Contract
M A | NEṄS | |
I n |
MANAGEMENT INNOVATION NEWSLETTER N. 3 - AUTUNNO 2011
SOMMARIO
POTERE ECONOMICO E INNOVAZIONE
La grande concentrazione del potere economico non favorisce i processi di innovazione.
IL CONTRATTO DI OUTSORCING COME LEVA PER L’EFFICIENZA, LA FLESSIBILITÀ E L’INCREMENTO DELLA CAPACITY
A colloquio con Xxxxx Xxxxxx, partner di Everis, che spiega i problemi affrontati nella contrattua- lizzazione di un importante accordo di Application Outsourcing con una grande Banca online.
RADIOASTRONOMIA E INNOVAZIONE ENERGETICA
MAIN ha ricevuto l’incarico da INAF di contribuire allo studio delle possibili opzioni di alimentazione green power per le migliaia di antenne del progetto Square Kilometre Array.
UNA RETE DI PROMOTORI DELL’INNOVAZIONE PER ROMA
Xxxxxxx Xxxxxxx, Responsabile del Parco Scientifico Romano, illustra la situazione delle Agenzie per la Promozione dell’Innovazione a Roma e come superare problemi dimensionali e sovrapposizioni.
LA MIGLIORE INNOVAZIONE ITALIANA DI SCENA ALLE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI
Il Premio Nazionale Innovazione e la presenza di MAIN e ProGeo.
BONE-LIKE DRUG
un formidabile cemento per ossa iniettabili a base polimerica
per curare l’osteoporosi.
La grande concentrazione del potere economico non favorisce i processi di innovazione.
Potere economico e innovazione.
Una approfondita ricerca di tre scienziati svizzeri dimostra scientificamente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il potere economico, nel mondo, è concentrato nelle mani di pochi grandi
gruppi finanziari. Partendo dai dati pubblici di oltre 37 milioni di Imprese, sono state individuate circa
43.000 Corporation multinazionali capofila di grandi gruppi. Analizzando in dettaglio queste, si è arrivati alla conclusione che esistono al mondo 147 grandi
crescita (vedasi “letture consigliate” su MAIN News n. 2) afferma che negli Stati Uniti ogni anno vengono creati circa 3 milioni di nuovi posti di lavoro attraverso lo
sviluppo delle imprese start-up innovative ma, contemporaneamente, vengono distrutti circa un milione di posti di lavoro da parte delle grandi imprese che hanno necessità soprattutto di fare efficienza e contenimen- to dei costi di esercizio. L’innovazione non abita nelle grandi imprese che, al contrario, tendono a
gruppi finanziari che esercitano il controllo su oltre il 40% dell’intero network mondiale delle aziende bancarie,
La rappresentazione grafica della rete del potere economico (tratto dall’articolo «The network of global corporate control» X. Xxxxxx, J.
B. Xxxxxxxxxxx, X. Xxxxxxxxx dell’Istituto Svizzero delle Tecnologie di Zurigo
veicolare sul mercato solo i prodotti/servizi che hanno una ragionevole certezza di avere successo.
L’Italia è ben poco
industriali e di servizi.
Tralasciando tutte le considerazioni di natura politica, che pure andrebbero fatte ma che ci porterebbero molto lontano, in merito alle relazioni probabilmente esistenti tra questo network di superpoteri economici e l’attuale crisi economica globale, vorrei soffermarmi a valutare se questa così marcata concentrazione di ricchezza in mano a pochi possa essere un freno o un acceleratore per lo sviluppo di prodotti, processi e servizi innovativi.
La Fondazione Xxxxxxxx (xxx.xxxxxxxx.xxx), una delle più importanti organizzazioni mondiali che incoraggia l’imprenditoria innovativa, nel suo Thoughtbook 2011 dedicato alla
presente nella lista dei 147 gruppi del superpotere economico. Compare solo il gruppo Unicredit al 43° posto. La parte del leone la fanno gli USA ma anche Cina, Giappone, Germania, Francia, Olanda. E oltre l’80% di presenze è di organizzazioni finanziarie; l’industria, soprattutto quella innovativa del settore ICT, è quasi del tutto esclusa da questo gotha. In questo mondo dominato da una finanza spregiudicata e pervasiva, come possiamo pensare di poter uscire da una crisi strutturale probabilmente causata proprio dalle eccessive speculazioni finanziarie degli ultimi anni?
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxx
Senior Partner C CEO xxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx
Il nuovo portale nazionale che promuove tutti gli eventi culturali di ogni comune e rilancia gli operatori
Vivete in uno degli 8094 comuni italiani e non riuscite a trovare le informazioni che vi servono sugli eventi culturali del vostro paese? Da oggi questo non accadrà più.
È nato ItaliadellaCultura (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx), il primo portale nazionale online dedicato alla raccolta e alla segnalazione di tutti gli eventi legati al panorama culturale di ogni comune d’Italia. Per essere sempre aggiornati basta anteporre il nome del proprio comune all’indirizzo del portale nazionale. Per esempio, cliccando su xxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx si riceveranno tutte le informazioni sugli eventi a Roma. Ogni sito ha la stessa semplice veste grafica. Uno staff di esperti lavora ogni giorno alla realizzazione del portale. Finora molti eventi culturali non hanno avuto il giusto risalto a causa di una comunicazione poco efficace.
ItaliadellaCultura invece punta su un’informazione geolocalizzata e sulla capillarità, usando la Rete come cassa di risonanza e come mezzo per riportare le persone a incontrarsi nei luoghi fisici e non solo virtuali.
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxx è coordinatore di ItaliadellaCultura per tutti i Comuni dei Castelli Romani.
Il contratto di Outsourcing come leva per l’efficienza, la flessibilità e l’incremento della capacity
MAIN ha assistito Everis per la finalizzazione di un contratto di outsourcing con una grande banca online.
Everis è una società di consulenza multinazionale che offre soluzioni ICT in grado di aiutare i propri Clienti ad essere leader del mercato.
Attualmente Everis è presente in diversi paesi d'Europa, America Latina e Stati Uniti e conta su un organico di circa 10.000 professionisti nel mondo ed oltre 300 in Italia.
MANAGEMENT INNOVATION ha assistito Everis Italia nel set−up del centro di servizio di Application Outsourcing.
Xxxxx Xxxxxx è il Financial Institutions Partner di Everis e ha sottoscritto da pochi mesi un importante contratto di Application Outsourcing con una banca leader nel mercato del direct banking, di cui per motivi di riservatezza non riportiamo il nome.
Siamo a colloquio con Xxxxx. D: Quali sono i motivi dell’implementazione di soluzioni di sourcing applicativo esterno ed i benefici attesi dalle imprese che vi ricorrono?
R: Il nostro cliente è leader nel direct banking in Italia e opera a livello int e r na z iona le sui
principali mercati europei e americani. La banca offre, t ramite tecniche di comunicazione a distanza, prodotti bancari e finanziari tra cui conti correnti, mutui, nonché la gamma di prodotti finanziari di investimento.
La banca ha avviato un progetto di IT Transformation che fra le altre iniziative ha previsto la rivisitazione dell’attuale modello operativo con cui è gestito l’Application Development and Maintenance, con l’obiettivo di ottenere flessibilità e incremento della capacity della software factory, maggiore efficienza nella gestione e miglioramento della qualità del software prodotto.
D: Quali sono le fasi che sono state compiute per l’implementazione del servizio?
R: La presa in carico del servizio ha coinciso con una profonda review organizzativa della UO IT; dunque accanto alla complessità derivante dal doversi prendere in carico applicazioni molto complesse e business critical è stato necessario definire un modello operativo che tenesse in conside−razione la nuova struttura organizzativa della banca. In tal senso abbiamo concordato con la banca un percorso articolato in 3 fasi successive. La prima, detta di Transizione, è stata indirizzata ad acquisire un chiara visione dell’organizza−zione, dei processi interni e un’approfondita conoscenza delle applicazioni in ambito. Nel corso di questa fase era ancora la banca ad assicurare, con risorse interne, il presi−dio del servizio. La
seconda, detta di Avvio del servizio, è stata indirizzata a iniziare l’erogazione del servizio di Application Manage− ment correttivo ed evolutivo senza l’appli− cazione di Service Level Agreement, vale a dire dei livelli di servizio
concordati con il cliente. La terza, detta di Servizio, è indirizzata ad assicurare il servizio descritto con il rispetto dei livelli concordati. D: Quali sono i lineamenti del sistema di KPI e SLA definiti a livello contrattuale?
R: Il sistema di SLA è una componente rilevante dell’approccio a servizio che abbiamo condiviso con il Cliente. Everis è stata ingaggiata come owner complessivo dei servizi IT. Il sistema di SLA è dunque volto a monitorare e premiare performance positive inerenti a efficacia, efficienza e tempestività nei servizi di natura correttiva ed evolutiva.
D: Quali sono i principali rischi che il contratto tratta e presidia?
Xxxxx Xxxxxx, Partner Everis Italia
R: I rischi identificati e gestiti nel contratto sono di varia natura stante la complessità e l’ampiezza del servizio. Fra i rischi puri, sono stati trattati in modo puntuale i temi della sicurezza sia logica che fisica, dei danni e della responsabilità civile. In relazione ai rischi operativi, sono stati definiti accuratamente il catalogo dei servizi, i processi di servizio, i presidi organizzativi, nonché il sistema dei controlli applicabile. Fra i processi di servizio più delicati è stato identificato un chiaro iter per la gestione degli incrementi repentini di capacity assicurato al cliente: tale necessità è indotta dall’esigenza della banca di presidiare continuamente il mercato di riferimento proponendo continuamente nuove offerte, nuovi prodotti finanziari e di promuovere al contempo un’evoluzione dell’architettura applicativa.
In questa attività di set−up del servizio,
conclude Xxxxx Xxxxxx, è stato fonda− mentale l’apporto fornitoci da Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxx, che ha lavorato con noi nella definizione dell’architettura contrattuale e nella definizione del modello operativo di servizio.
RadioAstronomia e
Oltre ai fondamentali obiettivi scientifici, il progetto SKA guiderà lo sviluppo di tecnologia per le antenne,
innovazione energetica
Il progetto SKA (Square Kilometre Array) è un progetto scientifico globale che coinvolge ad oggi Australia, Cina, Italia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Sud Africa e Gran Bretagna ed ha un valore di 1,5 Miliardi di Euro.
Scienziati e ingegneri di tutto il mondo stanno partecipando alla progettazione di SKA, un immenso radiotelescopio costituito da oltre 3000 antenne distribuite su un territorio del diametro di 3000 Km, che sarà in grado di rispondere ad alcune delle domande fondamentali sull’Universo.
SKA darà agli astronomi la possibilità di avere maggiore comprensione della formazione ed evoluzione delle prime stelle e xxxxxxxx dopo il Big Bang, sul ruolo del magnetismo cosmico, della natura della forza di gravità e, anche, della possibile vita al di fuori della Terra.
reti in fibra, elaborazione del segnale, sviluppo dei software e potenziamento dei sistemi informatici.
Il ruolo dell’Italia è di grande rilevanza e sarà svolto direttamente dall’INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica, avvalendosi delle ampie competenze dell’Istituto di RadioAstronomia di Bologna.
la distesa delle migliaia di
antenne del radiotelescopio
SKA nel deserto australiano
(o sudafricano) in una immagine di fantasia.
MANAGEMENT INNOVATION ha recentemente ricevuto dall’INAF l’incarico di contribuire allo studio delle possibili opzioni di alimentazione green power per le migliaia di antenne che saranno installate nel deserto, provvedendo ad effettuare un sondaggio sulla disponibilità delle Imprese del settore a partecipare alla definizione di una strategia nazionale su questo specifico tema dello SKA e definire quindi i possibili percorsi progettuali per lo sviluppo di tecnologie abilitanti "Made in Italy", da far valere nel quadro della competizione internazionale di questo importante progetto.
Un obiettivo di grande importanza strategica al quale MAIN dedicherà il massimo dell’impegno.
Una rete di promotori dell’innovazione per Roma
Xxxxxxx Xxxxxxx, Parco Scientifico Romano
Per chi si occupa di innovazione è ormai ricorrente il richiamo al fatto che nell’area romana e laziale si registra un’altissima concentrazione di strutture di ricerca (tra gli altri, 3 università pubbliche e 5 private, CNR, ENEA, INFN, INAF, INGV, ISTAT, ...) e di
supporto alla ricerca e realtà industriali ad elevato contenuto tecnologico senza che ciò diventi una chiave dello sviluppo del nostro territorio. Complessivamente nel Lazio si concentra oltre la metà dei ricercatori italiani eppure le imprese locali non accedono frequentemente a questo straordinario bacino di opportunità.
il Dr. Xxxxxxx Xxxxxxx, Responsabile del Parco Scientifico Romano
Negli ultimi quindici anni sono cresciute nel nostro territorio molte esperienze impegnate a superare questo stato di cose e promuovere l’innovazione come opportunità di sviluppo locale. È noto tuttavia che la nostra area territoriale incontra grandi difficoltà a mettere a sistema e a promuovere proficue relazioni cooperative che evitino
sprechi, sovrapposizioni e inefficienze e generi- no un più efficace servizio al territorio e una più consapevole azione in un settore cruciale e di grande complessità.
Oggi, per valorizzare questo patrimonio, le principali agenzie dell’area romana si fanno promotrici di un percorso di progetta- zione partecipata e integrazione tra attori del sistema locale per la
realizzare una Rete locale dei Promotori di innovazione superando dinamiche competitive che hanno in passato accentuato distorsioni e frammentazione.
L’iniziativa, avviata nell’ambito del progetto Know Man (Interreg 4C) vede la partecipa- zione di APRE, ASI, BIC Lazio, CNR, ENEA, ESA, INFN, Roma Ricerche, Officina dell’innovazione, Parco Scientifico Romano, Provincia di Roma, Roma Capitale, Sapienza Innovazione, Tecnopolo Tiburtino, Industrial Liaison Office dell’Università Roma Tre.
L’idea nasce con l’intento di valorizzare le risorse del nostro territorio ricco di soggetti e di esperienze che hanno sviluppato competenze, approcci, relazioni nel campo della valorizza- zione della conoscenza come opportunità per uno sviluppo durevole e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale basato sulla qualità.
In passato le organizzazioni e agenzie che operano nel campo dell’innovazione nel territorio romano hanno avuto più volte occasione di confrontarsi su queste tematiche. Si è ritenuto opportuno riprendere il confronto, individuando terreni più concreti di collaborazione che possano sostanziare un modello condiviso, alimentare dinamiche cooperative e conseguire un rafforzamento del sistema locale e dei singoli soggetti attivi nel campo della promozione dell’innovazione.
L’elemento di novità, rispetto al passato, è proprio nella valorizzazione di questa rete non solo attraverso un protocollo di collaborazione istituzionale tra Enti ma con un percorso di coinvolgimento degli operatori che ne sostanziano competenze ed esperienze.
Il punto di partenza del nostro percorso è stato quindi rendere visibile la Comunità dei promotori dell’innovazione che, nel nostro territorio, ha sviluppato competenze e culture e che detiene la conoscenza dei problemi e delle opportunità di questo sistema.
A partire dal primo incontro tenutosi lo scorso maggio, sono state proposte alcune tematiche per impostare un lavoro che tenesse conto del contributo e dell’interesse di tutti:
- Creare servizi comuni e opportunità di sviluppo, per le imprese innovative e per i ricercatori del territorio
- Migliorare la visibilità del nostro sistema a livello nazionale e internazio- nale
- Promuovere opportunità di formazione
comuni per gli operatori
- Rafforzare la capa- cità di dialogo con i decisori politici
- Promuovere inizia- tive di progettazio- ne condivisa per l’accesso a risorse nazionali e comuni- tarie
- Valorizzare l’acces- so e l’uso di infra- strutture comuni p e r l a r i c e rc a , materiali e immate- riali.
- Ottimizzare l’uso delle risorse disponi-
bili promuovendo dinamiche di integrazione e di filiera tra agenzie, strutture di ricerca ecc.
- Condividere metodologie, buone pratiche ed esperienze tra operatori delle diverse agenzie.
La metodologia usata è stata quella del BarCamp che si inserisce organicamente in questa direzione, ovvero offrire alla rete locale di promozione dell’innovazione un’occasione di confronto e di riflessione comune e di valutazione di possibili indicazioni condivise e sinergie per rafforzare e razionalizzare il nostro sistema locale. In questo modo è stato possibile ragionare concretamente sulle iniziative da mettere in campo e sulle questioni di governance della rete.
Il KnowmanCamp, avviato lo scorso Maggio, si è concluso il 22 giugno in occasione dell’evento Romascienza e ha comportato il coinvolgimento di 15 organizzazioni con l’attivazione di 9 tavoli di lavoro (oltre quelli previsti in KnowmanCamp) che hanno discusso su quattro aree tematiche:
- Servizi alle imprese;
- Formazione per gli operatori/condivisione metodologie;
- Infrastrutture comuni (accesso e uso);
- Progettazione condivisa per l’accesso a risorse nazionali e comunitarie.
Ogni tavolo tematico ha visto il coinvolgi- mento 14-15 persone, circa 80 parteci- panti, che hanno prodotto delle proposte da portare avanti come rete.
In particolare, per ciascuna area individuata
è stato convocato un tavolo di lavoro con l’obiettivo di passare dalle esperienze di ciascuno alla progettazione di servizi e iniziative in rete, facendo emergere per ciascuno di esse i punti di forza e le criticità. Al termine di questi tavoli di lavoro è stata fatta una proposta e selezione di un ventaglio di soluzioni di idee concrete su cui lavorare in rete.
Tra le iniziative di maggior rilievo, è emersa la realizzazione di eventi comuni della rete. Si è costituito un comitato per promuovere un festival della rete locale. L’iniziativa è finalizzata a promuovere l’incontro tra ricercatori, aziende e cittadini e a promuovere le risorse e le competenze dell’area romana.
In ambito formativo è emersa l’indirizzo di progettare un master per la figura di Mediatore di Trasferimento Tecnologico.
Parallelamente alla messa in campo di iniziative che concretizzino l’attività di cooperazione nell’ambito della rete sono stati avviati momenti di confronto con i referenti della Regione Lazio.
Per garantire l’efficacia dell’iniziativa la rete intende sollecitare un’ attività di concertazione istituzionale e contribuire alla definizione delle policy locali portando con il patrimonio di esperienza e competenze accumulato dalle agenzie di promozione dell’innovazione.
Le agenzie promotrici della rete hanno condiviso l’orientamento di sostenere azioni di consolidamento e sviluppo delle dinamiche di integrazione e di sistema e allo stesso tempo di dare il proprio contributo per l’elaborazione concertata di una strategia d’innovazione e di concrete azioni che permettano di ottimizzare l’impiego dei fondi comunitari.
Le agenzie afferenti alla rete coopereranno per rafforzare e razionalizzare i rapporti con le associazioni imprenditoriali organizzando incontri per l’elaborazione di analisi condivise e per la presentazione di progetti di interesse e proponendo questa interlocuzione organica come elemento qualificante delle proposte da concertare con la Regione.
Oggi, dopo questa prima fase di iniziativa e di elaborazione comune, emerge la necessità di una più esplicita indicazione istituzionale da parte degli atenei e degli enti di ricerca che valorizzi questa ed altre esperienze comuni cresciute negli ultimi mesi in ambiti contigui come il placement e l’orientamento al lavoro dei laureati.
Il dato significativo è un’inversione di tendenza e la crescita della consapevolezza della necessità di una cultura condivisa della collaborazione a supporto dell’inno- vazione.
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxx, Senior Partner di MANAGEMENT INNOVATION, è tra i
sostenitori della rete dei promotori dell’innovazione per Roma e partecipa attivamente alle attività di questo gruppo informale che si è costituito da alcuni mesi.
MANAGEMENT INNOVATION NEWSLETTER N. 3 - AUTUNNO 2011
La migliore innovazione italiana di scena alle Officine Grandi Riparazioni
Il Premio Nazionale Innovazione e la presenza di MAIN e ProGeo (*)
La mattina abbiamo assistito alla premiazione
Bone-Like Drug
un formidabile cemento per ossa iniettabili a base polimerica
per curare l’osteoporosi.
L’osteoporosi è una malattia fortemente
All’interno della spettacolare (ma freddissima!) architettura industriale delle Officine Grandi Riparazioni di Torino si è svolta il18 Novembre la
manifestazione conclusiva del Premio Nazionale Innovazione organizzato da PNICube e Telecom Italia. Questo è l’evento conclusivo di un lungo e
laborioso processo di selezione che ha visto la partecipazione di 2.139 progetti con diverse manifestazioni locali che hanno toccato tutte le regioni italiane.
Voluto da PNICube, l’Associazione degli Incubatori e delle Business Plan Competition accademiche italiane,
vede da due anni il forte sostegno di Telecom Italia che, attraverso la sua iniziativa Working Capital ha stanziato
2.5 milioni di Euro da distribuire ai progetti più meritevoli, oltre che una imponente macchina organizzativa e pubblicitaria.
Alle Officine Grandi Riparazioni è allestita da alcuni mesi la bella mostra Stazione Futuro. In questa coreografica ed esaltante cornice, sono stati presentati i migliori 150 progetti. Sembrava di stare al supermercato: 150 carrelli della spesa, ciascuno con un progetto a bordo, sono stati fatti circolare dai propri autori all’interno
dei Grant. Tanti giovani, provenienti da tutta Italia, molto preparati e motivati, hanno illustrato in tre minuti ciascuno la propria idea di ricerca e come questa potrebbe diventare un’iniziativa di business. Le migliori sedici, a giudizio di una giuria di innovatori esperti, hanno vinto il grant di 30 mila Euro. Tra queste idee ce ne sono davvero di brillanti. Forse la
più interessante è quella presentata da due gio- vanissime dottoresse in Ingegneria Biomedica napoletane denominata Bone-Like Drug relativa alla realizzazione di un farmaco intelligente che va a curare selettivamente le
ossa affette da osteoporosi consolidandole con un particolare cemento iniettabile (vedi nella colonna qui a fianco). Nel pomeriggio si è svolta la selezione e assegnazione dei premi più ambiti, quelli Seed da 100 mila Euro ciascuno e
invalidante che colpisce una donna su tre e un uomo su cinque. E’ una malattia che colpisce prevalentemente gli anziani.
Il progetto Bone−Like Drug ha l’obiettivo di realizzare un cemento di sintesi innovativo capace di inibire il processo osteoporotico. Il meccanismo di azione prevede il rilascio controllato di farmaci direttamente nella zona di interesse per favorire la crescita di nuovo tessuto osseo. La miscela è composta di polimeri biocom− patibili, fosfati di calcio e policaprolattone (PCL) in grado di degradarsi in un tempo compatibile con la formazione di nuovo tessuto. Il prodotto risulterà biocompa− tibile, biodegradabile, bioattivo e compor− ta un trattamento minimamente invasivo.
Le dr.sse Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx (a sinistra) e
Xxxxxxxx Xxxxxx conosciute durante il
Premio Nazionale Innovazione di Torino.
della mostra Stazione Futuro e mettevano in circolazione le idee innovative che desideravano promuovere. Un allestimento minimalista,
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxx e Xxxxxx Xxxxxxxxxxx con il carrello ProGeo
l’assegnazione del premio Quantica (la società per il
MAIN supporta il progetto Bone-Like Drug aiutando le giovani dottoresse a realizzare un business plan da poter presentare ai possibili investitori.
probabilmente un po’ discutibile che,
anche a causa del freddo intenso che abbiamo patito nelle Officine, non è stato gradito a tutti.
Tutti i progetti presentati sono stati classificati in quattro categorie:
- Green
- Internet, Web & ICT
- Bio & Nano
- Social Innovation.
Il concorso è stato poi suddiviso in due tipologie di premi: Xxxxx, dedicato alle idee di ricerca proposte da giovani con età inferiore a 30 anni, e Xxxx, dedicato a progetti innovativi di impresa.
Venture Capital dell’innovazione che vede la
partecipazione del CNR) da 1 Milione di Euro.
In ciascuna categoria la giuria, formata da tutti i responsabili dei vari Centri di Ricerca presenti e delle principali società di Venture Capital italiane e internazionali, ha selezionato tre progetti. Nella categoria Green, l’iniziativa ProGeo, presentata
dall’Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx dell’ENEA, si è inaspettatamente classificata tra le prime tre più interessanti proposte di innovazione, ricevendo ampio interesse da parte di vari Venture Capital presenti.
MANAGEMENT INNOVATION ha sin dal
primo momento sostenuto l’iniziativa ProGeo e, insieme ad Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, ha sviluppato tutto il business plan e individuato i partner industriali di riferimento. Tra questi, in prima fila, la PLC System che ha deciso recentemente di sostenere finanzia- riamente e industrialmente il progetto di Ricerca & Innovazione.
Per richiedere l’invio di MAIN News inviare una email a: xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx
MAIN News è una Newsletter trimestrale di:
MANAGEMENT INNOVATION srl
Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx 00 00000 Xxxxx Xxxxxx (Xxxx) - Xxxxx
🕿 x00 00 0000000 🖁x00 000 0000000
email: xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx web page: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx Partita IVA e Codice Fiscale: 10027101004
il momento della proclamazione dei vincitori nelle varie categorie. Xxxxxx Xxxxxxxxxxx si trova al centro i giacca e cravatta.
(*) < articolo più esteso pubblicato sul sito MAIN e su XXXX.xxx.
Soc. Reg. Frascati n. 724 serie 15 REA: RM-1204585