PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
tra il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (di seguito MIUR)
e la
Regione Umbria (di seguito Regione)
“Accordo di collaborazione nell’ambito del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD)”
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241, e in particolare l’art. 15, che prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107 (di seguito, legge n. 107 del 2015), recante riforma del sistema di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (c.d. “La Buona Scuola”) e, in particolare, l’articolo 1, comma 56, che prevede che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, adotta il Piano nazionale per la scuola digitale in sinergia con la Programmazione europea e nazionale, nonché con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga;
VISTO altresì, l’articolo 1, comma 57, della citata legge n. 107 del 2015, che prevede come le scuole debbano promuovere azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale;
VISTO inoltre, l’articolo 1, comma 58, della citata legge n. 107 del 2015, che individua, tra gli obiettivi del Piano nazionale per la scuola digitale la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, il potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, la formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti, la formazione per l’innovazione digitale nell’amministrazione rivolta al personale scolastico nel suo complesso, il potenziamento delle infrastrutture di rete;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università 27 ottobre 2015, n. 581, con cui il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha adottato il Piano nazionale per la scuola digitale (di seguito PNSD);
VISTO il PNSD, quale documento programmatico che intende favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio;
VISTO il Programma Operativo Nazionale plurifondo (FSE e FESR) 2014-2020 “Per la scuola - Competenze e ambienti per l’apprendimento”, adottato con
decisione della Commissione europea C(2014)9952 del 17 dicembre 2014, che tra le priorità di investimento individua, tra gli altri, i processi di innovazione e digitalizzazione delle scuole;
VISTA la legge regionale n. 11/2006 della Regione Umbria, che all’art.1 prevede che la Regione favorisca l’openness, inteso come l’adozione di software a sorgente aperto (cosiddetto open source o FLOSS), la pubblicazione e il riutilizzo di dati aperti (open data) e lo sviluppo dell’amministrazione aperta (open gov), in particolare tramite il finanziamento di progetti delle istituzioni scolastiche e universitarie del proprio territorio, quale chiave dello sviluppo della cultura e delle competenze digitali in Umbria;
VISTA la legge regionale n. 8/2011 della Regione Umbria, che all’art.10 prevede che la Regione garantisca, quale svolgimento di funzioni istituzionali, il ruolo generale di “intermediario infrastrutturale” per tutte le PA del territorio, anche tramite specifici accordi di collaborazione anche con le amministrazioni centrali, e che all’art.12 prevede che la Regione metta a disposizione e promuova i servizi telematici e i servizi infrastrutturali per l’identità digitale in connessione allo SPID nazionale;
VISTA la legge regionale n. 9/2015 della Regione Umbria, che all’art.3, comma 2, definisce l'Agenda digitale dell’Umbria come “percorso partecipato e collaborativo volto a definire impegni condivisi, anche con specifici accordi di programma, da parte di tutti i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, per l'attuazione delle azioni di sistema ed il monitoraggio dei risultati ottenuti, per lo sviluppo della società dell'informazione e della conoscenza in Umbria”;
VISTE le “Linee guida strategiche per lo sviluppo della Società dell’Informazione” di cui alla legge regionale n. 9/2015, che per lo sviluppo dell’Agenda digitale dell'Umbria, prevedono nella “missione C”, tra le altre cose, anche l’obiettivo di:
▪ creare comunità (di apprendimento, di pratiche, di interesse etc.) innescando con i supporti digitali cicli virtuosi di scambio di conoscenze e competenze che rendano protagonisti le persone nella creazione di contenuti e informazioni, l’artigianato digitale e supportino le categorie sociali più in difficoltà, sostengano la crescita dei processi produttivi e di servizio sviluppando le competenze manageriali sulle opportunità del digitale (e-leadership);
▪ accrescere il grado di utilizzo di internet nelle famiglie, promuovendo un uso consapevole dei social media;
▪ sostenere lo sviluppo un sistema scolastico digitalmente connotato in grado di innovare i processi amministrativi e gestionali in ottica di semplificazione, i processi formativi e di apprendimento sfruttando le piattaforme tecnologiche (e-learning e MOOC), i processi di produzione e scambio di conoscenza attivabili in ambienti collaborativi anche esterni all’istituzione, tra cui i social media, e valorizzando le competenze dei nativi digitali e anche i servizi che la scuola può erogare al proprio territorio.
VISTI i programmi operativi della Regione Umbria per il periodo 2014-2020 relativamente ai fondi FESR, FSE e FEASR (PSR) e le relative azioni connesse all’Agenda digitale dell’Umbria, coerente con l’Agenda digitale italiana e l’Agenda digitale europea;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale 21 dicembre 2015, n. 1574, recante “Strategia del Centro di competenza sull’openness (CCOS) e Programma per lo sviluppo della cultura e delle competenza digitali attraverso l'incentivazione di progetti sull’openness di cui all’articolo 6 dellalegge regionale n. 11/2006 per il periodo 2015-2016”;
CONSIDERATO che le misure previste nell’ambito del PNSD sono dirette a favorire la realizzazione nelle scuole di tutto il territorio nazionale di progetti e azioni dirette al potenziamento delle competenze relative ai processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica, alla formazione del personale scolastico, nonché a modificare gli ambienti di apprendimento anche attraverso l'integrazione delle tecnologie nella didattica;
Premesso che
● il MIUR promuove e sostiene azioni dirette a favorire la più ampia e capillare diffusione dei processi di innovazione digitale in tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio nazionale, in attuazione del PNSD;
● il MIUR deve curare l’attuazione delle misure previste dal PNSD, sia quelle dirette al potenziamento delle competenze relative ai processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica, sia quelle dirette alla formazione del personale scolastico sia quelle volte a modificare gli ambienti di apprendimento, anche attraverso l’integrazione delle tecnologie nella didattica;
● il MIUR ritiene, inoltre, di significativa importanza assicurare alle scuole il più ampio uso delle tecnologie applicate alla didattica, nonché un ampio accesso alla rete internet in banda ultra larga e un uso quotidiano delle tecnologie digitali a supporto della didattica e dei processi amministrativi e organizzativi delle istituzioni scolastiche, volti a introdurre strumenti e processi innovativi anche per trasformare spazi e tempi degli apprendimenti in linea con quanto richiesto dalle strategie 2020 del consiglio Europeo e al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Agenda Digitale Europea e volti allo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente individuate nella raccomandazione del Parlamento del Consiglio Europeo del 18 dicembre 2006;
● la Regione intende favorire lo sviluppo della cultura e delle competenze digitali nelle scuole del territorio regionale e, per tramite delle scuole, anche a tutti gli ambienti del territorio regionale, e rendere la tecnologia digitale uno degli strumenti di innovazione didattica e di costruzione delle competenze, al fine di rendere il sistema scolastico regionale maggiormente rispondente al mutato contesto socio-economico e alle sfide che deve affrontare;
● la Regione promuove, pertanto, un articolato quadro di interventi con azioni finalizzate a migliorare la connettività e i relativi servizi di rete, a sostenere l’innovazione metodologica e didattica nelle scuole, anche aumentando la dotazione tecnologica e informatica, a perfezionare la formazione del personale della scuola e a incrementare i processi di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi e la diffusione delle piattaforme regionali relative ai servizi infrastrutturali (data center regionale unitario, cloud, interoperabilità, identità digitale SPID, ecc);
● le Parti ritengono di fondamentale importanza, nella costruzione di un modello di scuola digitale e nella definizione dei relativi interventi, il confronto e la creazione di rapporti di collaborazione e interazione tra i diversi livelli istituzionali e i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nel processo di sviluppo di prodotti e servizi digitali innovativi per il sistema scolastico;
● le Parti condividono le finalità e gli obiettivi del PNSD e intendono avviare una collaborazione rivolta alla diffusione e all’attuazione del PNSD a vantaggio delle scuole;
● le Parti intendono contribuire, ciascuna per la parte di propria competenza, alla disseminazione del Piano nazionale per la scuola digitale e alle attività di accompagnamento sul territorio;
● le Parti ritengono che, al fine di consentire una efficiente attuazione del PNSD, sia necessario, oltre ad un coordinamento a livello nazionale, anche un coinvolgimento regionale, nonché una sinergia e un allineamento delle azioni nazionali con quelle territoriali per ottimizzare i risultati e garantire un maggiore impatto del processo di digitalizzazione;
Si conviene quanto segue
Art. 1 (Oggetto)
1. Con il presente Protocollo le Parti intendono favorire, in coerenza con i tre ambiti di azione del PNSD, relativi agli strumenti, alle competenze e alla formazione, il potenziamento delle competenze relative ai processi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica, la for mazione e l’accompagnamento del personale scolastico, la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi.
2. Per la realizzazione di specifiche iniziative, anche a carattere sperimentale, le Parti possono valutare, di volta in volta e concordemente, l’opportunità di impostare rapporti e forme di collaborazione anche con altri soggetti istituzionali avuto riguardo alle diverse competenze e ruoli.
Art. 2 (Impegni del MIUR)
1. Il MIUR si impegna, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, a:
a) attivare ogni utile iniziativa per l’effettiva attuazione, accompagnamento e monitoraggio del PNSD;
b) contribuire a diffondere le buone pratiche di progettazione partecipata del territorio, anche attraverso la rete regionale degli animatori digitali, ovvero, a incentivare iniziative volte alla promozione della cittadinanza digitale, delle competenze imprenditoriali e dell’alternanza scuola- lavoro;
c) mettere a disposizione della Regione tutte le informazioni necessarie al fine di consentire una completa, coordinata e piena attuazione del PNSD e di ulteriori eventuali interventi di programmazione regionale;
d) informare la Regione circa le azioni e le iniziative realizzate a livello nazionale nell’ambito del PNSD;
e) assicurare che le istituzioni scolastiche siano adeguatamente informate circa i vantaggi e le opportunità derivanti dall’attuazione del presente Protocollo.
Art. 3 (Impegni della Regione)
1. La Regione si impegna a:
a) garantire, nell’ambito del proprio territorio, una ampia promozione e diffusione del PNSD e delle relative azioni anche in collegamento e raccordo con l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria;
b) garantire l’attuazione e l’accompagnamento di azioni e misure coerenti e sinergiche con quelle delineate a livello nazionale nell’ambito del PNSD;
c) informare il MIUR circa gli interventi e le iniziative realizzate a livello regionale;
d) promuovere attività di accompagnamento territoriale per le azioni ed i temi contenuti nel PNSD, e, in particolare, la costruzione della “ rete degli animatori digitali” delle scuole dell’Umbria, nel quadro complessivo dell’Agenda Digitale regionale e delle iniziative sull’openness;
e) sostenere lo sviluppo di una comunità tra gli animatori digitali e i team per l’innovazione digitale delle scuole, per valorizzare progetti di innovazione e di appositi strumenti per la condivisione di “ buone pratiche”;
f) promuovere la diffusione delle piattaforme regionali relative ai servizi infrastrutturali (data center regionale unitario, LoginUmbria/SPID, cloud, interoperabilità, ecc), tramite interventi per facilitare l’integrazione dei sistemi esistenti delle scuole ricercando economie di scala con le proprie infrastrutture tecnologiche e con i propri interventi della programmazione 2014-2020;
g) aggregare la domanda delle scuole del territorio per servizi di connettività in banda ultra larga, sicurezza informatica (cybersecurity), gestione delle reti (WiFi e LAN), ricercando economie di scala con le proprie infrastrutture tecnologiche digitali e con i propri interventi della programmazione 2014-2020;
h) promuovere iniziative sulla cittadinanza digitale e l’invecchiamento attivo, tramite tecnologie digitali, in sinergia tra gli interventi regionali
nella programmazione 2014-2020 e le azioni del PNSD, valorizzando il ruolo territoriale delle scuole e degli animatori digitali.
Art. 4 (Impegni comuni)
1. Il MIUR e la Regione, nell’ottica della più ampia collaborazione e al fine di massimizzare gli interventi, si impegnano a:
a) attivare una cooperazione fattiva rispetto alle azioni del PNSD;
b) creare una sinergia tra le politiche nazionali e quelle regionali nell’attuazione del PNSD, anche attraverso l’utilizzo delle risorse stanziate nell’ambito delle Programmazioni legate ai fondi strutturali 2014-2020, nonché eventualmente anche attraverso l’utilizzo congiunto delle procedure di selezione avviate a livello nazionale;
c) promuovere interventi, anche di natura sperimentale e aggiuntiva rispetto alle azioni previste dal PNSD finalizzati a favorire processi di innovazione didattica e organizzativa coerenti con i contenuti del Piano nazionale per la scuola digitale;
d) collaborare al monitoraggio delle rispettive azioni, sia attraverso tempestivi scambi di informazioni, che tramite progettazione congiunta delle attività di monitoraggio;
e) garantire la massima diffusione dei contenuti del presente Protocollo e delle iniziative che da esso derivano nelle occasioni istituzionali.
Art. 5 (Attuazione del Protocollo)
1. L’attuazione del presente Protocollo è affidata, per il MIUR, al Dipartimento per la programmazione e per la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali – Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale e, per la Regione, alla Direzione Attività produttive, lavoro, formazione e istruzione e alla Direzione Programmazione affari istituzionali ed europei, agenda digitale, agenzie e società partecipate.
2. E’ costituito un Comitato attuativo paritetico (di seguito Comitato) composto da tre rappresentanti per ciascuna delle parti. Il Comitato predispone un Piano di attività per gli interventi da realizzare in forma congiunta da presentare alle Direzioni, di cui al comma 1, e provvede a monitorare periodicamente l’attuazione delle azioni poste in essere. Il Piano di attività è
strutturato e definitivo per fasi successive, individuando gli obiettivi di ciascuna fase.
3. La Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale cura la costituzione del Comitato di cui al comma 2.
4. Possono partecipare alle riunioni esperti anche esterni alle Parti, nonché rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, di volta in volta individuati.
5. La partecipazione al Comitato è a titolo gratuito e senza alcun onere per le Parti.
Art. 7 (Durata)
1. Il presente Protocollo d’intesa ha la validità di tre anni dalla data di sottoscrizione.
Roma, lì
Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Xxxxxxx Xxxxxx
Il Presidente della Regione Umbria Xxxxxxxxx Xxxxxx