): Apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) -
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEI MATERIALI PRESCELTI
L’impianto fotovoltaico è sostanzialmente un impianto elettrico, collegato alla rete di distribuzione locale. Questo tipo di impianti, come previsto dallo stesso D.M. 5-5-2011 e s.m.i., presentano un alto livello di regolamentazione tecnica obbligatoria, sia a riguardo della architettura della progettazione (documenti obbligatori, caratteristiche del progetto, ecc.), sia a riguardo dei materiali da utilizzare (compatibilità elettrica ed elettromagnetica, marchi di qualità, prestazioni, ecc). Le scelte dei materiali impiegati, quindi, hanno fatto riferimento a questo quadro normativo obbligatorio, in certo senso “standardizzato”, il quale, di per sé, garantisce l’alta qualità costruttiva e prestazionale dei materiali utilizzati.
IMPIANTO FOTOVOLTAICO – CARATTERISTICHE DI DETTAGLIO
POTENZA NOMINALE
L’impianto fotovoltaico in oggetto avrà una potenza nominale pari a 20,119 MWp, pari al prodotto tra il numero totale dei moduli da utilizzare e la potenza nominale del singolo modulo: 46251 moduli x 435 W/modulo= 20,119 MWp.
I moduli fotovoltaici occuperanno una superficie totale netta pari a circa 107950m2.
MODULI FOTOVOLTAICI
Saranno utilizzati moduli fotovoltaici del produttore Longisolar serie LR4-72HBD 435M modello da 435 Wp. Si allega la scheda tecnica del modulo fotovoltaico.
CONFIGURAZIONE STRINGHE FOTOVOLTAICHE
Si prevede di collegare in serie i complessivi 46251 moduli fotovoltaici, suddivisi in stringhe composte da 27 moduli fotovoltaici.
Il sezionamento, la protezione delle stringhe sarà realizzato mediante quadri elettrici di campo opportunamente accessoriati.
CONVERSIONE STATICA CC/CA – CABINA ELETTRICA DI CONVERSIONE
Il gruppo di conversione da corrente continua a corrente alternata dell’energia elettrica prodotta sarà costituito complessivamente da n. 20 inverter del produttore “Santerno” modello “TG900 1500V TE-630” di potenza nominale lato alternata di 900 kW.
Si allega la scheda tecnica dell’inverter.
A ciascun inverter afferisce una quota-parte del generatore fotovoltaico, secondo il seguente prospetto, suddiviso in funzione dei lotti:
Lotto 1
Inverter | Numero stringhe (da 27) | Potenza afferente all’inverter |
Inverter 1 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 2 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 3 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 4 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 5 | 85 | 998,32kW |
TOTALE | 5038,6 kW |
Lotti 2 e 4
Inverter | Numero stringhe (da 27) | Potenza afferente all’inverter |
Inverter 1 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 2 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 3 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 4 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 5 | 85 | 998,32kW |
Inverter 6 | 85 | 998,32kW |
Totale | 6036,92 kW |
Lotto 3
Inverter | Numero stringhe (da 27) | Potenza afferente all’inverter |
Inverter 1 | 86 | 1010,07 kW |
Inverter 2 | 85 | 998,32kW |
Inverter 3 | 85 | 998,32kW |
Totale | 3006.71 kW |
Gli inverter saranno ubicati in una cabine elettriche, denominate “cabine di trasformazione”, opportunamente dislocate all’interno dell’area di proprietà del committente. La cabina ospiterà gli inverter ed i quadri elettrici generali di parallelo stringhe in corrente continua.
TRASFORMAZIONE BT/MT – CABINA ELETTRICA DI TRASFORMAZIONE
Le linee elettriche in corrente alternata trifase in uscita da ogni inverter saranno a 400 V concatenata. Su tali linee saranno ubicati i gruppi di misura dell’energia prodotta incentivata e i dispositivi di protezione e sezionamento delle medesime linee, in apposito quadro generale di bassa tensione.
Una serie di trasformatori elevatori bt/MT, dotati di un avvolgimento bt a 400 V ed un avvolgimento MT a 20 kV, di potenza nominale 1800 kVA e 900KVA , consentirà la connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di media tensione 20 kV. Viene di seguito specificato il n° di trasformatori per lotto lotto.
Lotto | N° trasformatori |
1 | 3 |
2 | 3 |
3 | 2 |
4 | 3 |
Le suddette apparecchiature elettromeccaniche saranno ubicate all’interno di apposite cabine elettriche, denominate “cabine di trasformazione”.
PROTEZIONE GENERALE E PROTEZIONE DI INTERFACCIA
Le cabine elettriche di trasformazione ospiteranno, entro apposito vano, gli scomparti elettromeccanici destinati a svolgere le funzioni di protezione generale e di protezione di interfaccia. Essi saranno installati a monte del trasformatore bt/MT, a livello 20 kV.
QUADRI ELETTRICI
Ai fini della sicurezza, tutti i quadri elettrici saranno dotati di sportelli con chiusura a chiave per impedire manovre ad individui estranei al personale autorizzato e per evitare l’ingresso di corpi estranei.
Nel seguito si fornisce una descrizione qualitativa delle caratteristiche principali dei quadri elettrici prescelti:
1) Quadri di campo dc per il parallelo stringhe (QDC): si tratta dei quadri contenenti i dispositivi per realizzare il parallelo delle stringhe e per la protezione e sezionamento delle stesse. Ciascun quadro sarà completo dei dispositivi per la protezione dei circuiti dagli effetti delle correnti di guasto, per il sezionamento sottocarico degli stessi e per la protezione dell’inverter dagli effetti delle sovratensioni;
2) Quadri di bassa tensione (QBT): si tratta dei quadri contenenti i dispositivi di protezione magnetotermici posti all’uscita in corrente alternata degli inverter.
3) Quadri di Media Tensione (QMT): si tratta dei quadri contenenti le unità di arrivo/partenza e le protezioni delle linee/apparecchiature presenti sulla rete MT di utente.
4) Quadro servizi ausiliari (QAUX): si tratta del quadro che fornisce le alimentazioni ausiliarie agli inverter, ai sistemi informatici del monitoraggio/controllo del funzionamento del generatore fotovoltaico e degli inverter, agli impianti di raffreddamento delle apparecchiature elettroniche principali.
CAVI ELETTRICI
Saranno impiegate le le seguenti tipologie di cavi in funzione delle condizioni di posa:
1) cavo “solar” tipo FG21M21 0,6/1 kV, unipolare, resistente all’ozono e ai raggi UV, conforme alle Norme IMQ CPT065 / CEI 20-35 / 20-37P2 / EN 00000-0-0 / EN 00000-0-0 / EN 00000-0-0. Saranno utilizzati per l’interconnesione dei moduli fotovoltaici e per il collegamento delle stringhe ai quadri di campo;
2) cavo unipolare tipo FG16 0,6/1 kV o multipolare tipo FG16(O)R 0,6/1 kV, o equivalenti, adatti per pose in ambienti interni o esterni anche bagnati. Saranno utilizzati per pose prevalentemente in tubazioni interrate e/o per condutture in esterno.
3) cavo unipolare tipo FS17 o equivalente. Saranno utilizzati prevalentemente per i cablaggi all’interno dei quadri elettrici in bassa tensione e per realizzare le condutture elettriche in bassa tensione entro tubi in aria in interni.
4) cavo unipolare tipo FS17, o equivalente per collegamenti equipotenziali ai fini della messa a terra di sicurezza.
La scelta delle sezioni dei cavi è stata effettuata in base alla loro portata nominale (calcolata in base ai criteri di unificazione e di dimensionamento riportati nelle tabelle CEI-UNEL), alle condizioni di posa e di temperatura, al limite ammesso dalle Norme per quanto riguarda le cadute di tensione massime ammissibili (inferiori al 2%) ed alle caratteristiche di intervento delle protezioni secondo quanto previsto dalle vigenti Norme CEI 64-8. Particolare attenzione è stata riservata alla scelta delle sezioni dei cavi dei circuiti afferenti ai gruppi di misura dell’energia prodotta al fine di rendere trascurabili le perdite energetiche per effetto joule sugli stessi.
MISURE DI PROTEZIONE E SICUREZZA
L’impianto in oggetto e tutte le parti che lo costituiscono sono progettati e realizzati in modo tale da assicurare, nelle condizioni che possono essere ragionevolmente previste, la protezione delle persone e dei beni contro i pericoli ed i danni derivanti dal loro utilizzo nonché garantire il loro corretto funzionamento per l’uso previsto.
Sono quindi adottate le seguenti misure di protezione:
• protezione relative ai contatti diretti e indiretti;
• protezione relativa alle sovracorrenti;
• protezione relativa alle sovratensioni.
Inoltre è opportunamente garantito il sezionamento dei circuito ove necessario.
PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI
La protezione contro i pericoli derivanti da contatti con parti ordinariamente in tensione è realizzata conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8 mediante opportuno isolamento delle parti attive, rimovibile solo mediante distruzione ed in grado di resistere a tutte le sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche alle quali può essere sottoposto nel normale esercizio e mediante l’utilizzo di involucri idonei ad assicurare complessivamente il grado di protezione IP XXB (parti in tensione non raggiungibili dal filo di prova) e, sulle superfici orizzontali superiori a portata di mano, il grado di protezione IP XXD (parti in tensione non raggiungibili dal filo di prova). A tal fine saranno impiegati cavi a semplice isolamento posati entro canalizzazioni in materiale isolante e/o cavi a doppio isolamento; le connessioni verranno realizzate all’interno di apposite cassette con coperchio apribile esclusivamente mediante attrezzo.
PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI
La protezione contro i pericoli derivanti dal contatto con parti conduttrici normalmente non in tensione ma che possono andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale è realizzata, sul lato a 400 Vac dell’impianto gestito come sistema TN-S, conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8 mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione impiegando interruttori magnetotermici e, all’occorrenza differenziali, inoltre essa è coordinata con l’impianto di terra, in modo da soddisfare le condizioni prescritta della stessa Norma CEI 64-8.
PROTEZIONE COMBINATA DAI CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI
Per quanto riguarda i circuiti di comando e segnalazione che collegano fra loro i vari quadri elettrici dell’impianto, verrà adottata una protezione combinata contro i pericoli derivanti dai contatti diretti con parti normalmente in tensione o indiretti con parti conduttrici che possono andare in tensione in caso di cedimento dell’isolamento principale, da realizzare mediante sistema a bassissima tensione di sicurezza (SELV) conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8.
PROTEZIONE DEI CIRCUTI DALLE SOVRACORRENTI E SEZIONAMENTO
La protezione delle linee dagli effetti delle è realizzata mediante dispositivi di interruzione (interruttori magnetotermici o fusibili) installati a monte di ciascuna conduttura ed aventi caratteristiche tali da interrompere automaticamente l’alimentazione in occasione di un sovraccarico o di un cortocircuito, conformemente alle disposizioni della Norma CEI 64-8, in relazione alle portate dei cavi come indicate dalle tabelle CEI-UNEL relative alla portata dei cavi in regime permanente.
Per il sezionamento dei circuiti verranno impiegati dispositivi omnipolari. Tutti i quadri saranno dotati di interruttori generali omnipolari che rendano possibile il sezionamento completo delle sezioni.
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
L’impianto fotovoltaico sarà dotato di un impianto di messa a terra, per la protezione dai contatti indiretti coordinato con le caratteristiche di intervento degli interruttori automatici magnetotermici differenziali. L’impianto sarà inoltre dotato di maglia di terra e collegamenti equipotenziali per la connessione delle masse alla stessa.
La configurazione geometrica e il dimensionamento dei conduttori della maglia di terra sarà determinata conformemente alle disposizioni della Norma CEI 11-37 e CEI 11-1 al fine di evitare che le tensioni di contatto e di passo superino i massimi valori ammissibili determinati in base ai valori della corrente di guasto e del tempo di eliminazione in media tensione.
RADIAZIONE SOLARE DISPONIBILE NELLA LOCALITA’ IN OGGETTO
La valutazione della risorsa solare disponibile è stata effettuata tramite il sistema informativo PV-GIS gestito dal Joint Research Centre (European Commission) prendendo come riferimento la località che dispone dei dati storici di radiazione solare di Catania (CT) Si allegano i dati relativi alla rediazione solare annua disponibile nel sito in oggetto.
STIMA DEL RENDIMENTO ENERGETICO DELL’IMPIANTO
Per poter stimare il valore della produzione energetica di un impianto fotovoltaico bisogna considerare vari parameteri, tra cui il B.O.S. (Balance Of System), il quale fornisce informazioni sulle perdite del sistema in termini di:
- perdite per riflessione: generate da un’aliquota di radiazione luminosa che viene riflessa dal vetro posto a protezione delle celle (3,5%);
- perdite per scostamento e mismatching: ovvero calo di rendimento generale causato dal collegamento in serie di più moduli fotovoltaici con caratteristiche non perfettamente identiche, dovute alle tolleranze di potenza del modulo fotovoltaico utilizzato e dal non perfetto allineamento delle superfici del modulo stesso. In questo caso il circuito di inseguimento del punto di massima potenza MPPT, non trovando la curva di funzionamento ottimale, si posiziona sulla curva del modulo peggiore penalizzando complessivamente il rendimento dell'intera stringa (11%);
- perdite lungo le tratte DC: causate dalla resistenza offerta dai cavi elettrici, dalle perdite per cadute di tensione sui diodi di blocco e dalle resistenze di contatto sugli interruttori (2%);
- perdite nel gruppo di conversione statica: comprendono le perdite di efficienza dell’inverter e le perdite sul lato ca (3,5%).
Per mezzo delle valutazioni sopra elencate, poiché si stima una perdita dell’impianto fotovoltaico pari al 20%, il rendimento dell’impianto (B.O.S.) è pari a:
ηBOS = 80%
PERDITE DI RADIAZIONE PER OMBREGGIAMENTI
Il sito in esame non è soggetto a fenomeni di ombreggiamento significativo da parte di edifici, alberi, tralicci o altri elementi di tipo puntuale quali antenne, fili ecc…;
Per cui, si considera un fattore di riduzione per ombreggiamenti (K) pari a 0,95 , che corrisponde ad una perdita di produttività del 5%.
STIMA DELLA PRODUZIONE ENERGETICA DELL’IMPIANTO
La produzione energetica annua in corrente alternata dell’impianto fotovoltaico è stimata in circa 1.438.520,8 kWh/anno, a monte delle interruzioni di servizio ordinarie/straordinarie e della naturale riduzione delle prestazioni dell’impianto negli anni. Al suddetto valore si giunge sulla base delle seguenti considerazioni:
1) produzione energetica annua lorda per unità di potenza nominale, equivalente alla stima dell’irraggiamento medio annuo su piano con esposizione adottata e ubicazione nella località in oggetto:
H = 1530 kWh/kWp*anno
2) potenza nominale dell’impianto:
P = 20119 kWp;
3) fattore di riduzione per ombreggiamenti: K = 0,95;
4) rendimento dell’impianto: R = 80 %;
La produzione energetica annua dell’impianto fotovoltaico risulta pertanto:
E = H∙K∙R∙P = 1530∙0,95∙0,80∙20119 = 23,39 MWh /anno.
VERIFICHE TECNICO - FUNZIONALI (COLLAUDO)
Al termine dei lavori saranno effettuati tutte le verifiche tecnico–funzionali, in particolare:
- prova di continuità elettrica e connessione dei moduli;
- efficacia messa a terra di masse e scaricatori;
- misura resistenza di isolamento dei circuiti elettrici e delle masse;
- prove di corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di potenza generata e nelle varie modalità previste dai gruppi di conversione (accensione spegnimento, mancanza rete).
COMPATIBILITA’ ELETTROMAGNETICA (EMC)
Ai fini della protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti, sono state effettuate le necessarie valutazioni dei livelli dell’induzione magnetica generati dall’impianto in oggetto. Le suddette valutazioni,effettuate conformemente alle disposizioni della legge quadro del 22 febbraio 2001 n. 36 e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 luglio 2003, hanno condotto alla conclusione che le installazioni previste rispettano i limiti di legge con ampi margini di sicurezza e forniscono le necessarie garanzie sulla tutela della salute umana.
PIANO DI DISMISSIONE E DI RIPRISTINO DEL SITO
DESCRIZIONE GENERALE PIANO DI DISMISSIONE
Ai sensi del comma 4 dell’art.12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n.387, è a carico del proponente l’elaborazione di un piano di dismissione dell’impianto che preveda, alla cessazione dell’attività produttiva, le modalità di rimozione della infrastruttura e di tutte le opere connesse e il ripristino del sito secondo le vocazioni proprie del territorio.
Il piano di dismissione per l’impianto fotovoltaico in esame è caratterizzato essenzialmente dalle seguenti attività lavorative:
- Dismissione dei pannelli fotovoltaici di silicio mono/policristallino;
- Dismissione dei telai in acciaio dei tracker;
- Dismissione dei pali in acciaio zincato conficcati a terreno (ancoraggio dei telai);
- Dismissione dei gruppi di conversione DC/CA (Gruppi Inverter) e delle apparecchiature elettriche/elettroniche;
- Dismissione di cavidotti, canalizzazioni metalliche e/o PVC ed altri materiali elettrici (cavi elettrici);
- Dismissione della sola cabina elettrica di trasformazione MT/BT e della annessa platea di fondazione;
- Dismissione della recinzione metallica perimetrale;
- Opere a verde di ripristino del sito.
In fase di dismissione le varie parti dell’impianto saranno separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti saranno inviati in discariche specifiche e autorizzate.
Nella fase di dismissione dell'impianto, i materiali di base quali l'alluminio, il silicio, o il vetro, possono essere riciclati e riutilizzati sotto altre fonti.
In particolare, sarà stipulato con opportuna ditta specializzata, in possesso di certificazioni di processo o di prodotto (EMAS o ISO 14000, ad esempio), un contratto di “Recycling Agreement” per il recupero e trattamento di tutti i componenti dei moduli fotovoltaici (vetri, materiali semiconduttori incapsulati, metalli, etc…) ed allo stoccaggio degli stessi in attesa del riciclaggio. Al termine della fase di dismissione la ditta rilascierà inoltre un certificato attestante l’avvenuto recupero secondo il programma concordato.
DISMISSIONE MODULI FOTOVOLTAICI
In merito alla dismissione dei moduli fotovoltaici, ad oggi in italia esistono realtà aziendali che si occupano di recupero e reciclaggio dei rifiuti dei pannelli fotovoltaici, come il consorzio ECO-PV o COBAT che rientrano tra i Consorzi/Sistemi di raccolta idonei per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici a fine vita come riconosciuto dal GSE.
Sono consorzi in possesso di tutti i requisiti previsti dal Decreto Legislativo 49/2014 di attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), inseriti nell’Elenco dei Sistemi Consorzi, idonei al recupero ed al riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita, accreditati al GSE e al CDCRAEE.
La quantità di "rifiuti" prodotti è ancora minima, vista anche la durata media di un
modulo fotovoltaico che si aggira intorno ai 20-25 anni.
Per la produzione di energia verde e rinnovabile, i moduli esausti devono essere recuperati e riciclati. Questo processo ridurrà al minimo lo spreco e permetterà il riutilizzo di preziose materie prime per la produzione di nuovi moduli. Si può immaginare i benefici che l′energia solare ha ottenuto, essendo divenuta una fonte di energia realmente sostenibile, chiudendo il cerchio del ciclo di vita dei pannelli fotovoltaici. Costruendone di nuovi, partendo dalle materie prime riciclate da quelli non più utilizzati.
Dal punto di vista dei costi per il recupero dei moduli fotovoltaici, i consorzi sono orientati per un recupero presso un punto di raccolta concordato ed il trattamento dei rifiuti sarà gratuito per gli utenti finali.
Il costo dello smaltimento del fotovoltaico nell’economica generale è trascurabile in termini energetici e di emissione di gas serra con un’incidenza dell’0,1% sul totale dell’energia consumata dall’impianto nella sua vita.
Da un punto di vista economico bisogna distinguere i moduli a film sottile da quelli cristallini:
a) i moduli cristallini hanno una quantità di silicio considerevole che può essere riciclato sia nell’industria solare, se il silicio sarà ancora competitivo, oppure nell’industria elettronica. L’alluminio dei telai viene riciclato nell’industria dell’alluminio come già avviene per questo metallo ed il vetro viene avviato alla rifusione. La plastica costituirà verosimilmente l’unico materiale da smaltire in quanto anche il rame dei cablaggi è già entrato nel circuito delle materie seconde.
b) I moduli a film sottile non possono recuperare il silicio o gli altri metalli che sono presenti in quantità modeste. Soltanto il supporto metallico ed il rame dei cablaggi potrà essere reinserito nel ciclo produttivo.
DISMISSIONE TRACKER
Le demolizioni di strutture di carpenteria metallica verranno eseguite con l’ausilio di particolari mezzi e attrezzature come per esempio miniescavatori cingolati/gommati muniti di cesoia idraulica.
Per effettuare le operazioni di demolizione delle strutture metalliche con questi mezzi particolari, verranno impiegati degli addetti al settore qualificati e specializzati, in grado di svolgere le operazioni di demolizione delle strutture di carpenteria metallica con la maggiore attenzione e professionalità possibile.
Sul territorio Italiano esistono differenti società specializzate nel settore che si occupano principalmente di:
• demolizione di strutture di carpenteria metallica;
• cernita e recupero rottami ferrosi;
• smaltimento rifiuti prodotti dalla demolizione;
• Stoccaggio e trasporto di rifiuti recuperabili.
DISMISSIONE OPERE EDILI
La rimozione della platea di fondazione, dei pali di illuminazione e della recinzione metallica, verranno eseguite con l’ausilio di escavatori idraulici muniti di frantumatori e martelli pneumatici.
Per effettuare tali operazioni con questi mezzi particolari, verranno impiegati degli addetti al settore qualificati e specializzati, in grado di svolgere le operazioni di rimozione delle strutture con la maggiore attenzione e professionalità possibile.
Questa fase comprende anche il servizio di rimozione dei pali infissi, dell’eventuale frantumazione delle f o n d a z i o n i risulta e del loro carico e trasporto a discariche o luoghi di smaltimento di materiali autorizzati.
DISMISSIONE APPARECCHIATURE ELETTRICHE/ELETTRONICHE
In merito alla dismissione delle apparecchiature elettriche/elettroniche, essendo le apparecchiature elettriche dell’impianto fotovoltaico, quali Quadri Elettrici, Gruppi di Conversione DC/AC, Trasformatori, Sistemi di Monitoraggio e Telecontrollo, ecc., classificate secondo il decreto legge 151 del 2005, come “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (in sigla RAEE)”, ovvero «apparecchiature che dipendono per un corretto funzionamento da correnti elettriche o da campi elettromagnetici [...] progettate per essere usate con una tensione non superiore a 1.000 volt per la corrente alternata e a
1.500 volt per la corrente continua», si procederà principalmente con la dismissione, il loro carico e trasporto a punti di raccolta autorizzati al recupero, reimpiego o ricircolo dei materiali.
Questi apparecchi pur rappresentando un piccolo volume rispetto al complesso dei rifiuti, sono tra i più inquinanti e pericolosi per l'ambiente, essendo costituiti anche da materiali pericolosi e difficili da trattare, come CFC, cadmio e mercurio.
RIPRISTINO AMBIENTALE DEL SITO
Al termine della vita utile dell’impianto a seguito della dismissione completa dell’impianto, verranno eseguite una serie di azioni finalizzate al ripristino ambientale del sito ovvero il ripristino delle condizioni analoghe allo stato originario.
Per questo motivo non si rende necessario la trasformazione urbanistica dei luoghi perché l’impianto è temporaneo.
Per questi tipi di impianti il restauro ambientale risulta poco oneroso dato il limitato impatto che quasi sempre questi interventi esercitano sull'ambiente circostante.
Nel caso specifico l’andamento morfologico pianeggiante, la situazione geologica- stratigrafica dei terreni presenti (sciolti di natura alluvionale/eluvio-colluviale) non rappresenta alcun problema per la sistemazione finale dell’area che consisterà essenzialmente nel movimento terra e re-interro dove necessario per la ricostituzione topografica dell’area nella situazione ante operam.
Non saranno necessarie valutazioni in merito alla stabilità dell’area, nè particolari opere di regimazione delle acque superficiali e meteoriche se non un mantenimento della rete di canali scolanti presenti o una ricostituzione ove necessario per il collegamento alla linea principale.
Data la natura dei terreni e la conformazione del paesaggio verrà rivegetata l’area per un suo inserimento nel contesto circostante con semina del manto erboso e messa a dimora di alberi e arbusti. Le specie saranno selezionate fra quelle autoctone.
Le aree così sistemate verranno dotate di adeguata viabilità per una loro miglior fruizione e manutenzione.
PRODUZIONE DEI RIFIUTI
In fase di cantiere i possibili impatti sono legati in parte alla produzione di rifiuti dovuti ai materiali di disimballaggio dei componenti dell’impianto, e dai materiali di risulta provenienti dal movimento terra, o dagli eventuali splateamenti, o dagli scavi a sezione obbligata per la posa dei cavidotti.
I rifiuti generati, saranno opportunamente separati a seconda della classe, come previsto dal D.Lgs. n. 152 del 03/04/06 e debitamente riciclati o inviati a impianti di smaltimento autorizzati; in particolare, laddove possibile, le terre di scavo potranno essere riutilizzate in cantiere come reinterri e le eventuali eccedenze inviate in discarica; il legno degli imballaggi (cartoneria, pallets e bobine dei cavi elettrici) ed i materiali plastici (cellophane, reggette e sacchi) saranno raccolti e destinati, ove possibile, a raccolta differenziata, ovvero potranno essere ceduti a ditte fornitrici o smaltiti in discarica.
Di seguito si riportano i Codici CER dei rifiuti che verranno prodotti in fase di cantiere, conformemente all’articolo 1, lettera a) della direttiva 75/442/Cee relativa ai rifiuti.
AREE DI CANTIERE
La zona di intervento è recintata e delimitata dalla cabina di trasformazione MT/BT Enel e/o locali Quadri/Inverter e dall’impianto fotovoltaico “FV Paternò” stesso.
Sarà comunque posta in opera la dovuta segnaletica in grado per evitare l’accesso ai mezzi e persone non autorizzate.
All’interno dell’area di lavoro verranno individuate e delimitate tutte le aree necessarie per la posa dei baraccamenti di cantiere e per i depositi provvisori delle materie prime e dei materiali di risulta.
COSTI DI DISMISSIONE
I costi preventivati in merito alle opere di dismissione dell’impianto fotovoltaico da realizzarsi alla fine della vita utile dell’impianto stesso ammonta complessivamente a euro € 1.200.000,00.