CONTRATTO DI FIUME
CONTRATTO DI FIUME
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COSA SONO I CONTRATTI DI FIUME 1/2
I CONTRATTI DI FIUME O CDF SONO STRUMENTI VOLONTARI DI PROGRAMMAZIONE STRATEGICA E NEGOZIATA CHE PERSEGUONO LA TUTELA, LA CORRETTA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE E LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI FLUVIALI UNITAMENTE ALLA SALVAGUARDIA DAL RISCHIO IDRAULICO, CONTRIBUENDO ALLO SVILUPPO LOCALE.
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COSA SONO I CONTRATTI DI FIUME
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- PUBBLICA UTILITÀ
- RENDIMENTO ECONOMICO
- VALORE SOCIALE
- SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
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I SOGGETTI DEL CONTRATTO DI FIUME
I SOGGETTI ADERENTI AL CDF DEFINISCONO UN PROGRAMMA
D’AZIONE (PA) CONDIVISO E SI IMPEGNANO AD ATTUARLO ATTRAVERSO LA SOTTOSCRIZIONE DI UN ACCORDO.
SONO CDF ANCHE QUELLI DI :
- XXXXX
- XXXX
- XXXXX XX XXXXXXXXXXX
- XXXX
- XXXXX
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IL CONTRATTO DI FIUME PARTE
DAL BASSO
I CDF COSTITUISCONO UNA VERA INNOVAZIONE, UNA RIVOLUZIONE PACIFICA, DEMOCRATICA E DAL BASSO, PER REAGIRE AL CONTINUO DIFFONDERSI DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO E DELLA PRECARIETÀ DI UN TERRITORIO RESO SEMPRE PIÙ DRAMMATICAMENTE VULNERABILE DALL’ECCESSIVA ANTROPIZZAZIONE E DALLA CARENZA DI MANUTENZIONE.
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NASCITA DEI CONTRATTI DI FIUME
I CONTRATTI DI FIUME INIZIANO A DIFFONDERSI IN FRANCIA ALLA FINE DEGLI ANNI ‘70 PER POI ESPANDERSI IN POCHI ANNI IN STATI COME IL BELGIO, IL LUSSEMBURGO, I PAESI BASSI, LA SPAGNA, LA SVIZZERA E L’ITALIA, IN MOLTI CASI SOTTOFORMA DI PROCESSI TRANSFRONTALIERI CHE INTERESSAVANO PIÙ TERRITORI.
FUORI DALL’EUROPA PROGETTI DI CDF SONO STATI REALIZZATI IN QUEBEC E IN BURKINA FASO.
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COSA HA SPINTO LA NASCITA DEI CDF?
È INTERESSANTE NOTARE COME NELLE FASI IMMEDIATAMENTE PRECEDENTI ALLA DIFFUSIONE DI QUESTI PROCESSI, SIA IN FRANCIA CHE IN BELGIO, L’EDUCAZIONE AMBIENTALE E L’INNALZAMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE COMUNITÀ LOCALI, VERSO LE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA QUALITÀ DELLE ACQUE.
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L’EUROPA SOSTIENE I CDF !
UN FORTE SLANCIO ALLA DIFFUSIONE DEI CONTRATTI DI FIUME È VENUTO DALLA DIRETTIVA 2000/60/CE “CHE ISTITUISCE UN QUADRO PER L’AZIONE COMUNITARIA IN MATERIA DI ACQUE”.
LA DIRETTIVA ALL’ART. 14 DA UNA FORTE ENFASI ALLE DIVERSE FORME DI CONSULTAZIONE PUBBLICA: “GLI STATI MEMBRI PROMUOVONO LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DI TUTTE LE PARTI INTERESSATE ALL’ATTUAZIONE DELLA PRESENTE DIRETTIVA, IN PARTICOLARE ALL’ELABORAZIONE, AL RIESAME E ALL’AGGIORNAMENTO DEI PIANI DI GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI ”.
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CHI SONO I PIONIERI IN ITALIA?
IN ITALIA I CONTRATTI DI FIUME SI DIFFONDONO NEI PRIMI DEL 2000 A PARTIRE DA ALCUNE REGIONI DEL NORD, LOMBARDIA E PIEMONTE. AD AVER PERÒ DATO UN CONTRIBUTO ESSENZIALE ALLA DIFFUSIONE DEI CONTRATTI DI FIUME È STATA CERTAMENTE LA NASCITA NEL 2007 DEL TAVOLO NAZIONALE DEI CONTRATTI DI FIUME . LA PREPARAZIONE DI UNA “CARTA NAZIONALE DEI CDF”, AI CUI PRINCIPI HANNO ORMAI ADERITO TREDICI REGIONI.
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IL TAVOLO NAZIONALE
IL TAVOLO NAZIONALE, IN QUESTI ANNI, HA INOLTRE SOSTENUTO CON FORZA, IN TUTTI I CONSESSI ISTITUZIONALI, LA NECESSITÀ DI ASSEGNARE UNA PRIORITÀ NELL’ATTRIBUZIONE DELLE RISORSE PER CONTRASTARE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO ATTRAVERSO MISURE INTEGRATE. UN’ISTANZA SOSTANZIALMENTE RECEPITA DALLA LEGGE DELL’1 NOVEMBRE DEL 0000 X. 000 (DI CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE N. 133/2014) CONOSCIUTA ANCHE, COME “SBOCCA ITALIA”.
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LEGISLAZIONE DEI CONTRATTI DI FIUME
IL CONTRATTO DI FIUME È UNO STRUMENTO CHE MIRA A RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DELLE DIRETTIVE EUROPEE SULLE ACQUE (2000/60/CE) E SULLE ALLUVIONI (2007/60/CE) SUPPORTANDO E PROMUOVENDO POLITICHE E INIZIATIVE VOLTE A CONSOLIDARE COMUNITÀ FLUVIALI RESILIENTI, RIPARANDO E MITIGANDO, ALMENO IN PARTE, LE PRESSIONI DOVUTE A DECENNI DI URBANIZZAZIONE SREGOLATA.
ALL’INIZIO DEL 2016 VIENE APPROVATO IL COLLEGATO AMBIENTALE CHE RICONOSCE I CONTRATTI DI FIUME A LIVELLO LEGISLATIVO (ART. 68- BIS "CONTRATTI DI FIUME" DEL D.LGS 152/2006): UN TRAGUARDO IMPORTANTE PER QUESTO STRUMENTO VOLONTARIO
DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA TUTTO IL PAESE.
HE SI STA DIFFONDENDO IN
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I REQUISITI DI BASE DEI
CONTRATTI DI FIUME (1/3)
LA PRIMA FASE DEI “CONTRATTI” È LA COSTITUZIONE DI UN COMITATO PROMOTORE CHE ATTIVI VOLONTARIAMENTE LA PARTECIPAZIONE POPOLARE DI ALTRI “VOLONTARI”. TUTTI POSSONO ADERIRE AD UN CONTRATTO E POSSONO DARE UN CONTRIBUTO DI IDEE ALLO SVILUPPO COMPRENSORIALE.
IL CONTRATTO DI FIUME INFATTI È, PER DEFINIZIONE, SPONTANEO E APERTO GRATUITAMENTE A SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI, ASSOCIAZIONI E GRUPPI DI VOLONTARIATO, PERSINO AI SINGOLI CITTADINI. IL PERCORSO È TIPICAMENTE “BOTTOM UP” E QUESTO CONSENTE DI ENTRARE A FONDO NELLE DINAMICHE DEI PROBLEMI CHE SPESSO SOLO ALCUNI VIVONO PIÙ CONCRETAMENTE DI ALTRI.
ATTIVARE UN “CONTRATTO DI FIUME” SIGNIFICA PRENDERE UN IMPEGNO ANCHE PROGETTUALE, CONCORDATO E COORDINATO, PER UN FUTURO CHE PUÒ ESSERE LUNGO, FACENDO “SISTEMA” CON UNA PIANIFICAZIONE RAGIONATA E NON PUNTIFORME.
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I REQUISITI DI BASE DEI
CONTRATTI DI FIUME (2/3)
1) Requisiti di finalità e coerenza
1.A) I CONTRATTI DI FIUME CONTRIBUISCONO AL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLE NORMATIVE IN MATERIA AMBIENTALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA DIRETTIVA 2000/60/CE ,ALLA DIRETTIVA 2007/60/CE), ALLE DIRETTIVE 42/93/CE E 2008/56/CE
1.B) I CONTRATTI DI FIUME SONO COERENTI CON LE PREVISIONI DI PIANI E PROGRAMMI GIÀ ESISTENTI NEL BACINO IDROGRAFICO DI RIFERIMENTO/SUB- BACINO E PER IL TERRITORIO OGGETTO DEL CDF E, QUALORA NECESSARIO, POSSONO CONTRIBUIRE AD INTEGRARE E RIORIENTARE LA PIANIFICAZIONE LOCALE E A MIGLIORARE I CONTENUTI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
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I REQUISITI DI BASE DEI CONTRATTI
DI FIUME (3/3)
2) Requisiti di impostazione
2.A) CONDIVISIONE DI UN DOCUMENTO D’INTENTI
2.B) ANALISI CONOSCITIVA INTEGRATA
2.C) ELABORAZIONE DI UN DOCUMENTO STRATEGICO CHE DEFINISCE LO SCENARIO
2.D) DEFINIZIONE DI UN PROGRAMMA D’AZIONE (PA)
2.E) MESSA IN ATTO DI PROCESSI PARTECIPATIVI APERTI E INCLUSIVI CHE CONSENTANO LA CONDIVISIONE D’INTENTI, IMPEGNI E RESPONSABILITÀ TRA I SOGGETTI ADERENTI AL CDF
2.F) SOTTOSCRIZIONE DI UN ATTO DI IMPEGNO FORMALE
2.G) ATTIVAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO
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2.H) INFORMAZIONE AL PUBBLICO. I DATI E LE INFORMAZIONI SUI CONTRATTI DI FIUME DEVONO ESSERE RESI ACCESSIBILI AL PUBBLICO, COME RICHIESTO DALLE
DIRETTIVE 4/2003/CE E 35/2003/CE
VANTAGGI ECONOMICI DERIVABILI DAI CONTRATTI DI FIUME
FARE DEI BACINI FLUVIALI UNA RISORSA SU CUI COSTRUIRE IL FUTURO ECONOMICO E SOCIALE , CON PROGETTI CONDIVISI A LIVELLO LOCALE SU AGRICOLTURA, GREEN ECONOMY, CULTURA, TURISMO E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO.
UN RECENTE STUDIO DELL’ISTITUTO DI RICERCHE AMBIENTE ITALIA HA STIMATO CHE A FRONTE DI UN INVESTIMENTO IPOTIZZATO NEL SETTORE IDRICO DI 27 MILIARDI DI EURO NEI PROSSIMI DIECI ANNI SI POTREBBERO CREARE OLTRE 45.000 POSTI DI LAVORO.
COME REPERIRE LE RISORSE. SU QUESTO IL DIBATTITO È ANCORA APERTO CON POSSIBILI STRUMENTI DA APPLICARE. SUL SERVIZIO IDRICO OCCORRE DEFINIRE UNA TARIFFAZIONE PROGRESSIVA CHE TENGA CONTO DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE E SOCIALI DEGLI UTENTI, SCORAGGI I GRANDI CONSUMI E CHE PREVEDA L’ATTUAZIONE DEL FULL COST RECOVERY AL FINE DI FARSI CARICO DEI RELATIVI COSTI E ATTUI IL FONDAMENTALE PRINCIPIO “CHI INQUINA PAGA” CONSIDERANDO I COSTI “ESTERNI” AMBIENTALI DELL’UTILIZZO DELLA RISORSA. INFINE C’È LA GRANDE OPPORTUNITÀ DEI FONDI STRUTTURALI EUROPEI.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
DSSA XXXXXXX XXXXXXXXXX
XXXXXXXXXX@XXXXX.XXX 16